Venezia Football Club e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 giugno 29: differenze tra le pagine

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|città = [[Venezia]]
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|federazione = [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]]
|campionato = [[Serie B]]
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|rifondazione = 2005
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|titoli nazionali = 2 [[Serie B|campionati di Serie B]]<br />1 [[Serie C|campionato di Serie C]]<br />1 [[Serie D#Albo d'oro Scudetto Dilettanti|scudetto di Serie D]] {{simbolo|Scudetto.svg|15}}
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Il '''Venezia Football Club S.r.l.''',<ref>{{cita web|url=http://www.veneziafc.club/it/stagione/archivio-news/item/862-depositata-la-documentazione-per-l-iscrizione-in-lega-pro.html|titolo=Depositata la documentazione per l'iscrizione in Lega Pro|sito=veneziafc.club|data=1º luglio 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160701172648/http://www.veneziafc.club/it/stagione/archivio-news/item/862-depositata-la-documentazione-per-l-iscrizione-in-lega-pro.html|dataarchivio=1º luglio 2016}}</ref> meglio conosciuto come '''Venezia''', è una [[squadra di calcio|società]] [[calcio (sport)|calcistica]] [[italia]]na con sede nella città di [[Venezia]].
 
Costituito nel [[2015]] con la denominazione ''Venezia Football Club Società Sportiva Dilettantistica'' (semplificata in ''Venezia FC'' nel [[2016]]), è il legittimo depositario della [[tradizione sportiva]] iniziata nel [[1907]] con la fondazione del ''Venezia Foot Ball Club'' e in seguito passata attraverso diverse rifondazioni e ridenominazioni (''Associazione Calcio Venezia'' dal 1919 al 1930, dal 1945 al 1983 e ancora dal 1989 al 2005, ''Società Sportiva Serenissima'' nel 1930, ''Associazione Fascista Calcio Venezia'' nel 1934, ''Calcio Venezia'' nel 1983, ''Calcio VeneziaMestre'' nel 1987, ''Società Sportiva Calcio Venezia'' nel 2005 e ''Foot Ball Club Unione Venezia'' nel 2009<ref>{{cita pubblicazione|formato=PDF|url=http://www.lnd.it/storage/Comunicati/Comitato%20Interregionale/1447419781cun.59.pdf|titolo=Comunicato Ufficiale n° 59 del 13/11/2015|sito=lnd.it|editore=Lega Nazionale Dilettanti|data=13 novembre 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305052040/http://www.lnd.it/storage/Comunicati/Comitato%20Interregionale/1447419781cun.59.pdf|dataarchivio=5 marzo 2016}}</ref>).
 
Occupa il 30º posto fra i [[Tradizione sportiva in Italia|club italiani con la maggior tradizione sportiva]] e il 39º nella [[Classifica perpetua della Serie A dal 1929|classifica perpetua della massima serie]], categoria in cui vanta come miglior piazzamento il terzo posto conseguito nella stagione [[Serie A 1941-1942|1941-1942]]. Il successo più prestigioso è costituito dalla vittoria nella [[Coppa Italia 1940-1941]].
 
Milita in [[Serie B]], secondo livello del [[campionato italiano di calcio]].
 
== Storia ==
=== La fondazione e i primi anni ===
Il Venezia Foot Ball Club fu fondato il 14 dicembre 1907 presso la Trattoria Corte dell'Orso a due passi da campo San Bortolomio a Venezia da una ventina di praticanti ed appassionati attraverso la fusione delle sezioni calcistiche di due società sportive: la [[Società_Ginnastica_Marziale_di_Mestre|Palestra Marziale]] di [[Mestre]] e la Costantino Reyer di [[Venezia]]. Il luogo prescelto dai fondatori per dar vita alla nuova realtà calcistica, fu l'ormai scomparsa trattoria "Da Nane in Corte dell'Orso", a due passi dal centralissimo campo veneziano di San Bartolomeo.
Fra i fondatori vi furono il terzino destro elvetico [[Walter Aemisseger]], proveniente dalla squadra svizzera del {{Calcio Winterthur|N}} e primo capitano della squadra, [[Guido Battisti]], [[Antonio Borella]], [[Gerardo Bortoletti]], [[Davide Fano]], il primo presidente, [[Aldo Federici]], detto "Baciccia", mediano destro e poi anche allenatore, [[Pietro Golzio]], detto "Pioppa", [[Silvio Lorenzetti]], [[Pietro Piccoli]], [[Primo Pitteri]], [[Alessandro Santi]], [[Marcello Santi]], [[Luigi Vianello]], [[Pietro Visintin]] e [[Mario Vivante]].<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Il Venezia dalla nascita al girone unico, Michele Gottardi, pp. 3-4.</ref>
 
In quegli anni le partite dei leoni lagunari si disputavano nella pineta di [[Sant'Elena (Venezia)|Sant'Elena]], avendo cura di tracciare di volta in volta le linee del campo. Gli allenamenti si svolgevano invece nel campazzo delle Chiovere. Le prime partite del Venezia furono giocate contro le squadre venete del [[Calcio Padova|Padova]], del [[Hellas Verona Football Club|Verona]] e del [[Vicenza Calcio|Vicenza]], nonché contro gli equipaggi delle navi che giungevano al porto di Venezia. Il primo incontro disputato dai lagunari fu giocato il 22 dicembre 1907 contro il [[Vicenza Calcio|Vicenza]] e terminò sul risultato di 1-1.<ref>Un secolo di Calcio Venezia, Il Venezia dalla nascita al girone unico, Michele Gottardi, p. 10.</ref>
 
Tra il 1908 ed il 1910 il Venezia disputò due campionati dell'allora [[Terza Categoria 1908|Terza Categoria]], intervallati da uno di [[Campionato Federale di Prima Categoria 1909|Prima Categoria]] disputato nel 1909. Al debutto nel campionato di massima serie i lagunari vennero ammessi direttamente alla semifinale contro i campioni [[lombardia|lombardi]] in quanto unica iscritta veneta, ma nel doppio confronto con i meneghini dell'[[U.S. Milanese]] furono letteralmente sommersi di reti (perdendo 7-1 l'andata e 11-2 il ritorno),<ref>Agendina Barlassina 1937-38, p. 36.</ref> dimostrando di non essere ancora competitivi per la Prima Categoria.
 
=== Anni 1910 ===
Dal campionato [[Prima Categoria 1910-1911|1910-1911]] i neroverdi si insediarono saldamente in [[Prima Categoria]] e nel [[Prima Categoria 1911-1912|1911-1912]] il Venezia, dopo aver vinto il girone veneto-emiliano, raggiunse la finale nazionale contro la {{Calcio Pro Vercelli|N}}, perdendo poi per 7-0 all'andata e per 6-0 al ritorno.<ref name="Calcio Venezia p. 18">Un Secolo di Calcio Venezia, Il Venezia dalla nascita al girone unico, Michele Gottardi, p. 18.</ref> Il 7 settembre 1913 fu inaugurato il campo sportivo di [[Sant'Elena (Venezia)|Sant'Elena]] completo di recinto, spogliatoi e tribuna coperta per più di 500 spettatori.<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Storia del Penzo, Renato Vidal, p. 27.</ref>
 
Nella stagione [[Prima Categoria 1914-1915|1914-1915]], ultimo campionato disputato prima della [[Prima guerra mondiale|guerra]], i lagunari approdarono, venendo peraltro subito eliminati, nel girone A di semifinale con {{Calcio Casale|N}}, {{Calcio Genoa|N}} e [[Juventus Football Club|Juventus]]. Durante la prima guerra mondiale l'attività calcistica a Venezia non cesserà mai totalmente grazie all'impegno della società minore lagunare Aurora F.B.C. Tra i giocatori distintisi in questo periodo segnaliamo i tre stranieri triestini, all'epoca cittadini dell'[[Impero austro-ungarico]], [[Silvio Stritzel|Stritzel]], Riccobon e Marincich, oltre al forte centravanti [[Umberto Vecchina]].
 
Nell'aprile 1919, a palazzo Gritti-Faccanon, nell'allora sede del [[Il Gazzettino|Gazzettino]], i soci del Venezia F.B.C. e dell'Aurora F.B.C., società minore lagunare, decisero di unire le forze ribattezzando la squadra neroverde in ''Associazione Calcio Venezia''. Nell'occasione anche il Governo contribuì al rilancio del sodalizio lagunare con un contributo straordinario di {{formatnum:40000}} lire, quale indennizzo per aver utilizzato il campo sportivo come base militare.<ref name="Calcio Venezia p. 18"/>
 
=== Anni 1920 ===
Dopo un periodo di alti e bassi, durante il quale retrocesse in [[Seconda Divisione]] nel [[Prima Divisione 1921-1922|1921-1922]] dopo uno spareggio con la Rivarolese (regolamentarmente non previsto, ma organizzato dalla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|Federazione]] dopo la iniziale retrocessione dell'Inter [[Compromesso Colombo|la ricomposizione dello scisma FIGC-CCI]]), ritornò in [[Prima Divisione]] al termine della stagione [[Seconda Divisione 1925-1926|1925-1926]]. La Prima Divisione però, in seguito a una [[Carta di Viareggio|riforma dei campionati]] e alla creazione del nuovo campionato di massima serie, la [[Divisione Nazionale]], non era più la massima serie, ma il secondo livello dei campionati italiani.
 
Nel [[Prima Divisione 1926-1927|1926-1927]] il Venezia partecipò così al campionato di prima divisione, classificandosi 6º su dieci squadre partecipanti. Nel frattempo l'8 maggio 1927 dopo una lunga ristrutturazione viene inaugurato a [[Sant'Elena (Venezia)|Sant'Elena]] il nuovo Campo Sportivo Fascista alla presenza del [[Ministro delle finanze]] [[Giuseppe Volpi]] e del presidente del [[C.O.N.I.]] [[Lando Ferretti]], la rinnovata struttura ha ora una capienza di 10.000 spettatori.<ref name="Calcio Venezia p. 28">Un Secolo di Calcio Venezia, Storia del Penzo, Renato Vidal, p. 28.</ref>
 
In [[Prima Divisione 1927-1928|Prima Divisione]] anche nella stagione 1927-1928 i veneziani giunsero secondi nel girone A alle spalle dell'[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]], venendo poi ammessi d'ufficio in [[Divisione Nazionale]] per delibera della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] insieme ad altre sette squadre:
 
{{Citazione|Nella prossima stagione al campionato di Divisione Nazionale parteciperanno 32 squadre, che giuocheranno in due gironi di 16 ciascuna... Le iscrizioni si chiuderanno il prossimo 10 luglio. In base alle medesime pervenute, il Direttorio Federale stabilirà i gironi fissando di conseguenza le varie squadre da promuovere. Tuttavia possiamo finora comunicarvi che in Divisione Nazionale entreranno otto squadre più delle previste seguendo nella scelta criteri politici oltre che sportivi. Oltre alle 24 che già hanno diritto, andranno dunque nella massima categoria le seguenti squadre: Hellas, Reggiana, Triestina (indipendentemente quest'ultima dal posto che occupa in classifica, ma in omaggio agli altri titoli della nobilissima Trieste), la Fiorentina, il Legnano, la Milanese, la Venezia e la Prato, tenendo per questa in conto che la cittadina toscana ha ben 155 giuocatori tesserati...|Deliberazione della FIGC riportato da ''La Stampa'' del 29 giugno 1928, p. 5.}}
 
I due gironi da sedici squadre così costruiti avrebbero dunque avuto il duplice scopo sia di assegnare il titolo del 1929 - che per ovvi motivi di tempistica a quel punto non sarebbe stato disputato con un torneo conclusivo, bensì reintroducendo per un'ultima volta la finale (e per lo stesso motivo anche la Coppa CONI non fu disputata) -, sia quello di suddividere le società in un raggruppamento d'élite e in uno cadetto per le stagioni a venire. In particolare, metà delle società avrebbero costituito la Divisione Nazionale Serie A, quelle classificate tra la nona e la quattordicesima posizione la Divisione Nazionale Serie B insieme alle quattro vincenti della Prima Divisione, mentre le ultime due classificate di ogni girone sarebbero state addirittura retrocesse in Prima Divisione. Il Venezia, tra alcune vittorie (5-2 alla {{Calcio Pro Vercelli|N}}) e pesanti rovesci (sconfitta 10-2 a Milano contro l'[[Associazione Sportiva Ambrosiana|Ambrosiana]] con 5 gol di [[Giuseppe Meazza|Meazza]]), giunse 11º e retrocesse in [[Serie B]].
 
La partecipazione alla [[Divisione Nazionale 1928-1929|Divisione Nazionale]] regalò alla società veneziana una situazione finanziaria tutt'altro che florida tanto che i lagunari rinunciarono alla prima trasferta a [[Fiume (Croazia)|Fiume]] nel campionato [[Serie B 1929-1930|1929-1930]],<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Dalla Serenissima alla presidenza Bennati, Pietro Bortoluzzi, p. 36.</ref> pur tuttavia alla fine del torneo di [[Serie B 1929-1930|Serie B]] riuscirono ad ottenere la salvezza. L'estate 1930 portò delle novità con il cambio di denominazione, un modo per evitare che la gran mole di debiti accumulatisi potesse aver effetti sulla squadra. La nuova società venne ribattezzata ''Società Sportiva Serenissima'' e furono cambiati anche i colori sociali con l'adozione del rosso della bandiera del [[Leone di San Marco]], mentre sul petto venne apposto il classico leone marciano.<ref>1907-2007 Cent'Anni da Leoni, Serenissima per sfuggire ai creditori, Sebastiano Giorgi, p. 23.</ref>
 
=== Anni 1930 ===
Nel maggio 1931, in occasione del Concorso Ginnico Internazionale Femminile, lo Stadio veneziano di [[Sant'Elena (Venezia)|Sant'Elena]] venne intitolato all'aviatore Pier Luigi Penzo.<ref name="Calcio Venezia p. 28"/>
 
Con la nuova denominazione il Venezia disputa quattro campionati di [[Serie B]], al termine della stagione [[Serie B 1933-1934|1933-1934]] la Serenissima è condannata alla retrocessione.<ref>Almanacco illustrato del calcio - La Storia 1898-2004, p. 253.</ref> Retrocessione poi annullata per un allargamento della categoria nella stagione successiva le cui partecipanti passarono da 26 a 32 squadre. La società riuscì a mantenere la Serie B, ma non fu l'unica novità della stagione [[Serie B 1934-1935|1934-1935]]: venne nominato un commissario straordinario nella persona di Tommaso Pasquali, mentre la società dal 1º agosto 1934 ritornò a chiamarsi ''Associazione Calcio Venezia'' (seppur con l'aggiunta, all'epoca inevitabile, dell'aggettivo ''Fascista''). Inoltre ci fu il ritorno ai tradizionali colori neroverdi.<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Dalla Serenissima alla presidenza Bennati, Pietro Bortoluzzi, p. 40.</ref> Alle novità societarie non fecero riscontro quelle sportive, il Venezia al termine del campionato retrocesse nella nascente [[Serie C]].<ref>Almanacco illustrato del calcio – La Storia 1898-2004, p. 255.</ref>
[[File:FrancescoPernigo.jpg|thumb|upright=0.8|left|[[Francesco Pernigo]], a Venezia dal 1938 al 1947 e marcatore ''all time'' dei lagunari.]]
 
La prima esperienza in terza serie fu brevissima perché i veneziani vinsero subito il campionato, davanti a [[Vicenza Calcio|Vicenza]], [[Udinese Calcio|Udinese]] e [[Calcio Padova|Padova]] e tornarono a disputare la [[serie B 1935-1936|Serie B]], raggiungendo in quell'anno anche i sedicesimi di finale di [[Coppa Italia 1935-1936|Coppa Italia]], dove il Venezia fu sconfitto 2-0 dalla [[Società Sportiva Lazio|Lazio]]. Punto di forza di quella formazione era "la mediana di ferro" Varini-[[Aldo Biffi|Biffi]]-[[Attilio Kossovel|Kossovel]]. Nella stagione successiva in [[Serie B 1936-1937|Serie B]] il Venezia si salvò grazie ad un torneo di qualificazione giocato tra [[Football Club Pro Vercelli 1892|Pro Vercelli]], {{Calcio Messina|N}} e [[Calcio Catania|Catania]], giunte quartultime insieme ai neroverdi. Nonostante un torneo all'italiana di andata e ritorno, le quattro squadre terminarono a pari punti. Solo ulteriori spareggi in campo neutro portarono il Venezia a giocarsi la salvezza nella gara decisiva giocata a [[Roma]] l'11 luglio 1937 contro il [[Calcio Catania|Catania]] e vinta per 4-0. Nello stesso anno il Venezia raggiunse gli ottavi in [[Coppa Italia 1936-1937|Coppa Italia]] contro il [[Associazione Calcio Milan|Milan]].<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Dalla Serenissima alla presidenza Bennati, Pietro Bortoluzzi, p. 44.</ref>
Tra i giocatori distintisi in questo periodo di storia del Venezia si ricordano [[Giovanni Vecchina|Giovanni "Nane" Vecchina]], poi pluricampione d'Italia con la {{Calcio Juventus|N}} e [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale azzurro]], il portiere De Sanzuane e [[Aldo Gorini]] che disputò i suoi quindici anni d'attività indossando solo la maglia dei lagunari.
 
Nel 1937, con la salita alla presidenza di Arnaldo Bennati, inizia un periodo di grande ascesa del Venezia. Il nuovo presidente ricostruisce dalle fondamenta la società nero verde. Nel campionato di [[Serie B 1937-1938]], nel quale il Venezia giunge ottavo, Bennati getta le basi della successiva stagione facendo seguire giocatori importanti come [[Víctor Tortora]] e [[Giovanni Alberti (calciatore)|Giovanni Alberti]], che a fine campionato approderanno in laguna. Nella stagione [[Serie B 1938-1939|1938-1939]] il Venezia parte con grandi ambizioni riuscendo a conquistare la promozione in Serie A grazie al secondo posto alle spalle della [[ACF Fiorentina|Fiorentina]]. Un secondo posto raggiunto all'ultima giornata andando a vincere a [[Bergamo]] con l'[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]] (1-0), affiancandola in classifica e ottenendo la promozione grazie ad un miglior quoziente-reti.<ref>Almanacco illustrato del calcio italiano 1940, p. 166.</ref> Il gol della vittoria, segnato davanti a {{formatnum:5000}} tifosi lagunari, è di [[Francesco Pernigo]], che è tuttora il giocatore lagunare ad aver realizzato il maggior numero di gol (45) nei campionati giocati in serie A.<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Dalla Serenissima alla presidenza Bennati, Pietro Bortoluzzi, p. 50.</ref> Tra i grandi artefici della promozione anche [[Giuseppe Girani]], allenatore subentrato a campionato in corso e che guiderà i veneziani anche nella stagione successiva. Girani sarà una figura molto importante del calcio veneziano di quell'epoca tanto da rivestire in seguito importanti ruoli dirigenziali.<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Girani caffè e campioni, Sebastiano Giorgi, p. 55.</ref>
 
La partecipazione alla Serie A porta ad una nuova ristrutturazione dello [[stadio Pier Luigi Penzo]], con una capienza che viene raddoppiata, dai 10.000 si passa ai 22.000 dopo i prolungamenti delle tribune e delle gradinate esistenti, e le curve trasformate a gradoni.<ref name="Calcio Venezia p. 29">Un Secolo di Calcio Venezia, Storia del Penzo, Renato Vidal, p. 29.</ref>
 
=== Anni 1940: il periodo di gloria ===
[[File:AFC Venezia 1941-42 - Ezio Loik e Valentino Mazzola.jpg|thumb|upright=0.8|[[Ezio Loik]] e [[Valentino Mazzola]], i due maggiori protagonisti della squadra salita alla ribalta nazionale nei primi anni 1940.]]
 
{{Citazione|Il materiale umano era grezzo fino alla più assoluta innocenza: e bisognava imparasse tutto, dal controllo di palla o stop al calcio punta e collo, di piatto, di esterno e così via. I putei de Venexia ghe dava dentro con appassionato fervore, per non dire con rabbia.|[[Gianni Brera]]}}
 
Con il ritorno in [[Serie A 1939-1940|Serie A]] dopo dodici anni di assenza la rosa del Venezia viene rinforzata. Arrivano [[Luigi Busidoni|Busidoni]], [[Silvio Di Gennaro|Di Gennaro]], [[Lidio Stefanini|Stefanini]], ma soprattutto esordisce [[Valentino Mazzola]] il quale si rivelerà il più forte giocatore che abbia mai indossato la maglia del Venezia. In servizio militare a [[Venezia]], il marinaio Mazzola dopo essersi messo in luce al campo dei Bacini giocando degli incontri tra rappresentative militari fece un provino con il Venezia che lo acquistò poi dall'Alfa Romeo Milano (squadra di [[Serie C]]).<ref>1907-2007 Cent'anni da leoni, Verso la gloria con Valentino Mazzola, Sebastiano Giorgi, p. 53.</ref> In campionato il Venezia dopo essersi preso il lusso di battere in casa i futuri campioni d'Italia dell'[[Football Club Internazionale Milano|Ambrosiana Inter]], conclude onorevolmente il campionato al decimo posto. I lagunari in quegli anni colpirono a tal punto la stampa nazionale che venne addirittura presa in considerazione la possibilità di trapiantare in nazionale il blocco del Venezia. In quella stagione comunque in [[Nazionale di calcio dell'Italia|azzurro]] ci arrivò il neroverde [[Guido Corbelli]].
 
La stagione [[Serie A 1940-1941|1940-1941]] fa entrare il Venezia negli annali del calcio italiano. A rinforzare i lagunari allenati da [[Giovanni Battista Rebuffo]] arrivano [[Gian Emilio Piazza|Piazza]], [[Lanfranco Alberico|Alberico]], ma soprattutto il [[Reggenza italiana del Carnaro|fiumano]] [[Ezio Loik]]. Quest'ultimo acquistato dal {{Calcio Milan|N}} nel Venezia formerà con Mazzola una formidabile coppia di mezzali che farà la fortuna dei neroverdi e successivamente anche del [[Grande Torino]]. Se in campionato i lagunari non vanno oltre il 12º posto, il Venezia arriva alla finale della [[Coppa Italia 1940-1941|Coppa Italia]] con la [[Associazione Sportiva Roma|Roma]]. Dopo il pareggio per 3-3 nella capitale che aveva visto i veneziani pareggiare dopo l'iniziale tripletta del romanista [[Amedeo Amadei]], il Venezia allo [[stadio Pier Luigi Penzo|stadio Penzo]] riesce a battere la [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] per 1-0, grazie ad una rete di Loik.<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Coppa Italia 1941:come entrammo nella leggenda, Giorgio Corsetti, p. 78.</ref> Il Venezia si aggiudica la [[Coppa Italia 1940-1941|Coppa Italia]] e iscrive per la prima volta il proprio nome nell'albo d'oro dei trofei nazionali grazie a questa formazione: [[Giorgio Fioravanti|Fioravanti]], [[Gian Emilio Piazza|Piazza]], [[Silvio Di Gennaro|Di Gennaro]], [[Victor Tortora|Tortora]] (il capitano), [[Sandro Puppo|Puppo]] (il giocatore con più presenze in A del Venezia, 145), [[Lidio Stefanini|Stefanini]], [[Giovanni Alberti (calciatore)|Alberti]], Loik, [[Francesco Pernigo|Pernigo]], [[Alfredo Diotalevi|Diotalevi]], Mazzola, [[Lanfranco Alberico|Alberico]].<ref>Almanacco illustrato del calcio italiano 1942, p. 189.</ref>
 
L'anno successivo, con il tricolore della [[Coppa Italia]] puntato sul petto il Venezia ha addirittura lo scudetto a portata di mano. La coppia Loik-Mazzola dà il meglio di sé, mentre Pernigo arriva a segnare 12 reti in campionato. A poche domeniche dal termine i neroverdi hanno l'occasione di fermare la [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] ospitandola al [[stadio Pier Luigi Penzo|Penzo]], ma dopo aver fallito un rigore i lagunari perdono incredibilmente la partita compromettendo il campionato. A nulla serve rimanere in corsa sino alla fine e sconfiggere allo [[Stadio Pier Luigi Penzo|stadio Penzo]] il [[Torino Football Club|Torino]] per 3-1. Il campionato fu vinto dai capitolini con 42 punti davanti al [[Torino Football Club|Torino]] (39) ed al Venezia (38). Un finale sin troppo scontato e che lasciò molta amarezza al presidente Bennati.<ref>Un secolo di Calcio Venezia, Il Grande Venezia, Pietro Bortoluzzi, p. 66.</ref> Non miglior sorte ebbero i veneziani in [[Coppa Italia 1941-1942|Coppa Italia]] venendo sconfitti in semifinale dal [[Associazione Calcio Milan|Milan]] per 2-1. Il 5 aprile 1942 esordiscono in [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]] Loik e Mazzola nella gara vinta per 4-0 con la [[Nazionale di calcio della Croazia|Croazia]].<ref>Almanacco illustrato del calcio italiano 1943, p. 252.</ref>
[[File:1940 consegna coppa italia.jpg|thumb|upright=1.2|left|La consegna della [[Coppa Italia 1940-1941]] al capitano veneziano [[Víctor Tortora]].]]
 
La vendita nell'estate 1942 di Loik e Mazzola al [[Torino Football Club|Torino]], per l'allora esorbitante cifra di un milione, sommata all'abbandono di [[Gian Emilio Piazza|Piazza]] rompono il giocattolo lagunare che la stagione successiva in [[Serie A 1942-1943|Serie A]] ottiene solo una stentata salvezza, pur raggiungendo ancora una volta la finale di [[Coppa Italia 1942-1943|Coppa Italia]] dove il Venezia viene sconfitto 4-0 a [[Milano]] dal [[Torino Football Club|Torino]], una rete fu segnata anche da Mazzola.<ref>Almanacco illustrato del calcio 1947, p. 158.</ref> L'anno successivo l'Italia è spezzata in due dalla guerra e si disputa un campionato ridotto limitato all'[[Divisione Nazionale 1943-1944|Alta Italia]]. Il Venezia riesce ad arrivare al triangolare finale con [[Spezia Calcio|V.F. Spezia]] e [[Torino Football Club|Torino]], a prevalere furono i primi grazie anche alla sconfitta subita dal Venezia (2-5) nell'ultima gara contro i granata degli ex Loik e Mazzola.<ref>Almanacco illustrato del calcio 1947, p. 180.</ref>
 
Il calcio nazionale torna dopo la [[Seconda Guerra Mondiale|guerra]] con il campionato [[Divisione Nazionale 1945-1946|Alta Italia 1945-1946]]. Il Venezia arriva penultimo davanti alla [[Sampierdarenese]]. L'anno successivo ripristinata la [[Serie A 1946-1947|serie A]], i neroverdi nonostante i 13 gol di [[Valeriano Ottino|Ottino]] (miglior goleador in una stagione di serie A del Venezia) retrocedono in Serie B, assieme al [[Brescia Calcio|Brescia]].
Contemporaneamente lascia la presidenza Arnaldo Bennati, dopo un decennio di calcio ad alti livelli inizia un periodo di incertezza societaria.
[[File:Associazione Fascista Calcio Venezia 1941-1942.jpg|thumb|upright=1.2|Il competitivo Venezia della stagione 1941-1942, terzo classificato in [[Serie A]], al suo miglior risultato della storia nella massima serie italiana a ''[[girone unico]]''.]]
 
Nella stagione [[Serie B 1947-1948|1947-1948]] il Venezia ottiene un ottimo quarto posto, mentre nell'annata successiva il direttore sportivo [[Giuseppe Girani]] e l'allenatore [[Mario Villini]] riescono addirittura a condurre il Venezia al secondo posto del campionato di [[Serie B 1948-1949|Serie B]] ottenendo la promozione nella massima serie assieme al {{Calcio Como|N}}, e surclassando il [[Vicenza Calcio|Vicenza]] di un solo punto. Sono due annate nelle quali si mette in luce l'attaccante [[Adriano Zecca]], autore complessivamente di 39 reti, ben coadiuvato nell'anno della promozione da [[Lidio Massagrande|Massagrande]] e da [[Mario Renosto]], detto ''Toceto''.<ref>Un secolo di Calcio Venezia,Nostalgia della giovinezza e di un calcio diverso,Giorgio Tommaseo Panzetta, p. 96.</ref>
È però un Venezia in grande difficoltà sia economica che societaria tanto che nell'annata della [[Serie A 1949-1950|Serie A]] è presieduto da un consiglio di reggenza. Ceduto alla [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] il cannoniere [[Adriano Zecca|Zecca]], Il Venezia non si dimostra all'altezza della massima serie arrivando ultimo in classifica con soli 16 punti. Dopo aver cambiato tre allenatori ed aver inanellato tante brucianti sconfitte il sogno del ritorno in [[Serie A]] s'interrompe dopo una sola annata.<ref>1907-2007 Cent'anni da Leoni, Il calcio di provincia, Sebastiano Giorgi, pa.62.</ref> Nell'estate 1950 viene ceduto al [[Associazione Calcio Milan|Milan]] [[Mario Renosto]] che con i rosso-neri vinse subito lo [[Scudetto (sport)|Scudetto]].
 
=== Anni 1950 ===
Inizia un periodo contraddittorio in cui il Venezia del dopo Bennati paga da un lato l'assenza di un ambiente solido attorno alla società e dall'altro una certa latitanza delle amministrazioni comunali nel supportare logisticamente il Venezia.
 
Anche in [[Serie B 1950-1951|Serie B]] il Venezia non brilla particolarmente arrivando lontano dalle posizioni di testa nonostante un attaccante come [[Pietro Broccini|Broccini]] capace di segnare 20 reti.<ref>Almanacco illustrato del calcio 1952, p. 163.</ref> Peggio andrà nella stagione [[Serie B 1951-1952|1951-1952]] dove non servirà nemmeno richiamare l'allenatore dell'ultima promozione in massima serie [[Mario Villini]] per evitare la retrocessione in [[Serie C 1951-1952|Serie C]].<ref>Almanacco illustrato del calcio 1953, Rizzoli Editore, p. 159.</ref> Sono annate nelle quali si cerca di valorizzare i giovani locali come [[Gastone Nordio|Nordio]], [[Giulio Bonafin|Bonafin]], [[Giorgio Stivanello|Stivanello]] molti dei quali faranno un'ottima carriera nelle categorie superiori.
[[File:Associazione Calcio Venezia 1955-1956.jpg|thumb|upright=1.2|left|I lagunari che riconquistarono la [[Serie B]] nell'annata 1955-1956.]]
 
Il limbo della serie C durerà quattro annate, nel mezzo vi fu l'ascesa alla presidenza di Mario Valeri Manera che diede nuovo impulso al sodalizio veneziano. Nell'annata [[Serie C 1953-1954|1953-1954]] il Venezia sfiorò la promozione arrivando terzo ad un solo punto dall'[[Società Sportiva Dilettantistica Taranto Football Club 1927|Arsenaltaranto]] grazie anche alle 12 reti di [[Luciano Scroccaro|Scroccaro]]. La vera svolta si ebbe nel [[Serie C 1955-1956|1955-1956]] quando venne chiamato sulla panchina neroverde [[Carlo Alberto Quario]].<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Nostalgia della giovinezza e di un calcio diverso, p. 100.</ref> Il tecnico era reduce da una promozione in [[Serie B 1953-1954|Serie B]] due anni prima con il {{Calcio Parma|N}} ed anche in laguna si dimostrò vincente riuscendo a portare il Venezia in Serie B al primo tentativo. Fu un campionato combattutissimo che vide i veneziani dover affrontare nelle ultime due giornate le antagoniste alla vittoria finale, [[Sambenedettese Calcio|Sambenedettese]] e [[Carbonsarda]]. Dopo aver pareggiato nelle [[Marche]], la successiva vittoria allo [[Stadio Pier Luigi Penzo|stadio Penzo]] per 2-0 sulla [[Carbonsarda]] permise ai lagunari di conquistare la promozione affiancando la [[Sambenedettese Calcio|Sambenedettese]] al primo posto e superando i sardi di un punto.<ref>Almanacco illustrato del calcio 1955, p. 182.</ref> Una promozione fondata su un gruppo di giocatori che anche negli anni a venire regalarono soddisfazioni come il portiere [[Luigi Bertossi|Bertossi]], i difensori [[Dino Fragni|Fragni]] e [[Mario Tesconi|Tesconi]], il centrocampista [[Sergio Mion|Mion]] e un terzetto di grandi marcatori come [[Giorgio Bozzato|Bozzato]], [[Giovanni Calegari|Calegari]] e [[Paolo Barison|Barison]] capaci di trascinare a suon di reti nella stagione successiva i veneziani nelle prime posizioni della [[Serie B 1956-1957|Serie B]]. [[Paolo Barison|Barison]] passò poi al {{Calcio Genoa|N}} e successivamente al [[Associazione Calcio Milan|Milan]] per poi debuttare anche in [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]]. L'allenatore [[Carlo Alberto Quario|Quario]] venne anche premiato con il [[Seminatore d'oro]] per quella sua prima stagione in Serie B con i veneziani.<ref>Almanacco illustrato del calcio 1958, Rizzoli Editore, I premi I.N.A. "Il Seminatore d'Oro", p. 160.</ref>
 
Nonostante la cessione di [[Paolo Barison|Barison]] il Venezia nell'[[Serie B 1957-1958|anno del cinquantesimo]] di fondazione lotta sino alla fine per la promozione in Serie A. La sconfitta in casa della capolista [[Triestina Calcio|Triestina]] e quella successiva con il {{Calcio Palermo|N}} compromise a poche giornate dal termine la corsa al secondo posto a favore del {{Calcio Bari|N}}.<ref>1907-2007 Cent'anni da leoni, I mitici anni sessanta, p. 90.</ref> Un'annata che comunque mise in luce molti giovani provenienti dalle formazioni minori veneziane come [[Luigi Milan|Milan]], [[Francesco Canella|Canella]], [[Mario Ardizzon|Ardizzon]], [[Bruno Cicogna|Cicogna]] e il portiere [[Giovanni Bubacco|Bubacco]].<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Il Venezia nel Cuore, Giovanni Bubacco, p. 105.</ref>
[[File:Venezia-Atalanta 1958-59.jpg|thumb|Una fase di gioco di Venezia-Atalanta del campionato 1958-1959.]]
 
Nel campionato [[Serie B 1958-1959|1958-1959]] la presidenza passò ad un commissario straordinario, Bruno Boccanegra, che la mantenne per due annate. La stagione non fu particolarmente brillante con un nono posto finale. Decisamente meglio il cammino in [[Coppa Italia 1958-1959|Coppa Italia]] dove i neroverdi furono eliminati in semifinale dall'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] per poi perdere anche la finale per il terzo posto (1-2) con il {{Calcio Genoa|N}}.<ref>Almanacco illustrato del calcio 1960, p. 218.</ref>
 
Dopo quattro annate lascia la panchina veneziana [[Carlo Alberto Quario]], gli succede [[Giovanni Costanzo]] ma i risultati saranno inferiori alle attese. Al termine del campionato i neroverdi condividono il terzultimo posto con [[Simmenthal Monza]] e {{Calcio Taranto|N}}. Agli spareggi il Venezia dopo la sconfitta con il {{Calcio Monza|N}} (0-2) riesce a vincere con il {{Calcio Taranto|N}} (4-2) che alla fine retrocederà in [[Serie C]] non riuscendo a sconfiggere il Monza.<ref>Almanacco illustrato del calcio 1961, p. 162.</ref>
 
=== Anni 1960 ===
Nella stagione [[Serie B 1960-1961|1960-1961]] sale ai vertici societari in qualità di commissario l'imprenditore Anacleto Ligabue che subito richiama sulla panchina [[Carlo Alberto Quario]]. La scelta si rivela ancora una volta vincente dato che i lagunari disputano un campionato perfetto che li vede chiudere al primo posto, davanti a {{Calcio Mantova|N}} e {{Calcio Palermo|N}}. Un organico vincente in cui si mise in evidenza il giovane veneziano [[Gianni Rossi]] come anche i tanti nuovi arrivi di quella stagione quali [[Virginio De Paoli|De Paoli]], [[Sergio Frascoli|Frascoli]], [[Gianni Grossi|Grossi]] e soprattutto l'attaccante [[Gino Raffin|Raffin]], autore di 17 reti. Il trionfo venne celebrato con il tradizionale corteo acqueo dei tifosi che dallo stadio [[Stadio Pier Luigi Penzo|Penzo]] a [[Piazza San Marco (Venezia)|Piazza San Marco]] circondarono festanti la [[bissona]] con a bordo i giocatori.<ref>{{cita web |url=http://venicexplorer.net/tradizione/storiaveac.htm#E | titolo=La Storia del Venezia (1957-1967)| accesso=10 marzo 2016}}</ref>
 
Il campionato di [[Serie A 1961-1962]] è una stagione di grandi soddisfazioni per il Venezia che, sotto la presidenza del conte [[Giovanni Volpi|Giovanni Volpi di Misurata]], ottiene la salvezza conquistando il 12º posto davanti alla [[Juventus Football Club|Juventus]], battuta 3-0 a [[Stadio Pier Luigi Penzo|Sant'Elena]]. Acquistato il forte centrocampista [[Juan Santisteban]] dal [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]], i neroverdi dopo un inizio stentato disputano infatti un bellissimo campionato togliendosi la soddisfazione di battere, davanti ad uno [[Stadio Pier Luigi Penzo|stadio Penzo]] gremito di 25.000 persone, perfino il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] di [[Giorgio Ghezzi|Ghezzi]] e [[Jimmy Greaves|Greaves]] che poi si aggiudicherà lo scudetto: 2-1 il risultato con gol di [[Bruno Siciliano|Siciliano]] e [[Gino Raffin|Raffin]].<ref>1907-2007 Cent'anni da Leoni, I mitici anni sessanta, Sebastiano Giorgi, p. 93.</ref> Proprio quest'ultimo anche in [[Serie A 1961-1962|Serie A]] dimostrerà il suo valore segnando 11 reti.
[[File:Gianni Grossi.JPG|thumb|upright=0.7|left|[[Gianni Grossi]], simbolo della squadra negli anni 1960 e pluripresente in maglia veneziana.]]
 
L'anno successivo, dopo l'ottimo esordio allo [[Stadio Giuseppe Meazza|stadio San Siro]] contro la squadra campione d'Italia del [[Associazione Calcio Milan|Milan]]) terminata sul 3-3, il Venezia chiude il girone d'andata con solo 11 punti all'attivo. Nel girone di ritorno il Milan viene battuto al [[stadio Pier Luigi Penzo|Penzo]] per 2-1, ma a causa di una bottiglietta lanciata in campo che ha colpito il milanista [[Mario David|David]] costringendolo alla sostituzione, per la prima volta nella storia del calcio italiano viene applicata la sconfitta a tavolino per la regola della responsabilità oggettiva.<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Le dieci partite che sconvolsero il Venezia, Adriano De Grandis, p. 114.</ref> Lagunari che non riescono a risollevarsi e a parte la vittoria esterna per 4-1 a Firenze (la migliore in A della lunga storia dei veneziani), il campionato si chiude con la retrocessione in Serie B. Al termine della stagione tante saranno le partenze a cominciare dall'allenatore [[Carlo Alberto Quario]], a quella di [[Gino Raffin]], autore di 39 reti in tre campionati.
 
Nei due campionati successivi i lagunari giocano in Serie B arrivando rispettivamente al [[Serie B 1963-1964|14º]] e [[Serie B 1964-1965|13º posto]]. Al vertice societario vi è Mario Gatto che ricoprirà il ruolo di Commissario per quasi quattro stagioni. Proprio alla terza stagione il Venezia riesce ancora una volta ad ottenere la promozione in [[Serie B 1965-1966|Serie A]]. Alla guida della squadra viene chiamato l'ex nazionale [[Armando Segato]], ai confermati [[Silvano Mencacci|Mencacci]], [[Gaetano Salvemini|Salvemini]] e al giovane [[Dino D'Alessi|D'Alessi]] si aggiunsero [[Lucio Bertogna|Bertogna]] e [[Ferruccio Mazzola]], figlio dell'indimenticato Valentino. Il Venezia termina il campionato al primo posto precedendo di un punto il [[Calcio Lecco 1912|Lecco]].<ref>Almanacco illustrato del calcio 1967, p. 162.</ref>
 
In serie A il Venezia resta una sola stagione. Diverse le ragioni della retrocessione. Se da un lato gli imprenditori veneziani non affiancarono il bravo Mario Gatto ai vertici della società, dall'altra ancora una volta gli amministratori persero l'occasione di realizzare il nuovo stadio. Neppure la campagna acquisti fu delle migliori perché, venduto il giovane [[Dino D'Alessi]], furono acquistati due stranieri, [[Pedro Manfredini|Manfredini]] e [[Victor Benitez|Benitez]], ormai in piena fase calante. Nelle prime 6 giornate i neroverdi raccolgono solo 3 punti, poi a [[Venezia]] e [[Firenze]] sono i giorni tragici dell'[[alluvione]]. Ma mentre la [[ACF Fiorentina|Fiorentina]] ottiene il rinvio della partita, il Venezia viene costretto a raggiungere con mezzi di fortuna [[Cagliari Calcio|Cagliari]]. Il Venezia perse 4-0, ma alla fine il pubblico di [[Cagliari]] colpito dal dramma che stava vivendo la città lagunare tributò un lunghissimo applauso ai veneziani.<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Le dieci partite che sconvolsero il Venezia, Adriano De Grandis, p. 124.</ref> A sette giornate dal termine, con il Venezia ancora in corsa per la salvezza, al Penzo scende l'{{Calcio Inter|N}} che segna con [[Sandro Mazzola]] e [[Mario Corso|Corso]], cui il Venezia risponde con [[Pedro Manfredini|Manfredini]] e [[Lucio Bertogna|Bertogna]]. Poi l'arbitro [[Antonio Sbardella|Sbardella]] prima concede una punizione ai nerazzurri, da cui scaturisce il vantaggio dell'Inter, quindi annulla due gol di Manfredini.<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Le dieci partite che sconvolsero il Venezia, Adriano De Grandis, p. 126.</ref> Al termine di quell'incontro Sbardella lascerà il [[Stadio Pier Luigi Penzo|Penzo]] dal Cantiere Celli mentre i neroverdi perderanno ogni speranza di salvezza finendo quel campionato all'ultimo posto con il [[Calcio Lecco 1912|Lecco]].
[[File:Associazione Calcio Venezia 1963-1964.jpg|thumb|upright=1.2|Foto di squadra del Venezia per la stagione 1963-1964 sull'[[San Giorgio Maggiore (isola)|isola di San Giorgio Maggiore]], sullo sfondo del [[campanile di San Marco]], con indosso la storica divisa neroverde — poi abbandonata dopo la fusione del 1987 col {{Calcio Mestre|N}}.]]
 
Il campionato [[Serie B 1967-1968|1967-1968]] vede un Venezia che conferma molti dei giocatori dell'anno prima, ma paga a caro prezzo un'incertezza societaria che solo alla fine vedrà divenire presidente l'industriale Bruno Bigatton. Ciò non poteva che condizionare l'andamento della squadra che rimarrà vittima dell'incredibile equilibrio di un campionato che vide ben cinque squadre arrivare al terzultimo posto. Ne seguirono dei lunghissimi spareggi che, divisi in due fasi, videro il Venezia costretto a scendere in campo ben sette volte. Purtroppo i lagunari persero le tre gare della seconda fase con [[Calcio Lecco 1912|Lecco]], [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]] e {{Calcio Perugia|N}} venendo condannati alla retrocessione in [[Serie C]].<ref>Almanacco illustrato del calcio 1969, p. 194.</ref>
Il presidente Bigatton per cercare di risollevare la squadra richiamò in panchina [[Carlo Alberto Quario]] ma nemmeno il fedele timoniere di tanti successi del Venezia seppe risollevare le sorti dei neroverdi. Dopo un'annata di [[Serie C 1968-1969|Serie C]] terminata a centro classifica, nella stagione successiva Quario venne esonerato già nel girone di andata. Il successore [[Giorgio Sereni]] non seppe far meglio. [[Carlo Alberto Quario|Quario]] con otto campionati completi, più qualche mese, è stato di gran lunga l'allenatore con la maggiore militanza nella storia del Venezia.
 
=== Anni 1970 e 1980: l'epoca buia ===
Abbandonati i sogni di gloria delle serie maggiori la Serie C divenne la realtà di quegli anni. Frattanto l'11 settembre 1970 si abbatte su [[Venezia]] un tornado che colpisce particolarmente l'[[Sant'Elena (Venezia)|isola di Sant'Elena]]. Ci furono delle vittime in città e tanti danni, tra questi ad essere particolarmente colpito fu lo [[Stadio Pier Luigi Penzo|stadio Penzo]]. Venne abbattuto parte del muro di cinta e grossi danni subì la tribuna e la copertura della stessa, lento fu il ripristino.<ref name="Calcio Venezia p. 29"/>
 
Nel [[Serie C 1970-1971|1970-1971]] i veneziani sotto la guida di [[Enrico Radio]] colsero un quarto posto, l'anno dopo con [[Sergio Manente]] sostituito poi dallo stesso Radio arrivarono settimi. Due stagioni nelle quali si mise in luce un attaccante come [[Roberto Bellinazzi]], capace di segnare complessivamente nelle due annate 27 reti. Nel [[Serie C 1972-1973|1972-1973]] il Venezia sfiora la promozione in Serie B. A guidare i nero verdi è il friulano [[Cesare Meucci]], in campo si mettono in luce l'esperto [[Mario Ardizzon|Ardizzon]], [[Corrado Serato|Serato]], Modonese e Nello Scarpa. In testa a due giornate dalla fine, i nero verdi si fecero raggiungere da {{Calcio Parma|N}} e [[Udinese Calcio|Udinese]]. Nell'ultima giornata allo [[Stadio Pier Luigi Penzo|stadio Penzo]] ospitarono l'[[Alessandria Calcio|Alessandria]] di [[Giuseppe Marchioro|Marchioro]] che inseguiva ad un punto. Al cospetto di 14.000 spettatori i nero verdi subirono la più crudele delle beffe venendo sconfitti per 2-0. La vittoria del campionato se la contesero in uno spareggio Parma e Udinese.<ref>1907-2007 Cent'anni da leoni, La nobile decaduta, Sebastiano Giorgi, p. 102.</ref>
 
Nell'annata seguente sotto la guida di Ezio Volpi il Venezia tenta nuovamente la promozione rinforzato dai ritorni degli attaccanti [[Roberto Bellinazzi|Bellinazzi]] e Bianchi, del centrocampista [[Franco De Cecco]], e dai debutti di giocatori che poi faranno un'ottima carriera come i fratelli [[Stefano Trevisanello|Stefano]] e [[Carlo Trevisanello]]. Il campionato fu vinto dall'[[Alessandria Calcio|Alessandria]] mentre il Venezia si dovette accontentare del terzo posto. Fu l'ultimo campionato di vertice, poi fu un lento discendere sino a quando nel [[Serie C 1976-1977|1976-1977]] il diciottesimo posto in classifica segnò la retrocessione in [[Serie D]], una categoria che mai nella storia aveva toccato. Con la retrocessione ricomincia anche l'incertezza societaria visto che già a campionato in corso Bruno Bigatton aveva lasciato dopo dieci anni la presidenza.
[[File:Associazione Calcio Venezia 1970-71.jpg|thumb|upright=1.2|left|Una formazione veneziana della stagione 1970-1971, durante gli anni della stabile militanza in [[Serie C]].]]
 
Il Venezia sceglie il momento peggiore per retrocedere. Con la ristrutturazione dei campionati in atto e la prossima suddivisione in [[Serie C1]] e [[Serie C2]] anche il vincere il nuovo campionato non gli ridarebbe la categoria perduta. Nonostante delle mal celate ambizioni il Venezia nella prima annata delude non riuscendo nemmeno ad ottenere un piazzamento che valga l'ammissione alla nuova [[Serie C2 1978-1979|Serie C2]].<ref>Almanacco illustrato del calcio 1979, Edizioni Panini, p.330.</ref> Costretto a disputare nuovamente la [[Serie D 1978-1979|Serie D]] il Venezia riesce finalmente a darsi un assetto societario consono con la presidenza di Vittorio Heinrich. Sulla panchina si succedono prima [[Humberto Rosa]] e poi [[Beniamino Cancian]]. Nonostante le due promozioni previste il campionato regala emozioni sino all'ultima giornata quando allo [[Stadio Pier Luigi Penzo|stadio Penzo]] scende il già promosso [[Pordenone Calcio|Pordenone]], davanti ad un pubblico di 11.000 spettatori il Venezia riesce a vincere 1-0 grazie ad una rete di Nello Scarpa. I neroverdi ottengono la promozione sopravanzando di un punto il [[Montebelluna Calcio|Montebelluna]] e la [[Romanese Calcio|Romanese]].<ref>1907-2007 Cent'Anni da Leoni, Arriva Cesarini, Sebastiano Giorgi, p. 104.</ref>
 
La promozione in Serie C2 se da un lato ridestò l'interesse dei tifosi, dall'altro non risolse completamente i problemi della società non ultimo quello dello [[Stadio Pier Luigi Penzo|stadio Penzo]], la cui manutenzione da parte dell'amministrazione comunale lasciava molto a desiderare. La nuova categoria ripropose in modo continuativo il derby cittadino con la [[Mestre Calcio|Mestrina]] con cui sia in Coppa Italia che in campionato il Venezia diede vita a delle contese sempre molto sentite. Nonostante un buon avvio il campionato [[Serie C2 1979-1980|1979-1980]] vide i nero verdi piazzarsi a centro classifica, con la punta Bresolin autore di ben 13 reti. L'estate successiva tornò sulla panchina veneziana [[Dino D'Alessi]], con una rosa rivoluzionata ed un girone B che lungo la dorsale adriatica vide i veneziani costretti ad andare a giocare fin in [[Abruzzo]], per il Venezia non fu una stagione semplice. Alla fine riuscì a mantenere la categoria ma a livello societario già durante il campionato il presidente Heinrich lasciò la massima carica a Bramante Siviero. Fu l'inizio di un periodo molto critico per il calcio veneziano che nell'estate vide la società passar nuovamente di mano all'imprenditore avellinese Pompeo Cesarini.<ref>Un secolo di Calcio Venezia, Generazione di Mezzo, Sebastiano Giorgi, p. 172.</ref>
 
La stagione [[Serie C2 1981-1982|1981-1982]] nonostante i proclami del nuovo presidente, inizia male e nonostante l'arrivo dopo poche domeniche del tecnico [[Paolo Ferrario]] la situazione non migliora con il passar delle giornate. Tanto l'equilibrio del campionato come anche la passione del pubblico ma alla fine i veneziani si piazzeranno al terzultimo posto alla pari dell'[[Avezzano Calcio|Avezzano]] ma con un minor punteggio negli scontri diretti, la retrocessione era nei fatti.<ref>Almanacco illustrato del calcio 1898-2004, p. 346.</ref> Curiosamente in quell'annata alla retrocessione del Venezia coincise la promozione in Serie C1 del [[Mestre Calcio|Mestre]]. Con una società sull'orlo del fallimento è il [[Direttore sportivo]] Luciano Favero a gestire la stagione entrante che vide arrivare in laguna giocatori di qualità per tentare di vincere il campionato [[Campionato Interregionale 1982-1983|Interregionale]]. L'arrivo del tecnico [[Gianni Rossi]] sarà fondamentale per ricompattare un ambiente che incurante della situazione societaria vide numeri incredibili di presenze allo stadio, con una squadra che ben preso ipoteca la vittoria in campionato. Situazione societaria che il 25 marzo 1983 trova una sua prima soluzione con il fallimento della vecchia società e l'assegnazione provvisoria della gestione ai fratelli Luciano e Gino Mazzuccato. Società che poi sarà acquisita dagli stessi all'asta nel giugno successivo, quando ormai il campionato era stato vinto in pompa magna grazie alle 15 reti di Fantinato e ad un organico di qualità.<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Il Venezia di Mazzuccato, Sebastiano Giorgi, p. 178.</ref>
 
La nuova società si rinfonzò a dovere per affrontare il campionato di [[Serie C2 1983-1984|Serie C2]] con in panchina ancora [[Gianni Rossi]]. Arrivarono le punte [[Walter Ballarin|Ballarin]] e [[Luigi Capuzzo|Capuzzo]], il centrocampista Tolfo e il difensore Pevarello. La neopromossa Venezia disputa un buon campionato conquistando il quinto posto, anche se rimarrà l'onta della secca sconfitta interna subita nel ritrovato derby con il [[Mestre Calcio|Mestre]] (0-3).<ref>1907-2007 Cent'anni da Leoni, L'epoca di Mazzuccato, Sebastiano Giorgi, p. 136.</ref> Nella stagione seguente tornano a vestire la maglia nero verde i fratelli [[Carlo Trevisanello|Carlo]] e [[Stefano Trevisanello]], mentre il vero colpo è a centrocampo dove viene ingaggiato [[Francesco Guidolin]]. Non è una stagione facile per i veneziani che si piazzano al quindicesimo posto, pur non rischiando mai la retrocessione. E come non bastasse iniziano a manifestarsi sempre più consistenti problemi con lo [[stadio Pier Luigi Penzo|stadio Penzo]] cui viene ridotta la capienza a soli 2500 spettatori, poi portati con una soluzione tampone a 4845. Ben lontani dalla precedente capienza di 10.000, come anche dalle 25.000 presenze dei periodi della serie A.<ref name="Calcio Venezia p. 29"/> L'entusiasmo del presidente Luciano Mazzuccato non viene comunque meno e anche nella stagione [[Serie C2 1985-1986|1985-1986]] cerca di allestire una formazione capace di lottare per le posizioni di testa. Nemmeno questa volta i risultati saranno favorevoli tanto che già a dicembre viene sostituito il tecnico [[Dino D'Alessi]] con [[Carlo Facchin]] ma i lagunari continueranno ad essere impegnati sino alla fine nella lotta per la salvezza. L'unico giocatore a brillare fu ancora una volta [[Luigi Capuzzo|Capuzzo]] con le sue 9 reti segnate, una delle quali in spettacolare rovesciata che valse la vittoria nel derby di andata con il [[Mestre Calcio|Mestre]].<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Il Venezia di Mazzuccato, Sebastiano Giorgi, p. 180.</ref>
 
L'orizzonte della società veneziana stava comunque cambiando dato che già dal 7 gennaio 1986 si era avvicinato alla società neroverde mediante una cordata di imprenditori friulani [[Maurizio Zamparini]] che, dopo non essere riuscito ad acquistare l'[[Udinese Calcio|Udinese]], aveva spostato la propria attenzione sul Venezia acquisendo metà delle quote sociali. Interesse che si concretizzò con l'acquisto dell'intera società all'inizio della stagione [[Serie C2 1986-1987|1986-1987]] che per i colori veneziani significò una vera rivoluzione sia nei quadri tecnici che dell'organico dei giocatori. Sulla panchina venne richiamato Ezio Volpi mentre molti furono i giocatori acquistati tra i quali [[Livio Gardiman|Gardiman]], [[Fulvio Fellet|Fellet]], [[Andrea Seno|Seno]] e l'attaccante Marchetti. Le ambizioni di Zamparini non trovarono pienamente compimento nei risultati della squadra. Dopo che sulla panchina si succedettero anche [[Massimo Giacomini]] e Franco Musco il Venezia conquistò il quinto posto, ben lontano però dalla zona promozione. Con l'arrivo di [[Maurizio Zamparini|Zamparini]] in laguna si stava però per concretizzare un progetto che in passato era stato più volte messo sul tavolo, ma che forse solo un ''foresto'' poteva aver il coraggio di portare a termine: la fusione tra il Venezia e il [[Calcio Mestre|Mestre]].<ref>1907-2007 Cent'anni da Leoni, Prologo alla fusione, Sebastiano Giorgi, p. 139.</ref>
 
==== 1987: la fusione col Mestre ====
[[File:VeneziaMestre-Inter 1987-1988.png|thumb|upright=1.2|Un'amichevole allo [[Stadio Francesco Baracca|stadio Baracca]] tra VeneziaMestre e {{Calcio Inter|N}} nell'annata 1987-1988.]]
 
Al termine della stagione [[Serie C2 1986-1987|1986-1987]] cambia l'orizzonte calcistico veneziano. Pochi mesi prima il proprietario del [[Calcio Mestre|Mestre]] Guido Robazza stanco di portare avanti da solo la società aveva ceduto la stessa a Gianni Pagotto. Nel giugno 1987, consigliato anche da esponenti della giunta comunale, Zamparini rileva da Gianni Pagotto il [[Calcio Mestre|Mestre]] militante all'epoca nello stesso girone della [[Serie C2]], operando una [[Fusione societaria|fusione per incorporazione]] di quest'ultimo club nel Venezia, avvenuta ufficialmente il 26 giugno 1987.<ref>{{cita web |url=http://venicexplorer.net/tradizione/storiaveac.htm#G | titolo=La Storia del Venezia (1986-1999)| accesso=22 maggio 2013}}</ref>
 
Zamparini decide, quindi, di cambiare temporaneamente la denominazione della società lagunare in ''Calcio VeneziaMestre'' trasferendola, per la disputa delle gare interne, allo [[Stadio Francesco Baracca]] a [[Mestre]], dove viene trasferita anche la sede della società stessa.<ref>Almanacco illustrato del calcio 1988, Edizioni Panini, p. 352.</ref> Tale denominazione verrà mantenuta per due stagioni allorquando si ritornò alla denominazione ''Associazione Calcio Venezia''<ref>Almanacco illustrato del calcio 1990, Edizioni Panini, p. 343.</ref>, a novembre di quello stesso 1989 verrà inoltre ribadita sia in sede civile che in quella penale la piena titolarità da parte della società di Zamparini del nome e della tradizione del Venezia.<ref>Un secolo di Calcio Venezia, Sebastiano Giorgi, Generazione di Mezzo-Fusione, p. 184.</ref> Con la fusione cambiano anche i colori sociali al classico nero-verde viene aggiunto l'arancione, anche se negli anni a seguire ci saranno molte dispute riguardo al giusto utilizzo dei tre colori nelle varie maglie sociali. Della fusione tra le due società approfitta il {{Calcio Palermo|N}} che, escluso dai campionati la stagione precedente, venne rifondato nel gennaio 1987 e iscritto poi al campionato di [[Serie C2 1987-1988]] occupando il posto lasciato libero dal [[Calcio Mestre|Mestre]].
 
L'incorporazione del Mestre nel Venezia determinò numerose reazioni negli ambienti dei due centri. In particolare, a Venezia città (che con lo spostamento della nuova squadra allo [[Stadio Francesco Baracca|stadio Baracca]] si era sentita spodestata del proprio team) viene subito costituito, da soggetti contrari alla fusione, un ''Calcio Venezia'' che a cavallo degli anni novanta parteciperà al [[Serie D|Campionato Nazionale Dilettanti]] giocando con le tradizionali divise neroverdi. Questo club scomparirà poi nei primi anni novanta dopo che, con la promozione del Venezia arancioneroverde in [[Serie B]], verrà meno la possibilità di utilizzare lo stadio [[Stadio Pier Luigi Penzo|Penzo]], lasciando il posto ad altre realtà meno solide economicamente che raramente raggiungeranno l'[[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]]. Anche a Mestre furono fondate altre società; in particolare, dopo che la squadra si ritrasferì a Venezia, con la conquista della [[Serie B 1991-1992|Serie B]].
[[File:Giancarlo Filippini.jpg|thumb|upright=0.8|left|[[Giancarlo Filippini]], bandiera veneziana dal 1989 al 1998.]]
 
Con la fusione la rosa della squadra viene formata con gli elementi migliori delle due squadre guidati nel campionato di [[Serie C2 1987-1988]] dal nuovo allenatore [[Ferruccio Mazzola]], un passato come calciatore neroverde, figlio del grande Valentino e fratello di [[Sandro Mazzola|Sandro]]. La rosa è rinforzata da arrivi di spessore tra i quali [[Daniele Filisetti|Filisetti]], [[Attilio Sorbi|Sorbi]] e l'attaccante [[Giuliano Fiorini|Fiorini]]. L'obiettivo della promozione in [[Serie C2 1987-1988|Serie C1]] viene raggiunto, non senza qualche patema visto il secondo posto finale ad un punto dalla prima, il {{Calcio Mantova|N}}, e a uno dalla terza il [[Intim Helen Telgate|Telgate]].<ref>Almanacco illustrato del calcio 1989,Edizioni Panini, p. 320.</ref> Nella stagione [[Serie C1 1988-1989|1988-1989]] la squadra viene affidata al tecnico [[Aldo Cerantola]], zonista convinto, vengono acquistati [[Claudio Bencina|Bencina]], [[Renzo Gobbo|Gobbo]], [[Andrea Caverzan|Caverzan]] e [[Walter Mirabelli (1968)|Mirabelli]] ma dopo un pessimo avvio il presidente Zamparini affida la squadra a [[Giovan Battista Fabbri]]. Il Venezia centra una sofferta salvezza grazie anche agli acquisti novembrini quali il portiere Bosaglia e l'attaccante [[Raffaele Solimeno|Solimeno]], autore di 9 reti. Nella stagione [[Serie C1 1989-1990|1989-1990]] a guidare gli arancioneroverdi è [[Antonio Pasinato]], la squadra si classifica a ridosso delle prime, ma con gli arrivi di [[Andrea Poggi]], [[Giancarlo Filippini]], Perrotti e gli esordi dei giovani [[Paolo Poggi]] e Castelli si cominciano a porre le basi di una squadra che saprà dare molte soddisfazioni negli anni a venire.
 
=== Anni 1990 ===
Con l'inizio dell'era Zamparini, e grazie all'integrazione delle due rose del Venezia e del Mestre, la squadra venne subito promossa in [[Serie C1|C1]] (stagione 1987-1988) e nell'anno successivo ottenne la salvezza che le permise di mantenere la categoria (Serie C1). Dopo due campionati di assestamento, nella stagione [[Serie C1 1990-1991|1990-1991]] (la quinta con Zamparini presidente dall'86-87), dopo uno spareggio per il secondo posto giocato a [[Cesena]], davanti a 7000 tifosi veneziani e mestrini, e vinto per 2-1 contro il {{Calcio Como|N}}, il Venezia di [[Alberto Zaccheroni]] riconquistò la [[Serie B|B]], confermando quanto espresso dal patron all'atto dell'unione delle due società professionistiche del Comune di [[Venezia]].
 
A causa della insufficiente capienza per la nuova categoria dello stadio Baracca di Mestre, venne deciso di ristrutturare e ampliare, con eliminazione della pista di atletica, lo [[stadio Pierluigi Penzo]] di Venezia, a ventitré anni dall'ultima apparizione in [[Serie B]] dei lagunari (mentre il Mestre aveva lì disputato il suo unico campionato cadetto nel 1946-1947).
[[File:Alvaro Recoba.jpg|thumb|upright=0.8|[[Álvaro Recoba]], tra gli artefici dell'insperata salvezza in Serie A della stagione 1998-1999.]]
 
Nel [[Serie B 1997-1998|1997-1998]] il Venezia, guidato da [[Walter Novellino]], chiuse il campionato in seconda posizione alle spalle della {{Calcio Salernitana|N}}, ritornando in Serie A a oltre trent'anni di distanza dall'ultima apparizione nella massima categoria. In vista del torneo di A del 1998-1999, il Venezia si presentò all'appuntamento con molti interrogativi: celava sì in rosa alcune promettenti novità, come i giovani Bilica e Volpi, alternate tuttavia a grosse lacune di reparto. Diede immediatamente grandi stimoli il neoacquisto padovano [[Filippo Maniero]], prelevato dal Milan di Zaccheroni; i gol della nuova punta fecero respirare i lagunari, anche se la squadra arrancò agli ultimi posti della classifica per tutto il girone d'andata. Tuttavia nella tornata di ritorno, trovato anche l'appoggio del fantasista uruguaiano [[Álvaro Recoba]] arrivato in prestito dalla corte del patron [[Massimo Moratti|Moratti]], il Venezia cominciò a ingranare gioco e risultati. Le reti dell'accoppiata Recoba-Maniero (23 complessive al termine della stagione) guidarono i lagunari a un'insperata salvezza: a fine torneo i lagunari ottennero un lusinghiero undicesimo posto in graduatoria, a quattro lunghezze dall'{{Calcio Inter|N}}.
 
Nonostante nell'annata successiva vennero rafforzati alcuni reparti, con l'arrivo del portiere Konsel, del difensore [[Stefano Bettarini|Bettarini]], dei centrocampisti Berg e Nanami e delle punte Borgobello e Petkovic, il Venezia cedette di colpo: con Recoba ritornato ai nerazzurri, e una rosa meno convincente rispetto a quella della stagione passata, i lagunari capitolarono chiudendo l'annata al terz'ultimo posto della classifica, con appena 26 punti e tanti rimpianti. A rendere meno amara la stagione furono le prodezze di Pippo Maniero (che stese {{Calcio Fiorentina|N}} e {{Calcio Milan|N}}) e del giovane difensore brasiliano [[Fábio Bilica]], il quale durante l'amara trasferta di Milano s'improvvisò portiere, data l'espulsione dell'estremo difensore arancioneroverde, neutralizzando pure un rigore al bomber ucraino [[Andrij Ševčenko]]. Da segnalare, nonostante il deludente campionato, la semifinale raggiunta in [[Coppa Italia]].
 
=== Anni 2000 ===
Riparte dalla Serie B, il Venezia nel 2000-01, che sotto il pressing del presidente Zamparini, viene affidata a [[Cesare Prandelli]], allenatore che solo alcuni mesi prima aveva guidato alla salvezza in A il [[Hellas Verona|Verona]]. La scelta è effettivamente azzeccata, e il Venezia risale nella massima serie dopo appena un anno la retrocessione in B. Sarà ancora Maniero l'uomo determinante per la promozione lagunare, la seconda nella massima serie nel giro di soli tre anni.
[[File:Prandelli a Italia vs Slovenia.jpg|thumb|left|[[Cesare Prandelli]], tecnico della promozione ottenuta al termine del campionato di [[Serie B 2000-2001]].]]
 
Tuttavia la stagione seguente ha un esito ben diverso rispetto al '98-'99: un Venezia mai in gara, guidato da tre [[coach (sport)|coach]] differenti durante il corso del campionato, s'abbandona ai piedi della classifica, e precipita nuovamente in B, con un verdetto finale se possibile ancor peggiore rispetto a quello del 2000: ultimissimo posto, con solamente 18 punti.
 
==== Il fallimento del 2005 ====
Dopo la retrocessione nel [[Serie A 2001-2002|2001-02]] l'imprenditore Zamparini coglie l'opportunità di acquisire il [[Unione Sportiva Città di Palermo|Palermo]] (club potenzialmente più redditizio), cedendo il Venezia. Il patron friulano motiva la sua scelta con l'impossibilità di dotare la squadra lagunare di un moderno stadio nella terraferma veneziana, che egli stesso aveva tentato ripetutamente ma inutilmente di far costruire (anche a proprie spese a patto che fosse accompagnato da un centro commerciale); in realtà, egli stesso aveva appena firmato una convenzione vincolante con il Comune per la realizzazione dello stadio. Convenzione misteriosamente stracciata pochi giorni dopo. La squadra andò in profonda crisi anche perché, nel passaggio al Palermo, Zamparini portò con sé diversi giocatori (tra cui lo stesso Maniero), mandando dei pulmini a caricare i giocatori nel ritiro di [[Pergine Valsugana]], dove gli arancioneroverdi si preparavano per la nuova stagione, per portarli a [[Longarone]] dove si allenava il Palermo: questo fatto resterà nella memoria storica dei tifosi come il "furto di Pergine" e la tifoseria non perdonerà mai l'ex presidente che "affida" il club a Franco Dal Cin, trasferendogli la proprietà e una situazione economica disastrosa.
 
Il dirigente friulano, che ha il mandato di Zamparini, si barcamena per tenere a galla la società. Dopo due salvezze miracolose la squadra, al termine del [[Serie B 2004-2005|campionato 2004-05]], tra sospetti e voci di combine (vedi la partita {{Calcio Genoa|N}}-Venezia), venne retrocessa in Serie C1. Nel frattempo Dal Cin aveva fatto entrare nel Club un gruppo ligure, capitanato dal discusso imprenditore edile Luigi Gallo; i tifosi, che vedono nell'operazione lo spettro del fallimento, iniziano a mobilitarsi, con manifestazioni e proponendo un progetto di salvataggio attraverso una Public Company, ma è tutto inutile: il 22 giugno 2005 la società veneta viene dichiarata fallita.
 
==== La prima rinascita ====
La [[tradizione sportiva]] lagunare passa quindi in dote alla nuova ''Società Sportiva Calcio Venezia'', fondata a parità di quote dai soggetti Gruppo Guaraldo e Poletti Group, con un residuo 5% avocato al gruppo Umana. Dell'organigramma fanno parte il presidente Lorenzo Marinese, il vice presidente Arrigo Poletti, i consiglieri Ugo Poletti, [[Luigi Brugnaro]] e Vincenzo Marinese. Previa concessione del [[lodo Petrucci]] il Venezia si iscrive alla [[Serie C2]]. Dopo un avvio di campionato faticoso, la nomina ad allenatore di [[Nello Di Costanzo]] rivitalizza la squadra, che infine si assicura la promozione in [[serie C1]] con due giornate di anticipo sulla fine della stagione regolare, grazie alla vittoria esterna per 3-1 contro lo [[Unione Sportiva Città di Jesolo|Jesolo]]. A stagione terminata il Gruppo Guaraldo cede la propria quota di partecipazione ai fratelli Arrigo e Ugo Poletti, che diventano quindi soci di maggioranza assoluta del Venezia: la presidenza passa quindi ad Arrigo Poletti, coadiuvato dal vice Ugo Poletti e dai consiglieri Andrea Girardi, Vincenzo Marinese e Andrea Seno (direttore sportivo).
 
Nella stagione 2006-07 il Venezia torna pertanto nel campionato di [[Serie C1]] e si propone quale squadra di vertice: dopo aver collezionato un buon numero di pareggi nelle prime giornate di campionato, il Venezia inizia infatti a ottenere vittorie in successione, mostrando in particolare un rendimento eccellente nel [[Stadio Pierluigi Penzo|proprio stadio]], ove la formazione arancioneroverde riesce a rimanere imbattuta in gare ufficiali da settembre 2005 ad aprile 2007. Ad interrompere questa striscia positiva è un 1-2 subito nell'aprile 2007 contro la [[Unione Sportiva Cremonese|Cremonese]], unica squadra capace di vincere a Venezia in tale stagione. Dalla 18ª alla 23ª giornata la formazione lagunare si issa in prima posizione nella classifica del proprio girone, seppur in coabitazione con altre formazioni. Un vistoso calo nei risultati occorso a metà girone di ritorno fa tuttavia sprofondare gli arancioneroverdi sino alla 6ª posizione, con il concreto rischio di mancare l'accesso agli spareggi per la promozione in [[Serie B]]: la qualificazione a questi ultimi arriva solo all'ultimo turno, grazie alla vittoria interna per 1-0 sul {{Calcio Pisa|N}} con un gol segnato al 94º minuto dal centrocampista [[Fabrizio Romondini|Romondini]]. Nella semifinale play-off il Venezia ritrova proprio il Pisa, che infine passa il turno grazie al pareggio per 1-1 ottenuto al Penzo e alla vittoria per 3-1 all'Arena Garibaldi.
 
Ripresentatosi al via della Serie C1 per il secondo anno consecutivo, il Venezia inizia il campionato con difficoltà, tanto che il nuovo allenatore Corradini (già vice di [[Didier Deschamps|Deschamps]] alla [[Juventus Football Club|Juventus]]) viene presto esonerato e sostituito dapprima da [[Paolo Favaretto]] ''ad interim'' e poi da [[Fulvio D'Adderio]], reduce da una promozione in B sfiorata alla guida del Foggia. Sotto la sua gestione è protagonista il bomber [[Marco Veronese]], autore alla settima giornata già di cinque reti: i veneti, pur se con risultati altalenanti, riescono comunque a tenersi nella parte alta della classifica. Lo scarso rendimento in trasferta costa infine la panchina anche a D'Adderio, in sostituzione del quale viene "promosso" l'allenatore degli allievi Nazionali [[Michele Serena]], che debutta battendo il Padova nel derby del 16 marzo al [[Stadio Pierluigi Penzo|Penzo]]. Egli non riesce tuttavia a rilanciare stabilmente il Venezia, che di lì a poco incappano in tre sconfitte consecutive (sul campo del Novara, in casa contro il meno quotato Manfredonia e ancora in trasferta contro la Paganese, ultima in classifica) e precipita a soli sei punti dai play-out a 4 partite dal termine. Gli arancioneroverdi riescono infine ad evitare gli spareggi vincendo per 4-1 sul {{Calcio Monza|N}}.
 
Nell'estate 2008 la società (della quale i Poletti hanno nel frattempo preso pieno controllo) evidenzia carenze patrimoniali e finanze dissestate: l'iscrizione alla Prima Divisione (nuovo nome della Serie C1) viene garantita soltanto grazie all'intervento del Casinò di Venezia e dell'amministrazione comunale del capoluogo. Il direttore sportivo [[Andrea Seno]], pur disponendo di risorse limitate, riesce a rinnovare la rosa: accanto alle conferme del portiere Giuseppe Aprea, del capitano [[Mattia Collauto]] e della bandiera [[Paolo Poggi]] (al suo ultimo anno di attività) vengono inseriti numerosi elementi giovani.
 
L'avvio di campionato evidenzia ben presto i limiti tecnici della squadra, che incappa in una lunga serie di risultati negativi; nel tentativo di invertire la tendenza il tecnico [[Michele Serena]] viene esonerato e sostituito da [[Stefano Cuoghi]].<ref>{{cita web |url=http://ricerca.gelocal.it/nuovavenezia/archivio/nuovavenezia/2008/11/11/VK1PO_VK101.html |titolo=Esonerato Serena Il Venezia affidato a Stefano Cuoghi. La Nuova di Venezia e Mestre |accesso=18 settembre 2011}}</ref>
 
Né tale scelta, né l'arrivo nel mercato di gennaio di 7 nuovi giocatori, riesce a rilanciare la squadra, che perde posizioni in classifica fino ad arrivare ad essere il fanalino di coda del
proprio girone. Ad aggravare la situazione intervengono le parallele vicende imprenditoriali dei fratelli Poletti, che acuiscono il dissesto finanziario del Venezia, non più in grado di pagare gli stipendi dei giocatori, né di assicurare una corretta gestione delle strutture d'allenamento, cumulando peraltro nel corso della stagione 4 punti di penalità.<ref>{{cita web |url=http://www.vesport.it/newsvisualizza.asp?ID=11884 |titolo=Mazzata sul Venezia: altri 2 punti in meno |accesso=18 settembre 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140201142621/http://www.vesport.it/newsvisualizza.asp?ID=11884 |dataarchivio=1º febbraio 2014 }}</ref>
 
Il 24 febbraio Cuoghi viene a sua volta esonerato e al suo posto viene reintegrato Michele Serena<ref>{{cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/calcio/2009/02/24/news/cuoghi-oggi-l-esonero-ritorna-michele-serena-1595427 |titolo=Cuoghi, oggi l'esonero. Ritorna Michele Serena. La Nuova di Venezia e Mestre |accesso=18 settembre 2011}}</ref>, che riesce a rilanciare la squadra e a condurla al penultimo posto nel girone, sufficiente per l'accesso ai play-out salvezza contro la [[Pro Sesto]]: il doppio confronto si risolve in una vittoria casalinga lagunare per 3-1 all'andata e un pareggio per 1-1 in trasferta al ritorno, sancendo la salvezza del Venezia.
 
Siffatto risultato viene tuttavia vanificato dalle difficoltà societarie: i fratelli Poletti, dichiaratisi non in grado di iscrivere la squadra al seguente campionato, cedono il Venezia all'imprenditore anglo-iraniano Shahrdad Golban<ref>{{cita web|url=http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=157296 | titolo=UFFICIALE: il Venezia passa a Shahrdad Golban. Tuttomercatoweb | accesso=17 settembre 2011}}</ref>, il quale nonostante l'aiuto del comune di Venezia non riesce a garantire i liquidi necessari per la ricapitalizzazione. L'8 luglio 2009 la SSC Venezia viene pertanto estromessa dalla Lega Pro e radiata dai ruoli federali.
 
Alcuni mesi dopo il tribunale civile di Venezia decreta il fallimento di tale società, il cui stato passivo viene stimato tra i 10 e i 15 milioni di euro<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2009/11/sport/calcio/venezia-fallito/venezia-fallito/venezia-fallito.html|titolo=Venezia addio è ancora fallito|editore=Repubblica.it|autore=Corrado Zunino|data=18 novembre 2009|accesso=30 luglio 2011}}</ref>: in virtù di ciò e di altre frodi rilevate a loro carico, viene irrogato un provvedimento di [[custodia cautelare]] contro i fratelli Poletti, infine condannati per [[bancarotta]].<ref>{{cita web|url=http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2010/23-dicembre-2010/aeroterminal-venezia-condannati-bancarotta-due-fratelli-poletti-181137462709.shtml|titolo=Aeroterminal di Venezia, condannati per bancarotta i due fratelli Poletti. Il Corriere del Veneto | accesso=17 settembre 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2010/06/09/news/arrigo-poletti-indagato-per-truffa-a-padova-2073217|titolo=Arrigo Poletti indagato per truffa a Padova. Geolocal Trentino|accesso=17 settembre 2011|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2010/08/04/news/crac-aeroterminal-la-banca-pignora-case-e-garage-di-arrigo-poletti-2227033|titolo=Crac Aeroterminal, la banca pignora case e garage di Arrigo Poletti. Geolocal Trentino|accesso=17 settembre 2011|urlmorto=sì}}</ref>
 
Ad alcuni mesi di distanza diviene di dominio pubblico la notizia che il misconosciuto imprenditore Shahrdad Golban, acquirente del Venezia dai Poletti, si era interessato alla società solo per scopi illeciti, essendo il prestanome di un gruppo di speculatori in incognito.<ref>{{cita web|url=http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2010/20-febbraio-2010/golban-prestanome-manovrato-imprenditori-caccia-finanziamenti-1602506011504.shtml | titolo=Golban, un prestanome manovrato da imprenditori a caccia di finanziamenti. Il Corriere del Veneto | accesso=17 settembre 2011}}</ref><ref>{{cita web| url=http://www.vesport.it/newsvisualizza.asp?ID=13858| titolo=Golban, acquirente VE con titoli del "monopoli"| accesso=17 settembre 2011| urlmorto=sì| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140201142122/http://www.vesport.it/newsvisualizza.asp?ID=13858| dataarchivio=1º febbraio 2014}}</ref>
 
==== La seconda ripartenza con Pizzigati e Rigoni ====
Durante l'estate 2009, apparendo concreto il pericolo di inattività del calcio veneziano, il sindaco in carica [[Massimo Cacciari]] si avvale delle norme federali inerenti il trasferimento della [[tradizione sportiva]] dei club calcistici e sovrintende personalmente alla fondazione di una nuova società, la cui gestione viene affidata all'avvocato Mauro Pizzigati, già presidente del Casinò di Venezia.
 
Tale società viene formalmente costituita il 27 luglio 2009 con la denominazione ''Foot Ball Club Unione Venezia'': riconosciuta come legittima erede del SSC Venezia, essa viene successivamente ammessa in sovrannumero al girone C del campionato di Serie D per la stagione 2009-2010. La denominazione sociale intende rispecchiare fedelmente la storia del sodalizio arancioneroverde: la sigla F.B.C. connotava infatti il Venezia all'atto della fondazione, nel [[1907]], mentre il termine ''Unione'' rimarca la natura composita della società, discendente diretta del club unico nato dalla fusione tra Venezia e Mestre nel [[1987]].
 
Alla presidenza viene transitoriamente confermato l'avvocato Pizzigati in attesa di un auspicato intervento di nuovi imprenditori; nell'organigramma vengono inoltre confermati il direttore sportivo [[Andrea Seno]] e il segretario generale Leandro Casagrande. La guida tecnica della prima squadra viene affidata all'ex vice-allenatore e responsabile delle giovanili Paolo Favaretto, affiancato dal vice [[Nicola Marangon]].
 
Dato il ridotto lasso di tempo intercorso tra fondazione societaria, raduno dei giocatori e assortimento della rosa (in cui vengono confermate le "bandiere" [[Mattia Collauto]] e [[Massimo Lotti]]), la squadra si rivela inizialmente poco competitiva, subendo due sconfitte nelle prime due gare. Dalla terza giornata essa riesce tuttavia a crescere, andando a collocarsi nelle zone alte della classifica del girone. La stagione regolare si chiude così al terzo posto, alle spalle di Montichiari ed [[Associazione Calcio Este|Este]]. Nei play-off (atti a stilare le graduatorie per eventuali ripescaggi) l'Unione Venezia supera l'U.S. Jesolo per 1-0, ma perde la finale contro l'Union Quinto per 2-0.
 
Frattanto nel mese di marzo 2010 l'imprenditore Enrico Rigoni (padre del giocatore [[Simone Rigoni]]) rileva la totalità delle quote societarie e ne assume il controllo; inizialmente l'organigramma societario e sportivo tuttavia non variano e l'avv. Pizzigati mantiene la carica di presidente.<ref>{{cita web |url=http://www.vesport.it/newsvisualizza.asp?ID=14370 |titolo=Enrico Rigoni acquista FBC Unione Venezia |3=vesport.it |accesso=16 settembre 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131224145248/http://www.vesport.it/newsvisualizza.asp?ID=14370 |dataarchivio=24 dicembre 2013 }}</ref>
 
=== Anni 2010 ===
==== Da Rigoni a Korablin ====
In vista della stagione 2010-2011 il patron Enrico Rigoni si dichiara non disposto a supportare il club veneziano in categorie superiori alla [[Serie D]], rinunciando pertanto ad inviare la domanda di ripescaggio in [[Lega Pro Seconda Divisione]], giudicata troppo onerosa.
 
Un gruppo di tifosi, preoccupati per il futuro del club, decidono contestualmente di fondare un'associazione denominata ''VeneziaUnited'' (proclamatasi ''supporters' trust'' del club arancioneroverde), che alla luce dell'inattività societaria organizza e gestisce in proprio la campagna abbonamenti per la nuova stagione e apre un sito internet d'informazione suppletivo. Viene anche aperta una sottoscrizione per l'acquisizione di quote del capitale sociale, allo scopo di affiancare Rigoni nella gestione del club e rendere la stessa maggiormente partecipata e democratica. Quest'ultimo proposito non sfocia tuttavia in un accordo tra le parti e il ''trust'' resta escluso dalla gestione del club.
 
Si registrano al contempo variazioni nei quadri dirigenziali: il segretario Leandro Casagrande si dimette e passa al {{Calcio Treviso|NB}}, mentre l'allenatore Favaretto viene esonerato e sostituito da Enrico Cunico, proveniente dal [[Calcio Montebelluna|Montebelluna]].
 
In campionato il Venezia si rivela fin dall'inizio molto competitivo, conseguendo tre vittorie e una sconfitta nelle prime quattro giornate. Successivamente un ciclo di risultati utili porta i lagunari alla vetta solitaria in classifica, con tre punti di vantaggio sul Treviso. Lo scontro diretto dell'andata, disputato allo [[stadio Omobono Tenni]], si chiude però con la vittoria per 3-1 dei trevigiani, che agganciano i lagunari in testa.
 
La situazione amministrativa del club non è tuttavia stabile: le precarie condizioni di salute del patron Rigoni (colpito da una grave malattia) lasciano il club privo di una chiara guida manageriale. Di riflesso alcuni giocatori importanti giocatori come [[William Pianu|Pianu]] e [[Arturo Di Napoli|Di Napoli]] si svincolano e indeboliscono la squadra, che incappa in prestazioni negative e si stacca dalla vetta della classifica.
 
Il 10 febbraio 2011 Mauro Pizzigati si dimette dalla carica di presidente e annuncia l'avvenuto passaggio di proprietà dell'Unione Venezia ad un gruppo di imprenditori [[Russia|russi]]<ref>{{cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2011/02/11/news/calcio-colpo-di-scena-il-venezia-ceduto-ai-russi-3415572 |titolo=Calcio, colpo di scena: il Venezia ceduto ai russi. La Nuova di Venezia e Mestre | accesso=16 settembre 2011}}</ref> capeggiati dall'imprenditore [[Yuri Korablin]] (ex colonnello dell’[[esercito sovietico]] ed ex sindaco di [[Chimki]], città ove aveva costituito una squadra di calcio e una di basket), che di lì a poco assume la presidenza del sodalizio. Al suo fianco vi sono Aleks Samokhin, Massimo Venturini, Ignazio Guerra e (con una quota minoritaria) l'ex patron Enrico Rigoni<ref>{{cita web |url=http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/sport/2011/3-marzo-2011/parla-russo-yuri-korablin-zar-tutto-cominciato-un-acqua-alta-190145172405.shtml | titolo=Parla il russo Yuri Korablin, lo zar: Tutto è cominciato per un'acqua alta. Corriere del Veneto | accesso=16 settembre 2011}}</ref>, che tuttavia morirà appena un mese dopo la transazione.<ref>{{cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/sport/2011/03/18/news/il-venezia-ha-perso-enrico-rigoni-3721339 | titolo=Il Venezia ha perso Enrico Rigoni. La Nuova di Venezia e Mestre | accesso=16 settembre 2011}}</ref>
 
Forte del ritrovato equilibrio amministrativo, l'Unione Venezia ri-affianca il Treviso in vetta alla classifica e stacca le squadre avversarie; il secondo scontro diretto coi biancazzurri, giocato in uno stadio Penzo quasi esaurito (circa {{formatnum:6000}} spettatori, record stagionale per la Serie D) il 27 marzo 2011, si chiude tuttavia con un pareggio per 1-1 che sancisce il mantenimento della prima posizione per il Treviso. L'incapacità di superare la capolista costa infine il posto all'allenatore Cunico, sollevato dall'incarico a seguito di una sconfitta contro il Rovigo e sostituito da [[Gianluca Luppi]].<ref>{{cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2011/04/13/news/esonerato-cunico-luppi-nuovo-allenatore-del-venezia-3925952 |titolo=Esonerato Cunico, Luppi nuovo allenatore del Venezia. La Nuova di Venezia e Mestre | accesso=16 settembre 2011}}</ref> Nemmeno la nuova gestione riesce tuttavia ad evitare che il Venezia chiuda la stagione regolare al secondo posto, valido per l'accesso ai play-off, ove gli arancioneroverdi battono il San Paolo Padova per 1-0, ma perdono la finale regionale contro il SandonàJesolo per 2-3. Protagonista stagionale è l'attaccante Emil Zubin, capocannoniere del campionato con 25 reti.<ref>{{cita web |url=http://www.veneziaunited.com/fbclive/?page_id=130 |titolo=Classifica marcatori serie D Girone C 2010/2011 | accesso=16 settembre 2011}}</ref>
 
Durante l'estate 2011 la società dichiara più volte di voler richiedere il ripescaggio in Seconda Divisione, salvo poi all'ultimo momento non presentare la documentazione necessaria<ref>{{cita web |url=http://www.vesport.it/newsvisualizza.asp?ID=17115 |titolo=Ripescaggio? Non se ne parla neanche. Ve.Sport |accesso=16 settembre 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131224113957/http://www.vesport.it/newsvisualizza.asp?ID=17115 |dataarchivio=24 dicembre 2013 }}</ref> e mantenersi nuovamente in Serie D.
 
Al contempo si verifica un'ulteriore ridefinizione dei quadri societari: gli imprenditori russi che prendono il controllo totale del sodalizio e rinnovano il [[consiglio d'amministrazione]], estromettendo il D.S. [[Andrea Seno]]<ref>{{cita web |url=http://ricerca.gelocal.it/nuovavenezia/archivio/nuovavenezia/2011/07/15/VK1PO_VK101.html |titolo=Seno liquidato per telefono. La Nuova di Venezia e Mestre | accesso=16 settembre 2011}}</ref> e l'allenatore [[Gianluca Luppi]]<ref>{{cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/sport/2011/07/20/news/calcio-il-venezia-in-serie-d-luppi-delusione-e-tanti-rimpianti-scaricato-cosi-m-hanno-preso-in-giro-4651609 |titolo=CALCIO. IL VENEZIA IN SERIE D Luppi, delusione e tanti rimpianti «Scaricato così, m'hanno preso in giro». La Nuova di Venezia e Mestre | accesso=16 settembre 2011}}</ref>, sostituiti rispettivamente da [[Oreste Cinquini]]<ref>{{cita web|url=http://www.vesport.it/newsvisualizza.asp?ID=16885|titolo=Oreste Cinquini, nuovo direttore generale|accesso=16 settembre 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131224104608/http://www.vesport.it/newsvisualizza.asp?ID=16885|dataarchivio=24 dicembre 2013}}</ref> e David Sassarini.<ref>{{cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/sport/2011/07/14/news/silurato-luppi-il-venezia-a-sassarini-4617948 |titolo=Silurato Luppi, il Venezia a Sassarini. La Nuova di Venezia e Mestre | accesso=16 settembre 2011}}</ref>
 
Nella stagione 2011-2012 l'Unione si propone nuovamente al vertice: alla 18ª giornata gli arancioneroverdi sono capolista nel loro girone con undici lunghezze di vantaggio sulla seconda in classifica.<ref>{{cita web |url=http://www.vesport.it/newsvisualizza.asp?ID=17724 |titolo=UnVE: il vantaggio è enorme (+11) |accesso=29 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140201141918/http://www.vesport.it/newsvisualizza.asp?ID=17724 |dataarchivio=1º febbraio 2014 }}</ref> Nelle giornate successive però la squadra inanella dei risultati negativi che portano alla sostituzione in panchina di David Sassarini con l'esperto [[Giancarlo Favarin]], che rileva la squadra con soli 5 punti di vantaggio.<ref>{{cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/sport/2012/01/17/news/calcio-venezia-esonerato-sassarini-la-panchina-a-favarin-1.3077109 |titolo= Calcio Venezia: esonerato Sassarini, la panchina a Favarin | accesso=29 maggio 2012}}</ref> Ad inizio aprile, a quattro giornate dalla fine della stagione regolare, il pareggio con l'MM Sarego per 1-1 costa all'Unione la perdita del primato solitario, ove si issa il [[Unione Sportiva Dilettantistica Calcio Delta Porto Tolle|Delta Porto Tolle]].<ref>{{cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/sport/2012/04/08/news/venezia-1-1-ma-e-una-squadra-allo-sbando-1.3792340 |titolo=Venezia 1-1, ma è una squadra allo sbando | accesso=29 maggio 2012}}</ref> I lagunari riescono tuttavia a recuperare continuità nei risultati utili e a riprendersi la vetta solitaria, garantendosi infine la promozione in Lega Pro con una giornata d'anticipo.<ref>{{cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/sport/2012/04/30/news/da-11-alla-paura-e-poi-il-trionfo-1.4446917 |titolo=Da +11 alla paura e poi il trionfo | accesso=29 maggio 2012}}</ref><ref>{{cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/sport/2012/04/30/news/collauto-mai-piu-in-d-scanta-promette-il-tuffo-1.4446701 |titolo=Collauto: «Mai più in D» Scanta promette il tuffo...| accesso=29 maggio 2012}}</ref>
La lunga e combattuta stagione si conclude con la vittoria dello Scudetto Dilettanti, in virtù del successo per 3-2 nella finale giocata a Gubbio contro il Teramo.<ref>{{cita web |url=http://www.vesport.it/newsvisualizza.asp?ID=18509 |titolo=UnVE vince (3-2). È Scudetto |accesso=6 febbraio 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140201142321/http://www.vesport.it/newsvisualizza.asp?ID=18509 |dataarchivio=1º febbraio 2014 }}</ref> Per il secondo anno di fila Emil Zubin si conferma capocannoniere del girone con 23 reti.<ref>{{cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/sport/2012/05/28/news/emil-zubin-superbomber-con-29-reti-1.5172611 |titolo=Emil Zubin superbomber con 23 reti| accesso=29 maggio 2012}}</ref>
 
Nel campionato [[Lega Pro Seconda Divisione 2012-2013|di Seconda Divisione 2012-13]] l'Unione parte a rilento, senza riuscire a trovare una buona continuità di risultati, anche per colpa di numerosi infortuni ai tesserati e della rosa assemblata in ritardo. Dopo la sconfitta a Castiglione nella seconda giornata di ritorno, gli arancioneroverdi sono a metà classifica, con 6 vittorie e altrettanti pareggi e sconfitte. L'allenatore [[Diego Zanin]] viene sollevato dall'incarico e al suo posto viene chiamato [[Stefano Sottili]], già vincitore della categoria alla guida del Carpi nel 2010-11. Grazie anche ad un azzeccato mercato di riparazione (con l'innesto di [[Riccardo Bocalon]], dalla Prima Divisione), comincia la risalita dei lagunari, che inanellano una striscia di risultati utili consecutivi (sette vittorie e due pareggi) rientrando in piena zona play-off. Complice anche la crisi delle formazioni di vertice, Savona e Pro Patria, a metà aprile la promozione diretta pare essere alla portata, ma qualche i due pareggi consecutivi con Alessandria e Giacomense relegano l'Unione Venezia al terzo posto al termine della stagione regolare, valido per giocare i play-off. Nella semifinale la squadra di Sottili prevale sui lombardi del Renate (1-1 a Meda, e 1-0 nel ritorno, giocato allo [[stadio Piergiovanni Mecchia]] di Portogruaro a causa dell'inagibilità del Penzo) e giunge così nella finale promozione contro il {{Calcio Monza|N}}. Dopo un pareggio a reti bianche ottenuto in trasferta, la gara di ritorno vede i brianzoli condurre a lungo per 1-2: nei minuti finali tuttavia il Venezia riesce a ribaltare la situazione, con le reti di Bocalon e D'Appolonia che fissano il risultato sul 3-2. Davanti a 4000 spettatori lagunari che assiepano gli spalti Mecchia l'Unione così può festeggiare la promozione in [[Lega Pro Prima Divisione|Prima Divisione]], a quattro anni dall'ultima apparizione. Protagonisti della stagione sono [[Denis Godeas]], capocannoniere della squadra con 18 centri tra campionato e play-off, oltre ai due veneziani sovracitati, [[Davide D'Appolonia]], anch'egli in doppia cifra (11 gol tra campionato e play-off), e Riccardo Bocalon (8 reti tra campionato e play-off).
 
In vista della stagione 2013-2014 la rosa viene largamente rinnovata; in panchina viene chiamato il tecnico [[Alessandro Dal Canto]]. L'obiettivo dichiarato è il raggiungimento dei play-off, che per questa stagione, a causa della riforma dei campionati della Lega Pro, si estendono fino alla nona posizione in classifica. La squadra, a seguito della vittoria casalinga contro l'AlbinoLeffe, chiude il girone d'andata al terzo posto, a sole sei lunghezze dal primo posto. Il girone di ritorno tuttavia è foriero di una crisi di risultati, che riduce i lagunari al decimo posto finale, fuori dunque dalla corsa promozione.
 
==== L'ennesimo fallimento ====
Alla vigilia del campionato 2014-2015 l'obiettivo dichiarato della dirigenza è di lottare per le prime posizioni del tabellone. In panchina viene riconfermato Dal Canto, che tuttavia rimedia cinque sconfitte nelle prime nove gare. Il neo direttore sportivo De Franceschi, che in estate ha sostituito Andrea Gazzoli, lo esonera e sceglie al suo posto un altro ex veneziano, [[Michele Serena]]. La squadra conclude l'annata al 13º posto nel girone A della Lega Pro, con 43 punti guadagnati e 3 punti di penalità irrogati a seguito di inadempienze amministrative: già a campionato in corso infatti il presidente Korablin (le cui attività imprenditoriali sono divenute meno redditizie a causa della svalutazione del [[rublo]] e delle sanzioni economiche comminate alla [[Russia]]) cessa di onorare le pendenze finanziarie del club e demanda all'avvocato Fausto Baratella l'incarico di cederlo e sanarne le carenze patrimoniali. Il 13 luglio 2015, non essendo riuscito a portare a termine il proprio incarico, l'avvocato Baratella annuncia la mancata iscrizione del FBC Unione Venezia al campionato di [[Lega Pro 2015-2016]], con susseguente estromissione dai campionati professionistici<ref>[http://www.fbcunionevenezia.com/it/stagione/archivio-news/item/546-termina-il-percorso-sportivo-del-f-b-c-unione-venezia-in-lega-pro-grazie-a-tutti.html Termina il percorso sportivo del F.B.C. Unione Venezia in Lega Pro. Grazie a tutti] - ''fbcunionevenezia.com'', 14 lug 2015.</ref>.
 
Entra frattanto in gioco l'avvocato veneziano Gianalberto Scarpa Basteri, che nel maggio 2015 aveva acquistato all'asta fallimentare i marchi delle disciolte S.S.C. Venezia e A.C. Venezia: in virtù di tale transazione egli si proclama legittimo erede della [[tradizione sportiva]] veneziana risalente al 1907 e nel mese di luglio fonda, con un gruppo di soci e l'appoggio di alcuni tifosi, un nuovo club denominato ''Calcio Venezia 1907'', adottante i colori sociali nero-verdi e basato dapprima provvisoriamente a [[Sacca Fisola]], poi al campo sportivo Bacini-Arsenale, nel [[Castello (sestiere di Venezia)|sestiere veneziano di Castello]]. Tale realtà viene iscritta alla [[Terza Categoria]] locale nei medesimi giorni della cessazione delle attività dell'Unione Venezia<ref name=siamonoi>[http://www.iogiocopulito.it/scarpa-basteri-il-venezia-siamo-noi/ Scarpa Basteri: «Il Venezia siamo noi»], ''iogiocopulito.it'', 1º luglio 2016.</ref>.
 
====La cordata americana: dalla D alla B in due anni ====
[[File:Filippo Inzaghi 2011.jpg|thumb|upright=0.8|[[Filippo Inzaghi]], allenatore del [[Double (calcio)|''double'' minore]] composto da [[Lega Pro 2016-2017|campionato]] e [[Coppa Italia Lega Pro 2016-2017|Coppa Italia Lega Pro]] nella stagione 2016-2017.]]
 
Nel mentre tuttavia le normali procedure di trasferimento del titolo sportivo dell'Unione proseguono, sotto la regia del sindaco in carica [[Luigi Brugnaro]], beneficiario dell'art. 52 delle normative federali. Il 21 luglio seguente a Roma viene dunque firmato l'[[atto notarile]] di costituzione di un nuovo [[Società sportiva|soggetto giuridico]], denominato ''Venezia Football Club Società Sportiva Dilettantistica'' e patrocinato da una cordata [[Stati Uniti|statunitense]] ufficialmente capeggiata da James A. Daniels, imprenditore edile e [[Chief Executive Officer|CEO]] della High Ridge Brands (holding attiva nella produzione e distribuzione di detergenti, attiva nel [[Nordamerica]]), coadiuvato dagli avvocati Alessandro Vasta e Giuseppe Santarelli. Nell'organigramma rientrano altresì l'ex direttore generale della vecchia società Dante Scibilia<ref>[http://www.veneziaunited.com/allnews/corriere-veneto-nasce-il-venezia-fc-arancioneroverde-con-perinetti-direttore-tecnico-oscure-trame-attorno-alle-spoglie-del-fbc/ CORRIERE VENETO “Nasce il Venezia FC arancioneroverde con Perinetti direttore tecnico, oscure trame attorno alle spoglie del FBC”], ''veneziaunited.com'', 22 lug 2015.</ref> e l'esperto direttore sportivo [[Giorgio Perinetti]].<ref>[http://www.calciomercato.com/news/perinetti-a-venezia-il-punto-sul-mercato-in-lega-pro-619071 Perinetti a Venezia: il punto sul mercato in Lega Pro].</ref> Tale nuovo soggetto societario viene riconosciuto come unico continuatore della disciolta Unione Venezia ed erede della [[tradizione sportiva]] risalente al 1907. A fronte delle proteste e delle rivendicazioni del summenzionato club di Terza Categoria, che invoca l'esclusiva dell'uso del nome del capoluogo veneto, in base a un'interpretazione molto restrittiva dell'articolo 17 delle normative FIGC<ref name=siamonoi />, la Federazione interviene affermando che tale capo normativo non prevede l'impossibilità per più squadre di inserire il medesimo nome cittadino nella ragione sociale, sancendo la desistenza delle due realtà societarie in questione<ref>[http://www.venetogol.it/2016/05/06/caso-venezia-1907-venezia-fc-il-presidente-ruzza-interviene-014918/ Caso Venezia 1907-Venezia Fc. Il presidente Ruzza interviene...], ''venetogol.it'', 6 mag 2016.</ref>.
 
Il 6 ottobre la carica di presidente del nuovo club, che era stata assunta a titolo temporaneo da Daniels, passa all'avvocato [[New York|newyorkese]] [[Joe Tacopina]], appena dimessosi dai vertici del [[Bologna FC|Bologna]] e divenuto azionista di maggioranza del rifondato club arancioneroverde. La squadra, guidata dapprima da [[Paolo Favaretto]] e poi da [[Giancarlo Favarin]], viene autorizzata a ripartire dal girone C di Serie D: dopo un iniziale testa a testa con il Campodarsego, protrattosi per tutto il girone d'andata, la vittoria nello scontro diretto giocato al Penzo il 28 febbraio 2016 lancia il "nuovo" Venezia solitariamente in testa alla classifica. Il 24 aprile 2016 il pareggio per 3 a 3 contro l'[[Union Ripa La Fenadora]] sancisce la vittoria del girone e la promozione in Lega Pro degli arancioneroverdi con due giornate d'anticipo sulla fine della stagione regolare. Nell'arco della stagione la squadra segna (tra [[Serie D|campionato]], [[Coppa Italia Serie D|coppa]] e poule scudetto) più di 100 reti, risultando l'attacco più prolifico tra tutte le squadre comprese tra [[Serie A]] e [[Serie D]]: capocannoniere stagionale è [[Matteo Serafini]], autore di 21 goal.
 
Alla vigilia del campionato 2016-2017 la società semplifica la denominazione in ''Venezia Football Club'' e decide di affidare la panchina della prima squadra a [[Filippo Inzaghi]]. Inserita nel girone B di Lega Pro la formazione lagunare, forte di un organico assemblato con giocatori d'esperienza in categorie superiori quali [[Alexandre Geijo]], [[Maurizio Domizzi]], [[Simone Bentivoglio]] e [[Agostino Garofalo]], si propone fin dalle prime giornate come pretendente alla promozione: issatasi in prima posizione sul finire del girone d'andata, riesce progressivamente a distaccare le inseguitrici (su tutte {{Calcio Parma|NB}}, {{Calcio Pordenone|NB}} e {{Calcio Padova|NB}}) e infine ad assicurarsi la matematica vittoria del proprio raggruppamento con tre giornate d'anticipo sulla fine della stagione regolare, grazie al pareggio casalingo per 1-1 ottenuto il 15 aprile 2017 contro il {{Calcio Fano|NB}}. Il Venezia riconquista pertanto la Serie B dopo 12 anni d'assenza. La squadra chiude la stagione con la miglior difesa del raggruppamento (appena 29 gol subiti) e il secondo miglior attacco, portando al gol ben 16 giocatori; i migliori marcatori stagionali per i lagunari sono Stefano Moreo e [[Alexandre Geijo]] che chiudono la stagione entrambi con 10 reti all'attivo.
 
Analogamente coronato da successo è il cammino in [[Coppa Italia Lega Pro 2016-2017|Coppa Italia Lega Pro]], trofeo che il Venezia vince per la prima volta nella sua storia il 26 aprile 2017, imponendosi in casa per 3-1 sul [[Matera Calcio|Matera]] (ribaltando così la sconfitta esterna per 1-0 rimediata nella partita di andata in terra lucana). In aggiunta, l'arancioneroverde [[Nicola Ferrari]] risulta capocannoniere della competizione con 6 gol all'attivo.
 
== Cronistoria ==
{| class="toccolours" style="background:white"
!colspan="2" align="center" style="border:3px solid #008800; background:black" | <span style="color:#FFAA2A;">Cronistoria del Venezia Football Club</span>
|- style="font-size:93%"
|valign="top"|
|width="100%"|
{{Div col|3}}
* 14 dicembre 1907 - Fondazione del '''Venezia Foot-Ball Club''' che viene subito affiliato alla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIF]].
* 1907-1908 - 2º nella Terza Categoria Veneta.
* [[Prima Categoria 1909|1908-1909]] - Perde la semifinale lombardo-veneta nel girone nazione della Prima Categoria.
* [[Seconda Categoria 1909-1910|1909-1910]] - 2º nella Seconda Categoria Veneta.
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* [[Prima Categoria 1910-1911|1910-1911]] - 4º nella Prima Categoria Veneto-Emiliana.
* [[Prima Categoria 1911-1912|1911-1912]] - 1º nella Prima Categoria Veneto-Emiliana. Perde le finali nazionali.
* [[Prima Categoria 1912-1913|1912-1913]] - 3º nella Prima Categoria Veneto-Emiliana.
* [[Prima Categoria 1913-1914|1913-1914]] - 4º nella Prima Categoria Veneto-Emiliana.
* [[Prima Categoria 1914-1915|1914-1915]] - 4º nel girone A delle semifinali nazionali della Prima Categoria.
* 1915–1919 - Sospensione attività sportive per [[Prima guerra mondiale|cause belliche]].
* 1919 - La società ricostituitasi dopo il conflitto bellico incorpora l'Aurora F.B.C. e diventa '''Associazione Calcio Venezia'''.
* [[Prima Categoria 1919-1920|1919-1920]] - 6º nel girone A delle semifinali nazionali della Prima Categoria.
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* [[Prima Categoria 1920-1921|1920-1921]] - 3º nel girone A della Prima Categoria Veneta.
* 1921 - Il sodalizio entra nel gruppo dei dissidenti che vistisi bocciare il [[Progetto Pozzo]] fondano la [[Confederazione Calcistica Italiana|C.C.I.]]
* [[Prima Divisione 1921-1922|1921-1922]] - 10º nel girone B della Prima Divisione della C.C.I.
* 1922 - Il [[Compromesso Colombo]], concordato di riunificare le due federazioni, prevede degli spareggi d'ammissione alla nuova Prima Divisione. Perde al secondo turno il doppio confronto con la [[Unione Sportiva Rivarolese 1919|Rivarolese]] (0-0 e 1-2). ''Retrocesso nella nuova [[Seconda Divisione]]'' dopo aver perso il turno di qualificazione.
* [[Seconda Divisione 1922-1923|1922-1923]] - 4º nel girone E della Seconda Divisione Nord.
* [[Seconda Divisione 1923-1924|1923-1924]] - 2º nel girone E della Seconda Divisione Nord.
* [[Seconda Divisione 1924-1925|1924-1925]] - 3º nel girone D della Seconda Divisione Nord.
* [[Seconda Divisione 1925-1926|1925-1926]] - 1º nel girone D della Seconda Divisione Nord. Non viene promosso a seguito del blocco delle promozioni voluto dall'Assemblea federale di Genova del 1925.
* 1926 - La [[Carta di Viareggio]] ribattezza la categoria di competenza della società come Prima Divisione Nord. Il torneo cadetto è peraltro sempre organizzato da Milano dalla ex Lega Nord, ora Direttorio Divisioni Superiori, e sempre strutturato su 40 squadre come deciso nell'Assemblea Federale del 1924.
* [[Prima Divisione 1926-1927|1926-1927]] - 6º nel girone B della Prima Divisione Nord.
:Primo turno di [[Coppa Italia 1926-1927|Coppa Italia]].
* [[Prima Divisione 1927-1928|1927-1928]] - 2º nel girone A della Prima Divisione Nord. '''Ammesso nella Divisione Nazionale''' a titolo divulgativo dalla Presidenza federale.
* [[Divisione Nazionale 1928-1929|1928-1929]] - 11º nel girone B della Divisione Nazionale. ''Retrocesso in Serie B''.
* [[Serie B 1929-1930|1929-1930]] - 7º in Serie B. Cambia denominazione in '''Società Sportiva Serenissima'''.
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* [[Serie B 1930-1931|1930-1931]] - 9º in Serie B.
* [[Serie B 1931-1932|1931-1932]] - 14º in Serie B.
* [[Serie B 1932-1933|1932-1933]] - 11º in Serie B.
* [[Serie B 1933-1934|1933-1934]] - 12º nel girone B della Serie B. Retrocesso dopo aver perso gli spareggi-retrocessione e successivamente riammesso a causa dell'aumento delle squadre nei due gironi. Cambia denominazione in '''Associazione Fascista Calcio Venezia'''.
* [[Serie B 1934-1935|1934-1935]] - 11º nel girone B della Serie B. ''Retrocesso in Serie C''.
* [[Serie C 1935-1936|1935-1936]] - 1º nel girone A della Serie C. '''Promosso in Serie B'''.
:Sedicesimi di finale di [[Coppa Italia 1935-1936|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1936-1937|1936-1937]] - 12º in Serie B dopo una prima sessione di spareggi-retrocessione chiusi in parità a 6 punti, e una seconda serie di spareggi in cui perde le semifinali 2-3 contro la [[Football Club Pro Vercelli 1892|Pro Vercelli]] e batte 4-0 il [[Calcio Catania|Catania]] in finale.
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1936-1937|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1937-1938|1937-1938]] - 7º in Serie B.
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1937-1938|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1938-1939|1938-1939]] - 2º in Serie B. '''Promosso in Serie A''' per migliore quoziente reti rispetto a quello dell'{{Calcio Atalanta|N}}.
:Quarti di finale di [[Coppa Italia 1938-1939|Coppa Italia]].
* [[Serie A 1939-1940|1939-1940]] - 10º in Serie A.
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1939-1940|Coppa Italia]].
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* [[Serie A 1940-1941|1940-1941]] - 12º in Serie A.
:{{simbolo|Coccarda Coppa Italia.svg|15}} '''Vince la [[Coppa Italia 1940-1941|Coppa Italia]] (1º titolo)'''.
* [[Serie A 1941-1942|1941-1942]] - 3º in Serie A.
:Semifinalista di [[Coppa Italia 1941-1942|Coppa Italia]].
* [[Serie A 1942-1943|1942-1943]] - 14º in Serie A e salvo dopo aver vinto lo spareggio contro il {{Calcio Bari|N}}.
:Finalista di [[Coppa Italia 1942-1943|Coppa Italia]].
* [[Campionato Alta Italia 1944|1943-1944]] - 1º nel girone A del Torneo Misto di Divisione Nazionale gestito dal Direttorio III Zona (Veneto), va alla finale Veneta. In finale batte il [[Hellas Verona Football Club|Verona]] (5-1; 2-2) ed è '''campione Veneto 1943-1944'''. Alle qualificazioni interzonali con la Venezia Giulia è 1º e ammesso al girone finale in cui arriva 3º nel girone finale vinto dai Vigili del Fuoco della Spezia.
* 1944–1945 - Sospensione attività sportive per [[seconda guerra mondiale|cause belliche]].
* 1945 - Alla ripresa delle attività agonistiche, la società viene ricostituita con denominazione di '''Associazione Calcio Venezia'''.
* [[Divisione Nazionale 1945-1946|1945-1946]] - 13º in Serie A Alta Italia.
* [[Serie A 1946-1947|1946-1947]] - 19º in Serie A. ''Retrocesso in Serie B''.
* [[Serie B 1947-1948|1947-1948]] - 4º in Serie B.
* [[Serie B 1948-1949|1948-1949]] - 2º in Serie B. '''Promosso in Serie A'''.
* [[Serie A 1949-1950|1949-1950]] - 20º in Serie A. ''Retrocesso in Serie B''.
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* [[Serie B 1950-1951|1950-1951]] - 6º in Serie B.
* [[Serie B 1951-1952|1951-1952]] - 16º in Serie B. ''Retrocesso in Serie C''.
* [[Serie C 1952-1953|1952-1953]] - 8º in Serie C.
* [[Serie C 1953-1954|1953-1954]] - 3º in Serie C.
* [[Serie C 1954-1955|1954-1955]] - 7º in Serie C.
* [[Serie C 1955-1956|1955-1956]] - 1º in Serie C. '''Promosso in Serie B'''.
* [[Serie B 1956-1957|1956-1957]] - 5º in Serie B.
* [[Serie B 1957-1958|1957-1958]] - 3º in Serie B.
:Fase a gironi di [[Coppa Italia 1958|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1958-1959|1958-1959]] - 9º in Serie B.
:Quarto posto in [[Coppa Italia 1958-1959|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1959-1960|1959-1960]] - 17º in Serie B dopo aver perso lo spareggio contro il {{Calcio Monza|N}} e aver vinto quello contro il {{Calcio Taranto|N}}.
:Quarti di finale di [[Coppa Italia 1959-1960|Coppa Italia]].
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* [[Serie B 1960-1961|1960-1961]] - 1º in Serie B. '''Promosso in Serie A'''.
: Primo turno di [[Coppa Italia 1960-1961|Coppa Italia]].
* [[Serie A 1961-1962|1961-1962]] - 12º in Serie A.
: Secondo turno di [[Coppa Italia 1961-1962|Coppa Italia]].
* [[Serie A 1962-1963|1962-1963]] - 17º in Serie A. ''Retrocesso in Serie B''.
: Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1962-1963|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1963-1964|1963-1964]] - 13º in Serie B.
: Primo turno di [[Coppa Italia 1963-1964|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1964-1965|1964-1965]] - 11º in Serie B.
: Secondo turno di [[Coppa Italia 1964-1965|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1965-1966|1965-1966]] - 1º in Serie B. '''Promosso in Serie A'''.<ref>{{Cita|Almanacco illustrato del calcio|1967, p. 75 (Associazione Calcio Venezia)}}.</ref>
: Secondo turno di [[Coppa Italia 1965-1966|Coppa Italia]].
* [[Serie A 1966-1967|1966-1967]] - 17º in Serie A. ''Retrocesso in Serie B''.
: Primo turno di [[Coppa Italia 1966-1967|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1967-1968|1967-1968]] - 18º in Serie B. ''Retrocesso in Serie C'' dopo aver perso il secondo turno degli spareggi-retrocessione.
: Secondo turno di [[Coppa Italia 1967-1968|Coppa Italia]].
* [[Serie C 1968-1969|1968-1969]] - 11º nel girone A della Serie C.
* [[Serie C 1969-1970|1969-1970]] - 9º nel girone A della Serie C.
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* [[Serie C 1970-1971|1970-1971]] - 4º nel girone A della Serie C.
* [[Serie C 1971-1972|1971-1972]] - 6º nel girone A della Serie C.
* [[Serie C 1972-1973|1972-1973]] - 4º nel girone A della Serie C.
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1972-1973|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Serie C 1973-1974|1973-1974]] - 3º nel girone A della Serie C.
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1973-1974|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Serie C 1974-1975|1974-1975]] - 6º nel girone A della Serie C.
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1974-1975|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Serie C 1975-1976|1975-1976]] - 10º nel girone A della Serie C.
* [[Serie C 1976-1977|1976-1977]] - 20º nel girone A della Serie C. ''Retrocesso in Serie D''.
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1976-1977|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Serie D 1977-1978|1977-1978]] - 9º nel girone C della Serie D.
* [[Serie D 1978-1979|1978-1979]] - 2º nel girone B della Serie D. '''Promosso in Serie C2'''.
* [[Serie C2 1979-1980|1979-1980]] - 8º nel girone B della Serie C2.
: Ottavi di finale di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1979-1980|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
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* [[Serie C2 1980-1981|1980-1981]] - 10º nel girone B della Serie C2.
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1980-1981|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Serie C2 1981-1982|1981-1982]] - 16º nel girone B della Serie C2. ''Retrocesso nel Campionato Interregionale'' per peggiore [[classifica avulsa]].
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Serie C 1981-1982|Coppa Italia Serie C]].
* [[Campionato Interregionale 1982-1983|1982-1983]] - 1º nel girone C del Campionato Interregionale. '''Promosso in Serie C2'''.
* 1983 - Al termine della stagione l'''A.C. Venezia'' fallisce, e il titolo sportivo viene aggiudicato alla neonata '''Calcio Venezia S.r.l.'''<ref name=fallimento>{{Cita|Sebastiano Giorgi|p. 178|Un secolo di calcio a Venezia|titolo=Un secolo di calcio a Venezia}}</ref>
* [[Serie C2 1983-1984|1983-1984]] - 5º nel girone B della Serie C2.
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Serie C 1983-1984|Coppa Italia Serie C]].
* [[Serie C2 1984-1985|1984-1985]] - 15º nel girone B della Serie C2.
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Serie C 1984-1985|Coppa Italia Serie C]].
* [[Serie C2 1985-1986|1985-1986]] - 12º nel girone B della Serie C2.
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Serie C 1985-1986|Coppa Italia Serie C]].
* [[Serie C2 1986-1987|1986-1987]] - 5º nel girone B della Serie C2.
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Serie C 1986-1987|Coppa Italia Serie C]].
* 1987 - La società incorpora l<nowiki>'</nowiki>'''Associazione Calcio Mestre S.p.A.''' e, a seguito della fusione, cambia denominazione in '''Calcio Venezia-Mestre S.r.l.''' aggiungendo il colore arancione al tradizionale neroverde. Il titolo sportivo del Mestre, invece, viene ceduto al rinato Palermo e il nuovo sodalizio gioca le proprie gare interne allo Stadio "Francesco Baracca" di Mestre.
* [[Serie C2 1987-1988|1987-1988]] - 2º nel girone B della Serie C2. '''Promosso in Serie C1'''.
: Fase a gironi di [[Coppa Italia Serie C 1987-1988|Coppa Italia Serie C]].
* [[Serie C1 1988-1989|1988-1989]] - 9º nel girone A della Serie C1.
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Serie C 1988-1989|Coppa Italia Serie C]].
* [[Serie C1 1989-1990|1989-1990]] - 4º nel girone A della Serie C1. Cambia denominazione in '''Associazione Calcio Venezia 1907 S.r.l.'''
: Ottavi di finale di [[Coppa Italia Serie C 1989-1990|Coppa Italia Serie C]].
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* [[Serie C1 1990-1991|1990-1991]] - 2º nel girone A della Serie C1. '''Promosso in Serie B''' dopo aver vinto lo spareggio contro il {{Calcio Como|N}}.
: Semifinalista di [[Coppa Italia Serie C 1990-1991|Coppa Italia Serie C]].
* [[Serie B 1991-1992|1991-1992]] - 15º in Serie B. La squadra torna a giocare a Venezia allo [[Stadio Pierluigi Penzo]].
: Primo turno di [[Coppa Italia 1991-1992|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1992-1993|1992-1993]] - 11º in Serie B.
: Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1992-1993|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1993-1994|1993-1994]] - 6º in Serie B.
: Quarti di finale di [[Coppa Italia 1993-1994|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1994-1995|1994-1995]] - 9º in Serie B.
: Primo turno di [[Coppa Italia 1994-1995|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1995-1996|1995-1996]] - 11º in Serie B.
: Secondo turno di [[Coppa Italia 1995-1996|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1996-1997|1996-1997]] - 13º in Serie B.
: Primo turno di [[Coppa Italia 1996-1997|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1997-1998|1997-1998]] - 2º in Serie B. '''Promosso in Serie A'''.
: Sedicesimi di finale di [[Coppa Italia 1997-1998|Coppa Italia]].
* [[Serie A 1998-1999|1998-1999]] - 11º in Serie A.
: Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1998-1999|Coppa Italia]].
* [[Serie A 1999-2000|1999-2000]] - 16º in Serie A. ''Retrocesso in Serie B''.
: Semifinalista di [[Coppa Italia 1999-2000|Coppa Italia]].
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* [[Serie B 2000-2001|2000-2001]] - 4º in Serie B. '''Promosso in Serie A'''.
: Ottavi di finale di [[Coppa Italia 2000-2001|Coppa Italia]].
* [[Serie A 2001-2002|2001-2002]] - 18º in Serie A. ''Retrocesso in Serie B''.
: Fase a gironi di [[Coppa Italia 2001-2002|Coppa Italia]].
* [[Serie B 2002-2003|2002-2003]] - 15º in Serie B.
: Primo turno di [[Coppa Italia 2002-2003|Coppa Italia]].
* [[Serie B 2003-2004|2003-2004]] - 20º in Serie B. Salvo dopo aver vinto i play-out.
: Ottavi di finale di [[Coppa Italia 2003-2004|Coppa Italia]].
* [[Serie B 2004-2005|2004-2005]] - 21º in Serie B. ''Retrocesso e finanziariamente fallito'', viene coinvolto nel [[caso Genoa]] ma non viene giudicato a causa del fallimento.
: Fase a gironi di [[Coppa Italia 2004-2005|Coppa Italia]].
* 2005 - Nell'estate viene fondata la '''Società Sportiva Calcio Venezia S.p.a.''' che aderisce al [[Lodo Petrucci]] e riparte dalla [[Serie C2]].
* [[Serie C2 2005-2006|2005-2006]] - 1º nel girone A della Serie C2. '''Promosso in Serie C1'''.
: Perde il triangolare di [[Supercoppa di Lega Serie C2|Supercoppa di Lega di Serie C2]].
* [[Serie C1 2006-2007|2006-2007]] - 4º nel girone A della Serie C1. Perde la semifinale dei play-off.
: Secondo turno di [[Coppa Italia 2006-2007|Coppa Italia]].
: Primo turno di [[Coppa Italia Serie C 2006-2007|Coppa Italia Serie C]].
* [[Serie C1 2007-2008|2007-2008]] - 11º nel girone A della Serie C1. Ammesso nel nuovo campionato di [[Lega Pro Prima Divisione]].
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Serie C 2007-2008|Coppa Italia Serie C]].
* [[Lega Pro Prima Divisione 2008-2009|2008-2009]] - 17º nel girone A della Lega Pro Prima Divisione. Salvo dopo aver vinto i play-out e successivamente escluso dal campionato per gravi irregolarità di bilancio.
: Primo turno di [[Coppa Italia Lega Pro 2008-2009|Coppa Italia Lega Pro]].
* 2009 - Nell'estate viene creato il '''Foot Ball Club Unione Venezia S.r.l.''', che viene iscritto in soprannumero nel girone C della Serie D.
* [[Foot Ball Club Unione Venezia 2009-2010|2009-2010]] - 3º nel girone C della [[Serie D 2009-2010|Serie D]]. Perde la finale dei play-off del girone.
: Trentaduesimi di finale di [[Coppa Italia Serie D 2009-2010|Coppa Italia Serie D]].
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* [[Foot Ball Club Unione Venezia 2010-2011|2010-2011]] - 2º nel girone C della [[Serie D 2010-2011|Serie D]]. Perde la finale dei play-off del girone.
: Primo turno di [[Coppa Italia Serie D 2010-2011|Coppa Italia Serie D]].
* [[Foot Ball Club Unione Venezia 2011-2012|2011-2012]] - 1º nel girone C della [[Serie D 2011-2012|Serie D]]. '''Promosso in Lega Pro Seconda Divisione'''.
: {{simbolo|Scudetto.svg|15}} '''Vince lo [[Serie D 2011-2012#Poule scudetto|Scudetto Serie D]]'''.
: Primo turno di [[Coppa Italia Serie D 2011-2012|Coppa Italia Serie D]].
* [[Foot Ball Club Unione Venezia 2012-2013|2012-2013]] - 3º nel girone A della [[Lega Pro Seconda Divisione 2012-2013|Lega Pro Seconda Divisione]]. '''Promosso in Lega Pro Prima Divisione''' dopo aver vinto i play-off.
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Lega Pro 2012-2013|Coppa Italia Lega Pro]].
* [[Foot Ball Club Unione Venezia 2013-2014|2013-2014]] - 10º nel girone A della [[Lega Pro Prima Divisione 2013-2014|Lega Pro Prima Divisione]]. Ammesso nella nuova [[Lega Pro]].
: Primo turno di [[Coppa Italia 2013-2014|Coppa Italia]].
: Secondo turno di [[Coppa Italia Lega Pro 2013-2014|Coppa Italia Lega Pro]].
* [[Foot Ball Club Unione Venezia 2014-2015|2014-2015]] - 13º nel girone A della [[Lega Pro 2014-2015|Lega Pro]].
: Secondo turno di [[Coppa Italia 2014-2015|Coppa Italia]].
: Partecipa alla [[Coppa Italia Lega Pro 2014-2015|Coppa Italia Lega Pro]].
* 2015 - Il ''F.B.C. Unione Venezia'' non si iscrive al campionato di [[Lega Pro 2015-2016]]; il 21 luglio viene costituita una nuova società denominata '''Venezia Football Club Società Sportiva Dilettantistica''', che eredita la [[tradizione sportiva]] e si affilia alla [[Lega Nazionale Dilettanti|LND]].
* [[Venezia Football Club Società Sportiva Dilettantistica 2015-2016|2015-2016]] - 1º nel girone C della [[Serie D 2015-2016|Serie D]]. '''Promosso in Lega Pro'''.
: Fase a gironi della [[Poule Scudetto]].
: Trentaduesimi di finale di [[Coppa Italia Serie D 2015-2016|Coppa Italia Serie D]].
* 2016 - Cambia denominazione in '''Venezia Football Club'''.
* [[Venezia Football Club 2016-2017|2016-2017]] - 1º nel girone B della [[Lega Pro 2016-2017|Lega Pro]]. '''Promosso in Serie B'''.
: {{simbolo|Coccarda Coppa Italia LegaPro.png|15}} '''Vince la [[Coppa Italia Lega Pro 2016-2017|Coppa Italia Lega Pro]] (1º titolo)'''.
* [[Venezia Football Club 2017-2018|2017-2018]] - 5° in [[Serie B 2017-2018|Serie B]]. Perde le semifinali dei play-off.
: Secondo turno di [[Coppa Italia 2017-2018|Coppa Italia]].
* [[Venezia Football Club 2018-2019|2018-2019]] - in [[Serie B 2018-2019|Serie B]].
: in [[Coppa Italia 2018-2019|Coppa Italia]].
{{Div col end}}
|}
 
== Colori e simboli ==
=== Colori ===
Nel primo triennio d'esistenza il Venezia adottò maglie [[partito (araldica)|partite]] in [[rosso]] e [[blu]],<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1201_01_1909_0054_0004_17807503/anews,true/|titolo=La Stampa}}</ref> ma tali colori erano tuttavia rappresentativi anche del [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]], squadra basata nel [[Genova|capoluogo ligure]] (città storicamente ostile alla Serenissima), sicché nel [[1909]] si decise di sostituirli col [[nero]] e il [[verde]]: a strisce verticali fino al [[1913]]<ref>{{cita web|url=http://www.calciovenezia.com/venezia_7.html|titolo=1913 – Foot Ball Club Venezia}}</ref> e orizzontali dal [[1929]] al [[1930]].<ref>{{cita web|url=http://www.calciovenezia.com/venezia_19.html|titolo=1929/1930 – Associazione Calcio Venezia}}</ref>
 
Dopo la stagione [[Serie B 1929-1930|1929-1930]], in coincidenza con cambio di denominazione del club in Società Sportiva Serenissima, il colore delle maglie divenne il [[rosso veneziano]] (mutuato dal gonfalone cittadino<ref>{{cita web|url=http://www.calciovenezia.com/venezia_21.html|titolo=1931/1932 – Società Sportiva Serenissima}}</ref> e dalla [[Leone di san Marco|bandiera di San Marco]]), che rimase in uso fino all'annata [[Serie B 1934-1935|1934-1935]], ove la squadra ritornò al nome ''Venezia'' e ai colori neroverdi.
 
Normalmente la divisa era composta da una casacca verde con finiture nere, pantaloncini neri e calzettoni bicolori.
 
<div align="center">
{|
|-
|
{{Divisa Calcio box
|pattern_la =
|leftarm = FF0000
|pattern_b = _redhalf2
|body = 000080
|pattern_ra =
|rightarm = 000080
|shorts = FFFFFF
|socks = 000000
|title = La prima divisa del FBC Venezia (1907-1909)<ref>{{cita web|url=http://www.calciovenezia.com/venezia_2.html|titolo=1908 – Foot Ball Club Venezia}}</ref>
}}
|
{{Divisa Calcio box
|pattern_la=
|leftarm = C80815
|pattern_b =
|body = C80815
|pattern_ra=
|rightarm = C80815
|shorts = FFFFFF
|socks = 000000
|title = La divisa della SS Serenissima (1930-1934)
}}
|
{{Divisa Calcio box
|pattern_la= _blackborder
|leftarm = 008800
|pattern_b = _collarblack
|body = 008800
|pattern_ra= _blackborder
|rightarm = 008800
|shorts = 000000
|pattern_so = _greenhorizontal
|socks = 000000
|title = La divisa neroverde dell'AC Venezia (1909-1987)
}}
|}
</div>
 
Nel [[1987]] la fusione tra Venezia e {{Calcio Mestre|NB}} ha sancito l'affiancamento dell'[[arancione]] (tinta peculiare del club mestrino) al neroverde veneziano. A seguito di tale variazione dei colori sociali il Venezia non ha più avuto un template "fisso" di maglia, cambiando soluzione stagione dopo stagione<ref>{{cita|Welter|p. 204}}</ref>: ciò ha fatto sorgere discussioni e controversie in merito all'adeguatezza e all'equilibrio dei design via via adottati, nei quali sovente uno dei tre colori veniva giudicato penalizzato rispetto agli altri.
 
Nella stagione [[Serie C1 2007-2008|2007-2008]], in memoria del centenario dalla fondazione del Venezia F.B.C., la squadra utilizzò una maglia celebrativa color rosso veneziano, del tutto analoga a quella della S.S. Serenissima.
 
=== Simboli ufficiali ===
{{Galleria
|larghezza = 150
|titolo = Evoluzione dello stemma
|align = right
|sfondo =
|bordo = white
|File:Veneziastemma.png|Il logo della SSC Venezia dal 2005 al 2009
|File:Fbcunioneveneziastemma.png|Il logo del FBC Unione Venezia dal 2013 al 2015
|File:Venezia FC (Since 2015).png|Il logo del Venezia FC in uso dal 2015 al 2017
|File:Venezia FC Since 2017.png|Il logo del Venezia FC in uso dal 2017
}}
 
Lo stemma della società, oltre al nome e ai colori sociali, reca al centro il [[Leone di San Marco]] simbolo della città lagunare nonché della [[Repubblica di Venezia|Repubblica Serenissima]].
 
== Strutture ==
=== Stadio ===
{{vedi anche|Stadio Pier Luigi Penzo|Stadio Pier Giovanni Mecchia|Stadio Francesco Baracca}}
[[File:Stadio Pierluigi Penzo Venezia-outside1.jpg|thumb|left|Lo [[stadio Pier Luigi Penzo]]]]
 
Pressoché ininterrottamente dal 1913, la squadra disputa le sue gare interne nello [[stadio Pier Luigi Penzo]] di Venezia. La capienza si aggira attorno agli 8000 spettatori (ridotta per rispetto delle norme di sicurezza); l'impianto comunque può raggiungere la capienza massima di 16.500 posti. Negli anni 1960 arrivò ad ospitare fin 26.000 persone, nonostante la capienza fosse minore.
 
Dedicato alla memoria dell'[[Pier Luigi Penzo|omonimo aviatore]] il quale partecipò alla [[Prima guerra mondiale|Grande Guerra]], è il secondo impianto per anzianità tra quelli in cui giocano società professionistiche italiane, dopo lo [[stadio Luigi Ferraris]] di [[Genova]] inaugurato nel 1911.<ref>{{cita web|url=http://www.fbcunionevenezia.com/oggi-il-penzo-compie-100-anni|titolo=Oggi il Penzo compie 100 anni|data=7 settembre 2013|urlarchivio=https://archive.is/20130909071747/http://www.fbcunionevenezia.com/oggi-il-penzo-compie-100-anni|dataarchivio=9 settembre 2013|urlmorto=sì}}</ref>
 
Il Penzo è una struttura unica in Italia, per il fatto di poter essere raggiunto solo in barca o a piedi. Il progetto di un nuovo stadio nel Comune di Venezia, e precisamente in terraferma, è un argomento molto dibattuto già a partire dagli anni 1960, ma per il momento lo storico Penzo rimane l'unico vero impianto adeguato alle serie professionistiche del capoluogo veneto.
 
Nel corso della sua storia, il club lagunare ha inoltre usufruito di altri due impianti: lo [[stadio Francesco Baracca]] di Mestre nel quadriennio 1987-1991, durante il periodo della fusione tra il Venezia e il Mestre,<ref>{{cita web|autore=Umberto Zane|url=https://ytali.com/2016/12/22/venezia-e-mestre-nel-football-le-due-anime-di-una-citta-divisa/|titolo=Venezia e Mestre, nel football le due anime di una città divisa|data=22 dicembre 2016}}</ref> e in maniera più sporadica lo [[stadio Pier Giovanni Mecchia]] di Portogruaro nella stagione 2013-2014.
 
=== Centro di allenamento ===
 
Sia la prima squadra che le giovanili svolgono i loro allenamenti presso il Centro Sportivo Taliercio, posto accanto all'[[Palasport Taliercio|omonimo palasport]] a [[Mestre]], in località [[Cavergnago]]. Dotato di 6 campi di allenamento e di una gabbia per le giovanili, il campo principale ha una tribuna capace di contenere 300 spettatori.
 
== Società ==
Il Venezia Football Club è una [[Società a responsabilità limitata]].
 
=== Organigramma societario ===
 
Organigramma aggiornato al 22 dicembre 2017.<ref name=Juworld>{{cita web|url=http://www.veneziafc.club/societa/organigramma.html|titolo=Organigramma}}</ref>
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|align=left|width=100%|logo=|border=1px|col1=black|col2=white|col3=FFAA2A|font-size=120%|titolo=Area amministrativa|contenuto=
*{{Bandiera|USA}} [[Joe Tacopina|Joseph Tacopina]] - presidente
*{{Bandiera|ITA}} Andrea Rogg - amministratore delegato
*{{Bandiera|ITA}} Dante Scibilia - direttore generale
*{{Bandiera|ITA}} Valentino Angeloni - direttore sportivo
*{{Bandiera|ITA}} Davide Brendolin - segretario generale
*{{Bandiera|ITA}} Veronica Bon - direttore comunicazione e PR
*{{Bandiera|ITA}} Tommaso Bianchini - Responsabile Marketing
*{{Bandiera|ITA}} Francesca Galletti - amministrazione e contabilità
*{{Bandiera|MDA}} Andrea Lefter - responsabile impianti
*{{Bandiera|ITA}} Franco Pasqualato - responsabile sicurezza
*{{Bandiera|ITA}} Maurizio Scattolin - marketing e sponsorizzazioni
*{{Bandiera|ITA}} Giacomo Cosua - Fotografo squadra
;Consiglio d'amministrazione
*{{Bandiera|USA}} James Daniels
*{{Bandiera|USA}} John Goldman
*{{Bandiera|USA}} John Tapins
*{{Bandiera|ITA}} Alessandro Vasta
}}
</div>
{{clear}}
 
== Allenatori e presidenti ==
{{vedi categoria|Allenatori del Venezia F.C.|Presidenti del Venezia F.C.}}
<div style="float:left; font-size:100%; width:97%; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=100%|logo=|border=1px|col1=black|col2=white|col3=FFAA2A|font-size=120%|titolo=Allenatori|contenuto=
{{Div col|3}}
* 1907-1911 {{Bandiera|CHE}} [[Walter Aemisseger]]
* 1911-1912 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Mario Vivante]]
* 1912-1913 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luigi Vianello]]
* 1913-1915 ''Commissione Sportiva'': {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luigi Vianello]], {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Eugenio Barbon]], {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Vasco Taddio]]
* 1919-1920 ''Commissione Sportiva'': {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luigi Vianello]], {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Achille Panichi]], {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Lamberto Heinz]]
* 1920-1921 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Aldo Federici]]
* 1921-1922 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luigi Vianello]]
* 1922-1925 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Augusto Moroni]]
* 1925-1927 {{Bandiera|AUT}} [[Franz Sedlacek (calciatore)|Franz Sedlacek]]
* 1927-1928 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Aldo Nordio]]
* 1928-1929 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[Antal Mally]]
* 1929-1930 {{Bandiera|AUT}} [[Rudolf Stanzel]]
* 1930-1931 {{Bandiera|AUT}} [[Karl Stanzel]]
* 1931-1932 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Girani]]
* 1932-1933 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Borgato]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Achille Gama]] <small>(?ª-34ª)</small>
* 1933-1934 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Bortolo Simonato]]
* 1934-1935 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[Imre János Bekey]]
* 1935-1937 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[József Bánás]]
* 1937-1938 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[Károly Csapkay]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Battista Rebuffo]] <small>(?ª-34ª)</small>
* 1938-1939 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luigi Barbesino]] <small>(1ª-23ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Girani]] <small>(24ª-34ª)</small>
* 1939-1940 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Girani]]
* 1940-1941 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Girani]] <small>(1ª-6ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Battista Rebuffo]] <small>(7ª-30ª)</small>
* 1941-1942 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Battista Rebuffo]]
* 1942-1943 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Battista Rebuffo]] <small>(1ª-18ª)</small>
*: {{Bandiera|HUN 1940-1945}} [[János Vanicsek]] <small>(19ª-30ª e spareggi)</small>
* 1944 {{Bandiera|RSI}} [[Nereo Marini]] e {{Bandiera|RSI}} [[Vittorio Tortora]]
* 1945-1946 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Battista Rebuffo]]
* 1946-1947 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Nereo Marini]]
* 1947-1948 {{Bandiera|ITA}} [[Alfredo Foni]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Girani]] <small>(?ª-34ª)</small>
* 1948-1949 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Villini]]
* 1949-1950 {{Bandiera|ITA}} [[Astro Galli]] e {{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Girani]] (D.T.) <small>(1ª-4ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Astro Galli]] <small>(5ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Astro Galli]] e {{Bandiera|ITA}} [[Ivo Fiorentini]] (D.T.) <small>(6ª-38ª)</small>
* 1950-1951 {{Bandiera|ITA}} [[Felice Arienti]] <small>(1ª-18ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Sandro Puppo]] <small>(19ª-42ª)</small>
* 1951-1952 {{Bandiera|ITA}} [[Sandro Puppo]] <small>(1ª-5ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Mario Villini]] <small>(6ª-38ª)</small>
* 1952-1953 {{Bandiera|ITA}} [[Guido Testolina]]
* 1953-1954 {{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Antonini (calciatore)|Giuseppe Antonini]]
* 1954-1955 {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Brezzi]]
* 1955-1959 {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Alberto Quario]]
* 1959-1960 {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Costanzo]]
* 1960-1963 {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Alberto Quario]]
* 1963-1964 {{Bandiera|ITA}} [[Sandro Puppo]] <small>(1ª-22ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Camillo Achilli]] <small>(23ª-38ª)</small>
* 1964-1965 {{Bandiera|ITA}} [[Camillo Achilli]]
* 1965-1967 {{Bandiera|ITA}} [[Armando Segato]]
* 1967-1968 {{Bandiera|ITA}} [[Armando Segato]] <small>(1ª-21ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Roberto Lerici (calciatore)|Roberto Lerici]] <small>(22ª-37ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Armando Segato]] <small>(38ª-42ª e spareggi)</small>
* 1968-1969 {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Alberto Quario]]
* 1969-1970 {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Alberto Quario]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Giorgio Sereni]] <small>(?ª-38ª)</small>
* 1970-1971 {{Bandiera|ITA}} [[Enrico Radio]]
* 1971-1972 {{Bandiera|ITA}} [[Sergio Manente]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Enrico Radio]] <small>(?ª-38ª)</small>
* 1972-1973 {{Bandiera|ITA}} [[Cesare Meucci]]
* 1973-1974 {{Bandiera|ITA}} [[Ezio Volpi]]
* 1974-1975 {{Bandiera|ITA}} [[Cesare Meucci]]
* 1975-1976 {{Bandiera|ITA}} [[Luciano Lupi]]
* 1976-1977 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Ardizzon]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} Giovanni Veglianiti <small>(?ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Mario Ardizzon]] <small>(?ª-38ª)</small>
* 1977-1978 {{Bandiera|ITA}} [[Danilo Perli]]
* 1978-1979 {{Bandiera|ARG}} {{Bandiera|ITA}} [[Humberto Rosa]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Beniamino Cancian]] <small>(?ª-34ª)</small>
* 1979-1980 {{Bandiera|ITA}} [[Beniamino Cancian]]
* 1980-1981 {{Bandiera|ITA}} [[Dino D'Alessi]]
* 1981-1982 {{Bandiera|ITA}} [[Leonardo Costagliola]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Ferrario]] <small>(?ª-34ª)</small>
* 1982-1983 {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Ferrario]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Gianni Rossi]] <small>(?ª-30ª)</small>
* 1983-1984 {{Bandiera|ITA}} [[Gianni Rossi]]
* 1984-1985 {{Bandiera|ITA}} [[Guido Mammi]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Facchin]] <small>(?ª-34ª)</small>
* 1985-1986 {{Bandiera|ITA}} [[Dino D'Alessi]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Facchin]] <small>(?ª-34ª)</small>
* 1986-1987 {{Bandiera|ITA}} [[Ezio Volpi]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Massimo Giacomini]] <small>(?ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Franco Musco]] <small>(?ª-34ª)</small>
* 1987-1988 {{Bandiera|ITA}} [[Ferruccio Mazzola]]
* 1988-1989 {{Bandiera|ITA}} [[Aldo Cerantola]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Giovan Battista Fabbri]] <small>(?ª-34ª)</small>
* 1989-1990 {{Bandiera|ITA}} [[Antonio Pasinato]] <small>(1ª-?ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Sabadini]] <small>(?ª-34ª)</small>
* 1990-1991 {{Bandiera|ITA}} [[Alberto Zaccheroni]]
* 1991-1992 {{Bandiera|ITA}} [[Alberto Zaccheroni]] <small>(1ª-19ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Rino Marchesi]] <small>(20ª-28ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Alberto Zaccheroni]] <small>(29ª-38ª)</small>
* 1992-1993 {{Bandiera|ITA}} [[Alberto Zaccheroni]] <small>(1ª-23ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Pietro Maroso]] <small>(24ª-29ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Alberto Zaccheroni]] <small>(30ª-38ª)</small>
* 1993-1994 {{Bandiera|ITA}} [[Pietro Maroso]]
* 1994-1995 {{Bandiera|ITA}} [[Gianni Bui]] e {{Bandiera|ITA}} [[Gian Piero Ventura]] <small>(1ª-2ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Maifredi]] <small>(3ª-12ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Gabriele Geretto]] <small>(13ª-14ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Gian Piero Ventura]] <small>(15ª-29ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Gabriele Geretto]] <small>(30ª-38ª)</small>
* 1995-1996 {{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Marchioro]] <small>(1ª-8ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Gianfranco Bellotto]] <small>(9ª-38ª)</small>
* 1996-1997 {{Bandiera|ITA}} [[Gianfranco Bellotto]] <small>(1ª-2ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Walter De Vecchi]] e {{Bandiera|ITA}} [[Franco Fontana (calciatore 1945)|Franco Fontana]] <small>(3ª-28ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Gianfranco Bellotto]] <small>(29ª-38ª)</small>
* 1997-1999 {{Bandiera|ITA}} [[Walter Novellino]]
* 1999-2000 {{Bandiera|ITA}} [[Luciano Spalletti]] <small>(1ª-8ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Materazzi]] <small>(9ª-11ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Luciano Spalletti]] <small>(12ª-20ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Oddo]] <small>(21ª-34ª)</small>
* 2000-2001 {{Bandiera|ITA}} [[Cesare Prandelli]]
* 2001-2002 {{Bandiera|ITA}} [[Cesare Prandelli]] <small>(1ª-5ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Alfredo Magni]] <small>(6ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Sergio Buso]] <small>(7ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Alfredo Magni]] <small>(8ª-34ª)</small>
* 2002-2003 {{Bandiera|ITA}} [[Gianfranco Bellotto]]
* 2003-2004 {{Bandiera|ITA}} [[Angelo Gregucci]]
* 2004-2005 {{Bandiera|URY}} [[Julio César Ribas]] <small>(1ª-21ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Ezio Glerean]] <small>(22ª-35ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Andrea Manzo]] <small>(36ª-42ª)</small>
* 2005-2006 {{Bandiera|ITA}} [[Andrea Manzo]] <small>(1ª-5ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Nello Di Costanzo]] <small>(6ª-34ª)</small>
* 2006-2007 {{Bandiera|ITA}} [[Nello Di Costanzo]]
* 2007-2008 {{Bandiera|ITA}} [[Giancarlo Corradini]] <small>(1ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Favaretto]] <small>(2ª-17ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Salvo Fulvio D'Adderio]] <small>(18ª-25ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Michele Serena]] <small>(26ª-34ª)</small>
* 2008-2009 {{Bandiera|ITA}} [[Michele Serena]] <small>(1ª-11ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Cuoghi]] <small>(12ª-23ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Michele Serena]] <small>(24ª-34ª e play-out)</small>
* 2009-2010 {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Favaretto]]
* 2010-2011 {{Bandiera|ITA}} [[Enrico Cunico]] <small>(1ª-31ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Gianluca Luppi]] <small>(32ª-34ª e play-off)</small>
* 2011-2012 {{Bandiera|ITA}} [[David Sassarini]] <small>(1ª-19ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Giancarlo Favarin]] <small>(20ª-34ª)</small>
* 2012-2013 {{Bandiera|ITA}} [[Diego Zanin]] <small>(1ª-19ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Sottili]] <small>(20ª-34ª e play-off)</small>
* 2013-2014 {{Bandiera|ITA}} [[Alessandro Dal Canto]]
* 2014-2015 {{Bandiera|ITA}} [[Alessandro Dal Canto]] <small>(1ª-9ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Michele Serena]]<ref>prima della sua nomina sulla panchina lagunare ha rivestito l'interim [[Maurizio Rossi (calciatore 1970)|Maurizio Rossi]] che ha allenato la squadra in una partita di [[Coppa Italia Lega Pro]]</ref> <small>(10ª-38ª)</small>
* 2015-2016 {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Favaretto]] <small>(1ª-15ª)</small>
*: {{Bandiera|ITA}} [[Giancarlo Favarin]] <small>(16ª-38ª)</small>
* 2016-2018 {{Bandiera|ITA}} [[Filippo Inzaghi]]
* 2018- {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Vecchi]]
{{Div col end}}
}}
</div>
<div style="float:left; font-size:100%; width:97%; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=|border=1px|col1=black|col2=white|col3=FFAA2A|font-size=120%|titolo= Presidenti|contenuto=
{{Div col|3}}
* 1907-1928 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Aldo Federici]]
* 1928-1929 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Marcello]]
* 1929-1931 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giorgio Suppiej]]
* 1931-1932 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Ludovico Muratori]]
* 1932-1938 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giulio Tiso]]
* 1938-1946 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Arnaldo Bennati]]
* 1946-1947 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Arnaldo Bennati]]
*: {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Domenico Chiesa]] (Commiss. straord.)
* 1947-1948 {{Bandiera|ITA}} [[Ferruccio Ferrarin]]
* 1948-1949 {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Francesconi]]
* 1949-1950 {{Bandiera|ITA}} ''Comitato di reggenza'': Cini, Chiesa, Girani, Messinis, Morterra, Rossi, Zanotti
* 1950-1951 {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Barbini]]
* 1951-1953 {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Francesconi]]
* 1953-1958 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Valeri Manera]]
* 1958-1960 {{Bandiera|ITA}} [[Bruno Boccanegra]]
* 1960-1961 {{Bandiera|ITA}} [[Anacleto Ligabue]] (Commiss. straord.)
* 1961-1962 ''Comitato di reggenza''
* 1962-1963 {{Bandiera|ITA}} [[Lorenzo Bettini]] (Commiss. straord.)
* 1963-1964 ''Comitato di reggenza''
* 1964-1967 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Gatto]] (Commiss. straord.)
* 1967-1968 {{Bandiera|ITA}} Giorgio Giorgi
* 1968-1977 {{Bandiera|ITA}} [[Bruno Bigatton]]
* 1977-1981 {{Bandiera|ITA}} [[Vittorio Heinrich]]
* 1981-1982 {{Bandiera|ITA}} [[Pompeo Cesarini]]
* 1982-1986 {{Bandiera|ITA}} [[Arturo Mazzuccato]]
* 1986-2002 {{Bandiera|ITA}} [[Maurizio Zamparini]]
* 2002-2005 {{Bandiera|ITA}} [[Franco Dal Cin]] (Amm. unico)
* 2005-2006 {{Bandiera|ITA}} [[Lorenzo Marinese]]
* 2006-2009 {{Bandiera|ITA}} [[Arrigo Poletti]]
* 2009-2011 {{Bandiera|ITA}} Mauro Pizzigati
* 2011-2015 {{Bandiera|RUS}} [[Jurij Korablin]]
* 2015 {{Bandiera|USA}} [[James A. Daniels]]
* 2015- {{Bandiera|USA}} {{Bandiera|ITA}} [[Joe Tacopina]]
{{Div col end}}
}}
</div>
{{clear}}
 
== Calciatori ==
{{vedi categoria|Calciatori del Venezia F.C.}}
=== Capitani ===
Di seguito l'elenco dei [[Capitano (calcio)|capitani]] della compagine lagunare con il periodo in cui hanno portato la fascia.
 
{{Colonne}}
* {{Bandiera|CHE}} [[Walter Aemissiger]] <small>(1907-1911)</small>
* {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Mario Vivante]] <small>(1911-1912)</small>
* {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luigi Vianello]] <small>(1912-1913)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Dino Fragni]] <small>(1956-1959)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Battista Tresoldi]] <small>(1959-1960)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Mario Tesconi]] <small>(1960-1963)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Antonio De Bellis]] <small>(1963-1964)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Marcello Neri]] <small>(1964-1966; 1967-1968)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Angelo Pochissimo]] <small>(1966-1967)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Bartolomeo Tarantino]] <small>(1968-1969)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Nello Scarpa]] <small>(1969-1971; 1979-1981)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Mario Ardizzon]] <small>(1971-1972)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Alessio Badari]] <small>(1972-1973)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Roberto Bellinazzi]] <small>(1973-1975)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Pier Luigi Bassanese]] <small>(1975-1976)</small>
{{Colonne spezza}}
* {{Bandiera|ITA}} [[Sandro Santarello]] <small>(1976-1977)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Daniele Filisetti]] <small>(1988-1990)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Romano]] <small>(1991-1993)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Pietro Mariani]] <small>(1993-1995)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Giancarlo Filippini]] <small>(1995-1997)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Gianluca Luppi]] <small>(1997-2001)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Simone Pavan]] <small>(2001-2002)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Mattia Collauto]] <small>(2004-2012)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Fabio Lauria]] <small>(2012-2013)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Gianluca Giovannini]] <small>(2013)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Vito Di Bari]] <small>(2014)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Gennaro Esposito]] <small>(2015)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Matteo Serafini]] <small>(2015-2016)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Evans Soligo]] <small>(2016-)</small>
{{Colonne fine}}
 
==Palmarès==
===Competizioni nazionali===
*'''{{Calciopalm|Coppa Italia|1}}'''
:[[Coppa Italia 1940-1941|1940-1941]]
 
*'''{{Calciopalm|Campionato italiano Serie C|1}}'''
:[[Serie C 1955-1956|1955-1956]]
 
*'''{{Calciopalm|Campionato italiano Serie B|2}}'''
:[[Serie B 1960-1961|1960-1961]], [[Serie B 1965-1966|1965-1966]]
 
*'''{{Calciopalm|Scudetto Serie D|1}}'''
:[[Serie D 2011-2012|2011-2012]]
 
*'''{{Calciopalm|Coppa Italia Serie C|1}}'''
: [[Coppa Italia Lega Pro 2016-2017|2016-2017]]
 
===Competizioni interregionali===
*'''{{Calciopalm|Campionato italiano Serie C|1}}'''
:[[Serie C 1935-1936|1935-1936]] <small>(girone A)</small>
 
*'''{{Calciopalm|Campionato italiano Serie D|2}}'''
:[[Serie D 2011-2012 (gironi A-B-C)|2011-2012]] <small>(girone C)</small>, [[Serie D 2015-2016 (gironi A-B-C)|2015-2016]] <small>(girone C)</small>
 
*'''{{Calciopalm|Campionato italiano Lega Pro|1}}'''
:[[Lega Pro 2016-2017|2016-2017]] <small>(girone B)</small>
 
===Altri piazzamenti===
*[[Serie A]]
:Terzo posto: [[Serie A 1941-1942|1941-1942]]
 
*[[Coppa Italia]]
:Finalista: [[Coppa Italia 1942-1943|1942-1943]]
:Semifinalista: [[Coppa Italia 1941-1942|1941-1942]], [[Coppa Italia 1999-2000|1999-2000]]
 
*[[Serie B]]
:Secondo posto: [[Serie B 1938-1939|1938-1939]], [[Serie B 1948-1949|1948-1949]], [[Serie B 1997-1998|1997-1998]]
:Terzo posto: [[Serie B 1957-1958|1957-1958]]
 
*[[Serie C]]
:Terzo posto: [[Serie C 1953-1954|1953-1954]]
 
*[[Serie C1]]
:Secondo posto: [[Serie C1 1990-1991|1990-1991]] <small>(girone A)</small>
 
*[[Serie C2]]
:Secondo posto: [[Serie C2 1987-1988|1987-1988]] <small>(girone B)</small>
 
*[[Lega Pro Seconda Divisione]]
:Terzo posto: [[Lega Pro Seconda Divisione 2012-2013|2012-2013]] <small>(girone A)</small>
 
== Statistiche e record ==
{{vedi anche|Statistiche e record del Venezia Football Club}}
=== Partecipazione ai campionati ===
<!-- AGGIORNATO ALLA STAGIONE 2013/2014 -->
{| class="wikitable center" width=100%
! width="10%"| Livello
! width="25%"| Categoria
! width="15%"| Partecipazioni
! width="20%"| Debutto
! width="20%"| Ultima stagione
! width="10%"| Totale
|-
|rowspan=4| <big><big>'''1º'''</big></big>
|'''Prima Categoria'''
|'''8'''
|[[Prima Categoria 1908-1909|1908-1909]]
|[[Prima Categoria 1914-1915|1914-1915]]
|rowspan=4|'''23'''
|-
|'''Prima Divisione'''
|'''1'''
|colspan=2|[[Prima Divisione 1921-1922|1921-1922]]
|-
|'''Divisione Nazionale'''
|'''2'''
|[[Divisione Nazionale 1928-1929|1928-1929]]
|[[Divisione Nazionale 1945-1946|1945-1946]]
|-
|'''Serie A'''
|'''12'''
|[[Serie A 1939-1940|1939-1940]]
|[[Serie A 2001-2002|2001-2002]]
|- bgcolor="#E9E9E9"
|rowspan=3|<big><big>'''2º'''</big></big>
|'''Seconda Divisione'''
|'''4'''
|[[Seconda Divisione 1922-1923|1922-1923]]
|[[Seconda Divisione 1925-1926|1925-1926]]
|rowspan=3|'''41'''
|- bgcolor="#E9E9E9"
|'''Prima Divisione'''
|'''2'''
|[[Prima Divisione 1926-1927|1926-1927]]
|[[Prima Divisione 1927-1928|1927-1928]]
|- bgcolor="#E9E9E9"
|'''Serie B'''
|'''35'''
|[[Serie B 1929-1930|1929-1930]]
|[[Serie B 2018-2019|2018-2019]]
|-
|rowspan=4|<big><big>'''3º'''</big></big>
|'''Serie C'''
|'''14'''
|[[Serie C 1935-1936|1935-1936]]
|[[Serie C 1976-1977|1976-1977]]
|rowspan=4|'''23'''
|-
|'''Serie C1'''
|'''5'''
|[[Serie C1 1988-1989|1988-1989]]
|[[Serie C1 2007-2008|2007-2008]]
|-
|'''Lega Pro Prima Divisione'''
|'''2'''
|[[Lega Pro Prima Divisione 2008-2009|2008-2009]]
|[[Lega Pro Prima Divisione 2013-2014|2013-2014]]
|-
|'''Lega Pro'''
|'''2'''
|[[Lega Pro 2014-2015|2014-2015]]
|[[Lega Pro 2016-2017|2016-2017]]
|- bgcolor="#E9E9E9"
|rowspan=3|<big><big>'''4º'''</big></big>
|'''Serie C2'''
|'''9'''
|[[Serie C2 1979-1980|1979-1980]]
|[[Serie C2 2005-2006|2005-2006]]
|rowspan=3|'''12'''
|- bgcolor="#E9E9E9"
|'''Lega Pro Seconda Divisione'''
|'''1'''
|colspan=2|[[Lega Pro Seconda Divisione 2012-2013|2012-2013]]
|- bgcolor="#E9E9E9"
|'''Serie D'''
|'''2'''
|[[Serie D 1977-1978|1977-1978]]
|[[Serie D 2015-2016|2015-2016]]
|-
|rowspan=2|<big><big>'''5º'''</big></big>
|'''Serie D'''
|'''4'''
|[[Serie D 1978-1979|1978-1979]]
|[[Serie D 2011-2012|2011-2012]]
|rowspan=2|'''5'''
|-
|'''Campionato Interregionale'''
|'''1'''
|colspan=2|[[Campionato Interregionale 1982-1983|1982-1983]]
|}
<small>È esclusa la partecipazione alla stagione [[Campionato Alta Italia 1944|1943-1944]], essendo competizione non ufficiale F.I.G.C.</small>
 
=== Statistiche individuali ===
====Partite e reti totali nei campionati====
Le classifiche delle presenze e delle reti tengono conto di tutti i campionati disputati dalla compagine lagunare dalla sua fondazione avvenuta nel 1907.
 
''Aggiornato al 29 novembre 2012''
 
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=|border=1px|col1=black|col2=white|col3=FFAA2A|font-size=120%|titolo= Record di presenze |contenuto=
* 269 {{Bandiera|ITA}} [[Gianni Grossi]] <small>(1960-1969)</small>
* 255 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Tesconi]] <small>(1954-1957; 1958-1964)</small>
* 220 {{Bandiera|ITA}} [[Giancarlo Filippini]] <small>(1989-1993; 1994-1998)</small>
* 218 {{Bandiera|ITA}} [[Mattia Collauto]] <small>(2004-2012)</small>
* 217 {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Poggi]] <small>(1989-1992; 2002-2003; 2004; 2006-2009)</small>
* 215 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Ardizzon]] <small>(1956-1963; 1971-1974)</small>
* 202 {{Bandiera|ITA}} [[Roberto Bellinazzi]] <small>(1967-1969; 1970-1972; 1973-1974)</small>
* 197 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Pernigo]] <small>(1938-1947)</small>
* 191 {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Bubacco]] <small>(1957-1969)</small>
* 176 {{Bandiera|ITA}} [[Battista Tresoldi]] <small>(1955-1961)</small>
* 176 {{Bandiera|ITA}} [[Silvio Di Gennaro]] <small>(1939-1947)</small>
}}
</div>
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=|border=1px|col1=black|col2=white|col3=FFAA2A|font-size=120%|titolo= Record di reti|contenuto=
* 70 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Pernigo]] <small>(1938-1947)</small>
* 54 {{Bandiera|ITA}} [[Filippo Maniero]] <small>(1998-2002)</small>
* 52 {{Bandiera|ITA}} [[Roberto Bellinazzi]] <small>(1967-1969; 1970-1972; 1973-1974)</small>
* 49 {{Bandiera|URY}} [[Giovanni Alberti (calciatore)|Giovanni Alberti]] <small>(1938-1947)</small>
* 48 {{Bandiera|SVN}} [[Emil Zubin]] <small>(2010-2012)</small>
* 44 {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Poggi]] <small>(1989-1992; 2002-2003; 2004; 2006-2009)</small>
* 39 {{Bandiera|ITA}} [[Gino Raffin]] <small>(1960-1963)</small>
* 38 {{Bandiera|ITA}} [[Adriano Zecca]] <small>(1947-1949)</small>
* 35 {{Bandiera|ITA}} [[Raffaele Cerbone]] <small>(1993-1996)</small>
* 35 {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Capuzzo]] <small>(1982-1987)</small>
* 33 {{Bandiera|ITA}} [[Silvano Mencacci]] <small>(1962-1963; 1964-1968)</small>
}}
</div>
{{clear}}
 
====In Serie A====
''Aggiornato al maggio 2017''
 
Gol totali in Serie A: '''324'''
 
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=|border=1px|col1=black|col2=white|col3=FFAA2A|font-size=120%|titolo= Record di presenze |contenuto=
* 145 {{Bandiera|ITA}} [[Sandro Puppo]] <small>(1939-1944; 1946-1947)</small>
* 144 {{Bandiera|ITA}} [[Silvio Di Gennaro]] <small>(1939-1947)</small>
* 135 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Pernigo]] <small>(1938-1947)</small>
* 112 {{Bandiera|URY}} {{Bandiera|ITA}} [[Víctor Tortora]] <small>(1938-1943; 1944; 1946-1947)</small>
* 104 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Lidio Stefanini]] <small>(1938-1943)</small>
* 102 {{Bandiera|URY}} [[Giovanni Alberti (calciatore)|Giovanni Alberti]] <small>(1938-1947)</small>
* 88 {{Bandiera|ITA}} [[Filippo Maniero]] <small>(1998-2002)</small>
* 84 {{Bandiera|ITA}} [[Fabian Valtolina]] <small>(1998-2002)</small>
* 84 {{Bandiera|ITA}} [[Giorgio Fioravanti]] <small>(1938-1943; 1945-1947; 1949-1951)</small>
* 77 {{Bandiera|ITA}} [[Gianni Grossi]] <small>(1960-1969)</small>
* 64 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Ardizzon]] <small>(1956-1963; 1971-1974)</small>
}}
</div>
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=|border=1px|col1=black|col2=white|col3=FFAA2A|font-size=120%|titolo= Record di reti|contenuto=
* 45 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Pernigo]] <small>(1938-1947)</small>
* 39 {{Bandiera|ITA}} [[Filippo Maniero]] <small>(1998-2002)</small>
* 35 {{Bandiera|URY}} [[Giovanni Alberti (calciatore)|Giovanni Alberti]] <small>(1938-1947)</small>
* 22 {{Bandiera|ITA}} [[Gino Raffin]] <small>(1960-1963)</small>
* 13 {{Bandiera|ITA}} [[Valeriano Ottino]] <small>(1945-1948)</small>
* 13 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Ezio Loik]] <small>(1940-1942)</small>
* 12 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Valentino Mazzola]] <small>(1940-1942)</small>
* 10 {{Bandiera|URY}} [[Álvaro Recoba]] <small>(1999)</small>
* 8 {{Bandiera|ITA}} [[Fabian Valtolina]] <small>(1998-2002)</small>
* 8 {{Bandiera|ITA}} [[Maurizio Ganz]] <small>(1999-2000)</small>
* 8 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Renosto]] <small>(1945-1950)</small>
* 8 {{Bandiera|TUR}} [[Can Bartu]] <small>(1962-1963)</small>
* 8 {{Bandiera|BRA 1960-1968}} [[Bruno Siciliano]] <small>(1961-1962)</small>
* 7 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Lanfranco Alberico]] <small>(1940-1943)</small>
* 7 {{Bandiera|ITA}} [[Silvano Mencacci]] <small>(1962-1963; 1964-1968)</small>
* 7 {{Bandiera|ITA}} [[Guido Corbelli]] <small>(1938-1940; 1946-1947)</small>
* 7 {{Bandiera|ITA}} [[Ferruccio Mazzola]] <small>(1965-1967)</small>
* 6 {{Bandiera|ITA}} [[Gianni Rossi]] <small>(1955-1962)</small>
* 6 {{Bandiera|PER}} [[Víctor Benítez]] <small>(1966-1967)</small>
* 6 {{Bandiera|ITA}} [[Franco Dori]] <small>(1962; 1963-1964; 1965-1968; 1970-1971)</small>
}}
</div>
{{clear}}
 
== Tifoseria ==
{{Vedi anche|Tifoseria del Venezia Football Club}}
=== Storia ===
Il panorama del tifo organizzato veneziano (che tradizionalmente ha la sua "sede" nella curva sud dello [[stadio Pier Luigi Penzo]]), risentendo della storia del calcio cittadino, presenta un aspetto complesso e variegato.
 
Tra i primi gruppi d'ispirazione [[ultras]] al seguito del Venezia vi furono i ''Panthers'', la ''Gioventù Neroverde'' e le ''Brigate Neroverdi'', tutti costituitisi negli anni 1970 e 1980 e poi scioltisi nel giro di poco più di un decennio.
 
Tra i più longevi gruppi legati allo storico Venezia neroverde si annovera la ''Vecchia Guardia 1986'', scioltasi nel 1994. Essa mantenne una posizione critica nei confrtoni della fusione col Mestre: nel 2011 alcuni ex-membri di tale fazione diedero origine al club ''Associazione Culturale Cuore Neroverde Venezia 1907'', che rifiutò i rapporti con la curva "unionista" e si stabilì nella tribuna laterale del Penzo fino alla stagione 2013-2014, allorché disconobbe definitivamente l'allora F.B.C. Unione Venezia e decise invece di seguire i dilettanti dell'A.S.D. Laguna Venezia<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.sostenitori.info/la-grande-sfida-del-cuore-neroverde-il-laguna-venezia-vola-alto/|titolo = La grande sfida del Cuore Neroverde. Il Laguna Venezia vola alto|accesso = |data = }}</ref>.
 
Nel [[1987]], a seguito della fusione tra Venezia e Mestre, gran parte della tifoseria organizzata si costituì nel gruppo ''Ultras Unione'', che rimase a capo della "curva" arancioneroverde fino allo scioglimento, avvenuto nel 2005. Ad esso si affiancavano i collettivi ''Rude Fans'' e ''Nuova Guardia'', ambedue scioltisi verso il [[Terzo millennio]].
 
Nel 2006 si costituì il ''Gate 22 - A sostegno di un ideale'', che optò per stabilirsi nel settore distinti dello stadio Penzo. I tifosi rimasti nella curva sud tesero invece a raggrupparsi sotto le sigle ''Vecchi Ultrà'', ''Curva Sud'', ''Old Firm'' e ''Zona d'Ombra''.
 
Scioltosi il ''Gate 22'' nell'ottobre 2012, di poco preceduto dai ''Vecchi Ultrà'' (dissoltisi ad agosto), gli ultras si riorganizzarono nella ''Curva Sud VeneziaMestre'' (in sigla ''CSVM''), collettivo apolitico che federa ex componenti di ''Ultras Unione'', ''Vecchi Ultrà'' e ''Old Firm'', ma non del ''Gate 22''.
 
Punto di riferimento del tifo moderato fu storicamente il ''Centro Coordinamento Venezia clubs'', poi scissosi in due realtà: l'''Associazione Venezia clubs'' e il ''Centro coordinamento clubs Venezia-Mestre''.
 
=== Gemellaggi e rivalità ===
{{vedi anche|Derby calcistici in Veneto}}
Gli ''Ultras Unione'' intrattenevano gemellaggi con i tifosi della {{Calcio Pistoiese|NB}} e del {{Calcio Modena|NB}}; complici le summenzionate trasformazioni del tifo organizzato arancioneroverde (nonché di quello modenese), nel [[Terzo millennio]] la relazione coi ''canarini'' emiliani s'è progressivamente allentata ed ha perso parte della sua importanza, per poi essere rinnovata nella stagione 2015-2016, in cui entrambe le squadre hanno militato in Lega Pro, ed è attualmente il principale gemellaggio per entrambe le tifoserie. È sopravvissuto anche il legame coi toscani, rinsaldato per volontà della ''Curva Sud VeneziaMestre''.
 
Sempre al collettivo ''Unione'' si dovevano le amicizie con il {{Calcio Cosenza|NB}} e il {{Calcio Rapid Vienna|NB}}, poi ereditate dal ''Gate 22''. I gruppi succeduti all<nowiki>'</nowiki>''Unione'' hanno invece costruito un proficuo rapporto con i supporters del {{Calcio Chioggia Sottomarina|NB}}
 
La ''Vecchia Guardia 1986'' ha intrattenuto un gemellaggio col {{Calcio Vicenza|NB}}, in controtendenza col resto della tifoseria organizzata lagunare.
 
Altro gemellaggio con l'{{Calcio Arezzo|NB}} si è ottenuta grazia al gruppo ''Gate 22''.
 
Si deve invece alla ''Curva Sud VeneziaMestre'' l'amicizia con i supporters del {{Calcio San Donà|NB}} e della {{Calcio Fidelis Andria|NB}}.
 
Rapporti di rivalità intercorrono invece con le tifoserie di {{Calcio Bologna|NB}}, [[Unione Sportiva Città di Palermo|Palermo]], {{Calcio Cagliari|NB}}, {{Calcio Verona|NB}}, {{Calcio Udinese|NB}}, {{Calcio Padova|NB}}, {{Calcio Parma|NB}}, {{Calcio Treviso|NB}} e {{Calcio Vicenza|NB}} (quest'ultima con l'eccezione di cui sopra).
 
== Organico ==
{{vedi anche|Venezia Football Club 2018-2019}}
=== Rosa ===
''Aggiornata al 5 agosto 2018''.
{{Calciatore in rosa/inizio|col1=black|col2=#FFAA2A}}
{{Calciatore in rosa|n°=1|nazione=ITA|nome=Davide Facchin|ruolo=P}}
{{Calciatore in rosa|n°=3|nazione=ITA|nome=[[Matteo Bruscagin]]|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=4|nazione=SVN|nome=[[Siniša Anđelković]]|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=5|nazione=ITA|nome=[[Mauro Coppolaro]]|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=6|nazione=ITA|nome=[[Maurizio Domizzi]]|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=7|nazione=ITA|nome=[[Simone Bentivoglio]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=8|nazione=ROU|nome=[[Sergiu Suciu]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=9|nazione=ITA|nome=[[Gianmarco Zigoni]]|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=10|nazione=ITA|nome=[[Gianni Fabiano]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=11|nazione=SCO|nome=Harvey St Clair|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=12|nazione=ITA|nome=Guglielmo Vicario|ruolo=P}}
{{Calciatore in rosa|n°=13|nazione=ITA|nome=[[Marco Modolo]]|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=14|nazione=ITA|nome=[[Marco Pinato]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=15|nazione=ITA|nome=Mattia Zennaro|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=17|nazione=ITA|nome=[[Davide Marsura]]|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=18|nazione=ITA|nome=Jacopo Segre|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa/medio|col1=black|col2=#FFAA2A}}
{{Calciatore in rosa|n°=19|nazione=ESP|nome=[[Alexandre Geijo]]|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=20|nazione=ITA|nome=[[Francesco Di Mariano]]|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=21|nazione=ITA|nome=[[Andrea Schiavone]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=22|nazione=ITA|nome=Luca Lezzerini|ruolo=P}}
{{Calciatore in rosa|n°=23|nazione=ITA|nome=Marcello Falzerano|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=25|nazione=ITA|nome=Francesco Cernuto|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=26|nazione=ITA|nome=[[Agostino Garofalo]]|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=27|nazione=ITA|nome=[[Giuseppe Zampano]]|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=29|nazione=ITA|nome=[[Gianluca Litteri]]|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=30|nazione=ITA|nome=Lorenzo Migliorelli|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=31|nazione=ITA|nome=Domenico Rossi|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=32|nazione=ITA|nome=Giacomo Vrioni|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=33|nazione=ITA|nome=Manuel Enzo|ruolo=P}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Luigi Luciani|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Paolo Pellicanò|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=[[Francesco Signori]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nome=[[Nicola Citro]]|ruolo=A|nazione=ITA}}
{{Calciatore in rosa/fine}}
 
=== Staff tecnico ===
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|align=left|width=100%|logo=|border=1px|col1=black|col2=white|col3=FFAA2A|font-size=120%|titolo=Staff dell'area tecnica|contenuto=
*{{Bandiera|ITA}} [[Stefano Vecchi]] - Allenatore
*{{Bandiera|ITA}} [[Daniele Amerini]] - Allenatore in seconda
*{{Bandiera|ITA}} [[Massimo Lotti]] - Preparatore dei portieri
*{{Bandiera|ITA}} Luca Alimonta - Preparatore atletico
*{{Bandiera|ITA}} Daniele Cenci - Recupero infortunati
*{{Bandiera|ITA}} Alessandro Servi - Team manager
*{{Bandiera|ITA}} Claudio Damiani - Video analyst
*{{Bandiera|ITA}} [[Duccio Innocenti]] - Collaboratore tecnico
}}
</div>
{{clear}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro | titolo = Cinquant'anni, 1907-1957, con l'Associazione calcio Venezia | autore = Walter Ravazzolo | editore = Tip. commerciale | città = Venezia | anno = 1957}}
* {{cita libro | titolo = Storia fotografica del calcio italiano: dalle origini al campionato del mondo 1982 | autore = Lino Cascioli | editore = edizioni Newton | anno = 1982}}
* {{cita libro | titolo = In campo - Il Calcio Venezia dal 1957 ad oggi parole e immagini dei suoi protagonisti | autore = Franco Bacciolo, Michele Maturi, Antonio Tenderini, Domenico Tenderini | città = Venezia | anno = 1984}}
* {{cita libro | titolo = Ottanta anni di storia del calcio Venezia | autore = Michele Maturi | città = Venezia | anno = 1987 | editore = Comune di Venezia, Assessorato allo Sport}}
* {{cita libro | titolo = Cinquantanove anni di storia del calcio Mestre | autore = Claudio de Min | città = Venezia | anno = 1987 | editore = Comune di Venezia, Assessorato allo Sport}}
* {{cita libro | titolo = Manuale del calcio veneziano. Anni 1992, 1993, 1994, 1995 | curatore = Gregorio Giangiacomi}}
* {{cita libro | titolo = Il calcio veneto | autore = Gianni Brera | editore = Neri Pozza editore | città = Vicenza | anno = 1997}}
* {{cita libro | titolo = Una partita di calcio a Venezia | autore = Ivo Lombardo | editore = Tipografia Cartotecnica Veneziana Srl | città = Venezia | anno = 1998}}
* {{cita libro | titolo = Giocando a pallone sull'acqua | autore = Roberto Ferrucci | editore = Marsilio Editore | città = Venezia | anno = 1999}}
* {{cita libro | titolo = Fino alla vittoria, il Venezia ritorna in Serie A | autore = di Franco Bacciolo, Michele Maturi, Alessandro Rizzardini | editore = Ve. Sport | città = Venezia | anno = 2001}}
* {{cita libro | titolo = I putei de Venexia ghe dava dentro. Storia, storie e curiosità arancioneroverdi Venezia 1907 | autore = Raffaele Rosa | editore = edizioni Mazzanti | città = Venezia | anno = 2001}}
* {{cita libro | titolo = Lettere dalla curva sud | autore = Filippo Bonfante, Piero Brunello | editore = Odradek edizioni Srl | città = Roma | anno = 2001}}
* {{cita libro | titolo = Venezia 1907, una squadra metropolitana | autore = Alessandro Rizzardini, Franco Bacciolo | editore = Ve. Sport | città = Venezia | anno = 2002}}
* {{cita libro | titolo = Quel giorno ad Anversa... Storie, personaggi e curiosità dello sport veneziano del '900 1896-1960 da Atene a Roma | autore = Valter Esposito | città = Venezia | anno = 2003}}
* {{cita libro | titolo = Panathlon International di Mestre 1984-2004 | autore = Paolo Ongaro | città = Venezia | anno = 2004}}
* {{cita libro | titolo = La porta del leone | autore = Carlo Cruccu | editore = Edizioni Amos | anno = 2004}}
* {{cita libro | titolo = Arancio Nero Verdi. Il nuovo Calcio Venezia, un anno da leoni | autore = Franco Bacciolo, Alessandro Rizzardini | editore = Ve. Sport | città = Venezia | anno = 2006}}
* {{cita libro | titolo = Arancioneroverdi, vent'anni di passioni | editore = Catalogo della mostra fotografica al Centro Culturale Candiani | autore = Alessandro Rizzardini | città = Venezia | anno = 2006}}
* {{cita libro | titolo = Il Venezia | autore = Michele Gottardi | editore = Il Poligrafo. Collana il Novecento a Venezia, le memorie, le storie | città = Dolo (VE) | anno = 2006}}
* {{cita libro | titolo = Bulova Accutron, l'orologio dell'era spaziale - 40 racconti brevi sul centenario del Venezia | autore = AA.VV. | curatore = Alessandro Rizzardini, Franco Bacciolo | editore = Ve. Sport | città = Venezia | anno = 2007}}
* {{cita libro | titolo = 1907-2007 cento anni da Leoni | autore = Sebastiano Giorgi | città = Venezia | anno = 2007}}
* {{cita libro | titolo = Un secolo di calcio a Venezia | autore = AA.VV. | curatore = Sebastiano Giorgi | città = Venezia | anno = 2007 | cid= Un secolo di calcio a Venezia}}
* {{cita libro | titolo = Immagini e storia del calcio a Venezia | editore = Catalogo delle mostre a Palazzo Tito (Venezia) e Villa Franchin (Mestre) | curatore = Tiziano Bolpin e Comune di Venezia, foto di Luigi Bortoluzzi Borlui, Antonio Viola e Alessandro Rizzardini | città = Venezia | anno = 2008}}
* {{cita libro | titolo = Un ruggito lungo un secolo, cento anni di calcio a Venezia e a Mestre | autore = Umberto Zane | editore = Matteo Editore | città = Venezia | anno = 2008}}
* {{cita libro | titolo = Grandi, ragazzi! 100 racconti brevi e un po' matti sullo sport veneziano | autore = AA.VV. | curatore = Franco Bacciolo, Alessandro Rizzardini | editore = Ed. Ve. Sport 150º numero, speciale maggio/giugno 2010}}
* {{cita libro | titolo = Veneziani (quasi) famosi | autore = Alberto Fiorin, Sebastiano Giorgi, Alessandro Rizzardini | editore = Studio LT | anno = 2010}}
* {{cita libro|nome= |cognome= |anno= |titolo=Almanacco illustrato del calcio|editore= Edizioni Carcano|città=Milano}}
* {{cita libro | titolo = Lo scudetto dimenticato | autore = Franco Bacciolo, Sergio Barizza, Giulio Bobbo, Alessandro Rizzardini | editore = Ve.Sport | anno = 2013}}
* {{cita libro|autore=Giorgio Welter|titolo=Le maglie della Serie A|editore=Codice Atlantico|città=Milano|anno=2013|capitolo=Venezia|pagine=204-207|ISBN=978-88-905512-9-1}}
*Giorgio Crovato, Alessandro Rizzardini, ''Costantino Reyer e Pietro Gallo. Le origini degli sport moderni a Venezia. Marsilio, 2016, ISBN 9788831726085''
 
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