Era della ricostruzione e Formation (singolo): differenze tra le pagine

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{{Album
[[File:ReconstructionEraColl.png|thumb|Rovine di [[Richmond (Virginia)|Richmond]], in [[Virginia]] a seguito della [[guerra di secessione americana]], afro americani liberati che votano per la prima volta nel 1867,<ref>"The First Vote" by William Waud, [http://objectofhistory.org/objects/extendedtour/votingmachine/?order=2 ''Harpers Weekly'' Nov. 16, 1867]</ref> Ufficio dell'agenzia dei liberti a [[Memphis]], rivolta di Memphis del 1866]]
|titolo = Formation
{{Storia USA}}
|artista = Beyoncé
L''''Era della Ricostruzione''' comprese il periodo intercorso tra il 1863 (il 1° termine legale della [[schiavitù negli Stati Uniti d'America]]) e il 1877. Nel contesto globale della [[storia degli Stati Uniti d'America|storia statunitense]] il termine ha due applicazioni: la 1° riferita al lasso di tempo vissuto dall'intera nazione tra il 1865 e il 1877 in seguito alla [[guerra di secessione americana]] (1861-65); la 2° al tentativo di trasformazione socio-economica e politica degli [[Stati Uniti meridionali]] dal 1863 al 1877 così come fu stabilito dalle disposizioni adottate dal [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]]<ref>David W. Blight, ''Race and Reunion: The Civil War in American Memory'' (2001).</ref>.
|tipo album = Singolo
|giornomese = 6 febbraio
|anno = 2016
|durata = 3:26
|album di provenienza = [[Lemonade (Beyoncé)|Lemonade]]
|genere = Bounce music
|nota genere = <ref name="nytimes">{{Cita web|url=http://mobile.nytimes.com/2016/02/07/arts/music/beyonce-formation-super-bowl-video.html?_r=1&referer=|titolo=Beyoncé in ‘Formation’: Entertainer, Activist, Both?|accesso=25 aprile 2015|lingua=en}}</ref>
|etichetta = Parkwood, [[Columbia Records|Columbia]]
|produttore = [[Mike Will Made It]],<ref>{{Cita web|url=http://pitchfork.com/news/63382-beyonce-drops-formation|titolo=Beyoncé Drops "Formation"|lingua=En|accesso=7 febbraio 2016}}</ref> Pluss<ref>{{Cita web|url=https://www.hotnewhiphop.com/ebro-gets-into-twitter-feud-with-mike-will-and-slim-jxmmi-over-beyonces-formation-news.20030.html|titolo=Co-producer of Formation|lingua=En|accesso=9 febbraio 2016}}</ref>
|registrato =
|formati = [[Musica digitale|Download digitale]]
|numero dischi d'oro = {{Certificazione disco|AUS|oro|singolo|35000+|{{Cita web|lingua = en|url = http://www.aria.com.au/pages/httpwww.aria.com.aupagesSingleAccreds2016.htm|titolo = ARIA Charts - Accreditations - 2016 Singles|editore = [[Australian Recording Industry Association]]|accesso = 15 agosto 2016}}}}{{Certificazione disco|CAN|oro|singolo|40000+|{{Cita web|lingua = en|url = http://musiccanada.com/gold-platinum/?fwp_gp_search=Formation%20Beyonce|titolo = Certification single certifications - Beyoncé – Formation|editore = [[Music Canada]]|accesso = 15 agosto 2016}}}}
{{Certificazione disco|USA|oro|singolo|500.000+|{{RIAA|Formation Beyoncé|accesso = 6 ottobre 2016}}}}
|numero dischi di platino =
|immagine = Beyoncé - formation.jpg
|didascalia = Screenshot tratto dal video del brano
|precedente = [[Runnin' (Lose It All)]]
|anno precedente = 2015
|successivo = [[Sorry (Beyoncé)|Sorry]]
|anno successivo = 2016
|logo = Beyoncé - Formation logo.png
}}
'''''Formation''''' è un [[Singolo (musica)|singolo]] della [[cantante]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Beyoncé]], il primo estratto dal sesto album in studio ''[[Lemonade (Beyoncé)|Lemonade]]'' e pubblicato il 6 febbraio 2016.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.nme.com/news/beyonce/91295|titolo = Listen to Beyoncé's new surprise single "Formation"|editore = [[New Musical Express]]|accesso = 7 febbraio 2016}}</ref>
 
== Il singolo ==
La Ricostruzione pose fine ai resti del [[nazionalismo]] confederato e allo [[schiavismo]], donando ai cittadini [[afroamericani]] i [[diritti civili]] apparentemente garantiti dai 3 nuovi emendamenti costituzionali (inseriti nel più ampio alveo degli ''Atti di Ricostruzione'').
''Formation'' è stato annunciato il 6 febbraio 2016 dalla stessa Beyoncé, un giorno prima della sua esibizione durante lo spettacolo di metà gara al [[Super Bowl 50]], tenutosi al [[Levi's Stadium]] di [[Santa Clarita]], in [[California]].<ref>{{Cita web|url = https://www.vox.com/2016/2/6/10927952/beyonce-formation|titolo = "Formation" showcases a side of Beyoncé we've never seen|accesso = 2016-02-12|sito = Vox}}</ref> Il singolo è stato successivamente pubblicato per il download gratuito sulla piattaforma Tidal.<ref>{{Cita web|nome = Katie|cognome = Reilly|url = http://time.com/4210856/beyonce-formation-download-free-new-single-super-bowl-show/|titolo = Watch Beyonce's New Single 'Formation'|accesso = 2016-02-12}}</ref>
 
== Video musicale ==
La [[presidenza di Abraham Lincoln]] prima e la [[presidenza di Andrew Johnson]] poi assunsero ufficialmente delle posizioni moderate volte a ricondurre il [[profondo Sud]] nell'Unione il più rapidamente possibile, mentre i parlamentari [[Radical Republicans]] ricercarono misure più forti per migliorare la situazione dei [[liberti]], compreso il ''[[XIV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XIV emendamento]]'', con una contemporanea riduzione dei diritti degli ex confederati, ad esempio con le disposizioni prescritte dalla ''[[Wade-Davis Bill]]''.
Il [[videoclip]] del brano è stato diretto da [[Melina Matsoukas]] ed è stato pubblicato con la canzone il 6 febbraio 2016.<ref name="Nytimes">{{cita web|lingua=En|url=https://www.nytimes.com/2016/02/07/arts/music/beyonce-releases-surprise-single-formation-ahead-of-super-bowl-performance.html?_r=0|titolo=Beyoncé Releases Surprise Single 'Formation' Ahead of Super Bowl Performance|editore=[[The New York Times]]|accesso=30 agosto 2016}}</ref><ref>{{cita web|lingua=En|url=http://www.cosmopolitan.com/entertainment/music/news/a53296/beyonce-formation-lyrics/|titolo=Here Are the Best Lyrics From Beyoncé's Perfect New Song, "Formation"|editore=[[Cosmopolitan (periodico)|Cosmopolitan]]|accesso=30 agosto 2016}}</ref> È stato reso disponibile attraverso Tidal così come un video sul profilo ufficiale di [[YouTube]] della cantante dal 9 dicembre 2016<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=WDZJPJV__bQ|titolo=Formation BeyonceVevo}}</ref>. Il video è stato girato a [[Los Angeles]], [[California]], ed è dotato di riferimenti all'[[Uragano Katrina]], Antebellum e la cultura creola della Louisiana, la brutalità della polizia, il razzismo e la black pride.<ref name="Nytimes"/><ref>{{cita web|lingua=En|url=http://curbed.com/archives/2016/02/09/beyonce-formation-music-video-production-design.php|titolo=Beyoncé Shoots Secret Video in New Orleans|editore=Rap-Up|accesso=30 agosto 2016}}</ref><ref name="Popsugar">{{cita web|lingua=En|url=http://www.popsugar.com/celebrity/Celebrity-Reactions-Beyonce-Formation-Music-Video-40090669#photo-40090669|titolo=9 Celebrity Reactions That Perfectly Describe How You Felt When Beyoncé Dropped "Formation"|editore=Pop Sugar|accesso=30 agosto 2016}}</ref>
 
Il video musicale modifica la canzone in modo tale da includere interpolazioni parlate dall'artista Big Freedia e la personalità del YouTube Messy Mya, che è stato assassinato a New Orleans nel 2010.<ref name="Nytimes"/> Si comincia con Beyoncé seduta sul tetto di una [[Ford Crown Victoria Police Interceptor]] in una strada completamente allagata. Durante la fine, è visto un uomo in possesso di un giornale con la faccia di Martin Luther King Jr. con il titolo «The Truth». Seguono poi delle scene ritraenti di un ragazzo incappucciato che si esibisce in passi di [[break dance]] davanti ad alcune auto della polizia, con alle spalle un muro pieno di [[Graffitismo|graffiti]] con le parole «smettete di spararci» scritte.<ref>{{cita web|lingua=En|url=https://www.billboard.com/articles/columns/hip-hop/6867195/beyonce-formation-video|titolo=Beyoncé Drops New 'Formation' Single, Music Video|editore=[[Billboard]]|accesso=30 agosto 2016}}</ref> Beyoncé inizia ad eseguire la coreografia del brano, fino alla fine del video. Sua figlia, Blue Ivy Carter, appare in un [[cameo]].<ref name="Popsugar"/><ref>{{cita web|lingua=En|url=http://www.stereogum.com/1857868/beyonce-formation-video/mp3s/|titolo=Beyoncé – "Formation" Video|editore=[[Stereogum]]|accesso=30 agosto 2016}}</ref>
[[Andrew Johnson]], ex senatore del [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Partito Democratico]] e [[governatore del Tennessee]] - nonché proprietario di schiavi - seguirà una politica decisamente indulgente nei confronti di quelli che erano stati i "ribelli secessionisti"; gli ultimi discorsi di [[Abraham Lincoln]] dimostrano che si stava preparando a sostenere la concessione egualitaria dei [[diritti civili]] nei confronti di tutti gli schiavi liberati, mentre a ciò il suo successore rimase fermamente contrario<ref>{{Cita libro|autore1=James M. Campbell |autore2=Rebecca J. Fraser |lastauthoramp=yes |titolo=Reconstruction: People and Perspectives|url=https://books.google.com/books?id=wGmD0Zl27GIC&pg=PR15|anno=2008|editore=ABC-CLIO|p=15}}</ref>.
 
== Accoglienza ==
Le interpretazioni date da Johnson alle politiche di Lincoln prevalsero almeno fino alle elezioni di metà mandato del 1866, a cui seguirono subito dopo esplosioni di violenza contro i neri in molti tra gli ex [[Stati Confederati d'America]] tra i quali i [[disordini razziali di Memhis]] e il [[massacro di New Orleans]]. Nel frattempo la tornata elettorale diede al [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]] la maggioranza congressuale, permettendo in tal modo alle frange più Radical di assumere il completo controllo della politica di Ricostruzione con la conseguente rimozione dei sudisti dal potere e la loro sostituzione coni liberti.
Britt Julious di ''[[Pitchfork]]'' ha paragonato ''Formation'' a ''[[Flawless (Beyoncé)|Flawless]]'' e ha aggiunto che "per Beyoncé (e anche per i suoi ascoltatori), l'insolente accettazione del proprio colore della pelle e il potere che si può sfruttare quando si fa un nome, il sostentamento e l'eredità non possono mai essere ignorati o dati per scontati.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Listen to “Formation” by Beyoncé|lingua=en|accesso=2019-06-24|url=https://pitchfork.com/reviews/tracks/17969-beyonce-formation/}}</ref> Omise'eke Natasha Tinsley, professore di studi africani all'[[Università del Texas ad Austin]], ha scritto per ''[[Time]]'' che la canzone, che molti chiamano “politica” a causa dei suoi riferimenti, differisce radicalmente da altre proteste post-Ferguson come ''Coulda Been Me'' di Trip Lee o ''[[American Oxygen]]'' di [[Rihanna]], che si concentrano sulla morte di uomini neri, poiché chiama invece le donne afroamericane a stare fianco a fianco ("in formazione").<ref>{{Cita web|url=https://time.com/4211888/beyonce-formation-activism/|titolo=Beyonce's 'Formation' Is Activism for African Americans, Women and LGBTQ People|sito=Time|lingua=en|accesso=2019-06-24}}</ref> ''[[The Daily Beast]]'' ha definito la canzone "un infuocato inno nero di potere e una chiamata alle armi".<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Kevin|cognome=Fallon|url=https://www.thedailybeast.com/articles/2016/02/06/beyonce-s-formation-a-fiery-black-power-anthem-and-call-to-arms|titolo=Beyonce’s ‘Formation’: A Fiery Black Power Anthem and Call to Arms|data=2016-02-06|accesso=2019-06-24}}</ref> Un giornalista del ''[[Rolling Stone]]'' ha scritto che "nell'era di #[[Black Lives Matter|BlackLivesMatter]], la canzone era assolutamente necessaria" e inoltre l’ha ritenuta "una potente dichiarazione di resilienza dei neri del sud".<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/music-lists/our-favorite-songs-and-videos-right-now-beyonce-kanye-west-and-more-81913/|titolo=Our Favorite Songs Right Now: Beyonce, Kanye and More|autore=Rolling Stone, Rolling Stone|sito=Rolling Stone|data=2016-03-02|lingua=en-US|accesso=2019-06-24}}</ref> ''Formation'' è stata successivamente collocata al primo posto nella lista "50 Best Songs of 2016" della stessa rivista da Rob Sheffield, che ha commentato: "''Formation'' è stata una canzone che ha tenuto viva la speranza in un anno cupo e sarà essenziale per i problemi futuri”.<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/music-lists/50-best-songs-of-2016-121196/|titolo=50 Best Songs of 2016|autore=Rob Sheffield, Rolling Stone|sito=Rolling Stone|data=2016-11-30|lingua=en-US|accesso=2019-06-24}}</ref>
 
Oltre a Sheffield di ''Rolling Stone'', anche ''[[Entertainment Weekly]]'',<ref>{{Cita web|url=https://ew.com/article/2016/12/09/ew-best-songs-2016/|titolo=The 100 Best Songs of 2016|sito=EW.com|lingua=en|accesso=2019-06-24}}</ref> ''Time'',<ref>{{Cita web|url=https://time.com/collection-post/4575319/top-10-best-songs-2016/|titolo=The Top 10 Best Songs of 2016|sito=Time|lingua=en|accesso=2019-06-24}}</ref> ''Complex'',<ref>{{Cita web|url=http://complex.com/music/best-songs-of-2016|titolo=Complex's Best Songs of 2016|sito=complex.com|accesso=2019-06-24}}</ref> ''Fuse'',<ref>{{Cita web|url=https://fuse.tv/2016/11/the-20-best-songs-of-2016|titolo=The 20 Best Songs of 2016|autore=Best of 2016|sito=Fuse|lingua=en|accesso=2019-06-24}}</ref> ''NPR'',<ref>{{Cita web|url=http://apps.npr.org/best-music-2016/list/top-songs/|sito=apps.npr.org|accesso=2019-06-24}}</ref> e ''Paste''<ref>{{Cita web|url=https://www.pastemagazine.com/articles/2016/12/the-50-best-songs-of-2016.html|titolo=The 50 Best Songs of 2016|sito=pastemagazine.com|lingua=en|accesso=2019-06-24}}</ref> hanno considerato la canzone la migliore del 2016. Nell'annuale sondaggio Pazz & Jop di ''[[Village Voice]]'' sulla migliore musica del 2016, ''Formation'' è stata posizionata al numero 1.<ref>{{Cita web|url=https://www.villagevoice.com/culture/music/|titolo=Music {{!}} Latest News|sito=www.villagevoice.com|accesso=2019-06-24}}</ref> ''Pitchfork''<ref>{{Cita web|url=https://pitchfork.com/features/lists-and-guides/9981-the-100-best-songs-of-2016/?page=10|titolo=The 100 Best Songs of 2016 - Page 10|sito=Pitchfork|lingua=en|accesso=2019-06-24}}</ref> e ''Spin''<ref>{{Cita web|url=https://www.spin.com/featured/the-101-best-songs-of-2016/|titolo=The 101 Best Songs of 2016|sito=Spin|data=2016-12-13|accesso=2019-06-24}}</ref> hanno definito la canzone la seconda migliore dell'anno, mentre ''[[New Musical Express|NME]]'' la sesta.<ref>{{Cita web|url=https://www.nme.com/list/nme-best-songs-2016-1871049|titolo=NME's Songs of the Year 2016|autore=Larry Bartleet|sito=NME|data=2016-11-26|lingua=en-US|accesso=2019-06-24}}</ref> ''[[Billboard]]'' ha classificato ''Formation'' al numero 14 nella lista "100 Best Pop Songs of 2016".<ref>{{Cita web|url=https://www.billboard.com/articles/events/year-in-music-2016/7617635/billboard-top-100-pop-songs-of-2016|titolo=Billboard's 100 Best Pop Songs of 2016: Critics' Picks|sito=Billboard|accesso=2019-06-24}}</ref>
Coalizioni Repubblicane bi-razziali conquistarono il governo in quasi tutti gli Stati del Sud, proponendosi di trasformare la sconfitta società agricola dei grandi piantatori creando al suo posto un sistema economico fondato sul lavoro libero, usando il [[Freedmen's Bureau]] e facendo un largo impiego dell'[[United States Army]]. Si cercò di proteggere i diritti legali dei liberti, negoziando contratti d'impiego e fondando appositamente per loro sia scuole che chiese.
 
== Premi e riconoscimenti ==
Migliaia di settentrionali giunsero al Sud come [[missionari]], insegnanti, uomini d'affari e politici. I bianchi ostili iniziarono a riferirsi a loro con il nomignolo di [[Carpetbagger]]. L'Assemblea, approvate le leggi sui diritti civili, le inviò al presidente per la controfirma; il 1° [[disegno di legge]] estendeva l'operatività del "Bureau" - originariamente costituito come organizzazione temporanea incaricata di assistere i [[rifugiati]] e gli schiavi liberati -, mentre il 2° definiva tutte le persone nate sul suolo nazionale come naturalmente cittadini con totale parità di fronte alla legge.
Il video ha ricevuto sei candidature ai [[MTV Video Music Awards 2016]] per [[MTV Video Music Award al video dell'anno|Il video dell'anno]], [[MTV Video Music Award al miglior video pop|il miglior video pop]], [[MTV Video Music Award alla miglior regia|la miglior regia]], la miglior coreografia, il miglior montaggio e la miglior fotografia, vincendo tutte le categorie.<ref>{{cita web|lingua=En|url=http://www.idolator.com/7644455/mtv-video-music-awards-2016-full-winners-list|titolo=MTV Video Music Awards 2016: Full Winners’ List|editore=Idolator|accesso=30 agosto 2016}}</ref>
 
Ai [[Grammy Awards 2017]] il singolo riceve tre nomination tra cui [[Record of the Year]], [[Song of the Year]] e Video dell'Anno, vincendo quest'ultimo.<ref>{{Cita web|url=https://www.grammy.com/artist/beyonce|titolo=Grammy Awards}}</ref>
Dopo che Johnson pose il [[veto]] il parlamento glielo annullò, facendo del ''[[Civil Rights Act (1866)]]'' la prima importante legislazione della storia americana entrata in vigore attraverso il superamento di un veto presidenziale. I Radical, sempre più frustrati dall'opposizione pregiudiziale attuata da Johnson, presentarono un'accusa formale contro di lui: l'[[impeachment di Andrew Johnson]], ma l'azione fallì per un risicatissimo scarto di voti.
 
== Esibizioni dal vivo ==
La richiesta di nuove leggi nazionali per la Ricostruzione, innanzitutto il [[diritto di voto]] per i liberti, scatenò l'ira dei razzisti bianchi del Sud e dando così origine al [[Ku Klux Klan]]: tra il 1867 e il 1869 i "Klansmen" assassinarono Repubblicani dichiarati e liberti in tutto il Sud, compreso il deputato dell'[[Arkansas]] [[James M. Hinds]].
Beyoncé ha eseguito la canzone durante lo spettacolo dell’Halftime [[Super Bowl 50]], che è stato iniziato dai [[Coldplay]] al [[Levi's Stadium]] di [[Santa Clara (California)|Santa Clara]], in [[California]], il 7 febbraio 2016.<ref>{{Cita web|url=https://www.huffpost.com/entry/beyoncé-on-why-she-performed-formation-at-the-super-bowl_n_56ba1ccbe4b0c3c5504eda4b|titolo=Beyoncé On Why She Performed 'Formation' At The Super Bowl|autore=Brennan Williams|sito=HuffPost|data=2016-02-09|lingua=en|accesso=2019-06-24}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.vox.com/2016/2/6/10927952/beyonce-formation|titolo="Formation" showcases a side of Beyoncé we've never seen|autore=Alex Abad-Santos|sito=Vox|data=2016-02-06|accesso=2019-06-24}}</ref> La sua esibizione è iniziata dopo che [[Bruno Mars]] ha terminato ''[[Uptown Funk]]''. Indossava un abito di pelle nera e dorata e si è unita nuovamente verso la fine con Mars. Il duo ha terminato la canzone di Mars e ha continuato a eseguire coreografie. Jon Caramanica del ''[[The New York Times]]'' ha elogiato la prestazione energetica complessiva della cantante, concludendo che aveva superato i Coldplay. Sentiva che Beyoncé era l'unica artista in grado di promuovere nuove canzoni durante l'evento e di "camminare sul filo del rasoio culturale di consegnare una canzone con così potenti dichiarazioni di orgoglio nero su un palcoscenico che preferisce la neutralità studiata".<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Jon|cognome=Caramanica|url=https://www.nytimes.com/2016/02/08/sports/football/beyonce-coldplay-super-bowl-halftime-show.html|titolo=Review: It’s Coldplay, Starring Beyoncé, at Super Bowl Halftime Show|pubblicazione=The New York Times|data=2016-02-07|accesso=2019-06-24}}</ref> Uno scrittore di ''Rolling Stone'' ha definito la performance, con tributi a [[Michael Jackson]] e alle [[Pantere Nere]], "impressionante".<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/music-lists/our-favorite-songs-and-videos-right-now-beyonce-kanye-west-and-more-81913/|titolo=Our Favorite Songs Right Now: Beyonce, Kanye and More|autore=Rolling Stone, Rolling Stone|sito=Rolling Stone|data=2016-03-02|lingua=en-US|accesso=2019-06-24}}</ref>
 
Formation è stato il numero di apertura del [[The Formation World Tour]] della cantante con la prima esibizione a [[Miami]] al [[Marlins Park]] il 27 aprile 2016.<ref>{{Cita web|url=https://www.etonline.com/music/187648_beyonce_kicks_off_formation_tour_miami_jay_z_shows_support_but_does_not_perform|titolo=Beyonce Kicks Off 'Formation' Tour in Miami, Jay Z Shows Support But Doesn't Perform|sito=Entertainment Tonight|lingua=en-US|accesso=2019-06-24}}</ref> È stato eseguito con la cantante sostenuta da ballerini vestiti con calzamaglia in paillettes nere e cappelli con ampi bordi.<ref>{{Cita web|url=https://www.billboard.com/articles/news/7348580/beyonce-formation-world-tour-prince-purple-rain|titolo=Beyonce Pays Tribute to Prince, Dedicates 'Halo' to Jay Z as 'Formation World Tour' Kicks Off in Miami|sito=Billboard|accesso=2019-06-24}}</ref> ''Formation'' è stato anche interpretato come parte di un medley di canzoni di ''Lemonade'' agli ''[[MTV Video Music Awards 2016]]'' il 28 agosto 2016, insieme a ''[[Pray You Catch Me]]'', ''[[Hold Up]]'', [[Sorry (Beyoncé)|''Sorry'']] e ''[[Don't Hurt Yourself (Beyoncé)|Don’t Hurt Yourself]]''. Ha terminato la performance proprio con la canzone, con i suoi ballerini che formano il simbolo femminista alla fine. Un critico di ''Rolling Stone'', Rob Sheffield, ha commentato che Beyoncé "ha dato il via al tutto con un stomp di 16 minuti attraverso il libro di canzoni di ''Lemonade''", considerando la performance come "una delle esibizioni dal vivo incredibilmente emozionanti nella storia degli award show".<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/music-features/how-beyonce-demolished-the-2016-video-music-awards-middle-fingers-up-248053/|titolo=How Beyonce Demolished the 2016 Video Music Awards: Middle Fingers Up|autore=Rob Sheffield, Rob Sheffield|sito=Rolling Stone|data=2016-08-29|lingua=en-US|accesso=2019-06-24}}</ref>
La [[presidenza di Ulysses S. Grant]] sostenne fortemente la Ricostruzione portata avanti dai Radical e impose la protezione degli afroamericani del Sud attraverso le ''Enforcement Acts'', leggi usate efficacemente per combattere il Klan il quale venne presto sostanzialmente spazzato via; anche se una sua rinnovata incarnazione sarebbe tornata alla ribalta nazionale negli anni 1920.
 
== Successo commerciale ==
Il presidente tuttavia non fu in grado di risolvere le crescenti tensioni interne ai Repubblicani, tra i nordisti da una parte e quelli originariamente provenienti dal Sud dall'altra (quest'ultimo gruppo sarebbe stato etichettato come [[Scalawag]] da parte degli avversari). Nel frattempo i [[Redeemers]], sedicenti conservatori e in stretta collaborazione con una [[corrente politica]] Democratica, si distinsero per la loro fiera opposizione alla Ricostruzione<ref>{{Cita libro|autore=John C. Rodrigue|titolo=Reconstruction in the Cane Fields: From Slavery to Free Labor in Louisiana's Sugar Parishes, 1862–1880|url=https://books.google.com/books?id=SvK13hta7rQC&pg=PA168|anno=2001|editore=LSU Press|p=168}}</ref>.
Precedentemente al suo rilascio ufficiale come singolo, ''Formation'' debuttò nono nella [[Bubbling Under Hot 100 Singles|Billboard Bubbling Under Hot 100 Singles]].<ref>{{Cita web|url=https://headlineplanet.com/home/2016/02/23/andra-day-alessia-cara-ty-dolla-ign-beyonce-zendaya-score-bubbling-under-hot-100-debuts/|titolo=Andra Day, Alessia Cara, Ty Dolla $ign, Beyonce, Zendaya Score Bubbling Under Hot 100 Debuts|sito=Headline Planet|data=2016-02-23|lingua=en-US|accesso=2019-04-26}}</ref> Dopo il rilascio dell’album ''[[Lemonade (Beyoncé)|Lemonade]]'', debuttò decima nella [[Billboard Hot 100]], diventando la prima top 10 della cantante da [[Drunk in Love|Drunk In Love]] del [[2014]] e il suo singolo ad entrare più in alto della classifica, sorpassando ''[[Ring the Alarm|Ring The Alarm]]'' e [[Drunk in Love|''Drunk In Love'']] che debuttarono dodicesime.<ref>{{Cita web|url=https://www.billboard.com/articles/columns/chart-beat/7350427/desiigner-drake-hot-100-prince-beyonce-top-10|titolo=Desiigner Holds Off Drake Atop Hot 100, Prince & Beyonce Hit Top 10|sito=Billboard|accesso=2019-04-26}}</ref>
 
Nella [[Official Singles Chart|UK Singles Chart]], debuttò trentunesima mentre mentre nell’ARIA Singles Chart raggiunse la diciassettesima posizione.<ref>{{Cita web|url=https://www.officialcharts.com/charts/singles-chart/20160429/7501/|titolo=Official Singles Chart Top 100 {{!}} Official Charts Company|sito=www.officialcharts.com|lingua=en|accesso=2019-04-26}}</ref> Nell’ARIA Urban Chart, arrivò in vetta e al secondo posto di trovava [[Hold Up]] della cantante stessa.<ref>{{Cita web|url=http://cdn.aria.com.au/pdfs/F3E750F8F06CBCAA990017F9B7FB80F60BD7268589925364AF4383E35ED58B0C/ARIA%20Urban%20Singles%20Chart.pdf|titolo=}}</ref> Nella [[Canadian Hot 100]], si spinse fino alla trentaduesima posizione e viene certificato disco d’oro per aver venduto oltre 40.000 copie nel territorio canadese.<ref>{{Cita web|url=https://musiccanada.com/gold-platinum/?_gp_search=Formation%20Beyonce|titolo=}}</ref>
Si cominciò a denunziare la diffusa [[corruzione]] dei "Carpetbagger", l'eccessiva spesa statale e la rovinosa tassazione; intanto il sostegno pubblico alle politiche di Ricostruzione le quali richiedevano una continua supervisione del Sud svanì nel Nord dopo che i Democratici riguadagnarono il controllo della [[Camera dei rappresentanti (Stati Uniti d'America)]] a partire dal 1874.
 
== Classifiche ==
Nel 1877, come parte di un accordo bilaterale per eleggere il Repubblicano [[Rutherford Hayes]] alla carica di presidente a seguito delle controverse ed assai dibattute [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1876|elezioni presidenziali del 1876]], le truppe militari non poterono più sostenere i governi statali Repubblicani nel Sud. La Ricostruzione fu un capitolo significativo nella storia del [[movimento per i diritti civili degli afroamericani (1865-1896)]].
{|class="wikitable"
 
!Classifica (2016)
== Datazione ==
!Posizione<br />massima
Nei diversi Stati la Ricostruzione ebbe iniziò e terminò in tempi diversi; la Ricostruzione federale si concluse con il ''[[Compromesso del 1877]]''. Negli ultimi decenni la maggior parte degli storici seguì [[Eric Foner]] nel datarla a partire dal 1863 (con l'[[emancipazione]] e l'[[esperimento Port Royal]]) piuttosto che nel 1865<ref>Eric Foner, ''Reconstruction: America's Unfinished Revolution, 1863–1877'' (1988) p xxv.</ref>.
 
La sua conclusione è invece sempre stata considerata il 1877. Le prime politiche di Ricostruzione furono discusse nel Nord già quando cominciò la [[guerra di secessione americana]], ma inizieranno seriamente subito dopo che venne emesso il ''[[Proclama di emancipazione]]'' di [[Abraham Lincoln]], entrato in vigore il 1º gennaio del 1863<ref>{{Cita libro|autore1=W. J. Rorabaugh|autore2=Donald T. Critchlow|autore3=Paula C. Baker|titolo=America's Promise: A Concise History of the United States|url=https://books.google.com/books?id=FakXv4W96f4C&pg=PA302|anno=2004|editore=Rowman & Littlefield|p=302}}</ref>.
 
Tre visioni memorialistiche della [[guerra civile]] apparvero nel corso della Ricostruzione:
# la visione riconciliatrice, radicata nel proposito di far fronte il prima possibile alle morti e alle devastazioni causate dal conflitto;
# la visione suprematista del [[potere bianco]], che incluse il terrore e la violenza sia civile che politica (vedi [[Storia del Ku Klux Klan]]);
# ed infine la visione emancipazionista la quale ricercò la libertà, la [[cittadinanza]] e la piena [[uguaglianza sociale]] e costituzionale per tutti gli ex schiavi.
Lo storico [[Eric Foner]] sostiene: "''ciò che rimane certo è che la Ricostruzione fallì e che per i neri il suo fallimento fu un disastro le cui conseguenze non possono venire bilanciate dai reali successi che inizialmente parvero conseguire''<ref>Eric Foner, ''Reconstruction: America's unfinished revolution, 1863–1877'' (1988) p 604 reprinted in {{Cita libro|autore=Francis G. Couvares, ed., |titolo=Interpretations of American History Vol. I Through Reconstruction (7th ed.)|url=https://books.google.com/books?id=DVNhXPy6suoC&pg=PA409|anno=2000|p=409}}</ref>.
 
== Panoramica ==
{{vedi anche|Cronologia della conclusione della guerra di secessione americana}}
Mentre parti sempre più ampie di territorio degli [[Stati Confederati d'America]] tornavano sotto il controllo effettivo dell'[[Union Army]] la [[presidenza di Abraham Lincoln]] prese ad istituire governi "ricostruiti" in [[Tennessee]], nell'[[Arkansas]] e nella [[Louisiana]] già durante il conflitto in corso. Si cominciarono inoltre a sperimentare nuove soluzioni concedendo il possesso delle terre agli [[afroamericani]] nella [[Carolina del Sud]].
 
Nell'autunno del 1865 la nuova [[presidenza di Andrew Johnson]] dichiarò alfine raggiunti gli obiettivi di guerra: la preservazione dell'[[unità nazionale]], la messa al bando definitiva della [[schiavitù negli Stati Uniti d'America]] e finanche la Ricostruzione completata. I [[capo (ruolo)|leader]] del [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]] al [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]], rifiutando di accettare i termini assai clementi adottati da [[Andrew Johnson]], respinsero i nuovi membri sudisti dell'Assemblea, alcuni dei quali erano stati degli alti funzionari confederati solo pochi mesi prima.
 
Il presidente ruppe con i Repubblicani dopo aver posto il proprio diritto di [[veto]] su due [[disegni di legge]] chiave i quali avrebbero dovuto supportare attivamente il "[[Freedmen's Bureau]]" e fornito i [[diritti civili]] federali ai [[liberti]]. Le elezioni di metà mandato del 1866 misero in primo piano nelle discussioni politiche la questione della Ricostruzione, producendo un'ampia vittoria Repubblicana in tutto il Nord e fornendo agli esponenti più Radical un sufficiente controllo congressuale atto a scavalcare i veti di Johnson ed iniziare la loro "Radical Reconstrution" nel 1867<ref name="Foner 2009">{{Cita pubblicazione|titolo=If Lincoln hadn't died&nbsp;...
|nome=Eric
|cognome=Foner
|data=Winter 2009
|volume=58
|numero=6
|opera=American Heritage Magazine
|url= http://www.americanheritage.com/content/if-lincoln-hadn%E2%80%99t-died
|accesso=26 luglio 2010
}}</ref>.
 
In quello stesso anno l'Assemblea congressuale rimosse i governi civili nel Sud e mise l'ex Confederazione sotto il dominio militare. Gli apparati dell'[[United States Army]] fecero condurre nuove elezioni in cui gli schiavi liberati potevano votare (Tranne che nel Tennessee, dove i Repubblicani anti-Johnson erano già al potere.), mentre i bianchi che avevano ricoperto posizioni di primo piano sotto la [[presidenza di Jefferson Davis]] vennero temporaneamente esclusi dal [[diritto di voto]] e non ebbero il permesso di candidarsi.
 
In 10 [[Stati Uniti meridionali]] - esclusa la [[Virginia]] - coalizioni composte da liberti, nuovi arrivati bianchi e neri dal Nord ([[Carpetbagger]]) e sudisti bianchi sostenitori della Ricostruzione ([[Scalawag]]) cooperarono per creare governi statali bi-razziali Repubblicani. Essi introdussero vari programmi di Ricostruzione, tra cui: finanziare scuole pubbliche statali per gli afroamericani, creare istituzioni caritatevoli per i più bisognosi, aumentare le tasse nei confronti dei possidenti e promuovere i miglioramenti delle infrastrutture pubbliche come il trasporto ferroviario e la navigazione interna.
{{vedi anche|Storia del Ku Klux Klan#Primo KKK|Storia del Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)#Era della ricostruzione}}
 
Gli oppositori conservatori definirono i regimi Repubblicani corrotti e cominciarono ad istigare alla violenza nei confronti dei liberti e di tutti quei bianchi che li appoggiavano; la maggior parte degli atti violenti di questo periodo venne condotta da membri del [[Ku Klux Klan]], una [[società segreta]] finalizzata al [[terrorismo]] strettamente alleata con il [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Partito Democratico]] meridionale.
[[File:James M. Hinds (cropped).jpg|thumb|Il deputato [[James M. Hinds]] dell'[[Arkansas]] venne fatto assassinare dal [[Ku Klux Klan]] nel 1868. Aveva 35 anni.]]
Gli affiliati al Klan aggredirono ed intimidirono i neri che cercavano di esercitare i loro nuovi diritti civili, così come i politici Repubblicani del Sud che favorivano l'estensione d quegli stessi diritti. Una delle vittime del Klan assassinate alla vigilia delle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1868|elezioni presidenziali del 1868]] fu il deputato Repubblicano dell'Arkansas [[James M. Hinds]].
 
La violenza diffusa in tutto il [[profondo Sud]] portò ad un deciso intervento federale nel 1871 durante la [[presidenza di Ulysses S. Grant]] il quale riuscirà a sopprimere il Klan. Ciononostante i Democratici bianchi, che si auto-definirono "[[Redeemers]]" (redentori) riusciranno a riacquistare il pieno controllo delle istituzioni di tutto il Sud, uno Stato dopo l'altro, facendo un largo uso di [[brogli elettorali]] e azioni di aggressione fisica per assicurarsi la vittoria alle tornate elettorali statali.
 
Una profonda [[recessione]] economica nazionale seguita al [[panico del 1873]] (la [[Grande depressione (1873-1895)]]) condusse ad importanti guadagni di consensi Democratici anche nel Nord, alla rovina di molti progetti ferroviari nel Sud e ad un sempre più crescente senso di frustrazione in tutto il Nord.
 
La fine della Ricostruzione fu un processo scaglionato ed il periodo del controllo Repubblicano ebbe a terminare in tempi e con modalità differenti nei vari [[Stati federati degli Stati Uniti d'America|Stati federati]]. Con il ''[[Compromesso del 1877]]'' l'intervento militare nella politica meridionale cessò ed il controllo Repubblicano crollò anche negli ultimi 3 governi statali del Sud.
 
Questo stato di cose fu seguito da un periodo che i sudisti bianchi etichettarono come "Redemption", durante il quale le assemblee legislative statali dominate dai bianchi imposero le ''[[Leggi Jim Crow]]'' e, a partire dal 1890, privarono dei loro legittimi diritti la maggioranza dei neri e finanche dei bianchi poveri; tutto ciò attraverso una combinazione di emendamenti costituzionali statali e di leggi elettorali le quali richiesero una "tassa elettorale" e "test d'istruzione" per poter accedere agli uffici pubblici.
 
Il [[disaffrancamento degli afroamericani dopo l'Era della Ricostruzione]], la [[segregazione razziale negli Stati Uniti d'America]] e le ''[[Leggi contro la mescolanza razziale negli Stati Uniti d'America|Leggi contro la mescolanza razziale]]'' proseguirono di pari passo, debolmente contrastate dal [[movimento per i diritti civili degli afroamericani (1865-1896)]]; il [[linciaggio negli Stati Uniti d'America|linciaggio]] e il [[razzismo negli Stati Uniti d'America|razzismo]] si fecero vieppiù pratiche quasi comuni di "giustizia sommaria".
 
La memoria della Ricostruzione da parte dei Democratici del Sud svolgerà un ruolo preponderante nell'imporre l'ideale suprematista del [[potere bianco]] e della "[[cittadinanza]] di seconda classe" innanzitutto per i neri, ma poco dopo anche nei riguardi dell'[[immigrazione]] dall'[[Europa meridionale]]: [[irlandesi americani]], ispanici, [[asioamericani]] e [[italoamericani]] vivranno sulla loro pelle l'esperienza del "[[razzismo scientifico]]" in auge e divenuto di gran moda a cavallo tra il XIX e il XX secolo.
 
Contemporaneamente anche le prime espressioni del [[femminismo negli Stati Uniti d'America|femminismo]], dell'[[eugenetica negli Stati Uniti d'America|eugenetica]] e del [[movimento per il controllo delle nascite negli Stati Uniti d'America|movimento per il controllo delle nascite]] si troveranno coinvolte nella complessa situazione socio-economica vigente. La cosiddetta "Era [[Jim Crow]]" proseguirà fino ad oltre la metà degli anni 1950, per essere debellata solamente dagli atti della [[presidenza di Lyndon B. Johnson]] alla vigilia del [[Sessantotto]]<ref>Bruce E. Baker, ''What Reconstruction Meant: Historical Memory in the American South'' (2007).</ref>.
 
== Obiettivi ==
La Ricostruzione si trovò a dover affrontare il modo in cui gli 11 ex [[Stati federati degli Stati Uniti d'America|Stati federati]] ribelli secessionisti del [[profondo Sud]] avrebbero recuperato ciò che la ''[[Costituzione degli Stati Uniti d'America|Costituzione]]'' definisce "''una forma di governo fondata sul [[repubblicanesimo]]''":
# come cioè si sarebbero reintegrati politicamente all'interno del [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]];
# se fosse ritenuta preferibile o meno la riconferma dello "status civile" per i [[capo (ruolo)|leader]] confederati rimasti maggiormente coinvolti nella secessione;
# ed infine la questione inerente lo status costituzionale e legale dei liberti - in particolar modo i loro [[diritti civili]]- e se avrebbe dovuto esser loro concesso il [[diritto di voto]].
Su questi temi in tutti gli [[Stati Uniti meridionali]] scoppiarono immediatamente vaste e durature polemiche, scatenando dibattiti che spesso sfociarono in azioni di vera e propria [[lotta armata]]. Un processo di "Ricostruzione" in qualche modo simile avrà luogo anche negli [[Stati cuscinetto nella guerra di secessione americana|Stati di confine]] del [[Missouri]], del [[Kentucky]] e della [[Virginia Occidentale]], ma questi non avevano mai lasciato l'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]] e non erano mai controllati dal Congresso.
 
Gli Atti legislativi e gli emendamenti costituzionali che getteranno le basi per la fase più "Radical" della Ricostruzione vennero adottati tra il 1866 e il 1871, durante la [[presidenza di Andrew Johnson]] e al principio della [[presidenza di Ulysses S. Grant]]. Nel corso degli anni 1870 saranno ufficialmente forniti ai liberti "uguali diritti" ai sensi della ''Carta Costituzionale''; gli afroamericani cominciarono quindi a votare e ad assumere incarichi politici e responsabilità negli uffici pubblici.
 
Le legislature statali Repubblicane, composte da [[coalizione|coalizioni]] bi-razziali di bianchi e neri, istituirono i primi sistemi scolastici pubblici aperti a tutti oltre che numerose istituzioni a sfondo caritatevole in molte regioni del Sud. Le [[organizzazioni paramilitari]] riservate ai [[bianchi americani]], specialmente il [[Ku Klux Klan]] - ma anche la [[White League]] e le [[Red Shirts]] - si vennero a formare con lo specifico obiettivo politico di cacciare con la forza i Repubblicani<ref>Nicholas Lemann, ''Redemption: The Last Battle of the Civil War'' (2007), p. 75–77.</ref>.
 
Tali gruppi illegali e terroristici sconvolsero il sistema politico da poco instauratosi e organicamente rappresentato da una multi-razzialità, terrorizzando i neri con l'intento d'impedir loro di recarsi alle urne<ref>Nicholas Lemann, ''Redemption: The Last Battle of the Civil War'' (2007), p. 77.</ref>. L'amministrazione presidenziale di [[Ulysses S. Grant]] utilizzò efficacemente il potere federale per bloccare e disperdere il Klan già nella prima metà degli anni 1870; questo sebbene le altre associazioni razziste, seppur minoritarie, continueranno a funzionare e ad operare attivamente<ref>Thomas B. Alexander, "Persistent Whiggery in the Confederate South, 1860–1877", ''Journal of Southern History'', (1961) 27#3 pp. 305-314 {{JSTOR|2205211}}.</ref>.
 
Dal 1873 al 1877 i bianchi conservatori, che si chiamarono "[[Redeemers]]", riguadagnarono via via il potere negli Stati meridionali unendosi rapidamente alla [[corrente politica]] denominata "[[Bourbon]]" del [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Partito Democratico]] nazionale. Per tutti i decenni 1860 e 1870 i termini "radicale" e "conservatore" avranno dei significati eminentemente distintivi; "Conservative" fu difatti il nome di una fazione spesso guidata dalla classe dei piantatori<ref>Thomas B. Alexander, "Persistent Whiggery in the Confederate South, 1860–1877", ''Journal of Southern History'', (1961) 27#3 pp. 315-321 {{JSTOR|2205211}}.</ref>.
 
Quelli che invece erano stati membri del [[Partito Whig (Stati Uniti d'America)|Partito Whig]] risultarono fortemente impegnati nella via della [[modernizzazione]] economica costruita tutt'attorno alle reti [[ferrovia]]rie, alle [[imprese]] e alle [[fabbriche]], agli istituti bancari e alle grandi conformazioni urbane<ref>Thomas B. Alexander, "Persistent Whiggery in the Confederate South, 1860–1877", ''Journal of Southern History'', (1961) 27#3 pp. 322–329 {{JSTOR|2205211}}.</ref>.
 
La maggior parte dei Repubblicani Radical presenti nel Nord furono uomini che credevano fortemente alla possibile prospettiva di un'integrazione completa degli afroamericani, fornendo loro i diritti civili come quello della [[cittadinanza]], assieme alla libertà d'impresa; molti di loro erano anche modernizzatori ed ex Whig<ref>Allen W. Trelease, "Republican Reconstruction in North Carolina: A Roll-Call Analysis of the State House of Representatives, 1866–1870", ''Journal of Southern History'', (1976) 42#3 pp&nbsp;319–344 {{JSTOR|2207155}}.</ref>.
 
I "Liberal Republicans" costituitisi in occasione delle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1872|elezioni presidenziali del 1872]] condivisero per lo più lo stesso identico progetto, tranne il fatto che si dimostrarono particolarmente ostili nei riguardi della [[corruzione]] che avevano sempre più iniziato a vedere attorno al presidente; credettero inoltre che gli obiettivi prefissatisi dalla guerra civile fossero ormai stati raggiunti, di modo che l'intervento militare federale potesse e dovesse ora avere termine.
 
Il passaggio dei 3 fondamentali "''emendamenti della Ricostruzione''", il ''[[XIII emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XIII emendamento]]'', il ''[[XIV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XIV emendamento]]'' ed il ''[[XV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XV emendamento]]'' rappresentano l'eredità costituzionale di quest'epoca.
 
Tali emendamenti hanno stabilito i diritti che hanno portato alla sentenza della [[Corte suprema degli Stati Uniti d'America|Corte Suprema]] emessa nel 1954 (sul caso ''[[Brown contro Board of Education]]'') la quale ha colpito la [[segregazione scolastica negli Stati Uniti d'America]]. Una "Seconda Ricostruzione", sviluppatasi dal [[movimento per i diritti civili degli afroamericani]], portò infine alla promulgazione della ''[[Civil Rights Act (1964)]]'' e della ''[[Voting Rights Act]]'' subito dopo le quali posero fine alla [[segregazione razziale negli Stati Uniti d'America]] riaprendo i seggi elettorali ai neri.
[[File:Ruins Secession Hall Charleston 1865.jpg|thumb|Rovine di [[Charleston (Carolina del Sud)]] nel 1865.]]
 
== Devastazione materiale del Sud nel 1865 ==
La Ricostruzione si svolgerà prevalentemente su un'economia ridotta alla rovina. Gli [[Stati Confederati d'America]] nel 1861 contavano 297 centri urbani con una popolazione totale di 835.000 abitanti; di questi 162 - corrispondenti a 681.000 persone - verranno ad un certo punto occupati militarmente dalle forze unioniste<ref name = Paskoff />.
[[File:Virginia, Richmond. Ruins of Arsenal - NARA - 533364.jpg|thumb|left|La distruzione dell'[[arsenale]] di [[Richmond (Virginia)]].]]
Saranno infine 11 le città che risulteranno interamente distrutte o gravemente danneggiate dalle operazioni belliche, tra cui [[Atlanta]] (con una popolazione nel 1860 ammontante a 9.600 unità), [[Charleston (Carolina del Sud)|Charleston]] e [[Columbia (Carolina del Sud)|Columbia]] nella [[Carolina del Sud]] e [[Richmond (Virginia)|Richmond]] nella [[Virginia]] (con popolazioni prebelliche rispettivamente di 40.500, 8.100 e 37.900)<ref name = Paskoff />.
 
Quelle che subirono le maggiori devastazioni nel [[Censimento degli Stati Uniti d'America del 1860|Censimento del 1860]] rappresentavano il 14% dell'intero Sud urbano; il totale di persone che vivevano nelle città distrutte rappresentava poco più dell'1% delle popolazioni urbane e rurali della Confederazione<ref name = Paskoff />.
[[File:Georgia, Atlanta, Confederate Works Northside - NARA - 533416.jpg|thumb|[[Atlanta]] dopo la [[Campagna di Atlanta]] del 1864.]]
Il tasso di danni materiali nei centri minori fu molto più basso; solo 45 palazzi di giustizia erano stati dati alle fiamme su un totale di 830<ref name = Paskoff>Paul F. Paskoff, "Measures of War: A Quantitative Examination of the Civil War's Destructiveness in the Confederacy," ''Civil War History'' (2008) 54#1 pp. 35-62 doi:10.1353/cwh.2008.0007</ref>.
 
Le [[fattorie]] risulteranno invece essere in uno stato di completa rovina e la quantità di merce in [[magazzino]] d'anteguerra e costituita da [[cavallo|cavalli]], [[muli]] e [[bestiame]] si era molto impoverito; almeno il 40% del parco-bestiame del Sud era stato abbattuto<ref name="mcpherson2">{{Cita libro|titolo=Abraham Lincoln and the Second American Revolution |editore=Oxford University Press |autore=McPherson, James M |anno=1992 |p=38 | isbn=978-0-19-507606-6}}</ref>.
[[File:Ruins in Columbia, South Carolina - NARA - 533428.tif|thumb|left|Rovine di [[Columbia (Carolina del Sud)]].]]
Esse non erano mai state altamente meccanizzate, ma il valore degli attrezzi agricoli e dei macchinari nel censimento dl 1860 era pari a 81 milioni di [[dollari statunitensi]] e sarà ridotto di almeno il 40% entro il 1870<ref>William B. Hesseltine, ''A History of the South, 1607–1936'' (1936), pp. 573–574.</ref>.
 
L'[[infrastruttura]], vie di comunicazione (strade, ponti, binari) e il [[trasporto]] (imbarcazioni) verranno per lo più annientati, con un minimo servizio ferroviario e fluviale rimasto disponibile per trasportare le colture e gli animali nei mercati<ref>John Samuel Ezell, ''The South since 1865'' (1963), pp. 27–28.</ref>.
 
Il chilometraggio ferroviario era localizzato soprattutto nelle aree rurali ed oltre i 2/3 delle rotaie, dei ponti, dei cantieri ferroviari, delle officine e del materiale rotabile del Sud si trovò in aree raggiunte dalle Armate dell'[[Union Army]], che sistematicamente distrussero tutto ciò che potevano.
 
Persino in certe aree rimaste risparmiate dai fronti bellici, la cronica carenza di [[manutenzione]] e riparazioni, la mancanza di nuove attrezzature, il loro pesante sovra-utilizzo e il trasferimento deliberato delle attrezzature da parte dei confederati dalle aree remote alle zone di guerra assicurarono ancor più che l'intero sistema sarebbe risultato rovinato e del tutto inservibile al termine del conflitto<ref name = Paskoff/>.
 
Il ripristino delle infrastrutture di base, in particolare degli snodi ferroviari, divenne quindi in brevissimo tempo un'altra delle priorità per i governi statali della Ricostruzione.
 
L'enorme costo dello sforzo bellico sudista gravò pesantemente sul sistema economico meridionale. I costi diretti nel [[capitale umano]], nelle spese amministrative e nell'apparato fisico militare ammonterà a 3,3 miliardi. A partire dal 1865 il [[dollaro confederato]] diverrà inservibile e fu ridotto a carta straccia a causa dell'alta [[inflazione]] e le persone del Sud dovranno ricorrere a servizi di scambio delle merci tramite il [[baratto]], oppure utilizzare le scarse valute presenti provenienti dal Nord.
 
Con l'[[emancipazione]] degli schiavi l'economia del Sud nella sua totalità avrebbe dovuto essere ricostruita partendo quasi da zero; avendo definitivamente perduto il loro enorme investimento rappresentato dallo [[schiavismo]] e dal suo relativo commercio, i piantatori bianchi si ritrovarono improvvisamente con un minimo [[capitale (economia)|capitale]] disponibile per pagare la [[manodopera]] per i raccolti ed introdurre nuove coltivazioni.
 
Conseguentemente venne sviluppato un sistema di [[mezzadria]] in cui i proprietari terrieri suddivisero le grandi piantagioni affittandone piccoli [[fondo (urbanistica)|lotti di terra]] ai liberti e alle loro famiglie: il Sud si ritroverà così trasformato da una minoranza d' [[élite (sociologia)|élite]] di proprietari terrieri di schiavi fondiari in un sistema di [[agricoltura]] contadina.
 
La fine della guerra civile fu inoltre accompagnata da una vasta [[emigrazione]] di nuove persone liberate in direzione delle città<ref name="Labor of Love, Labor of Sorrow">{{Cita libro|cognome=Jones|nome=Jacqueline|titolo=Labor of Love, Labor of Sorrow: Black Women, Work, and the Family, from Slavery to the Present|anno=2010|editore=Basic Books|città=New York|p=72}}</ref>; qui gli afroamericani vennero relegati ai lavori meno retribuiti come manodopera non qualificata e nel settore dei servizi. Lavoreranno come ferrovieri, operai nei laminatoi, tagliaboschi e impiegati d'albergo; l'ampia popolazione dedita all'[[artigianato]] durante il periodo antebellico non si tradusse in un gran numero di artigiani liberi<ref name="To 'Joy My Freedom">{{Cita libro|cognome=Hunter|nome=Tera W.|titolo=To 'Joy My Freedom: Southern Black Women's Lives and Labors after the Civil War|anno=1997|editore=Harvard University Press|città=Cambridge|pp=21–73}}</ref>.
 
Le donne nere erano in gran parte limitate all'impiego nel lavoro domestico come cuoche, serve ed infermiere; altre si occuparono negli alberghi, un gran numero di esse divennero lavandaie. Le dislocazioni ebbero un grave impatto negativo sulla popolazione nera, con alte percentuali di malattie contratte e di decessi<ref>Jim Downs, ''Sick from Freedom: African-American Illness and Suffering during the Civil War and Reconstruction'' (2015)</ref>.
 
Più di 1/4 degli uomini bianchi meridionali in età militare - la spina dorsale della [[forza-lavoro]] bianca del Sud - morì nel corso del conflitto, lasciando in uno stato di completa [[indigenza]] innumerevoli famiglie. Il [[reddito pro capite]] per i bianchi meridionali decrebbe da 125 dollari nel 1857 a meno di 80 nel 1879<ref name="mcpherson2"/>.
 
Verso la fine del XIX secolo e fino agli inizi del XX secolo il Sud rimase bloccato in un sistema endemico di [[povertà]]. Quanto di questo fallimento sia stato causato dalla guerra e dalla precedente dipendenza dalla [[monocoltura]] affidata agli schiavi rimane oggetto di un ampio dibattito sia tra gli economisti che tra gli storici<ref>{{Cita web|cognome=Ransom |nome=Roger L. |titolo=The Economics of the Civil War |url=http://eh.net/encyclopedia/article/ransom.civil.war.us |data=1º febbraio 2010 |accesso=7 marzo 2010 |urlmorto=yes |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111213062917/http://eh.net/encyclopedia/article/ransom.civil.war.us |dataarchivio=13 dicembre 2011 }} Direct costs for the Confederacy are based on the value of the dollar in 1860.</ref>.
[[File:Lincoln and Johnsond.jpg|thumb|Vignetta satirica su [[Andrew Johnson]] e [[Abraham Lincoln]] del 1865 intitolata "''Lo snodo ferroviario al lavoro per riparare l'Unione''". La didascalia dice (Johnson): "prendila tranquillamente Zio Abe e io lo attirerò più vicino che mai". (Lincoln): "Alcuni altri punti Andy e la buona vecchia Unione sarà riparata".]]
 
== Ristabilimento del Sud nell'Unione ==
Durante la guerra civile i maggiori leader [[Radical Republican]] sostennero che lo [[schiavismo]] e il [[potere negriero]] dovessero essere definitivamente annientati.
 
I moderati dichiararono che questi due obiettivi avrebbero potuto essere più facilmente realizzati non appena il [[Confederate States Army]] si fosse arreso e gli Stati sudisti avessero abrogato l'ordine di secessione e nel contempo accolto le disposizioni contenute nel ''[[XIII emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XIII emendamento]]''<ref>Donald, ''Civil War and Reconstruction'' (2001), ch. 26.</ref>. Ciò accadde per la maggior parte dei casi entro il dicembre del 1865.
 
Il presidente [[Abraham Lincoln]] fu il capo riconosciuto dei Repubblicani moderati e avrebbe fortemente desiderato accelerare l'opera di Ricostruzione e riunificare la nazione in una maniera rapida e per quanto più possibile indolore. Egli le dette il via formalmente già verso la fine del 1863 con il suo "[[Piano del 10%]]" il quale - pur entrando in funzione in diversi Stati - si scontrò con la vivace opposizione inscenata dai Radical<ref name="Foner 2009"/>.
 
Poco tempo dopo porrà il proprio [[veto]] al [[disegno di legge]] progettato dei Radical, la ''[[Wade-Davis Bill]]'' del 1864, che si sarebbe voluta dimostrare essere assai più rigorosa rispetto al piano presidenziale del 10%<ref>Simpson (2009); William C. Harris, ''With Charity for All: Lincoln and the Restoration of the Union'' (1999).</ref>.
 
Verso la fine del 1866 la [[corrente politica]] estrema dei Radical, fazione in aperta contrapposizione con la neo-amministrazione della [[presidenza di Andrew Johnson]], risulterà oramai altamente scettica nei confronti delle autentiche intenzioni meridionali. Le reazioni bianche inclusero spesso e volentieri anche focolai di violenze di massa contro i neri, come ad esempio i [[disordini razziali di Memphis]] del 1866 e il [[massacro di New Orleans]].
[[File:Thaddeus Stevens - Brady-Handy.jpg|thumb|[[Thaddeus Stevens]] in una foto di [[Mathew B. Brady]].]]
I Radical a questo punto reclamarono una pronta e forte risposta federale per proteggere i nuovi cittadini appena liberati e frenare il [[razzismo]] assassino sudista; il deputato [[Thaddeus Stevens]] della [[Pennsylvania]] e il senatore [[Charles Sumner]] del [[Massachusetts]] guidarono la frangia radicale. Quest'ultimo sostenne che, seppur l'Atto di secessione avesse distrutto la legittimità del sistema statale del Sud, la ''Cara Costituzionale'' aveva purtuttavia continuato ad estendere la propria autorità e protezione verso gli individui, così come accadeva negli attuali territori organizzati incorporati.
 
Stevens e i suoi seguaci considerarono la secessione come se avesse lasciato gli ex [[Stati federati degli Stati Uniti d'America|Stati federati]] del [[profondo Sud]] in una condizione pari a quella presente nei territori del [[West]]. I Repubblicani cercarono d'impedire ai politici meridionali di "''restaurare la subordinazione storica del [[negro]]''"; poiché la schiavitù era stata abolita il "[[Compromesso dei 3/5]]" (un schiavo nero vale i 3/5 di un uomo bianco) non venne più applicato al conteggio della popolazione meridionale.
 
A seguito del [[Censimento degli Stati Uniti d'America del 1870|Censimento del 1870]] il Sud avrebbe ottenuto numerosi rappresentanti supplementari al [[Congresso degli Stati Uniti d'America]] basandosi essenzialmente sulla popolazione residente dei liberti: tutti i neri sarebbero pertanto stati conteggiati, indipendentemente dal fatto che fossero o meno cittadini.
 
Un Repubblicano dell'[[Illinois]] espresse il timore comune che se al Sud fosse stato concesso semplicemente di ripristinare i suoi precedenti poteri stabiliti il risultato si sarebbe rivelato essere "''una ricompensa dell'[[alto tradimento]] tramite una maggiore rappresentanza''"<ref>{{Cita libro|cognome= Valelly
|nome= Richard M.
|titolo= The Two Reconstructions: The struggle for black enfranchisement
|editore=University of Chicago Press
|città= Chicago
|anno= 2004
|p= 29
| isbn = 0-226-84530-3}}; Hans Trefouse, ''The Radical republicans'' (1975).</ref>.
 
Dopo l'[[assassinio di Abraham Lincoln]] avvenuto nell'aprile del 1865 [[Andrew Johnson]] del [[Tennessee]], che era stato il candidato vincente alla [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1864]] in qualità di [[Vicepresidente degli Stati Uniti d'America]], dovette succedergli assumendone l'ufficio. Questi respinse il programma radicale di Ricostruzione, nominando invece i governatori degli Stati meridionali cercando di completarne le fasi all'anno in corso.
 
T. Stevens si oppose con veemenza a questi piani presidenziali volti ad una brusca fine della Ricostruzione, insistendo sul fatto ch'essa avrebbe invece dovuto "''rivoluzionare le istituzioni, le abitudini e i modi del Sud... Le fondamenta stesse delle loro istituzioni... debbon essere demolite e rimesse in circolazione rinnovate: o tutto il nostro sangue e denaro son stati spesi invano!''"<ref name="mcpherson3">{{Cita libro|titolo=Abraham Lincoln and the Second American Revolution |editore=Oxford University Press |autore=McPherson, James M |anno=1992 |p=6 | isbn=978-0-19-507606-6}}</ref>.
 
Il presidente romperà in maniera definitiva con i congressisti Repubblicani a partire da quando volle porre il proprio diritto di veto alla legge sui [[diritti civili]] all'inizio del 1866 (la ''[[Civil Rights Act (1866)]]''. Mentre i Democratici applaudivano i Repubblicani si compattarono, ripassarono il progetto all'Aula parlamentare facendolo approvare e rovesciando così il veto ripetuto di Johnson<ref>{{Cita libro|autore=Leslie Alexander|titolo=Encyclopedia of African American History|url=https://books.google.com/books?id=uivtCqOlpTsC&pg=PA699|anno= 2010|editore=ABC-CLIO|p=699}}</ref>. La guerra politica su più vasta scala esplose così in maniera dirompente tra il presidente (alleatosi con gli ex compagni di partito democratici) e i Repubblicani Radicali<ref>Donald, ''Civil War and Reconstruction'' (2001); Hans L. Trefousse, ''Andrew Johnson: A Biography'' (1989).</ref>.
 
Il Congresso respinse la tesi di Johnson secondo cui egli possedeva il potere riservato al periodo bellico di decidere cosa fosse meglio fare, considerando il caso che la guerra era oramai giunta alla sua conclusione; l'Assemblea decise che era ella stessa l'autorità primaria atta a decidere come far procedere la Ricostruzione, in quanto la ''Carta Costituzionale'' affermava che gli Stati Uniti dovevano garantire ad ognuno dei propri Stati una forma di governo in linea con i principi espressi dal [[repubblicanesimo negli Stati Uniti d'America]].
 
I Radical insistettero molto su questo punto, su come cioè dovesse venire realizzata l'opera di Ricostruzione. Le questioni erano molteplici<ref>Donald, ''Civil War and Reconstruction'' (2001), ch. 26–27.</ref>:
# chi doveva decidere? Il Congresso o il presidente ?
# in che modo avrebbe dovuto operare il repubblicanesimo nel Sud ?
# qual'era lo status degli ex Stati confederati?
# qual'era lo status di cittadinanza dei leader della Confederazione?
# qual'era lo status di cittadinanza e di suffragio dei liberti?
[[File:House040ElectionMap.png|thumb|Mappa dei risultati elettorali per il 40º Congresso del 1866: in rosso i Repubblicani; in blu i Democratici.]]
Le [[Elezioni di metà mandato negli Stati Uniti d'America]] del 1866 cambiarono in una maniera significativa gli equilibri di potere, dando ai Repubblicani la maggioranza dei 2/3 sia alla [[Camera dei rappresentanti (Stati Uniti d'America)|Camera dei Rappresentanti]] che al [[Senato (Stati Uniti d'America)|Senato]] e quindi un numero sufficiente di voti per oltrepassare gli eventuali veti presidenziali previsti<ref>Donald, ''Civil War and Reconstruction'' (2001), ch. 28–29.</ref>.
 
Si mossero per mettere in difficoltà Johnson, a causa dei suoi costanti tentativi di contrastare le misure di "Ricostruzione Radical", utilizzando la ''[[Tenure of Office Act]]''. Il presidente verrà assolto dal tentativo di "messa in stato d'accusa" (l'[[impeachment di Andrew Johnson]]) ma perse definitivamente qualsiasi capacità d'influenza per modellare la politica di Ricostruzione secondo le proprie idee.
 
Il nuovo Congresso a maggioranza Repubblicana istituì quindi dei distretti militari nelle regioni del Sud ed usò il personale dell'[[United States Army]] per amministrare il territorio fino a quando nuovi governi fedeli all'Unione - che avessero accettato il ''[[XIV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XIV emendamento]]'' e il diritto dei liberti ad esprimere il loro voto - non potessero essere stabiliti.
 
L'Assemblea congressuale sospese inoltre temporaneamente la possibilità di votare nei confronti di circa 10-15.000 ex ufficiali secessionisti ribelli, mentre gli emendamenti costituzionali diedero la piena cittadinanza a tutti gli afroamericani e il suffragio agli uomini adulti<ref>Donald, ''Civil War and Reconstruction'' (2001), ch. 29.</ref>.
 
Con il potere di votare i liberti cominciarono a partecipare alla vita politica. Mentre molti degli ex schiavi rimanevano analfabeti molti neri istruiti (compresi gli ex schiavi fuggitivi) si spostarono dal Nord per cercare di aiutarli; iniziarono a farsi avanti anche molti leader naturali. Elessero quindi uomini sia bianchi che neri per rappresentarli nelle Convention costituzionali statali.
[[File:Carpetbagger.jpg|thumb|Una vignetta che ritrae un [[Carpetbagger]].]]
Una coalizione Repubblicana composta da liberti, meridionali rimasti favorevoli all'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]] (derisoriamente denominati [[Scalawag]] dai bianchi Democratici) e gente del Nord emigrata verso Sud (i [[Carpetbagger]]) - alcuni dei quali stavano tornando da nativi, a per lo più si trattava di veterani dell'[[Union Army]] - venne organizzata per istituire delle Convention costituzionali. Crearono così nuove ''Carte Costituzionali'' statali per imprimere un deciso cambiamento nella direzione che gli Stati sudisti avrebbero dovuto prendere<ref>Donald, ''Civil War and Reconstruction'' (2001), ch. 30.</ref>.
=== Fedeltà ===
La questione della [[lealtà]] alle istituzioni federali emerse per la prima volta nei dibattiti sorti a proposito della ''[[Wade-Davis Bill]]'' del 1864. Il [[disegno di legge]] richiedeva infatti agli elettori di pronunciare il "giuramento di ferro", testimoniando di non aver mai sostenuto la Confederazione o di essere stato uno dei suoi soldati.
 
Perseguendo una politica di "''malizia verso nessuno''" annunciata nel suo secondo discorso inaugurale<ref>{{Cita web|url=https://www.theatlantic.com/issues/99sep/9909lincaddress.htm|titolo=The Second Inaugural Address}}</ref> [[Abraham Lincoln]] chiese agli elettori solamente di continuare a sostenere l'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]]<ref>Harris, ''With Charity for All'' (1999).</ref>. I Radical persero il loro sostegno di base dopo il [[veto]] emesso dal presidente sulla legge, ma riacquisteranno tutta la loro forza subito dopo l'[[assassinio di Abraham Lincoln]] avvenuto nell'aprile del 1865.
=== Suffragio ===
L'Assemblea congressuale dovette considerare su quali modalità ripristinare a pieno regime la rappresentanza all'interno dell'Unione da parte di quegli Stati del Sud che avevano dichiarato unilateralmente la loro indipendenza dagli Stati Uniti ritirando di conseguenza le proprie rappresentanze parlamentari. Il [[suffragio]] da concedere o meno agli ex confederati - macchiatisi di [[Alto tradimento]] - fu una delle due maggiori preoccupazioni principali.
 
Si dovette prendere una rapida e chiara decisione sulla questione inerente al fatto se autorizzare solamente alcuni o tutti gli ex comandanti secessionisti a votare e quindi anche ad essere assunti in carica. I moderati furono dell'opinione di concedere il voto praticamente a tutti, ma i radicali misero in atto una forte resistenza; imposero ripetutamente l'applicazione del cosiddetto "[[giuramento]] di ferro", il solo che avrebbe potuto permettere ai sudisti di accedere al [[diritto di voto]]; che nei fatti l'avrebbe fortemente impedito.
 
Lo storico della guerra civile Harold Hyman afferma che nel 1866 i maggiori membri del Congresso "''"descrissero il giuramento come l'ultimo baluardo contro il ritorno degli ex ribelli al potere, la barriera dietro la quale si proteggevano gli unionisti e i negri del Sud''"<ref>Harold Hyman, ''To try men's souls: loyalty tests in American history'' (1959) p 93</ref>. Il leader Repubblicano Radical [[Thaddeus Stevens]] propose, senza però avere successo, che tutti gli ex confederati perdessero il diritto di voto per almeno 5 anni: il [[compromesso]] che venne raggiunto sfavorì in ogni molto gran parte dei capi civili e militari della secessione<ref>Foner 1988, pp. 273–274.</ref>.
 
Non si è conoscenza di quante persone abbiano temporaneamente perduto il diritto di esprimersi nelle urne, ma una stima - seppur approssimativa - fatta le fa variare tra i 10 e i 15.000 cittadini su una popolazione bianca totale di circa 8 milioni di abitanti<ref>Foner 1988, pp. 275–276.</ref>.
 
In secondo luogo, e strettamente collegato alla succitata questione, vi fu la seguente considerazione: se i circa 4 milioni di liberti dovessero cioè venire autorizzati a votare. Il problema fu essenzialmente rappresentato dal modo in cui accoglierli in quanto liberi cittadini; se avessero dovuto essere pienamente considerati come tali occorreva pertanto stabilire una sorta di rappresentanza per la ripartizione di seggi congressuali.
 
Prima dell'esplosione del conflitto la popolazione schiava era stata conteggiata secondo un valore individuale di 3/5 rispetto ad un bianco libero. Avendo ora 4 milioni di liberti contati come cittadini a pieno titolo il Sud avrebbe guadagnato dei seggi supplementari alla [[Camera dei rappresentanti (Stati Uniti d'America)|Camera dei Rappresentanti]]; se invece ai
"[[negro|negri]]" fosse stato negato il voto e il relativo diritto di assumere un qualsiasi ufficio pubblico, allora in tal caso soltanto i bianchi avrebbero goduto di una rappresentanza.
[[File:Grand Army of the Republic by Swatjester.jpg|thumb|[[Monumento]] in onore della "Grand Army of the Republic", associazione di veterani unionisti organizzatasi al termine del conflitto.]]
Molti conservatori, tra cui la maggior parte dei sudisti bianchi, i Democratici del Nord e finanche alcuni Repubblicani si opposero al "voto nero"; alcuni Stati nordisti giunsero ad indire dei [[referendum]] sull'argomento con un risultato che vide limitata la capacità delle loro comunità nere - una discreta minoranza - di votare.
 
Lincoln aveva sempre sostenuto una posizione intermedia a proposito per consentire ad alcuni uomini di colore liberi di potersi esprimere politicamente, in special modo rivolta ai veterani dell'[[Union Army]]; la [[presidenza di Andrew Johnson]] ritenne inoltre inizialmente che un tale servizio dovesse essere sicuramente premiato con la [[cittadinanza]]. Lincoln propose a suo tempo di dare il voto a "''i molto intelligenti, e specialmente a quelli che hanno combattuto con coraggio nelle nostre file''"<ref>William Gienapp, ''Abraham Lincoln and Civil War America'' (2002), p. 155.</ref>.
 
Già nel 1864 l'allora [[governatore del Tennessee]] [[Andrew Johnson]] dichiarerà che "''la classe migliore di loro andrà al lavoro e si sosterrà, e a quella classe dovrebbe essere permesso di votare, sulla base del fatto che un negro fedele è molto più degno di un uomo bianco che ha tradito la propria patria''"<ref>Patton, p. 126.</ref>.
 
Appena dopo aver assunto il ruolo di presidente nel 1865 Johnson scrisse all'uomo che aveva nominato in qualità di [[governatore del Mississippi]] raccomandando:
{{citazione|Se potessi estendere il suffragio elettorale a tutte le persone di colore che hanno la capacità di leggere la ''Carta costituzionale'' in [[lingua inglese]] e scrivere correttamente i loro nomi, e a tutte le persone di colore che possiedono dei beni immobili del valore di almeno duecentocinquanta dollari e che pagano le [[tasse]] dovute su di essi, riuscirei a disarmare completamente gli avversari [i Radicali al Congresso], oltre che dare un esempio valido che potrebbe venire presto seguito anche da tutti gli altri Stati<ref>Johnson to Gov. William L. Sharkey, August 1865 quoted in Franklin (1961), p. 42.</ref>.}}
[[File:Sumner-Longfellow crop.jpg|thumb|[[Charles Sumner]] assieme ad [[Henry Wadsworth Longfellow]] nel 1863 in una foto di [[Alexander Gardner]].]]
[[Charles Sumner]] e Thaddeus Stevens, leader riconosciuti dei "Radical Republican" inizialmente si mostreranno riluttanti ad affrancare i "Freedmen" rimasti in larga parte analfabeti; il primo anzi dimostrerà di preferire le proposte originarie di richiesta di requisiti imparziali i quali avrebbero imposto delle restrizioni - basandosi sull'[[alfabetizzazione]] - sia ai neri che ai bianchi<ref>Donald, ''Charles Sumner'', pp. 200-201.</ref>.
 
Credette però di non poter riuscire a far promulgare una legislazione atta a privare ai bianchi analfabeti che già godevano del diritto di voto il suffragio e quindi l'accesso alle relative cariche pubbliche<ref>Donald, ''Charles Sumner'', p. 201.</ref>.
 
Nel Sud molti poveri bianchi rimanevano analfabeti in quanto non esisteva prima della guerra quasi nessuna forma d'[[istruzione pubblica]]. Nel 1880 il tasso di [[analfabetismo]] bianco si trovava ancora al livello del 25% in [[Tennessee]], [[Kentucky]], [[Alabama]], [[Carolina del Sud]] e nella [[Georgia (Stati Uniti d'America)|Georgia]]; arrivando fino al 33% nella [[Carolina del Nord]]<ref>Ayers, ''The Promise of the New South'' pp. 417-418.</ref>.
 
Questo dato si può confrontare col tasso nazionale che era del 9% e con la percentuale di analfabetismo nero che superava il 70% in tutto il [[profondo Sud]]<ref>Ayers, ''The Promise of the New South'' p. 418.</ref>. Nel 1900 tuttavia, grazie alla grande enfasi posta all'interno della comunità nera nei riguardi dell'istruzione, la stragrande maggioranza degli afroamericani aveva oramai raggiunto la piena alfabetizzazione<ref>James D. Anderson, ''The Education of Blacks in the South, 1860–1935'', pp. 244–245.</ref>.
 
Sumner arrivò presto a concludere che "''non esisteva una protezione sostanziale per il liberto se non nell'affrancamento''". Ciò risultava fortemente necessario, affermerà:
{{citazione|per la sua stessa protezione; per la protezione dei bianchi unionisti e per la pace durature nel paese; abbiamo messo il [[moschetto]] nelle sue mani perché ciò era necessario: per lo stesso motivo dobbiamo dargli il diritto di potersi esprimere seguendo la via imposta dalla [[democrazia]].}}
Il completo sostegno al diritto di voto da concedere agli afroamericani fu il risultato di un compromesso in sede parlamentare tra Repubblicani moderati e Radical<ref>Randall and Donald, p. 581.</ref>.
[[File:DutchGapb.jpg|thumb|center|upright=2.3|Soldati combattenti dell'"United States Colored Troops" a Dutch Gap ([[Contea di Chesterfield (Virginia)]]) nel 1864.]]
Essi credettero che la maniera migliore per gli uomini di ottenere la giusta esperienza politica fosse quella di poter essere liberi di votare e quindi di partecipare all'evoluzione del sistema fondato sul [[repubblicanesimo]]: approveranno pertanto delle legislazioni le quali consentirono a tutti i liberti di votare<ref name="Eric Foner 1993">Eric Foner, ''Freedom's lawmakers: a directory of Black officeholders during Reconstruction'' (1993).</ref>.
[[File:FreedmenVotingInNewOrleans1867.jpeg|thumb|Illustrazione dei "Freedmen" che votano a [[New Orleans]] nel 1867.]]
Nel 1867 i neri voteranno per la prima volta. Nel corso della Ricostruzione più di 1.500 afroamericani detennero incarichi pubblici nel Sud; in alcuni casi si trattò di ex schiavi fuggiti precedentemente al Nord e che, dopo aver ottenuto un'adeguata istruzione, erano tornati nel meridione<ref name="Eric Foner 1993"/>.
 
Non entreranno in carica seguendo il numero rappresentativo della loro proporzione all'interno della popolazione totale, ma spesso eleggeranno dei bianchi (Repubblicani e unionisti del Sud) con l'impegno di rappresentarli<ref name="Eric Foner 1993"/>.
{{vedi anche|Femminismo negli Stati Uniti d'America|Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1872#Suffragio femminile}}
In quest'occasione emergerà per la prima volta anche la questione inerente il [[suffragio femminile]] la quale venne discussa ma alla fine respinta: il voto, principale tra i [[diritti delle donne]] reclamati ed inseriti nel programma della [[prima ondata femminista]] si realizzerà solamente nel 1919 - al termine della [[prima guerra mondiale]] - a livello federale<ref>Ellen DuBois, ''Feminism and suffrage: The emergence of an independent women's movement in America'' (1978).</ref>.
 
Dal 1890 al 1908 praticamente gli [[Stati Uniti meridionali]] approveranno nuove ''Carte costituzionali'' statali e legislazioni che privarono la maggior parte dei neri e di decine di migliaia di bianchi poveri dei loro [[diritti civili]] attraverso nuove registrazioni e regole elettorali (i test di alfabetizzazione e la tassa elettorale fra tutte)<ref>Glenn Feldman, ''The Disfranchisement Myth: Poor Whites and Suffrage Restriction in Alabama'' (2004), pp. 135-136.</ref>.
 
Quando vennero stabiliti tali requisiti amministrativi in alcuni tra gli [[Stati federati degli Stati Uniti d'America|Stati federati]] cominceranno ad essere utilizzate le cosiddette "clausole sul nonno" (o "leggi sull'ereditarietà") per poter consentire anche ai bianchi analfabeti di continuare a votare<ref>Glenn Feldman, ''The Disfranchisement Myth: Poor Whites and Suffrage Restriction in Alabama'' (2004), p. 136.</ref>.
[[File:Okterritory.png|thumb|Il [[Territorio indiano]] e il futuro [[Territorio dell'Oklahoma]].]]
=== Trattati con le tribù indiane ===
Le [[Cinque Tribù Civilizzate]] che erano state trasferite nel [[territorio indiano]] (ora parte dell'[[Oklahoma]]) detenevano schiavi neri e firmarono dei trattati a sostegno della Confederazione. Durante la guerra era infuriatolo scontro anche tra indiani pro- e anti-Unione.
 
Il Congresso approvò uno [[statuto (diritto)|statuto]] che autorizzò il Presidente a sospendere gli stanziamenti di qualsiasi tribù se in essa vi si fosse riscontrato "''uno stato di effettiva ostilità nei confronti del governo degli Stati Uniti... e, per proclamazione, se e quando dichiarasse che tutti i trattati con tale tribù fossero stati abrogati''"(25 USC Sec. 72)<ref>{{Cita web|url=http://uscode.house.gov/download/pls/25C3.txt |titolo=Act of Congress, R.S. Sec. 2080 derived from act July 5, 1862, ch. 135, Sec. 1, 12 Stat. 528. |accesso=7 febbraio 2012 |urlmorto=yes |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120317074540/http://uscode.house.gov/download/pls/25C3.txt |dataarchivio=17 marzo 2012 }}</ref>.
 
Come componente della Ricostruzione il [[Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti d'America|Dipartimento degli Interni]] ordinò un incontro di rappresentanti di tutte le tribù indiane affiliate alla Confederazione<ref>{{Cita web|url=http://digital.library.okstate.edu/Chronicles/v014/v014p022.html |autore= Perry, Dan W.|titolo= "Oklahoma, A Foreordained Commonwealth" |opera= Chronicles of Oklahoma, Volume 14, No. 1|data= marzo 1936|p=30 |editore= Oklahoma Historical Society|accesso=8 febbraio 2012}}</ref>. Il Consiglio, la "Commissione per il Trattato del Sud", fu tenuto per la prima volta a [[Fort Smith (Arkansas)]] nel settembre del 1865, venne frequentato da centinaia di indiani che rappresentavano dozzine di [[tribù]].
 
Nel corso degli anni immediatamente successivi la Commissione negozierà diversi altri trattati con le tribù il che comporterà ulteriori trasferimenti nel Territorio indiano e la creazione di fatto (inizialmente per trattato) di un [[Territorio dell'Oklahoma]] non organizzato.
 
== Presidenza Lincoln ==
[[File:Eastman Johnson - A Ride for Liberty -- The Fugitive Slaves - Google Art Project.jpg|thumb|''A Ride for Liberty - The Fugitive Slaves'' di [[Eastman Johnson]] (1862 circa).]]
{{vedi anche|Abraham Lincoln#Presidenza|Presidenza di Abraham Lincoln#Abolizione della schiavitù}}
=== Eventi preliminari ===
La [[presidenza di Abraham Lincoln]] adotterà e tramuterà in legge 2 ''Confiscation Acts'', la 1° il 6 agosto del 1861 e la 2° il 17 luglio del 1862; con esse si salvaguardarono gli schiavi fuggiaschi dai territori degli [[Stati Confederati d'America]] e che avevano trovato scampo raggiungendo le linee dell'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]], concedendo loro l'[[emancipazione]] indiretta se i loro padroni avessero continuato nel portare avanti l'[[insurrezione]] contro gli Stati Uniti. Gli schiavi erano cioè "confiscati" e liberati<ref>Cimbala, Miller, and Syrette (2002), ''An uncommon time: the Civil War and the northern home front'', p. 285.</ref><ref>Wagner, Gallagher, and McPherson, ''The Library of Congress Civil War Desk Reference'', p. 735.</ref><ref name="Williams 2006 pp. 54–59" />.
 
Tali disposizioni premetteranno inoltre la confisca delle terre per la successiva colonizzazione nei confronti di tutti coloro che aiutavano e sostenevano attivamente la ribellione; questi Atti legislativi ebbero tuttavia un effetto alquanto limitato soprattutto per colpa dei bassi finanziamenti approvati dal Congresso oltre che per la sua applicazione in un modo del tutto insufficiente e finanche gravemente carente da parte del [[Procuratore generale degli Stati Uniti d'America|Procuratore generale]] [[Edward Bates]]<ref name="Williams 2006 pp. 54–59">Williams (2006), ''"Doing Less" and "Doing More"'', pp. 54–59.</ref><ref>Cimbala, Miller, and Syrette (2002), ''An uncommon time: the Civil War and the northern home front'', p. 305.</ref><ref>Wagner, Gallagher, and McPherson, ''The Library of Congress Civil War Desk Reference'', p. 736.</ref>.
 
Nell'agosto del 1861 il [[maggior generale]] [[John Charles Frémont]], comandante unionista del "Dipartimento dell'Ovest", dichiarò la [[legge marziale]] nel [[Missouri]], confiscò tutte le proprietà confederate e liberò i loro schiavi. Il presidente ordinò immediatamente al comandante di rescindere la sua dichiarazione di emancipazione affermando:
{{citazione|penso che si possa presentare il grande pericolo che... la liberazione degli schiavi di proprietari traditori arrivi ad allarmare gli amici dell'Unione presenti nel Sud e che quindi li trasformino in avversari - forse in tal modo giungiamo a rovinare la nostra migliore prospettiva per il [[Kentucky]].}}
Dopo che Frémont si rifiutò di far revocare l'ordinanza il 2 novembre seguente il presidente lo solleverà dal servizio attivo. Lincoln fu principalmente preoccupato per il fatto che gli [[Stati cuscinetto nella guerra di secessione americana|Stati cuscinetto]] avrebbero potuto decidersi ad uscire a loro volta dall'Unione se agli schiavi fosse stata concessa l'immediata libertà<ref>{{Cita libro|cognome=Guelzo
|nome=Allen C.
|titolo=Abraham Lincoln: Redeemer President
|pp=290
|anno=1999}}</ref>.
 
Il 26 maggio dell'anno seguente il generale unionista [[David Hunter]] emancipò gli schiavi nella Carolina del Sud, in Georgia e nella [[Florida]] dichiarando ufficialmente che tutte le "''persone... fino ad ora detenute come schiave... sono da considerarsi per sempre libere''". Ancora una volta imbarazzato dall'ordine il presidente fece annullare la dichiarazione e le relative emancipazioni<ref>{{Cita libro|cognome=Guelzo
|nome=Allen C.
|titolo=Abraham Lincoln: Redeemer President
|pp=291
|anno=1999}}</ref>.
[[File:Abraham Lincoln with the Emancipation Proclamation.jpg|thumb|Ritratto del presidente con il testo del ''[[Proclama di emancipazione]]''.]]
Nel frattempo però già il 16 di aprile Lincoln controfirmò un [[disegno di legge]] che bandiva definitivamente la schiavitù a [[Washington]], portando in tal modo alla liberazione di circa 3.500 schiavi ancora presenti in città; mentre il 19 di giugno seguente firmò una legislazione che proibiva di fatto la schiavitù in tutti i territori del [[West]]<ref name="Williams 2006 pp. 54–59"/>.
 
Il 17 di luglio, sotto l'autorità degli Atti di confisca e grazie ad un [[emendamento]] atto a modificare la ''[[Force Bill]]'' del 1795, autorizzerà il reclutamento degli schiavi liberati nell'[[Union Army]] e il [[sequestro giudiziario]] di qualsiasi proprietà confederata avente chiari scopi militari<ref name="Williams 2006 pp. 54–59"/><ref>Trefousse (1991), ''Historical dictionary of reconstruction'', p. viiii.</ref><ref>{{Cita web|titolo=Abraham Lincoln
|url=http://blueandgraytrail.com/event/Abraham_Lincoln|accesso=21 luglio 2010}}</ref>.
=== Emancipazione graduale e compensazione ===
Nel tentativo volto a mantenere gli Stati di confine nell'Unione fin dal 1861 il presidente progettò programmi graduali di emancipazione compensati che avrebbero dovuto essere pagati dai [[titoli di Stato]]. Lincoln in tal modo sperò che il [[Delaware]], il [[Maryland]], il Kentucky e il Missouri:
{{citazione|Giungessero ad adottare un sistema di graduale emancipazione che -secondo i piani - avrebbe funzionato come modalità per l'estinzione della schiavitù entro un termine di vent'anni''"<ref name="Guelzo 1999" />.}}
[[File:The Peacemakers 1868.jpg|thumb|left|''The Peacemakers'' di [[George Peter Alexander Healy]] illustra la riunione sulla "River Queen", a cui parteciparono [[William Tecumseh Sherman]], [[Ulysses S. Grant]] e [[David Dixon Porter]].]]
Il 26 marzo del 1862 il presidente s'incontrerà con il senatore Radical Charles Sumner e raccomandò la convocazione di una speciale sessione congiunta del Congresso per discutere dell'aiuto finanziario da concedere a tutti gli Stati di confine che avessero avviato un piano di emancipazione graduale<ref name="Guelzo 1999" />.
 
In aprile vi fu la prima riunione, tuttavia i diretti interessati non sembrarono in alcun modo recettivi tanto che non diedero alcuna risposta a Lincoln né tanto meno accolsero alcuna proposta di emancipazione sorta dall'Aula<ref name="Guelzo 1999">{{Cita libro|cognome=Guelzo |nome=Allen C. |titolo=Abraham Lincoln: Redeemer President |pp=333–335 |anno=1999}}</ref>.
 
Ancora nel 1865 il presidente sosterrà l'emancipazione compensata durante la conferenza svoltasi a bordo del [[piroscafo]] "River Queen" sul [[Potomac (fiume)|fiume Potomac]]<ref name="Dayton1925">{{Cita pubblicazione|url= http://sdr.lib.umich.edu/cgi/m/mdp/pt?seq=1&view=image&size=100&id=mdp.39015020219674&u=1&num=243
|titolo= Steamboat Days
|nome1= Fred Erving
|cognome1= Dayton
|capitolo= Nantucket Sound
|editore= Frederick A. Stokes company
|pp= 243–5
|anno= 1925
}}</ref><ref name="books.google.com">Turner, Harry B. ''The Story of the Island Steamers'' (The Inquirer and Mirror Press, 1910) [https://books.google.com/books?id=n2kEAAAAMAAJ&printsec=titlepage The Story of the Island Steamers - Harry Baker Turner]</ref>.
=== Progetti di colonizzazione ===
Nell'agosto dl 1862 Lincoln incontrò i [[capo (ruolo)|leader]] [[afroamericani]] esortandoli a dare il via alla [[colonizzazione]] di vaste porzioni di territorio dell'[[America centrale]]; pianificò di liberare tutti gli schiavi del Sud attraverso il ''[[Proclama di emancipazione]]'', preoccupato per il fatto che i liberti non sarebbero stati trattati alla pari né dai bianchi del Nord né tanto meno da quelli del Sud. Sebbene abbia assicurato che il [[governo federale degli Stati Uniti d'America|Governo federale]] avrebbe comunque sostenuto e protetto le colonie i massimi esponenti neri declinarono l'offerta<ref name="Williams 2006 pp. 54–59"/><ref name="Guelzo 1999"/><ref name="Catton 1963 pp. 365–367" />.
 
Molti neri liberi si erano difatti anche in passato opposti ad eventuali piani di colonizzazione, desiderando per lo più rimanere negli Stati Uniti. Il presidente provò ad insistere nel suo progetto credendo che la colonizzazione e l'emancipazione facessero parte essenzialmente dello stesso programma. Lincoln ebbe un qualche successo nell'aprile del 1863 con l'invio di coloni neri ad [[Haiti]] ed altri 453 nella [[Provincia di Chiriquí]] nell'odierna [[Panama]]; tuttavia nessuna delle colonie fu in grado di rimanere autosufficiente<ref name="Williams 2006 pp. 54–59"/><ref name="Guelzo 1999"/><ref name="Catton 1963 pp. 365–367" />.
[[File:Frederick Douglass CDV c1860s.png|thumb|Un ritratto di [[Frederick Douglass]] risalente agli anni 1860.]]
[[Frederick Douglass]], uno dei più importanti [[attivismo|attivisti]] del [[movimento per i diritti civili degli afroamericani (1865-1896)]] non mancherà di criticare il fatto che il presidente stava su questo punto "''mostrando tutte le sue incoerenze, il suo orgoglio nei riguardi della "[[razza (categorizzazione umana)|razza]]" e del sangue proveniente dai [[bianchi americani]], il suo disprezzo implicito per i negri e la sua opinione viziata in conclusione da un grande sentimento di [[ipocrisia]]''"<ref name="Williams 2006 pp. 54–59"/><ref name="Guelzo 1999"/><ref name="Catton 1963 pp. 365–367" />.
 
Gli afroamericani, secondo Douglass, pretendevano l'[[uguaglianza sociale]] che garantisse i diritti per tutti i cittadini piuttosto che diventare a loro volta dei colonizzatori. Gli storici continuano a discutere sulla questione se Lincoln abbia rinunciato alle proposte di colonizzazione afroamericana alla fine del 1863 oppure se avesse in realtà programmato di proseguire sulla via di questa politica ancora fino al 1865<ref name="Williams 2006 pp. 54–59"/><ref name="Guelzo 1999"/><ref name="Catton 1963 pp. 365–367">Catton (1963), ''Terrible Swift Sword'', pp. 365–367, 461–468.</ref>.
=== Installazione di governatori militari ===
A partire dal marzo del 1862, nel tentativo di prevenire la Ricostruzione da parte del Radical del Congresso, il presidente installò dei governatori militari in alcuni degli Stati ribelli, ponendoli in tal modo sotto il diretto controllo dell'[[Union Army]]<ref>{{Cita libro|cognome=Guelzo
|nome=Allen C.
|titolo=Abraham Lincoln: Redeemer President
|p=390
|anno=1999}}</ref>.
 
Anche se questi non sarebbero stati riconosciuti come legittimi dall'Aula congressuale per un certo lasso di tempo l'azione portò a tenere le diverse amministrazioni locali sotto la vigilanza presidenziale piuttosto che lasciarle sottoposte alla stretta dei Radical divenuti nel frattempo sempre più aggressivi. Il 3 di marzo il senatore [[Andrew Johnson]], un esponente Democratico unionista, divenne il nuovo [[governatore del Tennessee]] - il proprio Stato di origine - con il grado di [[brigadier generale]]<ref>{{Cita libro|titolo=Andrew Johnson: military governor of Tennessee
|nome=Clifton R.
|cognome=Hall
|editore=Princeton University Press
|anno=1916
|p=19
|url= https://books.google.com/books?id=i8tYAAAAMAAJ&dq=%22andrew%20johnson%22%20governor%20tennessee&pg=PA19#v=snippet&q=march,%201862&f=false
|accesso=24 luglio 2010
}}</ref>.
 
A maggio [[Edward Stanly]] venne nominato governatore militare della regione costiera della [[Carolina del Nord]]; egli sarà costretto a dimettersi quasi un anno dopo quando provocò lo sdegno di Lincoln per aver fatto chiudere due scuole riservare ai bambini afroamericani a [[New Bern]].
 
Dopo aver incaricato [[George Foster Shepley]] in qualità di [[governatore della Louisiana]] nel maggio de 1862 il fedelissimo del presidente elesse due sue rappresentanti anti-schiavisti, [[Benjamin Franklin Flanders]] e [[Michael Hahn]] (a loro volta futuri governatori), inviandoli immediatamente alla [[Camera dei rappresentanti della Louisiana]] la quale interruppe formalmente la propria opposizione a dicembre votando la conferma delle nomine e facendoli quindi sedere nei seggi loro assegnati.
 
A luglio nel frattempo il [[colonnello]] [[John Smith Phelps]] sarà scelto come [[governatore dell'Arkansas]], sebbene dovette dimettersi dopo brevissimo tempo a causa delle cattive condizioni di salute.
[[File:Stephens-reading-proclamation-1863.jpeg|thumb|Caricatura editoriale di [[Henry Louis Stephens]] che mostra uno schiavo appena liberato mentre legge il ''[[Proclama di emancipazione]]''.]]
=== Proclama di emancipazione ===
{{vedi anche|Abraham Lincoln#Emancipazione degli schiavi}}
Nel luglio del 1862 Lincoln finalmente sembrò convincersi di aver bisogno di uno "sbocco militare" favorevole che lo inducesse ad infliggere il definitivo colpo mortale alla schiavitù per poter vincere la guerra civile assicurandosi conseguentemente anche le simpatie straniere. I precedenti "Atti di confisca" stavano avendo difatti solo un effetto minimale nell'abolizione effettiva della pratica schiavista.
 
Il giorno 22 di quello stesso mese scrisse una prima [[bozza di stampa]] di quello che sarebbe di lì a poco divenuto il ''[[Proclama di emancipazione]]'' il quale libererà in via definitiva tutti gli schiavi negli Stati in rivolta. Dopo aver fatto prendere visione del documento al proprio [[Gabinetto (ufficio)|Gabinetto]] saranno fatte approvare delle leggere modifiche al testo.
[[File:Unidentified African American soldier in Union uniform with wife and two daughters.jpg|thumb|left|Un soldato afroamericano in divisa unionista assieme alla famiglia; è stato identificato come il [[Sergente]] Samuel Smith del ''119th'' USCT<ref>{{Cita web|url=https://jubiloemancipationcentury.wordpress.com/2012/12/29/colored-african-american-soldier-and-family-in-civil-war-era-photo-identified/|titolo=Colored (African American) Soldier and Family in Civil War Era Photo Identified|opera=Jubilo! The Emancipation Century}}</ref>]]
Appoggiandosi a questo punto di forza "ideale" il presidente decise che la sconfitta del tentativo d'invasione confederata del Nord - bloccata con la [[battaglia di Antietam]] - sarebbe stata sufficiente per ottenere un pieno successo sul campo consentendogli così di emettere ufficialmente il [[proclama]] preliminare il quale avrebbe concesso ai ribelli 100 giorni di tempo per scegliere di rientrare nell'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]]; in caso contrario sarebbe stato pubblicato il documento vero e proprio in tutta la sua interezza.
[[File:US Colored Troops medal - 1865 - Smithsonian Museum of American History - 2012-05-15.jpg|thumb|La medaglia conferita alle "United States Colored Troops" da parte di [[Benjamin Butler]].]]
Il 1° di gennaio seguente entrerà in vigore in via definitiva, specificando che nei 10 Stati rimasti degli [[Stati Confederati d'America]] da quel momento in poi gli schiavi sarebbero diventati "per sempre liberi" (''Forever Free'').
 
Il testo ([https://en.wikisource.org/wiki/The_Emancipation_Proclamation Testo completo su Wikisource]) però non farà alcuna menzione a proposito nei riguardi del [[Tennessee]] (occupato), del [[Kentucky]], del [[Missouri]], del [[Maryland]] e del [[Delaware]] (i 4 [[Stati cuscinetto nella guerra di secessione americana|Stati cuscinetto]]) ed in particolare escluse anche numerose [[contea (suddivisione amministrativa)|contee]] in altri Stati entrate direttamente a far parte della zone di occupazione nell'orbita militare.
 
In seguito, mano a mano che i [[Corpo d'Armata|Corpi d'armata]] unionisti avanzarono in territorio nemico, milioni di schiavi furono liberati. Un gran numero di questi liberti si uniranno agli eserciti federali finendo presto con l'essere arruolati<ref>Rodriguez, Junius P. ''Slavery in the United States: A Social, Political, and Historical Encyclopedia'', ABC-CLIO, 2007, vol. 2, pg 241</ref> - nelle "United States Colored Troops" (USCT)<ref>Citato in U.S. National Archives and Records Administration on their website, [https://www.archives.gov/education/lessons/blacks-civil-war/ "The Fight for Equal Rights: Black Soldiers in the Civil War"].</ref> a partire dal 23 di maggio - e combattendo in diverse battaglie contro le forze del [[Confederate States Army]]<ref name="Williams 2006 pp. 54–59"/>.
[[File:Flag of the 22nd Regiment, United States Colored Troops.png|thumb|left|Vessillo del "22nd United States Colored Infantry" che mostra un soldato afroamericano puntare la [[baionetta]] contro un confederato.]]
Ciò accadde soprattutto al seguito di [[Ulysses S. Grant]] a partire dalla [[Campagna di Vicksburg]] e di [[William Tecumseh Sherman]] nella [[Campagna di Atlanta]].
 
Durante la [[Marcia verso il mare di Sherman]] si intonerà a più riprese la canzoncina dedicata alla memoria di [[John Brown (attivista)|John Brown]]: "''il corpo J. B. marcisce nella tomba, ma il suo spirito avanza. Oh, Oh!''"<ref name="Catton 1963 pp. 365–367"/>. Le truppe di colore saranno tra le prime ad entrare a [[Richmond (Virginia)]] nell'aprile del 1865<ref>Guelzo (2004), ''Lincoln’s Emancipation Proclamation: The End of Slavery in America'', p. 1.</ref>.
 
In molti moriranno a causa delle malattie che devastarono i [[reggimenti]] dell'esercito; esplosero difatti autentiche [[epidemie]] di [[vaiolo]] e [[febbre gialla]]: non da ultimo patiranno la grave situazione generale di [[malnutrizione]]<ref>''Sick from Freedom'', First Edition, New York, Oxford University Press, 2012.</ref>.
=== Piano del 10% per la Louisiana ===
[[File:EmancipationPhoto.jpg|thumb|Festeggiamenti per il ''[[Proclama di emancipazione]]'' nel [[Massachusetts]].]]
Lincoln non mancò di preoccuparsi di effettuare una rapida e - per quanto più possibile - indolore restaurazione degli ex Stati confederati in seno all'Unione, da realizzarsi appena le armi avessero smesso di sparare.
 
Già nel 1863 il presidente propose un piano moderato per mettere in atto la Ricostruzione della [[Louisiana]]. Il progetto avrebbe concesso l'[[amnistia]] ai ribelli che avessero prestato il relativo giuramento di fedeltà nei confronti dell'Unione. Gli agricoltori neri divenuti oramai liberi sarebbero rimasti inoltre legati al lavoro di [[piantagione]] per almeno un anno ricevendo in cambio obbligatoriamente 10 dollari mensili di paga<ref>Stauffer (2008), ''Giants'', p. 279.</ref>.
 
La regola impose che solamente il 10% dell'elettorato statale avrebbe dovuto prestare il proprio giuramento di lealtà perché l'intero Stato potesse venire riammesso nell'Assemblea congressuale. I legislatori statali erano infine tenuti ad abolire la schiavitù nella nuova ''Carta costituzionale''.
 
Dei piani di Ricostruzione per lo più identici avrebbero dovuto venire adottati anche nell'Arkansas e in Tennessee. Nel dicembre del 1864 il progetto presidenziale di Ricostruzione era già stato promulgato in Louisiana tanto che la sua legislatura aveva mandato 2 senatori e 5 rappresentanti a prendere posto al Congresso<ref name="Peterson 1995 pp. 38–41" />.
[[File:Emancipation Proclamation 150th Anniversary at the National Archives.webm|thumb|Celebrazione del 150º anniversario del ''[[Proclama di emancipazione]]'' .]]
Quest'ultimo tuttavia rifiuterà di conteggiare uno qualsiasi dei voti provenienti da Louisiana, Arkansas e Tennessee; respingendo così nella sostanza il piano moderato di Ricostruzione adottato dalla [[presidenza di Abraham Lincoln]]<ref name="Peterson 1995 pp. 38–41" />.
 
In quel momento fortemente sotto il controllo dei suoi membri più radicali l'Assemblea congressuale propose al suo posto la ''[[Wade-Davis Bill]]'' - dal nome dei suoi promotori [[Benjamin Wade]] e [[Henry Winter Davis]] - la quale avrebbe invece richiesto che fosse la maggioranza degli elettori statali ad accettare il giuramento di fedeltà per poter essere riammessi in Aula. Lincoln utilizzò quindi il suo diritto di porre il [[veto]]<ref name="Peterson 1995 pp. 38–41" />.
 
La spaccatura tra i moderati che volevano salvare l'Unione e vincere la guerra e i radicali che avevano invece l'intenzione di realizzare un rivolgimento più completo all'interno della [[società (sociologia)|società]] meridionale si allargò a dismisura<ref name="Peterson 1995 pp. 38–41">Peterson (1995) ''Lincoln in American Memory'', pp. 38–41.</ref><ref name="McCarthy 1901 p. 76">McCarthy (1901), ''Lincoln’s plan of Reconstruction'', p. 76.</ref>.
 
La lotta tra i Radical e il presidente prese così una via di aperta contrapposizione. Lo stesso [[Frederick Douglass]] denunciò il programma elettorale del 10% tacciandolo di essere anti-democratico, dal momento che la riammissione e la lealtà dello Stato dipendevano soltanto da un voto di minoranza<ref>Stauffer (2008), ''Giants'', p. 280.</ref>.
 
Tra i massimi capi e portavoce dei Radical si distinsero in questa prima fase e nelle successive:
* [[Amos Tappan Akerman]], il futuro [[Procuratore generale degli Stati Uniti d'America|Procuratore generale]] della [[Presidenza di Ulysses S. Grant]];
* [[Adelbert Ames]], il futuro [[Governatore del Mississippi]];
* [[James Mitchell Ashley]], il futuro [[Governatore del Montana]];
* [[Austin Blair]], il [[Governatore del Michigan]];
[[File:Hon. George S. Boutwell, Mass - NARA - 528350.tif|thumb|[[George Sewall Boutwell]] in una foto di [[Mathew B. Brady]].]]
 
* [[George Sewall Boutwell]], il futuro [[Segretario al Tesoro degli Stati Uniti d'America|Segretario al Tesoro]];
* [[William Gannaway Brownlow]], il di lì a poco [[Governatore del Tennessee]];
* [[Rufus Brown Bullock]], il futuro [[Governatore della Georgia]];
* il generale [[Benjamin Butler]];
* [[Zachariah Chandler]], il [[Segretario degli Interni degli Stati Uniti d'America|Segretario degli Interni]] nel corso della presidenza Grant;
* [[Salmon Portland Chase]], l'ex Segretario al Tesoro e [[Presidente della Corte suprema degli Stati Uniti d'America|Presidente della Corte Suprema]] in carica;
* [[Schuyler Colfax]], il [[Presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti d'America|Presidente della Camera dei Rappresentanti]] e futuro [[Vicepresidente degli Stati Uniti d'America]];
* [[John Creswell]], il futuro [[Direttore generale delle poste degli Stati Uniti d'America|Direttore generale delle poste]];
* [[Reuben Eaton Fenton]], il di lì a poco [[Governatore di New York]];
* [[Thomas Clement Fletcher]], il futuro Governatore del Mississippi;
* [[James A. Garfield]], il futuro [[Presidente degli Stati Uniti d'America]];
[[File:Grant's last outrage in Louisiana.jpg|thumb|Vignetta del giornale illustrato di [[Frank Leslie]]: "L'ultimo oltraggio di [[Ulysses S. Grant]] commesso contro il popolo della [[Louisiana]]; come, con la nazione stanca della Ricostruzione, ha dato vita al presidente solitario che protegge i [[diritti civili]] dei [[negro|negri]]". 23 gennaio del 1875.]]
* [[Ulysses S. Grant]], [[Comandante generale dell'esercito statunitense]] e futuro presidente;
* [[Hannibal Hamlin]], il Vicepresidente in carica della [[Presidenza di Abraham Lincoln]];
* [[Friedrich Franz Karl Hecker]], il leader dei [[tedeschi americani]] veterani della [[Primavera dei popoli]] del 1848;
* [[Franklin Israel Moses]], il futuro [[Governatore della Carolina del Sud]];
* [[Edmund Jackson Davis]], il futuro [[Governatore del Texas]];
* [[John Charles Frémont]], già candidato Repubblicano alle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1856|Elezioni presidenziali del 1856]];
* [[James M. Hinds]], che sarà assassinato dal [[Ku Klux Klan]] nel 1868;
* [[William Woods Holden]], il futuro [[Governatore della Carolina del Nord]];
* [[Timothy Otis Howe]];
* il [[Maggior generale]] [[John A. Logan]];
* [[Edwin McMasters Stanton]], il [[Segretario alla Guerra degli Stati Uniti d'America|Segretario alla Guerra]] in carica;
* [[Lot Myrick Morrill]], il futuro Segretario al Tesoro durante la presidenza Grant;
* [[Oliver Perry Morton]], il [[Governatore dell'Indiana]];
* [[Harrison Reed (politico)|Harrison Reed]], il futuro [[Governatore della Florida]];
* il deputato [[Thaddeus Stevens]];
* il senatore [[Charles Sumner]], a suo tempo vittima della [[bastonatura di Charles Sumner]] ad opera di un fanatico sudista;
* [[George Henry Williams]], il procuratore generale dell'amministrazione Grant;
* [[Richard Yates]], il [[Governatore dell'Illinois]];
* [[Benjamin Wade]], il [[Presidente pro tempore del Senato degli Stati Uniti d'America]];
* [[Elihu Benjamin Washburne]], il futuro [[Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America|Segretario di Stato]];
* [[Henry Clay Warmoth]], il futuro [[Governatore della Louisiana]];
* [[Henry Wilson]], il futuro Vicepresidente
 
=== Legalizzazione del matrimonio tra schiavi ===
[[File:Manson marriage certificate Bureau Refugees Freedmen and Abandoned Lands 1866.jpg|thumb|Un ''[[Atto di matrimonio]]''
rilasciato dal "Bureau of Refugees, Freedmen and Abandoned Lands" nella [[Contea di Wilson (Tennessee)]], 1866.]]
Precedentemente al 1864 il [[matrimonio]] contratto dagli schiavi non venne mai riconosciuto legalmente ed in questo caso l'[[emancipazione]] non ebbe alcun effetto immediato<ref name="Labor of Love, Labor of Sorrow" />.
 
Quando furono liberati molti però si sposarono ufficialmente. Prima del 1863 gli schiavi non potevano stipulare [[contratti]], veniva pertanto loro precluso pertanto anche quello matrimoniale; in ogni caso non tutti i liberti formalizzarono le loro unioni. Alcuni continuarono a disporre di matrimoni o rapporti ''[[Common law]]'', riconosciuti solamente all'interno della propria comunità di appartenenza<ref name="The Making of the American South">{{Cita libro|cognome=Harris|nome=J. William|titolo=The Making of the American South: a Short History 1500–1977|anno=2006|editore=Blackwell Publishing|città=Malden|p=240}}</ref>.
 
Il riconoscimento matrimoniale da parte delle istituzioni statali contribuirà in ogni modo di pari passo a far aumentare anche il riconoscimento da parte dello Stato degli ex schiavi in qualità di persone libere come attori legali e alla fine aiutò in maniera notevole il caso dei diritti dei genitori sui figli nell'ambito professionale, contrastando quindi la pratica dell'apprendistato forzoso dei bambini neri<ref name="Gendered Strife and Confusion p53">{{Cita libro|cognome=Edwards |nome=Laura F. |titolo=Gendered Strife and Confusion: The Political Culture of Reconstruction |anno=1997 |editore=University of Illinois Press |città=Chicago |isbn=0-252-02297-1 |p=53 }}</ref>.
[[File:SlaveChildrenUnknown.jpg|thumb|left|Bambini [[afroamericani]] nella [[Carolina del Sud]] (anni 1870).]]
Inizialmente molti di loro furono legalmente strappati alle loro famiglie con il pretesto di fornire loro "protezione, vitto e alloggio nelle abitazioni della cosiddetta buona società" fino al raggiungimento della maggiore età a 21 anni.
 
Questo stato di cose si concretizzò specialmente in [[Georgia (Stati Uniti d'America)|Georgia]] con la ''Apprentice Act'' del 1866 e secondo la quale si sarebbe trattato di [[adozione]] temporanea: nella realtà dei fatti era invece uno sfruttamento del [[lavoro infantile]], con i bambini utilizzati massicciamente come fonte di lavoro non pagato e di conseguenza assai redditizia per i piantatori bianchi<ref>Hunter, "To 'Joy My Freedom", p. 34.</ref>.
=== Freedmen’s Bureau ===
[[File:Lincoln Speaks to Freedmen on the Steps of the Capital at Richmond.jpg|thumb|Il presidente mentre parla ai "Freedmen" durante la sua visita a [[Richmond (Virginia)]] avvenuta nei primi giorni di aprile del 1865.]]
Il 3 marzo del 1865 venne sottoscritta la ''Freedmen's Bureau Bill'', un provvedimento legislativo sponsorizzato dai Repubblicani per aiutare i liberti e i [[rifugiati]] [[bianchi americani]].
 
Si creò un ufficio federale appositamente istituito per fornire, cibo, vestiti, carburante e consigli sulla negoziazione dei contratti di lavoro; esso cercò di sorvegliare le nuove relazioni instauratesi tra i liberti e i loro ex padroni all'interno di un [[mercato del lavoro]] divenuto libero.
 
La legge, senza avere alcun ossequio nei riguardi del [[colore della pelle umana]], autorizzò il "Bureau" ad affittare i terreni confiscati per un periodo di 3 anni e a venderli in porzioni fino a 40 [[acro|acri]] (corrispondenti a circa 16 [[ettari]]) per acquirente<ref>{{Cita web|url=http://www.snopes.com/business/taxes/blacktax.asp|titolo='Black Tax' Credit|nome=David|cognome=Mikkelson}}</ref>.
 
I compiti dell'ufficio avrebbero dovuto scadere un anno dopo la fine della guerra; l'[[assassinio di Abraham Lincoln]] avvenne però prima che il presidente avesse il tempo di nominare un commissario d'ufficio.
 
Nel mito popolare si sostenne che l'Atto avrebbe permesso di offrire "[[40 acri e un mulo]]" a chiunque ne avesse fatto richiesta, compresi tutti gli schiavi che avessero promesso di occuparsene.
[[File:Freedmen richmond sewing women.jpg|thumb|left|Molti insegnanti del nord si trasferiranno a Sud per fornire un'[[istruzione ]]elementare e la necessaria formazione professionale alla popolazione ners appena liberata.]]
Con l'apporto sostanziale di questo stesso ufficio presidenziale gli schiavi recentemente liberati vennero aiutati a poter esprimere autonomamente il proprio voto, oltre che a formare veri e propri [[partiti politici]] e ad assumere il controllo del [[mercato del lavoro]] in molte aree del paese occupate.
 
Esso inoltre sostenne l'avvio di un cambio di potere in tutto il [[profondo Sud]], inaugurando oltretutto il sistema delle [[storiche università afroindiane]], tanto da attirare l'attenzione nazionale sia dei Repubblicani del Nord (interessati) che dei Democratici conservatori meridionali (per lo più spaventati dai possibili effetti)<ref>{{Cita web|titolo=Freedmen’s Bureau|url=http://tennesseeencyclopedia.net/entry.php?rec=517|autore=Kathleen Zebley|anno=1998|accesso=29 aprile 2010}}</ref>.
 
Ciò risulterà esser particolarmente evidente nelle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1868|Elezioni prsidenziali del 1868]] svoltesi sull'accesa competizione tra [[Ulysses S. Grant]] e [[Horatio Seymour]] (il presidente [[incumbent]] [[Andrew Johnson]] non riuscirà difatti ad ottenere la nomina Democratica), dove quasi 700.000 elettori [[afroamericani]] votarono influenzando così in maniera decisiva la tornata elettorale la quale vedrà la vittoria finale di Grant con quasi 300.000 voti di scarto.
 
Ma anche con i benefici che distribuì ai liberti il [[Freedmen's Bureau]] non sarà in grado di operare efficacemente in alcune delle maggiori aree depresse del Sud; terrorizzando gli ex schiavi che avevano tentato di votare, ottenere un ufficio politico o di ottenere per sé una porzione di terra coltivabile, gli incappucciati notturni del [[Ku Klux Klan]] assunsero rapidamente la rilevanza di essere l'antitesi militante e terrorista del "Freedmen's"<ref>Belz (1998), ''Abraham Lincoln, constitutionalism, and equal rights in the Civil War era'', pp. 138, 141, 145.</ref>.
=== Divieto della discriminazione basata sul colore della pelle ===
In concomitanza con il "Freedmen's" venne controfirmata anche un'altra legislazione atta ad ampliare i diritti per gli afroamericani. Lincoln fece personalmente vietare una qualsiasi forma di [[discriminazione]] basata sul colore della pelle nell'ambito del servizio postale, dei trasporti pubblici a [[Washington]] e, non da ultimo, nelle retribuzioni disposte per i soldati<ref>Rawley (2003), ''Abraham Lincoln and a nation worth fighting for''. p. 205.</ref>.
=== Conferenza di pace del febbraio 1865 ===
{{vedi anche|Abraham Lincoln#Ricostruzione}}
[[File:River Queen (steamboat 1864).jpg|thumb|La "Conferenza di Hampton Roads" si tenne a bordo della "River Queen" a [[Fort Monroe]].]]
Il 3 febbraio del 1865 nella regione di [[Hampton Roads]] - in [[Virginia]] - il presidente, assieme al [[Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America|Segretario di Stato]] [[William Seward (politico)|William Seward]], incontrerà 3 rappresentanti sudisti per discutere della ricostituzione dell'unità nazionale e della cessazione definitiva delle ostilità da parte confederata.
 
La delegazione meridionale comprese il vicepresidente secessionista [[Alexander Hamilton Stephens]], l'ex [[giudice associato della Corte suprema degli Stati Uniti d'America]] [[John Archibald Campbell]] e dall'ex Segretario di Stato nonché presidente del Senato confederato [[Robert Mercer Taliaferro Hunter]].
 
Questi si arroccarono però sulla proposta di un riconoscimento formale degli [[Stati Confederati d'America]], con in più un'aggressione congiunta contro il [[Messico]] per estromettere il neo-[[dittatore]] fantoccio stabilito fin dal 1863 dal [[Secondo Impero francese]], [[Massimiliano I del Messico]]; ed infine uno status subordinato alternativo di [[servitù debitoria]] per i neri al posto della schiavitù<ref>McFeely (2002), ''Grant: A Biography'', pp. 198-199.</ref>.
 
Lincoln respinse categoricamente una qualsiasi forma di riconoscimento della Confederazione dei "ribelli traditori" e disse che tutti gli esseri umani liberati dal suo ''[[proclama di emancipazione]]'' non sarebbero mai più ridotti in schiavitù, in nessuna delle forme in cui questa poteva trasformarsi attraverso un fasullo cambio di nome<ref>McFeely (2002), ''Grant: A Biography'', pp. 200-201.</ref>.
 
Dichiarò inoltre che gli Stati dell'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]] stavano per far approvare il ''[[XIII emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XIII emendamento]]'' il quale avrebbe bandito per sempre la [[schiavitù negli Stati Uniti d'America]]<ref>McFeely (2002), ''Grant: A Biography'', pp. 202-203.</ref>
 
Il presidente esortò quindi il futuro [[governatore della Georgia]] a rimuovere il più presto possibile le truppe secessioniste dal proprio territorio e a "sottoporre a [[ratifica]] questo [[emendamento]] costituzionale in prospettiva, in modo da farlo entrare in vigore - diciamo - entro un periodo di tempo massimo di 5 anni: la schiavitù è storicamente condannata!"<ref>McFeely (2002), ''Grant: A Biography'', pp. 204-205.</ref>.
 
Lincoln solleciterà anche la riproposizione di un'[[emancipazione]] compensata per rifondere in parte i proprietari di schiavi, poiché pensava che il Nord dovesse essere disposto a condividere i costi della "[[libertà]]" sul suolo nazionale. Sebbene l'incontro sia sia espresso in una maniera complessivamente cordiale le parti non si accordarono per la risoluzione di nessuna delle questioni poste sul tavolo delle trattative<ref>McFeely (2002), ''Grant: A Biography'', pp. 206-207.</ref>.
[[File:Gv000511.jpg|thumb|La cerimonia d'inaugurazione dell'amministrazione statale del [[governatore della Florida]] [[Marcellus Lovejoy Stearns]] alla presenza di [[Harriet Beecher Stowe]] nel 1874.]]
=== Dibattito sull'eredità storica ===
{{vedi anche|Abraham Lincoln#Reputazione storica|Presidenza di Abraham Lincoln#Ricostruzione|Presidenza di Abraham Lincoln#Reputazione storica e eredità}}
Il presidente continuerà a sostenere il suo "[[piano del 10%]]" per la [[Louisiana]] come modello da applicare anche a tutti gli altri Stati secessionisti, questo fino al [[assassinio di Abraham Lincoln|suo assassinio]] avvenuto il 14-15 aprile del 1865. Il progetto contribuirà alfine ad avviare con successo il processo di Ricostruzione attraverso la ratifica del ''XIII emendamento''.
 
Lincoln viene generalmente interpretato dagli studiosi della storia statunitense come colui che assunse per se stesso la posizione più moderata, affermando che sarebbe stato pronto a combattere a viso aperto contro le posizioni dei [[Radical Republicans]]. Sussiste nonostante ciò un considerevole dibattito sul modo in cui il presidente, se avesse avuto la ventura di sopravvivere, avrebbe gestito il [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]] durante il processo di Ricostruzione avviato subito dopo la fine della guerra civile<ref name="Peterson 1995 pp. 38–41" />.
 
Un ampio campo di studi storici sostiene che la flessibilità, il [[pragmatismo]] e le capacità politiche decisamente superiori alla media di Lincoln in ambito congressuale avrebbero risolto il traumatico periodo post-bellico con molta meno difficoltà rispetto a quanto in realtà poi accadde<ref name="Peterson 1995 pp. 38–41"/>.
 
L'altra versione invece crede che i radicali avrebbero comunque provato a bloccarlo in tutti i modi possibili a loro disposizione e quindi di renderlo totalmente impotente di fronte ai fatti e ai diversi nodi situazionali venutesi via via a creare, proprio come fecero con il suo successore nel 1868 tentando l'[[impeachment di Andrew Johnson]]<ref>William C. Harris, ''With Charity for All: Lincoln and the Restoration of the Union'' (1997).</ref>.
 
== Presidenza Johnson ==
{{vedi anche|Presidenza di Andrew Johnson#Ricostruzione}}
La rabbia del Nord esplosa prepotentemente a seguito dell'[[omicidio]] del loro presidente perpetrato da quella che venne definita come "una [[cospirazione]] di fanatici sudisti a difesa di posizioni divenute oramai completamente antistoriche e condannate dall'intera [[società civile]]" - ed alimentata ulteriormente dall'immenso costo umano di "una guerra fratricida voluta e scatenata esclusivamente dal Sud" - portò all'immediata richiesta di politiche fortemente punitive<ref name="Trefousse c.1989">Trefousse c.1989.</ref>.
 
Il [[Vicepresidente degli Stati Uniti d'America|Vicepresidente]] in carica [[Andrew Johnson]] assunse fin da subito una linea dura parlando dell'[[impiccagione]] di tutti i confederati ribelli; ma quando si trovò costretto a succedere a Lincoln in qualità di [[Presidente degli Stati Uniti d'America|Presidente]] prese rapidamente una posizione molto più morbida, concedendo il perdono a molti dei [[capo (ruolo)|leader]] secessionisti<ref name="Trefousse c.1989"/>.
[[File:WirzHenry.jpg|thumb|Gli ultimi preparativi prima dell'[[impiccagione]] di [[Henry Wirz]], il comandante della [[prigione di Andersonville]].]]
[[Jefferson Davis]] rimase detenuto in un carcere-fortezza per quasi 2 anni, mentre altri non lo furono mai. Sostanzialmente non vi erano prove su un presunto [[alto tradimento]] messo in atto consapevolmente; solamente una persona, il [[capitano]] [[Henry Wirz]], comandante della [[prigione di Andersonville]] (un autentico [[campo di concentramento]]), verrà fatto giustiziare per aver commesso [[crimini di guerra]].
 
Il punto di vista eminentemente conservatore di Johnson sulla Ricostruzione non incluse in alcun modo il coinvolgimento degli [[afroamericani]] o di ex schiavi nei governi statali, rifiutandosi oltretutto di prestare la minima attenzione alle preoccupazioni espresse dal Nord quando le Assemblee legislative del Sud implementarono i cosiddetti ''[[codici neri]]'' i quali stabilivano per i liberti uno status civile di molto inferiore rispetto a quello goduto da tutti gli altri cittadini<ref name="Foner 2009"/>.
 
L'autore J. D. Smith sostiene che "''Johnson tentò in ogni caso di portare avanti quelli che considerava i piani di Lincoln per la Ricostruzione''"<ref>{{Cita libro|cognome=Smith|nome=John David|titolo=A Just and Lasting Peace: A Documentary History of Reconstruction|url=https://books.google.com/books?id=TpInTOhPf1sC&pg=PT17|anno=2013|editore=Penguin |p=17}}</ref>. E. L. McKitrick afferma che per tutto il 1865 il neo-presidente sostenne fortemente e con estrema decisione l'operato del [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]]: "''"era naturalmente rivolto - ne faceva anzi parte integrante - verso il grande settore moderato dell'opinione unionista nel Nord, da cui ne poteva trarre il suo più grande conforto''"<ref>{{Cita libro|autore=Eric L. McKitrick|titolo=Andrew Johnson and Reconstruction|url=https://books.google.com/books?id=MqL8lmT74HEC&pg=PA172|anno=1988|editore=Oxford UP|p=172}}</ref>.
 
R. A. Billington dice che "''una [[corrente politica]], quella dei Repubblicani posti sotto la guida dei presidenti Abraham Lincoln prima e di Andrew Johnson poi, favorì una linea espressamente moderata nei riguardi del Sud''"<ref>{{Cita libro|cognome1=Billington|nome1=Ray Allen|cognome2=Ridge|nome2=Martin|wkautore2= Martin Ridge (historian) |titolo=American History After 1865|url=https://books.google.com/books?id=X9FWZLCfi4gC&pg=PA3|anno=1981|editore=Rowman & Littlefield|p=3}}</ref>. I biografi di Lincoln Randall e Current hanno sostenuto:
{{citazione|È assai probabile che se fosse vissuto Lincoln avrebbe seguito una politica del tutto simile a quella attuata poi da Johnson, si sarebbe quindi scontrato con i Radicali del Congresso, ed avrebbe prodotto un risultato migliore per i liberti di quanto poi accadde in realtà; le sue abilità politiche lo avrebbero inoltre aiutato ad evitare i gravi errori di valutazione compiuti da Johnson<ref>{{Cita libro|cognome=Lincove|nome=David A.|titolo=Reconstruction in the United States: An Annotated Bibliography|url=https://books.google.com/books?id=3EQcT7-Dpi0C&pg=PA80|anno= 2000|editore=Greenwood|p=80}}</ref>.}}
[[File:Benjamin Franklin Perry.jpg|thumb|Il [[Governatore della Carolina del Sud]] [[Benjamin Franklin Perry]].]]
Gli storici concordano sul fatto che Johnson fosse un politico largamente incapace ed incompetente, che perse tutti i vantaggi a lui favorevoli in partenza con le sue mosse maldestre. Ruppe i rapporti con l'Assemblea congressuale all'inizio del 1866 diventando sempre più provocatorio e insolente nei riguardi dei delegati popolari, sperimentando il muro contro muro alla cocciuta ricerca di far bloccare l'applicazione delle leggi sulla Ricostruzione approvate dall'Aula. Visse in un costante conflitto con i [[Radical Republicans]] sullo status da assegnare ai liberti e ai bianchi del Sud sconfitto<ref name="McFeely-Woodward">[[#McFeely-Woodward|McFeely-Woodward]] (1974), p. 125.</ref>.
 
Sebbene rassegnatisi all'abolizione della schiavitù molti ex confederati non saranno invece in alcun modo disposti ad accettare né i cambiamenti sociali loro imposti né tanto meno il predominio politico degli ex schiavi. Usando le parole di [[Benjamin Franklin Perry]], la scelta presidenziale provvisoria di [[Governatore della Carolina del Sud]]:
{{citazione|In primo luogo il [[negro]] deve essere investito di tutto il potere politico; quindi come sua diretta conseguenza va elaborato il risultato dell'antagonismo vigente tra gli interessi del [[capitale (economia)|capitale]] e quelli della [[forza-lavoro]].''"<ref>Barney, William L., ''The Passage of the Republic: An Interdisciplinary History of Nineteenth-Century America'' (1987), p. 245.</ref>.}}
I timori dell'[[élite (sociologia)|élite]] dei piantatori ex schiavisti - per lo più conservatori - e di altri importanti cittadini bianchi vennero tuttavia attenuati grazie alle azioni intraprese dal presidente il quale si assicurò che non si verificasse una ridistribuzione massiccia della terra dai grandi proprietari ai liberti.
[[File:Freedmens Bureau 1866.jpg|thumb|left|Illustrazione raffigurante un ufficio del [[Freedmen's Bureau]] a [[Memphis]] nel 1866.]]
Johnson ordinerà che i terreni sottoposti a [[confisca (diritto penale)|confisca]] o abbandonati ed amministrati dal [[Freedmen's Bureau]] non fossero consegnate agli ex schiavi che vi avevano fino ad allora lavorato, ma che venissero invece restituite ai proprietari legittimi "perdonati".
 
Fu quindi restituita un'ampia porzione di terreni che erano stati incamerati in seguito agli ''Atti di confisca'' approvati dal Congresso nel 1861 e nel 1862.
=== Uomini liberi e codici neri ===
[[File:Freedman's bureau.jpg|thumb|Un [[poster]] del 1866 che attacca il [[Freedmen's Bureau]]: il "[[negro]]" pigro e fannullone osserva compiaciuto le dure fatiche a cui è costretto il lavoratore bianco.]]
I governi dei paesi del Sud misero rapidamente in atto le restrizioni costituite dai cosiddetti ''[[Codici neri]]''; essi vennero però già fatti abolire in larga parte nel 1866, ed in più raramente ebbero degli effetti significativi in quanto fu sempre il Freedmen's Bureau e non i tribunali bianchi locali a gestire gli affari legali degli schiavi liberati.
 
I ''Black Codes'' avranno tuttavia la forza e capacità d'indicare quali fossero le intenzioni dei bianchi meridionali nei confronti degli ex schiavi, indirizzando con decisione verso una pratica di [[segregazione razziale negli Stati Uniti d'America]]<ref>Donald, ''Civil War and Reconstruction'' (2001), ch. 31.</ref>.
 
I liberti avrebbero avuto più diritti rispetto agli stessi afroamericani liberi nel periodo prebellico, ma ancora una serie limitata di [[diritti civili]] che li ponevano in una posizione di fatto inferiore: formalmente residenti, ma soltanto "esseri umani di seconda classe", privi del [[diritto di voto]] e della [[cittadinanza]]<ref>Oberholtzer 1:128.</ref>.
 
Non avrebbero inoltre potuto possedere armi da fuoco (come peraltro garantito invece dal ''[[II emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|II emendamento]]'' per la difesa personale, servire in un [[Grand jury]] che si occupasse di un caso giudiziario coinvolgente i bianchi: infine non si sarebbero potuti trasferire in altre regioni senza prima aver ottenuto la garanzia data da un'occupazione retribuita garantita<ref>Oberholtzer 1:129.</ref>.
 
I ''Codici neri'' indigneranno - ancora una volta - l'[[opinione pubblica]] del Nord. Saranno abrogati grazie alla promulgazione della prima ''[[Civil Rights Act (1866)]]'' la quale conferirà a tutti i liberti la piena uguaglianza di fronte alla legge e quindi il diritto ad un [[equo processo]] (anche se non ancora il dritto di voto)<ref>Donald (2001), p. 527.</ref>.
 
I "Freedmen" - gli "uomini liberi" - con il forte sostegno del Freedmen's Bureau respinsero i modelli di lavoro di gruppo che erano sempre stati utilizzati durante la lunga epoca schiavista; al suo posto preferirono le associazioni di impieghi professionali basati sul nucleo familiare allargato. Costrinsero quindi i piantatori a contrattare per ottenere la loro [[manodopera]]<ref>Hunter, p. 67.</ref>.
 
Tale contrattazione condusse presto all'istituzione del sistema della [[mezzadria]], la quale diede ai liberti una maggiore indipendenza economica ed autonomia sociale rispetto al lavoro di gruppo. Tuttavia poiché mancavano di [[capitale (economia)|capitale]] mentre i piantatori continuavano a possedere i [[mezzi di produzione]] (attrezzi, animali da tiro e terra) si trovarono costretti a produrre principalmente [[coltura|colture]] da reddito (principalmente [[cotone (botanica)|cotone]]) per i proprietari terrieri e i commercianti; entrarono così in un sistema di [[credito]] completamente vincolato al [[raccolto]] realizzato<ref>Barney, ''The Passage of the Republic'', p. 251, pp. 284-285.</ref>.
 
La diffusa [[povertà]], l'interruzione di un'economia prevalentemente agricola troppo dipendente dalla [[monocoltura]] cotonifera ed il calo del suo prezzo nel [[mercato]] porteranno nel giro di pochi decenni all'abituale indebitamento della maggioranza dei "freedmen", oltre che all'estrema indigenza di molti coltivatori<ref>Barney, ''The Passage of the Republic'', p. 251, pp. 285-286.</ref>.
 
I funzionari provenienti dal Nord stilarono vari rapporti inerenti alle condizioni d vita a cui si ritrovarono costretti gli afroamericani rimasti nel Sud. Una delle valutazioni più severe provenne da [[Carl Schurz]], che riferì approfonditamente della situazione esistente lungo tutto il territorio degli [[Stati Uniti meridionali]] della costa del [[Golfo del Messico]] ([[Florida]], [[Alabama]], [[Mississippi]], [[Louisiana]] e [[Texas]]).
=== Razzismo, segregazione, violenza sessuale, linciaggio e terrorismo ===
[[File:Freedman bureau harpers cartoon.jpg|thumb|Un agente del [[Freedmen's Bureau]] si trova tra gruppi armati di bianchi e Freedmen in questo disegno del 1868 di ''[[Harper's Weekly]]''.]]
{{vedi anche|Razzismo negli Stati Uniti d'America|Segregazione razziale negli Stati Uniti d'America|Linciaggio negli Stati Uniti d'America#Ricostruzione (1865-77)|Storia del Ku Klux Klan}}
Il suo resoconto documentò inoltre dozzine di [[esecuzione extra-giudiziaria|esecuzioni extra-giudiziarie]]: la relazione sostenne che migliaia di afroamericani vennero barbaramente fatti assassinare<ref>[http://infomotions.com/etexts/gutenberg/dirs/etext05/cnsth10.htm Report on the Condition of the South / Schurz, Carl, 1829–1906] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071014083500/http://infomotions.com/etexts/gutenberg/dirs/etext05/cnsth10.htm}}:</ref>:
{{citazione|il numero di omicidi e aggressioni volte alla violenza fisica perpetrati sui negri è molto grande; possiamo formulare solo una stima approssimativa di ciò che sta accadendo in quelle parti del Sud che non sono strettamente presidiate dalle [[forze armate]] - e dalle quali non vengono ricevute delle relazioni regolari - da ciò che avviene sotto gli stessi occhi delle nostre autorità militari.
 
Per quanto riguarda la mia esperienza personale menzionerò solo il fatto che durante i miei due giorni di soggiorno ad [[Atlanta]], un negro è stato pugnalato con effetti fatali per la strada, che tre di loro sono stati avvelenati, uno dei quali è morto. Mentre mi trovavo a [[Montgomery (Alabama)]] un negro è stato gravemente ferito alla gola con un coltello, evidentemente con l'intenzione dichiarata di assassinarlo, mentre un altro è stato ucciso.
 
Diversi documenti allegati a questo rapporto forniscono un resoconto del numero di casi capitali che si sono verificati in determinati luoghi durante un certo periodo di tempo. È triste venire a sapere che la perpetrazione di tali atti criminosi non sia limitata a quella classe di persone che potrebbe essere chiamata la "marmaglia delinquenziale"<ref>Carl Schurz, ‘Report on the Condition of the South’, December 1865 (U.S. Senate Exec. Doc. No. 2, 39th Congress, 1st session).</ref>.}}
Il rapporto incluse anche testimonianze giurate di soldati e funzionari sia bianchi che neri del Freedmen's Bureau. A [[Selma (Alabama)]] il maggior J. P. Houston fece osservare come i bianchi avessero ammazzato almeno 12 afroamericani nel distretto di propria competenza: nessuno dei criminali venne mai processato.
[[File:The Union as It Was.jpg|thumb|Il 24 ottobre 1874 il fumetto di ''[[Harper's Magazine]]'' di [[Thomas Nast]] denuncia gli omicidi di innocenti neri da parte del [[Ku Klux Klan]] e della [[White League]] coalizzatisi.]]
Accadde anche che un numero rilevante di altri si questi omicidi a sfondo razziale non divennero mai dei casi ufficiali. Il capitano Piollon ebbe modo di descrivere le "pattuglie dei vigilantes bianchi" operanti nell'Alabama Sud-occidentale:
{{citazione|A bordo di alcune barche; dopo che le barche se ne sono andate, appendono, sparano o annegano le vittime che possono trovare su di loro, e tutti quelli che si trovano sulle strade o scendono lungo i fiumi sono quasi invariabilmente assassinati.
 
I liberti così disorientati e terrorizzati non sanno più cosa fare: partire equivale alla morte; rimanere significa subire l'aumento del peso imposto loro dal crudele sorvegliante - il cui unico interesse è l'esecuzione del lavoro - rinchiudendoli in un sistema che soltanto un'ingegnosità disumana può escogitare.
 
Da qui la pratica illegale della [[fustigazione]] e finanche l'omicidio i quali vengono commessi per intimidire ancor più coloro che temono di rimanere vittime di una morte terribile, mentre le cosiddette pattuglie di vigilantes con i cani da caccia, i traditori negri e le [[spie]], travestiti da [[yankee]], sorvegliano costantemente queste persone estremamente sfortunate<ref name="To 'Joy My Freedom"/>.}}
 
Gran parte degli atti di violenza perpetrati contro gli afroamericani venne modellata da vasti e radicati [[pregiudizi di genere]]; le donne nere si ritrovarono in una situazione particolarmente vulnerabile: convincere un uomo bianco del fatto che aggredire le donne di colore fosse un reato in questo periodo risultò estremamente difficoltoso. La [[violenza sessuale]] nei loro confronti si fece largamente comune: la colpevolezza era dalla loro parte in quanto "provocatrici"!<ref name="To 'Joy My Freedom"/>
 
Il sistema giudiziario di tutto il Sud verrà velocemente interamente ridisegnato per fare di uno dei suoi scopi primari la coercizione degli afroamericani, volta a conformarli alle abitudini sociali segregazioniste e razziste e alle richieste di lavoro dei bianchi il quale era per lo più una forma di sfruttamento palese della [[forza-lavoro]] nera.
 
I procedimenti penali che tentarono di denunciare un tale stato di cose furono ampiamente scoraggiati - utilizzando le minacce sia per via indiretta che diretta se necessario - e dall'altra parte gli avvocati difensori chiamati a proteggere i neri dalle accuse di reati minori (generalmente contro il [[patrimonio]] e la [[proprietà (diritto)|proprietà]]) furono sempre difficili da trovare.
 
In questi casi l'obiettivo primario dei tribunali di contea era un processo rapido e semplice, con conseguente condanna del "[[negro]]" all'unanimità da parte di [[Grand jury]] composti esclusivamente da bianchi. La maggioranza dei neri non fu in grado di pagare né [[multa|multe]] né tanto meno [[cauzione|cauzioni]] e pertanto la pena più comune era da 9 mesi a un anno in una [[miniera]] o in un campo di legname, ridotti nei fatti nuovamente alla schiavitù<ref>{{Cita libro|cognome1=Blackmon|nome1=Douglas A.|titolo=Slavery by Another Name: the Re-enslavement of Black Americans from the Civil War to World War II|data=2009|editore=Anchor Books, a division of Random House, Inc.|città=New York|p=16|accesso=19 dicembre 2016}}</ref>.
 
L'intero sistema legale meridionale risultò essere falsificato per generare nuovi tipi iniqui di tassazione e chiedere ricompense ai privati bianchi che volevano ottenere un certo tipo di verdetto a loro favorevole: la presenza di una diffusa [[corruzione]] dell'apparato giudiziario si rivelerà un fatto del tutto comune. Le leggi in tal modo non vennero prodotte per garantire la sicurezza pubblica di tutti, ma per mantenere la supremazia della "[[razza (categorizzazione umana)|razza]] bianca"<ref name="Gendered Strife and Confusion p202" />.
 
Le donne nere in particolar modo furono "socialmente costruite" - nel [[pregiudizio]] e nella [[discriminazione]] - come "sessualmente avide" e affette da [[ninfomania]] e, dal momento che vennero raffigurate con ben poca "[[virtù]]" naturale, la società viziata da una forma di [[razzismo]] intrinseco sostenne con forza il luogo comune che esse non potevano in alcun caso rimanere vittime di violenza: se erano violentate era solo perché lo volevano!<ref name="Gendered Strife and Confusion p202">{{Cita libro|cognome=Edwards |nome=Laura F. |titolo=Gendered Strife and Confusion: The Political Culture of Reconstruction |anno=1997 |editore=University of Illinois Press |città=Chicago |isbn=0-252-02297-1 |p=202 }}</ref>
[[File:Memphis race riots 1866.jpg|thumb|Illustrazione dei [[disordini razziali di Memphis]] avvenuti nel 1866<ref name=Zuczek>Zuczek, Richard (ed.). 2006. ''Encyclopedia of the Reconstruction Era:'' Memphis Riot (1866).</ref> i quali ebbero un bilancio finale di 46 neri e 2 bianchi uccisi, 75 neri feriti, oltre 100 persone nere derubate, 5 donne nere violentate e 91 case, 4 chiese e 8 scuole bruciate nella comunità nera<ref name=Congress>[https://books.google.com/books?id=ep8FAAAAQAAJ&pg=PA1&lpg=PA1&dq=House+Select+Committee+on+the+Memphis+Riots.+1866.+%27%27Memphis+riots+and+massacres.%27%27&source=bl&ots=YZbOjFg57D&sig=2Yx7fVkpyD3igH7nREB1voxqr4U&hl=en&sa=X&ei=wPnrUrDoH7LlyAGw7oC4Dw&ved=0CEcQ6AEwBQ#v=onepage&q=House%20Select%20Committee%20on%20the%20Memphis%20Riots.%201866.%20%27%27Memphis%20riots%20and%20massacres.%27%27&f=false United States Congress, House Select Committee on the Memphis Riots, ''Memphis Riots and Massacres''], 25 July 1866, Washington, DC: Government Printing Office (reprinted by Arno Press, Inc., 1969)</ref>.]]
Un rapporto indica 2 liberte, Frances Thompson e Lucy Smith, descrivendo la violenza sessuale scatenatasi contro di loro nel corso dei [[disordini razziali di Memphis]]<ref>http://www.memphis.edu/memphis-massacre/</ref> scoppiati del 1866<ref name="Freedwomen and the Freedmen's Bureau">{{Cita libro|cognome=Farmer-Kaiser|nome=Mary|titolo=Freedwomen and the Freedmen's Bureau: Race, Gender, and Public Policy in the Age of Emancipation|anno=2010|editore=Fordham University Press|città=New York|p=160}}</ref>; rimarranno tuttavia assai vulnerabili anche in tempi di relativa normalità.
 
Le aggressioni sessuali contro le donne afroamericane saranno talmente pervasive - in particolare da parte dei loro datori di lavoro bianchi - da indurre gli uomini di colore a tentare di ridurre quanto più possibile i contatti tra i maschi bianchi e le femmine nere, facendo in modo ce le donne della propria famiglia evitassero di svolgere un'attività lavorativa strettamente sorvegliata dai bianchi<ref>Jones, "Labor of Love, Labor of Sorrow", p. 70.</ref>.
 
Ma anche gli uomini afroamericani saranno presto "interpretati" come pericolosamente aggressivi in ambito sessuale e le dicerie sulle loro supposte minacce alla "purezza virtuosa delle giovani donne bianche" verranno rapidamente utilizzate come un pretesto sempre valido per dare il via ad un [[linciaggio]] di massa o alla [[castrazione]] forzata, eseguita non da medici competenti bensì dai "protettori" delle donne bianche riuniti in gruppi auto-nominatisi "cavalieri": le [[Red Shifts]], i [[Cavalieri della Camelia bianca]], la [[White League]] e, non da ultimi, i terroristi incappucciati del [[Ku Klux Klan]] e i fautori suprematisti del [[potere bianco]]<ref name="To 'Joy My Freedom"/>.
 
=== Risposte dei moderati ===
Durante l'autunno del 1865 i [[Radical Republicans]] bloccarono la riammissione degli ex Stati ribelli al [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]], in risposta ai ''codici neri'' e ai preoccupanti segnali di riavvicinamento alla pratica schiavista - tramite sfruttamento e violenza generalizzata - in corso d'opera in tutto il [[profondo Sud]]<ref name="Schouler 1913 43–57"/>.
 
La [[presidenza di Andrew Johnson]] tuttavia si accontenterà di permettere agli ex [[Stati Confederati d'America]] di rientrare nell'Unione fintanto che i loro governi statali potessero adottare il ''[[XIII emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XIII emendamento]]'' il quale rendeva esecutivo l'[[abolizionismo negli Stati Uniti d'America]]<ref name="Schouler 1913 43–57"/>.
 
Il 6 dicembre l'[[emendamento]] fu sottoposto a [[ratifica]] e il presidente cominciò a prendere in considerazione i successivi passi volti alla Ricostruzione; Johnson stava nei fatti seguendo la politica - rimasta sempre moderata - di Ricostruzione presidenziale diretta dalla [[presidenza di Abraham Lincoln]] le cui premesse si erano già iniziate a vedere a partire dal 1863. Lo scopo ultimo sarebbe stato quello di ottenere la riammissione degli Stati sudisti nell'Unione il prima possibile<ref name="Schouler 1913 43–57"/>.
 
L'Assemblea congressuale tuttavia, controllata stabilmente dai Radical guidati da [[Charles Sumner]] al [[Senato (Stati Uniti d'America)|Senato]] e da [[Thaddeus Stevens]] alla [[Camera dei rappresentanti (Stati Uniti d'America)|Camera dei Rappresentanti]], parve avere fin da subito ben altri piani<ref name="Schouler 1913 43–57"/>.
 
Il giorno 4 di dicembre respinse il programma moderato di Ricostruzione presidenziale presentato da Johnson ed organizzò la "Commissione mista per la ricostruzione" (United States Congress Joint Committee on Reconstruction) composta da 15 membri, per definire i requisiti di Ricostruzione per gli Stati del Sud da ripristinare<ref name="Schouler 1913 43–57">{{Cita libro|cognome=Schouler|nome=James|titolo=History of the United States of America under the Constitution, Volume 7 The Reconstruction Period|url=https://books.google.com/books?id=w3scAAAAIAAJ&pg=PA52&dq=Freedman's+bureau+bill&cd=1#v=onepage&q=Freedman's%20bureau%20bill&f=false|pp=43–57|anno=1913|accesso=3 luglio 2010}}</ref>.
 
Nel gennaio seguente il Congresso rinnovò le prerogative del Freedmen's Bureau; già a febbraio Johnson, attraverso il suo ufficio di presidenza, pose il [[veto]] alla ''Freedmen’s Bureau Bill''. Sebbene egli dimostrasse una qualche simpatia nei riguardi delle condizioni dei liberti rimase fermamente contrario all'assistenza federale verso di loro. Un 1° tentativo di ignorare il veto fallì il giorno 20; con la conseguente indignazione da parte dei Radical<ref name="Schouler 1913 43–57"/>.
 
Come risposta entrambe le Aule parlamentari approveranno una [[risoluzione congiunta]] per non consentire ad alcun senatore o rappresentante sudista l'ammissione al proprio seggio fino a quando l'Assemblea non avesse deciso quando la Ricostruzione avrebbe dovuto essere considerata completata<ref name="Schouler 1913 43–57"/>.
[[File:Lyman Trumbull.jpg|thumb|Una foto di [[Lyman Trumbull]].]]
Ma anche lo stesso senatore [[Lyman Trumbull]] dell'[[Illinois]], [[capo ruolo)|leader]] acclarato dei Repubblicani moderati, si considerò gravemente offeso di fronte ai ''codici neri'' tanto da proporre la 1° legge sui [[diritti civili]] in quanto "l'abolizione della schiavitù era niente più che una scatola vuota se":
{{citazione|devono esser messe in atto delle leggi le quali costringono a privare le persone di discendenza africana di privilegi che sono essenziali per gli uomini liberi... Una legge che non consente ad una persona di colore di andare da una contea all'altra, ed un'altra che non gli consente di detenere proprietà, insegnare, predicare, sono certamente leggi in violazione dei diritti primari di un uomo libero... Lo scopo di questo [[disegno di legge]] è pertanto quello di distruggere tutte queste discriminazioni<ref>Rhodes, ''History'' 6:65.</ref>.}}
Il punto legislativo focale fu costituito dalla sezione di apertura:
{{citazione|Tutte le persone nate negli Stati Uniti... sono dichiarate cittadine degli Stati Uniti; e tali cittadini di ogni razza e colore, senza riguardo a precedenti condizioni di schiavitù... avranno lo stesso diritto in ogni Stato... di fare e far rispettare i contratti, di intentare cause penalmente rilevanti, essere parti dell'apparato sia difensivo che giudicante e di fornire prove d'accusa o di difesa, ereditare, acquistare, affittare, vendere, detenere e trasmettere proprietà reali e personali...
 
ed il pieno ed uguale beneficio di tutte le leggi e i procedimenti per la sicurezza della persona e della proprietà, come goduto dai cittadini bianchi, e sarà soggetto a punizione, pena e sanzioni come tutti gli altri, senza nessuna legge, statuto, ordinanza, regolamento o consuetudine che invece vogliano proporre il contrario<ref>Rhodes, ''History'' 6:66.</ref>.}}
Tale progetto legislativo non contemplò in un primo tempo anche il diritto di voto; la legge sui diritti civili venne in ogni caso rapidamente approvata dall'Assemblea: l'Aula senatoriale il 2 di febbraio votò 33 contro 12, la Camera il 13 di marzo 111 contro 38.
[[File:Nast on Andrew Johnson.jpg|thumb|Il presidente grazie all'uso del proprio diritto di [[veto]] getta il "[[Freedmen's Bureau]]" a calci fuori dalla [[Casa Bianca]]. Illustrazione di [[Thomas Nast]].]]
=== Veti presidenziali ===
{{vedi anche|Presidenza di Andrew Johnson#Scontro con il Congresso}}
Sebbene fortemente sollecitato dai moderati a favore della controfirma del progetto legislativo sui diritti civili il presidente ruppe definitivamente con l'intera Assemblea congressuale ponendo su di esso il proprio diritto di [[veto]] il 27 marzo del 1866.
 
Nel massaggio di risposta inviato alle Camere spiegò di opporsi alla misura da adottare in quanto avrebbe conferito la piena [[cittadinanza]] ai [[liberti]] in un momento in cui 11 [[Stati federati degli Stati Uniti d'America|Stati federati]] non venivano adeguatamente rappresentati in Aula, mentre i rimanenti cercavano di fissare una legge federale attraverso la quale sarebbe divenuta effettiva "''una perfetta uguaglianza delle razze bianche e nere in ogni Stato dell'Unione''".
 
Johnson affermò che si trattava di un'invasione da parte dell'autorità federale dei "[[diritti degli Stati]]", che ciò non trovava alcun mandato di riferimento all'interno della ''[[Costituzione degli Stati Uniti d'America]]'' ed era inoltre contrario a tutti i precedenti presi in esame: si trattava pertanto di un "''passo verso la centralizzazione e a concentrazione del [[potere legislativo]] nella sua interezza nelle mani del [[Governo federale degli Stati Uniti d'America|Governo federale]]''"<ref>Rhodes, ''History'' 6:68.</ref>.
 
Il [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Partito Democratico]], auto-proclamatosi "partito degli uomini bianchi", sia a Nord che a Sud sostenne i rilievi fatti da Johnson e lo appoggiò<ref>Trefousse 1989.</ref>. I Repubblicani tuttavia annullarono il suo veto, il Senato con il voto stretto di 33 contro 15, mentre la Camera con 122 contro 41; la 1° legge sui diritti civili venne così promulgata.
 
Subito dopo il Congresso approvò anche una nuova ''Freedmen’s Bureau Bill'' modificata; ed anche questa volta il presidente rapidamente pose il veto; ma, come già era accaduto in precedenza, le due Aule parlamentari ebbero abbastanza sostegno per farlo annullare<ref>{{Cita libro|autore=Alexander|titolo=Encyclopedia of African American History|url=https://books.google.com/books?id=uivtCqOlpTsC&pg=PA699|anno= 2010|p=699}}</ref>.
 
L'ultima proposta dei moderati fu quella inerente il ''[[XIV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XIV emendamento]]'', il cui principale relatore fu il deputato [[John Bingham]] dell'[[Ohio]]. Esso fu inizialmente progettato per inserire le disposizioni chiave del ''[[Civil Rights Act (1866)]]'' nella ''Carta costituzionale''; ma al termine del suo passaggio allo studio delle Camere si ritrovò ad andare ben oltre.
 
Estese difatti il diritto della [[cittadinanza]] a tutti coloro che nascevano all'interno del territorio degli [[Stati Uniti d'America]] (norma rimasta poi sempre valida), ad esclusione dei turisti e degli abitanti della [[riserva indiana]], penalizzando di fatto quegli Stati che non avevano ancora concesso il [[diritto di voto]] ai liberti e soprattutto creò nuovi [[diritti civili]] federali che avrebbero quindi potuto essere protetti dalle corti giudiziarie.
 
Garantì inoltre il pagamento del debito di guerra federale e promettendo che il debito confederato non sarebbe mai stato pagato. Johnson utilizzò tutta la sua influenza nel tentativo di far bloccare l'emendamento nelle Assemblee legislative statali in quanto per la sua ratifica ne veniva richiesta l'accettazione di almeno 3/4 degli Stati: alla fine l'emendamento venne ratificato.
 
Lo sforzo di [[compromesso]] con il presidente messo in atto dai moderati fallì, di conseguenza scoppiò un'accesa lotta politica tra i Repubblicani (sia radicali che moderati) da una parte e Johnson con i suoi alleati Democratici del Nord dall'altra, con l'aggiunta dei vari raggruppamenti conservatori - che utilizzavano nomi diversi - ben presenti in ognuno degli [[Stati Uniti meridionali]].
[[File:40 us house membership.png|thumb|
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! colspan=2 | Composizione del [[40º Congresso degli Stati Uniti d'America]] in percentuale per Stato
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|[[ARIA Charts|Australia]]<ref name="aus">{{Cita web|lingua = en|url = http://australian-charts.com/showitem.asp?interpret=Beyonc%E9&titel=Formation&cat=s|titolo = Beyoncé – Formation|editore = australia-charts.com|accesso = 5 maggio 2016}}</ref>
|{{legend|#00f|80,1-100% Democratici}}
|align="center"|17
|{{legend|#f00|80,1-100% Repubblicani}}
|-
|[[Canadian Hot 100|Canada]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.billboard.com/artist/281569/beyonc-knowles/chart?f=793|titolo = Beyoncé – Chart history (Billboard Canadian Hot 100)|editore = [[Billboard]]|accesso = 5 maggio 2016}}</ref>
|{{legend|#09f|60,1-80% Democratici}}
|align="center"|32
|{{legend|#f66|60,1-80% Repubblicani}}
|-
|[[Syndicat national de l'édition phonographique|Francia]]<ref name="aus"/>
|{{legend|#0ff|Fino al 60% Democratici}}
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|{{legend|#f99|Fino al 60% Repubblicani}}
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== Radical al potere ==
{{vedi anche|Presidenza di Andrew Johnson#Ricostruzione dei Radical}}
Preoccupati per il fatto che il presidente iniziasse a considerare il Congresso "''un corpo illegale''" e volesse provare a rovesciarne il governo decisionale i Repubblicani presero saldamente nelle proprie mani il controllo delle politiche della Ricostruzione subito dopo le [[elezioni di metà mandato negli Stati Uniti d'America|elezioni di metà mandato]] del 1866<ref>Badeau (1887) ''Grant in Peace'', pp. 46, 57.</ref>. Johnson ignorò bellamente il mandato politico uscito dalle urne ed ani incoraggiò apertamente gli Stati del Sud a negare la ratifica del ''XIV emendamento''.
 
Tranne che per il [[Tennessee]], tutti gli ex Stati confederati si rifiutarono di ratificarlo, così come gli [[Stati cuscinetto nella guerra di secessione americana|Stati di confine]] del [[Delaware]], del [[Maryland]] e del [[Kentucky]].
 
I Radical guidati da [[Thaddeus Stevens]] e da [[Charles Sumner]] aprirono la strada al suffragio per tutti gli uomini ex schiavi; nella generalità dei casi riuscirono ad avere il completo controllo dell'Assemblea congressuale, anche se in alcuni casi dovettero scendere a compromessi con la [[corrente politica]] più moderata del Partito: i Democratici non ebbero invece quasi alcun potere. Gli storici si riferiscono a questo periodo come "Radical Reconstruction" o "Congressional Reconstruction"<ref>See {{Cita libro|autore1=Paul E. Teed |autore2=Melissa Ladd Teed |lastauthoramp=yes |titolo=Reconstruction: A Reference Guide|url=https://books.google.com/books?id=kpMeCgAAQBAJ&pg=PA51|anno=2015|editore=ABC-CLIO|pp=51, 174ff}}. Foner (1988) entitles his chapter 6, "The Making of Radical Reconstruction." Benedict argues the Radical Republicans were conservative on many other issues in Michael Les Benedict, "Preserving the Constitution: The Conservative Basis of Radical Reconstruction." ''Journal of American History'' (1974): 65–90 {{JSTOR|1918254}}.</ref>.
 
I capi bianchi sudisti, che detennero il potere nell'immediata era del dopoguerra prima del voto, ne persero molto venendo questo assegnato - in qualità d'incarichi d'ufficio e 'amministrazione - sempre più frequentemente ai liberti; avevano rinunciato alla secessione e alla schiavitù, ma non sembrarono voler cedere sull'idea della "naturale supremazia razziale dei bianchi".
[[File:Seymour US Reconstruction antidem poster.jpg|thumb|Alle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1868|elezioni presidenziali del 1868]] i sostenitori del candidato Democratico [[Horatio Seymour]] vennero identificati con gli ex secessionisti divenuti membri del [[Ku Klux Klan]].]]
Quei bianchi che avevano precedentemente detenuto la totale esclusiva dei poteri nel 1867, quando si tennero nuove tornate elettorali locali, cominciarono a manifestare in modi sempre più accesi tutta la loro rabbia, giungendo rapidamente a scatenare atti di violenza diffusa. I nuovi legislatori Repubblicani furono eletti da una coalizione di unionisti bianchi, liberti e nordisti che si erano trasferiti per stabilirsi nel Sud. Alcuni ex leader meridionali cercarono di adattarsi alle nuove condizioni.
=== Emendamenti costituzionali ===
Vennero presto adottati 3 emendamenti costituzionali, noti come '''Emendamenti della Ricostruzione''':
# il ''[[XIII emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XIII emendamento]]'', che abolì in via definiva la [[schiavitù negli Stati Uniti d'America]] (il trionfo dell'[[Abolizionismo negli Stati Uniti d'America|Abolizionismo]]);
# il ''[[XIV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XIV emendamento]]'', proposto nel 1866 e ratificato due anni dopo, che garantì la [[cittadinanza statunitense]] a tutte le persone nate in territorio americano o che avevano ottenuto lo status di [[naturalizzazione]] e concesse loro tutti i diritti civili federali;
# il ''[[XV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XV emendamento]]'', proposto alla fine di febbraio del 1869 e approvato all'inizio di febbraio del 1870, il quale decretò che il diritto di voto non poteva essere negato a causa della [[razza (categorizzazione umana)|razza]], del [[colore della pelle umana]] o della precedente condizione di servitù.
Quest'ultimo emendamento non dichiarò il voto un diritto incondizionato, proibì altresì espressamente i succitati tipi di [[discriminazione]]. Gli Stati avrebbero pertanto continuato a determinare la registrazione degli elettori e le leggi elettorali in ambito locale.
 
Gli emendamenti furono diretti a porre fine alla schiavitù e a fornire la piena cittadinanza ai liberti. I membri nordisti del [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]] ritennero quindi che fornire agli [[afroamericani]] il diritto di voto sarebbe stato il mezzo più sicuro e rapido d'istruzione e formazione politica.
 
Molti neri poterono in tal modo partecipare attivamente al voto e alla vita politica e proseguirono con rapidità a costruire chiese ed istituire organizzazioni comunitarie. Subito dopo la fine dell''''Era della Ricostruzione''' i Democratici bianchi e gruppi di ''insurrezionalisti'' o ''insorgenti'' utilizzarono ampiamente la forza per riacquistare il potere nelle legislature statali, facendo approvare disposizioni che privarono nella pratica dei diritti appena acquisiti alla maggioranza dei neri e di molti poveri bianchi del Sud: si trattò di una vera e propria [[interdizione legale]] che condusse velocemente alle ''[[Leggi Jim Crow]]'', alle ''[[Leggi contro la mescolanza razziale negli Stati Uniti d'America]]'' e alla pratica acquisita della [[Segregazione razziale negli Stati Uniti d'America]].
[[File:US miscegenation.svg|thumb|upright=1.5|Gli [[Stati federati degli Stati Uniti d'America|Stati federati]] per data di abrogazione delle ''[[Leggi contro la mescolanza razziale negli Stati Uniti d'America]]'':
{{legend|#d3d3d3|Mai introdotte}}
{{legend|#5b9e39|Abrogate prima del 1887}}
{{legend|#f3ee66|Abrogate tra il 1948 e il 1967}}
{{legend|#cc2f2f|Abolite a partire dal 12 giugno del 1967 a seguito della sentenza sul caso ''[[Loving contro Virginia]]''<ref>L'[[Arkansas]], la [[Florida]], la [[Louisiana]], il [[Mississippi]], il [[Texas]], la [[Carolina del Sud]] e l'[[Alabama]] abrogarono le loro leggi durante il periodo della Ricostruzione, ma furono successivamente reintegrate e rimasero in vigore fino al 1967.</ref>}}]]
Dal 1890 al 1910 praticamente tutti gli Stati meridionali fecero approvare nuove ''Carte costituzionali'' le quali completarono il [[disaffrancamento degli afroamericani]] dopo l'Era della Ricostruzione. La sentenze espresse dalla [[Corte suprema degli Stati Uniti d'America|Corte suprema]] su tali disposizioni legislative confermeranno molte di queste nuove costituzioni e leggi sudiste; alla maggior parte degli afroamericani venne pertanto impedito di votare nel Sud fino agli anni 1960 inoltrati.
 
La piena applicazione federale del ''XIV'' e del ''XV'' emendamento non si realizzò se non dopo la promulgazione della legislazione sui diritti civili a metà degli anni 1960 per opera della [[presidenza di Lyndon B. Johnson]], come risultato dell'[[attivismo]] svolto dal [[Movimento per i diritti civili degli afroamericani (1954-1968)]].
 
Per ulteriori dettagli vedi:
* [[Redeemers]]
* [[Disaffrancamento dopo l'Era della Ricostruzione]]
* ''[[Leggi Jim Crow]]''
* ''[[United States contro Cruikshank]]''
* ''[[Posse Comitatus Act]]''
* ''[[Civil Rights Cases]]''
* [[Movimento per i diritti civili degli afroamericani (1865-1896)]]
* ''[[Plessy contro Ferguson]]''
* ''[[Williams contro Mississippi]]''
* ''[[Giles contro Harris]]''
[[File:39 us house membership.png|thumb|
{| align=center
! colspan=2 | Composizione del [[39º Congresso degli Stati Uniti d'America]] in percentuale politica per Stato
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|[[Media Control Charts|Germania]]<ref name="aus"/>
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|[[Irish Singles Chart|Irlanda]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.chart-track.co.uk/index.jsp?c=p%2Fmusicvideo%2Fmusic%2Farchive%2Findex_test.jsp&ct=240001&arch=t&lyr=2016&year=2016&week=17|titolo = TOP 100 SINGLES, WEEK ENDING 28 April 2016|editore = GFK Chart-Track|accesso = 6 maggio 2016}}</ref>
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|[[Official Singles Chart|Regno Unito]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.officialcharts.com/charts/singles-chart/20160429/7501/|titolo = Official Singles Chart Top 100: 29 April 2016 - 05 May 2016|editore = [[Official Charts Company]]|accesso = 2 ottobre 2016}}</ref>
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|}]]
 
=== Statuti ===
Gli ''Atti di Ricostruzione'' ([https://en.wikisource.org/wiki/Reconstruction_Acts Testi completi su Wikisource]), così come originariamente approvati, furono inizialmente denominati "Atti per provvedere al governo più efficiente degli Stati ribelli" ([http://memory.loc.gov/cgi-bin/ampage?collId=llsl&fileName=014/llsl014.db&recNum=459 "An act to provide for the more efficient Government of the Rebel States"]); la legislazione venne quindi fatta promulgare dal [[39º Congresso degli Stati Uniti d'America]] il 2 marzo del 1867 (2 giorni prima della sua scadenza naturale).
 
Il presidente aveva ancora una volta posto il veto, ma questo sarà largamente oltrepassato dalla maggioranza dei 2/3 richiesta sia alla [[Camera dei rappresentanti (Stati Uniti d'America)|Camera dei Rappresentanti]] che al [[Senato (Stati Uniti d'America)|Senato]] lo stesso giorno. L'Assemblea congressuale chiarì anche la portata della legge federale dell'[[habeas corpus]] per consentire alle corti giudiziarie federali di rilasciare condanne o emettere sentenze contrarie a quelle recepite dai tribunali statali resi illegali a partire dal 1867 (28 U.S.C. §2254).
[[File:Reconstruction military districts.svg|thumb|Mappa dei 5 distretti militari istituiti dalla [[Presidenza di Ulysses S. Grant]]
{{Legend|#000|1° - {{US-VA}}}}
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=== Ricostruzione militare ===
Completamente dominato dai radicali il [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]] approvò gli ''Atti di Ricostruzione'' il 19 luglio del 1867: il 1°, firmato dal senatore dell'[[Oregon]] [[George Henry Williams]] - uno dei più eminenti [[Radical Republicans]] -, venne a collocare 10 degli ex [[Stati Confederati d'America]] (tutti tranne il [[Tennessee]]) sotto il diretto e stretto controllo militare, raggruppandoli i 5 distretti<ref>Foner 1988, ch. 6.</ref>:
* 1º distretto, sotto il comando di [[John Schofield]]
* 2º distretto, sotto il comando di [[Daniel Sickles]]
* 3º distretto, sotto il comando di [[John Pope]] e [[George G. Meade]]
* 4º distretto, sotto il comando di [[Edward Ord]]
* 5º distretto, sotto il comando di [[Philip Henry Sheridan]] e [[Winfield Scott Hancock]]
Saranno schierati 20.000 soldati per far rispettare la legge. I 4 [[Stati cuscinetto nella guerra di secessione americana|Stati di confine]] che non avevano aderito alla secessione non furono soggetti alla Ricostruzione militare; la [[Virginia Occidentale]] - separatasi dalla [[Virginia]] nel 1863 - ed il Tennessee - già riammesso a partire dal 1866 - non vennero inclusi nei distretti militari.
 
I 10 governi statali del Sud furono quindi ricostruiti sotto il diretto controllo delle [[forze armate]]; uno degli obiettivi principali risulterà essere quello di riconoscere e proteggere il diritto degli afroamericani al voto<ref>{{Cita pubblicazione|ssrn=589301 |titolo=Gabriel J. Chin, "The 'Voting Rights Act of 1867': The Constitutionality of Federal Regulation of Suffrage During Reconstruction," 82 North Carolina Law Review 1581 (2004) |editore=Papers.ssrn.com |data=14 settembre 2004 }}</ref>.
 
Vi fu assai poco o quasi nessuno scontro aperto, ma piuttosto una situazione di costante [[legge marziale]] attraverso cui l'esercito sorvegliava da vicino il governo locale, supervisionava le elezioni e cercava di difendere i detentori di uffici pubblici e i liberti dalla violenza delle varie bande criminali sudiste costituitesi in [[associazione per delinquere]]<ref>Foner 1988, ch. 6–7.</ref>.
 
I neri vennero quindi accolti come elettori, mentre di contro gli ex dirigenti confederati vennero esclusi per un periodo di tempo limitato<ref>Foner 1988, pp. 274–275.</ref>. Nessuno Stato risulterà in tali condizioni interamente rappresentativo. L'autore Randolph Campbell descrive in dettaglio quello che accadde nel [[Texas]]<ref>Randolph Campbell, ''Gone to Texas'' 2003, p. 276.</ref>:
{{citazione|Il primo passo fondamentale... è stata la registrazione degli elettori secondo le linee guida stabilite dal Congresso e interpretate dai generali Sheridan e [[Charles Griffin]]. Gli "Atti di Ricostruzione" richiedevano la registrazione di tutti i maschi adulti, bianchi e neri, eccetto quelli che non avevano giurato di mantenersi fedeli ai dettami costituzionali e quindi impegnati nella ribellione...
 
Sheridan interpretò queste restrizioni in modo rigoroso, facendo partire la proscrizione non solo di tutti funzionari pre-1861 di governi statali e locali che avevano sostenuto la Confederazione, ma anche di tutti i funzionari delle città e finanche di addetti minori come i guardiani dei cimiteri sudisti. A maggio Griffin... nominò un consiglio di amministrazione di tre persone per ogni contea, facendo le sue scelte su consiglio di noti scalawags e agenti locali del Freedmen's Bureau.
 
In ogni contea - dove questo fu praticabile - un liberto era uno dei tre conservatori del registro... La registrazione finale degli aventi diritto ammontava a circa 59.633 bianchi e a 49.479 neri. È impossibile dire quanti bianchi sono stati rifiutati o venne negato loro di registrarsi (le stime variano da 7.500 a 12.000), ma i neri, che costituivano solo circa il 30% della popolazione dello Stato, erano significativamente sovra-rappresentati al 45% di tutti gli elettori<ref>Rhodes (1920) v 6, p. 199.</ref>.}}
=== Convention costituzionali statali ===
Tra il 1867 e il 1869 gli 11 Stati meridionali tennero delle Convention costituzionali le quali diedero per la 1ª volta ai neri la possibilità di esprimere le proprie preferenze elettorali<ref>Foner, ''Reconstruction '' (1988) pp 316–33</ref>; i delegati si divisero per lo più tra le [[correnti politiche]] dei Radical, dei moderati e degli "intermedi"<ref>{{Cita libro|nome=Richard L. |cognome=Hume |nome2=Jerry B. |cognome2=Gough |titolo=Blacks, Carpetbaggers, and Scalawags: the Constitutional Conventions of Radical Reconstruction |città= |editore=LSU Press |anno=2008 }}</ref>.
[[File:Kkk-carpetbagger-cartoon.jpg|thumb|Una vignetta che minaccia il [[linciaggio]] di [[scalawag]] (a sinistra) e [[Carpetbagger]] (destra) da parte del [[Ku Klux Klan]] a partire dal 4 marzo del 1869, il giorno in cui il Democratico [[Horatio Seymour]] sarebbe dovuto presumibilmente diventare presidente. [[Tuscaloosa]], ''Independent Monitor'', 1º settembre 1868. Una ricerca accademica su vasta scala analizza il fumetto: Guy W. Hubbs, ''Searching for Freedom after the Civil War: Klansman, Carpetbagger, Scalawag, and Freedman'' ̈(2015) [https://www.amazon.com/Searching-Freedom-after-Civil-War/dp/0817318607/ estratto].]]
I [[Radical Republicans]] costituirono una coalizione ben estesa: il 40% erano rappresentati da bianchi del Sud ([[scalawag]]); all'incirca il 25% [[Carpetbagger]] ed il restante 34% afroamericani<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Jeffery A. |cognome=Jenkins |nome2=Boris |cognome2=Heersink |titolo=Republican Party Politics and the American South: From Reconstruction to Redemption, 1865–1880 |anno=2016 |p=18 |url=http://faculty.virginia.edu/jajenkins/Jenkins%20Heersink%20SPSA%202016.pdf }}</ref>. I primi avrebbero desiderato sdoganare tutta la tradizionale [[classe dirigente]] bianca, ma i capi moderati del Nord non mancheranno di metterli in guardia; mentre i delegati neri in genere richiesero il diritto al [[suffragio universale]] per tutti<ref>{{Cita pubblicazione|nome=William A., Jr. |cognome=Russ |titolo=The Negro and White Disfranchisement During Radical Reconstruction |rivista=[[Journal of Negro History]] |volume=19 |numero=2 |anno=1934 |pp=171–192 |jstor=2714531 }}</ref><ref>Mark Wahlgren Summers, ''The Ordeal of the Reunion: A New History of Reconstruction'' (2014), 130-31, 159.</ref>.
 
I "carpetbaggers" inserirono disposizioni volte a promuovere la [[crescita economica]], in particolare gli aiuti finanziari indispensabili per la ricostruzione del sistema ferroviario ridotto in macerie<ref>Foner, ''Reconstruction '' (1988) pp 323–25</ref><ref>{{Cita libro|nome=Mark Wahlgren |cognome=Summers |titolo=Railroads, Reconstruction, and the Gospel of Prosperity: Aid Under the Radical Republicans, 1865–1877 |anno=2014 |città= |editore=Princeton University Press |isbn=978-0-691-61282-9 }}</ref>. Le diverse Convention istituirono anche un sistema d'[[istruzione pubblica]] istituendo scuole gratuite finanziate con i prelievi fiscali; non chiederanno però che fossero integrate razzialmente<ref>{{Cita pubblicazione|nome=David |cognome=Tyack |nome2=Robert |cognome2=Lowe |titolo=The constitutional moment: Reconstruction and Black education in the South |rivista=[[American Journal of Education]] |anno=1986 |volume=94 |numero=2 |pp=236–256 |jstor=1084950 }}</ref>.
 
Almeno fino al 1872 la maggior parte degli ex detentori di cariche ufficiali federali del Sud rimasero esclusi sia dal voto che dall'assunzione di cariche governative; tutti e 500 i principali dirigenti confederati furono graziati dall'"Amnesty Act" promulgato in quell'anno<ref>{{Cita libro|nome=William J., Jr. |cognome=Cooper |nome2=Thomas E. |cognome2=Terrill |titolo=The American South: A History |url=https://books.google.com/books?id=foGTgJkUOTEC&pg=PA436 |anno=2009 |p=436 }}</ref>.
 
La "[[proscrizione]]" fu la politica di squalificare quanti più ex confederati possibile e fu un appello rivolto soprattutto all'elemento Scalawag; ad esempio nel 1865 il [[Tennessee]] aveva privato di ogni diritto civile almeno 80.000 ex secessionisti<ref>Richard Zuczek, ed. ''Encyclopedia of the Reconstruction Era'' (2006) 2:635.</ref>. La proscrizione venne tuttavia saggiamente rigettata proprio dall'elemento nero il quale insistette invece sull'introduzione del suffragio universale<ref>Michael Perman, ''The road to redemption: Southern politics, 1869–1879'' (1985) pp 36–37; Foner, ''Reconstruction'', p 324.</ref>.
 
Il problema sarebbe ripetutamente venuto a galla in diversi Stati, in particolare nel [[Texas]] e nella [[Virginia]]; in quest'ultima fu compiuto uno sforzo per apporre l'[[interdizione legale]] da ogni incarico pubblico contro ogni uomo che avesse prestato servizio nel [[Confederate States Army]] anche solo come privato (ossia a qualsiasi agricoltore civile che avesse venduto approvvigionamenti ai miliari sudisti<ref>Gillette, ''Retreat from Reconstruction, 1869–1879'' (1982), p 99.</ref><ref>Zuczek, ed. ''Encyclopedia of the Reconstruction Era'' (2006) 1:323, 2:645, 698.</ref>.
 
I bianchi unionisti del Sud si opposero anche ai Repubblicani moderati del Nord i quali ritenevano che porre fine alla proscrizione avrebbe aiutato ad avvicinare il Sud ad una forma di governo fondata sul [[repubblicanesimo]], ossia sul consenso dei governati, così come richiesto d'altra parte sia dalla ''[[Costituzione degli Stati Uniti d'America]]'' che dalla ''[[Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America|Dichiarazione d'indipendenza]]''.
 
Le forti misure che furono richieste per prevenire ogni eventualità di ritorno ai defunti [[Stati Confederati d'America]] cominciarono ad apparire sempre più fuori luogo; mentre il ruolo assunto dall'[[United States Army]] ed il controllo della politica nazionali nei confronti delle singole legislature statali risultò essere quantomai problematico. Sempre più spesso, afferma lo storico Mark Summers:
{{citazione|Coloro i quali vennero privati dei diritti civili hanno dovuto ricorrere alla tesi secondo cui la negazione del voto nei loro riguardi era da intendersi come una punizione, ed una punizione permanente per il proprio Stato di appartenenza... mese dopo mese, il carattere non repubblicano del nuovo regime sembrava farsi sempre più eclatante<ref>Summers, ''The Ordeal of the Reunion '' pp 160–61.</ref>.}}
[[File:President Ulysses S. Grant seated portrait Brady.jpg|thumb|La [[presidenza di Ulysses S. Grant]] durerà dal 1869 al 1877 (foto di [[Mathew B. Brady]]).]]
 
== Presidenza Grant ==
{{vedi anche|Presidenza di Ulysses S. Grant#Operato riformista e avvicendamenti}}
Durante la guerra civile molti nel Nord credettero fermamente che prestare il proprio servizio tra le fila dell'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]] costituisse una nobile causa: il voler preservare l'unità nazionale e al contempo combattere per dare il colpo di grazia allo [[schiavismo]]<ref>Smith ''Grant'' (2001), pp. 455–456.</ref>.
 
Con la conclusione del conflitto e il Nord risultato vittorioso su tutti i fronti il timore maggiore presente tra i Radical sarà quello che il presidente Johnson accettasse troppo rapidamente l'idea secondo cui la pratica schiavista e il [[nazionalismo]] confederato fossero completamente morti e che quindi gli [[Stati Uniti meridionali]] potessero immediatamente rientrare in seno allo [[Stato federale]]<ref>Smith ''Grant'' (2001), pp. 456–457.</ref>.
[[File:Why the nigger is not fit to vote.jpg|thumb|left|Vignetta di [[Thomas Nast]]: "perché il [[negro]] non è adatto a votare" (tiene in mano una scheda di preferenza per Grant).]]
I radicali cominceranno pertanto a ricercare un candidato alla presidenza che potesse rappresentare al meglio il loro punto di vista nella prospettiva dell'immediato futuro.
 
In occasione delle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1868|elezioni presidenziali del 1868]] i Repubblicani scelsero all'unanimità [[Ulysses S. Grant]] come candidato ufficiale; egli ottenne il favore dei radicali dopo aver aiutato fattivamente [[Edwin McMasters Stanton]] ad essere reintegrato in qualità di [[Segretario alla Guerra degli Stati Uniti d'America|Segretario alla Guerra]] e schierandosi su tale questione in contrapposizione alle opinioni presidenziali nella disputa Stanton-Johnson.
 
Già nel 1862 Grant aveva nominato il capitano [[John Eaton (militare)|John Eaton]] per dare il via all'opera di protezione e graduale incorporazione nei quadri militari degli schiavi [[rifugiati]]si nel [[Tennessee]] Occidentale entrato a far parte del territorio sotto il diretto controllo unionista; in seguito arruolerà gli [[afroamericani]] presenti anche nel settentrione del [[Mississippi]] nel corso della [[Campagna di Vicksburg]]. Utilizzati per rafforzare lo sforzo bellico vennero retribuiti per i lavori compiuti<ref>Simpson, Brooks D. "Ulysses S. Grant and the Freedmen’s Bureau", in ''The Freedmen’s Bureau and Reconstruction: Reconsiderations'', edited by Paul A. Cimbala and Randall M. Miller. New York: Fordham University Press, 1999.</ref>.
[[File:First Colored Senator and Representatives.jpg|thumb|I primi [[afroamericani]] repubblicani eletti al [[Congresso degli Stati Uniti d'America]]: senatore [[Hiram Rhodes Revels]] ([[Mississippi]]); deputati [[Benjamin S. Turner]] ([[Alabama]]), [[Robert C. De Large]] ([[Carolina del Sud]]), [[Josiah T. Walls]] ([[Florida]]), [[Jefferson F. Long]] ([[Georgia (Stati Uniti d'America)|Georgia]]), [[Joseph Rainey]] e [[Robert Brown Elliott]] (Carolina del Sud) nel 1872.]]
Questa sua visione volta all'integrazione razziale anche nei campi di battaglia fu la stessa che darà di lì a poco il via all'operato del [[Freedmen's Bureau]]. Al termine della guerra Grant si opporrà a Johnson sostenendo con decisione gli ''Atti di Ricostruzione'' fatti approvare dai radicali<ref>Smith (2001).</ref><ref>''Grant'', pp. 437–453, 458–460.</ref>.
 
Immediatamente dopo la cerimonia inaugurale e il relativo discorso d'[[insediamento del presidente degli Stati Uniti d'America]] nel marzo del 1869 il neo-presidente rafforzò i propositi di Ricostruzione sollecitando il [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]] a riammettere la [[Virginia]], il Mississippi e il [[Texas]] non appena ci si fosse assicurati che le loro nuove rispettive ''Carte costituzionali'' avessero in modo chiaro e definitivo salvaguardato il [[diritto di voto]] ad ogni cittadino<ref name=Spxiii>Simon (1967), ''Papers of Ulysses S. Grant'', Vol. 19, pp. xiii.</ref>.
{{vedi anche|Presidenza di Ulysses S. Grant#Ricostruzione e diritti umani e civili}}
Grant avrà modo d'incontrare e consultarsi con svariati ed importanti [[capo (ruolo)|leader]] del [[movimento per i diritti civili degli afroamericani (1865-1896)]] e controfirmerà un [[disegno di legge]] atto a garantire uguali diritti sia ai neri che ai bianchi nel distretto federale di [[Washington]]<ref name=Spxiii/>.
 
Per tutto il corso della [[presidenza di Ulysses S. Grant]] vennero implementate le capacità legali del [[Governo federale degli Stati Uniti d'America|Governo federale]] di poter intervenire direttamente per proteggere i diritti di [[cittadinanza]] anche se i singoli Stati avessero ignorato il problema<ref>Robert J. Kaczorowski, “Federal Enforcement of Civil Rights During the First Reconstruction.” ''Fordham Urban Law Journal'' 23 (1995): 155+ [http://ir.lawnet.fordham.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1591&context=ulj online].</ref>.
 
Il presidente lavorò assiduamente con le Aule parlamentari per creare il [[Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d'America|Dipartimento di Giustizia]] e l'ufficio del [[Sollicitor General]], guidato dal [[Procuratore generale degli Stati Uniti d'America|Procuratore generale]] [[Amos Tappan Akerman]] e dal 1° Sollicitor [[Benjamin Helm Bristow]]. L'Assemblea congressuale approverà 3 decisive ''legislazioni di applicazione'' (le ''Enforcement Acts'') nel biennio 1870-71, tra cui anche la ''[[Civil Rights Act (1871)]]''.
[[File:WTN PeepHoles 024.JPG|thumb|Edificio della [[Fisk University]], una delle [[storiche università afroindiane]].]]
Si trattò di codificazioni penali volti a garantire il diritto dei "Freedmen's" di votare, di ricoprire cariche pubbliche, di prestare il proprio servizio nei [[Grand jury]] e di ricevere pari protezioni legali; ma ancora più importante si rivelerà l'autorizzazione data al governo nazionale per poter intervenire quando gli Stati avessero disatteso tali garanzie o non fossero intervenuti in merito<ref>Bertram Wyatt-Brown, "The Civil Rights Act of 1875." ''Western Political Quarterly'' (1965): 763–767. {{JSTOR|445883}}</ref>.
{{vedi anche|Storia del Ku Klux Klan#Resistenza}}
Il nuovo "Dipartimento di Giustizia" si trovò a perseguire migliaia di affiliati al [[Ku Klux Klan]], considerato fin da subito una [[società segreta]] improntata al [[terrorismo]]; le nuove disposizioni permetteranno di giudicare e condannare i "Klansmen". Grant fece inviare le truppe federali in 9 [[contea (suddivisione amministrativa)|contee]] della [[Carolina del Sud]] per sopprimere legalmente con la forza le violenze messe costantemente in atto dagli incappucciati del Klan nel 1871<ref>Bertram Wyatt-Brown, "The Civil Rights Act of 1875." ''Western Political Quarterly'' (1965): 768–771. {{JSTOR|445883}}</ref>.
{{vedi anche|Presidenza di Ulysses S. Grant#Seguito della Ricostruzione e dei diritti umani e civili}}
[[File:15th-amendment-celebration-1870.jpg|thumb|Manifesto celebrativo per la promulgazione del ''[[XV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XV emendamento]]'' nel 1870.]]
Il presidente sostenne inoltre fortemente il passaggio del ''[[XV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XV emendamento]]'', affermando che nessuno Stato poteva negare il diritto di voto sulla base della "[[razza (categorizzazione umana)|razza]]". Il Congresso da parte sua promulgò la ''[[Civil Rights Act (1875)]]'' la quale concesse il pieno accesso alle strutture pubbliche indipendentemente dalla razza di appartenenza<ref>Bertram Wyatt-Brown, "The Civil Rights Act of 1875." ''Western Political Quarterly'' (1965): 772–775. {{JSTOR|445883}}</ref>.
 
Per contrastare i tentativi fraudolenti di [[brogli elettorali]] nella roccaforte Democratica di [[New York]] Grant invierà decine di migliaia di ufficiali federali armati e in divisa, affiancandoli ai funzionari addetti allo spoglio delle schede per rendere quanto più regolari possibili le tornate elettorali locali del 1870 e finanche di quelle successive<ref>David Quigley, "Constitutional Revision and the City: The Enforcement Acts and Urban America, 1870–1894," ''Journal of Policy History'', January 2008, Vol. 20, Issue 1, pp. 64–72.</ref>.
 
A questo punto i Democratici di tutto il Nord si mobilitarono per difendere la propria base ed iniziarono a sferrare duri attacchi all'intera serie di politiche adottate dal presidente<ref>David Quigley, "Constitutional Revision and the City: The Enforcement Acts and Urban America, 1870–1894," ''Journal of Policy History'', January 2008, Vol. 20, Issue 1, pp. 73–75.</ref>; ma ancora il 21 ottobre del 1876 Grant farà dispiegare le truppe per proteggere l'incolumità degli elettori Repubblicani sia bianchi che neri a [[Petersburg (Virginia)]]<ref>[[#Blair|Blair]] (2005), p. 400.</ref>.
 
Il sostegno iniziale da parte del Congresso e dell'[[opinione pubblica]] diminuirà prevalentemente a causa degli innumerevoli scandali scoppiati all'interno dell'Amministrazione presidenziale, ma anche per colpa della rinascita politica Democratica sia nel Nord che nel Sud. A partire dal 1870 la maggior parte dei Repubblicani presumette che gli obiettivi di guerra fossero oramai stati saldamente raggiunti, cominciando conseguentemente a concentrarsi su altre questioni spinose come le politiche economiche<ref>Smith (2001), ''Grant'', p. 547.</ref>.
[[File:RiotInNewOrleansMurderingNegros1866.jpeg|thumb|Illustrazione di [[Theodore R. Davis]] raffigurante il [[massacro di New Orleans]] verificatosi nel 1866.]]
=== Commissione d'indagine congressuale ===
Il 20 aprile del 1871 l'Assemblea congressuale istituì una [[commissione parlamentare d'inchiesta]] composta da 21 membri per indagare approfonditamente sulla situazione vigente della Ricostruzione negli [[Stati Uniti meridionali]] della [[Carolina del Nord]], della [[Carolina del Sud]], della [[Georgia (Stati Uniti d'America)|Georgia]], del [[Mississippi]], dell'[[Alabama]] e infine della [[Florida]]: vi furono inclusi il deputato [[Benjamin Butler]] e i senatori [[Zachariah Chandler]] e [[Francis Preston Blair]]<ref>[[#Franklin|Franklin]] (1961), pp. 168–169.</ref>.
 
I membri della sottocommissione viaggiarono nel Sud con l'obiettivo di sottoporre a colloquio le persone che vivevano nei rispettivi distretti rimasti ancora sotto occupazione militare.
[[File:James Lawrence Orr - Brady-Handy.jpg|thumb|Foto di [[James Lawrence Orr]].]]
Tra gli intervistati vi saranno funzionari sudisti di alto livello come [[Wade Hampton III]], l'ex [[governatore della Carolina del Sud]] [[James Lawrence Orr]] e [[Nathan Bedford Forrest]], un ex generale confederato e prominente leader del [[Ku Klux Klan]] (quest'ultimo negherà ripetutamente nella sua testimonianza data al Congresso di esserne uno dei membri fondatori)<ref>[[#Franklin|Franklin]] (1961), pp. 169-170.</ref>.
 
Tra gli altri interpellati vennero inclusi agricoltori, medici, impiegati in attività mercantili, educatori e finanche ministri del [[culto]]<ref>[[#Franklin|Franklin]] (1961), p. 170.</ref>.
 
La commissione ascoltò innumerevoli denunce di violenza commesse dai bianchi contro i neri, mentre da par loro molti bianchi negarono la loro appartenenza al Klan o anche solo di essere a conoscenza di attività violente perpetrate ai danni degli ex schiavi<ref>[[#Franklin|Franklin]] (1961), pp. 170-171.</ref>.
 
Il rapporto stilato dalla maggioranza dei Repubblicani concluse i propri lavori avvertendo che il [[Governo federale degli Stati Uniti d'America|Governo federale]] non avrebbe in alcuna maniera tollerato nessuna forma di "attività atta alla [[cospirazione]]" proveniente dagli ambienti sudisti più reattivi per resistere violentemente alla Ricostruzione attuata dal [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]]. Il comitato completò il suo rapporto in 13 volumi nel febbraio dl 1872<ref>[[#Franklin|Franklin]] (1961), pp. 171-172.</ref>.
 
Mentre la [[presidenza di Ulysses S. Grant]] era stata in grado di sopprimere le azioni terroriste del KKK grazie alla promulgazione delle ''Enforcement Acts'' altre tipologie di ''insorgenti'' associati in [[organizzazione paramilitare]] a scopo d'[[insurrezione]], compresa la [[White League]] attiva a partire dal 1874 nella Louisiana e le [[Red Shirts]] con "capitoli" attivi nel Mississippi e nelle 2 Caroline, si svilupparono rapidamente<ref>[[#Franklin|Franklin]] (1961), pp. 172-173.</ref>.
 
Tali aggregazioni illegali - composte da sbandati, ex militari secessionisti, banditi e delinquenti comuni - utilizzarono in massa i metodi dell'intimidazione, della [[coercizione]] e dell'aggressione fisica con l'intento di allontanare i Repubblicani dai loro uffici e reprimere l'espressione del voto afroamericano, portando i Democratici bianchi a riconquistare il potere con le tornate elettorali della seconda metà degli anni 1870<ref>[[#Franklin|Franklin]] (1961), p. 173.</ref>.
[[File:Blanche Bruce - Brady-Handy.jpg|thumb|[[Blanche Bruce]], senatore afroamericano per il [[Mississippi]] tra il 1875 e il 1881<ref>{{Cita web|url=http://bioguide.congress.gov/scripts/biodisplay.pl?index=B000968|titolo=Bruce, Blanche Kelso, (1841 - 1898)|accesso=25 gennaio 2009|editore=[[United States Congress]]|opera=Biographical Directory of the United States Congress}}</ref><ref name="Former Slave Presides">{{Cita web|url=https://www.senate.gov/artandhistory/history/minute/Former_Slave_Presides_Over_Senate.htm |titolo=Former Slave Presides over Senate |opera=Historical Minutes Essays, 1878–1920 |editore=[[Historian of the United States Senate|Senate Historical Office]] |accesso=4 gennaio 2013}}</ref> in una foto di [[Mathew B. Brady]] e [[Levin Corbin Handy]].]]
 
=== Afroamericani titolari di uffici ===
{{vedi anche|Movimento per i diritti civili degli afroamericani (1865-1896)#Ricostruzione}}
I Repubblicani presero il controllo di tutti i governatorati degli Stati del Sud e delle legislature statali ad eccezione della [[Virginia]]<ref>Georgia had a Republican governor and legislature, but the Republican hegemony was tenuous at best, and Democrats continued to win presidential elections there. See [http://georgiainfo.galileo.usg.edu/tdgh-mar/mar28.htm 1834 March 28 article in ''This Day in Georgia History''] compiled by Ed Jackson and Charles Pou; ''cf.'' [[Rufus Bullock]].</ref>.
 
La coalizione così realizzata giunse ad eleggere numerosi afroamericani agli uffici locali, statali e finanche nazionali; anche se non dominarono in nessuna circoscrizione elettorale i neri, nella loro qualità di rappresentanti delle elezioni statali e federali, segneranno un drastico cambiamento sociale<ref name="mcpherson1" />.
 
All'inizio del 1867 ancora nessun afroamericano del Sud deteneva incarichi politici, ma nel giro di 3 o 4 anni"circa il 15% degli impiegati in uffici pubblici nel Sud erano afroamericani, una percentuale maggiore rispetto a quella che vi sarà nel 1990". La maggior parte di questi incarichi rimasero comunque a un livello locale<ref name="mcpherson1">{{Cita libro|titolo=Abraham Lincoln and the Second American Revolution |editore=Oxford University Press |autore=McPherson, James M.|anno=1992 |p=19 | isbn=978-0-19-507606-6}}</ref>.
 
Nel 1860 gli schiavi costituivano la maggioranza assoluta delle popolazione residente nel Mississippi e nella Carolina del Sud, il 47% nella [[Louisiana]], il 45% in Alabama, il 44% in Georgia e nella Florida<ref>[http://www.sewanee.edu/faculty/willis/Civil_War/tables/dateSecession.html "Date of Secession Compared To 1860 Black Population"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140816055749/http://www.sewanee.edu/faculty/willis/Civil_War/tables/dateSecession.html }}, America’s Civil War website, accessed 9 April 2014</ref>; pertanto la loro influenza politica era ancora di molto inferiore alla loro effettiva percentuale sulla popolazione totale.
 
All'incirca 137 impiegati in incarichi pubblici neri erano vissuti fuori dal Sud prima dello scoppio della guerra civile. Alcuni di loro, che erano fuggiti dalla schiavitù al Nord e che si erano istruiti tornarono in meridione per aiutare la Ricostruzione del Sud nell'epoca del dopoguerra. In altri casi si trattava di neri liberi già prima del 1861 e che erano riusciti ad ottenere istruzione e posizioni di comando altrove.
[[File:Robert C. DeLarge - Brady-Handy.jpg|thumb|[[Robert Carlos De Large]], deputato per la [[Carolina del Sud]] tra il 1871 e il 1873<ref name="DeLarge">{{Cita web|url=http://bioguide.congress.gov/scripts/biodisplay.pl?index=D000208|titolo=De Large, Robert Carlos, (1842 - 1874)|accesso=16 luglio 2013|editore=[[United States Congress]]|opera=Biographical Directory of the United States Congress}}</ref>.]]
Altri uomini afroamericani eletti a cariche pubbliche erano già dei leader riconosciuti all'interno delle proprie comunità d'appartenenza, tra cui anche un certo numero di predicatori religiosi; come ebbe ad accadere anche nelle comunità bianche, non tutta la leadership sorta in questi anni dipese solamente dalla ricchezza accumulata o dall'acquisizione di un buon livello di alfabetizzazione<ref>Foner 1988, ch. 7; Foner, ''Freedom's Lawmakers'', introduction.</ref>.
[[File:Benjamin S. Turner - Brady-Handy.jpg|thumb|[[Benjamin Sterling Turner]], deputato per l'[[Alabama]] tra il 1871 e il 1873<ref>{{Cita web|url=http://bioguide.congress.gov/scripts/biodisplay.pl?index=T000414|titolo=Turner, Benjamin Sterling, (1825 - 1894)|accesso=16 luglio 2013|editore=[[United States Congress]]|opera=Biographical Directory of the United States Congress}}</ref>.]]
 
Vi saranno ampie sacche in cui prevarranno in gran parte fattori sia carismatici che populisti<ref>Steven Hahn, ''A Nation under Our Feet''</ref>.
{| class="wikitable sortable plainrowheaders" style="margin:1em auto 1em auto"
! colspan="5" | Delegati alle Convention costituzionali statali nel 1867 (su basi razziali)<ref>Rhodes (1920) v 6 p. 199; non viene riportato il dato dell'[[Arkansas]].</ref>
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|[[Productores de Música de España|Spagna]]<ref name="aus"/>
! Stato !! Bianchi !! Neri !! % di bianchi !! Popolazione totale<br />di bianchi<br />(% del 1870)<ref>[http://www2.census.gov/prod2/decennial/documents/1870a-03.pdf The statistics of the population of the United States, embracing the tables of race, nationality, sex, selected ages, and occupations. To which are added the statistics of school attendance and illiteracy, of schools, libraries, newspapers, periodicals, churches, pauperism and crime, and of areas, families, and dwellings Table 1.] United States Census Bureau. Last Retrieved 2007-10-20</ref>
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|[[Billboard Hot 100|Stati Uniti]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.billboard.com/artist/281569/beyonc-knowles/chart?page=1&f=379|titolo = Beyoncé – Chart history (The Hot 100)|editore = [[Billboard]]|accesso = 5 maggio 2016}}</ref>
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|[[Hot R&B/Hip-Hop Songs|Stati Uniti (R&B/hip-hop)]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.billboard.com/artist/281569/beyonc-knowles/chart?f=367|titolo = Beyoncé – Chart history (Hot R&B/Hip-Hop Songs)|editore = [[Billboard]]|accesso = 25 aprile 2016}}</ref>
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|[[Rhythmic Songs|Stati Uniti (rhythmic)]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.billboard.com/artist/281569/beyonc-knowles/chart?f=378|titolo = Beyoncé – Chart history (Rhythmic Songs)|editore = [[Billboard]]|accesso = 25 aprile 2016}}</ref>
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Vi saranno assai pochi afroamericani eletti in un qualche ufficio nazionale; gli elettori della comunità voteranno per candidati sia bianchi che neri. L'applicazione del ''[[XV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XV emendamento]]'' garantì solo che il voto espresso non potesse essere limitato sulla base della definizione razziale, del colore della pelle o delle precedenti condizioni di servitù.
 
Dal 1868 in poi la [[campagna elettorale]] e i relativi appuntamenti con le urne furono segnati da una violenza diffusa, mentre i ribelli bianchi e i paramilitari cercavano di sopprimere il voto nero; [[brogli elettorali]] e scorrettezze di vario genere circondarono praticamente ogni tornata elettorale, aggravati da una pesante e dilagante [[corruzione]].
 
Molte delle elezioni congressuali nel Sud subirono forti contestazioni; persino quegli Stati in cui la maggioranza della popolazione era afroamericana elessero spesso solamente uno o due deputati in rappresentanza della comunità nera. Una delle eccezioni più notevoli incluse la Carolina dl Sud: al termine dell'Era della Ricostruzione 4 dei suoi 5 membri dell'Assemblea congressuale risultarono essere afroamericani.
{| class="wikitable sortable plainrowheaders" style="margin:1em auto 1em auto"
! colspan="4" | Afroamericani in carica tra il 1870 e il 1876<ref>E. Foner, ''Reconstruction: America’s unfinished revolution, 1863–1877'' (NY: Harper & Row, 1988), pp.&nbsp;354–5</ref>
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! Stato !! Legislatura<br />statale !! Senatori !! Deputati
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|}
 
== Fattori socio-economici ==
[[File:Eastman Johnson, The Lord is My Shepherd.jpg|thumb|''The Lord is My Shepherd'' di [[Eastman Johnson]] che rappresenta un [[afroamericano]] intento a leggere la ''[[Bibbia]]''.]]
{{vedi anche|Segregazione razziale negli Stati Uniti d'America#Ricostruzione nel Sud}}
=== Organizzazione religiosa ===
{{vedi anche|Movimento per i diritti civili degli afroamericani (1865-1896)#Religione}}
I liberti si dimostreranno molto attivi nel formare le loro "chiese negre", per lo più affiliate al [[Battismo]] e al [[Metodismo]], e delegando ai loro ministri ruoli di leadership sia morale che politica. In un precoce processo di auto-[[segregazione razziale]] praticamente tutti gli afroamericani abbandonarono le "chiese dei bianchi", in maniera tale che rimarranno ben presto assai poche congregazioni razzialmente integrate (a parte alcune parrocchie della [[Chiesa cattolica negli Stati Uniti d'America|Chiesa cattolica statunitense]] nella [[Louisiana]].
 
Diedero così vita a numerose nuove chiese battiste nere e, ben presto, anche ad associazioni statali a loro riservate. Furono 4 i gruppi principali che gareggiarono tra loro in tutto il [[profondo Sud]] per formare comunità metodiste composte esclusivamente da ex schiavi: la [[Chiesa episcopale metodista africana]]"; la [[Chiesa episcopale metodista africana di Sion]]" (entrambe denominazioni nere indipendenti create rispettivamente a [[Filadelfia]] e a [[New York]]); la "Colored Methodist Episcopal Church" (sponsorizzata dalla bianca "[[Methodist Episcopal Church, South]]"; ed infine la "[[Chiesa episcopale metodista]]" (unica confessione bianca ad accogliere i neri liberi del Nord)<ref>{{Cita libro|autore=Daniel W. Stowell|titolo=Rebuilding Zion: The Religious Reconstruction of the South, 1863–1877|url=https://books.google.com/books?id=jQphbo640wAC&pg=PA84|anno=1998|editore=Oxford UP|pp=83–84}}</ref>.
[[File:Henry McNeil Turner.jpg|thumb|left|Il [[vescovo]] [[Henry McNeal Turner]] contribuì attivamente alla costruzione dell'orgoglio afroamerican proclamando a gran voce nei propri sermoni che "[[Dio]] è un [[Negro]]"<ref>Andre E. Johnson, "God is a Negro: The (Rhetorical) Black Theology of Bishop Henry McNeal Turner." ''Black Theology'' 13.1 (2015): 29-40.</ref><ref>Andre E. Johnson, '' The Forgotten Prophet: Bishop Henry McNeal Turner and the African American Prophetic Tradition'' (2012)</ref>.]]
La Chiesa metodista si era frantumata prima della guerra civile proprio a causa dei disaccordi interni sulla questione della schiavitù<ref>Clarence Earl Walker, ''A Rock in a Weary Land: The African Methodist Episcopal Church During the Civil War and Reconstruction'' (1982)</ref>. Nel 1871 i Metodisti del Nord ebbero 88.000 membri neri nel Sud ed avevano già aperto per loro numerosi istituti d'[[istruzione primaria]] e professionale<ref>William W. Sweet, "The Methodist Episcopal Church and Reconstruction," ''Journal of the Illinois State Historical Society'' (1914) 7#3 pp. 147–165 {{JSTOR|40194198}} at p. 157</ref>.
 
I neri nel Sud vennero inoltre a costituire uno degli elementi centrali del [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]]; i loro ministri religiosi assunsero ruoli politici di potere i quali erano distintivi in quanto non dipendevano in alcun modo dal sostegno dei bianchi; ciò al contrario d'insegnanti, politici, uomini d'affari ed affittuari<ref>{{Cita libro|autore=Donald Lee Grant|titolo=The Way It Was in the South: The Black Experience in Georgia|url=https://books.google.com/books?id=zpmjRm4cdswC&pg=PA264|anno=1993|editore=U. of Georgia Press|p=264}}</ref>.
 
Agendo secondo il principio affermato da [[Charles H. Pearce]], un reverendo metodista nero della [[Florida]]: "''un uomo in questo Stato non può fare tutto il suo dovere di ministro se non accettando anche di cercare e sviluppare gli interessi politici del suo popolo''"<ref name="Pearce">Canter Brown Jr., ''Florida's Black Public Officials, 1867-1924'', (Tuscaloosa and London: The University of Alabama Press, 1998), 4; Dorothy Dodd, "'Bishop' Pearce and the Reconstruction of Leon County", ''Apalachee'' (1946), 6.</ref>. Più di un centinaio di religiosi neri risulteranno eletti nelle varie legislature statali nel corso dell'Era della Ricostruzione, oltre a diversi membri entrati a far parte del [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]] ed uno di loro, [[Hiram Rhodes Revels]], al [[Senato (Stati Uniti d'America)|Senato]]<ref>Foner, ''Reconstruction'', (1988) p 93</ref>.
 
In un'azione rimasta molto controversa nel corso dell'impegno bellico i Metodisti del Nord utilizzarono l'assistenza offerta loro dall'[[Union Army]] per prendere il possesso e controllare le chiese metodiste in tutte le grandi città, scatenando le veementi proteste dei metodisti meridionali. Lo storico Ralph Morrow riporta<ref>Ralph E. Morrow, "Northern Methodism in the South during Reconstruction," ''Mississippi Valley Historical Review'' (1954) 41#2 pp. 197–218, quote on p 202 {{JSTOR|1895802}}</ref>:
{{citazione|Un ordine emanato dal [[Dipartimento della guerra degli Stati Uniti|Dipartimento della Guerra]] e datato al novembre del 1863, applicabile agli Stati Sud-occidentali della Confederazione, autorizzò i metodisti del nord ad occupare tutte le case di culto appartenenti alla Chiesa episcopale metodista del Sud in cui non vi fosse stato insediato ad officiare un ministro fedele all'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]]<ref>Ralph E. Morrow, ''Northern Methodism and Reconstruction'' (1956)</ref><ref>Stowell, ''Rebuilding Zion: The Religious Reconstruction of the South, 1863–1877'', pp 30–31</ref>.}}
[[File:Matthew Simpson - Brady-Handy.jpg|thumb|Il vescovo metodista [[Matthew Simpson]] in una foto di [[Mathew B. Brady]].]]
In tutto il Nord la maggior parte delle denominazioni rifacentesi all'[[Evangelicalismo]], in particolare il Metodismo ma anche il [[Congregazionalismo]] e il [[Presbiterianesimo]] - così come il [[Quaccherismo]] - sostennero fortemente le politiche punitive dei Radical. L'attenzione crescente nei riguardi dei problemi sociali spalancherà la strada al movimento dei "Social Gospel" (il "[[Vangelo sociale]]").
 
[[Matthew Simpson]], un vescovo metodista, svolse un ruolo di primo piano nella mobilitazione dei fedeli del Nord per la "causa"; il suo biografo lo definisce con l'appellativo di "[[Sommo sacerdote]] dei [[Radical Republicans]]"<ref>Robert D. Clark, ''The Life of Matthew Simpson'' (1956) pp 245–67</ref>. La "Methodist Ministers Association of Boston", riunitasi due settimane dopo l'[[assassinio di Abraham Lincoln]], chiese una linea di massima durezza contro la leadership confederata<ref>Fredrick A. Norwood, ed., ''Sourcebook of American Methodism'' (1982), p. 323</ref>:
{{citazione|Dato per assodato il fatto che nessun accordo dovrebbe essere condotto e stipulato con i traditori, nessun compromesso con i ribelli... riteniamo l'autorità nazionale vincolata dall'obbligo più solenne a [[Dio]] e all'uomo di portare tutti i leader civili e militari della ribellione in tribunale per processarli secondo il [[diritto degli Stati Uniti d'America]] e, una volta che fossero chiaramente condannati, sottoporli ad [[impiccagione]]<ref>William W. Sweet, “The Methodist Episcopal Church and Reconstruction,” ''Journal of the Illinois State Historical Society'' (1914) 7#3 pp. 147–165, quote on p 161 {{JSTOR|40194198}}</ref>.}}
Tutte le maggiori congregazioni inviarono i loro [[missionari]], educatori e [[attivisti]] alla volta degli [[Stati Uniti meridionali]] per portare soccorso ed aiuti - sia morali che materiali - ai liberti; i metodisti da soli riuscirono ad ottenere una gran quantità di convertiti<ref>Victor B. Howard, ''Religion and the Radical Republican Movement, 1860–1870'' (1990) pp 212–13</ref>.
 
Gli attivisti sponsorizzati dalla "Northern Methodist Church" svolsero un ruolo di notevole importanza anche nel [[Freedmen’s Bureau]], in particolar modo negli obiettivi d'[[istruzione pubblica]] generale, creando sovrintendenti statali dell'Ufficio e assistenti all'educazione nella [[Virginia]], oltre che in Florida, [[Alabama]] e [[Carolina del Sud]]<ref>Morrow (1954) p 205</ref>.
 
La maggioranza degli americani si ritrovò ad interpretare gli eventi in termini religiosi e finanche fortemente apocalittici. Lo storico Wilson Follin contrappone l'interpretazione mistica data alla guerra civile prima e alla Ricostruzione poi nei [[sermoni]] battisti bianchi e neri in Alabama: i bianchi espressero il parere che
{{citazione|Dio li aveva castigati e dato loro una missione speciale: mantenere l'[[ortodossia]], il rigoroso biblico, la devozione personale e le relazioni razziali tradizionali. La [[schiavitù]], insistevano, non era stata peccaminosa. Piuttosto, l'[[emancipazione]] era una tragedia storica e la fine della Ricostruzione era un chiaro segno del favore di Dio<ref>Wilson Fallin Jr., ''Uplifting the People: Three Centuries of Black Baptists in Alabama'' (2007), p. 52</ref>.}}
In netto contrasto i battisti neri interpretarono il conflitto, l'emancipazione e la conseguente Ricostruzione come
{{citazione|Il dono di Dio della [[libertà]]. Hanno apprezzato le opportunità di esercitare la loro indipendenza, di adorare a modo loro, di affermare il loro valore e la loro dignità e di proclamare la paternità di Dio e la [[fraternità]] universale dell'uomo. Soprattutto, potevano formare le proprie chiese, associazioni e dare vita a proprie Convention.
 
Queste istituzioni offrirono l'auto-aiuto e l'innalzamento della [[razza (categorizzazione umana)|razza]] e fornirono luoghi in cui il [[Vangelo]] della liberazione poteva essere proclamato ad alta voce. Di conseguenza i predicatori neri continuarono ad insistere sul fatto che Dio avrebbe continuato a proteggerli e ad aiutarli, così come fece con gli [[ebrei]] durante l'[[Esodo (evento)|Esodo]]; Dio sarebbe stato la loro roccia in una terra burrascosa<ref>Wilson Fallin Jr., ''Uplifting the People: Three Centuries of Black Baptists in Alabama'' (2007), p. 53</ref>.}}
[[File:Colored School, by J. A. Palmer.jpg|thumb|Una "scuola per [[negro|negri]]" nella [[Carolina del Sud]] (1878).]]
=== Scuole pubbliche ===
{{vedi anche|Movimento per i diritti civili degli afroamericani (1865-1896)#Istruzione}}
Lo storico James D. Anderson sostiene che gli schiavi liberati furono i primi uomini del Sud "''a fare un assidua campagna per creare un sistema d'[[istruzione pubblica]] rivolta a tutti, donne comprese, che avrebbe dovuto essere supportata dallo Stato''"<ref>{{Cita libro|autore=James D. Anderson|titolo=The Education of Blacks in the South, 1860–1935|url=https://books.google.com/books?id=itJpAwAAQBAJ&pg=PA4|anno=1988|editore=U of North Carolina Press|p=4}}</ref>; i neri presenti nella [[coalizione]] Repubblicana giocarono un ruolo fondamentale nello stabilire un tale principio nelle ''Carte Costituzionali'' statali per la prima volta durante la Ricostruzione affidata all'Assemblea congressuale.
 
Molti schiavi avevano imparato a leggere dai coetanei compagni di gioco bianchi quand'erano ancora bambini, o da altri schiavi prima che la loro istruzione formale venisse consentita per vie legislative. Gli afroamericani iniziarono pertanto a fondare "scuole native" già prima del termine dello scontro armato. Le "Sabbath schools" saranno un altro dei mezzi diffusi che i liberti svilupparono per dare un'[[alfabetizzazione]] alla massa dei loro "fratelli"<ref>Anderson, ''The Education of Blacks in the South, 1860–1935'' (1988), pp.&nbsp;6–15.</ref>.
 
Quando ottennero il [[suffragio]] i primi politici neri presero su di sé l'impegno per fornire un'educazione pubblica nel corso delle Convention costituzionali statali. I Repubblicani crearono quindi un sistema scolastico pubblico accessibile a tutti, il quale rimase però segregato per razza ovunque tranne che a [[New Orleans]]<ref>Tyack and Lowe. "The constitutional moment: Reconstruction and Black education in the South." (1986):</ref>.
 
Generalmente gli istituti elementari e alcuni di quelli secondari vennero aperti nella maggior parte delle città e, occasionalmente, anche nelle campagne. Ma il Sud continuò ad aver ben poche città vaste quanto quelle del Nord<ref>William Preston Vaughn, ''Schools for All: The Blacks and Public Education in the South, 1865—1877'' (University Press of Kentucky, 2015).</ref>.
 
Le [[aree rurali]] dovettero pertanto affrontare molte difficoltà sia nell'apertura che successivamente nel mantenimento delle scuole pubbliche; nei piccoli paesi l'edificio scolastico consistette in nient'altro che in una stanza approntata alla bell'e meglio e riusciva ad attirare circa la metà dei bambini più piccoli. Gli insegnanti furono malpagati e la paga stessa risultò essere spesso e volentieri giungere in forte arretrato<ref>Foner 365–8</ref>.
 
I conservatori cominciarono a sostenere che le scuole rurali erano troppo costose e del tutto inutili per una regione in cui la stragrande maggioranza delle persone era costituita da coltivatori di [[Gossypium|cotone]] e di [[tabacco]]; non ebbero quindi alcuna visione di un futuro migliore per i residenti. Lo storico Franklin ha scoperto che le scuole furono meno efficaci di quanto avrebbero potuto essere perché
{{citazione|la povertà, l'incapacità degli Stati di riscuotere le tasse e l'inefficienza e la [[corruzione]] presente in molti luoghi hanno impedito il buon funzionamento delle scuole<ref>Franklin 139</ref>.}}
[[File:Educational separation in the US prior to Brown Map.svg|thumb|La [[segregazione scolastica negli Stati Uniti d'America]] nell'ambito dell'[[istruzione pubblica]] prima della sentenza ''[[Brown contro Board of Education]]'' (1954).]]
Dopo che la Ricostruzione bruscamente terminò nel 1877 i bianchi diedero il via ad un'operazione sistematica di privazione dei diritti appena acquisiti dai neri - il [[disaffrancamento degli afroamericani dopo l'Era della Ricostruzione]] - ed imposero le ''[[Leggi Jim Crow]]'', sottostimando costantemente le istituzioni nere, compreso anche il servizio scolastico.
 
Dopo la guerra i missionari provenienti dal Nord fondarono numerose [[accademie]] private e [[college]] per i liberti del Sud; ogni Stato inoltre fondò scuole statali, come la [[Alcorn State University]] (1871, una delle [[storiche università afroindiane]]) nel [[Mississippi]]. Le università produssero generazioni di insegnanti i quali si distinsero per essere parte integrante dell'educazione dei bambini afroamericani sottoposti alla [[segregazione razziale negli Stati Uniti d'America]]: alla fine del XIX secolo la maggior parte degli afroamericani era letterata.
 
Verso la fine del secolo il [[Governo federale degli Stati Uniti d'America|Governo federale]] istituì una legislazione sulla concessione di terre atta a fornire finanziamenti per l'[[istruzione superiore]]; appurando il fatto che i neri venivano esclusi dai sussidi territoriali per l'ammissione nei college nel 1890 insistette a che gli Stati meridionali istituissero "scuole superiori di Stato" per i neri tramite sovvenzioni se volevano continuare a ricevere i fondi per le loro scuole bianche già stabilite<ref>B. D. Mayberry, ''A Century of Agriculture in the 1890 Land Grant Institutions and Tuskegee University, 1890–1990'' (1992).</ref>.
[[File:John R. Lynch - Project Gutenberg eText 16158.jpg|thumb|left|Una foto di [[John Roy Lynch]].]]
Alcuni Stati classificarono i loro "college per negri" come istituti nati dalla concessione di terreni. L'ex membro dell'Assemblea congressuale [[John Roy Lynch]] (un afroamericano) avrà l'occasione di scrivere:
{{citazione|Vi sono molti Democratici liberali, leali ed influenti del Mississippi che sono fortemente favorevoli a far sì che lo Stato provveda all'educazione liberale di entrambe le razze<ref name="Lynch 1913">Lynch 1913.</ref>.}}
[[File:History of the colored race in America - containing also their ancient and modern life in Africa the origin and development of slavery in the Old World, and its introduction on the American continent (14760441774).jpg|thumb|Ritratti di [[Hiram Rhodes Revels]], [[James Thomas Rapier]], [[Blanche Bruce]], [[John Roy Lynch]] e [[Joseph Hayne Rainey]].]]
=== Sovvenzioni e pagamenti ferroviari ===
=== Politica fiscale ===
{| class="wikitable sortable plainrowheaders" style="width:75%; margin:1em auto 1em auto"
|+ Tassi d'imposta sulla proprietà statale durante la Ricostruzione
! Anno !! {{US-SC}} !! {{US-MS}}
 
|-
| 1869 || style="text-align:right;"|5 per mille (0.5%)|| style="text-align:right;"|1 per mille (0.1%) (il tasso più basso tra il 1822 e il 1898)
|-
| 1870 || style="text-align:right;"|9 per mille || style="text-align:right;"| 5 per mille
|-
| 1871 || style="text-align:right;"|7 per mille || style="text-align:right;"|4 per mille
|-
| 1872 || style="text-align:right;"|12 per mille || style="text-align:right;"|8,5 per mille
|-
| 1873 || style="text-align:right;"|12 per mille || style="text-align:right;"|12,5 per mille
|-
| 1874 || style="text-align:right;"|10,3/10,8 per mille || style="text-align:right;"|14 per mille (1.4%) "un tasso che praticamente equivaleva alla [[confisca (diritto penale)|confisca]]" (il più alto tra il 1822 e il 1898)
|-
| 1875 || style="text-align:right;"|11 per mille || style="text-align:right;"|
|-
| 1876 || style="text-align:right;"|7 per mille || style="text-align:right;"|
|-
| Fonti || style="text-align:right;"|[https://books.google.com/books?id=cxKP38rdvHkC&pg=PA2&dq=John+Schreiner+Reynolds,+Reconstruction+in+South+Carolina,&ei=GAvLRp-ZOYqa6gLS0N29Cg#PPA329,M1 J. S. Reynolds, ''Reconstruction in South Carolina, 1865–1877'' (Columbia, SC: The State Co., 1905), p. 329.]|| style="text-align:right;"|[https://books.google.com/books?id=Idw0AAAAIAAJ&pg=PA13&dq=Jacob+Harry+Hollander,+Studies+in+State+Taxation+with+Particular+Reference+to+the+Southern+States,&ei=hBDLRs23C4iS6wL4wqGCDw#PPA192,M1 J. H. Hollander,''Studies in State Taxation with Particular Reference to the Southern States'' (Baltimore: Johns Hopkins Press, 1900), p. 192.]
|}
 
== Conclusione ==
[[File:A Visit from the Old Mistress.jpg|thumb|''A Visit from the Old Mistress'' di [[Winslow Homer]] (1876).]]
=== Democratici sudisti ===
Mentre l'elemento [[Scalawag]] dei bianchi Repubblicani supportò le misure intraprese a favore del [[movimento per i diritti civili degli afroamericani (1865-1896)]] i [[bianchi americani]] conservatori nella generalità dei casi vi si opposero; alcuni giunsero fino al punto di appoggiare gli attacchi armati (del [[Ku Klux Klan]] e di altre organizzazioni segrete terroristiche) per sopprimere quello che considerarono il "[[potere nero]]"<ref>Marek D. Steedman, "Resistance, Rebirth, and Redemption: The Rhetoric of White Supremacy in Post-Civil War Louisiana," ''Historical Reflections'', Spring 2009, Vol. 35#1, pp. 97-103.</ref>.
 
Essi difesero le proprie azioni con autocoscienza entro il quadro di un discorso angloamericano di "resistenza contro il [[governo federale degli Stati Uniti d'America|Governo federale]] tirannico" e riuscirono a convincere ampiamente molti cittadini bianchi sulla "bontà" del loro operato in numerosi centri urbani<ref>Marek D. Steedman, "Resistance, Rebirth, and Redemption: The Rhetoric of White Supremacy in Post-Civil War Louisiana," ''Historical Reflections'', Spring 2009, Vol. 35#1, pp. 104-113.</ref>.
 
Gli oppositori della Ricostruzione formarono [[partiti politici]] di Stato, affiliati al [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Partito Democratico]] nazionale e spesso denominati complessivamente "Conservative party". Sostennero o in ogni caso tollerarono i gruppi paramilitari violenti come la [[White League]] nella [[Louisiana]] e le [[Red Shirts]] in [[Mississippi]], nella [[Carolina del Nord]] e nella [[Carolina del Sud]], che assassinarono i [[leadership|leader]] Repubblicani sia bianchi che [[afroamericani]] al momento dell'appuntamento elettorale.
 
Lo storico [[George C. Rable]] - professore emerito dell'[[Università dell'Alabama]]<ref name="ua.edu">{{cita web|url=https://history.ua.edu/faculty/george-c-rable/|titolo=George C. Rable}}</ref>, definì tali associazioni illegali "il braccio destro armato del Partito Democratico". Verso la metà degli anni 1870 i conservatori in generale e gli affiliati Democratici in particolare si erano oramai quasi del tutto allineati all'impostazione data dalla dirigenza nazionale Democratica la quale sosteneva con entusiasmo la loro causa, anche se il [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]] nazionale stava gradualmente perdendo interesse nei riguardi degli affari del Sud.
 
Lo storico [[Walter Lynwood Fleming]] da parte sua, associato alla [[Dunning School]] degli inizi del XX secolo, descrive la rabbia crescente che vissero i bianchi sudisti:
{{citazione|Le truppe militari dei negri, anche nel loro aspetto migliore, erano ovunque considerate offensive dai bianchi nativi... Il soldato negro, sfacciato in ragione della sua nuova libertà, della sua nuova uniforme e della sua nuova pistola, era molto più di quanto un temperamento meridionale poteva tranquillamente sopportare e pertanto i conflitti sorti per motivazioni razziali erano frequenti<ref>{{Cita libro|titolo=The Sequel of Appomattox: A Chronicle of the Reunion of the States|pagina=21|cognome=Fleming|nome=Walter L.|anno=1919|editore=Yale University Press|trasmissione=Chronicles of America series, vol. 32|città=New Haven|url=https://books.google.com/books?id=28pRdCs2I2AC&lpg=PP1&pg=PA21#v=onepage&q&f=false}}</ref>.}}
Spesso questi meridionali bianchi s'identificarono come un "Partito Conservatore" sui generis o "Partito Democratico e Conservatore" per distinguersi dai Democratici nazionali ed ottenere in tal maniera il sostegno dei vecchi ex membri del [[Partito Whig (Stati Uniti d'America)|Partito Whig]]. Queste formazioni inviarono i loro delegati alla Convention nazionale Democratica delle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1868|elezioni presidenziali del 1868]], mentre abbandonarono le proprie denominazioni separate tra il 1873 e il 1874<ref>Perman 1984, p. 6.</ref>.
 
La maggior parte dei membri bianchi sia della classe piantatrice/imprenditoriale che della classe contadina comune del Sud si contrapposero al suddetto "potere nero", ai [[Carpetbaggers]] e al dominazione del governo militare, cercando di ristabilire con la forza la supremazia del [[potere bianco]]. I Democratici nominarono anche alcuni afroamericani per ricoprire certi uffici politici e provarono a "rubare" altri neri alla parte avversa Repubblicana; quando tali tentativi volti a conglobare i neri fallirono i piantatori si unirono ai semplici contadini per soppiantare i governi Repubblicani vigenti<ref>[[T. Harry Williams]], ''An Analysis of Some Reconstruction Attitudes'', ''Journal of Southern History'' Vol. 12, No. 4 (November 1946), pp. 469-476 {{JSTOR|2197687}}.</ref>.
 
Assieme con i loro alleati d'affari dominarono la sedicente coalizione conservatrice che alla fine riuscirà a riprendere il controllo esecutivo-legislativo-giudiziario dell'intero [[profondo Sud]]. Utilizzarono prevalentemente la tecnica del [[paternalismo]] nei riguardi degli afroamericani, anche se si temette che avrebbero usato il potere riacquistato per aumentare le tasse e così rallentare ulteriormente lo sviluppo del [[business]]<ref>[[T. Harry Williams]], ''An Analysis of Some Reconstruction Attitudes'', ''Journal of Southern History'' Vol. 12, No. 4 (November 1946), pp. 477-486 {{JSTOR|2197687}}.</ref>.
 
Fleming descrisse a suo tempo i primi risultati ottenuti dal "movimento insurrezionale" come buoni e quelli successivi come misti (buoni e cattivi). Secondo l'autore (1907) il KKK:
{{citazione|Acquietò i negri, rese la vita e la proprietà più sicure, diede protezione alle donne, cessò le devastazioni incendiarie, costrinse i leader radicali a essere più moderati, fece lavorare meglio i negri, forzò il peggio dei leader radicali ad uscire dal paese e ha iniziato i bianchi sulla via per ottenere la supremazia politica<ref>Walter L. Fleming, ''Documentary History of the Reconstruction'' (1907), II, p. 328.</ref>.}}
Il risultato del male raggiunto, proseguì, venne dato dal fatto che gli elementi illegali presto infiltratisi:
{{citazione|Usavano l'organizzazione come un mantello per coprire i loro misfatti... il [[linciaggio]] com'è nelle abitudini di oggi [1907] è in gran parte dovuto a condizioni, sociali e legali, che nacquero e si svilupparono direttamente dalla Ricostruzione<ref>Fleming, ''Documentary History of the Reconstruction'' (1907), II, pp. 328–9.</ref>.}}
Gli storici successivi però hanno confutato una tale tesi facendo accuratamente rilevare che il picco del [[linciaggio negli Stati Uniti d'America]] si verificò verso la fine del XIX secolo, pertanto decenni dopo la fine della Ricostruzione e proprio mentre i bianchi stavano imponendo le ''[[Leggi Jim Crow]]'' oltre che il passaggio e l'approvazione di nuove ''Carte costituzionali'' statali indirizzate alla privazione dei [[diritti civili]].
 
I linciaggi furono usati a scopo intimidatorio e di controllo sociale, con una maggior frequenza associata alle tensioni economiche e all'insediamento della [[mezzadria]] e del [[cottimo]] stagionale più che per qualsiasi altra ragione. [[Ellis Paxson Oberholtzer]] (uno studioso del Nord) nel 1917 ebbe modo di spiegare:
{{citazione|Di oltraggi perpetrati contro gli ex schiavi del Sud ce n'erano in abbondanza. Le loro sofferenze erano molte. Ma anche gli uomini bianchi sono stati vittime di una violenza senza legge in tutte le parti del Nord e negli ultimi tra gli Stati "ribelli". Non passò una campagna politica senza lo scambio di proiettili, la rottura di teste con bastoni e pietre, il lancio di associazioni di club rivali. Quelli Repubblicani hanno marciato per le strade di [[Filadelfia]] tra i colpi di pistola e i mattoni, per salvare i negri dai selvaggi "ribelli" in [[Alabama]]... Il progetto di rendere degli elettori consapevoli gli uomini neri non era tanto posto in atto per la loro elevazione sociale quanto piuttosto per il desiderio vendicativo di un ulteriore punizione da infliggere ai bianchi del sud - per la conquista di uffici pubblici per i radicali e il trinceramento del partito al potere per molto tempo a venire sia nel Sud che nel paese in generale<ref>Oberholtzer, vol. 1, p. 485.</ref>.}}
Mentre la Ricostruzione proseguiva nel suo accidentato percorso i bianchi accompagnarono le scadenze elettorali con un tasso sempre più crescente di atti violenti nel tentativo di far scacciare i Repubblicani dai loro uffici e contemporaneamente sopprimere la concessione del [[diritto di voto]] agli afroamericani. Le vittime di tali atti criminali furono per la stragrande maggioranza persone di colore, come accadde nel corso del [[massacro di Colfax]] nel 1873. Subito dopo la soppressione federale del Klan durante la prima metà degli anni 1870 i gruppi di insorti bianchi cercarono accuratamente di evitare il conflitto aperto con le forze federali<ref>Trelease, ''White Terror''.</ref>.
 
Nella [[battaglia di Liberty Place]] avvenuta nel 1874 la White League entrò a [[New Orleans]] forte di 5.000 uomini in armi giungendo a sconfiggere le forze dell'ordine e persino la [[milizia]] ed arrivando ad occupare per tre giorni gli uffici federali con l'intento esplicito di rovesciare con un [[colpo di mano]] il [[governatore della Louisiana]] [[William Pitt Kellogg]] sottoposto a un lungo fuoco di fila di contestazioni; ma si ritirarono prima che le truppe federali inviate appositamente potessero dislocarsi<ref>McFeely (2002), ''Grant: A Biography'', pp. 420-421.</ref>.
 
Nessuno di questi rivoltosi fu mai processato. Le loro tattiche elettorali previdero violente intimidazioni nei riguardi degli aventi diritto al voto afroamericani e Repubblicani nel corso di tutta la [[campagna elettorale]], evitando il conflitto con l'[[United States Army]] e le forze miliziane statali, per poi ritirarsi completamente nel giorno delle elezioni. La reazione conservatrice proseguirà sia a Nord che a Sud; il movimento delle "white liners" per eleggere i candidati della supremazia bianca toccherà l'[[Ohio]] nel 1875<ref>McFeely (2002), ''Grant: A Biography'', pp. 421-422.</ref>.
 
=== Redeemers ===
==== Scissione Repubblicana ====
Già nel 1868 il [[presidente della Corte suprema degli Stati Uniti d'America|Presidente della Corte Suprema]] [[Salmon Portland Chase]], uno dei massimi leader Radical durante la [[guerra di secessione americana]] concluse dichiarando che:
{{citazione|Il [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]] aveva ragione nel non limitare, con le sue azioni di Ricostruzione, il diritto di suffragio ai bianchi; ma sbagliato nell'esclusione dal suffragio di certe classi di cittadini e di tutti gli incapaci di prestare il proprio giuramento retrospettivo, e sbagliato anche nell'instaurazione di governi militari dispotici per gli Stati e nell'autorizzare commissioni militari per il processo ai civili in tempo di pace. Doveva esserci il minimo governo militare possibile; nessuna commissione militare; nessuna classe esclusa dal suffragio; e nessun giuramento se non quello di fedele obbedienza e sostegno alla ''[[Costituzione degli Stati Uniti d'America|Costituzione]]'' e alle legislazioni vigenti, e di sincero attaccamento al governo costituzionale degli [[Stati Uniti d'America]]<ref>J. W. Schuckers, ''The Life and Public Services of Salmon Portland Chase'', (1874), p. 585; letter of May 30, 1868 to August Belmont.</ref>.}}
Nel 1872 la [[presidenza di Ulysses S. Grant]] si era oramai alienata un gran numero di Repubblicani, tra cui molti Radical, per colpa della [[corruzione]] dilagante che attraversò la sua amministrazione oltre che per l'uso fatto dei militari a sostegno di regimi di Stato radicali nel Sud. Gli oppositori, denominatisi "Liberal Republicans" inclusero tra le loro fila i fondatori del Partito che espressero il proprio sgomento per il fatto che il [[partito politico]] avesse ceduto di fronte alla corruzione<ref name="McPherson 1975">McPherson 1975.</ref>.
 
Vennero ulteriormente disgregati dalla continua violenza insorgente dei bianchi contro i neri nel Sud, in special modo nel corso di ogni ciclo elettorale, il che dimostrò che la [[guerra civile]] non si era affatto conclusa nel migliore dei modi e che i cambiamenti apportativi rimanevano quantomai fragili. I capi della dirigenza inclusero i direttori di alcuni dei giornali più potenti della nazione<ref name="McPherson 1975"/>.
 
Il senatore per il [[Massachusetts]] [[Charles Sumner]], amareggiato per la corruzione presente all'interno dell'amministrazione presidenziale, si unì alla nuova forza partitica la quale nominò come proprio candidato l'editore [[Horace Greeley]]; subito dopo anche i Democratici, molto mal organizzati in quell'occasione, finiranno con il sostenerlo. Il presidente [[incumbent]] [[Ulysses S. Grant]] compensò le defezioni verificatesi con nuovi acquisti tra i [[veterani]] dell'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]], grazie al forte sostegno della [[corrente politica]] degli "[[Stalwarts]]" (dipendente interamente dal suo [[patrocínio]]) ed anche dei Repubblicani del Sud<ref name="McPherson 1975"/>.
 
Vincerà con il 55,6% dei voti popolari contro il 43.8% ottenuto dal concorrente avversario. Il "Liberal Republican Party" scomparve poi immediatamente così come era apparso e molti suoi primi sostenitori - anche ex fautori dell'[[abolizionismo negli Stati Uniti d'America]] - abbandonarono vieppiù la causa della Ricostruzione<ref name="McPherson 1975"/>.
==== Frammenti di coalizione Repubblicana al Sud ====
In gran parte del Sud le tensioni di matrice politico-razziale non fecero che accumularsi all'interno della formazione Repubblicana nel mentre che subiva l'attacco concentrico proveniente dai Democratici. Nel 1868 gli esponenti Democratici georgiani, con il sostegno anche di alcuni tra gli stessi Repubblicani, espulsero tutti i 28 membri afroamericani dalla [[Camera dei rappresentanti della Georgia]] sostenendo che i neri potevano votare ma non entrare o rimanere in carica<ref>Stephen L. Vaughn, ed., ''Encyclopedia of American journalism'' (2007) p 441.</ref>.
 
Nella maggior parte degli Stati gli Scalawags più conservatori combatterono per acquisire il controllo pubblico contro i maggiormente radicali Carpetbaggers e i loro alleati neri. Gran parte dei 430 giornali Repubblicani del Sud entrarono nell'orbita d'influenza dei primi, laddove invece solamente il 20% fu concentrato nelle mani dei secondi. Gli uomini d'affari bianchi generalmente attuarono un [[boicottaggio]] nei riguardi dei fogli di stampa Repubblicani i quali poterono continuare a sopravvivere soltanto grazie al [[mecenatismo]] finanziario governativo<ref>Richard H. Abbott, ''For Free Press and Equal Rights: Republican Newspapers in the Reconstruction South'' (2004).</ref> .
 
Tuttavia nella battaglie sempre più aspre all'interno del Partito gli Scalawags solitamente persero posizioni; molti dei perdenti scontenti passarono al lato della barricata conservatrice o Democratica. Nel [[Mississippi]] la fazione conservatrice guidata dallo scalawag [[James Lusk Alcorn]] ([[governatore del Mississippi]] dal 1871 al 1872) venne decisamente sconfitta da quella Radical diretta dal carpetbagger [[Adelbert Ames]]. Il Partito vide così eroso il proprio consenso in modo costante, mentre molti scalawags lo abbandonarono, sostituiti da ben pochi nuovi arrivati<ref>Earl F. Woodward, "The Brooks and Baxter War in Arkansas, 1872–1874," ''Arkansas Historical Quarterly'' (1971) 30#4 pp. 315-326 {{JSTOR|40038083}}</ref>.
 
La contesa intra-Repubblicana più aspra si svolse nell'[[Arkansas]], dove le due arti armarono le proprie forze e si scontrarono nelle strade con veri e propri combattimenti e una conta finale stimata di più di 220 vittime<ref>[http://www.oldstatehouse.com/collections/history/brooksbaxter/brooksbaxter_arktimes.aspx Old State House history] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150407012606/http://www.oldstatehouse.com/collections/history/brooksbaxter/brooksbaxter_arktimes.aspx |date=2015-04-07 }}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.encyclopediaofarkansas.net/encyclopedia/entry-detail.aspx?entryID=2276|titolo=Brooks-Baxter War - Encyclopedia of Arkansas|autore=|sito=www.encyclopediaofarkansas.net}}</ref>: era la [[Guerra Brooks-Baxter]]. La fazione carpetbagger di [[Elisha Baxter]] alla fine prevalse contro quella di [[Joseph Brooks]] quando intervenne direttamente il governo federale, ma entrambe le parti risultarono gravemente indebolite tanto che ben presto i Democratici ripresero le redini del potere<ref>Earl F. Woodward, "The Brooks and Baxter War in Arkansas, 1872–1874," ''Arkansas Historical Quarterly'' (1971) 30#4 pp. 327-336 {{JSTOR|40038083}}</ref>.
 
Nel frattempo Stato dopo Stato i [[liberti]] presero a chiedere una quota partecipativa maggiore sulle assegnazioni degli uffici pubblici e del patrocinio, spremendo i loro alleati carpetbagger, ma non imponendo mai il numero equivalente alla proporzione della propria popolazione effettiva. Verso la metà degli anni 1870 "''le dure realtà della vita politica meridionale avevano insegnato la lezione che i costituenti neri dovevano essere rappresentati da funzionari neri''"<ref>Foner 537–41.</ref>.
 
La [[recessione]] finanziaria seguita al [[panico del 1873]] accrebbe la pressione sui governi della Ricostruzione, dissolvendone in larga parte i progressi fatti. Alla fine alcuni dei liberti più ricchi si unirono ai Democratici in quanto fortemente arrabbiati per il fallimento Repubblicano nell'aiutarli ad acquistare la terra<ref name="Foner 374–5" />.
 
Il Sud si trovava in una situazione di "scarsa riorganizzazione della produzione", solo il 10% del territorio louisiano era difatti aperto alla coltivazione ed il 90% della terraferma mississippiana non era sviluppata nelle aree lontane dal [[lungofiume]]; ma anche così stando le cose i liberti spesso non ebbero alcun diritto di poter iniziare una qualche attività lucrativa autonoma<ref name="Foner 374–5" />.
 
Sperarono in un primo tempo che il governo li avrebbe aiutati ad acquistare la terra che avrebbero dovuto rendere produttiva; solo la [[Carolina del Sud]] creò una ridistribuzione della terra istituendo una commissione fondiaria per il reinsediamento di circa 14.000 famiglie di schiavi liberati e alcune di bianchi poveri su terreni preventivamente acquistati dallo Stato<ref name="Foner 374–5">Foner 374–5.</ref>.
 
Sebbene storici come [[William Edward Burghardt Du Bois]] celebrassero l'istituzione di una "coalizione razziale" composta da bianchi e neri poveri, una situazione del genere si formò assai raramente in quegli anni. Scrivendo nel 1915 l'ex membro afroamericano della [[Camera dei rappresentanti (Stati Uniti d'America)]] [[John Roy Lynch]], ricordando la propria personale esperienza in qualità di leader della comunità nera nel [[Mississippi]], spiegò che:
{{citazione|Mentre gli uomini di colore non guardavano con favore a un'alleanza politica con i bianchi poveri, bisogna ammettere che, con pochissime eccezioni, quella classe di bianchi non cercava e non sembrava neppure desiderare una simile alleanza<ref name="Lynch 1915">Lynch 1915</ref>.}}
Lo stesso Lynch riferì poi che i poveri bianchi se la presero a male per la competizione sul lavoro dei liberti. Inoltre, i poveri bianchi:
{{citazione|A parte poche eccezioni, erano meno efficienti, meno capaci e meno conoscevano le questioni di stato e amministrazione governativa di molti degli ex schiavi ... Di regola, quindi, i bianchi che sono entrati nella leadership del partito repubblicano tra Il 1872 e il 1875 furono rappresentanti delle famiglie più importanti della terra<ref name="Lynch 1915"/>.}}
=== Panico del 1873 ===
=== New Departure ===
=== Violenze ===
Nel [[profondo Sud]] gli atti d'intimidazione e violenza crebbero in proporzione al sorgere di nuovi gruppi di "ribelli insurrezionalisti", tra cui si distinsero le [[Red Shirts]] nel [[Mississippi]], nella [[Carolina del Nord]] e nella [[Carolina del Sud]] e la [[White League]] in [[Louisiana]]. Il largamente contestato risultato elettorale in quest'ultimo Stato nel 1872 vide i candidati di entrambi gli schieramenti munirsi minacciosamente di armi assieme a loro più vicini sostenitori; questo mentre il conteggio dei suffragi si trovava ancora in corso di verifica.
 
Entrambi certificarono autonomamente la validità delle proprie liste per gli uffici municipali locali in molti luoghi, provocando un aumento delle tensioni; il decisivo supporto ottenuto direttamente dal [[Governo federale degli Stati Uniti d'America|Governo federale]] aiutò alla fine a certificare la vittoria per la carica di [[Governatore della Louisiana]] assegnandola all'esponente del [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]] [[William Pitt Kellogg]].
 
Le liste per gli uffici locali vennero attestate da ciascun concorrente. Nella zona rurale di Grant Parish (la [[Parrocchia di Grant]]) nella Valle del [[Red River (Mississippi)]] i [[liberti]], temendo un [[colpo di mano]] da parte del braccio armato del [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Partito Democratico]] nel tentativo di assicurarsi il pieno controllo del governo municipale, rafforzarono le proprie difese e asserragliandosi nel piccolo tribunale di [[Colfax (Louisiana)]] entro la fine di marzo del 1873. La [[milizia]] bianca si radunò a poche miglia di distanza al di fuori dell'insediamento: voci e paure di aggressioni preordinate abbondarono su entrambi i lati<ref>[[Nicholas Lemann]], ''Redemption: The Last Battle of the Civil War'', New York: Farrar, Straus & Giroux, Pbk. 2007, pp.&nbsp;15-17.</ref>.
 
[[William Ward]], un [[veterano di guerra]] [[afroamericano]] dell'[[Union Army]] nonché [[capitano]] della milizia, radunò la propria [[compagnia (unità militare)|compagnia]] a Colfax e si diresse verso l'edificio della [[magistratura]] occupato per ripristinare l'ordine. La [[domenica]] di [[Pasqua]], il 13 di aprile, i rivoltosi bianchi attaccarono i difensori del tribunale. Non venne mai alla luce con certezza l'identità di colui che per primo sparò contro uno dei [[leadership|leader]] bianchi dopo aver ricevuto l'offerta di arrendersi senza ulteriori spargimenti di sangue<ref>[[Nicholas Lemann]], ''Redemption: The Last Battle of the Civil War'', New York: Farrar, Straus & Giroux, Pbk. 2007, pp.&nbsp;17-19.</ref>.
[[File:Colfax Riot sign IMG 2401.JPG|thumb|Cartello indicatore storico commemorante il [[massacro di Colfax]] avvenuto nel 1873.]]
L'episodio fu il catalizzatore finale del caos che ne seguirà; al termine dei combattimenti rimarranno a terra 3 bianchi e non meno di 120-150 neri: altri 50 vennero fatti assassinare quella sera stessa mentre si trovavano detenuti come prigionieri in una situazione rimasta anch'essa largamente non chiarita. Il numero sproporzionato di morti afroamericani e la documentazione di corpi brutalizzati è la motivazione principale per cui gli storici contemporanei lo definiscono il [[massacro di Colfax]] piuttosto che "rivolta di Colfax", come era rimasto noto a livello locale.<ref>[[Nicholas Lemann]], ''Redemption: The Last Battle of the Civil War'', New York: Farrar, Straus & Giroux, Pbk. 2007, pp.&nbsp;19-21.</ref>.
 
Ciò segnò l'inizio di un'intensa attività a fini terroristici con aggressioni contro gli impiegati pubblici Repubblicani e i liberti in tutta la Louisiana, fino a sconfinare anche negli altri [[Stati federati degli Stati Uniti d'America|Stati federati]] confinanti. Il giudice T. S. Crawford e il [[procuratore distrettuale]] P. H. Harris del 12° distretto giudiziario vennero assassinati a cavallo in un agguato svoltosi l'8 ottobre del 1873, proprio mentre si stavano dirigendo verso l'aula del tribunale.
 
Una delle due vedove scrisse al [[Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d'America|Dipartimento di Giustizia]] che il marito gli venne assassinato perché era un uomo fedele all'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]] e "''degli sforzi fatti per schermare e proteggere chi ha commesso il crimine''". La violenza politica si rivelerà endemica in gran parte della Louisiana<ref>US Senate Journal January 13, 1875, pp.&nbsp;106–107.</ref>.
 
Nel 1874 le milizie bianche disperse si riunirono in vere e proprie [[organizzazioni paramilitari]] come la "White League", a partire dalle [[parrocchie civili]] della Red River Valley. La nuova struttura funzionò apertamente ed ebbe chiari obiettivi politici: innanzitutto il rovesciamento violento del predominio Repubblicano e la soppressione del voto nero.
 
I suoi "capitoli" s'insediarono resto in molte località rurali, ricevendo finanziamenti atti ad ottenere armi avanzate da uomini facoltosi. Nel [[massacro di Coushatta]] del 1874 la White League assassinò sei bianchi Repubblicani impegnati attivamente nella difesa dei [[diritti civili]] e da 5 a 20 testimoni neri appena fuori dai confini della cittadina di [[Coushatta (Louisiana)]], nella [[Parrocchia di Red River]]. Quattro delle vittime bianche erano imparentate col il deputato Repubblicano locale, che era sposato con una donna del luogo; in tre erano nativi della regione<ref>[http://www.neh.gov/news/humanities/2004-01/reconstruction.html Danielle Alexander, "Forty Acres and a Mule: The Ruined Hope of Reconstruction", ''Humanities'', January/February 2004, vol. 25/No. 1]. Retrieved 2008-04-14.</ref>.
 
Più tardi, sempre in quello stesso anno, la "Lega Bianca" compì un serio tentativo di spodestare il governatore Repubblicano Kellogg, riaccendendo in tal maniera una disputa la quale sembrava essersi in parte assopita dopo le elezioni del 1872. Circa 5.000 uomini armati si riunirono a [[New Orleans]] per coinvolgere e, se nel caso, sopraffare le forze della polizia metropolitana e delle milizie statali: un [[colpo di Stato]] che avrebbe dovuto condurre al potere [[John McEnery]]<ref>Foner, pag. 555.</ref>.
 
I [[terroristi]] bianchi riuscirono così ad occupare sia il municipio che l'aula parlamentare statale, ma prudentemente si ritirarono prima del sopraggiungere delle truppe federali di rinforzo. Kellogg aveva già richiesto urgentemente dei rinforzi e la [[Presidenza di Ulysses S. Grant]] alla fine rispose inviando truppe aggiuntive per cercare di reprimere la violenza diffusa in tutte le aree di [[piantagione]] lungo la Valle del Red River, a cui si aggiunsero ai 2.000 soldati già presenti<ref>Foner, pag. 556.</ref>.
 
Allo stesso modo le [[Red Shirts]], un altro gruppo paramilitare filo-razzista e spalleggiato dai Democratici, sorse nel 1875 tra il Mississippi e le due Caroline. Proprio come le associazioni ("rifle club") White League e White Liner, di cui 20.000 uomini appartennero alla sola Carolina del Nord, questi gruppi operarono come un autentico "''braccio militare armato del Partito Democratico''", intenzionato a ripristinare la "legalità suprematista" del [[potere bianco]]<ref name="George C. Rable 1984, p.132">George C. Rable, ''But There Was No Peace: The Role of Violence in the Politics of Reconstruction'', Athens: University of Georgia Press, 1984, p. 132.</ref>.
 
Sia i Democratici che molti Repubblicani del Nord concordarono sul fatto che il [[nazionalismo]] secessionista e lo [[schiavismo]] ad esso così strettamente associato fossero oramai morti e sepolti, gli obiettivi di guerra erano quindi stati pienamente raggiunti; pertanto un'ulteriore interferenza militare federale avrebbe rappresentato una violazione antidemocratica dei valori storici del [[repubblicanesimo]]<ref>Foner, cap. 11.</ref>.
 
La vittoria di [[Rutherford Hayes]] nelle arroventate elezioni per la carica di [[Governatore dell'Ohio]] nel 1875 indicò con chiarezza che la sua politica del "tanto meno" nei riguardi del Sud sarebbe rapidamente divenuta la linea nazionale Repubblicana, come difatti accadde quando conquistò la Nomination in vista delle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1876|elezioni presidenziali del 1876]]<ref>Foner, cap. 11.</ref>.
 
Una quantomai significativa esplosione di violenza accompagnò l'intera [[campagna elettorale]] del 1875 nel Mississippi, in cui le "Red Shirts" e i "Democratic rifle clubs" operando apertamente minacciarono o assassinarono abbastanza Repubblicani da far decidere le elezioni a proprio favore, con centinaia di morti afroamericani<ref>Foner, cap. 11.</ref>.
[[File:Gen. Adelbert Ames - NARA - 527085.jpg|thumb|[[Adelbert Ames]] in una foto di [[Mathew B. Brady]].]]
Il [[Governatore del Mississippi]], il [[Radical Repubblicans]] [[Adelbert Ames]], chiese al presidente Grant il ponto contrattacco delle truppe federali; questi inizialmente rifiutò, asserendo che l'[[opinione pubblica]] era stanca dei "perenni problemi del Sud". Ad Ames non rimase altro da fare che fuggire di nascosto dallo Stato mentre i Democratici s'impadronivano del potere<ref>Foner, cap. 11.</ref>.
 
Le campagne e le elezioni del 1876 furono contrassegnate da ulteriori omicidi e attacchi contro i Repubblicani in Louisiana, nelle due Caroline e in [[Florida]].
[[File:Hamburg cartoon.jpg|thumb|left|Illustrazione di ''[[Harper's Weekly]]'' che descrive il [[massacro di Hamburg]] avvenuto nel 1876.]]
Nella Carolina del Sud la stagione elettorale venne caratterizzata dall'esplosione di frodi e omicidi ai danni dei liberti; i terroristi delle Red Shirts sfilarono in parata con le armi in pugno dietro i candidati Democratici. Si compirono assassinii in massa di neri nel [[massacro di Hamburg]] prima e ad [[Ellenton]] subito dopo<ref>Nicholas Lemann, ''Redemption: The Last Battle of the Civil War'', New York: Farrar, Straus & Giroux, paperback, 2007, p. 174.</ref>.
 
Una stima storica dà in 150 il numero degli afroamericani uccisi nelle settimane immediatamente precedenti all'Election Day in tutta la Carolina del Sud; le Red Shirts riuscirono ad impedire quasi tutte le votazioni nere in due contee a maggioranza nera. Furono attive anche nella Carolina del Nord.
[[File:The Color Line Is Broken.png|thumb|Vignetta politica del 1877 di [[Thomas Nast]] che raffigura il controllo del [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Partito Democratico]] nel [[Solid South]].]]
 
=== Elezioni presidenziali del 1876 ===
{{vedi anche|Linciaggio negli Stati Uniti d'America#Privazione dei diritti civili e segregazione (1877-1917)}}
 
== Eredità e storiografia ==
L'interpretazione da dare all'Era della ricostruzione è stata oggetto di nutrite controversie. Quasi tutti gli storici sostengono che la Ricostruzione si è conclusa con un fallimento, ma per ragioni molto diverse tra loro.
 
La prima generazione di storici del Nord credette che gli ex confederati fossero niente più che dei "traditori" e che la [[presidenza di Andrew Johnson]] rappresentasse il loro naturale alleato che minacciava di annullare i risultati costituzionali dell'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]]. Negli anni 1880 tuttavia si cominciò a sostenere che [[Andrew Johnson]] e i suoi sostenitori non fossero stati colpevoli di [[Alto tradimento]], ma che bensì avessero commesso un errore assai grave nel rifiutare il ''[[XIV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XIV emendamento]]'' e nel preparare il terreno per la Ricostruzione Radicale<ref>Fletcher M. Green, "Walter Lynwood Fleming: Historian of Reconstruction," ''The Journal of Southern History'', Vol. 2, No. 4 (November 1936), pp. 497–521.</ref>.
[[File:Booker T Washington retouched flattened-crop.jpg|thumb|Foto di [[Booker T. Washington]].]]
Il leader del [[movimento per i diritti civili degli afroamericani (1896-1954)]] [[Booker T. Washington]], cresciuto nella [[Virginia Occidentale]] durante gli anni della Ricostruzione, concluderà in seguito che "''l'esperimento di Ricostruzione nella [[Democrazia]] razziale è fallito perché è iniziato alla fine sbagliato, sottolineando i mezzi politici e gli atti dei [[diritti civili]] piuttosto che i mezzi economici e l'autodeterminazione''"<ref>Louis R. Harlan, ''Booker T. Washington in Perspective'' (1988), p. 164; A. A. Taylor, 'Historians of the Reconstruction,' ''The Journal of Negro History'', Vol. 23, No. 1 (January 1938), pp. 16–34.</ref>.
[[File:History class at Tuskegee.jpg|thumb|left|Lezione di storia alla [[Tuskegee University]] nel 1905.]]
 
La sua soluzione fu quella di concentrarsi sulla costruzione dell'[[infrastruttura]] economica della comunità nera, in parte a partire dalla sua [[leadership]] proprio nel Sud con la [[Tuskegee University]].
 
=== Dunning School: 1900-1920 ===
La [[Dunning School]] fu formata presso il dipartimento di storia della [[Columbia University]] sotto il professor [[William Archibald Dunning]].
 
I suoi ricercatori analizzarono la Ricostruzione come un fallimento subito dopo il 1866 e questo per diversi motivi. Sostennero che il [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]] aveva tolto la [[libertà]] e i diritti spettanti ai bianchi qualificati per consegnarli ai neri non qualificati che venivano ingannati dagli "[[scalawag]]" e dai "[[carpetbagger]]" corrotti.
 
Come ebbe modo di osservare [[Thomas Harry Williams]] (che fu uno dei critici più acuti della scuola), i suoi storici hanno descritto l'Era in termini molto duri:
{{citazione|La Ricostruzione fu una battaglia tra due estremi contrapposti: i Democratici "buoni", come il gruppo che comprendeva la stragrande maggioranza dei bianchi, sostenitori di un governo decente e di una supremazia razziale, contro i Repubblicani "cattivi", i [[negro|negri]], i truffatori stranieri calati dal Nord e i "rinnegati", rimasti in piedi grazie ad un sistema di governo disonesto e ad ideali "alieni" (l'uguaglianza razziale). Questi autori hanno scritto e inneggiato letteralmente in termini di segregazione tra bianco e nero<ref>T. Harry Williams, 'An Analysis of Some Reconstruction Attitudes,' ''Journal of Southern History'' Vol. 12, No. 4 (November 1946), pp. 469–486 {{JSTOR|2197687}} quote at p. 473</ref>.}}
 
=== Revisionisti ===
=== Storici afroamericani ===
Lo studioso nero [[William Edward Burghardt Du Bois]] nella sua voluminosa opera intitolata ''[https://books.google.com/books?id=Nt5mglDCNHEC&printsec=frontcover&dq=du+bois&hl=en&sa=X&ei=Q-PrUuvSMIu0sQT55oGwDg&ved=0CEkQ6AEwBjgK#v=onepage&q=du%20bois&f=false Black Reconstruction in America, 1860-1880]'' e fatta pubblicare nel 1935 confrontò i risultati ottenuti in tutti gli [[Stati federati degli Stati Uniti d'America|Stati federati]] interessati per poter delineare gli scopi raggiunti dalle Assemblee generali legislative della Ricostruzione, oltre che per sottoporre a confutazione le affermazioni sul vasto controllo afroamericano sui relativi governatorati statali.
 
Fece rilevare e dimostrò gli effettivi contributi dati nel settore dell'[[istruzione pubblica]], nelle istituzioni caritative e sociali e soprattutto nel [[suffragio universale]] come alcuni tra i risultati più importanti ottenuti, notando anche l'attiva collaborazione dei bianchi in tali cause.
 
Non mancò di sottolineare però anche il fatto che i bianchi beneficiarono maggiormente dei diversi accordi finanziari stipulati, inserendone gli eccessi nella prospettiva delle conseguenze della [[guerra civile]]. Notò inoltre che nonostante le ripetute denunce da parte del [[razzismo negli Stati Uniti d'America|razzismo statunitense bianco]] diversi [[Stati Uniti meridionali]] mantennero le proprie ''Carte costituzionali'' redatte nel corso della Ricostruzione per quasi un quarto di secolo prima del ripristino legale della [[segregazione razziale negli Stati Uniti d'America]].
 
Nonostante abbia ricevuto recensioni assai lusinghiere tutto il suo lavoro venne largamente ignorato dagli storici bianchi del suo tempo.
[[File:John Hope Franklin.png|thumb|Foto di [[John Hope Franklin]].]]
=== Neo-abolizionisti ===
Nel corso degli anni 1960 cominciarono ad emergere gli storici cosiddetti neo-abolizionisti guidati da [[John Hope Franklin]], [[Kenneth Milton Stampp]], [[Leon Litwack]] ed [[Eric Foner]]. Influenzati dal [[movimento per i diritti civili degli afroamericani]] giungeranno rapidamente a respingere in blocco la [[Dunning School]], trovando invece molto da lodare nella Ricostruzione intrapresa dai [[Radical Repubblicans]].
 
Foner, il principale e più autorevole sostenitore di un tale punto di vista, sostenne che l'opera di Ricostruzione non venne mai veramente completata e che una "Seconda Ricostruzione" risultava anzi essere quantomai necessaria nel tardo XX secolo per poter tentare di realizzare l'obiettivo della piena [[uguaglianza sociale]] degli afroamericani. I neo-abolizionisti seguirono i revisionisti nel minimizzare sia la gravità della [[corruzione]] che gli sprechi creati dai governi Repubblicani statali messi al potere, asserendo che non era poi per nulla peggiore di quella esistente a [[New York]] per opera di [[William M. Tweed]]<ref>Williams, 469; Foner p. ''xxii''.</ref>.
 
Non mancarono invece di far sottolineare che la veloce soppressione dei [[diritti civili]] - con il [[disaffrancamento degli afroamericani]] - fu uno scandalo ben peggiore ed una grave corruzione dell'ideale del [[Bene (filosofia)|Bene]] dato [[Repubblicanesimo]] americano. Asserirono quindi che la tragedia della Ricostruzione non fu il suo fallimento in quanto i neri non si dimostrarono essere in grado e all'altezza di governare - specialmente perché non dominarono mai alcun governo statale - ma fallì in quanto proprio i bianchi crearono un "movimento insurrezionalista" con il preciso intento di riaffermare la supremazia del [[potere bianco]]<ref name="Glenn Feldman 2004, pp. 135–136">Glenn Feldman, ''The Disfranchisement Myth: Poor Whites and Suffrage Restriction in Alabama'', Athens: University of Georgia Press, 2004, pp.&nbsp;135–136.</ref>.
 
Le Assemblee statali bianche dominate dalle [[élite (sociologia)|élite]] fecero approvare tra il 1890 e il 1908 delle nuove ''Carte costituzionali'' le quali di fatto imposero l'[[interdizione legale]] nei confronti di una vasta fetta della loro popolazione, impedendo innanzi tutto alla maggior parte degli afroamericani e di molti poveri bianchi di usufruire del loro [[diritto di voto]]. Questa privazione colpì milioni di persone per più di 60 anni chiudendole al di fuori di un qualsiasi processo politico praticamente in tutti gli [[Stati Uniti meridionali]]<ref>[http://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=224731 Richard H. Pildes, "Democracy, Anti-Democracy, and the Canon", ''Constitutional Commentary'', Vol. 17, 2000, p. 27]. Retrieved 2008-03-15.</ref>.
 
Il ristabilimento violento della supremazia bianca significò che entro l'arco di un decennio gli afroamericani finirono con il venire esclusi dai governi locali, statali e federali del [[profondo Sud]] e non solo. La mancanza di rappresentanza volle dire che furono trattati come cittadini di seconda classe, con scuole e servizi costantemente sotto-finanziati in società sempre più radicalmente segregate, con una rappresentanza pari a zero nei [[Grand jury]] (Jury duty o Jury service nei procedimenti legali) e nelle altre forze dell'ordine oltre che fortemente parziali e distorte in altre legislazioni.
 
Tale stato di cose proseguì fino alla seconda metà del XX secolo; solamente con l'approvazione della ''[[Civil Rights Act (1964)]]'' e della ''[[Voting Rights Act]]'' dell'anno seguente volute dalla [[presidenza di Lyndon B. Johnson]] la legge segregazionista venne definitivamente messa al bando e il suffragio afroamericano fu davvero ripristinato dopo quasi un secolo: un momento storico che a volte viene definito come "Seconda Ricostruzione".
 
Nel 1990 Foner concluse che, strettamente dal punto di vista dell'afroamericano, "''la rima Ricostruzione dev'essere giudicata un fallimento''"<ref>Foner, ''A Short History of Reconstruction'' (1990), p. 255. Foner adds, "What remains certain is that Reconstruction failed, and that for blacks its failure was a disaster whose magnitude cannot be obscured by the accomplishments that endured." p. 256.</ref>; affermò che si trattò sicuramente di un "''esperimento nobile ance se assai imperfetto, il primo tentativo d'introdurre un'autentica [[democrazia]] inter-razziale negli [[Stati Uniti d'America]]''"<ref name="Foner 2009"/> . Secondo la sua visione del fatti tra i molti fattori che contribuirono al fallimento finale vanno inclusi:
* la mancanza di un'agenzia federale permanente specificamente progettata per l'applicazione dei diritti civili;
* le sentenze decise dalla [[Corte suprema degli Stati Uniti d'America|Corte Suprema]] guidata da [[Morrison Remick Waite]] (la [[Corte Waite]] 1874-1888) le quali smantellarono la precedente legislazione del [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]] sui diritti civili;
* il ristabilimento economico dei coltivatori bianchi conservatori del Sud a partire dal 1877.
Lo storico [[William Shield McFeely]] ha cercato da par suo di spiegare che sebbene gli emendamenti costituzionali e la legislazione sui diritti civili nel merito fossero indubbiamente dei risultati notevoli, non venne poi creata alcuna agenzia federale permanente il cui scopo fosse la loro applicazione<ref>Although Grant and Attorney General Amos T. Akerman set up a strong legal system to protect African Americans, the Department of Justice did not set up a permanent Civil Rights Division until the [[Civil Rights Act of 1957]]. McFeely (2002), ''Grant: A Biography'', pp. 372–373; 424, 425.</ref>.
 
I lavori più recenti ad opera di Nina Silber, [[David William Blight]], Cecelia O'Leary, Laura Edwards, LeeAnn Whites e Edward J. Blum hanno incoraggiato una maggior attenzione da dare ai temi eminentemente razziali, alla [[religione]] e alle questioni di [[genere (scienze sociali)|genere]], spingendo al contempo la fine effettiva della Ricostruzione con lo scadere del XIX secolo; mentre da parte loro le monografie di Charles Reagan Wilson, Gaines Foster, W. Scott Poole e Bruce Baker hanno finito con l'offrire ulteriori punti di vista sul [[mito della causa persa confederata]] nell'intero Sud<ref>Bruce E. Baker, ''What Reconstruction Meant: Historical Memory in the American South'' (2007); Thomas J. Brown, ed. ''Reconstructions: New Perspectives on the Postbellum United States'' (2008).</ref>.
=== Ruolo economico razziale ===
=== La questione del fallimento ===
La Ricostruzione viene ampiamente considerata un fallimento, sebbene la ragione di ciò rimanga controversa e fonte di dibattito.
* La [[Dunning School]] per prima considerò inevitabile l'insuccesso poiché ritenne che il [[diritto di voto]] e/o il mantenere un qualche incarico da parte degli afroamericani a scapito dei bianchi costituisse una violazione del fondamento del [[repubblicanesimo]].
* Una seconda scuola vide essenzialmente la ragione del fallimento come una mancanza di efficacia dei Repubblicani del Nord nel garantire i diritti politici ai neri.
* Una terza scuola incolpò l'incapacità nel concedere la terra ai [[liberti]], di modo che potessero costruirsi una base economica e quindi anche di potere pubblico.
* Una quarta vede la ragione principale come la totale incapacità sia federale che statale di sopprimere efficacemente la violenza razzista sudista quando questa cercò l'inversione del rapporto di forza economico negando e abolendo le possibilità autonome di guadagno per i neri. Etcheson (2009) a tale riguardo sottolinea fortemente la "''violenza che ha schiacciato le aspirazioni nere e l'abbandono da parte dei bianchi del Nord dei Repubblicani del Sud''"<ref>See Vernon Burton, 'Civil War and Reconstruction,' in William L. Barney (ed.), ''A Companion to 19th-century America'' (2006), pp. 54–56.</ref>.
 
Lo stesso autore ha poi scritto anche che è assai difficoltoso vedere la Ricostruzione "''come se si concludesse in qualsiasi cosa che non fosse il fallimento''"<ref>Nicole Etcheson, "Reconstruction and the Making of a Free-Labor South," ''Reviews in American History'', Vol. 37, No. 2, June 2009.</ref>, aggiungendo:
{{citazione|[[William Edward Burghardt Du Bois]] catturò bene quel fallimento quando scrisse in "Black Reconstruction in America" (1935): "Lo schiavo si liberò, rimase un breve momento al sole, poi tornò indietro verso la schiavitù".}}
Altri storici rimarcano l'incapacità di incorporare pienamente gli unionisti del Sud entro la più ampia coalizione Repubblicana. Derek W. Frisby dichiara che "''"la Ricostruzione non ha apprezzato le sfide dell'Unionismo del Sud e non ha invece inglobato questi fedeli sudisti in una strategia che avrebbe potuto influire positivamente sul carattere della pace appena raggiunta''"<ref>Frisby, 'A Victory Spoiled: West Tennessee Unionists during Reconstruction,' in Paul Cimballa, ed., ''The Great Task Remaining Before Us: Reconstruction as America's Continuing Civil War '' (2010), p. 9.</ref>.
 
Lo storico Donald R. Shaffer sostiene che gli utili ottenuti dagli afroamericani nel corso degli anni della Ricostruzione non furono mai completamente azzerati né tantomeno estinti; la legalizzazione del [[matrimonio]] e della [[famiglia]] afroamericana oltre che l'indipendenza delle Chiese nere dalle denominazioni confessionali bianche furono una fonte di forza durante la lunga era delle ''[[Leggi Jim Crow]]''.
 
La Ricostruzione non venne quindi mai dimenticata all'interno della comunità nera, rimanendo anzi una forte fonte d'ispirazione; infine il sistema della [[mezzadria]] conferì ai neri una notevole quantità di libertà rispetto ai tempi della [[schiavitù negli Stati Uniti d'America]]<ref name=Zuczek_EOTRE_A-L>Zuczek (2006), Encyclopedia of the Reconstruction Era, A-L, pp. 20, 22.</ref>.
 
Nel 2014 tuttavia lo storico Mark Summers ha dichiarato che la questione del fallimento o meno dovrebbe venie considerata pi dal punto di vista degli obiettivi di guerra; in quel caso, egli argomenta:
{{citazione|Se noi vediamo lo scopo della Ricostruzione come l'assicurarsi che gli obiettivi principali della guerra si potessero realizzare, di un'[[Unione (guerra di secessione americana)]] tenuta insieme per sempre, di un Nord e di un Sud in grado di lavorare insieme, di una [[schiavitù]] estirpata e delle rivalità di sezione/settarie confinate, del bando permanente della paura dei grandiosi appelli alla superiore sovranità statale appoggiata dalla forza armata, ecco che la Ricostruzione assomiglia a quello che è effettivamente stata, un successo duraturo anche se quasi completamente incompreso<ref>{{cite book|author=Mark Wahlgren Summers|title=The Ordeal of the Reunion: A New History of Reconstruction|url=https://books.google.com/books?id=2-1wBAAAQBAJ&pg=PA4|year=2014|publisher=University of North Carolina Press|page=4}}</ref>.}}
=== Nella cultura di massa ===
Il giornalista [[Joel Chandler Harris]], scrivendo come "Joe Harris" per l'"Atlanta Constitution" (soprattutto dopo la Ricostruzione), ha cercato di promuovere la riconciliazione razziale e regionale già alla fine del XIX secolo.
[[File:The Americana; a universal reference library, comprising the arts and sciences, literature, history, biography, geography, commerce, etc., of the world (1908) (14596450959).jpg|thumb|Foto di [[Henry Woodfin Grady]].]]
Sostenne la visione di [[Henry Woodfin Grady]] di un "[[Nuovo Sud]]" durante il periodo che lo vide come redattore (dal 1880 al 1889); Harris scrisse molti [[editoriali]] incoraggiando l'accettazione da parte del Sud delle mutate condizioni e di una qualche influenza del Nord, sebbene affermò anche che avrebbe dovuto procedere sotto la linea suprematista del [[potere bianco]]<ref>Wayne Mixon, ‘Joel Chandler Harris, the Yeoman Tradition, and the New South Movement.’ ''Georgia Historical Quarterly'' 61#4 (1977): 308–317. [https://www.jstor.org/stable/40580412 in JSTOR]</ref>.
 
Nell'ambito della letteratura popolare due romanzi dell'inizio del XX secolo opera di [[Thomas Frederick Dixon]], ''The Clansman: A Historical Romance of the Ku Klux Klan'' (1905) e ''The Leopard's Spots'' (1902) sviluppò l'idea della "resistenza bianca" alla [[coercizione]] nordista/negra, propagandando l'azione vigilante promossa ed intrapresa dal [[Ku Klux Klan]]<ref>Maxwell Bloomfield, ‘Dixon’s “The Leopard’s Spots”: A Study in Popular Racism.’ ''American Quarterly'' 16.3 (1964): 387–401. [http://scholarship.law.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1864&context=scholar online]</ref>.
{{vedi anche|Storia del Ku Klux Klan#Secondo KKK: 1915-44|Linciaggio negli Stati Uniti d'America#Dalla prima alla seconda guerra mondiale}}
[[David Wark Griffith]] adatterà ''The Clansman'' di Dixon per lo schermo del suo film anti-repubblicano ''[[Nascita di una nazione]]'' (1915) stimolando in tal modo la formazione della 2ª versione del KKK targata XX secolo.
 
Molti altri autori hanno donato di un'aura intrisa di [[romanticismo]] la cosiddetta "benevolenza della schiavitù" e il mondo dell'[[élite (sociologia)|élite]] terriera delle [[piantagioni]] antebelliche in memorie e storie pubblicate tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo; mentre le "United Daughters of the Confederacy" promossero opere di donne risultate poi assai influenti in questo campo<ref name="Gardner">
[https://books.google.com/books?id=-xG7Dfsxya8C&dq=Sara+Pryor&q=Sara+Rice+Pryor#v=onepage&q=Sara%20Pryor&f=false Sarah E. Gardner, ''Blood And Irony: Southern White Women's Narratives of the Civil War, 1861–1937''], University of North Carolina Press, 2006, pp. 128–130.</ref>.
 
== Riepilogo ==
{| class="wikitable sortable"
|-
! Ricostruzione in ciascuno degli<br />[[Stati federati degli Stati Uniti d'America|Stati federati]] del [[Profondo Sud]] !! Dichiarazione<br /> di secessione !! Ammissione agli <br />[[Stati Confederati d'America]] !! Rientro<br />nel [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]] !! Ritorno al potere<br /> del [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Partito Democratico]]
|-
| {{US-SC}} || 20 dicembre 1860 || 4 febbraio 1861 || 0 luglio 1868 || 11 aprile 1877
|-
| {{US-MS}} || 9 gennaio 1861 || 4 febbraio 1861 || 23 febbraio 1870 || 4 gennaio 1876
|-
| {{US-FL}} || 10 gennaio 1861|| 4 febbraio 1861 || 25 giugno 1868 || 2 gennaio 1877
|-
| {{US-AL}} || 11 gennaio 1861 || 4 febbraio 1861 || 14 luglio 1868 || 16 novembre 1874
|-
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|}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
=== Fonti primarie ===
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* [[Walter L. Fleming|Fleming, Walter L.]] ''Documentary History of Reconstruction: Political, Military, Social, Religious, Educational, and Industrial'' 2 vols (1906). Presents a broad collection of primary sources; vol. 1 on national politics; vol. 2 on states [https://books.google.com/books?id=1OoLAAAAIAAJ&dq vol. 2 online.]
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* Palmer, Beverly Wilson, ed. ''The Selected Letters of Charles Sumner'', 2 vols (1990); vol. 2 covers 1859–74.
* [[James Shepherd Pike|Pike, James Shepherd]] [http://www.hti.umich.edu/cgi/t/text/text-idx?c=moa;idno=AFK4119.0001.001 ''The prostrate state: South Carolina under negro government'' (1874)]
* [[Whitelaw Reid|Reid, Whitelaw]] [http://www.hti.umich.edu/cgi/t/text/text-idx?c=moa;idno=AFJ8942.0001.001 ''After the war: a southern tour, May 1, 1865 to May 1, 1866.'' (1866)] by Republican editor.
* Smith, John David, ed. ''We Ask Only for Even-Handed Justice: Black Voices from Reconstruction, 1865–1877'' (University of Massachusetts Press, 2014). xviii, 133 pp
* Sumner, Charles [http://cdl.library.cornell.edu/cgi-bin/moa/moa-cgi?notisid=ABK2934-0012-69 ‘Our Domestic Relations: or, How to Treat the Rebel States’ ''Atlantic Monthly'' September 1863], early abolitionist manifesto.
{{Refend}}
=== Fonti secondarie ===
{{Refbegin|3}}
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* [https://web.archive.org/web/20070409003247/http://blackhistory.harpweek.com/ ''Harper’s Weekly''] leading New York news magazine; pro-Radical
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* [http://www.gilderlehrman.org/teachers/module11/mod_primary.html Primary sources from Gilder-Lehrman collection]
* ''The New York Times'' daily edition online through ProQuest at academic libraries
 
== Voci correlate ==
{{div col}}
* [[Cronologia degli eventi principali che hanno portato alla guerra di secessione americana]]
* [[Diritto degli Stati Uniti d'America]]
* [[Diritti umani negli Stati Uniti d'America]]
* [[Femminismo negli Stati Uniti d'America]]
* ''[[Leggi contro la mescolanza razziale negli Stati Uniti d'America]]''
* ''[[Leggi Jim Crow]]''
* [[Linciaggio negli Stati Uniti d'America]]
* [[Movimento per i diritti civili degli afroamericani (1865-1896)]]
* [[Movimento per i diritti civili degli afroamericani (1896-1954)]]
* [[Movimento per il controllo delle nascite negli Stati Uniti d'America]]
* [[Razzismo negli Stati Uniti d'America]]
* [[Segregazione razziale negli Stati Uniti d'America]]
* [[Presidenza di Abraham Lincoln]]
* [[Presidenza di Andrew Johnson]]
* [[Presidenza di Ulysses S. Grant]]
* [[Presidenza di Rutherford Hayes]]
* [[Storia degli Stati Uniti d'America (1865-1918)]]
* [[Storia del Ku Klux Klan]]
* [[Storia delle donne negli Stati Uniti d'America]]
* [[Storia del Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)]]
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [https://en.wikisource.org/wiki/The_New_International_Encyclop%C3%A6dia/Reconstruction Scheda su Wikisource]
* Formation sul canale You Tube [[Vevo]] di Beyonce [https://www.youtube.com/watch?v=WDZJPJV__bQ]
* [https://www.pbs.org/wgbh/amex/reconstruction/index.html ''Reconstruction: The Second Civil War''] 2004 PBS film and transcript connecting the replacement of civil rights with segregation and disfranchisement at the end of 19th-century during the Jim Crow Era.
{{Beyoncé}}
* [http://tigger.uic.edu/~rjensen/recon.htm Guide to Reconstruction History] links to primary and secondary sources
{{Portale|musica}}
* [https://www.pbs.org/wgbh/amex/reconstruction/activism/sf_rights.html PBS' American Experience: Reconstruction] Historians Eric Foner, David Blight and Ed Ayers discuss “Civil Rights During Reconstruction”
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