Camorra e Formation (singolo): differenze tra le pagine

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{{nd}}Album
|titolo = Formation
{{Organizzazione criminale
|nomeartista = CamorraBeyoncé
|tipo album = Singolo
|immagine = Camorrista-tattooed.jpg
|giornomese = 6 febbraio
|didascalia = Rappresentazione storica di ''camorrista'' con il corpo tatuato
|anno = 2016
|nomi alternativi = [[Onorata società (termine)|Onorata Società]] ([[XIX secolo|1800]]), Bella Società Riformata, 'O Sistema (dagli [[anni 1980|anni ottanta]] del [[XX secolo]] in poi)
|durata = 3:26
|area di origine = [[Napoli]] e [[Campania]]
|album di provenienza = [[Lemonade (Beyoncé)|Lemonade]]
|aree di influenza = [[Italia]]: [[Lazio]], [[Emilia Romagna]], [[Lombardia]],Friuli-Venezia Giulia, Veneto, [[Campania]]. <br> Estero: [[Europa]] ([[Spagna]], [[Lussemburgo]], [[Germania]], [[Paesi Bassi]], [[Francia]], [[Belgio]], [[Svizzera]], [[Regno Unito]], [[Romania]]) <br> [[Africa]] ([[Marocco]]) <br> [[America]] ([[Colombia]], [[Repubblica Dominicana]], [[Stati Uniti d'America]], [[Argentina]], [[Perù]])
|genere = Bounce music
|inizio = [[XVII secolo]]
|nota genere = <ref name="nytimes">{{Cita web|url=http://mobile.nytimes.com/2016/02/07/arts/music/beyonce-formation-super-bowl-video.html?_r=1&referer=|titolo=Beyoncé in ‘Formation’: Entertainer, Activist, Both?|accesso=25 aprile 2015|lingua=en}}</ref>
|fine = [[1911]] ([[processo Cuocolo]]); [[anni 1950|anni cinquanta]] - in attività
|etichetta = Parkwood, [[Columbia Records|Columbia]]
|boss = vari, definiti ''capintesta'' (Bella Società Riformata) o ''capoclan'' (camorra contemporanea)
|produttore = [[Mike Will Made It]],<ref>{{Cita web|url=http://pitchfork.com/news/63382-beyonce-drops-formation|titolo=Beyoncé Drops "Formation"|lingua=En|accesso=7 febbraio 2016}}</ref> Pluss<ref>{{Cita web|url=https://www.hotnewhiphop.com/ebro-gets-into-twitter-feud-with-mike-will-and-slim-jxmmi-over-beyonces-formation-news.20030.html|titolo=Co-producer of Formation|lingua=En|accesso=9 febbraio 2016}}</ref>
|alleato1 = [[Cosa nostra]]
|registrato =
|alleato2=[['Ndrangheta]]|alleato3=[[Banda della Magliana]]|alleato4=[[Sacra corona unita]]|alleato5=[[Società foggiana]]|alleato6=[[Mafia albanese]]|alleato7=[[Cartello della droga|Cartelli]] [[Sud America|sud americani]]|alleato8=[[Triade (organizzazione criminale)|Triade]]|alleato9=[[Cosa nostra statunitense]]<br>[[Mafia nigeriana]]}}
|formati = [[Musica digitale|Download digitale]]
|numero dischi d'oro = {{Certificazione disco|AUS|oro|singolo|35000+|{{Cita web|lingua = en|url = http://www.aria.com.au/pages/httpwww.aria.com.aupagesSingleAccreds2016.htm|titolo = ARIA Charts - Accreditations - 2016 Singles|editore = [[Australian Recording Industry Association]]|accesso = 15 agosto 2016}}}}{{Certificazione disco|CAN|oro|singolo|40000+|{{Cita web|lingua = en|url = http://musiccanada.com/gold-platinum/?fwp_gp_search=Formation%20Beyonce|titolo = Certification single certifications - Beyoncé – Formation|editore = [[Music Canada]]|accesso = 15 agosto 2016}}}}
{{Certificazione disco|USA|oro|singolo|500.000+|{{RIAA|Formation Beyoncé|accesso = 6 ottobre 2016}}}}
|numero dischi di platino =
|immagine = Beyoncé - formation.jpg
|didascalia = Screenshot tratto dal video del brano
|precedente = [[Runnin' (Lose It All)]]
|anno precedente = 2015
|successivo = [[Sorry (Beyoncé)|Sorry]]
|anno successivo = 2016
|logo = Beyoncé - Formation logo.png
}}
'''''Formation''''' è un [[Singolo (musica)|singolo]] della [[cantante]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Beyoncé]], il primo estratto dal sesto album in studio ''[[Lemonade (Beyoncé)|Lemonade]]'' e pubblicato il 6 febbraio 2016.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.nme.com/news/beyonce/91295|titolo = Listen to Beyoncé's new surprise single "Formation"|editore = [[New Musical Express]]|accesso = 7 febbraio 2016}}</ref>
 
== Il singolo ==
La '''camorra''' è un'[[criminalità organizzata|organizzazione criminale]] italiana di connotazione [[mafia|mafiosa]] originaria di [[Napoli]].
''Formation'' è stato annunciato il 6 febbraio 2016 dalla stessa Beyoncé, un giorno prima della sua esibizione durante lo spettacolo di metà gara al [[Super Bowl 50]], tenutosi al [[Levi's Stadium]] di [[Santa Clarita]], in [[California]].<ref>{{Cita web|url = https://www.vox.com/2016/2/6/10927952/beyonce-formation|titolo = "Formation" showcases a side of Beyoncé we've never seen|accesso = 2016-02-12|sito = Vox}}</ref> Il singolo è stato successivamente pubblicato per il download gratuito sulla piattaforma Tidal.<ref>{{Cita web|nome = Katie|cognome = Reilly|url = http://time.com/4210856/beyonce-formation-download-free-new-single-super-bowl-show/|titolo = Watch Beyonce's New Single 'Formation'|accesso = 2016-02-12}}</ref>
 
== EtimologiaVideo del terminemusicale ==
Il [[videoclip]] del brano è stato diretto da [[Melina Matsoukas]] ed è stato pubblicato con la canzone il 6 febbraio 2016.<ref name="Nytimes">{{cita web|lingua=En|url=https://www.nytimes.com/2016/02/07/arts/music/beyonce-releases-surprise-single-formation-ahead-of-super-bowl-performance.html?_r=0|titolo=Beyoncé Releases Surprise Single 'Formation' Ahead of Super Bowl Performance|editore=[[The New York Times]]|accesso=30 agosto 2016}}</ref><ref>{{cita web|lingua=En|url=http://www.cosmopolitan.com/entertainment/music/news/a53296/beyonce-formation-lyrics/|titolo=Here Are the Best Lyrics From Beyoncé's Perfect New Song, "Formation"|editore=[[Cosmopolitan (periodico)|Cosmopolitan]]|accesso=30 agosto 2016}}</ref> È stato reso disponibile attraverso Tidal così come un video sul profilo ufficiale di [[YouTube]] della cantante dal 9 dicembre 2016<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=WDZJPJV__bQ|titolo=Formation BeyonceVevo}}</ref>. Il video è stato girato a [[Los Angeles]], [[California]], ed è dotato di riferimenti all'[[Uragano Katrina]], Antebellum e la cultura creola della Louisiana, la brutalità della polizia, il razzismo e la black pride.<ref name="Nytimes"/><ref>{{cita web|lingua=En|url=http://curbed.com/archives/2016/02/09/beyonce-formation-music-video-production-design.php|titolo=Beyoncé Shoots Secret Video in New Orleans|editore=Rap-Up|accesso=30 agosto 2016}}</ref><ref name="Popsugar">{{cita web|lingua=En|url=http://www.popsugar.com/celebrity/Celebrity-Reactions-Beyonce-Formation-Music-Video-40090669#photo-40090669|titolo=9 Celebrity Reactions That Perfectly Describe How You Felt When Beyoncé Dropped "Formation"|editore=Pop Sugar|accesso=30 agosto 2016}}</ref>
{{citazione|Dissi di una simil setta. La camorra infatti, nel significato generale del vocabolo, designa ben altro che l'associazione [...] Il vocabolo si applica a tutti gli abusi di forza o di influenza.<br />
''Far la camorra'', nel linguaggio ordinario, significa prelevar un diritto arbitrario e fraudolento.|[[Marc Monnier]], ''La camorra: notizie storiche raccolte e documentate'', 1862}}
Le ipotesi sull'etimologia del termine sono varie:
 
Il video musicale modifica la canzone in modo tale da includere interpolazioni parlate dall'artista Big Freedia e la personalità del YouTube Messy Mya, che è stato assassinato a New Orleans nel 2010.<ref name="Nytimes"/> Si comincia con Beyoncé seduta sul tetto di una [[Ford Crown Victoria Police Interceptor]] in una strada completamente allagata. Durante la fine, è visto un uomo in possesso di un giornale con la faccia di Martin Luther King Jr. con il titolo «The Truth». Seguono poi delle scene ritraenti di un ragazzo incappucciato che si esibisce in passi di [[break dance]] davanti ad alcune auto della polizia, con alle spalle un muro pieno di [[Graffitismo|graffiti]] con le parole «smettete di spararci» scritte.<ref>{{cita web|lingua=En|url=https://www.billboard.com/articles/columns/hip-hop/6867195/beyonce-formation-video|titolo=Beyoncé Drops New 'Formation' Single, Music Video|editore=[[Billboard]]|accesso=30 agosto 2016}}</ref> Beyoncé inizia ad eseguire la coreografia del brano, fino alla fine del video. Sua figlia, Blue Ivy Carter, appare in un [[cameo]].<ref name="Popsugar"/><ref>{{cita web|lingua=En|url=http://www.stereogum.com/1857868/beyonce-formation-video/mp3s/|titolo=Beyoncé – "Formation" Video|editore=[[Stereogum]]|accesso=30 agosto 2016}}</ref>
* Secondo l'[[enciclopedia Treccani]] e il linguista [[Massimo Pittau]], sarebbe legato per similitudini fonetiche e semantiche al nome dell'antica città biblica di [[Gomorra (città)|Gomorra]].<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/carneade/dizio_eponimi.html|titolo=Dizionarietto di eponimia - Treccani |accesso=18 giugno 2011}}</ref> Il passaggio semantico sarebbe avvenuto per traslazione attraverso il significato intermedio di ''vizio/malaffare'' e quindi di ''delinquenza/malavita''.<ref>{{cita web|url=http://www.pittau.it/italianistica/camorra.html|titolo=Camorra deriva da Gomorra|accesso=18 giugno 2011}}</ref>
* Secondo lo studioso [[Abele De Blasio]], professore all'[[Università degli Studi di Napoli Federico II|Università di Napoli]], deriverebbe dal termine ''Gamurra'' del [[XIII secolo]], indicante un'associazione di mercenari sardi al soldo di [[Pisa]], come riporta il primo tomo del ''Codex Diplomaticu Sardiniae''.<ref>{{Cita libro|nome=Marco|cognome=Monnier|titolo=La camorra. Notizie storiche raccolte e documentate|url=http://books.google.it/books?id=MLUiAAAAMAAJ&printsec=frontcover&dq=gamurra&source=bl&ots=_X3TTUG7h3&sig=QQKV0mHmmXWbtBr1KSS8jehrU84&hl=it&sa=X&ei=zshSUIPNA-3U4QScyoGoBQ&ved=0CD4Q6AEwAg#v=onepage&q=gamurra&f=false|anno=1863|editore=G. Barbèra editore|città=Firenze|p=63}}</ref>
* Un'altra corrente sostiene sia connesso ad una [[bisca]] frequentata dalla malavita napoletana del [[XVII secolo]].<ref>''L'Italia del Seicento'', I. Montanelli R. Gervaso, 1969, Rizzoli Editore, Milano, pag. 193 [http://books.google.it/books?ei=6KLzTbagLo3GswaitqHOBg&ct=result&id=0OoJAQAAIAAJ&q=camorra+bisca snippet da Google Libri]</ref>
* In un documento ufficiale del [[Regno di Napoli]] risalente al [[1735]], troverebbe riscontro nel significato di ''tassa sul gioco'', imposta dovuta ai protettori dei locali dediti al gioco d'azzardo.
* Si pensa anche possa fare riferimento alla [[gamurra]] che indossavano i [[Lazzari|lazzaroni napoletani]], un indumento simile alla chamarra spagnola,<ref name="Esposito">{{cita web|url=http://books.google.it/books?id=8e4MrXnkd9sC&pg=PA11&dq=origine+parola+camorra&hl=it&ei=hqPzTefCJZGTswaik9yOBg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=2&ved=0CDYQ6AEwAQ#v=onepage|titolo=Uomini di camorra: la costruzione sociale dell'identità deviante, di Maurizio Esposito|accesso=11 giugno 2011}}</ref> tipico dell'Italia tardo-medievale e rinascimentale. Nelle antiche commedie teatrali si ritrova spesso questo termine ad indicare un abito o una giacchetta molto corta.<ref name="books.google.it">{{cita web|url=http://books.google.it/books?id=LrssAAAAYAAJ&dq=gamurra%20indumento%20camorra&pg=PA366#v=onepage&q&f=false|titolo=Il Brigantaggio o l'Italia dopo la dittatura di Garibaldi, di Giacomo Oddo|accesso=11 giugno 2011}}</ref>
* Altri affermano che andrebbe connesso al termine ''morra'', ovvero ''banda''. Per cui, chi ne avesse fatto parte sarebbe stato ''c'a morra'' (con la banda). ''Morra'', comunque, può significare anche ''rissa''.
* Secondo qualche autore campano, potrebbe inoltre derivare da ''ca' murra'' e cioè ''capo della murra.'' Nella Napoli settecentesca, infatti, il [[guappo]] di quartiere doveva risolvere le dispute tra i giocatori della [[Morra|murra]] (tipico gioco di strada).
 
== StoriaAccoglienza ==
Britt Julious di ''[[Pitchfork]]'' ha paragonato ''Formation'' a ''[[Flawless (Beyoncé)|Flawless]]'' e ha aggiunto che "per Beyoncé (e anche per i suoi ascoltatori), l'insolente accettazione del proprio colore della pelle e il potere che si può sfruttare quando si fa un nome, il sostentamento e l'eredità non possono mai essere ignorati o dati per scontati.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Listen to “Formation” by Beyoncé|lingua=en|accesso=2019-06-24|url=https://pitchfork.com/reviews/tracks/17969-beyonce-formation/}}</ref> Omise'eke Natasha Tinsley, professore di studi africani all'[[Università del Texas ad Austin]], ha scritto per ''[[Time]]'' che la canzone, che molti chiamano “politica” a causa dei suoi riferimenti, differisce radicalmente da altre proteste post-Ferguson come ''Coulda Been Me'' di Trip Lee o ''[[American Oxygen]]'' di [[Rihanna]], che si concentrano sulla morte di uomini neri, poiché chiama invece le donne afroamericane a stare fianco a fianco ("in formazione").<ref>{{Cita web|url=https://time.com/4211888/beyonce-formation-activism/|titolo=Beyonce's 'Formation' Is Activism for African Americans, Women and LGBTQ People|sito=Time|lingua=en|accesso=2019-06-24}}</ref> ''[[The Daily Beast]]'' ha definito la canzone "un infuocato inno nero di potere e una chiamata alle armi".<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Kevin|cognome=Fallon|url=https://www.thedailybeast.com/articles/2016/02/06/beyonce-s-formation-a-fiery-black-power-anthem-and-call-to-arms|titolo=Beyonce’s ‘Formation’: A Fiery Black Power Anthem and Call to Arms|data=2016-02-06|accesso=2019-06-24}}</ref> Un giornalista del ''[[Rolling Stone]]'' ha scritto che "nell'era di #[[Black Lives Matter|BlackLivesMatter]], la canzone era assolutamente necessaria" e inoltre l’ha ritenuta "una potente dichiarazione di resilienza dei neri del sud".<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/music-lists/our-favorite-songs-and-videos-right-now-beyonce-kanye-west-and-more-81913/|titolo=Our Favorite Songs Right Now: Beyonce, Kanye and More|autore=Rolling Stone, Rolling Stone|sito=Rolling Stone|data=2016-03-02|lingua=en-US|accesso=2019-06-24}}</ref> ''Formation'' è stata successivamente collocata al primo posto nella lista "50 Best Songs of 2016" della stessa rivista da Rob Sheffield, che ha commentato: "''Formation'' è stata una canzone che ha tenuto viva la speranza in un anno cupo e sarà essenziale per i problemi futuri”.<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/music-lists/50-best-songs-of-2016-121196/|titolo=50 Best Songs of 2016|autore=Rob Sheffield, Rolling Stone|sito=Rolling Stone|data=2016-11-30|lingua=en-US|accesso=2019-06-24}}</ref>
 
Oltre a Sheffield di ''Rolling Stone'', anche ''[[Entertainment Weekly]]'',<ref>{{Cita web|url=https://ew.com/article/2016/12/09/ew-best-songs-2016/|titolo=The 100 Best Songs of 2016|sito=EW.com|lingua=en|accesso=2019-06-24}}</ref> ''Time'',<ref>{{Cita web|url=https://time.com/collection-post/4575319/top-10-best-songs-2016/|titolo=The Top 10 Best Songs of 2016|sito=Time|lingua=en|accesso=2019-06-24}}</ref> ''Complex'',<ref>{{Cita web|url=http://complex.com/music/best-songs-of-2016|titolo=Complex's Best Songs of 2016|sito=complex.com|accesso=2019-06-24}}</ref> ''Fuse'',<ref>{{Cita web|url=https://fuse.tv/2016/11/the-20-best-songs-of-2016|titolo=The 20 Best Songs of 2016|autore=Best of 2016|sito=Fuse|lingua=en|accesso=2019-06-24}}</ref> ''NPR'',<ref>{{Cita web|url=http://apps.npr.org/best-music-2016/list/top-songs/|sito=apps.npr.org|accesso=2019-06-24}}</ref> e ''Paste''<ref>{{Cita web|url=https://www.pastemagazine.com/articles/2016/12/the-50-best-songs-of-2016.html|titolo=The 50 Best Songs of 2016|sito=pastemagazine.com|lingua=en|accesso=2019-06-24}}</ref> hanno considerato la canzone la migliore del 2016. Nell'annuale sondaggio Pazz & Jop di ''[[Village Voice]]'' sulla migliore musica del 2016, ''Formation'' è stata posizionata al numero 1.<ref>{{Cita web|url=https://www.villagevoice.com/culture/music/|titolo=Music {{!}} Latest News|sito=www.villagevoice.com|accesso=2019-06-24}}</ref> ''Pitchfork''<ref>{{Cita web|url=https://pitchfork.com/features/lists-and-guides/9981-the-100-best-songs-of-2016/?page=10|titolo=The 100 Best Songs of 2016 - Page 10|sito=Pitchfork|lingua=en|accesso=2019-06-24}}</ref> e ''Spin''<ref>{{Cita web|url=https://www.spin.com/featured/the-101-best-songs-of-2016/|titolo=The 101 Best Songs of 2016|sito=Spin|data=2016-12-13|accesso=2019-06-24}}</ref> hanno definito la canzone la seconda migliore dell'anno, mentre ''[[New Musical Express|NME]]'' la sesta.<ref>{{Cita web|url=https://www.nme.com/list/nme-best-songs-2016-1871049|titolo=NME's Songs of the Year 2016|autore=Larry Bartleet|sito=NME|data=2016-11-26|lingua=en-US|accesso=2019-06-24}}</ref> ''[[Billboard]]'' ha classificato ''Formation'' al numero 14 nella lista "100 Best Pop Songs of 2016".<ref>{{Cita web|url=https://www.billboard.com/articles/events/year-in-music-2016/7617635/billboard-top-100-pop-songs-of-2016|titolo=Billboard's 100 Best Pop Songs of 2016: Critics' Picks|sito=Billboard|accesso=2019-06-24}}</ref>
Secondo una delle ipotesi storiche la [[società segreta]] che diede origine alla '''Bella Società Riformata''' si sarebbe formata a [[Cagliari]] nel [[XIII secolo]]<ref>[http://books.google.it/books?id=reXFmNVQ4o8C&pg=PT27&lpg=PT27&dq=camorra+cagliari&source=bl&ots=2ar2Ztbf-3&sig=ko5q0uG0R_7aOkIMLvUn4bSlViM&hl=it&sa=X&ei=LM8NUOKXGej_4QTqsc3DCg&ved=0CFQQ6AEwBw#v=onepage&q=camorra%20cagliari&f=false Penelope Green (2010) See Naples and then die Hachette UK]</ref><ref>[http://books.google.it/books?id=twKgAAAAMAAJ&q=camorra+cagliari&dq=camorra+cagliari&source=bl&ots=ePJe_Wz6m-&sig=N7vXBaiFD09t-ik2HXz73n7y9LY&hl=it&sa=X&ei=v9ANUO7OGcWA4gSBo9DrCg&ved=0CFkQ6AEwCDgK Raffaele Corso (1934) Il Folklore italiano:archivio trimestrale per la raccolta e lo studio delle tradizioni popolare italiane, Volumi 9-10, pag. 24]</ref><ref>[http://books.google.it/books?id=L5ZCAQAAIAAJ&q=camorra+cagliari&dq=camorra+cagliari&source=bl&ots=OS8HZ0O8JD&sig=FuFB6yWJIna-cWB36jfbo-3D3Yo&hl=it&sa=X&ei=YdINUK2NGOeE4gSriIHYBA&ved=0CF0Q6AEwCTgU Carlo Sanna (1978) Il gergo della Camorra. Il Vespro Editore]</ref><ref>[http://books.google.it/books?id=qF8qAQAAIAAJ&q=camorra+cagliari&dq=camorra+cagliari&source=bl&ots=B3Q4AAIbJD&sig=F3w8tkXgzJHOhQhxfCULmp1vFD4&hl=it&sa=X&ei=adMNUP6dPPHP4QTAzpXVCg&ved=0CEEQ6AEwAzgo Istituto Universitario Orientale (1984) Annali di Filologia germanica, volume 27, pag. 110]</ref> sotto il nome di ''Gamurra'' (probabilmente derivante dal medesimo nome di una giacchetta marinara tipica dell'Italia tardo medievale e rinascimentale, o dalla [[lingua araba]] ''Kumar'' gioco d'azzardo proibito dal Corano) e poi si sarebbe diffusa a [[Napoli]] intorno al [[XIV secolo]]. Secondo l'ipotesi più accettata, il termine nascerebbe invece direttamente a Napoli, intorno al XVI-XVII secolo, trovando la sua radice etimologica originaria nello stesso dialetto napoletano, venendosi a formare dalla giunzione delle parole ''c'a-morra'' (con la morra), in riferimento all'omonimo gioco di strada.
 
== Premi e riconoscimenti ==
In virtù delle notizie storiche accertate, è assai condiviso datare ai primi anni del [[XIX secolo]] la nascita della camorra partenopea intesa come organizzazione criminale segreta, «una sorta di massoneria della plebe napoletana».<ref>Giuliano Turone, ''Il delitto di associazione mafiosa'', Milano, Giuffrè Editore, 2008, p. 68.</ref><ref>Marc Monnier, ''La Camorra: Notizie storiche raccolte e documentate'', 3ª ed., Firenze, G. Barbera Editore, 1863, p. 62.</ref><ref>Salvatore Lupo, ''Storia della mafia: dalle origini ai giorni nostri'', Roma, Donzelli Editore, 2004, p. 51.</ref><ref>Maurizio Esposito, ''Uomini di camorra: la costruzione sociale dell'identità deviante'', Milano, FrancoAngeli, 2004, p. 89.</ref><ref>Giacomo Di Gennaro e Domenico Pizzuti (A cura di), ''Dire camorra oggi, Forme e metamorfosi della criminalità organizzata in Campania'', Napoli, Alfredo Guida Editore, 2009, p. 30.</ref><ref>{{en}} Tom Behan, ''The Camorra'', London, Routledge, 1996, p. 13.</ref><ref name=def-fod>{{cita web |url=http://www.thefreedictionary.com/Camorra |titolo=Camorra, Free Online Dictionary |accesso=18 luglio 2012 |lingua=en |deadurl=no |urlarchivio=https://www.webcitation.org/69FbDHBSY?url=http://img28.imageshack.us/img28/3191/camorradefinitionofcamo.png |urlmorto=sì |dataarchivio=18 luglio 2012 }}</ref>
Il video ha ricevuto sei candidature ai [[MTV Video Music Awards 2016]] per [[MTV Video Music Award al video dell'anno|Il video dell'anno]], [[MTV Video Music Award al miglior video pop|il miglior video pop]], [[MTV Video Music Award alla miglior regia|la miglior regia]], la miglior coreografia, il miglior montaggio e la miglior fotografia, vincendo tutte le categorie.<ref>{{cita web|lingua=En|url=http://www.idolator.com/7644455/mtv-video-music-awards-2016-full-winners-list|titolo=MTV Video Music Awards 2016: Full Winners’ List|editore=Idolator|accesso=30 agosto 2016}}</ref>
 
Ai [[Grammy Awards 2017]] il singolo riceve tre nomination tra cui [[Record of the Year]], [[Song of the Year]] e Video dell'Anno, vincendo quest'ultimo.<ref>{{Cita web|url=https://www.grammy.com/artist/beyonce|titolo=Grammy Awards}}</ref>
=== Il mito e le origini ===
Secondo scrittori come [[Marc Monnier]], rettore della [[Università di Ginevra]] e tra i primi ad aver dedicato un testo sulla camorra e ad averla analizzata<ref>[http://www.librizziacolori.it/4%20Gatani/glisvizzeria_napoli.htm gli svizzeri a Napoli<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, il termine camorra deriverebbe da gamurra e avrebbe origine non napoletana, ma sardo/pisana. La prima citazione del termine si ha infatti in un documento medievale [[pisa]]no. Una delle ipotesi storiche della camorra vede questa nascere e svilupparsi in [[Medioevo|periodo medievale]] nei quartieri portuali della città di [[Cagliari]] e intorno al [[XIII secolo]], quando era necessario per [[Pisa]], che allora regolava la politica del luogo, controllare gli isolani ed evitare che questi potessero unirsi e creare sommosse. Furono usate bande di mercenari isolani armati, il cui compito era quello di pattugliare i diversi borghi e mantenere così l'ordine pubblico<ref>http://www.bibliocamorra.altervista.org/index.php?option=com_content&view=article&id=51&Itemid=34</ref><ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/camorra_res-a7a8dee8-8bac-11dc-8e9d-0016357eee51_(Enciclopedia-Italiana)/ Camorra in “Enciclopedia Italiana” – Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>http://www.sardegnadigitallibrary.it/documenti/1_151_20080911152404.pdf</ref><ref>[http://www.camera.it/_bicamerali/leg15/commbicantimafia/documentazionetematica/28/104/schedabase.asp Sportello Scuola e Università della Commissione Parlamentare Antimafia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{cita web |url=http://www.azionecattolicanola.it/wp-content/uploads/2008/11/10.03_morti-di-mafia.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=27 settembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131002204127/http://www.azionecattolicanola.it/wp-content/uploads/2008/11/10.03_morti-di-mafia.pdf |dataarchivio=2 ottobre 2013 }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.pbmstoria.it/dizionari/storia_mod/c/c037.htm# |titolo=camorra<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=20 novembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160609210111/http://www.pbmstoria.it/dizionari/storia_mod/c/c037.htm# |dataarchivio=9 giugno 2016 |urlmorto=sì }}</ref><ref>http://veprints.unica.it/159/1/pistuddi_anna.pdf</ref><ref>http://www.sardegnacultura.it/documenti/7_26_20060404155114.pdf</ref>
Tale gestione di potere passerà in seguito dalle mani dei governanti pisani a quelle dei governanti aragonesi: protettorato, gabelle, [[gioco d'azzardo]] e tangenti forniranno loro le entrate necessarie per mantenere in piedi tale organizzazione malavitosa, ormai composta e diretta da ''capibastone'' della plebe.
 
== Esibizioni dal vivo ==
Secondo questa ipotesi i gruppi di mercenari sardi lasciano [[Cagliari]] e raggiungono la [[Campania]] e vi si stabiliscono nel [[XVI secolo]], durante il governatorato spagnolo. A differenza delle altre organizzazioni criminali, diffuse soprattutto in [[campagna]], la camorra attecchisce velocemente in [[città]], tra la popolazione locale, nei [[quartiere|quartieri]] più popolosi, organizzandosi in'' famiglie'' (o clan), capitanate da criminali provenienti dai più bassi strati della società napoletana, che oltre a fungere da mercenari pagati dagli alti ceti sociali, per esercitare il controllo delle bische, si rendevano allo stesso tempo anche autori di soprusi, abusando del potere conferitogli. Queste bande infatti commettevano illeciti ai danni delle povere persone del popolo, come raccontato in un documento dell'epoca:
Beyoncé ha eseguito la canzone durante lo spettacolo dell’Halftime [[Super Bowl 50]], che è stato iniziato dai [[Coldplay]] al [[Levi's Stadium]] di [[Santa Clara (California)|Santa Clara]], in [[California]], il 7 febbraio 2016.<ref>{{Cita web|url=https://www.huffpost.com/entry/beyoncé-on-why-she-performed-formation-at-the-super-bowl_n_56ba1ccbe4b0c3c5504eda4b|titolo=Beyoncé On Why She Performed 'Formation' At The Super Bowl|autore=Brennan Williams|sito=HuffPost|data=2016-02-09|lingua=en|accesso=2019-06-24}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.vox.com/2016/2/6/10927952/beyonce-formation|titolo="Formation" showcases a side of Beyoncé we've never seen|autore=Alex Abad-Santos|sito=Vox|data=2016-02-06|accesso=2019-06-24}}</ref> La sua esibizione è iniziata dopo che [[Bruno Mars]] ha terminato ''[[Uptown Funk]]''. Indossava un abito di pelle nera e dorata e si è unita nuovamente verso la fine con Mars. Il duo ha terminato la canzone di Mars e ha continuato a eseguire coreografie. Jon Caramanica del ''[[The New York Times]]'' ha elogiato la prestazione energetica complessiva della cantante, concludendo che aveva superato i Coldplay. Sentiva che Beyoncé era l'unica artista in grado di promuovere nuove canzoni durante l'evento e di "camminare sul filo del rasoio culturale di consegnare una canzone con così potenti dichiarazioni di orgoglio nero su un palcoscenico che preferisce la neutralità studiata".<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Jon|cognome=Caramanica|url=https://www.nytimes.com/2016/02/08/sports/football/beyonce-coldplay-super-bowl-halftime-show.html|titolo=Review: It’s Coldplay, Starring Beyoncé, at Super Bowl Halftime Show|pubblicazione=The New York Times|data=2016-02-07|accesso=2019-06-24}}</ref> Uno scrittore di ''Rolling Stone'' ha definito la performance, con tributi a [[Michael Jackson]] e alle [[Pantere Nere]], "impressionante".<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/music-lists/our-favorite-songs-and-videos-right-now-beyonce-kanye-west-and-more-81913/|titolo=Our Favorite Songs Right Now: Beyonce, Kanye and More|autore=Rolling Stone, Rolling Stone|sito=Rolling Stone|data=2016-03-02|lingua=en-US|accesso=2019-06-24}}</ref>
 
Formation è stato il numero di apertura del [[The Formation World Tour]] della cantante con la prima esibizione a [[Miami]] al [[Marlins Park]] il 27 aprile 2016.<ref>{{Cita web|url=https://www.etonline.com/music/187648_beyonce_kicks_off_formation_tour_miami_jay_z_shows_support_but_does_not_perform|titolo=Beyonce Kicks Off 'Formation' Tour in Miami, Jay Z Shows Support But Doesn't Perform|sito=Entertainment Tonight|lingua=en-US|accesso=2019-06-24}}</ref> È stato eseguito con la cantante sostenuta da ballerini vestiti con calzamaglia in paillettes nere e cappelli con ampi bordi.<ref>{{Cita web|url=https://www.billboard.com/articles/news/7348580/beyonce-formation-world-tour-prince-purple-rain|titolo=Beyonce Pays Tribute to Prince, Dedicates 'Halo' to Jay Z as 'Formation World Tour' Kicks Off in Miami|sito=Billboard|accesso=2019-06-24}}</ref> ''Formation'' è stato anche interpretato come parte di un medley di canzoni di ''Lemonade'' agli ''[[MTV Video Music Awards 2016]]'' il 28 agosto 2016, insieme a ''[[Pray You Catch Me]]'', ''[[Hold Up]]'', [[Sorry (Beyoncé)|''Sorry'']] e ''[[Don't Hurt Yourself (Beyoncé)|Don’t Hurt Yourself]]''. Ha terminato la performance proprio con la canzone, con i suoi ballerini che formano il simbolo femminista alla fine. Un critico di ''Rolling Stone'', Rob Sheffield, ha commentato che Beyoncé "ha dato il via al tutto con un stomp di 16 minuti attraverso il libro di canzoni di ''Lemonade''", considerando la performance come "una delle esibizioni dal vivo incredibilmente emozionanti nella storia degli award show".<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/music-features/how-beyonce-demolished-the-2016-video-music-awards-middle-fingers-up-248053/|titolo=How Beyonce Demolished the 2016 Video Music Awards: Middle Fingers Up|autore=Rob Sheffield, Rob Sheffield|sito=Rolling Stone|data=2016-08-29|lingua=en-US|accesso=2019-06-24}}</ref>
{{citazione|facimme caccià l’oro de’ piducchie|dal libro "La camorra" di [[Monnier]]}}
 
== Successo commerciale ==
I progenitori della camorra storica, quella ottocentesca, esistevano nel XVII secolo ed erano detti ''compagnoni'' che si muovevano in quattro e vivevano alle spalle di prostitute, controllando il gioco d'azzardo e facendo rapine. In ogni quartiere napoletano c'era un gruppo di ''compagnoni'' di cui era membro anche qualche nobile. Il loro luogo d'incontro era la taverna "del Crispano", presso l'attuale [[Stazione Centrale di Napoli]]. Anche il canonico [[Giulio Genoino (XVII secolo)|Giulio Genoino]], ispiratore della rivolta di [[Masaniello]], si faceva proteggere da ''compagnoni''. Vi erano pure i ''cappiatori'', ladri di strada, e i ''campeadores'', rapinatori con coltelli. Alla fine del XVII secolo a Napoli ci furono 1338 impiccati, 17 capi giustiziati, 57 decapitati, 913 condannati alla galera. Nel periodo del vicereame spagnolo il criminale più noto fu Cesare Riccardi, detto "abate Cesare", a capo di una banda di criminali.<ref>[http://www.storiain.net/storia/le-scorrerie-dellabate-cesare-bandito-nella-basilicata-del-xvii-secolo/ LE SCORRERIE DELL’ABATE CESARE, BANDITO NELLA BASILICATA DEL XVII SECOLO]</ref><ref>"Le radici spagnole della camorra", ''Focus storia'', febbraio 2017, n. 124, pag. 109.</ref>
Precedentemente al suo rilascio ufficiale come singolo, ''Formation'' debuttò nono nella [[Bubbling Under Hot 100 Singles|Billboard Bubbling Under Hot 100 Singles]].<ref>{{Cita web|url=https://headlineplanet.com/home/2016/02/23/andra-day-alessia-cara-ty-dolla-ign-beyonce-zendaya-score-bubbling-under-hot-100-debuts/|titolo=Andra Day, Alessia Cara, Ty Dolla $ign, Beyonce, Zendaya Score Bubbling Under Hot 100 Debuts|sito=Headline Planet|data=2016-02-23|lingua=en-US|accesso=2019-04-26}}</ref> Dopo il rilascio dell’album ''[[Lemonade (Beyoncé)|Lemonade]]'', debuttò decima nella [[Billboard Hot 100]], diventando la prima top 10 della cantante da [[Drunk in Love|Drunk In Love]] del [[2014]] e il suo singolo ad entrare più in alto della classifica, sorpassando ''[[Ring the Alarm|Ring The Alarm]]'' e [[Drunk in Love|''Drunk In Love'']] che debuttarono dodicesime.<ref>{{Cita web|url=https://www.billboard.com/articles/columns/chart-beat/7350427/desiigner-drake-hot-100-prince-beyonce-top-10|titolo=Desiigner Holds Off Drake Atop Hot 100, Prince & Beyonce Hit Top 10|sito=Billboard|accesso=2019-04-26}}</ref>
 
Nella [[Official Singles Chart|UK Singles Chart]], debuttò trentunesima mentre mentre nell’ARIA Singles Chart raggiunse la diciassettesima posizione.<ref>{{Cita web|url=https://www.officialcharts.com/charts/singles-chart/20160429/7501/|titolo=Official Singles Chart Top 100 {{!}} Official Charts Company|sito=www.officialcharts.com|lingua=en|accesso=2019-04-26}}</ref> Nell’ARIA Urban Chart, arrivò in vetta e al secondo posto di trovava [[Hold Up]] della cantante stessa.<ref>{{Cita web|url=http://cdn.aria.com.au/pdfs/F3E750F8F06CBCAA990017F9B7FB80F60BD7268589925364AF4383E35ED58B0C/ARIA%20Urban%20Singles%20Chart.pdf|titolo=}}</ref> Nella [[Canadian Hot 100]], si spinse fino alla trentaduesima posizione e viene certificato disco d’oro per aver venduto oltre 40.000 copie nel territorio canadese.<ref>{{Cita web|url=https://musiccanada.com/gold-platinum/?_gp_search=Formation%20Beyonce|titolo=}}</ref>
=== La carestia del 1764 ===
Il medico e storico napoletano [[Salvatore De Renzi]] ([[1800]] - [[1872]]), in un saggio pubblicato nel [[1868]] sulla carestia nel [[Regno di Napoli]] del [[1764]]<ref>Napoli nell'anno 1764, ossia Documenti della carestia e della epidemia che desolarono Napoli nel 1764:preceduti dalla storia di quelle sventure, Nobile, 1868</ref> imputa alla presenza di camorristi una delle cause della carestia, poiché questi, intervenendo ad accaparrare a fini speculativi il grano ed altri generi alimentari, ne turbavano il libero mercato: ''"nel seno stesso delle amministrazioni si costituivano numerose consorterie di camorristi, i quali cercavano di profittare dei pubblici bisogni e le carestie avvenivano allora come effetto di deplorabili sistemi annonari e quale conseguenza della immoralità degli uomini ed erano meno scusabili della stessa peste"''.
 
== Classifiche ==
=== La ''Bella Società Riformata'' ===
{|class="wikitable"
[[File:Camorristi-1906.jpg|thumb|Uomini e donne della camorra sfregiati (disegni del [[1906]]).]]
!Classifica (2016)
Nel [[1820]] la "''Bella Società Riformata''" si costituì ufficialmente, riunendosi nella [[chiesa di Santa Caterina a Formiello]] a [[Porta Capuana]]; i camorristi napoletani definivano la loro organizzazione anche come "''Società della Umirtà''" o "''Annurata Suggità''" ("''[[Onorata società (termine)|Onorata Società]]''") per alludere alla difesa del loro "onore", che consisteva nell'[[omertà]] (''Umirtà''), cioè il codice malavitoso del silenzio e dell'obbligo a non parlare degli affari interni all'organizzazione con la polizia<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/onorata-societa/ Onorata Societa nell'Enciclopedia Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://books.google.it/books?id=B1U47jkA8q8C&pg=PA48&dq=societ%C3%A0+della+umirt%C3%A0&hl=it&sa=X&ei=6LHJUqXaBK6XyQPcvIHADA&ved=0CDcQ6AEwAA#v=onepage&q=societ%C3%A0%20della%20umirt%C3%A0&f=false Alberto Consiglio, ''La camorra a Napoli'', 2005]</ref>.
!Posizione<br />massima
 
Per accedere all'organizzazione era previsto un vero e proprio rito di iniziazione definito "''zumpata''" (o dichiaramento) che consisteva in una sorta di duello rusticano. Questo si spiega soprattutto con il fatto che i camorristi ebbero sempre l'ambizione di imitare i nobili. Impiegando il coltello o la spada cercavano di dimostrare il loro "valore" in questa sorta di scontri. Le fasi preliminari della zumpata erano l'''appìcceco'', il litigio, il ragionamento, tentativo di composizione della controversia, banchetto e poi duello. Se il combattimento all'arma bianca si poteva tenere in una qualsiasi zona affollata l'utilizzo di una pistola richiedeva, invece un luogo solitario.
 
In origine il sodalizio si occupa principalmente della riscossione del [[pizzo (mafia)|pizzo]] da alcuni dei numerosi biscazzieri, che affollano le strade dei quartieri popolari di [[Napoli]]. Ben presto, però, conseguentemente all'[[unità d'Italia]], il fenomeno dilaga e le [[estorsione|estorsioni]] iniziano a danneggiare la quasi totalità dei [[commercio|commercianti]].
Nonostante le violenze e i [[reato|crimini]] perpetrati, i [[camorrista|camorristi]] godono della benevolenza del popolo al quale, in una situazione come quella post-unitaria di totale disinteresse delle istituzioni per i problemi sociali, garantiscono un minimo di "giustizia".<ref>{{cita libro|titolo=La mafia in Italia|autore=Antonio Giangrande|p=200}}</ref>
 
Tra le principali fonti di risorse economiche della camorra si ricordano:
 
# Il “''Barattolo''” che era la percentuale di circa il 20% sugli introiti dei biscazzieri;
# lo “''Sbruffo''” era, invece, la tangente su tutte le altre attività (dai facchini ai venditori ecc.);
# un particolare regime di tassazione per la prostituzione;
# il ''gioco piccolo'' (una sorta di [[Lotto]])
 
Sotto il regno di [[Francesco I delle Due Sicilie|Francesco I]] la camorra godette del favore della casa reale, ad essa erano anche affiliati Michelangelo Viglia valletto del re e la cameriera della regina, Caterina De Simone<ref>vedi pag. 23, V. Paliotti, 2002</ref>
 
Nei primi anni del regno di [[Ferdinando II delle Due Sicilie|Ferdinando II]] divenne famoso Michele Aitollo detto "Michele 'a Nubiltà', costui i giovedì presiedeva una sorta di corte di giustizia in un basso napoletano, per dirimere litigi fra persone del popolo minuto, e talvolta per questa sua funzione pacificatrice si pronunciava anche su persone inviategli da Luigi Salvatores, commissario di Pubblica Sicurezza del rione Porto, e perfino Gennaro Piscopo il prefetto di polizia<ref>vedi pag. 25, V. Paliotti, 2002</ref>.Intorno al 1840, Aniello Ausiello di Porta Capuana spadroneggiava. I guadagni alla sua ''paranza'' arrivavano dalla partecipazione alle periodiche aste organizzate dall'esercito, che vendeva in quel modo i cavalli di scarto<ref name="La camorra di Gigi Di Fiore">La camorra di Gigi Di Fiore.</ref>.
Secondo [[Marc Monnier]], "la camorra fu rispettata, usata spesso sotto i Borbone fino al [[1848]]. Essa formava una specie di polizia scismatica, meglio istruita sui delitti comuni della polizia ortodossa, che occupavasi soltanto dei delitti politici. [...] Inoltre la camorra [...] era incaricata della polizia delle prigioni, dei mercati, delle bische, dei lupanari e di tutti i luoghi malfamati della città".<ref>{{Cita libro |url = http://books.google.it/books?id=tGo5AAAAcAAJ&dq=camorra%20borboni&hl=it&pg=PA84#v=onepage&q=camorra%20borboni&f=false |accesso= 19 novembre 2011 |autore =[[Marc Monnier]] |titolo = La Camorra: Notizie storiche raccolte e documentate|editore = |p = 84 }}</ref> Con lo scoppio della [[Rivoluzione del 1848|rivoluzione]] infatti alcuni importanti camorristi (quali Luigi Cozzolino detto il "Persianaro", Michele Russomartino detto il "Piazziere", Andrea Esposito detto “Andreuccio di Porta Nolana” e addirittura il capo della camorra del quartiere Mercato Salvatore Colombo, entrato nella setta dell’Unità Italiana) passarono dalla parte dei liberali nella lotta anti-assolutista, partecipando agli scontri di piazza<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Antonio Fiore|titolo=La politicizzazione della camorra. Le fonti di polizia a Napoli (1848-60)|rivista=Meridiana. Rivista di storia e scienze sociali|numero=78}}</ref>. Ciò determinerà le prime repressioni su vasta scala della camorra a Napoli, portate avanti dai ministri della polizia Gaetano Peccheneda prima (nel 1849-50) e Luigi Ajossa poi (nel 1859-60).
 
=== Il ruolo nell'unità d'Italia ===
{{Vedi anche|Liborio Romano|Repubblica di Santo Stefano}}
Quando nel [[1860]], [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] sbarcò in [[Sicilia]], la camorra ne approfittò appoggiando i Savoia contro la dinastia regnante dei [[Borbone di Napoli|Borbone]]. La "ricompensa" nella politica camorristica fu concordata con i malavitosi dal prefetto di Polizia nominato da re [[Francesco II delle Due Sicilie]], [[Liborio Romano]], il quale lasciò il controllo di [[Napoli]] alla camorra durante la fase di transizione del regno, al fine di evitare possibili rivoluzioni incoraggiate dai [[Borbone di Napoli|Borbone]] in esilio.
 
Il nuovo ministro degli interni del nuovo [[Regno d'Italia]], [[Silvio Spaventa]], ruppe con la camorra e cercò di estirpare il fenomeno e ripristinare la legalità.{{senza fonte}} Nel [[1911]], si tenne a [[Viterbo]] il [[processo Cuocolo]] per l'omicidio di Gennaro Cuocolo e Maria Cutinelli e, grazie alle confessioni del [[camorrista]] pentito Gennaro Abbatemaggio, vennero inflitte severe pene ai maggiori esponenti dell'organizzazione. La sera del 25 maggio [[1915]], nelle [[Cimitero delle Fontanelle|Caverne delle Fontanelle]], nel popolare [[rione Sanità]], i camorristi, presieduti da [[Gaetano Del Giudice]], decretarono lo scioglimento della Bella Società Riformata; in realtà l'associazione era già stata decimata nel corso del processo Cuocolo.
 
=== Il XX secolo, dittatura fascista e il dopoguerra ===
{{vedi anche|Camorra newyorkese|Pasquale Simonetti|Assunta Maresca}}
Mussolini sottovalutò il fenomeno camorristico, tanto che concesse la grazia a molti dei camorristi condannati a Viterbo, sicuro che nel nuovo assetto dittatoriale questi non avrebbero costituito più un pericolo.
Molti delinquenti diventarono squadristi entrando a far parte delle squadre fasciste ed ebbero in cambio il silenzio sul loro passato.<ref>Enzo Ciconte, Storia criminale. La resistibile ascesa di mafia, 'ndrangheta e camorra, dall'Ottocento ai giorni nostri, Rubbettino Editore, 2008.</ref>. Nel 1921, proliferano i sindacati padronali da contrapporre a quelli operai. Il fascismo usa una tattica abile. Usa i camorristi per reprimere la delinquenza, con il miraggio di cancellare loro i reati e assicurare impieghi. In molti si prestano a questo disegno.<ref name="ReferenceA" />. E, naturalmente, per animarli, servono squadre armate pronte a tutto, che non hanno nulla da perdere. Il primo sindacato padronale è quello dei camerieri. Nasce con l'appoggio di Guido Scaletti, piccolo camorrista della zona dei Quartieri Spagnoli.<ref name="ReferenceA">{{cita libro |titolo=La Camorra e le sue storie |autore=Gigi Di Fiore |editore=UTET |anno=2016 |isbn=978-88-511-3764-9}}</ref>Arturo Cocco, ad esempio, camorrista del quartiere Sanità aveva fiutato il vento e si era gettato tra le braccia del regime. Il suo ascendente nella sua zona d'origine poteva ben servire a controllare che tutto andasse a dovere e la polizia si avvantaggiava dei servigi di Cocco<ref name="ReferenceA"/>.Un altro guappo violento, Marco Buonocuore, sparò a un operaio antifascista e ottenne buoni incarichi pubblici. L'iscrizione al Partito Fascista era comunque agevolata, senza tener conto della fedina penale<ref name="ReferenceA"/>. Al quartiere Sanità, Salvatore Cinicola, detto ''macchiudella'' con un passato da guappo, fu ben lieto, in cambio di favori e onori, di diventare informatore della polizia, facendo, come amava ripetere da ''veleno della malavita''. Il 25 luglio del 1943, con la caduta di "Mussolini", la gente del quartiere tentò di linciarlo. Fu proprio Luigi Campoluongo a salvarlo. La vita gli fu risparmiata, ma la gente lo costrinse comunque a girare per via dei Vergini tutto imbrattato di sterco<ref name="ReferenceA"/>. Anche a Bagnoli ci furono personaggi violenti impegnati a tenere a freno gli operai dell'Ilva(poi Italsider): i fratelli Vittorio e Armando Aubry<ref name="ReferenceA"/>. In cambio, fino al 1935, ottennero l'appalto delle operazioni di carico e scarico ai pontili della fabbrica. Un controllo che consentiva anche buoni guadagni con il contrabbando, che passava attraverso quella piattaforma. Poi, cominciò la stretta del regime. La mano ferma contro la criminalità, che agli inizi era servita al fascismo per affermarsi. Centinaia di delinquenti, piccoli e grandi, vennero inviati al confino. L'obiettivo era duplice: arrestare i camorristi scomodi, restii ai patti con la polizia: dare all'opinione pubblica dimostrazione di una mano ferma contro la criminalità, legando ancora di più al regime i delinquenti più morbidi<ref name="ReferenceA"/>. Scrive Paolo Ricci:''"La camorra aveva riacquistato parte nella sua consistenza nel marasma del dopoguerra. Tuttavia essa non aderì in un primo momento che in minima parte all'invito dei fascisti.[...] Fu un periodo confuso, in cui in certi quartieri ( ad esempio ai Vergini) la camorra (o quello che rimaneva , trasformata, adattata ai nuovi tempi, di essa) si alleò con il popolo nella lotta contro le squadracce d'azione e in altri quartieri, specie in quelli di periferia, invece, i guappi facevano parte delle squadre di azione [...] Nelle fabbriche i padroni e i dirigenti puntavano sui guappi per spezzare l'unità operaia<ref name="ReferenceA"/>.
Negli anni di crescita del fascismo, quando nel partito di Mussolini a Napoli si fronteggiano il movimentismo di Aurelio Padovani con le tendenze istituzionali di Paolo Greco, nei diversi quartieri gli appoggi malavitosi non sono chiari<ref>{{Cita libro|nome=Di Fiore,|cognome=Gigi.|titolo=Potere camorrista : quattro secoli di malanapoli|url=http://worldcat.org/oclc/30079756|accesso=11 febbraio 2019|data=1993|editore=A. Guida|OCLC=30079756|ISBN=88-7188-084-6}}</ref>.
A Casignana spararono contro i contadini che avevano occupato le terre<ref name="Ciconte">{{cita libro |titolo=campieri e mafiosi in camicia nera insieme ai carabinieri |autore=Enzo Ciconte |collana=Storia criminale.La resistibile ascesa di mafia, 'ndrangheta e camorra, dall'Ottocento ai giorni nostri |editore=Rubbettino Editore |anno=2008}}</ref>.
Nell'immediato dopoguerra, il soggiorno obbligato a [[Napoli]], imposto dal governo degli [[Stati Uniti d'America|U.S.A.]] al boss di [[Cosa nostra statunitense]] [[Lucky Luciano]] contribuì al superamento della dimensione locale del fenomeno e all'inserimento dei camorristi [[Campania|campani]] nei grandi traffici illeciti internazionali, quali il [[contrabbando]] di sigarette in collegamento con il [[clan dei marsigliesi]].
Tuttavia, in questa fase, la camorra non ha la struttura verticistica che la caratterizzava nei secoli precedenti, né tanto meno ha un potere decisionale sugli affari che svolge con la mafia, per i quali molto spesso è solo un vettore e si presenta come una pluralità di famiglie più o meno legate tra loro. È ancora l'epoca della "camorra dei campi" e dei mercati. Infatti, una delle figure di spicco del periodo è [[Pasquale Simonetti]], (detto'' Pascalone 'e Nola'' per il suo grosso fisico e per la sua origine), un camorrista che controllava il [[racket]] dei mercati generali di [[Napoli]], la cui uccisione sarà poi vendicata da sua moglie [[Assunta Maresca]] (detta "''Pupetta''"), il cui processo penale avrà un'eco di livello nazionale.
 
=== Gli anni dai '70 ai '90: dalla ''Nuova Camorra Organizzata'' al ''clan dei casalesi'' ===
{{Vedi anche|Carmine Alfieri|Clan dei casalesi|Faida tra Nuova Camorra Organizzata e Nuova Famiglia|Nuova Camorra Organizzata|Nuova Famiglia}}
Gli anni [[1973]]-[[1974]] videro un boom del contrabbando di [[sigaretta|sigarette]] estere, che aveva il suo centro di smistamento a [[Napoli]]: infatti nei primi [[anni 1970|anni settanta]] numerosi mafiosi [[Palermo|palermitani]] ([[Stefano Bontate]], Vincenzo Spadaro, [[Gaetano Riina]] e Salvatore Bagarella) vennero inviati al [[soggiorno obbligato]] in [[Campania]]<ref name=autogenerato1>{{Cita news|url=http://www.csm.it/quaderni/quad_99a/quad_99_3.pdf|titolo=L'atteggiarsi delle associazioni mafiose sulla base delle esperienze processuali acquisite: la Camorra - Procura della Repubblica di Napoli|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070205102450/http://www.csm.it/quaderni/quad_99a/quad_99_3.pdf|dataarchivio=5 febbraio 2007}}</ref>, consentendogli di avviare rapporti con [[Michele Zaza]] e altri camorristi [[Napoli|napoletani]], attraverso i quali acquistavano i carichi di sigarette<ref>[http://www.scuoladusmetnicolosi.it/didattica/noisiamo/antologia/a-imiliardidelladroga.htm I miliardi della droga]</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/10/03/napoli-palermo-cosi-comincio-la-grande-alleanza.html?ref=search Napoli e Palermo così cominciò la grande alleanza - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>; addirittura nel [[1974]] i mafiosi siciliani provvidero ad [[Punciuta|affiliare]] a [[Cosa nostra]] Zaza, i [[Clan Nuvoletta|fratelli Nuvoletta]], [[Antonio Bardellino]] e altri in modo da tenerli sotto controllo e di lusingarne le vanità, autorizzandoli anche a formare una propria [[Famiglia (mafia)|Famiglia]] a [[Napoli]]: secondo il collaboratore di giustizia [[Antonino Calderone]], il capo della [[Famiglia (mafia)|Famiglia]] di [[Napoli]] era Salvatore Zaza (fratello di Michele), il ''[[consigliere (mafia)|consigliere]]'' era Giuseppe Liguori (detto "Peppe 'o Biondo", suocero di [[Michele Zaza]]) e i [[capodecina|capidecina]] erano Giuseppe Sciorio e i [[Clan Nuvoletta|fratelli Nuvoletta]]<ref>[http://archiviopiolatorre.camera.it/img-repo/fondo_zupo/Sez._I_serie_0001_Vol_022.pdf Interrogatorio del collaboratore di giustizia Antonino Calderone]</ref>.
 
Nella metà degli [[anni 1970|anni settanta]], dal [[carcere di Poggioreale]], nel quale è rinchiuso per [[omicidio]], [[Raffaele Cutolo]] inizia a realizzare il suo progetto: ristrutturare la camorra come organizzazione gerarchica in senso mafioso, sfruttando il nuovo business della [[droga]]; nasce così la [[Nuova Camorra Organizzata]] (N.C.O.).
 
La [[Nuova Camorra Organizzata|NCO]] tentò di imporre il controllo su tutte le attività illecite e ciò spinse le organizzazioni contrabbandiere napoletane e siciliane, rappresentate da Zaza, dai [[Clan Nuvoletta|fratelli Nuvoletta]] e da Bardellino, a riunirsi sotto il nome di [[Nuova Famiglia]] (NF), per portare [[guerra]] alla camorra [[Raffaele Cutolo|cutoliana]].<ref name=autogenerato1 /> La guerra tra le due organizzazioni criminali è spietata e si conclude nei primi [[anni 1980|anni ottanta]] con la sconfitta della [[Nuova Camorra Organizzata|NCO]]. Le vittime sono molte centinaia, tra esse anche molti innocenti. In questa fase ci fu anche una connessione generata dal "[[Ciro Cirillo|Caso Cirillo]]" tra camorra e [[Brigate Rosse]]. Dal 1979 la camorra ha ucciso 3600 persone, tra esse anche molti innocenti.<ref>{{cita libro|titolo=Gomorra|autore=Roberto Saviano|p=133|anno=2011}}</ref>.
 
Nel [[1992]] il boss [[Carmine Alfieri]] tentò di dare alla malavita organizzata nella regione una struttura verticistica creando la ''Nuova Mafia Campana'' (NMC),<ref>[https://books.google.it/books?id=AZwrAQAAQBAJ&pg=PA31&lpg=PA31&dq=Nuova+Mafia+Campana&source=bl&ots=lRHLp2JshC&sig=pd77b4LtUgzmPNrumUDfqYEQnk4&hl=it&sa=X&ei=5eI_VausNMjnUqqcgfAI&ved=0CCUQ6AEwATgK#v=onepage&q=Nuova%20Mafia%20Campana&f=false ''La mafia allo specchio la trasformazione mediatica del mafioso'' di Marina D'Amato FrancoAngeli editore, Milano 2013 pag. 31]</ref> anch'essa scomparsa dopo poco tempo, ma nel corso degli anni novanta la camorra rafforza la sua struttura di tipo orizzontale (con varie bande territoriali più o meno in lotta tra loro) non verticistica fatta eccezione per alcuni pochi [[cartello|cartelli]], tra cui il [[clan dei casalesi]] che si strutturò in modo verticistico, formato da una dozzina di clan con una cassa comune.{{senza fonte}}
 
=== Il XXI secolo ===
{{Vedi anche|Faida di Scampia}}
All'inizio degli [[anni 2000]] l'organizzazione gode ancora di un certo potere, dovuto anche ad appoggi di tipo politico, che le consente il controllo delle più rilevanti attività economiche locali, in particolare modo nell'hinterland napoletano e casertano. Oggi la camorra conta migliaia di affiliati divisi in oltre 200 famiglie attive in tutta la Campania. Sono segnalati insediamenti della camorra anche all'estero, come nei [[Paesi Bassi]], [[Repubblica Dominicana]], [[Spagna]], [[Brasile]], [[Portogallo]], [[Russia]], [[Francia]], [[Romania]], [[Germania]], [[Polonia]] ed [[Albania]].
 
I gruppi si dimostrano molto attivi sia nelle attività economiche (infiltrazione negli appalti pubblici, [[immigrazione clandestina]], sfruttamento della [[prostituzione]], [[Riciclaggio di denaro|riciclaggio di denaro sporco]], [[usura]] e [[traffico di droga]]) sia sul fronte delle alleanze e dei conflitti. Quando infatti un clan vede messo in discussione il proprio potere su una determinata zona da parte di un altro clan, diventano molto frequenti omicidi e agguati di stampo intimidatorio. Il ritorno al [[contrabbando]] di sigarette è dovuto ai recenti cambiamenti avvenuti all'interno di alcuni gruppi di camorra. In particolare l'attività è risorta nell'area nord di Napoli, dove opera il gruppo formato dai Sacco-Bocchetti-Lo Russo che, uscito dall'[[alleanza di Secondigliano]], ha recuperato parecchio spazio e deciso di investire in questa attività, visto che i canali della droga sono controllati da altri gruppi, in particolare quello degli Amato-Pagano. A Napoli città il fenomeno è ancora limitato anche se in crescita, soprattutto nella zona dei [[clan Mazzarella|Mazzarella]] ([[Mercato (Napoli)|Mercato]] e Case Nuove). Il 7 febbraio [[2008]] viene arrestato il boss [[Vincenzo Licciardi]], tra i 30 latitanti più pericolosi d'[[Italia]]. Era considerato il capo dell'[[alleanza di Secondigliano]].<ref>[http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/camorra-catturato/arrestato-licciardi/arrestato-licciardi.html Camorra, arrestato il boss Licciardi Era tra i 30 latitanti più pericolosi - cronaca - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
== La situazione corrente ==
{{F|Sociologia|giugno 2018|Gran parte della sezione risulta priva di riferimenti bibliografici puntuali, tanto più necessari, data la complessità e valenza degli argomenti esposti}}
{{citazione|Pasquale Villari, nel primo grande affresco sociologico sulla camorra che fu (ed è) "Lettere meridionali", dopo aver descritto le condizioni di vita nel centro storico di Napoli, così concludeva: "Finché dura lo stato presente di cose, la camorra è la forma naturale e necessaria della società che ho descritto. Mille volte estirpata, rinascerà mille volte."|[[Isaia Sales]], ''Napoli e il paradosso della guerra sociale'' [[Il Mattino]], 5 febbraio 2016, pagina 1}}
Grande risalto ha avuto negli anni [[2004]] e [[2005]] la cosiddetta [[faida di Scampia]], una guerra scoppiata all'interno del [[clan Di Lauro]] quando alcuni affiliati decisero di mettersi in proprio nella gestione degli stupefacenti, rivendicando così una propria autonomia e negando di fatto gli introiti al clan Di Lauro, del boss [[Paolo Di Lauro]], detto ''Ciruzzo 'o Milionario''. Ma questa faida non è l'unica contesa tra clan sul territorio napoletano. Numerose sono le frizioni e gli scontri tra le decine di gruppi che si contendono le aree di maggiore interesse. A cavallo tra il [[2005]] e il [[2006]] ha destato scalpore nella cittadinanza e tra le [[forze dell'ordine]] la cosiddetta "faida della Sanità", una guerra di camorra scoppiata tra lo storico [[clan Misso]] del [[rione Sanità]] e alcuni [[Scissionisti di Secondigliano|scissionisti]] capeggiati dal boss Salvatore Torino, vicino ai clan di [[Secondigliano]]; una quindicina di morti e diversi feriti nel giro di due mesi.
 
Per quanto riguarda l'area a nord della città (quella da sempre maggiormente oppressa dai gruppi criminali), tra i quartieri di [[Secondigliano]], [[Scampia]], [[Piscinola]], [[Miano]] e [[Chiaiano]], resta sempre forte l'influenza del cartello camorristico detto [[Alleanza di Secondigliano]], composto dalle famiglie [[clan Licciardi|Licciardi]], [[clan Contini|Contini]], Prestieri, [[Clan Sacco-Bocchetti|Bocchetti]], Bosti, [[clan Mallardo|Mallardo]], [[clan Lo Russo|Lo Russo]], Stabile e con gli stessi [[clan Di Lauro|Di Lauro]] quali garanti esterni (molto spesso, infatti, gli uomini di "Ciruzzo 'o Milionario", si sono interposti tra le liti sorte fra le varie famiglie del cartello, evitando possibili guerre).
 
Per le zone centrali della città (centro storico, [[Forcella (Napoli)|Forcella]]) resta ben salda l'alleanza tra i [[clan Misso]], [[clan Sarno|Sarno]] e [[clan Mazzarella|Mazzarella]], che controllano praticamente tutta l'area ad est di [[Napoli]], dal centro fino al quartiere periferico di [[Ponticelli (Napoli)|Ponticelli]], facilitati anche dalla ''debacle'' del [[clan Giuliano]] di Forcella, i cui maggiori esponenti (i fratelli [[luigi Giuliano|Luigi]], [[Salvatore Giuliano (criminale)|Salvatore]] e Raffaele Giuliano) sono diventati collaboratori di giustizia. Le loro attività oggi si basano però solo sul [[contrabbando]]. Nell'altra zona "calda" del centro di Napoli, le zone del quartiere Montecalvario, dette anche "[[Quartieri Spagnoli]]", dopo le faide di inizio anni novanta tra i [[clan Mariano]] (detti i "''picuozzi''") e [[clan Di Biasi|Di Biasi]] (detti i "''faiano''"), e tra lo stesso [[clan Mariano]] e un gruppo interno di scissionisti capeggiato dai boss Salvatore Cardillo (detto "Beckenbauer") e Antonio Ranieri (detto "Polifemo", poi ammazzato), la situazione sembra essere tornata in un clima di relativa normalità, grazie anche al fatto che molti boss storici di quei vicoli sono stati arrestati o ammazzati.
 
La zona [[ovest|occidentale]] della città non è da meno per quanto riguarda numero di [[clan]] e influenza sul territorio. Tra le aree più "calde" si trovano il [[Rione Traiano]], [[Pianura (Napoli)]], e lo stesso quartiere [[Vomero]], per anni definito quartiere-bene della città e considerato immune alle azioni dei clan, oggi preda di almeno quattro clan in guerra e saccheggiato dalla microcriminalità comune. Da citare, il cartello denominato ''Nuova camorra Flegrea'', che imperversava a [[Fuorigrotta]], [[Bagnoli (Napoli)|Bagnoli]], [[Agnano]] e [[Soccavo]], ma che ha subito un duro colpo dopo il blitz del dicembre [[2005]], quando vi furono decine di arresti grazie alle rivelazioni del [[pentitismo|pentito]] Bruno Rossi detto "il corvo di [[Bagnoli (Napoli)|Bagnoli]]". A [[Pianura (Napoli)]] vi è stata in passato una violenta faida tra i [[clan Lago]] e Contino-Marfella, che ha portato a numerosi [[omicidio|omicidi]], tra i quali quello di Paolo Castaldi e Luigi Sequino, due ragazzi poco più che ventenni uccisi per errore da un gruppo di fuoco del clan Marfella, perché stazionavano sotto la casa di Rosario Marra, genero del capoclan Pietro Lago ed erano, quindi, "sospetti".
 
Nella vasta area metropolitana ormai urbanisticamente saldata alla città, sono numerose le zone in mano ai gruppi camorristici, non solo per quanto riguarda i campi "classici" nei quali opera un clan [[mafia|mafioso]] ([[estorsione|estorsioni]], [[usura]], [[traffico di droga]]), ma anche per quanto riguarda le amministrazioni [[comune|comunali]] e le decisioni [[politica|politiche]] (si vedano i numerosi comuni sciolti per infiltrazioni camorristiche). La zona davvero soggetta al potere camorristico in città è comunque l'area periferica a nord che comprende i già citati quartieri di [[Secondigliano]], [[Scampia]], [[Miano]], [[Chiaiano]] e [[Piscinola]].
 
In [[Campania]], oltre all'hinterland napoletano per influenza sul territorio un ruolo di primo piano è occupato dal [[clan dei Casalesi]], storico sodalizio dell'[[agro aversano]] in provincia di Caserta e ormai operativo in gran parte d'Europa; l'organizzazione infatti si pone come un grande cartello criminale di portata internazionale (come più volte riportato dalla [[Direzione Investigativa Antimafia|DIA]] e [[Direzione distrettuale antimafia|DDA]] di [[Caserta]] e [[Napoli]]) gestito dalle famiglie Schiavone e Bidognetti (che hanno ereditato il potere di Bardellino dopo l'omicidio di questi) e dalle altre famiglie alleate che fungono da referenti per le varie province. Tra i vari clan che compongono il cartello è da segnalare il [[clan Belforte]] quale tiene il controllo sui traffici e le attività estorsive nei comuni di [[Marcianise]] e [[Maddaloni]], e il [[clan La Torre]]; quest'ultimo attivo nella cittadina di [[Mondragone]], nella zona di [[Baia Domitia]] e sul litorale domizio. Al 2013 si stimava che nella [[regione Campania]] operino 114 clan e 4.500 affiliati.<ref>[http://www.ilgiornalelocale.it/archives/6457 ''L'esercito della camorra: in Campania 14 clan e 4.500 affiliati'' da ilgiornalelocale.it, 21 agosto 2013]</ref> Forme di camorra locale meno invasive dal punto di vista militare ma molto radicate sul territorio sono presenti anche nella periferia di [[Salerno]] principalmente nel quartiere Mariconda dove è presente lo spaccio di sostanze stupefacenti<ref>[http://www.metropolisweb.it/Notizie/Cronaca/salerno_perquisizioni_antidroga_quartieri_mariconda_e_torrione.aspx Droga a Mariconda]</ref>, nell'[[Agro nocerino sarnese]]<ref>[http://www.liberainformazione.org/news.php?newsid=12288 Camorra e malapolitica nel Salernitano] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121114010745/http://www.liberainformazione.org/news.php?newsid=12288 |data=14 novembre 2012 }}</ref>, in [[provincia di Avellino]] sono egemoni i clan [[clan Cava|Cava]] e [[clan Graziano|Graziano]], mentre in [[provincia di Benevento]] imperversa il [[clan Pagnozzi]].<ref>[http://www.altrabenevento.org/altrabenevento/?p=49 altrabenevento» La mappa della camorra nel sannio<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=148883&sez=CAMPANIA Arrestato il sindaco di Montesarchio (Benevento)]</ref><ref>[http://www.sanniopress.it/?p=2099 La camorra a Benevento c'è sempre stata, ma ora si fa anche sentire] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140714183856/http://www.sanniopress.it/?p=2099 |data=14 luglio 2014 }}</ref><ref>{{Cita news|url=https://napoli.fanpage.it/camorra-a-napoli-la-mappa-dei-clan-ecco-chi-comanda-quartiere-per-quartiere/|titolo=Camorra a Napoli: la mappa dei clan. Ecco chi comanda quartiere per quartiere|pubblicazione=Napoli Fanpage|accesso=1º marzo 2018}}</ref>
 
== Ipotesi definitorie ==
Nel [[Grande Dizionario Italiano dell'Uso]] (GRADIT) compaiono definizioni ''alte'', come: «1a, organizzazione criminale di stampo mafioso, costituitasi con leggi e codici propri già durante il Seicento, e che attualmente esercita il controllo su attività illecite spec[ialmente] nell'area napoletana. 1b estens., associazione di tipo mafioso. 1c estens., associazione di persone prive di scrupoli che per vie illecite si procurano favori, guadagni o sim.: gira e rigira è tutta una c[amorra]!».
 
Altre definizioni considerate ''basse'' sono: «imbroglio», «chiasso», «cagnara».
 
Sebbene il termine sia impropriamente usato per indicare la società criminale nata a [[Napoli]] nel [[XIX secolo]] e conosciuta anche come ''Bella Società Riformata'', oggi spesso si tende ad identificare con questo termine un'unica organizzazione criminale simile alla cupola [[cosa nostra|mafiosa]] [[sicilia]]na o ad altre organizzazioni di uguale stampo. In realtà la struttura della camorra è molto più complessa e frastagliata al suo interno in quanto composta da molti [[Associazione di tipo mafioso|sodalizi]] diversi tra loro per tipo di influenza sul territorio, struttura organizzativa, forza economica e ''[[modus operandi]]''.
 
Inoltre le [[alleanza|alleanze]] fra queste organizzazioni, qualora si possano considerare tali semplici accordi di non belligeranza fra i numerosi clan operanti sul territorio, sono spesso molto fragili e possono sfociare in contrasti o vere e proprie [[faida|faide]] o ''guerre di camorra'', con agguati ed [[omicidio|omicidi]].
 
== Struttura ==
{{F|Sociologia|luglio 2012|L'intera sezione riguardante la struttura della camorra risulta completamente priva di riferimenti bibliografici puntuali, tanto più necessari, data la complessità e valenza degli argomenti esposti}}
 
La camorra è organizzata in modo pulviscolare con centinaia di [[Famiglia (mafia)|famiglie]], o ''clan'', ognuna delle quali è più o meno influente a livello territoriale in quasi tutti i comuni della provincia di Napoli e in molti comuni della regione, in particolare della provincia di Caserta. Queste organizzazioni si uniscono e si dividono con grande facilità rendendo ulteriormente difficoltoso il lavoro di "smantellamento" degli inquirenti e delle forze dell'ordine. Questa struttura, caratteristica della camorra fin dal [[dopoguerra]], fu sostituita solo in un'occasione e solo temporaneamente: durante la lotta tra ''[[Nuova Camorra Organizzata]]'' (NCO) e ''[[Nuova Famiglia]]'' (NF), un conflitto scatenato da Raffaele Cutolo nel corso del quale la stragrande maggioranza dei clan dovette scegliere con chi schierarsi.
 
Tutte le volte che si è tentato di riorganizzare la camorra con una struttura gerarchica verticale si è preso come modello [[Cosa nostra]]. Questi tentativi sono sempre falliti per la tendenza dei capi delle varie famiglie a non ricevere ordini dall'alto. Per tale ragione è improprio parlare di camorra come un fenomeno criminale unitario e organico. Lo stesso termine "camorra", quale entità criminale unitaria, è fuorviante, data la natura estremamente frammentata e caotica della malavita napoletana. Fanno eccezione alcuni determinati cartelli di alleanze, come quello dei Casalesi che è formato da una struttura verticistica composta da una dozzina di cosche con a capo 3 famiglie (Schiavone, Bidognetti, Zagaria-Iovine) e una cassa comune, o come l'Alleanza di Secondigliano. Ma anche all'interno di questi stessi cartelli sono nate, negli anni, violente faide che hanno coinvolto le stesse famiglie interne ai gruppi.
 
== Economia ==
{{F|Sociologia|luglio 2012|L'intera sezione riguardante l'economia della camorra risulta quasi completamente priva di riferimenti bibliografici puntuali, tanto più necessari, data la complessità e valenza degli argomenti esposti}}
Secondo recenti dati forniti dall'[[Eurispes]], sembra che la camorra guadagni:
 
{| class="wikitable"
|-
|[[ARIA Charts|Australia]]<ref name="aus">{{Cita web|lingua = en|url = http://australian-charts.com/showitem.asp?interpret=Beyonc%E9&titel=Formation&cat=s|titolo = Beyoncé – Formation|editore = australia-charts.com|accesso = 5 maggio 2016}}</ref>
! Attività illecite!! Valore
|align="center"|17
|-
|[[Canadian Hot 100|Canada]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.billboard.com/artist/281569/beyonc-knowles/chart?f=793|titolo = Beyoncé – Chart history (Billboard Canadian Hot 100)|editore = [[Billboard]]|accesso = 5 maggio 2016}}</ref>
| Traffico di droga || 7.230 milioni €
|align="center"|32
|-
|[[Syndicat national de l'édition phonographique|Francia]]<ref name="aus"/>
| Imprese e appalti pubblici || 2.582 milioni €
|align="center"|24
|-
|[[Media Control Charts|Germania]]<ref name="aus"/>
| Traffico di armi || 2.066 milioni €
|align="center"|74
|-
|[[Irish Singles Chart|Irlanda]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.chart-track.co.uk/index.jsp?c=p%2Fmusicvideo%2Fmusic%2Farchive%2Findex_test.jsp&ct=240001&arch=t&lyr=2016&year=2016&week=17|titolo = TOP 100 SINGLES, WEEK ENDING 28 April 2016|editore = GFK Chart-Track|accesso = 6 maggio 2016}}</ref>
| Estorsione e usura || 362 milioni €
| align=center |59
|-
|[[Official Singles Chart|Regno Unito]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.officialcharts.com/charts/singles-chart/20160429/7501/|titolo = Official Singles Chart Top 100: 29 April 2016 - 05 May 2016|editore = [[Official Charts Company]]|accesso = 2 ottobre 2016}}</ref>
| Prostituzione || 258 milioni €
|align="center"|31
|-
|[[Productores de Música de España|Spagna]]<ref name="aus"/>
|align="center"|27
|-
|[[Billboard Hot 100|Stati Uniti]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.billboard.com/artist/281569/beyonc-knowles/chart?page=1&f=379|titolo = Beyoncé – Chart history (The Hot 100)|editore = [[Billboard]]|accesso = 5 maggio 2016}}</ref>
|align="center"|10
|-
|[[Hot R&B/Hip-Hop Songs|Stati Uniti (R&B/hip-hop)]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.billboard.com/artist/281569/beyonc-knowles/chart?f=367|titolo = Beyoncé – Chart history (Hot R&B/Hip-Hop Songs)|editore = [[Billboard]]|accesso = 25 aprile 2016}}</ref>
|align="center"|6
|-
|[[Rhythmic Songs|Stati Uniti (rhythmic)]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.billboard.com/artist/281569/beyonc-knowles/chart?f=378|titolo = Beyoncé – Chart history (Rhythmic Songs)|editore = [[Billboard]]|accesso = 25 aprile 2016}}</ref>
|align="center"|14
|}
 
Il giro d'affari complessivo delle famiglie napoletane si aggirerebbe intorno ai 12 miliardi e mezzo l'anno.
 
I dati Eurispes appaiono tuttavia incompleti poiché non considerano due settori cardine dell'economia camorrista: innanzitutto la produzione e la distribuzione di falsi (abbigliamento, CD-DVD, prodotti tecnologici) con canali e sedi in tutti i continenti.
 
Altro importante settore è quello dello smaltimento illegale dei rifiuti, sia industriali che urbani, attività estremamente lucrosa che secondo alcuni sta conducendo vaste zone di campagna nelle [[Provincia di Napoli|province di Napoli]] e [[Provincia di Caserta|Caserta]] verso un progressivo degrado ambientale. A titolo di esempio, che la campagna fra i comuni di [[Acerra]], [[Marigliano]] e [[Nola]], una volta rinomata in tutta la penisola come fra le più verdi e fertili, è da taluni ora indicata con il termine di "[[Triangolo della morte Acerra-Nola-Marigliano|triangolo della morte]]".
 
Il 25 luglio 2011 gli [[Stati Uniti d'America]] hanno varato un nuovo piano per il contrasto della criminalità internazionale (''strategy to combat transnational organized crime'') ed hanno individuato le 4 principali organizzazioni transnazionali più pericolose per l'economia americana posizionando la camorra al secondo posto dopo i [[Brother Circle]] russi e prima della [[Yakuza]] giapponese e dei [[Los Zetas]] messicani con un giro d'affari di 25 miliardi di dollari<ref>[http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/2-agosto-2012/tesoro-usa-decisione-choc-congelate-beni-camorra--2111279029816.shtml ''Il Tesoro Usa, decisione choc: congelati i beni della camorra'']. Corriere del mezzogiorno. Cronaca. 2 agosto 2012.</ref>. Le attività principali della camorra, secondo il governo americano, sarebbero la distribuzione di falsi e il narcotraffico. Per avere un'idea della pericolosità economica della camorra negli Stati Uniti basta pensare che altre organizzazioni italiane che hanno una presenza storica in America, come [[Cosa nostra]] e [['ndrangheta]], non vengono neanche menzionate.<ref>{{Cita news |autore =Nello Trocchia |url = http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/30/camorra-gli-stati-uniti-vanno-alla-guerralitalia-perde-sempre-piu-terreno/148909/ |titolo =camorra, gli Stati Uniti vanno alla guerra. L'Italia perde sempre più terreno |pubblicazione =[[Il Fatto Quotidiano]] |giorno =30 |mese=luglio|anno =2011 |accesso = 8 agosto 2011 }}</ref>
 
Secondo lo studio del 2013 condotto da [[Transcrime]], centro di ricerca dell'[[Università Cattolica del Sacro Cuore]], i ricavi delle mafie italiane ammonterebbero a circa 25,7 miliardi di euro l'anno. Di questi, il 35% è appannaggio della Camorra, il 33% della [['ndrangheta]], il 18% di [[Cosa nostra]] e l'11% della [[Sacra corona unita]]. La Camorra avrebbe perciò la fetta di ricavi più larga all'interno del mercato criminale italiano, superando di poco le organizzazioni calabresi e quasi "doppiando" quelle siciliane.<ref>{{cita web|url=http://www.transcrime.it/wp-content/uploads/2014/02/PON-Gli_investimenti_delle_mafie_ridotto.pdf|titolo=Progetto PON sicurezza 2007-2013 – Gli investimenti delle mafie|accesso=20 gennaio 2013}}</ref>
 
== I rapporti con le istituzioni ==
{{C|A riprova della presunta collusione tra ambienti malavitosi e politici campani si citano dichiarazioni di pentiti e un processo concluso con assoluzione; un articolo del Mattino non più disponibile; l'opinione di un blog. Fonti più robuste sono fortemente necessarie|Campania|luglio 2012}}
 
Numerosi sono stati in passato i contatti tra i gruppi camorristici e la politica locale e nazionale. All'inizio degli [[anni 1990|anni novanta]] i pentiti [[Pasquale Galasso]] e [[Carmine Alfieri]] fecero dichiarazioni che misero sotto accusa [[Antonio Gava]], potente capo della [[Dorotei|corrente dorotea]] e dirigente della [[Democrazia Cristiana]], successivamente assolto. Secondo l'ex procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore, il 30% dei politici campani è colluso con la camorra.<ref>[http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=56244&sez=NAPOLI Il Mattino<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Il dato incrementa notevolmente se si conta che, solo nella [[Provincia di Napoli]], di 51 comuni su 92 sono stati sciolti o interessati da provvedimenti per infiltrazioni camorristiche, con pesanti condizionamenti sulla spesa pubblica e l'imprenditoria legata agli appalti.<ref>[http://www.ilmediano.it/aspx/visArticolo.aspx?id=5652 LA CAMORRA È TRA I SOLDI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI - ilmediano.it - l'informazione online<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110920050706/http://www.ilmediano.it/aspx/visArticolo.aspx?id=5652 |data=20 settembre 2011 }}</ref>
 
Dal [[1991]], data dell´entrata in vigore della legge, ad oggi stati sciolti per camorra in [[Campania]] circa 86 comuni. Una media di 4 comuni ogni anno.<ref>{{cita web|url=http://www.federalismocriminale.it/Documents.asp?DocumentID=10381|titolo=Elenco storico degli scioglimenti dal libro Federalismo criminale|accesso=10 novembre 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121014002829/http://www.federalismocriminale.it/Documents.asp?DocumentID=10381|dataarchivio=14 ottobre 2012}}</ref>
 
== L'infiltrazione ==
=== Comuni ===
{{C|Questa lista copre 70 episodi di scioglimento in un periodo di quasi trentacinque anni (Pertini fu presidente dal 1978 al 1985, e l'ultimo caso di scioglimento risale al marzo 2012). Si tratta di poco più di due scioglimenti all'anno, tenendo conto anche di quelli ripetuti. La tabella va dunque contestualizzata e precisata, dato che nella forma attuale trasmette un'impressione errata (con conseguenze anche su altre wiki, vedi discussione). Si consiglia l'inserimento, bibliografato, degli anni di scioglimento per ciascun comune, e la riformattazione della tabella secondo la nuova logica.|Campania|luglio 2012}}
{{F|Sociologia|luglio 2012|L'intera sezione risulta quasi completamente priva di riferimenti bibliografici puntuali, tanto più necessari, data la complessità e valenza degli argomenti esposti}}
 
L'organizzazione riuscì ad infiltrarsi in numerosi comuni della regione, che poi vennero sciolti, alcuni furono:
 
<div style="-moz-column-count:2; column-count:2;">
* [[Acerra]] ([[Provincia di Napoli|NA]])
* [[Arzano]] (NA) (nel [[2008]])<ref>[http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/campania/cronache/articoli/2008/02_Febbraio/28/arzano_camorra.html Scioglimento del comune di Arzano]</ref>
* [[Afragola]] (NA) (nel [[1999]]<ref>[http://www.ilmediano.it/aspx/visArticolo.aspx?id=4506 Scioglimento del comune di Afragola (1999)] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121113090449/http://www.ilmediano.it/aspx/visArticolo.aspx?id=4506 |data=13 novembre 2012 }}</ref> e nel [[2005]]<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/03/terzigno-e-la-linea-gotica/74847/ Scioglimento del comune di Afragola (2005)]</ref>)
* [[Battipaglia]] ([[Provincia di Salerno|SA]]) nel [[2014]]
* [[Boscoreale]] (NA) - 2 volte
* [[Brusciano]] (NA)
* [[Carinola]] ([[Provincia di Caserta|CE]])
* [[Caivano]] (NA)
* [[Casal di Principe]] (CE) - 3 volte
* [[Casalnuovo di Napoli]] (NA)
* [[Casaluce]] (CE)
* [[Casamarciano]] (NA)
* [[Casandrino]] (NA) - 2 volte (una nel [[1991]])
* [[Casapesenna]] (CE) - 3 volte
* [[Casola di Napoli]] (NA)
* [[Casoria]] (NA) ([[1999]] e [[2005]])
* [[Castel Volturno]] (CE) - 2 volte
* [[Castello di Cisterna]] (NA)
* [[Crispano]] (NA)
* [[Eraclea]] (VE) ([[2019]])
* [[Ercolano]] (NA)
* [[Frattamaggiore]] (NA)
* [[Giugliano in Campania]] (NA)
* [[Gragnano]] (NA) (1 volta nel 2012)<ref name="rep23032012">{{Cita news |autore = |url = http://napoli.repubblica.it/cronaca/2012/03/23/news/sciolti_per_camorra_i_comuni_di_gragnano_e_di_pagani-32102108/ |titolo =Sciolti per camorra i comuni di Gragnano e di Pagani |pubblicazione =la Repubblica |giorno =23 |mese=marzo|anno =2012 |accesso = 23 marzo 2012 }}</ref>
* [[Grazzanise]] (CE) - 3 volte
* [[Gricignano di Aversa]](CE)
* [[Liveri]] (NA)
* [[Lusciano]] (CE) - 2 volte
* [[Marano di Napoli]] (NA)
* [[Marcianise]] (CE)
* [[Melito di Napoli]] (NA)
* [[Montecorvino Pugliano]] (SA)
* [[Mugnano di Napoli|Mugnano]] (NA) - 2 volte
* [[Nola]] (NA) - 2 volte
* [[Nocera Inferiore]] (SA)
* [[Ottaviano (Italia)|Ottaviano]] (NA)
* [[Orta di Atella]] (CE)
* [[Pagani]] (SA) - 2 volte, l'ultima il 22 marzo 2012<ref name="rep23032012" />
* [[Pago del Vallo di Lauro]] (AV)
* [[Pignataro Maggiore]] (CE)
* [[Pimonte]] (NA)
* [[Poggiomarino]] (NA) - 2 volte
* [[Pomigliano d'Arco]] (NA)
* [[Pompei]] (NA) - 2 volte
* [[Portici]] (NA)
* [[Pozzuoli]] (NA)
* [[Quarto (Italia)|Quarto]] (NA)
* [[Quindici (Italia)|Quindici]] (AV) - primo caso in Italia; il Sindaco fu destituito dal Presidente della Repubblica [[Sandro Pertini]], per motivi di ordine pubblico. - 4 volte
* [[San Cipriano d'Aversa]] (CE)
* [[San Gennaro Vesuviano]] (NA) - 2 volte
* [[San Giuseppe Vesuviano]] (NA) - (1993, 2009)<ref>[http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/31-gennaio-2012/san-giuseppe-vesuviano-ineleggibile-sindaco-comune-sciolto-camorra-1903084022842.shtml Scioglimenti del comune di S. Giuseppe Vesuviano]</ref>
* [[San Paolo Bel Sito]] (NA) - 2 volte
* [[San Tammaro (Italia)|San Tammaro]] (CE)
* [[Sant'Antimo (Italia)|Sant'Antimo]] (NA)
* [[Sant'Antonio Abate (Italia)|Sant'Antonio Abate]] (NA)
* [[Santa Maria la Carità]] (NA)
* [[Santa Maria la Fossa]] (CE)
* [[Sarno]] (SA)
* [[Scafati]] (SA)
* [[Terzigno]] (NA)
* [[Torre Annunziata]] (NA)
* [[Torre del Greco]] (NA)
* [[Trentola Ducenta]] (CE)
* [[Tufino]] (NA)
* [[Villa di Briano]] (CE) - 2 volte
* [[Villa Literno]] (CE)
* [[Volla]] (NA)
</div>
 
=== ASL ===
Le giunte comunali non sono le uniche istituzioni ad essere state oggetto di scioglimento per infiltrazioni camorristiche. Nell'ottobre del 2005, infatti, primo caso in Italia, fu sciolta dal Consiglio dei Ministri l'[[Azienda sanitaria locale]] "Napoli 4", che comprendeva ben 35 comuni del napoletano suddivisi in 11 distretti sanitari: [[Poggiomarino]], [[Casalnuovo di Napoli]], [[Nola]], [[Marigliano]], [[Roccarainola]], [[San Giuseppe Vesuviano]], [[Somma Vesuviana]], [[Palma Campania]], [[Volla]], [[Acerra]] e [[Pomigliano d'Arco]], per un bacino di utenti di circa seicentomila abitanti<ref name=asl-4>{{Cita news |autore=Giantomaso De Matteis |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/10/23/asl-allo-sbando-dopo-le-accuse.html |titolo=Asl 4 allo sbando dopo le accuse |pubblicazione=la Repubblica.it |giorno=23 |mese=ottobre |anno=2005 |accesso=18 luglio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://www.webcitation.org/69Fh2IPT8?url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/10/23/asl-allo-sbando-dopo-le-accuse.html |dataarchivio=18 luglio 2012 }} ()</ref>.
 
== Eventi famosi ==
{{F|Sociologia|giugno 2018|Gran parte della sezione risulta priva di riferimenti bibliografici puntuali, tanto più necessari, data la complessità e valenza degli argomenti esposti}}
=== Faide ===
* '''prima faida di Afragola, tra i Moccia e i Giugliano''': avvenne prima dello scontro fra la NCO e la NF; all'epoca i due eserciti in guerra erano i Moccia e i Giugliano, anch'essi di Afragola. [[Raffaele Cutolo]] avrebbe voluto fare un favore alla famiglia Moccia facendo ammazzare l'avvocato Giulio Battimelli.
* '''faida tra la [[Nuova Camorra Organizzata|NCO]] e la [[Nuova Famiglia]]''': guerra che scoppiò dopo che l'8 dicembre 1978 le principali famiglie malavitose napoletane decisero di confederarsi in un unico cartello denominato [[Nuova Famiglia]] per combattere lo strapotere di Raffaele Cutolo. Fu, di gran lunga, la più violenta per numero di morti ammazzati: nel 1979 si registrarono 71 omicidi; 134 l'anno successivo, 193 nel 1981, 237 nel 1982, 238 nel 1983, 114 nel 1984 (987 in tutto). La guerra iniziò già nel 1978, anche se di fatto fu il 1980, a sancire l'inizio dell'eccidio che si sarebbe venuto a verificare nel periodo 1978-1983, ovvero quando in ballo non ci fu più solo la scelta di Cutolo di distaccarsi dai siciliani, ma i soldi provenienti dal dopo-terremoto dell'Irpinia nel 1980, la Fratellanza napoletana o Onorata fratellanza, come si chiamava fino a quel momento divento la Nuova Famiglia o NF e non inglobò più solamente i clan: Giuliano, Vollaro e Fabbrocino, che fino a quel momento avevano combattuto Cutolo, ma a poco a poco li seguirono anche Gli Zaza, gli Alfieri, i Galasso, i Bardellino (i futuri casalesi), i Nuvoletta, i Gionta, nel 1981 anche i Misso e via via molti altri. La guerra si concluse dopo il maxi-blitz contro la NCO avvenuto il 17 giugno 1983, anche se ci furono dei colpi di coda alla fine del '83 e intorno alla meta dell'84 come: l'omicidio di Gateano Ruffa (22 ottobre 1983), l'omicidio di Giovanni Bifulco (30 dicembre 1983) e l'omicidio di Vincenzo Palumbo e Rosa Martino (14 maggio 1984), tutti ovviamente cutoliani dato che la NCO non poteva più reagire per mancanza di una organizzazione interna. La guerra fu vinta nel 1983 dalla Nuova Famiglia.
* '''faida tra i [[Clan Giuliano|Giuliano]]''' e i Misso: combattuta tra il 1979 e il 1984, iniziò quando Luigi Giuliano chiese al suo vecchio amico Giuseppe Misso di schierarsi in favore suo contro Cutolo, ma questi si rifiutò perché non voleva schierarsi con nessuna delle due fazioni, allora i Giuliano per ripicca gli chiesero il pizzo e la risposta di Misso fu alquanto brusca in quanto sequestrò i parenti di Giuliano in un basso e li picchiò, e nonostante nel 1981 Giuseppe Misso decise di schierarsi contro Cutolo la guerra di camorra andò avanti lo stesso infatti il 24 settembre 1983 avvenne il triplice omicidio di Domenico Cella, Ciro Lollo e Ciro Guazzo, uccisi alla Sanità. Motivo dell'azione, una rappresaglia contro il clan rivale dei Giuliano che aveva imposto la chiusura delle sedi del Movimento sociale alla Sanità.
* '''faida tra i [[Clan Giuliano|Giuliano]] e i [[Clan Contini|Contini]]''': combattuta nel [[1984]] tra il [[clan Giuliano]] e il nascente gruppo di [[Edoardo Contini|Eduardo Contini]] e Patrizio Bosti (condannati poi proprio per un duplice omicidio avvenuto nel contesto di questa faida, quello dei fratelli Gennaro e Antonio Giglio). Il tutto cominciò per una storia di controllo di una [[bisca]] della zona dell'[[Arenaccia]].<ref>{{Cita news |autore =Giuseppe D'Avanzo |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/09/11/per-gestire-le-bische-napoli-si-combatte.html |titolo =Per gestire le bische a Napoli si combatte una guerra di clan |pubblicazione =la Repubblica |giorno =11 |mese=settembre|anno =1984 |pagina =15 |accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref>
* '''faida di [[Quindici (Italia)|Quindici]]''': faida decennale tra le famiglie [[clan Graziano|Graziano]] e [[clan Cava|Cava]] del comune di [[Quindici (Italia)|Quindici]], in [[provincia di Avellino]]. Iniziata negli [[Anni 1980|anni ottanta]] si protrae ancora oggi.<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica?query=%22faida+di+Quindici%22&view=archivio&testata=&sortby=news|titolo=Articoli sulla faida di Quindici dall'archivio di Repubblica |autore= |accesso=13 dicembre 2011 }}</ref>
* '''prima faida di Castellammare''': ''Umberto Mario Imparato'' contro il [[Clan D'Alessandro]]. Questa faida portò a diverse decine di agguati mortali, tra cui quello di ''Michele D'Alessandro'' in cui morirono quattro suoi guardaspalle (lui si salvò per miracolo) in viale delle Terme a [[Castellammare di Stabia]].<ref>{{Cita news |autore = |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/11/23/camorra-strage-continua.html |titolo = Faida fra gli Imparato e i D'Alessandro|pubblicazione =la Repubblica |giorno =23 |mese=novembre|anno = 1989|pagina =18 |accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref>
* '''prima faida dei [[Quartieri Spagnoli]]''': combattuta tra i [[clan Mariano]], detti i ''picuozzi'', e [[clan Di Biasi|Di Blasi]], detti i ''faiano'', alla fine degli [[Anni 1980|anni ottanta]]; fu una delle guerre più cruente di quel periodo, gli agguati mortali furono diverse decine.<ref>{{Cita news |autore = Stella Cervasio|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/10/22/in-festa-per-il-boss-in-liberta.html |titolo = Quartieri Spagnoli in festa per il boss in libertà|pubblicazione =la Repubblica |giorno =22 |mese=ottobre|anno = 1992|pagina =22 |accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref><ref name="quartieri"/>
* '''faida tra i [[clan Giuliano|Giuliano]] e l'[[Alleanza di Secondigliano]]''': violento scontro avvenuto tra i due potenti gruppi nel [[1990]]. Culminò con l'omicidio di Gennaro Pandolfi, dei Giuliano, e del figlio Nunzio Pandolfi, di appena due anni.<ref>{{Cita news |autore = Piero Melati|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/20/bimbo-ucciso-dalla-camorra.html |titolo =Bimbo ucciso dalla camorra |pubblicazione =la Repubblica |giorno = 20 |mese=maggio|anno =1990 |pagina = 21|accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref>
* '''faida tra i [[Clan Gallo-Cavalieri]] e i Gionta''': combattuta tra i [[clan Gionta]] e il [[Clan Gallo-Cavalieri]] di [[Torre Annunziata]]. A scatenare la faida, che continua tuttora, malgrado le inchieste della Procura antimafia e l'incessante lavoro degli investigatori, fu il duplice omicidio di due affiliati ai Gallo, uccisi nel dicembre [[1990]], a cui fece seguito, pochi giorni dopo, l'agguato in cui persero la vita altre due persone appartenenti al gruppo dei Gionta. Dopo anni di pace tra i due clan, data dal fatto che si sono creati rapporti di parentela, nel 2006 la faida è riesplosa, arrivando all'apice nel [[2007]] con 4 morti in 2 giorni, dopo alcuni episodi verificatisi nel [[2013]], agguati e omicidi ai danni soprattutto dei Gionta, la faida sembra nuovamente cessata.<ref>{{Cita news |autore = Piero Melati|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/12/19/terrore-morte-torre-annunziata-sconvolta-dai-clan.html |titolo = Terrore e morte, Torre Annunziata sconvolta dai clan|pubblicazione =la Repubblica |giorno =19 |mese=dicembre|anno =1990 |pagina =22 |accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref><ref>{{Cita news |autore = Irene De Arcangelis|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/11/14/torre-annunziata-faida-per-la-droga.html |titolo = A Torre Annunziata faida per la droga un altro duplice omicidio|pubblicazione =la Repubblica |giorno = 14 |mese=novembre|anno =2004 |pagina = 2|accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref>
* '''prima faida di [[Pianura]]''': svoltasi tra il [[1991]] e il [[2000]] tra i [[clan Lago]], e i clan Contino e Marfella, alleati. Il primo atto risale al [[1991]]: il 21 aprile, a Pianura, furono assassinati due spacciatori. Dopo l'arresto e il pentimento del boss Giuseppe Contino, a continuare l'opera è stato il clan Marfella. In questa seconda fase del conflitto è da inserire il duplice omicidio di Luigi Sequino e Paolo Castaldi, due ragazzi innocenti ammazzati per errore sotto l'abitazione dei Lago, perché scambiati dai sicari dei Marfella per due vedette del clan rivale.
* '''prima faida di [[Ercolano]]''': guerra tra gli Esposito e gli Ascione, combattuta quasi interamente nel 1990; iniziò con l'omicidio del boss Antonio Esposito e uscirono perdenti gli Esposito dopo l'agguato mortale ai danni del reggente del clan Salvatore Esposito (1960 - 1993), anche se di fatto l'omicidio di Delfino Del Prete, aveva già deciso le sorti della guerra.<ref>{{Cita news |autore = |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/05/12/scoperto-il-mandante-del-delitto-di-luigi.html |titolo =Scoperto il mandante del delitto di Luigi Sequino e Paolo Castaldi |pubblicazione =la Repubblica |giorno =12 |mese=maggio|anno =2005 |pagina = 6|accesso = 8 ottobre 2011 }}</ref>
* '''faida tra i [[clan Misso|Misso]] e l'[[Alleanza di Secondigliano]]''': faida portata avanti dal boss Giuseppe Misso e dai vertici dell'[[Alleanza di Secondigliano]]. La situazione degenerò dopo il duplice omicidio di Alfonso Galeota e Assunta Sarno, moglie di Giuseppe Misso, nel [[1992]].<ref>{{Cita news |autore = |url=http://archiviostorico.corriere.it/1992/marzo/15/imputato_moglie_del_boss_uccisi_co_0_92031516584.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1992/marzo/15/imputato_moglie_del_boss_uccisi_co_0_92031516584.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016 |titolo = Imputato e moglie del boss uccisi dopo l'udienza|pubblicazione =Corriere della Sera |giorno = 15|mese=marzo|anno = 1992|pagina =3 |accesso = 12 novembre 2012 }}</ref>
* '''seconda faida dei [[Quartieri Spagnoli]]''': dopo la prima faida, che si concluse senza un vincitore netto, i Mariano dovettero affrontare un gruppo di scissionisti al proprio interno guidati dai boss Antonio Ranieri (detto ''Polifemo'', poi ammazzato) e Salvatore Cardillo (detto ''Beckenbauer''); questi ultimi due furono seguiti da un nugolo di fedelissimi. La violenta faida che ne seguì portò di fatto alla dissoluzione dello stesso clan Mariano a seguito di numerosi omicidi, pentimenti e blitz con decine di arresti negli anni 1993 e 1994.<ref name="quartieri"/><ref>{{Cita news |autore = |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/04/17/si-uccide-in-carcere-killer-dei-quartieri.html |titolo =Si uccide in carcere killer dei Quartieri |pubblicazione =la Repubblica |giorno =17 |mese=aprile|anno = 2000|pagina =5 |accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref><ref>{{Cita news |autore = Stella Cervasio|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/03/31/strage-tra-la-folla-ai-quartieri-spagnoli.html |titolo =Strage tra la folla ai Quartieri Spagnoli |pubblicazione =la Repubblica |giorno =31 |mese=marzo|anno =1991 |pagina =19 |accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref><ref>{{Cita news |autore =Ottavio Lucarelli |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/03/31/la-polizia-non-era-eppure-tutti.html |titolo ="La polizia non c'era, eppure tutti sapevano" |pubblicazione =la Repubblica |giorno =31 |mese=marzo|anno =1991 |accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref>
* '''seconda faida di [[Ercolano]]''': faida decennale che vede coinvolti i [[clan Ascione]] e Birra. È una delle faide più cruente in termini morti ammazzati. In ballo ormai non c'è più soltanto il controllo del territorio: la guerra di camorra va avanti perché tra i malavitosi delle due famiglie c'è un odio profondo e radicato. Nella faida sono coinvolti anche i Papale. Dopo anni di lotta tra i due clan e gli innumerevoli arresti che hanno decimato entrambe le fazioni ad aver vinto la faida sarebbero gli Ascione-Papale, sebbene in un primo momento davano come camorra vincente la "cuparella", tanto è che in un certo periodo anche gli Ascione-Papale dovevano rifornirsi di droga da loro. La vera svolta fu nel 2007, dopo l'omicidio di Antonio Papale, quando i "Bottone" decisero di vendicare il fratello morto, tant'è vero che dopo tale episodio o giù di lì, si conteranno 10 omicidi e altrettanti tentati omicidi avvenuti tra il marzo 2007 e il gennaio 2011, tutti contro il clan Birra, mentre quest'ultimo non riuscirà a mettere a segno nemmeno un omicidio in favore loro. Il clan Birra, di fatto, non esiste più. Chi non si è pentito o è in carcere o è morto ammazzato, mentre il clan Ascione è ancora operante a Ercolano, forte dell'alleanza con i Falanga di Torre del Greco.<ref>{{Cita news |autore = |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/10/03/ercolano-guerra-tra-cosche-il-sindaco-noi.html |titolo =Ercolano, è guerra tra cosche Il sindaco: noi andiamo avanti |pubblicazione =la Repubblica |accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref><ref>{{Cita news |autore =Conchita Sannino |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/09/18/ercolano-la-faida-dei-18-caduti.html |titolo =Ercolano, la faida dei 18 caduti |pubblicazione =la Repubblica |giorno = 18 |mese=settembre|anno =2008 |pagina =7 |accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref>
* '''prima faida interna ai [[Clan dei casalesi|Casalesi]]''': combattuta nella seconda metà degli [[Anni 1990|anni novanta]] tra la famiglia Bidognetti e il clan scissionista capeggiato da Antonio Cantiello. Vide il rogo di San Giuseppe, quando nella notte di San Giuseppe del [[1997]] fu incendiato il bar Tropical ad Ischitella (il cui gestore aveva rifiutato, per ordine degli stessi Bidognetti, di installare all'interno dell'esercizio alcuni video-poker commissionati dalla famiglia Cantiello), in cui morì, bruciato vivo, il giovane cameriere del locale, Francesco Salvo.<ref>{{Cita news |autore = |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/02/01/mori-in-un-incendio-presi-pregiudicati-castelvolturno.html |titolo =Morì in un incendio, presi 3 pregiudicati Castelvolturno |pubblicazione =la Repubblica |giorno = 1 |mese=febbraio|anno = 2006|pagina =4 |accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref>
* '''seconda faida interna ai [[Clan dei casalesi|Casalesi]]''': scontro tra le famiglie del cartello e la fazione scissionista guidata dal boss Giuseppe Quadrano (poi pentitosi).<ref>{{Cita news |autore =Irene De Arcangelis, Ottavio Ragone |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/07/04/uccisa-la-donna-del-clan.html |titolo = Uccisa la donna del clan|pubblicazione =la Repubblica |giorno =4 |mese=luglio|anno =1995 |pagina =12 |accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref><ref>{{Cita news |autore =Eleonora Bertolotto, Irene De Arcangelis |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/08/09/pentiti-la-camorra-colpisce-ancora.html |titolo = Pentiti, la camorra colpisce ancora|pubblicazione =la Repubblica |giorno =9 |mese=agosto|anno =1996 |pagina = 19|accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref>
* '''faida tra i Licciardi e i Prestieri''': conosciuta anche come la ''faida della minigonna'', fu combattuta tra i clan Prestieri e Licciardi e portò ad una ventina di morti in pochi mesi. Tutto cominciò infatti in una discoteca per una battuta di troppo tra due gruppi di giovani sul vestito troppo succinto di una ragazza. I due gruppi di giovani appartenevano a clan di camorra, questo portò prima alla morte del giovane Vincenzo Esposito detto 'o principino, pupillo della famiglia Licciardi, e poi a quella di numerosi affiliati dei Prestieri come ritorsione.<ref>{{Cita news |autore = Federico Geremicca|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/07/17/quella-faida-da-nove-morti-per-una.html |titolo =Quella faida per una lite su una minigonna |pubblicazione =la Repubblica |giorno =17 |mese=luglio|anno = 1997|pagina = 23|accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref>
* '''faida tra i [[clan Mazzarella|Mazzarella]] e i Rinaldi''': un tempo alleati, i Mazzarella da un lato, e dall'altro i Rinaldi, famiglia storica del rione Villa di [[San Giovanni a Teduccio]], fino al [[1989]] fedelissimi di Vincenzo Mazzarella e fratelli. Tutto filò liscio fino a quando un boss dei Rinaldi non cominciò ad essere troppo ingombrante e fu ucciso. Quest'agguato portò ad una guerra con decine di morti protrattasi fino ad oggi.<ref>Il Giornale di Napoli del 07/03/2007</ref>
* '''faida tra gli Altamura e i Formicola''': conflitto violentissimo durato anni svoltosi nel territorio di [[San Giovanni a Teduccio]]. Più che per motivi di predominio criminale, la faida è stata combattuta per rancori di tipo familiare. La guerra decapitò entrambe le famiglie, compresi i due boss, e si fece sempre più feroce.<ref>Repubblica — 6 agosto 1997 pagina 17 sezione: CRONACA</ref>
* '''faida tra i Cuccaro e i Formicola''': guerra a cui sono riconducibili diversi episodi di sangue. Alla base dei sanguinosi contrasti c'è l'agguato mortale contro Salvatore Cuccaro, potente numero uno della cosca familiare di Barra nonostante avesse soltanto 31 anni, avvenuto il 3 novembre del 1996.
* '''prima faida di [[Forcella (Napoli)|Forcella]]''': detta anche "faida tra la Forcella di sopra e la Forcella di sotto", fu uno scontro interno al [[clan Giuliano]] che ebbe luogo a metà anni novanta; da una parte i figli di Pio Vittorio Giuliano, dall'altra i figli di Giuseppe Giuliano. Ci andò di mezzo, tra gli altri, anche il patriarca Giuseppe, detto ''zì Peppe'', 63 anni, ammazzato nel corso di un clamoroso agguato a Forcella il 9 luglio del [[1998]].<ref>{{Cita news |autore = |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/03/18/tornera-per-regolare-conti.html |titolo ="Tornerà per regolare i conti..." |pubblicazione =la Repubblica |giorno =18 |mese=marzo|anno = 2000|pagina =4 |accesso = 8 ottobre 2011 }}</ref>
* '''prima faida della Sanità''': fu combattuta negli anni [[1997]] e [[1998]] tra il [[clan Misso]] e i clan, alleati tra loro, Tolomelli e Vastarella. Dopo numerosi omicidi, tra cui quello del boss Luigi Vastarella, vi fu l'atto finale con l'[[autobomba]], una [[Fiat Uno]] imbottita di [[tritolo]], scoppiata in che doveva uccidere due boss dei Misso e che invece portò ad undici feriti innocenti.<ref>{{Cita news |autore = |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/09/14/due-anni-fa-le-autobombe.html |titolo =Due anni fa, le autobombe |pubblicazione =la Repubblica |giorno = 14 |mese=settembre|anno =2000 |pagina =4 |accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref>
* '''faida tra i Sarno e i [[clan De Luca Bossa|De Luca Bossa]]''': questa faida può essere considerata come una sorta di "spin-off" della faida tra i Misso e l'[[alleanza di Secondigliano]], essendo i primi alleati dei Sarno e i secondi inglobati nell'Alleanza. Dopo numerosi omicidi, la faida culminò con l'[[autobomba]] di Ponticelli del [[1998]], in cui morì un nipote del boss Vincenzo Sarno (vittima predesignata dell'agguato).<ref>{{Cita news |autore = Conchita Sannino|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/05/03/vendetta-contro-il-clan-della-bomba.html |titolo = Vendetta contro il clan della bomba|pubblicazione =la Repubblica |giorno =3 |mese=maggio|anno =1998 |pagina =25 |accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref>
* '''terza faida dei [[Quartieri Spagnoli]]''': fu la guerra combattuta, a fine [[Anni 1990|anni novanta]] e inizio [[Anni 2000|anni duemila]], tra il [[clan Di Biasi]], rimasto il clan dominante ai Quartieri dopo la dipartita interna dei Mariano, e i Russo, figli del boss Domenico Russo, detto Mimì dei cani. Numerosi omicidi tra cui quelli dei due patriarca, Francesco Di Biasi, padre dei faiano, e lo stesso Domenico Russo.<ref name="quartieri">{{cita web|url=http://simonedimeo.blogspot.com/2009/11/le-guerre-nei-quartieri-spagnoli.html|titolo=Le guerre nei Quartieri Spagnoli |autore=Simone Di Meo |anno=2009 |accesso=8 ottobre 2011 }}</ref><ref>Cronache di Napoli del 22/05/2005</ref>
* '''faida dei quartieri collinari Vomero-Arenella''': combattuta nei due quartieri bene della città, fino ad allora considerati immuni dalla malavita organizzata; verso la metà degli anni novanta lo storico clan capeggiato da Giovanni Alfano si scisse, formando due distinti schieramenti. Da un lato, gli affiliati di vecchia militanza al gruppo Alfano, dall'altro quelli rimasti fedeli al pluri-pregiudicato Antonio Caiazzo. Diversi sono stati gli omicidi commessi nel corso della faida, conclusasi, però, con un ultimo efferato delitto, tristemente noto come ''la strage dell'Arenella'', avvenuta l'[[11 giugno]] del [[1997]], in cui perdeva la vita l'innocente [[Silvia Ruotolo]], che si trovò nel mezzo della sparatoria in quanto stava riportando il figlio a casa dopo averlo ripreso all'uscita della sua scuola, il tutto sotto gli occhi dell'altra figlia della donna, che assistette alla morte della madre dalla terrazza di casa sua; la donna era cugina dei giornalisti Guido e [[Sandro Ruotolo]]. Le immediate indagini portavano, in tempo record, all'arresto di tutti i componenti del commando e del mandante: Giovanni Alfano.<ref>{{Cita news |autore = Irene De Arcangelis|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/01/28/boss-del-vomero-scovato-madrid.html |titolo =Scovato a Madrid |pubblicazione =la Repubblica |giorno =28 |mese=gennaio|anno =2009 |pagina =4 |accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref>
* '''seconda faida di [[Forcella (Napoli)|Forcella]]''': scoppiò in seguito all'avvento dei [[Clan Mazzarella|Mazzarella]] a Forcella; alcuni componenti dei Giuliano (tra cui Ciro Giuliano 'o barone<ref>{{Cita libro |url = http://books.google.it/books?id=MIINTNu9NBoC&lpg=PA21&dq=Ciro%20Giuliano%20mazzarella&hl=it&pg=PA21#v=onepage&q=Ciro%20Giuliano%20mazzarella&f=false |accesso= 13 dicembre 2011 |autore =Walter Molino |titolo =Taci infame: vite di cronisti dal fronte del Sud |editore = Il Saggiatore|annooriginale = 2010 |p = 22|ISBN = 88-428-1625-6}}</ref>) non accettarono di buon grado l'entrata in scena dei Mazzarella. Inevitabile la spaccatura all'interno dell'organizzazione e soprattutto all'interno della famiglia; i Mazzarella si allearono con alcuni personaggi di buon livello della camorra. Dall'altra si organizzarono, per combattere il clan Mazzarella, altri giovanissimi imparentati con i Giuliano. Questo portò ad alcuni omicidi, tra cui quello dello stesso Ciro Giuliano e di [[Il diario di Annalisa|Annalisa Durante]], vittima quattordicenne innocente morta in un agguato con obiettivo un nipote della famiglia Giuliano.<ref>{{Cita news |autore = |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/12/21/un-pentito-il-patto-per-eliminare-mazzarella.html |titolo = Un pentito: Il patto per eliminare Mazzarella|pubblicazione =la Repubblica |giorno = 21 |mese=dicembre|anno =2005 |pagina =4 |accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref>
* '''terza faida interna ai Casalesi''': combattuta dal [[2003]] al [[2007]] tra le famiglie Tavoletta-Ucciero e Schiavone-Bidognetti. Vide la "strage di San Michele", del 29 settembre [[2003]], con due morti ammazzati e tre feriti in un solo agguato.<ref>{{Cita news |autore = |url = http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2011/20-ottobre-2011/faida-interna-clan-casalesisette-arresti-fedelissimi-boss-1901879676506.shtml |titolo =Faida interna al clan dei Casalesi, sette arresti tra i fedelissimi dei boss |pubblicazione =Corriere del Mezzogiorno online |giorno = 20 |mese=ottobre|anno =2011 |accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref><ref name=autogenerato2>[http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/cronaca/camorra-1/arresti-casalesi/arresti-casalesi.html Camorra, blitz contro i Casalesi nel casertano trentadue arresti]</ref><ref>[https://web.archive.org/web/20080501163842/http://www.robertosaviano.it/documenti/8963 Ragazzi di coca e di camorra]</ref>
* '''faida di [[Chiaiano]]''': conflitto svoltosi nel corso del [[2003]] e [[2004]] a [[Chiaiano]] tra il clan Stabile e il [[clan Lo Russo]], in precedenza alleati sotto la bandiera dell'[[Alleanza di Secondigliano]]. Tra gli agguati mortali, si ricorda quello avvenuto sulla [[Tangenziale di Napoli]] il 1º giugno del [[2004]], quando vennero uccisi un uomo che si trovava su un'[[ambulanza]] perché ferito a causa di un precedente agguato, e il secondo che lo seguiva in auto.<ref>{{Cita news |autore =Enzo D'Errico |url=http://archiviostorico.corriere.it/2004/giugno/02/Uccidono_uomo_scorta_poi_boss_co_9_040602067.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2004/giugno/02/Uccidono_uomo_scorta_poi_boss_co_9_040602067.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016 |titolo = Doppio assalto nel traffico, in poche ore quattro omicidi|pubblicazione =Corriere dell Sera |giorno =2 |mese=giugno|anno =2004 |pagina = 18|accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref>
* '''seconda faida di Castellammare''': combattuta tra il [[clan D'Alessandro]], predominante a [[Castellammare di Stabia]], e il clan Omobono-Scarpa dal [[2003]] al [[2005]].<ref>{{Cita news |autore = |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/03/23/colpo-al-clan-dei-alessandro-sventata.html |titolo = Colpo al clan dei D'Alessandro sventata una vendetta trasversale - Repubblica.it |pubblicazione =la Repubblica |giorno =23 |mese=marzo|anno = 2006|accesso = 6 dicembre 2011 }}</ref>
* '''[[Prima faida di Scampia]]''': guerra svoltasi tra l'ottobre [[2004]] e il settembre [[2005]] che portò a quasi un centinaio di morti ammazzati, è stata, dopo quella combattuta negli [[Anni 1980|anni ottanta]] tra la NCO cutoliana e la Nuova Famiglia, la faida camorristica che suscitò maggior clamore mediatico e che accese nuovamente i riflettori dei mass-media nazionali e internazionali sulla malavita organizzata napoletana dopo molti anni di disinteressamento; il conflitto si scatenò quando vari gruppi scissionisti del [[clan Di Lauro]] decisero di staccarsi dalla casa madre dopo che i figli del boss [[Paolo Di Lauro]] avevano deciso di sostituire alcuni dei leader storici nei principali ruoli chiave con gente a loro più fidata. Questa guerra stravolse gli equilibri criminali della zona nord di [[Napoli]] e portò alla nascita di altri gruppi criminali indipendenti tutti federati nel cosiddetto cartello degli '''[[scissionisti di Secondigliano]]''' (detti anche ''Spagnoli'', a causa della latitanza in [[Spagna]] di uno dei leader del sodalizio), chiamato in seguito anche '''clan Amato-Pagano'''. Tra i tanti omicidi avvenuti all'interno della faida uno dei più cruenti fu quello di [[Gelsomina Verde]], una ragazza di 22 anni totalmente estranea ad ambienti criminali, torturata, uccisa e poi bruciata da dei sicari del [[Clan Di Lauro]] solo perché ex fidanzata di uno scissionista.
* '''faida tra gli Aprea e i Celeste-Guarino''': combattuta nella zona di [[Barra (Napoli)|Barra]] tra il clan Aprea e quella che secondo gli investigatori era la fazione scissionista dei Celeste-Guarino negli anni [[2005]] e [[2006]].<ref>{{Cita news |autore =Giacomo Talignani |url = http://parma.repubblica.it/cronaca/2010/10/29/news/dieci_giorni_fa_l_arresto_del_clan_rivale_di_guerino-8552848/ |titolo = Dieci giorni fa l'arresto del clan rivale di Guarino - Parma - Repubblica.it|pubblicazione =la Repubblica |giorno =29 |mese=ottobre|anno =2010 |accesso = 6 dicembre 2011 }}</ref>
*'''faida tra il clan Mazzara e il clan Caterino-Ferriero''': svoltosi nel comune di [[Cesa]] tra il [[2005]] e il [[2009]] per il controllo degli affari illeciti nel territorio comunale.<ref>{{Cita news |https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/caserta/notizie/cronaca/2013/25-febbraio-2013/guerra-camorra-la-citta-cesa-tre-arresti-nuove-accuse-boss-caterino-2114198563270.shtml|titolo = Guerra di camorra nella città di Cesa tre arresti nuove accuse boss Caterino - Caserta - Corriere.del.mezzogiorno.corriere.it|pubblicazione = Corriere del Mezzogiorno |giorno = 25 |mese= febbraio |anno= 2013 |accesso= 19 febbraio 2019 }}</ref>
* '''seconda faida della Sanità''': combattuta dal [[2005]] al [[2007]] tra il [[clan Misso]] e la fazione scissionista dei Torino, appoggiati dai Lo Russo di [[Miano]]. Più di venti omicidi in due anni, stravolse completamente gli equilibri della camorra nella zona della Sanità, di [[Materdei]], dei Tribunali. Questa faida portò alla dissoluzione di entrambi i gruppi, dopo i pentimenti dei boss Emiliano Zapata Misso, Giuseppe Misso junior e Michelangelo Mazza per i Misso, e di Salvatore Torino e altri elementi di spicco per la fazione opposta.<ref>{{Cita news |autore = Dario Del Porto|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/06/15/misso-jr-svela-trentuno-omicidi.html |titolo =Misso jr. svela trentuno omicidi |pubblicazione =la Repubblica |giorno =15 |mese=giugno|anno =2008 |pagina = 10|accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref><ref>{{Cita news |autore = Irene De Arcangelis|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/02/19/faida-della-sanita-un-arresto.html |titolo =Faida della Sanità, un arresto |pubblicazione =la Repubblica |giorno =19 |mese=febbraio|anno = 2006|pagina = 8|accesso = 13 dicembre 2011 }}</ref><ref>{{cita web |url=http://www.robertosaviano.it/articoli/il-%C2%ABbomber%C2%BB-voluto-dal-boss/ |titolo=Il «bomber» voluto dal boss. |autore=Roberto Saviano |anno=2006 |accesso=13 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110703084901/http://www.robertosaviano.it/articoli/il-%C2%ABbomber%C2%BB-voluto-dal-boss/ |dataarchivio=3 luglio 2011 |urlmorto=sì }}</ref>
* '''[[Seconda faida di Scampia]]''': iniziata ad agosto [[2012]] e finita a dicembre dello stesso anno, contò decine di vittime. La nuova faida vedeva contrapposto il cartello degli Scissionisti ad una sua fazione interna, i cui componenti del clan sono stati ribattezzati ''Girati della Vanella Grassi'' (dal nome della via del quartiere dove hanno la base operativa e dal termine ''girato'' che in gergo camorristico significa ''colui che ha tradito'') oppure gruppo della ''Vinella'' Grassi (soprannominata anche così in gergo camorristico) che si sono alleati con il clan Di Lauro (clan spodestato dagli Scissionisti a seguito della faida precedente); tra le vittime ci sono stati il boss degli scissionisti Gaetano Marino (fratello del boss Gennaro Marino detto ''Genny 'O McKay''), ucciso il 23 agosto del [[2012]] a [[Terracina]] dove si trovava in vacanza con la famiglia,<ref>{{Cita news |autore = |url = http://www.repubblica.it/cronaca/2012/08/23/news/omicidio_terracina-41372228/ |titolo = Terracina, spari tra la folla in spiaggia, ucciso un boss degli "scissionisti"|pubblicazione =la Repubblica |giorno =23 |mese=agosto|anno =2012 |accesso = 12 novembre 2012 }}</ref> Pasquale Romano, ragazzo innocente ammazzato per errore il 15 ottobre [[2012]] a Napoli nel quartiere di [[Marianella]], perché scambiato per uno spacciatore (vero bersaglio dei killer) a cui assomigliava<ref>{{Cita news |autore =Irene De Arcangelis |url = http://napoli.repubblica.it/cronaca/2012/10/16/news/l_omicidio_di_marianella_killer_ingannati_dall_auto-44668990/ |titolo =L'omicidio di Marianella, "killer ingannati dall'auto" |pubblicazione =la Repubblica |giorno =16 |mese=ottobre|anno =2012 |accesso = 12 novembre 2012 }}</ref> e Luigi Lucenti, pregiudicato di 50 anni ucciso con tre colpi di pistola il 5 dicembre [[2012]] da due killer in un cortile di un asilo di [[Scampia]] (dove in quel momento era in corso l'annuale concerto natalizio dei piccoli alunni), dove si era rifugiato per sfuggire all'agguato; proprio questo episodio causò molto scalpore e indignazione nell'opinione pubblica, tanto che la faida s'interruppe proprio a seguito di esso. I vincitori di questa faida furono i Girati, dato che il 15 dicembre 2012 il lancio di alcune bombe a mano da parte degli Abete-Abbinante-Notturno fece calare gli appoggi tra la gente di Scampia al clan e ne decretò la sconfitta dal punto di vista militare.
* '''seconda faida di Pianura''': iniziata a fine giugno 2013 e finita nel medesimo anno. La faida conta molte vittime.
* '''terza faida di [[Forcella (Napoli)|Forcella]]''': iniziata a marzo [[2013]] e terminata nel il 2 luglio 2015 con l'omicidio del baby-boss Emanuele Sibillo (ottobre 1995 - 2 luglio 2015), la faida vedeva contrapposti da un lato il [[clan Giuliano]] (figli e nipoti di Giuseppe), il [[clan Mazzarella]], il clan Del Prete ed il clan Buonerba, dall'altro la cosiddetta Paranza dei bambini, così chiamata per via della giovane o giovanissima età dei suoi componenti, afferenti al cartello camorristico formato dai giovani della famiglia Giuliano (nipoti e pronipoti di Pio Vittorio), in conflitto con i loro parenti da molti anni, affiancati dai clan Sibillo, Brunetti e Amirante, quest'ultimi alleati del clan Ferraiuolo-Stolder e appoggiati esternamente dal gruppo Rinaldi di [[San Giovanni a Teduccio]], per il controllo dei rioni di Forcella, Maddalena e Duchesca. La faida si conclude con la cacciata dei Mazzarella da San Giovanni a Teduccio e la vittoria della Paranza dei Bambini a Forcella, nonostante l'agguato mortale ai danni del boss Sibillo.
* '''terza faida di Scampia''': iniziata ad ottobre [[2015]] e tuttora in corso, più che una nuova faida, è la prosecuzione di quella precedente, conclusasi senza vincitori e vinti, ma solamente interrotta a causa della grande attenzione mediatica derivata da alcuni episodi di sangue verificatisi al suo interno; dalla ripresa delle ostilità si contano già diversi agguati mortali da parte di entrambe le fazioni (composte prevalentemente da giovanissimi e da donne, che hanno preso il posto dei boss arrestati e/o assassinati).
* '''Faida di Miano''': iniziata nel settembre [[2016]] e tuttora in corso, vede contrapposti i clan Nappello (costola dei Lo Russo) e Stabile-Ferrara di Chiaiano, i primi sono sostenuti dai Licciardi, infatti dietro la mattanza di Miano ci sarebbe la regia occulta dei Licciardi.
 
=== Stragi ===
Gli avvenimenti più importanti furono:
 
* '''[[Strage di Torre Annunziata]]''' o '''Strage di Sant'Alessandro''': avvenuta a [[Torre Annunziata]] ([[Provincia di Napoli|NA]]) presso il circolo dei pescatori il [[26 agosto]] del [[1984]] nell'ambito della faida tra i [[Clan dei casalesi|casalesi]] di [[Antonio Bardellino]] ed i [[Clan Gionta|Gionta]] (un tempo alleati nella faida contro la [[Nuova camorra organizzata|NCO]] di [[Raffaele Cutolo]]). Da un autobus precedentemente rubato, scesero una dozzina di killer dei casalesi che iniziarono a fare fuoco per circa due minuti contro il circolo dei pescatori, luogo di ritrovo abituale degli affiliati del clan Gionta. Alla fine si contarono otto morti e sette feriti gravi.
* '''Strage del Venerdì Santo di Torre del Greco''': Il [[1º aprile]] del [[1988]] in un locale di [[Torre del Greco]] ([[Provincia di Napoli|NA]]), furono uccise quattro persone, tra i quali il boss emergente Ciro Fedele; a compiere la strage furono alcuni esponenti del clan rivale dei Gargiulo che vollero così vendicare la precedente uccisione del loro capo-clan, Vincenzo Gargiulo.
* '''Strage di Castellammare di Stabia''': il [[21 aprile]] del [[1989]] tra [[Castellammare di Stabia]] e [[Gragnano]] ([[Provincia di Napoli|NA]]), un commando al servizio del boss Imparato tentò di uccidere il boss rivale, Michele D'Alessandro, nell'agguato morirono quattro guardaspalle del D'Alessandro, mentre lui, pur rimanendo gravemente ferito, riuscì a salvarsi.
* '''Strage di Ponticelli''': avvenuta il [[12 novembre]] del [[1989]] nel ''Bar Sayonara'' di [[Ponticelli (Napoli)|Ponticelli]], quartiere della zona est di [[Napoli]]; circa sei killer spararono con armi automatiche tra la folla uccidendo sei persone e ferendone un'altra. Due delle persone decedute erano semplici passanti, totalmente estranei ad ambienti criminali.
* '''[[Strage di Pescopagano]]''': avvenuta a Pescopagano, frazione di [[Mondragone]] ([[Provincia di Caserta|CE]]), il [[24 aprile]] del [[1990]] all'interno del ''Bar Centro''; alla fine si contarono cinque vittime: tre tanzaniani, un iraniano ed un italiano ucciso per errore, e sette feriti, tra cui il gestore del bar e suo figlio quattordicenne, rimasto paralizzato perché colpito ad una vertebra<ref>la Repubblica — 25 aprile 1990 pagina 3</ref>.
* '''Strage dei Quartieri Spagnoli''' o '''Strage del Venerdì Santo''': compiuta il [[29 marzo]] del [[1991]] da esponenti del clan Mariano contro un suo gruppo scissionista interno, nell'agguato morirono tre persone e quattro, estranee al clan, rimasero ferite.
* '''Strage di Piazza Crocelle''': avvenuta a [[Napoli]], nel quartiere industriale di [[Barra (Napoli)|Barra]], il [[31 agosto]] del [[1991]], nata probabilmente per futili motivi e per contenere le mire espansionistiche della famiglia Liberti, vide tre morti ammazzati, due feriti (tra cui un bambino di 8 anni) ed una donna anziana morta per infarto.<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/01/09/strage-di-camorra-tra-la-folla-di.html Strage di Camorra tra la folla di Barra]</ref>
* '''Strage di Acerra''': avvenuta ad [[Acerra]] ([[Provincia di Napoli|NA]]), il [[1º maggio]] del [[1992]] in ambito della faida tra i Di Paolo-Carfora ed i Crimaldi-Tortora. Per vendicare l'uccisione del fratello del boss Di Paolo, un gruppo di sicari del clan uccise cinque persone e ne ferì altre due, sterminando così un'intera famiglia, compreso un ragazzino innocente di appena quindici anni.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1992/maggio/04/strage_Acerra_ora_omerta_protegge_co_0_9205047780.shtml archivio.corriere Strage di Acerra; ora l'omerta' protegge i sicari]</ref>
* '''Strage del Bar Fulmine a Secondigliano''': avvenuta a [[Napoli]], nel quartiere di [[Secondigliano]], all'ingresso del suddetto locale, il [[18 maggio]] del [[1992]]. L'agguato costò la vita a cinque persone, mentre altre due vennero gravemente ferite.<ref>{{cita web |url=http://archivio.agi.it/articolo/a9ac0242b7dc48d9fc27ae7d76ae8f4a_19920519_strage-di-secondigliano-morto-uno-dei-feriti/ |titolo=Copia archiviata |accesso=25 maggio 2016 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160630100259/http://archivio.agi.it/articolo/a9ac0242b7dc48d9fc27ae7d76ae8f4a_19920519_strage-di-secondigliano-morto-uno-dei-feriti/ |dataarchivio=30 giugno 2016 }}</ref>
* '''Strage di Lauro''' o '''Strage delle donne''': avvenuta a [[Lauro (Italia)|Lauro]] ([[provincia di Avellino|AV]]), provocata dalla faida decennale tra i clan [[Clan Cava|Cava]] e [[Clan Graziano|Graziano]]. La sera del [[26 maggio]] del [[2002]], un'automobile che trasportava alcune donne del clan Cava viene seguita e speronata da un'altra auto guidata da Luigi Salvatore Graziano con alcune parenti, che volevano vendicare il fallito agguato ordito dalle Cava ai danni di Stefania e Chiara Graziano, le due figlie del boss Luigi Salvatore, avvenuto appena un'ora prima, a seguito del quale le Cava si erano liberate delle armi usate; trovatesi senza possibilità di difesa, queste tentarono di scappare a piedi, ma furono assalite dal fuoco dei sicari dei Graziano; alla fine si contarono tre morti (tutte donne del clan Cava, di cui una, Clarissa, aveva appena sedici anni) e cinque feriti.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2002/maggio/27/Camorra_Irpinia_strage_delle_donne_co_0_0205275154.shtml Camorra, in Irpinia la strage delle donne]</ref>
* '''Strage di San Michele''': maturata durante la faida tra il clan Tavoletta-Cantiello e la fazione dei [[Clan dei casalesi|casalesi]] facenti capo a [[Francesco Bidognetti|Bidognetti]], avvenne il [[29 settembre]] del [[2003]] a [[Villa Literno]] ([[Provincia di Caserta|CE]]); due sicari appartenenti ai Tavoletta-Cantiello tesero un agguato a cinque uomini dell'altra fazione, di questi due morirono (Vincenzo Natale, pregiudicato di 25 anni, e Giuseppe Rovescio di 24 anni) ed altri tre furono feriti.<ref name=autogenerato1 />
* '''Strage di Casavatore''': Il 31 gennaio 2005, avviene il triplice omicidio di Giovanni Orabona (Casavatore, 12 agosto 1981 - 31 gennaio 2005), Antonio Patrizio (Casavatore, 26 settembre 1979 - 31 gennaio 2005) e Giuseppe Pizzone (Casavatore, 4 luglio 1979 - 31 gennaio 2005) tutti e tre pregiudicati e affiliati al clan Ferone (clan vicino ai Di Lauro). La strage va a inserirsi nel contesto della prima faida di Scampia che vede contrapposti i clan Di Lauro con quello degli scissionisti, dopo tale episodio il clan Ferone passerà nelle file degli scissionisti e rappresenterà l'atto conclusivo della faida che vede la vittoria di questi ultimi.
* '''[[Strage di Castel Volturno]]''' o '''Strage di San Gennaro''': la sera del [[18 settembre]] del [[2008]], vengono uccisi in un agguato ad Ischitella, frazione di [[Castel Volturno]], sei extracomunitari da tempo residenti nella zona. L'agguato seguì l'omicidio di Antonio Celiento, avvenuto mezz'ora prima a Baia Verde (altra frazione di [[Castel Volturno]]), eseguito dallo stesso gruppo di fuoco.<ref>[http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/cronaca/caserta-sparatoria/caserta-sparatoria/caserta-sparatoria.html Strage nella terra dei Casalesi: 6 morti]
</ref>
 
== I rapporti con le altre organizzazioni mafiose ==
{{F|Sociologia|luglio 2012|L'intera sezione risulta quasi completamente priva di riferimenti bibliografici puntuali, tanto più necessari, data la complessità e valenza degli argomenti esposti}}
 
=== Cosa nostra ===
Vari clan di camorra hanno intrattenuto rapporti, più o meno duraturi, con [[Cosa nostra]].
Elementi di spicco della [[cosa nostra|mafia palermitana]] (come [[Salvatore Riina]] e [[Leoluca Bagarella]] e [[Bernardo Provenzano]]) si sono trovati a contatto con famiglie camorristiche come i [[Clan Nuvoletta|Nuvoletta]] e gruppi facenti parte della [[Nuova Famiglia]].
 
=== 'Ndrangheta ===
Nel corso del [[XX secolo|Novecento]] vi sono stati vari intrecci di favori e di cooperazione tra camorristi e 'ndranghetisti.
Negli [[Anni 1970|anni settanta]] in occasione della prima guerra di 'ndrangheta il boss reggino [[Paolo De Stefano]] chiede e ottiene da [[Raffaele Cutolo]] capo della [[Nuova Camorra Organizzata]] l'omicidio di [[Domenico Tripodo|Don Mico Tripodo]], altro boss reggino in carcere a [[Napoli]].
Tra famiglie delle due organizzazioni vi furono anche doppie affiliazioni come quella del camorrista Antonio Schettini affiliato al clan di [[Giuseppe Flachi]] o di [[Franco Coco Trovato]] affiliato alla famiglia di [[Carmine Alfieri]]<ref>[http://ndrangheta.info/la__ndrangheta_e_le_altre_mafie445.php La 'ndrangheta e le altre mafie] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071017002907/http://ndrangheta.info/la__ndrangheta_e_le_altre_mafie445.php |data=17 ottobre 2007 }}</ref>.
Roberto Cutolo, figlio di Raffaele Cutolo fu ammazzato a [[Tradate]] in [[Lombardia]] dalla [['ndrangheta]] per una vendetta trasversale il 24 dicembre [[1990]]. In cambio per la mafia calabrese i [[Clan Fabbrocino|Fabbrocino]] e gli [[Clan Ascione|Ascione]] avrebbero ucciso Salvatore Batti, un camorrista fuggito a [[Napoli]].<ref>Blu Notte - La mafia al nord, 31 agosto [[2008]]</ref>
 
=== Sacra Corona Unita ===
Nel [[1981]] [[Raffaele Cutolo]], affidò a Vincenzo Esposito detenuto in quel periodo nel carcere di [[San Severo]] di Foggia e Pino Iannelli e Alessandro Fusco il compito di fondare in Puglia un'organizzazione diretta emanazione della Nuova Camorra Organizzata che prese il nome di [[Nuova camorra pugliese]] o NCOP (Nuova Camorra Organizzata Pugliese) che operò dagli anni ottanta a Foggia, Taranto e Lecce. Tra gli esponenti vi è anche Antonio Modeo e Aldo Vuto capi della mafia tarantina.
 
Questa associazione prese piede soprattutto nel foggiano a causa della vicinanza territoriale e dei contatti preesistenti tra esponenti della malavita locale e i camorristi campani. Tuttavia questa iniziativa venne vista con sospetto dai malavitosi di altre zone della Puglia. Come risposta al tentativo di Cutolo di espandersi in Puglia, si tentò di dar vita ad un'associazione malavitosa di stampo mafioso formata da esponenti locali. Con la sconfitta dei cutoliani in Campania, scomparvero anche in Puglia, e l'organizzazione dominante divenne quella della [[Sacra corona unita]] fondata dagli 'ndranghetisti.
 
=== Banda della Magliana ===
La camorra intrattiene rapporti con le associazioni mafiose operanti nella capitale, quali la [[banda della Magliana]],in particolare con [[Massimo Carminati]], i clan Fasciani e Casamonica.
 
=== Triade cinese ===
Alcuni gruppi napoletani, tra cui i Giuliano di Forcella, hanno intrecciato relazioni di affari con gruppi cinesi soprattutto nel settore della contraffazione di marchi italiani. I gruppi napoletani hanno imposto il prezzo finale dei prodotti e in cambio hanno fornito i servizi per aggirare i controlli. I cinesi inoltre hanno fatto entrare nelle loro società diversi boss napoletani.<ref>[http://roma.repubblica.it/dettaglio/la-camorra-all%C2%BFesquilino-patto-con-i-cinesi/1488265 La camorra all¿Esquilino, patto con i cinesi | Roma la Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
=== Mafia nigeriana ===
I rapporti tra camorra e [[mafia nigeriana]] riguardano soprattutto il [[traffico di droga]] e la [[prostituzione]]. In particolare, i camorristi permettono ai clan nigeriani di organizzare la tratta delle donne sul territorio in cambio di una quota sui guadagni.<ref>[http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/403 Libera.it-Mafie straniere] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121109203044/http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/403 |data=9 novembre 2012 }}</ref>
 
=== Mafia albanese ===
Dalla seconda relazione semestrale del [[2010]] della [[Direzione Investigativa Antimafia|DIA]] vengono illustrati contatti tra la [[mafia albanese]] e il clan Mazzarella, con gli Scissionisti di Secondigliano e i Serino di Salerno.
 
== Organizzazioni ==
{{Div col|cols=2|small=no}}
* [[Alleanza di Secondigliano]]
* [[Camorra newyorkese]]
* [[Clan Abate]]
* [[Clan Abbinante]]
* Clan Abete-Abbinante-Notturno-Aprea
* [[Clan Alfieri]]
* [[Clan Ascione]]
* [[Clan Belforte]]
* [[Clan Cava]]
* Clan Cesarano
* [[Clan Contini]]
* [[Clan D'Alessandro]]
* [[Clan De Luca Bossa]]
* [[Clan dei casalesi]]
* [[Clan Di Biasi]]
* [[Clan Di Lauro]]
* [[Clan Fabbrocino]]
* [[Clan Farina]]
* [[Clan Galasso di Poggiomarino]]
* [[Clan Gallo-Cavalieri]]
* [[Clan Gionta]]
* [[Clan Giuliano]]
* [[Clan Graziano]]
* [[Clan Lago]]
* [[Clan La Torre]]
* [[Clan Licciardi]]
* [[Clan Lo Russo]]
* [[Clan Mallardo]]
* [[Clan Mariano]]
* [[Clan Mazzarella]]
* [[Clan Misso]]
* [[Clan Moccia]]
* [[Clan Nuvoletta]]
* [[Clan Pagnozzi]]
* [[Clan Pariante]]
* Clan Polverino
* Clan Piccolo
* [[Clan Puca]]
* [[Clan Ricci]]
* [[Clan Russo dei Quartieri Spagnoli]]
* [[Clan Russo di Nola]]
* [[Clan Sacco-Bocchetti]]
* [[Clan Sarno]]
* [[Clan Terracciano]]
* [[Clan Vangone-Limelli]]
* [[Clan Vollaro]]
* Clan Verde
* Girati della Vanella Grassi
* [[Nuova Camorra Organizzata]]
* [[Nuova camorra pugliese]]
* [[Nuova Famiglia]]
* Paranza dei bambini
* [[Scissionisti di Secondigliano]]
{{Div col end}}
 
== Boss ==
{{Div col|cols=2|small=no}}
* [[Antonio Bardellino]]
* [[Antonio Iovine]]
* [[Assunta Maresca]]
* [[Carmine Alfieri]]
* [[Carmine Schiavone]]
* [[Cesare Pagano]]
* [[Edoardo Contini]]
* Filippo Abate
* [[Francesco Bidognetti]]
* [[Francesco Schiavone]]
* Francesco Verde
* Francesco Mallardo
* [[Gennaro Licciardi]]
* Gennaro Marino
* [[Luigi Giuliano]]
* [[Mario Iovine]]
* [[Michele Zagaria]]
* [[Paolo Di Lauro]]
* [[Pasquale Galasso]]
* [[Pasquale Simonetti]]
* Pasquale Puca
* [[Raffaele Cutolo]]
* [[Raffaele Amato]]
* [[Vincenzo Licciardi]]
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== Vittime famose ==
* [[Antonio Ammaturo]]
* [[Franco Imposimato]]
* [[Giancarlo Siani]]
* [[Annalisa Durante]]
* [[Gelsomina Verde]]
* Nunzio Giuliano
* [[Vittime della camorra]]
 
== Nell'arte ==
La camorra ha ispirato diversi autori [[cinema]]tografici e [[Televisione|televisivi]], che ne hanno tratto racconti e documentari a partire dalla metà del [[XX secolo]].
 
=== Cinema ===
{{div col}}
* ''[[I contrabbandieri del mare]]'', [[1948]]
* ''[[Processo alla città]]'', [[1953]]
* ''[[La sfida (film)|La sfida]]'', [[1957]]
* ''[[Lo sgarro]]'', [[1962]]
* ''[[Le mani sulla città]]'', [[1963]]
* ''[[Camorra (film)|Camorra]]'', [[1972]]
* ''[[La legge della Camorra]]'', [[1973]]
* ''[[Sgarro alla camorra]]'', [[1973]]
* ''[[I guappi]]'', [[1974]]
* ''[[Napoli violenta]]'', [[1976]]
* ''[[Napoli spara!]]'', [[1977]]
* ''[[Napoli si ribella]]'', 1977
* ''[[Onore e guapparia]]'', 1977
* ''[[La mazzetta (film)|La mazzetta]]'', [[1978]]
* ''[[L'ultimo guappo]]'', 1978
* ''[[Napoli... serenata calibro 9]]'', 1978
* ''[[I contrabbandieri di Santa Lucia]]'', [[1979]]
* ''[[I guappi non si toccano]]'', [[1979]]
* ''[[Napoli, Palermo, New York - Il triangolo della camorra]]'', 1981
* ''[[Mi manda Picone]]'', [[1983]]
* ''[[Guapparia (film)|Guapparia]]'', [[1984]]
* ''[[Ternosecco]]'', [[1985]]
* ''[[Il camorrista]]'', [[1986]]
* ''[[Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti]]'', [[1986]]
* ''[[Scugnizzi]]'', [[1989]]
* ''Pianese Nunzio, 14 anni a maggio'', 1996
* ''[[Luna rossa (film 2001)|Luna rossa]]'', [[2001]]
* ''[[La vita degli altri]]'', [[2002]]
* ''[[Il latitante (film 2003)|Il latitante]]'', [[2003]]
* ''[[Certi bambini (film)|Certi bambini]]'', [[2004]]
* ''[[Gomorra (film)|Gomorra]]'', [[2008]]
* ''[[Fortapàsc]]'', [[2009]]
* ''Sodoma... L'altra faccia di Gomorra'', ([[2012]])
* ''[[Perez.]]'', [[2014]]
* ''[[Ammore e malavita]]'' , [[2017]]
* ''[[La paranza dei bambini (film)|La paranza dei bambini]]'', [[2019]]
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=== Documentari ===
 
* ''Robinù'', di [[Michele Santoro]] ([[2016]]).
* ''ES17 - Dio non manderà nessuno a salvarci'', di Conchita Sannio e [[Roberto Saviano]] ([[2018]]).
*''King of Crime - Paolo di Lauro, boss di camorra'', di [[Roberto Saviano]] ([[2018]]).
*''King of Crime - Intervista a un boss di camorra'', di [[Roberto Saviano]] ([[2018]]).
*''Il giorno del giudizio - Come ho catturato l'ultimo dei Casalesi'', ([[2019]]).
 
=== Letteratura ===
* ''[[La camorra]]'' (composizione di [[Astor Piazzolla]], ispirata all'organizzazione criminale)
* ''[[Gomorra (romanzo)|Gomorra]]'' (romanzo di [[Roberto Saviano]])
* ''[[La paranza dei bambini]]'' (romanzo di [[Roberto Saviano]])
 
=== Televisione ===
{{div col}}
* ''[[Storie della camorra]]'', 1978
* ''[[Naso di cane]]'', [[1986]]
* ''[[L'ombra nera del Vesuvio]]'', [[1987]]
* ''[[Il ricatto (miniserie televisiva)|Il ricatto]]'', [[1989]]
* ''[[Il ricatto 2]]'', [[1991]]
* ''[[La squadra (serie televisiva)|La squadra]]''
* ''[[La nuova squadra]]''
* ''[[Il clan dei camorristi]]''
* ''[[Pupetta - Il coraggio e la passione]]''
* ''[[Per amore del mio popolo]]''
* ''[[Gomorra - La serie]]''
* ''[[Sotto copertura]]'', [[2015]]
* ''[[In punta di piedi (film 2018)|In punta di piedi]]'', [[2018]]
{{div col end}}
 
=== Fumetti ===
Le bizzarre avventure di JoJo: [[Vento Aureo]] ([[1995]])
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
{{W|Campania|settembre 2012}}
* Aleni Sestito, Laura - ''La camorra e i bambini: un'indagine nel contesto scolastico napoletano''. Milano, [[Italia]]: Unicopli, (Minori. Università), 1997. 191 p., ill., bibliography p. [185]-191, 22&nbsp;cm. ISBN 88-400-0462-9; LC 97193730; BNI 97260487.
* {{en}} Allum F. (2006) ''Camorristi, politicians, and businessmen: the transformation of organized crime in post-war Naples'', Leeds, Northestern University press.
* Allum Percy, ''Potere e società a Napoli nel dopoguerra''. Torino, [[Italia]]: 1979; Einaudi Editori (Collana Saggi). p.&nbsp;549 (pubblicazione originale: 1973; Cambridge University Press).
* Aquaro, Roberto. ''Camorra a Taranto''. (Nota introduttiva di Antonio Scialpi). [[Taranto]], Italia: Mediasud, (Città e Società), 1986. 181+[2] p., ill., port., 21&nbsp;cm. BNI 89001586; [IT/ICCU/CFI/0022122].
* Baglivo, Adriano. ''Camorra S.p.A. - Droga, omicidi, tangenti a Napoli: dai contrabbandieri del golfo ai boss in doppiopetto''. Milano, Italia: [[Rizzoli]], 1983. 203 p., 1 map, bibliogr., index, 22&nbsp;cm. BNI IT/ICCU/SBL/0316081; LC 83231816.
* Barbagallo, Francesco. ''Camorra e criminalità organizzata in Campania''. Napoli, Italia: Liguori, (Proposte; 26), 1988. 209 p., 22&nbsp;cm. ISBN 88-207-1746-8; BNI 91005205; [IT/ICCU/CFI/0144026]; LC 89182617.
* Barbagallo, Francesco. ''Il potere della camorra'' (1793-1998). Torino, Italia: [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]], (Einaudi Contemporanea; 67), 1999. xvi+208 p., bibliogr., index, 20&nbsp;cm. ISBN 88-06-15100-2; LC 99509182.
* Capacchione, Rosaria. ''L'oro della camorra''. Milano, Italia: [[Rizzoli]], 2008. 278 p.
* Ciconte, Enzo, ''Mafia, camorra e 'ndrangheta in Emilia-Romagna''. (Presentazione di Cosimo Braccesi; introduzione di Raimondo Catanzaro). [[Rimini]], Italia: Panozzo, (Estemporanea Panozzo; 1), 1998. 283 p., 17&nbsp;cm.
* Ciconte, Enzo, ''Storia criminale. La resistibile ascesa di mafia, 'ndrangheta e camorra dall'Ottocento ai giorni nostri'', Soveria Mannelli, Rubbettino Editore, 2008, pp.&nbsp;432.
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* De Cosa, Eugenio. ''Camorra e mala vita a Napoli agli inizi del Novecento''. [Cerchio, Italia]: A. Polla, (I Circensi), 1989. 169 p., 17&nbsp;cm. Pubblicazione originale: 1908. BNI IT/ICCU/CFI/0202505.
* De Rosa, Francesco. ''Un'altra vita: le verità di Raffaele Cutolo''. Milano, Italia: M. Tropea, (Le Querce), 2001. 191+[8] p., ill., 22&nbsp;cm. 1981 - ISBN 88-438-0299-2; BNI 01201204; LC 2001428463.
* Di Bella, Saverio. ''Mafia, ndrangheta e camorra: guida bibliografica'', (Legge [[Regione Siciliana]], n. 51 del 4-6-1980). [[Soveria Mannelli]], Italia: Rubbettino, 1983. 77 p., 24&nbsp;cm. BNI 84004249; [IT/ICCU/CSA/0006620]; LC 85119263.
* Di Fiore, Gigi. ''Potere camorrista: quattro secoli di malanapoli''. (Introduzione di Raffaele Bertoni). Napoli, Italia: A. Guida, 1993. 276 p., bibliogr., 21&nbsp;cm. ISBN 88-7188-084-6; LC 93229665.
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* Di Fiore, Gigi. ''La camorra e le sue storie''. Torino, Italia: Utetlibreria. 2005. 496 p., bibliogr., ISBN 88-7750-988-0.
* Di Fiore, Gigi. ''La camorra storie e documenti''. Torino, Italia: Utet libreria. 2006. 487 p., bibliogr., &nbsp;ISBN 88-02-07632-4.
* Di Fiore Gigi. ''L'impero. Traffici, storie e segreti dell'occulta e potente mafia dei Casalesi'', Milano, Rizzoli, 2008. 400 p, bibliogr. ISBN 978-88-17-02598-0.
* Di Fiore, Gigi. ''La camorra e le sue storie - edizione aggiornata: dalle origini alle paranze dei bimbi''. Milano, Italia: Utet- De Agostini. 2016. 529 p., bibliogr., ISBN 978-88-511-3764-9.
* Di Meo, Simone. ''[[L'impero della camorra]]. Vita violenta del boss Paolo Di Lauro''. Roma, Italia: [[Newton Compton Editori]]. 2008, 283 p.
* {{fr}} Falcionelli, Alberto. ''Les sociétés secrètes italiennes: Les Carbonari - La camorra - La Mafia''. Parigi, [[Francia]]: Payot, 1936. 2+[7]-255 p., 23&nbsp;cm. LC 37013361.
* Fantò, Enzo. ''Mafia, 'ndrangheta e camorra dopo la Legge La Torre: atti della Commissione parlamentare''. Roma, Italia: Gangemi, 1989. 338 p., 24&nbsp;cm. ISBN 88-7448-234-5; BNI IT/ICCU/CFI/0202057; LC 89176933.
* Feo, Fabrizio. ''Uomini e affari della camorra: cronache di quotidiana violenza in un viaggio tra le storie dei clan''. (Prefazione di [[Amato Lamberti]]). Napoli, Italia: Sintesi, (Città si diventa. Quaderni dell'Osservatorio sulla camorra), 1989. 220 p., 22&nbsp;cm. BNI IT/ICCU/NAP/0017190.
* Ferrari, Luca. ''Bassolino & la nuova camorra: indagine sulla svendita di una città''. (2. edizione). Napoli, Italia: Controcorrente, 1997. 147 p., bibliogr., 21&nbsp;cm. LC 98158337.
* Fiore, Antonio, ''La politicizzazione della camorra. Le fonti di polizia a Napoli (1848-60)'', in ''Meridiana. Rivista di storia e scienze sociali'', nº 78.
* {{en}} Grant, Charles. ''Stories of Naples and the Camorra''. ("Storie di Napoli e camorra, con introduzione commemorativa dell'autore di J. B. Capper). [[Londra]], G.B.: Macmillan and Co. Ltd., (Macmillans Colonial Library), 1897. xvii+[2]+379+7 p., 21&nbsp;cm. BNI IT/ICCU/SBL/0480459; LC 04015311. ([http://www.archive.org/details/storiesofnaplesa00granuoft Scaricalo] da [http://www.archive.org archive.org])
* {{en}} Jacquemet, Marco. ''Credibility in court: communicative practices in the camorra trials''. [[Cambridge]], New York, N.Y., [[Stati Uniti d'America]]: [[Università di Cambridge]] Press, 1996. xii+324 p., ill., bibliogr. p. [304]-319, indexes, 23&nbsp;cm. ISBN 0-521-55251-6. LC 96220286.
* Iaccarino Annamaria, ''Dinamiche di genere nel fenomeno mafioso e camorrisitico,'' Aracne, Roma, 2010.
* [[Rosario Esposito La Rossa|La Rossa, Rosario Esposito]]. ''[[Al di là della neve]]. Storie di Scampia''. Napoli, Italia: Marotta & Cafiero, 2007, p 145., 21&nbsp;cm.
* Longrigg, Clare. ''L'altra faccia della mafia: l'anima femminile di Cosa nostra, 'ndrangheta e camorra: donne che comandano, che subiscono e che combattono: le loro voci, le loro ragioni''. (Traduzione di Fernanda Aversa e Carlo Gustavo Draghi). Milano, Italia: Ponte alle Grazie, (Saggi), 1997. 317+[4] p., 21&nbsp;cm. Traduzione di Mafia women. ([[Lingua inglese|Inglese]]). ISBN 88-7928-409-6; BNI IT/ICCU/RMG/0026469.
* {{Cita libro|autore=[[Carlo Lucarelli|Lucarelli, Carlo]]|titolo=Storie di bande criminali, di mafie e di persone oneste|anno=2008|editore=Einaudi|ed= 1|ISBN=978-88-06-19502-1|capitolo=La storia della camorra|pp=170-224}}
* Marvasi, Roberto. ''La tragedia Cuocolo: governo, polizia e camorra''. Napoli, Italia: G. M. Priore, (Biblioteca Scintilla), 1907. 112 p., ill., 20&nbsp;cm. BNI IT/ICCU/SBL/0736672.
* Melorio Simona, ''Cultura di camorra'', Edizioni Labrys, 2010. www.edizionilabrys.it
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* Mirabella, Emanuele. ''Mala vita: gergo, camorra e costumi degli affiliati: con 4500 voci della lingua furbesca in ordine alfabetico''. (Prefazione di [[Cesare Lombroso]]). Napoli, Italia: F. Perella, 1910. 405+[1] p., port., 19&nbsp;cm. BNI IT/ICCU/SBL/0736395.
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* Orecchia, Giulio.; Rossetti, Gian Paolo. ''Malagente: 'ndrangheta, mafia & camorra''. (2. edizione; prefazione di [[Nantas Salvalaggio]]). Napoli, Italia: T. Pironti, 1982. 198+[24] p., ill., 24&nbsp;cm. BNI IT/ICCU/CFI/0053181; LC 83152550.
* [[Vittorio Paliotti|Paliotti, Vittorio]]. ''La camorra. Storia, personaggi, riti della bella società napoletana dalle origini a oggi''. Milano, Italia: Bietti, (Caleidoscopio), 1973. 257+[8] p., ill., bibliography p. [252]-253, 21&nbsp;cm. BNI IT/ICCU/SBL/0462834; LC 74301096.
* Paliotti, Vittorio. ''Storia della camorra''. Roma, Italia: [[Newton Compton Editori]], (I Volti della Storia; 9), 2002. 255 p., ill., bibliography p. [243]-244, filmography p. [245]-246, index, 22&nbsp;cm. ISBN 88-7983-287-5; LC 94156456.
* Gemma Tisci [Ricordi in Bianco e Nero] edito Kimerik, Patti 2014. La camorra spiegata dal boss Raffaele Cutolo in un rapporto epistolare con la giornalista G.Tisci
* Parlamento Italiano. ''Camorra e politica: relazione approvata dalla Commissione il 21 dicembre 1993''. Roma, Italia: [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]], (Saggi Tascabili Laterza; 178), 1994. 223 p., bibliogr., index, 18&nbsp;cm. ISBN 88-420-4412-1; LC 94175365.
* Parlamento Italiano. ''Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali similari''. Camorra, politica, pentiti: la relazione del presidente [[Luciano Violante]] e le deposizioni di [[Pasquale Galasso]] e Salvatore Migliorino, le accuse della magistratura contro otto parlamentari: atti della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla [[Mafia]]. (Prefazione di [[Antonio Riboldi]]; a cura di Orazio Barrese). Soveria Mannelli, Italia: Rubbettino, 1994. 545 p., bibliogr., 24&nbsp;cm. ISBN 88-7284-222-0; LC 94192170.
* Rossi, Luca. ''Camorra: un mese a Ottaviano, il paese in cui la vita di un uomo non vale nulla''. (Postfazione di Pino Arlacchi). Milano, Italia: [[Arnoldo Mondadori]], (Primapagina), 1983. 165 p., 21&nbsp;cm. LC 83153141.
* [[Ferdinando Russo|Russo Ferdinando]]. ''Camorra e camorristi''. Napoli, Italia: Imagaenaria, 2009. 128 p.
* [[Ferdinando Russo|Russo, Ferdinando]]; Serao, Ernesto. ''La camorra. Origini, usi, costumi e riti dell'annorata soggietà''. Napoli, Italia: Ferdinando Bideri, (Biblioteca Varia Bideri), 1907. 166 p., 20&nbsp;cm. BNI IT/ICCU/SBL/0742094.
* [[Carlo Ruta|Ruta, Carlo]], ''Narcoeconomy. Business e mafie che non conoscono crisi'', Castelvecchi Editore, Roma, 2011.
* [[Pasquale Sabbatino|Sabbatino, Pasquale]], ''Le città indistricabili. Nel ventre di Napoli da Villari ai De Filippo'', Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2007, ISBN 978-88-495-1416-2.
* Sales, Isaia. ''La camorra, le camorre''. (Prefazione di [[Corrado Stajano]]). Roma, Italia: [[Editori Riuniti]], (Testimonianze; 6), 1988. 222 p., bibliography p.&nbsp;219-222, 22&nbsp;cm. ISBN 88-359-3222-X; LC 89144249.
* Santacroce, Domenico. ''I miei giorni della camorra''. Fuorni, [[Salerno]], Italia: Boccia, 1988. 197 p., 22&nbsp;cm. BNI 91002844; [IT/ICCU/CFI/0157477].
* Santacroce, Domenico. ''La Trattativa: l'ordinanza del giudice Alemi sul caso Cirillo: brigate rosse, camorra, ministri dc, servizi segreti''. Roma, Italia: Editrice l'Unità, (Documenti), [1988], 127 p., 19&nbsp;cm.
* Sardo, Raffaele. ''La Bestia. Camorra, storie di delitti, vittime, complici ''. (Prefazione di Roberto Saviano). Milano, Italia: Melampo Editore, ottobre 2008, 168 p., 21&nbsp;cm.
* Saviano, Roberto. ''[[Gomorra (romanzo)|Gomorra]]. Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra''. Milano, Italia: [[Arnoldo Mondadori]], 2006, 331 p., 21&nbsp;cm.
* Serao Ernesto. ''La camorra''. Napoli, Italia: Imagaenaria, 2009, 160 p.
* Marina D'Amato ''La mafia allo specchio la trasformazione mediatica del mafioso'' FrancoAngeli editore, Milano 2013.
* Luana de Francisco, Ugo Dinello, Giampiero Rossi ''Mafia a Nord Est.'' Milano, Bur Biblioteca Universale Rizzoli, 2015, ISBN 978-88-17-08077-4
 
== Voci correlate ==
{{Div col|cols=2|small=no}}
* [[Assunta Maresca]]
* [[Carmine Alfieri]]
* [[Camorra newyorkese]]
* [[Clan dei casalesi]]
* [[Clan Nuvoletta]]
* [[Mafia]]
* [[Nuova Famiglia]]
* [[Nuova Camorra Organizzata]]
* [[Faida di Scampia]]
* [[Pasquale Simonetti]]
* [[Raffaele Cutolo]]
* [[Clan Giuliano]]
* [[Clan Alfieri]]
* [[Clan Mazzarella]]
* [[Michele Zaza]]
* [[Luigi Giuliano]]
* [[Lorenzo Nuvoletta]]
* [[Clan Russo di Nola]]
* [[Clan Moccia]]
* [[Clan Fabbrocino]]
* [[Mario Fabbrocino]]
* [[Alleanza di Secondigliano]]
* [[Repubblica di Santo Stefano]]
* [[Processo Spartacus]]
* [[Triangolo della morte Acerra-Nola-Marigliano]]
* [[Faida tra Nuova Camorra Organizzata e Nuova Famiglia]]
{{Div col end}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Interprogetto/notizia|Berlusconi: l'inappellabilità interessa anche il caso SME}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* Formation sul canale You Tube [[Vevo]] di Beyonce [https://www.youtube.com/watch?v=WDZJPJV__bQ]
* {{cita video|url=http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=2958|titolo=Il Sistema camorra|editore=[[Arcoiris TV]]}}
{{Beyoncé}}
* {{cita web|http://www.bibliocamorra.altervista.org/|Biblioteca digitale sulla Camorra - Università degli Studi di Napoli "Federico II" - Dipartimento di Filologia Moderna}}
{{Portale|musica}}
* {{cita web|url=http://www.delittiimperfetti.com/all_stats.php?year=2010&out_movente=30|titolo=Statistiche aggiornate dei morti di camorra|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://www.nazioneindiana.com/2006/08/27/articoli-di-roberto-saviano/|Articoli di Roberto Saviano|editore=[[Nazione Indiana]]}}
* {{cita web|http://www.osistema.org/|'O Sistema, Sito sulla camorra}}
* {{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=bLUd0lbytTU&feature=PlayList&p=CA09B4353BBF6D9E&index=0&playnext=1|titolo=Blu Notte. La Storia della camorra}}
* {{cita web|http://www.avvisopubblico.it|Sito di ''Avviso pubblico'' - Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie}}
* {{cita web|http://www.regione.toscana.it/cld|Regione Toscana - Centro di documentazione Cultura della Legalità Democratica}}
* {{cita web|http://www.osservatoriocamorra.org|Osservatorio sulla camorra e sull'illegalità}}
* {{cita web|http://www.libera.it|Sito di ''Libera''|lingua=it, en, fr, es}}
 
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