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{{Squadra di calcio
|nome squadra= Rosenborg B.K.
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<!--Divisa casalinga-->
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<!-- Dati socetari -->
|confederazione = [[UEFA]]
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|federazione = [[Federazione calcistica della Norvegia|NFF]]
|annofondazione = 1917
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|città= [[Trondheim]]
|presidente= {{Bandiera|NOR}} Ivar Koteng
|allenatore= {{Bandiera|NOR}} [[Kåre Ingebrigtsen]]
|stadio= [[Lerkendal Stadion]]
|capienza= 21.405<ref>[http://www.rbk.no/lerkendal/article/mhn13gnuxl8l1maeqoxu36tpr/title/lerkendal-stadion Lerkendal Stadion] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150414132658/http://www.rbk.no/lerkendal/article/mhn13gnuxl8l1maeqoxu36tpr/title/lerkendal-stadion |data=14 aprile 2015 }} rbk.no</ref>
|immaginestadio = Lerkendal Stadion Trondheim.jpg
|titoli nazionali= 25 [[Eliteserien|Campionati norvegesi]]
|coppe nazionali= 11 [[Coppa di Norvegia|Coppe di Norvegia]]<br />2 [[Superfinalen|Supercoppe norvegesi]]
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|soprannomi= ''Troillongan'' (Bambini del [[Troll (mitologia)|Troll]])
|stagione attuale = Rosenborg Ballklub 2018
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}}
Il '''Rosenborg Ballklub''' ([[Lingua norvegese|nor.]] ''Club calcistico Rosenborg''), meglio noto come '''Rosenborg''', è una [[Squadra di calcio|società]] [[calcio (sport)|calcistica]] [[Norvegia|norvegese]] con sede nell'[[Rosenborg (Trondheim)|omonimo sobborgo]] di [[Trondheim]]. Il Rosenborg è la squadra norvegese con il maggior numero di successi, con 25 [[Campionato norvegese di calcio|campionati]], 10 [[Norgesmesterskapet|coppe nazionali]] e numerose partecipazioni ai trofei continentali. La squadra, comunemente nota in patria come ''Troillongan'' (''Bambini del [[Troll (mitologia)|Troll]]''), ha come colore sociale il bianconero e gioca le partite casalinghe al [[Lerkendal Stadion]], il quale ha una capacità di 21.405 posti a sedere<ref>(in inglese) http://www.stadiumguide.com/lerkendal/</ref>.
 
Il club fu fondato il 19 maggio [[1917]] con il nome di '''Odd''', ma non gli fu concesso di giocare alcun campionato fino al [[1927]], quando cambiò il nome in quello attuale, '''Rosenborg'''<ref>http://www.rbk.no/rbk-history/article/1c3quzl7pepoj1wwy15pjt4jpr/title/fra-odd-til-nordens-stolthet rbk.no</ref>. Nel corso della sua storia, il Rosenborg ha alternato alti e bassi, raggiungendo il suo periodo d'oro nel periodo tra il [[1991]] e il [[2004]] con la vittoria di 13 campionati consecutivi, 10 dei quali con alla guida tecnica [[Nils Arne Eggen]], l'allenatore più vincente nella storia del calcio norvegese. Queste vittorie consecutive fanno del Rosenborg la quarta squadra al mondo nella lista delle squadre di calcio per campionati nazionali vinti.
 
Il Rosenborg è anche uno dei membri associati dell'[[European Club Association|ECA (Associazione dei Club Europei)]], organizzazione nata in sostituzione del soppresso [[G-14]] e costituita dai principali club calcistici del [[Europa|continente]], riuniti in consorzio al fine di ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi di fronte alla [[Fédération Internationale de Football Association|FIFA]].<ref>{{cita web|url=http://www.ecaeurope.com/eca-members/eca-members/|editore=ecaeurope.com|titolo=Tutti i club iscritti all'ECA|data=14 giugno 2013|accesso=}}</ref>
 
== Storia ==
=== I primi anni (1917-1959) ===
Il 19 maggio [[1917]] dodici giovani uomini, provenienti dal sobborgo Rosenborg di [[Trondheim]], fondarono lo ''Sportsklubben Odd''. Il nome ''Odd'' era un tributo all'[[Odds Ballklubb]] di [[Skien]], la squadra di maggior successo in [[Norvegia]] all'epoca. Il neonato Odd nei suoi primi anni di vita fu costretto a giocare contro formazioni locali, prima di tentare a partecipare ad un campionato regionale nel [[1920]]. Come accadde a gran parte delle squadre formatesi in quel periodo, l'Odd vide però ripetutamente negargli l'accesso. Poiché molti dei giocatori erano anche impegnati con le squadre più importanti del paese ma non solo, la [[Norges Fotballforbund|Federazione Calcistica della Norvegia]] temeva che l'ammissione di squadre poco famose potesse provocare una mancanza di giocatori. Ma col passare degli anni i calciatori dell'Odd iniziarono a perdere fiducia nel progetto ed abbandonarono la squadra, tanto che nel [[1923]] essa giocò appena una partita.
 
Dal [[1926]] la gestione del club passò a nuovi membri, grazie ai cui sforzi l'Odd fu finalmente ammesso ai campionati regionali nel [[1927]], dieci anni dopo la sua fondazione. Un anno dopo la squadra era ormai pronta a fare il suo ingresso nella [[Norges Fotballforbund|NFF]], quando però questa si rifiutò di accogliere l'Odd, in quanto il nome risultava praticamente identico alla [[Odds Ballklubb|squadra di Skien]]. Il club quindi giunse il 26 ottobre [[1928]] a cambiare il nome in ''Rosenborg Ballklub'', in onore all'omonima area residenziale di Trondheim, nella quale d'altronde esso era stato fondato.
 
Negli anni successivi il Rosenborg bazzicò per le serie regionali, quando nel [[1931]] arrivò l'inaspettata promozione in massima serie (un campionato diverso da quello attuale, in quanto a livello nazionale ancora non c'era alcuna competizione) e nel [[1932]] fu concesso ai bianconeri di [[Trondheim]] di giocare in [[Norgesmesterskapet]] (la coppa nazionale) per la prima volta. In questi anni iniziò a farsi strada il progetto del [[Lerkendal Stadion]], che rimase comunque incompleto fino agli anni successivi alla [[seconda guerra mondiale]].
 
=== Gli anni dell'affermazione (1960-1968) ===
La squadra giovanile del Rosenborg è sempre stata una delle più prolifiche nel suo paese in termini di calciatori poi divenuti professionisti; essa conobbe negli [[anni 1950]] una generazione di talenti che sarebbero stati poi gli artefici delle fortune del Rosenborg nel decennio successivo. Nel [[1960]] infatti la squadra raggiunse finalmente l'[[Eliteserien]], il massimo livello del campionato locale. Nel [[1960]] arrivò anche il primo trofeo, una [[Norgesmesterskapet]] vinta dopo una serratissima finale proprio contro l'Odd, quello stesso club dal quale nel [[1917]] aveva preso nome e colori sociali. La prima finale del 23 ottobre terminò 3-3 ai supplementari, per cui fu necessario ripeterla una settimana dopo, il 30 ottobre, e stavolta il Rosenborg vinse 3-2, sempre ai supplementari. Il Rosenborg vinse la coppa un'altra volta nel [[1964]], stavolta per 2-1 in un'unica finale contro il [[Sarpsborg Fotballklubb|Sarpsborg]], ma nel frattempo retrocesse in [[1. divisjon]], dove militò dal [[1963]] al [[1966]].
 
Il Rosenborg riuscì a tornare nel massimo campionato nel [[1967]], anno cruciale nella sua storia. Guidato infatti da giocatori come [[Harald Sunde]], [[Nils Arne Eggen]] (che sarebbe poi diventato l'allenatore norvegese più titolato) ed il talentuoso attaccante [[Odd Iversen]], il club riuscì a vincere il suo primo campionato. Quell'anno Iversen fu capocannoniere con ben 17 gol in 18 partite, risultato ripetuto e addirittura migliorato [[1. divisjon 1968|la stagione successiva]] con ben 30 reti, che non riuscirono però ad evitare che la vittoria finale del campionato andasse al [[Football Club Lyn Oslo|Lyn]] (che da allora non ha mai più vinto un titolo). Ormai comunque si era avviato quel processo che avrebbe visto il Rosenborg emergere e diventare una delle squadre più forti ed importanti del paese.
 
Tale processo di crescita portò in quegli anni i bianconeri di Trondheim a misurarsi anche sullo scenario europeo. In quanto vincitori della coppa nazionale nel [[1964]], essi infatti ottennero il diritto a partecipare alla [[Coppa delle Coppe 1965-1966]].<ref>Nel [[1960]], anno della prima coppa, invece non fu concesso al Rosenborg il diritto di partecipare alla medesima competizione in quanto essa fu creata proprio in quell'anno. Pertanto, la vittoria della coppa nazionale non garantiva l'accesso ad alcuna competizione europea.</ref> Tre anni dopo, invece, parteciparono alla [[Storia della UEFA Champions League|Coppa dei Campioni d'Europa]] (predecessore dell'attuale [[UEFA Champions League|Champions League]]) in quanto vincitori del campionato nazionale.
 
=== Alti e bassi (1969-1987) ===
[[File:Nils Arne Eggen.JPG|thumb|left|[[Nils Arne Eggen]], al Rosenborg da giocatore prima e da allenatore poi per ben sei decenni diversi, tra gli anni 1960 e gli anni 2010.]]
 
Nel [[1969]] il Rosenborg ingaggiò come allenatore l'inglese [[George Curtis]], il quale introdusse il [[4-4-2|modulo 4-4-2]] ed una grande attenzione verso la tattica e l'organizzazione di gioco. I risultati non tardarono ad arrivare, con la squadra di [[Trondheim]] che si laureò campione nazionale per la seconda volta. Tuttavia, quell'anno vide anche la partenza dei due principali attaccanti ([[Odd Iversen]] e [[Harald Sunde]]), e questo provocò una fortissima difficoltà della squadra a segnare; di conseguenza, il Rosenborg nella [[1. divisjon 1970|stagione 1970]] si classificò secondo alle spalle dello [[Strømsgodset Idrettsforening|Strømsgodset]] non grazie all'attacco, che si rivelò essere il secondo peggiore di tutto il campionato con appena 15 reti, ma grazie ad una difesa granitica ed inespugnabile, che di reti ne subì solo 5, risultando di gran lunga la migliore del torneo. Curtis fu criticato per la mentalità troppo difensivista e quindi sostituito con l'appena ritirato [[Nils Arne Eggen]], che ritornò ad uno stile di gioco più gradito dai tifosi. Questo fu il primo di ben quattro incarichi da allenatore di Eggen al Rosenborg, e si rivelò una scelta davvero ben fatta: egli vinse il primo dei sette [[Double (calcio)|double]] della storia del club, portando in bacheca sia il [[1. divisjon 1971|campionato]] che la [[Coppa di Norvegia 1971|coppa nazionale]].
 
Tuttavia, questo non fu altro che l'inizio della fine del primo periodo d'oro della storia bianconera. Negli anni successivi, il Rosenborg perse due finali di coppa nazionale di fila ([[Coppa di Norvegia 1972|1972]] e [[Coppa di Norvegia 1973|1973]]). Tanti allenatori (incluso Eggen) furono assunti ed esonerati senza che la squadra subisse un minimo cambiamento, fin quando nella [[1. divisjon 1977|stagione 1977]] la società pagò questi cambi troppo frequenti con l'umiliante ultimo posto in classifica (il penultimo guadagnò ben 11 punti in più) e la conseguente retrocessione.
 
Eggen fu quindi chiamato per la terza volta in panchina, sulla quale rimase dal [[1978]] al [[1982]], riportando con sé l'ormai trentacinquenne [[Odd Iversen]]. Un autentico ritorno al passato che permise al Rosenborg di risalire immediatamente nel massimo campionato. Nel [[1979]], nonostante Iversen fu per la quarta volta capocannoniere del torneo, il club si classificò al sesto posto. Nel [[1982]] l'attaccante si ritirò, ma la sua squadra aveva ormai da tempo perso la strada della gloria. Ma nella [[1. divisjon 1985|stagione 1985]], dopo anni anonimi e senza trofei, il Rosenborg stupì tutti ed arrivò ad una vittoria finale inattesa, che giunse al termine dello scontro all'ultima giornata contro il [[Lillestrøm Sportsklubb|Lillestrøm]]. Proprio i giallo-neri avevano la vittoria del campionato in pugno, ma furono sconfitti dai bianconeri che quindi vinsero la partita e si aggiudicarono il campionato.
 
=== L'epoca d'oro (1988-2002) ===
Il [[1985]] segnò la rinascita del Rosenborg, che di lì a poco si sarebbe consacrato come squadra più forte di tutto il paese, portando il calcio norvegese ad alti livelli. Sul finire del decennio infatti gli sponsor investirono fortemente sulla squadra di Trondheim, la qual cosa convinse Eggen a tornare ancora una volta sulla panchina dei bianconeri dopo aver condotto nella [[1. divisjon 1987|stagione 1987]] il [[Moss Fotballklubb|Moss]] alla clamorosa conquista del suo primo e finora unico campionato. Con Egger arrivarono il secondo ed il terzo [[Double (calcio)|double]] nel [[1988]] e nel [[1990]].
 
Gli [[anni 1990]] videro il dominio incontrastato del Rosenborg in patria. In forte contrasto con il gioco difensivista della [[Nazionale di calcio della Norvegia]], la squadra di Eggen praticava un gioco altamente offensivo, molto apprezzato dai tifosi, ma anche frequentemente criticato al tempo. Il campionato cambiò il nome in [[Eliteserien]] nel [[1991]]; dal [[1992]] al [[2004]] il Rosenborg vinse 13 campionati di fila e 4 coppe nazionali, calando la bellezza di altri quattro [[Double (calcio)|double]] ([[1992]], [[1995]], [[1999]] e [[2003]]).
 
In questi anni il Rosenborg partecipò più volte alla [[UEFA Champions League|Champions League]], diventando in breve tempo la squadra più ricca del paese, in grado di comprare giocatori sempre più forti e famosi, la qual cosa distrusse per l'intero decennio la concorrenza in Norvegia.
 
==== Le grandi avventure europee ====
Il Rosenborg ha partecipato alla fase a gironi della [[UEFA Champions League|Champions League]] 11 volte in 13 anni tra il [[1995]] ed il [[2007]]: otto di queste consecutivamente (dal [[1995]] al [[2002]]), risultato record che durò fino al [[2004]], quando il [[Manchester United Football Club|Manchester United]] raggiunse la fase a gironi per la nona volta di seguito.
 
La squadra norvegese è riuscita in due occasioni a superare anche la prima fase a gironi. Nella [[UEFA Champions League 1996-1997|Champions League 1996-1997]] essa sembrava avviarsi ad un'uscita prematura a causa di tre sconfitte ed una vittoria in quattro partite, ma il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] sprecò punti preziosi, e quindi dovette giocarsi il tutto per tutto nell'ultima giornata del girone a [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]], proprio contro il Rosenborg. Quest'ultimo sconfisse gli italiani per 2-1 e si qualificò clamorosamente ai quarti di finale, eliminando proprio i rossoneri all'epoca allenati da [[Arrigo Sacchi]].<ref>{{en}}{{Cita news |titolo=Milan eliminato |url=http://www.independent.co.uk/sport/milan-eliminated-1313093.html |pubblicazione=The Independent |data=5 dicembre 1996 |accesso=26 maggio 2012 }}</ref> Si trattò però di una [[vittoria di Pirro]], perché ai quarti il Rosenborg incontrò l'altra italiana in gara, la [[Juventus Football Club|Juventus]], dalla quale fu eliminato per 3-1 (1-1 a [[Trondheim]] e 2-0 a [[Torino]]).<ref>{{en}}{{Cita news |titolo=I sogni del Rosenborg sbiadiscono all'89º minuto |nome=Catherine |cognome=Riley |url=http://www.independent.co.uk/sport/football-rosenborgs-dream-vanishes-with-89thminute-equaliser-1288178.html |pubblicazione=The Independent |data=11 dicembre 1997 |accesso=26 maggio 2012 }}</ref><ref>{{en}}{{Cita news |titolo=Facile vittoria per la Juventus |nome=Peter |cognome=Berlin |url=http://www.nytimes.com/1997/03/21/sports/21iht-soccer.t_13.html |pubblicazione=The New York Times |data=21 marzo 1997 |accesso=26 maggio 2012 }}</ref> Invece, nella [[UEFA Champions League 1999-2000|Champions League 1999-2000]] passò al primo posto del Gruppo C nella prima fase a gironi, ma fu eliminato nella seconda fase a gironi, dove totalizzò appena un punto e si classificò quindi ultimo.
[[File:Champions League 1996-97 - Juventus vs Rosenborg - Ståle Stensaas e Zinédine Zidane.jpg|thumb|[[Ståle Stensaas|Stensaas]] controlla lo juventino [[Zinédine Zidane|Zidane]] nel ''retour match'' dei quarti di finale della [[UEFA Champions League 1996-1997]], tuttora il miglior piazzamento raggiunto dal Rosenborg in campo internazionale.]]
 
Tra le vittorie memorabili del Rosenborg vanno inclusi il 2-0 agli spagnoli del [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]] e il 5-1 ai greci dell'[[Olympiakos Syndesmos Filathlon Peiraios|Olympiakos]], entrambe risalenti alla [[UEFA Champions League 1997-1998|Champions League 1997-1998]] ma insufficienti a garantire la qualificazione del Rosenborg ai quarti di finale.<ref>In quell'edizione, soltanto la prima classificata di ogni girone poteva essere ammessa ai quarti di finale. Il Rosenborg si classificò secondo alle spalle del [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]] e, pertanto, fu eliminato.</ref> Umilianti sconfitte invece il Rosenborg ha subito dalle squadre francesi: a tal proposito, vanno citati il 7-2 patito in casa del [[Paris Saint-Germain Football Club|Paris Saint-Germain]] nella [[UEFA Champions League 2000-2001|Champions League 2000-2001]]<ref>In questa edizione, il Rosenborg si classificò terzo nel suo girone fu quindi retrocesso in [[Coppa UEFA 2000-2001]], dove fu eliminato ai sedicesimi dagli spagnoli del [[Deportivo Alavés]], poi finalista</ref> ed il 5-0 patito in casa del [[Olympique Lyonnais|Lione]] nella [[UEFA Champions League 2002-2003|Champions League 2002-2003]].
 
Il Rosenborg fallì la qualificazione alla fase a gironi nell'[[UEFA Champions League 2003-2004|edizione successiva]] perché eliminato per 1-0 dagli spagnoli del [[Real Club Deportivo de La Coruña|Deportivo La Coruña]], mentre tornò a qualificarsi nelle due edizioni successive. In particolare, la qualificazione del [[2005]] fu di salvezza ad una stagione disastrosa in patria, che mise fine al record di campionati vinti. Nel [[2007]] il Rosenborg raggiunse per l'ultima volta la fase a gironi della massima competizione continentale. Negli anni recenti il Rosenborg nelle coppe europee ha fatto brevi e sempre infruttuose comparse, che hanno fatto tornare il ranking del campionato norvegese ai livelli precedenti all'exploit europeo dei bianconeri di [[Trondheim]].
 
=== L'anno di transizione (2003) ===
Alla fine del [[2002]], Eggen scelse di ritirarsi al termine di una carriera ricca di successi. Egli fu sostituito da [[Åge Hareide]], che aveva già condotto gli svedesi dell'[[Helsingborgs Idrottsförening|Helsingborg]] e i danesi del [[Brøndbyernes Idrætsforening|Brøndby]] alla vittoria dei rispettivi campionati.
 
Hareide subito affermò che per portare il Rosenborg ad alti livelli anche in Europa era necessario un miglioramento delle abilità difensive perché il solo gioco spumeggiante in attacco non bastava nelle competizioni continentali. Sottolineò inoltre che era necessario un rinnovamento dell'età della rosa, visto che gran parte dei giocatori era invariata dall'inizio degli [[anni 1990]]. Di certo la continuità era stata una chiave importante per il successo, ma ora per il tecnico norvegese era necessario un cambiamento. Idee che sollevarono un vespaio di polemiche, e che tra l'altro provocarono il ritiro di [[Bent Skammelsrud]], beniamino dei tifosi.
 
Polemiche che si placarono solo con la marcia trionfale della squadra in campionato, concluso con appena 3 sconfitte e ben 14 punti di vantaggio sugli inseguitori del [[Fotballklubben Bodø/Glimt|Bodø/Glimt]]. Fu questo l'anno del settimo ed ultimo [[Double (calcio)|double]], in quanto lo stesso [[Fotballklubben Bodø/Glimt|Bodø/Glimt]] fu sconfitto anche in finale di coppa nazionale. Sebbene egli fallì la qualificazione ai gironi di Champions League, quello fu un anno trionfale per il Rosenborg che avrebbe continuato il suo percorso con Hareide, se questi non avesse accettato l'offerta di allenare la [[Nazionale di calcio della Norvegia]].
 
=== Anni difficili (2004-2005) ===
Con l'inaspettata partenza di Hareide al termine del [[2003]] la squadra non riuscì a portare a compimento i processi di rinnovamento iniziati proprio dal tecnico. A ciò si aggiunse anche l'aumento di interesse e di capitali economici per le squadre del campionato norvegese, che quindi iniziavano a puntare in alto. Il Rosenborg stesso non era più in grado di dominare le partite come in passato, e le vittorie diventavano pian piano sempre più sofferte.
 
I bianconeri vinsero infatti l'[[Eliteserien 2004]] soltanto grazie ad un migliore attacco, perché terminarono il campionato a 48 punti e con una [[differenza reti]] di +18, numeri identici allo sfortunato [[Vålerenga Fotball|Vålerenga]] che dovette quindi accontentarsi del secondo posto pur avendo giocato alla pari del Rosenborg. Quello fu comunque un segno della tempesta che stava per abbattersi sui ragazzi del successore di Hareide, [[Ola By Rise]]. Proprio quest'ultimo fu licenziato al termine della stagione, ritenuta fallimentare sia per la sudatissima vittoria sul [[Vålerenga Fotball|Vålerenga]] sia per la magra figura fatta nel girone eliminatorio di [[UEFA Champions League 2004-2005|Champions League 2004-2005]] con appena 2 punti realizzati in sei partite. La società annunciò l'ennesimo ritorno di [[Nils Arne Eggen]], stavolta nel ruolo di aiutante di [[Per Joar Hansen]]. Insieme ad Eggen, fecero parte dello staff tecnico anche altri ex-giocatori del panorama norvegese, tra cui [[Bjørn Hansen]] e [[Rune Skarsfjord]].
 
Tutti segni della crisi e dello stato confusionale in cui era precipitato il Rosenborg, che per la prima parte della [[Eliteserien 2005|stagione 2005]] ebbe un andamento disastroso, tanto da essere coinvolto nella lotta per evitare la retrocessione. La situazione ad agosto sembrava essere ormai compromessa, e prima Eggen e poi lo stesso Hansen rassegnarono le proprie dimissioni. Come successore, fu designato [[Per-Mathias Høgmo]]. Il primo mese di Høgmo fu caratterizzato da sconfitte imbarazzanti e sembrò relegare il Rosenborg ad una retrocessione ormai inevitabile, il tutto unito ad una prematura uscita dalla coppa nazionale. Ma nello sprint finale del campionato la squadra ritrovò orgoglio, forza e forma fisica e riuscì con fatica a raggiungere il settimo posto. Quell'anno il campionato lo vinse proprio quel [[Vålerenga Fotball|Vålerenga]] battuto l'anno precedente sul filo di lana e che poté prendersi la rivincita interrompendo anche il record di campionati consecutivamente dal Rosenborg, che si fermò a 13. Si tratta comunque della terza miglior prestazione di tutti i tempi.
 
=== Il periodo "post-europeo" (2006-2012) ===
I guai del Rosenborg continuarono però anche nella primavera del [[2006]]. A metà stagione, il [[Sportsklubben Brann|Brann]] conduceva il campionato con 10 punti di vantaggio sulla seconda. Høgmo lasciò l'incarico per malattia e la squadra fu quindi affidata a [[Knut Tørum]]. Ancora una volta il Rosenborg aveva cambiato allenatore in corso d'opera; stavolta, però, fu una scelta eccellente. Il [[Sportsklubben Brann|Brann]] fu raggiunto e superato a due giornate dal termine. Il giorno del sorpasso fu in occasione dello scontro diretto a [[Bergen]] il 22 ottobre, ancora oggi enfaticamente ricordato come "il più grande scontro dopo la [[Battaglia di Stiklestad]]".<ref>Si tratta della battaglia più famosa della storia norvegese, durante la quale l'esercito dei contadini sconfisse quello del re</ref><ref>{{en}}[http://footballnews.bloog.it/i-club-europei-rosenborg.html]</ref> La settimana successiva il Rosenborg sconfisse il [[Viking Fotballklubb|Viking]] 4-1 in casa e con 6 punti di vantaggio ad una giornata dal termine diventò matematicamente campione di [[Norvegia]] per la ventesima volta. Contemporaneamente, Høgmo svelò che il motivo del suo congedo era stata la [[sindrome da burnout]] e affermò di voler abbandanonare per sempre il mondo del calcio. Di conseguenza, Tørum prolungò il suo contratto con il club. Le acque tornarono ad agitarsi però l'11 febbraio [[2007]], a poche settimane dall'inizio della nuova stagione, quando il [[general manager]] [[Rune Bratseth]] annunciò le sue dimissioni, citando tra le cause l'enorme pressione dei [[Mezzo di comunicazione di massa|media]] sulla squadra. Fu sostituito a partire dal 1º agosto da [[Knut Torbjørn Eggen]], figlio dell'ex-allenatore [[Nils Arne Eggen]].
 
I buoni risultati del [[2006]] non furono ripetuti nella [[Eliteserien 2007|stagione successiva]] da Tørum che, anche a causa di rapporti difficili con il nuovo [[general manager]], si dimise il 25 ottobre [[2007]]. Fu sostituito [[pro tempore]] da [[Trond Henriksen]] per il resto della stagione, terminata al quinto posto.
[[File:Rosenborg (0) v CHELSEA (4) - 281107.jpg|thumb|left|Una parte del [[Lerkendal Stadion]] in occasione di Rosenborg-Chelsea (0-4) del 28 novembre 2007, l'ultima partita di un girone di Champions League disputata a [[Trondheim]].]]
 
Il Rosenborg però avrebbe voluto [[Trond Sollied]] come successore di Tørum. Sollied aveva già brevemente allenato i bianconeri nel [[1998]], prima di proseguire la sua carriera in [[Belgio]]. Dopo lunghe trattative, Sollied rifiutò l'incarico, accusando il Rosenborg di aver adottato un comportamento scorretto nei confronti degli allenatori negli ultimi anni.<ref>{{no}}{{Cita web | titolo=Innamorati dell'apprendista | url=http://bengteriksen.nettblogg.no/1197542991_forelska_i_lregutten.html |sito=FXT.no | accesso=2 marzo 2008}}</ref> Il 28 dicembre la società annunciò il nuovo allenatore: si trattava dello svedese [[Erik Hamrén]].<ref>{{no}}{{Cita web | titolo=Hamrén è il nuovo allenatore | url=http://www.rbk.no/incoming/article97073.ece | sito=Rbk.no | accesso=2 marzo 2008 | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080303064822/http://www.rbk.no/incoming/article97073.ece | dataarchivio=3 marzo 2008 }}</ref> Proprio quest'ultimo esordì sulla panchina bianconera il 1º giugno [[2008]], al termine naturale del suo contratto con i danesi dell'[[Aalborg Boldspilklub|Aalborg]]. Il giorno prima, però, il 31 maggio, [[Knut Torbjørn Eggen]] annunciò le sue dimissioni da [[general manager]]. Si ipotizzò da più tardi che fosse stato lo stesso tecnico a chiedere l'allontanamento di Eggen per assumere il totale controllo della squadra. Il 27 luglio [[2008]] il Rosenborg diventò la prima squadra norvegese a superare il terzo turno in [[Coppa Intertoto]] battendo i belgi del [[Nooit Opgeven Altijd Doorzetten Aangenaam Door Vermaak En Nuttig Door Ontspanning Combinatie Breda|NAC Breda]] per 2-1 tra andata e ritorno. Ciò permise al Rosenborg di accedere al secondo turno di [[Coppa UEFA 2008-2009]], nella quale arrivò fino alla fase a gironi, venendo qui eliminato. Tuttavia, l'Intertoto andò al [[Sporting Clube de Braga|Braga]] che fu la squadra che andò più avanti nella Coppa UEFA. In campionato, invece, la squadra terminò con un quinto posto per il secondo anno di seguito, e ciò provocò un po' di malumore a [[Trondheim]].
 
Davanti a questi risultati, Hamrén decise di compiere un [[calciomercato]] rivoluzionario, che ebbe in [[Rade Prica]] il suo colpo principale. I risultati sperati arrivarono, ed il Rosenborg vinse il campionato con 69 punti in totale, ben 13 in più degli inseguitori del [[Molde Fotballklubb|Molde]]; quell'anno, lo [[Idrettsklubben Start|Start]] fu l'unica squadra ad infliggere una sconfitta agli uomini di Hamrén in campionato, un 3-2 al [[Lerkendal Stadion]] a quattro giornate dalla fine.<ref>{{Cita news|url=http://www.dagsavisen.no/sport/article443810.ece|titolo=Rosenborg sconfitto nel recupero|data=5 ottobre 2009|editore=Dagsavisen|lingua=no|accesso=13 novembre 2009|urlmorto=sì}}</ref> Tuttavia, il [[Molde Fotballklubb|Molde]] pose fine prematuramente al cammino del Rosenborg in coppa nazionale, eliminandolo ai quarti di finale con un pesante 5-0.<ref>{{Cita news|url=http://www.nrksport.no/fotball/nm/1.6724691|titolo=Il Molde umilia il Rosenborg|cognome=Budalen|nome=Andreas|data=9 agosto 2009|editore=NRK sport|lingua=no|accesso=13 novembre 2009}}</ref>
 
Il 20 maggio [[2010]] arrivò l'ufficializzazione del nono incarico da allenatore del Rosenborg per [[Nils Arne Eggen]], che andò a sostituire [[Erik Hamrén]], ormai prossimo al passaggio sulla panchina della [[Nazionale di calcio della Svezia]]. L'ultima partita del tecnico svedese sulla panchina bianconera fu la vittoria per 2-1 in casa del [[Viking Fotballklubb|Viking]] il 24 maggio. Esattamente cinque mesi dopo, il 24 ottobre, il Rosenborg si laureò per la 22<sup>a</sup> volta campione di Norvegia sconfiggendo a [[Trondheim]] per 1-0 gli acerrimi rivali del [[Tromsø Idrettslag|Tromsø]]. Il 7 novembre la squadra di Eggen concluse l'[[Eliteserien]] con un pareggio per 2-2 con l'[[Aalesunds Fotballklubb|Aalesund]], risultando quindi imbattuta in campionato a fine stagione.
 
Nel frattempo, il 26 luglio [[2010]] l'allenatore svedese [[Jan Jönsson]] firmò un contratto col club di [[Trondheim]], valido però a partire dalla stagione successiva.<ref>{{cita web|url=http://www.rbk.no/incoming/article174619.ece|editore=rbk.no|accesso=31 gennaio 2011|titolo=Jönsson pronto per il Rosenborg|lingua=no|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100728105101/http://www.rbk.no/incoming/article174619.ece|dataarchivio=28 luglio 2010}}</ref> La [[Rosenborg Ballklub 2011|stagione 2011]] terminò però con un terzo posto in campionato, un'eliminazione ai quarti di finale in [[Coppa di Norvegia 2011|coppa nazionale]] ed un mancato accesso ai gironi di [[UEFA Europa League 2011-2012|Europa League 2011-2012]] dopo essere stato a sua volta eliminato al terzo turno preliminare di [[UEFA Champions League 2011-2012|Champions League 2011-2012]]; risultati che furono ritenuti dalla società insoddisfacenti così come quelli della [[Rosenborg Ballklub 2012|stagione successiva]] e, pertanto, sufficienti a sollevare l'allenatore dal suo incarico il 7 dicembre [[2012]].<ref>{{cita web|url=http://www.rbk.no/news/article/1f7ro1qp2zboe17dotucy2aifd/title/jan-jonsson-og-rosenborg-ballklub-skiller-lag|editore=rbk.no|accesso=7 dicembre 2012|titolo=Jan Jönsson e il Rosenborg si separano|lingua=no|urlmorto=sì}}</ref> Il percorso di Jönsson al Rosenborg si concluse quindi senza neanche un trofeo in bacheca.
 
=== Ritorno alle origini (2013-presente) ===
In cerca di un nuovo tecnico, per il Rosenborg si presentò l'ipotesi di un ritorno di [[Per Joar Hansen]], ma la notizia non fu ben accolta dai tifosi.<ref>{{Cita news|url=http://www.dagbladet.no/2012/12/12/sport/fotball/rosenborg/tippeligaen/per_joar_hansen/24795703/|titolo="Nei til Perry" og "Hoftun må gå"|data=12 dicembre 2012|editore=Dagbladet|lingua=no|accesso=18 febbraio 2014}}</ref> Tra i principali motivi di questa contrarietà vi fu sicuramente la passata esperienza negativa ed un generale scetticismo su di lui come successore della pur infruttuosa panchina di Jönsson. Nonostante ciò, il 14 dicembre [[2012]] Hansen diventò ufficialmente il nuovo allenatore dei bianconeri con lo scopo di riportarli agli alti livelli dei decenni precedenti.<ref>{{Cita news|url=http://www.nrk.no/sport/per-joar-hansen-er-ny-rbk-trener-1.10841345|titolo=Per Joar Hansen er ny RBK-trener|data=14 dicembre 2012|editore=NRK|lingua=no|accesso=18 febbraio 2014}}</ref> La sua principale innovazione fu il passaggio dal [[4-4-2]] tipico del Rosenborg al più aggressivo [[4-3-3]] utilizzato negli [[Anni 1990|anni novanta]], cercando dunque di tornare alle origini di quel ciclo vincente.<ref>{{Cita news|url=http://www.ba.no/sport/rixsport/article6464591.ece|titolo=Tilbake til røttene|data=26 gennaio 2013|editore=BA|lingua=no|accesso=18 febbraio 2014}}</ref> Ma le simpatie di cui godeva il tecnico di [[Namsos]] continuarono a diminuire quando la sua squadra riuscì a segnare appena tre gol nelle otto amichevoli precampionato. La situazione migliorò col passare del tempo, e a metà della stagione la squadra di Trondheim era ancora in corsa per la [[Norgesmesterskapet 2013|coppa nazionale]], era secondo in [[Eliteserien 2013|campionato]] ed aveva superato il [[UEFA Europa League 2013-2014 (qualificazioni)|primo turno di qualificazione dell'Europa League 2013-2014]] demolendo i nordirlandesi del [[Crusaders Football Club|Crusaders]] per un totale di 9-3 (vittorie per 2-1 a [[Belfast]] e per 7-2 a [[Trondheim]]).<ref>{{Cita news|url=http://www.t-a.no/sport/article7916849.ece#4|titolo=Rosenborg vant 7-2|data=11 luglio 2013|editore=Trønder-Avisa|lingua=no|accesso=18 febbraio 2014}}</ref>
 
Ma l'avventura europea era destinata a chiudersi di lì a poco, perché al turno successivo il Rosenborg fu eliminato clamorosamente e sorprendentemente dagli scozzesi del [[St. Johnstone Football Club|St. Johnstone]]. Il passaggio del turno fu deciso all'andata a [[Perth (Regno Unito)|Perth]] con il gol di [[Frazer Wright]] che regalò alla squadra di casa la vittoria per 1-0, mentre al ritorno in [[Norvegia]] non si andò oltre l'1-1. Di conseguenza, a passare fu la squadra allenata da [[Tommy Wright (calciatore 1963)|Tommy Wright]] per un 2-1 complessivo. La marcia trionfale però continuò in campionato, fino alla scioccante sconfitta per 1-0 alla 23ª giornata in casa dei rivali del [[Tromsø Idrettslag|Tromsø]] che a fine stagione retrocederanno.<ref>{{Cita news|url=http://www.t-a.no/sport/article8281567.ece|titolo=Første RBK-tap på nesten fem måneder|data=15 settembre 2013|editore=Trønder-Avisa|lingua=no|accesso=18 febbraio 2014}}</ref> Questa sconfitta si rivelò determinante per consegnare alla fine del campionato il titolo allo [[Strømsgodset Idrettsforening|Strømsgodset]] (che vincerà con un solo punto di vantaggio), anche se secondo molti la causa fu principalmente un numero insufficiente di vittorie casalinghe.<ref>{{Cita news|url=http://www.adressa.no/100Sport/fotball/eliteserien/article402381.snd|titolo=Mener gullet glapp hjemme|data=10 novembre 2013|editore=Adressa|lingua=no|accesso=19 febbraio 2014}}</ref>
 
Nemmeno il tempo di smaltire la delusione che un'altra doccia fredda arrivò nella finale di coppa, quando il Rosenborg fu sconfitto 4-2 in rimonta dal [[Molde Fotballklubb|Molde]]. Questa avrebbe potuto essere la decima coppa nazionale vinta, dopo [[Norgesmesterskapet 2003|quella del 2003]] ottenuta dopo il 3-1 ai danni del [[Fotballklubben Bodø/Glimt|Bodø/Glimt]]<ref>{{Cita news|url=http://www.an.no/fotball/article7002511.ece|titolo=Molde ble cupmester|data=24 novembre 2013|editore=Avisa Nordland|lingua=no|accesso=19 febbraio 2014}}</ref>.
 
== Cronistoria ==
{{Aggiornare|arg=calcio}}
{{W|società calcistiche|gennaio 2018|cronistoria da adeguare al [[Wikipedia:Modello di voce/Squadra di calcio|modello di voce]]}}
:{|class="wikitable"
|-bgcolor="#efefef"
! Stagione
! Serie
! Pos
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! V
! N
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![[Coppa di Norvegia|Coppa]]
!colspan=2|Europa
!Note
|-
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||Ottavi
||[[UEFA Champions League 2001-2002|UCL]]|||Fase a gironi
|
|-
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|
|-
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||Quarti
||[[Coppa UEFA 2003-2004|UC]]|||Terzo turno
|Terzo turno [[UEFA Champions League 2003-2004|UCL]]
|-
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|ES
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||Ottavi
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|-
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| -
| -
| -
|-
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|-
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|
|-
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|
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|[[UEFA Europa League 2010-2011|UEL]]|||Fase a gironi
|Play-off in [[UEFA Champions League 2010-2011|UCL]]
|-
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|-
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|[[UEFA Europa League 2012-2013|UEL]]|||Fase a gironi
|
|-
|}
* '''''ES''': [[Eliteserien|Prima divisione norvegese (Eliteserien)]]''
* '''''UCL''': [[Champions League]]''
* '''''CU''': [[Coppa UEFA]]''
 
== Colori e simboli ==
Le prime divise del Rosenborg risalgono al [[1918]] ed erano di colore blu con una striscia gialla sulla parte anteriore, mentre i pantaloncini erano bianchi. Gli attuali pantaloncini bianchi a strisce nere o viceversa (a seconda del campo dove si gioca), introdotti nel [[1931]], erano un altro tributo all'[[Odds Ballklubb|Odd]]. Infine, l'introduzione dello sponsor sulle maglie risale al [[1971]].
 
== Stadio ==
{{vedi anche|Lerkendal Stadion}}
[[File:Lerkendal Stadion Trondheim 1.jpg|thumb|left|Due settori del [[Lerkendal Stadion]] dall'esterno.]]
Il Rosenborg gioca le sue partite casalinghe al [[Lerkendal Stadion]], impianto situato nell'omonimo sobborgo di [[Trondheim]], a circa 3&nbsp;km a sud dal centro cittadino.<ref>{{cita web |lingua=en |url=http://www.rbk.no/english/info_en/article97167.ece |titolo=Mappa e trasporti |editore=Rosenborg BK |accesso=13 aprile 2011 |dataarchivio=13 aprile 2011 |urlarchivio=https://www.webcitation.org/5xvN1uMNT?url=http://www.rbk.no/english/info_en/article97167.ece |urlmorto=sì }}</ref> Ha quattro tribune divise in tre livelli e aperte sugli angoli; esse ospitano fino a 21.166 spettatori.<ref>{{Cita web |url=http://www.rbk.no/info/article53890.ece |titolo=Informazioni sullo stadio |editore=Rosenborg BK |accesso=13 aprile 2011 |dataarchivio=13 aprile 2011 |urlarchivio=https://www.webcitation.org/5xvNEBEOT?url=http://www.rbk.no/info/article53890.ece |lingua=no |urlmorto=sì }}</ref> Lo stadio fa parte di un più ampio complesso atletico (''Idrettspark'' in [[Lingua norvegese|norvegese]]), comprendente anche tre campi di allenamento, di cui due a grandezza naturale: tra questi, uno è in [[erba sintetica]]. Gli uffici della società sono situati nei ''Brakka'', edifici costruiti dai tedeschi durante la [[seconda guerra mondiale]] per essere usati come caserme.<ref>{{Cita web |url=http://www.rbk.no/info/article113324.ece |titolo=Lerkendal Idrettspark |editore=Rosenborg BK |accesso=13 aprile 2011 |dataarchivio=13 aprile 2011 |urlarchivio=https://www.webcitation.org/5xvMkquSJ?url=http://www.rbk.no/info/article113324.ece |lingua=no |urlmorto=sì }}</ref>
 
Il [[Lerkendal Stadion]] fu inaugurato il 10 agosto [[1947]], diventando la più grande struttura sportiva di [[Trondheim]], di possesso del comune.<ref>{{Cita news |titolo=Trondheim får landets nest-største idrettsanlegg |data=9 agosto 1947 |pubblicazione=[[Verdens Gang]] |pagina=12 |lingua=no}}</ref> Tuttavia, le prime squadre ad usarlo furono il [[Sportsklubben Freidig|Freidig]] (che lo usò fino al [[1964]]) ed il [[Fotballklubben Kvik|Kvik]] (che invece vi giocò fino al [[2000]]). Il Rosenborg iniziò a giocare qui le partite casalinghe solo a partire dal [[1957]] e ad oggi è l'unica squadra a giocare ancora qui, sebbene nel [[1984]] e nel [[1995]] abbia ospitato addirittura tre squadre: il Rosenborg, il già citato [[Fotballklubben Kvik|Kvik]] e lo [[Strindheim Fotball|Strindheim]]. La prima grande ricostruzione dello stadio avvenne nei primi mesi del [[1962]], quando le gradinate in legno furono abbattute e sostituite con nuove tribune più resistenti, dotate anche di un tetto.<ref>{{Cita web |url=http://www.rbkweb.no/vis/4782 |titolo=Lerkendal Stadion |editore=RBK Web |accesso=12 aprile 2011 |dataarchivio=12 aprile 2011 |urlarchivio=https://www.webcitation.org/5xtHMAbOQ?url=http://www.rbkweb.no/vis/4782 |lingua=no |urlmorto=sì }}</ref> L'impianto di illuminazione fu installato nel [[1968]] per permettere il regolare svolgimento delle competizioni europee secondo le norme della [[Union of European Football Associations|UEFA]].<ref name=rbkweb>{{Cita web |url=http://www.rbkweb.no/klubben/lerkendal.shtml |titolo=For slitne for cupfinale |editore=RBK Web |accesso=12 aprile 2011 |dataarchivio=12 aprile 2011 |urlarchivio=https://www.webcitation.org/5xtH3pcBs?url=http://www.rbkweb.no/klubben/lerkendal.shtml |lingua=no |urlmorto=sì }}</ref> Nel [[1995]] furono costruiti altri servizi per venire incontro a nuove richieste della [[Union of European Football Associations|UEFA]].<ref>{{Cita news |titolo=Il Rosenborg potrebbe giocare la finale a Oslo |cognome=Stenberg |nome=Morten |data=16 luglio 1995 |pubblicazione=[[Verdens Gang]] |pagina=8 |lingua=no}}</ref> I lati corti dell'impianto furono definitivamente risistemati nel [[2001]], quelli lunghi nel [[2002]].<ref>{{Cita web |url=http://www.rbkweb.no/nye-lerkendal/fakta.shtml |titolo=Il nuovo Lerkendal - notizie sulla riqualificazione |editore=RBK Web |accesso=12 aprile 2011 |dataarchivio=12 aprile 2011 |urlarchivio=https://www.webcitation.org/5xtgGcBrR?url=http://www.rbkweb.no/nye-lerkendal/fakta.shtml |lingua=no |urlmorto=sì }}</ref> Dopo gli ultimi interventi, il Rosenborg ha acquistato la stadio.<ref>{{Cita news |titolo=Investorer til RBKs lekegrind |cognome=Lein |nome=Øyvind |data=12 aprile 2000 |pubblicazione=[[Adresseavisen]] |pagina=29 |lingua=no}}</ref>
 
Il record ufficiale di maggior numero di tifosi allo stadio risale al 12 ottobre [[1985]] nella partita contro il [[Lillestrøm Sportsklubb|Lillestrøm]], con 28.569 spettatori. Essendo quella la partita finale e decisiva per la stagione, l'alta pressione dei tifosi costrinse gli addetti ai lavori ad aprire i cancelli: in questo modo non si ebbe la possibilità di sapere il vero numero di persone allo stadio.<ref>{{Cita web |url=http://www.rbkweb.no/statistikk/mestsett.shtml |titolo=Le partite con più spettatori al Lerkendal |editore=RBK Web |accesso=12 aprile 2011 |dataarchivio=12 aprile 2011 |urlarchivio=https://www.webcitation.org/5xtILS1ia?url=http://www.rbkweb.no/statistikk/mestsett.shtml |lingua=no |urlmorto=sì }}</ref>
 
Il campo di gioco è lungo 105 [[Metro|metri]] e largo 68.
 
== Società ==
=== Staff amministrativo ===
<div style="float:left; font-size:90%; width:50%; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px;margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|align=left|width=80%|border=1px|col1=black|col2=white|col3=white|font-size=120%|titolo=Staff attuale dell'area amministrativa|contenuto=
* '''Presidente''': [[Ivar Koteng]].
* '''Direttore generale''': [[Tove Moe Dyrhaug]].
* '''Direttore sportivo''': [[Stig Inge Bjørnebye]].
}}</div>
{{clear}}
 
=== Staff tecnico ===
<div style="float:left; font-size:90%; width:50%; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px;margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|align=left|width=80%|border=1px|col1=black|col2=white|col3=white|font-size=120%|titolo=Staff tecnico attuale|contenuto=
* '''Allenatore''': [[Kåre Ingebrigtsen]].
* '''Allenatore in seconda''': [[Erik Hoftun]].
* '''Preparatore dei portieri''': [[Jørn Jamtfall]].
* '''Preparatore atletico''': [[Geir Håvard Hjelde]]
}}</div>
{{clear}}
 
== Diffusione nella cultura di massa ==
La compagine norvegese balzò agli onori della cronaca quando [[Arrigo Sacchi]] definì la squadra italiana della [[Juventus]] il Rosenborg d'Italia, per le vittorie in Italia superiori alle affermazioni in campo europeo
<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|nome=VITTORIO|cognome=OREGGIA|url=http://www.quotidiano.net/sport/sacchi-juventus-1.1961306|titolo=Sacchi: la Juventus è come il Rosenborg, vince sempre in Italia ma non in Europa - QuotidianoNet|pubblicazione=QuotidianoNet|data=2016-03-09|accesso=2017-08-04}}</ref>.
 
== Allenatori e presidenti ==
{{Vedi categoria|Allenatori del Rosenborg B.K.}}
''Si riporta di seguito l'elenco dei presidenti (dal [[2012]]) e degli allenatori (dal [[1965]]) del Rosenborg ad oggi''.<ref>{{cita web|url=http://rbkmedia.no/statistikk/trenere.php|editore=rbkmedia.no|accesso=3 ottobre 2013|titolo=Rosenborgs hovedtrenere siden 1967|lingua=no}}</ref>
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=|border=1px|col1=black|col2=white|col3=white|font-size=120%|titolo= Allenatori|contenuto=
* [[1965]] - [[1968]]: {{Bandiera|NOR}} [[Knut Næss]]
* [[1969]] - [[1970]]: {{Bandiera|ENG}} [[George Curtis]] (1 [[Eliteserien]])
* [[1971]]: {{Bandiera|NOR}} [[Nils Arne Eggen]] (1 [[Eliteserien]] e 1 [[Norgesmesterskapet]])
* [[1972]]: {{Bandiera|NOR}} [[Nils Arne Eggen]] e {{Bandiera|NOR}} [[Tor Røste Fossen]]
* [[1973]] - [[1974]]: {{Bandiera|NOR}} [[Tor Røste Fossen]]
* [[1975]]: {{Bandiera|NOR}} [[Jan Christiansen]]
* (fino al 27 agosto) [[1976]]: {{Bandiera|ENG}} [[George Curtis]]
* (dal 27 agosto) [[1976]]: {{Bandiera|NOR}} [[Nils Arne Eggen]]
* [[1977]]: {{Bandiera|NOR}} [[Bjørn Rime]]
* [[1978]] - [[1982]]: {{Bandiera|NOR}} [[Nils Arne Eggen]]
* [[1983]]: {{Bandiera|ENG}} [[Tommy Cavanagh]]
* [[1983]]: {{Bandiera|NOR}} [[Harald Sunde]]
* [[1984]] - 22 agosto [[1985]]: {{Bandiera|NOR}} [[Bjørn Hansen]]
* (dal 22 agosto) [[1985]]: {{Bandiera|NOR}} [[Arne Dokken]] (1 [[Eliteserien]])
* (fino al 1º luglio) [[1986]]: {{Bandiera|NOR}} [[Torkild Brakstad]]
* (dal 1º luglio) [[1986]] - [[1987]]: {{Bandiera|NOR}} [[Arne Dokken]]
* [[1988]] - [[1997]]: {{Bandiera|NOR}} [[Nils Arne Eggen]] (8 [[Eliteserien]] e 4 [[Norgesmesterskapet]])
* [[1998]]: {{Bandiera|NOR}} [[Trond Sollied]] (1 [[Eliteserien]])
* [[1999]] - [[2002]]: {{Bandiera|NOR}} [[Nils Arne Eggen]] (4 [[Eliteserien]] e 1 [[Norgesmesterskapet]])
* [[2003]]: {{Bandiera|NOR}} [[Åge Hareide]] (1 [[Eliteserien]] e 1 [[Norgesmesterskapet]])
* (fino al 4 novembre) [[2004]]: {{Bandiera|NOR}} [[Ola By Rise]]
* 4 novembre [[2004]] - 8 agosto [[2005]]: {{Bandiera|NOR}} [[Per Joar Hansen]] (1 [[Elitserien]])
* 8 agosto [[2005]] - 8 giugno [[2006]]: {{Bandiera|NOR}} [[Per-Mathias Høgmo]]
* 8 giugno [[2006]] - 26 ottobre [[2007]]: {{Bandiera|NOR}} [[Knut Tørum]] (1 [[Eliteserien]])
* 26 ottobre [[2007]] - 31 maggio [[2008]]: {{Bandiera|NOR}} [[Trond Henriksen]]
* 1º giugno [[2008]] - 25 maggio [[2010]]: {{Bandiera|SWE}} [[Erik Hamrén]] (1 [[Eliteserien]])
* 25 maggio [[2010]] - 31 dicembre [[2010]]: {{Bandiera|NOR}} [[Nils Arne Eggen]] (1 [[Eliteserien]])
* 1º gennaio [[2011]] - 7 dicembre [[2012]]: {{Bandiera|SWE}} [[Jan Jönsson]]
* 14 dicembre [[2012]] - 21 luglio [[2014]]: {{Bandiera|NOR}} [[Per Joar Hansen]]
* 21 luglio [[2014]]: {{Bandiera|NOR}} [[Kåre Ingebrigtsen]]
}}
</div>
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=|border=1px|col1=black|col2=white|col3=white|font-size=120%|titolo= Presidenti|contenuto=
* 2012-oggi {{Bandiera|NOR}} [[Ivar Koteng]]<ref>{{cita web|url=http://www.dagbladet.no/2012/02/29/sport/fotball/tippeligaen/rosenborg/ivar_koteng/20454888/|editore=dagbladet.no|accesso=3 ottobre 2013|titolo=Koteng ny styreleder i Rosenborg|lingua=no}}</ref>
}}
</div>
{{clear}}
 
== Calciatori ==
{{vedi anche|Calciatori del Rosenborg Ballklub}}
 
== Palmarès ==
=== Competizioni nazionali ===
* '''{{Calciopalm|Campionato norvegese|25}}''' (record)
:[[1. divisjon 1967|1967]], [[1. divisjon 1969|1969]], [[1. divisjon 1971|1971]], [[1. divisjon 1985|1985]], [[1. divisjon 1988|1988]], [[1. divisjon 1990|1990]], [[Eliteserien 1992|1992]], [[Eliteserien 1993|1993]], [[Eliteserien 1994|1994]], [[Eliteserien 1995|1995]], [[Eliteserien 1996|1996]], [[Eliteserien 1997|1997]], [[Eliteserien 1998|1998]], [[Eliteserien 1999|1999]], [[Eliteserien 2000|2000]], [[Eliteserien 2001|2001]], [[Eliteserien 2002|2002]], [[Eliteserien 2003|2003]], [[Eliteserien 2004|2004]], [[Eliteserien 2006|2006]], [[Eliteserien 2009|2009]], [[Eliteserien 2010|2010]], [[Eliteserien 2015|2015]], [[Eliteserien 2016|2016]], [[Eliteserien 2017|2017]]
 
* '''{{Calciopalm|Norgesmesterskapet{{!}}Coppa di Norvegia|11}}'''<ref name=cup>Svardal (2007): 264–265</ref>
:[[Norgesmesterskapet 1960|1960]], [[Norgesmesterskapet 1964|1964]], [[Norgesmesterskapet 1971|1971]], [[Norgesmesterskapet 1988|1988]], [[Norgesmesterskapet 1990|1990]], [[Norgesmesterskapet 1992|1992]], [[Norgesmesterskapet 1995|1995]], [[Norgesmesterskapet 1999|1999]], [[Norgesmesterskapet 2003|2003]], [[Norgesmesterskapet 2015|2015]], [[Norgesmesterskapet 2016|2016]]
 
* '''{{Calciopalm|Supercoppa di Norvegia|2}}'''<ref>{{Cita web |titolo=Il Rosenborg vince la Superfinalen |url=http://www.vg.no/sport/fotball/norsk/artikkel.php?artid=598267 |sito=[[Verdens Gang]] |data=7 marzo 2010 |accesso=27 aprile 2011 |dataarchivio=27 aprile 2011 |urlarchivio=https://www.webcitation.org/5yGZI5zn8?url=http://www.vg.no/sport/fotball/norsk/artikkel.php?artid=598267 |lingua=no |deadurl=no }}</ref>
:[[Superfinalen 2010|2010]], [[Mesterfinalen 2017|2017]]
 
===Altri piazzamenti===
*{{Calciopalm|Campionato norvegese|}}
:Secondo posto: [[1. divisjon 1968|1968]], [[1. divisjon 1970|1970]], [[1. divisjon 1973|1973]], [[1. divisjon 1989|1989]], [[Eliteserien 1991|1991]], [[Eliteserien 2013|2013]], [[Eliteserien 2014|2014]]
:Terzo posto: [[1. divisjon 1981|1981]], [[Eliteserien 2011|2011]], [[Eliteserien 2012|2012]]
 
*{{Calciopalm|Coppa di Norvegia|}}
:Finalista: [[Norgesmesterskapet 1967|1967]], [[Norgesmesterskapet 1972|1972]]
:Semifinalista: [[Norgesmesterskapet 1962|1962]], [[Norgesmesterskapet 1968|1968]]
 
== Organico ==
=== Rosa 2018 ===
''Aggiornata al 4 aprile 2018.''
{{Calciatore in rosa/inizio|col1=black|col2=white}}
{{Calciatore in rosa|n°=1|nazione=NOR|nome=[[André Hansen]]|ruolo=P}}
{{Calciatore in rosa|n°=2|nazione=NOR|nome=[[Vegar Eggen Hedenstad]]|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=3|nazione=NOR|nome=[[Birger Meling]]|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=4|nazione=NOR|nome=[[Tore Reginiussen]]|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=5|nazione=DNK|nome=[[Jacob Rasmussen]]|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=7|nazione=DNK|nome=[[Mike Jensen]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=8|nazione=NOR|nome=[[Anders Konradsen]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=9|nazione=DNK|nome=[[Nicklas Bendtner]]|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=10|nazione=ISL|nome=[[Matthías Vilhjálmsson]]|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=11|nazione=NOR|nome=[[Yann-Erik de Lanlay]]|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=14|nazione=NOR|nome=[[Alexander Søderlund]]|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=15|nazione=NOR|nome=[[Anders Trondsen]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=17|nazione=SWE|nome=[[Jonathan Levi]]|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa/medio|col1=black|col2=white}}
{{Calciatore in rosa|n°=18|nazione=NOR|nome=[[Magnus Stamnestrø]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=20|nazione=DNK|nome=Malte Amundsen|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=21|nazione=NOR|nome=[[Erlend Dahl Reitan]]|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=22|nazione=NOR|nome=[[Morten Konradsen]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=23|nazione=NOR|nome=[[Pål André Helland]]|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=24|nazione=NOR|nome=[[Arild Østbø]]|ruolo=P}}
{{Calciatore in rosa|n°=25|nazione=NOR|nome=[[Marius Lundemo]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=26|nazione=BIH|nome=[[Besim Šerbečić]]|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=28|nazione=NGA|nome=[[Samuel Adegbenro]]|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=34|nazione=NOR|nome=Erik Botheim|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=36|nazione=NOR|nome=Olaus Jair Skarsem|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=––|nazione=NOR|nome=[[Even Hovland]]|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=––|nazione=NOR|nome=[[Rafik Zekhnini]]|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa/fine}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Rosenborg BK}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.rbk.no/|titolo=Sito ufficiale|lingua=no en}}
 
{{Eliteserien}}
{{Calcio Rosenborg storico}}
{{Club campioni norvegesi di calcio}}
{{Portale|calcio|Norvegia}}
 
[[Categoria:Rosenborg B.K.| ]]