Trieste e Vincenzo Trucco: differenze tra le pagine

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{{nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Nome=Trieste
|Nome ufficiale=Trieste
|Panorama=PanormadiTrieste.jpg
|Didascalia=
|Bandiera=Free Territory Trieste Flag.svg
|Voce bandiera=
|Stemma=Trieste-Stemma.png
|Voce stemma=Stemma di Trieste
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Friuli-Venezia Giulia
|Divisione amm grado 2=Trieste
|Amministratore locale=[[Roberto Cosolini]]<!--nome, cognome SENZA titoli-->
|Partito=[[Partito Democratico|PD]]
|Data elezione=30/05/2011 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|Lingue=
|Data istituzione=
|Latitudine gradi=45
|Latitudine minuti=38
|Latitudine secondi=10
|Latitudine NS=N
|Longitudine gradi=13
|Longitudine minuti=48
|Longitudine secondi=15
|Longitudine EW=E
|Altitudine=2
|Superficie=84.49
|Note superficie=
|Abitanti=209182
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2013gen/index.html]
|Aggiornamento abitanti=31-10-2013
|Sottodivisioni=[[#Circoscrizioni e rioni|vedi elenco]]
|Divisioni confinanti=[[Duino-Aurisina]], [[Erpelle-Cosina]] (SLO), [[Monrupino]], [[Muggia]], [[San Dorligo della Valle]], [[Sesana]] (SLO), [[Sgonico]]
|Codice postale=34121-34151 (aboliti 34012, 34014, 34017)
|Prefisso=[[040 (prefisso)|040]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=032006
|Codice catastale=L424
|Targa=TS
|Zona sismica=3
|Gradi giorno=2102
|Diffusività=
|Nome abitanti=triestini
|Patrono=[[San Giusto martire|san Giusto]]
|Festivo=3 novembre
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Trieste (province of Trieste, region Friuli-Venezia Giulia, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Trieste nella provincia omonima
|Sito=http://www.comune.trieste.it
}}
{{quote|Trieste ha una scontrosa / grazia. Se piace, / è come un ragazzaccio aspro e vorace, / con gli occhi azzurri e mani troppo grandi / per regalare un fiore; / come un amore / con gelosia.|[[Umberto Saba]], ''Trieste'', vv. 8-14}}
 
{{Sportivo
'''Trieste''' {{Link audio|It-Trieste.ogg| <small>ascolta</small> }} ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[triˈɛste]}}<ref>{{cita web|url=http://www.dipionline.it/dizionario/|titolo=DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana|accesso=20 marzo 2013}}</ref>, ''Trieste'' in [[dialetto triestino]], '''''Trst''''' in [[lingua slovena|sloveno]]<ref>La denominazione in sloveno non è ufficiale ma la [[minoranza linguistica]] è soggetta a tutela, cfr. [http://incomune.interno.it/statuti/statuti/trieste.pdf Comune di Trieste - Statuto].</ref>, ''Triest'' in [[lingua tedesca|tedesco]], ''Trieszt'' in [[Lingua ungherese|ungherese]]) è un [[comune italiano]] di 208.924 abitanti<ref>Dato Rete civica del Comune di Trieste al 30/12/2012</ref>, capoluogo dell'[[provincia di Trieste|omonima provincia]] e della regione [[Friuli-Venezia Giulia]]. È il quindicesimo comune italiano per popolazione, nonché il più popoloso<ref>[http://www.tuttitalia.it/friuli-venezia-giulia/79-comuni/popolazione/ Lista di comuni del Friuli-Venezia Giulia per popolazione]</ref> e più densamente abitato<ref>[http://www.tuttitalia.it/friuli-venezia-giulia/79-comuni/densita/ Comuni del FVG per densità di popolazione]</ref> della regione, oltre che il più densamente abitato dell'intero [[Triveneto]]<ref>[http://www.tuttitalia.it/capoluoghi/densita/ Comuni capoluogo di provincia - elenco per densità di popolazione<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
|Nome = Vincenzo Trucco
 
|Immagine = Vincenzo Trucco in his Isotta-Fraschini at the 1908 Targa Florio.jpg
Trieste, fulcro della regione storico-geografica della [[Venezia Giulia]], fa da ponte tra [[Europa occidentale]] e centro-meridionale, mescolando caratteri [[Mar Mediterraneo|mediterranei]] ed [[Europa centrale|mitteleuropei]]. È un importante snodo ferroviario e marittimo. Il suo [[Porto di Trieste|porto]] fu il principale sbocco marittimo dell'[[Impero Asburgico]], che nel [[1719]] gli riconobbe lo status [[Porto Franco (economia)|porto franco]]. Il porto franco venne mantenuto (con il nome di Porto Libero di Trieste) anche nel [[Trattato di pace|Trattato di Parigi fra l'Italia e le potenze alleate]] del [[1947]] con il quale veniva istituito il [[Territorio Libero di Trieste]], e più oltre anche nel [[1954]], quando il [[Allied Military Government of Occupied Territories|Governo Militare Alleato]] cedette l'amministrazione civile all'Italia in virtù del [[Memorandum di Londra]]. Oggi è uno snodo internazionale per i flussi di scambio terra-mare tra i mercati dell'Europa centro-orientale e l'Asia<ref>[http://www.porto.trieste.it/ Autorità Portuale di Trieste<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Nel 2013 Trieste è stato il primo porto in Italia in termini di volume complessivo di merci in transito, con circa 56 milioni di tonnellate.
|Didascalia = Vincenzo Trucco nel [[1908]], alla III [[Targa Florio]] su [[Isotta Fraschini]].
 
|Sesso = M
== Geografia fisica ==
|CodiceNazione = {{ITA 1861-1946|Italia}}
{{vedi anche|Provincia di Trieste}}
|Disciplina = Automobilismo
{{Nota
|Specialità =
|titolo=Il fiume sotteraneo Timavo
|Categoria =
|contenuto=Il fiume [[Timavo]] scorre nel sottosuolo del Carso triestino. <br />Lo si può vedere scorrere ad oltre 100 m sotto la superficie, visitando le [[San Canziano|Grotte di San Canziano]] (15 km ad est di Trieste) e vederlo riaffiorare alle sue [[Timavo|risorgive presso Duino]] (20 km a nord-ovest di Trieste)
|Ruolo =
[[File:SkocjanskeJame.jpg|thumb|center|300px|Le Grotte di San Canziano]]
|RigaVuota =
[[File:San Giovanni di Duino 21.06.2008 01.jpg|300px|thumb|center|Le Risorgive del Timavo]]
}}
{{Bio
=== Territorio ===
|Nome = Vincenzo
[[File:NASA7-722-46H-s.jpg|left|thumb|Il [[golfo di Trieste]]]]
|Cognome = Trucco
Trieste, affacciata sull'[[Golfo di Trieste|omonimo golfo]] nella parte più settentrionale dell'[[Alto Adriatico]], si colloca fra la penisola italiana e la penisola istriana, distante qualche chilometro dal confine con la [[Slovenia]]. Il territorio cittadino è occupato prevalentemente da un pendio collinare che diventa montagna anche nelle zone limitrofe all'abitato; si trova ai piedi di un'imponente scarpata che dall'[[Carso|altopiano del Carso]] a 458 metri sul [[livello del mare]], digrada bruscamente verso il mare. Il comune di Trieste è diviso in varie zone climatiche a seconda della distanza dal mare o dell'[[altitudine]].
|Sesso = M
 
|LuogoNascita = Milano
Al di sotto delle arterie stradali cittadine scorrono [[Torrenti triestini|corsi d'acqua]] che provengono dall'altopiano. Liberi un tempo di scorrere all'aperto, da quando la città si è sviluppata, a partire dalla seconda metà del Settecento, vennero incanalati in apposite condutture ed ancora oggi percorrono i sotterranei delle odierne ''via Carducci'' (precedentemente via del Torrente, appunto), ''via Battisti (ex Corsia Stadion)'', [[Viale XX Settembre (Trieste)|viale XX Settembre]] (ex viale dell'Acquedotto), ''via delle Sette fontane'' o ''piazza tra i Rivi''.
|GiornoMeseNascita =
 
|AnnoNascita =
A sud della città scorre il Rio [[Ospo]] che segna il confine geografico con l'[[Istria]]<ref>Atlante Enciclopedia Geografica Garzanti, Garzanti Ed., Milano 1974</ref>. Inoltre l'attuale zona cittadina compresa tra la [[Stazione di Trieste Centrale|stazione ferroviaria]], il mare, "via Carducci" e [[Piazza della Borsa]], il [[Borgo Teresiano]], venne edificata nel XVIII secolo dopo l'interramento delle precedenti [[Salina|saline]] per ordine dell'Imperatrice [[Maria Teresa d'Austria]].
|LuogoMorte =
 
|GiornoMeseMorte =
=== Clima ===
|AnnoMorte = ?
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Trieste Barcola|Stazione meteorologica di Trieste Porto|Stazione meteorologica di Trieste Basovizza}}
|Epoca = 1900
Il clima della città di Trieste secondo la [[classificazione dei climi di Köppen|classificazione di Köppen]] rientra nel tipo [[Clima mediterraneo|mediterraneo]]. Grazie ad una latitudine intermedia tra il [[Polo Nord]] e l'[[equatore]] e alla posizione costiera, la città di Trieste gode di un clima piuttosto mite d'inverno e caldo, ma non torrido, d'estate. Relativamente al trentennio ufficiale di riferimento della climatologia mondiale (IPCC/WMO) [[1971]]-[[2000]] la media annuale delle temperature presso la stazione meteorologica di Trieste è stata di 15&nbsp;°C, le temperature medie del mese più freddo (gennaio) si sono attestate attorno ai 6&nbsp;°C, mentre quelle del mese più caldo (luglio) leggermente al di sopra dei 24&nbsp;°C.
|Attività = pilota automobilistico
Nei mesi invernali assai raramente le temperature, almeno sulla costa, scendono al di sotto dello zero; viceversa, nelle frazioni carsiche, spesso si registrano minime notturne negative. Scarse sono anche, lungo la fascia costiera, le giornate con [[neve]], [[nebbia]] o [[grandine]]. L'[[umidità]] media annuale è del 64% mentre l'escursione termica giornaliera è di soli 4,5&nbsp;°C: entrambe risultano tra le più basse in Italia.
|Nazionalità = italiano
 
|PostNazionalità =<ref name="oldracingcars.com">{{Cita web|url=http://www.oldracingcars.com/driver/Vincenzo_Trucco|titolo=The Indy 500 drivers — Where are they now?|accesso=18 gennaio 2008|opera=oldracingcars.com}}</ref>
Data la peculiarità del territorio cittadino si può affermare che mentre il centro di Trieste, sviluppatosi lungo la costa, presenta delle temperature relativamente miti e una discreta insolazione, le frazioni e le località [[Carso|carsiche]] sviluppatesi sul retrostante altipiano ad un'altezza tra i duecento e i cinquecento metri hanno un clima decisamente più continentale: a [[Basovizza]], situata a circa 370 metri [[s.l.m.]], la temperatura media annua si aggira attorno agli 11&nbsp;°C con una media del mese più freddo (gennaio) di 1,5&nbsp;°C e di quello più caldo (luglio) di 20,6&nbsp;°C.
 
{{Nota
|titolo=Bora - Vento da record
|contenuto=Trieste è teatro della manifestazione di un particolare fenomeno atmosferico rappresentato dalla [[Bora]], un vento caratterizzato da raffiche brevi ma intense che possono superare la velocità di 180 km/h
[[File:Bora on Molo Audace.jpg|thumb|300px|right|Gli effetti della Bora sul Molo Audace (Febbraio 2011)]]
}}
Fu pilota [[Isotta Fraschini]] e vinse nel [[1908]] la III Targa Florio; partecipò anche alla [[500 Miglia di Indianapolis]] del 1913 e fu amico e mentore di [[Alfieri Maserati]], col quale brevettò la [[Candela di accensione]]<ref name="books.google">{{Cita libro|url=https://books.google.com/books?id=B7d2V-QyCmQC&pg=PA18&dq=Alfieri+Maserati+spark+plug&hl=en&ei=REuvTO6mJ9fPjAfc-8Rf&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCwQ6AEwAA#v=onepage&q=Alfieri%20Maserati%20spark%20plug&f=false|titolo=Modena Racing Memories: Italian Sports Car and Grand Prix Racing, 1957-1963|accesso=8 ottobre 2010|autore=Graham Gauld|opera=books.google}}</ref>.
 
Al generale clima mite fanno eccezione i giorni, qualche anno rari, qualche altro più frequenti, in cui soffia la cosiddetta [[Bora]], vento che si incunea dal retroterra lungo i bassi valichi che si aprono tra i monti alle spalle della città, per scendere su Trieste e il Golfo. Sebbene per compressione adiabatica la temperatura dell'aria scendendo sulla città si riscaldi comunque di tre o quattro gradi, le raffiche aumentano notevolmente la sensazione cutanea di freddo, anche con temperature relativamente miti. Eccezionalmente la Bora soffia per brevissimi periodi anche d'estate, innalzando talvolta le temperature anche al di sopra dei 35 gradi. Le raffiche di aria di origine continentale provenienti da Est-Nord-Est allo sbocco in [[Mare Adriatico|Adriatico]] acquistano ulteriore velocità e in casi eccezionali in mare aperto si possono raggiungere i 50 nodi, come registrato nel dicembre [[1996]]. In alcune zone la bora è più forte e frequente che in altre, e solamente la zona della Costiera, da Miramare a Sistiana, è totalmente immune dall'effetto di tale vento.
 
Molto interessante per l'andamento del clima è la variazione avvenuta negli ultimi 100 anni nella frequenza della bora e dei venti orientali in genere, diminuiti di 28 giorni annui, mentre lo scirocco ed i venti meridionali nello stesso periodo sono aumentati in frequenza di 26 giorni annui.
 
Vista la vicinanza dei rilievi, brevi piogge possono presentarsi durante tutto l'anno (questo è un discrimine rispetto al tipico clima mediterraneo) ma durante i mesi estivi le precipitazioni sono comunque rare e prevalentemente a carattere temporalesco (luglio in genere è il mese più secco). Le precipitazioni raggiungono l'apice della frequenza e dell'intensità a novembre e aprile, quando di norma scende di latitudine il flusso delle correnti perturbate atlantiche.
{{ClimaAnnuale
| nome = Mese<ref>[http://www.eurometeo.com/italian/climate/city_LIVT/id_Rtot/meteo_trieste-porto%20italia EuroMETEO - Precipitazioni, Trieste-Porto, Italia - Medie climatiche<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
| tempmax01 = 7
| tempmax02 = 9
| tempmax03 = 12
| tempmax04 = 17
| tempmax05 = 22
| tempmax06 = 25
| tempmax07 = 28
| tempmax08 = 27
| tempmax09 = 24
| tempmax10 = 18
| tempmax11 = 12
| tempmax12 = 8
| tempmin01 = 3
| tempmin02 = 4
| tempmin03 = 6
| tempmin04 = 10
| tempmin05 = 14
| tempmin06 = 18
| tempmin07 = 20
| tempmin08 = 20
| tempmin09 = 17
| tempmin10 = 13
| tempmin11 = 8
| tempmin12 = 4
| pioggia01 = 71
| pioggia02 = 62
| pioggia03 = 77
| pioggia04 = 87
| pioggia05 = 81
| pioggia06 = 102
| pioggia07 = 71
| pioggia08 = 101
| pioggia09 = 102
| pioggia10 = 87
| pioggia11 = 114
| pioggia12 = 92
}}
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Trieste|Questione triestina}}
[[File:San Giusto 09.jpg|thumb|right|Resti della basilica forense romana presso la cattedrale di S. Giusto]]
 
=== Dalla Preistoria alla colonizzazione romana ===
[[File:Slivia - Castelliere.jpg|thumb|left|[[Slivia]], resti dell'antico [[castelliere]]]]
[[File:Arcoromano.jpg|right|thumb|Arco di Riccardo]]
[[File:Teatro Romano di Trieste 2.jpg|destra|thumb|Teatro Romano]]
 
Sin dal [[II millennio a.C.]] il territorio della provincia di Trieste fu sede di importanti insediamenti protostorici, i [[Cultura dei castellieri|castellieri]], villaggi arroccati sulle alture e protetti da fortificazioni in pietra, i cui abitanti appartenevano a popolazioni di probabile origine [[Illiria|illirica]] e di stirpe [[Indoeuropei|indoeuropea]]. Fra il [[X secolo a.C.|X]] e il [[IX secolo a.C.]] la popolazione autoctona entrò in contatto con un'altra etnia indoeuropea, i ([[antichi Veneti|Venetici]], Heneti o Eneti), da cui venne notevolmente influenzata sotto il profilo culturale. Il nome ''[[Nomi latini delle città italiane|Tergeste]]'' è di origine preromana, con base preindoeuropea: ''terg'' = mercato, ed il suffisso ''–este'', tipico dei toponimi venetici<ref>Cfr. il sito [http://www.archeologia.beniculturali.it/pages/atlante/S194.html ''Archeologica'' del Ministero per i Beni e le Attività Culturali]</ref>. In alternativa, si ritrova proposta l'origine latina del nome "tergestum" (riportata dal geografo di età augustea Strabone), legata al fatto che i legionari romani dovettero combattere tre battaglie per avere ragione delle popolazioni indigene ("Ter-gestum bellum", dal latino "ter" = tre volte e "gerere bellum" = far guerra, cui il participio passato da "gestum bellum").
 
Con le conquiste militari dell'Illiria da parte dei Romani, i cui episodi più salienti furono la guerra contro la pirateria degli Istri del [[221 a.C.]], la fondazione di [[Aquileia]] nel [[181 a.C.]] e la guerra istrica del [[178 a.C.|178]]-[[177 a.C.]], ebbe inizio un processo di romanizzazione ed assimilazione delle popolazioni preesistenti. [[Nomi latini delle città italiane|Tergeste]] fu colonizzata alla metà del I secolo a.C. in epoca cesariana (''[[Regio X Venetia et Histria]]''), ed è probabile che la fortezza principale fosse situata sulle pendici del [[San Giusto (Trieste)|colle di San Giusto]].
I Tergestini sono menzionati nel [[De bello Gallico]] di Giulio Cesare, a proposito di una precedente invasione forse di Giapidi: "Chiamò T. Labieno e mandò la legione quindicesima (che aveva svernato con lui) nella Gallia Cisalpina, a tutela delle colonie dei cittadini romani, per evitare che incorressero, per incursioni di barbari, in qualche danno simile a quello che nell'estate precedente era toccato ai Tergestini che, inaspettatamente, avevano subito irruzioni e rapine. (CAES. ''Gall.'' 8.24).
Tergestum fu citata poi da [[Strabone]]<ref>[[Geografia (Strabone)|Geogr.]], V, 1, 9; VII, 5, 2</ref>, [[Geografia|geografo]] attivo in [[età augustea]], che la definì come ''[[phrourion]]'' (avamposto militare) con funzioni di difesa e di snodo commerciale.
Tergeste si sviluppò e prosperò in epoca imperiale, {{citazione necessaria|imponendosi come uno dei porti più importanti dell'alto Adriatico sulla via Popilia-Annia}}. Il nucleo abitativo nel [[33 a.C.]] venne cinto da alte mura (ancora visibile la porta meridionale, il cosiddetto [[Arco di Riccardo]]) da [[Augusto|Ottaviano Augusto]] (''murum turresque fecit'') e venne arricchito da importanti costruzioni quali il Foro ed il [[Teatro romano di Trieste|Teatro]].
 
=== Il Medioevo ===
{{Vedi anche|Dominio vescovile a Trieste 948-1295}}
 
 
Dopo la [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], Trieste passò sotto il controllo dell'[[impero bizantino]] fino al [[788]], quando venne occupata dai [[franchi]].
 
Nel [[1098]] risultava già diocesi vescovile con il nome latino di ''Tergestum''.
 
Nel [[XII secolo]] divenne un [[Comune medievale|Libero Comune]].
 
Dopo secoli di battaglie contro la rivale [[Venezia]], nel 1283 la città fu occupata dai Veneziani, ma le truppe Goriziane e quelle Patriarcali la riconquistarono.
 
Successivamente Trieste si pose sotto la protezione ([[1382]]) del [[duca d'Austria]] conservando però una notevole autonomia fino al [[XVII secolo]].
 
La città di Trieste fu risparmiata dai saccheggi dei turchi, che nel 1470, durante una incursione diretta in Friuli, incendiarono il paese di [[Prosecco (Trieste)|Prosecco]], a soli 8&nbsp;km da Trieste.<ref>Gabrio De Szombathely, Un itinerario di 2000 anni nella storia di Trieste (op. cit.)</ref>
 
=== Passaggio all'Austria e porto franco ===
{{Vedi anche|Impero austriaco|Città imperiale di Trieste e dintorni}}
[[File:AvI Provinz Innerösterreich.jpg|292x292px|thumb|left|Mappa del 1794]][[File:Mesto Trst-Valvasor-2.jpg|200px|thumb|right|Trieste nel XVII secolo]][[File:Triest 1885.jpg|200px|thumb|right|Trieste nel 1885]]Nel [[1719]] divenne [[Porto Franco (economia)|porto franco]] e, in quanto unico sbocco sul mare Adriatico dell'[[Impero Austriaco]], Trieste fu oggetto di investimenti e si sviluppò moltissimo, passando dai 3000 abitanti di inizio Settecento a più di 200.000 ad inizio Novecento e diventando, nel [[1867]], capoluogo della regione del cosiddetto "[[Litorale Adriatico]]" dell'impero (l'''Adriatisches Küstenland''). In questo periodo nacque e prosperò una nuova borghesia mercantile arricchitasi grazie al commercio marittimo. La città consolidò una particolare fisionomia urbanistica che in parte la caratterizza ancora oggi e che risulta di grande effetto per chi la visita per la prima volta. Grazie al suo status privilegiato di unico porto commerciale della [[Cisleithania]] e primo porto dell'Austria-Ungheria, Trieste divenne una città fortemente cosmopolita, plurilingue e plurireligiosa, come dimostra il censimento del comune del 31 dicembre 1910: quasi due terzi degli abitanti (64,7%) era italofona (''pari al 51,8% della popolazione urbana''), a cui si aggiungevano gli [[italiani]] immigrati dal [[Regno d'Italia]] e pertanto considerati stranieri (12,9%), il 24,8% degli abitanti era di lingua slovena, il 5,2% di lingua tedesca, mentre si contavano molte comunità minori (i [[serbi]], i [[croati]], gli [[armeni]], gli [[ebrei]], i [[greci]], gli [[ungheresi]], gli [[inglesi]] e gli [[svizzeri]]). Nel XVIII secolo in città il [[dialetto triestino]] (idioma settentrionale di tipo veneto<ref>I secolari contatti della città con culture e lingue diverse ha facilitato tuttavia l'introduzione di alcuni termini, di origine per lo più [[Lingua tedesca|tedesca]] e [[Lingua slovena|slovena]] e, in minor misura, [[Lingua friulana|friulana]] e [[Lingua croata|croata]] (ma anche [[Lingua ungherese|ungherese]], [[Lingua greca|greca]], [[Lingua ebraica|ebraica]], [[Lingua francese|francese]] e persino [[Lingua turca|turca]] e di altre lingue) nel lessico triestino. Cfr. a tale proposito: G. Pinguentini, ''Dizionario storico etimologico fraseologico del dialetto triestino'' Trieste, Borsatti, 1954</ref>) sostituì il [[tergestino]], l'antico dialetto locale di tipo [[Lingue retoromanze|retoromanzo]]. Il triestino, parlato anche da scrittori e filosofi, continua ad essere tuttora l'idioma più usato in ambito familiare e in molti contesti sociali di natura informale e talvolta anche formale, affiancandosi, in una situazione di [[diglossia]], all'italiano, lingua amministrativa e principale veicolo di comunicazione nei rapporti di carattere pubblico.
 
=== L'Irredentismo e la prima unione all'Italia ===
{{Vedi anche|Italia irredenta|Austria-Ungheria}}
[[File:Karte Triest.png|thumb|left|Mappa austriaca di Trieste (1888)|427x427px]]Trieste fu, con [[Trento]], oggetto e al tempo stesso centro di [[irredentismo]], movimento che, negli ultimi decenni del [[XIX secolo]] e agli inizi del [[XX secolo|XX]] aspirava ad un'annessione della città all'[[Italia]]. Ad alimentare l'irredentismo triestino erano soprattutto le classi borghesi in ascesa (ivi compresa la facoltosa colonia ebraica), le cui potenzialità ed aspirazioni politiche non trovavano pieno soddisfacimento all'interno dell'[[Impero austro-ungarico]]. Quest'ultimo veniva visto da molti come un naturale protettore del gruppo etnico slavo (verbali del consiglio dei ministri imperiali asburgici del 1866, dopo la perdita di Venezia, per ridurre dove possibile l'influenza dell'elemento italiano, in favore di quello germanico o slavo quando questi fossero presenti) che viveva sia in città che in quelle zone multietniche che costituivano il suo immediato retroterra (che iniziò ad essere definito in quegli anni con il termine di [[Venezia Giulia]]).
 
Nella città, durante manifestazioni pro italiane seguenti una petizione firmata da 5.858 cittadini verso l'Inclito Consiglio della città, richiedente il diritto della lingua italiana nelle scuole statali, avvenute tra il 10 e il 12 luglio 1868, scoppiarono scontri e violenze nelle strade principali cittadine con fra gli sloveni locali arruolati fra i soldati asburgici, che provocarono la morte dello studente Rodolfo Parisi, ucciso con 26 colpi di baionetta e di due operai Francesco Sussa e Niccolo' Zecchia<ref>Vedi pag. 10 in Guerrino Guglielmo Corbanese, ''Il Friuli, Trieste e l'Istria: Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del novecento'', Del Bianco ed., 1999</ref><ref>Vedi pag. 162 in Luigi Carnovale, ''Why Italy entered into the great war'', Italian-American publishing company, 1917</ref>.
 
In realtà agli inizi del [[XX secolo|Novecento]] il gruppo [[etnia|etnico]] sloveno era in piena ascesa demografica, sociale ed economica, e, secondo il discusso censimento del [[1910]], costituiva circa la quarta parte dell'intera popolazione triestina. Ciò spiega come l'irredentismo assunse spesso, nella città giuliana, dei caratteri marcatamente anti-slavi che vennero perfettamente incarnati dalla figura di [[Ruggero Timeus]].{{citazione necessaria| La convivenza fra i vari gruppi etnici che aveva da secoli contraddistinto la realtà sociale di Trieste (e di [[Gorizia]])}} subì, pertanto, un generale deterioramento fin dagli anni che precedettero la prima guerra mondiale.
 
Nel [[1918]] il [[Regio esercito]] entrò a Trieste acclamato da quella parte della popolazione che era di sentimenti italiani. La sicura imminente annessione della città e della Venezia Giulia all'Italia, fu però accompagnata da un ulteriore inasprimento dei rapporti tra il gruppo etnico italiano e quello sloveno, traducendosi talvolta anche in scontri armati. A tale proposito furono emblematici, il giorno 13 luglio [[1920]], i disordini scoppiati a Trieste in seguito ad un [[Incidenti di Spalato|attentato contro l'esercito italiano]] di stanza a [[Spalato]], che aveva causato due vittime fra i militari, secondo ricostruzioni storiche le manifestazioni contro il gruppo etnico sloveno sfociarono in seguito all'assassinio di un manifestante italiano "Giovanni Ninni" nell'assalto da parte di alcuni [[squadristi]] guidati da [[Francesco Giunta]] all'Hotel Balkan, ove aveva sede il ''[[Narodni dom]]'' (Casa Nazionale), centro culturale degli sloveni e delle altre nazionalità slave locali, che fu dato alle fiamme e cercarono di ostacolare l'intervento dei pompieri. Lo stesso giorno dei squadristi devastarono anche gli uffici delle "Jadranska banka", la filiale della "Ljubljanska kreditna banka", la tipografia del settimanale "Edinost", la Cassa di Risparmio Croata, la scuola serba e numerosi altri centri di aggregazione delle comunità etniche presenti a Trieste<ref>Claudio Silvestri, ''Dalla Redenzione al Fascismo. Trieste 1918-1922'', Udine 1959, pp. 55 sg; citato in Renzo De Felice, ''Mussolini il rivoluzionario 1883-1920'', Einaudi, Torino 1965, pag. 625.</ref><ref>Alojz Zidar,"Il popolo sloveno ricorda e accusa, Založba Lipa, Koper-Capodistria 2001"</ref>.
 
Con la firma del [[Trattato di Rapallo (1920)|Trattato di Rapallo]] del novembre [[1920]], Trieste passò definitivamente all'Italia, inglobando, nel proprio territorio provinciale, zone dell'ex [[Principesca Contea di Gorizia e Gradisca]], dell'[[Istria]] e della [[Carniola]].
 
=== Il primo dopoguerra e il periodo interbellico ===
Il periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale fu segnato da numerose difficoltà per Trieste. L'economia della città fu colpita infatti dalla perdita del suo secolare entroterra economico; ne soffrì soprattutto l'attività portuale e commerciale, ma anche il settore finanziario. Trieste perse la sua tradizionale autonomia comunale e cambiò anche la propria configurazione linguistica e culturale. Quasi la totalità della comunità germanofona lasciò infatti la città dopo l'annessione all'Italia.
 
{{Doppia immagine|right|Fascist italianization.jpg|114|L'incendio dell'Hotel Balkan.jpeg|200|<small> Volantino intimidatorio</small>|<small> Il "Narodni dom" in fiamme</small>}}Con l'avvento del [[fascismo]] l'uso pubblico delle lingue slovena e tedesca fu proibito e vennero chiuse le scuole, i circoli culturali e la stampa della [[Diffusione dello sloveno in Italia|comunità slovena]]. A causa della persecuzione etnica, circa il 10% degli sloveni residenti in città scelse di emigrare nel vicino [[Regno di Jugoslavia]]. Dalla fine degli anni venti, si sviluppò l'attività sovversiva dell'organizzazione antifascista e irredentista sloveno-croata [[TIGR]], con alcuni attentati dinamitardi anche nel centro cittadino.
 
Nonostante i problemi economici e il teso clima politico, la popolazione della città crebbe negli anni venti del Novecento, grazie soprattutto all'immigrazione da altre zone dell'Italia. La prima metà degli anni trenta furono invece anni di ristagno demografico, con una leggera flessione della popolazione dell'ordine di circa l'1% su base quinquennale (nel [[1936]] si contarono infatti quasi duemila abitanti in meno che nel [[1931]]). Nello stesso periodo, e successivamente, fino allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], furono portate avanti alcune importanti opere urbanistiche; tra gli edifici più rilevanti vanno ricordati il palazzo dell'[[Università di Trieste|Università]] e il Faro della vittoria.
 
Con l'introduzione delle [[leggi razziali fasciste]] lette per la prima volta da Benito Mussolini dal balcone del Municipio di Trieste il 18 settembre 1938, la vita culturale ed economica della città subì un ulteriore degrado dovuto all'esclusione della comunità ebraica dalla vita pubblica.
 
=== L'occupazione tedesca ===
Nel periodo che va dall'armistizio (8 settembre [[1943]]) all'immediato dopoguerra, Trieste fu al centro di una serie di vicende che hanno segnato profondamente la storia del capoluogo giuliano e della regione circostante e suscitano tuttora accesi dibattiti.
{{Museo
|NomeMuseo=Campo di concentramento Risiera di San Sabba a Trieste
|Immagine= Risiera di San Sabba 2.JPG
|Didascalia= Luogo dove si trovava il forno crematorio in cui i nazisti incenerivano i corpi delle loro vittime
|Larghezza= 250px
}}
Nel settembre del [[1943]] la [[Germania nazista]] occupò senza alcuna resistenza la città che venne a costituire, insieme a tutta la [[Venezia Giulia]] una zona di operazioni di guerra, l'[[Zona d'operazioni del Litorale adriatico|OZAK]] (''Operationszone Adriatisches Küstenland''), alle dirette dipendenze del Gauleiter di [[Carinzia]] [[Friedrich Rainer]]. Egli tollerò in città la ricostituzione di una sede del [[Partito Fascista Repubblicano|PFR]], diretta dal federale Bruno Sambo, la presenza di un'esigua forza di militari italiani al comando del generale della [[Guardia Nazionale Repubblicana|GNR]] Giovanni Esposito e l'insediamento di un reparto della [[Guardia di Finanza]]. Si riservò però la nomina del [[podestà]], nella persona di Cesare Pagnini, e del prefetto della [[provincia di Trieste]], [[Bruno Coceani]], entrambi ben accetti ai fascisti locali, alle autorità della [[Repubblica Sociale Italiana|RSI]] e allo stesso [[Mussolini]], che conosceva personalmente Coceani. Durante l'occupazione [[nazisti|nazista]] la [[Risiera di San Sabba]] - oggi Monumento Nazionale e museo - venne destinata a campo di prigionia e di smistamento per i deportati in [[Germania]] e [[Polonia]] e per detenuti politici, partigiani italiani e slavi. In seguito, nei primi [[anni 1950|anni cinquanta]] la Risiera fu usata come campo profughi per gli [[Esodo istriano|esuli]] istriani, fiumani e dalmati in fuga dai territori passati alla sovranità jugoslava.
[[File:Ostaggi Opicina.JPG|270px|thumb|Monumento ai 71 italiani fucilati a Trieste per rappresaglia dai nazisti il 3 aprile 1944]]Nonostante la dura repressione attuata dalle autorità tedesche centinaia di abitanti del comune di Trieste si aggregarono alle unità partigiane slovene operanti in Venezia Giulia per contrastare le truppe degli occupatori tedeschi. Molti di essi morirono nelle azioni di guerriglia partigiana o nei lager tedeschi. I loro nomi risultano scolpiti sui monumenti eretti a loro ricordo in quasi tutte le frazioni della città.
 
Le autorità tedesche commisero nei confronti della popolazione civile numerosi crimini; la maggior parte di questi furono compiuti nella stessa Trieste.
 
Il 3 aprile 1944 i nazisti fucilarono al poligono di [[Opicina]] 71 italiani, scelti a caso tra i detenuti delle carceri triestine, per rappresaglia allo scoppio di una bomba ad orologeria, che il giorno precedente, in un cinema di Opicina, aveva provocato la morte di 7 militari germanici. I cadaveri degli italiani vennero utilizzati per collaudare il nuovo forno crematorio costruito in Risiera, che da allora, fino alla data della liberazione, fu adoperato per bruciare i corpi di oltre 3500 prigionieri della Risiera, soppressi direttamente dal personale carcerario ivi operante. La Risiera, oltre ad essere usata come campo di smistamento di oltre 8000 deportati provenienti dalle Provincie orientali destinati agli altri campi di concentramento nazisti, fu adoperata in parte anche come luogo di detenzione, tortura ed eliminazione di prigionieri sospettati di attività sovversiva nei confronti del regime nazista. La presenza del forno crematorio nella Risiera testimonia che non fu utilizzata solo come luogo di smistamento e di detenzione di prigionieri, ma anche come campo di sterminio. Si tratta dell'unico campo di concentramento nazista presente in territorio italiano.
 
Il 23 aprile 1944 i nazisti impiccarono altri 50 italiani scelti a caso tra i detenuti del carcere triestino del Coroneo, per rappresaglia in seguito al decesso di 5 tedeschi morti in un attentato partigiano al circolo Soldatenheim nel palazzo Rittmeyer di via Ghega, nello stesso stabile in cui fu compiuto l'attentato.<ref>F. Longo e M. Moder, Storia della Venezia Giulia 1918-1998, pag.62 (op. cit.), AA. VV., Krajevni leksikon Slovencev v Italiji , pag.194 (op. cit.), De Szombathely Gabrio, Un itinerario di 2000 anni nella storia di Trieste, pag.184 (op. cit.)</ref>
 
=== L'occupazione jugoslava ===
L'insurrezione dei partigiani italiani e jugoslavi a Trieste fu contraddistinta da uno svolgimento anomalo. Il 30 aprile [[1945]] il [[Comitato di Liberazione Nazionale]] del quale era presidente don [[Edoardo Marzari]], composto da tutte le forze politiche antifasciste con l'eccezione dei comunisti, proclamò l'insurrezione generale; al tempo stesso le brigate dei partigiani jugoslavi con l'appoggio del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] attaccarono dall'altipiano. Gli scontri si registrarono principalmente nelle zone di Opicina (sull'altipiano carsico), del Porto Vecchio, del [[castello di San Giusto]] e dentro il Palazzo di Giustizia, in città. Tutto il resto della città fu liberato. Il comando tedesco si arrese solo il 2 maggio alle avanguardie neozelandesi, che precedettero di un giorno l'arrivo del generale [[Bernard Freyberg|Freyberg]]. Le brigate partigiane jugoslave di Tito erano già giunte a Trieste il 1º maggio e i suoi dirigenti convocarono in breve tempo un'assemblea cittadina composta da cittadini jugoslavi e da due italiani. Questa assemblea proclamò la liberazione di Trieste, così presentando i partigiani di Tito come i veri liberatori della città agli occhi degli alleati spingendo i partigiani non comunisti del CLN a rientrare nella clandestinità.
 
Gli jugoslavi esposero sui palazzi la [[Bandiera della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|bandiera jugoslava]], il [[Tricolore]] italiano con la stella rossa al centro e le bandiere rosse con la [[falce e martello]].
Le brigate jugoslave, giunte a Trieste a marce forzate per precedere gli anglo-americani nella liberazione della Venezia Giulia, non contenevano nessuna unità partigiana italiana inserita nell'Esercito jugoslavo, mandate invece a operare altrove, benché molti triestini (italiani e sloveni) vi fossero compresi. Gli alleati (nello specifico la Seconda divisione neozelandese, che fu la prima ad arrivare in città), riconobbero che la liberazione era stata compiuta dai partigiani di Tito e in cambio chiesero e ottennero la gestione diretta del porto e delle vie di comunicazione con l'Austria (infatti, non essendo ancora a conoscenza del suicidio di Hitler, gli angloamericani stavano preparando il passo ad un'invasione dell'Austria e quindi della Germania).
 
L'esercito jugoslavo assunse i pieni poteri. Nominò un Commissario Politico, Franc Štoka, membro del [[Lega dei Comunisti di Jugoslavia|partito comunista]]. Il 4 maggio vennero emanati dall'autorità jugoslava a Trieste, il ''Comando Città di Trieste (Komanda Mesta Trst)'' gli ordini 1, 2, 3 e 4 che proclamano lo stato di guerra, impongono il coprifuoco (a combattimenti terminati) e uniformano il fuso orario triestino a quello jugoslavo<ref>P.A. Quarantotti Gambini, Primavera a Trieste, Mondadori, Milano 1951</ref>. Limitarono la circolazione dei veicoli e prelevarono dalle proprie case centinaia di cittadini, sospettati di nutrire scarse simpatie nei confronti della ideologia che guidava le brigate jugoslave. Fra questi non vi furono solo fascisti o collaborazionisti, ma anche combattenti della Guerra di Liberazione che vennero deportati massa in campi di concentramento quali quello di [[Campo di concentramento di Borovnica|Borovnica]] o di [[Goli Otok]] da cui non fecero più ritorno o uccidendoli direttamente gettandoli nelle [[Massacri delle foibe|foibe]]. Un memorandum statunitense dell'8 maggio recitava:
{{quote|A Trieste gli jugoslavi stanno usando tutte le familiari tattiche di terrore. Ogni italiano di una qualche importanza viene arrestato. Gli Jugoslavi hanno assunto un controllo completo e stanno attuando la coscrizione degli italiani per il lavoro forzato, rilevando le banche e altre proprietà di valore e requisendo cereali e altre vettovaglie in grande quantità.|Il memorandum stilato dal Dipartimento di Stato USA in data 8 maggio 1945<ref>Marina Cattaruzza, "L'Italia e il confine orientale", Società editrice Il Mulino, Bologna, 2007, pag. 291</ref>}}
 
L'otto maggio proclamarono Trieste città autonoma in seno alla Repubblica Federativa di Jugoslavia. Sugli edifici pubblici fecero sventolare la bandiera Jugoslava affiancata dal Tricolore italiano con la stella rossa al centro.
La città visse momenti difficili, di gran timore, con le persone dibattute tra idee profondamente diverse: l'annessione alla Jugoslavia o il ritorno all'Italia. In questo clima si verificarono confische, requisizioni e arresti sommari. Vi furono anche casi di vendette personali, in una popolazione esasperata dagli eventi bellici e dalle contrapposizioni del periodo fascista. Invano i triestini sollecitarono l'intervento degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]].
Il comando alleato e quello jugoslavo raggiunsero infine un accordo provvisorio sull'occupazione di Trieste. Il 9 giugno [[1945]] a [[Belgrado]], Josip Broz Tito, verificato che [[Stalin]] non era disposto a sostenerlo, concluse l'accordo con il generale [[Harold Alexander|Alexander]] che portò le truppe jugoslave a ritirarsi dietro la [[linea Morgan]]. Gli alleati assunsero allora il controllo della Città e del suo hinterland.
 
[[File:Territorio libero di Trieste carta.png|thumb|165px|right|Territorio Libero di Trieste]]
 
=== Dal Governo Militare Alleato ai giorni nostri ===
Con il [[Trattato di Parigi (1947)]], Trieste divenne una [[città stato]] indipendente sotto la protezione delle Nazioni Unite con il nome di [[Territorio libero di Trieste]] (TLT). Il territorio fu diviso in due zone amministrative: la Zona A che includeva la città di Trieste veniva temporaneamente amministrata dagli Angloamericani e la Zona B che comprendeva la costa istriana settentrionale, temporaneamente amministrata dall'esercito jugoslavo.
 
Con il [[Memorandum di Londra (1954)]] l'amministrazione della Zona A passò all'Italia in sostituzione degli eserciti angloamericani.
 
Con legge costituzionale del 31 gennaio [[1963]] ed entrata in vigore il 16 febbraio 1963 viene formata la regione [[Friuli Venezia Giulia]] di cui Trieste diviene [[capoluogo]].
 
Nel 1975, con la sottoscrizione del [[Trattato di Osimo]], l'Italia e la Jugoslavia convennero di dare forma definitiva alla divisione tramite l'attribuzione definitiva dei due territori ai rispettivi paesi.
 
Nel 2004, assieme ad altri Paesi, la [[Slovenia]] entra a far parte dell'[[Unione Europea]] e solo 3 anni più tardi la vicina Repubblica aderisce al [[trattato di Schengen]], facendo venir meno la figura di Trieste quale città di confine.
 
== Simboli ==
[[File:Trieste-Gonfalone.png|165px|upright|right|thumb|Gonfalone civico]]
Lo stemma duecentesco della Città di Trieste è costituito da uno [[Scudo francese antico]] di color [[Rosso (araldica)|rosso]] con un'[[alabarda]] d'[[Argento (araldico)|argento]] (la cosiddetta ''alabarda'') il tutto sovrastato da una [[corona muraria]] da [[Città d'Italia|città]].
 
Secondo la tradizione l’alabarda (o più precisamente lancia di [[Sergio e Bacco|San Sergio]]), simbolo di Trieste, sarebbe caduta sul foro di Trieste dal cielo sereno come segno dell’avvenuto martirio di San Sergio – Tribuno di una legione romana convertitosi al cristianesimo durante una sua permanenza a Trieste, martirizzato in Siria all’inizio del IV secolo e considerato uno dei santi protettori di Trieste.
 
=== Ricorrenze ===
La ricorrenza principale della città di Trieste è il 3 novembre, festa di [[Giusto di Trieste|San Giusto]], patrono di Trieste.
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine = Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza = valor militare
|motivazione = Protesa da secoli a additare nel nome d'Italia le vie dell'unione tra popoli di stirpe diversa, fieramente partecipava coi figli migliori alla lotta per l'indipendenza e per l'unità della Patria; nella lunga vigilia confermava col sacrificio dei martiri la volontà d'essere italiana; questa volontà suggellava col sangue e con l'eroismo dei volontari della guerra 1915-18. In condizioni particolarmente difficili, sotto l'artiglio nazista, dimostrava nella lotta partigiana quale fosse il suo anelito alla giustizia e alla libertà che conquistava cacciando a viva forza l'oppressore. Sottoposta a durissima occupazione straniera, subiva con fierezza il martirio delle stragi e delle [[Massacri delle foibe|foibe]], non rinunciando a manifestare attivamente il suo attaccamento alla Patria. Contro i trattati che la volevano staccata dalla Madrepatria, nelle drammatiche vicende di un lungo periodo di incertezze e di coercizioni, con tenacia, con passione e con nuovi sacrifici di sangue ribadiva dinanzi al mondo, il suo incrollabile diritto d'essere italiana. Esempio d'inestinguibile fede patriottica, di costanza contro ogni avversità e d'eroismo.<ref>[http://www.quirinale.it/onorificenze/DettaglioDecorato.asp?idprogressivo=18878&iddecorato=18425 Quirinale], 9 novembre [[1956]]</ref>
|luogo = 1915-18, 1943-47, 1948-54
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{vedi anche|sezione=s|[[Provincia di Trieste#Luoghi d'interesse|Provincia di Trieste]]}}
[[File:PiazzaUnitàTrieste.JPG|right|thumb|Piazza Unità d'Italia]]
[[File:PiazzaUnità 1.jpg|thumb|right|[[Piazza Unità d'Italia]] di notte]]
=== Architetture civili ===
* [[Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa#Il palazzo|Palazzo delle Poste]] ([[1890]]-[[1894]])
* Palazzo Leo ([[1745]])
* [[Piazza Unità d'Italia#Il municipio|Palazzo del Municipio]] ([[1875]])
* Ospedale militare ([[1863]])
* [[Piazza Unità d'Italia#Palazzo Modello|Palazzo Modello]] ([[1870]])
* [[Palazzo Carciotti]] ([[1798]])
* Palazzo [[Marenzi]] ([[1650]])
* Palazzo Vivante
* [[Palazzo del Tergesteo]] ([[1840]]-[[1842]])
* Palazzo del [[Lloyd triestino di navigazione|Lloyd]] ([[1880]]-[[1883]])
* [[Palazzo del Governo (Trieste)|Palazzo del Governo]] ([[1904]])
* [[Stazione Marittima (Trieste)|Stazione Marittima]] ([[1930]])
* Arsenale del [[Lloyd triestino di navigazione|Lloyd]] ([[1853]])
* Palazzo Aedes
* [[Palazzo Gopcevich (Trieste)|Palazzo Gopcevich]]
* [[Piazza della Borsa|Casa Bartoli]]
* [[Piazza Unità d'Italia]]
* [[Piazza della Borsa]]
* [[Canal Grande di Trieste|Canal Grande]]
* [[Caffè San Marco (Trieste)|Caffè San Marco]], locale storico ritrovo di molti celebri intellettuali [[Europa|europei]].
* [[Kleine Berlin|Gallerie antiaeree Kleine Berlin]]
* [[Trenovia di Opicina]] (''Tram de Opcina'') storica tranvia inaugurata nel [[1902]].
* [[Cimitero austro-ungarico (Trieste)|Cimitero austro-ungarico]]
* [[Borgo Teresiano]]
* [[Villa Engelmann]]
* [[Villa Sigmundt]]
 
=== Fari ===
[[File:HHTrieste Miramar.jpg|thumb|Castello di Miramare]]
* [[Lanterna di Trieste|Lanterna]] ([[1833]])
* [[Faro della Vittoria (Trieste)|Faro della Vittoria]] ([[1927]])
 
=== Castelli ===
* [[Castello di Miramare]] ([[1856]]-[[1860]])
* [[Castello di San Giusto]] (dal [[1368]] al [[1630]])
 
=== Siti archeologici ===
* Basilica Forense (II secolo d.C.)
* Castelliere - [[Cattinara]]
* [[Val Rosandra#Acquedotto romano|Acquedotto romano - Val Rosandra]]
* Foro romano - [[San Giusto (Trieste)|San Giusto]]
* Resti templi romani ad Atena e a Giove - [[San Giusto (Trieste)|San Giusto]]
* [[Teatro romano di Trieste|Teatro romano]] (I secolo a.C.)
* Torre difensiva mura romane (adiacenze scalinata S. M. Maggiore)
* Resti abitazioni romane (comprensorio Cittavecchia)
* [[Arco di Riccardo]] (33 a.C.)
* Antiquarium di via Donota [http://www.archeologia.beniculturali.it/pages/atlante/S40.html]
* Antiquarium di Borgo San Sergio
* Basilica Paleocristiana
* [[Tor Cucherna]]
 
=== Architetture religiose ===
[[File:Triestecathedral.jpg|200px|thumb|right|[[Cattedrale di San Giusto]]]]
[[File:Sant Antonio Nuovo.jpg|200px|thumb|right|La [[Chiesa di Sant'Antonio Nuovo|chiesa di Sant'Antonio]] nel borgo Teresiano]]
{{vedi anche|sezione=s|[[Chiese acattoliche di Trieste]]}}
* [[Cattedrale di San Giusto (Trieste)|Cattedrale di San Giusto]] ([[1304]])
* [[Tempio serbo-ortodosso della Santissima Trinità e di San Spiridione|Chiesa serbo-ortodossa della Santissima Trinità e di San Spiridione]] ([[1869]])
* Chiesa Beata Vergine del Soccorso ([[1200]])
* Chiesa Beata Vergine del Rosario ([[1631]])
* [[Chiese non cattoliche di Trieste|Chiesa di San Nicolò dei Greci]] ([[1787]])
* [[Sinagoga di Trieste|Tempio ebraico - Sinagoga]] ([[1912]])
* Chiesa di Santa Maria Maggiore ([[1682]])
* [[Chiesa di Sant'Antonio Nuovo|Chiesa di Sant'Antonio Taumaturgo]] ([[1842]])
* Chiesa di Sant'Apollinare ([[1857]]), con gli affreschi del pittore [[Forlì|forlivese]] [[Pompeo Randi]]
* [[Chiese non cattoliche di Trieste|Chiesa evangelica luterana di Confessione Augustana]] [[1870]]
* [[Chiese non cattoliche di Trieste|Basilica di San Silvestro]], luogo di culto delle comunità elvetica e valdese ([[XI secolo]])
* [[Chiese non cattoliche di Trieste|Chiesa evangelica Metodista]]
* [[Chiese acattoliche di Trieste|Chiesa anglicana di Cristo]] (1829)
* [[Santuario Mariano di Monte Grisa|Tempio a Maria Madre e Regina di Montegrisa]] ([[1966]])
 
=== Aree naturali ===
* [[San Giusto (Trieste)#Il parco della rimembranza|Parco della Rimembranza]] sul colle di San Giusto
* [[Riserva naturale marina di Miramare]]
 
== Società ==
 
=== Evoluzione demografica ===
[[File:Molo San Carlo.jpg|400px|thumb|left|(attorno al 1900) Traffico di navi sul [[Molo Audace|Molo San Carlo]] - oggi Molo Audace]]Fra la metà del [[XVIII secolo|XVIII]] e gli inizi del [[XX secolo]] Trieste, quale principale porto dell'Impero austro-ungarico, conobbe un'epoca di straordinario sviluppo economico accompagnato da una crescita demografica molto sostenuta, che permise alla città di passare da alcune migliaia di residenti del periodo [[1730]]-[[1740]] ai quasi 230.000 del [[1910]].
 
Con la fine della [[prima guerra mondiale]] e il congiungimento di Trieste all'Italia, il capoluogo giuliano assistette a un progressivo ristagno della propria popolazione a causa delle mutate condizioni geopolitiche in cui si era venuto a trovare alla fine della [[Grande guerra]]. Da principale emporio marittimo dell'[[Impero austro-ungarico]] e fra i massimi del Mediterraneo, la città e il suo porto iniziarono a declinare, passando ad occupare una posizione sempre più periferica nell'allora [[Regno d'Italia]].
 
All'indomani della [[seconda guerra mondiale]] in città si verificò un altro mutamento delle dinamiche demografiche che l'avevano caratterizzata fino ad allora: l'esodo di molti italiani dalle terre dell'[[Istria]] ebbe infatti come meta Trieste, che conobbe ancora una volta un'impennata della popolazione residente, oltre a profonde trasformazioni della propria composizione etnica e del tessuto sociale urbano. In quegli stessi anni, e in particolare a partire dal [[1954]], con la fine del [[Territorio libero di Trieste|TLT]], oltre 20.000 triestini, spinti da motivazioni di natura economica e sociale, ma anche di indole politica, scelsero l'emigrazione<ref>Raoul Pupo, ''Il lungo esodo. Istria: le persecuzioni, le foibe, l'esilio'' (pag. 227), Milano, Rizzoli, 2005, ISBN 88-17-00562-2</ref>, dirigendosi principalmente in [[Australia]], [[Canada]] e [[Sudamerica]]. Durante gli anni cinquanta e sessanta gli abitanti si mantennero costantemente al di sopra delle 270.000 unità raggiungendo un massimo di 283.000 nel 1968.
 
Da quel momento la città ha assistito a una progressiva diminuzione della propria popolazione. Le condizioni geo-politiche nuovamente mutate, la mancanza di un entroterra ampio che le desse respiro e la chiusura di molte attività economiche (come i cantieri navali San Marco e le birrerie Dreher) hanno costretto ampi strati di popolazione a trasferirsi altrove alla ricerca di lavoro. Ne è conseguito un decremento della natalità e un progressivo invecchiamento della popolazione residente con cali demografici che per lungo tempo hanno raggiunto e superato le 2000 unità all'anno.
 
Nell'ultimo decennio il decremento demografico è stato meno marcato che in precedenza, stabilizzando la popolazione triestina intorno ai 200.000 abitanti. Tale fenomeno è dovuto ad una ripresa della natalità e ad un nuovo e lento processo di [[immigrazione]] in massima parte proveniente dall'[[Europa orientale]]. La particolarità del territorio provinciale, che conta circa 240.000 abitanti ed è il più piccolo d'Italia, è nei fatti una sorta di conurbazione ed un discreto movimento di popolazione è avvenuto negli ultimi anni dal Comune capoluogo verso i Comuni limitrofi.
 
Nonostante la ripresa demografica cui abbiamo fatto cenno, la città assieme a Genova, Bologna e Venezia, continua ad essere in testa alle classifiche italiane per anzianità della popolazione.
 
{{Demografia/Trieste}}
 
* [[Comuni italiani per popolazione]]
 
=== Minoranze linguistiche e religiose, e comunità straniere ===
[[File:Istria (ethnic).JPG|thumb|left|Mappa etnografica del 1880]]
{{Nota
|titolo=Disposizioni per la tutela della comunità slovena
|contenuto=[[File:Slovenian minority office Trieste .jpg|thumb|300px|center|right|Un ufficio del comune di Trieste]]
I triestini di etnia slovena utilizzano la loro lingua madre come [[lingua vernacolare]] e nei rapporti con le istituzioni pubbliche.<br /> Il gruppo linguistico sloveno viene tutelato da apposite normative<ref>Legge 482 del 1999: Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche</ref><ref>Legge 38 del 2001: Norme a tutela della minoranza linguistica slovena della regione Friuli Venezia Giulia</ref><ref>Legge regionale 16 del 2007: Norme regionali per la tutela della minoranza linguistica slovena</ref> e contributi della [[Repubblica Italiana]] per assicurare la conservazione della propria rete scolastica e delle proprie organizzazioni politiche, culturali e sportive.
}}
 
Trieste è un crocevia di culture e religioni, conseguenza sia della sua posizione geografica di "frontiera" sia delle vicissitudini storiche che ne hanno fatto un punto di incontro di molti popoli; infatti quasi ogni etnia e ogni comunità religiosa ha uno o più luoghi di aggregazione.
 
La [[Diffusione dello sloveno in Italia|comunità slovena]], presente in città fin dal Medioevo<ref>http://www.liceopetrarcats.it/sperimentazione/sitocarso/storia.htm Liceo F. Petrarca – Trieste - a.s. 2001/2002 - Il Carso tra natura e cultura</ref><ref>Janko Jež - Monumenta Frisingensia: la prima presentazione in Italia dei Monumenti letterari sloveni di Frisinga del X-XI secolo ...: con traduzione dei testi, cenni di storia del popolo sloveno e dati sugli Sloveni in Italia – Trieste: Mladika; Firenze: Vallecchi Editore, 1994 - ISBN 88-8252-024-2</ref><ref>Boris Gombač, ''Atlante storico dell’Adriatico orientale'', Bandecchi &Vivaldi, Pontedera, 2007 - ISBN 978-88-86413-27-5</ref>, raggiungeva nel 1910 (secondo il discusso censimento austriaco di quell'anno<ref>C. Schiffrer, "Autour de Trieste", Fasquelle Éditeurs, Parigi 1946, p.48; G. Valdevit, "Trieste. Storia di una periferia insicura", Bruno Mondadori, Milano 2004, p. 5; Angelo Vivante, ''Irredentismo adriatico'', Firenze 1912 (ristampato 1945), p. 158-164; Carlo Schiffrer, ''Historic Glance at the Relations between Italians and Slavs in Venezia Giulia'', Trieste 1946, p. 25-34; Pavel Stranj, ''Slovensko prebivalstvo Furlanije-Julijske krajine v družbeni in zgodovinski perspektivi'', Trieste 1999, p. 296-302; Jean-Baptiste Duroselle, ''Le conflit de Trieste 1943-1954'', Bruxelles 1966, p. 35-41</ref>) il 25% della popolazione del comune.
{{citazione necessaria|Durante il [[ventennio fascista]] i triestini di lingua madre slovena furono assoggettati ad una brutale politica di [[Italianizzazione (fascismo)|italianizzazione forzata]] che spinse molti di essi ad italianizzarsi o a scegliere l'esilio nella vicina [[Regno di Jugoslavia|Jugoslavia]]}}. Nel 1971 la comunità slovena era stimata in circa il 5,7% della popolazione del comune.<ref>Censimento 1971</ref>
 
[[File:Caduti Prosecco 1.JPG|thumb|right|Cimitero militare austroungarico presso Prosecco (TS)]]Fino alla [[prima guerra mondiale]] esisteva anche una comunità di [[lingua tedesca]] che superava il 5% della popolazione del comune, ma che si ridusse drasticamente negli anni successivi.
 
[[File:Sinagoga-Trieste.jpg|thumb|right|Sinagoga di Trieste]][[File:Trieste Serb-orthodox church of San-Spiridione3.jpg|thumb|destra|Tempio serbo-ortodosso della Santissima Trinità e di San Spiridione]][[File:Chiesa di SanNicolo Trieste.JPG|thumb|Interno della chiesa greco-ortodossa di San Nicolò]]Prima della [[seconda guerra mondiale]] e della conseguente occupazione [[Nazismo|nazista]], inoltre, esisteva anche una florida [[Storia degli ebrei di Trieste|comunità ebraica]] (nel [[1931]] i residenti di religione ebraica erano 4.671, di cui 3.234 aventi la cittadinanza italiana<ref>Silva Bon, ''Gli ebrei a Trieste. Identità, persecuzioni, risposte'', Gorizia, Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione del Friuli-Venezia Giulia e Libreria Editrice Goriziana, 2000, pag. 29</ref>). Questa si è progressivamente ridotta e attualmente conta circa 700 membri.
 
Nella città di Trieste attualmente sono presenti accanto alle popolazioni autoctone italiana e slovena, numerosi gruppi [[etnia|etnici]] minoritari storici tra cui croati, serbi, greci e tedeschi e gruppi di recente insediamento tra i quali arabi, rumeni, albanesi, cinesi, africani e sudamericani.
 
Al 31 dicembre 2010 la popolazione con passaporto estero residente a Trieste era costituita da 18.257 persone (8,9% della popolazione) così suddivise per principali paesi di provenienza:<ref>[http://demo.istat.it/str2010/index.html Statistiche demografiche ISTAT<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
# [[Serbia]], 5860
# [[Romania]], 1986
# [[Croazia]], 1398
# [[Cina]], 1451
# [[Albania]], 943
# [[Bosnia ed Erzegovina]], 622
# [[Ucraina]], 484
# [[Kosovo]], 392
# [[Moldavia]], 247
# [[Slovenia]], 245
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
A Trieste si trova la sede della '''[[Iniziativa Centro Europea|CEI]]''' (Central European Initiative), un ente internazionale con lo scopo di favorire la cooperazione e lo sviluppo nell'[[Europa centrale]];
vi fanno parte 17 paesi dall'[[Italia]] alla [[Bielorussia]].
 
=== Qualità della vita ===
Trieste è stata classificata da [[il Sole 24 ORE]] la prima città in Italia per la qualità della vita nel [[2005]] e nel [[2009]]<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/12/qualita-vita-2009.shtml?uuid=8055d2d4-ec79-11de-8611-3bf5bd190b43&DocRulesView=Libero Trieste batte Aosta: è prima nella qualità della vita]</ref>.
{| class="wikitable"
|- bgcolor=lightblue
! <small>Anno</small>
! <small>Qualità della Vita <br />([[Sole 24 Ore]])</small>
|-
| [[2004]]
| <center>'''6'''° <small></small><ref name=autogenerato1>[http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=document&file=/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2005/12/qualita_vita2005.pdf?cmd=art IL SOLE 24 ORE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
|-
| [[2005]]
| <center>'''1'''° <small>(+5)</small><ref name=autogenerato1 />
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| [[2006]]
| <center>'''2'''° <small>(-1)</small><ref>[http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=document&file=/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2006/12/qualita_vita2006.pdf?cmd=art IL SOLE 24 ORE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
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| [[2007]]
| <center>'''9'''° <small>(-7)</small><ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2007/12/qualita-vita2007.shtml?uuid=fb77952a-ac6f-11dc-b9ad-00000e25108c&type=Libero Indagine de Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita in Italia]</ref>
|-
| [[2008]]
| <center>'''6'''° <small>(+3)</small><ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/qv_2008/qv_2008_province/qv_2008_province_settori_classifica_finale.shtml Pagella finale - Il Sole 24 ORE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
|-
| [[2009]]
| <center>'''1'''° <small>(+5)</small><ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/12/qualita-vita-2009-graduatoria.shtml?uuid=44d641b0-ec7b-11de-8611-3bf5bd190b43&DocRulesView=Libero Graduatoria 2009 - Il Sole 24 ORE]</ref>
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| [[2010]]
| <center>'''4'''° <small>(-3)</small><ref>[http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/SoleOnLine5/_Oggetti_Correlati/Documenti/Notizie/2010/12/pagella-finale-qualita-vita.pdf?uuid=a1d82dd4-010a-11e0-bf8b-57d277ba2b57 Graduatoria 2010 - Il Sole 24 ORE]</ref>
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| [[2011]]
| <center>'''4'''° <small>(=)</small><ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2011/home.shtml?gtdpage=qvita_2011_settori_popolazione Qualità della vita 2011: - Il Sole 24 ORE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
|-
| [[2012]]
| <center>'''5'''° <small>(-1)</small><ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2012/home.shtml Qualità della vita 2012: - Il Sole 24 ORE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
|-
|}
 
== Cultura ==
=== Università e ricerca ===
{{Vedi anche|Sistema Trieste}}[[File:UniversitaTrieste.jpg|right|thumb|L'Università degli Studi di Trieste]]
Trieste era sede, fin dal [[1877]], di una reputata ''Scuola Superiore di Commercio''. Nel [[1924]] la città si dotò di un'[[Università di Trieste|Università]], che nei decenni successivi acquistò un notevole prestigio e che ospita da tempo numerose organizzazioni scientifiche internazionali e il principale parco scientifico italiano. Trieste infatti è nota come ''Città della scienza'' e accoglie una comunità scientifica ed universitaria molto conosciuta e rinomata all'estero che richiama ogni anno migliaia di studenti da tutto il mondo e di tutte le culture. Da notare in campo scientifico sono il [[sincrotrone]] [[ELETTRA]] all<nowiki>'</nowiki>''Area Science Park'', la [[Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati]] (''SISSA'') ed il [[Centro Internazionale di Fisica Teorica]].
 
=== Musei ===
==== Musei civici ====
Trieste accoglie 32 musei fra i quali troviamo il "Museo Revoltella - Galleria d'arte moderna", i "Civici musei di storia ed arte", una rete ("museo multiplo") di undici istituzioni museali triestine (Museo di storia ed arte e orto lapidario", Museo del Castello e Armeria", Lapidario tergestino, Museo d'arte orientale, Museo teatrale "Carlo Schmidl", Museo di guerra per la pace "Diego de Henriquez" Museo della [[Risiera di San Sabba]], Museo di storia patria, Museo Morpurgo de Nilma, Museo Sartorio, Museo del Risorgimento e Sacrario Oberdan e Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa (in collaborazione con le Poste italiane) e i "Civici musei scientifici", costituiti da quattro istituzioni (Museo civico di storia naturale, Acquario marino, Museo del mare e Orto botanico). Altri tre musei fanno parte del "Servizio bibliotecario urbano" (Museo Sveviano, Museo petrarchesco piccolomineo e Museo Joyce Museum), a cui si aggiungono due biblioteche (Biblioteca civica "Attilio Hortis"" e Biblioteca comunale del popolo "Pier Antonio Quarantotti Gambini", l'Archivio diplomatico e l'Archivio storico).
 
Lo [[stadio Nereo Rocco]], inaugurato nel [[1992]], ospita infine una serie di opere d'arte contemporanea, vincitrici di un apposito concorso (''Nike'', di [[Paolo Borghi]] primo classificato, ed opere di [[Nino Perizi]], Marino Cassetti e Franco Chersicola, Livio Schiozzi, Claudio Sivini, Carlo Ciussi, Luciano Del Zotto, Gianni Borta, [[Enzo Mari]] e Francesco Scarpabolla. Per il "Polo natatorio" [[Davide Rivalta]] ha scolpito l'''Ippopotamo in equilibrio sulla sfera''.
 
==== Musei artistici ====
* [[Museo Revoltella - Galleria d'arte moderna]], fondato nel [[1872]] con lascito testamentario di [[Pasquale Revoltella]] ([[1795]]-[[1869]]) e ospitato inizialmente nel Palazzo Revoltella (1852-1858, architetto [[Friedrich Hitzig]]), fu ampliato nel [[1907]] con l'acquisto dell'attiguo palazzo Brunner (ristrutturato nel [[1968]] su progetto di [[Carlo Scarpa]], con interventi fino al [[1991]]). Conserva una [[pinacoteca]] con ampia raccolta di opere delle principali correnti [[Pittura|pittoriche]] [[XIX secolo|ottocentesche]], in seguito ingrandita con opere [[XX secolo|novecentesche]], nella sede di palazzo Brunner, mentre il palazzo Revoltella è stato allestito con gli arredi originali e la collezione raccolta dal donatore.
* [[Civico museo di storia ed arte]], nato nel [[1843]] come orto lapidario attorno al cenotafio di [[Johann Joachim Winckelmann]], mentre il Museo di antichità presso la Biblioteca civica, conservava i materiali di minori dimensioni. Le due sedi furono riunificate nel [[1925]] sul [[San Giusto (Trieste)|colle di San Giusto]]. Raccoglie oggetti archeologici prevalentemente di origine locale.
* Civico [[Museo d'arte orientale (Trieste)|Museo d'arte orientale]], inaugurato nel [[2001]] nel [[XVIII secolo|settecentesco]] "Palazzetto Leo", donato alla città dalla famiglia. Raccoglie materiali riguardanti oggetti provenienti dall'Estremo Oriente.
* Civico [[Museo Teatrale Carlo Schmidl]], inaugurato nel [[1924]] dall'editore musicale [[Carlo Schmidl]] (1859-1943), fu inizialmente ospitato nello storico "[[Teatro Verdi (Trieste)|Teatro Verdi]]". Nel 1991 fu spostato a Palazzo Morpurgo e quindi nella sede di Palazzo Gopcevic (1850, architetto [[Giovanni Andrea Berlam]]). Documenta la vita teatrale e musicale della città a partire dal [[XVIII secolo]].
 
==== Musei storici ====
* Civico [[Museo del Castello e Armeria]], dedicato alla storia del [[Castello di San Giusto]] e ospitato nei locali dello stesso castello, acquisito dal comune nel 1932 e restaurato nel 1936 l'armeria raccoglie armi tra il XII e il XIX secolo.
* Civico [[Museo di storia patria]], nato come sezione del Museo di storia ed arte, fu ospitato dal [[1925]] nella palazzina Basevi. Doveva raccogliere i materiali della vita pubblica e privata della città, ma se ne distaccarono nel 1934 i materiali risorgimentali e nel dopoguerra, in seguito ai danni subiti dalla palazzina e lo spostamento alla sede attuale, la collezione di dipinti fu distaccata presso il Museo Sartorio.
* Civico [[Museo del Risorgimento e Sacrario Oberdan]], raccoglie cimeli rinascimentali cittadini, precedentemente parte della raccolta del Museo di storia patria, ospitati in un edificio costruito nel [[1934]] dall'architetto [[Umberto Nordio]] sul luogo della scomparsa caserma nella quale era stato giustiziato [[Guglielmo Oberdan]], nella [[Piazza Oberdan (Trieste)|piazza omonima]].
* Civico Museo della [[Risiera di San Sabba]], conserva, in alcune sale del monumento, ristrutturato nel [[1965]] (architetto Romano Boico), una raccolta di cimeli provenienti dai campi di sterminio tedeschi e oggetti sottratti dai nazisti agli ebrei triestini.
* Civico Museo di guerra per la pace "[[Diego de Henriquez]]", istituito nel [[1997]], raccoglie cimeli di storia militare riuniti dal collezionista Diego de Henriquez.
* [[Lapidario Tergestino]], ospitato in uno dei bastioni del Castello, custodisce reperti provenienti dagli edifici della Trieste romana e precedentemente custoditi nell'Orto lapidario.
* [[Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa]], nato dalla collaborazione del Comune con le [[Poste italiane]] e ospitato nel palazzo delle Poste del [[1894]], raccoglie cimeli postali della regione e delle zone limitrofe.
* [[Museo Etnografico di Servola]], sorto nel 1975, per iniziativa di don Dušan Jakomin, con lo scopo di raccogliere, conservare, esporre e mettere a disposizione di studiosi e di quanti siano interessati, documenti e oggetti legati alla storia, alla cultura e al costume del rione di Servola.
 
==== Musei scientifici ====
* [[Science centre immaginario scientifico]]. Situato nella splendida baia di Grignano, a ridosso del Parco di Miramare di Trieste, il Science Centre Immaginario Scientifico (IS) è un museo della scienza interattivo e multimediale. Il centro adotta originali tecniche espositive e innovative metodologie di animazione didattica che lo inseriscono nella tipologia dei cosiddetti “musei di nuova generazione” – ovvero i “science centre” di scuola anglosassone&nbsp;– che rivoluzionano le modalità tipiche di un museo tradizionale: da luogo deputato alla conservazione ed esposizione di reperti e vecchi strumenti, il museo si trasforma in un luogo vivo, dove il visitatore interagisce con gli oggetti presenti e con gli ambienti museali.
* Civico [[Museo di storia naturale di Trieste|Museo di storia naturale]], inaugurato nel [[1846]] da un'associazione privata (la "Società di amici della scienza naturale") come "Gabinetto zoologico-zootomico", venne donato alla città nel [[1852]] e si trasferì nella sede attuale con il nome di "Civico museo ''Ferdinando Massimiliano''". Comprende una sezione botanica, una sezione zoologica, una sezione paleontologica e una mineralogica e svolge attività didattica e di ricerca.
* Civico [[Acquario Marino]], inaugurato nel [[1933]] ed ospitato nell'ex "Peschiera Centrale", edificata nel [[1913]] in [[Art Nouveau|stile liberty]] dall'architetto [[Giorgio Polli]]. Ospita esemplari della fauna marina [[Mar Adriatico|adriatica]] in un sistema di vasche con acqua prelevata direttamente dal mare.
* Civico [[Museo del mare (Trieste)|Museo del mare]], inaugurato nel [[1904]] come "Museo della pesca" dalla "Società di pesca e piscicultura marina". A questo si aggiunsero materiali provenienti dall'Istituto nautico "Tomaso di Savoia Duca di Genova" di Trieste, con la trasformazione in "Esposizione marina permanente", affidato alla "Società adriatica di scienze naturali". Nel [[1968]] divenne il museo attuale con la nuova sede allestita dall'architetto [[Umberto Nordio]]. Ospita i materiali sulla storia della marineria triestina.
* [[Orto botanico di Trieste|Orto Botanico]], fondato nel [[1842]] dal "Gremio farmaceutico", a cui seguì nel [[1861]] un giardino per le specie spontanee dell'ambiente carsico. Nel [[1903]] ricevette il nome attuale.
 
==== Musei letterari ====
* Museo [[Joyce Museum]], nato nel [[2004]] dalla collaborazione tra Comune e [[Università degli studi di Trieste|Università]], come centro di documentazione e studio di [[James Joyce]] in [[Italia]].
* [[Museo sveviano]], ospitato a palazzo Biserini presso la Biblioteca civica, centro di documentazione e di studio su [[Italo Svevo]] (pseudonimo dell'industriale triestino Ettore Schmitz).
* [[Museo petrarchesco piccolomineo]], aperto nel [[2003]] per l'esposizione delle opere di [[Francesco Petrarca]] ed [[Enea Silvio Piccolomini]] conservate nella Biblioteca Hortis.
 
==== Dimore storiche ====
* [[Civico museo Sartorio]], ospitato in una villa settecentesca, ristrutturata nell'Ottocento e appartenente alla famiglia Sartorio. Conserva alcuni ambienti con arredi originali e diverse collezioni donate alla città, il ''Trittico di Santa Chiara'', opera di [[Paolo Veneziano|Paolo]] e [[Marco Veneziano]] del [[1328]] e disegni di [[Giambattista Tiepolo]].
* Civico [[Museo Morpurgo de Nilma]], ospitato nell'appartamento ottocentesco dei banchieri Morpurgo, con gli arredi originali, donato dalla famiglia al Comune nel [[1943]].
 
[[File:Museo ferroviario.jpg|thumb|right|[[Museo ferroviario di Trieste Campo Marzio|Museo ferroviario]]]]
==== Altri musei ====
* [[Museo della Civiltà Istriana, Fiumana e Dalmata]]
* Museo della [[Bora]]
* [[Museo ebraico Carlo e Vera Wagner|Museo della comunità ebraica]]
* [[Museo della Fondazione Giuseppe Scaramangà di Altomonte]]
* [[Galleria Nazionale d'Arte Antica (Trieste)|Galleria Nazionale d'Arte Antica]]
* [[Museo Nazionale dell'Antartide "Felice Ippolito"|Museo Nazionale dell'Antartide]]
* [[Museo ferroviario di Trieste Campo Marzio|Museo ferroviario]]
* [[Museo etnografico di Servola]]
* [[Speleovivarium|Museo speleologico "Speleovivarium"]]
* [[Museo della Farmacia "Picciola"]]
* [[Museo Commerciale]]
* [[Antiquarium di Borgo San Sergio]]
* [[Donazione Sambo]]
 
=== Teatro ===
[[File:Politeama Rossetti Trieste.jpg|thumb|right|[[Politeama Rossetti]]]]Questi sono i principali teatri di Trieste:
* [[Politeama Rossetti|Teatro Rossetti - Stabile del Friuli Venezia Giulia]]
* [[Teatro Verdi (Trieste)|Teatro Comunale Giuseppe Verdi]]
* Teatro Sala Tripcovich
* Teatro Orazio Bobbio (ex ''Contrada'')
* Teatro Miela Reina
* Teatro dei Fabbri
* Teatro Franco e Franca Basaglia
* Teatro la Barcaccia
* Teatro Silvio Pellico
* Teatro Stabile Sloveno - ''Slovensko Stalno Gledališče''
 
=== Letteratura ===
[[File:James Joyce in Trieste.JPG|thumb|right|"... la mia anima è a Trieste&nbsp;...", James Joyce, lettera a [[Nora Barnacle|Nora]], 27&nbsp;ottobre&nbsp;1909]]
[[File:Svevo.jpg|thum|right|[[Italo Svevo]]]]
[[File:Umberto Saba.jpg|thumb|right|[[Umberto Saba]]]]
L'ambiente culturale [[Mitteleuropa|mitteleuropeo]] e la particolare storia di Trieste hanno favorito fin dall'Ottocento l'affermazione di scrittori triestini e l'arrivo di importanti autori stranieri che nella Città vissero a lungo. L'elenco di sotto comprende i più importanti scrittori nativi di Trieste e altri scrittori che vissero e scrissero loro opere nel e/o sul capoluogo giuliano.
{{MultiCol|85%}}
'''Scrittori di [[lingua italiana]]:'''
* [[Francesco Burdin]]
* [[Carolus Cergoly]]
* [[Mauro Covacich]]
* [[Diego De Castro]]
* [[Piero Dorfles]]
* [[Marcello Labor]]
* [[Giuseppe O. Longo]]
* [[Claudio Magris]]
* [[Bruno Maier]]
* [[Stelio Mattioni]]
* [[Elody Oblath]]
* [[Pier Antonio Quarantotti Gambini]]
* [[Renzo Rosso]]
* [[Pino Roveredo]]
* [[Paolo Rumiz]]
* [[Umberto Saba]]
* [[Bruno Giordano Sanzin]]
* [[Scipio Slataper]]
* [[Giani Stuparich]]
* [[Italo Svevo]]
* [[Susanna Tamaro]]
* [[Fulvio Tomizza]]
* [[Bruno Vasari]]
* [[Franco Vegliani]]
* [[Giorgio Voghera]]
* [[Guido Voghera]]
 
'''Scrittori [[Dialetto triestino|dialettali]]:'''
* [[Carpinteri & Faraguna|Lino Carpinteri]]
* [[Carpinteri & Faraguna|Mariano Faraguna]]
* [[Virgilio Giotti]] (premiato nel [[1957]] dall'[[Accademia dei Lincei]]
 
'''Scrittori di [[lingua ebraica]]'''
* [[Samuel David Luzzatto]] in [[lingua ebraica]] : שמואל דוד לוצאטו
{{ColBreak}}
'''Scrittori di [[lingua tedesca]]:'''
* [[Theodor Däubler]]
* [[Julius Kugy]]
* [[Robert Hamerling]]
* [[Veit Heinichen]]
* [[Rainer Maria Rilke]]
* [[Günter Schatzdorfer]]
 
'''Scrittori di [[lingua inglese]]:'''
* [[Richard Francis Burton]] (nel [[XIX secolo]], in epoca asburgica, visse i suoi ultimi 18 anni di vita a Trieste)
* [[James Joyce]]
* [[Jan Morris]] (lasciò Trieste nel [[1954]], subito dopo la ricongiunzione della città all'Italia)
 
'''Scrittori di [[lingua slovena]]:'''
* [[Vladimir Bartol]]
* [[Dušan Jelinčič]]
* [[Miroslav Košuta]]
* [[Marko Kravos]]
* [[Boris Pahor]]
* [[Alojz Rebula]]
* [[Igor Škamperle]]
 
'''Scrittori di [[lingua francese]]:'''
* [[Vitomir Ahtik]]
* [[Françoise Bergère]]
* [[Stendhal]], console di Francia a Trieste nel 1831
* [[Charles Nodier]] (1780&nbsp;– 1844)
* [[Paul Morand]] (1888-1976)
* [[Marie Bonaparte]], (castello di Duino)
{{EndMultiCol}}
 
=== Media ===
Elenco dei media di diffusione locale fruibili a Trieste:
{| class="wikitable" border=1 cellspacing=0
!Quotidiani!!Periodici!!Case Editrici!!TV!!Radio!!Internet
|-
|valign=top|
* ''[[Il Piccolo]]''
* ''[[Primorski dnevnik]]''
|valign=top|
* ''[[Vita Nuova]]''
* ''[[Il Mercatino]]''
* ''[[La Gazzetta Giuliana]]''
* ''[[NTWK]]''
* ''5Starlife''
* ''[[Konrad]]''
* ''[[Il Massimiliano]]''
* ''[[Artecultura]]''
* ''[[La Voce di Trieste]]''
|valign=top|
Nazionali
* ''[[Asterios Editore]]''
* ''[[Editoriale Scienza]]''
* ''[[Edizioni EL]]''
Locali
* ''[[Editoriale Stampa Triestina]]''
* ''[[Edizioni Italo Svevo]]''
* ''[[Lint Editoriale]]''
* ''[[Hammerle Editori]]''
* ''[[Luglio Editore]]''
* ''[[La Mongolfiera]]''
* ''[[Beit casa editrice]]''
* ''[[Bohem Press Italia]]''
|valign=top|
* ''[[RAI Friuli-Venezia Giulia]]''
* ''[[Telequattro]]''
* ''[[Trieste Oggi tv]]''
Redazioni di Trieste:
* ''[[Antenna 3 Nord Est]]''
* ''[[Free (televisione)|Free]]''
|valign=top|
* ''[[Radio Attività]]''
* ''[[Radio Fragola]]''
* ''[[Radio Nuova Trieste]]''
* ''[[Radio Punto Zero Tre Venezie]]''
* ''[[Radio Invidia]]''
* ''[[Radio Romantica]]''
* ''[[Radio Vasco]]''
|valign=top|
* ''[[Trieste Oggi]]''
* ''[[Bora.la]]''
* ''[[Trieste nascosta]]''
* ''[[Trieste All News]]''
* ''[[Trieste Prima]]''
* ''[[Il Bollettino Trieste]]''
|}
 
=== Eventi ===
[[File:Alessandro D'Alatri.jpg|thumb|right|upright|[[Alessandro D'Alatri]] riceve il Premio "Città di Trieste" per il cinema]]
[[File:Trieste Barcolana 29.jpg|thumb|Imbarcazioni iscritte alla Barcolana in attesa del segnale di partenza]]
* '''Trieste film festival''', festival cinematografico che si tiene in gennaio
* '''[[Science Plus Fiction]]''', novembre, festival cinematografico dedicato alla [[fantascienza]].
* '''[[La Notte dei Saldi]]''', luglio, negozi aperti fino a notte fonda, concerti e attrazioni in tutta la città nel primo sabato di luglio in occasione dell'inizio dei saldi estivi.
* '''Triskell''', festival celtico che si tiene in giugno.
* '''ITS - International talent support''' concorso internazionale di moda accessori e fotografia, si tiene a metà luglio.
* '''Piazza Europa''' - Esposizione di commercio itinerante, settembre, nel Borgo Teresiano commercianti ambulanti da tutta Europa riportano la città ai fasti imperiali, in un clima mitteleuropeo di cui la città è simbolo. L'evento è organizzato dalla Camera di Commercio di Trieste.
* '''ERA''' - Esposizione di Ricerca Avanzata, novembre - dicembre, rassegna biennale di scienza e tecnica organizzata da "Globo divulgazione scientifica", che vede la partecipazione di numerosi istituti di ricerca nazionali ed internazionali.
* '''Bavisela''', maggio, manifestazione sportiva di richiamo internazionale, [[Maratona (atletica leggera)|maratona]], [[triathlon]], [[skiroll]], ecc...
* '''Barcolissima''', agosto, musica dal vivo, intrattenimento, specialità gastronomiche ed il concorso "La Nonna di Trieste" presso la pineta di Barcola.
* '''[[Barcolana]]''', la [[regata]] velica più affollata del mondo: vi partecipano circa 2000 barche. Si tiene ogni anno la seconda domenica di ottobre.* '''[[Fiera di San Nicolò]]''', dicembre, dal 1923 in [[Viale XX Settembre (Trieste)|viale XX Settembre]], con il "vero" San Nicolò che il 6 dicembre regala dolci ai bambini.
* '''[[Mercatini di Natale]]''', dicembre, in piazza Sant'Antonio.
* '''[[Presepe vivente|Il Presepe Vivente]]''', dicembre, in piazza Sant'Antonio tanti animali vivi ed il cammello Giulio, beniamino di triestini e turisti.
* '''Ars Nova International Music Competition''', dicembre, manifestazione di musica classica di richiamo internazionale per centinaia di ragazzi e giovani provenienti da tutta Europa, evento premiato al Festival Città Impresa Nord Est 2012.
* [[CXG]], concerto tenuto ogni anno al [[Teatro Miela]] in ricordo di Gabriele Manfioletti Manfioletti, diciottenne triestino scomparso prematuramente.
Dal [[2007]] in città si svolge il [[Premio Letterario Nazionale "Città di Trieste"]]. Durante l'evento tra gli altri viene assegnato il "Città di Trieste" riconoscimento alla carriera per la letteratura, il cinema e il teatro con la consegna dell'[[Alabarda d'oro]], scultura realizzata dal celebre artista triestino [[Bruno Chersicla]].
 
== Geografia antropica ==
 
[[File:Circoscrizioni-trieste.png|right|thumb|Le 7 circoscrizioni comunali|351x351px]]
=== Circoscrizioni e rioni ===
'''Circoscrizioni'''
# [[I Circoscrizione (Trieste)|Altipiano Ovest]]
# [[II Circoscrizione (Trieste)|Altipiano Est]]
# [[III Circoscrizione (Trieste)|Roiano-Gretta-Barcola-Cologna-Scorcola]]
# [[IV Circoscrizione (Trieste)|Città Nuova - Barriera Nuova - San Vito - Città Vecchia]]
# [[V Circoscrizione (Trieste)|Barriera Vecchia - San Giacomo]]
# San Giovanni - [[Chiadino]] - [[Rozzol Melara|Rozzol]]
# [[Servola]] - [[Chiarbola]] - [[Valmaura]] - [[Borgo San Sergio]]
 
Rioni tradizionali e/o frazioni corrispondenti alle circoscrizioni
# Borgo San Nazario, [[Contovello]] (''Kontovel''), [[Prosecco (Trieste)|Prosecco]] (''Prosek''), [[Santa Croce (Trieste)|Santa Croce]] (''Križ''), Borgo SS. Quirico e Giulitta,
# [[Banne (Trieste)|Banne]] (''Bani''), [[Basovizza]] (''Bazovica''), [[Gropada]], [[Opicina]] (''Opčine''), [[Padriciano]] (''Padriče''), [[Trebiciano]] (''Trebče''),
# [[Barcola]] (''Barkovlje''), [[Cologna (Trieste)|Cologna]], [[Conconello]] (''Ferlugi''), [[Gretta]] (''Greta''), [[Grignano (Trieste)|Grignano]] (''Grljan''), Guardiella (''Vrdela''), [[Miramare (Trieste)|Miramare]] (''Miramar''), [[Roiano]] (''Rojan''), [[Scorcola]]
# [[Barriera Nuova]], [[Borgo Giuseppino]], [[Borgo Teresiano]], Città Nuova, [[Città Vecchia (Trieste)|Città Vecchia]], [[San Vito (quartiere di Trieste)|San Vito]], [[San Giusto (Trieste)|San Giusto]], Campi Elisi, Sant'Andrea, Cavana
# Barriera Vecchia (''Stara mitnica''), San Giacomo (''Sv. Jakob''), Santa Maria Maddalena Inferiore
# [[Cattinara]] (''Katinara''), [[Chiadino]], San Luigi, Guardiella (''Vrdela''), Longera (''Lonjer''), San Giovanni (''Sv. Ivan''), Rozzol, Melara
# [[Chiarbola]], Coloncovez (''Kolonkovec''), Santa Maria Maddalena Inferiore - Raute (''Rovte''), Santa Maria Maddalena Superiore, [[Servola]] (''Škedenj''), Poggi Paese, Poggi Sant'Anna (''Sv. Ana''), [[Valmaura]], [[Altura (Trieste)|Altura]]
 
== Economia ==
[[File:Pontone Ursus.jpg|200px|right|thumb|upright|La [[gru (trasporto)|gru]] "Ursus" montata su pontone a Trieste]]Le attività commerciali e industriali della città sono ancora legate, anche se in misura minore rispetto al passato, al [[Porto di Trieste|porto]]. Nonostante l'incidenza negativa di quest'ultimo sul piano economico e occupazionale, la popolazione triestina gode di un alto tenore di vita (nel [[2008]] la [[Provincia di Trieste]] era seconda in Italia dopo quella di [[Provincia di Milano|Milano]]<ref>Qui di seguito si elencano i 6 parametri utilizzati da ''[[Il Sole 24 Ore]]'' per la determinazione del tenore di vita: 1) Pil pro capite; 2) depositi bancari pro capite; 3) importo medio delle pensioni; 4) consumi delle famiglie (per auto, mobili ed elettrodomestici); 5) indice Foi sul costo della vita; 6) costo delle abitazioni (Elaborazione de ''[[Il Sole 24 Ore]]'' su dati dell'Istituto Tagliacarne, [[Associazione Bancaria Italiana|ABI]]-[[Bankitalia]], [[Istat]], [[Inps]], Findomestic, Centro Studi Sintesi ed Orizzonti Immobiliari). Cfr. ''Il Sole 24 Ore'' del 29 dicembre 2008 (Inserto: ''Dossier del Lunedì'' pag. 4)</ref>) e di elevati livelli di reddito<ref>La [[Provincia di Trieste]], corrispondente sotto il profilo demografico in massima parte alla città di Trieste, aveva, secondo le ultime rilevazioni del 2007 ([[Il Sole 24 Ore]] / Istituto Tagliacarne) un Pil di Euro 28.941,25 pro capite (del 17,2% superiore alla media nazionale). Cfr. ''Il Sole 24 Ore'' del 29 dicembre 2008 (Inserto: ''Dossier del Lunedì'' pag. 4)</ref>.
Nel settore dell'[[industria]] ci sono stabilimenti che trattano la metallurgia e la meccanica industriale e [[Cantiere navale di Trieste|navale]], in funzione dalla fine dell'Ottocento.[[File:Logo Generali group.png|150px|thumb|left|[[Assicurazioni Generali|Generali group]], la più grande compagnia assicurativa italiana]]
 
La città è sede di compagnie assicurative, fondate a Trieste nel periodo Asburgico: come [[Assicurazioni Generali]], [[SASA (Assicurazione)|SASA Assicurazioni]], [[Riunione Adriatica di Sicurtà|RAS]] e [[Lloyd Adriatico]].
 
La [[Ferriera di Servola]] è un complesso industriale specializzato nella produzione di [[ghisa]], sito a [[Servola]], un rione di Trieste. Il complesso siderurgico si estende per 560.000 metri quadri<ref>[http://forumtrieste2011.files.wordpress.com/2010/11/1_la-ferriera_schede-tecniche.pdf Forum Trieste 2011]</ref> e all'ottobre 2012 impiega direttamente circa 500 dipendenti più 300 dell'indotto<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2012-10-12/ferriera-servola-avvia-chiusura-064444.shtml?uuid=AbvRu1rG IlSole24Ore]</ref>.
 
La [[Wärtsilä Italia|fabbrica macchine della Wärtsilä Italia]], ex [[Grandi Motori Trieste]], è il più grande stabilimento per la produzione di motori navali in Europa e uno dei più importanti di componenti per [[centrali elettriche]]. Lo stabilimento, in continua crescita, ha ricevuto anche delle commesse per le ricostruzioni di centrali in [[Iraq]]. Trieste è anche sede del gruppo [[Fincantieri]] (con cantieri presenti in Italia e Stati Uniti), leader mondiale nella costruzione di navi da crociera e in ascesa nel settore della marina militare.
 
Grazie allo sviluppo dell'industria meccanica favorito dai numerosi cantieri navali, a partire dai primi anni del [[XX secolo]] vennero fondate anche società per la produzione di velivoli e autoveicoli, raggiungendo il massimo sviluppo a partire dal [[1922]]<ref>[http://dipeco.economia.unimib.it/web/pdf/pubblicazioni/wp132_08.pdf Between Agnelli and Mussolini: Ford’s unsuccessful attempt to penetrate the Italian automobile market in the interwar period, Università di MIlano-Bicocca, pag.6]</ref>, con l'insediamento di uno stabilimento della [[Ford]] e della sede legale della filiale italiana<ref>[http://media.ford.com/timeline/index.cfm?dec=4 media.ford.com Ford Timeline]</ref>, per poi vedere chiudere le attività produttive dal [[1931]] in poi a causa delle pressioni della Fiat al regime fascista.<ref>[http://dipeco.economia.unimib.it/web/pdf/pubblicazioni/wp132_08.pdf Between Agnelli and Mussolini: Ford’s unsuccessful attempt to penetrate the Italian automobile market in the interwar period, Università di MIlano-Bicocca, pag.8, 12]</ref>
 
Le ultime imprese attive nella produzione di autoveicoli chiusero nel secondo dopoguerra.
 
A Trieste si trovano anche i laboratori dell'[[Alcatel]] e della [[Telit]], importanti compagnie operante nel settore delle telecomunicazioni.
 
Nel settore alimentare possiamo ricordare importanti società come [[Illycaffè|Illy]] (caffè), Principe e Sfreddo (salumi), Parovel, Potocco, [[Pasta Zara]], Stock. Sono di fondazione triestina anche la [[Hausbrandt]] (caffè) e la [[Dreher]].
 
Oltre il 90% di tutte le aziende industriali e buona parte di quelle artigianali (es. Zona Artigianale Dolina) trovano la loro sede nella zona industriale sita nelle valli di Zaule e delle Noghere, a cavallo dei Comuni di Trieste, [[Muggia]] e [[San Dorligo della Valle]], amministrata dall'[[Ente Zona Industriale di Trieste|EZIT]].
 
A Trieste è presente un settore avanzato della ricerca scientifica, un Sincrotrone, un centro Avanzato di Fisica Teorica, e terziario avanzato.
 
Nella zona di Trieste è, in discussione su pressione della Regione, la costruzione di uno o due gassificatori di [[gas naturale liquefatto|GNL]]: uno a terra in zona [[Aquilinia|Zaule]] ed uno fuori costa nel [[Golfo di Trieste]].
 
A Trieste c'è anche la sede dell'[[Italia Marittima]] (ex [[Lloyd Triestino]]) società nata nel 1836 ed a oggi una delle più vecchie e longeve compagnie di navigazione del mondo.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:Grande Viabilità Triestina.svg|thumb|right|Raccordi autostradali e superstrade a Trieste. In verde chiaro le tratte inaugurate nel 2008.]]
[[File:Segnaletica multilingue.JPG|thumb|right|Segnaletica stradale multilingue a Prosecco]]
 
=== Rete stradale e autostradale ===
{{C|Non aderente alle linee guida e scritta con linguaggio non enciclopedico, da guida turistica|trasporti|arg2=Friuli-Venezia Giulia|gennaio 2013}}
Trieste è un importante nodo di comunicazioni tra l'Italia e tutta l'Europa dell'est.
 
Principali infrastrutture:
* [[File:Autostrada A4 Italia.svg|23px]] [[Autostrada A4 (Italia)|A4]] Torino - Sistiana (Trieste).
* [[File:Italian traffic signs - autostrada.svg|22px]] [[Raccordo autostradale 13]] Sistiana - Padriciano.
::Il collegamento con la [[SS 202]] è stato aperto il 19 novembre [[2008]]
* [[File:Italian traffic signs - strada europea 70.svg|23px]] Il [[Strada europea E70|tracciato europeo E70]] che prosegue verso [[Lubiana]].
* [[File:Italian traffic signs - strada europea 61.svg|23px]] Il [[Strada europea E61|tracciato europeo E61]] [[Villaco]] (Austria) - [[Fiume]] (Croazia).
* [[File:Italian traffic signs - strada europea 751.svg|23px]] Il [[Strada europea E751|tracciato europeo E751]] per [[Capodistria]] e [[Pola]].
 
È raggiungibile in automobile dall'autostrada A4 Venezia&nbsp;– Trieste (interessata negli ultimi tempi da un progetto di allargamento a tre corsie per ogni senso di marcia visto l'aumento sensibile del flusso veicolare negli ultimi anni) attraverso il primo svincolo presso [[Sistiana]] da cui ci si collega alla [[Strada statale 14 della Venezia Giulia|Strada regionale 14]] e si può ammirare il paesaggio sul golfo dalla cosiddetta [[Costiera triestina|Strada Costiera]]. Dopo questa uscita l'autostrada prende il nome di Raccordo Autostradale 13. Altre uscite sono nei pressi di [[Prosecco (Trieste)|Prosecco]] ed è stato ultimato e aperto al traffico a novembre 2008 l'ultimo tratto Padriciano&nbsp;– Cattinara.
La città è collegata anche alla rete autostradale Slovena. Verso [[Lubiana]] il transito avviene attraverso il vecchio valico confinario di [[Fernetti]], mentre verso l'[[Istria]] avviene attraverso la bretella verso il valico di Rabuiese che collega la città alla rete autostradale verso [[Capodistria]] e [[Pola]].
 
L'insieme delle strade a scorrimento veloce che collegano l'A4 a Trieste e ai valichi con la Slovenia è definito [[Grande Viabilità Triestina]].
 
Il sistema delle infrastrutture stradali è ampiamente sfruttato dall'Autostazione di Trieste che garantisce collegamenti in pullman quotidiani per numerosi centri urbani di [[Slovenia]], [[Croazia]], [[Serbia]] e la capitale bulgara [[Sofia]], mentre alcune autolinee collegano, con una frequenza minore, la città con altri stati dei [[Balcani]].
 
=== Rete ferroviaria ===
[[File:Trieste central station.JPG|thumb|right|La stazione ferroviaria di Trieste Centrale]]Trieste è servita dalle linee [[Ferrovia Venezia-Trieste|per Venezia]] e [[Ferrovia Udine-Trieste|Udine]] di [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI S.p.A.]] che la collegano con il resto del paese; l'austroungarica [[Ferrovia Meridionale]] collega la città con Lubiana e [[Vienna]], mentre la [[Ferrovia Transalpina]] raggiunge l'attuale [[Repubblica Ceca]].
Il traffico passeggeri di Trieste è concentrato nella [[Stazione di Trieste Centrale|Stazione Centrale]] con collegamenti quotidiani ([[Eurostar City Italia|EurostarCity]], [[InterCity (Italia)|InterCity]], [[InterCity (Italia)#InterCity Notte|Intercity Notte]]) verso le maggiori località italiane.
 
Il 2 aprile [[2009]] ha iniziato l'attività il nuovo terminal ''[[Deutsche Bahn|DB]] AutoZug'' per il trasporto ferroviario con auto al seguito con partenze quattro volte alla settimana per diverse città [[germania|tedesche]].
 
Dal porto di Trieste partono quotidianamente numerosi treni merci e le cosiddette ''RoLa'' (''Rollende Autobahn'', "autostrade viaggianti"). Le principali destinazioni sono, in Europa: [[Salisburgo]], [[Villach]], [[Linz]], [[Vienna]], [[Distretto di Litoměřice|Lovosice]], [[Brno]], [[Bratislava]], [[Budapest]], [[Monaco di Baviera]] e [[Ulma]]. In Italia i treni servono [[Bologna]], [[Milano]] e [[Padova]], mentre navette merci collegano il porto con l'interporto di [[Cervignano del Friuli]]. Sono in corso d'organizzazione servizi analoghi con gli autoporti di Fernetti e Gorizia.
 
Trieste è anche attraversata dal [[Corridoio paneuropeo V]], che collega [[Venezia]] a [[Kiev]] e da due [[Reti di trasporto trans-europee|progetti TEN-T]] dell'[[Unione Europea]]: il progetto prioritario 6 (Lione - confine ucraino) e il corridoio Baltico - Adriatico<ref>[http://ec.europa.eu/transport/infrastructure/connecting/doc/revision/list-of-projects-cef.pdf Core Network Corridors: 1. Baltic – Adriatic Corridor, TEN-T, Unione Europea]</ref>.
Nell'ambito dello sviluppo di queste direttrici sono in progetto opere per il miglioramento della mobilità europea, tra cui il tracciato AV - AC Venezia - Trieste, attualmente in fase di approfondimento delle condizioni progettuali (ipotesi di tracciato con affiancamento Autostrada A4), che comprende anche il progetto sotterraneo Ronchi dei Legionari - Trieste, in fase di modifica dopo la bocciatura nella [[valutazione di impatto ambientale]].
 
Sono allo studio anche diverse ipotesi per il tracciato Trieste - [[Divaccia]] ([[Slovenia]]), la tratta transfrontaliera, probabilmente tutta in galleria sotterranea che, attraversata la città, si collegherà alla bretella ferroviaria proveniente da [[Capodistria]] per poi dirigersi verso [[Lubiana]].
 
=== Aeroporto ===
Una delle principali porte di accesso a Trieste è l'[[Aeroporto di Trieste]], situato a 20&nbsp;km a nord-ovest dalla città. È uno degli scali più attivi del nord-est Italia, con un traffico di 882.146 passeggeri nel [[2012]]. Nella struttura operano le compagnie aeree quali [[Alitalia]], [[Lufthansa]] e [[Ryanair]] con voli diretti a molte delle maggiori capitali d'[[Europa]] oltre a vari collegamenti nazionali. Altri aeroporti utilizzati per raggiungere Trieste sono l'[[Aeroporto di Venezia]] e l'[[Aeroporto di Treviso]], a poco più di un'ora dalla città.
 
=== Portualità ===
[[File:Porttrieste old.jpg|right|thumb|[[Porto di Trieste|Porto vecchio]]]]
[[File:Bus Trieste Piazza Unita.jpg|thumb|right|219x219px|Bus urbani della Trieste Trasporti]]
[[File:2e40x-020493santanastasio.jpg|217x217px|thumb|right|[[Tranvia di Opicina]]]]
{{Vedi anche|Porto di Trieste}}
Trieste ha un [[porto di Trieste|porto]] di notevoli dimensioni con diversi terminali, da quello [[container]], alle banchine per i traffici [[Ro-Ro]] con la [[Grecia]] e la [[Turchia]], principale "porta" europea dei prodotti turchi, fondamentali per lo scalo. Rilevanti anche la movimentazione del [[caffè]] (un terzo delle importazioni nazionali) e il terminale petrolifero, da cui parte l'oleodotto Transalpino, che rifornisce [[Austria]], [[Baviera]] e [[Repubblica Ceca]].
Riguardo al [[trasporto pubblico|traffico passeggeri]] è in crescita l'attività croceristica che porta ogni estate più di 100.000 passeggeri.
È prevista la costruzione della ''Piattaforma Logistica'', uno snodo intermodale porto - ferrovia che riguarderà l'attuale settore del Porto Nuovo dove attualmente sorge la Ferriera di Servola.
 
=== Mobilità urbana ===
==== Autolinee e tranvie ====
Il sistema dei trasporti di Trieste è gestito dalla [[Trieste Trasporti]] ed è ben sviluppato e distribuito su tutto il territorio comunale e provinciale. La rete di autobus comprende le linee cosiddette "urbane", il cui percorso rimane all'interno del territorio provinciale, nonché diverse linee che collegano la città alle sue frazioni come [[Basovizza]], [[Prosecco (Trieste)|Prosecco]] o [[Opicina]] sull'altopiano carsico, e l'unica tranvia rimasta in funzione, il ''[[tram de Opcina]]''. Altre linee coprono l'intero territorio provinciale raggiungendo [[Muggia]] e [[Sistiana]].
Il 1º settembre [[2008]] la Trieste Trasporti istituì una linea internazionale che collegava la città con [[Sesana]]. La linea è ora gestita dall'Avrigo, vettore sloveno.
 
In passato furono in esercizio una [[Rete tranviaria di Trieste|rete tranviaria urbana]] ed una [[Rete filoviaria di Trieste|rete filoviaria urbana]].
 
==== Collegamenti marittimi ====
Trieste ha una lunga tradizione nei collegamenti via mare, che servono la città e le zone limitrofe sia nella regione Friuli-Venezia Giulia e l'Istria. Tali linee cessarono di operare nella seconda metà degli [[Anni 1970|anni settanta]] del [[XX secolo]], per essere ripristinate solo a partire dell'estate [[1999]].
La Trieste Trasporti organizza attualmente le linee di navigazione con il capoluogo verso la cittadina istriana di [[Muggia]] e nel periodo estivo sono attivi altri collegamenti verso [[Barcola]] e poi [[Grignano (TS)|Grignano]] e Sistiana, dalla quale era attivo un servizio marittimo per Duino e Monfalcone, attualmente sospeso a causa di problemi nell'approdo monfalconese. Questi servizi sono però curati da compagnie di navigazione locali.
 
Sempre durante il periodo estivo è attivo un collegamento marittimo gestito dall'APT con la cittadina di [[Grado (Italia)|Grado]].
 
La società Trieste Lines, invece, ha in gestione il sistema di collegamenti con la costa istriana, con aliscafi veloci che raggiungono [[Pirano]], [[Rovigno]] e [[Pola]].
 
{| class="wikitable"
! Azienda || Armatore || Linea || Periodo || Frequenza
|-
|[[Trieste Trasporti]] || Delfino Verde Navigazioni || Trieste - Barcola - Grignano - Sistiana || Maggio - settembre || 5 viaggi quotidiani
|-
|[[Trieste Trasporti]] || Delfino Verde Navigazioni || Trieste - Muggia || Intero anno || 10 viaggi giorni feriali, 6 festivi
|-
| [[APT Gorizia]] || Delfino Verde Navigazioni || Trieste - Grado || Giugno - settembre || 3 viaggi quotidiani
|-
| [[Trieste Lines]] || Trieste Lines || Trieste - Pirano - Rovigno - Pola || 28 giugno - settembre || Fino a 3 viaggi quotidiani d'estate
|-
|}
 
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Trieste}}
 
=== Consolati ===
Il [[Agente consolare#Corpo consolare|Corpo Consolare]] di Trieste è composto da 32 rappresentanze consolari<ref>[http://www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Italiani/RappresentanzeStraniere.htmd Elenco aggiornato delle Rappresentanze Diplomatiche straniere in Italia]</ref>, le quali sono:
{{MultiCol}}
'''Europa'''
* [[Austria]] ''Consolato onorario''
* [[Belgio]] ''Consolato onorario''
* [[Cipro]] ''Consolato onorario''
* [[Croazia]] ''Consolato generale''
* [[Danimarca]] ''Consolato onorario''
* [[Finlandia]] ''Consolato onorario''
* [[Francia]] ''Consolato onorario''
* [[Grecia]] ''Consolato generale onorario''
* [[Malta]] ''Consolato onorario''
* [[Monaco]] ''Consolato onorario''
* [[Norvegia]] ''Consolato onorario''
* [[Paesi Bassi]] ''Consolato onorario''
* [[Portogallo]] ''Consolato onorario''
* [[Romania]] ''Consolato generale''
* [[Serbia]] ''Consolato generale''
* [[Slovacchia]] ''Consolato onorario''
* [[Slovenia]] ''Consolato generale''
* [[Spagna]] ''Viceconsolato onorario''
* [[Svezia]] ''Consolato onorario''
* [[Ungheria]] ''Consolato onorario''
{{ColBreak}}
'''Americhe'''
* [[Colombia]] ''Consolato onorario''
* [[Guatemala] ''Consolato onorario''
* [[Honduras]] ''Consolato generale onorario''
* [[Perù]] ''Consolato generale onorario''
'''Asia'''
* [[Indonesia]] ''Consolato onorario''
* [[Kazakistan]] ''Consolato onorario''
* [[Libano]] ''Consolato onorario''
* [[Turchia]] ''Consolato generale onorario''
'''Africa'''
* [[Burkina Faso ]] ''Consolato onorario''
* [[Camerun]] ''Consolato onorario''
* [[Eritrea]] ''Consolato onorario''
* [[Sud Africa]] ''Consolato onorario''
{{EndMultiCol}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Libano|Beirut|1956}}<ref name="anci.fvg.it">[http://www.anci.fvg.it/uploads/media/Gemellaggi_aggiornati_al_07.02.2011.pdf ELENCO AGGIORNATO A FEBBRAIO 2011 DEI GEMELLAGGI STIPULATI DAI COMUNI DEL F.V.G.]</ref>
 
* {{Gemellaggio|Camerun|Douala|1971}}<ref name="anci.fvg.it"/>
 
* {{Gemellaggio|Austria|Graz|1973}}<ref>{{cita web|url=http://www.graz.at/cms/beitrag/10021789/315982/|titolo=Città gemellate dal sito del Comune di Graz|accesso=18-09-2012}}</ref>
 
* {{Gemellaggio|Brasile|Santos|1977}}<ref name="anci.fvg.it"/>
 
* {{Gemellaggio|Regno Unito|Southampton|2002}}<ref name="anci.fvg.it"/>
 
* {{Gemellaggio|Francia|Le Havre}}<ref name="anci.fvg.it"/>
 
=== Accordi di collaborazione ===
* {{Gemellaggio|Italia|Venezia|2008}}, firmato a Trieste (10 gennaio 2008)
* {{Gemellaggio|Slovenia|Lubiana|2008}}, firmato a Trieste (18 febbraio 2008)
* {{Gemellaggio|Italia|Milano|2008}}, firmato a Trieste (24 ottobre 2008)
* {{gemellaggio|Croazia|Fiume (Croazia){{!}}Fiume|2011}}, firmato a Fiume (20 settembre 2011)
* {{Gemellaggio|Germania|Rostock|2011}}, firmato a Trieste (5 ottobre 2011)
 
== Sport ==
{{Vedi anche|Baseball a Trieste}}
Nella città sono presenti numerose società sportive, tra le quali:
=== Squadre maschili ===
* l'[[Unione Sportiva Triestina Calcio|Unione Triestina 2012 S.S.D.]], la principale squadra di calcio della città, rinata dopo il fallimento della vecchia società, che milita in Serie D
* la [[Pallamano Trieste]] che milita in [[Serie A - 1ª Divisione Nazionale]]
* la [[Pallacanestro Trieste]] che gioca in [[Campionato di Legadue|LegaDue]]
* i [[Muli Trieste]], società di [[football americano]] che partecipa alla Lega Nazionale American Football
* la Pallanuoto Trieste che partecipa alla [[Campionato italiano maschile di pallanuoto|serie A2]]
* l'[[Edera Trieste]] (Campioni d'Italia 2010-2011) e la [[Kwins Polet Trieste]], squadre di [[hockey in line]] che militano in A1
* l'[[Hockey Club Trieste]], squadra di [[Hockey su prato]], che milita nella serie B
* l'[[Bor Trieste|U.S. Š.Z. Bor]] associazione [[polisportiva]]
* il [[Circolo Sportivo Ponziana 1912]], squadra di calcio che milita in [[Promozione (calcio)|Promozione]]
* l'A.S.D. San Luigi Calcio, squadra di calcio che milita in [[Eccellenza Friuli-Venezia Giulia 2012-2013|Eccellenza]]
* la Junior Alpina Trieste, squadra di baseball e softball con varie categorie (dal minibaseball all'under21). la squadra cadetta nel 2012 giocherà nel campionato di serie B
* Il Venjulia Rugby Trieste, squadra di rugby militante in Serie C con diverse categorie, dal minirugby alla prima squadra.
 
=== Squadre femminili ===
* la società [[Artistica '81|Ginnastica Artistica '81]], che partecipa alla [[Serie A1 GAF|Serie A1 di Ginnastica Artistica Femminile]]
* la Pallanuoto Trieste che partecipa alla [[Campionato italiano femminile di pallanuoto|serie A2]]
* la [[Ginnastica Triestina]] che partecipa alla [[Serie A2 (pallacanestro femminile)|serie A2]] di [[basket]]
 
=== Giro d'Italia ===
Trieste è stata arrivo di tappa del [[Giro d'Italia]]:
* [[Giro d'Italia 1998|1998]] (31 maggio): 15ª tappa, a cronometro, vinta dallo [[Svizzera|svizzero]] [[Alex Zülle]];
* [[Giro d'Italia 2004|2004]] (21 maggio): 13ª tappa, a cronometro, vinta dall'[[Ucraina|ucraino]] [[Serhij Hončar]];
* [[Giro d'Italia 2009|2009]] (10 maggio): 2ª tappa, da [[Jesolo]], vinta dall'[[italia]]no [[Alessandro Petacchi]].
 
Trieste è stata anche partenza di tappa:
* [[Giro d'Italia 2004|2004]] (22 maggio): 14ª tappa, verso [[Pola]].
 
== Curiosità ==
Trieste è, dopo Roma, la città italiana che vanta la maggior concentrazione di dipendenti pubblici sul totale della popolazione residente (la motivazione va ricercata nelle conseguenze dell'[[esodo istriano]]. A Trieste, infatti, fu trovata una sistemazione alle migliaia di esuli provenienti dall'Istria, dal Quarnero, dalla Dalmazia, che già lavoravano per lo Stato italiano prima di lasciare le terre di origine)<ref>[http://www.coordinamentoadriatico.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2744] articolo di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella - 1861-2011 Visioni d'Italia, Corriere della Sera del 17/07/2010</ref>.
 
== Galleria fotografica ==
{{organizzare|Galleria esagerata, non prevista assolutamente dal modello di voce, da ristrutturare e ridimensionare}}
<gallery mode="packed">
File:Miramar Sv. Primoz 2012.JPG|Trieste vista da Santa Croce
File:Trieste01.jpg|Trieste vista dalla [[Strada Napoleonica (Trieste)|Strada Napoleonica]]
File:San Giusto 08.jpg|Il [[castello di San Giusto]]
File:Triest Kathedrale - Fassade 1 Campanile.jpg|Cattedrale di San Giusto
File:Trieste - Faro della Vittoria 006.jpg|Il [[faro della Vittoria (Trieste)|faro della Vittoria]]
File:Schloss miramare.jpg|Castello di Miramare
File:Barcola (TS) Il Lungomare 005.jpg|Viale Miramare
File:406e1-020493cosantanastasio.jpg|Veduta dalla [[Tranvia di Opicina]]
File:Trieste-IMG 3061.JPG|Obelisco di Opicina
File:Trieste-Palazzo del Comune-IMG 2970.JPG|Palazzo del Comune
File:Trieste Canal-Grande.jpg|Canal Grande, prima della costruzione del "Passaggio Joyce" nel 2013
File:CanalePonteRosso.jpg|[[Canal Grande di Trieste|Canal Grande]] di notte
File:Molo Audace 16-12-2007 001.jpg|Il [[molo Audace]]
File:Piazza_Grande_02.jpg|Le bandiere di piazza Unità d'Italia
File:Trieste-DSCF1414.JPG|Palazzo Aedes (''Grattacielo rosso'')
File:Trieste-Canal Grande-DSCF1420.JPG|Palazzo Gopčević
File:Trieste - Acquario 005.jpg|L'[[Civico acquario marino di Trieste|acquario marino]] (S. Maria del Guato)
File:Caduti_Trieste.JPG|Monumento ai caduti nella seconda guerra mondiale presso il Cimitero Sant'Anna
File:Santuario Monte Grisa 001.jpg|Santuario di Monte Grisan visto da Barcola
File:Ss14 trieste.jpg|[[Strada statale 14 della Venezia Giulia|Strada Costiera]]<br />sotto il ciglione carsico
File:Sentiero_Rilke.JPG|Tipica vegetazione carsica
</gallery>
 
== Note ==
{{<references|2}} />
 
== Bibliografia ==
 
* AA. VV., Krajevni leksikon Slovencev v Italiji - Tržaška pokrajina, Založništvo tržaškega tiska, Trst 1990
* Angelo Ara, [[Claudio Magris]]: ''Trieste. Un'identità di frontiera''. Torino, Einaudi 2000 (orig. 1982). ISBN 88-06-59823-6
* De Szombathely Gabrio, Un itinerario di 2000 anni nella storia di Trieste, Edizioni Italo Svevo Trieste 1994
* Fabio Cusin: ''Appunti alla storia di Trieste''. Udine, Del Bianco 1983.
* ''Trieste, Austria, Italia tra Settecento e Novecento: studi in onore di [[Elio Apih]]''. A cura di Marina Cattaruzza. Udine, Del Bianco 1996.
* Marina Cattaruzza: ''L'Italia e il confine orientale 1866-2006''. Bologna, Mulino 2007. ISBN 978-88-15-11394-8
* Francesca Longo e Matteo Moder, Storia della Venezia Giulia 1918-1998, Baldini Castoldi Dalai Editore, Milano 2004, ISBN 88-8490-629-6
* Beniamino Pagliaro: "Trieste, la bella addormentata". Pordenone, Edizioni Biblioteca dell'Immagine 2011. ISBN 88-6391-072-3
* ''[[Com'è bella Trieste]] - Breve viaggio nella Trieste slovena'', pubblicato da Založništvo tržaškega tiska - Editoriale Stampa Triestina, Trieste, 2011.
* B.C. Novak, ''Trieste 1941-1954. La lotta politica, etnica e ideologica'', Mursia, Milano. ISBN 978-88-425-5196-6
 
== Voci correlate ==
{{MultiCol|85%}}
* [[Bora]]
* [[Caffè storici di Trieste|Caffè storici]]
* [[Casa d'Asburgo]]
* [[Cucina triestina]]
* [[Dialetto tergestino]]
* [[Dialetto triestino]]
* [[Diffusione dello sloveno in Italia]]
* [[Minoranze di lingua tedesca|Diffusione del tedesco in Italia]]
* [[Diocesi di Trieste]]
* [[James Joyce]]
* [[Kleine Berlin]]
* [[Memorandum di Londra (1954)]]
* [[Rete Città Sane]]
* [[Ricreatori di Trieste]]
* [[San Nicola di Bari|San Nicolò]]
* [[Stazione di Trieste Centrale]]
{{ColBreak}}
* [[Stazione meteorologica di Trieste Barcola]]
* [[Stazione meteorologica di Trieste Porto]]
* [[Storia degli ebrei di Trieste]]
* [[Città imperiale di Trieste e dintorni]]
* [[Zona d'operazioni del Litorale adriatico]]
* [[Territorio Libero di Trieste]]
* [[Trieste Trasporti]]
* [[I Circoscrizione (Trieste)]]
* [[II Circoscrizione (Trieste)]]
* [[III Circoscrizione (Trieste)]]
* [[IV Circoscrizione (Trieste)]]
* [[Provincia di Trieste]]
* [[Friuli-Venezia Giulia]]
* [[Placito del Risano]]
{{EndMultiCol}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Trieste|q|q_preposizione=su|voy|wikt}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.retecivica.trieste.it/triestecultura/new/ Sito del comune di Trieste - area cultura]
* [http://www.turismofvg.it/it-IT/trieste.html?gclid=CJ7QtpnA_aQCFY8t3wod_n2Uug Sito dell'ente turismo regionale - area Trieste]
* {{Dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Friuli-Venezia_Giulia/Provincia_di_Trieste/|Siti su Trieste}}
 
{{Provincia di Trieste}}
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
{{Provincia Austriaca}}
{{Portale|Friuli-Venezia Giulia|Trieste|Venezia Giulia e Dalmazia}}
 
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Trieste| ]]
{{portale|automobilismo|biografie}}
 
[[Categoria:Piloti della Targa Florio]]
{{Link AdQ|he}}