Cocos nucifera e Discussioni utente:82.58.171.242: differenze tra le pagine

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{{nota disambigua||[[Cocco (disambigua)]]|Cocco}}
{{nota disambigua|il film del 1929|[[Noci di cocco (film)]]|Noci di cocco}}
{{Tassobox
|nome=Palma da cocco
|statocons=
|immagine=[[File:Starr 031209-0059 Cocos nucifera.jpg|200px|Foto di una cocos nucifera]]
|didascalia=''Cocos nucifera''
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
|dominio= [[Eukaryota]]
|regno=[[Plantae]]
|sottoregno=
|superdivisione=
|divisione=[[Magnoliophyta]]
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|classe=[[Liliopsida]]
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|famiglia=[[Arecaceae]]
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|genere='''Cocos'''
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<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
|biautore=[[Carl von Linné|L.]] [[1753]]
|binome=Cocos nucifera
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<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: -->
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<!-- ALTRO: -->
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|sinonimi=
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|suddivisione=[[Varietà (biologia)|Varietà]]
|suddivisione_testo=
 
* ''Cocos nucifera'' var. ''nana'' Griff.
* ''Cocos nucifera'' var. ''spicata''
* ''Cocos nucifera'' var. ''typica''
 
}}
La '''palma da cocco''' ('''''Cocos nucifera''''' [[Linnaeus|L.]], 1753) è una palma [[dioica]] tipica dei litorali di paesi caldi, l'unica specie riconosciuta del genere '''''Cocos''''', della famiglia delle [[Arecaceae]], sottofamiglia [[Cocoideae]].
 
== Distribuzione ==
[[File:Coconut distribution.png|thumb|left|L'areale della distribuzione della palma da cocco è indicato dalla linea rossa (basato su informazioni di Werth (1933),<ref>Werth, E. (1933). Distribution, Origin and Cultivation of the Coconut Palm. ''Ber. Deutschen Bot. Ges.'', vol 51, pp. 301–304. (article translated into English by Dr. R. Child, Director, Coconut Research Scheme, Lunuwila, Sri Lanka).</ref> leggermente modificato da Niklas Jonsson)]]
[[File:Coconut germinating on Black Sand Beach, Island of Hawaii.JPG|thumb|Noce di cocco in germinazione sulla spiaggia della sabbia nera, [[isola di Hawaii]]]]
La zona di origine della [[specie]] è controversa<ref name=coco>Grimwood, Brian E., F. Ashman, D.A.V. Dendy, C.G. Jarman, E.C.S. Little, and W.H. Timmins. (1975). Coconut Palm Products – Their processing in developing countries. Rome: FAO. ISBN 978-92-5-100853-9</ref>. L'uomo ha sicuramente avuto una parte rilevante nella sua amplissima distribuzione. La pianta ha, tra le zone che vengono ritenute possibili per la sua origine, l'[[arcipelago]] [[indonesia]]no<ref name=coco/> e il sud america<ref name=coco/>.
Nell'antichità la pianta era stata già diffusa in tutta l'area del Pacifico, con numerose varietà che si differenziano per il colore, la grandezza e la forma del frutto. Gli europei (portoghesi e spagnoli) scoprirono il cocco esplorando le coste occidentali dell'America centro-meridionale, e dal [[1525]] cominciarono a coltivarlo diffondendolo anche sulle coste orientali.
Oggigiorno le principali zone di diffusione della palma da cocco sono situate tra il ventiduesimo [[parallelo]] [[nord]] e [[sud]]<ref name=coco/>. La palma è coltivabile oltre questi limiti di latitudine, ma le coltivazioni perdono importanza commerciale<ref name=coco/>. Generalmente le palme vengono coltivate sulla costa, ma la loro crescita non è limitata agli ambienti costieri. È possibile trovare palme anche a centinaia di [[chilometri]] lontano dalla costa quando le condizioni [[clima]]tiche lo permettano<ref name=coco/>. In ogni caso l'influenza marina ha sicuramente un effetto positivo sul raccolto in [[frutti]]<ref name=coco/>.
Generalmente la capacità delle noci di cocco di galleggiare sull'acqua marina è indicata come metodo di diffusione naturale della specie. Comunque, sebbene le noci di cocco siano in grado di mantenere la capacità di germogliare dopo 110 [[giorni]] di immersione nell'[[acqua]] di [[mare]] (periodo nel quale possono arrivare a percorrere fino a 5000 chilometri)<ref name=coco/> è stato fatto rilevare che dovunque è possibile trovare palme di cocco sulla linea di costa l'ambiente è sempre stato modificato dall'intervento umano.<ref name=coco/> Vi sono quindi seri dubbi che il galleggiamento rappresenti una delle modalità di diffusione tipiche della specie, specie su lunghe distanze, tranne in circostanze fortuite<ref name=coco/>.
 
== Morfologia ==
[[File:Cocos_nucifera_-_Köhler–s_Medizinal-Pflanzen-187.jpg|thumb|left|Palma da cocco con le noci ([[drupa|drupe]]) in evidenza]]
=== Fusto ===
Il [[fusto]] è colonnare e slanciato, alto dai 20 ai 40 m, con un diametro alla base di 50–70&nbsp;cm, più sottile 25–35&nbsp;cm in alto, con la superficie di colore grigio, segnata dalle cicatrici a forma di anello lasciate dalle foglie e dai racemi caduti, termina all'apice con una corona di grandi foglie paripennate.Belloooo
 
=== Radici ===
Le [[radice (botanica)|radici]] sono fascicolate, cilindriche, di diametro uniforme, di notevole sviluppo ma dalla vita breve, sostituite dalle radici avventizie che si sviluppano dalla base della pianta, e che si estendono negli strati superficiali del terreno, le radici aeree avventizie si sviluppano dal colletto della pianta, fino ad 1 m di altezza, con particolari formazioni lenticellari.
 
=== Foglie ===
Le [[foglie]] sono paripennate, lunghe 4–5 m, con la base dilatata a formare una larga guaina, erette nei primi 2 anni di vita, successivamente cadenti, formate da leggerissime foglioline, allungate e brevemente picciolate, divise in due, molto striate e leggermente arcuate.
 
=== Fiori ===
[[File:Cocos_nucifera_-_Köhler–s_Medizinal-Pflanzen-188.jpg|thumb|Fiori]]
[[File:Cocos nucifera7.jpg|thumb|left|Fiori]]
I [[fiore delle angiosperme|fiori]] sono piccoli giallastri, riuniti in [[infiorescenza|infiorescenze]] a spadice, ramificate in circa 50 rami secondari, protette esternamente da una grande spata concava. Ogni pianta porta annualmente da 6 a 12 infiorescenze, prodotte in tempi diversi. Nella parte basale dei rami dello spadice si trovano generalmente 5 fiori femminili (la palma è [[dioica]]), formati da un [[perigonio]] di 6 [[tepalo|tepali]], a lobi inspessiti, disposti su 2 [[verticillo|verticilli]] embricati, formati da 3 elementi, gli [[stame|stami]] sono rudimentali, l'[[ovario (botanica)|ovario]] è formato da 3 carpelli, di cui solo uno verrà fecondato. I fiori maschili, sono molto numerosi, circa 300 per ogni ramo dello spadice, con un perigonio di 6 elementi, hanno 6 stami, un [[pistillo]] rudimentale che nella parte apicale ha 3 denti provvisti di ghiandole [[nettare (botanica)|nettarifere]], per attirare gli [[insetti pronubi]]. L'[[impollinazione]] è anemofila ed entomofila. OMG OMG
 
=== Frutti ===
[[File:Coconut Yellow.JPG|thumb|left|Noci in maturazione su una palma]]
I [[frutti]] sono [[drupa|drupe]] voluminose, dette comunemente noci di cocco, di circa 1&nbsp;kg di peso, che si formano dopo 2 settimane dalla fioritura, e crescono rapidamente per circa 6 mesi. Hanno [[esocarpo]] liscio e sottile generalmente di colore rosso-brunastro, [[mesocarpo]] fibroso e leggero a maturità che è strettamente unito all'[[endocarpo]] (guscio) legnoso e durissimo, e che presenta alla base 3 pori a minore spessore chiaramente visibili, detti anche "occhi". Il guscio è strettamente aderente al tegumento del seme che racchiude.
Occorrono 12-13 mesi perché da una spata aperta si passi ad un frutto maturo, ma in alcune varietà serve anche più tempo<ref name=coco/>.
 
=== Semi ===
Il [[seme]] è costituito dalla polpa della noce; ha un tegumento sottilissimo di colore bruno, strettamente aderente all'endosperma ricco di grassi ([[copra]]), formato da uno strato spesso 1–3&nbsp;cm che forma una cavità contenente un liquido lattiginoso,detto "acqua di cocco", l'embrione è avvolto dall'[[endosperma]] ad una estremità del frutto. La germinazione avviene con la produzione di un [[austorio]] che si sviluppa all'interno del seme formando un tessuto carnoso detto ''pomo'', e dalla parte opposta si forma il [[cotiledone]] che fuoriesce dal guscio da uno dei pori (occhi), dando origine alla [[gemma (botanica)|gemma]] da cui si sviluppa il fusto con le foglie e le radici.
 
== Habitat ==
L'habitat ottimale è quello delle coste di regioni tropicali, con precipitazioni annue tra i 1.300 e i 2.000&nbsp;mm, fino ad altitudini di 600 m s.l.m.
 
Le condizioni fondamentali per la coltivazione commerciale della palma sono state indicate da Frémond e altri nei seguenti 4 punti<ref name=coco/>:
 
* Almeno 130 millimetri di pioggia al mese. Se è presente una stagione secca i mesi con meno di 50 millimetri di pioggia non devono essere più di tre consecutivi.
 
* L'ottimo delle temperature si attesta su una media annuale di 27&nbsp;°C. Temperature sotto i 20&nbsp;°C dovrebbero essere infrequenti.
 
* Almeno 2000 ore di luce solare diretta annua.
 
* Una umidità relativa sempre dell'80-90%, con nessun mese sotto il 60%.
 
In aggiunta il vento dovrebbe essere sempre presente in quanto favorisce l'impollinazione.
 
Le palme da cocco non sono molto esigenti per quanto riguarda la natura dei suoli, ma l'umidità e l'areazione sono fondamentali. In caso di piogge abbondanti si adattano anche a suoli relativamente pesanti, a patto che appunto le piogge continue evitino un eccessivo indurimento del terreno<ref name=coco/>. Ovviamente i suoli sabbiosi sono i migliori, specie se ricchi di materia organica<ref name=coco/>. Comunque l'esteso apparato radicale della pianta è in grado di estrarre nutrienti anche da suoli relativamente poveri, sebbene questo ovviamente abbia riflessi sul raccolto in noci di cocco<ref name=coco/>. Una profondità di almeno un metro è fondamentale, sia per fornire ancoraggio che nutrimento<ref name=coco/>. Il [[pH]] del suolo può variare da 5 a 8, anche se sopra il 7,5 si creano squilibri nutrizionali<ref name=coco/>. La pianta tollera senza grandi problemi alte concentrazioni di [[sodio]] e [[potassio]]<ref name=coco/>.Questo albero era considerato sacro per gli antichi perchè forniva di tutto
 
== Tassonomia ==
Il genere comprende una sola specie, ''Cocos nucifera''; alcuni autori tuttavia, considerano i seguenti generi come subgeneri di ''Cocos'':
* ''[[Arecastrum]]'' Drude [[1881]]
* ''[[Butia]]'' Becc. [[1887]]
* ''[[Syagrus]]'' (Mart.) Drude 1887
 
Alcune specie già attribuite a ''Cocos'' hanno avuto attribuzione diversa:
* ''Cocos capitata'' Mart. [[1826]] (= ''[[Butia capitata]]'' (Mart.) Becc.)
* ''Cocos elegantissima'' Chabaud [[1905]] (= ''Butia capitata'' (Mart.) Becc.)
* ''Cocos erythrospatha'' Mart. ex Drude 1881 (= ''Butia capitata'' (Mart.) Becc.)
* ''Cocos lilaceiflora'' Chabaud [[1916]] (= ''Butia capitata'' (Mart.) Becc.)
* ''Cocos odorata'' Barb. Rodr. [[1891]] (= ''Butia capitata'' (Mart.) Becc.)
* ''Cocos plumosa'' Lodd. ex Hook. [[1860]] (= ''[[Syagrus romanzoffianum]]'' (Cham.) Glassman)
* ''Cocos pulposa'' Barb. Rodr. 1891 (= ''Butia capitata'' (Mart.) Becc.)
 
=== Varietà ===
 
La specie presenta oltre 80 [[varietà (biologia)|varietà]] descritte<ref name=coco/>. Fondamentalmente le varietà si dividono in due grandi categorie, piuttosto omogenee per caratteristiche, le ''alte'' e la ''nane''. In ogni caso tale divisione non è rigida e vi sono varietà che non ricadono in nessuna delle due categorie.
Le varietà alte sono generalmente [[allogamia|allogame]], mentre le varietà nane sono generalmente [[autogamia|autogame]].<ref name=coco/>
 
==== Varietà "alte" ====
 
Sono piante generalmente molto longeve, che raggiungo con facilità gli 80 anni di vita.<ref name=coco/> Fruttificano relativamente tardi dall'impianto, fino a 10 anni dopo la semina<ref name=coco/>, e ancora più tardi raggiungono il picco di produzione.
 
==== Varietà "nane" ====
 
L'altezza massima è minore delle varietà alte, ma le palme possono ancora risultare imponenti, con altezze fino a 12 metri<ref name=coco/>. Questo genere di palme è anche estremamente rapido nel raggiungere la maturità riproduttiva, e si può sperare di vedere i primi frutti anche a soli 4 anni dall'impianto<ref name=coco/>, con noci che toccano il suolo. La varietà più famosa tra le nane è la [[Malayan Dwarf (cocco)|Malayan Dwarf]]<ref name=coco/>, che ha tre sottotipi, la ''regia'', l'''eburnea'' e la ''pumila''<ref name=coco/> che differiscono per il colore della noce.
Le noci delle varietà nane sono più piccole in genere di quelle delle varietà alte<ref name=coco/>.
 
==== Altre varietà ====
 
Vi sono altre varietà dalle caratteristiche intermedie, come si è già detto. Inoltre esistono varietà dalle noci particolarmente grandi o particolarmente piccole. Ci sono anche alcune varietà che hanno l'involucro della noce commestibile<ref name=coco/>, altre con l'esocarpo rosa<ref name=coco/> o con la noce che contiene sostanze viscose o profumate<ref name=coco/>. Queste varietà sono commerciate (se lo sono) solo su base locale e non hanno importanza economica<ref name=coco/>.
 
== Usi ==
[[File:Coconut8020.jpg|thumb|[[copra]], Fiji]]
[[File:Coconut-butter.JPG|thumb|Margarina di cocco]]
* Come [[pianta ornamentale]] in giardino nei climi adatti, in [[serra]] o in appartamento nelle regioni a clima sfavorevole, piante i cui fusti eretti crescono direttamente dalla noce appoggiata al terreno, nei nostri climi viene generalmente coltivata in vaso in ambienti confinati a temperatura ed umidità controllata.
* Nei paesi d'origine, per la produzione di noci di cocco utilizzate per il consumo fresco.
* Ne viene ricavata la [[copra]] per la produzione della '''margarina di cocco''', un [[olio vegetale]] ad alto punto di fusione utilizzato in pasticceria come succedaneo del [[burro]]; o per la fabbricazione di saponi, colle e appretti. I sottoprodotti della lavorazione industriale della copra, come il ''panello di copra'', vengono utilizzati come mangime per gli animali. Sempre dalla copra, ridotta in polvere, si ricava una farina utilizzata a fini alimentari.
* Dalle fibre del mesocarpo si ricava il [[fibra coir|coir]] una fibra utilizzata per lavori di intreccio, tappeti e cordami. [[Etichettatura tessile]] sigla CC.
* Con la linfa estratta incidendo le giovani infiorescenze si ricava il 'vino' di palma, l'aceto di palma, lo zucchero di palma e l'acquavite di palma.
* Le giovani gemme sono commestibili (cavoli di palma).
* Dagli stipiti si ricava il legno di cocco, utilizzato per la facilità di lavorazione per mobili, manici d'ombrello, o abitazioni rurali.
* Le fronde vengono utilizzate come fibre per intrecciare cappelli, stuoie e tetti per le capanne.
* Le donne [[Tamil (popolo)|tamil]] in [[Sri Lanka]] utilizzano l'olio ottenuto da una prolungata bollitura del latte di cocco, come idratante per alleviare le smagliature del parto e per rendere morbidi i capelli. Queste popolazioni bevono anche il latte di cocco mescolato a foglie finemente tritate di [[Piper nigrum|pepe]] come cura dei disturbi della vista.<ref name = "tam">Lentini F., Venza F., 1999 - Osservazioni etnobotaniche su alcune specie utilizzate dai Tamil nella medicina popolare dello Sri Lanka (India). Quad.Bot. Amb. Appl. 10:17-27.</ref>.
* L'olio è utilizzato comunemente nei prodotti per rasatura (crema, sapone e schiuma da barba)
 
=== Proprietà medicinali ===
{{Disclaimer|medico}}
La noce di cocco è composta al 50% d'[[acqua]]. Il restante è formato da [[Fibra alimentare|fibre]], [[carboidrati]], [[zuccheri]] e [[lipidi]].
[[Ferro]], [[potassio]], [[rame]], [[zinco]], [[magnesio]], [[fosforo]] e [[sodio]] sono i [[sali minerali]] presenti in maggior quantità dentro il [[frutto]]. <br />
L'[[Isoleucina]], [[Serina (chimica)|serina]], [[treonina]], [[acido glutammico]], [[arginina]], [[acido aspartico]], [[fenilalanina]], [[glicina]]e [[cistina]], sono invece gli [[amminoacidi]] più abbondanti. L'abbondanza di [[vitamine]] B e C aiuta negli stati di debolezza, stanchezza e allevia lo stress. <br />
E' anche un ottimo rimedio anche contro [[flatulenza]] e [[meteorismo]], poiché coadiuva la [[digestione]] assorbendo l'aria.<br />
L'acqua della noce di cocco, oltre che essere dissetante, dolce e rinfrescante (proprietà che l'hanno reso molto popolare nella stagione estiva), ha pochissimi grassi e calorie, e è priva di colesterolo, mentre ha abbondanti quantità di [[sodio]], [[potassio]], [[magnesio]] e [[calcio (elemento)|calcio]].<br />
Tutte queste caratteristiche la rendono un ottimo [[integratore]] dopo un'intensa attività fisica. In più ha funzione antivirale, antifungina, e aiuta a disfarsi delle tossine. L'acqua contenuta nel frutto, può essere un valido sostituto del [[plasma]] (in quanto sterile e pressoché identico nella composizione, e perché non solo lascia intatti gli [[eritrociti|eritrocita]] ma li aiuta nella loro funzione di trasporto ossigeno), difatti ha avuto impio impiego sia durante la Seconda Guerra Mondiale sia nella Guerra del Vietnam. <ref>[http://www.nonsolofitness.it/approfondimenti/alimentazione/acqua-noce-cocco.html Acqua della noce di cocco<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> <ref>[http://it.shvoong.com/medicine-and-health/1778049-benefici-dell-acqua-della-noce/ I benefici dell'acqua della noce di cocco<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
{{cn|Con i suoi amminoacidi sulfurei l’acqua di cocco è in grado di staccare mercurio dal tessuto adiposo, evitandone una nuova distribuzione nel corpo}}.
 
=== Apertura della noce di cocco ===
La noce di cocco ha un guscio estremamente resistente, e la sua forma sferica la rende anche difficile da maneggiare.<br />
Per aprirla è bene prima forare uno degli "occhi" (uno solo dei tre è facilmente forabile) con un punteruolo o con un cavatappi e far uscire l'acqua di cocco contenuta all'interno.<br />
Poi si può colpirla con un martello (meglio una mazzetta da muratore), possibilmente appoggiando la noce su una superficie dura e resistente, oppure, avendo esperienza, colpirla direttamente trattenendola sospesa in mano, così come fanno i muratori per spezzare i mattoni.<br />
Nel caso si ritenga di appoggiare la noce per colpirla, è sconsigliabile farlo appoggiandola su un tavolo da cucina; è molto meglio appoggiarsi su un blocco di pietra, o qualcosa di simile consistenza.
 
Un altro sistema è quello di dare una serie di colpi secchi con una [[Roncola (attrezzo)|roncola]] tutto intorno al diametro. Gradualmente il guscio legnoso si frattura fino a spaccarsi in due metà esatte. Il procedimento però non è semplice.
 
Un sistema ancora più pulito è utilizzare una [[Morsa (meccanica)|morsa]] di dimensioni adeguate.
Si mette la noce tra le due ganasce e si chiude la morsa lentamente, fino a spaccarla.
 
Infine, è possibile adoperare semplici forbici da giardino, agendo dapprima in corrispondenza del foro praticato con il cavatappi: il guscio cederà facilmente, e si potrà proseguire con le forbici stesse nel ridurlo in frammenti.
 
Distaccare completamente la polpa dal guscio non è ugualmente facile, usando coltelli è bene fare molta attenzione a non ferirsi, meglio usare un coltellino da parmigiano.
 
La polpa disidratata (un po' asciugata) si stacca dal guscio in maniera naturale, (l'essiccazione della polpa è la maniera usata per estrarre la polpa dal guscio nella preparazione della [[copra]]).
Un'altra alternativa è mettere la noce di cocco in forno a circa 150-200° per alcuni minuti, dopo averla svuotata del liquido. Il calore asciuga e induce delle crepe nel guscio, che si può poi rompere con facilità.
 
Il metodo maggiormente diffuso nei paesi dove la pianta cresce spontaneamente consiste nel colpire la parte con "gli occhi" utilizzando un [[machete]]. È consigliabile, per i principianti, prestare la massima attenzione.
 
== Metodi di coltivazione ==
Nei nostri climi è possibile la coltivazione in serra calda, con aria confinata ed elevata umidità ambientale, luce solare filtrata, concimando 2 volte al mese nella bella stagione, con fertilizzante liquido medio, frequenti annaffiature senza eccedere nelle quantità e spruzzature alla chioma, evitando il ristagno d'acqua, rinterrando annualmente, sostituendo la terra superficiale dei vasi con terriccio di bosco misto ad erica, arricchito con terricciato organico e alleggerito con sabbia.
 
In condizioni ottimali nella coltivazione in vaso, può superare facilmente i 2 m.
 
== Avversità ==
Pianta molto delicata, negli appartamenti raramente sopravvive più di 2-3 anni, l'apparato radicale è soggetto facilmente al marciume radicale, favorito dal ristagno idrico,e soprattutto dalle basse temperature del substrato, gli ambienti con scarsa umidità, le correnti d'aria e la luce solare diretta, provocano il disseccamento delle foglie ad iniziare dai margini, vengono inoltre attaccati da numerosi [[parassitismo|parassiti]].
 
Spesso le piante in vendita hanno subito colpi di freddo durante il trasporto, o vengono vendute già talmente debilitate da rendere impossibile la sopravvivenza dopo l'acquisto, nonostante appaiano di aspetto vitale.
 
Uno dei più temibili parassiti di questa pianta è il ''[[Rhynchophorus ferrugineus]]'', noto come punteruolo rosso delle palme. Si tratta di un [[Coleoptera|coleottero]] [[Curculionidae|curculionide]] originario dell'[[Asia]], recentemente propagatosi in [[Medio Oriente]] e successivamente a tutto il bacino del [[Mar Mediterraneo]], rivelatosi resistente a tutti i mezzi di controllo convenzionali.
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[copra]]
* [[Generi di Arecaceae]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Cocos nucifera|b=Categoria:Cocco}}
 
{{Portale|botanica}}
 
[[Categoria:Frutticoltura tropicale]]
[[Categoria:Frutta originaria dell'Asia]]
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[[Categoria:Piante medicinali e officinali]]
[[Categoria:Palme ornamentali]]
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