Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 giugno 27 e Lingua sarda campidanese: differenze tra le pagine

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{{NN|linguistica|settembre 2009}}
{{Conteggio cancellazioni}}
{{lingua|nome=Sardo campidanese|nomenativo=Sardu campidanesu
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Start|09:33, 5 lug 2019 (CEST)}}
|colore=#FD9191
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 1 |voce = Marzia Roncacci |turno = |tipo = votazione |data = 2019 giugno 27 |durata = 23 giorni |multipla = }}
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|regione={{IT-SAR}}<br /><small>({{simbolo|Provincia di Cagliari-Stemma.png|12}} [[Città metropolitana di Cagliari]]<br />Parte centro-meridionale della {{simbolo|Provincia di Oristano-Stemma.png|12}} [[Provincia di Oristano]]<br />[[Provincia del Sud Sardegna]]<br />Parte meridionale della {{simbolo|Provincia di Nuoro-Stemma.png|12}} [[Provincia di Nuoro]])</small>
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 3 |voce = Carlo Girelli |turno = |tipo = consensuale |data = 2019 giugno 27 |durata = 9 giorni |multipla = }}
|persone=circa 670.000<ref name="Anna Oppo, Le lingue dei sardi">Stima su un campione di 2715 interviste: [http://www.sardegnacultura.it/documenti/7_88_20070514130939.pdf Anna Oppo, ''Le lingue dei sardi'']</ref>
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 4 |voce = Dominick Marone |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 giugno 27 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|tipologia={{SOV}} (anche {{VOS}}<ref>Maurizio Virdis ''Plasticità costruttiva della frase sarda (e la posizione del soggetto)", Rivista de filologia romanica, 2000</ref> e {{SVO}}) [[Lingua sillabica|sillabica]]
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 5 |voce = Rony Santos |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 giugno 27 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|fam1=[[Lingue indoeuropee]]
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|fam7='''Campidanese'''
|iso1=sc|iso2=srd|iso3=sro|sil=SRO
|estratto=Totus is òminis nascint lìberus e ugualis in dignidadi e in deretus. Issus tenint s'arrexoni e sa cuscèntzia e si depint cumportai s'unu cun s'atru cun spìritu de fraternidadi.
|mappa=[[File:Sardinia Language Map.png|290px|]]
|didascalia=Diffusione delle varianti linguistiche di tipo campidanese
}}
{{torna a|Lingua sarda}}
Il '''sardo campidanese'''{{ISO 639}} (nome nativo '''''sardu campidanesu''''' o '''''campidanesu''''') è una delle due principali macrovarianti in cui è suddivisa la tradizione ortografica della [[lingua sarda]] (l'altra è il [[sardo logudorese]]).<ref name=Wagner1>[http://www.sardegnacultura.it/documenti/7_4_20060330171122.pdf La lingua sarda : Storia, spirito e forma] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120118071239/http://www.sardegnacultura.it/documenti/7_4_20060330171122.pdf |data=18 gennaio 2012 }}, Max Leopold Wagner, a cura di Giulio Paulis, Nuoro 1997, p.41</ref> Il codice [[ISO 639]]-3 è "sro"; a questo vengono affiancate le lettere (I) (lingua a sé stante) e (L) (lingua attiva, usata come lingua madre da persone in vita).<ref>[http://www.iso.org/iso/search.htm?qt=639&published=on&active_tab=standards Lista degli standard ISO 639] dal sito iso.org</ref>
 
==Diffusione==
Nella denominazione di '''campidanese''' si suole comprendere un gruppo di dialetti della lingua sarda parlati nella parte centro-meridionale dell'isola, in una regione ben più vasta del [[Campidano]] geografico.<ref name=Wagner1/> È la varietà originaria di un'area abitata da 975.000 persone circa, di cui quasi la metà ricadenti nell'hinterland cagliaritano, sede di immigrazione sia interna, da varie regioni dell'isola, che esterna. In base ad una ricerca del [[2006]] della Regione Sardegna il campidanese risulta capito da 942.000 persone circa (il 96,9% dei residenti) e parlato da 670.000 persone circa (il 68,9% della popolazione). Solo il 3,1% dei residenti non avrebbe alcuna competenza del campidanese.<ref name="Anna Oppo, Le lingue dei sardi"/>
 
==Caratteristiche==
Nell'ambito del sistema linguistico sardo le varianti campidanesi sono considerate le più innovative, quelle cioè che esibiscono maggiori elementi di distanza dal modello latino classico. Secondo alcuni studiosi talune innovazioni sarebbero state favorite dai contatti della città di Cagliari {{senza fonte|con centri della penisola italiana}}, per altri andrebbero attribuite a un sostrato etnico paleomediterraneo delle popolazioni meridionali, che avrebbe causato una diversa evoluzione del latino volgare rispetto al logudorese{{Citazione necessaria}}. In effetti, le vocali etimologiche latine ''E'' e ''O'' sono riprodotte nelle varianti centrosettentrionali, mentre mutano in ''I'' e ''U'' in quelle centromeridionali, analogamente ad altre varianti latine dell'[[Europa meridionale]], nonché al [[Lingua greca moderna|greco moderno]]: un esempio sono gli esiti della terza declinazione latina in ''i'' anziché ''e'', comuni al [[lingua corsa#Còrso oltramontano|corso meridionale]], ai [[dialetti italiani meridionali estremi]] e al [[Lingua portoghese|portoghese]]. Un'altra interpretazione è quella che vorrebbe alcuni caratteri peculiari del sardo meridionale riconducibili a elementi preesistenti nel latino popolare introdotto dai legionari romani e perciò distante dal coevo latino codificato di uso colto e letterario (ad es. il particolare trattamento riservato nei dialetti meridionali alla L etimologica in posizione intervocalica).
 
Per contro, la maggiore corrispondenza di taluni elementi del sardo settentrionale al latino classico potrebbe trovare spiegazione non già in un'intensa latinizzazione precoce delle regioni interne dell'isola e quindi nella conservazione dei tratti linguistici così acquisiti, quanto piuttosto in una latinizzazione più tardiva. Le varianti settentrionali avrebbero pertanto origine da un latino colto, di uso ecclesiastico, introdotto contestualmente alla [[cristianizzazione]] nelle aree interne dell'isola.
 
In sintesi, delle complesse dinamiche all'origine delle divergenze che i sistemi dialettali centromeridionali esibiscono rispetto a quelli centrosettentrionali, si prendono in considerazione: il ruolo delle lingue di sostrato; fattori quali la latinizzazione anticipata del meridione dell'isola, la sua maggiore esposizione a varie ondate successive, anche tarde, di latinizzazione; il latino popolare introdotto e la presenza di diversi centri di irradiazione della latinità che avrebbero esercitato la loro influenza su aree diverse della Sardegna e in tempi diversi; maggiori contatti interni ed esterni rispetto alle regioni montagnose dell'interno, di fatto più isolate anche dal resto della comunità sarda; dinamiche evolutive intrinseche al sistema linguistico sardo e ai dialetti meridionali in particolare, testimoni nei secoli di sviluppi peculiari.
 
Al suo interno, il diasistema campidanese presenta maggiore omogeneità rispetto al gruppo logudorese-nuorese per motivi geografici, anche se presenta alcune differenze locali nelle aree periferiche. Il dominio campidanese viene comunemente ripartito in otto sottogruppi: quello ''comune'' o ''cittadino''; quello ''occidentale'' o ''rustico''; quello ''sulcitano''; quello ''sarrabese''; quello ''barbaricino centrale''; quello ''barbaricino meridionale''; quello ''barbaricino d'Ogliastra''; quello ''oristanese''.
 
Il campidanese cittadino parlato a [[Cagliari]], emendato di alcuni tratti localistici, è la base del "campidanese comune" o "campidanese letterario", solitamente usato da scrittori e poeti. All'interno del diasistema campidanese, la variante conservativa cagliaritana nei suoi registri alti ha infatti tradizionalmente rappresentato il modello linguistico di referenza: varietà diastratica alta, usata dal ceto borghese in tutta l'area meridionale dell'isola e modello unificante per gli utilizzi colti, ecclesiastici e letterari.
 
Tra le sue caratteristiche<ref>[http://www.comitau.org/Mangaras/gramatiga/gramatiga_sarda.pdf Grammatica sarda] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120111065657/http://www.comitau.org/Mangaras/gramatiga/gramatiga_sarda.pdf |data=11 gennaio 2012 }}</ref>;
* il singolare terminante in "-i" ("''pisci''", pesce)
* l'articolo plurale in "is" ("''is terras''", le terre)
* plurali in ''-is'', ''-us'' e ''-as'' ("''brebeis''", pecore; "''cuaddus''", cavalli; "''crapitas''", scarpe)
* il gerundio in "-endi" o "-endu" ("''pighendi''" o "''pighendu''", prendendo)
* la conservazione dei nessi latini "qu", sostituito con "k" o "g", (''"akua"'', acqua), "gu" ("''sànguni''", sangue)
* la trasformazione della "c" velare in "c-" a inizio parola ("''centu''", cento) e in "-x-" negli altri casi (''"deghe"'', poi ''"dexi"'', dieci) o "-sc-" (''"pische''", poi "''pisci''", pesci)
* la trasformazione delle "''rj''" in ''rg'', delle "nj" in "ng", delle "lj" in "-ll-", di "-ti-" e "-te-" in "-tz-"
* l'aggiunta di a- davanti a r- ("''rubiu''" in ''arrubiu''),
* la metatesi (''Carbonia'' in ''Crabonia''),
* le forti influenze catalane ("''seu''" per cattedrale)
 
== Varianti ==
===Oristanese===
L’'''oristanese''' centrale ([[Oristano]], [[Arborea (Italia)|Arborea]], [[Nuraxinieddu]], [[Cabras]], [[Nurachi]], [[Simaxis]] conserva '''k-''' e '''g-''' velari (''chentu'', ''lughi'', ''rughi''), che sono tipiche dell'area logudorese, mantiene inoltre la forma campidanese '''-ngi-''' e '''-rgi-''' (''angioni'', ''argiola'') al posto del logudorese/nuorese '''-nz-''' e '''-rz-''' (''anzone'', ''arzola''), riflettendo la condizione originaria dell'area logudorese '''rj/rg''', '''-gi-''' (''figiu'', ''ogiu'') al posto del logudorese/nuorese '''-z-''' (''fizu'', ''ozu'') e del campidanese '''-ll-''' (''fillu'', ''ollu'').
Il dialetto settentrionale della fascia da [[Narbolia]]-[[Milis]], [[Bauladu]], [[Solarussa]] e della zona di [[Ruinas]] pur grammaticalmente campidanese presenta forti influssi dal [[Sardo logudorese#Logudorese centrale o comune|logudorese centrale]] (''anzoni'', ''attunzu'', ''fizu'', ''ozu'', ''abba'', ''limba''; mantenimento delle velari in ''rughe''/''gruxi''>''rughi'', ''deghe''/''dexi''>''deghi'', ''bindighi''/''cuindixi''>''bindighi'', ''battordighi''/''cuattordixi''>''battordighi'' ) e viene per questo motivo definito "[[Limba de mesania]]" (LDM) per la sua difficile classificazione in uno dei due gruppi. Nell'oristanese e nell'alto Campidano è caratteristica l'elisione della '''-n-''' intervocalica (''Aristanis''>''Aristãis'', ''Pabillonis''>''Pabillõis'', ''cani''>''cãi'', ''pani''>''pãi'', ''manu''>''mãu'', ''angioni''>''angiõi'', ''binu''>''biu'') e una più accentuata inversione letterale (''cabra''>''craba'', ''cherbeddu''>''crebeddu''). L'oristanese meridionale ([[Morgongiori]], [[Uras]], fino ad [[Arbus (Italia)|Arbus]]) e della zona di [[Siamanna]], [[Siapiccia]] e [[Villaurbana]], assume invece gradatamente alcuni caratteri del campidanese rustico (elisione della '''-l-''' o passaggio a '''-b-''': ''soli''>''sõi''/''sobi''). L'arborense presenta, inoltre, la caratteristica fonetica dell'elisione della '''-l-''' intervocalica (''soli''>''soi'', ''colori''>''caori'') e, nel [[campidano di Milis]], a [[Solarussa]] e [[Bauladu]] il passaggio da '''-c-''' a '''-tz-''' (''citadi''>''tzitadi'', ''certu''>''tzertu'', ''bèciu''>''betzu'') e l'invesione di '''r''' e '''n''' (''arena''>''anea'', ''aranzu''>''ananzu'').
 
===Ogliastrino===
L’'''ogliastrino''' ([[Elini]], [[Lanusei]], [[Tortolì]], [[Lotzorai]], [[Urzulei]], [[Perdasdefogu]], [[Baunei]], [[Talana]], [[Ilbono]], [[Bari Sardo]], [[Jerzu]], [[Arzana]], [[Tertenia]], [[Villagrande Strisaili]], [[Gairo]], [[Girasole (Italia)|Girasole]], [[Osini]], [[Ulassai]], [[Triei]]) risente dell'influenza delle parlate barbaricine e nuoresi e conserva caratteri tipici di questi dialetti (''abba'', ''limba'', ''sambene'', ''caente'') nonché il suono '''-th-''' (''petha'', ''puthu'', ''pratha'', ''marthu'', ''thìu'', ''thìa'', che nella pronuncia tende a '''-ss-''': ''pessa'', ''pussu'', ''prassa'', ''marsu'', ''siu'', ''sia'', con eccezione per Barisardo dove è ''scìu'', ''scìa''), il passaggio -'''tz-'''>-'''ss-''' (''ufìtziu''>''ofìssiu'', ''pitzu''>''pissu'') e la finale singolare in '''-e''' nell'alta Ogliastra ma con il sistema verbale arcaico del campidanese (''niài''>''niàri'', ''fài>fàiri'', ''andài>andàri'', ''liggi''>''liggiri''), '''-x-'''>'''-g-''' (''dexi''>''degi''/''dege'', ''ruxi''>''rugi''/''ruge'', ''undixi''>''undigi'', ''domixedda''>''domigedda''), e di altre particolarità (''pro''/''po''>''po'', l'articolo in ''is'' con finali plurali in ''-os'', ''-es'' e ''-as,'' mentre al sud mantengono ''-us'', ''-is'' e ''-as'') che lo accomunano al campidanese; sempre sotto influenza delle parlate nuoresi nell'incontro tra due parole la consonante s può variare in r: questo avviene con le lettere '''b-''', '''d-''', '''g-''', '''l-''', '''m-''', '''n-''', '''v-''' (''is domos''>''ir domos'', ''est bellu''>''er bellu'', ''cosas beccias''>''cosar beccias''). L'arzanese e il villagrandese contengono elementi aspirati ''fillu''>''fixu ''; i dialetti di Villagrande, Arzana, Talana, Baunei, Triei e Urzulei risulterebbero i più distaccati dal campidanese, in particolare quello di Urzulei è molto più simile al [[Sardo logudorese#Barbaricino|barbaricino]] (aspirazione della '''c''', simile al colpo di glottide della [[Barbagia di Ollolai]]; articoli plurali ''as'' e ''os'' al posto di ''is'' come ''is compangios>os compangios, is biddas>as biddas''), essendo il paese più a nord dell'[[Ogliastra]]. A seconda dei paesi, il gerundio cambia a nord in -''ndo'' o -''endu'' a sud (''narando'', ''faendo'', ''marrendu'', ''proendu'').
 
===Barbaricino centrale===
Il dialetto della della zona di transizione del [[Mandrolisai]] ([[Sorgono]], [[Atzara]], [[Tonara]], [[Desulo]]) e in parte nella [[Barbagia di Belvì]] ([[Aritzo]], [[Belvì]], [[Meana Sardo]]) sono influenzati dai dialetti nuoresi di cui conservano diverse caratteristiche (''abba'', ''limba'', ''gasi''), la finale singolare in '''-e''' (''angione'', ''mere'', ''pastore''). Il gerundio cambia in -''ndo'', e si presenta l'assimilazione di '''-nd-''' e di '''-mb''' (''pappando''>''pappanno'', ''torrando''>''torranno'', ''faendo''>''faenno'', ''limba''>''limma'', ''cambiando''>''cammianno''); caratteristico di questa zona è il passaggio di '''-ll-'''>'''-g-''' (''fillu''>''figiu'', ''ollu''>''ogiu'') e '''-r-'''>'''-l-''' (''bertula''>''beltula'', ''parte''>''palte'', ''borta''>''bolta'') e come in Ogliastra '''-x-'''>'''-g-''' (''dexe''>''dege, gruxi''>''gruge'').
 
=== Barbaricino meridionale ===
Il dialetto della [[Barbagia di Seùlo|Barbagia di Seulo]] ([[Seulo]], [[Seui]], [[Sadali]], [[Esterzili]], [[Ussassai]]) e [[Gadoni]], di discosta leggermente dal campidanese rustico per il mantenimento di '''-n-''' e '''-l-''' (''angioni'', ''soli'') e per l'influenza del nuorese nella parlata di alcuni comuni. A Seui e Ussassai la '''-s-''' diventa '''-r-''' prima di determinate consonanti (''is domus''>''ir domus'', ''mannus meda''>''mannur meda'') e '''-x-'''>'''-g-''' (''domixedda''>''domigedda'', ''meixina''>''meigina''). Sempre a Ussassai e Seui i nessi latini rimangono uguali al logudorese in (''acua''>''abba'', ''sanguini''>''sambini'', ''lingua''>''limba'') e come la vicina Ogliastra '''-tz-''' diventa '''-ss-''' (''Pitzu de s'acua''>''Pissu de s'abba'', ''pratza''>''prassa''). Gadoni, data la vicinanza con i comuni di Belvì e Aritzo mostra alcune caratteristiche del Barbaricino centrale come il passaggio di '''-r-'''>'''-l-''' (''morti''>''molti'', ''portai''>''poltai'') e alcuni termini tipici logudoresi adattati al campidanese (in camp. ''immoi'', in log. ''como'', a Gadoni ''comu'', ''aici''>''gasi'').
 
===Sarrabese===
Il dialetto dell'alto [[Sarrabus-Gerrei#Sarrabus|Sarrabus]] ([[Villaputzu]], [[San Vito (Italia)|San Vito]] e [[Muravera]]) e del [[Sarrabus-Gerrei#Gerrei|Gerrei]] orientale ([[Ballao]], [[Armungia]] e [[Villasalto]]) presenta invece fenomeni fonetici particolari tra cui i [[Occlusiva glottidale sorda|colpi di glottide]] [[Alfabeto fonetico internazionale|/ʔ/]] per la pronuncia di '''-l-''' e '''-n-''' (''soli''>''sohi'', ''pani''>''pahi'', ''cani''>''cahi'') e '''-rt-'''>'''-tt-''' (''morti''>''motti'').
 
===Campidanese occidentale===
Il '''campidanese occidentale''' o '''rustico''' parlato nel [[Monreale (subregione)|Medio Campidano]] ([[San Gavino Monreale]], [[Gonnosfanadiga]], [[Villacidro]], [[Guspini]], [[Arbus (Italia)|Arbus]], [[Sanluri]], [[Sardara]], [[Pabillonis]]), nel [[Fluminese]] ([[Fluminimaggiore]], [[Buggerru]]), nella [[Marmilla]], in parte nel [[Sarrabus-Gerrei#Gerrei|Gerrei]] ([[Senorbì]], [[Silius]], [[San Basilio]], [[Goni]], [[Escalaplano]]), e nel basso [[Sarrabus-Gerrei#Sarrabus|Sarrabus]] ([[Burcei]], [[Castiadas]], [[Villasimius]]), nella [[Trexenta]], nel [[Sarcidano]], nel [[Parteòlla|Parteolla]] fino al [[Campidano di Cagliari|Basso Campidano]] ([[Serrenti]], [[Villasor]], [[Serramanna]], [[Siliqua (Italia)|Siliqua]], [[Nuraminis]], [[Assemini]]) presenta caratteristiche fonetiche come l'elisione della '''-l-''' (''soli''>''soi'', ''celu''>''ceu'', ''teula''>''teua'', ''callenti''>''caenti''), metafonesi, nasalizzazioni, contrazioni vocaliche e, come nell'oristanese, della '''-n-''' (''cani''>''cãi'', ''pani''>''pãi''); in alcune aree (Marmilla, Medio Campidano, Trexenta) '''-l-'''>'''-b-''' (''soli''>''sobi'', ''teula''>''teba'', ''portali''>''potabi'', ''faula''>''faba'', ''ilixi''>''ibixi'').
 
===Cagliaritano===
{{vedi anche|Dialetto cagliaritano}}
Il '''cagliaritano''' ('''casteddaju''') o '''campidanese comune''' o '''cittadino''' (parlato a [[Cagliari]] e nell'area metropolitana fino a [[Sinnai]], [[Maracalagonis]], [[Settimo San Pietro]], sulla fascia costiera a [[Capoterra]], [[Sarroch]], [[Villa San Pietro]], [[Pula (Italia)|Pula]], [[Domus de Maria]], [[Teulada]] e a [[Villamassargia]], [[Domusnovas]], [[Musei (Italia)|Musei]], [[Iglesias (Italia)|Iglesias]], [[Gonnesa]], [[Portoscuso]] e [[Carbonia]]) è spesso adottato come modello di riferimento ed è base del campidanese letterario; tra le caratteristiche fonetiche '''-d-'''>'''-r-''' (''giogadori''>''giogarori'', ''meda''>''mera''); La fascia costiera (escluse le città di Cagliari e Teulada) presenta per ipercorrezione il raddoppio di '''-l-''' e '''-n-''' (''soli''>''solli'', ''celu''>''cellu'', ''luna''>''lunna'', ''manu''>''mannu'', ''cani''>''canni'', ''pani''>''panni'').
 
===Sulcitano===
Il '''sulcitano''' ([[Giba]], [[Masainas]], [[Narcao]], [[Nuxis]], [[Perdaxius]], [[Piscinas]], [[San Giovanni Suergiu]], [[Sant'Antioco (Italia)|Sant'Antioco]], [[Sant'Anna Arresi]], [[Santadi]], [[Tratalias]], [[Villaperuccio]]) come nel cagliaritano mostra '''-d-'''>'''-r-''' (''meda''>''mera'', ''beridadi''>''berirari''), presenta '''-tz-'''>'''-c-''' (''betza''>''bècia'', ''petza''>''pècia'', ''martzu''>''màrciu'', ''chitzi''>''chici'', ''putzu''>''pùciu'', ''pratza''>''pràcia'', ''cratzonis''>''cracionis''), conservazione di '''-n-''' (''luna'', ''manu'', ''cani''), la '''-l-''' in posizione intervocalica nella sillaba finale dei sostantivi tende a decadere (''teula''>''teua'', ''faula''>''faua'', ''bertula''>''bertua'', ''sali''>''sai'', ''malu''>''mau'', ''soli''>''soi''), trasformazione della '''-l-''' in '''-r-''' (''calai''>''carai'', ''scolai''>''scorai'', ''olia''>''oria''), la '''-r-''' contenuta nella sillaba finale di molti sostantivi tende a decadere (''giogarori''>''giogaroi'', ''perirori''>''periroi'', ''crobetori''>''crobetoi''), nei sostantivi che terminano in '''-rgiu-'''/'''-rgia-''' si ha la trasformazione di '''-rg-''' in '''-x-''' (''orgiu''>''orxu'', ''arruargiu''>''arruaxu'', ''argia''>''arxa'').
 
La variante [[Sardo campidanese#Oristanese|alto oristanese]], [[Sardo campidanese#Barbaricino centrale|barbaricina]] e [[Sardo campidanese#Ogliastrino|alto ogliastrina]] sono riconducibili alla [[Limba de mesania]] (Lingua di mezzo) in quanto conservano elementi tipici del campidanese con forti influssi linguistici [[Sardo logudorese#Logudorese centrale|logudoresi]] e [[Sardo logudorese#Nuorese|nuoresi]].
 
==Alcune regole di fonosintassi==
{{vedi anche|Lingua sarda#Fonosintassi}}
Una delle principali complicanze, sia per chi si approcci a tale variante linguistica sia per chi, pur sapendola parlare, non la sa scrivere, è la differenza fra scritto (qualora si voglia seguire un'unica forma grafica) e parlato data da specifiche regole che mutano il suono all'inizio od alla fine di una parola, a seconda di quello presente nella parola precedente o successiva. Per tale ragione, è importante menzionarne almeno qualcuna in questa voce.
 
===Sistema vocalico===
Vale quanto detto nella [[Lingua sarda#Fonosintassi|voce principale]].
 
===Sistema consonantico===
====Incontro di consonanti fra due parole====
{{...}}
 
== Esempi ==
=== Verbo essere, indicativo presente ===
{| class="wikitable"
|io sono
|deu seu
|-
|tu sei
|tui ses(i)
|-
|egli/ella è
|issu/issa est(i)
|-
|noi siamo
|nosu seus
|-
|voi siete
|bosatrus seis
|-
|essi/esse sono
|issus/issas funt/fuint
|}
 
=== Verbo avere, indicativo presente ===
{| class="wikitable"
|io ho
|deu apu (anche ''tengiu''/''tengu'')
|-
|tu hai
|tui as(i) (anche ''tenis'')
|-
|egli/ella ha
|issu/issa at (anche ''tenit'')
|-
|noi abbiamo
|nosu eus/aus (anche ''teneus'')
|-
|voi avete
|bosatrus eis/ais (anche ''teneis'')
|-
|essi/esse hanno
|issus/issas ant(i) (anche ''tenint'')
|}
 
=== Numeri cardinali ===
{| class="wikitable"
|1
|unu
|-
|2
|duus
|-
|3
|tres
|-
|4
|cuatru/cuatturu
|-
|5
|cincu
|-
|6
|ses
|-
|7
|seti
|-
|8
|otu
|-
|9
|noi
|-
|10
|dexi/degi
|-
|11
|undixi/undigi
|-
|12
|do(i)xi/doigi
|-
|13
|tre(i)xi/treigi
|-
|14
|catordixi/cuatordigi
|-
|15
|cuindixi/cuindigi
|-
|16
|se(i)xi/seigi
|-
|17
|dexaseti/degiseti
|-
|18
|dex(i)otu/degiotu
|-
|19
|dexannoi/deginnoi
|-
|20
|binti
|-
|21
|bintunu
|-
|22
|bintiduus
|-
|30
|trinta
|-
|40
|cuaranta/coranta
|-
|50
|cincuanta
|-
|60
|sessanta
|-
|70
|setanta
|-
|80
|otanta
|-
|90
|noranta
|-
|100
|centu
|-
|101
|centu e unu
|-
|102
|centu e duus
|-
|200
|duxentus/dugentus
|-
|300
|trexentus/tregentus
|-
|400
|cuatruxentus/cuatrugentus
|-
|500
|cincuxentus/cincugentus
|-
|600
|sexentus/seigentus
|-
|700
|setixentus/setigentus
|-
|800
|otuxentus/otugentus
|-
|900
|noixentus/noigentus
|-
|1.000
|milli
|-
|2.000
|duamilla
|-
|3.000
|tremilla
|-
|4.000
|cuatrumilla
|-
|5.000
|cincumilla
|-
|6.000
|seimilla
|-
|7.000
|setimilla
|-
|8.000
|otumilla
|-
|9.000
|noimilla
|-
|10.000
|deximilla/degimilla
|-
|1.000.000
|unu milioni
|}
 
{{S sezione|linguistica}}
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*Antonio Lepori, Dizionario Italiano-Sardo Campidanese, Edizioni Castello, Cagliari 1988.
*Bernd Sebastian Kamps e Antonio Lepori, [http://casteddu.com/cstd/sardo.htm Sardisch für Mollis & Müslis (PDF gratuito)], Steinhäuser, Wuppertal 1985.
*Antonio Lepori, Gramàtiga sarda po is campidanesus, Edizioni C.R. 1.a edizione, Quartu S. Elena 2001.
*Antonio Lepori, Stòria lestra de sa literadura sarda, Edizioni C.R., Quartu Sant'Elena, 2005
*Maurizio Virdis, Fonetica del dialetto sardo campidanese, Edizioni della Torre, Cagliari 1978
*Maurizio Virdis, Il Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, edizione a cura di Maurizio Virdis, Cuec, Cagliari 2002.
* {{cita web | 1 = http://www.sardegnadigitallibrary.it/mmt/fullsize/2010011412224500014.pdf | 2 = Roberto Bolognesi, Wilbert Heeringa, Sardegna fra tante lingue. Il contatto linguistico in Sardegna dal Medioevo a oggi, Codaghes, Cagliari 2005 | accesso = 20 febbraio 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140211080607/http://www.sardegnadigitallibrary.it/mmt/fullsize/2010011412224500014.pdf | dataarchivio = 11 febbraio 2014 | urlmorto = sì }}
*Gigi Sanna, Pulpito, politica e letteratura. Predica e predicatori in lingua sarda, Ed. S'Alvure, Oristano 2002.
* Gigi Sanna(a cura di), Efisio Marras, Preigas, Ed. Nuove Grafiche Puddu, 2010.
* {{cita web|url=http://books.google.it/books?id=XYECAAAAQAAJ&printsec=frontcover&dq=saggio+gramatica+dialetto+sardo&hl=it&ei=oWBhTcu6L87usga4rM21CA&sa=X&oi=book_result&ct=book-preview-link&resnum=1&ved=0CDUQuwUwAA#v=onepage&q&f=false|titolo=Vincenzo Raimondo Porru, Saggio di gramatica sul dialetto sardo meridionale, Reale Stamperia, Cagliari 1811}}
* {{cita web|url=http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=602&s=17&v=9&c=4459&n=24&c1=vincenzo+raimondo+porru&ric=1|titolo=Vincenzo Raimondo Porru, Nou dizionariu universali sardu-italianu, Tipografia arcibiospali, Casteddu 1832}}
*Eduardo Blasco Ferrer, Linguistica sarda: storia, metodi, problemi, Condaghes, Cagliari 2002.
* {{cita web|https://academiadesusardu.files.wordpress.com/2009/07/arregulas.pdf|AA.VV.(Comitau scientìficu po sa norma campidanesa de su sardu standard), Arrègulas po ortografia, fonètica, morfologia e fueddàriu de sa Norma Campidanesa de sa Lingua Sarda, Alfa Editrice, Quartu Sant´Elena, 2009}}
 
== Voci correlate ==
* [[Lingua sarda]]
* [[Limba de mesania]]
* [[Sardo logudorese]]
* [[Mutettu]]
 
==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.sardegnadigitallibrary.it/mmt/fullsize/2009042212272600016.pdf|titolo=Nou Dizionariu Universali Sardu-Italianu, compilau de su saçerdotu benefiziau Vissentu Porru, 1832}}
* {{cita web|url=https://www.ethnologue.com/show_language.asp?code=sro|titolo=La scheda del sardo campidanese su Ethnologue.com|lingua=en}}
* {{cita web|1=http://www.ditzionariu.org|2=Ditzionàriu online - Dizionario della lingua sarda|lingua=it, sc, en|accesso=31 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121026012840/http://www.ditzionariu.org/|dataarchivio=26 ottobre 2012|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://www.comitau.org/Mangaras/gramatiga/gramatiga_sarda.pdf|Grammatica sardo-campidanese}}
* [https://web.archive.org/web/20120118071239/http://www.sardegnacultura.it/documenti/7_4_20060330171122.pdf La lingua sarda : Storia, spirito e forma], Max Leopold Wagner, a cura di Giulio Paulis, Nuoro 1997
* {{cita web|1=http://www.accademialinguacampidanesa.it/index.htm|2=Accademia De Sa Lingua Sarda Campidanesa - Onlus|lingua=it, sc|accesso=22 gennaio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111117021737/http://www.accademialinguacampidanesa.it/index.htm|dataarchivio=17 novembre 2011|urlmorto=sì}}
 
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