Dossobuono e John Leslie (fisico): differenze tra le pagine

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{{Bio
{{Divisione amministrativa
|Titolo = Sir
|Nome=Dossobuono
|Nome ufficiale= John
|Cognome = Leslie
|Panorama=Chiesa Parrochiale di Dossobuono.jpg
|Sesso = M
|Didascalia=La chiesa di Dossobuono.
|GiornoMeseNascita = 18 aprile
|Stemma=
|AnnoNascita = 1766
|Stato=ITA
|GiornoMeseMorte = 3 novembre
|Grado amministrativo=4
|AnnoMorte = 1832
|Divisione amm grado 1=Veneto
|Attività = matematico
|Divisione amm grado 2=Verona
|Attività2 = fisico
|Divisione amm grado 3=Villafranca di Verona
|Nazionalità = scozzese
|Latitudine gradi=45
|PostNazionalità = noto per la sua ricerca sul calore
|Latitudine minuti=23
|Immagine = Sir John Leslie by Sir John Steell.jpg
|Latitudine secondi=47
|Didascalia = Sir John Leslie di Sir John Steell
|Latitudine NS=N
|Longitudine gradi=10
|Longitudine minuti=54
|Longitudine secondi=45
|Longitudine EW=E
|Superficie=
|Note superficie=
|Abitanti=6370
|Note abitanti=
|Aggiornamento abitanti=2007
|Codice postale=37062
|Codice catastale=
|Nome abitanti=dossobonesi
|Patrono=[[santa Maria Maddalena]]
|Festivo=
}}
'''Dossobuono''' (''Dossobon'' in [[lingua veneta|veneto, ''IPA: doso'bon'']]) è la più popolosa frazione del comune di [[Villafranca di Verona]], in [[provincia di Verona]], con oltre 6.000 abitanti. Posto a circa metà strada fra [[Verona]] e Villafranca, ha conosciuto in questi ultimi anni un notevole sviluppo urbanistico.
 
Leslie ha fornito il primo resoconto moderno di [[Capillarità|azione capillare]] nel 1802<ref>{{cite journal|last1=Leslie|first1=John|title=On capillary action|journal=Philosophical Magazine|date=1802|volume=14|pages=193–205|url=https://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=pst.000068484644;view=1up;seq=205|series=1st series}}</ref> e ha congelato l'acqua utilizzando una [[Pompa a vuoto|pompa ad aria]] nel 1810, ottenendo così la prima produzione artificiale di ghiaccio.
==Storia==
=== Il medioevo ===
La prima documentazione storica che riguarda questa località si trova in una [[pergamena]], conservata all'[[Archivio di Stato (Italia)|Archivio di Stato]] di Verona, e risale all'anno [[1037]], quando tre cittadini di Verona, rispettivamente di [[legge salica]], di [[diritto romano]] e di [[legge longobarda]], fecero dono all'[[abbazia di Nonantola]] di una pezza di terra aratoria e prativa nel fondo detto ''Puviliano'', nella località chiamata ''Dossobono''.
Altri documenti successivi confermano per il medioevo la presenza di una domus dei [[Templari]], e di proprietà fondiarie appartenenti alla famiglia [[Dal Verme]], al monastero di S. Domenico, all'ospedale di S. Giacomo alla Tomba.
Nel [[1311]] vi è notizia della costruzione di una chiesa, dedicata a S. [[Maria Maddalena]], su un terreno appartenente alla chiesa cittadina di S. Nicolò, terreno che sarà acquistato nel secolo XV dalla famiglia Vertua.
 
Nel 1804 sperimentò il calore radiante usando un [[cubo]] riempito con acqua bollente. Un lato del cubo è composto da un metallo lucidissimo, due di metallo opaco ([[rame]]) e un lato verniciato di nero. Egli mostrò che la radiazione era maggiore dal lato nero e trascurabile dal lato lucido. L'apparecchio è conosciuto come [[cubo di Leslie]].
=== Secolo XVI ===
È però a partire dal 1500 che le notizie sul territorio divengono più copiose e continuative. Una fonte importante sono infatti i verbali delle [[visita pastorale|visite pastorali]] che i vescovi di [[diocesi di Verona|Verona]] facevano periodicamente a tutte le chiese del territorio.
 
== Primi anni di vita ==
La prima visita documentata, a cura del vescovo [[Gian Matteo Giberti]], alla chiesa di S. Maria Maddalena risale al 1526 quando dipendeva ancora dalla [[pieve]] di S. Pietro di Villafranca, dipendenza durata fino al 1585 quando venne eretta in parrocchia con circa 150 abitanti. Facevano infatti riferimento a questa chiesa le contrade della Maddalena, della Torre, di Dossobuono, di Calzoni e di Caselle.
Leslie, figlio di Robert Leslie, [[falegname]] ed [[Ebanisteria|ebanista]], e di sua moglie Anne Carstairs, è nato a [[Lower Largo]] nella contea di [[Fife]]<ref>{{cite book|title=Biographical Index of Former Fellows of the Royal Society of Edinburgh 1783 – 2002|date=July 2006|publisher=The Royal Society of Edinburgh|isbn=0 902 198 84 X|url=https://www.royalsoced.org.uk/cms/files/fellows/biographical_index/fells_indexp2.pdf}}</ref> dove ha ricevuto la sua prima educazione proseguita poi a [[Leven]]. Nel suo tredicesimo anno, incoraggiato da amici che già allora avevano notato la sua attitudine per le scienze matematiche e fisiche, entrò all'[[Università di St. Andrews|Università di St Andrews]]. Terminato il corso di laurea nel 1784, ha intrapreso studi teologici presso l'[[Università di Edimburgo]], senza conseguire la laurea.
 
Tra il 1788 e il 1789 trascorse più di un anno come [[precettore]] privato in una famiglia virginiana, e dal 1791 alla fine del 1792 tenne un analogo incarico a Etruria, nello [[Staffordshire]], con la famiglia di [[Josiah Wedgwood]], impiegando il suo tempo libero nella ricerca sperimentale e nella preparazione di una traduzione della ''Storia naturale degli uccelli'' di [[Georges-Louis Leclerc de Buffon|Buffon]], che fu pubblicata in nove volumi nel [[1793]], che gli permise di guadagnare denaro.
Un avvenimento importante fu nel 1517 l'attuazione a Dossobuono del [[trattato di Noyon]] firmato il 6 dicembre [[1516]] dall'imperatore [[Massimiliano I d'Asburgo|Massimiliano I]], dal re [[Francesco I di Francia]] e da [[Carlo V]] re di Spagna. Secondo questo accordo [[Verona]], che era stata conquistata dagli imperiali, sarebbe stata restituita ai Veneziani dietro pagamento, in due rate, di 20.000 scudi d'oro.
 
== Età adulta ==
Le Trattative, come racconta [[Francesco Guicciardini]] nel capitolo XXII [[s:Storia d'Italia/Libro XII/Capitolo XXII|Capitolo XXII]] del libro XII della sua ''Storia d'Italia'', iniziarono il 5 gennaio [[1517]] e si svolsero a Dossobuono ed ebbero per protagonisti il vescovo di Trento [[Bernardo Clesio]], il comandante francese [[Odet de Foix]] visconte di [[Lautrec]], [[Gian Giacomo Trivulzio]] comandante delle truppe veneziane e i due provveditori veneti [[Andrea Gritti]] e [[Giovanni Gradenigo]]. L'accordo fu firmato il 13 gennaio a Dossobuono.
[[File:Leslie_John_apparatus_1813.jpg|destra|miniatura| Frontespizio di ''Un breve resoconto di esperimenti e strumenti, a seconda del rapporto aria-calore e umidità'' di Leslie 1813 ]]
[[File:62_Queen_Street,_Edinburgh.jpg|miniatura| La casa di Leslie al civico 62 di Queen Street, Edimburgo. ]]
Per i dodici anni successivi (trascorsi principalmente a [[Londra]] o a [[Lower Largo|Lower]] [[Lower Largo|Largo]], con una visita occasionale nel continente europeo) continuò i suoi studi sulla fisica, che portarono alla pubblicazione (1804) dell'''Indagine Sperimentale sulla natura e le proprietà del calore'', opera che gli valse la [[Medaglia Rumford]] della [[Royal Society|Royal Society of London]], e a numerosi articoli da lui pubblicati sul ''Philosophical Journal'' di [[William Nicholson]].
 
Nel 1805 è stato eletto come successore di [[John Playfair]] nella cattedra di matematica a [[Edimburgo]]. Questo nonostante la violenta opposizione da parte di un partito che lo accusava di [[eresia]].
Proprio per compensare l'ospitalità offerta sulla propria terra dalla famiglia Vertua in occasione di questa trattativa, la [[repubblica di Venezia]] concesse uno degli ultimi benefici [[feudali]].
 
Durante il suo mandato di questa cattedra cattedra ha pubblicato due volumi del ''Corso di Matematica'' - il primo, intitolato ''Elementi di Geometria, Analisi Geometrica e Trigonometria Planetaria'', nel 1809, e il secondo, ''Geometria delle linee di curva'', nel 1813; il terzo volume, sulla ''Geometria Descrittiva e la Teoria dei Solidi'' non fu mai completato. Per quanto riguarda la sua invenzione (nel 1810) di un processo di formazione artificiale del ghiaccio, egli pubblicò nel 1813 ''Un breve resoconto di esperimenti e strumenti a seconda delle relazioni tra aria e calore e umidità''; e nel 1818 ''Su alcune impressioni di freddo trasmesso dall'atmosfera superiore, con uno strumento (l'aethrioscope) adatto a misurare'', apparve nelle ''Transactions of the Royal Society of Edinburgh.''
=== Secoli XVII e XVIII ===
I successivi secoli XVII e XVIII vedono l'affermazione di alcuni grandi proprietari terrieri. Tra questi: la famiglia Pantini con oltre 500 campi di terra soprattutto a Calzoni, la famiglia Vertua con circa 400 campi di terra, la famiglia Zignoli - Alessandri con oltre 500 campi. Altri proprietari erano la [[Commenda]] dei Santi Vitale e Sepolcro, la famiglia Maffei con circa 200 campi, la famiglia Pindemonte con 100 campi e il monastero di Santa Maria degli Angeli con circa 200 campi.
 
Nel 1807 divenne membro della [[Royal Society di Edimburgo]].<ref>[https://books.google.com/books?id=czUeAQAAMAAJ&pg=PA518 ''Transactions of the Royal Society of Edinburgh'', vol.&nbsp;9, p.&nbsp;518].</ref> I suoi sostenitori furono [[John Playfair]], [[Thomas Charles Hope]] e George Dunbar.<ref>{{cite book|title=Biographical Index of Former Fellows of the Royal Society of Edinburgh 1783 – 2002|date=July 2006|publisher=The Royal Society of Edinburgh|isbn=0 902 198 84 X|url=https://www.royalsoced.org.uk/cms/files/fellows/biographical_index/fells_indexp2.pdf}}</ref>
Il territorio di Dossobuono era quindi costituito da più nuclei che avevano diverse appartenenze amministrative. Vi era infatti la contrada della Maddalena, nella zona attorno al campanile, che era [[feudo]] della famiglia Vertua ed era sede della chiesa parrocchiale, luogo d'incontro della comunità. Vi era poi la contrada di Dossobuono, tra le attuali via Cavour, viale Europa e via Vertua, che faceva parte del territorio del comune di Villafranca assieme alla contrada di Calzoni. Vi era infine la contrada della Torre di Dossobuono, con autonomia amministrativa, facente parte delle Ca' di Campagna nel territorio del comune di Verona.
 
== Ultimi anni ==
Una lotta secolare fu quella che contrappose la popolazione di Dossobuono alla famiglia Vertua per il diritto di nomina e mantenimento del parroco. Dopo aver adito le vie legali, finalmente nel 1681 una sentenza del [[patriarcato di Aquileia]] stabilì che la famiglia Vertua, in quanto proprietaria della chiesa aveva il diritto di scegliere e presentare al vescovo il parroco, mentre gli abitanti di Dossobuono potevano convenzionarsi con il parroco scelto dal Vertua o scegliersi un loro sacerdote che officiasse e amministrasse i sacramenti per loro. Questa decisione non risolse la questione che si trascinò fino alla fine del secolo XIX quando, estintasi la famiglia Vertua, subentrò la famiglia Alessandri che cedette al vescovo di Verona il diritto di [[giuspatronato]] sulla chiesa di Dossobuono.
Quando [[John Playfair]] morì nel [[1819]], Leslie fu promosso alla cattedra a lui più congeniale di filosofia naturale, che tenne fino alla sua morte. Ha pubblicato un famoso libro sulla [[Tavola di composizione|tavola di moltiplicazione]] ''La filosofia dell'aritmetica'' nel 1820.<ref>{{cite book|last=Leslie|first=John|year=1820|title=The Philosophy of Arithmetic; Exhibiting a Progressive View of the Theory and Practice of Calculation, with Tables for the Multiplication of Numbers as Far as One Thousand|publisher=Abernethy & Walker|___location=Edinburgh}}</ref> Nel 1823 pubblicò, soprattutto per gli studenti della sua classe, il primo volume dei suoi mai completati ''Elementi di Filosofia Naturale''.
 
I principali contributi di Leslie alla fisica sono stati ottenuti con l'aiuto del termometro differenziale,<ref>[http://rhe.ish-lyon.cnrs.fr/instruments-scientifiques/instr_ther_thermo_diff_leslie.htm Photographs of differential thermometers].</ref> uno strumento la cui invenzione è stata contestata con dal conte [[Benjamin Thompson|Rumford]]. Adattando a questo strumento vari dispositivi geniali, Leslie fu in grado di utilizzarlo in una grande varietà di indagini, legate soprattutto alla [[fotometria]], all'[[igroscopia]] e alla temperatura dello spazio. Nel 1820 fu eletto membro corrispondente dell'Istituto di Francia, unica distinzione del tipo che apprezzò, e all'inizio del 1832 fu nominato cavaliere.
=== Secolo XIX ===
Dal punto di vista amministrativo, dopo le riforme napoleoniche, con il ritorno degli austriaci e la sistemazione del territorio del [[regno Lombardo-Veneto]], Dossobuono, nel [[1818]] fu definitivamente aggregato al comune di Villafranca di Verona. Un'epidemia di [[colera]] scoppiò nel [[1836]] provocando la morte di 40 persone e accelerando i lavori di costruzione del nuovo cimitero che fu inaugurato il 6 maggio 1839. Nel [[1848]] la [[Prima guerra di indipendenza italiana|prima guerra di indipendenza]] si fece sentire con le sue violenze. Il parroco infatti lamenta da parte dei soldati “''il rubamento continuo di polli, de' maiali, delle pecore, de' cavalli e de' bovi; a tacere del denaro che colla spada al collo e col fucile al petto... pretendono violentemente per forza''”. I soldati austriaci infatti “''sotto il pretesto di cercar piemontesi, fanno esame entro alle più piccole casse, entro ai calti delle tavole ed armadj e comò, per rubare quello che a loro piace meglio''”.
 
Ha vissuto gli ultimi anni al civico 62 di Queen Street, in un grande appartamento in stile georgiano nella New Town di [[Edimburgo]].<ref>{{Cite web|url=https://digital.nls.uk/83400891|title=Edinburgh Post Office annual directory, 1832-1833|last=|first=|date=|website=National Library of Scotland|page=108|access-date=2018-02-17}}</ref>
Altre tristi vicende colpirono il paese nel 1854 e 1855: furono rispettivamente una [[carestia]] e una nuova epidemia di [[colera]] con 80 morti.
 
Leslie morì di tifo<ref>{{Cita libro|cognome=Gerstein - University of Toronto|titolo=London Medical and Surgical Journal|url=http://archive.org/details/londonmedicalsur02londuoft|accesso=2019-07-07|data=1832-36|editore=London}}</ref> nel novembre 1832 (durante l'epidemia di quell'anno) a Coates, una piccola proprietà che aveva acquistato vicino a Largo nella contea di Fife, all'età di 66 anni.
Accanto agli avvenimenti tristi vi furono anche occasioni di festa. Nel 1834 l'inaugurazione di un concerto di [[Campane alla veronese]], ancora oggi suonabili manualmente, sul nuovo campanile e nel 1838 il passaggio dell'imperatore d'Austria [[Francesco Giuseppe I d'Asburgo]] che si recava a Verona.
 
Leslie era ateo,<ref>"In these years Leslie was an unsuccessful candidate for the chairs of natural philosophy at the universities of St Andrews and Glasgow respectively. He failed at the former because he was then an extreme whig and an atheist who deplored the Erastianism of many of the Scottish clergy." Jack Morrell, 'Leslie, Sir John (1766–1832)', Oxford Dictionary of National Biography, Oxford University Press, 2004 (accessed May 2, 2008).</ref> non si sposò e non ebbe figli.
Il 7 aprile 1851 fu inaugurata la [[ferrovia Verona-Mantova-Modena]] alla presenza di ''molte onorevoli persone''.
[[File:Campanile Dossobuono- Corso Cavour.jpg|thumb|Il Campanile di Dossobuono, Corso Cavour]]
Nel [[1862]] fu iniziata la costruzione del [[forte Dossobuono]], il cui nome tedesco era ''Werk Erzherzogin Gisela'' dal nome della principessa [[Gisella d'Asburgo-Lorena]], che offrì occasione di lavoro a molti [[sterratore|sterratori]] e [[scarriolante|scarriolanti]] del luogo.
 
Suo nipote era l'ingegnere civile James Leslie, figlio del fratello Alexander Leslie, architetto-costruttore di Largo. Il suo pronipote (figlio di James) era Alexander Leslie.
Nel [[1871]], il 10 dicembre fu inaugurato il nuovo campanile, dopo il crollo del precedente, con la fusione di cinque nuove campane.
 
== Selezione di opere ==
Nel 1880 fu fondata una Società Operaia di [[Mutuo Soccorso]] che contava 141 soci e qualche anno più tardi, nel 1896, prese vita anche una [Cassa Rurale][http://www.fmbcc.bcc.it/content/cart3/cart2].
 
* ''[https://books.google.com/books?id=Cz4IAAAAIAAJ&printsec=frontcover Un'inchiesta sperimentale sulla natura e la propagazione del calore]'' (1804)
Nel 1895 morì l'ultimo discendente della famiglia Alessandri lasciando tutti i beni di Dossobuono, villa e campi, per la realizzazione di un ''[ospedale dei bambini][http://www.ospedaleuniverona.it/Istituzionale/Presentazione/La-storia/] da fondarsi a Verona''.
* ''Elementi di Geometria, Analisi geometrica e Trigonometria piana'' (1811 circa)
 
: [https://books.google.com/books?id=VNJU_2fcpdUC&dq=Sir+John+Leslie&printsec=frontcover Seconda edizione (1811)]
Verso la fine del secolo, nel [[1897]], si tenne un'esercitazione generale dell'esercito italiano, conosciuta come “grandi manovre” cui partecipò lo stesso re d'Italia [[Umberto I]]. A Dossobuono era stato allestito un ospedale militare proprio nei locali di villa Alessandri e il 18 settembre, alle ore 10 il re vi si recò inaspettato trattenendosi per tre quarti d'ora.
: [http://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=nyp.33433069096943;view=1up;seq=7 ''Analisi geometrische''] [http://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=nyp.33433069096943;view=1up;seq=7] (1822) "Greatly" ampliato da Johann Philipp Grüson {{De}}
 
* ''[https://books.google.com/books?id=uBoAAAAAQAAJ&pg=PP7 Un breve resoconto di esperimenti e strumenti, a seconda delle relazioni tra aria e calore e umidità]'' (1813)
Si chiude così questo secolo che ha visto la popolazione passare dai 500 abitanti del 1802 ai 1200 del 1895.
* [https://books.google.com/books?id=NeFJAAAAMAAJ ''Secondo supplément de la géométrie descrittivo''] [https://books.google.com/books?id=NeFJAAAAMAAJ] <ref>''[http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5783452x Géométrie descriptive]'' is a book by Monge (1799).</ref> (con [[Gaspard Monge]] e Jean Nicolas Pierre Hachette ) (1818) {{Fr}}
* ''Filosofia dell'aritmetica; Esibire una visione progressiva della teoria e della pratica del calcolo, con una tabella ampliata dei prodotti di numeri inferiori a cento'' (1817).
 
: [https://books.google.com/books?id=u-c3AAAAMAAJ&printsec=frontcover Seconda edizione (1820)]
=== Epoca moderna ===
Negli ultimi decenni, Dossobuono, è stata protagonista di una espansione urbanistica edilizia nelle zone di periferia e di uno sviluppo della propria zona industriale, con l'aumento dei grandi esercizi commerciali e col potenziamento ed adeguamento della viabilità.
 
* ''Geometrical Analysis and Geometry of Curve Lines essendo Volume il Secondo di Un Corso di Matematica e concepito come Introduzione allo studio della filosofia naturale'' [Edinburgh Printed for W and C Tait, Prince's Street e Longman Hurst Rees Orme and Brown, Londra 1821]
==Infrastrutture e trasporti==
===Ferrovie===
{{vedi anche|Stazione di Dossobuono}}
Dossobuono è servito dalla [[Stazione di Dossobuono|propria stazione ferroviaria]] che si trova sulla [[Ferrovia Verona-Mantova-Modena|linea ferroviaria Verona-Mantova-Modena]].
 
== Biografie di Leslie ==
===Aeroporto===
{{vedi anche|Aeroporto di Verona-Villafranca}}
A Dossobuono si trova anche l'aeroporto di Verona:
[[Aeroporto di Verona-Villafranca|l'aeroporto Valerio Catullo]].
 
* EM Horsburgh (1933). "Le opere di Sir John Leslie (1766-1832)". ''Note matematiche'', 28, pp iv. doi: 10,1017 / S1757748900002279.
=== Associazioni sportive ===
La principale squadra di calcio è l'A.C.D. Olimpica Dossobuono che milita in [[Promozione|Prima Categoria]].
È presente anche la squadra di pallavolo Dual Volley e la Pallamano Olimpica Dossobuono sia maschile che femminile (quest' ultima militante nella massima serie femminile di pallamano)
 
== BibliografiaVedi anche ==
Lorenzo Antonini, ''Aspetti di vita a Dossobuono dal sec. XI al XIX'', Verona 1985
 
* [[Evaporimetro|Atmometro]] (evaporimetro)
== Altri progetti ==
*[[Cubo di Leslie]]
{{interprogetto}}
{{Portale|biografie}}
 
== Note ==
{{Portale|Veneto}}
{{References}}
 
== Ulteriori letture ==
[[Categoria:Frazioni di Villafranca di Verona]]
 
* {{Cita pubblicazione|autore=Olson, Richard G.|anno=1969|titolo=Sir John Leslie and the Laws of Electrical Conduction in Solids|rivista=American Journal of Physics|volume=37|numero=2|pp=190–194|doi=10.1119/1.1975442|bibcode=1969AmJPh..37..190O}}
 
== Collegamenti esterni ==
 
*[https://openlibrary.org/authors/OL2448255A Opere di John Leslie]
* [http://turnbull.mcs.st-and.ac.uk/~history/Biographies/Leslie.html Informazioni Biografiche]
* {{EB1911|wstitle=Leslie, Sir John}}<cite class="citation encyclopaedia" id="CITEREFChisholm1911">"[[wikisource:1911 Encyclopædia Britannica/Leslie, Sir John|Leslie, Sir John]]". ''[[:en:Encyclopædia_Britannica_Eleventh_Edition|Encyclopædia Britannica]]'' (11th ed.). </cite><cite class="citation encyclopaedia" id="CITEREFChisholm1911">[[:en:Cambridge_University_Press|Cambridge University Press]].</cite>
 
[[Categoria:Studenti dell'Università di Edimburgo]]
[[Categoria:Morti nel 1832]]
[[Categoria:Nati nel 1766]]