Follo e Brembio: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
aggiornato sindaco
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
 
Riga 1:
{{F|centri abitati della Lombardia|novembre 2017}}
{{nota disambigua|la squadra di calcio di [[Ski]]|Follo Fotballklubb}}
{{nota disambigua|il distretto norvegese|Follo (Norvegia)}}
{{Divisione amministrativa
|Nome=FolloBrembio
|Panorama=FolloNeveBrembio 021panorama.jpgJPG
|Didascalia=Piazza Panorama di Follo Alto (località Castello)Matteotti
|Bandiera=
|Voce bandiera=
|Stemma=FolloBrembio-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=LiguriaLombardia
|Divisione amm grado 2=La SpeziaLodi
|Amministratore locale=Giampietro Tonani
|Capoluogo=Piano di Follo
|Partito=[[lista civica]] Cittadini in Comune
|Amministratore locale=Rita Mazzi
|Data elezione=27/05/2019
|Partito=[[lista civica]] di [[centro-destra]] "Noi cambiamo Follo Insieme"
|Data elezioneistituzione=27-5-2019
|Data istituzione=1861
|Altitudine=
|Abitanti=63342645
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 3130 agostoaprile 2017.
|Aggiornamento abitanti=3130-84-2017
|Sottodivisioni=[[Cà del Bosco]], Ca' del Parto
|Sottodivisioni=Bastremoli, [[Carnea]], Follo Alto, Piana Battolla, Piano di Follo (sede comunale), Sorbolo, [[Tivegna]], Val Durasca, Via Romana
|Divisioni confinanti=[[BeverinoBorghetto Lodigiano]], [[BolanoCasalpusterlengo]], [[Calice al CornoviglioLivraga]], [[La SpeziaMairago]], [[PodenzanaOspedaletto Lodigiano]] (MS), [[RiccòOssago del Golfo di SpeziaLodigiano]], [[Vezzano LigureSecugnago]]
|Zona sismica=3A4
|Gradi giorno=14332579
|Diffusività=
|Nome abitanti=follesibrembiesi
|Patrono=[[san MartinoNatività di Tours]]Maria
|Festivo=118 novembresettembre
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa= Map of comune of FolloBrembio (province of La SpeziaLodi, region LiguriaLombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa= Posizione del comune di FolloBrembio nella provincia delladi SpeziaLodi
}}
 
'''FòlloBrembio''' (''FolloBrémbi'' in [[Linguadialetto ligure|ligurelodigiano]], ''U Fulu'' nella variante locale<ref>Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del {{cita libro|professor GaetanoAA. |Frisoni VV. |Nomi propriDizionario di città,toponomastica. borghiStoria e villaggisignificato delladei Ligurianomi delgeografici Dizionarioitaliani Genovese-Italiano| e1996 Italiano-Genovese|1910-2002|Nuova EditriceGARZANTI Genovese|Genova Milano|p= 98}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] [[Comune sparso|sparso]] di {{formatnum:63342645}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia delladi SpeziaLodi]] in [[LiguriaLombardia]]. È il decimo comune della provincia per numero di abitanti.
 
==Storia==
== Geografia fisica ==
Di origine romana, appartenne al [[Monastero di San Pietro in Ciel d'Oro]] di Pavia ([[725]]), alla chiesa di ''Santa Maria di Lodi'' e, in seguito, divenne feudo di varie famiglie lodigiane.
La sua posizione geografica pone il comune di Follo al centro di un crocevia importante che mette in comunicazione l'alta e media [[val di Vara]] con il [[golfo della Spezia]] e la piana della [[val di Magra]].
 
In [[età napoleonica]] ([[1809]]-[[1816|16]]) al comune di Brembio fu aggregata [[Cà del Bosco]], ridivenuta autonoma con la costituzione del [[Regno Lombardo-Veneto]] e quindi aggregata definitivamente nel [[1837]]<ref>Decreto 19 luglio 1837</ref>.
Il territorio comunale, facente parte del [[Parco naturale regionale di Montemarcello-Magra-Vara]], è prevalentemente collinare, sviluppandosi preminentemente intorno alle formazioni collinari che costituiscono i displuvi del torrente [[Durasca]] a sud, del torrente [[Graveglia (La Spezia)|Graveglia]] a nord e del [[Vara (fiume)|fiume Vara]] ad [[ovest]] che costituisce in parte il confine amministrativo orientale, tant'è che la maggior parte delle frazioni sono poste sulle pendici delle colline retrostanti la vallata del fiume Vara, eccezion fatta per Valdurasca, Piana Battolla e Via Romana.
 
===Simboli===
La geografia del territorio follese è caratterizzata dalla presenza del fiume Vara, vero e proprio protagonista della natura geografica del comune. I maggior centri abitati sorgono infatti sulla lungomonte della vallata, alle pendici delle colline e in stretta vicinanza con il fiume.
'''Stemma<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/brembio.pdf Art. 4 comma 2 dello Statuto Comunale]</ref>'''
[[File:Brembio-Stemma.png|45px|left]]
{{Citazione|Di azzurro, al castello di argento, murato di nero, la cortina finestrata di due dello stesso, chiusa di azzurro come le due torri, con tre porte a sesto acuto, merlato alla guelfa, fondato sulla campagna erbosa di verde attraversata dal Lambro che scorre al naturale in sbarra uscendo da dietro la torre di sinistra del castello.}}
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
== Origini del nome ==
A ''Monasterolo'' si trovano i resti di un monastero benedettino ([[972]]), ormai alterati da aggiunte successive.<br />
Il [[toponimo]] Follo compare in un documento del [[1197]]<ref name="ComuneStoria">{{cita web|url=http://www.comunefollo.it/territorio_storia.htm|titolo=Fonte dal sito del Comune di Follo-Territorio e storia|accesso=14 giugno 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110609083232/http://www.comunefollo.it/territorio_storia.htm|dataarchivio=9 giugno 2011}}</ref> e molto probabilmente deriva, come l'omonima ''[[Fullo]]'' presso [[Genova]], o la città [[toscana]] [[Follonica]], dal verbo latino ''fullare'' (pigiare, l'uva o i panni). Altri documenti del [[Medioevo]] farebbe derivare il nome dalla parola ''fola'' ossia riserva di caccia<ref name=ComuneStoria/>. Tale ipotesi sembra trovi conferma nel fatto che il territorio follese fosse appunto riserva di caccia di alcuni membri della famiglia degli [[Estensi]].
Furono eretti nel [[1731]], ad opera dei ''Gerolomini di Ospedaletto'', la parrocchiale di ''Santa Maria Nascente'' e quello che sarebbe poi diventato ''Palazzo Andreani''.<br />
Al [[Seicento]] risale invece la ''Cascina Palazzo''.
 
== Storia Società==
===PreistoriaEvoluzione ed età romanademografica===
{{Demografia/Brembio}}
Nella [[preistoria]]<ref name=ComuneStoria/> le popolazioni locali, i [[Liguri Apuani]], si sostentavano con l'[[agricoltura]], irrigando i campi con le acque dei fiumi [[Vara (fiume)|Vara]] e [[Durasca]], macinando [[Cereale|cereali]], trasportando [[Legno|legname]] e con la [[pesca (attività)|pesca]].
 
===Etnie e minoranze straniere===
Nel 238 a.C.<ref name=ComuneStoria/> la tribù dei ''Liguri Briniates'' si oppose all'espansione coloniale romana. Il console romano [[Marco Emilio Lepido]] (famoso per la costruzione della [[Via Emilia]]), combatté lungamente contro la popolazione deportandoli in massa nella [[provincia di Benevento]]<ref name=ComuneStoria/>. Solamente nel 20 a.C.<ref name=ComuneStoria/> l'imperatore [[Augusto (imperatore romano)|Augusto]] poté inserire la [[Liguria]] nelle undici regioni dell'[[impero romano]], tracciandone i confini. Nel 14 a.C.<ref name=ComuneStoria/> gli Apuani si sottomisero a [[Roma]] e quest'ultima ricambierà la sottomissione con opere quali postazioni difensive, torri di controllo ai confini e vie di comunicazione.
Al 31 dicembre [[2008]] gli stranieri residenti nel comune di Brembio in totale sono 324<ref>[http://demo.istat.it/str2008/ Dati demografici ISTAT]</ref>, pari al 12,40% della popolazione. Tra le nazionalità più rappresentate troviamo:
{| class="wikitable"
|-
! Paese!! Popolazione (2008)
|-
| [[Albania]] || 53
|-
| [[Egitto]] || 43
|-
| [[Romania]] || 37
|-
| [[Marocco]] || 35
|-
| [[Togo]] || 27
|-
| [[India]] || 24
|-
| [[Repubblica di Macedonia]] || 19
|-
| [[Tunisia]] || 16
|-
| [[Perù]] || 10
|}
 
==Geografia antropica==
Subì l'invasione dei [[Barbari]] e successivamente saccheggi da parte dei [[Pirata|pirati]] arabi. Guerre, epidemie, carestie contribuirono allo smembramento delle antiche proprietà fondiarie romane e all'abbandono delle zone montane a favore delle località collinari più facilmente difendibili. Seguì poi la sorte dei territori della [[Lunigiana]] divenendo nel X secolo territorio degli [[Estensi]] e degli [[Obertenghi]]<ref name=ComuneStoria/>. In seguito le terre circondanti Follo furono cedute dai nobili di [[Vezzano Ligure]] a [[Genova]] nel 1113<ref name=ComuneStoria/>, e la [[Repubblica di Genova|Repubblica]] vi insediò dei feudatari fedeli tra i quali la famiglia [[Malaspina]] nel territorio di Follo<ref name=ComuneStoria/>. Successivamente ripassò sotto il controllo dei [[Diocesi di Luni|vescovi di Luni]]<ref name=ComuneStoria/> e ancora ai genovesi nel febbraio del 1224<ref name=ComuneStoria/>. Nel 1252<ref name=ComuneStoria/> il [[papa Innocenzo IV]] concesse il territorio al nipote [[Nicolò Fieschi|Nicolò]] della nobile famiglia dei [[Fieschi]], che nel 1276<ref name=ComuneStoria/> lo rivendette alla Repubblica di Genova rendendo la zona terra di confine e caposaldo da opporre alle mire espansionistiche di [[Firenze]] e [[Pisa]]<ref name=ComuneStoria/>.
Secondo lo [[statuto comunale]], possiedono lo ''status'' di [[Frazione geografica|frazione]] le località di Cà de Folli e Cà del Parto<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/brembio.pdf Art. 3 comma 1 dello Statuto Comunale]</ref>.
 
Secondo l'[[ISTAT]], il territorio comunale comprende il [[centro abitato]] di Brembio e le [[Località abitata|località]] di Ca' de' Folli, [[Ca' del Bosco]], Ca' del Parto, Cascina Sabbiona, Dossi, Lovera, Loverola e Monasterolo<ref>[http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0GG0c0I0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH90T081B52S&v=1UH082081B5000000 ISTAT - Dettaglio località abitate]</ref>.
[[File:Follo Alto - Bastione.JPG|thumb|left|Il [[bastione]] presente nella frazione di Follo Castello]]
 
===Medioevo=Economia==
L'agricoltura è ancora attività diffusa (mais e frumento), così come l'allevamento (suini e bovini), in numerose aziende per lo più a conduzione familiare.<br />
Nel corso dei secoli i territori e i suoi castelli passarono da [[Castruccio Castracani]], Signore di [[Lucca]], ai [[Visconti]], agli [[Sforza]], ai Francesi e infine ai Malaspina<ref name=ComuneStoria/>. Diventarono dominio genovese in seguito all'intervento dell'imperatore [[Carlo V di Francia]], alleato dei [[Doria]], che contribuì a strutturare le varie comunità, attribuendo loro un Console locale, nominato direttamente dalla ''Superba'', che rappresentava il [[Podestà (medioevo)|Podestà]]<ref name=ComuneStoria/>. Al 1578<ref name=ComuneStoria/> è risalente la stesura del primo [[Statuto (diritto)|statuto]] della comunità di Follo (''Capitula et seu Statuta civilia et criminalia loci et Communis Folli'').
Non essendovi industria, è da ricordare la presenza di alcune aziende artigiane che operano nei settori meccanico ed alimentare.
 
==Infrastrutture e trasporti==
===Periodo ottocentesco===
===Strade===
Nel XVIII secolo l'[[impero austro-ungarico]] costituì un piccolo dominio, ma con la pace di [[Aquisgrana]] si pose fine alla [[Guerra di successione austriaca|guerra per la successione austriaca]], dando tutto il territorio della [[val di Vara]] alla repubblica genovese che ne mantenne il controllo fino alla dominazione napoleonica di fine Settecento. Con la nuova dominazione francese di [[Napoleone Bonaparte]] rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Golfo di Venere, con capoluogo [[La Spezia]], all'interno della [[Repubblica Ligure]]. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, il territorio follese rientrò nel III cantone, capoluogo [[Tivegna]], della Giurisdizione di Golfo di Venere. Dal 1803 fu centro principale del III cantone del Golfo di Venere nella Giurisdizione del Golfo di Venere e dal 13 giugno 1805 al 1814, annesso al [[Primo Impero francese]], inserito nel [[Dipartimento degli Appennini]].
Brembio è posta all'incrocio di alcune [[Strada provinciale|strade provinciali]], dirette verso [[Ossago Lodigiano|Ossago]], [[Secugnago]], [[Zorlesco]] e [[Livraga]].
 
Verso sud-ovest, il territorio comunale è lambito dall'[[Autostrada A1 (Italia)|Autostrada del Sole]].
Nel 1815 fu inglobato nel [[Regno di Sardegna]], così come stabilì il [[Congresso di Vienna]] del 1814 anche per gli altri comuni della repubblica ligure, e successivamente nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel I mandamento di Spezia del [[circondario di Levante]] facente parte della [[provincia di Genova]] prima e, con l'istituzione nel 1923, della [[provincia della Spezia]] poi. Subisce infine gli ultimi aggiustamenti e assestamenti del territorio comunale nel 1929 con la cessione della frazione di Polverara al comune di [[Riccò del Golfo di Spezia]].<ref name="Siusa">{{cita web|url=http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=10503&RicFrmRicSemplice=ricc%f2%20del%20golfo%20di%20spezia&RicSez=produttori&RicVM=ricercasemplice|titolo=Fonte dal sito del Sistema Informatico Unificato per le Soprintendenze Archivistiche|accesso=16 giugno 2011}}</ref>
 
=== Ferrovie ===
L'evoluzione urbana del territorio parte dalle colline, abitate già nel tardo [[medioevo]] per fuggire ai pericoli di razzie e di epidemie. Solo nel Novecento la piana alluvionale bagnata dal [[Vara (fiume)|fiume Vara]] è stata urbanizzata con l'espansione dei due centri più significativi del comune: Piano di Follo e Piana Battolla.
Il territorio comunale, lambito verso nord dalla [[ferrovia Milano-Bologna]], è servito dalla [[stazione di Secugnago]], raggiungibile attraverso un [[Pista ciclabile|percorso ciclabile]].
 
A sud del centro abitato, affiancata all'[[Autostrada A1 (Italia)|Autostrada del Sole]], transita la [[Ferrovia Milano-Bologna (alta velocità)|linea ad alta velocità]].
===Novecento===
La [[seconda guerra mondiale]] vide il comune di Follo colpito da [[Deportazione|deportazioni]], [[Bombardamento|bombardamenti]] e da innumerevoli episodi di [[rappresaglia (guerra)|rappresaglia]] da parte delle forze Nazifasciste distaccate nel territorio follese. Dal territorio follese stesso vennero a formarsi vari gruppi [[partigiani]] che dopo l'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|8 settembre 1943]] si attivarono, iniziando a raccogliere e nascondere le armi abbandonate da alcuni reparti presenti nel territorio, prima dell'8 settembre, e sbandatisi in seguito all'armistizio. Successivamente, furono presi i primi contatti con alcuni gruppi di sbandati che si organizzavano nei territori limitrofi e si mobilitarono verso i monti del [[Calice al Cornoviglio|calicese]]. Tra gli attivi reclutatori di giovani partigiani [[Carlo Borrelli]], parroco del capoluogo, [[Orazio Montefiori]], ufficiale dell'esercito, e [[Agostino Bronzi]], ai tempi sfollato dalla città della Spezia, distrutta dai bombardamenti alleati. Molti di questi giovani furono protagonisti della costituzione del [[Battaglione Val di Vara]], formazione partigiana della [[brigata partigiana]] [[Giustizia e Libertà]].
 
La popolazione fu protagonista, durante la [[Resistenza italiana|Resistenza]], suo malgrado, soprattutto a causa della costante presenza sul territorio delle forze tedesche, in particolare di un distaccamento della marina del [[Terzo Reich]], proprio sul sito dove attualmente sorge la scuola secondaria statale "Salvo D'Acquisto". Il 28 luglio 1944 rappresaglie [[Fascismo|fasciste]] e [[Nazismo|naziste]] causano lo sfollamento ed il rogo del vecchio centro storico del paese di Follo Castello, ritenuto covo dei partigiani. Nell'episodio morirono due persone, imprigionate nelle loro case in fiamme. Il 15 febbraio 1945, nel paese di Pian di Follo, per rappresaglia in seguito ad un agguato che vide caduto un soldato tedesco, furono prelevati, nelle carceri spezzine del XXI fanteria, quattro partigiani ([[Sante Gattoronchieri]], [[Vasco Pieracci]], [[Alcide Paita]] e [[Albino Pietrapiana]])<ref>{{cita libro|nome=William|cognome=Domenichini |titolo=Fulmine è oltre il ponte|editore=[[Marotta&Cafiero Editori]] |edizione=1ª ed.|anno=2018 |isbn=978-88-97883-86-9}}</ref>. Furono condotti a Piano di Follo, impiccati con il fil di ferro lungo il viale e lasciati appesi per tre giorni. Nel luogo fu posta dopo la guerra una lapide che ricorda i quattro martiri. A Sorbolo, il 12 dicembre 1944 durante un rastrellamento, venne ucciso il partigiano [[Guglielmo Luti]].
 
===Nuovo millennio===
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della [[Comunità Montana della Media e Bassa Val di Vara|Comunità montana della Media e Bassa Val di Vara]] e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale nº 24 del 4 luglio 2008<ref>[http://www.federalismi.it/ApplOpenFilePDF.cfm?artid=10598&dpath=document&dfile=15072008190233.pdf&content=LIGURIA,+L.R.+n.+24/2008,Disciplina+di+riordino+delle+comunit%C3%A0+montane,+disposizioni+per+lo+sviluppo+della+cooperazione+intercomunale+e+norme+a+favore+dei+piccoli+comuni+-++-++-+ Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008]</ref>, fino al 2011 della [[Comunità Montana Val di Vara|Comunità montana Val di Vara]].
 
Nel 2011 il comune subisce ingenti danni in seguito all'[[Alluvione dello Spezzino e della Lunigiana del 25 ottobre 2011|alluvione]]. Il [[Vara (fiume)|fiume Vara]] esonda nelle campagne circostanti, ed i suoi principali affluenti (Voro e Montemezzano) esondano allagando alcune abitazioni vicine al Parco fluviale e la zona industriale prospiciente il fiume stesso.
 
=== Simboli ===
[[File:Follo-Stemma.png|left|border|150px]]
 
{{Citazione|D'argento, alla croce latina rossa, con al centro la figura di [[Martino di Tours|San Martino]] che regala il mantello ad un povero. Ornamenti esteriori da Comune|Descrizione araldica dello stemma<ref name="Araldica">{{cita web|url=http://www.araldicacivica.it/|titolo=Fonte dal sito Araldica Civica.it|accesso=6 novembre 2011}}</ref>}}
 
{{Citazione|Drappo partito di bianco e di rosso...|Descrizione araldica del gonfalone<ref name="Araldica"/>}} {{clear|left}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Follo Alto (Follo)-chiesa san leonardo2.jpg|thumb|La [[Chiesa di San Leonardo (Follo)|chiesa parrocchiale di San Leonardo abate]] a Follo Alto]]
 
=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa di San Leonardo (Follo)|Chiesa parrocchiale di San Leonardo abate]] a Follo Alto, costruita nel XVII secolo sulla sommità più alta dell'abitato, custodisce alcune opere pittoriche di pregio.
* [[Chiesa di San Martino (Bastremoli)|Chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo]] nella frazione di Bastremoli, riedificata nel corso del Settecento sui resti di un preesistente edificio del XII secolo.
* Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta nella frazione di Carnea. Edificata nel 1686 conserva una tela della ''Madonna col Bambino fra san Gerolamo e san Giovannino'' del XVI secolo.
* Santuario della Madonna dell'Olivo nella frazione di Carnea, antica sede della parrocchia.
* Oratorio della Santa Croce nella frazione di Carnea.
* Oratorio di San Rocco nella frazione di Carnea.
* [[Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice (Follo)|Chiesa parrocchiale di Santa Maria Ausiliatrice]] nella frazione di Piana Battolla, edificata tra il 1824 e il 1869.
* Oratorio di San Rocco nella frazione di Piana Battolla, del 1657.
* [[Chiesa di San Martino (Piani di Follo)|Chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo]] a Piano di Follo, citata per la prima volta in un documento del 950.
* Oratorio della Madonna del Carmine in località Rossoli.
* Chiesa parrocchiale di San Lorenzo martire nella frazione di Sorbolo. Edificata nel corso del Seicento, conserva un dipinto ad olio del XVIII secolo raffigurante la ''Madonna col Bambino'' e un dipinto ad olio su ardesia ritraente la ''Madonna del Rosario''.
* [[Chiesa di San Lorenzo (Follo)|Chiesa parrocchiale di San Lorenzo martire]] nella frazione di [[Tivegna]], menzionata per la prima volta nel 1229.
* Oratorio della Madonna del Carmine nella frazione di Tivegna.
* Chiesa di San Pietro nella frazione di Val Durasca.
 
== Società ==
[[File:Piana Battolla (Follo)-chiesa santa maria ausialiatrice-complesso1.jpg|thumb|La [[chiesa di Santa Maria Ausiliatrice (Follo)|chiesa di Santa Maria Ausiliatrice]] a Piana Battolla]]
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Follo}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati [[Istituto nazionale di statistica|Istat]] al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Follo sono {{formatnum:432}}<ref>{{Cita web |url=http://demo.istat.it/str2017/index.html |titolo=Dato Istat al 31/12/2017 |accesso=21 agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170806142909/http://www.demo.istat.it/bil2016/index.html |dataarchivio=6 agosto 2017 |urlmorto=sì }}</ref>, così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative<ref>Dati superiori alle 20 unità</ref>:
 
{{div col}}
# [[Romania]], {{formatnum:169}}
# [[Marocco]], {{formatnum:96}}
# [[Albania]], {{formatnum:30}}
# [[Cina]], {{formatnum:21}}
{{div col end}}
 
=== Qualità della vita ===
Nel giugno 2007 il Comune di Follo ha conseguito la certificazione del proprio sistema di gestione ambientale conformemente alla norma [[ISO 14000]].
 
Nel territorio comunale è presente una [[discarica di rifiuti]] [[rifiuti solidi urbani|solidi urbani]] in località Vallescura, ad oggi chiusa e sotto monitoraggio. Nel 2011 l'amministrazione Cozzani autorizza il conferimento del [[Frazione organica stabile|sovvallo]] proveniente dall'impianto [[Trattamento meccanico-biologico|TMB]] di Saliceti, scatenando le ire della popolazione della frazione di Val Durasca, sottostante la discarica.
 
== Cultura ==
=== Cucina ===
La [[cucina ligure]] - lunigianese è quella meglio rappresentativa del territorio follese. Tra i piatti meglio interpretati abbiamo lo [[stoccafisso]] e il [[baccalà]], la [[focaccia]], la [[zuppa]] di [[Cereale|cereali]] e [[legumi]] (meglio nota come [[mescciüa]]), le [[Minestra|minestre]] di [[Verdura|verdure]], le [[Frittata|frittate]] e le [[Torta|torte]] (di verdura, di [[riso (alimento)|riso]]) e il bonetto. Stimati sono anche i [[Raviolo|ravioli]] ripieni di verdura o [[carne]] e l'uso del [[pesto]]. Da non scordare anche la famosa [[cima alla genovese]], i [[testaroli]], la [[farinata di ceci]], la ''[[Panissa (ligure)|panissa]]'' e le frittelle (di baccalà e di fiori di [[zucca]]). Tra i dolci tipici spicca il [[castagnaccio]].
 
== Geografia antropica ==
[[File:Bastremoli (Follo)-panorama da Valeriano di Vezzano Ligure.jpg|thumb|Panorama di Bastremoli da [[Valeriano (Vezzano Ligure)|Valeriano]] di [[Vezzano Ligure]]]]
 
Essendo di fatto l'ultimo comune del territorio della val di Vara, confina a nord con il comune di [[Calice al Cornoviglio]], a sud con [[La Spezia]] e [[Vezzano Ligure]], ad ovest con [[Beverino]] e [[Riccò del Golfo di Spezia]] e ad est con [[Podenzana]] ([[provincia di Massa e Carrara]], in [[Toscana]]) e [[Bolano]].
 
Il comune è costituito da nove frazioni<ref>Fonte dallo [http://incomune.interno.it/statuti/statuti/follo.pdf Statuto Comunale di Follo]</ref>: Bastremoli, [[Carnea]], Follo Alto (sede comunale), Piana Battolla, Piano di Follo, Sorbolo, [[Tivegna]], Val Durasca e Via Romana per una superficie territoriale di 23,27&nbsp;km²
 
=== Frazioni ===
==== Bastremoli ====
Conosciuta già in [[Impero romano|epoca romana]] - ''Baster muli non mittimus'' - la frazione di Bastremoli, a 185 metri sul livello del mare, conserva alcune tracce dell'antico castello. La [[Chiesa di San Martino (Bastremoli)|locale chiesa parrocchiale]] è intitolata al vescovo [[Martino di Tours]] di cui si hanno notizie nel XVI secolo. L'8 settembre vi si festeggia la [[Natività di Maria]].
 
Nativo della frazione fu [[Giovanni Battista Paita]] (1829-1901) il quale ricoprì diverse cariche istituzionali come [[sindaco]] di Follo, sindaco della [[La Spezia|Spezia]] e [[deputato]] al [[Parlamento del Regno d'Italia|Parlamento]] e molteplici furono i suoi interventi - soprattutto sulle infrastrutture e trasporti - in favore del [[Provincia della Spezia|territorio spezzino]].
 
==== Carnea ====
[[File:Carnea.jpg|thumb|Borgo di Carnea]]
{{vedi anche|Carnea}}
Carnea è dominata dal monte Santa Croce, dove anticamente esisteva una santuario, oggi rimangono solo alcune rovine. Antico possedimento territoriale del castello di [[Tivegna]], l'odierna frazione è costituita da un paese che sorge a 265 metri sul livello del mare, e fu citata per la prima volta in un documento del 1188.
 
È collegata da un'unica strada di accesso alla rete viaria principale, tuttavia esistono una ramificata rete di sentieri e di camminamenti che collegano Carnea ad altre località del comune. Un sentiero collega il centro con la frazione di Sorbolo, passando per il [[santuario della Madonna dell'Olivo]], un altro sentiero collega la frazione con la strada comunale che collega Tivegna con Follo Alto.
 
Numerose sono le feste e sagre che si svolgono nel paese di Carnea, le due più note sono la sagra della frittella di [[baccalà]] (seconda domenica di settembre) e la locale festa indetta dalla Pro loco di Carnea, nel mese di agosto. Sul territorio sono presenti diversi edifici di culto tra i quali la chiesa parrocchiale della [[Assunzione di Maria|Beata Vergine Assunta]], il santuario della Madonna dell'Olivo (antica sede della parrocchia) e diversi oratori dedicati alla [[Vera Croce|Santa Croce]] e a [[san Rocco]].
 
Tra le sue particolarità Carnea è dotata di un acquedotto di proprietà dei suoi abitanti e la gestione dell'adduzione idrica avviene attraverso il Consorzio Acquedotto Carnea<ref>{{cita news|autore = William Domenichini|url= http://www.informazionesostenibile.info/6225/lacqua-di-carnea-le-parole-perfette-per-togliere-la-sete/|titolo=L'acqua di Carnea, le parole perfette per togliere la sete| |pubblicazione=Informazionesostenibile.info}}</ref>.
 
==== Follo Alto ====
[[File:Follo Alto (Follo)-targa 1945.jpg|thumb|La lapide commemorativa della rappresaglia nazi-fascista]]
La frazione di Follo Alto è composta a sua volta da varie località abitate: La Villa, Bondano, Fossotano e Castello. Quest'ultima, a 355 metri sul livello del mare, fu un importante centro militare del territorio per la presenza di un antico castello ed ancora oggi sono visibili i resti della cinta muraria e del [[bastione]], con le insegne dei [[Malaspina]]. Negli anni la località Castello è divenuta sempre meno abitata, mentre La Villa resta quella più popolosa.
 
Pur non essendo presente una vera e propria fortificazione, il termine Castello deriva evidentemente da una formazione urbanistica per l'appunto di origine militare, nella quale gli edifici fungono anche da cinta muraria in un complesso fortemente arroccato e difficilmente accessibile se non dalle vie di accesso che conducono alle porte.
 
Su un punto elevato e panoramico è ubicata la [[Chiesa di San Leonardo (Follo)|locale chiesa parrocchiale di San Leonardo Abate]] del [[XVII secolo]]. Tra le festività annuali quelle di [[santa Maria Maddalena]] il 22 luglio e la patronale di san Leonardo il 6 novembre.
 
Il 28 luglio ricorre l'anniversario del drammatico incendio che nel 1944 fu appiccato dai nazi-fascisti ritenendo che il paese fosse luogo di nascondiglio delle forze partigiane che operavano nel territorio. Nell'incendio morì una donna ed un bambino.
 
==== Piano di Follo ====
[[File:Follo-municipio.jpg|thumb|Il palazzo municipale nella sede di Piano di Follo]]
Piano di Follo è la sede ufficiale del municipio del Comune di Follo, oltre ad essere il centro urbano più popoloso del territorio comunale. Sorge a 30 metri sul livello del mare.
 
Il centro abitato si è sviluppato intorno all'asse viario principale, la Strada Provinciale 10, che separa il lato orientale sottomonte da quello occidentale che è delimitato dall'area fluviale del [[Parco naturale regionale di Montemarcello-Magra]]. Lo sviluppo urbanistico ha visto la sua espansione a partire dagli anni sessanta, incominciando intorno alla piazza centrale, dove ha sede il municipio, per poi sviluppare nuove edificazioni lungo la strada principale.
 
A Piano di Follo sono presenti la maggior parte delle attività produttive e dei servizi del comune, in particolare l'area artigiano-industriale prossima al fiume Vara, sede di decine di capannoni che ospitano aziende manifatturiere ed artigianali.
 
Il nucleo originario, l'antico abitato di San Martino, fu in [[epoca romana]] un importante ''[[castrum]]'' intorno al quale si costruì la [[Chiesa di San Martino (Piani di Follo)|locale chiesa parrocchiale]], la più antica del comune e dedicata al vescovo [[Martino di Tours]]. Secondo le fonti storiche fu edificata nel 960 da pellegrini provenienti dalla [[Francia]].
 
==== Piana Battolla ====
[[File:Piana Battolla-panorama da Madrignano1.jpg|thumb|Panorama di Piana Battolla dalla frazione di Madrignano ([[Calice al Cornoviglio]])]]
Importante paese per i viandanti in [[Medioevo|epoca medievale]], sarà sul finire del XIX secolo e con gli inizi del XX secolo che Piana Battolla - il cui [[toponimo]] deriva dal nome della famiglia locale dei Battolla e al fatto di essere a un'altezza di soli 50 metri sul livello del mare - diventò un importante centro commerciale della vallata del [[Vara (fiume)|Vara]]. È la seconda frazione come popolosità, ma anche sede di importanti attività produttive sia di tipo agricolo che industriale.
 
Piana Battolla fu la sede del primo sportello bancario, oltre alla sede della prima farmacia, nel territorio comunale.
 
Nel territorio la [[Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice (Follo)|locale chiesa parrocchiale]] è dedicata a [[santa Maria Ausiliatrice]], costruita nel XIX secolo, ma ben più antico è l'oratorio di San Rocco del 1657. Annualmente si celebra la festività patronale di san Rocco il 16 agosto.
 
Nel dicembre del 2009 in località Torenco, un piccolo paese che sorge sulle colline sopra Piana Battolla, si stacca una frana con un fronte di circa 60.000&nbsp;m² di terra, mettendo a rischio l'abitato e rendendo inagibili diverse abitazioni<ref>{{cita news|autore = William Domenichini|url=http://www.informazionesostenibile.info/1699/i-nuovi-percorsi-dellacqua-tra-cambiamenti-climatici-e-mutamenti-territoriali/|titolo=I nuovi percorsi dell'acqua, tra cambiamenti climatici e mutamenti territoriali | |pubblicazione=Informazionesostenibile.info}}</ref>. Tutt'oggi l'area interessata dal movimento franoso è ancora destinata dal [[Piano urbanistico comunale|PUC]] come area di trasformazione residenziale<ref>{{cita news|autore = William Domenichini |titolo=Torenco e alluvione, responsabilità precise | |pubblicazione=Secolo XIX, 21 febbraio 2010}}</ref>.
 
==== Sorbolo ====
Il [[toponimo]] Sorbolo trae il nome dalle [[Sorbus domestica|sorbe]], un tipico frutto del bosco. Nel territorio, a 318 metri sul livello del mare, è presente la chiesa di San Lorenzo martire del XVII secolo e, lungo la strada che da Sorbolo conduce a [[Tivegna]], l'oratorio della Madonna del Carmine in località Rossoli. Le principali festività si svolgono il 16 luglio, festa dalla Madonna del Carmine, e il 10 agosto per san Lorenzo.
 
==== Tivegna ====
[[File:Tivegna Neve.jpg|thumb|La frazione di [[Tivegna]]]]
{{vedi anche|Tivegna}}
 
Citato in un documento del 936 dell'imperatore [[Ottone I di Sassonia]] nella quale si conferma l'appartenenza ai vescovi della [[diocesi di Luni]] è uno dei luoghi più antichi del territorio comunale e della valle a 370&nbsp;m sul livello del mare. [[Tivegna]] rimase proprietà dei conti-vescovi lunensi fino al 1252 quando i territori vicini furono ceduti in [[feudo]] da [[papa Innocenzo IV]] al nipote [[Nicolò Fieschi]]. Nel periodo feudale che seguì fu dominio di diverse famiglie tra i quali [[Castruccio Castracani]] - Signore di [[Lucca]] - i [[Visconti]], gli [[Sforza]], al [[Francia|dominio francese]] e infine alla [[Repubblica di Genova]]; quest'ultima lo assoggettò ai suoi territori dotandola di autonomi [[statuto (diritto)|statuti]] e leggi locali fino alla sua caduta nel 1797 per mano di [[Napoleone Bonaparte]] nella [[Napoleone Bonaparte#La campagna d.27Italia|Campagna d'Italia]]. Rientrata nei confini della neo [[Repubblica Ligure]] - stato satellite del [[Primo Impero Francese]] napoleonico - fu sede di uno degli otto cantoni della Giurisdizione del Golfo di Venere e poi sede provvisoria del Comune.
 
Tra gli edifici di culto domina la [[Chiesa di San Lorenzo (Follo)|chiesa parrocchiale di San Lorenzo martire]], databile al 1229, l'oratorio della Madonna del Carmine e altre cappelle sparse per il territorio frazionale. Si narra inoltre di una leggendaria "chiesa delle [[Strega|Streghe]]" che, secondo il racconto popolare, fu costruita dalle stesse in una notte e su una vetta a strapiombo sulla valle.
 
La sagra del vino, nata nel 1970, si svolge il primo week-end di settembre nella piazza del paese (Aia della Corte), ed è caratterizzata da una gara di vini locali e dalla presenza di banchi gastronomici con piatti tipici preparati della donne del luogo.
 
== Economia ==
[[File:Follo Alto (Follo)-centro storico2.jpg|thumb|Il centro storico di Follo Alto]]
Si basa sulla coltivazione [[agricoltura|agricola]] specie di [[Vicia faba|fave]], [[fagioli]], [[mais]], [[Triticum|grano]] e [[farro]]. Pregiata è anche la raccolta delle [[Oliva|olive]] e dell'[[uva]]. Si coltivano inoltre [[Fiore|fiori]] e [[Plantae|piante]].
 
Negli ultimi anni si è sviluppata un'ampia zona artigianale in cui sono insediate alcune attività di piccola e media impresa.
 
Di spicco le strutture sportive di cui il territorio si è dotato, tra le quali una "Città dello Sport" comprensiva di uno [[stadio]] per il gioco del [[calcio (sport)|calcio]] con tribune coperte e pista per l'[[atletica leggera]], una pista ciclabile, e 3 campi da [[tennis]], 3 da calcetto ed uno da calcio a 7, oltre un maneggio pubblico.
 
Sul territorio comunale esistono 19 imprese agricole e di silvicoltura, 3 piscicoltura e di servizi connessi, 90 attività manifatturiere, 76 imprese di costruzioni, 118 attività commerciali, 19 tra alberghi e ristoranti, 20 aziende di trasporti e comunicazione, 1 attività finanziaria, 41 attività immobiliarie e di servizi alle imprese, 21 tra servizi pubblici, sociali e personali<ref>Rapporto Unioncamere 2010</ref>.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Follo è situata lungo la strada provinciale 10 la quale collega [[Beverino]] con [[Vezzano Ligure]] ed è percorsa dalle strada provinciale 14 da Bastremoli a Piè di Costa e dalla strada provinciale 15 della Val Durasca (da Pian di Follo alla Foce).
 
== Amministrazione ==
Segue un elenco delle amministrazioni locali.<ref>Lista pubblicata in ''Il Lodigiano. Quarant'anni di autonomia'', Provincia di Lodi, 2008, p. 267.</ref>
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1945|]]
|?
|[[Giuseppe Fasoli]]
|Alessandro Calzari
|[[Partito Comunista Italiano]]
|
|[[Sindaco]]|
|[[Sindaco]]
}}
|
{{ComuniAmminPrec
|1945|1947
|Attilio Chiappini
|Partito Comunista Italiano
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1947|1951
|Carlo Sardi
|[[Partito Repubblicano Italiano]]
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1951|1962
|Umberto Carabelli
|[[Partito Socialista Italiano]]
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1962|1964
|Arturo Codeglia
|[[Democrazia Cristiana]]
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1964|1973
|Fernando Rovani
|Partito Socialista Italiano
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1973|1976
|Aldo Canese
|Partito Socialista Italiano
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1976|1980
|Aldo Canese
|Democrazia Cristiana
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1980|1985
|Fulvio Maoli
|Partito Socialista Italiano
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1946]]
|15 giugno 1985|8 giugno 1990
|[[1951]]
|Marco Vignudelli
|Mario Baggi
|Partito Socialista Italiano
|
|Sindaco|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1951]]
|8 giugno 1990|24 aprile 1995
|[[1956]]
|Marco Vignudelli
|Luigi Ciofetti
|Partito Socialista Italiano
|
|Sindaco|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1956]]
|24 aprile 1995|14 giugno 1999
|[[1962]]
|Marco Vignudelli
|Antonio Bertoli
|[[Lista civica]] di [[centro-sinistra]]
|
|Sindaco|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1962]]
|14 giugno 1999|14 giugno 2004
|[[1970]]
|Marco Vignudelli
|Attanasio Cicognini
|Lista civica di [[Sinistra (politica)|sinistra]]
|
|Sindaco|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1970]]
|3 luglio 2004|8 giugno 2009
|[[1985]]
|Giovanni Battolla
|Diego Casella
|Lista civica di centro-sinistra
|
|Sindaco|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1985]]
|8 giugno 2009|26 maggio 2014
|[[1995]]
|Giorgio Cozzani
|Gianbattista Cappelletti
|[[Il Popolo della Libertà]]-[[Lega Nord]]
|
|Sindaco|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1995]]
|26 maggio 2014|27 maggio 2019
|[[2004]]
|Giorgio Cozzani
|Angelo Cortesini
|Lista civica di [[centro-destra]] "Rinnovare Insieme"<ref>in quota movimento arancione di [[Giovanni Toti]]</ref>
|
|Sindaco|<ref>Il 27 settembre 2017 viene eletto [[Presidenti della Provincia della Spezia|presidente della Provincia della Spezia]], mantenendo entrambi gli incarichi</ref>
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2004]]
|27 maggio 2019|''in carica''
|[[2014]]
|Rita Mazzi
|Giuseppe Sozzi
|Lista civica di centro-destra "Noi cambiamo Follo insieme"<ref>in quota [[Alternativa Popolare|Liguria Popolare]]</ref>
|[[lista civica]] ([[centrosinistra]])
|Sindaco|
|[[Sindaco]]
|
}}
|[[2014]]
|in carica
|Giancarlo Rando
|[[lista civica]]
|[[Sindaco]]
|
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Sport =Gemellaggi===
Brembio è gemellata con<ref>Documento pdf sul gemellaggio {{collegamento interrotto|1=[http://www.kerauniaware.com/zweb/ipb/biblio/eb/369/brembio-gemelvol2009.pdf ] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}.</ref>:
Il territorio è dotato di numerosi impianti sportivi, in ultimo una vera e propria "cittadella dello sport", sita nel capoluogo comunale, dove sono presenti lo stadio comunale, campi di [[Calcio a 5|calcetto]] e da [[tennis]], la squadra di [[basket]] che milita nelle serie c della lega basket.
* {{Gemellaggio|Francia|Saint-Christo-en-Jarez|2004}}
* A.S.D. Follo San Martino, militante nel campionato di [[Prima Categoria]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[LiguriaParco del Brembiolo]]
* [[Provincia della Spezia]]
* [[Val di Vara]]
* [[Parco naturale regionale di Montemarcello-Magra-Vara]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogettoInterprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/toponimi/6000022/|Lombardia Beni Culturali}}
 
{{Comuni della provincia delladi SpeziaLodi}}
{{Comuni del Parco del Brembiolo}}
{{Val di Vara}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Lombardia}}
{{Portale|Liguria|Provincia della Spezia}}
 
[[Categoria:FolloBrembio| ]]
[[Categoria:Pievi lodigiane]]