Nanomateriali e Teopompo: differenze tra le pagine

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{{nota disambigua}}
Quello dei '''nanomateriali''' è un campo che applica un approccio basato sulla [[scienza dei materiali]] alla [[nanotecnologia]]. Studia materiali con caratteristiche morfologiche sulla [[nanoscala]], e specialmente quelli che hanno speciali proprietà derivanti dalle dimensioni su nanoscala. La nanoscala è usualmente definita come minore di un decimo di [[micrometro]] in almeno una dimensione,<ref>{{cita pubblicazione
{{Bio
| titolo = Nanomaterials and nanoparticles: Sources and toxicity
|Nome = Teopompo
| rivista = Biointerphases
| annoCognome = 2007
|PostCognomeVirgola = figlio di Damasistrato
| autore = C. Buzea
|PreData = {{lang-grc|Θεόπομπος|Theòpompos}}
| volume = 2
| paginaSesso = MR17M
|LuogoNascita = Chio
| lingua = en
|LuogoNascitaLink = Chio (isola)
}}</ref> anche se questo termine è talvolta usato anche per materiali più piccoli di un micrometro.
|GiornoMeseNascita =
Il 18 ottobre 2011, la [[Commissione europea]] ha adottato la seguente definizione di un nanomateriale:<ref>[http://ec.europa.eu/environment/chemicals/nanotech/ Nanomaterials]. European Commission. Ultimo aggiornamento 18 ottobre 2011</ref>
|AnnoNascita = ''anno discusso''
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 320 a.C.
|Epoca = IV a.C.
|Attività = storico
|Nazionalità = greco antico
}}
== Biografia ==
Nacque a Chio forse nel 404/3 a.C. o forse nel 378/7 a.C.<ref name="pauly">Cfr. [http://referenceworks.brillonline.com/entries/brill-s-new-pauly-supplements-i-2/theopompus-of-chios-COM_0221 New Pauly]; Fozio, Biblioteca, cod. 176,120b19-30; Suda, θ 172.</ref> e visse a lungo alla corte di [[Filippo II di Macedonia]]. Secondo [[Fozio di Costantinopoli|Fozio]] sarebbe stato cacciato insieme al padre per essere filospartano e sarebbe riuscito a riottenere la cittadinanza solo grazie a una lettera di [[Alessandro Magno]].<ref>Syll3 283. Immagine del calco, testo e traduzione disponibili su [http://www.csad.ox.ac.uk/Chios/Alexander.html questo sito]</ref>.<br>Venuti a mancare i vincoli dell'intercessione di Alessandro alla morte di quest'ultimo, Teopompo sarebbe dovuto ripartire da Chio e si sarebbe presentato alla corte dei [[Tolemei]], tuttavia senza esservi accettato. Si discute tuttavia sull'attendibilità di questa notizia, poiché sembra provenire da una tradizione aneddotica tarda, poi confluita in Fozio.<br>
Secondo una lunga tradizione, ormai spesso messa in dubbio, Teopompo, insieme ad [[Eforo di Cuma]], sarebbe stato allievo della [[scuola sofista]] di [[Isocrate]].<ref name="testimonia">Cfr. l'edizione di [[Felix Jacoby]] (''[[Die Fragmente der griechischen Historiker|FGrHist]]'' 115.</ref> Oltre che storico, fu di certo anche celebre e prolifico retore.
 
== Opere ==
{{citazione|Un materiale naturale, casuale o prodotto contenente particelle, in uno stato slegato o come aggregato o come agglomerato e dove, per il 50% o più delle particelle nella distribuzione delle grandezze numeriche, una o più dimensioni esterne sono nell'intervallo di grandezza 1&nbsp;nm – 100&nbsp;nm. In casi specifici e dove giustificato da preoccupazioni per l'ambiente, la salute, la sicurezza o la competitività la soglia di distribuzione delle grandezze numeriche del 50% può essere sostituita da una soglia tra l'1 e il 50%.}}
Secondo i [[frammento (filologia)|frammenti]] a nostra disposizione,<ref>''[[Die Fragmente der griechischen Historiker]]'', 115 F 25.</ref> Teopompo vantava per sé stesso una certa fama e produttività: {{tutto attaccato|20 000}} righe di [[Epidittico|discorsi epidittici]] e {{tutto attaccato|150 000}} di storiografia.
 
*L’''Epitome di [[Erodoto]]'', di cui parla la tradizione, pare essere stata, in realtà, un estratto composto a partire dallo scheletro della [[Storie (Erodoto)|narrazione erodotea]]<ref name="christ">Christ 1993.</ref>.
== Antefatto ==
*Le sue ''[[Elleniche (Teopompo)|Elleniche]]'' (in 12 libri) erano, invece, un proseguimento della ''[[Guerra del Peloponneso (Tucidide)|Guerra del Peloponneso]]'' di [[Tucidide]], dal [[411 a.C.|411]] al [[394 a.C.]], data della [[Battaglia di Cnido]], che segnava la fine dell'[[egemonia spartana]] sul [[mare Egeo]]. La narrazione di Teopompo, a quanto risulta, era molto dettagliata e assai più ampia di quella parallela delle ''[[Elleniche]]'' di [[Senofonte]]. Ne sono sopravvissuti , comunque, pochissimi frammenti, anche alcuni ritengono che le ''[[Elleniche di Ossirinco]]'' sarebbero proprio parti dell'opera di Teopompo.
Un aspetto della nanotecnologia è il notevole aumento del rapporto tra superficie e volume presente in molti materiali nanoscala che rende possibile nuovi effetti [[Meccanica quantistica|meccanici quantistici]], come l'"effetto confinamento quantico" in cui le proprietà elettroniche dei solidi sono alterate con notevoli riduzioni della dimensione delle particelle. Questo effetto non entra in gioco durante il passaggio da macro a micro dimensioni. Tuttavia diventa pronunciato nel momento in cui viene raggiunto l'intervallo di dimensioni nanometriche. In aggiunta anche diverse [[proprietà fisiche]] subiscono alterazioni nel passaggio dal sistema macroscopico. Le novità nel campo delle proprietà meccaniche dei nanomateriali sono oggetto di studio nella ricerca [[nanomeccanica]]. Interagendo con i [[biomateriali]] anche le attività catalitiche mostrano un nuovo e diverso comportamento.
*''Storie filippiche'' (Φιλιππικά). opera intrapresa verso la metà del IV secolo, interrompendo le ''Elleniche''. Si trattava una [[storia universale]] al cui centro si trovava la controversa figura di [[Filippo II di Macedonia]]: Più ampia è la documentazione rimastaci di questa narrazione che copriva gli eventi dall'ascesa al potere di Filippo nel 359, fino alla sua morte nel 336. <br>Era un'opera estremamente vasta (ben 58 libri), con una grande quantità di digressioni anche [[geografia|geografiche]], culturali, [[mitologia|mitologiche]] e persino storie fantastiche e racconti favolosi (in questo Teopompo si poneva sulla scia di [[Erodoto]])<ref>Cfr. ''quamquam et apud Herodotum patrem historiae et apud Theopompum sunt innumerabiles fabulae'' ([[Cicerone]], ''[[De legibus]]'', I 1, 5).</ref>. Nell'opera Teopompo trattava anche delle [[storia della Sicilia greca|vicende della Sicilia]], dell'[[Magna Grecia|Italia]], della [[storia della Sèagna|Spagna]], della [[Persia]].
 
Scrisse anche, secondo le testimonianze antiche, un'opera ''Sulle ricchezze saccheggiate a Delfi'' e una ''Contro Platone'' che, tuttavia, potrebbero essere state parti delle ''Filippiche''. Molto nota è la digressione sui Demagoghi ateniesi del X libro, che prendeva spunto dall'opera di [[Stesimbroto di Taso]] e conobbe una propria indipendente fortuna.
La [[nanotecnologia]] può essere vista come un'estensione delle discipline tradizionali esplicitamente rivolta alla considerazione di queste proprietà. Inoltre, le discipline tradizionali possono essere re-interpretate come specifiche applicazioni della [[nanotecnologia]]. Questa reciprocità dinamica di idee e concetti contribuisce alla moderna comprensione dei campi scientifici coinvolti. In linea di massima, la [[nanotecnologia]] rappresenta una sintesi di idee applicate prese sia dalla scienza pura sia dai campi ingegneristici, rivolta alla comprensione e alla produzione di nuovi materiali e di nuovi dispositivi. Questi prodotti generalmente fanno largo uso di proprietà fisiche associate a dimensioni ridotte.
 
== Metodo e stile ==
Come menzionato sopra, dei materiali ridotti a scale nanometriche possono improvvisamente mostrare proprietà differenti rispetto a quelle che esibiscono su scala macroscopica, rendendo possibili applicazioni uniche. Ad esempio, materiali opachi diventano trasparenti (rame); materiali inerti acquistano proprietà catalitiche (platino); sostanze stabili diventano combustibili (alluminio); alcuni solidi diventano liquidi a temperatura ambiente (oro); materiali isolanti diventano conduttori (silicio). Materiali come l'[[oro]], chimicamente inerte su scale normali, può essere utilizzato come potente [[catalizzatore]] su scale nanometriche. Gran parte del fascino della nanotecnologia deriva da questi fenomeni unici, quantistici e di superficie, che la materia esibisce su scala nanometrica.
Per Teopompo il lavoro di storico non è secondario rispetto a quello di retore.<ref name="parergon">[http://remacle.org/bloodwolf/historiens/denys/pompee.htm Ad Pomp.] 6, 2-3 FGrHist 115 T 20 e F 26</ref> Sappiamo della meticolosità messa nella ricerca, dell'attenzione all'[[autopsia]]<ref name="adpomp">[[Dionigi di Alicarnasso]], ''ad Pompeium'' 6</ref> come metodo di accertamento delle [[fonti storiche]] e di un interesse per l'[[epigrafia greca|epigrafia]] e i documenti come fonte per la [[storiografia greca|storiografia]]. D'altro canto, Teopompo era noto per aver preso parti di opere da altri e per raccontare fatti cambiando di volta in volta i nomi dei protagonisti. Nelle opere di Teopompo era riconosciuta una certa abilità nella caratterizzazione dei personaggi e dei loro stati d'animo.
 
Un aspetto moralistico pervade l'intera opera: numerosi politici sono accusati di depravazione morale, in particolare i [[demagoghi]] [[Atene|ateniesi]]. Si rivelano così le tendenza aristocratico-conservatrici di Teopompo, abbinata a sentimenti filo[[sparta]]ni. Più avanti egli vide concretizzarsi il suo ideale politico in una [[monarchia]] patriarcale, il cui rappresentante ideale era Filippo.
== Uniformità ==
L'elaborazione chimica e la sintesi di componenti tecnologici ad alte prestazioni per il settore privato, industriale e militare richiedono l'utilizzo di [[ceramiche]] ad elevata purezza, [[polimeri]], [[vetroceramica|vetroceramiche]] e [[materiali compositi]]. Nei corpi condensati formati da polveri fini, le irregolarità nella forma e nelle dimensioni delle [[nanoparticelle]] portano spesso ad una morfologia di aggregazione non uniforme, che sfocia successivamente in ulteriori variazioni fisiche, come ad esempio la densità di aggregazione.
 
Teopompo ebbe vastissima fortuna nell'antichità e divenne uno degli [[storiografia greca|storiografi greci]] più letti; nonostante ciò, a un certo punto le sue opere andarono quasi completamente perdute. Il giudizio moderno è meno positivo, per un modo di procedere riconducibile soprattutto all'interesse per il meraviglioso, alla forma [[retorica]] e alle esagerazione [[Moralismo|moralistiche]].
L'incontrollata [[agglomerazione]] delle polveri a causa delle attrattive [[forza di van der Waals|forze di van der Waals]] può inoltre dare vita a disomogeneità microstrutturali. Le sollecitazioni differenziate che si sviluppano come risultato dell'essiccamento non uniforme sono direttamente collegate alla velocità con cui il [[solvente]] può essere rimosso, e il tutto quindi dipende fortemente dalla distribuzione della [[porosità]]. Tali sollecitazioni sono state associate alle ''plastiche a fragile transizione'' all'interno di corpi consolidati, e possono portare a crepe di propagazione in un corpo ancora crudo se non viene sostituito.
<ref>Onoda, G.Y., Jr. and Hench, L.L. Eds., ''Ceramic Processing Before Firing'' (Wiley & Sons, New York, 1979)</ref>
<ref>{{cita pubblicazione
| autore = Aksay, I.A.
| coautori = Lange, F.F.; Davis, B.I.
| rivista = J. Am. Ceram. Soc.
| volume = 66
| pagina = C-190
| anno = 1983
| doi = 10.1111/j.1151-2916.1983.tb10550.x
| titolo = Uniformity of Al<sub>2</sub>O<sub>3</sub>-ZrO<sub>2</sub> Composites by Colloidal Filtration
| lingua = en
}}</ref><ref>{{cita pubblicazione
| autore = Franks, G.V.
| coautore = Lange, F.F.
| rivista = J. Am. Ceram. Soc.
| volume = 79
| pagina = 3161
| anno = 1996
| doi = 10.1111/j.1151-2916.1996.tb08091.x
| titolo = Plastic-to-Brittle Transition of Saturated, Alumina Powder Compacts
| lingua = en
}}</ref>
<!--
[[Image:Coll 3.jpg|thumb|300px|[[Colloidal crystal]] composed of [[amorphous solid|amorphous]] [[hydrate]]d [[colloid]]al [[silica]] (particle diameter 600 nm)]]
//-->
 
Inoltre, tutte le fluttuazioni nella densità di aggregazione nel compatto quando è pronto per il forno sono spesso amplificate durante il processo di [[sinterizzazione]], ottenendo una densificazione disomogenea. Alcuni pori e altri [[difetti strutturali]] associati alla variazione di densità hanno dimostrato di giocare un ruolo negativo nel processo di sinterizzazione crescendo e limitando l'[[end-point]] della densità. Le differenti sollecitazioni derivanti dalla densificazione non omogenea hanno anche dimostrato di causare la propagazione di crepe interne, risultando così difettosi ad un controllo di forza.
<ref>{{cita pubblicazione
| autore = Evans, A.G.|autore2=Davidge, R.W.
| rivista = Phil. Mag.
| volume = 20
| numero = 164
| pagina = 373
| anno = 1969
|doi=10.1080/14786436908228708
| lingua = en
}}</ref>
<ref>{{cita pubblicazione
| rivista = J Mat. Sci.
| volume = 5
| pagina = 314
| anno = 1970
| lingua = en
}}</ref>
<ref>{{cita pubblicazione
| autore = Lange, F.F.
| autore2= Metcalf, M.
| rivista = J. Am. Ceram. Soc.
| volume = 66
| pagina = 398
| anno = 1983
| doi = 10.1111/j.1151-2916.1983.tb10069.x
| lingua = en
}}</ref>
 
Sembrerebbe pertanto auspicabile elaborare un materiale in modo che sia fisicamente uniforme per quanto riguarda la distribuzione dei componenti e porosità, piuttosto che utilizzare la distribuzione delle dimensioni delle particelle. Il contenimento di un gruppo uniformemente disperso di particelle fortemente interagenti richiede un controllo totale sulle interazioni particella-particella. Occorre qui notare che un certo numero di disperdenti come il citrato di ammonio (acquoso) e l'imidazoline (noto anche come ''alcol oleico'', non acquoso) sono promettenti soluzioni come possibili additivi per una migliore dispersione e disagglomerazione. Anche le [[nanoparticelle]] [[Monodispersione|monodisperse]] e alcuni colloidi forniscono questo potenziale.<ref>{{cita pubblicazione
| autore = Evans, A.G.
| rivista = J. Am. Ceram. Soc.
| volume = 65
|pagina= 497
|anno= 1987
| doi = 10.1111/j.1151-2916.1982.tb10340.x
| lingua = en
}}</ref>
 
Polveri monodisperse di [[silice]], per esempio, possono essere sufficientemente stabilizzate in modo tale da assicurare un altro livello di ordine nel [[cristallo colloidale]] o solido [[policristallino]] dopo il processo di aggregazione. Il grado di ordine appare però limitato al tempo e allo spazio messo a disposizione delle correlazioni a lungo raggio che vengono stabilite. Queste strutture colloidali policristalline difettose sembrerebbero essere gli elementi di base per la scienza dei materiali colloidali ''sub-micrometrici'', e, perciò, forniscono il primo gradino nella ricerca di una comprensione più rigorosa dei meccanismi coinvolti nell'evoluzione strutturale dei materiali ad alte prestazioni e dei relativi componenti.<ref>{{cita pubblicazione
| autore = Whitesides, G.M.
| coautori = et al.
| titolo = Molecular Self-Assembly and Nanochemistry: A Chemical Strategy for the Synthesis of Nanostructures
| rivista = Science
| volume = 254
| pagina = 1312
| anno = 1991
| doi = 10.1126/science.1962191
| lingua = en
}}</ref><ref>{{cita pubblicazione
| autore = Dubbs D. M
| coautori = Aksay I.A.
| titolo = Self-Assembled Ceramics
| rivista = Ann. Rev. Phys. Chem.
| volume = 51
| pagina = 601
| anno = 2000
| doi = 10.1146/annurev.physchem.51.1.601
| lingua = en
}}</ref>
 
== Classificazione ==
I materiali riferibili come "nanomateriali" ricadono generalmente in due categorie: i fullereni, e le nanoparticelle inorganiche.
 
=== Fullereni ===
[[File:C60a.png|thumb|upright=0.7|[[Buckminsterfullerene]] C<sub>60</sub>, anche noto come buckyball, è il membro più piccolo della famiglia dei fullereni.]]
{{vedi anche|Fullerene}}
I fullereni sono un tipo di [[allotropi del carbonio]] consistenti in fogli di [[grafene]] avvolti in tubi o sfere. Questi includono
i [[nanotubi di carbonio]] o i [[nanotubi di silicio]], entrambi di notevole interesse a causa della loro resistenza meccanica e delle loro proprietà elettriche.
 
Negli ultimi dieci anni, le proprietà fisiche e chimiche dei fullereni sono state un argomento di punta nel campo della ricerca e dello sviluppo, e probabilmente occuperanno questo posto per molto tempo ancora. Nell'aprile del 2003, i fullereni cominciarono ad essere studiati anche dal punto di vista [[nanomedicina|medico]]: creare legami tra specifici [[antibiotico|antibiotici]] e le resistenti strutture dei [[batterio|batteri]] o perfino riuscire a indirizzare specifiche [[cellule tumorali]] come i [[melanomi]]. Nel 2005 il numero di ottobre di ''Chemistry and Biology'' contiene un articolo che descrive l'uso dei fullereni come agenti [[antimicrobico|antimicrobici]] ''luce-attivati''. Nel campo delle nanotecnologie, le proprietà del calore attraggono intense ricerche.
 
Un metodo comunemente utilizzato per produrre fullerene è quello di inviare una grande scarica elettrica tra due elettrodi di grafite in atmosfera inerte. Il risultante arco di [[plasma (fisica)|plasma]] di [[carbonio]] tra i due elettrodi si raffredda in un residuo fuliginoso, dal quale possono essere isolati molti fullereni.
 
Nel corso delle ricerche sono stati copiuti molti calcoli applicando ai fullereni i [[metodo ab initio|metodi ab initio]], in particolare quello [[Monte Carlo quantistico|quantistico]]. Ad esempio, attraverso il [[Teoria del funzionale della densità|DFT]] e il TDDFT si possono ottenere [[infrarossi]], [[ultravioletti]] e [[Spettroscopia Raman|spettroscopie di Raman]]. I risultati di questi calcoli possono poi essere comparati con i risultati sperimentali.
 
=== Nanoparticelle ===
{{vedi anche|Nanoparticelle}}
Le ''nanoparticelle'' o i [[nanocristalli]] di metalli, [[semiconduttori]] o ossidi sono di particolare interesse per le loro proprietà meccaniche, elettriche, ottiche e chimiche. Le nanoparticelle sono state utilizzate come [[Punto quantico|punti quantici]] e [[catalizzatore|catalizzatori]] chimici.
 
Le nanoparticelle sono di grande interesse scientifico dal momento che rappresentano effettivamente il ponte tra i materiali ''di massa'' e le strutture [[atomico|atomiche]] o molecolari. Un materiale ''di massa'' dovrebbe avere delle proprietà fisiche costanti senza riguardo alle sue dimensioni, ma scendendo nel campo delle nano-scale questo spesso non viene rispettato. Proprietà dipendenti dalle dimensioni sono state osservate come il [[confinamento quantistico]] nelle particelle dei [[semiconduttori]], la [[risonanza plasmonica di superficie]] in alcune particelle di metalli e il ''supermagnetismo'' nei materiali [[magnete|magnetici]].
 
Le nanoparticelle presentano una serie di proprietà speciali rispetto agli stessi materiali in scale usuali (''macroscale''). Per esempio, le curvature del rame (cavi, nastri, etc.) avviene con il movimento degli atomi/cluster di rame in una scala di circa 50&nbsp;nm. Le nanoparticelle di rame di dimensione inferiore ai 50&nbsp;nm sono invece considerate un materiale molto resistente che non presenta la stessa [[malleabilità]] e [[duttilità]]. Il cambiamento delle proprietà non è sempre desiderabile. Le particelle di materiali [[ferroelettrici]] di dimensioni inferiori ai 10&nbsp;nm possono cambiare la propria direzione di magnetizzazione sfruttando la semplice energia termica presente a temperatura ambiente rendendole inutilizzabili per la memorizzazione di massa. Le [[sospensione (chimica)|sospensioni]] di nanoparticelle sono realizzabili perché l'interazione delle particelle di superficie con il solvente è abbastanza forte da sopraffare la differenza di [[densità]], che usualmente invece porta il materiale ad affondare o galleggiare. Le nanoparticelle inoltre presentano spesso delle inaspettate proprietà visive perché sono abbastanza piccole da confinare i propri elettroni e produrre differenti effetti quantistici. Per esempio le nanoparticelle di [[oro]] presentano un colore che va dal rosso acceso al nero quando sono in una soluzione.
 
Il rapporto spesso molto elevato tra superficie e volume delle nanoparticelle fornisce una consistente forza che guida la [[Diffusione molecolare|diffusione]], specialmente ad elevate temperature. La sinterizzazione è possibile a temperature più basse e in tempi più rapidi che per le particelle di dimensioni maggiori. Questo teoricamente non intacca la densità del prodotto finale, anche se le difficoltà legate al flusso e la tendenza delle nanoparticelle ad agglomerarsi complicano non poco le cose. Gli effetti di superficie delle nanoparticelle inoltre tendono a ridurre l'incipiente temperatura di fusione.
 
== Sintesi ==
=== Sol-gel ===
Il processo [[sol-gel]] è una tecnica chimica in fase liquida (nota anche come deposizione chimica in soluzione) largamente usata nei campi della [[scienza dei materiali]] e nelle tecnologie delle ceramiche. Questi metodi sono usati principalmente per la produzione di materiali (tipicamente [[ossidi]] di metalli) a partire da una [[soluzione]] chimica (abbr. sol sta per soluzione), la quale agisce come substrato per la formazione di un reticolo ([[gel]]) di particelle isolate o anche di reticoli [[polimeri]]ci.
<ref>{{cita libro
| nome = C.J.
| cognome = Brinker
| coautori = G.W. Scherer
| titolo = Sol-Gel Science: The Physics and Chemistry of Sol-Gel Processing
|editore= Academic Press
| anno = 1990
| lingua = en
}}</ref>
Tipici reagenti sono gli [[ossidi]] alcalini di metalli e [[cloruri]] metallici, che affrontano reazioni di [[idrolisi]] e [[Reazione di condensazione|policondensazione]] per formare sia un reticolo "elastico solido" o un [[colloide]] o anche una [[dispersione (chimica)|dispersione]].
La formazione di un ossido di metallo avviene connettendo centri metallici con ponti a ossigeno(osso) M-O-M oppure con ponti a idrossido M-(OH)-M, generando rispettivamente polimeri di ossidi di metalli e di idrossidi di metalli.
 
== Sicurezza ==
{{Vedi anche|Regolamentazione della nanotecnologia}}
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
*{{cita libro|autore=Teopompo|titolo=Elleniche: Libro II|curatore=[[Luciano Canfora]], Rosa Otranto, Aldo Corcella e Giuseppe Carlucci|editore=Dedalo|anno=2013|città=Bari|isbn=978-88-220-5820-1|cid=Commento a Teopompo}}
* {{En}} ''Sol-Gel Science: The Physics and Chemistry of Sol-Gel Processing'' by C. Jeffrey Brinker and George W. Scherer, Academic Press (1990)
*Teopompo di Chio. ''Filippiche'' (Fozio, ''Biblioteca'', cod. 176), a cura di Gabriella Ottone; testo critico e introduzione a cura di Antonio Luis Chávez Reino, Tivoli, Edizioni Tored, 2018, ISBN 978-88-99846-25-1.
*{{Cita libro|editore= Les Belles Lettres| isbn = 2-251-32637-5|cognome= Pédech|nome= Paul|titolo= Trois Historiens Méconnus: Théopompe, Duris, Phylarque|città= Paris|serie= Collection d'études anciennes|data= 1989}}
*{{Cita libro|pp= 149–170|cognome= Murray|nome= Gilbert|titolo= Greek Studies|capitolo= Theopompus: or the Cynic as Historian|città= Oxford|data= 1964}}
*{{Cita libro|editore= McGill-Queen's University Press|cognome= Shrimpton|nome= Gordon Spencer|titolo= Theopompus the Historian|città= Montreal|data= 1991}}
*{{Cita libro|editore= Clarendon Press| isbn = 0-19-814079-7|cognome= Flower|nome= Michael Attyah|titolo= Theopompus of Chios: History and Rhetoric in the Fourth Century BC|città= Oxford|data= 1994}}
*{{Cita pubblicazione|cognome= Reed|nome= Kathleen|titolo= Theopompus of Chios: history and oratory in the fourth century|data= 1979}}
*{{Cita pubblicazione| issn = 0009-840X|volume= 22|numero= 4|pp= 118–122|cognome= Roberts|nome= W. Rhys|titolo= Theopompus in the Greek Literary Critics|rivista= The Classical Review|accesso=6 aprile 2012|data= 1908|url= https://www.jstor.org/stable/694949| jstor = 694949}}
*{{Cita pubblicazione| issn = 0009-8388|volume= 43|numero= 1|pp= 47–52|cognome= Christ|nome= M. R.|titolo= Theopompus and Herodotus: A Reassessment|rivista= The Classical Quarterly|serie= New Series|accesso=20 febbraio 2012|data= 1993|url= https://www.jstor.org/stable/639451| jstor = 639451}}
*{{Cita libro|editore= Center for Hellenic Studies; distributed by Harvard University Press, Cambridge|cognome= Connor|nome= W. R.|titolo= Theopompus and Fifth-Century Athens|città= Washington|serie= Publications of the Center for Hellenic Studies|data= 1969}}
*{{Cita pubblicazione| doi = 10.2307/2504503| issn = 0018-2656|volume= 9|numero= 1|pp= 86–109|cognome= Bruce|nome= I. A. F.|titolo= Theopompus and Classical Greek Historiography|rivista= History and Theory|accesso=5 gennaio 2014|data=1º gennaio 1970|url= https://www.jstor.org/stable/2504503| jstor = 2504503}}
*{{Cita pubblicazione|volume= 4|numero= 2|pp= 107–114|cognome= Connor|nome= W. Robert|titolo= Theopompos’ Treatment of Cimon|rivista= Greek, Roman, and Byzantine Studies|accesso=10 gennaio 2014|data= 1963|url= https://openpublishing.library.duke.edu/index.php/grbs/article/viewArticle/12111}}
*{{Cita pubblicazione|issn= 0031-8299|volume= 63|numero= 3-4|pp= 231–238|cognome= Krentz|nome= Peter|titolo= The Athenian Treaty in Theopompos F 153|rivista= Phoenix|accesso= 14 aprile 2012|data= 2009|url= http://cat.inist.fr/?aModele=afficheN&cpsidt=23073275|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20140512215456/http://cat.inist.fr/?aModele=afficheN&cpsidt=23073275|dataarchivio= 12 maggio 2014|urlmorto= sì}}
*{{Cita libro|editore= Il Melangolo| isbn = 88-7018-037-9|cognome= Ferretto|nome= Carla|titolo= La Città Dissipatrice: Studi Sull'excursus Del Libro Decimo Dei Philippika Di Teopompo|città= Genova|serie= Università ; Series historica|data= 1984}}
*{{Cita libro|editore= e typographeo Clarendoniano|cognome= Grenfell|nome= Bernard P|coautori= Arthur S Hunt|titolo= Hellenica Oxyrhynchia: Cvm Theopompi Et Cratippi Fragmentis|città= Oxonii|serie= Scriptorum classicorum bibliotheca Oxoniensis. [S.g.]|data= 1909}}
*{{Cita libro|editore= Hiersemann| isbn = 978-3-7772-1000-1|cognome= Gauger|nome= Barbara|titolo= Fragmente der Historiker: Theopomp von Chios|città= Stuttgart|serie= Bibliothek der griechischen Literatur ; Bd. 70 : Abteilung Klassische Philologie ; Bibliothek der griechischen Literatur|data= 2010}}
*{{Cita conferenza|conferenza= Atti dell’incontro internazionale. Vercelli, 6-7 novembre 2008.|pp= 207–266|curatore= G. Vanotti (ed.)|cognome= Chávez Reino|nome= A.|articolo= Echos de Theopompo en la Suda|titolo= Il Lessico Suda e gli storici greci in frammenti.|città= Tivoli|data= 2010}}
*{{Cita libro|editore= Center for Hellenic Studies| isbn = 978-0-674-42834-8|cognome= Parmeggiani|nome= Giovanni|titolo= Between Thucydides and Polybius: The Golden Age of Greek Historiography|città= Cambridge, Massachusetts ; London, England|data=5 maggio 2014}}
*{{Cita libro|editore= Tored| isbn = 88-88617-16-7|altri= Silvio Accame, Eugenio Lanzillotta, Virgilio Costa, Gabriella Ottone (eds.)|titolo= Tradizione E Trasmissione Degli Storici Greci Frammentari in Ricordo Di Silvio Accame: Atti Del II Workshop Internazionale, Roma, 16-18 Febbraio 2006|città= Tivoli (Roma)|serie= Themata|data= 2009}}
*Gabriella Ottone, ''Suda, s.v. Theopompos [Th 172 Adler]. Vexatae quaestiones'', in G. Vanotti (ed.), ''Il lessico Suda e gli storici greci in frammenti'''.''' Atti dell'Incontro internazionale. Vercelli, 6-7 novembre 2008'', Themata 6,Tivoli, Edizioni Tored, 2010, pp.&nbsp;267–293.
*Gabriella Ottone, ''Agli estremi della tradizione. Questioni di cronologia teopompea''''',''' in F. Gazzano, G. Ottone, L. Santi Amantini (eds.), ''Ingenia Asiatica. Fortuna e tradizione di storici d'Asia Minore.'' ''Atti della I Giornata di studio sulla storiografia greca frammentaria.'' ''Genova, 31 maggio 2007'', Themata 3,Tivoli, Edizioni Tored, 2009, pp.&nbsp;123–153.
*{{Cita pubblicazione|numero= 29|pp= 129–144|cognome= Ottone|nome= Gabriella|titolo= Per una nuova edizione dei frammenti di Teopompo di Chio: riflessioni su alcune problematiche teoriche e metodologiche|rivista= Ktèma|accesso=6 gennaio 2014|data= 2004|url= http://dialnet.unirioja.es/servlet/articulo?codigo=1201353}}
*{{Cita libro|editore= Clarendon Press| isbn = 0-19-814079-7|cognome= Flower|nome= Michael Attyah|titolo= Theopompus of Chios: History and Rhetoric in the Fourth Century BC|città= Oxford|data= 1994}}
*{{Cita libro|editore= Monduzzi| isbn = 88-323-6120-5|cognome= Ambaglio|nome= Delfino|titolo= Storia Della Storiografia Greca|città= Bologna|data= 2007}}
*{{Cita libro|edizione= 1 edition|editore= Wiley-Blackwell| isbn = 978-1-4443-3923-9|cognome= Marincola|nome= John|titolo= A Companion to Greek and Roman Historiography|città= Malden, MA ; Oxford|data=10 dicembre 2010}}
 
== VociAltri correlateprogetti ==
{{interprogetto}}
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* [[Colloide]]
* [[Cristallo colloidale]]
* [[Liquido]]
* [[Nanostruttura]]
* [[Nanotecnologia]]
* [[Solido]]
* [[Sol-gel]]<!--
*[[Nanocomposito]]
*[[Materiali transparenti]]
*[[Elenco di tecnologie emergenti]]
*[[Ingegneria ceramica]]
*[[Elettronica Printed]]//-->
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.oecd.org/department/0,3355,en_2649_37015404_1_1_1_1_1,00.html|Safety of Manufactured Nanomaterials: OECD Environment Directorate|lingua=En}}
* [http://www.livius.org/th/theopompus/theopompus.html Theopompus of Chios] dal sito [http://www.livius.org/ Livius.org] a cura di Jona Lendering
* {{En}} [http://copublications.greenfacts.org/en/nanotechnologies/index.htm Assessing health risks of nanomaterials] summary by [[GreenFacts]] of the European Commission SCENIHR assessment
* {{cita web|http://www.liposome.org|International Liposome Society|lingua=En}}
* {{En}} [http://nanotextiles.human.cornell.edu/ Textiles Nanotechnology Laboratory] at [[Cornell University]]
* {{cita web|url=http://www.iop.org/EJ/article/0957-4484/14/3/201/t303R1.pdf?request-id=NENUvFK63BGH-Bna2wi7Kg|titolo=IOP.org Article|lingua=En}}
* {{cita web|url=http://books.google.com/books?id=_pbtbJwkj5YC&pg=PA5&lpg=PA5&dq=catalyst+hartog+1972&source=web&ots=fTTD2SA5Dh&sig=3phv63YeG9raeAZdvlm_4JH07-Y#PPR7,M1|titolo=Nano Structured Material|lingua=En}}
* {{En}} [http://www.agapac.eu AGAPAC - Advanced GaN Packaging] EU FP7 project using nanomaterial composites to enhance the thermal management of GaN electronic devices
* {{Thesaurus BNCF}}
 
{{NanotecnologiaStorici greci}}
{{Tecnologie emergenti}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Nanomateriali| ]]