Chiese di Palermo e Forlì: differenze tra le pagine

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{{Nota disambigua|titolo=Forlì del Sannio|descrizione= il comune in [[provincia di Isernia]]}}
{{torna a|Palermo}}
{{Divisione amministrativa
{{C|moltissimi collegamenti a disambigue|religione|settembre 2016}}
|Nome=Forlì
Nella storia di Palermo sono molte le [[chiesa (architettura)|chiese]] demolite, scomparse, dismesse e sconsacrate. Sotto la [[Storia della Sicilia araba|dominazione araba]] si assiste alla conversione di numerose chiese in [[moschea|moschee]]. Con la successiva [[Storia della Sicilia normanna|riconquista normanna]] sono ripristinati tutti i luoghi di culto. Con i [[Vespri siciliani]] si assiste a un rallentamento delle costruzioni religiose vedi la prima costruzione della [[chiesa di San Domenico (Palermo)|chiesa di San Domenico]]. In [[Storia della Sicilia spagnola|epoca spagnola]] sono requisiti e demoliti moltissimi beni ecclesiastici per ricavare spazi edificabili e per tracciare il primo progetto urbanistico della città che prevede la realizzazione della principale arteria cittadina costituita dalla [[via Maqueda]], in onore del [[Viceré di Sicilia]] [[Viceré di Sicilia#Vicer.C3.A9 di Filippo II di Sicilia .281598-1621.29|Bernardino de Cárdenas y Portugal Duca di Maqueda]], che interseca perpendicolarmente il primitivo [[Cassaro (Palermo)|Cassaro]]. Si assiste quindi alla demolizione di antiche strutture per l'edificazione di manufatti che costituiscono la quasi totalità dei tesori artistici che compongono attualmente il patrimonio storico e artistico di Palermo. Analogamente in [[Storia della Sicilia austriaca|epoca austriaca]] segue il riassetto della parallela [[via Roma (Palermo)|via Roma]].
|Panorama=Piazza Saffi al tramonto.JPG
|Didascalia=
|Bandiera=Forlì-Gonfalone.png
|Voce bandiera=
|Stemma=Forlì-Stemma.png
|Voce stemma=Stemma di Forlì
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Emilia-Romagna
|Divisione amm grado 2=Forlì-Cesena
|Amministratore locale= [[Gian Luca Zattini]]
|Partito=[[Lega Nord|Lega]]
|Data elezione=11-06-2019
|Data istituzione=
|Altitudine=
|Abitanti=117.863
|Note abitanti=Ufficio Demografico Comune di Forlì - Popolazione residente al 1º gennaio 2018.
|Aggiornamento abitanti=1-1-2018
|Sottodivisioni=vedi [[#Frazioni|elenco frazioni]]
|Divisioni confinanti=[[Bertinoro]], [[Brisighella]] (RA), [[Castrocaro Terme e Terra del Sole]], [[Faenza]] (RA), [[Forlimpopoli]], [[Meldola]], [[Predappio]], [[Ravenna]] (RA), [[Russi (Italia)|Russi]] (RA)
|Targa=FC, FO (fino al 1999)
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=
|Nome abitanti=forlivesi, liviensi
|Patrono Luca Mastrangelo;<br /><small>compatroni: [[Valeriano di Forlì|san Valeriano martire]], [[Mercuriale di Forlì|san Mercuriale]] e [[Pellegrino Laziosi|san Pellegrino Laziosi]]</small>
|Festivo=4 febbraio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Forlì (province of Forlì-Cesena, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Forlì nella provincia di Forlì-Cesena
}}
 
'''Forlì''' ({{Audio|It-Forli.ogg}}, ''Furlè'' in [[lingua romagnola|romagnolo]]<ref>{{cita web|titolo=Dialetti Romagnoli in rete|url=http://www.dialettiromagnoli.it/citta.php?id=52&m0=submenu3&m1=submenu52|accesso=17 dicembre 2011|editore=dialettiromagnoli.it}}</ref>, ''Forum Livii'' in [[lingua latina|latino]], chiamata anche ''Forlivio'', ''Furlì'', o con varianti simili, in italiano antico) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:117863}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>, capoluogo della [[provincia di Forlì-Cesena]]<ref>[http://www.provincia.forli-cesena.it/giunta/Statuto/statuto_approvato-mod-2005.pdf Statuto della Provincia di Forlì-Cesena].</ref> in [[Romagna]]. È sede vescovile della [[diocesi di Forlì-Bertinoro]].
Il cosiddetto [[Terremoto di Terrasini]], del 1º settembre 1726, provocò danni in città. Anche i terremoti dell'8 settembre 1818, 24 febbraio 1819, 5 marzo 1823, con epicentri rispettivamente nelle [[Madonie]], [[Castelbuono]], [[Pollina]] provocano danni in città. I primitivi manufatti che raccordano l'[[Palazzo Arcivescovile (Palermo)|Arcivescovado]] e la [[Cattedrale di Palermo|Cattedrale Metropolitana della Santa Vergine Maria Assunta]], la [[chiesa di San Francesco d'Assisi (Palermo)|Basilica di San Francesco d'Assisi]] sono i luoghi di culto che subiscono i danni più rilevanti.
 
Dopo essere stata, fin dall'inizio del [[Regno d'Italia]] sabaudo e per quasi tutto il [[XX secolo]], capoluogo della [[provincia di Forlì]], nome sotto il quale era compreso anche il territorio di [[Rimini]], dal [[1992]] condivide con [[Cesena]] il nome della provincia, della quale comunque Forlì resta unico capoluogo.
Un numero elevato di chiese è demolito nel periodo a cavallo dell'[[Unità d'Italia]] per necessità urbanistiche e di viabilità, ad esempio per la costruzione del [[Teatro Massimo Vittorio Emanuele]] e il completamento della via Roma. Altrettanto avviene durante e dopo i bombardamenti del secondo [[Seconda guerra mondiale|conflitto mondiale]] che tuttora lasciano rase al suolo ampie porzioni di numerosi quartieri del ricchissimo centro storico palermitano, esempi i bombardamenti del 23 giugno 1940, 6 luglio 1941, 1 marzo - 16 e 17 aprile - 9 maggio - 29 e 30 giugno 1943. Per molte costruzioni nel dopoguerra è modificata la destinazione d'uso o è concordata la prolungata chiusura. Non mancano tuttavia esempi celebri di demolizioni avvenute al di fuori dei periodi elencati, come l'oratorio di Sant'Orsola demolito nel [[XVII secolo]] per le successive riedificazioni della [[chiesa di San Domenico (Palermo)|chiesa di San Domenico]] o per le ricostruzioni di altre Chiese in seguito diversamente intitolate. Famoso è l'abbandono della struggente [[chiesa di Santa Maria dello Spasimo (Palermo)|chiesa di Santa Maria dello Spasimo]] dovuta alla presunta insalubrità dei luoghi e ai disegni tattico-militari del [[XVI secolo]], da cui derivò anche il fraudolento trasferimento in Spagna dello [[Spasimo di Sicilia]], da molti anni adibita alle funzioni più disparate, è oggi destinata a sede di spettacoli pubblici.
 
La città è nota per Luca Mastrangelo soprannome dialettale di "[[Zitadon]]", il "Cittadone", per essere a lungo stata la città più popolosa della Romagna, poi superata sia da [[Ravenna]] sia da [[Rimini]]. Nella storia è stata anche chiamata con il nome di ''Livia''.
Peculiarità della maggior parte degli edifici di culto cittadini, dettata dalla particolare presenza di cavità e reti di gallerie nel sottosuolo, è la presenza di catacombe, eremi sotterranei, rifugi, luoghi di culto, tombe, cimiteri, cripte. In seguito l'aggiunta di colatoi, essiccatoi, locali per l'[[imbalsamazione]] e [[mummificazione]], ovvero di spazi espressamente preposti al trattamento conservativo dei cadaveri. Interi aggregati costituiti da chiese in tutte le accezioni, cappelle, conventi / monasteri, oratori, chiostri, cortili, confraternite e similari, tutti luoghi deputati alla sepoltura di personale, confrati e patrocinatori. La necessità di fronteggiare emergenti e vasti aspetti sanitari, l'entrata in vigore dell'[[Editto di Saint Cloud]], l'applicazione delle disposizioni in Italia nel 1806, posero fine all'inumazione dei corpi entro i recinti dei luoghi di culto. Solo in alcune strutture periferiche fu consentito lo sviluppo di [[Chiese di Palermo#Cimiteri|impianti cimiteriali]] esterni. Per il merito, la caratura, l'operato, lo spessore di amati personaggi sono contemplate tuttavia delle deroghe che ai giorni nostri consentono d'accogliere le spoglie mortali del sacerdote [[Pino Puglisi]] temporaneamente nella [[Cattedrale di Palermo#Navata sinistra o settentrionale|Cattedrale di Palermo]] ([[2013]]) e di [[Giovanni Falcone]] nel Pantheon degli "Uomini illustri" della [[Chiesa di San Domenico (Palermo)|Chiesa di San Domenico]] ([[2015]]).
 
Forlì è situata nella regione storica della [[Romagna]], di cui è, come dice [[Dante Alighieri|Dante]] nel ''[[De Vulgari eloquentia]]'', "meditullium", cioè l'area centrale. La città, fondata secondo la tradizione nel [[188 a.C.]], nel [[2012]]-[[2013]] ha festeggiato i suoi 22 secoli di vita. Lo storico [[Sigismondo Marchesi]]<ref>S. Marchesi, ''Supplemento istorico dell'antica città di Forlì'', Forlì 1678.</ref>, comunque, retrodata la fondazione al [[208 a.C.]]
Per l'insigne profilo [[Architettura normanna#Sicilia|normanno]], nel 2015 alcuni monumenti simbolo e luoghi di culto della città sono stati dichiarati [[Patrimonio dell'Umanità]] e posti sotto la tutela dell'[[UNESCO]].
 
== ChieseGeografia esistentifisica ==
=== Territorio ===
Suddivise in ordine alfabetico:<ref>Integrazioni post 12 giugno 2016, consultazione Parrocchie di Palermo [http://www.parrocchiemap.it/parrocchiemap/ricerca_pm.jsp?diocesi=Palermo&tiporicerca=tipo_libera&lay=elenco&denominazione=palermo].</ref>
Forlì sorge nella pianura padana, più precisamente in Romagna, a 5&nbsp;km di distanza dalle prime colline del [[Appennino tosco-romagnolo|Preappennino Tosco-Romagnolo]] e a circa 26&nbsp;km dalla riviera adriatica. La periferia è bagnata dal [[Montone (fiume)|fiume Montone]] che, presso il quartiere Vecchiazzano, riceve le acque del [[Rabbi (fiume)|fiume Rabbi]], per poi lambire le mura urbane presso [[Porta Schiavonia]], e dal [[Ronco (fiume)|fiume Ronco]] che attraversa l'[[Ronco (Forlì)|omonimo quartiere]] periferico della città.
=== A ===
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* [[chiesa anglicana (Palermo)|chiesa Anglicana]]
* [[chiesa della Congregazione di Sant'Alberto]]
* [[chiesa dell'Angelo Custode]]
* [[chiesa delle Santissime Anime dei Corpi Decollati]] o [[chiesa della Madonna del Fiume]] oggi [[chiesa di Maria Santissima del Carmelo]]
* [[Chiesa delle Anime Sante (Palermo)|chiesa delle Anime Sante]] [[Cimitero di Santa Maria dei Rotoli]]
* [[Chiesa delle Anime del Purgatorio]] [[Collegio di Maria al Carmine]]
* [[chiesa di Sant'Agata alla Guilla]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 193}}</ref>
* [[chiesa di Sant'Agata dei Careri]]
* [[chiesa di Sant'Agata delle Mura]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 194}}</ref>
* [[chiesa di Sant'Agata la Pedata]]
* [[chiesa di Sant'Agnese Vergine e Martire]]
* [[Chiesa di Sant'Agostino (Palermo)|chiesa di Sant'Agostino]]<ref name=autogenerato42>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 153}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 82}}</ref>
* [[Chiesa di Sant'Alberto Magno (Palermo)|chiesa di Sant'Alberto Magno]]
* [[chiesa di Sant'Alberto al Carmine]]
* [[chiesa di Sant'Alessandro dei Carbonai]]
* [[chiesa di Sant'Ambrogio (Palermo)|chiesa di Sant'Ambrogio]]
* [[chiesa di Sant'Andrea degli Amalfitani]] o «Aromatari»<ref name=autogenerato4>Pagina 488 [[Tommaso Fazello]], "''Della storia di Sicilia, Deche due del r.p.m. Tommaso Fazello siciliano ...''", Volume 6 [https://books.google.it/books?id=7jE8AAAAcAAJ]</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 253}}</ref>
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* [[Chiesa di Sant'Andrea (Palermo)#Chiesa di Sant.27Andrea Apostolo a .C2.ABPorta Oscura.C2.BB|chiesa di Sant'Andrea Apostolo]] a «Porta Oscura»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 144}}</ref>
* [[chiesa di Sant'Angelo Carmelitano]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 175}}</ref>
* [[chiesa di Sant'Angelo della Conciarìa]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 262}}</ref>
* [[chiesa di Sant'Aniano]]
* [[chiesa di Sant'Anna a Borgo Vecchio]] in «Rua dei Formaggi»
* [[chiesa di Sant'Anna dei Calzettai]] in «Rua dei Formaggi»
* [[chiesa di Sant'Anna dei Pioppi]]
* [[chiesa di Sant'Anna la Misericordia]]<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 161}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 179, 185}}</ref>
* [[chiesa di Sant'Antonio abate (Palermo)|chiesa di Sant'Antonio Abate]]<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 164, 188}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 33}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 137}}</ref><ref>{{Cita|Vincenzo Mortillaro|pp. 5}}</ref>
* [[chiesa di Sant'Antonio Abate allo Steri]]
* [[chiesa di Sant'Antonio di Padova dei Barbieri]] vicino a «Palazzo Reale»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 42}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 285}}</ref>
* [[chiesa e convento di Sant'Antonio di Padova all'Arenella]]
* [[chiesa di Sant'Antonio di Padova (Palermo)|chiesa e convento di Sant'Antonio di Padova degli Osservanti Riformati]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quinto|pp. 45}}</ref>
|}
 
=== BGeologia ===
Nel bacino dei [[Fiumi Uniti]] le rocce tendono a divenire sempre più recenti procedendo da monte verso valle. Quelle più antiche di origine locale sono, infatti, rappresentate dal ''macigno'', una potente successione di banchi arenarici con intercalazioni marnose, formatisi tra i 37 e i 18 milioni di anni fa, affiorante nel crinale appenninico. Nella montagna e nella collina domina invece la ''formazione marnoso-arenarica'', sedimentatasi tra i 15 e i 7 milioni di anni fa. Durante l'accumulo di questa formazione, dello spessore di 5300&nbsp;m, la profondità del fondo marino veniva mantenuta praticamente costante da una progressiva subsidenza.
 
Verso la fine del miocene medio, cessata la subsidenza, il braccio di mare in esame tende a colmarsi, inizia al di sotto delle profondità marine il corrugamento delle rocce sedimentate e pervengono nelle aree romagnole le prime coltri alloctone. Esse prendono nome di [[liguridi]], perché il loro nucleo principale si è formato nel dominio ligure durante il cretaceo. Queste rocce, a causa dei successivi movimenti, sono ridotte in uno stato caotico e hanno trascinato con sé anche formazioni più recenti depositatesi su di esse durante le varie stasi del movimento. Nel Comune di Forlì solo un modesto lembo alloctono affiora attualmente sulla riva destra del [[Ronco (fiume)|fiume Ronco]].
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* [[chiesa della Badia del Monte]]
* [[chiesa di Santa Barbara alla Kalsa]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 304}}</ref>
* [[Chiesa di San Basilio (Palermo)|chiesa di San Basilio Magno]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 258}}</ref>
| width=50% valign=top |
* [[chiesa di San Basilio a Mezzomorreale]]
* [[chiesa di San Biagio (Palermo)|chiesa di San Biagio]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 158}}</ref>
|}
 
Nel miocene superiore, circa di 5 milioni di anni fa, l'orogenesi e il concomitante abbassamento del livello marino, conseguente al disseccamento del Mediterraneo in seguito alla chiusura dello stretto di Gibilterra, hanno determinato una vasta emersione di terre. Le aree montane e collinari erano solcate da corsi d'acqua, che hanno dato origine ai depositi deltizi che si trovano a monte del Comune di Forlì al confine con quello di Predappio. Laghi e lagune occupavano le parti più depresse del territorio e, specie queste ultime, erano soggette a forti e prolungate evaporazioni, che hanno dato origine alle rocce della formazione gessoso-solfifera, tipiche ancora oggi delle zone collinari. Nelle terre emerse vi verdeggiava una ricca flora, ed era popolata da cavalli, carnivori, insettivori, scimmie, uccelli e rettili, tutti animali di cui sono pervenute resti fossili.
=== C ===
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* [[chiesa del Crocifisso di Lucca]]
* [[chiesa del Santissimo Crocifisso (Palermo)|chiesa del Santissimo Crocifisso]] all'[[Albergheria]]
* [[chiesa del Santissimo Crocifisso (Palermo)|chiesa del Santissimo Crocifisso]] all'[[Olivella (rione storico di Palermo)|Olivella]] o «Signuruzzu»
* [[chiesa del Santissimo Crocifisso (Palermo)|chiesa del Santissimo Crocifisso]] a [[Pietratagliata]]
* [[chiesa della Carità (Palermo)|chiesa della Carità]] di San Pietro ai Crociferi
* [[Chiesa del Gesù (Palermo)#Confraternita dei Santi Cosma e Damiano|chiesa dei Santi Cosma e Damiano]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 59}}</ref>
* [[chiesa dei Santi Cosma e Damiano (Palermo)|chiesa dei Santi Cosma e Damiano]] a [[Sferracavallo]]
* [[Chiesa del Gesù (Palermo)#Chiesa dei Santi Crispino e Crispiniano|chiesa dei Santi Crispino e Crispiniano degli Andalusi]]
* [[chiesa dei Santi Quattro Coronati (Palermo)|chiesa dei Santi Quattro Coronati]]
* [[chiesa di San Calogero (Palermo)|chiesa di San Calogero]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 258}}</ref>
* [[chiesa di Santa Croce (Palermo)|chiesa di Santa Croce]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 132}}</ref>
* [[chiesa di Santa Croce (Palermo)|chiesa di Santa Croce]] via La Colla
* [[chiesa di Santa Croce (Palermo)|chiesa di Santa Croce]] Monte Inserra
* [[chiesa di San Carlo dei Milanesi]] o dei «Lombardi» a Porta Sant'Agata<ref name=autogenerato25>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 162}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 294}}</ref>
* [[chiesa di San Carlo Borromeo (Palermo)|chiesa di San Carlo Borromeo]]
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* [[chiesa di San Cataldo (Palermo)|chiesa di San Cataldo]]<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 132, 181}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 166}}</ref>
* [[chiesa di Santa Cecilia (Palermo)|chiesa di Santa Cecilia]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 260}}</ref>
* [[chiesa di San Ciro (Palermo)|chiesa di San Ciro a Maredolce]]
* [[chiesa di San Cristoforo (Palermo)|chiesa di San Cristoforo]]
* [[chiesa di Santa Caterina da Siena (Palermo)|chiesa di Santa Caterina da Siena]]<ref name=autogenerato49>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 175}}</ref>
* [[chiesa di Santa Caterina da Siena (Palermo)|chiesa di Santa Caterina da Siena]] a [[Falsomiele]]
* [[chiesa di Santa Caterina (Palermo)|chiesa di Santa Caterina d'Alessandria]]<ref name=autogenerato43>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 181}}</ref><ref name=autogenerato45>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 104}}</ref>
* [[chiesa di Santa Caterina all'Olivella|chiesa di Santa Caterina d'Alessandria all'Olivella]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 211}}</ref>
* [[chiesa di Santa Chiara d'Assisi (Palermo)|chiesa di Santa Chiara d'Assisi]]
* [[chiesa di Santa Chiara d'Assisi (Palermo)|chiesa di Santa Chiara d'Assisi]] a zona Noce
* [[chiesa di Santa Chiara (Palermo)|chiesa di Santa Chiara all'Albergheria]]<ref name=autogenerato32>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 142}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 224}}</ref>
* [[chiesa di Santa Cita]] intitolata a «[[San Mamiliano]]»<ref name=autogenerato22>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 156}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 290}}</ref><ref>{{Cita|Vincenzo Mortillaro|pp. 14}}</ref>
* [[chiesa di Santa Cristina al Borgo Nuovo]]
* [[chiesa di Santa Cristina la Vetere]]<ref name=autogenerato23>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 150}}</ref>,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 207}}</ref>
|}
 
All'inizio del Pliocene, ristabilitesi definitivamente le comunicazioni tra Mediterraneo e oceano Atlantico, un mare ricco di vita vegetale, il mare è tornato ad avanzare fino alle attuali aree di bassa collina ed ha abbandonato sedimenti argillosi e sabbiosi a seconda dei luoghi e delle profondità. In questo periodo si è depositato anche lo ''spungone'', pietra tipica locale, costituita da un calcare del Pliocene inferiore medio, prodotto da una scogliera sottomarina ricca di vita.
=== D ===
* [[chiesa di San Domenico (Palermo)|chiesa di San Domenico]]<ref name=autogenerato4 /><ref name=autogenerato31>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 154}}</ref><ref>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 107}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 235}}</ref><ref>{{Cita|Vincenzo Mortillaro|pp. 11}}</ref>
* [[chiesa di San Domenichino]]
 
Durante il Pliocene superiore e gran parte del pleistocene inferiore, con cui inizia circa 1,8 milioni di anni fa l'era quaternaria, continua nella bassa collina la sedimentazione dell'argille marine il cui inizio della nuova era è indicato dalla comparsa di fossili, testimoniante il raffreddamento del Mediterraneo. Successivamente la profondità del mare è progressivamente diminuita fino a dare luogo nella zona precollinare, tra 1,45 e 1,1 milioni di anni fa, alla spiaggia delle sabbie gialle, interrotta qua e là dai delta dei fiumi appenninici. Sulle terre emerse allora crescevano rigogliose vegetazioni arboree e il mare era ricco di molluschi e di altri organismi. Alla fine del pleistocene inferiore lungo questa costa viveva l' ''[[Homo erectus]]'', che ha lasciato numerosi reperti nella zona del [[Monte Poggiolo]].
=== E ===
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* [[chiesa Evangelica Valdese (Palermo)|chiesa Evangelica Valdese]]
* [[Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere#Chiesa dei Santi Euno e Giuliano|chiesa dei Santi Euno e Giuliano]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 315}}</ref>
* [[chiesa dell'Ecce Homo all'Uditore]]
* [[chiesa di Sant'Elena e Costantino]]<ref name=autogenerato38>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 141}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 280}}</ref>
| width=50% valign=top |
* [[chiesa di Sant'Eligio (Palermo)|chiesa di Sant'Eligio]] degli Argentieri
* [[chiesa di Santa Elisabetta Regina]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 289}}</ref>
* [[chiesa di Sant'Ernesto]]
* [[chiesa di Sant'Espedito]]
* [[Chiesa di Sant'Eulalia (Palermo)|chiesa di Sant'Eulalia dei Catalani]] alla [[Vucciria]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 128}}</ref><ref>{{Cita|Vincenzo Mortillaro|pp. 4}}</ref>
|}
 
Alla fine del pleistocene medio, su una superficie di erosione raccordante la pianura all'antica superficie collinare, si è venuto formando un livello di limi di origine eolica, definiti loess,<ref>{{cita web|url=https://books.google.it/books?id=-_3oY6CQ9xAC&pg=PA114&lpg=PA114&dq=costa+di+limi+di+origine+eolica&source=bl&ots=fyNMqWo92a&sig=ewFPDLRh1qTUYrZjBqaqtWF9gw8&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjwzpTi0rTLAhUEwBQKHZrrDBUQ6AEIIzAE#v=onepage&q=costa%20di%20limi%20di%20origine%20eolica&f=false|titolo=Dinamica dei terreni|p= 114}}</ref> attribuibile alla glaciazione rissiana, terminata circa 150.000 anni fa. L'ambiente era allora arido e piuttosto freddo, ed il suolo coperto da piante erbacee e da rari alberi, grossi erbivori (elefanti, rinoceronti, bisonti) che erano preda di piccoli gruppi di cacciatori nomadi.
=== F ===
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* [[chiesa di San Francesco d'Assisi (Palermo)|Basilica di San Francesco d'Assisi]]<ref>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 102}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 45}}</ref>
* [[chiesa delle Stimmate di San Francesco d'Assisi]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 125}}</ref>
* [[chiesa di San Francesco di Paola (Palermo)|chiesa di San Francesco di Paola]]<ref name=autogenerato28>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 203}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quinto|pp. 93}}</ref>
* [[chiesa di San Francesco di Paola (Palermo2)|chiesa di San Francesco di Paola]] via Petrazzi
* [[chiesa di San Francesco di Sales (Palermo)|chiesa di San Francesco di Sales]]
* [[chiesa di San Francesco Saverio (Palermo)|chiesa di San Francesco Saverio]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 100}}</ref>
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* [[cappella dei Falegnami]]
* [[chiesa della Sacra Famiglia (PA)|chiesa della Sacra Famiglia]]
* [[chiesa della Sacra Famiglia (PA)|chiesa della Sacra Famiglia]] Oreto
* [[chiesa della Sacra Famiglia (PA)|chiesa della Sacra Famiglia]] in via Normanni
* [[chiesa della Sacra Famiglia (Palermo)|chiesa della Sacra Famiglia]] o delle «Cappuccinelle» al [[Papireto]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 26}}</ref>
* [[chiesa di San Filippo Apostolo (Palermo)|chiesa di San Filippo Apostolo]]
* [[chiesa di San Filippo (Palermo)|chiesa di San Filippo]] all'Uditore
* [[chiesa di San Filippo Neri (Palermo)|chiesa di San Filippo Neri]] allo [[ZEN (Palermo)|Zen]]
|}
 
Durante l'ultima parte dell'era quaternaria i fenomeni erosivi hanno completato il modellamento attuale del rilievo collinare e montano, in cui dominano forme di tipo piramidale negli affioramenti della ''formazione marnoso-arenacea'' e dolci ondulazioni della collina argillosa, spesso interrotte da ripidi ventagli di vallecole dei calanchi. Contemporaneamente nella pianura si sono formate potenti coltri alluvionali in seguito al deposito di sedimenti erosivi dei rilievi e trasportati dei fiumi nelle parti depresse del territorio. Al di sotto di Forlì, il loro spessore è superiore a 200&nbsp;m. Anche nelle pendici collinari montane i corsi d'acqua hanno lasciato tracce della loro attività di sedimentazione.
=== G ===
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* [[chiesa del Bambino Gesù]]
* [[chiesa del Cuore Eucaristico di Gesù]]
* [[chiesa del Gesù (Palermo)|chiesa del Gesù o Casa Professa]]<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 141, 176}}</ref><ref>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 101}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 133}}</ref>
* [[chiesa del Crocifisso di Lucca]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 92}}</ref>
* [[chiesa dei Sacri Cuori]]
* [[chiesa del Sacro Cuore (Palermo)|chiesa del Sacro Cuore]]
* [[chiesa del Sacro Cuore (Palermo)|chiesa del Sacro Cuore]] a [[Villagrazia]]
* [[chiesa del Sacro Cuore (Palermo)|chiesa del Sacro Cuore]] all'Uditore
* [[chiesa del Santissimo Crocifisso (Palermo)|chiesa del Santissimo Crocifisso]] a [[Brancaccio (Palermo)|Brancaccio]]
* [[chiesa del Santissimo Crocifisso (Palermo)|chiesa del Santissimo Crocifisso]] a Mezzomorreale
* [[chiesa del Santissimo Crocifisso (Palermo)|chiesa del Santissimo Crocifisso]] a [[Settecannoli (Palermo)|Settecannoli]]
* [[chiesa del Santissimo Crocifisso (Palermo)|chiesa del Santissimo Crocifisso]] all'Uditore
* [[chiesa del Santissimo Crocifisso (Palermo)|chiesa del Santissimo Crocifisso]] alla Magione
* [[chiesa del Santissimo Crocifisso (Palermo)|chiesa del Santissimo Crocifisso]] dell'«Albergaria»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 96}}</ref>
* [[chiesa del Santissimo Crocifisso (Palermo)|chiesa del Santissimo Crocifisso]] Mango
* [[chiesa dell'Annunciazione del Signore]]
* [[chiesa di Gesù e Maria a via Butera]]
* [[chiesa di Gesù e Maria degli Scopettieri]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 94}}</ref>
* [[chiesa di Gesù, Maria e Giuseppe]]
* [[chiesa di Gesù, Maria e Giuseppe]] a via Oreto
* [[chiesa di Gesù, Maria e Giuseppe]] in Sant'Aniano
* [[chiesa di Gesù Sacerdote]]
* [[chiesa di San Gabriele Arcangelo (Palermo)|chiesa di San Gabriele Arcangelo]]
* [[chiesa di San Gaetano (Palermo)|chiesa di San Gaetano]] o Maria Santissima del Divino Amore di [[Brancaccio-Ciaculli|Brancaccio]]
* [[Chiesa di San Giacomo dei Militari|chiesa di San Giacomo dei Quartieri o dei Militari]] o La Mazzara o degli Spagnoli<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 5}}</ref>
* [[chiesa di San Giacomo (Palermo)|chiesa di San Giacomo la Marina]] sotto il titolo della «Flagellazione»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 267}}</ref><ref>{{Cita|Vincenzo Mortillaro|pp. 12}}</ref>
* [[chiesa di San Gioacchino (Palermo)|chiesa di San Gioacchino all'Olivella]]<ref name=autogenerato31 /><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 181}}</ref>
* [[chiesa di San Giorgio dei Genovesi (Palermo)|chiesa di San Giorgio dei Genovesi]]<ref name=autogenerato53>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 157}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 317}}</ref><ref>{{Cita|Vincenzo Mortillaro|pp. 16}}</ref>
* [[Chiesa di San Giacomo dei Militari#Chiesa di San Giorgio in Alga|chiesa di San Giorgio in Alga]]
* [[chiesa di San Giorgio in Kemonia]]<ref name=autogenerato32 /><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 84}}</ref>
* [[chiesa di San Giovanni Apostolo]]
* [[chiesa di San Giovanni Bosco (Palermo)|chiesa di San Giovanni Bosco]] a Sampolo
| width=50% valign=top |
* [[chiesa di San Giovanni Bosco (Palermo)|chiesa di San Giovanni Bosco]] a [[Settecannoli (Palermo)|Settecannoli]]
* [[chiesa di San Giovanni alla Guilla]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 200}}</ref>
* [[chiesa di San Giovanni Decollato (Palermo)|chiesa di San Giovanni Decollato]]
* [[Chiesa di San Giovanni Battista (Baida)|Chiesa di San Giovanni Battista]] di [[Baida]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quinto|pp. 228 e 233}}</ref>
* [[chiesa di San Giovanni Battista (Palermo)|chiesa di San Giovanni Battista]] a [[Boccadifalco]]
* [[chiesa di San Giovanni Battista (Palermo)|chiesa di San Giovanni Battista]] sotto il titolo di «San Silvestro» a [[Castello a Mare (Palermo)|Castellammare]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 329}}</ref>
* [[chiesa di San Giovanni Battista (Palermo)|chiesa di San Giovanni Battista]] a [[Sferracavallo]]
* [[chiesa di San Giovanni degli Eremiti]]<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 132, 141}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 70}}</ref>
* [[chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi]]<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 231}}</ref><ref>{{Cita|Antonio Mongitore Tomo primo|pp. 39}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quinto|pp. 295}}</ref>
* [[chiesa di San Giovanni dei Napoletani]]<ref name=autogenerato41>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 164}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 14}}</ref>
* [[chiesa di San Giovanni Evangelista (Palermo)|chiesa di San Giovanni Evangelista]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 91}}</ref>
* [[Chiesa di San Nicola da Tolentino (Palermo)#Chiesa di San Giovanni dei Tartari|chiesa di San Giovanni dei Tartari]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 224}}</ref>
* [[chiesa di San Giovanni dell'Origlione]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 250}}</ref>
* [[chiesa di San Giovanni della Croce]]
* [[chiesa di San Giovanni di Dio ai Benfratelli]]
* [[chiesa di San Giovanni Maria Vianney (Palermo)|chiesa di San Giovanni Maria Vianney]] o del «Curato d'Ars» a [[Falsomiele]]
* [[chiesa di San Girolamo (Palermo)|chiesa di San Girolamo]] sotto il titolo della «Madonna delle Grazie» a [[Mondello]]
* [[Chiesa di San Giorgio in Kemonia|chiesa di San Giuseppe Cafasso]] ex [[chiesa di San Giorgio in Kemonia]]<ref name=autogenerato32 /><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 84}}</ref>
* [[chiesa di San Giuseppe Cottolengo (Palermo)|chiesa di San Giuseppe Cottolengo]]
* [[chiesa di San Giuseppe dei Teatini]]<ref name=autogenerato14>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 184}}</ref><ref>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 100}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 196}}</ref>
* [[chiesa di San Giuseppe (Palermo)|chiesa di San Giuseppe]] a corso Tukory
* [[chiesa di San Giuseppe (Palermo)|chiesa di San Giuseppe]] a [[Falsomiele]]
* [[chiesa di San Giuseppe (Palermo)|chiesa di San Giuseppe ai Leoni]]
* [[chiesa di San Giuseppe (Palermo)|chiesa di San Giuseppe]] all'Uditore
* [[chiesa di San Giuseppe (Palermo)|chiesa di San Giuseppe Artigiano]] a [[Brancaccio (Palermo)|Brancaccio]]
* [[Chiesa di San Giuseppe in Maria o del Sabato]]
* [[chiesa di San Giuseppe Cottolengo (Palermo)|chiesa di San Giuseppe Cottolengo]]
* [[chiesa di San Gregorio papa (Palermo)|chiesa di San Gregorio Papa]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 37}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 339}}</ref>
* [[chiesa di San Gregorio a Boccadifalco]]
* [[Santuario di San Giovanni Battista]] e monastero [[Ordine di San Benedetto|benedettino]] di [[San Martino delle Scale]], oggi convento dei Frati Minori di San Francesco di [[Baida]]
|}
 
=== IClima ===
{{vedi anche|stazione meteorologica di Forlì}}
{| width=100% border=0|
| width=50% valign=top |
* [[chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella|chiesa di Sant'Ignazio Martire all'Olivella]]<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 189}}</ref><ref name=autogenerato46>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 105}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 189}}</ref><ref name="Vincenzo Mortillaro-8">{{Cita|Vincenzo Mortillaro|pp. 87}}</ref>
* [[chiesa di Sant'Ippolito (Palermo)|chiesa di Sant'Ippolito]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 41 e 52}}</ref>
| width=50% valign=top |
* [[chiesa di Sant'Isidoro Agricola dei Fornai]] all'[[Albergheria]]
|}
 
Forlì ha un [[Clima subtropicale umido|clima temperato caldo, stabilmente umido, con estate molto calda]] (classificazione Köppen-Geiger Cfa).
=== J ===
* [[Chiesa di Janua Coeli]]
 
Il clima di Forlì è condizionato dalla sua posizione geografica, vicina alla costa del [[mare Adriatico]], al margine meridionale della [[Pianura padana]] e a ridosso del crinale appenninico, il quale, insieme ai contrafforti montani tra le valli, orientate da sud-ovest a nord-est, influenza notevolmente l'andamento dei venti al suolo.
=== L ===
{| width=100% border=0|
| width=50% valign=top |
* [[chiesa di San Leonardo (Palermo)|chiesa di San Leonardo de Indulciis]] o dei Greci all'Albergheria<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 174}}</ref>
* [[chiesa di San Luca (Palermo)|chiesa di San Luca]] a [[Villagrazia]]
* [[chiesa di San Luca dei Genovesi]] a «Porta San Giorgio»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 73}}</ref>
* [[chiesa di San Lorenzo (Palermo)|chiesa di San Lorenzo]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 77}}</ref>
| width=50% valign=top |
* [[chiesa di Santa Lucia (Palermo)|chiesa di Santa Lucia vergine e martire]] al [[Politeama (Palermo)|Politeama]]
* [[Chiesa di Santa Maria di Monserrato (Palermo)#Chiesa di Santa Lucia al Borgo|chiesa di Santa Lucia al Borgo]]
* [[chiesa di Santa Lucia (Palermo)|chiesa di Santa Lucia]] o Badia del Monte
* [[chiesa di San Luigi (Palermo)|chiesa di San Luigi Gonzaga]]
* [[chiesa di Santa Luisa de' Marillac]]
|}
 
Il mese più freddo, gennaio, ha una temperatura media di 3,1&nbsp;°C, mentre quello più caldo, luglio, ha una temperatura media di 24,7&nbsp;°C. La temperatura più alta registrata a Forlì è stata di +43,0&nbsp;°C nell'agosto del 2017 mentre quella più bassa è di -19,0&nbsp;°C registrata nel gennaio del 1985.
=== M ===
* [[Cattedrale di Palermo|Cattedrale Metropolitana della Santa Vergine Maria Assunta]]<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 132, 145, 146, 147, 148}}</ref>,<ref name=autogenerato9>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 97}}</ref>,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 231}}</ref>
* [[Cappella dell'Incoronata|Cappella di Santa Maria Incoronata]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 211}}</ref>
* [[Basilica abbaziale di San Martino delle Scale]]
 
L'escursione annua, data dalla differenza tra la temperatura media del mese più caldo è quello del mese più freddo, oscilla tra i 18 ed i 23&nbsp;°C.
{| width=100% border=0|
| width=50% valign=top |
* [[chiesa dei Diecimila Martiri]]
* [[chiesa del Carmine Maggiore]]<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 176}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 108}}</ref>
* [[chiesa del Collegio di Maria al Capo]]
* [[chiesa della Presentazione di Maria Santissima]]
* [[chiesa di Madonna Assunta già Santa Maria delle Grazie]] alla Guadagna
* [[chiesa della Madonna dei Rimedi]]<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 218}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 250}}</ref><ref>{{Cita|Antonio Mongitore Tomo primo|pp. 37}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quinto|pp. 72}}</ref>
* [[chiesa della Madonna dei Pescatori]]
* [[chiesa della Madonna del Fervore]]
* [[chiesa della Madonna del Lume]] ai Cassàri
* [[chiesa della Madonna del Paradiso]]
* [[chiesa della Madonna del Soccorso (Palermo)|chiesa della Madonna del Soccorso]] già di «San Nicolò del Bosco»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 186}}</ref>
* [[Chiesa della Madonna del Soccorso (Palermo)|chiesa della Madonna del Soccorso della Mazza]]
* [[chiesa della Madonna della Misericordia la Savona]]<ref>Pagina 48, [[Antonio Mongitore]], "''Palermo divoto di Maria Vergine e Maria Vergine protettrice di Palermo ...''" [https://books.google.it/books?id=D6PjvOLvBUAC], vol. 1, Palermo, Gaspare Bayona, 1719.</ref>
* [[chiesa della Madonna della Provvidenza (Palermo)|chiesa della Madonna della Provvidenza]] via Ammiraglio Rizzo<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 324}}</ref>
* [[chiesa di San Giuseppe dei Teatini|chiesa della Madonna della Provvidenza]] ipogea
* [[Oratorio dei Bianchi (Palermo)#Chiesa della Madonna della Vittoria|chiesa della Madonna della Vittoria]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 321}}</ref><ref>{{Cita|Antonio Mongitore Tomo primo|pp. 37}}</ref>
* [[chiesa della Vittoria]] di [[Mezzomonreale]] dei [[Ordine dei minimi|Padri minimi]] di [[San Francesco di Paola]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 205}}</ref>
* [[chiesa della Madonna della Volta]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 169}}</ref>
* [[chiesa della Madonna delle Grazie dei Macellai]] di «Piazzetta dei Caldomai»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 141}}</ref>
* [[chiesa della Madonna delle Lacrime (Palermo)|chiesa della Madonna delle Lacrime]]
* [[chiesa della Madonna dell'Acqua (Palermo)|chiesa della Madonna dell'Acqua]]
* [[chiesa della Madonna dell'Orto (Palermo)|chiesa della Madonna dell'Orto]]
* [[chiesa della Madonna di Buon Riposo]]
* [[chiesa della Madonna di tutte le Grazie]] sotto il titolo di «Ponticello»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 180}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria dell'Itria alla Kalsa|chiesa della Madonna dell'Itria dei Cocchieri]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 302}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria dell'Itria (Palermo)|chiesa della Madonna dell'Itria detta della «Pinta»]]<ref name=autogenerato38 /><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 64}}</ref><ref>{{Cita|Antonio Mongitore Tomo primo|pp. 37}}</ref>
* [[chiesa della Madonna di Loreto dei Credenzieri]]
* [[chiesa della Madonna di Lourdes]]
* [[chiesa della Madonna di Monserrato]] dei «[[Ordine Benedettino|Benedettini di Spagna]]»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 337}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria di Monserrato (Palermo)|chiesa della Madonna di Monserrato]] sotto il titolo di «[[Chiesa di Santa Maria di Monserrato (Palermo)#Chiesa di Santa Lucia al Borgo|Santa Lucia al Borgo]]»
* [[chiesa della Mater Dei]]
* [[chiesa della Martorana|chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio]] o della «Martorana»<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 132}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 154}}</ref><ref>{{Cita|Antonio Mongitore Tomo primo|pp. 38}}</ref>
* [[chiesa della Santissima Annunziata degli Sbirri alle Balate]]
* [[chiesa della Santissima Annunziata a Casa Professa]]
* [[chiesa della Santissima Annunziata alla Pinta]]
* [[chiesa della Santissima Annunziata a Porta d'Ossuna]]
* [[chiesa della Santissima Annunziata (Palermo)|chiesa della Santissima Annunziata]] a «Porta Montalto»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 91}}</ref>
* [[chiesa della Santissima Annunziata alla Zisa]]<ref name=autogenerato26>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 219}}</ref><ref>Pagina 643, Antonio Mongitore, "Palermo divoto di Maria Vergine e Maria Vergine protettrice di Palermo ..." [https://books.google.it/books?id=D6PjvOLvBUAC], Tomo primo, Palermo, Gaspare Bayona, 1719, pp. 697.</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quinto|pp. 175}}</ref>
* [[chiesa della Santissima Annunziata allo Scutino]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 294}}</ref>
* [[chiesa della Santissima Annunziata]] in Corso Alberto Amedeo
* [[chiesa dell'Annunziata del Giglio]]
* [[chiesa dell'Immacolata Concezione al Capo]] [[Porta Carini]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 41}}</ref>
* [[chiesa dell'Immacolata Concezione allo Scavuzzo]]
* [[chiesa di Immacolata]] (Santa Rita)
* [[chiesa di Immacolata Rifugio dei Peccatori]]
* [[Chiesa di Santa Maria Immacolata a via Castellana]]
* [[chiesa di Maria Santissima Addolorata (Palermo)|chiesa di Maria Santissima Addolorata]]
* [[chiesa dell'Assunta (Palermo)|chiesa di Maria Santissima Assunta]] di via [[Via Maqueda|Maqueda]]
* [[chiesa di Maria Santissima Assunta a Mater Dei]]
* [[chiesa di Maria Santissima Assunta a Perpignano]]
* [[chiesa di Maria Santissima Ausiliatrice]] all'Arenella
* [[chiesa di Maria Santissima Ausiliatrice]] a Sampolo
* [[chiesa di Maria Santissima d'Egitto]] o «Egiziaca»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 266}}</ref>
* [[chiesa di Maria Santissima degli Afflitti]]
* [[chiesa di Maria Santissima dei Naufraghi]]
* [[chiesa di Maria Santissima del Bell'Amore]] a [[Villagrazia]]
* [[chiesa di Maria Santissima del Buon Consiglio]]
* [[chiesa di Maria Santissima del Carmelo]] via Decollati
* [[chiesa di Maria Santissima del Carmelo]] corso dei Mille
* [[chiesa di Maria Santissima del Fervore]]
* [[chiesa di Maria Santissima del Parco delle Dame]]
* [[chiesa di Maria Santissima del Perpetuo Soccorso]]
* [[chiesa di Maria Santissima del Rosario (Palermo)|chiesa di Maria Santissima del Rosario]] a Cruillas
* [[chiesa di Maria Santissima del Rosario (Palermo)|chiesa di Maria Santissima del Rosario]] a [[Settecannoli (Palermo)|Settecannoli]]
* [[chiesa di Maria Santissima del Rosario (Palermo)|chiesa di Maria Santissima del Rosario]] a via Bambinai
* [[chiesa di Maria Santissima del Rosario (Palermo)|chiesa di Maria Santissima del Rosario]] a via Chiappara
* [[chiesa di Maria Santissima dell'Addaura]]
* [[chiesa di Maria Santissima della Consolazione (Palermo)|chiesa di Maria Santissima della Consolazione]] primitivo [[Oratorio di San Mercurio]]
* [[chiesa di Maria Santissima della Lettera]] all'[[Acquasanta (UPL di Palermo)|Acquasanta]]
* [[chiesa di Maria Santissima della Lettera]] alla [[Parco della Favorita]]
* [[Chiesa di Santa Maria della Mercede (Palermo)|chiesa di Maria Santissima della Mercede]] al «Capo»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 56}}</ref>
* [[chiesa di Maria Santissima della Misericordia]]
* [[chiesa di Maria Santissima della Presentazione]]
* [[Chiesa di San Demetrio (Palermo)|chiesa di Maria Santissima della Soledad]] ex «San Demetrio»<ref name=autogenerato38 /><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 322}}</ref>
| width=50% valign=top |
* [[chiesa di Maria Santissima delle Grazie detta del Sabato]]
* [[chiesa di Maria Santissima delle Grazie]] a [[Brancaccio (Palermo)|Brancaccio]]
* [[chiesa di Maria Santissima delle Grazie]] a [[Monte Grifone]]
* [[chiesa di Maria Santissima delle Grazie]] a [[Settecannoli (Palermo)|Settecannoli]]
* [[chiesa di Maria Santissima delle Grazie]] a [[Villagrazia]]
* [[chiesa di Maria Santissima delle Grazie]] ai Pirriaturi
* [[chiesa di Maria Santissima delle Grazie]] in Corso dei Mille
* [[chiesa di Maria Santissima delle Grazie]] in via Conte Federico
* [[chiesa di Maria Santissima di Pompei]]
* [[chiesa di Maria Santissima Immacolata (Palermo)|chiesa di Maria Santissima Immacolata]]
* [[chiesa di Maria Santissima Immacolata (Palermo)|chiesa di Maria Santissima Immacolata]] a [[Montegrappa-Santa Rosalia|Montegrappa]]
* [[chiesa di Maria Santissima Immacolata (Palermo)|chiesa di Maria Santissima Immacolata]] a [[Settecannoli (Palermo)|Settecannoli]]
* [[chiesa di Maria Santissima Madre della Chiesa]]
* [[chiesa di Maria Santissima Madre della Misericordia]]
* [[chiesa di Maria Santissima Mediatrice]]
* [[chiesa di Maria Santissima Regina degli Apostoli]] a Bordonaro
* [[chiesa di Maria Santissima Regina Pacis]]
* [[chiesa di Maria Santissima Stella Maris]]
* [[chiesa di Nostra Signora della Consolazione (Palermo)|chiesa di Nostra Signora della Consolazione]]
* [[chiesa di Nostra Signora delle Nazioni in Sant'Eugenio Papa]]
* [[chiesa di Nostra Signora di Lourdes]]
* [[chiesa di Regina Mundi]]
* [[chiesa di Santa Maria degli Agonizzanti]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 177}}</ref>
* [[chiesa di Santa Maria degli Angeli (Palermo)|chiesa di Santa Maria degli Angeli detta la «Gancia»]]
* [[chiesa di Santa Maria degli Angeli a via Falconara]]
* [[chiesa di Santa Maria degli Angeli a Sferracavallo]]
* [[Chiesa di Santa Maria dei Miracoli (Palermo)|chiesa di Santa Maria dei Miracoli]]<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 163}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 35}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria di Gesù (Monte Grifone)|chiesa di Santa Maria del Gesù]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quinto|pp. 276}}</ref><ref name=autogenerato40>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 230}}</ref>
* [[chiesa di Santa Maria di Gesù al Capo]] o «Santa Maruzza ri Canceddi»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 63}}</ref>
* [[chiesa di Santa Maria di Gesù a piazza Sant'Anna]]
* [[chiesa di Santa Maria del Giusino]]
* [[chiesa di Santa Maria del Paradiso di via Maiali]]
* [[chiesa di Santa Maria del Paradiso dei Mugnai]]
* [[chiesa di Santa Maria del Piliere|chiesa di Santa Maria del Piliere o degli Angelini]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 213}}</ref>
* [[chiesa di Santa Maria della Catena (Palermo)|chiesa di Santa Maria della Catena]]<ref name=autogenerato41 /><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 105}}</ref><ref name="ReferenceVM">{{Cita|Vincenzo Mortillaro|pp. 3}}</ref>
* [[chiesa di Santa Maria della Pace (Palermo)|chiesa di Santa Maria della Pace]] o dei «[[Catacombe dei Cappuccini|Cappuccini]]»<ref name=autogenerato19>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 220}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quinto|pp. 213}}</ref>
* [[chiesa di Santa Maria della Pietà (Palermo)|chiesa di Santa Maria della Pietà]]<ref name=autogenerato52>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 103}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 351}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria della Pietà (Palermo)#Cappella di Santa Maria della Pietà|chiesa di Santa Maria della Pietà o del «Portulano»]]
* [[chiesa di Santa Maria della Purificazione (Palermo)|chiesa di Santa Maria della Purificazione]]
* [[chiesa di Santa Maria della Sapienza (Palermo)|chiesa di Santa Maria della Sapienza]]
* [[chiesa di Santa Maria delle Balate]]
* [[Teatro Nuovo Montevergini|chiesa di Santa Maria delle Grazie di Montevergini]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 171}}</ref>
* [[chiesa di Santa Maria delle Grazie (Palermo 2)|chiesa di Santa Maria delle Grazie]] e «Cripta delle Repentite»
* [[chiesa di Santa Maria delle Grazie dei Notai]]
* [[chiesa di Santa Maria delle Grazie a Pallavicino]]
* [[chiesa di Santa Maria dello Spasimo (Palermo)|chiesa di Santa Maria dello Spasimo]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 318}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria di Castiglia]]
* [[Cappella Palatina (Palermo)#Chiesa ipogea|chiesa di Santa Maria di Gerusalemme]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 44}}</ref>
* [[chiesa della Madonna di Monte Oliveto|chiesa di Santa Maria di Monte Oliveto]] o «Badia Nuova»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 215}}</ref>
* [[chiesa di Santa Maria di Porto Salvo]]<ref name=autogenerato25 /><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 20}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 118}}</ref>
* [[chiesa di Santa Maria di Valverde]]<ref name=autogenerato22 /><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 283}}</ref><ref>{{Cita|Antonio Mongitore Tomo primo|pp. 39}}</ref><ref>{{Cita|Vincenzo Mortillaro|pp. 13}}</ref>
* [[Chiesa di San Giacomo dei Militari#Chiesa di Santa Maria la Mazzara|chiesa di Santa Maria La Mazzara]]
* [[chiesa di Santa Maria la Nova (Palermo)|chiesa di Santa Maria La Nova]]<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 155}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 261}}</ref>
* [[chiesa di Santa Maria La Reale]]
* [[chiesa di Santa Maria Maggiore (Palermo)|chiesa di Santa Maria Maggiore]]
* [[chiesa di Santa Maria di Visita Poveri]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 89}}</ref>
* [[chiesa di Santa Maria Salute degli Infermi]]
* [[chiesa di Stella Maris (Palermo)|chiesa di Stella Maris]] all'[[Arenella (UPL di Palermo)|Arenella]]
* [[chiesa di Santa Maria Goretti (Palermo)|chiesa di Santa Maria Goretti]]
* [[chiesa di San Mamiliano Vescovo e Martire]]
* [[chiesa di Santa Margherita (Palermo)|chiesa di Santa Margherita alla Conciaria]] presso Piazza Venezia<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 172}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 262}}</ref>
* [[chiesa di Santa Margherita (Palermo)|chiesa di Santa Margherita]] in via Marabitti
* [[chiesa di Santa Maria Maddalena (Palermo)|chiesa di Santa Maria Maddalena]]<ref name=autogenerato1>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 140}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 3}}</ref>
* [[chiesa di San Marco Evangelista (Palermo)|chiesa di San Marco Evangelista]]<ref name=autogenerato42 /><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 95}}</ref>
* [[chiesa di San Matteo al Cassaro]]<ref name=autogenerato45 /><ref name=autogenerato54>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 185}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 147}}</ref>
* [[chiesa di San Mattia (Palermo)|chiesa di San Mattia Apostolo dei Crociferi]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 347}}</ref>
* [[Chiesa di San Michele Arcangelo (Palermo)|chiesa di San Michele Arcangelo]] via Sciuti
* [[Ex Collegio Calasanzio]] dei [[Scolopi|Padri Scolopi]] della Madre di Dio
* [[chiesa di San Michele Arcangelo dei Carmelitani]] [[?]]
|}
 
Le precipitazioni medie annue di Forlì sono all'incirca di 745&nbsp;mm di pioggia, ed il numero di giorni piovosi è in media di 75. Le piogge sono distribuite in modo piuttosto regolare durante l'anno, con valori massimi in novembre (79&nbsp;mm) e minimi in gennaio (38&nbsp;mm), febbraio e luglio (40&nbsp;mm).
=== N ===
{| width=100% border=0|
| width=50% valign=top |
* [[chiesa di San Nicolò di Bari]] a [[Vetrana]] Bandita
* [[chiesa di San Nicolò all'Albergheria]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 269}}</ref>
* [[chiesa di San Nicola da Tolentino (Palermo)|chiesa di San Nicola da Tolentino]] degli [[Agostiniani scalzi]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 233}}</ref>
* [[chiesa di San Nicola all'Uditore]]
* [[chiesa di San Niccolò degli Scalzi]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 226}}</ref>
* [[chiesa di San Niccolò dei Latini]] alla [[Kalsa]] o «de Francis» o «de Navi»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 6}}</ref>
| width=50% valign=top |
* [[chiesa di San Nicolò al Borgo]] o «lo Gurgo»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 257}}</ref>
* [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Palermo)#Chiesa di San Niccol.C3.B2 lo Reale|chiesa di San Niccolò lo Reale]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 41}}</ref>
* [[chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi]]<ref name=autogenerato46 /><ref name=autogenerato54 /><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 145}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Cristina la Vetere#Chiesa di Santa Ninfa|chiesa di Santa Ninfa]]
|}
 
Il fenomeno della [[nebbia]] si presenta regolarmente ogni anno, soprattutto nei mesi invernali, o a fine autunno, manifestandosi a diversi livelli di intensità e di frequenza con prevalente accentuazione delle zone di pianura nelle depressioni morfologiche e diradandosi più a sud a partire dalle propaggini appenniniche.
=== O ===
 
A Forlì predominano i venti di nord-ovest, di est e di sud-ovest. In primavera, in estate e in autunno prevalgono venti da est, in inverno quelli da nord-ovest.
* [[chiesa di Sant'Oliva (Palermo)|chiesa di Sant'Oliva]]
* [[chiesa di Sant'Orsola (Palermo)|chiesa di Sant'Orsola]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 122}}</ref>
* [[chiesa di Sant'Onofrio (Palermo)|chiesa di Sant'Onofrio]] al «Macello»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 75}}</ref>
 
{{ClimaAnnuale
{| width=100% border=0|
| nome = FORLÌ AEROPORTO<br /><small>([[1961]]-[[1990]])</small>
| width=50% valign=top |
| tempmax01 = 5.4
* [[Oratorio di Sant'Orsola]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 278}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 125}}</ref>
| tempmax02 = 8.2
* [[chiesa di Sant'Elena e Costantino|Oratorio di Sant'Elena e Costantino]]
| tempmax03 = 13.0
* [[Oratorio del Carminello]]
| tempmax04 = 17.2
* [[Oratorio del Crocifisso di Lucca]]
| tempmax05 = 22.3
* [[Oratorio del Rosario di San Domenico]]<ref name=autogenerato22 /><ref name=autogenerato35>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 108}}</ref><ref name="Vincenzo Mortillaro-13">{{Cita|Vincenzo Mortillaro|pp. 13}}</ref>
| tempmax06 = 26.6
* [[Oratorio del Rosario di Santa Cita]]<ref name=autogenerato53 /><ref name=autogenerato35 /><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 306}}</ref><ref>{{Cita|Vincenzo Mortillaro|pp. 15}}</ref>
| tempmax07 = 29.2
* [[Chiesa del Gesù (Palermo)#Oratorio del Sabato|Oratorio del Sabato]] di [[Casa Professa]] dei Gesuiti o [[Oratorio della Croce e del Martorio di Cristo]] detto anche «Cappella del Sabato».
| tempmax08 = 28.4
* [[Chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi#Oratorio della Carità di San Pietro|Oratorio della Carità di San Pietro ai Crociferi]] presso la [[chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi]]
| tempmax09 = 24.6
* [[Oratorio della Compagnia della Pace]] di [[Porta Termini]]<ref name=autogenerato49 />
| tempmax10 = 18.4
* [[Oratorio dei Bianchi (Palermo)|Oratorio della Compagnia de' «Bianchi»]]
| tempmax11 = 11.4
* [[Chiesa dell'Angelo Custode#Oratorio degli Angeli Custodi|Oratorio dell'Angelo Custode]]
| tempmax12 = 6.5
* [[Oratorio dell'Immacolatella]]<ref name=autogenerato3>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 160}}</ref>
| tempmin01 = 0.8
* [[Oratorio delle Anime Sante del Purgatorio]]
| tempmin02 = 2.7
* [[Oratorio delle Dame]] presso la [[chiesa del Gesù (Palermo)|Casa Professa o chiesa del Gesù]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 179}}</ref>
| tempmin03 = 6.2
| width=50% valign=top |
| tempmin04 = 9.5
* [[Chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella#Oratorio|Oratorio di San Filippo Neri]] presso la [[chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella]]<ref name=autogenerato21 /><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 189}}</ref><ref name="Vincenzo Mortillaro-8"/>
| tempmin05 = 13.9
* [[Oratorio di San Giuseppe dei Falegnami|Oratorio di San Giuseppe dei Falegnami ai Teatini]]
| tempmin06 = 17.7
* [[Oratorio di San Lorenzo (Palermo)|Oratorio di San Lorenzo]]<ref name=autogenerato35 /><ref name=autogenerato3 />
| tempmin07 = 20.2
* [[Oratorio di San Marco (Palermo)|Oratorio di San Marco]]
| tempmin08 = 19.9
* [[Oratorio di San Mercurio]]
| tempmin09 = 16.7
* [[Oratorio di San Nicolò]]
| tempmin10 = 11.9
* [[Oratorio di San Vito]]
| tempmin11 = 6.5
* [[Oratorio di Santa Caterina (Palermo)|Oratorio di Santa Caterina d'Alessandria all'Olivella]]<ref name=autogenerato21>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 190}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 211}}</ref>
| tempmin12 = 2.0
* [[Oratorio di Santo Stefano protomartire]]
| pioggia01 = 38
* [[Oratorio di Sant'Alberto al Carmine]]
| pioggia02 = 40
* [[Oratorio di Sant'Onofrio (Palermo)|Oratorio di Sant'Onofrio]]
| pioggia03 = 50
* [[Oratorio Ecce Homo al Capo]]
| pioggia04 = 57
* [[Oratorio dei Santi Pietro e Paolo (Palermo)|Oratorio dei Santi Pietro e Paolo]] presso l'ex [[Oratorio dei Santi Pietro e Paolo (Palermo)#Ospedale dei Sacerdoti|ospedale per convalescenti e sacerdoti]]<ref name=autogenerato23 />
| pioggia05 = 53
* [[Oratorio dei Pellegrini]] o [[Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere#Oratorio del Santissimo Crocifisso alla Magione|Oratorio del Santissimo Crocifisso alla Magione]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 207}}</ref>
| pioggia06 = 54
* [[Chiesa di Santa Cristina la Vetere#Oratorio dei Pellegrini|Oratorio dei Pellegrini]]
| pioggia07 = 40
|}
| pioggia08 = 59
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}}
 
=== PStoria ===
{{Vedi anche|Storia di Forlì}}
{| width=100% border=0|
| width=50% valign=top |
* [[Cappella Palatina (Palermo)|Cappella Palatina dei Santi Pietro e Paolo]]<ref name=autogenerato51>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 139}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 41}}</ref>
* [[chiesa dei Pellegrini]]
* [[chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Palermo)|chiesa dei Santi Pietro e Paolo]]
* [[chiesa dei Santi Pietro e Paolo o Maria Santissima del Rifugio]]
* [[chiesa di San Pietro (Palermo)|chiesa di San Pietro in Vinculis dei Fornai]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 261}}</ref>
* [[chiesa di San Pietro Martire (Palermo)|chiesa di San Pietro Martire]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 177}}</ref><ref>{{Cita|Antonio Mongitore Tomo primo|pp. 39}}</ref><ref>{{Cita|Vincenzo Mortillaro|pp. 8}}</ref>
* [[chiesa di San Pietro (Palermo)|chiesa di San Pietro la Bagnara]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 325}}</ref><ref>{{Cita|Antonio Mongitore Tomo primo|pp. 39}}</ref><ref>{{Cita|Vincenzo Mortillaro|pp. 16}}</ref>
| width=50% valign=top |
* [[Moschea di Palermo|chiesa di San Paolino ai Giardinieri]], l'edificio dal 1990 costituisce la [[Moschea di Palermo]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 156}}</ref>
* [[chiesa di San Paolo Apostolo (Palermo)|chiesa di San Paolo Apostolo]]
* [[Chiesa di San Paolo d'Alga|chiesa di San Paolo de Algas]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 10}}</ref>
* [[chiesa di San Pio X (Palermo)|chiesa di San Pio X]]
* [[chiesa della Pietà (Palermo)|chiesa della Pietà]]<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 171}}</ref>
* [[chiesa delle Anime del Purgatorio (Palermo)|chiesa delle Anime del Purgatorio]]
* [[chiesa di San Procopio]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 26}}</ref><ref>{{Cita|Vincenzo Mortillaro|pp. 48}}</ref>
|}
 
=== ROrigini ed epoca antica ===
[[File:Testa femminile del rione Schiavonia.JPG|thumb|La ''Venere di Schiavonia'', dal nome del rione cittadino presso il quale fu rinvenuta. È il reperto più prezioso di età romana rinvenuto in città]]
{| width=100% border=0|
| width=50% valign=top |
* [[chiesa di San Raffaele Arcangelo (Palermo)|chiesa di San Raffaele Arcangelo]]
* [[chiesa di San Ranieri e dei Santi Quaranta Martiri Pisani]] alla «Guilla»<ref name=autogenerato11>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 178}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 126}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 203}}</ref>
* [[chiesa dei Santi Quaranta Martiri Pisani al Casalotto]]
* [[chiesa dei Tre Re]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 177}}</ref>
* [[chiesa di Santa Rita (Palermo)|chiesa di Santa Rita]] via Giuseppe Pollaci
* [[chiesa di San Rocco (Palermo)|chiesa di San Rocco]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 165}}</ref><ref name="Vincenzo Mortillaro-7">{{Cita|Vincenzo Mortillaro|pp. 7}}</ref>
| width=50% valign=top |
* [[chiesa di Santa Rosa da Lima]]
* [[chiesa di Santa Rosalia a Pallavicino]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 214}}</ref>
* [[chiesa di Santa Rosalia a San Lorenzo]]
* [[chiesa di Santa Rosalia allo Stazzone]]
* [[chiesa di Santa Rosalia in via Marchese Ugo]]
* [[chiesa di Santa Rosalia (Palermo)|chiesa di Santa Rosalia e dei Santi Quattro Coronati al Capo]]
* [[Santuario di Santa Rosalia|Santuario di Santa Rosalia di Monte Pellegrino]]<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 213}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quinto|pp. 155}}</ref>
|}
 
La località dove Forlì sorge fu abitata sin dal [[Paleolitico]], come dimostrano i copiosi ritrovamenti di [[Monte Poggiolo]], con migliaia di reperti datati a circa 800.000 anni fa. Nel 2010, durante i lavori per la costruzione del nuovo [[carcere]] cittadino, è stata trovata la più grande necropoli preistorica dell'[[Emilia-Romagna]], risalente a 4.000 anni fa, il che dimostra che l'area era già stabilmente abitata a tale epoca<ref>[http://www.ilgiornaledellarte.com/articoli//2010/12/105734.html ''Le amazzoni di Forlì. Sotto il nuovo carcere i resti di due donne guerriere'']</ref>.
=== S ===
{| width=100% border=0|
| width=50% valign=top |
* [[chiesa del Sabato]] a [[Casa Professa]]
* [[chiesa del Santissimo Salvatore (Palermo)|chiesa del Santissimo Salvatore]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 232}}</ref><ref>{{Cita|Antonio Mongitore Tomo primo|pp. 38}}</ref>
* [[chiesa del Santissimo Salvatore (Settecannoli)|chiesa del Santissimo Salvatore]] a [[Settecannoli (Palermo)|Settecannoli]]
* [[Chiesa del Santissimo Salvatore (Brancaccio)|chiesa del Santissimo Salvatore]] di corso dei Mille.
* [[chiesa del Santo Sepolcro]]
* [[chiesa dello Spirito Santo (Palermo)|chiesa dello Spirito Santo]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 77}}</ref>
* [[chiesa di San Sebastiano (Palermo)|chiesa di San Sebastiano]] a «Porta Carbuni»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 270 e 340}}</ref>
* [[chiesa di San Sebastiano presso San Giacomo La Mazzara]]
* [[chiesa di San Sebastiano presso Porta San Giorgio]]
* [[chiesa di San Sergio (Palermo)|chiesa di San Sergio]]
* [[chiesa di San Silvestro Papa]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 130}}</ref>
| width=50% valign=top |
* [[chiesa di San Simone (Palermo)|chiesa di San Simone]]
* [[chiesa di Santa Silvia (Palermo)|chiesa di Santa Silvia]]
* [[chiesa di Santa Sofia dei Tavernieri]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 125}}</ref>
* [[chiesa del Santo Spirito (Palermo)|chiesa del Santo Spirito]] o del «[[Vespri siciliani|Vespro]]»<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 132, 230}}</ref>
* [[chiesa di San Stanislao (Palermo)|chiesa di San Stanislao Kostka]] al «Noviziato al Capo»
* [[chiesa di Santo Stefano alla Zisa]]<ref name=autogenerato26 />
* [[chiesa di Santo Stefano al Piano]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 66}}</ref>
* [[chiesa di Santa Susanna (Palermo)|chiesa di Santa Susanna]]
|}
 
La città in effetti è sorta su un antico insediamento commerciale, sito sulla linea di confine che separava il territorio controllato dai [[Lingoni]] da quello dei [[Senoni]] e chiamato dagli [[Etruschi]] ''Ficline'' (Figline), cioè terra di vasai (ma anche di produzione laterizia), per le ceramiche che vi venivano prodotte e che saranno famose anche nei secoli XIV-XVI<ref>Per un'introduzione allo studio della ceramica forlivese, si può vedere: [http://www.pillole.com/cul-ghe-ceramicaforli.cfm Carola Fiocco - Gabriella Gherardi, ''Forlì detta anche "Figline", per una storia della ceramica forlivese'']</ref>. Nel Quattrocento, anzi, la produzione forlivese "batteva per fama e prestigio quella della vicina Faenza, divenuta celebre solo dal secolo scorso in poi"<ref>{{Cita web |url=http://www.queen.it/citta/forli/monum/musei/cerami.htm |titolo=Museo della ceramica |accesso=12 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120415044011/http://www.queen.it/citta/forli/monum/musei/cerami.htm |dataarchivio=15 aprile 2012 |urlmorto=sì }}</ref>.
=== T ===
{| width=100% border=0|
| width=50% valign=top |
* [[chiesa di Santa Teresa alla Kalsa]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 339}}</ref>
* [[chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesù (Palermo)|chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesù]]
* [[chiesa di San Tommaso Cantauriense]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 247}}</ref>
* [[chiesa di San Tommaso d'Aquino]]
* [[chiesa di San Tommaso dei Greci]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 317}}</ref>
* [[chiesa di San Tarcisio (Palermo)|chiesa di San Tarcisio]]
| width=50% valign=top |
* [[Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere|Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere o della Magione]]<ref name=autogenerato52 /><ref>Pagina 475 [[Tommaso Fazello]], "''Della storia di Sicilia, Deche due del r.p.m. Tommaso Fazello siciliano ...''", Volume 6 [https://books.google.it/books?id=7jE8AAAAcAAJ]</ref><ref>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 132, 174}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. da 273 a 290}}</ref><ref>{{Cita|Antonio Mongitore Tomo primo|pp. 39}}</ref>
* [[Chiesa della Santissima Trinità (Palermo)|Cappella Palatina della Santissima Trinità]] presso il [[La Zisa|Palazzo della Zisa]], primitiva sacrestia della [[Chiesa della Santissima Trinità (Palermo)#Chiesa di Ges.C3.B9.2C Maria e Santo Stefano|chiesa di Santo Stefano]], oggi appartiene alla parrocchia della [[chiesa dell'Annunziata alla Zisa (Palermo)|chiesa dell'Annunziata alla Zisa]].
* [[chiesa del Tempietto della Pace]]
|}
 
Il nome attuale è di origine romana, ''Forum Livii'': il [[castrum]] fu probabilmente fondato nel [[188 a.C.]], secondo la tradizione, da [[Gaio Livio Salinatore (console 188 a.C.)|Gaio Livio Salinatore]], figlio del console [[Marco Livio Salinatore]] che, nel [[207 a.C.]], sconfisse l'esercito [[cartagine]]se guidato da [[Asdrubale Barca|Asdrubale]] nella [[battaglia del Metauro]]. La città, dunque, ha celebrato nel [[2012]] i 22 secoli di storia.
=== V ===
Della città romana rimangono pochi resti, specialmente sotterranei (ponti, strade lastricate, fondazioni). Il [[Forum (luogo)|forum]] doveva essere all'altezza dell'attuale piazza [[Melozzo]], mentre è probabile l'esistenza di un [[castrum]] nella zona dei Romiti, sulla via per [[Faenza]]. Il [[castrum]] chiamato ''Livia'' e il [[Forum (luogo)|forum]] detto ''Livii'' rifondarono l'etrusca ''Ficline'', dando luogo a Forlì.
Un importante [[pagus]], risalente agli anni in cui era Imperatore [[Costanzo II]], è stato rinvenuto nei pressi della località [[Pieveacquedotto]], dove transitava l'acquedotto di [[Traiano]].
 
Uno scavo condotto nel [[2003]]-[[2004]], in via Curte, ha messo in luce importanti resti di epoca romana: si tratta di una sequenza abitativa che va dall'età repubblicana all'età tardo antica. Il che ha permesso di capire come poteva essere la vita nell'antica ''Forum Livii''<ref>[http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_362824463.html ''Vivere a Forum Livii. Lo scavo di Via Curte'']</ref>.
{| width=100% border=0|
| width=50% valign=top |
* [[chiesa di Santa Venera (Palermo)|chiesa di Santa Venera]] a «Porta Termini»<ref name=autogenerato49 />,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 262 e 270}}</ref>
* [[chiesa Valdese (Palermo)|chiesa Valdese]]
* [[chiesa di Villa Sofia]]
* [[chiesa di Fondo Vitale]]
| width=50% valign=top |
* [[chiesa di San Vito Martire (Palermo)|chiesa di San Vito Martire]]
* [[chiesa di San Vincenzo de' Paoli (Palermo)|chiesa di San Vincenzo de' Paoli]]
* [[chiesa di San Vincenzo Ferreri (Palermo)|chiesa di San Vincenzo Ferreri]] dei «Confettieri»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 184}}</ref>
|}
 
=== Cappelle PalatineMedioevo ===
[[File:Campanile di San Mercuriale visto dal chiostro.JPG|thumb|left|Abbazia di San Mercuriale di Forlì]]
* 1130, [[Cappella Palatina (Palermo)|Cappella Palatina dei Santi Pietro e Paolo Apostoli]] di [[Palermo]] inserita nel notevole complesso del [[Palazzo dei Normanni]] per opera di [[Ruggero II di Sicilia]]<ref name=autogenerato51 /><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 41}}</ref>
Caduto l'[[Impero Romano d'Occidente]], dopo il breve dominio di [[Odoacre]], Forlì fece parte del regno degli [[Ostrogoti]], poi dell'impero di [[Bisanzio]]. Rimase bizantina ai tempi dell'invasione [[Longobardi|longobarda]], nel [[VI secolo]], poi fece parte delle donazioni di [[Pipino il Breve]] alla Chiesa.
* [[1175]]c., [[Chiesa della Santissima Trinità (Palermo)|cappella palatina della Santissima Trinità]] presso il [[La Zisa|Palazzo della Zisa]] documentata già sotto il regno di [[Guglielmo II di Sicilia]] come Cappella Palatina della residenza, utilizzata come sacrestia della [[Chiesa della Santissima Trinità (Palermo)#Chiesa di Ges.C3.B9.2C Maria e Santo Stefano|chiesa di Gesù, Maria e Santo Stefano alla Zisa]], oggi appartiene alla parrocchia della [[chiesa dell'Annunziata (Palermo)|chiesa dell'Annunziata]]<ref name=autogenerato26 />
* [[XI secolo]], [[Castello di Maredolce#Struttura|cappella palatina dei Santi Filippo e Giacomo]] del [[Castello di Maredolce|Castello di Maredolce alla Favara]], ricostruzione voluta da [[Ruggero II di Sicilia]] sul preesistente palazzo dell'emiro [[Giafar al-Kalbi II]]. La Cappella insiste su un precedente luogo di culto islamico di derivazione bizantina
* 1154-1160, [[chiesa di San Cataldo (Palermo)|cappella palatina di San Cataldo]] adiacente alla [[chiesa della Martorana|chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio o della Martorana]], edificata da [[Majone da Bari]] come Cappella Palatina della residenza signorile di proprietà dell'[[Ammiraglio del Regno]], dimora abbattuta per lavori di restauro effettuati da [[Giuseppe Patricolo]] nel 1882.
* [[XII secolo]], [[Cappella Palatina (Palermo)|cappella palatina]] e [[castello]] di [[Altofonte]] edificati dal [[Gran Conte Ruggero]], trasformati nel 1307 da [[Federico II d'Aragona]] in [[Monastero Cistercense di Santa Maria d'Altofonte]], nel 1633 nel [[Duomo di Santa Maria d'Altofonte]] per opera dell'abate cardinale [[Scipione Caffarelli-Borghese|Scipione Borghese]].
* 1130-1154, cappella palatina del [[Castello dell'Uscibene]] edificata per opera [[Gualtiero Offamilio]], a [[Baida|Altarello di Baida]].
* 1180, cappella palatina della [[Cuba sottana]] per opera di [[Guglielmo II di Sicilia]].
* 1184, cappella palatina o chiesa di Santa Rosalia (?) della [[Villa Di Napoli|Cuba Soprana]] documentata dal [[XVIII secolo]] e [[Cubula]] per opera di [[Guglielmo II di Sicilia]].
 
Nata, ovviamente per motivi di difesa, su un'isola alla confluenza di due fiumi, Forlì fu però lungamente travagliata dalle inondazioni, così, intorno al [[1050]], venne risistemato l'impianto dei corsi d'acqua con vari lavori di ingegneria che allontanarono dal centro abitato il rischio di nuovi allagamenti.
== [[Palazzo Reale o Albergaria|Mandamento Palazzo Reale o Albergheria]] ==
* [[chiesa dei Santi Crispino e Crispiniano degli Andalusi]]
* [[chiesa del Crocifisso all’Albergheria|chiesa della Confraternita del Crocifisso all’Albergheria]]
* [[chiesa dell’Annunziata a Porta Montalto|chiesa e Convento dell’Annunziata a Porta Montalto]]
* [[chiesa dell’Assunta|chiesa e Monastero dell’Assunta]]
* [[chiesa della Compagnia della Santa Spina]]
* [[chiesa della Madonna del Soccorso (Palermo)|chiesa e Convento della Madonna del Soccorso]]
* [[chiesa della Madonna delle Raccomandate]]
* [[chiesa della Madonna Regina del Paradiso]]
* [[chiesa di Monte Santo|chiesa e Convento di Monte Santo]]
* [[chiesa di San Demetrio e cappella della Madonna della Soledad]]
* [[chiesa di San Francesco Saverio (Palermo)|chiesa e Casa di San Francesco Saverio]]
* [[chiesa di San Giovanni Decollato (Palermo)|chiesa di San Giovanni Decollato]]
* [[chiesa di San Giovanni l’Origlione|chiesa e Monastero di San Giovanni l’Origlione]]
* [[chiesa di San Mercurio]]
* [[chiesa di San Pietro in Vinculis dei Fornai]]
* [[chiesa di San Ranieri e dei Santi Quaranta Martiri Pisani|chiesa di San Ranieri e della Compagnia dei Santi Quaranta Martiri al Casalotto]]
* [[chiesa di San Tommaso di Canterbury (Palermo)|chiesa di San Tommaso di Canterbury]]
* [[chiesa di Santa Chiara (Palermo)|chiesa e Monastero di Santa Chiara]]
* [[chiesa di Santa Elisabetta (Palermo)|chiesa e Monastero di Santa Elisabetta]]
* [[chiesa di Sant'Agata dei Careri]]
* [[chiesa di Sant'Alberto al Carmine|chiesa della Compagnia di Sant'Alberto al Carmine]]
* [[chiesa di Sant'Anna alla ruga delli formaggi]]
* [[chiesa di Sant'Elena e Costantino|chiesa della Congregazione dei Santi Elena e Costantino]]
* [[chiesa di Sant'Isidoro Agricola (Palermo)|chiesa di Sant'Isidoro Agricola]]
* [[primitiva cappella della Pietà]] edificata per volontà della Regina [[Adelasia del Vasto]], [[cappella della Pietà]] rifacimento del [[XIII secolo]], [[chiesa dell'Annunziata]]: ruderi ed elementi inglobati nella [[chiesa del Carmine Maggiore]].
 
La città fu protagonista delle vicende del territorio romagnolo durante il [[Medioevo]]: il complesso [https://web.archive.org/web/20050601075753/http://www.comune.forli.fo.it/contenuti/stemma/ stemma] allude a diversi momenti della sua storia: la città ebbe dai Romani lo scudo vermiglio, su cui poi fu posta, in ricordo della partecipazione dei Forlivesi alla Prima [[Crociata]], una croce bianca; un secondo scudo, bianco, attraversato dalla scritta ''LIBERTAS'', testimonia dei periodi in cui la città si erse a [[Repubblica (forma statuale)|repubblica]] (la prima volta nell'[[889]], l'ultima nel [[1405]]): i colori della città, pertanto, sono il bianco ed il rosso; l'aquila [[Svevia|sveva]] in campo d'oro fu invece concessa da [[Federico II di Svevia|Federico II]], per l'aiuto datogli nella presa di [[Faenza]] ([[1241]]), essendosi Forlì schierata dalla parte dei [[Guelfi e Ghibellini|ghibellini]]. Queste benemerenze consentirono ai forlivesi di intercedere poi a favore dei faentini e di convincere Federico a risparmiare la città di Faenza, che egli intendeva invece distruggere.
== [[Monte di Pietà o Seralcadi|Mandamento Monte di Pietà o Seralcadi]] ==
* [[chiesa dei Santi Cosma e Damiano (Palermo)|chiesa e Convento dei Santi Cosma e Damiano]] già [[chiesa di San Rocco (Palermo)|chiesa di San Rocco]]
* [[chiesa dei Santi Giovanni e Giacomo|chiesa della Confraternita dei Santi Giovanni e Giacomo]]
* [[chiesa dei Sett'Angeli|chiesa e Monastero dei Sett'Angeli]]
* [[chiesa del Santissimo Crocifisso dei Lucchesi]], della comunità di Lucca
* [[chiesa dell’Angelo Custode]]
* [[chiesa della Compagnia di Sant'Onofrio]]
* [[chiesa della Madonna dei Mercedari|chiesa e Convento della Madonna dei Mercedari]]
* [[chiesa della Sacra Famiglia (Palermo)|chiesa e Monastero della Sacra Famiglia]] (Le Cappuccinelle)
* [[chiesa della Visitazione della Santissima Vergine]] o Santa Maruzza dei Canceddi o di Santa Maria di Gesù.
* [[chiesa di San Giacomo dei Quartieri]]
* [[chiesa di San Giuliano (Palermo)|chiesa e Monastero di San Giuliano]]
* [[Moschea di Palermo|chiesa di San Paolino ai Giardinieri]]
* [[chiesa di San Silvestro al Collegio San Rocco]]
* [[chiesa di San Stanislao Kostka|chiesa e noviziato di San Stanislao Kostka]]
* [[chiesa di Santa Croce e la piramide della Madonna delle Grazie]]
* [[chiesa di Santa Maria dei Latini del Gran Cancelliere|chiesa e Monastero di Santa Maria dei Latini del Gran Cancelliere]]
* [[chiesa di Sant'Agata delle Scorrugge]]
* [[chiesa di Sant'Aniano]]
* [[Duomo di Palermo|Cattedrale Metropolitana della Santa Vergine Maria Assunta]]
* [[La Grancia e la cappella dello Spirito Santo]]
* [[Oratorio della Compagnia di San Francesco di Paola ai Candelai]]
* [[chiesa di Santa Rosalia ai quattro Santi Coronati]]
* [[chiesa dell'Angelo Custode]]
* [[chiesa di Gesù e Maria al Papireto]] o degli Scarpari
* [[chiesa di San Marco (Palermo)|chiesa di San Marco]] della comunità di Venezia, parti delle strutture ospitano una casa di riposo
* [[chiesa della Madonna della Grazia dei Caldumai]]
* [[chiesa di Santo Stefano del Piano]]
 
L'Imperatore elargì alla città di Forlì, nell'occasione, anche un'ampia [[comune|autonomia comunale]], compreso il diritto di battere moneta.
== [[Tribunali o Kalsa|Mandamento Tribunali o Kalsa]] ==
* [[chiesa dei Santi Euno e Giuliano|chiesa della Confraternita dei Santi Euno e Giuliano]]
* [[chiesa dell’Immacolata Concezione ai Cartari|chiesa e Convento dell’Immacolata Concezione ai Cartari]]
* [[chiesa della Madonna dell’Itria dei Cocchieri|chiesa della Confraternita della Madonna dell’Itria dei Cocchieri]]
* [[chiesa della Madonna Visita Poveri]]
* [[chiesa di San Cristoforo (Palermo)|chiesa di San Cristoforo]]
* [[chiesa di San Giovanni dei Napoletani]]
* [[chiesa di San Mattia Apostolo|chiesa e Noviziato di San Mattia Apostolo]]
* [[chiesa di San Nicolò alla Kalsa]]
* [[chiesa di San Nicolò degli Scalzi|chiesa e Convento di San Nicolò degli Scalzi]]
* [[chiesa di San Nicolò dei Greci]]
* [[chiesa di San Vincenzo Ferreri e la Confraternita di Santa Maria degli Agonizzanti]]
* [[chiesa di Santa Caterina da Siena (Palermo)|chiesa e Monastero di Santa Caterina da Siena]]
* [[chiesa di Santa Maria degli Angeli (Palermo)|chiesa e Convento di Santa Maria degli Angeli]] (La Gancia)
* [[chiesa di Santa Maria della Grazia (Palermo)|chiesa e Monastero di Santa Maria della Grazia]]
* [[chiesa di Santa Maria della Pietà (Palermo)|chiesa e Monastero della Madonna della Pietà]]
* [[chiesa di Santa Maria dello Spasimo (Palermo)|chiesa e Monastero di Santa Maria dello Spasimo]]
* [[chiesa del Gesù (Palermo)|chiesa della Compagnia di Santa Maria di Gesù]]
* [[chiesa di Santa Rosalia|chiesa e Monastero di Santa Rosalia]]
* [[Oratorio della Compagnia della Pace]]
 
Il passaggio dal libero comune alla [[Signoria cittadina|signoria]] fu piuttosto tormentato: emersero, fra gli altri, i tentativi di [[Simone Mastaguerra]], [[Maghinardo Pagani]] e [[Uguccione della Faggiola]], ma il successo nel dominio cittadino arrise alla dinastia della famiglia [[Ordelaffi]], che resse, sia pure con qualche interruzione, la città dalla fine del XIII fino all'inizio del XVI.
== [[Castellammare o Loggia|Mandamento Castellammare o Loggia]] ==
* [[chiesa dell’Annunziata a Porta San Giorgio]]
* [[chiesa della Madonna del Lume ai Cassari]]
* [[chiesa della Madonna del Soccorso (Palermo)|chiesa della Madonna del Soccorso]]
* [[chiesa della Madonna della Provvidenza (Palermo)|chiesa e Conservatorio della Madonna della Provvidenza]]
* [[chiesa della Madonna della Volta]]
* [[chiesa della Madonna di Monserrato|chiesa e Ospizio Benedettino della Madonna di Monserrato]]
* [[chiesa delle Vergini|chiesa e Monastero delle Vergini]]
* [[chiesa di San Domenico (Palermo)|chiesa di San Domenico]]
* [[chiesa di San Matteo e l’Unione dei Miseremini]]
* [[chiesa di San Pietro la Bagnara]]
* [[chiesa di San Pietro Martire (Palermo)|chiesa della Confraternita di San Pietro Martire]]
* [[chiesa di Santa Cita|chiesa e Convento di Santa Cita]]
* [[chiesa di Santa Eulalia dei Catalani]]
* [[chiesa di Santa Margherita (Palermo)|chiesa di Santa Margherita]]
* [[chiesa di Santa Maria degli Angeli (Palermo)|chiesa della Compagnia di Santa Maria degli Angeli]]
* [[chiesa di Santa Maria dell’Itria|chiesa e Convento di Santa Maria dell’Itria]]
* [[chiesa di Santa Maria della Catena (Palermo)|chiesa di Santa Maria della Catena]]
* [[chiesa di Santa Maria di Piedigrotta (Palermo)|chiesa di Santa Maria di Piedigrotta]]
* [[chiesa di Santa Maria di Porto Salvo]]
* [[chiesa di Santa Sofia dei Tavernieri]]
* [[chiesa di Sant'Andrea Apostolo degli Aromatai]]
* [[chiesa di Sant'Antonio Abate (Palermo)|chiesa di Sant'Antonio Abate]]
* [[chiesa di Sant'Eligio (Palermo)|chiesa di Sant'Eligio]]
* [[Oratorio della Compagnia della Carità]]
 
Nel [[1353]], [[Papa Innocenzo VI]] dalla cattività avignonese incaricò un suo Vicario, il cardinale [[Egidio Albornoz]], di riappropriarsi delle Romagne che vennero messe a ferro e fuoco. Nel [[1355]], per sconfiggere definitivamente la resistenza ghibellina guidata dagli [[Ordelaffi]], Innocenzo VI lanciò [[Crociata contro i Forlivesi]] capitanata da [[Luigi I d'Ungheria]]. La crociata si concluse nel [[1359]] con un accordo tra gli Ordelaffi ed il papa, che rimise la Romagna sotto la potestà dello [[Stato Pontificio]].
== Le chiese fuori le mura ==
* [[cappella di Santa Maria di Altofonte|cappella reale di Santa Maria di Altofonte]]
* [[chiesa del Bambino Gesù|chiesa della Congregazione del Bambino Gesù]]
* [[chiesa dell’Annunziata alla Zisa|chiesa e Convento dell’Annunziata alla Zisa]]
* [[chiesa della Madonna del Fiume o delle Anime dei Corpi Decollati]]
* [[chiesa della Madonna dell’Acquasanta]]
* [[chiesa della Madonna dell’Orto]]
* [[chiesa della Madonna della Grazia|chiesa e Convento della Madonna della Grazia]]
* [[chiesa della Madonna della Vittoria]] o [[chiesa di Santa Maria della Vittoria (Palermo)|chiesa di Santa Maria della Vittoria]] oggi parzialmente inglobata nell'[[Oratorio dei Bianchi (Palermo)|Oratorio dei Bianchi]] alla [[Kalsa]].
* [[chiesa dell'Ecce Homo all'Uditore|chiesa dell’Ecce Homo all'Uditore]]
* [[chiesa di Maria Santissima dell’Oreto]]
* [[chiesa di San Ciro a Maredolce]]
* [[chiesa di San Dionisio (Palermo)|chiesa di San Dionisio]]
* [[chiesa di San Francesco di Paola (Palermo)|chiesa e Convento di San Francesco di Paola]]
* [[chiesa di San Francesco di Sales (Palermo)|chiesa e Monastero di San Francesco di Sales]]
* [[chiesa di San Luigi Gonzaga (Palermo)|chiesa di San Luigi Gonzaga]]
* [[chiesa di Santa Ciriaca]]
* [[chiesa di Santa Lucia al Borgo]]
* [[chiesa di Santa Lucia del Monte|chiesa e Conservatorio di Santa Lucia del Monte]]
* [[chiesa di Santa Maria dei Naufragati|chiesa della Congregazione di Santa Maria dei Naufragati]]
* [[chiesa di Santa Maria del Popolo (Palermo)|chiesa di Santa Maria del Popolo e Convento dei Mercedari al Molo]]
* [[chiesa di Santa Maria della Consolazione (Palermo)|chiesa e Convento di Santa Maria della Consolazione]]
* [[chiesa di Santa Maria della Speranza (Palermo)|chiesa e Monastero di Santa Maria della Speranza]]
* [[chiesa di Santa Maria di Gesù (Palermo)|chiesa e Convento di Santa Maria di Gesù]]
* [[chiesa di Santa Rosalia (Palermo)|chiesa di Santa Rosalia]]
* [[chiesa di Sant'Agata la Pedata]]
* [[chiesa di Sant'Annuzza|chiesa di Sant'Annuzza e il Conservatorio Ardizzone]]
* [[chiesa di Sant'Elia|chiesa dell’eremitaggio di Sant'Elia]]
* [[chiesa di Santo Spirito del Vespro|chiesa e Monastero di Santo Spirito del Vespro]]
* [[chiesa di Santo Stefano fuori Porta d’Ossuna]]
* [[chiesa di Sant'Oliva (Palermo)|chiesa di Sant'Oliva]]
* [[Oratorio di Maria Santissima del Presepe]]
* [[Santuario di Santa Rosalia|Santuario di Santa Rosalia di Monte Pellegrino]]
 
Dal punto di vista tecnico, si può segnalare il fatto che Forlì, nel XIV secolo, fu una delle prime città a dotarsi di [[orologio]] meccanico, posto nella torre civica.
== Cimiteri ==
* [[Cattedrale di Palermo|Cimiterio Santi Angeli del Plano Matris Panormitane Ecclesiæ]] o ''Cimitero di Tutti i Santi'' documentato sul [[Cattedrale di Palermo|Piano della Cattedrale]]
* [[Catacombe di Porta d'Ossuna]]
* [[Cimitero dei Cappuccini (Palermo)|Cimitero dei Cappuccini]]
* [[Cimitero di Sant'Orsola]]
* [[Cimitero di Santa Maria dei Rotoli]]
* [[Cimitero di Santa Maria di Gesù (Palermo)|Cimitero di Santa Maria di Gesù]]
 
La Forlì medioevale vide anche la presenza di una fiorente comunità di [[Ebrei]]: si ha notizia dell'esistenza d'una scuola ebraica in città fin dal [[XIII secolo]], mentre il più antico esempio italiano di immagine [[araldica]] ebraica ([[1383]]) proviene da Forlì; inoltre, uno statuto civico forlivese del [[1359]] ci testimonia la stabilità della presenza degli Ebrei e dei loro banchi. Ad esempio, è noto il fatto che, nel [[1373]], [[Bonaventura Consiglio]] e socio prestarono 8.000 ducati ad [[Amedeo VI di Savoia]], avendone come garanzia la corona ed altri valori<ref>[https://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/judaica/ejud_0002_0007_0_06620.html ''Jewish Virtual Library'', voce ''Forlì'' (in inglese)].</ref>. Va poi notato che, nel Medio Evo, gli Ebrei a Forlì potevano possedere terreni e fabbricati. Con il Cinquecento, però, la possibilità si restrinse ai soli fabbricati, anche a causa del passaggio della città al dominio diretto dello Stato della Chiesa.<ref>M. Tabanelli, ''Una città di Romagna nel Medio Evo e nel Rinascimento'', Magalini Editrice, Brescia 1980, p. 204.</ref>
== Case ==
* [[chiesa di San Cataldo (Palermo)|Casa di San Cataldo]]<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 132, 181}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 166}}</ref>
* [[chiesa di San Francesco Saverio (Palermo)|Casa di San Francesco Saverio]] della [[Compagnia di Gesù]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 100}}</ref>
* [[Casa dei Canonici regolari della Santissima Trinità]]<ref name=autogenerato38 />
* [[Casa dei Padri Chierici Regolari Minori]] sotto il titolo di «San Marco»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 95}}</ref>
* [[Casa di Correzione]] della [[Compagnia dei Gesuiti]]<ref name=autogenerato6>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 72}}</ref>
* [[Chiesa di San Giuseppe dei Teatini#Casa dei Padri Teatini|Casa dei Padri Teatini]] sotto titolo di «San Giuseppe» presso la [[chiesa di San Giuseppe dei Teatini]]<ref name=autogenerato14 /><ref name=autogenerato10>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 77}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 207}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria della Catena (Palermo)#Casa dei Padri Teatini|Casa dei Padri Teatini]] sotto titolo di «Madonna della Catena» presso la [[Chiesa di Santa Maria della Catena (Palermo)|chiesa di Santa Maria della Catena]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 104}}</ref>
* [[Chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella#Casa|Casa della Congregazione di San Filippo Neri]] all'Olivella sotto il titolo di «Sant'Ignazio Martire»<ref name=autogenerato2>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 80}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 189}}</ref><ref name="Vincenzo Mortillaro-8"/>
* [[Casa dei Padri delle Scuole Pie]] sotto il titolo di «San Silvestro Papa»<ref name=autogenerato2 />
* [[chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi|Casa dei Crociferi]] sotto il titolo di «Santa Ninfa»<ref name=autogenerato2 /><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 145}}</ref>
* [[Casa dei Gesuiti]]
* [[Casa dei Liguorini]]
* [[Casa di San Giovanni Evangelista]] presso la [[chiesa di San Giovanni Evangelista (Palermo)|chiesa di San Giovanni Evangelista]] dei Padri Chierici Regolari Minori<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 91}}</ref>
* [[Casa di San Marco Evangelista]]
* [[Casa della Santissima Trinità]]
* [[Commissione delle Opere Pie dell'Olivella]]
* [[Casa di San Demetrio]] dei Canonici Regolari della «Santissima Trinità» presso la [[chiesa di Maria Santissima della Soledad]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 322}}</ref>
 
Agli anni [[1390]] e [[1393]] risalgono due libri di preghiera ebraici, illustrati, provenienti rispettivamente da [[Bertinoro]] e da Forlì, conservati attualmente in [[Gran Bretagna]]<ref>[https://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/judaica/ejud_0002_0013_0_13036.html ''Jewish Virtual Library'', voce ''Maḥzor'' (in inglese)] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101227043027/http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/judaica/ejud_0002_0013_0_13036.html |date=27 dicembre 2010 }}.</ref>.
== Collegi ==
* [[Collegio Massimo dei Padri Gesuiti]] o «Nuovo»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 182}}</ref>
* [[Collegio dei Padri Scolopi]]
* [[Collegio dei Padri Teatini]]
* [[Collegio dei Crociferi]]
* [[Collegio dei Greci]]<ref name=autogenerato36>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 73}}</ref>
* [[Chiesa di San Rocco (Palermo)#Collegio di San Rocco|Collegio di San Rocco]]<ref name=autogenerato36 /><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 165}}</ref><ref name="Vincenzo Mortillaro-7"/>
* [[Collegio di Santa Maria del Giusino]]
* [[Collegio delle Carmelitane Scalze]]
* [[Collegio dei Padri Riformati di Sant'Agostino]]
* [[Collegio delle Basiliane del Santissimo Salvatore]]
* [[Collegio delle domenicane di Santa Caterina]]
* [[Collegio di Maria (Palermo)|Collegio di Maria]] all'«Albergheria»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 118}}</ref>
* [[Collegio di Santa Maria al Capo]]
* [[Chiesa di San Gioacchino (Palermo)#Collegio di Maria|Collegio di Santa Maria all'Olivella]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 180}}</ref> presso la [[chiesa di San Gioacchino (Palermo)|chiesa di San Gioacchino all'Olivella]]
* [[Collegio Carolino]] già [[Casa dei Gesuiti]]. Nel 1786 sede del [[Seminario Real Calasanzio]]<ref name=autogenerato39>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 71}}</ref>
* [[Collegio apostolico di Sant'Angelo]]<ref name=autogenerato50>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 143}}</ref>
* [[Collegio della Famiglia di Maria]]<ref name=autogenerato11 />
* [[Collegio delle Arti]] della [[Compagnia di Gesù]] sotto il titolo di San Francesco Saverio<ref name=autogenerato6 />
* [[Collegio di San Giuseppe]]<ref name=autogenerato9 />
* [[Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere#Collegio della Vitrera|Collegio della Vitrera]] o [[Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere#Collegio della Vitrera|Conservatorio di Santa Maria Maggiore]] detto delle «Male Maritate alla Vetraia»<ref name=autogenerato9 />
* [[Collegio del Capo]] presso la [[chiesa di San Ippolito]]<ref name=autogenerato9 />
* [[Opera della Divina Provvidenza]] presso il [[Santuario di Santa Rosalia|Santuario di Santa Rosalia di Monte Pellegrino]]
* [[Chiesa di San Rocco (Palermo)#Collegio dei fanciulli orfani|Collegio dei Fanciulli Orfani]] sotto il titolo di «Santa Maria Visita Orfani»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 168}}</ref>
* [[Collegio degli Aromatai]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 255}}</ref>
* [[Collegio dei Regolari Poveri della Madre di Dio]] detto «delle Scuole Pie»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 129}}</ref>
* [[Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere#Collegio di Santa Maria della Sapienza|Collegio di Santa Maria della Sapienza]] in [[Piazza Magione]] alla [[Kalsa]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 315}}</ref>
* [[Chiesa dei Tre Re#Collegio Real Calasanzio|Collegio Real Calasanzio]]<ref>Pagina 630, "''Almanacco reale del regno delle Due Sicilie''", [https://books.google.it/books?id=HaBjAAAAcAAJ], Stamperia Reale, Napoli, 1843.</ref>
 
Da ricordare è anche il fatto che a Forlì operò e morì il rabbino [[Hillel da Verona]], che con i suoi scritti poté influenzare anche l'immaginario di [[Dante]], ospite in città poco dopo la sua scomparsa.
== Commende ==
* [[Chiesa di San Giovanni alla Guilla#Commenda della Guilla|Commenda della Guilla]] o [[chiesa di San Giovanni alla Guilla|Commenda dei Cavalieri Gerosolimitani]] sotto il nome di «San Giovanni la Guilla»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 201}}</ref>
* [[Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere#Commenda della Magione|Commenda della Magione]]
 
Forlì fu, dunque, un importante centro di affari e di vita culturale ebraica.
== Compagnie ==
* [[Oratorio di San Lorenzo (Palermo)|Compagnia di San Francesco]] presso l'[[Oratorio di San Francesco d'Assisi (Palermo)|Oratorio di San Francesco d'Assisi]] nella primitiva [[chiesa di San Lorenzo (Palermo)|chiesa di San Lorenzo]]<ref name=autogenerato3 />,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 77}}</ref>
* [[chiesa di Santa Maria degli Angeli (Palermo)|Compagnia di Santa Maria degli Angeli]]
* [[chiesa di Santa Maria di Gesù (Palermo)|Compagnia di Santa Maria di Gesù]]
* [[chiesa di Sant'Alberto al Carmine|Compagnia di Sant'Alberto al Carmine]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 116}}</ref>
* [[Compagnia di Sant'Angelo Carmelitano]] o dei «Rosati»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 175}}</ref>
* [[chiesa di Sant'Onofrio (Palermo)|Compagnia di Sant'Onofrio o' Macellu]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 75}}</ref>
* [[Compagnia di Santa Maria di Candelora]] operante presso l'[[Chiesa di Santa Maria della Pietà (Palermo)#Ospedale di San Bartolomeo|Ospedale di San Bartolomeo]]
* [[Chiesa di San Nicolò all'Albergheria#Compagnia del Santissimo Sacramento all'Albergheria|Compagnia del Santissimo Sacramento]] di San Nicolò all'Albergheria
* [[Chiesa di Santa Maria della Pietà (Palermo)#Compagnia del Santissimo Sacramento di San Nicolò alla Kalsa|Compagnia del Santissimo Sacramento]] di San Nicolò la Kalsa<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 12}}</ref>
* [[Compagnia del Santissimo Sacramento]] della Cattedrale<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 205}}</ref>
* [[chiesa di San Francesco d'Assisi (Palermo)#Convento francescano|Compagnia del Trionfo di Maria Immacolata]]
* [[Compagnia di San Lorenzo]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 75}}</ref>
* [[Compagnia di San Girolamo]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 177}}</ref>
* [[Compagnia di San Corrado]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 314}}</ref>
* [[Oratorio di Santa Caterina (Palermo)#Compagnia di Santa Caterina all.27Olivella|Compagnia di Santa Caterina d'Alessandria all'Olivella]] presso l'[[Oratorio di Santa Caterina (Palermo)|Oratorio di Santa Caterina d'Alessandria all'Olivella]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 212}}</ref>
* [[chiesa di Santa Maria del Piliere|Compagnia di Santa Maria del Piliere]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 213}}</ref>
* [[Compagnia di Sant'Anna]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 255}}</ref>
* [[Compagnia del Santissimo Nome di Gesù]] detta «dei Verdi» presso il [[Convento di Santa Cita]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 278}}</ref>,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 261}}</ref>
* [[Oratorio del Rosario di San Domenico|Compagnia del Santissimo Rosario di San Domenico]]<ref name="Vincenzo Mortillaro-13"/>
* [[Oratorio del Rosario di Santa Cita|Compagnia del Santissimo Rosario di Santa Cita]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 306}}</ref>
* [[Compagnia di San Dionisio]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 308}}</ref>
* [[Compagnia di Sant'Orsola (Palermo)|Compagnia di Sant'Orsola]] o [[Compagnia dell'Orazione della Morte]] o dei «Neri»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 122}}</ref>
* [[chiesa di San Ranieri e dei Santi Quaranta Martiri Pisani|Compagnia dei Santissimi 40 Martiri]] o del «Gonfalone di Roma»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 128}}</ref>
* [[chiesa di San Leonardo (Palermo)|Compagnia dei Santissimi Crispino e Crispiniano]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 174 e 175}}</ref>
* [[chiesa della Madonna di tutte le Grazie|Compagnia della Madonna di tutte le Grazie]] sotto il titolo di «Ponticello»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 180}}</ref>
* [[Compagnia di Sant'Elena e Costantino]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 280}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria dell'Itria (Palermo)#Confraternita di San Giovanni Battista della Calca|Compagnia di San Giovanni Battista la Calca]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 294}}</ref>
* [[chiesa di San Tommaso dei Greci|Compagnia dello Spirito Santo]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 317}}</ref>
* [[Compagnia di San Lorenzo e Santa Marta]] della Corporazione dei Pasticcieri<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 123}}</ref>
* [[Compagnia di San Francesco di Paola]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 144}}</ref>
* [[Moschea di Palermo|Compagnia di San Paolino]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 156}}</ref>
* [[Chiesa dei Tre Re#Compagnia dei Tre Re|Compagnia dei Tre Re]] già di «San Giorgio lo Xheri»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 177}}</ref>
* [[Oratorio dei Bianchi (Palermo)#Compagnia «dei Bianchi»|Compagnia dei «Bianchi»]] o Nobile e Primaria Real Compagnia del Santissimo Crocifisso sotto il titolo «dei Bianchi»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 324}}</ref>
* [[Compagnia della Santissima Trinità]] sotto il titolo dei «Rossi»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 208}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Rosalia (Palermo)#Compagnia dei Santi Quattro Coronati|Compagnia dei Santi Quattro Coronati]]
* [[Chiesa del Gesù (Palermo)#Compagnia dell.27Immacolata e di San Francesco Borgia|Compagnia dell'Immacolata e di San Francesco Borgia]]
* [[Compagnia della Carità]] operante nell'[[Ospedale di Sant'Antonio a Montesanto]] presso [[Porta Termini]]
* [[Compagnia della Pace]] a [[Porta Termini]]<ref name="ReferenceGP5Z"/>
 
Da segnalare, a tal proposito, è l'importante [[Congresso ebraico di Forlì|congresso]] dei delegati delle comunità [[Ebrei|ebraiche]] di [[Padova]], di [[Ferrara]], di [[Bologna]], delle città della Romagna e della [[Toscana]], nonché di [[Roma]], che fu convocato a Forlì il 18 maggio [[1418]]: vi si presero decisioni sul comportamento (etico e sociale) che gli Ebrei avrebbero dovuto tenere e si inviò una delegazione al [[Papa Martino V]] per la conferma degli antichi privilegi e la concessione di nuovi.
== Confraternite ==
* [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Palermo)#Chiesa di San Niccolò lo Reale|Arciconfraternita di San Nicolò lo Reale]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 41}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria dell'Itria (Palermo)#Arciconfraternita della Pinta|Arciconfraternita Reale di Maria Santissima dell'Itria]] o della «Pinta»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 64}}</ref>,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 44}}</ref>
* [[Arciconfraternita della Madonna della Consolazione di Bologna]]. La Confraternita si riuniva in una cappella sul lato sinistro della [[Chiesa di Sant'Agostino (Palermo)|Chiesa di Sant'Agostino]] proprietà della famiglia [[Maida (Famiglia)|Maida]], poi dei [[Bellavisi]], quindi passata ai [[Landolina]]
* [[Arciconfraternita della Nunziata]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 44}}</ref>
* [[Chiesa di Sant'Andrea degli Amalfitani#Confraternita degli Amalfitani|Confraternita degli Amalfitani]] presso la [[chiesa di Sant'Andrea degli Amalfitani]]
* [[Chiesa di Sant'Andrea degli Amalfitani#Confraternita degli Aromatari|Confraternita degli Aromatari, Speziali e Farmacisti]] presso la [[chiesa di Sant'Andrea degli Amalfitani]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 255}}</ref>
* [[Confraternita degli Ufficiali di Giustizia di San Cristoforo]] documentata presso la [[Chiesa di San Cristoforo (Palermo)|chiesa di San Cristoforo]]
* [[Chiesa di Santa Maria dell'Itria alla Kalsa#Confraternita dei Carrettieri|Confraternita dei Carrettieri]] presso la [[Chiesa di Santa Maria dell'Itria alla Kalsa]]
* [[Chiesa di San Matteo al Cassaro#Confraternita dei Miseremini|Confraternita dei Miseremini]] presso la [[Chiesa di San Matteo al Cassaro]]
* [[Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo#Confraternita dei Nobili|Confraternita dei Nobili]]
* [[Chiesa del Gesù (Palermo)#Confraternita dei Santi Cosma e Damiano|Confraternita dei Santi Cosma e Damiano]] ([[1413]])
* [[Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere#Confraternita dei Seggettieri|Confraternita dei Santi Euno e Giuliano]] o dei Seggettieri e Portantini
* [[Chiesa dei Santi Giovanni e Giacomo|Confraternita dei Santi Giovanni e Giacomo]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 35}}</ref>
* [[Chiesa di San Giacomo dei Militari#Confraternita dei Calzolai|Confraternita dei Scarpari]] o Calzolai
* [[Chiesa di San Paolo d'Alga#Confraternita degli Spadari|Confraternita degli Spadari]]
* [[Chiesa di San Francesco di Paola (Palermo)#Confraternita dei Terziari di San Francesco|Confraternita dei Terziari di San Francesco]]
* [[Confraternita dei Terziari di Santa Rita]] complesso Agostiniano
* [[Confraternita del Sabato]] presso la [[chiesa delle Santissime Anime dei Corpi Decollati]]
* [[Confraternita del Santissimo Crocifisso a Falsomiele]]
* [[Confraternita del Santissimo Crocifisso a Pietratagliata]]
* [[Confraternita del Santissimo Crocifisso al Borgo Vecchio]]
* [[Chiesa di Santa Maria dell'Itria (Palermo)#Confraternita del Santissimo Crocifisso alla Pinta|Confraternita del Santissimo Crocifisso alla Pinta]]
* [[chiesa del Santissimo Crocifisso (Palermo)|Confraternita del Santissimo Crocifisso]] dell'«Albergaria»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 96}}</ref>
* [[Confraternita della Madonna dei Miracoli]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 36}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria della Catena (Palermo)|Confraternita della Madonna della Catena]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 108}}</ref>
* [[Confraternita della Madonna della Mercede]] comunemente detta "''a' Miccè''"
* [[Oratorio dei Bianchi (Palermo)#Confraternita della Madonna della Vittoria|Confraternita della Madonna della Vittoria]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 321}}</ref>
* [[Chiesa dell'Immacolata Concezione al Capo#Confraternita della Madonna delle Grazie|Confraternita della Madonna delle Grazie]] presso la [[Chiesa dell'Immacolata Concezione al Capo]]
* [[Chiesa di San Giovanni dell'Origlione#Confraternita della Madonna di Pompei|Confraternita della Madonna di Pompei]]
* [[Confraternita della Passione del Signore]]
* [[Confraternita delle Anime Sante]]
* [[Chiesa di Santa Maria dell'Itria alla Kalsa#Confraternita di Gesù e Maria|Confraternita di Gesù e Maria]] presso la [[Chiesa di Santa Maria dell'Itria alla Kalsa]]
* [[Confraternita di Gesù e Maria dei Scarpari]]
* [[Chiesa di San Ranieri e dei Santi Quaranta Martiri Pisani|Confraternita di Maria dei Sette Dolori]]
* [[Confraternita di Maria Santissima Addolorata ai Cassari]]
* [[Confraternita di Maria Santissima Addolorata del Venerdì Santo]]
* [[Confraternita di Maria Santissima Addolorata di Partanna Mondello]]
* [[Confraternita di Maria Santissima Addolorata e Cristo Morto all'Acquasanta]]
* [[Chiesa di San Giovanni alla Guilla#Confraternita di Maria Santissima Addolorata e del Venerdì Santo alla Guilla|Confraternita di Maria Santissima Addolorata e Cristo Morto alla Guilla]]
* [[Chiesa di San Matteo al Cassaro#Confraternita di Maria Santissima Addolorata degli Invalidi e dei Mutilati di Guerra|Confraternita di Maria Santissima Addolorata e Cristo Morto degli Invalidi di Guerra]]
* [[Chiesa di San Nicola da Tolentino (Palermo)#Confraternita di Maria Santissima Addolorata de la Soledad|Confraternita di Maria Santissima Addolorata e Cristo Morto de la Soledad]]
* [[Confraternita di Maria Santissima Addolorata e Cristo Morto in via Perpignano]]
* [[Chiesa di Santa Sofia dei Tavernieri#Confraternita di Maria Santissima Addolorata degli Invalidi e Mutilati di Guerra|Confraternita di Maria Santissima Addolorata degli Invalidi e Mutilati di Guerra]] fondata presso la [[Chiesa di Santa Sofia dei Tavernieri]], oggi insediata presso la [[Chiesa di San Matteo al Cassaro]]
* [[Confraternita di Maria Santissima Addolorata in Sant'Isidoro]]
* [[Confraternita di Maria Santissima del Paradiso]] presso la [[chiesa di San Gregorio papa (Palermo)|chiesa di San Gregorio Magno]]
* [[Confraternita di Maria Santissima del Rosario al Carminello]] presso l'[[Oratorio del Carminello]]
* [[Confraternita di Maria Santissima della Concezione]] presso omonima chiesa
* [[Confraternita di Sant'Eligio degli Argentieri]] presso la [[chiesa di San'Eligio degli Argentieri]]
* [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Palermo)#Convento francescano|Confraternita di Maria Santissima della Purità]] o «della Scopa» con sede nell'[[Oratorio della Purità (Palermo)|Oratorio della Purità]] ubicato nel secondo chiostro del convento
* [[Confraternita di Maria Santissima delle Grazie ai Pirriaturi]]
* [[Chiesa di Santa Maria dell'Itria alla Kalsa#Confraternita di Santa Maria dell'Itria dei Cocchieri|Confraternita di Maria Santissima dell'Itria dei Cocchieri]] presso la [[Chiesa di Santa Maria dell'Itria alla Kalsa]]
* [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Palermo)#Convento francescano|Confraternita di Maria Santissima Immacolata]] detta di «Un Mastro e un Cavaliere», ubicata nel primo chiostro del convento
* [[Confraternita di San Bartolomeo]], [[1347]] legata all'ospedale omonimo<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 97}}</ref>
* [[Chiesa di San Carlo dei Milanesi#Confraternita di San Carlo dei Milanesi|Confraternita di San Carlo dei Milanesi]]
* [[Chiesa di San Giorgio dei Genovesi (Palermo)#Confraternita di San Giorgio dei Genovesi|Confraternita di San Giorgio dei Genovesi]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 318}}</ref>
* [[Chiesa di San Giovanni dei Napoletani#Confraternita di San Giovanni dei Napoletani|Confraternita di San Giovanni dei Napoletani]]
* [[Confraternita di San Giovanni dei Tartari]], ([[1424]]) legata all'ospedale omonimo
* [[Chiesa di San Leonardo (Palermo)|Confraternita di San Leonardo]] della «Maestranza dei Calzolai»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 174 e 175}}</ref>
* [[Confraternita di San Michele Arcangelo]] ospedalieri
* [[Chiesa di San Nicolò al Borgo#Confraternita di San Nicolò del Borgo|Confraternita di San Nicolò al Borgo]] aggregata alla «Maestranza dei Calzettai»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 257}}</ref>
* [[Oratorio dei Bianchi (Palermo)#Confraternita di San Nicolò la Carrubba|Confraternita di San Nicolò la Carrubba]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 324}}</ref>
* [[Chiesa di San Pietro (Palermo)#Confraternita di San Pietro la Bagnara|Confraternita di San Pietro la Bagnara]] ([[1362]])<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 313}}</ref>
* [[Chiesa di San Pietro Martire (Palermo)|Confraternita di San Pietro Martire]] ([[1359]]) con chiesa presso il [[Monastero di Valverde]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 177}}</ref>
* [[Chiesa di San Rocco (Palermo)#Confraternita di San Rocco|Confraternita di San Rocco]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 165}}</ref>
* [[Chiesa di San Sebastiano (Palermo)|Confraternita di San Sebastiano]] a «Porta Carbuni» ospedalieri sciolta nel 1915<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 270 e 340}}</ref>
* [[Confraternita di San Vincenzo]]
* [[Confraternita di San Vito]]
* [[Confraternita di Sant'Agata]] presso la [[chiesa di Sant'Agata la Pedata]]
* [[Chiesa di Santa Maria della Mercede (Palermo)#Confraternita di Sant'Anna|Confraternita di Sant'Anna]]
* [[Chiesa di Santa Maria dell'Itria (Palermo)#Confraternita di Santa Barbara degli Stagnatari|Confraternita di Santa Barbara degli Stagnatari]] detta «la Soprana»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 303}}</ref> [[1347]]
* [[Oratorio di Santa Caterina (Palermo)#Confraternita di Santa Caterina d'Alessandria|Confraternita di Santa Caterina d'Alessandria all'Olivella]] presso l'[[Oratorio di Santa Caterina (Palermo)|Oratorio di Santa Caterina d'Alessandria all'Olivella]] ([[1400]])
* [[Chiesa di San Vincenzo Ferreri (Palermo)|Confraternita di Santa Maria degli Agonizzanti]]
* [[Chiesa di Santa Maria dei Miracoli (Palermo)#Confraternita di Santa Maria dei Miracoli|Confraternita di Santa Maria dei Miracoli]]
* [[Confraternita di Santa Maria la Catena]] ([[1381]])
* [[Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo#Confraternita di Santa Maria di Portosalvo|Confraternita di Santa Maria di Portosalvo]]
* [[Chiesa di Santa Maria la Nova (Palermo)#Confraternita di Santa Maria la Nova|Confraternita di Santa Maria La Nova]] ([[1384]])<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 263}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Rosalia (Palermo)#Confraternita di Santa Rosalia|Confraternita di Santa Rosalia]]
* [[Chiesa di Santo Stefano al Piano|Confraternita di Santo Stefano al Piano]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 66}}</ref>
* [[Chiesa dei Sette Angeli#Confraternita imperiale dei Sette Angeli|Confraternita Imperiale dei Sette Angeli]]
* [[Reale Confraternita della Madonna de la Soledad]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 328}}</ref>
* [[Chiesa di San Carlo dei Milanesi#Schola della Santissima Annunziata e San Pietro di Costa di Dosso del Liro|Schola della Santissima Annunziata e San Pietro di Costa di Dosso del Liro]]
 
Nel Medio Evo prende avvio anche quella che sarebbe diventata un'importante tradizione nel campo della medicina. In effetti, Forlì, come tutta la Romagna altomedioevale mantiene vive le conoscenze della cultura classica, in particolare in campo medico, in quanto terra bizantina. Così che gli stessi Carolingi "hanno potuto beneficiare delle conoscenze mediche presenti nell'esarcato di Ravenna"<ref>[[Sylvain Gouguenheim|S. Gouguenheim]], Aristotele contro Averroè, Rizzoli, Milano 2009, p. 49.</ref>. Nei secoli successivi, poi, troveremo medici forlivesi di grande rilievo, come ad esempio [[Iacopo della Torre]], più noto come [[Iacopo da Forlì]].
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L'11 aprile del [[1425]] Alberico (o Alberigo) da Barbiano apre la prima scuola laica in Forlì: primo studente è Cristiano, il figlio del pittore e storico [[Giovanni di Mastro Pedrino]].
{| width=100% border=0|
| width=50% valign=top |
* [[1342]], Confraternita di San Demetrio
* [[1347]], [[Chiesa di Santa Cita#Compagnia del Santissimo Rosario di Santa Cita|Confraternita di Santa Cita]]
* [[1349]], Confraternita di Santa Maria dei Raccomandati
* [[1352]], Confraternita di San Nicola del Borgo o lo Gurgo
* [[1355]], Confraternita di Santa Maria Annunziata alla Pinta
* [[1360]], [[Chiesa dei Santi Quaranta Martiri Pisani al Casalotto#Confraternita dei Quaranta Santi Martiri|Confraternita dei Santissimi 40 Martiri]]
* [[1361]], [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Palermo)#Arciconfraternita di San Niccolò lo Reale|Confraternita di San Nicola Lo Reale]]
* [[1366]], Confraternita di Santa Maria Annunziata a Porta San Giorgio
* [[1370]], Confraternita di San Michele Arcangelo De Indulcis
* [[1383]], Confraternita di Santa Lucia in Santa Maria di Valverde
* [[1385]], [[Chiesa di Sant'Agata alla Guilla|Confraternita di Sant'Agata alla Guilla]]
* [[1389]], Confraternita di San Simone e San Giuda
* [[1396]], Confraternita di San Simone e San Taddeo
* [[1402]], [[Chiesa di San Giacomo dei Militari#Confraternita di San Giacomo La Mazzara|Confraternita di San Giacomo La Massara]]
* [[1411]], Confraternita di Santa Lucia della Trinità
* [[1411]], Confraternita di Santa Maria Annunziata allo Scutino
* [[1413]], Confraternita di San Giovanni di Porta Carini
* [[1413]], [[Chiesa di Santa Maria Maddalena (Palermo)#Congregazione di Santa Maria Maddalena|Confraternita di Santa Maria Maddalena]]
* [[1414]], [[Chiesa di San Gregorio papa (Palermo)#Confraternita di San Gregorio Magno|Confraternita di San Gregorio Magno]]
* [[1416]], Confraternita di Sant'Alberto
* [[1416]], Confraternita di San Giorgio all'Albergheria
* [[1416]], Confraternita di San Giovanni La Yalica
| width=50% valign=top |
* [[1416]], Confraternita di San Pietro in Vincoli
* [[1416]], Confraternita di San Tommaso dei Greci
* [[1417]], Confraternita di Santa Barbara a Castellammare
* [[1417]], Confraternita di San Luca
* [[1417]], Confraternita di San Marco
* [[1418]], Confraternita di Sant'Agata li Scuruggi
* [[1418]], Confraternita di Sant'Andrea
* [[1420]], Confraternita di San Giuliano
* [[1421]], Confraternita di San Vito al Seracaldio
* [[1421]], Confraternita di San Nicola della Xarruba
* [[1424]], Confraternita di Santa Maria del Soccorso
* [[1428]], Confraternita di San Giorgio lo Xheri
* [[1429]], Confraternita di San Paolo Apostolo di Yalica
* [[1430]], Confraternita di Santa Maria del Porto poi del Parto
* [[1434]], Confraternita di San Pietro di lu Pintu
* [[1435]], Confraternita di Santa Lucia all'Albergheria
* [[1441]], [[Chiesa di San Giacomo (Palermo)#Confraternita di San Giacomo la Marina|Confraternita di San Giacomo la Marina]]
* [[1448]], Confraternita di Sant'Anna di Porto Salvo al Capo
* [[1470]], Confraternita di San Leonardo e Procopio de Indulciis
* [[1493]], Confraternita di San Sebastiano
* [[1420]], Confraternita di San Giorgio
* [[1427]], Confraternita di Santa Barbara
|}
 
=== CongregazioniEtà moderna ===
[[File:Torre del reloj de Forlí.jpg|thumb|upright=0.7|left|Forlì: [[Torre civica di Forlì|Torre civica]]]]
* [[Congrega dei Paggi]] documentata presso la [[chiesa della Madonna del Paradiso]]
* [[chiesa del Bambino Gesù|Congregazione del Bambino Gesù]]
* [[chiesa di Santa Maria dei Naufragati|Congregazione di Santa Maria dei Naufragati]]
* [[chiesa di Santa Maria degli Agonizzanti|Congregazione di Santa Maria degli Agonizzanti]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 82}}</ref>
* [[chiesa di Sant'Elena e Costantino|Congregazione dei Santi Elena e Costantino]]
* [[Congregazione di Maria Santissima del Lume]]
* [[Congregazione di San Rocco]] confluita nella [[Congregazione dei Santi Cosma e Damiano]] nel 1604. Scioltasi nel 1970, i beni trasferiti nella [[chiesa di Sant'Ippolito]]
* [[Congregazione di Gesù e Maria (Palermo)|Congregazione di Gesù e Maria]]
* [[Congregazione della Croce]]
* [[Congregazione di Sant'Agata]] o [[Congregazione dei Maniscalchi]] presso la [[chiesa di Sant'Agata la Pedata]]
* [[Congregazione dello Spirito Santo]]
* [[Congregazione della Madonna della Consolazione]] presso la [[chiesa di San Mercurio]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 67}}</ref>
* [[Congregazione della Madonna della Misericordia]]
* [[Chiesa di Sant'Agostino (Palermo)#Congregazione della Madonna del Soccorso|Congregazione della Madonna del Soccorso]] presso il Convento della [[Chiesa di Sant'Agostino (Palermo)|Chiesa di Sant'Agostino]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 91}}</ref>
* [[Congregazione della Carità]] presso l'[[Oratorio di Santa Maria della Candelora]] dell'[[Ospedale di San Bartolomeo]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 114}}</ref>
* [[Chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella#Congregazione di San Filippo Neri|Congregazione di San Filippo Neri]]<ref name="Vincenzo Mortillaro-8"/>
* [[chiesa di San Francesco d'Assisi (Palermo)#Convento francescano|Congregazione del Porto e Riporto di Maria Santissima Immacolata]] antica associazione presso la [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Palermo)|basilica di San Francesco d'Assisi]], II chiostro del Convento.
* [[Congregazione di Nostra Signora di Visita Poveri]] presso la [[chiesa di Santa Maria di Visita Poveri]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 89}}</ref>
* [[Congregazione di Gesù e Maria degli Scopettieri]] o «Archibugieri» presso la [[chiesa di Gesù e Maria degli Scopettieri]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 94}}</ref>
* [[chiesa di Santa Maria degli Agonizzanti|Congregazione di Santa Maria degli Agonizzanti]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 177}}</ref>
* [[chiesa di San Giuseppe dei Teatini|Congregazione della Pescagione]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 207}}</ref>
* [[chiesa di Santa Rosalia (Palermo)|Congregazione di Santa Rosalia]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 222}}</ref>
* [[Congregazione delle Dame]] sotto il titolo del «Giardinello»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 179}}</ref>
* [[Congregazione della Madonna del Fervore]] presso la sacrestia della [[chiesa di San Giuseppe dei Teatini]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 212}}</ref>
* [[Congregazione della Sciabica]] sotto il titolo «Servi o Schiavi di Maria» del [[1609]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 213}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Sofia dei Tavernieri#Congregazione di Santa Sofia dei Tavernieri|Congregazione di Santa Sofia dei Tavernieri]] presso la [[chiesa di Santa Sofia dei Tavernieri]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 125}}</ref>
* [[Chiesa dell'Angelo Custode#Congregazione degli Staffieri|Congregazione dell'Angelo Custode]] o degli «Staffieri» presso la [[chiesa dell'Angelo Custode]]
* [[Chiesa di Santa Maria di Monserrato (Palermo)#Congregazione del Santissimo Crocifisso al Borgo|Congregazione del Santissimo Crocifisso al Borgo]] sotto il titolo della «Madonna di Monserrato»
* [[Chiesa del Gesù (Palermo)#Congregazione degli Artefici|Congregazione degli Artefici]] sotto il titolo della «Purificazione della Vergine»
* [[Chiesa di San Nicola da Tolentino (Palermo)#Congregazione della Croce e Martorio di Cristo|Congregazione della Croce e Martorio di Cristo]] detta del Sabato sotto il titolo della «Conversione dei peccatori»
* [[Congregazione del Sabato]] documentata presso la [[chiesa di Maria Santissima delle Grazie detta del Sabato]]
* [[Chiesa di Santa Maria Maddalena (Palermo)#Congregazione di Santa Maria Maddalena|Congregazione di Santa Maria Maddalena]]
 
Il Quattrocento si chiuse, per Forlì, con un'importante novità culturale: nel [[1495]], infatti, aprì in città la casa editrice, a [[stampa]], di Paolo Guarini e Giovanni Giacomo Benedetti<ref>P. Temeroli, ''I primordi della stampa a Forlì (1495-1507)'', in L. Baldacchini - A. Manfron (cur.), ''Il Libro in Romagna. Produzione, commercio e consumo dallafine del secolo XV all'età contemporanea'', Firenze 1998, pp. 61-101.</ref>.
== Conservatori ==
* [[chiesa della Madonna della Provvidenza (Palermo)|Conservatorio della Madonna della Provvidenza]] o «Suor Vincenza Amari»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 321}}</ref>
* [[chiesa di Sant'Agata alla Guilla|Conservatorio di Sant'Agata alla Guilla]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 193}}</ref>
* [[chiesa di Santa Lucia del Monte|Conservatorio di Santa Lucia del Monte]]
* [[chiesa di Sant'Annuzza|Conservatorio Ardizzone]]
* [[Conservatorio del Buon Pastore]]<ref name=autogenerato36 />
* [[Conservatorio delle Derelitte]]<ref name=autogenerato30>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 94}}</ref>
* [[Conservatorio di San Pietro (Palermo)|Conservatorio di San Pietro]]<ref name=autogenerato30 />,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 105}}</ref>,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 341}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Chiara (Palermo)#Conservatorio|Conservatorio del Saladino]] ed Eremo attigui al [[Chiesa di Santa Chiara (Palermo)#Monastero|Monastero francescano di Santa Chiara]] presso la [[chiesa di Santa Chiara (Palermo)|chiesa di Santa Chiara]] nella piazza di [[Ballarò (Palermo)|Ballarò]]<ref name=autogenerato30 />
* [[Conservatorio benedettino dei Brunaccini]] attiguo alla piazza di [[Ballarò (Palermo)|Ballarò]]<ref name=autogenerato47>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 95}}</ref>
* [[Conservatorio benedettino della Famiglia di Maria]] presso la [[Casa Professa]] della [[Compagnia di Gesù|Compagnia del Buon Gesù]]<ref name=autogenerato47 />
* [[Conservatorio del Cuore di Gesù]] presso la [[Casa Professa]] della [[Compagnia di Gesù|Compagnia del Buon Gesù]]<ref name=autogenerato47 />
* [[Conservatorio dell'Ospedaletto]]<ref name=autogenerato47 />,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 255}}</ref>
* [[Conservatorio della Vitrera]]<ref name=autogenerato47 />
* [[Conservatorio della Candelora]]<ref name=autogenerato47 />
* [[Conservatorio domenicano di Suor Vincenza]]<ref name=autogenerato47 />
* [[Conservatorio di Sant'Agata la Villa]]<ref name=autogenerato47 />
* [[Conservatorio delle Cappuccinelle]] dei [[Padri Cappuccini]]<ref name=autogenerato8>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 96}}</ref>
* [[Conservatorio di San Vincenzo di Paola]] o di «Filippone»<ref name=autogenerato8 />
* [[Conservatorio della Pietà]]<ref name=autogenerato8 />
* [[Conservatorio agostiniano delle Croci]]<ref name=autogenerato8 />
* [[chiesa di Santa Rosalia (Palermo)|Conservatorio di Santa Rosalia]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 214}}</ref>
* [[Conservatorio dei Fanciulli Dispersi]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 308}}</ref>
* [[Conservatorio della Famiglia di Maria]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 133}}</ref>
* [[Conservatorio della Santissima Trinità]] detto del «Borracini»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 154}}</ref>
* [[Loggiato San Bartolomeo|Conservatorio di Santo Spirito]]<ref>{{Cita|Vincenzo Mortillato|pp. 2}}</ref>
 
Durante il [[Rinascimento]] Forlì vantò molteplici intrecci con la storia nazionale italiana: sua signora fu [[Caterina Sforza]], che, vedova di [[Girolamo Riario]] (nipote di [[Papa Sisto IV]]), sposò, nel [[1497]], [[Giovanni il Popolano|Giovanni de' Medici (detto "il Popolano")]], matrimonio dal quale nacque, l'anno successivo, Ludovico (poi Giovanni) detto [[Giovanni dalle Bande Nere]], il famoso capitano di ventura, padre di quel [[Cosimo I de' Medici]] che sarà il primo [[Granducato di Toscana|Granduca di Toscana]]. Caterina, nonostante un'eroica resistenza nella [[rocca di Ravaldino]], in Forlì, fu sconfitta da [[Cesare Borgia]] nel piano di espansione dei possedimenti papali in [[Emilia-Romagna|Romagna]].
 
Dopo un effimero tentativo di ritorno degli Ordelaffi, il [[Papa Giulio II]], di passaggio a Forlì nel [[1506]], riuscì ad imporre, almeno provvisoriamente, la pace tra i [[guelfi e ghibellini|guelfi e i ghibellini]].
* [[Ritiro delle Zingare]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 82}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria di Monserrato (Palermo)#Rifugio e conservatorio delle povere di Cifuentes|Rifugio e Conservatorio Cifuentes]]
 
Tornata sotto il dominio [[papa]]le, Forlì costituì il centro della Romagna [[Stato Pontificio|pontificia]]. Il governo papale garantì alla città e ai suoi abitanti un periodo di traquilla vita civile, soprattutto dopo l'istituzione della magistratura dei [[Novanta Pacifici]], voluta, nel [[1540]], da [[Giovanni Guidiccioni]]. A questo proposito, [[Adamo Pasini]] scrive: "Qualunque sia il giudizio che si vuol dare del governo che in quel secolo venne a consolidarsi, sta di fatto che il cinquecento segna il sorgere della nostra aristocrazia, della nostra edilizia, della nostra letteratura. Dire che sono morti per la storia i tre secoli XVI, XVII e XVIII, per dedicare dei volumi ai secoli XIII - XIV - XV, significa dare troppa importanza alla guerra civile e poca o nessuna importanza all'economia, allo studio, al lavoro"<ref>A. Pasini, ''Introduzione'', in Sebastiano Menzocchi, ''Cronaca'', a cura di Mons. Adamo Pasini, Forlì, Bordandini 1929.</ref>
== Conventi ==
* [[chiesa di Santa Maria Maddalena (Palermo)|Convento di Santa Maria Maddalena]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 3}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria di Monserrato (Palermo)#Convento francescano di Santa Lucia al Borgo|Convento francescano di Santa Lucia al Borgo]]
=== Femminili ===
* [[chiesa della Madonna dei Rimedi|Convento di Santa Maria dei Rimedi]]<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 218}}</ref>,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 250}}</ref>
* [[Convento di Santa Cita]] dell'[[Ordine domenicano]] presso la [[chiesa di Santa Cita]]<ref>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 74, 79}}</ref>,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 290}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria della Mercede (Palermo)#Convento dei Mercedari al Capo|Convento di Maria Santissima della Mercede]] al «Capo»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 56}}</ref>
 
A riprova di quanto dice Pasini, nel [[1522]] nacque a Forlì un apposito Collegio che laureava alla carica di notaio<ref>P. Moressa, ''L'Aquila e il Capricorno'', Foschi Editore, Forlì 2007, p. 24.</ref>.
=== Maschili ===
* [[chiesa di San Domenico (Palermo)|Convento domenicano di San Domenico]]. L'edificio che include l'[[Oratorio del Rosario di San Domenico]] e Chiostro, è adibito a sede del [[Museo del Risorgimento (Palermo)|Museo del Risorgimento]] e della [[Società Siciliana di Storia Patria]].<ref name=autogenerato4 />,<ref name=autogenerato24>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 79}}</ref>
* [[chiesa dei Santi Cosma e Damiano (Palermo)|Convento dei Minori Osservanti]] sotto il titolo dei «Santi Cosma e Damiano», già [[chiesa di San Rocco (Palermo)|chiesa di San Rocco]] oggi [[chiesa dei Santi Cosma e Damiano (Palermo)|chiesa dei Santi Cosma e Damiano]] al Capo<ref name=autogenerato48>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 81}}</ref>,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 59}}</ref>
* [[chiesa della Santissima Annunziata (Palermo)|Convento della Santissima Annunziata]] a «Porta Montalto» dell'[[Ordine dei frati minori conventuali|Ordine Conventuale]] di San Francesco d'Assisi<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 91}}</ref>
* [[chiesa dell'Annunziata alla Zisa|Convento dei Francescani del Terzo Ordine]] sotto il titolo dell'«Annunziata» alla [[Zisa (Palermo)|Zisa]]<ref name=autogenerato20>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 83}}</ref>
* [[chiesa dell'Immacolata Concezione ai Cartari|Convento dell'Immacolata Concezione ai Cartari]]
* [[chiesa della Madonna dei Mercedari|Convento dei Mercedari Scalzi]] sotto il titolo dell'«Immacolata Concezione» nel rione dei [[Lattarini]]<ref name=autogenerato29>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 78}}</ref>,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 82}}</ref>
* [[chiesa della Madonna del Soccorso (Palermo)|Convento della Madonna del Soccorso]]
* [[chiesa della Madonna della Grazia (Palermo)|Convento dei Minori Osservanti]] sotto il titolo della «Madonna della Grazia»<ref name=autogenerato48 />
* [[Convento francescano del Terzo ordine]] sotto il titolo di «San Nicolò degli Scalzi» della [[chiesa di San Giovanni dei Tartari]]<ref name=autogenerato10 />
* [[Convento francescano del Terzo ordine]] sotto il titolo di «Sant'Anna» della [[chiesa di Sant'Anna la Misericordia]] nel rione dei [[Lattarini]]<ref name=autogenerato29 />,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 185}}</ref>
* [[chiesa di Santa Maria del Popolo|Convento dei Mercedari al Molo]]
* [[Santa Maria di Gesù (Palermo)|Convento dei Minori Riformati di Santa Maria di Gesù]] e [[Santa Maria di Gesù (Palermo)|chiesa francescana di Santa Maria di Gesù]]<ref>Pagina 171. Ilenia Caprarotta - Nicoletta Grisanti, "''Francescanesimo e cultura nella provincia di Agrigento: atti del convegno di studi''", Palermo, Biblioteca Francescana, Officina di Studi Medievali, 2009 [https://books.google.it/books?isbn=888861592X]</ref>,<ref name=autogenerato40 />,<ref name=autogenerato16>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 82}}</ref>
* [[Convento dei Riformati]] sotto il titolo di «Sant'Antonio»<ref name=autogenerato16 />
* [[Convento di San Nicola degli Eremitani di Sant'Agostino]]
* [[Convento dei Gesuiti]] presso [[chiesa del Gesù (Palermo)|Casa Professa o chiesa del Gesù]]
* [[chiesa del Carmine Maggiore|Convento dei Carmelitani Scalzi]] della [[chiesa del Carmine Maggiore]] di [[Ballarò (Palermo)|Ballarò]]<ref name=autogenerato13>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 76}}</ref>,<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 176}}</ref>,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 108}}</ref>
* [[chiesa della Madonna dei Rimedi|Convento dei Carmelitani Scalzi]] della [[chiesa della Madonna dei Rimedi]] o [[Convento Beata Maria Vergine dei Rimedi]]
* [[chiesa di San Nicolò degli Scalzi|Convento dei Carmelitani Scalzi]] della [[chiesa di San Nicolò degli Scalzi]] di [[piazza Bologni]]<ref name=autogenerato10 />,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 219}}</ref>
* [[chiesa di Santa Teresa alla Kalsa|Convento delle Carmelitane Scalze]] o [[Convento Santa Teresa di Gesù]] sotto il titolo di «[[Sant'Anna]] e [[Santa Teresa di Gesù]]» presso la [[chiesa di Santa Teresa alla Kalsa]]
* [[Convento dei Carmelitani Scalzi]] o [[Convento Santa Teresa di Gesù]] sotto il titolo della «Madonna del Rimedio e [[Santa Teresa di Gesù]]» fuori [[Porta Nuova (Palermo)|Porta Nuova]]<ref name=autogenerato16 />
* [[chiesa di Sant'Antonio in Porta Termini|Convento dei Carmelitani scalzi in Monte Santo]] della [[chiesa di Sant'Antonio in Porta Termini]] con annesso ospedale. 1866, Comunità soppressa, chiesa, convento e ospedale abbattuti<ref name=autogenerato29 />
* [[Convento dei Minori riformati]] del 1598 presso il [[Santuario di Santa Rosalia|Santuario di Santa Rosalia di Monte Pellegrino]]
* [[Convento Carmelitano dell'Itria dei frati Carmelitani di Trapani]]
* [[chiesa di San Francesco Saverio (Palermo)|Convento dei Gesuiti di San Francesco Saverio]]
* [[Convento dell'Annunziatella degli sbirri alle balate]]
* [[Convento di Santa Chiara (Palermo)|Convento di Santa Chiara]]
* [[Catacombe dei Cappuccini|Convento dei francescani riformati]] o «[[Cappuccini]]» sotto il titolo di «San Francesco d'Assisi» presso la [[chiesa di Santa Maria della Pace (Palermo)|chiesa di Santa Maria della Pace]]<ref name=autogenerato19 />,<ref name=autogenerato20 />
* [[Convento dei Conventuali]] sotto il titolo della «Santissima Annunziata»<ref name=autogenerato13 />
* [[Convento dei Minori Conventuali]] sotto il titolo di «San Francesco d'Assisi»<ref name=autogenerato29 />
* [[chiesa di Santa Maria degli Angeli (Palermo)|Convento dei Minori Osservanti di Santa Maria degli Angeli]] (La Gancia)<ref name=autogenerato24 />
* [[Convento dei Minori Osservanti]] sotto il titolo di «San Giovanni» di [[Baida]]<ref name=autogenerato7>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 84}}</ref>
* [[Convento degli Agostiniani Scalzi]] sotto il titolo di «San Nicolò da Tolentino»<ref name=autogenerato10 />
* [[chiesa di Sant'Agostino (Palermo)|Convento degli Agostiniani Calzi]] sotto il titolo di «Sant'Agostino» nel rione [[Palazzo del Monte di Pietà (Palermo)|Monte di Pietà]]<ref name=autogenerato48 />,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 82}}</ref>
* [[Convento degli Agostiniani Calzi]] sotto il titolo di «Sant'Agata la Pedata» presso [[Porta Sant'Agata]]<ref name=autogenerato16 />
* [[Convento degli Agostiniani Calzi]] sotto il titolo di «Santa Maria della Consolazione» presso la [[chiesa di Santa Maria della Consolazione]] al Molo<ref name=autogenerato20 />
* [[chiesa di San Gregorio papa (Palermo)|Convento degli Agostiniani Scalzi]] sotto il titolo di «San Gregorio Papa» nel rione [[Porta Carini]]<ref name=autogenerato48 />
* [[chiesa di Sant'Anna (Palermo)|Convento dei Mercenari Calzi]] sotto il titolo di «Sant'Anna» al Capo<ref name=autogenerato48 />
* [[Chiesa di San Francesco di Paola (Palermo)#Convento|Convento dei Paolotti]]
* [[Convento dei Paolotti]] sotto il titolo di «Santa Maria delle Vittorie»<ref name=autogenerato48 />
* [[Convento dei Paolotti]] sotto il titolo di «Santa Ninfa» presso la [[chiesa di Santa Ninfa]] a [[Porta Carini]]<ref name=autogenerato20 />
* [[Convento di San Nicolò da Tolentino]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 233}}</ref>
 
Sono da ricordare i vescovi [[Pier Giovanni Aleotti]] ([[1551]]-[[1563]]) ed [[Antonio Giannotti]] ([[1563]]-[[1578]]), la cui incisiva azione portò la città ad essere "citata come esempio di ortodossia e di zelo religioso"<ref>G. Viroli (a cura di), ''Palazzi di Forlì'', Nuova Alfa Editoriale, 1995, p. 11.</ref> ed influenzò la stessa [[Scuola forlivese|scuola artistica forlivese]], ponendola in sostanziale anticipo perfino sull'evoluzione della scuola romana<ref>Cf. G. Viroli, ''Ibidem''.</ref>.
=== Corporazioni religiose soppresse ===
Fra parentesi le date di costituzione e di soppressione della corporazione.<ref name=autogenerato12>[http://www.archiviodistatodipalermo.it/files/pubblicazioni/file/studi7.pdf Archivio Storico dei beni culturali della città di Palermo e provincia]</ref>
* [[Casa dei Padri Crociferi]] (1314-1866)
* [[Casa di San Giovanni Evangelista]] (1690-1866)
* [[Casa di San Marco Evangelista]] (1440-1866)
* [[Casa delle Scuole Pie]] sotto titolo di «San Silvestro Papa» (1557-1866)
* [[Casa dei Padri Teatini]] sotto titolo di «San Giuseppe» (1429-1866)
* [[Casa della Santissima Trinità]] (1580-1866)
* [[Congregazione di San Filippo Neri (Palermo)|Congregazione di San Filippo Neri]] (1540-1866)
* [[Convento di Santa Maria la Misericordia]] sotto titolo di «Sant'Anna» (1412-1866)
* [[Convento di San Antonio di Padova]] (1621-1866)
* [[Convento della Santissima Annunziata (Palermo)|Convento della Santissima Annunziata]] alla [[Zisa (Palermo)|Zisa]] (1506-1866)
* [[Convento della Santissima Annunziata (Palermo)|Convento della Santissima Annunziata]] a [[Porta Montalto]] (1498-1866)
* [[Convento di Sant'Agostino (Palermo)|Convento di Sant'Agostino]] (1330-1866)
* [[Convento di Sant'Agata la Pedata]] (1585-1866)
* [[Convento dello Spasimo in San Giorgio la Kimonia]] sotto titolo dei «Benedettini Bianchi» (1564-1866)
* [[Convento di San Giovanni]] di [[Baida]] (1507-1866)
* [[Convento di San Basilio Magno]] (1444-1866)
* [[Convento di Santa Cita]] (1428-1866)
* [[Convento del Noviziato dei Padri Crociferi]] (1519-1866)
* [[Convento della Consolazione di Santa Maria del Bosco]] (1366-1866)
* [[Catacombe dei Cappuccini|Convento dei Padri Cappuccini]] e infermeria dello stesso convento (1547-1866)
* [[Convento di San Nicolò di Bologni]] detto il «Carminello» (1505-1865)
* [[Convento del Carmine Maggiore]] (1334-1866)
* [[Convento dei Santi Cosma e Damiano (Palermo)|Convento dei Santi Cosma e Damiano]] (1520-1866)
* [[Convento di San Domenico (Palermo)|Convento di San Domenico]] (1310-1866)
* [[Convento di San Francesco d'Assisi (Palermo)|Convento di San Francesco d'Assisi]] ([[XIII secolo]]-1866)
* [[Convento di San Francesco di Paola a Sant'Oliva]] ([[XIII secolo]]-1866)
* [[Convento di Santa Maria degli Angeli]] sotto titolo della «Gancia» (1450-1866)
* [[Convento di San Gregorio Papa]] (1496-1866)
* [[Convento di Santa Maria di Gesù]] (1177-1866)
* [[Convento della Grazia]] (1177-1866)
* [[Convento dei Padri Mercedari Scalzi ai Cartari]] (1397-1866)
* [[Convento di Santa Maria della Mercè]] al Capo (1463-1866)
* [[Convento di Montesanto (Palermo)|Convento di Montesanto]] (1512-1866)
* [[Convento di San Nicolò Tolentino]] (1492-1866)
* [[Convento di San Nicolò li Scalzi]] (1538-1866)
* [[Convento di Santa Teresa]] (1506-1866)
* [[Convento della Vittoria]] (1544-1866)
 
Nel [[1630]], la città sfuggì alla peste, che pure aveva devastato il resto d'Italia e la Romagna. La popolazione ne attribuì il merito ad un intervento miracoloso della [[Madonna del Fuoco]], in onore della quale venne innalzata una colonna celebrativa nel Campo dell'Abate (oggi piazza Saffi).
== Convitti ==
* [[Convitto Real Ferdinando]] gestito dalla [[Compagnia di Gesù]]<ref name=autogenerato39 />
 
Dal punto di vista generale, pur tra varie vicissitudini, come il saccheggio operato dagli Austriaci nel [[1708]], la situazione politica rimase sostanzialmente immutata fino all'Unità d'Italia, eccetto che per un breve periodo di indipendenza politica dallo [[Stato Pontificio]] attorno al [[1797]], quando Forlì divenne capoluogo del dipartimento del Rubicone nella nuova divisione amministrativa dettata dalle truppe di Napoleone al seguace Regno d'Italia. Tra le leggi imposte dal nuovo codice civile napoleonico c'era la possibilità di divorzio e un cittadino di Forlì ne fece richiesta (prima causa di divorzio a oltre 150 anni dalla legge attuale).
== Monasteri ==
* [[Monastero dei Benedettini]]
* [[Chiesa di San Giorgio in Kemonia#Monastero benedettino dei Bianchi di Monte Oliveto|Monastero benedettino dei bianchi di Monte Oliveto]] presso la [[chiesa di San Giorgio in Kemonia]]<ref name=autogenerato38 />
* [[Chiesa di Santa Maria dell'Itria (Palermo)#Monastero della Pinta|Monastero di Santa Maria dell'Itria]] o della «Pinta»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 233}}</ref>
* Monastero dell'[[Ordine dei Frati Minori|Ordine dei Minori Osservanti di San Francesco]] già monastero dell'[[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|Ordine carmelitano]] già monastero benedettino di Santa Maria degli Angeli di [[Baida]].
 
Inoltre, i funzionari napoleonici si occuparono di indagare gli usi e costumi delle popolazioni sottomesse, producendo una notevole mole di dati sulle tradizioni popolari di questa parte di Romagna. Un forlivese riuscì a recuperare parte di quelle indagini (per la verità in gran parte provenienti da Sarsina, ma in uso anche a Forlì) e ne pubblicò un testo che è uno dei primi lavori sulle tradizioni romagnole, poi seguito dall'opera del Pergoli verso la fine dell'Ottocento, che si occupò della raccolta di canti anche a Forlì e a San Martino in strada (frazione di Forlì).
=== Femminili ===
* [[Monastero di Santa Maria della Speranza]] presso la [[Chiesa di Santa Maria della Speranza (Palermo)|Chiesa di Santa Maria della Speranza]]<ref>{{Cita|Antonio Mongitore Tomo primo|pp. 37}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quinto|pp. 241}}</ref>
* [[chiesa di Santa Elisabetta (Palermo)|Monastero francescano di Santa Elisabetta]] al [[Palazzo dei Normanni|Palazzo Reale]]<ref name=autogenerato38 /><ref name=autogenerato15>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 88}}</ref>
* [[Monastero di Santa Elisabetta Regina]] del [[Terz'Ordine]] di San Francesco d'Assisi<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 289}}</ref>
* [[Chiesa di San Giovanni dell'Origlione#Monastero di San Giovanni dell.27Origlione|Monastero di San Giovanni l'Origlione]] al [[Cassaro (Palermo)|Cassaro]]<ref name=autogenerato15 /><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 250}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Chiara (Palermo)#Monastero|Monastero francescano di Santa Chiara]] presso la [[chiesa di Santa Chiara (Palermo)|chiesa di Santa Chiara]] nella piazza di [[Ballarò (Palermo)|Ballarò]]<ref name=autogenerato15 /><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 224}}</ref>
* [[chiesa del Santissimo Salvatore (Palermo)|Monastero basiliano del Santissimo Salvatore]] al [[Cassero]] vicino alla [[Duomo di Palermo|Cattedrale Metropolitana della Santa Vergine Maria Assunta]] di [[Palermo]].<ref name=autogenerato34>Pagina 474 [[Tommaso Fazello]], "''Della storia di Sicilia, Deche due del r.p.m. Tommaso Fazello siciliano ...''", Volume 6 [https://books.google.it/books?id=7jE8AAAAcAAJ]</ref><ref name=autogenerato33>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 89}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 232}}</ref><ref>{{Cita|Antonio Mongitore Tomo primo|pp. 38}}</ref>
* [[chiesa dell'Assunta (Palermo)|Monastero dell'Assunta]] a [[Porta Vicari]]<ref name=autogenerato33 />
* [[chiesa della Martorana|Monastero benedettino di Santa Maria dell'Ammiraglio o della «Martorana»]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 154}}</ref>,<ref name=autogenerato33 />
* [[chiesa di Santa Caterina (Palermo)|Monastero domenicano di Santa Caterina d'Alessandria]] al [[Cassaro (Palermo)|Cassaro]]<ref name=autogenerato43 />,<ref name=autogenerato37>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 90}}</ref>
* [[chiesa di Santa Caterina da Siena (Palermo)|Monastero domenicano di Santa Caterina da Siena]] a [[Porta Termini]] ,<ref name=autogenerato37 />
* [[chiesa di Santa Maria delle Grazie (Palermo)|Monastero francescano di Santa Maria delle Grazie]]<ref name=autogenerato37 />
* [[chiesa di Santa Rosalia (Palermo)|Monastero benedettino di Santa Rosalia]]<ref name=autogenerato37 />,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 214}}</ref>
* [[chiesa dell'Immacolata Concezione al Capo|Monastero della Concezione di Maria Vergine]] dell'«Ordine Benedettino» a [[Porta Carini]]<ref name=autogenerato5 />,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 41}}</ref>
* [[Monastero della Concezione allo Scavuzzo]] del [[Terz'Ordine]] di San Francesco d'Assisi<ref name=autogenerato37 />
* [[Chiesa di Santa Maria della Pietà (Palermo)#Monastero domenicano di Santa Maria della Piet.C3.A0|Monastero domenicano della Madonna della Pietà]]<ref name=autogenerato44>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 91}}</ref>
* [[chiesa di Santa Teresa (Palermo)|Monastero di Santa Teresa]] a [[Porta dei Greci]]<ref name=autogenerato44 />
* [[chiesa di Santa Maria di Valverde|Monastero carmelitano di Valverde]] sulla direttrice per [[Porta San Giorgio (Palermo)|Porta San Giorgio]]<ref name=autogenerato44 />,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 283}}</ref>
* [[Chiesa di Sant'Andrea (Palermo)#Monastero benedettino di Santa Maria delle Vergini|Monastero benedettino di Santa Maria delle Vergini]]<ref name=autogenerato44 />
* [[Chiesa di Sant'Andrea (Palermo)#Monastero benedettino di Santa Maria delle Vergini|Monastero benedettino di Sant'Andrea Apostolo alle Vergini]]
* [[Monastero di San Francesco delle Stimmate]] o [[chiesa Granni]] o [[Badia delle Nobili o delle Dame]] primitivo luogo di culto demolito per la costruzione del [[Teatro Massimo Vittorio Emanuele|Teatro Massimo]]<ref name=autogenerato18>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 92}}</ref>
* [[chiesa di San Giuliano (Palermo)|Monastero di San Giuliano]] o Monastero delle Suore Teatine<ref name=autogenerato18 />
* [[Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere|Monastero benedettino della Santissima Trinità del Gran Cancelliere]]<ref name=autogenerato18 />
* [[Chiesa di Santa Maria del Cancelliere#Monastero di Santa Maria del Cancelliere|Monastero benedettino di Santa Maria dei Latini del Cancelliere]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 159}}</ref>
* [[chiesa di Santa Maria delle Grazie (Palermo)|Monastero di Santa Maria delle Grazie]] detto di «Montevergine» al [[Cassaro (Palermo)|Cassaro]]<ref name=autogenerato18 />,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 171}}</ref>
* [[Monastero francescano di San Vito (Palermo)|Monastero di San Vito]] presso i baluardi delle Mura Spagnole omonimi, oggi sede del Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri<ref name=autogenerato5>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 93}}</ref>
* [[Chiesa dei Sette Angeli#Monastero dei Sette Angeli|Monastero dei Sette Angeli]] dell'Ordine delle Minime di San Francesco di Paola o delli «Pignatelli» al [[Cassaro (Palermo)|Cassaro]] Piazza Duomo<ref name=autogenerato5 />,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 220}}</ref>
* [[chiesa di San Francesco di Sales (Palermo)|Monastero di San Francesco di Sales]]<ref name=autogenerato5 />
* [[Monastero di Santa Maria del Popolo]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 237}}</ref>
* [[Chiesa della Madonna di Monte Oliveto#Monastero benedettino di Santa Maria di Monte Oliveto|Monastero benedettino di Santa Maria di Monte Oliveto]] o della «Badia Nuova»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 239}}</ref>,<ref name=autogenerato5 /><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 215}}</ref>
* [[Monastero benedettino di Sant'Andrea apostolo alle Vergini]] presso la [[chiesa di Sant'Andrea alle Vergini]] o [[chiesa di Sant'Andrea apostolo a Porta Oscura]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 144}}</ref>
* [[chiesa della Sacra Famiglia (Palermo)|Monastero della Sacra Famiglia]] o [[Monastero delle Suore Cappuccine]] o delle «Cappuccinelle» al [[Papireto]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 26}}</ref>
 
Nella prima metà del XIX secolo, la [[legazione apostolica|legazione pontificia]] di Forlì, affidata ad un Cardinale legato, comprendeva anche le città di Cesena e Rimini.
=== Maschili ===
* [[Monastero degli Agostiniani]],
* [[Chiesa di Sant'Andrea (Palermo)#Monastero benedettino di Santa Maria delle Vergini|Monastero benedettino di Santa Maria delle Vergini]]
* [[chiesa di Santa Maria della Speranza|Monastero di Santa Maria della Speranza]]
* [[chiesa di Santa Maria dello Spasimo (Palermo)|Monastero Olivetani di Santa Maria dello Spasimo]] dei [[Congregazione olivetana|Padri Olivetani]]<ref name=autogenerato27>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 75}}</ref>,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 318}}</ref>
* [[chiesa di Santo Spirito del Vespro|Monastero di Santo Spirito del Vespro]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 14}}</ref>
* [[Monastero di San Teodoro]] di [[Palermo]], fondato da [[Papa Gregorio Magno]].<ref name=autogenerato34 />
* [[Monastero basiliano di San Matteo]] di [[Palermo]], riservato alle donne.<ref name=autogenerato34 />
* [[Monastero di Santa Maria di Loreto]] di [[Palermo]].<ref name=autogenerato34 />
* [[Monastero basiliano di San Basilio]] di [[Palermo]].<ref name=autogenerato34 />,<ref>Pagina 111, Francesco Maria Emanuele e Gaetani marchese di Villabianca, Carlo Crispo Moncada, Antonino Mango di Casalgerardo, "''Della Sicilia nobile''", Volume 1 [https://books.google.it/books?id=AqlDAQAAMAAJ]</ref>,<ref name=autogenerato2 />
* [[Chiesa di San Giovanni degli Eremiti#Monastero di Sant.27Ermete|Monastero benedettino di Sant'Ermete]] di [[Palermo]], fondato da [[Papa Gregorio Magno]] presso la preesistente [[chiesa di San Giorgio (Palermo)|chiesa di San Giorgio]] e le due [[Moschea araba|Moschee arabe]]. Identificato col [[chiesa di San Giovanni degli Eremiti|Monastero normanno di San Giovanni degli Eremiti]] nel piano di [[San Mercurio]]. Affidato da [[Ruggero II di Sicilia]] ai monaci dell'Ordine di Montevergine.<ref>Pagina 303, 342 [[Tommaso Fazello]], "''Della storia di Sicilia, Deche due del r.p.m. Tommaso Fazello siciliano ...''", Volume 6 [https://books.google.it/books?id=7jE8AAAAcAAJ]</ref>
* [[Monastero Pretoriano]] di [[Palermo]], fondato da [[Papa Gregorio Magno]] derivato in [[chiesa di San Gregorio papa (Palermo)|chiesa di San Gregorio]] e [[Convento di San Gregorio degli agostiniani scalzi]].<ref>Pagina 37, Gaspare Palermo, "''Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ...,''", Volume 4 [https://books.google.it/books?id=5VsUAAAAQAAJ]</ref>
* [[Monastero Lucusiano dei santi Massimo e Agata]] di [[Palermo]], fondato da [[Papa Gregorio Magno]].<ref>Pagina 89 Melchiorre Trigilia, "''S. Pellegrino di Caltabellotta: dalla leggenda alla storia: il discepolo di ...''" [https://books.google.it/books?id=0wtVAgAAQBAJ]</ref>
* [[Monastero di Sant'Adriano]] di [[Palermo]], fondato da [[Papa Gregorio Magno]].<ref>Pagina 65, Roberta Rizzo, "''Papa Gregorio Magno e la nobiltà in Sicilia''" [https://books.google.it/books?id=N3wye-DbXXgC]</ref>
* [[Monastero della Visitazione]]<ref name=autogenerato26 />
* [[Chiesa di San Demetrio (Palermo)|Monastero dei Trinitari]] sotto il titolo di «San Demetrio»<ref name=autogenerato13 />
* [[Monastero dei Minoriti ai Latterini]] sotto il titolo di «San Giovanni Evangelista»<ref name=autogenerato10 />
* [[Monastero dei Minoriti]] sotto il titolo di «San Marco Evangelista» nel rione Santa Ninfa<ref name=autogenerato48 />
* [[Monastero dei Cassinesi]] sotto il titolo di «San Carlo»<ref name=autogenerato10 />
* [[Monastero dei Cassinesi]] sotto i titolo di «San Martino delle Scale», fondato da [[Papa Gregorio Magno]]. Basilica e Monastero.<ref name=autogenerato7 /><ref>[http://www.abbaziadisanmartino.it/abbazia/]</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quinto|pp. 240}}</ref>
* [[Monastero benedettino di San Nicolò del Bosco]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 186}}</ref>
* [[Chiesa di San Giovanni degli Eremiti#Monastero di Sant.27Ermete|Monastero di San Giovanni degli Eremiti]]<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|pp. 132, 141}}</ref>,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 70}}</ref>
* [[chiesa di San Giorgio in Kemonia|Monastero di San Giorgio in Kemonia]] fondato dai [[Cistercensi]] e retto dai [[Benedettini|Padri Benedettini Bianchi di Monte Oliveto]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 84}}</ref>
* [[chiesa di San Gregorio papa (Palermo)|Monastero di San Gregorio]] degli [[Ordine degli agostiniani scalzi|Agostiniani Scalzi]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 37}}</ref>
* [[chiesa dello Spirito Santo (Palermo)|Monastero dello Spirito Santo]] dei [[Ordine benedettino|Padri benedettini cassinesi]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 77}}</ref>
* [[chiesa delle Stimmate di San Francesco d'Assisi|Monastero delle Stimmate di San Francesco d'Assisi]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 125}}</ref>
* [[Chiesa di San Carlo dei Milanesi#Abbazia benedettina di San Benedetto e San Luigi|Monastero benedettino di San Benedetto e San Luigi]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 294}}</ref>
 
Nel gennaio 1832 la città viene saccheggiata e 21 suoi cittadini uccisi durante le [[Stragi di Cesena e Forlì]] ad opera delle truppe pontificie durante la repressione finale dei moti romagnoli.
=== Corporazioni religiose soppresse ===
Fra parentesi le date di costituzione e di soppressione della corporazione.<ref name=autogenerato12 />
* [[Monastero dell'Assunta]] (1447-1866)
* [[Monastero di San Carlo Borromeo]] (1468-1866)
* [[Monastero di Santa Maria di Monserrato]] (1521-1865)
* [[Monastero di San Martino delle Scale]] (1366-1866)
* [[Monastero delle Sante Anna e Teresa]] (1401-1866)
* [[Monastero di Santa Maria di Monte Oliveto]] sotto titolo della «Badia Nuova» (1478-1865)
* [[Chiesa di Santa Caterina (Palermo)|Monastero di Santa Caterina]] (1311-2014)
* [[Monastero della Concezione]] (1346-1865)
* [[Monastero di Santa Chiara (Palermo)|Monastero di Santa Chiara]] (1512-1866)
* [[Monastero di Santa Maria del Cancelliere]] (1535-1866)
* [[Monastero di Santa Maria delle Grazie ai Divisi]] (1543-1866)
* [[Monastero di Santa Elisabetta regina]] (1523-1866)
* [[Monastero di San Giuliano]] (1501-1823)
* [[Monastero della Martorana]] (1194-1866)
* [[Monastero di Montevergine (Palermo)|Monastero di Montevergine]] (1447-1866)
* [[Chiesa di San Giovanni dell'Origlione|Monastero di San Giovanni dell'Origlione]] (1301-1865)
* [[Chiesa di Santa Maria della Pietà (Palermo)|Monastero di Santa Maria la Pietà]] (1309-2012)
* [[Monastero di Santa Rosalia]] (1225-1866)
* [[Monastero dei Sett'Angeli]] (1563-1867)
* [[Monastero dello Scavuzzo]] (1537-1866)
* [[Monastero del Santissimo Salvatore]] (1452-1866)
* [[Monastero di Sales]] (1542-1866)
* [[Monastero delle Stimmate di San Francesco]] (1491-1866)
* [[Monastero di San Vito (Palermo)|Monastero di San Vito]] (1312-1866)
* [[Monastero delle Vergini]] (1519-1866)
* [[Monastero di Santa Maria di Valleverde]] (1357-1866)
 
È da ricordare, durante la [[Repubblica Romana del 1849]], l'iniziativa dei banchetti patriottici, che si tennero, a suo sostegno, a Forlì, e fu l'unico caso in tutta Italia: si trattò di pubblici banchetti patriottici, che videro una massiccia partecipazione di pubblico pagante<ref>R. Balzani, ''Il banchetto patriottico: una "tradizione" risorgimentale forlivese'', ne ''Il tempo libero bell'Italia unita'', CLUEB, Bologna 1992, pp. 21-33. Il 4 giugno 2011, in occasione del 150° dell'unità d'Italia, è stato organizzato a Forlì, per iniziativa del sindaco [[Roberto Balzani]], il “Pranzo Patriottico”, allo scopo di rievocare e riattualizare le iniziative risorgimentali [http://www.cultura.comune.forli.fc.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?ID=1286 Cultura Forlì].</ref>.
== Noviziati ==
* [[chiesa di San Mattia Apostolo|Noviziato di San Mattia Apostolo]]
* [[chiesa di San Stanislao Kostka|Noviziato al Capo di San Stanislao Kostka]] dei [[Padri Gesuiti]]
* [[chiesa di San Gregorio papa (Palermo)|Noviziato degli Agostiniani Scalzi]] sotto il titolo di San Gregorio Papa nel rione [[Porta Carini]]
* [[Noviziato dei Carmelitani Scalzi]] sotto il titolo di Sant'Isidoro Agricola fuori [[Porta Nuova (Palermo)|Porta Nuova]]<ref name=autogenerato48 />
* [[Chiesa di San Mattia Apostolo|Noviziato di San Mattia apostolo]] dei [[Padri Crociferi]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 347}}</ref>
 
Dal punto di vista culturale, il Rinascimento vede nascere e fiorire, con [[Melozzo]] e [[Marco Palmezzano]], la [[scuola forlivese]] d'arte, portata avanti poi da autori come [[Francesco Menzocchi]] e [[Livio Agresti]] nel [[XVI secolo]], e dai loro epigoni dei secoli successivi. Si segnalano anche importanti produzioni di maioliche e ceramiche: da ricordare almeno il nome di [[Leucadio Solombrini]], che il re [[Francesco I di Francia]] volle invitare ad aprire una bottega presso la sua corte di [[Amboise]].
== Oratori ==
* [[Oratorio della Compagnia della Carità]] o [[Oratorio di Santa Maria della Candelora]] dell'[[Ospedale di San Bartolomeo]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 114}}</ref>. Distrutto nel 1943.
* [[Oratorio della Compagnia di San Francesco di Paola ai Candelai]]<ref name=autogenerato35 />. Distrutto con i bombardamenti del 1943.
* [[Oratorio di Maria Santissima del Presepe]]. Non più esistente.
* [[Oratorio dei Pellegrini]], poi del SS. Sacramento in Cattedrale.
* [[Oratorio dell'Ecce Homo]]
* [[Oratorio di Sant'Agata Li Scorruggi]]
* [[Oratorio di Sant'Antonio Abate (Palermo)|Oratorio di Sant'Antonio Abate]] o «dei Saponai»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 260}}</ref>
* [[Oratorio di San Vito]] detto di "''San Vituzzu''"
* [[Chiesa di San Nicolò all'Albergheria#Oratorio|Oratorio della Compagnia del Santissimo Sacramento all'Albergheria]]
* [[Oratorio di San Nicolò da Tolentino]]
* [[Chiesa di San Nicolò alla Kalsa|Oratorio di San Nicolò alla Kalsa]]
* [[Oratorio di San Francesco d'Assisi (Palermo)|Oratorio di San Francesco d'Assisi]]<ref name=autogenerato35 />
* [[Oratorio di San Lorenzo (Palermo)]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 77}}</ref>
* [[Oratorio della Madonna della Provvidenza]]<ref name=autogenerato35 />
* [[Oratorio di San Manuel Iacono]]
* [[Oratorio della Purità (Palermo)|Oratorio della Purità]] ubicato nel secondo chiostro del convento della [[chiesa di San Francesco d'Assisi (Palermo)|Basilica di San Francesco d'Assisi]].
* [[Oratorio dell'Immacolata Concezione (Palermo)|Oratorio dell'Immacolata Concezione]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 75}}</ref>, ossia dell'Immacolatella.
* [[Oratorio di San Girolamo (Palermo)|Oratorio di San Girolamo]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 177}}</ref>, non più esistente.
* [[Oratorio di Santa Maria di Gesù]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 196}}</ref>
* [[Oratorio di San Corrado]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 314}}</ref>
* [[Oratorio della Congregazione di Gesù e Maria]] ubicato nelle adiacenze della [[chiesa di Sant'Andrea degli Amalfitani]] o «Aromatari»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 255}}</ref>, non più esistente.
* [[Oratorio della Compagnia di Sant'Anna]] ubicato nelle adiacenze della [[chiesa di Sant'Andrea degli Amalfitani]] o «Aromatari»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 255}}</ref>, oggi ruderi dopo i bombardamenti del 1943.
* [[Oratorio di Santa Barbara (Palermo)|Oratorio di Santa Barbara]] ubicato nel [[Convento di San Domenico (Palermo)|Convento di San Domenico]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 250}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria la Nova (Palermo)#Oratorio di Santa Maria la Nova|Oratorio di Santa Maria La Nova]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 261}}</ref>
* [[Oratorio di San Mercurio]] (2)<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 69}}</ref>
* [[Oratorio della Congregazione della Sciabica]] nel Chiostro della Casa dei Teatini.<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 213}}</ref>
* [[Oratorio del Venerdì e del Sabato]] presso la [[Chiesa della Madonna della Provvidenza (Palermo)|Chiesa della Madonna della Provvidenza]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 214}}</ref>
* [[Chiesa di Sant'Agostino (Palermo)#Oratorio della Congregazione della Madonna del Soccorso|Oratorio della Congregazione della Madonna del Soccorso]] presso il Convento della [[Chiesa di Sant'Agostino (Palermo)|Chiesa di Sant'Agostino]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 91}}</ref>
* [[Oratorio per le Anime degli Agonizzanti]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 177}}</ref>
* Oratorio delle Dame.
* [[Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere#Antioratorio di Santa Cecilia|Oratorio di Santa Cecilia]]
* [[Oratorio del Sangue di Cristo]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 26}}</ref>
* [[Oratorio di Gesù e Maria]] sede della [[Confraternita di Maria Santissima della Mercede]] ai [[Lattarini]]
* [[Oratorio del Presepe]]
* [[Oratorio del Corpus Domini]]
* [[Oratorio della Pace]] a [[Porta Termini]]<ref name="ReferenceGP5Z">{{Cita|Gaspare Palermo Volume quinto|pag. 42}}</ref>
 
Prosegue anche l'illustre tradizione medica forlivese, con personaggi come [[Girolamo Mercuriali]] e [[Giovanni Battista Morgagni]].
== Ordini ==
* [[Commenda dell'Ordine Cavalleresco dei gerosolimitani]], chiesa e ospedale
* [[Commenda dell'Ordine Cavalleresco dei gerosolimitani]] alla Guilla, chiesa e ospedale
 
====Unità di misura precedenti il sistema decimale====
== Ospedali ==
Prima dell'introduzione del sistema metrico decimale ([[1861]]), erano in adozione altre unità di misura<ref>Libero Ercolani, ''Vocabolario romagnolo-italiano'', Monte di Ravenna, Ravenna s.d., pp. 11-12.</ref>. A Forlì, le principali erano:
*per la lunghezza: la pertica (''pëdga''), suddivisa in 10 piedi, equivalente a m 4,881598; il braccio da tela (''braz''), m 0,74; il braccio da panno, m 0,62; il piede (''pè''), suddiviso in 10 once, equivalente circa a m. 0,49
*per la superficie: la tornatura (''tarnadura''), suddivisa in 100 pertiche quadre, equivalente a m² 2383; la pertica quadra, suddivisa in 100 piedi quadri, equivalente a m² 23,83
*per il volume: il piede cubo, suddiviso in 1000 once cube, equivalente a metri cubi 0,116
*per la capacità di contenitori per grani ed aridi: il sacco (''sac da dó stëra''), suddiviso in due staia, equivalente a l 144,32; lo staio (''stër''), suddiviso in due 2 mezzini, equivalente a l 72,16; il mezzino, suddiviso in due quarti, o quartini, equivalente a l 36,08; il quarto, o quartino, (cvartaröla), suddiviso in 4 provende, equivalente a l 18,04; la provenda, equivalente a l 4,51
*per il peso: la libbra (''livra''), suddivisa in 12 once, equivalente a Kg 0,329; l'oncia (''ônza''), suddivisa in 8 ottave, equivalente a Kg 0,024.
 
=== Età contemporanea ===
* [[Palazzo Sclafani|Ospedale Grande e Nuovo]] sotto il titolo dello «Spirito Santo» dei [[Cappuccini|Religiosi Cappuccini]].<ref>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 68}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 296}}</ref> Con l'accorpamento del 1431 confluiscono:
[[File:Piazza Saffi.jpg|thumb|left|Forlì: [[Palazzo delle Poste di Forlì|Palazzo delle Poste]]]]
** [[Ospedale di Sant'Antonio a Montesanto]] presso [[Porta Termini]], struttura servita dalla [[Compagnia della Carità]].<ref name="ReferenceAZ"/>
Nella seconda metà del [[XIX secolo]] Forlì diventa il "zitadòn" (cittadone) della Romagna: un centro grande rispetto alle altre realtà urbane limitrofe, la cui prosperità deriva dall'[[agricoltura]] - molto diffuso il tipico contratto di [[mezzadria]] - e dal commercio del sale tramite la via diretta verso [[Cervia]] e le sue [[salina|saline]], nonché dal suo posizionamento sulla strategica [[via Emilia]], a metà strada fra Bologna e [[Rimini]]. La città, però, conosce anche i primi fenomeni di industrializzazione: la fabbrica di [[biliardo|biliardi]]; la birreria di [[Gaetano Pasqui]]; le [[fornace|fornaci]] della prima metà del XIX secolo; la Becchi, per la realizzazione di stufe in cotto divenute poi celebri; la [[Società Anonima Bonavita]] per la produzione del [[feltro]]; le importanti [[Officine Forlanini]]<ref>Cf. R. Fregna, ''Forlì città del duce, dal I dopoguerra alla crisi del '29'', in ''Parametro'', 1972, n. 14, pp. 26-47, citato in G. Viroli, ''Per un modello di cultura figurativa. Forlì, città e museo'', Istituto per i beni artistici culturali naturali della Regione Emilia-Romagna - Comune di Forlì, 1980 (?), p. 19, nota.</ref>. Dal punto di vista culturale, Forlì è una città attiva, con presenza di alcune testate giornalistiche<ref>Si veda qui:[http://www.comune.forli.fc.it/storiaeconomicaforli/Cdstoria/CDimmagini/testate/testatecronaca.htm Testate e cronaca] e qui:[http://www.comune.forli.fc.it/storiaeconomicaforli/Cdstoria/CDimmagini/testate/giornalismo.htm Il Giornalismo a Forlì].</ref>.
** [[Chiesa del Gesù (Palermo)#Chiesa di San Dionisio|Ospedale di San Dionisio Aeropagita]], struttura prossima a [[Casa Professa]] riservata alla nobiltà.<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 144}}</ref><ref name="ReferenceBZ">{{Cita|Biblioteca comunale|p. 361.}}</ref>
** [[Chiesa di San Giacomo dei Militari#Ospedale di San Giacomo|Ospedale di San Giacomo la Mazara]] o ''Ospedale di San Giacomo dei Militari'' o ''Ospedale di San Giacomo degli Spagnoli'', struttura annessa alla [[Collegiata di San Giorgio in Alga]] (tempio documentato nel ''recinto'' prossimo a [[Palazzo dei Normanni|Palazzo Reale]]).<ref name=autogenerato1 /><ref name="ReferenceBZ"/><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 3}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 267}}</ref>
** [[Chiesa di San Giacomo dei Militari#Ospedale di Santa Maria la Mazara|Ospedale di Santa Maria la Mazara]] o ''Ospedale di Santa Maria de' Massara'' o ''Ospedale della Macina'', 1431 - 1433, struttura annessa alla [[Collegiata di San Giorgio in Alga]].<ref name="ReferenceBZ"/>
** [[Castello a Mare (Palermo)#Ospedale di San Giovanni a Castellammare|Ospedale di San Giovanni a Castellammare]], adiacente alla [[Castello a Mare (Palermo)#Chiesa di San Giovanni a Castellammare|chiesa di San Giovanni a Castellammare]] in località [[Piedigrotta (Palermo)|Piedigrotta]].<ref name="ReferenceCZ">{{Cita|Biblioteca comunale|p. 362.}}</ref>
** [[Chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi#Ospedale di San Giovanni dei Lebbrosi|Ospedale di San Giovanni dei Lebbrosi]] o ''Ospedale di San Giovanni degl'Infetti''. Struttura nata con funzioni di lebbrosario, successivamente utilizzata come lazzaretto e per il ricovero dei malati di mente, degli scabbiosi, dei tubercolotici.<ref name="ReferenceCZ"/>
** [[Chiesa di San Nicola da Tolentino (Palermo)#Ospedale di San Giovanni dei Tartari|Ospedale di San Giovanni dei Tartari]], struttura annessa alla [[Chiesa di San Nicola da Tolentino (Palermo)#Chiesa di San Giovanni dei Tartari|chiesa di San Giovanni dei Tartari]].
** [[Chiesa di Santa Maria la Nova (Palermo)#Ospedale di Santa Maria la Nova|Ospedale di Santa Maria la Nova]] o ''Ospedale dei Pellegrini'' fondato nel 1339, struttura annessa alla [[Chiesa di Santa Maria la Nova (Palermo)|chiesa di Santa Maria la Nova]] alla [[Castellammare o Loggia|Loggia]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 261}}</ref><ref name="ReferenceEZ">{{Cita|Biblioteca comunale|p. 364.}}</ref>
** [[Chiesa del Gesù (Palermo)#Ospedale di Santa Maria la Raccomandata|Ospedale di Santa Maria la Raccomandata]], struttura ubicata vicino [[Casa Professa]] riservata esclusivamente alle pie donne.<ref name="ReferenceEZ"/>
** [[Chiesa di Sant'Andrea (Palermo)#Ospedale di San Teodoro|Ospedale di San Teodoro]], uno nel sito presso la [[Chiesa di Sant'Andrea (Palermo)#Chiesa di San Teodoro degli Argentieri|chiesa di San Teodoro]] oggi [[Chiesa di Sant'Andrea (Palermo)|chiesa delle Vergini]], riservato a tutti i pellegrini.<ref name="ReferenceFZ"/>
*** [[Ospedale di San Teodoro degli Uccisi]] (o ''scannati'') nella contrada ove sorge la [[chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi]].<ref name="ReferenceFZ"/>
** [[Chiesa di Santa Maria della Pietà (Palermo)#Ospedale di San Bartolomeo|Ospedale di San Bartolomeo l'Incurabili]] a [[Porta Felice]], legato alla [[Chiesa di Santa Maria della Pietà (Palermo)#Chiesa di San Nicolò alla Kalsa o «dei Latini»|chiesa di San Nicolò alla Kalsa]], servito dalla [[Compagnia di Santa Maria di Candelora]], destinato alle cure di tisici e ulcerosi.<ref name=autogenerato17>{{Cita|Francesco Sacco|pp. 69}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 3}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 97}}</ref>
** [[Ospedale Filippone]] adibito alle sole donne.
** [[Ospedale della Vicaria]] e [[Ospedale dei carcerati]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 120}}</ref> dipendenze dell'[[Palazzo Sclafani|Ospedale Grande e Nuovo]]<ref name=autogenerato17 />
 
Non mancarono personalità di spicco durante il Risorgimento: [[Aurelio Saffi]], repubblicano [[Giuseppe Mazzini|mazziniano]] e [[Piero Maroncelli]], amico di [[Silvio Pellico]] e imprigionato come lui per il suo ideale di un'[[Italia]] unita e libera da dominazioni straniere o religiose.
 
A riprova della modernizzazione in atto, il 21 maggio [[1915]] (appena prima dell'ingresso dell'Italia nella [[Prima Guerra Mondiale]]), nel luogo dove ora insiste il polo universitario, entrò ufficialmente in funzione il nuovo ospedale cittadino, intitolato a [[Giovanni Battista Morgagni]]<ref>[http://www.informaforli.it/2015/la-conquista-dellospedale-moderno-forli-1915/ ''1915-2015: cento anni fa entrava in funzione il primo ospedale moderno di Forlì'']</ref>.
* [[Ospedale di Sant'Agata la Pietra]], struttura annessa alla [[chiesa di Sant'Agata la Pedata]]. Sulle sue rovine fu edificato il [[convento di Sant'Agata la Pedata]] o "''de petra''" o "''de porta''", istituzione retta prima dai [[Ordine di Santa Maria della Mercede|Mercedari scalzi]] e poi dai membri dell'[[Ordine di Sant'Agostino]].<ref name="ReferenceAZ">{{Cita|Biblioteca comunale|p. 360.}}</ref>
[[File:Forlì, piazza aurelio saffi, Palazzo degli uffici statali.jpg|thumb|right|Il [[palazzo degli uffici statali]] realizzato negli anni '30]]
* [[Ospedale della Santissima Annunziata]], struttura fondata il 19 giugno 1421, annessa alla [[Chiesa della Santissima Annunziata (Palermo)|chiesa della Santissima Annunziata]] alla [[Castellammare o Loggia|Loggia]]. La medesima fonte documentale di riferimento rivela l'esistenza della [[chiesa della Santissima Annunziata delli Spersi]].<ref name="ReferenceAZ"/>
La città piange i suoi martiri della [[Prima guerra mondiale|Grande Guerra]] e nel primo dopoguerra dimostra una notevole vivacità intellettuale, ad esempio con l'inaugurazione del [[Cenacolo Artistico Forlivese]] ([[1920]]). Ma è con l'ascesa del [[Fascismo]] e la [[Seconda guerra mondiale]] che Forlì torna a far molto parlare di sé. A 15&nbsp;km dalla città, a [[Predappio]], nasce [[Benito Mussolini]]: quando egli diviene prima presidente del consiglio, poi [[duce]], inevitabilmente Forlì gode di una certa fama di ritorno, cominciando a essere presentata nella [[propaganda]] ufficiale come "la [[Forlì#Età contemporanea|città del Duce]]"<ref>R. Fregna, ''Forlì città del Duce. Dal primo dopoguerra alla crisi del '29'', in ''Parametro'' n. 14, 1972, pp. 27-47.</ref>. Questo ha comportato conseguenze negative negli anni del dopoguerra, quando si poté assistere, a mo' di contrappasso, a quella che uno storico ha definita un'implicita ''[[conventio ad tacendum]]'': tutte le volte che non fosse proprio inevitabile citarla, Forlì non doveva essere nemmeno menzionata<ref>[http://digilander.libero.it/idea.ap/landi.htm M. Landi, ''Propaganda e antipropaganda. Il caso Forlì''].</ref>. Per esprimere il particolare stato d'animo presente a Forlì nei decenni successivi alla guerra, [[Giorgio Bocca]] parla di ''complesso del Duce''<ref>[http://www.informaforli.it/2011/la-forli-di-giorgio-bocca/ La Forlì di Giorgio Bocca Informa Forlì]</ref>.
* [[Chiesa di San Carlo dei Milanesi#Ospedale di San Carlo|Ospedale di San Carlo Borromeo]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 295}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Cita#Ospedale dei Lucchesi|Ospedale di Santa Cita]] o ''Ospedale dei Lucchesi'' annesso alla [[chiesa di Santa Cita]], nosocomio fondato dalla nazione lucchese nel 1428 e concesso ai [[Domenicani]].<ref name=autogenerato24 /><ref name="ReferenceAZ"/><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 290}}</ref>
* [[Chiesa di San Giovanni alla Guilla#Ospedale dei Pellegrini|Ospedale di San Giovanni Battista alla Guilla]] o ''Ospedale di Tutti i Santi'', struttura fondata presso il primitivo [[Chiesa della Madonna di Monte Oliveto#Primitivo Arcivescovado|Palazzo Arcivescovile]] nel 1163 - 1170, amministrata dai [[Cavalieri Ospitalieri|Cavalieri di Rodi]].<ref name="ReferenceBZ"/>
* [[Oratorio dei Santi Pietro e Paolo (Palermo)#Ospedale dei Sacerdoti|Ospedale dell'Immacolata Concezione di Maria Vergine e dei Santissimi Pietro e Paolo Apostoli]] o ''Ospedale dei Sacerdoti'' presso l'[[Oratorio dei Santi Pietro e Paolo (Palermo)|Oratorio dei Santi Pietro e Paolo]] ([[1697]] - [[1698]]) progetto di [[Paolo Amato (architetto)|Paolo Amato]] e abbellito con stucchi di scuola Serpottiana.<ref name=autogenerato23 /><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 18}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria della Pace (Palermo)#Ospedale di San Leonardo dei Lebbrosi|Ospedale di San Leonardo dei Lebbrosi]], struttura annessa alla [[Chiesa di Santa Maria della Pace (Palermo)#Chiesa di San Leonardo dei Lebbrosi|chiesa di San Leonardo]] sulla strada del [[Chiesa di Santa Maria della Pace (Palermo)#Convento francescano sotto il titolo di «Madonna della Pace»|convento dei Cappuccini]].<ref name="ReferenceCZ"/>
* [[Chiesa dei Sette Angeli#Ospedale della Madre Chiesa|Ospedale della Madre Chiesa]] o ''Ospedale all'arcivescovado'', struttura fondata nel 1278 sull'area del [[Chiesa dei Sette Angeli#Monastero dei Sette Angeli|monastero de' Sette Angeli]].<ref name="ReferenceDZ">{{Cita|Biblioteca comunale|p. 363.}}</ref>
* [[Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere#Ospedale per pellegrini|Ospedale della Magione]] o ''Ospedale di Santa Maria dei Teutonici'' o ''Ospedale della Santissima Trinità di Gerusalemme'', struttura fondata nel 1160 da [[Matteo d'Ajello]], aggregata all'abbazia de' Cistercensi poi de' Teutonici.<ref name="ReferenceDZ"/><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 288}}</ref>
* [[Ospedale di Santa Maria di Gesù]] o ''Ospedale di Santa Maria della Misericordia'' sulla strada della [[chiesa di Sant'Anna la Misericordia|Sant'Anna la Misericordia]], struttura annessa all'[[Abbazia di Casamari]] e all'[[Abbazia di Fossanova]].<ref name="ReferenceEZ"/><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 197}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria dello Spasimo (Palermo)#Monastero dei Padri Olivetani|Ospedale di Santa Maria dello Spasimo]] o [[Chiesa di Santa Maria dello Spasimo (Palermo)#Monastero dei Padri Olivetani|ospedale principe «Umberto I di Savoia»]], già [[lazzaretto]] nel [[1624]], deposito, in seguito ospizio per reietti, in ospedale per malattie veneree e manicomio. Infine in istituto geriatrico.
* [[Ospedale dei Pellegrini]], risalente al tempo di [[Papa Gregorio]].<ref name="ReferenceEZ"/>
* [[Ospedale dei Pellegrini]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 207}}</ref>
* [[Ospedale Buccheri La Ferla|Ospedale di San Giovanni di Dio]] sotto il titolo di «San Pietro in Vinculis» o dei «Benfratelli» o «Buonfratelli» o «Fatebenefratelli» di [[Ballarò (Palermo)|Ballarò]].<ref name=autogenerato13 /><ref name=autogenerato17 /><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 261}}</ref>
* [[Chiesa di San Ranieri e dei Santi Quaranta Martiri Pisani#Ospedale dei Santissimi Quaranta Martiri de' Pisani|Ospedale dei Santissimi Quaranta Martiri de' Pisani]], struttura dipendente dalla [[chiesa di Santa Cita]], nel 1603 passato ai [[Ordine dei frati predicatori|Domenicani]].<ref name="ReferenceFZ">{{Cita|Biblioteca comunale|p. 365.}}</ref>
* [[Chiesa di San Francesco di Paola (Palermo)#Ospedale di Sant'Oliva|Ospedale di Sant'Oliva]], struttura ubicata nel [[Chiesa di San Francesco di Paola (Palermo)#Convento|convento di San Francesco di Paola de' Minimi]].<ref name="ReferenceFZ"/>
* [[Chiesa del Santo Spirito (Palermo)#Ospedale di Santo Spirito|Ospedale di Santo Spirito]] retto dal [[Chiesa del Santo Spirito (Palermo)#Monastero di Santo Spirito|Monastero di Santo Spirito]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 15}}</ref>
* [[Ospedale dei Convalescenti]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 144}}</ref>
* [[Chiesa di San Giovanni Battista (Baida)#Ospedale di Baida|Ospedale di Baida]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quinto|pp. 237}}</ref>
 
Durante il regime, comunque, Forlì si sviluppò oltre il suo ambito territoriale ed economico tradizionale: gli architetti del regime si sbizzarrirono nel progettare nuovi edifici corrispondenti al gusto del momento, come ad esempio la nuova [[Stazione di Forlì|stazione ferroviaria]], il nuovo [[Palazzo delle Poste di Forlì|Palazzo delle Poste]] e quello [[Palazzo degli uffici statali|degli Uffici Statali]] (la cui architettura ricorda una "B", come Benito) nella centrale [[Piazza Aurelio Saffi|piazza Saffi]], viale Benito Mussolini (ora [[viale della Libertà (Forlì)|Viale della Libertà]]), lungo il quale sorse l'Istituto Tecnico Industriale Statale, con la pianta a forma di enorme "M" (come Mussolini)<ref>Cf. M. Staglieno, ''Arnaldo e Benito'', Mondadori, Milano 2003, p. 425.</ref>. Tutto questo fervore edilizio qualifica Forlì, secondo Ulisse Tramonti (dell'Università di Firenze), come "vetrina nazionale dell'architettura razionalista"<ref>[http://www.forlitoday.it/cronaca/ulisse-tramonti-battezza-forli-vetrina-nazionale-dell-architettura-razionalista.html ''Ulisse Tramonti 'battezza' Forlì "vetrina nazionale dell'architettura razionalista"'']</ref>.
 
Crebbero poi le industrie locali (Forlanini, Mangelli); nel [[1936]] venne inaugurato l'[[Aeroporto di Forlì|aeroporto "Luigi Ridolfi"]], allora il più grande aeroporto militare d'Italia, scalo che, nel dopoguerra, fu a lungo polo di traffici commerciali con i Paesi dell'Europa comunista.
* [[Lazzaretto|Lazzaretti]]:
** [[Lazzaretto di contagio]] presso la [[Chiesa del Santo Spirito (Palermo)|chiesa di Santo Spirito]].<ref name="ReferenceCZ"/>
** [[Lazzaretto delli Borgognoni]] di [[Palazzo della Cuba]] a Mezzo Monreale, struttura incentivata per l'[[Peste nera|epidemia di peste]] del 1575.<ref name="ReferenceCZ"/>
** Lazzaretto dell'[[Chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi#Convento di Santa Maria la Sanità|Ospedale di San Giovanni dei Lebbrosi]], utilizzato per l'epidemia di peste del 1575.<ref name="ReferenceCZ"/>
** [[Lazzaretto al Molo]] all'[[Acquasanta (UPL di Palermo)|Acquasanta]] fondato nel 1628 e completato nel 1631, regnante [[Filippo II di Spagna]], dal [[viceré di Sicilia]] [[Viceré di Sicilia#Viceré di Filippo III di Sicilia (1621-1665)|Francesco Fernandez de la Cueva]], duca di Albuquerque, in seguito all'epidemia di peste del 1624.
** Lazzaretto della [[Chiesa di Santa Maria dello Spasimo (Palermo)#Monastero dei Padri Olivetani|complesso dello Spasimo]], struttura istituita nel preesistente ospedale durante l'epidemia di colera del [[1837]].
** [[Chiesa di Santa Maria di Monserrato (Palermo)#Lazzaretto di Santa Lucia al Borgo|Lazzaretto di Santa Lucia al Borgo]].
** [[Chiesa di Santa Maria di Monserrato (Palermo)#Lazzaretto di Santa Maria di Monserrato|Lazzaretto di Santa Maria di Monserrato]].
 
La città pagò il suo conto di vite umane alla guerra, sopportando inoltre la perdita di inestimabili tesori artistici, come la [[Chiesa di San Biagio (Forlì)|chiesa di San Biagio]] o il teatro comunale; anche la Torre civica fu bombardata, per poi venire ricostruita in seguito. Il campanile della Basilica di San Mercuriale venne invece risparmiato dai tedeschi in ritirata, le voci del popolo indicano per intercessione e supplica del parroco don [[Giuseppe Prati]] detto, amabilmente, don Pippo. Certa è l'opera del vescovo di allora della città, monsignor [[Giuseppe Rolla]], che sicuramente pagò un prezzo molto consistente in termini di vettovaglie e bestiame per l'esercito tedesco in ritirata.
== Ospizi ==
Recentemente alcuni voci "nostalgiche" vorrebbero indicare nell'intervento diretto di Benito Mussolini la causa del salvataggio del campanile. Questa possibilità è in realtà remota. All'inizio del '900 lo stesso Mussolini, fervente anticlericale, diede alle fiamme il portone della medesima chiesa subendo anche una condanna riportata dalle cronache di allora.
* [[Albergo dei Poveri (Palermo)|Albergo dei Poveri]]
* [[Ospizio dei Cassinesi]] di [[Monreale]] sotto il titolo di San Giovanni Ermete<ref name=autogenerato27 />
* [[Ospizio dei Cassinesi di San Martino]] sotto il titolo dello Spirito Santo nel rione [[Palazzo del Monte di Pietà (Palermo)|Monte di Pietà]]<ref name=autogenerato2 />
* [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Palermo)#Opera Navarro|Pia Opera Andrea Navarro]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 43}}</ref>
* [[Opera di Albatelli]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 96}}</ref>
* [[Chiesa di San Matteo al Cassaro#Opera dei Miseremini|Opera dei Miseremini]] presso la [[Chiesa di San Matteo al Cassaro]]
* [[chiesa della Madonna di Monserrato|Ospizio benedettino della Madonna di Monserrato]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 337}}</ref>
* [[Conservatorio dello Spedaletto]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 206}}</ref>
* [[Infermeria dei Padri Cappuccini]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 320}}</ref>
* [[Ritiro delle figlie della Carità]] sotto il nome di «Filippone»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 28}}</ref>
* [[Ritiro delle Zingare]] adiacente la [[Chiesa di San Giovanni degli Eremiti]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 82}}</ref>
* [[Rifugio dei Poveri di San Dionisio]] a [[Palazzo Chiaramonte-Steri]]
* [[Ritiro di Suor Vincenza]] nelle adiacenze di [[Castello a Mare (Palermo)|Castello a Mare]]
 
Tra i momenti tragici della guerra, va anche ricordato l'[[eccidio di Forlì]], nel quale, presso l'aeroporto cittadino, furono uccise 42 persone, nel settembre del [[1944]]. Altri eccidi furono consumati nel forlivese: l'[[eccidio di San Tomè]]<ref>Heinrich Nordhorn, [http://www.difesa.it/GIUSTIZIAMILITARE/RASSEGNAGM/PROCESSI/HEINRICH-NORDHORN/Pagine/7eccidio-san-tome.aspx Eccidio di San Tomè] su difesa.it.</ref> e l'[[eccidio di Branzolino]]<ref>Heinrich Nordhorn, [http://www.difesa.it/giustiziamilitare/rassegnagm/processi/heinrich-nordhorn/6eccidio-branzolino.htm Eccidio di Branzolino] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20091117164521/http://www.difesa.it/GiustiziaMilitare/RassegnaGM/Processi/Heinrich-Nordhorn/6eccidio-branzolino.htm |data=17 novembre 2009 }} su difesa.it.</ref>.
== Scuole ==
* [[chiesa di San Francesco di Sales (Palermo)|Educandato Maria Adelaide]]
* [[Educandato Carolino]] attiguo al [[chiesa di San Francesco di Sales (Palermo)|Monastero di San Francesco di Sales]]<ref name=autogenerato5 />
* [[Seminario Nautico]]<ref name=autogenerato36 />
* [[Palazzo Arcivescovile (Palermo)#Seminario dei chierici|Seminario Arcivescovile]] o dei «Chierici»<ref name=autogenerato36 />,<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 342}}</ref>
* [[Oratorio dei Bianchi (Palermo)#Chiesa della Madonna della Vittoria|Seminario dei Greci]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 222}}</ref><ref>{{Cita|Vincenzo Mortillaro|pp. 10}}</ref>
* [[Palazzo Arcivescovile (Palermo)|Palazzo Vescovile]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 336}}</ref>
 
[[File:Gonfalone con medaglia.JPG|thumb|Gonfalone comunale con appuntata la Medaglia d'Argento al Valor Militare]]
== Sinagoghe ==
* [[Chiesa di San Nicola da Tolentino (Palermo)#Sinagoga|Moschita degli Ebrei]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 233}}</ref> o "Moschita dei Mori" o "Cortiglio della Moschita" ''Alzanima'' presso la [[Chiesa di San Nicola da Tolentino (Palermo)|Chiesa di San Nicola da Tolentino]]
* [[Sinagoga]] documentata nelle immediate adiacenze della [[chiesa di Maria Santissima delle Grazie detta del Sabato]]
 
Forlì venne [[Resistenza italiana|liberata]] relativamente presto, rispetto alle altre zone del Nord Italia: il 9 novembre [[1944]], dopo un'accanita battaglia per il valore simbolico che Forlì aveva in quanto "città del Duce", tanto che Hitler aveva ordinato di non cederla facilmente, le truppe alleate britanniche ed indiane entravano in città, provenienti da Cesena, con l'appoggio delle [[brigate partigiane]]. Proprio in quanto città-simbolo, i britannici vollero riservare a sé l'onore di entrare a Forlì, precedendo sia gli stessi partigiani sia i Polacchi di [[Władysław Anders]], che già avevano preso [[Predappio]]. Ancora oggi è presente e visitabile, quasi di fronte al [[Cimitero Monumentale di Forlì|Cimitero Monumentale]], il ben curato [[Cimitero degli Indiani]], a ricordo di quanti di loro persero la vita in questa occasione.
== Moschee ==
* [[Cattedrale di Palermo#Epoca araba|Moschea Gami]] luogo di culto prenormanno frutto dell'adattamento della preesistente basilica localizzata fra la Cattedrale e la [[Cappella dell'Incoronata]]
* [[Moschea di Palermo]] o ex [[chiesa di San Paolino ai Giardinieri]] dal 1990
* [[Chiesa di San Giacomo (Palermo)|Moschea]], luogo di culto anteriore alla [[Chiesa di San Giacomo (Palermo)|chiesa di San Giacomo la Marina]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 267}}</ref><ref>{{Cita|Vincenzo Mortillaro|pp. 12}}</ref>
* [[Moschea a Castellammare]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 330}}</ref>
* [[Moschea]] preesistente all'attuale [[chiesa di San Giovanni degli Eremiti]]
* [[Moschea]] preesistente all'attuale [[chiesa di San Giorgio in Kemonia]]
* [[Moschea]] preesistente all'attuale [[basilica della Santissima Trinità del Cancelliere]]
* [[Moschea]] documentata presso la [[Chiesa della Santissima Trinità (Palermo)|chiesa della Santissima Trinità]]
* [[Moschea]] verosimilmente preesistente all'attuale [[Cappella Palatina (Palermo)#Chiesa ipogea|chiesa di Santa Maria delle Grazie]] ipogea della [[Cappella Palatina (Palermo)|Cappella Palatina]]
 
[[File:Casa di Roberto Ruffilli, Forlì.JPG|thumb|left|Casa di Roberto Ruffilli]]Ad un mese dalla liberazione, il 10 dicembre del [[1944]], Forlì fu sconvolta da un bombardamento dell'aviazione tedesca, che sperimentava per la prima volta l'effetto su un centro abitato di un nuovo tipo di bomba, la ''Grossladungsbombe SB 1000'', con sviluppo esplosivo orizzontale anziché "a imbuto" (e con la relativa mancanza del cratere)<ref>[http://www.forlitoday.it/cronaca/forli-67-anniversario-distruzione-san-biagio.html ''Sessantasette anni fa la bomba che distrusse san Biagio'']</ref>. A questo bombardamento si deve, oltre a numerosi morti, la perdita della [[Chiesa di San Biagio (Forlì)|Chiesa di San Biagio]].
== Unioni ==
* [[chiesa di San Matteo al Cassaro|Unione dei Miseremini]] di San Matteo<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 125}}</ref>
* [[chiesa di Santa Cecilia (Palermo)|Unione dei Musici]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 260}}</ref>
 
Primo sindaco della Forlì liberata fu [[Franco Agosto]], cui oggi è dedicato il Parco Urbano, polmone verde sull'ansa che il fiume Montone forma nei pressi di Porta Ravaldino.
== Chiese scomparse ==
* [[Chiesa di Sant'Agostino (Palermo)#Epoca normanno - svevo - angioina|cappella della famiglia Majda dedicata a San Nicolò]] primitiva costruzione esistente in luogo della [[chiesa di Sant'Agostino (Palermo)|chiesa di Sant'Agostino]]
* [[Chiesa di San Francesco di Paola (Palermo)#Chiesa di Sant'Oliva|chiesa di Sant'Oliva]] primitiva costruzione esistente in luogo della [[chiesa di San Francesco di Paola (Palermo)|chiesa di San Francesco di Paola]]<ref name=autogenerato28 />
* [[Chiesa di San Domenico (Palermo)#Cappella di Sant'Orsola|chiesa di Sant'Orsola]] primitivo luogo di culto esistente in luogo della [[chiesa di San Domenico (Palermo)|chiesa di San Domenico]] più volte riedificata
* [[Chiesa di San Giorgio dei Genovesi (Palermo)#Confraternita di San Luca|chiesa di San Luca]] primitiva costruzione esistente in luogo della [[chiesa di San Giorgio dei Genovesi (Palermo)|chiesa di San Giorgio dei Genovesi]]
* [[chiesa di San Giorgio in Kemonia]] primitiva costruzione esistente in luogo della [[chiesa di San Giuseppe Cafasso (Palermo)|chiesa di San Giuseppe Cafasso]]
* [[chiesa di Santa Teresa di Porta Carini]] elementi architettonici del prospetto demolito nel 1740 sono inseriti nella facciata della [[chiesa di San Gregorio papa (Palermo)|chiesa di San Gregorio Papa]]
* [[chiesa di San Saverio all'Albergheria]]
* [[chiesa della Madonna di Piedigrotta alla Cala]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 14}}</ref>
* [[chiesa di Maria Santissima del Riposo]]
* [[chiesa di San Francesco delle Stimmate]] o [[chiesa Granni]] o [[Badia delle Nobili o delle Dame]] primitivo luogo di culto demolito per la costruzione del [[Teatro Massimo Vittorio Emanuele|Teatro Massimo]]
* [[chiesa di Maria Santissima del Lume (Palermo)|chiesa di Maria Santissima del Lume]]
* [[Chiesa di Santa Maria dei Miracoli (Palermo)#Chiesa di Sant'Apollonia|chiesa di Sant'Apollonia]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 38}}</ref> edificio oggi sede del [[Teatro Libero (Palermo)|Teatro Libero]]
* [[Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Palermo)#Chiesa di San Girolamo|chiesa di San Girolamo]], primitiva costruzione d'epoca normanna esistente in luogo della [[chiesa di Santa Maria degli Angeli (Palermo)|chiesa di Santa Maria degli Angeli]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 307}}</ref>
* [[chiesa di Sant'Agata li Scorrugi delle Mura]] o delle Scodelle (“scurruie”)<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 107}}</ref>
* [[chiesa di Sant'Agata li Carèri]] o dei Tessitori
* [[Chiesa dei Tre Re#Chiesa di San Giorgio lo Xheri|chiesa di San Giorgio lo Xheri]], al suo posto oggi sorge la [[chiesa dei Tre Re]]
* [[chiesa di San Matteo (Palermo)|chiesa di San Matteo]] primitivo luogo di culto esistente in luogo adiacente alla [[chiesa di Santa Caterina (Palermo)|chiesa di Santa Caterina d'Alessandria]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 147}}</ref>
* [[chiesa di San Nicola di Bari (Palermo)|chiesa di San Nicolò di Bologni]] primitivo luogo di culto dell'[[Ordine Carmelitano]] ubicato in [[piazza Bologni]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 219}}</ref>
* [[chiesa di San Nicola di Bari (Palermo)|chiesa di San Nicolò di Bologni]] ubicata all'interno di piazza Bologna distrutta dal bombardamento del 1943.
* [[Oratorio dei Bianchi (Palermo)#Chiesa della Madonna della Vittoria|chiesa di San Nicolò la Carruba o «dei Greci»]] alla [[Kalsa]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 222}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 6 e 78}}</ref><ref>{{Cita|Vincenzo Mortillaro|pp. 10}}</ref>
* [[chiesa di San Nicolò dei Carmelitani]]<ref name=autogenerato50 />
* [[chiesa di San Nicolò lo Reale]] primitivo luogo di culto inglobato nell'attuale edificio<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 41}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria della Pietà (Palermo)#Chiesa di San Nicolò alla Kalsa o dei Latini|chiesa di San Nicolò alla Kalsa o «dei Latini»]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 6}}</ref>
* [[chiesa di San Nicolò dei Pauperibus]] o «de Sulcro» primitivo luogo di culto derivato in [[chiesa di Sant'Antonio di Padova dei Barbieri]] adiacente «Palazzo Reale»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 42}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 285}}</ref>
* [[chiesa di San Nicolò al Cassaro]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 245}}</ref>
* [[chiesa di San Demetrio (Palermo)|chiesa di San Demetrio]], ai bombardamenti è scampata la [[cappella della Madonna della Soledad]] che oggi costituisce nucleo a sé stante.<ref name=autogenerato38 />
* [[chiesa della Madonna dell'Itria all'Olivella]] documentata dal Mongitore.
* [[chiesa della Madonna dell'Itria alla Ferrarìa]]
* [[Chiesa di Santa Maria dell'Itria (Palermo)#Primitiva chiesa|chiesa della Pinta]] di stile bizantino a Porta Castro sostituita dalla [[Chiesa di Santa Maria dell'Itria (Palermo)|chiesa della Madonna dell'Itria detta della Pinta]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 25}}</ref>
* [[chiesa del Crocifisso (Palermo)|chiesa del Crocifisso]].
* [[Chiesa di Sant'Andrea (Palermo)#Chiesa di San Teodoro degli Argentieri|chiesa di San Teodoro agli Argentieri]] divenuta [[Chiesa di Sant'Andrea (Palermo)#Chiesa di Sant'Andrea alle Vergini|chiesa di Sant'Andrea alle Vergini]] e annesso [[Chiesa di Sant'Andrea (Palermo)#Monastero benedettino di Santa Maria delle Vergini|monastero di Santa Maria delle Vergini]] dell'[[Ordine benedettino]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 144}}</ref><ref>{{Cita|Vincenzo Mortillaro|pp. 5 e 6}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria dell'Itria (Palermo)#Chiesa di Santa Barbara la Soprana|chiesa di Santa Barbara la Soprana]]<ref name=autogenerato1 /><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 303}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 27}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria dell'Itria (Palermo)#Chiesa di Santa Barbara la Sottana|chiesa di Santa Barbara la Sottana]]
* [[chiesa di Santa Croce (Palermo)|chiesa di Santa Croce]]<ref name=autogenerato54 />
* [[chiesa di San Giovanni dei Napoletani]] di [[Palermo]], luogo di culto affidato ai [[Cistercensi]] del [[Monastero di Santo Spirito (Palermo)|Monastero di Santo Spirito]], primitiva costruzione.<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 16}}</ref>
* [[chiesa della Martorana|chiesa di San Simone Apostolo]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 160}}</ref>
* [[chiesa di Nostra Signora della Misericordia (Palermo)|chiesa di Nostra Signora della Misericordia]] o [[chiesa di Sant'Anna la Misericordia]] del [[Ordine francescano secolare|Terz'Ordine]] di San Francesco<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 185}}</ref>
* [[chiesa di Santa Sofia (Palermo)|chiesa di Santa Sofia]] tramutata in [[chiesa di San Nicolò dei Greci]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 222}}</ref>
* [[chiesa di San Silvestro a Castellammare]] sotto il titolo di «San Giovanni Battista»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 334}}</ref>
* [[Cappella di Gerusalemme]] a [[Palazzo dei Normanni|Palazzo Reale]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 18}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria dell'Itria (Palermo)#Chiesa di San Giovanni la Calca|chiesa di San Giovanni Battista la Calca]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 27}}</ref>
* [[chiesa di San Mercurio]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 65}}</ref>
* [[Chiesa del Gesù (Palermo)#Chiesa di San Filippo di Agira|chiesa di San Filippo d'Agira]] primitivo luogo di culto tramutato in [[chiesa del Gesù (Palermo)|chiesa del Gesù o Casa Professa]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 133}}</ref>
* [[Chiesa di San Giuseppe dei Teatini#Chiesa di Sant'Elia|chiesa di Sant'Elia]] a «Porta Giudaica»<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 197}}</ref>
* [[chiesa di Sant'Elia dei Latini]]
* [[chiesa di San Giuseppe dei Falegnami (Palermo)|chiesa di San Giuseppe dei Falegnami]] primitivo luogo di culto derivato in [[chiesa di San Giuseppe dei Teatini]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 196}}</ref>
* [[chiesa di San Pietro (Palermo)|chiesa di San Pietro in Vinculis]] primitivo luogo di culto<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 261}}</ref>
* [[chiesa di San Costantino della Calca]] primitivo luogo di culto derivato in [[chiesa di Sant'Elena e Costantino]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 280}}</ref>
* [[chiesa di San Procopio]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 25}}</ref>
* [[chiesa di Santa Restituta (Palermo)|chiesa di Santa Restituta]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 77}}</ref>
* [[chiesa di San Ferdinando Vescovo]] luogo di culto derivato in [[chiesa di San Silvestro Papa]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 130}}</ref>
* [[chiesa di San Biagio (Palermo)|chiesa di San Biagio]] primitivo luogo di culto<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 158}}</ref>
* [[chiesa di Santa Maria del Cancelliere]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 159}}</ref> o chiesa di Santa Maria dei Latini
* [[chiesa di San Pantaleo (Palermo)|chiesa di San Pantaleo]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 184}}</ref>
* [[chiesa dei Sette Angeli]] dell'Ordine delle Minime di San Francesco di Paola<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quarto|pp. 220}}</ref>
* [[Chiesa di Sant'Eustachio (Palermo)|chiesa di Sant'Eustachio]] primitiva chiesa del [[Monastero di Santa Maria del Latini]]
* [[chiesa della Madonna della Vittoria]] primitiva chiesa ricostruita con lo stesso titolo.<ref>{{Cita|Antonio Mongitore Tomo primo|pp. 37}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria della Speranza (Palermo)|chiesa di Santa Maria della Speranza]] edificata da [[Gregorio Magno]]<ref>{{Cita|Antonio Mongitore Tomo primo|pp. 37}}</ref>
* [[chiesa di Santa Maria la Mazzara]]<ref>{{Cita|Antonio Mongitore Tomo primo|pp. 38}}</ref>
* [[chiesa di San Giacomo la Mazzara]]<ref>{{Cita|Antonio Mongitore Tomo primo|pp. 38}}</ref>
* [[Oratorio di Santa Caterina (Palermo)#Chiesa di Santa Rosalia|chiesa di Santa Rosalia]] primitivo luogo di culto nel quartiere Olivella ove è documentata la casa della famiglia Sinibaldi e il Pozzo di Santa Rosalia.
* [[Chiesa dei Sette Angeli#Chiesa di San Giovanni al Piano|chiesa di San Giovanni al Piano]]
* [[Chiesa di Santa Maria della Mercede (Palermo)#Chiesa di Sant'Anna al Capo|chiesa di Sant'Anna di Porto Salvo al Capo]]
* [[chiesa di Gesù e Maria alla Mercede]] ai Cartari
* [[chiesa di San Giovannello dei Minoriti]]
* [[Chiesa di Santa Maria della Pace (Palermo)#Chiesa di Santa Maria della Pace|chiesa di Santa Maria della Pace]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume quinto|pp. 213}}</ref>
* [[Chiesa del Gesù (Palermo)#Chiesa di San Michele Arcangelo|chiesa di San Michele de Indulciis]] primitivo luogo di culto<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 174}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 160}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 155}}</ref>
* [[Chiesa del Gesù (Palermo)#Chiesa di San Leonardo de' Indulciis|chiesa di San Leonardo de Indulciis]] primitivo luogo di culto<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 174}}</ref>
* [[Chiesa del Gesù (Palermo)#Chiesa dei Santi Cosma e Damiano|chiesa dei Santi Cosma e Damiano]] primitivo luogo di culto<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 174}}</ref>
* [[Chiesa del Gesù (Palermo)#Badia di Santa Maria alla Grotta|chiesa di Santa Maria de Crypta]] primitivo luogo di culto e monastero retti dai [[monaci basiliani]] primitive costruzioni esistenti in luogo della [[chiesa del Gesù (Palermo)|chiesa del Gesù o Casa Professa]]<ref>{{Cita|Antonio Mongitore Tomo primo|pp. 38}}</ref><ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume terzo|pp. 174}}</ref>
* [[Chiesa del Gesù (Palermo)#Chiesa della Madonna delle Raccomandate|chiesa della Madonna delle Raccomandate]]
* [[Chiesa del Gesù (Palermo)#Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo|chiesa dei Santi Filippo e Giacomo]]
* [[Chiesa del Gesù (Palermo)#Chiesa di San Dionisio|chiesa di San Dionisio]]
* [[Chiesa del Gesù (Palermo)#Grotta di San Calogero|grotta di San Calogero]]
* [[chiesa di San Giosafat]]
* [[chiesa di San Giovanni e Giacomo]] a [[Porta Carini]]<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume primo|pp. 365}}</ref>
* [[chiesa di Santa Maria di Ustica e Sant'Onofrio]] e convento alla [[Kalsa]]
* [[chiesa di Santa Maria della Consolazione]] al Molo del [[Convento degli Agostiniani Calzi]]<ref name=autogenerato20 />, zona [[Ucciardone]], demolita nel 1951 per edificare una centrale termoelettrica (a sua volta demolita nel 1985)
 
Nel dopoguerra la città si è stabilizzata nelle sue attività tradizionali legate al settore agricolo e artigianale, sviluppando una dinamica realtà di piccole imprese artigianali o cooperative.
== Santi Patroni Protettori della città di Palermo ==
{| class="wikitable" align="center"
|- style="text-align:center"
! <div align="center"> Santo </div>
! <div align="center"> Anno </div>
! <div align="center"> Giorno </div>
! <div align="center"> Mese </div>
! <div align="center"> Santo </div>
! <div align="center"> Anno </div>
! <div align="center"> Giorno </div>
! <div align="center"> Mese </div>
|-
| [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria]] sotto il titolo dell'«[[Assunzione di Maria|Assunta]]»
| [[1185]]
|
|
| [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria]] sotto il titolo di «[[Monte Carmelo|Montesanto]]»<ref name="ReferenceA">Titolare e data tratte a Pagine 18 e 19, Pierfrancesco Palazzotto, "''Sante e Patrone. Iconografia delle Sante Agata, Cristina, Ninfa e Oliva nelle chiese di Palermo dal XII al XX secolo''" [http://www.academia.edu/6548824/Sante_e_Patrone._Iconografia_delle_Sante_Agata_Ninfa_Cristina_e_Oliva_nelle_chiese_di_Palermo_dal_XII_al_XX_secolo], Officine Tipografiche Aiello & Provenzano Bagheria, Palermo, 2005.</ref>
| [[1668]]
| 21
| gennaio
|-
| [[Santa Rosalia]]
| [[1624]]
| 04
| settembre
| [[San Nicola di Bari]]<ref name="ReferenceB">Data tratta a Pagine 18 e 19, Pierfrancesco Palazzotto, "''Sante e Patrone. Iconografia delle Sante Agata, Cristina, Ninfa e Oliva nelle chiese di Palermo dal XII al XX secolo''" [http://www.academia.edu/6548824/Sante_e_Patrone._Iconografia_delle_Sante_Agata_Ninfa_Cristina_e_Oliva_nelle_chiese_di_Palermo_dal_XII_al_XX_secolo], Officine Tipografiche Aiello & Provenzano Bagheria, Palermo, 2005.</ref>
| [[1668]]
| 21
| gennaio
|-
| [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria]] sotto il titolo dell'«[[Immacolata Concezione]]»
| [[1624]]
| 08
| dicembre
| [[Santa Caterina d'Alessandria]]<ref name="ReferenceB"/>
| [[1669]]
| 17
| ottobre
|-
| [[Sant'Agata]]
| [[1602]]
| 04
| febbraio
| [[San Giovanni di Dio]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1669]]
| 17
| ottobre
|-
| [[Oliva di Palermo|Santa Oliva]]
| [[1606]]
| 05
| giugno
| [[Cosma e Damiano|Santi Cosma e Damiano]]<ref name="ReferenceB"/>
| [[1673]]
| 31
| ottobre
|-
| [[Cristina di Bolsena|Santa Cristina]]<ref>Pagina 83, [[Gioacchino di Marzo]] (Conte Antonio Cavagna Sangiuliani di Gualdana Lazelada di Bereguardo), "''I Gagini e la scultura in Sicilia nei secoli XV e XVI; memorie storiche e documenti.''" [https://archive.org/details/igaginielascultu01dima], Volumi I e II, Stamperia del Giornale di Sicilia, Palermo.</ref>
| [[1477]]c.
|
|
| [[Sant'Ignazio d'Antiochia]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1677]]
| 05
| novembre
|-
| [[Ninfa (martire)|Santa Ninfa]]
|
|
|
| [[San Martino]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1679]]
| 31
| ottobre
|-
| [[San Sebastiano]]
|
|
|
| [[Sant'Orsola]]
| [[1680]]
| 05
| novembre
|-
| [[San Rocco]]
|
|
|
| [[Santa Venera]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1681]]
| 25
| ottobre
|-
| [[San Mamiliano]]<ref name="ReferenceB"/>
| [[1624]]
| 16
| novembre
| [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria]] sotto il titolo della «[[Provvidenza]]»
| [[1685]]
| 23
| giugno
|-
| [[Papa Agatone|Sant'Agatone]]<ref name="ReferenceB"/>
| [[1624]]
| 16
| novembre
| [[San Giovanni Battista]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1687]]
| 07
| novembre
|-
| [[San Giovanni Theristis]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1624]]
| 16
| novembre
| [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria]] sotto il titolo del «[[Beata Vergine Maria del Monte Carmelo|Carmelo]]»<ref name="ReferenceB"/>
| [[1688]]
| 08
| novembre
|-
| [[San Giuseppe]]<ref name="ReferenceB"/>
| [[1668]]
| 21
| gennaio
| [[San Francesco di Sales]]
| [[1691]]
| 08
| novembre
|-
| [[Santa Maria Maddalena]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1675]]
| 31
| ottobre
| [[San Raimondo Nonnato]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1692]]
| 07
| novembre
|-
| [[Filarete di Calabria|San Filarete]]<ref name="ReferenceC">Titolare tratto a Pagine 18 e 19, Pierfrancesco Palazzotto, "''Sante e Patrone. Iconografia delle Sante Agata, Cristina, Ninfa e Oliva nelle chiese di Palermo dal XII al XX secolo''" [http://www.academia.edu/6548824/Sante_e_Patrone._Iconografia_delle_Sante_Agata_Ninfa_Cristina_e_Oliva_nelle_chiese_di_Palermo_dal_XII_al_XX_secolo], Officine Tipografiche Aiello & Provenzano Bagheria, Palermo, 2005.</ref>
|
|
|
| [[San Francesco Borgia]]
| [[1693]]
| 07
| novembre
|-
| [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria]] sotto il titolo di «[[Madonna della Lettera]]»
|
|
|
| [[San Stanislao Kostka]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1693]]
| 10
| novembre
|-
| '''Santi eletti dal Senato'''
|
|
|
| [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria]] sotto il titolo della «[[Grazia]]»<ref name="ReferenceA"/>
| [[1695]]
| 09
| novembre
|-
| [[San Filippo Neri]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1622]]
| 21
| giugno
| [[San Marco Evangelista]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1699]]
| 10
| novembre
|-
| [[Sant'Ignazio di Loyola]]
| [[1624]]
| 22
| ottobre
| [[Ferdinando III di Castiglia|San Ferdinando di Castiglia]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1700]]
| 05
| luglio
|-
| [[San Francesco Saverio]]
| [[1624]]
| 22
| ottobre
| [[San Luigi Gonzaga]]
| [[1704]]
| 08
| novembre
|-
| [[Sant'Andrea Avellino]]
| [[1624]]
| 22
| ottobre
| [[Giacomo il Maggiore|San Giacomo]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1707]]
| 09
| novembre
|-
| [[San Francesco di Paola]]
| [[1625]]
| 31
| gennaio
| [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria]] sotto il titolo di «[[Basilica della Santa Casa|Loreto]]»<ref name="ReferenceA"/>
| [[1708]]
|
|
|-
| [[San Lorenzo Giustiniani]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1625]]
| 31
| gennaio
| [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria]] sotto il titolo della «[[Guadagna]]»<ref name="ReferenceA"/>
| [[1709]]
| 08
| novembre
|-
| [[San Domenico Guzman]]<ref name="ReferenceB"/>
| [[1625]]
| 15
| luglio
| [[San Felice da Cantalice]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1712]]
| 07
| novembre
|-
| [[San Francesco d'Assisi]]
| [[1625]]
| 15
| luglio
| [[Santa Caterina da Bologna]]
| [[1712]]
| 17
| novembre
|-
| [[Santa Teresa d'Avila]]
| [[1625]]
| 11
| settembre
| [[Santo Stefano Protomartire]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1715]]
| 08
| novembre
|-
| [[Sant'Isidoro l'Agricoltore|Sant'Isidoro Agricola]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1625]]
| 11
| settembre
| [[San Gioacchino]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1720]]
| 09
| novembre
|-
| [[Angelo da Gerusalemme|Sant'Angelo Carmelitano]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1626]]
| 04
| maggio
| [[Sant'Atanasio]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1722]]
| 08
| agosto
|-
| [[Sant'Agostino]]
| [[1626]]
| 03
| agosto
| [[San Silvestro]] e [[Castrese di Sessa|San Castrense]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1723]]
| 03
| novembre
|-
| [[Sant'Alberto degli Abati]]<ref name="ReferenceB"/>
| [[1626]]
| 03
| agosto
| [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria]] sotto il titolo della «[[Pietà (teologia)|Pietà]]»<ref name="ReferenceA"/>
| [[1725]]
| 09
| novembre
|-
| [[Ventisei martiri del Giappone|Martiri Giapponesi]]<ref name="ReferenceB"/>
| [[1628]]
| 10
| gennaio
| [[San Giuliano]] e [[Sant'Euno]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1725]]
| 09
| novembre
|-
| [[San Benedetto da Norcia]]<ref name="ReferenceB"/>
| [[1628]]
| 19
| settembre
| [[San Giacomo]] e [[San Francesco Solano]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1727]]
| 08
| novembre
|-
| [[Papa Sergio I|San Sergio]]
| [[1628]]
| 19
| settembre
| [[Angelo Custode]]<ref name="ReferenceB"/>
| [[1730]]
| 09
| novembre
|-
| [[Sant'Andrea Corsini]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1629]]
| 31
| ottobre
| [[Chiesa dell'Ecce Homo all'Uditore|Santissimo Ecce Homo all'Uditore]]<ref name="ReferenceB"/>
| [[1735]]
| 09
| novembre
|-
| [[San Gaetano da Thiene]]
| [[1629]]
| 31
| ottobre
| [[San Camillo de Lellis]]
| [[1742]]
| 09
| novembre
|-
| [[Santa Barbara]]<ref name="ReferenceB"/>
| [[1648]]
| 09
| novembre
| [[Sant'Emidio|Sant'Emidio Martire]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1753]]
| 04
| maggio
|-
| [[San Nicola da Tolentino]]
| [[1650]]
| 24
| ottobre
| [[Papa Gregorio I|San Gregorio]]
| [[1753]]
| 04
| maggio
|-
| [[Onofrio (anacoreta)|Sant'Onofrio]]
| [[1650]]
| 20
| luglio
| [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria]] sotto il titolo della «[[Madonna della Mercede|Mercede]]»<ref name="ReferenceB"/>
| [[1753]]
| 08
| novembre
|-
| [[San Benedetto il Moro]]
| [[1652]]
| 24
| aprile
| [[San Gerardo]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1753]]
| 08
| novembre
|-
| '''Santi eletti dal Consiglio civico'''<ref>Giusto decreto di [[Urbano VIII]]</ref>.
|
|
|
| [[San Pasquale Baylon]]<ref name="ReferenceB"/>
| [[1753]]
| 08
| novembre
|-
| [[Santa Silvia]]
|
|
|
| [[San Pietro]]<ref name="ReferenceB"/>
| [[1758]]
| 09
| novembre
|-
| [[San Calogero]]<ref name="ReferenceC"/>
|
|
|
| [[Elia|Sant'Elia]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1764]]
| 07
| aprile
|-
| [[Sant'Antonio di Padova]]
| [[1654]]
| 14
| ottobre
| [[Sant'Omobono]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1766]]
| 10
| novembre
|-
| [[Santa Lucia]]<ref name="ReferenceB"/>
| [[1625]]
| 22
| ottobre
| [[San Giuseppe Calasanzio]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1776]]
| 10
| novembre
|-
| [[San Michele Arcangelo]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1659]]
| 30
| ottobre
| [[San Giovanni de Matha]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1767]]
| 10
| novembre
|-
| [[San Tommaso d'Aquino]]<ref name="ReferenceB"/>
| [[1659]]
| 30
| ottobre
| [[Felice di Valois|San Felice de Valois]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1767]]
| 10
| novembre
|-
| [[San Tommaso di Villanova]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1659]]
| 30
| ottobre
| [[San Liborio]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1773]]
| 10
| novembre
|-
| [[Sant'Anna|Sant'Anna la Misericordia]]<ref name="ReferenceB"/>
| [[1660]]
| 08
| novembre
| -
| -
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| [[San Basilio]]<ref name="ReferenceB"/>
| [[1662]]
| 27
| ottobre
| -
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| [[San Matteo]] e [[San Mattia]] apostoli<ref name="ReferenceB"/>
| [[1663]]
| 27
| ottobre
| -
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| -
|-
| [[San Liberale]] e [[Sant'Evasio|Sant'Evanzio]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1665]]
| 02
| marzo
| -
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| -
|-
| [[San Pietro Nolasco]]<ref name="ReferenceA"/>
| [[1664]]
| 26
| ottobre
| [[Pino Puglisi]]<ref>Prossimo probabile Protettore di Palermo</ref>
| [[?]]
| ?
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|}
 
Forlì fu anche teatro di un omicidio targato [[Brigate Rosse]]. Il 16 aprile 1988 (a dieci anni dall'assassinio di [[Aldo Moro]], e proprio pochi giorni dopo la nascita del nuovo governo presieduto da De Mita, che Ruffilli aveva contribuito a creare), assassinarono il senatore [[Roberto Ruffilli]] nella sua casa di Corso Diaz, nel rione Ravaldino.
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
Immagine: Panoramica Cattedrale di Palermo.jpg|La Cattedrale
Immagine: Cattedrale PA esterni 11.JPG|Chiesa della Madonna di Monte Oliveto o della «Badia Nuova»
Immagine: Palermo-San-Domenico-bjs2007-02.jpg|San Domenico
Immagine: Palermo-San-Giuseppe-dei-Teatini-bjs2007-01.jpg|San Giuseppe dei Teatini
Immagine: Palazzo Zisa PA 12.JPG|cappella Palatina della Santissima Trinità e chiesa di Santo Stefano alla Zisa.
</gallery>
 
Il 5 aprile 2009, intorno alle ore 22,20, fu avvertita una scossa tellurica di magnitudo 4,7 tra le città di Forlì e Faenza, che anticipò il terribile [[terremoto del 6 aprile 2009]] dell'Aquila.
== Note ==
{{Note strette}}
 
=== BibliografiaSimboli ===
{{Vedi anche|Stemma di Forlì}}
* {{Cita libro
Lo stemma, riconosciuto con [[decreto]] del 15 maggio [[1931]], ha la seguente [[blasonatura]]:
|titolo = "''Guida d'Italia''" - "''Sicilia''"
{{Citazione|''D'oro, all'aquila spiegata di nero, coronata e membrata del campo, tenente nell'artiglio destro uno scudetto ovale posto in banda di rosso alla croce d'argento, e in quello sinistro uno scudetto pure ovale posto in sbarra d'argento alla fascia dello stesso, bordata e caricata del motto {{maiuscoletto|Libertas}}, il tutto di nero. Ornamenti esteriori da città.''}}
|url = https://books.google.it/books?id=VPrcsf4BsAIC
 
|editore = Touring Club Italiano
Il gonfalone comunale, con al centro lo stemma cittadino, è diviso in due metà: la superiore bianca, l'inferiore rossa.
|cid = Touring Club Italiano
 
|lingua = Italiano
Secondo la tradizione il segno zodiacale di Forlì è il [[Capricorno (astrologia)|Capricorno]]<ref>P. Moressa, ''L'aquila e il capricorno'', Foschi, Forlì 2007, p. 11. Cf. [[Leone Cobelli]], ''Cronache Forlivesi'', Regia Tipografia, Bologna 1874, p. 62.</ref>.
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Corona di città.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Città dell'Italia
|motivazione = Concessione sovrana di [[papa Innocenzo III]]
|data = [[1195]]
}}Titolo poi confermato con regio decreto 15 maggio [[1931]]<ref>{{Cita news|url=http://www.araldicacivica.it/comuni/comune/?id=3644|titolo=Comune|pubblicazione=araldicacivica|data=6 febbraio 2010|accesso=7 dicembre 2016}}</ref><ref>Libro Araldico Enti Morali Volume I, pag. 252 n. 835.</ref>.
 
Forlì è tra le [[Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione|città decorate al valor militare per la guerra di Liberazione]], insignita della [[Medaglia d'Argento al Valor Militare|Medaglia d'argento al valor militare]] per i sacrifici e il coraggio delle sue popolazioni e per l'attività nella [[lotta partigiana]] durante la [[seconda guerra mondiale]]<ref>[http://www.istitutonastroazzurro.it/comunediforli.html Motivazione] su istitutonastroazzurro.it.</ref>:
{{Onorificenze
|immagine = Valor militare silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza = Ricompense al valor militare
|motivazione = Durante quattordici mesi di dura lotta contro l'oppressione tedesca esprimeva e sosteneva coraggiosamente le formazioni partigiane che operarono nella regione contro le forze armate nemiche logorandole e rendendo loro oneroso il movimento sulle rotabili romagnole e sulla linea ferroviaria Forlì - Faenza, costituenti importanti assi di alimentazione del loro sforzo operativo sul fronte. All'azione dei volontari armati, affiancava quella, non meno efficace, dei lavoratori che sabotando gli impianti industriali impedivano l'attuazione di un loro predisposto trasferimento in Germania. Il contributo di caduti e martiri civili, le sofferenze e le distruzioni subite dalle genti forlivesi nella loro ostinata opposizione alla sopraffazione nemica, testimoniarono la loro assoluta dedizione ai più alti ideali di Patria, libertà e giustizia. Zona di Forlì, 8 settembre 1943 - novembre 1944
|data = 7 febbraio 1975<ref>Decreto del Ministero della Difesa registrato alla Corte dei Conti il 7 febbraio 1975 al Registro S.D. Foglio 57, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale anno 1975 disp.13^ pag. 555.</ref>
}}
 
* {{Cita libro
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
|titolo = "''Dizionario geografico del Regno di Sicilia''"
=== Architetture religiose ===
|autore = [[Francesco Sacco]]
[[File:Cattedrale della città di Forlì.JPG|thumb|upright=1.2|Cattedrale di Santa Croce]]
|url = https://books.google.it/books?id=v3WGCdFL0JoC
 
|editore = Reale Stamperia
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Forlì, 1971) - BEIC 6357796.jpg|thumb|[[Chiesa del Corpus Domini (Forlì)|Chiesa e Monastero del Corpus Domini]], foto di [[Paolo Monti]], 1971. Fondo Paolo Monti, [[BEIC]].]]
|città = Palermo
 
|anno = 1800
* [[Abbazia di San Mercuriale]]: basilica situata in [[piazza Aurelio Saffi]], per via della sua posizione centrale e dell'alto campanile è considerata il simbolo della città.
|cid = Francesco Sacco
* [[Cattedrale di Santa Croce]]: è il duomo di Forlì e sede del vescovo della diocesi di Forlì-Bertinoro.
|lingua = Italiano
* [[Chiesa di San Giacomo Apostolo dei Domenicani|San Domenico]]: soppressa per volere di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] nel 1797, la grande [[Chiesa di San Giacomo Apostolo dei Domenicani|chiesa di San Giacomo Apostolo]] era il fulcro dei domenicani della città, che, già a partire dal Trecento, eressero un convento che, dopo secoli di abbandono, di recente è stato restaurato e ora accoglie mostre ed esposizioni di livello internazionale. È anche sede della [[Pinacoteca civica di Forlì|Pinacoteca]] e dei [[Musei civici di Forlì|Musei civici]].
* [[San Tommaso di Canterbury]]: chiesa scomparsa in tempi antichi, già nei pressi dell'attuale corso Garibaldi. La parrocchia del [[Duomo]] prende il nome di San Tommaso Cantauriense benché la [[cattedrale]] sia dedicata alla [[Vera Croce|Santa Croce]].
* [[Basilica di San Pellegrino Laziosi]], o Chiesa dell'Ordine dei [[Servi di Maria]]: santuario celebre perché ospita le spoglie mortali di [[San Pellegrino Laziosi]], santo patrono dei malati di tumore, di AIDS e di malattie incurabili in genere. È stata insignita del titolo di [[basilica]] da [[Paolo VI]].
* [[Chiesa della Santissima Trinità (Forlì)|Chiesa della Santissima Trinità]]
* [[Chiesa del Carmine (Forlì)|Chiesa del Carmine]]: a metà strada di corso Mazzini, fulcro del Rione San Pietro, è nota per il bel portale in marmo (secolo XV), opera di [[Marino Cedrini]]. Di origine trecentesca, è stata completamente ristrutturata tra il 1735 e il 1746 su progetto di Giuseppe Merenda.
* [[Chiesa del Corpus Domini (Forlì)|Chiesa e Monastero del Corpus Domini]]
* [[Chiesa di San Biagio (Forlì)|Chiesa di San Biagio]]
* [[Chiesa di S. Antonio Abate in Ravaldino]]
* [[Chiesa di Sant'Antonio Vecchio]]
* [[Chiesa di Santa Lucia (Forlì)|Chiesa di Santa Lucia]]
* [[Chiesa di Santa Maria della Visitazione (Forlì)|Chiesa di Santa Maria della Visitazione]]
* [[Chiesa di San Filippo Neri (Forlì)|Chiesa di San Filippo Neri]]
* [[Chiesa del Miracolo (Forlì)|Chiesa del Miracolo]] o della [[Madonna del Fuoco]]
* [[Chiesa di San Michele Arcangelo (Forlì)|Chiesa di San Michele Arcangelo]]
* [[Chiesa di San Salvatore in Vico]]
* [[Chiesina di San Giuseppe dei Falegnami]]
* [[Chiesa di San Sebastiano (Forlì)|Chiesa di San Sebastiano]]
* [[Chiesa di San Francesco Regis]]
* [[Chiesa dell'Addolorata (Forlì)|Chiesa dell'Addolorata]]
* [[Chiesa di San Giorgio (Forlì)|Chiesa di San Giorgio in Trentola]]
* [[Chiesa di Santa Maria del Fiore (Forlì)|Chiesa francescana di Santa Maria del Fiore]]
* [[Chiesa di Santa Maria Assunta della Pianta]]
* [[Chiesa di San Giuseppe Artigiano (Forlì)|Chiesa di San Giuseppe Artigiano]]
* [[Pieve di Santa Maria in Acquedotto]]
* [[Chiesa di Santa Maria del Voto]]
* [[Chiesa di San Giovanni Battista in Vico]] detta "dei Cappuccinini"
 
==== Chiese scomparse ====
 
{{Vedi anche|Chiese scomparse di Forlì}}
 
Numerose sono le chiese, sia nel centro cittadino che all'interno del suo comune, che sono scomparse nel corso dei secoli. La scomparsa di tali edifici religiosi ha molteplici motivazioni, le principali rintracciabili nelle devastazioni causate da guerre a seguito delle quali non è stata approntata alcuna riedificazione, nonché nella soppressione di ordini religiosi o nel riutilizzo degli edifici ad uso diverso da quello religioso.
 
=== Architetture civili ===
[[File:Palazzo de Calboli, particolare.JPG|thumb|Forlì: particolare del [[Palazzo Paolucci de Calboli]]]]
* [[Casa Palmeggiani]]
* [[Case Maldenti]]
* [[Palazzo dell'ex collegio aeronautico]]
* [[Palazzo delle Poste di Forlì|Palazzo delle Poste]]
* [[Palazzo degli uffici statali]]
* [[Palazzo Hercolani di Forlì|Palazzo Hercolani]]
* [[Palazzo Paolucci de Calboli]]
* [[Palazzo Paulucci di Calboli dall'Aste]]
* [[Palazzo Piazza Paulucci]]
* [[Palazzo Sangiorgi]]
* [[Palazzo Merlini]]
* [[Palazzo Morattini]]
* [[Palazzo Sassi Masini]]
* [[Palazzo dei Signori della Missione]]
* [[Palazzo Benzi]]
* [[Palazzo Savorelli Prati]]
* [[Palazzo Monsignani]]
Nel Novecento, larga parte dell'architettura forlivese è stata segnata dagli interventi del [[fascismo]]. Per questo, la città partecipa, come capofila, al progetto europeo "[[ATRIUM]]", che ha "come obiettivo principale quello di indagare e gestire il patrimonio architettonico, archivistico ed immateriale dei regimi del ‘900, per la costruzione di un itinerario culturale transazionale, con l'obiettivo di ottenere il riconoscimento di “Rotta Culturale europea""<ref>[http://www.informaforli.it/2012/4-maggio-progetto-europeo-atrium-seminario-sulle-architetture-dei-regimi-totalitari-del-xx-secolo-nella-gestione-urbana/ ''Progetto Europeo Atrium: seminario sulle architetture dei regimi totalitari del XX secolo nella gestione urbana'']</ref>.
 
===Architetture militari===
==== Mura ====
{{vedi anche|Mura di Forlì}}
[[File:Resti delle mura di Forlì.JPG|thumb|Resti della cinta muraria]]
 
Come in numerose altre città italiane, a Forlì le mura cittadine furono quasi totalmente rase al suolo all'inizio del '900 per poter liberare nuovi spazi da dedicare all'edilizia e permettere lo sviluppo della città al di fuori dell'antico nucleo cittadino. La demolizione delle mura fu quasi totale, e solo alcuni tratti dell'antica cinta muraria tuttora sopravvivono. Lo spazio liberato ha fornito la superficie per l'edificazione di tratti stradali che oggi costituiscono i viali di circonvallazione.
 
==== Porte ====
 
[[File:-PortaSchiavonia-.jpg|thumb|left|[[Porta Schiavonia]], l'unica ad essere sopravvissuta]]
 
Sebbene non ne sia rimasta traccia, è ovvio pensare che la Forlì dell'epoca romana fosse cinta da una cerchia difensiva e che fosse possibile accedere all'interno della città attraverso specifiche porte o quantomeno attraverso valichi sorvegliati. Non è possibile indagare sia l'evoluzione che la struttura della primitiva cerchia difensiva, così come non è possibile identificare il sistema difensivo nell'alto medioevo, se non ipotizzare, tramite i toponimi locali sopravvissuti, il percorso delle mura e la localizzazione delle porte medievali. Per citare un esempio, la tradizione tramanda il nome di ''porta Merlonia'', vivente nel nome della via che da essa prese il nome, probabile porta della cerchia muraria altomedievale. È comunque necessario precisare che, con il passare delle epoche e a seconda delle esigenze del momento, era abbastanza comune aprire nuove porte e chiuderne altre, a seconda delle necessità. Così facendo di molte porte si è perso il ricordo, di altre rimane il toponimo e solo delle più importanti e delle più fortunate permane il nome, la descrizione o la struttura.
 
Secondo la [[Descriptio provinciæ Romandiolæ|Descriptio Romandiolae]] del cardinale [[Anglico de Grimoard]] nella città di Forlì ''sunt quatuor porte magistre, que custodiuntur: Ravaldini, Cudignorum, San Petri, Clavanie...'' Ma nella toponomastica antica di Forlì si comprendevano i nomi di altre porte che [[Francesco II Ordelaffi|Francesco Ordelaffi]] fece abbattere o rinforzare: ''Porta Merlonia'', ''Porta San Biagio'' (poi chiamata ''Santa Chiara'' e chiusa nel [[1356]] da Francesco Ordelaffi) e ''Porta della Rotta'', tutte queste facenti parte dell'antico circuito difensivo romano. In epoca alto-medievale, con l'ampliamento della cinta muraria, vennero aperte nuove porte. Vengono tramandati i nomi di ''Porta Liviense'', ''Porta di Santa Croce'' e ''Porta San Mercuriale''.
 
Le porte che si aprivano ad occidente del ponte dei Morattini, in direzione Faenza, erano due: Porta Liviense (detta anche Valeriana), che sorgeva in fondo a via dei Battuti Verdi e attraverso la quale passava l'antica via Consolare, e Porta Schiavonia. La prima venne chiusa da Francesco Ordelaffi nel [[1356]] durante l'assedio dell'Albornoz e, in tale occasione, venne anche abbattuto il ponte che varcava il fiume Montone. Né la porta né il ponte furono mai più riaperti, così l'antico percorso della strada consolare fu dirottato in direzione di Porta Schiavonia.
 
Le porte più importanti, che hanno segnato la storia della città e sono legate alla cinta muraria eretta tra la metà del XV secolo e gli inizi del XVI sono quattro: ''Porta Schiavonia'', ''Porta San Pietro'', ''Porta Cotogni'' e ''Porta Ravaldino''. Di queste, solo [[Porta Schiavonia]] è arrivata ai nostri giorni.
{{galleria
|larghezza=250px
|titolo=Porta San Pietro
|File:Barriera Mazzini, primi del '900.JPG|Barriera Mazzini, primi del '900
|File:Porta San Pietro, prima del 1714.JPG|La porta e la rocchetta di San Pietro prima del 1714
|File:Porta San Pietro prima del 1862, dipinto.JPG|Porta di San pietro come appare raffigurata in un affresco ottocentesco
|File:Porta San Pietro, prima del 1862.JPG|Un eccezionale reperto fotografico che riprende la porta prima del suo abbattimento nel 1862
}}
; Porta San Pietro
* {{Cita libro
Collocata sulla strada per [[Ravenna]], sorgeva in fondo all'attuale [[Corso Giuseppe Mazzini]], un tempo chiamato ''Borgo San Pietro''. Presentava una vera e propria rocca fortificata e in questa furono tenuti prigionieri [[Caterina Sforza]] e i suoi figli dai congiurati che avevano assassinato [[Girolamo Riario]].
|titolo = "''Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo''"
 
|autore = Gaspare Palermo
La porta si apriva su uno dei contrafforti delle mura e la rocca, posta al suo fianco, rafforzava la sorveglianza sulla porta. La rocchetta, di cui si ignora la data di costruzione, era il baluardo del lato settentrionale della città e già nel XIV secolo la porta si ergeva con il nome derivante dalla vicina [[Chiese scomparse di Forlì|chiesa di ''San Pietro in Scottis'']], oggi scomparsa. Nel [[1360]] la porta fu parzialmente demolita dall'arrivo dell'[[Egidio Albornoz|Albornoz]], mentre rimaneva attiva la rocchetta che ospitò Caterina Sforza nel [[1488]] dopo l'uccisione di Riario ordita dalla famiglia Orselli. Ulteriormente atterrata poi nel [[1741]],<ref>Ettore Casadei, ''Forlì e dintorni'', Forlì 1928, p. 168. Secondo Gilberto Giorgietti, in ''Borgo San Pietro'', p. 23, la data di abbattimento risale al 1714.</ref> rimase intatto solo il mastio della rocchetta. Si sa che nel [[1764]] la porta vera e propria era murata e l'ingresso avveniva direttamente attraverso un'apertura effettuata nella rocca che fungeva da porta civica. Nel [[1862]] gli ultimi avanzi della porta e la rocchetta furono demoliti per far posto alla nuova porta urbana, definita ''Barriera Mazzini'', che l'ingegnere Callimaco Missirini, costruitala a spese del comune, disegnò in forme neoclassiche e che fu aperta al transito il 5 giugno [[1864]]. Venne utilizzata come sala d'attesa per la tramvia che univa Ravenna a Meldola e, dal [[1901]], fu usata come ufficio postale. Questa porta fu completamente rasa al suolo nel primo bombardamento aereo subito dalla città nella seconda guerra mondiale il 19 maggio [[1944]]<ref>Gilberto Giorgietti, in ''Borgo San Pietro'', p. 24.</ref> e non venne più ricostruita.
|url = https://books.google.it/books?id=rVsUAAAAQAAJ
 
|editore = Reale Stamperia
È importante notare come in tempi più antichi l'uscita in direzione di Ravenna avveniva tramite la ''Porta di Santa Chiara'', di cui oggi rimane solo un piazzale ad essa dedicato.
|città = Palermo
{{galleria
|anno = 1816
|align = left
|volume = Volume I
|larghezza=250px
|cid = Gaspare Palermo Volume primo
|titolo=Porta Cotogni
|lingua = Italiano
|File:Porta Cotogni, inizio '900.JPG|La porta a inizio Novecento
|File:Porta Cotogni all'inizio '900.JPG|Porta Cotigni all'inizio del '900. Le colonne con i leoni vennero dopo abbattute per ampliare la sede stradale
|File:Porta Cotogni.JPG|Porta Cotogni, primi anni '20
|File:Palazzine gemelle 2.png|Ingresso al centro storico dopo la demolizione della porta e la costruzione delle ''Palazzine Gemelle'' nel 1933
}}
; Porta Cotogni
* {{Cita libro
La porta sorgeva su quella che era chiamata ''Strada petrosa'' - poi ''Borgo Cotogni'', più recentemente ''Corso Vittorio Emanuele'' e attualmente [[Corso della Repubblica]] - ed era a sorveglianza della strada in direzione di [[Cesena]]. Fino ai primi anni del XX secolo ospitava la porta daziaria, per poi essere sostituita, durante il Ventennio, dagli edifici gemelli ''Bazzani'' e ''Benini''.
|titolo = "''Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo''"
 
|autore = Gaspare Palermo
Le cronache ricordano come spesso le parate e i solenni ingressi in città avvenivano per porta Cotogni; fra questi l'ingresso di [[Giulio II]] e dei Riario. Fino al 1825 presso la porta era collocato il busto del cardinale [[Stefano Augustini]], ora collocato presso la pinacoteca.
|url = https://books.google.it/books?id=tlsUAAAAQAAJ
 
|editore = Reale Stamperia
La Barriera e gli annessi fabbricati vennero costruiti su disegno dell'architetto [[Giacomo Santarelli]] nel [[1825]], in seguito alla demolizione dell'antica Porta Cotogni, ed assunse il nome di ''Barriera Vittorio Emanuele'' con funzione di porta daziaria.
|città = Palermo
 
|anno = 1816
Nel [[1906]], con l'avvio degli scavi per la costruzione degli impianti dell'acquedotto, vennero scoperti i resti e le fondamenta del torrione e delle aree vicine fortificate.
|volume = Volume II
{{galleria
|cid = Gaspare Palermo Volume secondo
|larghezza=250px
|lingua = Italiano
|titolo=Porta Ravaldino
}}
|File:Porta Ravaldino e, sullo sfondo, la Rocca di Ravaldino.JPG|Porta Ravaldino e, sullo sfondo, la Rocca di Ravaldino, in una incisione di inizio Ottocento
* {{Cita libro
|File:Porta e Rocca di Ravaldino.JPG|Porta Ravaldino e, sullo sfondo, la Rocca di Ravaldino in un affresco presso il Palazzo Orsi-Mangelli
|titolo = "''Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo''"
|File:Porta Ravaldino, 1874.JPG|Fotografia del 1874 che riprende la nuova porta di Ravaldino
|autore = Gaspare Palermo
|url = https://books.google.it/books?id=u1sUAAAAQAAJ
|editore = Reale Stamperia
|città = Palermo
|anno = 1816
|volume = Volume III
|cid = Gaspare Palermo Volume terzo
|lingua = Italiano
}}
* {{Cita libro
|titolo = "''Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo''"
|autore = Gaspare Palermo
|url = https://books.google.it/books?id=5VsUAAAAQAAJ
|editore = Reale Stamperia
|città = Palermo
|anno = 1816
|volume = Volume IV
|cid = Gaspare Palermo Volume quarto
|lingua = Italiano
}}
* {{Cita libro
|titolo = "''Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo''"
|autore = Gaspare Palermo
|url = https://books.google.it/books?id=8VsUAAAAQAAJ
|editore = Reale Stamperia
|città = Palermo
|anno = 1816
|volume = Volume V
|cid = Gaspare Palermo Volume quinto
|lingua = Italiano
}}
* {{Cita libro
|titolo = "''Palermo divoto di Maria Vergine e Maria Vergine protettrice di Palermo ...''"
|autore = [[Antonio Mongitore]]
|url = https://books.google.it/books?id=D6PjvOLvBUAC
|editore = Gaspare Bayona
|città = Palermo
|anno = 1719
|volume = Tomo primo
|cid = Antonio Mongitore Tomo primo
|lingua = Italiano
}}
* {{Cita libro
|titolo = "''Guida per Palermo e pei suoi dintorni del barone V. Mortillaro''"
|autore = Vincenzo Mortillaro
|url = https://books.google.it/books?id=UKmbYlufNzIC
|editore = Tipografia del giorn. Letterario
|città = Palermo
|anno = 1836
|volume =
|cid = Vincenzo Mortillaro
|lingua = Italiano
}}
; Porta Ravaldino
Era la porta che si apriva in direzione di [[San Martino in Strada (Forlì)|San Martino in Strada]] e, da lì, verso [[Firenze]]. La porta si trovava alla fine dell'attuale ''Corso Diaz'', ma fino al '300 la cinta muraria era più arretrata e quindi la porta si trovava circa a metà dell'attuale corso e si chiamava ''Porta Merlonia''. Tra Ottocento e Novecento ebbe anche il nome di ''Barriera Aurelio Saffi''.
 
Al termine di corso Diaz, sul lato sinistro, sorgeva una rocca, detta ''Rocca Vecchia'', perché in seguito demolita ad eccezione di un torrione che sopravvisse fino al '600. È probabile che fosse chiamato anche ''Ravaldino'', da cui il nome della porta e della rocca, che tuttora esiste, e che si chiama [[Rocca di Ravaldino]]. Fonti diverse<ref>Ettore Casadei, ''Forlì e dintorni'', Forlì 1928, p. 376.</ref> affermano che il nome deriverebbe dal castello che sorgeva nell'attuale frazione di [[Ravaldino in Monte]], a circa 10&nbsp;km dalla città.
 
Secondo la cronaca del Novacula la porta fu edificata nel [[1494]] per volere di Caterina Sforza che investì il consiglio degli anziani dell'esecuzione dell'opera. La costruzione della porta, con la tracciatura di un fosso che giungeva fino alla Torre dei quadri, si rese necessaria in occasione del campo posto dai francesi presso [[San Martino in Strada (Forlì)|San Martino]] ed in altre frazioni vicine.
 
La porta fu poi lasciata andare in disuso e, non più soggetta a manutenzione, cominciò a crollare. Nel terremoto del [[1870]] subì ulteriori danni e, diventata pericolante nonché pericolosa, se ne decise l'atterramento della parte centrale. Vennero lasciati in piedi i fabbricati necessari a mantenere attivi gli uffici daziari, sostituiti dalla nuova barriera, chiamata ''Barriera Saffi'', edificata nel [[1874]] su disegno dell'ingegnere Gustavo Guerrini.
 
A cavallo poi degli anni trenta, fu demolita anche la barriera per sistemare il palazzo secondo le linee del piano regolatore che prevedevano un ampliamento della città oltre i confini della vecchia cinta.
 
[[File:Porta Schiavonia prima del 1903.JPG|thumb|left|Porta Schiavonia prima del 1903. La fotografia risale a prima di quell'anno perché la città è ancora cinta dalle sue mura che furono abbattute nel 1903]]
 
; Porta Schiavonia
{{Vedi anche|Porta Schiavonia}}
Unica porta sopravvissuta al tempo sorvegliava la strada in direzione di [[Faenza]]. In passato era affiancata da torrioni che la proteggevano. È probabile che sorga sul luogo dove anche l'antica città romana apriva la propria strada in direzione di Faenza, anche se è stata più volte rimaneggiata e riedificata. L'attuale struttura risale al 1743 anche se nei primi del Novecento ne sono state abbattute alcune strutture come l'androne retrostante.
 
=== Altri luoghi d'interesse ===
;Piazza Aurelio Saffi:
{{Vedi anche|Piazza Aurelio Saffi}}
[[File:Forlì, san mercuriale, esterno 01.jpg|thumb|Abbazia di San Mercuriale]]
[[File:Forlì-piazza saffi-tramonto.jpg|thumb|Forlì, Piazza Saffi]]
Ai tempi del [[Forum (luogo)|forum]] romano, la [[Piazza Aurelio Saffi (Forlì)|piazza Aurelio Saffi]] era solo un largo spazio ai confini della centuriazione, lungo la [[via Emilia]] verso [[Rimini]].
 
Diventa, come è tutt'oggi, luogo centrale della città nel [[Medioevo]], con il nome di ''Campo dell'Abate'' (il riferimento è all'[[Abbazia di San Mercuriale di Forlì|Abbazia di San Mercuriale]]) e poi di ''piazza Maggiore''.
 
Dopo l'[[unificazione d'Italia]], viene dedicata a [[Vittorio Emanuele II]] e di seguito ad [[Aurelio Saffi]], sostituendo la colonna della Madonna (spostata presso il duomo) con un monumento dedicato a Saffi. Al termine della [[seconda guerra mondiale]], durante la permanenza delle truppe anglo-americane a Forlì (successiva alla liberazione della città dai [[nazismo|nazi]]-[[fascismo|fascisti]]), la piazza è ribattezzata ''St. Andrew's Square'' ("piazza di S. Andrea"). Con il ritorno alla normalità, i danni della guerra furono risanati e fu ripristinato il monumento a Saffi andato distrutto durante i bombardamenti.
 
Il risultato è una piazza che [[Antonio Paolucci]] ha definito "uno scenario metafisico alla [[Giorgio De Chirico]]".
 
Sulla piazza si affacciano:
* La [[Architettura romanica|romanica]] [[Chiesa di San Mercuriale]], che costituisce, insieme con il suo altissimo campanile, il monumento simbolo della città
* Il [[Palazzo delle Poste di Forlì|Palazzo delle Poste]]
* Il [[Palazzo Comunale (Forlì)|Palazzo Comunale]], dalle mura dense di storia e di arte
* Il [[Palazzo del Podestà (Forlì)|Palazzo del Podestà]]
* Il [[Palazzo Albertini]].
 
;Via delle Torri:
Si tratta della strada che collega piazza Saffi con piazza Ordelaffi e piazza del Duomo, costeggiando il lato settentrionale del Palazzo del Comune. Percorrerla verso oriente, concede una suggestiva vista sull'Abbazia di San Mercuriale, mentre, nell'altro senso, la via prospetta sulla [[Chiesa del Corpus Domini (Forlì)|Chiesa del Corpus Domini]], con l'attiguo Monastero.
 
Presso il Palazzo della Prefettura, sullo stesso lato, la via si apre sulla piazza delle Erbe, con il suo mercato agricolo alimentare<ref>[http://www.avicola-forli.com/agricola/default.asp?ar=Descrizione Mercato agricolo Alimentare su Avicola-Forlì.com]</ref>.
 
;Piazza del Duomo e piazza Ordelaffi:
{{Vedi anche|Duomo di Forlì}}
 
[[File:Piazza Ordelaffi Forlì.jpg|thumb|Piazza Ordelaffi, con l'illuminazione tricolore di palazzo Piazza Paulucci.]]
 
* Piazza del Duomo/piazza Ordelaffi: i due spiazzi contigui sono sovrastati dalla fabbrica del [[Duomo di Forlì|Duomo]], già chiesa di Santa Croce, la cattedrale cittadina.
* A nord di piazza [[Ordelaffi]] si trova l'imponente [[palazzo Piazza Paulucci]] o Paulucci-Piazza, dal nome delle due antiche famiglie nobiliari già sue proprietarie, ora sede della Prefettura: si tratta di un palazzo del XVII secolo costruito in modo da ricordare il [[Palazzo del Laterano]] e il [[Palazzo Farnese (Roma)|Palazzo Farnese]], a Roma.
* Al centro di piazza del Duomo si erge la [[colonna votiva]] della ''Madonna del Fuoco'', protettrice della città; fu eretta originariamente in piazza Saffi, da dove fu spostata alla fine dell'Ottocento per lasciar posto al monumento commemorativo del patriota forlivese [[Aurelio Saffi]].
* Il 1º maggio 2007, una parte di piazza del Duomo ha preso il nome di piazza [[Giovanni Paolo II]], in ricordo della visita che il Papa fece a Forlì l'8 maggio [[1986]].
 
;Corso della Repubblica:
[[File:Hotel della Città Forlì.jpg|thumb|upright=0,9|L'''Hotel della Città et de la Ville'', di [[Gio Ponti]].]]
Il Corso della Repubblica, forse la principale strada moderna della città, costituisce il ramo della via Emilia verso est interno al centro storico. È la spina dorsale del rione chiamato tradizionalmente "Borgo Cotogni" per un antico insediamento dei [[Goti]] (da "Gotogni") che vi si erano stanziati nel V secolo. Appare come un lungo rettilineo di aspetto moderno, al termine del quale si scorge l'obelisco del monumento ai caduti di [[Piazzale della Vittoria (Forlì)|piazzale della Vittoria]]. Negli anni 30 si chiamava corso Vittorio Emanuele.
* Proprio all'inizio del corso, quasi ancora in piazza Saffi, si nota la bella mole, di pianta ellittica, della [[Chiesa di Santa Maria della Visitazione (Forlì)|Chiesa di Santa Maria della Visitazione]], meglio conosciuta come Chiesa del Suffragio.
* Vi sorge anche, poco più avanti sul lato opposto, la barocca [[chiesa di Santa Lucia di Forlì|chiesa di Santa Lucia]], protettrice della vista e festeggiata il 13 dicembre.
* Vi si affacciano anche la biblioteca comunale (con la [[Archivio Piancastelli|raccolta storica Piancastelli]])<ref>[http://www.culturaitalia.it/pico/modules/event/it/event_0176.html?T=1268584284511 La Raccolta Piancastelli racconta la storia e la cultura della Romagna] su culturaitalia.it.</ref> e la sede dei principali [[musei civici di Forlì|musei comunali]], compresa la [[pinacoteca civica di Forlì|pinacoteca]] nell'imponente [[Palazzo del Merenda|palazzo Merenda]], già sede dell'antico ospedale cittadino. Sempre nel palazzo del Merenda nelle sale dell'armeria Albicini sono visibili affreschi (1924) del pittore forlivese [[Francesco Olivucci]] (1899-1984).
* In Corso della Repubblica si trova anche la prestigiosa Scuola superiore di lingue moderne per interpreti e traduttori, facoltà dell'[[Università di Bologna]].
* Forse l'unico complesso realizzato a Forlì nel Dopoguerra da un maestro internazionale dell'architettura è ''[[Hotel della Città et de la Ville|L'Hotel della Città et de la Ville]]'' con il ''Centro Studi Fondazione Livio e Maria Garzanti''. È opera dell'architetto milanese [[Gio Ponti|Giò Ponti]] su incarico di [[Aldo Garzanti]], il famoso editore. Progettato nel 1953 e terminato nel 1957 è, con i suoi spioventi invertiti, le finestre esagonali, gli spazi aperti ed il respiro fra i corpi, un'icona degli anni cinquanta.
 
;Corso Giuseppe Mazzini:
{{Vedi anche|Corso Giuseppe Mazzini}}
Questo corso, via di porticati e negozi, congiunge piazza Saffi con la via Ravegnana (per Ravenna), verso nord, dove un tempo sorgeva la Porta di San Pietro. L'antica chiesa, ora scomparsa, di San Pietro in Scottis, rifugio per pellegrini scozzesi, dà nome al rione "San Pietro".
* Appena imboccato il Corso, provenendo da piazza Saffi, dopo il [[Palazzo degli Uffici Statali]] si trova, in una via a sinistra, la [[Torre Numai]], ricordo di un'antica famiglia nobiliare.
* Importante è la [[Chiesa del Carmine (Forlì)|Chiesa del Carmine]], che ospita il convento dei carmelitani: l'ingresso presenta un pregevole fregio in marmo d'Istria, in origine abbellimento dell'entrata del Duomo.
 
;Corso Giuseppe Garibaldi:
{{Vedi anche|Corso Giuseppe Garibaldi (Forlì)}}
Si tratta del corso più lungo, che da piazza Saffi arriva a [[Porta Schiavonia]] e costituisce la parte di via Emilia verso ovest, cioè verso [[Faenza]] e Bologna, attraversando la zona più antica della città, dove notevoli palazzi signorili si sono conservati fino a oggi. È la strada più antica della città, attorno alla quale Forlì ha cominciato a svilupparsi. Il nome "Schiavonia", ampliato tuttora all'intero rione (il vecchio "[[Borgo Schiavonia]]"), deriva dal ricordo degli schiavi forlivesi deportati in Spagna dal barbaro Alarico e liberati dal vescovo Mercuriale. Per magnificare l'epopea risorgimentale, su proposta dell'onorevole forlivese [[Tito Pasqui]], il corso fu poi dedicato a Giuseppe Garibaldi.
 
;Corso Armando Diaz:
[[File:Chiesa di Sant'Antonio Vecchio, Forlì.JPG|thumb|Forlì: chiesa di Sant'Antonio Vecchio]]
 
Questo corso porta da piazza Saffi al piazzale di Porta Ravaldino (porta non più esistente), e al viale dell'Appennino che, verso sud, collega la città a [[Predappio]] e [[Castrocaro Terme]], dirigendosi poi a [[Firenze]]. È l'asse portante del rione "Ravaldino", nome di origine incerta, ma noto fin dal Medioevo. Esiste, nelle prime colline forlivesi, anche una località chiamata "Ravaldino in Monte".
* Vicino al centro sorge il [[palazzo Orsi Mangelli di Forlì|palazzo Orsi Mangelli]]
* Sempre all'inizio del Corso, si trova il [[Teatro Diego Fabbri di Forlì|Teatro Comunale]] intitolato al drammaturgo forlivese [[Diego Fabbri]].
* Più avanti, si trova la [[Chiesa di Sant'Antonio Vecchio]] (secolo X), oggi [[Sacrario dei Caduti]]
* Interessante è anche la [[Chiesa di Sant'Antonio Abate in Ravaldino]], degli inizi del [[XVIII secolo]], che ospita, tra altri bei dipinti e statue lignee, una ''Visitazione'' di [[Marco Palmezzano]]; si segnala anche un organo di [[Alessio Verati]].
* Il tratto finale affianca la possente [[Rocca di Ravaldino]], cittadella centrale nel sistema difensivo delle mura medievali già ai tempi degli [[Ordelaffi]] e centro di governo, in particolare sotto [[Caterina Sforza]]: la Rocca fu il principale teatro dello scontro con le truppe francesi e pontificie di [[Cesare Borgia]]. Ne ''L'Arte della Guerra'', [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]] descrive la Rocca così: "Era tutta quella fortezza piena di luoghi da ritirarsi dall'uno nell'altro, perché vi era prima la cittadella, da quella alla rocca era uno fosso, in modo che vi si passava per uno ponte levatoio; la rocca era partita in tre parti, e ogni parte era divisa con fossi e con acque dall'altra, e con ponti da quello luogo a quell'altro si passava".
* In questa via abitava il senatore [[Roberto Ruffilli]] dove nella sua casa venne ucciso dalle brigate rosse del partito comunista combattente.
 
;Piazzale della Vittoria:
[[File:Monumento ai Caduti piazza della Vittoria Forlì.JPG|thumb|Il Monumento ai Caduti o Monumento alla Vittoria, di notte]]
{{Vedi anche|Piazzale della Vittoria (Forlì)}}
Proseguendo per corso della Repubblica da [[piazza Aurelio Saffi]] si arriva al piazzale della Vittoria, che funge sia da grande rotatoria sia da svincolo tra Corso della Repubblica, Viale Roma, Via Corridoni, Viale Matteotti e [[Viale della Libertà (Forlì)|Viale della Libertà]]. Al centro emerge su un'alta colonna il monumento ai caduti, costruito nel [[1932]]. Sul piazzale si affaccia il [[palazzo dell'ex collegio aeronautico]], in [[stile razionalista]], ora adibito a scuole. Ai due lati dell'imbocco di corso della Repubblica vi sono le Palazzine gemelle, costruite nel 1933. Vi si affaccia anche la facoltà di economia dell'[[Università di Bologna]] e l'istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Dal piazzale inoltre, si accede all'ingresso monumentale del [[Parco della Resistenza di Forlì|parco della Resistenza]].
 
;Viale della Libertà:
{{Vedi anche|Viale della Libertà (Forlì)}}
Proseguendo dal piazzale della Vittoria verso la stazione ferroviaria si attraversa il viale della Libertà. Con una larghezza di quaranta metri e l'orientamento perpendicolare alla [[Via Emilia]], presenta una nutrita rappresentanza di edifici che costituiscono importanti esempi dei vari stili architettonici del [[Storia dell'Italia fascista|Ventennio]].
 
Palazzi di interesse architettonico ubicati sul viale:
* Case economiche per i postelegrafonici
* Case economiche dei ferrovieri
* Villino Boni
* [[Scuola primaria Edmondo De Amicis]]
* Sede dell'Istituto tecnico industriale
* [[Casa del Balilla (Forlì)|Ex Casa del Balilla]]
* [[Palazzo dell'ex collegio aeronautico]]
 
=== Aree naturali ===
 
Prima dell'abbattimento della cinta muraria una consistente area a ridosso delle mura formava un anello, interno le mura stesse, quasi completo a 360°, di verde pubblico destinato alla coltivazione. Questi orti, presenti nel medioevo, dovevano fornire l'area necessaria per essere coltivati e quindi produrre il sostentamento necessario in caso di eventuale assedio della città. Quest'area verde per la città si è sempre mantenuta fino all'inizio del novecento quando, decidendo di ampliare città oltre le mura, cominciarono ad essere edificate. Oggi di questi orti rimangono solo pochi tratti.
 
Il territorio comunale e cittadino è comunque decisamente ricco di piccole aree verdi e di quattro grandi parchi pubblici:
 
* [[Parco Dragoni di Forlì|Parco di via Dragoni]]
* [[Parco della Resistenza di Forlì|Parco della Resistenza]]
* [[Parco Urbano Franco Agosto]]
* [[Parco Paul Harris]]
 
Sul territorio comunale sono tuttora presenti molte vecchie piante di gelso, ultimi testimoni di un periodo in cui questo tipo di albero era molto diffuso. Le sue foglie fatte venivano raccolte utilizzate per nutrire i bachi, il cui allevamento era fiorente ed alimentava la solida industria della seta.
 
alcune strade cittadine ed altre extraurbane sono poi caratterizzate ai lati da filari di alberi, come quelle della via lughese (la strada che conduce a Lugo) e la via cervese (la strada che conduce a Cervia), anche se da anni tale alberatura e messe in discussione per motivi di sicurezza stradale.
 
In base alla legge regionale 2 / 1977 sono stati individuati anche alcuni alberi monumentali di pregio, tra cui una roverella di oltre duecento anni, 3 pioppi neri di oltre 130 anni ed un platano orientale di oltre 170 anni di età. Quest'ultimo è in realtà l'albero più noto, ammirato e conosciuto ed è ricordato come '' l'albero di Giosuè Carducci''. Dagli alberi degni di nota possono essere ricordate anche 2 piante da frutto: un giuggiolo secolare ed una pianta di albicocco di sessant'anni.
 
Vi sono poi 3 relitti boschivi di notevole importanza naturalistica presente nel territorio comunale. Il più importante è la Selva di Ladino, di proprietà del Comune, e considerata la superstite della [[Selva Litana]]. L'integrità di tale bosco è comunque minata dalla strada provinciale (via del partigiano) che la taglia in 2. La Selva di Ladino è un'area boschiva di circa 5 ettari con reverenza di roverelle, il cui ultimo taglio risale al 1946, di altezza media di oltre 15 metri. La Selva di Ladino si fonda con la vegetazione spontanea del vicino fiume Montone, costituendo un sito naturalistico botanico di notevole importanza e riconosciuto come Sito di Importanza Comunitaria (S.I.C.).
 
Vi è un altro piccolo bosco che si trova nella frazione di [[Ravaldino in Monte]] più giovane di quello di Ladino.
 
Un 3º sito boschivo è un querceto che si trova a Farazzano, al confine con il territorio di Meldola che possiede cerri di circa 80 anni di età.
 
Un parco di notevole interesse naturalistico è l'oasi di protezione di Magliano, istituita nel 1984 dall'amministrazione provinciale per la salvaguardia dell'avifauna acquatica. Quest'area si estende per 680 ettari ed è compresa tra i comuni di Forlì, Forlimpopoli e Bertinoro.
 
Uno spazio verde poco conosciuto è quello che si trova sulle sponde del fiume Ronco e che viene chiamato ''Ronco lido''. Ai primi dell'Ottocento i forlivesi, che non avevano in mare vicino, pensarono di utilizzare le sponde del fiume quale surrogato del mare. Vennero così costruiti sulla sponda del fiume un'area balneabile costituito da una piccola spiaggia, una strada i piccoli stabilimenti balneari.
 
=== Cimiteri ===
Un posto a sé, per l'importanza sia religiosa sia civile, meritano i cimiteri:
* [[Cimitero Monumentale di Forlì]]
* [[Cimitero degli Indiani]]
* [[Cimitero degli inglesi (Forlì)|Cimitero degli inglesi]]
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Forlì}}
 
La più antica fonte dalla quale sia possibile estrarre elementi di demografia locale è la [[Descriptio provinciæ Romandiolæ]], un rapporto statistico redatto per volere del cardinale [[Anglico de Grimoard]], legato pontificio della Provincia Romandiolæ. Il documento, datato 9 ottobre [[1371]], contiene una minuziosa descrizione topografica e amministrativa dei luoghi, dei tributi fissi e delle persone che avevano capacità contributiva. La Descriptio provinciæ Romandiolæ era soprattutto uno strumento per la riscossione delle tasse, ma indirettamente fornisce utili indizi circa la popolazione. Il documento censisce solo i ''fuochi'', quindi i nuclei familiari (e non il numero delle persone) in grado di pagare un censo. I focularia presenti a Forlì erano {{formatnum:2300}}, e questo la rendeva la città più popolosa della Romagna. Poiché vengono indicati solo i focolari e non il numero degli abitanti, è difficile stabilire un numero esatto della popolazione. Indicativamente {{formatnum:2300}} focolari dovevano corrispondere ad una popolazione compresa tra i {{formatnum:10000}} ed i {{formatnum:13000}} abitanti, a cui si dovevano aggiungere qualche centinaio di religiosi che, non essendo sottoposti a tassazione, non rientravano nel numero censito dalla Descriptio provinciæ Romandiolæ.
 
Ai fini erariali, furono condotti studi demografici anche nella Forlì pre-unitaria. Nel 1770 la città contava {{formatnum:10632}} abitanti, nel 1786 ne contava {{formatnum:11619}} più {{formatnum:13380}} nelle zone rurali.
 
Secondo l<nowiki>'</nowiki>''almanacco del Dipartimento delle Rubicone'' del 1811, conservato nell'archivio di Stato, Forlì era la città più popolosa della Romagna con {{formatnum:12955}} abitanti ({{formatnum:13565}} considerando il comune), seguita da Faenza con {{formatnum:12512}}, Ravenna con {{formatnum:10244}}, Cesena con {{formatnum:8110}} e Rimini con {{formatnum:8082}}. La popolazione complessiva del dipartimento del Rubicone era di {{formatnum:271091}} abitanti.
 
Nel 1820 vengono contati {{formatnum:13471}} abitanti, nel 1828 vengono censiti {{formatnum:17192}} abitanti solamente nelle zone rurali mentre nel 1830 gli abitanti della città sono {{formatnum:13390}}. Nel 1834 si registrano {{formatnum:17417}} abitanti nelle zone rurali nel 1840 vengono censiti {{formatnum:15637}} abitanti all'interno della città. Nel 1850, ultima rilevazione nella Forlì pre-unitaria, si registrano, all'interno della città, {{formatnum:15902}} abitanti.
 
La popolazione cittadina, dopo l'incremento più sostenuto degli ultimi decenni del settecento, mostrava un tasso di crescita assai più contenuto a partire dai primi anni della restaurazione, in concomitanza con la crisi del 1816-1817. Il tasso di crescita così basso destò preoccupazione nella locale commissione del primo censimento dell'Italia unita nel 1861. La commissione infatti sottolineava come nel lungo periodo il tasso di incremento della popolazione appariva del tutto insoddisfacente, essendosi attestato, nel trentennio 1830-1860, a poco più dello 0,4%, con un saldo positivo di soli {{formatnum:4335}} individui in termini assoluti. I morti infatti erano stati {{formatnum:33342}} e le nascite erano {{formatnum:37349}}.
 
Nel censimento effettuato nel 1881 il numero degli abitanti del comune era di {{formatnum:40934}} suddivisi, secondo il luogo di dimora, in {{formatnum:16016}} in città, {{formatnum:2023}} nei sobborghi e {{formatnum:22895}} nelle campagne. Tenuto conto degli abitanti riuniti nelle frazioni rurali, la popolazione agglomerata era all'incirca di {{formatnum:19000}} persone.
 
Dall'ufficio di stato civile risulta che la popolazione del comune di Forlì all'ultimo dell'anno 1892 era di {{formatnum:44285}} persone. Tale ufficio tiene distinta la popolazione in urbana, cioè quella che vive all'interno della cinta muraria, e di rurale, vale a dire quella che si trova al di fuori delle mura cittadine. Tale divisione porta a {{formatnum:16000}} persone all'interno della città e {{formatnum:28085}} nelle aree rurali.
 
Il censimento del 1881 contava a Forlì {{formatnum:14000}} persone addette all'agricoltura, {{formatnum:5600}} industriali o molto più spesso artigiani, 600 commercianti, e {{formatnum:1400}} benestanti o inattivi, {{formatnum:1400}} impiegati, {{formatnum:1000}} militari, 370 impiegati governativi e comunali, 160 religiosi, 25 fra avvocati e notai, 85 addetti alle professioni sanitarie (medici, chirurghi, farmacisti veterinari e infermieri), 200 insegnanti, 46 fra ingegneri e architetti, 140 facchini, 225 mendicanti e {{formatnum:5000}} senza professione, la maggior parte erano donne addette alle cure domestiche e {{formatnum:3000}} che non si classificavano in alcuna di queste categorie. In questo censimento non venivano considerati bambini al di sotto degli 8 anni.
 
Il censimento del 1901 fu il primo, nell'Italia unita, a suddividere la popolazione del comune secondo l'area di residenza; in totale vi erano {{formatnum:43325}} abitanti di cui {{formatnum:15465}} residenti in città e {{formatnum:27860}} nelle campagne. La popolazione perciò era prevalentemente ubicata nelle campagne e, confrontando i dati con i censimenti successivi, si denota un progressivo abbandono delle campagne a favore della città.
 
Dopo il 1860, a seguito di una lenta ma progressiva meccanizzazione delle campagne e la nascita delle prime fabbriche, un numero sempre maggiore di braccianti si orientò verso la città che quindi cominciò a crescere di abitanti. L'amministrazione comunale nel 1862 avvia uno studio per classificare la popolazione dividendola per età. Nella città i maschi da zero a 15 anni sono {{formatnum:2013}}, le femmine {{formatnum:2031}}. Fra i 15 e i 30 anni i maschi sono {{formatnum:3652}} e le femmine {{formatnum:2178}}. Tra i 30 e di sessant'anni i maschi sono {{formatnum:2940}} e le femmine {{formatnum:3156}} mentre tra i 60 e i 93 anni i maschi sono 799 e le femmine 954. In linea generale perciò la popolazione del comune era composta in grande maggioranza da bambini (circa il 30%) e da adulti, mentre gli anziani erano circa il 7-8% del totale.
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di {{formatnum:14093}} persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:
 
{{div col}}
# [[Romania]], {{formatnum:3073}}
# [[Albania]], {{formatnum:1839}}
# [[Cina]], {{formatnum:1729}}
# [[Marocco]], {{formatnum:1410}}
# [[Ucraina]], 725
# [[Burkina Faso]], 600
# [[Repubblica di Macedonia|Macedonia]], 499
# [[Polonia]], 447
# [[Tunisia]], 405
# [[Bangladesh]], 327
{{div col end}}
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
* [[Ex ospedale Morgagni]]
* Ospedale Morgagni Pierantoni
* Ospedale Villa Serena
* Ospedale Villa Igea
 
Il primo ospedale cui si abbia memoria a Forlì, sorse tra l'XI e XII secolo ed era noto con il nome di ''[[Antico Ospedale Casa di Dio|casa di Dio]]''. Per tutto il medioevo gli ospedali, erano in prevalenza delle confraternite di carità o congregazioni di carità. Erano istituzioni a carattere laico e, essendo numerose, si distinguevano per il colore del saio, lo stesso dell'ordine che appartenevano. Queste pubblicazioni avevano degli ospizi e possedevano una loro piccola chiesa. Le più importanti congregazioni erano quelle dei [[Battuti di Forlì|battuti]].
 
== Cultura ==
Fra gli antichi luoghi di cultura forlivese, vanno certamente citate le [[Accademia|Accademie]]:
* [[Accademia dei Filergiti]]
* [[Accademia dei Filodrammatici]]
* [[Accademia dei Filarmonici]]
* [[Accademia dei Filoginnastici]].
 
=== Istruzione ===
==== [[Liceo ginnasio Giovan Battista Morgagni]] ====
 
Il '''Liceo Classico [[Giovanni Battista Morgagni]]''' è uno storico [[Scuola secondaria di secondo grado in Italia|Liceo]] della città di Forlì, risalente al [[Settecento]].
 
L'istituto ha avuto diverse sedi. Fu fondato, nel [[1764]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.romagnatoscana.org/index.php?title=Giornale_dell%27esposizione_agraria,_industriale_e_di_belle_arti_di_Forl%C3%AC_-_numero_1_-_8_ottobre_1871 Giornale dell'esposizione agraria, industriale e di belle arti di Forlì - numero 1 - 8 ottobre 1871] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>, da [[Vincenzo Cesarini-Mazzoni]], che volle lasciare anche un legato per il suo funzionamento: morto il Cesarini-Mazzoni, il legato decorse dal [[1777]]<ref>Ettore Casadei, ''Forlì e dintorni'', Società Tipografica Forlivese, Forlì 1928, p. 342.</ref>: l'Istituto era noto all'epoca come Ginnasio Cesarini-Mazzoni.
 
Fra i docenti illustri di questi primi anni, fa citato il Dott. [[Domenico Savorelli]], medico e latinista di fama, nonché benefattore, morto il 17 dicembre [[1783]].
 
Nel [[1797]], il Comune acquisì la gestione della Scuola, Scuola che trasferì, durante la [[Restaurazione]], nel [[Palazzo dei Signori della Missione]], acquistato nel [[1815]]; il Palazzo divenne noto, in città, anche come '''Palazzo degli Studi'''. In questa sede, l'Istituto assunse il nome di [[Giovanni Battista Morgagni]] e divenne un Regio Liceo, col passaggio allo Stato.
 
Nel [[1925]], il "Morgagni" fu trasferito dal [[Palazzo dei Signori della Missione|Palazzo degli Studi]] alla nuova sede di Corso Vittorio Emanuele, l'antico Borgo Cotogni, oggi [[Corso della Repubblica]]. Si tratta dell'edificio detto "dell'Abbondanza", perché era stato deposito alimentare ai tempi del [[Stato della Chiesa|Governo Pontificio]]. Dopo essere diventato, con gli opportuni adattamenti, prima caserma e poi sede del [[Circolo Giuseppe Mazzini]], l'edificio, allo scioglimento del Circolo, decretato dal [[fascismo]] in quanto associazione di stampo repubblicano, divenne proprietà del Comune, che ne fece la nuova sede del Liceo.
Dopo la [[seconda guerra mondiale]], il Circolo Giuseppe Mazzini recuperò la sua sede, mentre il Liceo si installava in un altro edificio d'importanza storica, il [[Palazzo dell'ex collegio aeronautico]], in viale Roma.
 
Nel [[1997]], il "Morgagni" ha accorpato anche l'istituto magistrale [[Marzia degli Ordelaffi]], che era nato invece nel [[1848]], accorpamento facilitato anche dal fatto che le due scuole sono ubicate in due ali dello stesso Palazzo.
 
Quattro sono pertanto gli indirizzi di studio oggi presenti nella scuola: Liceo Classico, Liceo Linguistico, Liceo delle Scienze Umane e Liceo delle Scienze Umane opzione Economico Sociale.
 
==== Istituto Musicale “Angelo Masini" ====
 
L'Istituto Musicale “A. Masini”, denominato "Liceo Musicale" fino al 2011, anno nel quale venne istituito nella città di Forlì un Liceo Musicale Statale, venne istituito nel [[1926]] per iniziativa dell'omonimo tenore forlivese e del Comune di Forlì. Nel [[1932]] fu emanato un Regio Decreto che sanciva la sua trasformazione in Ente Morale con il fine statuario di “istruire i giovani nelle varie discipline musicali, di abilitarli all'esercizio della professione e di diffondere la cultura musicale”, status e mission che sono stati confermati nel 1982 con apposito Decreto del Presidente della Repubblica.
 
==== [[Liceo scientifico statale Fulcieri Paulucci di Calboli]] ====
 
Il '''Liceo Scientifico Statale''' '''[[Fulcieri Paulucci di Calboli]]''' è stato istituito con regio decreto del 9 settembre 1923 e, inizialmente, ha avuto sede nei locali del [[Palazzo dei Signori della Missione]], al tempo chiamato '' palazzo degli studi''. La scuola fu sovvenzionata dalla cassa scolastica o elargizioni del senatore [[Raniero Paulucci di Calboli]], in memoria del figlio Fulcieri, per un totale di 10.000 lire. Nel 1972 l'istituto fu poi trasferito nell'attuale sede, nella periferia di città, formando il ''centro studi'' insieme all'Istituto tecnico commerciale e all'Istituto geometri.
 
=== Musei ===
Le istituzioni museali della città di Forlì sono:
 
* [[Musei di San Domenico]]
* [[Pinacoteca Civica di Forlì|Pinacoteca civica]]
* [[Palazzo Romagnoli (Forlì)|Palazzo Romagnoli]] (ospita la [[Collezione Verzocchi]])
* [[Palazzo del Merenda]] (ospita il Museo della ceramica, l'Armeria Albicini e l'[[Archivio Piancastelli]])
* [[Museo archeologico Antonio Santarelli]]
* [[Museo etnografico romagnolo Benedetto Pergoli|Museo Etnografico]]
* [[Museo del Risorgimento (Forlì)|Museo del Risorgimento]]
* [[Museo Romagnolo del Teatro (Forlì)|Museo romagnolo del Teatro]]
* Museo Storico "Dante Foschi" (Via Piero Maroncelli, 3 Presso il Palazzo del Mutilato)
* Casa Museo "Villa Saffi" (Via Firenze, 164 - frazione San Varano)
* Museo Ornitologico "Ferrante Foschi" (Palazzo Numai, Via Pedriali, 12)
* Museo della Ginnastica, che avrà sede presso la [[Casa del Balilla (Forlì)|Casa del Balilla]] dopo le ristrutturazioni iniziate nel [[2009]].
 
=== Teatri ===
* [[Teatro Diego Fabbri]]
* [[Teatro San Luigi]]
* [[Teatro Giovanni Testori]]
* [[Teatro Il Piccolo]]
* [[Teatro dell'Arca]]
 
=== Eventi e festival ===
* [[Crisalide (festival teatrale)|Crisalide]]: è un festival di teatro contemporaneo nato nel [[1994]] ad opera di [[Masque Teatro]].
* [[Fieravicola]]: mostra internazionale di avicoltura e [[cunicoltura]] che si svolge annualmente dal 1963.
* [[Sedicicorto - International film festival Forlì]]
*Ibrida festival delle arti intermediali
 
=== Cucina ===
{{Vedi anche|Cucina romagnola}}
 
=== Forlivese dell'anno ===
Dal [[2013]] viene nominato, da parte della stampa locale, il ''forlivese dell'anno''. Hanno ottenuto il riconoscimento:
*[[2013]]: [[Francesco Tesei]], mentalista
*[[2014]]: [[Francesca Neri]], pilota d'auto e commentatrice
*[[2015]]: [[Riccardo Saponara]], calciatore
*[[2016]]: [[Vincenzo Balzani]], chimico
*[[2017]]: [[Andrea Dovizioso]], motociclista
*[[2018]]: [[Giulia Fabbri (attrice)|Giulia Fabbri]], attrice e cantante.
 
== Geografia antropica ==
{{...|centri abitati}}
 
== Circoscrizioni e quartieri ==
'''Circoscrizione 1''': [[Barisano (Forlì)|Barisano]], [[Branzolino]], [[Coriano (Forlì)|Coriano C1]], Cotogni, Durazzanino, Foro Boario, Grandi Italiani C1, [[Malmissole]], Pianta, Pieve Acquedotto, Poggio, Ravaldino C1, Roncadello, San Benedetto, San Giorgio, San Martino in Villafranca, San Pietro, San Tomè, Schiavonia/San Biagio, Spazzoli C1, Villafranca
 
'''Circoscrizione 2''': [[Bussecchio|Bussecchio C2]], Ca' Ossi, Carpena, [[Castiglione (Forlì)|Castiglione]], Cava, Ciola, [[Collina (Forlì)|Collina]], [[Grisignano (Forlì)|Grisignano]], [[Ladino (Forlì)|Ladino]], Lardiano, [[Magliano (Forlì)|Magliano]], [[Massa (Forlì)|Massa]], Petrignone, Ravaldino C2, Ravaldino in Monte, Resistenza, Romiti<ref>[http://www.forlitoday.it/cronaca/scudo-araldico-rappresentare-quartiere-romiti-storia.html ''Il quartiere si dota di uno stemma araldico per rappresentare la sua antica storia'']</ref>, Rovere, San Lorenzo in Noceto, San Martino in Strada, San Varano, Vecchiazzano, Villagrappa, Villanova
 
'''Circoscrizione 3''': [[Bagnolo (Forlì)|Bagnolo]], Bussecchio C3, Campo di Marte/Benefattori, [[Carpinello]], [[Casemurate]], Castellaccio, Coriano C3, Durazzano, Forniolo, La Selva, Musicisti/Grandi Italiani, Pievequinta, Ronco, Rotta, San Leonardo, Spazzoli<ref>[http://www.comune.forli.fc.it/servizi/menu/dinamica.aspx?idArea=80541&idCat=80602&ID=80602 ::: Rete civica del Comune di Forlì Quartieri e Circoscrizioni di Forlì]</ref>
 
=== Frazioni ===
[[Bagnolo (Forlì)|Bagnolo]], [[Barisano (Forlì)|Barisano]], Borgo Sisa, [[Branzolino]], [[Bussecchio]], Ca' Ossi, Carpena, [[Carpinello]], [[Casemurate]], Caserma, Cava, [[Castiglione (Forlì)|Castiglione]], [[Collina (Forlì)|Collina]], [[Coriano (Forlì)|Coriano]], Durazzanino, [[Fornò]], Forniolo, [[Grisignano (Forlì)|Grisignano]], [[Ladino (Forlì)|Ladino]], [[Magliano (Forlì)|Magliano]], [[Malmissole]], [[Massa (Forlì)|Massa]], Ospedaletto, Pescaccia, Petrignone, [[Pieve Acquedotto]], [[Pievequinta]], [[Poggio (Forlì)|Poggio]], Ponte Vico, [[Quattro (Forlì)|Quattro]], [[Ravaldino in Monte]], Romiti, [[Roncadello (Forlì)|Roncadello]], [[Ronco (Forlì)|Ronco]], Rotta, Rovere, San Giorgio, [[San Lorenzo in Noceto]], [[San Martino in Strada (Forlì)|San Martino in Strada]], San Martino in Villafranca, [[San Tomè (Forlì)|San Tomè]], San Varano, [[Vecchiazzano]], [[Villafranca (Forlì)|Villafranca]], [[Villagrappa]], [[Villanova (Forlì)|Villanova]], Villa Selva.
 
==== Villafranca (Forlì) ====
'''Villafranca''' è una frazione del Comune di Forlì, nota per essere stata la località di nascita di [[Rosa Maltoni]], la madre di [[Benito Mussolini]].<ref>[http://books.google.com/books?id=j-njVpRUeSIC&pg=PA65#v=onepage&q&f=false R. Mussolini, ''My father, il Duce'' (in inglese)]</ref>Situata a 8,94 chilometri nord della città si estende su un territorio delimitato a ovest dal [[Montone (fiume)|fiume Montone]].
 
Adiacente alla piccola frazione è situata un'aviosuperficie in erba per il volo [[ultraleggero]] e aeromodelli di circa 800&nbsp;m. di lunghezza e 29 di larghezza. L'aviosuperficie è anche sede della scuola di volo ULM A.Li Soccorso, aderente alla [[Protezione Civile]].
 
Nella frazione troviamo la chiesa parrocchiale di Santa Maria in Lampio, facente parte della [[Diocesi di Forlì-Bertinoro]], con un campanile recentemente restaurato applicando un sistema automatico innovativo multi-tonale per campane e lo Stadio locale del Villafranca.
 
Agli inizi del XX secolo venne fatta costruire da Armando Paganelli un'abitazione (conosciuta dagli abitanti del posto con il nome di palazzone), che poi divenne attorno agli '60 e più precisamente nel 1967 scuola di avviamento agrario, alla quale si poteva accedere subito dopo la 5 elementare, a partire dal 1972 con la legge della scuola media unica l'istituto viene equiparato a una scuola superiore, negli anni ottanta l'edificio venne comprato dal comune di Forlì, nel palazzone si susseguirono diverse attività commerciali.
 
Durante la seconda guerra mondiale, Villafranca subì violenti bombardamenti che la privarono di molti edifici storici, come la scuola elementare, il <nowiki>''palazzone''</nowiki> ne uscì indenne, nonostante a pochi metri da esso sorgeva il circolo fascista la <nowiki>''ri-bomba''</nowiki> che fu completamente raso al suolo.
 
Nella frazione sono presenti anche varie iniziative a scopo aggregativo per i giovani e non solo.
 
== Economia ==
[[File:Termovalorizzatore Hera Forlì.jpg|thumb|Il termovalorizzatore Hera, progettato dalla [[Gae Aulenti]] Architetti Associati<ref name=gae>{{Cita news |url=http://www.ordinearchitetti.mi.it/download/cv/-31113337|titolo=GAE AULENTI ARCHITETTI ASSOCIATI|nome=|cognome=|data=|editore=ordinearchitetti.mi.it|accesso=4 febbraio 2015}}</ref>.]]
A Forlì ha sede [[Unieuro]] S.p.A. (distribuzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici)<ref name=Unieuro>{{Cita news |url=http://www.forlitoday.it/economia/forli-riferimento-grande-distribuzione-elettronica-unieuro.html|titolo=Forlì riferimento della grande distribuzione di elettronica: parte il rilancio della nuova Unieuro|nome=|cognome= |data=21 luglio 2014|editore=Forlì Today|accesso=20 novembre 2017}}</ref> e sono presenti la multinazionale svedese [[Electrolux]] (Viale Bologna, 298), la ''Dorelan'' (materassi e letti), la ''Poltrone e sofà'' (mobili imbottiti), il [[Gruppo Ferretti]] (yacht di lusso) e la Luxury Living Group (arredi design made in Italy), situata nel [[palazzo Orsi Mangelli]].
 
A Forlì inoltre, è nata la catena di fast-food in franchising [[America Graffiti]].
 
Nella zona industriale di Coriano sono presenti due [[inceneritore|inceneritori]], a poca distanza l'uno dall'altro. Quello in Via Carlo Grigioni 19, attivo dal [[1976]], è gestito da Herambiente s.r.l. mentre quello in Via Carlo Zotti 50, entrato in funzione nel [[1991]], appartiene a Mengozzi Rifiuti Sanitari s.p.a. Al momento l'impianto di Herambiente gestisce Rifiuti solidi urbani e assimilati, mentre il termovalorizzatore Mengozzi tratta rifiuti speciali sanitari<ref name=inceneritori>{{Cita news|url=http://www.arpa.emr.it/pubblicazioni/moniter/generale_634.asp|titolo=Inceneritori a Forlì-Cesena|nome=|cognome=|data=23 gennaio 2014|editore=Arpa Emilia-Romagna|accesso=4 febbraio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150204122108/http://www.arpa.emr.it/pubblicazioni/moniter/generale_634.asp|dataarchivio=4 febbraio 2015}}</ref>.
 
Per quanto riguarda l'[[artigianato]], la città è rinomata soprattutto per la produzione di [[ceramiche]] e per i laboratori di [[oreficeria]].<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=2 | p=4,6}}</ref>
 
=== Botteghe e negozi storici ===
Nel [[2008]] il Comune di Forlì ha censito botteghe e negozi storici ritenuti di rilevanza regionale. Si tratta di:
*"Cicli Servadei", attività avviata nel [[1949]];
*"Coltelleria Compostella", con attività di arrotino condotta dalla famiglia Compostella prima in forma ambulante e poi (verso i primi anni Venti del Novecento), con una bottega stabile;
*"Farmacia Ospedale"
*"Farmacia Mancini", sorta nei primi anni dell'Ottocento col nome di "Spezieria Croppi": gli arredi, opera dell'ebanisteria Cicognani, sono stati progettati nel [[1930]] dall'architetto [[Leonida Emilio Rosetti]];
*"Salsamenteria Tomba", fondata nel [[1906]]. Dopo essere stata sovvenzionata dal Comune nell'ultimo periodo, per scelta dei proprietari cessa la sua attività nel [[2017]].
*"Tumidei e Savorani", bottega e negozio di biancheria per la casa e di cordami, fondata nel [[1821]] (si tratta della "più antica attività commerciale esistente in tutta la Romagna")<ref>[http://www.blogiloveemiliaromagna.com/?p=205 ''Le Botteghe Storiche di Forlì-Cesena'']</ref>.
 
A queste attività va aggiunto lo storico mercato coperto di [[Piazza Cavour (Forlì)|Piazza Cavour]], costruito fra il [[1837]] ed il [[1840]] col nome di "Foro annonario" su disegno dell'architetto [[Giacomo Santarelli]], sotto il governo dei [[Legazione apostolica di Forlì|Legati pontifici]] [[Nicola Grimaldi (1768-1845)|Nicola Grimaldi]] e [[Alessandro Spada]]<ref>[http://www.comune.forli.fc.it/servizi/menu/dinamica.aspx?idArea=81086&idCat=81094&ID=81094 Mercato coperto di Piazza Cavour]</ref>.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Forlì è collegata alla [[Autostrade per l'Italia S.p.A.|rete autostradale nazionale]] tramite l'omonimo casello della [[Autostrada A14 (Italia)|Autostrada A14 Bologna-Taranto]]. Altre strade importanti che toccano la città sono la [[Strada statale 9 Via Emilia]] che la collega con tutti i capoluoghi della Regione [[Emilia-Romagna]], tranne [[Ravenna]] e [[Ferrara]], più [[Lodi]] e [[Milano]] e la [[Strada statale 67 Tosco Romagnola]] che la collega sia con le città toscane di [[Firenze]] e [[Pisa]] sia con la vicina [[Ravenna]].
 
=== Ferrovie ===
[[File:Stazione di forlì.jpg|thumb|La [[stazione di Forlì]]]]
La [[stazione di Forlì]] è posta sulla [[ferrovia Bologna-Ancona]] che collega i due capoluoghi regionali passando per molti capoluoghi di provincia e altri centri minori. Oltre che al servizio ferroviario regionale, la stazione è interessata anche da quello a lunga percorrenza: vi fermano molti treni [[Frecciabianca]], [[InterCity (Italia)|Intercity]] e Intercity Notte diretti in località come [[Torino]], [[Milano]], [[Bari]], [[Pescara]] e [[Lecce]]. Esiste anche un collegamento giornaliero regionale, solo in arrivo, da [[Genova]]. Da giugno 2013 è una fermata del treno [[Frecciarossa]] [[Milano]]-[[Ancona]].<ref>[http://www.rfi.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=f3fe155031639210VgnVCM1000004016f90aRCRD orario ferroviario RFI] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130620102935/http://www.rfi.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=f3fe155031639210VgnVCM1000004016f90aRCRD |data=20 giugno 2013 }}</ref>
 
Tra il [[1883]] e il [[1929]], la città fu collegata al vicino capoluogo provinciale di [[Ravenna]] da una [[tranvia Forlì-Ravenna|tranvia interurbana a vapore]].
 
=== Aeroporto ===
Forlì è dotata di un [[Aeroporto di Forlì|proprio aeroporto]] sito a circa 4&nbsp;km dal centro cittadino, intitolato a [[Luigi Ridolfi]], attualmente operativo unicamente per scuole di addestramento al volo ma riprenderà i voli di linea nell'estate del 2019.
 
=== Mobilità urbana ===
La gestione dei servizi di trasporto locale è affidata a [[Start Romagna]] che gestisce tutte le linee sia urbane che interurbane della [[provincia di Forlì-Cesena]], della [[provincia di Ravenna]] e della [[provincia di Rimini]].
Questa società di gestione dei trasporti pubblici è stata creata dall'unione delle aziende provinciali di Ravenna (A.T.M.), Forlì-Cesena (A.V.M) e Rimini (TRAM servizi).
 
In passato Forlì ha avuto anche un effimero servizio tranviario, realizzato grazie a una breve diramazione urbana delle tranvie [[Tranvia Forlì-Ravenna|Forlì-Ravenna]] e [[Tranvia Forlì-Meldola|Forlì-Meldola]], che furono in esercizio fra il [[1881]] e il [[1930]]. Questo si svolgeva fra [[Piazzale della Vittoria (Forlì)|Piazzale della Vittoria]] e Piazza Vittorio Emanuele II (attuale [[Piazza Aurelio Saffi]]), lungo l'allora Corso Vittorio Emanuele (poi Corso della Repubblica)<ref>Gian Guido Turchi, ''Romagna in tram'', in "[[I Treni]]" n. 164, ottobre 1995, pp. 18-21</ref>.
 
== Amministrazione ==
{{Vedi anche|Sindaci di Forlì}}
{{...|centri abitati}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Portogallo| Aveiro (Portogallo){{!}}Aveiro}}
* {{Gemellaggio|Francia|Bourges}}
* {{Gemellaggio|Regno Unito|Chichester}}
* {{Gemellaggio|Lituania|Elektrenai}}
* {{Gemellaggio|Regno Unito|Peterborough}}
* {{Gemellaggio|Polonia|Płock}}
* {{Gemellaggio|Svezia|Skövde}}
* {{Gemellaggio|Ungheria|Szolnok}}<ref>{{cita web|url=http://info.szolnok.hu/alap.php?mi=dsp&msid=48&mpid=5&moduls=4_&link=0|titolo=città gemellate dal sito ufficiale di Szolnok|accesso=7 gennaio 2012}}</ref>
* {{Gemellaggio|Bulgaria|Troyan}}
* {{Gemellaggio|Italia|Foggia}}
 
=== Società partecipate ===
 
* Agenzia Mobilità Romagnola - A.M.R. srl consortile - 13,19%
* ERVET - Valorizazione Economica del Territorio - 0,00706%
* [[Hera (azienda)|Hera]] - 0,00001%
* ISAERS - 40%
* Lepida - 0,0015%
*Livia Tellus Romagna Holding spa - 78,13%
**Alea Ambiente - 100%
**Fiera di Forlì - 31,2%
**Forlifarma - 100%
**Forlì Città Solare - 100%
**Forlì Mobilità Integrata - 100%
**[[Hera (azienda)|HERA]] - 1,20559%
**Romagna Acque - 16,068%
**SAPIR - 0,1754%
**Start Romagna - 17,448%
**Technè - 50%
**Unica Reti - 51,4256%
*SER.IN.AR. - 40,67%
*Società per l'Affitto Soc. Cons. a r.l. - 30%
 
== Sport ==
La città di Forlì è rappresentata in diverse discipline sportive e nel 2018 è stata insignita del tutto di Città Europea dello sport.
;Pallavolo e Pallacanestro
In particolare, eccelle storicamente nella pallavolo, sia maschile ([[Volley Forlì]], campionato di B1) che femminile ([[Volley 2002 Forlì]], campionato di A1, scioltasi nel [[2016]]), e nel basket (la [[Libertas Pallacanestro Forlì|Libertas]] ha partecipato per 25 anni consecutivi a 10 stagioni in A1 e 15 in A2). Ora la squadra di basket della città, la [[Pallacanestro Forlì 2015]], milita in Serie A2.
;Calcio
La squadra di calcio forlivese è il {{Calcio Forlì|N}}, erede della storica squadra fondata nel 1919 e chiusa per fallimento in tempi recenti e ripartita nel campionato di Lega Pro. Per quanto riguarda il [[calcio a 5]] la città è rappresentata dall'[[A.S.D. Forlì Calcio a Cinque]]; fondata nel 1998, che nella stagione [[Serie A2 2013-2014 (calcio a 5)|2013-14]] disputa per la prima volta nella sua storia il campionato di serie A2, secondo livello nazionale della disciplina.
 
;Rugby
Il [[rugby]] forlivese è rappresentato dal [[Rugby Forlì 1979]], che ha una squadra senior in [[Serie C1 gironi E-H 2014-2015 (rugby a 15)|Serie C1]], una squadra femminile ed un settore giovanile composto da altre 5 squadre.<ref>[http://www.rugbyforli.net/squadre/ Le squadre] Sito ufficiale del rugby Forlì</ref>
 
;Softball
A Forlì è presente anche una squadra di [[softball]] femminile, la [[Softball Forlì]], che milita da anni nel [[Italian Softball League|massimo campionato italiano]] e che è riuscita a laurearsi campione d'Italia per tre volte (2002, 2006, 2008), e vincendo nel 2015 la Coppa delle Coppe<ref>[http://www.softballforli.it/0_index.html La Fiorini Mgm Forlì vince la XXIV edizione della Coppa delle Coppe Softball.it]</ref>.
 
;Football americano
Esiste anche una squadra di [[football americano]], i Titans Romagna, che militano in [[Seconda Divisione LENAF 2014|seconda divisione]] e che tuttavia hanno la sede a [[San Martino in Strada]].<ref>[http://www.fidaf.org/nuovo/team/scheda-team.asp?id=287 Titans Romagna] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150924012448/http://www.fidaf.org/nuovo/team/scheda-team.asp?id=287 |data=24 settembre 2015 }} fidaf.org</ref>
 
;Hockey
Nel capoluogo romagnolo è presente anche la squadra di [[Hockey in-line]] chiamata "Libertas Hockey Forlì". Presente già negli [[anni 1990|anni novanta]] a livello amatoriale con il nome di "War Pigs", venne rifondata nel 2000-01con il nome attuale e nel 2003 arriva a giocare in serie A1, arrivando poi a giocarsi i playoff scudetto nelle stagioni 2007-08 e 2008-09. Negli anni seguenti punta sui giovani e riparte dal Campionato Nazionale di serie B, arrivando velocemente alla promozione in A2, dove rimane alcuni anni prima di tornare nella massima serie nel 2015.<ref>[http://www.hockeyinlineitalia.it/campionato-serie-a2/ Campionato serie A2] hockeyinlineitalia.it</ref>
 
=== Il ''giuoco del pallone'' ===
{{Vedi anche|Pallone col bracciale|Carlo Didimi}}
Prima che il [[Calcio (sport)|calcio]] si diffondesse, lo sport più praticato in Italia fino agli anni venti del XX secolo era quello che veniva definito il ''giuoco del pallone'', oggi conosciuto come [[pallone col bracciale]] che fu popolarissimo in tutta Italia nel XIX secolo e i primi decenni del XX. Anche a Forlì questo sport era molto diffuso e popolare ed i suoi giocatori erano estremamente ammirati. Nel [[1781]] vengono pubblicati i ''Capitoli generali'' che regolavano il gioco e nel [[1803]] vengono pubblicati i ''Capitoli speciali''. Il gioco veniva praticato per strada e per le piazze e in un documento del [[1810]] ci dice che molte partite si disputavano nel Campo di San Pellegrino, l'attuale Piazza Morgagni, con la partecipazione anche di giocatori ''forestieri''. Solo nel [[1823]] il ''Consiglio generale della Città'' decretò l'edificazione di un edificio consono alla disputazione delle partite, finanziata a spese dei cittadini tramite una pubblica sottoscrizione. Fu l'ingegnere Giacomo Santarelli a progettare lo sferisterio nei pressi della vecchia barriera daziaria e venne inaugurata il 30 maggio [[1824]].<ref>{{cita web|url=http://atrium.comune.forli.fc.it/sport-e-fascismo-a-forli/|titolo=Sport e fascismo a Forlì|editore=Comune di Forli|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160310075926/http://atrium.comune.forli.fc.it/sport-e-fascismo-a-forli/|dataarchivio=10 marzo 2016}}</ref> Il 18 luglio 1824 il famoso pallonista [[Carlo Didimi]], di [[Macerata]], batteva, tra l'entusiasmo della popolazione, il muro di rimessa con una volata diventata storica<ref name="dimi">P. Moressa, ''L'aquila e il Capricorno'', Foschi, Forlì 2007, p. 184.</ref>.
{{Vedi anche|Sferisterio}}
Lo sferisterio era uno dei più grandi d'Italia, 99 metri di lunghezza e 12 di larghezza, ed attirava giocatori da numerose parti della penisola. Per tutto l'Ottocento presso lo sferisterio si alternarono famosi pallonisti ed il 20 luglio [[1924]] Enrico Collina, come attestato dalla lapide presso lo sferisterio, riuscì a battere il record oramai secolare di Carlo Didimi.<ref name="dimi"/> Da quel momento lo sport andò declinando a favore del sempre più diffuso calcio fino a sparire quasi completamente.
 
==Galleria d'immagini==
<gallery>
Immagine:Main_square_SAFFI_Forli_Italy_December-2004.jpg|Piazza Aurelio Saffi: Il [[Palazzo Comunale (Forlì)|Palazzo Comunale]]
immagine:Forlì dall'aereo.JPG|Vista di Forlì dall'aereo in inverno
Immagine:San_mercuriale.jpg|Abbazia di San Mercuriale
Immagine:Porta schiavonia Forli.jpg|Porta Schiavonia
Immagine:Comune di Forli.jpg|Municipio
Immagine:Salsamenteria.JPG|Antica salsamenteria nel centro storico
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Paolo Bonoli, ''Storia di Forlì'', Bordandini, Forlì, 1826.
* Sesto Matteucci, ''Memorie storiche intorno ai forlivesi benemeriti della umanità e degli studi nella loro patria e sullo stato attuale degli stabilimenti di beneficenza e d'istruzione in Forlì'', Faenza, Pietro Conti 1842.
* Egidio Calzini, Giuseppe Mazzantini, ''Guida di Forlì'', Bordandini, Forlì, 1893.
* [[Aldo Garzanti]], ''Un banco ebreo in Forlì'', La Tipografica Jesina, Jesi, 1908.
* [[Sigismondo Marchesi]], ''Supplemento Istorico dell'antica Città di Forlì'', Selva, Forlì, 1678.
* [[Arnaldo Mussolini]], ''Forlì'', Tiber, Roma, 1929.
* Ulisse Tramonti, ''Le radici del razionalismo in Romagna'', Menabò, Forlì, 2005.
 
== Voci correlate ==
* [[MonumentiAeroporto di PalermoForlì]]
* [[BaroccoScuola sicilianoforlivese]]
* [[RinascimentoVescovi sicilianodi Forlì]]
* [[Comunità ebraica di Forlì]]
* [[Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale]]
* [[Monte di Pietà (Forlì)]]
* [[Battaglia di Forlì]]
* [[Rosso forlivese]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commonswikt=Category:Churches in PalermoForlì|voy}}
 
{{portale|architettura|cristianesimo|Palermo}}
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|http://www.comune.forli.fc.it|Sito Ufficiale del Comune di Forlì}}
 
{{Comuni della provincia di Forlì-Cesena}}
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
{{Via Emilia}}
{{Vie romee}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Forlì|Romagna}}
 
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[[Categoria:Liste di chiese|Palermo]]