San Sperate e Gideon Adlon: differenze tra le pagine

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{{S|attori statunitensi}}
{{Divisione amministrativa
 
|Nome ufficiale={{Lingue|it}} San Sperate<br />{{Lingue|sc}} Santu Sparau
{{F|biografie|luglio 2019}}
|Panorama=
{{Bio
|Didascalia=
|Nome = Gideon
|Bandiera=
|Cognome = Adlon
|Voce bandiera=
|Sesso = F
|Stemma=San Sperate-Stemma.png
|LuogoNascita = Los Angeles
|Voce stemma=
|GiornoMeseNascita = 30 marzo
|Stato=ITA
|AnnoNascita = 1997
|Grado amministrativo=3
|LuogoMorte =
|Divisione amm grado 1=Sardegna
|GiornoMeseMorte =
|Divisione amm grado 2=Sud Sardegna
|AnnoMorte =
|Amministratore locale=Enrico Collu
|Attività = attrice
|Partito=[[lista civica]]
|Epoca = 2000
|Data elezione=11/06/2012
|Nazionalità = statunitense
|Data istituzione=
|PostNazionalità =
|Superficie=26.24
|Immagine = Gideon_Adlon_at_SXSW_Red_Carpet_premiere_of_BLOCKERS_(39852909235).jpg
|Note superficie=
|Abitanti=8294
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2015gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 novembre 2015.
|Aggiornamento abitanti=30-11-2015
|Sottodivisioni=
|Divisioni confinanti=[[Assemini]] ([[Città metropolitana di Cagliari|CA]]), [[Decimomannu]] (CA), [[Monastir (Italia)|Monastir]], [[Sestu]] (CA), [[Villasor]]
|Targa=
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=sansperatini
|Patrono=san Sperate
|Festivo=17 luglio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=
|Didascalia mappa=
}}
 
== Biografia ==
{{dx|}}
Conosciuta grazie al suo ruolo di interprete nel film ''[[Giù le mani dalle nostre figlie]]'' e la recente serie tv ''[[The Society (serie televisiva)|The Society]]'', inizia la sua carriera d'attrice in televisione nel 2011 nella serie ''[[Louie (serie televisiva)|Louie]]''. Successivamente compare nella serie di [[Disney Channel (Italia)|Disney Channel]] ''[[Girl Meets World]]'' e in ''[[Criminal Minds]]''. Compare inoltre in due episodi della serie ''[[American Crime (serie televisiva)|American Crime]]''.
'''San Sperate''' ('''''Santu Sparau''''' in [[lingua sarda|sardo]]<ref>Gli abitanti denominano il comune ''Santu Sparau'', ''Santu Sperau'' è adoperato nel resto dell'Isola. {{cita web|url=http://www.sansperate.net/sardu/|titolo=Santu Sperau o Santu Sparau?|accesso=2 giugno 2010}}</ref><ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|p= 592}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 8.294 abitanti della [[provincia del Sud Sardegna]].
 
== Storia ==
=== Dai primi insediamenti alla dominazione romana ===
[[File:Maschera punica.jpg|upright|thumb|left|Maschera punica rinvenuta nella necropoli]]
 
La storia del centro di San Sperate è antichissima. Il paese, come testimoniano anche i numerosi resti ritrovati, è sempre stato abitato e coltivato: recenti scavi dimostrano che i primi insediamenti umani risalirebbero addirittura al [[XVIII secolo a.C.]].
 
Molti di questi antichi reperti risalgono all'[[età del Bronzo]] ([[XIII secolo a.C.]]). Appartengono a questo periodo, infatti, numerosi oggetti votivi, utilizzati per la celebrazione d'antichi culti religiosi.
Si è pure a conoscenza dell'esistenza di un [[nuraghe]] che fungeva da vedetta e da rifugio fortificato, e della presenza di numerosi pozzi per l'approvvigionamento idrico. Gli abitanti del luogo vivevano prevalentemente d'agricoltura e di caccia, ma anche le attività artigianali come la lavorazione della [[ceramica]] e la forgia dei metalli dovevano essere alquanto sviluppate.
 
Non mancano le testimonianze della dominazione punica, avvenuta nel [[IV secolo a.C.|IV]] e [[III secolo a.C.]] Nel territorio di San Sperate, infatti, sono state scoperte quattro necropoli puniche e l'antico abitato da cui esse dipendevano. Nel [[1876]], durante uno dei primi scavi che si sono succeduti nel tempo è stata inoltre ritrovata la maschera ghignante, unica nel suo genere per la pregevole fattura con cui è stata realizzata. Degno di nota è anche un antico modellino di nuraghe, oggi custodito al [[Museo archeologico nazionale di Cagliari|Museo Archeologico di Cagliari]].
 
Tra il III secolo a.C. e il [[V secolo]] d.C., il paese subisce la dominazione [[romana]]. San Sperate, forse la ''Civitas Valeria'' di cui parla [[Tolomeo]], doveva avere un ruolo molto importante, determinato anche dal fatto che in quest'epoca per la regione passava la via che da Karalis ([[Cagliari]]) conduceva a [[Tharros]].
 
=== Dalla dominazione vandalica al medioevo ===
Tra il [[455]] e il [[533]] d.C., San Sperate subì la dominazione [[vandali]]ca. Nel [[507]]-[[508]] il re vandalico [[Trasamondo]], che regnava nell'[[Africa settentrionale]], costrinse molti vescovi africani ad esiliare in Sardegna. Essi portarono con sé le reliquie d'importanti santi provenienti dal nord Africa per sottrarli alla profanazione dei vandali. Tra queste ritroviamo le spoglie di [[Sant'Agostino]], che furono conservate a Cagliari e le reliquie di San Sperate, che invece furono trasportate a San Sperate. Tra il [[600]] e il [[1200]], l'antico nome fu poi cambiato in San Sperate, in onore del santo custodito nella chiesa principale.
 
Nel periodo dominato da [[Bisanzio]], a partire dal [[VI secolo]] ([[583]]), sino all'occupazione pisana avvenuta nel [[XIII secolo]], l'importanza di San Sperate va progressivamente regredendo. Nonostante ciò, fu in questo periodo che vennero edificate le due chiese in [[architettura romanica|stile romanico]] dedicate a Santa Lucia e a San Giovanni.
Nel [[Medio Evo]] San Sperate fece parte del [[Giudicato di Cagliari]] ([[Curatoria]] di Decimo). Fu poi parte dei domini sardi di [[Gherardo della Gherardesca]] ed eredi e successivamente degli [[Regno di Aragona|Aragonesi]] che lo inglobarono nel [[regno di Sardegna]].
 
Nel [[1355]], a Cagliari si tenne il primo Parlamento Sardo dove furono presenti anche i rappresentanti di San Sperate. In questo periodo si godeva di una certa libertà democratica: i rappresentanti del Parlamento erano, infatti, eletti dalle Assemblee popolari. Ben presto però anche la Sardegna assunse una struttura feudale e al Parlamento del [[1421]], al posto dei deputati eletti dal popolo furono inviati i feudatari, per lo più iberici. Con la perdita della libertà politica venne meno così anche quella amministrativa.
Nel 1421, sotto la dominazione aragonese, per volere del re [[Alfonso V di Aragona|Alfonso V]] venne dunque istituito il feudo di San Sperate che fu concesso a Giordano de Tolo. La struttura feudale fu mantenuta fino al [[1839]], con abolizione del [[feudalesimo]] nel [[1835]].
 
===Storia moderna e contemporanea===
Con la dominazione [[Spagna|spagnola]] anche San Sperate conobbe lo spopolamento delle campagne e l'esosità del fisco spagnolo e ad eccezione di una breve parentesi [[Impero austriaco|austriaca]], la dominazione spagnola durò fino ai primi anni del [[XVIII secolo|Settecento]], quando nel [[1720]] vi fu l'assegnazione dell'isola ai [[Casa Savoia|Savoia]].
 
Il 29 novembre [[1847]], tramite la [[fusione perfetta]] il [[Regno di Sardegna]] da stato composito si costituì in stato unitario che durò sino alla proclamazione del [[Regno d'Italia]], avvenuta nel [[1861]].<br />
In questo periodo furono effettuate molte opere di urbanizzazione e furono realizzate strade e ponti.
Nel [[1880]] fu presentato un progetto per la realizzazione degli argini del fiume Riu Mannu che però, a causa delle lungaggini burocratiche, non riuscì ad andare avanti. Il 20 ottobre [[1892]], la tanto temuta alluvione arrivò, causando la morte di ben 69 persone.
Altri lutti si ebbero con la [[seconda guerra mondiale]]: molti furono, infatti, i sansperatini che persero la vita in tale conflitto.
Dopo la guerra, nel [[1948]], la Sardegna è inclusa tra le [[regione a statuto speciale|regioni a statuto speciale]].
 
Negli [[anni 1950|anni cinquanta]], al fine di incrementare e di migliorare la produzione agricola, si avvia quell'opera di razionalizzazione dell'agricoltura che renderà il paese di San Sperate famoso in tutta l'isola: vengono così impiantate nuove qualità di [[Prunus persica|pesche]] e di [[agrumi]].<br />
Nel [[1967]], San Sperate diventa "Paese-Museo" ospitando diversi artisti italiani e stranieri, organizzando sul proprio territorio vari incontri culturali, rassegne teatrali e spettacoli musicali.
San Sperate è un Paese - Museo aperto gratuitamente a tutti, ogni giorno dell'anno e in ogni ora del giorno.
L'idea del Paese-Museo nacque nel [[1966]] su iniziativa di Pinuccio Sciola, che cominciò prima col dipingere le pareti delle case di bianco per la festa del [[Corpus Domini]] e poi, dopo avere iniziato egli stesso a farlo, invitò tanti artisti perché dipingessero sui muri del paese le loro opere.
Gli [[anni 1970|anni settanta]] furono un decennio di grande fermento e di notevole progresso di quella attività pittorica, che aveva preso il nome di muralismo e che aveva contagiato anche moltissimi centri dell'Isola.
È oggi possibile visitare ben 260 [[murales]] per le vie del paese; sono quasi tutti disegni realizzati con colori impermeabili ad acqua eseguiti su pareti intonacate e dipinte con il biancone; esistono anche opere eseguite con la tecnica del graffito ed altre realizzate con tecniche miste.
 
==Società==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/San Sperate}}
 
==Persone legate a San Sperate==
* [[Pinuccio Sciola]] (San Sperate [[1942]] - [[Cagliari]] [[2016]]), [[scultore]]
* [[Mosè Marcia]] (San Sperate [[1943]]), vescovo di [[Diocesi di Nuoro|Nuoro]]
 
== Economia ==
{{NN|economia|agosto 2015}}
San Sperate è uno dei centri agricoli più importanti della Sardegna: la felice posizione geografica, la presenza di [[falda freatica|falde freatiche]] superficiali, il terreno fertile e facilmente lavorabile hanno favorito la coltivazione dei terreni che fanno parte del piccolo territorio di San Sperate.<br />
La coltivazione prevalente è quella delle [[pesche]], seguita da quella degli [[agrumi]] e in maniera meno consistente, dell'[[albicocca]], del [[grano]], del [[pomodoro]], dei [[cereali]] e delle [[verdure]].
Il territorio appare quindi interamente ricoperto da diversi giardini, nei quali la presenza di piante di [[limone]], d'[[arancio]] o di [[Citrus reticulata|mandarino]] rappresentano l'elemento frequente e qualificante. Queste piante hanno trovato a San Sperate un habitat ideale.
I loro fiori bianchi e rosei ed intensamente profumati e la presenza di numerose serre di floricoltura hanno permesso un'ampia diffusione dell'[[apicoltura]].
 
L'artigianato fino agli anni cinquanta era un settore importante e ben sviluppato, come in tutte le civiltà contadine, nelle quali svolgeva un ruolo fondamentale di supporto. La tessitura, attività legata all'autoproduzione, era particolarmente diffusa, come lo erano quelle dei fabbri e "su maistu 'e carru" colui che costruiva i carri, le ruote in legno e ferro, le carriole e gli aratri. Ai primi del '900, lungo l'argine del rio Mannu, vi era uno stovigliaio-ceramista che costruiva "is tuvus" particolari contenitori in terracotta destinati ad essere legati alla noria per sollevare l'acqua dai pozzi, grazie al lavoro di un asino. Oggi nel settore della ceramica a San Sperate opera uno dei maestri ceramisti più bravi della Sardegna: Giampaolo Mameli. Altri più giovani hanno intrapreso questa attività in questi ultimi anni. Un altro settore che ha attinto alla tradizione e ne ha sviluppato le potenzialità, è quello della lavorazione dei dolci, che conta due laboratori tra i più rinomati della Sardegna. Sono invece, scomparsi quasi del tutto gli artigiani che lavorano le canne e l'olivastro per confezionare pregevoli cesti.
 
== Note ==
<references />
 
==Bibliografia==
* {{cita libro|||Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, 4 (O-S)|2006|Carlo Delfino editore|Sassari|curatore=[[Manlio Brigaglia]], Salvatore Tola|url=http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&s=17&v=9&c=4463&id=589103|isbn=88-7138-430-X}}
* {{cita libro|||Grande Enciclopedia della Sardegna|2007|Newton&ComptonEditori|Sassari|curatore=Francesco Floris|url=http://www.sardegnacultura.it/j/v/321?s=7&v=9&c=2475&c1=28430&o=1&na=1&n=10}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:San Sperate}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.sansperate.net|Sito del Comune di San Sperate}}
* {{cita web|http://www.comunas.it/sansperate/|La scheda del comune nel portale ''Comunas'' della Regione Sardegna}}
 
{{Provincia del Sud Sardegna}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Sardegna}}
 
== Vita privata ==
[[Categoria:San Sperate]]
Gideon , nipote del regista tedesco [[Percy Adlon]], ha due sorelle: Rockie e Odessa. Ella è diventata molto amica di [[Kathryn Newton]]. Nel suo tempo libero le piace scattare foto.