Detective coi tacchi a spillo e Ganimede (mitologia): differenze tra le pagine

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{{Personaggio
{{S|film d'azione|film gialli}}
|medium = mitologia
{{Film
|saga =
|titolo italiano = Detective coi tacchi a spillo
|nome italiano = Ganimede
|titolo originale = V.I. Warshawski
|nome = Γανυμήδης
|immagine =
|immagine = Ganymede eagle Chiaramonti Inv1376.jpg
|didascalia =
|didascalia = ''Ganimede e l’aquila'', III secolo d.C.(?)
|paese = [[USA]]
|epiteto =
|anno uscita = [[1991]]
|generesesso = AzioneMaschio
|luogo di nascita = [[Dardania]]
|genere 2 = commedia
|prima apparizione =
|genere 3 = poliziesco
|professione = Principe dei [[troiani (popolo)|troiani]]
|regista = [[Jeff Kanew]]
|soggetto =
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|casa produzione =
|casa distribuzione italiana =
|attori =
* [[Kathleen Turner]]: Victoria "V.I." Warshawski
* [[Charles Durning]]: Bobby Mallory
* [[Jay O. Sanders]]: Murray Ryerson
* [[Angela Goethals]]: Kat Grafalk
* [[Nancy Paul]]: Paige Wilson Grafalk
* [[Frederick Coffin]]: Horton Grafalk
* [[Charles McCaughan]]: Trumble Grafalk
* [[Stephen Meadows]]: Bernard 'Boom-boom' Grafalk
* [[Everett Smith]]: John McGraw
|doppiatoriitaliani =
* [[Melina Martello]]: Victoria "V.I." Warshawski
* [[Vittorio Congia]]: Bobby Mallory
* [[Oreste Rizzini]]: Murray Ryerson
* [[Rossella Acerbo]]: Kat Grafalk
* [[Roberta Greganti]]: Paige Wilson Grafalk
* [[Renato Cortesi]]: Horton Granfalk
* [[Sergio Di Giulio]]: Trumble Grafalk
* [[Claudio Capone]]: Bernard 'Boom-boom' Grafalk
* [[Gianni Musy]]: John McGraw
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|scenografo =
|costumista =
|truccatore =
}}
'''Ganimede''' ({{lang-grc|Γανυμήδης|Ganymḗdēs}}) è un personaggio della [[mitologia greca]]. Fu un principe dei [[troiani (popolo)|troiani]]. [[Omero]] lo descrive come il più bello di tutti i mortali del suo tempo.
'''''Detective coi tacchi a spillo''''' (''V.I. Warshawski'') è un film americano del 1991, diretto da [[Jeff Kanew]] e interpretato da [[Kathleen Turner]], [[Charles Durning]] e [[Jay O. Sanders]], basato sul romanzo ''[[Angelo custode (romanzo)|Angelo custode]]'' (''Deadlock'') di [[Sara Paretsky]], secondo libro con protagonista la detective [[V. I. Warshawski]].
 
{{citazione|La vicenda mitologica di Ganimede servì da emblema significante per la natura dell'amore tra uomini, un amore filosoficamente più elevato rispetto a quello rivolto alle donne: la vicenda dell'aquila divina si assicurò così un posto d'onore tra i riferimenti artistici al desiderio [[omoerotismo|omoerotico]]<ref>Paolo Zanotti ''Il gay, dove si raccnta come è stata inventata l'identità omosessuale'' Fazi editore 2005, pag. 25</ref>.}}
== Trama ==
 
Chicago, fine anni ottanta. Victoria Ifigenia Warshawski è una detective privata, figlia di un poliziotto. Alta, forzuta, esperta di Aikido, modi spicci, viene coinvolta in una vicenda pericolosa da una ragazzina tredicenne, figlia di un tipo incontrato poche ora prima, che viene ucciso all'apertura del film. La Warshawski scopre che il morto è il fratello del boss Trumble, che addirittura progetta di eliminare la ragazzina. Trumble fa rapire la detective, che viene brutalmente pestata da un malavitoso della zona, ma si rifarà, incastrando questi in casa e torturandolo con un grosso schiaccianoci che gli massacra i genitali, prima di stenderlo a terra. Alla fine sarà Paige, la madre della ragazzina, a tentare di uccidere la figlia stessa - dopo aver ucciso Trumble, che stava già tentando di farlo - ma Victoria l'affronta e la elimina.
In una versione del mito viene rapito da [[Zeus]] in forma di [[Aquila chrysaetos|Aquila]] divina per poter servire come coppiere sull'[[Olimpo (mitologia)|Olimpo]]: la storia che lo riguarda è stata un modello per il costume sociale della [[pederastia greca]], visto il rapporto, di natura anche erotica, istituzionalmente accettato tra un uomo adulto e un ragazzo. La forma latina del nome era Catamitus, da cui deriva il termine [[catamite]],<ref>Secondo l'''[[AMHER]]'' ("The American Heritage Dictionary of the English Language", 2000), ''catamite'', p. 291.</ref> indicante un giovane che assume il ruolo di [[Attivo, passivo e versatile nel sesso|partner sessuale passivo-ricettivo]].
 
== Genealogia ==
 
Figlio di [[Troo]]<ref name="Apol3.12.2">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Apollodorus3.html#12
|titolo= Apollodoro, Biblioteca III, 12.2|lingua=en|accesso= 8 giugno 2019}}</ref><ref name="omer20.213">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/HomerIliad20.html|titolo= Omero, Iliade XX, 213 e seguenti|lingua=en|accesso= 8 giugno 2019}}</ref><ref name="Diodor4.75.3 e 4 e 5">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/DiodorusSiculus4D.html#32
|titolo= Diodoro Siculo, Biblioteca Historica IV, 75.3 e 4 e 5|lingua=en|accesso= 10 giugno 2019}}</ref> e di [[Calliroe (figlia di Scamandro)|Calliroe]]<ref name="Apol3.12.2"/> (o di [[Acallaride (figlia di Eumede)|Acallaride]]<ref name="Dion62">{{cita web|url= http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Dionysius_of_Halicarnassus/1C*.html#62
|titolo= Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane I, 62|lingua=en|accesso= 8 giugno 2019}}</ref>).
 
Le varianti della sua ascendenza sono molte, [[Marco Tullio Cicerone]] scrive che sia figlio di [[Laomedonte]]<ref>[[Marco Tullio Cicerone]], [[Tusculanae Disputationes]], 1. 26</ref>, [[Tzetzes]] che sia figlio di [[Ilo (figlio di Troo)|Ilo]]<ref>[[Tzetzes]] a ''[[Licofrone]]'' 34</ref>, per [[Clemente Alessandrino]] è figlio di [[Dardano]]<ref name="Clem22">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/ClementRecognitions.html#22|titolo= Clemente Alessandrino, 22|lingua=en|accesso= 3 giugno 2019}}</ref> e secondo [[Igino (astronomo)|Igino]] di [[Erittonio (figlio di Dardano)|Erittonio]]<ref>[[Igino (astronomo)|Igino]], ''[[Fabulae]]'' 224</ref> o di [[Assarco]]<ref>[[Igino (astronomo)|Igino]], ''[[Fabulae]]'' 227</ref>.
 
Non risulta aver avuto spose o progenie.
 
== Mitologia ==
[[File:Rilievo_con_ganimede,_fine_I_sec._dc._01.JPG|thumb|left|[[Bassorilievo]] di Epoca romana raffigurante l'aquila, Ganimede che indossa il suo [[berretto frigio]] e una terza figura, forse il padre in lutto.]]
Il tema mitico fondante di Ganimede è costituito dalla sua [[bellezza]], di cui si invaghirono sia il re di [[Creta]] [[Minosse]] sia [[Tantalo (mitologia)|Tantalo]], [[Eos (mitologia)|Eos]] ed infine il re degli dèi [[Zeus]], così come si racconta nelle varie versioni, una posteriore all'altra, della stessa leggenda.
 
Nell<nowiki>'</nowiki>''[[Iliade]]'' di [[Omero]], [[Diomede]] racconta che il Signore degli Dèi, affascinato dalla sublime beltà rappresentata dal ragazzo, lo volle rapire nei pressi di [[Troia]] in [[Frigia]], offrendo in cambio al padre una coppia di [[cavallo|cavalli]] divini ed un tralcio di [[vite (botanica)|vite]] d'oro<ref>''Iliade'', 5.265ff.</ref>: il padre si consolò pensando che suo figlio era ormai divenuto immortale e sarebbe stato d'ora in avanti il coppiere degli Dèi, una posizione che era considerata di gran distinzione.
 
Zeus per sottrarre Ganimede alla vita terrena si sarebbe camuffato da enorme [[aquila]]; sotto tale aspetto si avventò sul giovanetto mentre questi stava pascolando il suo gregge sulle pendici del [[Monte Ida (Turchia)|monte Ida]], nelle vicinanze della città iliaca<!--troiana-->, se lo portò quindi sull'[[Olimpo (mitologia)|Olimpo]] dove ne fece il suo amato. Per questo motivo nelle opere d'[[arte]] antiche Ganimede è spesso raffigurato accanto ad un'aquila, abbracciato ad essa, o in volo su di essa, ed, in varie opere d'arte, è, quindi, raffigurato con la coppa in mano.
 
[[Walter Burkert]] ha trovato un precedente riguardante il mito di Ganimede in un sigillo in [[lingua accadica]] raffigurante l'eroe-re [[Etana di Kish]] volare verso il cielo a cavalcioni proprio di un'aquila<ref>{{Cita|Burkert|p. 122}}; Burkert fa purtuttavia notare che non esiste un nesso diretto con l'[[iconografia]].</ref>. Da alcuni viene anche associato con la genesi della sacra bevanda inebriante dell'[[idromele]], la cui origine tradizionale è proprio la terra di [[Frigia]]<ref>{{Cita|Veckenstedt}}.</ref>.
 
Tutti gli dei erano riempiti di gioia nel vedere il bel giovane in mezzo a loro, ad eccezione di [[Era (mitologia)|Era]]; la consorte di Zeus considerava difatti Ganimede come un rivale più che mai pericoloso nell'affetto del marito. Il padre degli Dèi ha successivamente messo Ganimede nel cielo come [[costellazione]] dell'[[Aquario (costellazione)|Acquario]] la quale è strettamente associata con quella dell'[[Aquila (costellazione)|Aquila]] e da cui deriva il [[segno zodiacale]] dell'[[Aquario (astrologia)|Acquario]].
[[File:Ganymede_Louvre.jpg|thumb|Busto di Ganimede, Opera romana d'epoca imperiale (sec. II d.C.) ([[Parigi]], [[Museo del Louvre]]).]]
 
=== Mito iniziatico ===
{{vedi anche|Pederastia#Origini iniziatiche}}
La coppia Zeus-Ganimede costituisce il modello mitico del rapporto [[omoerotico]] tra maschio adulto e giovinetto, relazione colorantesi spesso di un significato iniziatico (vedi la [[pederastia cretese]]) in quanto finalizzata - anche attraverso il legame sessuale - all'inserimento del giovane nella comunità dei maschi adulti. Questi amori "paidici" di un adulto amante-[[erastès]] che rapiva simbolicamente un giovinetto passivo-[[eromenos]] potevano venir praticati attraverso schemi rituali imitanti i veri e propri rapporti matrimoniali e dove, in un luogo appartato, avveniva la sua iniziazione sessuale.<ref>{{Cita|Guidorizzi, ''Il mito greco'' Volume primo - Gli dèi 2009|p. 835|G. Guidorizzi}}.</ref>.
 
Zeus e Ganimede, rappresentando la perfetta coppia di amanti maschili, sono stati come tali cantati dai poeti. Il cosiddetto "tema di Ganimede" era adottato durante il [[Simposio]] a modello dell'amore efebico: se anche il Signore degli dèi fu incapace di resistere alle grazie di un fanciullo, come avrebbe potuto farlo un mortale e poter rimanerne immune?<ref>{{Cita|Guidorizzi, ''Il mito greco'' Volume primo - Gli dèi 2009|p. 836|G. Guidorizzi}}.</ref>.
 
== Filosofia ==
[[Platone]] rappresenta l'aspetto [[pederastia|pederastico]] del mito attribuendo la sua origine a [[Creta]] e ponendo, quindi, il rapimento sull'[[Monte Ida (Grecia)|omonimo monte Ida dell'isola]]: la sua è una critica dell'usanza della [[pederastia cretese]] che aveva oramai perduto quasi completamente la sua funzione originaria, accusando quindi i Cretesi di essersi inventati il mito di Zeus e Ganimede per giustificare i loro comportamenti<ref>{{Cita|Platone, ''Leggi''|636D|Platone, Leggi}}.</ref>.
 
Nel dialogo platonico poi [[Socrate]] nega che il bel giovane possa mai esser stato l'amante carnale del padre degli Dèi, proponendone, invece, un'interpretazione del tutto spirituale: Zeus avrebbe amato l'anima e la mente o [[psiche]] del ragazzo, non certo il suo corpo<ref>{{cita|Platone, Fedro|255}}.</ref><ref>{{Cita|Platone, ''Simposio''|8,29-3|Platone, Simposio}}.</ref>.
 
Il [[neoplatonismo]] ci offre una rappresentazione mistica del rapimento di Ganimede; esso sta a significare il rapimento dell'[[anima]] a [[Dio]], e in questo senso è stato usato, anche in [[Classicismo (arte)|opere d'arte]] funerarie e anche durante il [[Neoclassicismo]], sia nell'[[arte figurativa]] sia in [[letteratura]]. Si veda, per un esempio, il ''[[s:de:Ganymed|Ganymed]]'' di [[Johann Wolfgang von Goethe]] del 1774.
[[File:Zeusganymedeerotic1.jpg|thumb|left|Damiano Mazza, ''Ratto di Ganimede'', sec. XVI. (National Gallery, [[Londra]]).]]
 
== Poesia ==
In poesia Ganimede divenne un simbolo dell'attrazione e del desiderio [[omosessuale]] rivolto verso la bellezza giovanile dell'[[adolescenza]]. La leggenda fu menzionata per la prima volta da [[Teognide]], poeta del [[VI secolo a.C.]], anche se la tradizione potrebbe essere più antica; di essa parla anche il [[poeta latino]] [[Publio Ovidio Nasone]] nella sua opera ''[[Metamorfosi (Ovidio)|Metamorfosi]]''<ref>{{Cita|Ovidio, ''Metamorfosi''|10,152|Ovidio, Metamorfosi}}.</ref>, poi [[Publio Virgilio Marone]] nell<nowiki>'</nowiki>''[[Eneide]]'' all'interno del proemio, [[Apuleio]]<ref>{{Cita|Apuleio, ''L'asino d'oro''|6,15; 6,24|Apuleio, L'asino d'oro}}.</ref> ed infine anche [[Nonno di Panopoli]] nel suo [[poema epico]] intitolato ''[[Dionysiaca]]'' narrante la vita e le gesta del dio [[Dioniso]].
 
Virgilio ritrae con [[pathos]] la scena del rapimento: il ragazzo che lo accompagna tenta invano di trattenerlo con i piedi sulla terra, mentre i suoi cani abbaiano inutilmente contro il cielo<ref>[[Publio Virgilio Marone]], ''[[Eneide]]'', V 256-7.</ref>. I cani fedeli che continuano a chiamarlo con latrati disperati anche dopo che il loro padrone è sparito nell'alto dei cieli è un motivo frequente nelle rappresentazioni visive e vi fa riferimento anche [[Publio Papinio Stazio|Stazio]]<ref>Stazio, ''[[Tebaide (Stazio)|Tebaide]]'', 1.549.</ref>.
 
Ma egli non è sempre raffigurato come acquiescente: ne ''[[Le Argonautiche]]'' di [[Apollonio Rodio]] ad esempio Ganimede risulta essere furibondo contro [[Eros]] per averlo truffato nel [[gioco d'azzardo]] con gli [[astragalo (gioco)|astragali]], [[Afrodite]] si trova così costretta a rimproverare il figlio di barare come un principiante.
 
Nell'opera [[Come vi piace|Come vi pare]] di [[William Shakespeare]] il personaggio di Rosalind si traveste da uomo quando deve andare nella foresta di Arden, scegliendo il nome di Ganimede: ciò ha portato ad approfondire lo studio del rapporto che si era creato tra Rosalind e sua cugina Celia, il quale andava ben oltre la semplice amicizia, avendo dei tratti molto simili all'amore, in questo caso omosessuale.
[[File:Ganymede_carthage_black_font.jpg|thumb|Statuina di Zeus-Aquila e Ganimede di epoca paleocristiana.]]
 
== Astronomia ==
Per il rapporto esistente fra Giove e Ganimede, il maggiore [[satellite naturale]] del pianeta [[Giove (astronomia)|Giove]] - il [[pianeta]] più grande del [[sistema solare]] e per questo chiamato per [[omologia]] come la versione latina di Zeus, ovvero [[Giove (divinità)|Giove]] - è stato battezzato appunto [[Ganimede (astronomia)|Ganimede]] da [[Simon Marius]]<ref>Marius/Schlör, ''Mundus Iovialis'', p. 78 f.</ref>. Gli è inoltre stato dedicato l'[[asteroide]] scoperto nel 1925, [[1036 Ganymed]].
 
== Nelle arti ==
Nella [[scultura]] una delle immagini più famose di Ganimede è il gruppo scultoreo di [[Leochares]] del IV secolo a.C. (lo stesso a cui viene attribuito anche l<nowiki>'</nowiki>''[[Apollo del Belvedere]]'') e tanto ammirato da [[Plinio il Vecchio]]: «Leochares [ha realizzato] un'aquila che trattiene con forza Ganimede; innalza il fanciullo piantandogli gli artigli nella sua veste.» Questo particolare del rapimento tramite l'aquila è stato spesso elogiato anche in seguito. [[Stratone di Sardi]] lo evoca in uno dei suoi [[epigrammi]], così come fa anche [[Marco Valerio Marziale]].
 
La leggenda di Ganimede ha ispirato anche un gruppo in [[terracotta]], probabilmente originario di [[Corinto]] e oggi conservato nel [[Museo Archeologico di Olimpia]]: questo è uno dei pochi esempi di grande scultura in terracotta, ed una rappresentazione scultorea molto rara della coppia in cui Zeus si mantiene in forma umana.
 
Nella [[ceramica]] il tema di Ganimede si ripete spesso, di solito raffigurato nei [[cratere (vaso)|crateri]], quei particolari grandi vasi entro cui venivano mescolati acqua e vino durante i banchetti (o [[simposio|simposi]]) che si svolgevano solo tra uomini, in cui gli ospiti gareggiavano in immaginazione poetica e filosofica per celebrare i meriti dei loro rispettivi [[eromenos]]. Tra i più famosi è incluso il [[cratere (vaso)|cratere]] a figure rosse che ritrae da un lato, Zeus in pieno esercizio, dall'altro Ganimede mentre sta giocando con un grande cerchio, il simbolo della sua giovinezza: il ragazzo è completamente nudo, così come vuole la tradizione antica sportiva di origine in parte pederastica (vedi [[nudità atletica]]).
[[File:Andr22.jpg|thumb|left|''Il ratto di Ganimede'' (circa 1650), di [[Eustache Le Sueur]].]]
Il [[Rinascimento]] ha visto riapparire innumerevoli rappresentazioni di questo mito, con artisti quali [[Michelangelo Buonarroti]], [[Benvenuto Cellini]] e [[Antonio Allegri]] tra tutti. In questo periodo è anche uno dei temi con più forte significato [[omoerotico]], divenendo autentica [[icona gay]] ante litteram almeno fino al XIX secolo inoltrato.
 
Quando il pittore-architetto [[Baldassarre Peruzzi]] include un [[panneggio bagnato|pannello]] riguardante il rapimento di Ganimede in uno dei soffitti di [[Villa Farnesina]] a [[Roma]], (1509-1514 circa), i lunghi capelli biondi del ragazzo e l'aspetto [[effeminato]] contribuiscono a farlo rendere identificabile a prima vista: si lascia difatti catturare verso l'alto senza opporre la minima resistenza.
 
Nel ''[[Ratto di Ganimede (Correggio)|Ratto di Ganimede]]'' di Antonio Allegri detto [[Il Correggio]] la sua figura e l'intera scena è più contestualizzata intimamente. La versione del ''[[Ratto di Ganimede (Rubens)|Ratto di Ganimede]]'' di [[Pieter Paul Rubens]] ritrae invece un giovane uomo. Ma quando [[Rembrandt]] dipinse il suo ''[[Ratto di Ganimede (Rembrandt)|Ratto di Ganimede]]'' per un mecenate calvinista olandese nel 1635, ecco che un'aquila scura porta in alto un bambino paffuto in stile [[putto]], che strilla e si fa la pipì addosso per lo spavento.
[[File:AD_Gabbiani_Rapto_de_Ganímedes_Uffizi.jpg|thumb|''[[Ratto di Ganimede (Gabbiani)|Ratto di Ganimede]]'' (1700), di [[Anton Domenico Gabbiani]].]]
Gli esempi di Ganimede nel XVIII secolo in Francia sono stati studiati da Michael Preston Worley<ref>{{Cita pubblicazione |autore = Worley |titolo = The Image of Ganymede in France, 1730-1820: The Survival of a Homoerotic Myth |rivista = Art Bulletin |numero = 76 |mese = dicembre |anno = 1994 |pp = 630-643 }}</ref>. L'immagine raffigurata era invariabilmente quella di un adolescente ingenuo accompagnato da un'aquila, mentre gli aspetti più omoerotici della leggenda sono stati raramente affrontati: in realtà, la storia è stata spesso "eterosessualizzata." Inoltre, l'interpretazione del [[mito]] data dal [[Neoplatonismo]], così comune nel [[Rinascimento italiano]], in cui lo [[stupro]] di Ganimede ha rappresentato la salita alla condizione di perfezione spirituale, sembrava non essere di alcun interesse per i filosofi e i mitografi dell'[[Illuminismo]].
 
[[Jean-Baptiste Marie Pierre]], [[Charles-Joseph Natoire]], [[Guillaume II Coustou]], [[Pierre Julien]], [[Jean-Baptiste Regnault]] e altri hanno contribuito ad arricchire le immagini di Ganimede nell'arte francese tra fine XVIII ed inizio XIX secolo.
 
La scultura che ritrae Ganimede e l'aquila di [[José Álvarez Cubero]], eseguita a Parigi nel 1804, ha portato all'immediato riconoscimento dell'artista spagnolo come uno degli scultori più importanti del suo tempo<ref name=EB1911>{{Britannica 1911 |voce = Alvarez, Don José
|source = Alvarez, Don José}}</ref>.
 
L'artista danese [[Bertel Thorvaldsen]], di gran lunga il più notevole degli scultori danesi, ha scolpito nel 1817 una scultura dedicata alla scena di Ganimede e l'aquila.
[[File:Ganimede_con_l'aquila_(particolare)_Museo_archeologico_nazionale_di_Napoli.jpg|thumb|Particolare di una scultura della seconda metà del II secolo d.C., da un modello tardo ellenistico a sua volta derivato dall'ambito figurativo greco del IV secolo a.C. Conservato al Museo archeologico nazionale di Napoli.]]
 
== Altro ==
Nel linguaggio corrente il nome di Ganimede è passato a indicare un bellimbusto, un damerino o anche un giovane amante [[omosessuale]].
<gallery>
Image:Berlin_Painter_Ganymedes_Louvre_G175.jpg|Pittore di Berlino, Ganimede gioca con il cerchio, tenendo in mano un gallo, dono di corteggiamento di Zeus. Cratere attico a figure rosse, ca. 500-490 a.C. ([[Parigi]], museo del Louvre).
Immagine:Ganimede_Ganymede_-_Ciparisso_Cyparissus.jpg|Ganimede e [[Zeus]], e [[Apollo]] e [[Ciparisso]], illustrazione di due miti a carattere [[omosessuale]] per le ''Metamorfosi'' di [[Ovidio]] ([[Venezia]], [[1522]]).
Immagine:Ganimede_Ganymede_-_In_Deo_laetandum.gif|Illustrazione gli ''Emblemata'' di [[Andrea Alciati]] del [[1534]]. Ganimede rappresenta allegoricamente l'anima che si "rallegra" in Dio.
Immagine:Jupiterkissganymede.jpg|[[Raffaello da Montelupo]] (1505-1566), ''Giove bacia Ganimede'' ([[1550]] ca.). (Ashmolean Museum, [[Oxford]]).
Immagine:Ganimede_Ganymede_-_Zeus.jpg|[[Cherubino Alberti]], Copia rovesciata da originale di [[Polidoro da Caravaggio]], ''Giove bacia Ganimede'' (sec. XVII). La borsa di denaro in mano al giovane allude alla prostituzione, in spregio al mito pagano.
</gallery>
[[File:Canova_Ganymede.jpg|thumb|Il Ganimede di [[Antonio Canova]].]]
[[File:Ganímedes_(José_Álvarez_Cubero)_MRABASF_01.jpg|thumb|"Ganimede" (1804), di [[José Álvarez Cubero]].]]
[[File:Thorvaldsens_Ganymedes.jpg|thumb|Ganimede abbevera l'Aquila divina (1817), di [[Bertel Thorvaldsen]].]]
 
=== Albero genealogico ===
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</div>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
[[File:Ganymede_-_Gabriel_Ferrier.jpg|thumb|"Ganimede" (1874), di [[Gabriel Ferrier]].]]
;Fonti antiche
* {{Cita libro |autore = [[Apollonio Rodio]] |titolo = [[Le Argonautiche (Apollonio Rodio)|Le Argonautiche]]}}
* {{Cita libro |autore = Apuleio |titolo = [[Le metamorfosi (Apuleio)|L'asino d'oro]] |cid = Apuleio, L'asino d'oro}}
* {{Cita libro |autore= [[Cicerone]] |titolo = [[De natura deorum]]}}
* {{Cita libro |autore = [[Diodoro Siculo]] |titolo = [[Bibliotheca historica]]}}
* {{Cita libro |autore = [[Euripide]] |titolo = [[Ifigenia in Tauride]]}}
* {{Cita libro |autore = Nonno di Panopoli |titolo = [[Dionisiache]]}}
* {{Cita libro |autore = Omero |titolo = [[Iliade]]}}
* {{Cita libro |autore = Omerico |titolo = [[Piccola Iliade]]}}
* {{Cita libro |autore = Ovidio |titolo = [[Le metamorfosi (Ovidio)|Le metamorfosi]] |cid = Ovidio, Metamorfosi}}
* {{Cita libro |autore = [[Pausania il Periegeta|Pausania]] |titolo = [[Periegesi della Grecia]]}}
* {{Cita libro |autore = [[Pindaro]] |titolo = Olimpiche}}
* {{Cita libro |autore = Platone |titolo = [[Fedro (dialogo)|Fedro]] |cid = Platone, Fedro}}
* {{Cita libro |autore = Platone |titolo = [[Leggi (dialogo)|Leggi]] |cid = Platone, Leggi}}
* {{Cita libro |autore = Platone |titolo = [[Simposio (dialogo)|Simposio]] |cid = Platone, Simposio}}
* {{Cita libro |autore = Pseudo-Apollodoro |titolo = [[Biblioteca (Pseudo-Apollodoro)|Biblioteca]]}}
* {{Cita libro |autore = [[Strabone]] |titolo = [[Geografia (Strabone)|Geografia]]}}
* {{Cita libro |autore = Teognide |titolo = Frammenti}}
* {{Cita libro |autore = Virgilio |titolo = Eneide}}
* {{Cita libro |autore = AA.VV. |titolo = [[Suda (enciclopedia)|Suda]]}}
 
[[File:Allers_Ganymed.jpg|thumb|[[Christian Wilhelm Allers]] (1857-1915), ''Giove rapisce Ganimede''.]]
;Fonti moderne
* {{Cita libro |lingua = tedesco |autore = Edmund Veckenstedt |titolo = Ganymedes |città = Libau |anno = 1881 |cid = Veckenstedt}}
* {{Cita libro |lingua = inglese |autore = James Saslow |titolo = Ganymede in the Renaissance: Homosexuality in Art and Society |città = New Haven (Connecticut) |editore = Yale University Press |anno = 1986 |isbn = 0-300-04199-3}}
* {{Cita libro |lingua = inglese |autore = [[Walter Burkert]] |titolo = The Orientalizing Revolution: Near Eastern Influence on Greek Culture in the Early Archaic Age |città = Cambridge (Massachusetts) |editore = Harvard University Press |anno = 1992 |isbn = 0-674-64364-X |cid = Burkert}}
* {{Cita libro |autore = [[Robert Graves]] |autore2 = Elisa Morpurgo |titolo = I miti greci |città = Milano |editore = Longanesi |anno = 1995 |isbn = 88-304-0923-5}}
* {{Cita libro |autore = [[Anna Maria Carassiti]] |titolo = Dizionario di mitologia greca e romana |città = Roma |editore = Newton & Compton |anno = 1996 |isbn = 88-8183-262-3}}
* {{Cita libro |autore = Angela Cerinotti |titolo = Miti greci e di Roma antica |città = Firenze-Milano |editore = Giunti |anno = 2005 |isbn = 88-09-04194-1}}
* {{Cita libro |autore = Anna Ferrari |titolo = Dizionario di mitologia |città = Torino |editore = UTET |anno = 2006 |isbn = 88-02-07481-X}}
* {{Cita libro |lingua = inglese |autore = Eva C. Keuls |titolo = The Reign of the Phallus. Sexual Politics in Ancient Athens |città = Berkeley |editore = University of California Press |anno = 1985 |pagine = 285-287 |isbn = 0-520-07929-9}}
* {{Cita libro |lingua = francese |autore = [[Bernard Sergent]] |titolo = Homosexualité et initiation chez les peuples indo-européens |serie = coll. « Histoire » |città = Parigi |editore = Payot |anno = 1996 |isbn = 2-228-89052-9}}
* {{Cita libro |lingua = francese |autore = |curatore = Véronique Gély |titolo = Ganymède ou l'échanson. Rapt, ravissement et ivresse poétique |città = |editore = Presses Universitaires de Paris 10 |anno = 2008 |isbn = 2-84016-010-2}}
* {{Cita libro |autore = <!--Aa.Vv.--> |curatore = [[Giulio Guidorizzi]] |titolo = Il mito greco |volume = 1 (Gli dèi) |anno = 2009 |isbn = 978-88-04-58347-9 |sbn = IT\ICCU\URB\0846664 |cid = G. Guidorizzi}}
[[File:Griepenkerl,_Theft_of_Fire_(Detail).jpg|thumb|Particolare di Zeus accanto a Ganimede (1878), di [[Christian Griepenkerl]].]]
 
== Voci correlate ==
* [[Icona gay]]
* [[Mito di Etana]]
* [[Omoerotismo]]
* [[Pederastia]]
* [[Re latini]]
* [[Re di Troia]]
* [[Temi LGBT nella mitologia]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{en}} [https://web.archive.org/web/20061206194034/http://www.androphile.org/preview/Library/Mythology/Greek/Zeus_Ganymede/Zeus_and_Ganymede.htm The Androphile Project, ''The myth of Zeus and Ganymede''].
* {{Imdb}}
* {{en}} [http://www.glbtq.com/arts/subjects_ganymede.html Peter R. Griffith, ''Visual arts: Gaymede''].
* {{dopp|film|detectivecoitacchiaspillo}}
* {{Lingue|de|it}} [https://web.archive.org/web/20071008051323/http://www.recmusic.org/lieder/get_text.html?TextId=6415 "Ganymed"] (testo, in tedesco e italiano).
* {{en}} Circa 200 immagini di Ganimede nel [http://warburg.sas.ac.uk/vpc/VPC_search/subcats.php?cat_1=5&cat_2=245 Warburg Institute Iconographic Database].
 
{{Portale|cinemaMitologiaLGBT}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|LGBT|mitologia greca}}
 
[[Categoria:Film gialliTroiani]]
[[Categoria:Ratto di Ganimede| ]]
[[Categoria:Pederastia nell'antica Grecia]]
[[Categoria:Temi LGBT nella mitologia greca]]
[[Categoria:Amori di Zeus]]