Schützen (associazioni) e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 luglio 4: differenze tra le pagine

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[[File:Scizzeri trentini.jpg|thumb|upright=1.4|Scizzeri trentini a [[Novaledo]].]]
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[[File:Schuetzenkomapnie.jpg|thumb|upright=1.4|Una compagnia odierna di ''Schützen'' di [[Kufstein]].]]
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Gli '''''Schützen''''' ('''''Scizzeri''''' o '''''Sizzeri''''' in italiano<ref>{{Cita web|url =https://www.ilmondodeglischuetzen.it/it/programmi%20vari/storia/z%20-%2000004.pdf |titolo =La Compagnia degli “Standscizzeri Vallarsa-Trambileno” |sito = ilmondodeglischuetzen.it|editore = Notiziario di Trambileno|formato = pdf|citazione =Le compagnie degli Schützen ovvero “scizzeri” |accesso =19 maggio 2018}}</ref>) attualmente sono associazioni che si ispirano alle tradizioni dei ''[[Tiroler Schützen]]'' presenti nei territori in [[Italia]], [[Austria]], [[Baviera]] che furono parte della [[Contea del Tirolo]]. Tali associazioni ora si trovano quindi negli odierni [[Tirolo (Austria)|Tirolo austriaco]], [[Baviera]], [[Vorarlberg]], [[Provincia autonoma di Trento|Trentino]], [[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]], [[Cortina d'Ampezzo]], [[Livinallongo del Col di Lana]] e [[Colle Santa Lucia]].
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 4 |voce = Cats (film 2019) |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 luglio 4 |multipla = |argomenti = cinema |temperatura = 11 }}
 
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 5 |voce = Alta Loma (Texas) |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 luglio 4 |multipla = |argomenti = Stati Uniti d'America |temperatura = 1 }}
La sconfitta dell'impero austro-ungarico causò la fine della monarchia asburgica e, di conseguenza, nei termini del regolamento di difesa territoriale, gli ''[[Tiroler Schützen|Schützen]]'' cessarono di esistere ma sopravvissero come associazioni private di tiro al bersaglio che furono vietate in Italia con l'avvento del [[fascismo]]. Sopravvissero invece nel Tirolo austriaco.
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Queste associazioni, costituitesi a partire dagli anni 50, intendevano riprendere la tradizione delle [[Milizia|milizie]] per la difesa territoriale presenti nell'ex [[Impero austro-ungarico]]. Svolgono attività nel campo delle tradizioni locali a livello storico culturale e religioso, inoltre propongono iniziative a scopo benefico.
 
== Gli Schützen in Italia ==
=== Storia ===
Le associazioni Schützen con la loro storia evidenziano parte delle ambiguità del Trentino-Alto Adige e tipiche delle regioni di confine. Dal punto di vista storiografico occorre saper comprendere le opposte tendenze a far pendere dalla propria parte tutte le ragioni e, di contro, i tentativi di interpretare in modo unitario gli avvenimenti. Serve tuttavia e più ancora, secondo Valentino Chiocchetti, la capacità di sintetizzare sia i momenti del confronto duro sia le spinte unitarie nella chiave dell'ambivalenza.<ref>{{Cita|G.Faustini|p.7}}</ref><ref>{{Cita web|url =http://www.agiati.it/ara_abbonamenti.jsp?ID_LINK=112977&area=195&id_context=322361 |titolo =Valentino Chiocchetti|sito =agiati.it/ |editore =[[Accademia Roveretana degli Agiati]]|cid = Chiocchetti.Agiati|accesso =18 maggio 2018}}</ref>
 
==== Dal 1918 al 1943 ====
[[File:Tirol 1918.svg|thumb|Il Tirolo nel 1918]]
Tra il 1919 ed il 1921, in Italia iniziò ad affermarsi [[fascismo]]. In Alto Adige si verificarono violenze ad opera degli [[Squadrismo|squadristi]]. A [[Bolzano]] il maestro elementare [[Domenica di sangue (1921)# I fatti|Franz Innerhofer]] rimase vittima degli [[Domenica di sangue (1921)|scontri]] avvenuti presso la Fiera di Bolzano tra le persone che sfilavano in costume tradizionale ed una squadra d'azione fascista comandata da [[Achille Starace]].
Anche il trentino [[Eduard Reut-Nicolussi]] e il bolzanino [[Friedrich von Toggenburg]], eletti alla [[Camera dei deputati]] nel 1921, furono osteggiati dalla classe dirigente italiana e fu loro impedito di prendere parte alla prima seduta del parlamento. In questo clima di epurazione nei confronti di chi aveva parteggiato o combattuto per l'[[impero asburgico]] fu in prima fila la [[Museo storico del Trentino#Le esposizioni|Legione trentina]], formata dagli [[Irredentismo italiano|irredentisti]].<ref>{{Cita|M.Ischia|p.261}}</ref><ref>{{Cita|Aguglia.Rizzolli.Grigolli|p.84}}</ref>
 
Nello stesso anno iniziò a realizzarsi una politica di [[Italianizzazione (fascismo)|italianizzazione]] del [[Sudtirolo]] ed il principale artefice teorico di tale iniziativa fu [[Ettore Tolomei]] che vide nell'industrializzazione delle aree di Bolzano e [[Merano]] un'occasione per favorire l'immigrazione di popolazione di lingua italiana dalle altre regioni.<ref>{{Cita|M.DeBiasi|p.274}}</ref> Questa politica portò all'eliminazione della lingua tedesca dalle scuole ed alla proibizione di usarla pubblicamente, venne vietato l'uso di costumi tradizionali e vennero [[Prontuario dei nomi locali dell'Alto Adige|italianizzati i nomi delle località]], i cognomi delle persone e gli stessi nomi delle lapidi nei cimiteri.<ref>{{Cita web|url =https://www.illibraio.it/marco-balzano-resto-qui-735610/ |titolo =
“Un campanile sullo specchio del Lago”: Marco Balzano racconta il suo nuovo romanzo|
|autore =[[Marco Balzano]]|sito =illibraio.it |editore =illibraio |data =2 marzo 2018| |citazione = mettendo al bando il tedesco e facendo cambiare perfino i nomi sulle lapidi dei cimiteri|accesso = 14 maggio 2018}}</ref> In Trentino, per tutto il ventennio fascista, diversi trentini che volevano mantenere la loro identità tirolese furono costretti a subire violenze.<ref>{{Cita|M.Ischia|p.266}}</ref>
 
Quando [[Hitler]] arrivò al potere si alleò con [[Mussolini]] e in breve la [[Germania]], che intanto aveva [[Anschluss|annesso]] l'[[Austria]], rinunciò ad ogni diritto sulle terre del Sudtirolo. Accordi successivi, di poco precedenti lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], portarono alle cosiddette [[Opzioni in Alto Adige|''Opzioni'']], che prevedevano per la popolazione di lingua tedesca l'obbligo di scegliere se ottenere la cittadinanza tedesca ed emigrare nei territori del [[Terzo Reich]] o se rimanere in Italia accettando cittadinanza e lingua italiana.
 
L'ottantacinque per cento dei sudtirolesi scelse l'espatrio ma le operazioni si interruppero durante la guerra quando arrivò l'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|8 settembre 1943]] e la regione cadde sotto il controllo nazista.
 
In precedenza, con la scomparsa dell'Austria come entità politica autonoma, il nazismo aveva iniziato a legare nei territori sotto il suo controllo le [[Tradizione (Chiesa cattolica)|tradizioni cattoliche]] tipiche degli Schützen all'ideologia della militarizzazione della popolazione su basi anticristiane e [[Neopaganesimo|pagane]]. Venne fondata così la Tiroler Standschützen Band (Associazione dei bersaglieri tirolesi).<ref>{{Cita|M.DeBiasi|p.273}}</ref>
 
==== Dal 1943 al 1945 ====
Nel 1943 ricomparvero così in territorio italiano le associazioni Schützen, che tuttavia erano (come spiegato sopra) diverse da quelle storiche legate al mondo austriaco, e in seguito si parlò di quel periodo come di ''strumentalizzazione''. I tedeschi infatti tentarono di coinvolgere queste organizzazioni sul piano militare, ma trovarono varie resistenze e mai piena adesione agli ideali nazisti. La popolazione altoatesina infatti ricordava ancora il patto tra Mussolini ed Hitler.<ref>{{Cita|M.DeBiasi|p.275}}</ref>
 
==== Nella Repubblica Italiana, dopo il 1945 ====
Nei primi anni del secondo dopoguerra in Italia non si registrarono momenti significativi legati a queste associazioni. Nel 1957 e con l'avvicinarsi delle celebrazioni per la [[Insorgenza tirolese|sollevazione]] di [[Andreas Hofer]] vennero rifondate le prime compagnie. L'Unione sudtirolese degli Schützen venne fondata nel 1957 e la prima importante manifestazione alla quale partecipò, nel 1959, ebbe luogo ad [[Innsbruck]].
<ref>{{Cita|M.DeBiasi|pp.276,277}}</ref>
 
Lo storico altoatesino [[Leopold Steurer]] evidenziò che tra i promotori della rifondazione vi furono diversi reduci delle forze armate tedesche ([[Wehrmacht]] ed [[SS]]), pluridecorati e con profondi legami col nazismo. A tutt'oggi questi legami non sono mai stati rinnegati.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.gelocal.it/altoadige/archivio/altoadige/2009/04/28/AZ4PO_AZ401.html|titolo=«Nazismo, coscienza sporca degli Schützen»|accesso=16 dicembre 2016|data=28 aprile 2009|pubblicazione=[[Alto Adige (quotidiano)|Alto Adige]]|citazione=I padri fondatori degli Schützen, intendo quelli che nel 1958, dopo la guerra, formarono nuovamente la lega provinciale, affondavano le radici nel nazismo. E ne andavano fieri.}}</ref> Sempre secondo Steurer, un simile ambiente fu fertile terreno di crescita per i terroristi sudtirolesi che operarono negli anni '60.<ref>{{cita news|url=http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2010/12/12/news/steurer-sul-nazismo-c-e-l-oblio-2955676|titolo=Steurer: sul nazismo c'è l'oblio|pubblicazione=[[Alto Adige (quotidiano)|Alto Adige]]|data=12 dicembre 2010|accesso=16 dicembre 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120106185039/http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2010/12/12/news/steurer-sul-nazismo-c-e-l-oblio-2955676|dataarchivio=6 gennaio 2012}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.gelocal.it/altoadige/archivio/altoadige/2006/12/06/AZ6PO_AZ601.html|titolo=«Schützen sudtirolesi filo-nazi»|pubblicazione=Alto Adige|data=6 dicembre 2006|accesso=16 dicembre 2016}}</ref>
[[File:Feuer Nacht giugno 1961.jpg|thumb|Attentato ad un [[Traliccio (elettricità)|traliccio]] dell'alta tensione in Alto Adige nel giugno del 1961.]]
In Alto Adige si verificarono diversi [[Notte dei fuochi|attentati dinamitardi]] nel 1961 e vi furono coinvolti vari comandanti e dirigenti dei gruppi Schützen. Il [[Ministero dell'interno|ministro degli interni]] sciolse queste compagnie considerate ''associazioni paramilitari'' e vietò ai suoi membri di portare uniformi. Lo ''Schützenbund'' (l'associazione cui fanno capo gli ''Schützen'') cessò quindi quasi completamente, rimanendo in attività solo 25 compagnie nella [[Bassa Atesina]] e in [[Val d'Isarco]]. Nel 1968 il decreto di scioglimento venne annullato e lo ''Schützenbund'' fu riavviato sotto la guida di Bruno Hosp con la fondazione di molte nuove compagnie.
 
Nel 1975 le organizzazioni della [[Baviera]], del [[Tirolo]] e del [[Sudtirolo]] confluirono nella ''Alpenregion der Schützen'' e nel 1995 venne fondato lo ''Gesamttirolischen Schützenbund'' (Unione degli Schützen del Tirolo storico), nel quale entrarono anche le compagnie del Trentino.<ref>{{Cita|M.DeBiasi|p.277}}</ref>
 
==== Trattati internazionali ====
Sulla situazione degli altoatesini di lingua tedesca a partire dal [[Periodo interbellico|primo dopoguerra]] intervenirono ben quattro trattati internazionali:
* Il [[Trattato di Saint-Germain-en-Laye (1919)|Trattato di Saint-Germain]], nel 1919, che stabiliva che il Tirolo cisalpino (le odierne province autonome di [[Bolzano]] e di [[Trento]]) venivano annessi al [[Regno d'Italia]].
* L'accordo sulle [[Opzioni in Alto Adige|Opzioni]], nel 1939, che prevedeva l'obbligo di scegliere se rimanere cittadini italiani o diventare cittadini tedeschi lasciando l'Italia.
* L'[[Accordo De Gasperi-Gruber]], del 1956, che tutelava la minoranza linguistica tedesca del [[Trentino-Alto Adige]].<ref>{{Cita|G.Faustini|p.13}}</ref>
* Il [[Pacchetto per l'Alto Adige]], chiuso nel 1969, che stabiliva definitivamente le norme conclusive riguardanti la questione dell'autonomia politica e linguistica dell'Alto Adige.
 
=== Organizzazione ===
L'organizzazione degli ''Schützen'' attuali rimanda alle formazioni militari presenti sino al 1918 nel Tirolo e, anche se in Italia i soci di queste associazioni non hanno mai prestato servizio nei corpi militari ai quali si ispirano poiché nel frattempo le condizioni sociopolitiche sono sensibilimente mutate tra di loro viene utilizzato il [[Grado militare|grado]] per ottenere una struttura gerarchica.
 
* In Alto Adige questo sistema gerachico comprende il ''Landeskommandant'', il ''Landeskommandant-Stellvertreter'', il ''Landeskurat'' e il ''Bezirksmajor'' (ognuno di questi a capo di uno dei 7 ''Bezirke'' (circondari): Bolzano, Bressanone, Burgraviato e val Passiria, val Pusteria, Alta val d'Isarco, Bassa Atesina e val Venosta). L'attuale comandante degli ''Schützen'' sudtirolesi è Elmar Thaler, succeduto a Paul Bacher nella primavera del 2011.
 
[[File:Schützenkompaniecastelam.jpg|thumb|284x284px|La ''Schützenkompanie Castelam'' presso il [[castello di Castellano]] il giorno della rifondazione ]]
* Le compagnie trentine sono organizzate in modo analogo e dispongono anche di una banda musicale (''[[Musikkapelle]] Kalisberg'') inserita nella compagnia di [[Civezzano]]. Il primo ''Landeskommandant'' degli Schützen trentini è stato per oltre vent'anni Carlo Cadrobbi, fondatore della compagnia ''"Nikolaus von Firmian"'' di [[Mezzocorona]]. L'attuale comandante provinciale è Enzo Cestari, già capitano della compagnia ''"Roveredo-Rofreit"''. Le compagnie sono attualmente ventisei.
 
In Alto Adige le prime compagnie vennero fondate (come già ricordato) nel 1957, poi sciolte nel 1961 ed infine rifondate nel 1968. in Trentino la prima compagnia, la ''"Nikolaus von Firmian"'' a [[Mezzocorona]], venne costituita solo nel 1983.<ref name=":0" /> Ulteriori compagnie sono state fondante nel corso degli anni, anche se si tratta di una realtà ancora numericamente limitata rispetto a quella sudtirolese.
Complessivamente nel 2010 nel Sudtirolo erano presenti 140 compagnie con 5128 membri attivi. Tra questi 672 vivandiere e 423 giovani. In Trentino 18 compagnie con 465 membri attivi (50 vivandiere e 15 giovani)<ref>{{Cita|M.DeBiasi|p.278}}</ref>. Nel bellunese sono presenti due compagnie: a [[Cortina d'Ampezzo]] e [[Livinallongo del Col di Lana|Livinallongo]].
Fonti degli ''Schützen'' forniscono dati leggermente diversi riguardo ai numeri in Alto Adige, parlando di 138 compagnie e due bande musicali, con complessivamente 5.100 membri (fra ''Schützen'', ''Marketenderinnen'' e ''Jungschützen'').<ref>{{Cita news|lingua=de-DE|url=https://schuetzen.com/organisation/ssb/ueber-uns/|titolo=Über uns {{!}} Südtiroler Schützenbund - SSB|pubblicazione=Südtiroler Schützenbund - SSB|accesso=2018-05-14}}</ref>
Stessa situazione per i numeri in Trentino, dove nel 2017 erano presenti circa 600 membri (inclusi giovani e ''Marketenderinnen)'' distribuiti su un totale di 26 compagnie.<ref>{{Cita web|url=http://www.wtsb.it/chi-siamo|titolo=chi siamo|sito=Federazione Schützen del Welschtirol|lingua=it|accesso=2018-05-14}}</ref>
 
=== Scopi ===
Gli ''Schützen'' nella Provincia autonoma di Bolzano si battono per la secessione dell'Alto Adige dall'Italia nel nome dell'"autodeterminazione sudtirolese", e si oppongono quindi alla "presenza italiana" in provincia. Svariate sono le posizioni controverse: i terroristi sudtirolesi, appartenenti al "[[Gruppo Stieler]]", al ''[[Befreiungsausschuss Südtirol]]'' e all'organizzazione ''[[Ein Tirol]]'', sono considerati come eroi e patrioti,<ref>{{cita news|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2016/12/08/schuetzen-chiedono-grazia-ex-terroristi_1e9ea56c-ee72-42d2-ab84-96fdaa233e47.html|titolo=Schützen chiedono grazia ex terroristi|pubblicazione=Ansa|data=8 dicembre 2016|accesso=16 dicembre 2016}}</ref> mentre le [[Forze armate italiane]] ([[Arma dei Carabinieri|Carabinieri]], [[Polizia di Stato|Polizia]] e [[Guardia di Finanza]]) vengono definite "occupanti".
[[File:Schützenkompanie Rovereto.JPG|thumb|upright=1.4|Schützenkompanie ''Giuseppe Maria Fedrigoni'' [[Rovereto|Roveredo]].]]
Anche in Trentino gli ''Schützen'' si ripropongono di far rivivere, tramandare e valorizzare la tradizione culturale e storica tirolese, spesso in forte polemica con la popolazione di cultura alpina italiana.
 
Le attività della "Federazione degli Schützen del Tirolo Meridionale" (o ''Welschtiroler Schützenbund'') oltre alle rievocazioni storiche includono anche attività in campo sociale, con la partecipazione ad attività di volontariato e beneficenza.<ref>{{Cita web|url = http://www.accademiamontagna.tn.it/sites/www.accademiamontagna.tn.it/files/compagnie_totale.pdf|titolo =Compagnie Schützen del Trentino |autore = |sito =accademiamontagna.tn.it |editore =Accademia della Montagna del Trentino |formato =pdf |accesso =16 luglio 2017}}</ref> Gli ''Schützen'' sfilano in occasione delle principali ricorrenze religiose cattoliche e storiche, quali la ricorrenza del patrono degli ''Schützen'', [[San Sebastiano]], la processione del [[Venerdì santo]], il ''[[Corpus Domini]]'', [[San Lorenzo]] e il [[Sacro Cuore di Gesù]]. Inoltre ogni anno ricordano i caduti austro-ungarici durante la [[prima guerra mondiale]], celebrando una messa di suffragio presso uno dei cimiteri austro-ungarici presenti in provincia di Trento.
 
Da un punto di vista giuridico gli ''Schützen'' contemporanei sono «associazioni di volontariato» di carattere privato, ovviamente prive di compiti di difesa territoriale o di un profilo militare o paramilitare. Le compagnie hanno infatti carattere rievocativo e di rappresentanza presso cerimonie e feste, spesso dotate di fucili a salve.
 
Gli ''Schützen'' promuovono attività di recupero di luoghi di importanza storico-culturale e religiosa (restauro di postazioni risalenti alla prima guerra mondiale, come all'Asmara vicino [[Mori (Italia)|Mori]],<ref>{{Cita web|url=http://www.trentinograndeguerra.it/news_detail.jsp?ID_NEWS=444&areaNews=114&GTemplate=news.jsp|titolo=Trentino Grande Guerra - Patrimonio architettonico della grande guerra {{!}} Continuano i recuperi|cognome=Guerra|nome=Trentino Grande|sito=www.trentinograndeguerra.it|accesso=19 ottobre 2016}}</ref> apertura al pubblico di eremi e santuari), si fanno portatori di attività a scopo benefico, sono impegnati a difesa delle tradizioni locali: le loro manifestazioni costituiscono spesso un'attrazione turistica.
 
Sebbene nominalmente apolitici, gli ''Schützen'' portano avanti valori molto specifici, sintetizzabili nel motto conservatore "Dio, patria e famiglia". Si propongono quindi la tutela dei valori cattolici, delle tradizioni e dei costumi tipici del territorio un tempo tirolese.
 
Gli ''Schützen'' sia in Alto Adige sia in Trentino portano avanti apertamente anche una politica di tipo autonomista, quando non separatista, con forti connotati anti-italiani. Non mancano al loro interno infiltrazioni di estrema destra.<ref>[http://tis.eurac.edu/websites/eurac/viewblob.asp?newsID=7471&objetype=IT Videoblog] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131022004703/http://tis.eurac.edu/websites/eurac/viewblob.asp?newsID=7471&objetype=IT |data=22 ottobre 2013 }}, su Eurac</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/gennaio/22/estremista_come_docente_bufera_sugli_co_9_070122078.shtml Un estremista come docente, bufera sugli Schützen], su corriere.it</ref> Le connotazioni politiche degli ''Schützen'' altoatesini non sono sempre condivise dagli ''Schützen'' austriaci e trentini.
 
Gli ''Schützen'' tirolesi sono presenti nell'area dell'ex-[[Tirolo|Tirolo storico]], ossia negli odierni [[Tirolo (Austria)|Tirolo austriaco]], [[Vorarlberg]], [[Provincia autonoma di Trento|Trentino]]-[[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]], [[Cortina d'Ampezzo]], [[Livinallongo del Col di Lana]] e [[Colle Santa Lucia]]. Altre compagnie di ''Schützen'' con caratteristiche simili sono presenti nell'arco alpino centrale (ad esempio in [[Baviera]]).
 
Il 17 settembre 1995 per le vie di Innsbruck, al seguito di una sfilata di ''Schützen'' trentini, tirolesi e sudtirolesi, venne sancita la nascita della federazione unitaria, il ''Bund''.<ref name="Oltre">Bruno Loverà, ''Oltre il confine'', Il Mulino, 1996.</ref>
 
=== Costumi, bandiere, armi ===
[[File:Kar 98K - AM.021488.jpg|thumb|Il fucile [[Mauser Karabiner 98k]], in dotazione alle compagnie]]
Gli ''Schützen'' sfilano in costumi da cerimonia tradizionali che, nella stragrande maggioranza dei casi, comprendono un cappello ornato di piume di [[Lyrurus tetrix|fagiano di monte]] e decori floreali: fiori bianchi e rossi per feste, rifondazioni o anniversari; foglie di [[Quercus|quercia]] per cerimonie solenni o di notevole importanza; ramo di abete bianco con tre punte verso l'alto per funerali o messe di suffragio ai caduti in guerra (in tal caso sulla bandiera della compagnia viene appesa una striscia color nero a indicare il lutto).<ref name=":0">{{Cita|Panizza.Baratter}}</ref>
 
I vestiti variano da compagnia a compagnia essendo ispirati ai vestiti tradizionali della zona di appartenenza. Sono frutto di ricerche storiche svolte dall'associazione specializzata ''[[Tracht|Unsere Tracht]]''.<ref>{{Cita web|url=http://www.unsere-tracht.info/|titolo=Unsere Tracht}}</ref>
 
Ogni compagnia è dotata di una propria bandiera che generalmente su di un verso reca l'immagine del [[Sacro Cuore di Gesù]] o altra icona sacra, mentre sul lato opposto presenta un'immagine che identifica il luogo di provenienza del gruppo. Anche in questo caso il riferimento è alla bandiera utilizzata dalla compagnia ''Schützen'' di epoca storica attiva nello stesso territorio.
[[File:Schützen di Dobbiaco 4.jpg|thumb| ''Schützen'' della compagnia di [[Dobbiaco]] con il [[Mauser Karabiner 98k|Mauser]] a canna otturata in dotazione.]]
Nelle compagnie è radicato il sentimento cattolico che viene dalla tradizione degli ''Schützen'' storici. Particolare è la devozione al [[Sacro Cuore di Gesù]], patrono dell'antico [[Tirolo]], come da cerimonia del 31 maggio 1796 per gli ''[[Herz-Jesu-Feuer]]''.<ref name="herz">{{Cita web|url=http://www.recuperanti.it/tonina_devozione_66.php|titolo=La devozione al Sacro Cuore di Gesù|cognome=Depaoli|nome=Marco|sito=www.recuperanti.it|accesso=19 ottobre 2016}}</ref>
 
Le antiche compagnie avevano compito di difesa territoriale e gli ''Schützen'' odierni, loro eredi ideali, sono dotati di un'[[Arma cerimoniale|arma da cerimonia]], utilizzata per colpi a salve d'onore. Poiché nessuna associazione privata può detenere armi autentiche vengono utilizzati fucili con le canne otturate e [[Sciabola|sciabole]] prive di punta a lama smussata (queste ultime solo per gli ''ufficiali''). Nel marzo 2017 un europarlamentare dell'[[Südtiroler Volkspartei|SVP]] ha ottenuto in sede europea che le compagnie dai cappelli piumati non fossero obbligate al possesso del porto d'armi per poter sparare a salve alle loro cerimonie.<ref>{{Cita web|url =http://www.altoadige.it/cronaca/bolzano/l-europa-salva-i-fucili-degli-sch%C3%BCtzen-1.258635|titolo = L'Europa salva i fucili degli Schützen|autore =Alan Conti |sito = altoadige.it|editore = Alto Adige|data =14 marzo 2017 |citazione =Mi sono battuto per evitare limitazioni. I cappelli piumati rischiavano di dover avere il porto d'armi per sparare (a salve) alle parate ([[Herbert Dorfmann]])|accesso = 19 maggio 2018 }}</ref>
 
Sono utilizzati fucili [[Mauser Karabiner 98k|Mauser 98K]], residuati bellici delle forze armate della [[Germania nazista]].<ref>{{en}} Robert W. D. Ball, ''Mauser Military Rifles of the World'', F+W Media, Inc., 6 lug 2011 - 400 pagine.</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.exordinanza.net/schede/98tedesco.htm|titolo=Mauser kar98k tedesco|sito=www.exordinanza.net|accesso=19 ottobre 2016}}</ref> Quest'ultimo aspetto non ha mancato di suscitare polemiche, sia nel [[Consiglio della Provincia autonoma di Trento|consiglio provinciale di Trento]] che nel [[Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano|consiglio provinciale di Bolzano]], che vertevano appunto sul fatto che tale modello era stato in dotazione alle forze armate della [[Germania nazista]], quindi alla [[Wehrmacht]] e alle [[SS]].<ref>{{Cita web|url=http://www.consiglio.provincia.tn.it/doc/IDAP_369131.pdf?zid=b1b3645b-419a-4d9b-9c89-106c0ca4897a|titolo=Interrogazione "5 stelle"}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www2.landtag-bz.org/documenti_pdf/idap_357584.pdf|titolo=Interrogazione "Alto Adige nel cuore"}}</ref> La replica di Tiziano Mellarini e di [[Philipp Achammer]] si pongono in rilievo l'estraneità dell'ente pubblico (province di Trento e Bolzano) all'acquisto, la facile reperibilità di questo modello, il costo relativamente basso, la possibilità di modificarlo secondo la normativa.<ref>{{Cita web|url=http://www.consiglio.provincia.tn.it/doc/IDAP_371425.pdf?zid=b1b3645b-419a-4d9b-9c89-106c0ca4897a|titolo=Risposta di Tiziano Mellarini}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www2.landtag-bz.org/documenti_pdf/idap_357119.pdf|titolo=Risposta Achammer}}</ref>
 
=== Controversie ===
Le compagnie di Trento e Bolzano sono state state anche oggetto di controversie e indagini:
* Risultano contatti fra gli ''Schützen'' ed organizzazioni neonaziste. Nel 1987 ad esempio, suscitò scandalo la partecipazione di 50 ''Schützen'' altoatesini al raduno della ''Deutscher Volksunion''.<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/08/18/al-raduno-nazista-gli-schuetzen-sul-palco.html|titolo=AL RADUNO NAZISTA GLI 'SCHUETZEN' SUL PALCO D'ONORE - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=21 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://ricerca.gelocal.it/corrierealpi/archivio/corrierealpi/2006/12/06/BLRPO_BLR15.html|titolo=«Gli Schützen sudtirolesi sono filonazisti» - il Corriere delle Alpi|pubblicazione=Archivio - il Corriere delle Alpi|accesso=21 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.altoadige.it/cronaca/bolzano/la-mostra-che-celebra-i-terroristi-cimeli-nazisti-e-detonatori-di-bombe-1.206645?utm_medium=migrazione|titolo=La mostra che celebra i terroristi: cimeli nazisti e detonatori di bombe|pubblicazione=Alto Adige|accesso=21 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.bellunopop.it/2015/03/11/i-sereni-aguzzini-dei-partigiani/|titolo=I sereni aguzzini dei partigiani - Bellunopop|pubblicazione=Bellunopop|data=11 marzo 2015|accesso=21 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://secolo-trentino.com/societa/trentino-aldo-rossi-sugli-schutzen-chi-sono-cosa-vogliono/|titolo=Trentino, Aldo Rossi sugli Schützen: "Chi sono? Cosa vogliono?"|pubblicazione=Secolo Trentino|data=28 agosto 2015|accesso=21 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.alexanderlanger.org/it/144/284/print|titolo=Fondazione {{!}} Alexander Langer {{!}} Stiftung|sito=www.alexanderlanger.org|accesso=21 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.questotrentino.it/articolo/10508/cadetti_piumati_sul_sentiero_di_guerra.htm|titolo=Cadetti piumati sul sentiero di guerra|sito=www.questotrentino.it|accesso=21 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.salto.bz/it/article/26052015/proprio-un-bel-modo-di-ricucire-le-ferite|titolo=“Proprio un bel modo di ricucire le ferite”|pubblicazione=Salto.bz|data=26 maggio 2015|accesso=21 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://versounmondonuovo.wordpress.com/tag/schutzen/|titolo=Schützen {{!}} Verso un Mondo Nuovo|sito=versounmondonuovo.wordpress.com|accesso=21 novembre 2017}}</ref>
* Il 17 febbraio 1997 l'ideologo degli ''Schützen'' Peter Paul Rainer assassina [[Christian Waldner]], 37 anni, consigliere regionale, che lo aveva ricattato.<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/08/12/bolzano-condanna-per-ideologo-degli-schuetzen.html|titolo=BOLZANO, CONDANNA PER L'IDEOLOGO DEGLI SCHUETZEN - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=24 novembre 2017}}</ref>
* Nel 2008 un articolo di [[Panorama (rivista)|Panorama]] segnala che nella casa di Gudrun Sprenger Ceolan, moglie del capo degli ''Schützen'' di [[Salorno]], nel corso di una perquisizione furono ritrovati bandiere, busti e altri cimeli [[Adolf Hitler|hitleriani]].<ref>{{cita web|url=http://espresso.repubblica.it/palazzo/2008/10/23/news/pura-razza-sud-tirolo-1.10526|titolo=Pura razza Sud Tirolo|accesso=24 marzo 2017}}</ref>
* In varie occasioni, come nel 2010, gli ''Schützen'' hanno celebrato il terrorismo degli anni '60.<ref>{{Cita news|url=http://www.altoadige.it/cronaca/bolzano/bolzano-gli-sch%C3%BCtzen-celebrano-i-terroristi-sudtirolesi-anche-con-una-mostra-di-memorabilia-1.183822|titolo=Bolzano: gli Schützen celebrano i terroristi sudtirolesi anche con una mostra di memorabilia|pubblicazione=Alto Adige|accesso=20 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.altoadige.it/cronaca/bolzano/gli-sch%C3%BCtzen-chiedono-la-grazia-per-gli-ex-terroristi-1.412968?utm_medium=migrazione|titolo=Gli Schützen chiedono la grazia per gli ex terroristi|pubblicazione=Alto Adige|accesso=20 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/10/08/ogni-valle-un-commando-cosi-colpiscono-terroristi.html|titolo=OGNI VALLE UN COMMANDO COSI' COLPISCONO I TERRORISTI - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=20 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_03147_16|titolo=INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03147 presentata da BIANCOFIORE MICHAELA (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20090527}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.ilgiornale.it/news/durnwalder-onora-i-terroristi-altoatesini.html|titolo=Durnwalder onora i terroristi altoatesini|pubblicazione=ilGiornale.it|accesso=20 novembre 2017}}</ref> Nel 2017 alcuni gruppi altoatesini hanno commemorato il terrorista [[Sepp Kerschbaumer]].<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/trentino/notizie/2017/12/08/schuetzen-chiedono-autodeterminazione_70bc391f-0317-48e9-9e16-69ea2c188440.html|titolo=Schützen chiedono autodeterminazione|data=8 dicembre 2017|accesso=9 dicembre 2017}}</ref>
* Nel settembre 2012 un appartenente alla compagnia di Merano, Kevin Montolli, uccide una prostituta.<ref>{{cita web|url=http://altoadige.gelocal.it/bolzano/cronaca/2012/09/10/news/delitto-ai-piani-kevin-andava-sempre-da-lei-ma-mi-deriso-e-l-ho-colpita-1.5672551|titolo=Delitto ai Piani, Kevin andava sempre da lei: «Ma mi ha deriso e l’ho colpita»|accesso=24 marzo 2017}}</ref> In seguito la compagnia nega però l'affiliazione.<ref>{{cita web|url=http://www.welschtirol.eu/attacchi-gratuiti-agli-schutzen/|titolo=Attacchi gratuiti agli Schutzen|accesso=24 marzo 2017}}</ref> Pochi giorni dopo [[Luis Durnwalder]], presidente della Provincia di Bolzano dichiara di voler dimezzare i fondi devoluti fino ad allora dall'ente pubblico.<ref>{{cita web|url=http://altoadige.gelocal.it/bolzano/cronaca/2012/09/18/news/durnwalder-taglia-i-soldi-agli-schutzen-1.5716230|titolo=Durnwalder taglia i soldi agli Schützen|accesso=24 marzo 2017}}</ref>
* Nell'ottobre 2013 il referente di [[Civezzano]], Mario Caldonazzi, viene condannato a 8 mesi in seguito al ferimento di due persone a causa di un ordigno.<ref>{{cita web|url=http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2013/10/16/news/condannato-il-capo-schutzen-1.7929506|titolo=Condannato il capo Schützen|accesso=24 marzo 2017}}</ref> Lo stesso Caldonazzi due anni dopo decise di dimettersi descrivendo l'associazione come un luogo dove [...] si punta al folclore, alle braciolate e alle feste della birra [...].<ref>{{cita web|url=http://www.ladige.it/territori/pergine/2015/10/05/amaro-addio-sch-tzen-sono-solo-birra-braciolate-folclore|titolo=Amaro addio agli Schützen «Birra, braciolate e folclore»|accesso=24 marzo 2017}}</ref>
* Nell'agosto 2015 nonostante le proteste delle [[Società degli alpinisti tridentini]] (SAT)<ref>{{cita web|url=http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2015/04/22/news/croci-tirolesi-la-sat-dice-no-1.11288969|titolo=Croci tirolesi, la Sat dice «no»|accesso=24 marzo 2017}}</ref> e la proposta degli [[Alpini]] a una collaborazione per commemorare tutti i caduti<ref>{{cita web|url=http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2015/04/23/news/gli-alpini-agli-schutzen-restaurate-con-noi-le-croci-1.11295333|titolo=Gli Alpini agli Schützen: restaurate con noi le croci|accesso=24 marzo 2017}}</ref> sono state posate 42 croci sui monti della Provincia di Trento<ref>{{cita web|url=http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2015/08/07/news/sui-monti-trentini-le-croci-degli-schutzen-1.11895441|titolo=Sui monti trentini le croci degli Schützen|accesso=24 marzo 2017}}</ref> per ricordare gli ''Standschützen'' caduti durante il primo conflitto mondiale. Il luogo del posizionamento della quasi totalità delle croci è sconosciuto per evitare atti di vandalismo che si sono comunque verificati.<ref>{{cita web|url=http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2016/11/15/news/noriglio-divelta-la-croce-degli-schutzen-il-manufatto-sul-monte-ghello-e-stato-tagliato-alla-base-e-gettata-nel-bosco-denuncia-contro-ignoti-1.14413534|titolo=Monte Ghello, divelta la croce degli Schützen|accesso=24 marzo 2017}}</ref>
* Nel maggio 2016 le compagnie celebrano il centenario della ''[[Battaglia degli Altipiani|Strafexpedition]]'' (Battaglia degli Altipiani)<ref>{{cita web|url=http://www.wtsb.org/index.php?option=com_k2&view=item&id=948:14052016&Itemid=809|titolo=Monte Ghello, 15.05.2016 100°ANNIVERSARIO “Strafexspedition”|accesso=24 marzo 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170325025945/http://www.wtsb.org/index.php?option=com_k2&view=item&id=948:14052016&Itemid=809|dataarchivio=25 marzo 2017}}</ref> con un manifesto riportante un [[Bersaglieri|bersagliere italiano]] colpito a morte.<ref>{{cita web|url=http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2016/05/15/news/gli-schutzen-a-terlago-onorano-la-strafexpedition-1.13482536|titolo=Gli Schützen a Terlago onorano la Strafexpedition|accesso=24 marzo 2017}}</ref>
* Nel giugno 2016, grazie a un'interrogazione di Claudio Cia in consiglio provinciale trentino, si scopre che tra il 2009 e il 2017 le compagnie ''Schützen'' hanno ricevuto oltre 350.000 € di finanziamenti pubblici.<ref>{{cita web|url=http://www.lavocedeltrentino.it/2016/06/14/divise-schuetzen-dalla-provincia-352-mila-euro-negli-ultimi-8-anni/|titolo=Divise Schützen: dalla Provincia 352 mila euro negli ultimi 8 anni|accesso=24 marzo 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.trentotoday.it/politica/trento-contributi-provinciali-a-bande-e-schutzen-per-125-mila-euro.html|titolo=Trento, contributi provinciali a bande e Schützen per 125 mila euro|accesso=24 marzo 2017}}</ref>
* A febbraio 2017 il comandante provinciale trentino Paolo Dalprà e il vice Giuseppe Corona, coinvolti nella vicenda del «Patto elettorale» con il candidato del [[Partito Autonomista Trentino Tirolese|PATT]] [[Lorenzo Baratter]], vengono condannati a 5 mesi e 10 giorni per corruzione elettorale.<ref>{{cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/21/trento-corruzione-elettorale-condannati-presidente-e-vice-degli-schutzen-risarcimento-a-fraccaro-m5s/3405837/|titolo=Trento, corruzione elettorale: condannati presidente e vice degli Schützen. Risarcimento a Fraccaro (M5s)|accesso=16 luglio 2017}}</ref>
 
=== Schützen ed Alpini ===
[[File:Alpini e Schützen - Rovereto 08.jpg|thumb|Alpini e Schützen sfilano assieme a Rovereto il 12 maggio 2018]]
La differenza tra Schützen attuali ed Alpini che fanno parte dell'[[Associazione Nazionale Alpini]] rimane evidente sotto molti punti di vista, primo tra tutti l'aver combattuto con le loro formazioni storiche ed in armi su fronti contrapposti durante la prima guerra mondiale. Partendo dal periodo del primo dopoguerra, quando in Trentino i caduti sui due fronti erano visti in modo diverso,<ref group=nota>Ai morti combattendo sotto bandiera austriaca, basta un pietoso ricordo nei camposanti (...) I caduti per causa nazionale italiana devono essere invece ricordati con ben distinto e separato monumento che ne esalti la memoria (...) (Circolare del questore di Trento del 25 ottobre 1923) {{cita|M.Ischia|p.265}}</ref><ref group=nota> E' da tener presente che le vittime qui commemorate avevano combattuto per l'esercito austro-ungarico e ci si trova adesso nella nazione contro la quale avevano combattuto (...) ecco quindi la mancanza totale (...) glorificazione della guerra, nè la retorica comune del tempo {{cita|F.Rasera|pp.128,129}}</ref><ref>{{Cita|Aguglia.Rizzolli.Grigolli|p.84}}</ref> da vari anni la situazione sta mutando.
 
Nel 2014 gli alpini del Gruppo ANA di Terragnolo<ref>{{Cita web|url =https://www.ana.tn.it/terragnolo/62-229/|titolo =TERRAGNOLO|sito =ana.tn.it|editore = [[Associazione Nazionale Alpini]] |accesso = 15 maggio 2018}}</ref>, dopo aver partecipato al recupero e restauro del [[Cimitero austro-ungarico di Geroli]], lo inaugurarono assieme a Schützen e Kaiserjäger. Nel 2015 un documento della sezione A.N.A. di Trento testimonia della volonta degli alpini di collaborare con gli Schützen.<ref>{{Cita web|url =http://www.alpinicaoria.it/pdf/Verbale%20CdS%20%2030-apr-15.pdf|titolo =VERBALE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO |sito =ana.tn.it|editore =[[Associazione Nazionale Alpini]]|data =30 Aprile 2015|formato =pdf |accesso = 15 maggio 2018}}</ref>
 
Quando nel 2016 si parlò dell'[[Adunata nazionale degli alpini]] prevista per il 2018 a [[Trento]] gli Schützen reagirono definendola una provocazione,<ref>{{Cita web|url =http://www.ildolomiti.it/cronaca/schutzen-la-politica-invece-di-ricordare-i-propri-morti-occupa-il-tempo-facendo-calcoli|titolo =Gli Schützen ricordano i loro caduti e attaccano gli Alpini: "L'adunata del 2018 è una provocazione" |autore = |wkautore = |sito = ildolomiti.it|editore = il Dolomiti|data =1 novembre 2016|citazione= |accesso = 15 maggio 2018}}</ref> ma già durante il 2017 ci fu un gesto orientato verso una completa riconciliazione, anche se alla cerimonia gli Schützen non furono presenti.<ref>{{Cita web|url =http://corrierealpi.gelocal.it/tempo-libero/2017/06/20/news/l-alpino-bellunese-sepolto-a-rovereto-1.15509562|titolo =L’alpino bellunese sepolto a Rovereto|autore=Walter Musizza |sito =corrierealpi.gelocal.it|editore =GEDI News Network SpA|citazione =«Quelli che un tempo erano nemici oggi condividono gli stessi ideali di libertà, democrazia e pace (Domenico Rossi)|data =20 giugno 2017|formato =|accesso = 15 maggio 2018}}</ref>
Poi, in occasione della 91° Adunata nazionale degli alpini il [[Presidente della Repubblica Italiana]] [[Sergio Mattarella]] ha incontrato il console generale [[Austria|austriaco]], il vicepresidente nazionale della [[Croce Nera d'Austria]] e il comandante della Federazione Schützen trentina.<ref>{{Cita web|url =http://www.giornaletrentino.it/cronaca/trento/e-l-adunata-della-pace-italia-e-austria-unite-per-ricordare-tutte-le-vittime-della-grande-guerra-1.1609860|titolo =E' l'Adunata della pace: Italia e Austria unite per ricordare tutte le vittime della Grande Guerra |autore = |wkautore = |sito = giornaletrentino.it|editore = Trentino|data =13 maggio 2018|citazione= |accesso = 13 maggio 2018}}</ref> Il giorno precedente, a [[Rovereto]], alpini e schützen avevano sfilato assieme ed avevano deposto due corone di fiori alla memoria sui monumenti a ricordo dei caduti durante la [[Grande Guerra]].<ref>{{Cita web|url =http://www.ansa.it/trentino/notizie/2018/05/12/alpini-sfilata-con-gli-schuetzen-a-rovereto_c9aa9e95-2c7b-4b2d-b58b-bf844b87af99.html|titolo =Alpini: sfilata con gli Schützen a Rovereto |autore = |wkautore = |sito = ansa.it|editore = ANSA|data =12 maggio 2018|citazione= |accesso = 13 maggio 2018}}</ref>
 
== Gli Schützen in Austria e Baviera ==
{{...}}
 
== Marketenderinnen ==
Il termine "''Marketenderinnen''" (vivandiere) è oggi utilizzato per indicare le donne che accompagnano una banda od associazioni folkloristiche, in Germania meridionale, Austria, Nord dell'Assia e nel Tirolo storico, che possono talvolta portare bevande per i musicisti o gli spettatori. ''Marketenderinnen'' è quindi utilizzato anche per designare i membri femminili delle associazioni di ''Schützen''.
 
Il ruolo delle donne nell'ambito delle associazioni è peraltro oggetto di critiche, per il ruolo subalterno a cui sono relegate.
 
Come fonti di ispirazione storica per la figura delle "''Marketenderinnen''", gli ''Schützen'' commemorano alcune donne, che peraltro vivandiere non erano. Esempio sono [[Katharina Lanz]] (figura largamente inventata e famosa per la sua supposta partecipazione alla [[battaglia di Spinga]])<ref>{{de}} Gschließer: Lanz Katharina. In: Österreichisches Biographisches Lexikon 1815–1950 (ÖBL). Band 5. Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, Wien 1972, p. 21.</ref> e la trentina [[Giuseppina Negrelli]]. Le figure di entrambe sono state ampiamente reinventate, in funzione del loro sfruttamento in chiave patriottica tirolese.<ref name=":2">{{Cita news|url=http://altoadige.gelocal.it/bolzano/cronaca/2010/11/25/news/fra-realta-e-leggenda-riscoperte-quattro-eroine-del-tirolo-di-hofer-1.4172657|titolo=Fra realtà e leggenda riscoperte quattro eroine del Tirolo di Hofer - Cronaca - Alto Adige|pubblicazione=Alto Adige|data=25 novembre 2010|accesso=10 ottobre 2017}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Siglinde|cognome=Clementi|titolo=Zwischen Teilnahme und Ausgrenzung: Tirol um 1800 : vier Frauenbiographien|url=https://books.google.it/books?id=HQRGAQAAIAAJ&dq=Zwischen+Teilnahme+und+Ausgrenzung:+Tirol+um+1800+:+vier+Frauenbiographien&hl=it&source=gbs_navlinks_s|data=2010|editore=Universitätsverlag Wagner|lingua=de|ISBN=978-3-7030-0480-3}}</ref>
 
Giuseppina Negrelli aveva combattuto travestita da uomo al comando di un battaglione di Schützen nel Primiero del 1809, ma non venne mai commemorata come un'eroina popolare. Per il Tirolo nazionalista dei primi del Novecento non poteva infatti essere un'italiana una figura da celebrare; per la cultura trentina di stampo irredentistico invece, i concittadini che avevano partecipato alle lotte antinapoleoniche a sostegno degli Asburgo suscitavano imbarazzo e nessun interesse storiografico. Gli odierni Schützen trentini hanno riscoperto la sua figura: se dietro il silenzio di ieri vi era l'imbarazzo davanti a una donna dalla nazionalità "sbagliata", dietro le attuali celebrazioni vi è un "uso strumentale volto a ricostruire l'identità tirolese dei trentini".<ref name=":2" />
 
Una descrizione celebrativa delle "vivandiere" nell'area del Tirolo storico si può trovare nel manoscritto ottocentesco ''Cose avvenute nel Trentino dal 1796 al 1812'' di Giovanni Angelo Ducati (1774-1844), originario di [[Vattaro]] e già funzionario del [[principato vescovile di Trento]].<ref group=nota>Non solo gli uomini, ma si distinsero anche le donne. Obbliando il sesso, divisero cogli uomini tutte le fatiche della guerra. Non temevano il lampo delle sciabole, né il luccicare delle baionette… (...) le loro donne che seguivano sempre appresso il campo di battaglia, portando viveri ai maschi e ai figli, attendendo a caricare i fucili. Esse medicavano loro le ferite (...) Li trattavano alla pari dei loro congiunti e con quella sollecita attenzione che è il distintivo della donna al letto dell'ammalato. (Giovanni Angelo Ducati) {{cita|S.Ducati}}</ref> Sembra quindi che il ruolo della vivandiera così come viene oggi presentata come figura storica sia completamente inventata e relativamente recente.<ref group=nota>Nel 1909, in occasione delle celebrazioni del centenario della rivolta hoferiana, di Marketenderinnen non c'era neppure l'ombra, da ciò deriva una irriducibile ambivalenza nella sua figura. È parte integrante della cultura e della tradizione tirolese, ma dal punto di vista storico non può far valere una grande tradizione. (Siglinde Clementi) {{cita|M.Fattor}}</ref>
 
== Il culto del Sacro Cuore ==
{{Vedi anche|Herz-Jesu-Feuer}}
In ricordo di un voto effettuato dalla sua [[Landstände|Landstande]] (dieta territoriale) nel 1796, il Tirolo è devoto al culto al culto del [[Sacro Cuore di Gesù]]. Le associazioni ''Schützen'' in occasione della ricorrenza sono parte attiva nell'organizzazione dei falò celebrativi: gli ''[[Herz-Jesu-Feuer]]''.<ref name="herz"/>
 
== L'''Alpenregionstreffen'' ==
Ogni due anni si tiene un raduno di tutte le compagnie dell'arco alpino, detto ''Alpenregionstreffen'', ospitato a rotazione in uno dei seguenti territori: [[Provincia autonoma di Trento]], [[Provincia autonoma di Bolzano]], [[Tirolo (Austria)|Tirolo austriaco]], [[Baviera]].
 
* 2008: [[Ohlstadt]] ([[Baviera|D-BY]])
* 2010: [[Fulpmes]] ([[Tirolo (Austria)|A-7]])
* 2012: [[Folgaria]] ([[Provincia autonoma di Trento|I-TN]])
* 2014: [[Villabassa]] ([[Provincia autonoma di Bolzano|I-BZ]])
* 2016: [[Waakirchen]] ([[Baviera|D-BY]])
* 2018: [[Mayrhofen]] ([[Tirolo (Austria)|A-7]])
 
== Note ==
;Annotazioni
<references group=nota/>
 
;Fonti
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|titolo= Uomini e genti trentine durante le invasioni napoleoniche, 1796-1810|autore= Lorenzo Dalponte|editore= Bernardo Clesio|città= Trento|anno= 1984|cid=L.Dalponte |sbn= IT\ICCU\CFI\0009923}}
* {{cita libro|titolo= Trentino e Tirolo dal 1000 al 1900 : breviario storico dell'autonomia|autore= Gianni Faustini |altri = prefazione di Giorgio Grigolli|editore= Publilux|città= Trento|anno= 1985|cid=G.Faustini |sbn= IT\ICCU\CFI\0237471}}
* {{cita libro|titolo= Il Landlibell del 1511 negli archivi trentini |autore= |altri = a cura di Franco Cagol, Silvano Groff, Marco Stenico|editore= Società di studi trentini di scienze storiche|città= Trento|anno= 2011|cid=Cagol.Groff.Stenico|sbn= IT\ICCU\BVE\0566905}}
* {{cita libro|titolo= Storia degli Schützen: la difesa territoriale nel Tirolo storico: il ruolo degli Schützen e dei bersaglieri trentino-tirolesi tra Vienna Innsbruck e Trento dalle origini ai nostri giorni |autore= Marius De Biasi|editore= Centro stampa e duplicazioni della Regione autonoma Trentino-Alto Adige|città= Trento|anno= 2012|cid=M.DeBiasi|sbn=}}
* {{cita libro|titolo= La tradizione degli Schützen nella Vallagarina|autore= Marco Ischia|editore= Regione autonoma Trentino-AltoAdige|città= Trento|anno= 2010|cid=M.Ischia|sbn=IT\ICCU\BVE\0560284}}
* {{cita libro|titolo= Trento nel turbine della guerra fra Napoleone e l'Austria - dalla cronaca Cose avvenute nel Trentino dal 1796 al 1812, di Gianangelo Ducati|autore= Silvio Ducati |editore= Publiprint|città= Trento|anno= 1991|cid=S.Ducati |sbn=IT\ICCU\CFI\0186955}}
* {{cita libro|titolo= Dalla storia locale alla storia europea: la vita quotidiana negli anni Trenta a Lochow (PL), a Rovereto (IT) e a Wurzburg (DE) : percorso di ricerca per la costruzione di una storia comune|autore= |altri = a cura di Ada Aguglia e Gianni Rizzolli prefazione di Giorgio Grigolli|editore= Istituto di istruzione superiore F. Filzi|città= Rovereto|anno= 2007|cid=Aguglia.Rizzolli.Grigolli |sbn=}}
* {{cita libro|titolo= Lenzima : un paese, la sua gente |altri= a cura del Gruppo alpini Castelcorno Lenzima|editore= Stella|città= Rovereto|anno= 1996|cid=alpiniCastelcorno |sbn=IT\ICCU\BVE\0144640}}
* {{cita libro|titolo= Marco, 1850-1945: documenti per la storia del paese|altri= a cura di Fabrizio Rasera|editore= Osiride|città= Rovereto|anno= 2015|cid=F.Rasera |sbn=IT\ICCU\BVE\0716326}}
* {{cita libro|titolo= Almanacco delle Compagnie Schützen del Tirolo Meridionale - Welschtiroler Schützenbund|altri =prefazione di [[Franco Panizza (politico)|Franco Panizza]] e [[Lorenzo Baratter]]|editore= Egon|città= Rovereto|anno=2012|cid=Panizza.Baratter |isbn=8896215455|url = https://books.google.it/books/about/Almanacco_delle_compagnie_Sch%C3%BCtzen_del.html?id=awUrLgEACAAJ&redir_esc=y}}
 
== Voci correlate ==
* [[Tiroler Schützen]]
* [[Landlibell]]
* [[Herz-Jesu-Feuer]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Schützen (Tyrol)}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Treccani|schutzen|v = |accesso =15 maggio 2018 |autore = |volume = |data = |cid =SchutzenETreccani |citazione =organizzazione paramilitare che si ispira ad antichi corpi di tiratori scelti}}
* {{Treccani|schutzen|v =1 |accesso =15 maggio 2018 |autore = |volume = |data = |cid =SchutzenETreccani }}
* {{Cita web|url =https://schuetzen.com/ |titolo =Südtiroler Schützenbund|sito =schuetzen.com|editore =Südtiroler Schützenbund|data = |lingua = de|cid =Süd.Schüt.|citazione = Der Südtiroler Schützenbund, eine Organisation, der die Erhaltung der Heimat, die Traditionspflege und der Väterglaube am Herzen liegen, wie kaum einer anderen|accesso = 15 maggio 2018}}
* {{Cita web|url =http://www.wtsb.it/|titolo =Federazione Schützen del Welschtirol |sito =wtsb.it|editore =Federazione Schützen del Welschtirolcid =F.S.W.|accesso = 15 maggio 2018}}
* {{Cita web|url =https://www.difesa.it/InformazioniDellaDifesa/periodico/IlPeriodico_AnniPrecedenti/Documents/Il_Tirolo_e_gli_Sch%C3%BCtzen_Dio_pa_620famiglia.pdf|titolo=Il Tirolo e gli Schützen - Dio, patria e famiglia
|autore = Ten.col. Giovanni Vultaggio|sito =difesa.it|editore =[[Ministero della difesa]]|data =giugno 2003 |lingua =|cid =G.Vultaggio|citazione = le varie compagnie locali decisero di sopravvivere quali associazioni destinate a mantenere vive le tradizioni|accesso = 15 maggio 2018}}
* {{Cita web|url =http://dalpontelorenzo.blogspot.it/2013/01/i-bersaglieri-e-le-vivanderie-tirolesi.html|titolo=I bersaglieri e le vivandiere tirolesi |autore =Lorenzo Dalponte|sito =dalpontelorenzo.blogspot.it|editore =|data =giugno 2003 |lingua =|cid =L.Dalponte|citazione =|accesso = 15 maggio 2018}}
* {{Cita web|url =https://docslide.com.br/documents/2013-06-tiroler-schuetzenzeitung.html |titolo =2013 06 Tiroler Schützenzeitung|sito =docslide.com.br |editore =DocSlide |data =giugno 2013 |lingua = de|cid =Schützenzeitung |accesso = 15 maggio 2018}}
* {{cita web|http://www.ilmondodeglischuetzen.it/IT/index.htm|Il mondo degli Schützen}}
* {{Cita web|url =http://www.altoadige.it/cronaca/bolzano/il-ruolo-delle-donne-nessuno-semplice-elemento-decorativo-1.472977?utm_medium=migrazione |titolo =Il ruolo delle donne? «Nessuno, semplice elemento decorativo»|autore= Mauro Fattor|sito =altoadige.it|editore =AltoAdige|data =11 giugno 2013|lingua = |cid =M.Fattor|accesso =16 maggio 2018}}
 
 
{{Portale|Alto Adige|politica|storia|Trentino-Alto Adige}}
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