Hendrik Christian Andersen e Naspers Centre: differenze tra le pagine

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{{O|architettura|luglio 2019}}
{{Bio
{{S|architettura|Sudafrica}}
|Nome = Hendrik Christian
{{Edificio civile
|Cognome = Andersen
|nome edificio = Naspers Centre
|Sesso = M
|paese = ZAF
|LuogoNascita = Bergen
|divamm1 =
|GiornoMeseNascita = 17 aprile
|città = Città del Capo
|AnnoNascita = 1872
|periodo costruzione =
|LuogoMorte = Roma
|uso = Commerciale
|GiornoMeseMorte = 19 dicembre
|immagine = Media24-sentrum nuwe vooraansig 2015.jpg
|AnnoMorte = 1940
|didascalia = Il Naspers Centre di Città del Capo
|Attività = scultore
|stile = [[modernismo]]
|Attività2 = pittore
|Attività3 = urbanista
|Epoca = 1900
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità = , di origine [[Norvegia|norvegese]]
}}
 
Il '''Naspers Center''' è un [[grattacielo]] di 22 piani alto 93 metri situato a [[Città del Capo]] in [[Sudafrica]]<ref>{{Cita web|url=https://skyscraperpage.com/diagrams/?buildingID=8018|titolo=Drawings of Media24 Centre - SkyscraperPage.com|sito=skyscraperpage.com|accesso=2019-06-28}}</ref>. Alla sua inaugurazione nel 1962 era l'edificio più alto del Sudafrica (il quarto più alto in [[Africa]]). Un tempo un grande schermo posizionato sulla sua facciata e che diventava visibile di notte riportava notizie in diretta<ref>{{Cita web|url=http://www.emporis.com/building/nasperscentre-capetown-southafrica|titolo=Naspers Centre|editore=Emporis Global|accesso=14 June 2011}}</ref>. Nel 2015 l'edificio è stato rinnovato in occasione del centenario del quotidiano sudafricano ''[[Die Burger]]''.
Andersen nacque a Bergen (Norvegia) nel 1872, ed emigrò da bambino con la famiglia a [[Newport (Rhode Island)]] l'anno seguente. Nel [[1893]], Andersen viaggiò in [[Europa]] per studiare arte e finì per stabilirsi per il resto della sua vita a Roma.
 
== Galleria d'immagini ==
Qui entrò nelle grazie di altri artisti, come pure di diversi facoltosi espatriati, e poté grazie a loro perseguire il suo lavoro.
<gallery>
File:Naspers Building, Cape Town.jpg|Il Naspers Centre prima della ristrutturazione
File:Naspers Centre WDC 2014.jpg|La sommità dell'edificio prima della ristrutturazione
File:Naspers Centre, Cape Town (P1050752).jpg|L'edificio visto dalle strade
</gallery><br />
 
== La città mondialeNote ==
<references />
La scultura di Andersen, i dipinti e gli scritti dimostrano una grande passione per opere grandiose, monumentali e di ispirazione classica, che Andersen credeva stimolassero nell'osservatore un desiderio di automiglioramento.
 
Gran parte del suo lavoro è stata svolta come preparazione al progetto di una perfetta ''World city'', la "Città-Mondiale", colma d'arte, e che avrebbe motivato l'umanità a perseguire uno stato quasi utopico.
 
La sua filosofia [[urbanistica]] divenne evidente nel [[1913]] con l'opera ''A World Center of communication''. Questo enorme tomo del peso di oltre 5&nbsp;kg, scritto con [[Ernest Hébrard]], era l'evoluzione di uno scritto precedente di Andersen, ''The fountain of Life''.
 
Il nucleo del lavoro di Andersen consisteva nella credenza che l'[[arte]], e soprattutto l'arte monumentale, potesse portare al mondo pace e armonia. Il progetto chiedeva la creazione di una capitale mondiale. La città sarebbe stata: ''una fontana di conoscenza strabordante da nutrire con gli sforzi di tutto il mondo nell'arte, nella scienza, nella religione, il commercio, l'industria e la legge; in cambio avrebbe diffuso la conoscenza a tutta l'umanità come se fosse un immenso, divino organismo concepito da Dio, il requisito vitale che ne avrebbe mantenuto la forza, protetto i diritti e permesso di raggiungere nuove altezze attraverso una concentrazione degli sforzi di tutto il mondo''.
 
È evidente nel trattato di Andersen la filosofia secondo cui l'arte può cambiare l'umanità e produrre la perfezione.
 
Sebbene ampiamente criticati dagli altri urbanisti dell'epoca per la sua ingenuità politica unita a un'enfasi eccessiva sulla monumentalità, i suoi lavori dimostrano una comprensione dei conflitti sociali e politici conseguenti alla diffusione dell'aggressivo nazionalismo dei primi decenni del [[XX secolo]], e cercava di usare l'arte per una ricerca di un mondo utopico.
 
La visione del potere dell'arte e dell'architettura nel trasformare la società può essere vista come un'anticipazione di concetti simili avanzati nel XX secolo da diversi urbanisti come [[Le Corbusier]] nella sua "Città Contemporanea".
 
== Rapporti con Henry James ==
Nel 1899 Andersen incontrò [[Henry James]], lo scrittore e patriota americano. Sebbene James fosse di circa 30 anni più vecchio, i due svilupparono un'intensa relazione che durò fino alla morte di James nel [[1916]]. Sebbene la natura precisa di questa relazione sia ancora soggetta a controversie, i due si scambiarono numerose lettere che mostrano un legame molto stretto anche di amore [[omoerotico]], forse meglio illustrato da una lettera di James ad Andersen in seguito alla morte del fratello di quest'ultimo il 9 febbraio [[1902]], nella quale James scrisse:
{{q|Il fatto che non posso aiutarti, vederti, parlarti, toccarti, tenerti stretto a lungo o fare nulla per tranquillizzarti e farti sentire la mia profonda partecipazione - questo mi tormenta, carissimo ragazzo, mi fa dolere per te e per me stesso; mi fa stridere i denti e gemere contro l'amarezza di queste cose […] Un solo pensiero che mi solleva un poco - mi auguro che tu possa pensare all'idea o anche solo alla possibilità. Sono in città per qualche settimana, ma tornerò a Rye il 1º aprile, e prima o poi ti vorrei vedere là, e stringerti e lasciarti posare su di me come fratello e amante, sostenerti, lentamente confortarti o almeno toglierti l'amarezza del dolore - questo io cerco di immaginare, come fosse pensabile, fattibile, non totalmente fuori questione.}}
 
[[Colm Tóibín]] nel suo romanzo del [[2004]], ''[[The Master (romanzo)|The Master]]'' ha utilizzato materiali da diverse fonti per esplorare ed esaminare approfonditamente gli inizi del rapporto tra James e Andersen.
 
== Il [[Museo Hendrik Christian Andersen]] ==
Andersen morì a Roma nel 1940, donando la sua casa ("Villa Hélène"), lo studio, i documenti e più di 400 lavori al [[Governo Italiano]].
 
La sua casa è stata restaurata e convertita in museo (è in via Pasquale Stanislao Mancini 20 - piazzale Flaminio. È aperto al pubblico da martedì a domenica dalle 9 alle 18:30 con ingresso consentito fino alle 18:15).
 
Il museo contiene gran parte dei lavori di Andersen, oltre a quelli di altri artisti e fotografi contemporanei, suoi amici e conoscenti.
 
== Tomba ==
Andersen è sepolto al [[cimitero acattolico di Roma]].
[[File:§Andersen, Hendrik (1872-1940) - Tomba al Cimitero acattolico, Roma - Foto di Massimo Consoli 01-4-2006 00.jpg|thumb|center|upright|La tomba di Andersen a Roma]]
 
== Bibliografia ==
* Andersen, Hendrik Christian; Haebrard, Ernest M.; et all., ''Creation of a World Centre of Communication'', [[Parigi|Paris]] 1913, s.i.p.
* {{Cita libro |autore = [[Henry James]] |titolo = Amato ragazzo. Lettere a Hendrik C. Andersen (1899-1915) |curatore = Rosella Mamoli Zorzi |città = Padova |editore = Marsilio Editori |anno = 2000 |ISBN = 0-8139-2270-4}}
* {{Cita libro |autore = Christina Huemeir |titolo = Spellbound by Rome: the Anglo-American community in Rome (1890-1914) and the founding of Keats-Shelley House / Incantati da Roma: la comunità Anglo-americana a Roma (1890-1914) e la fondazione della Keats-Shelley House |ISBN = 88-7621-492-5}}
* {{Cita libro |autore = Francesca Fabiani |url = http://www.gangemieditore.com/scheda_articolo.php?id_prodotto=343 |titolo = Hendrik Christian Andersen. La vita, l'arte, il sogno |edizione = 1 |città = Roma |editore = Gangemi Editore |anno = 2003 |ISBN = 88-492-0365-9}}
* {{cita pubblicazione |cognome= Rosati |nome= Riccardo |anno= 2007 |titolo= Il Museo Andersen e il sogno di una capitale mondiale |rivista= La Nuova Museologia |editore= Università di Torino |città= Torino |numero= n. 17 |pp= 18-20 |url= http://www.nuovamuseologia.org/n17/n17.pdf |accesso= 19 dicembre 2013 }}
* {{Cita libro |autore = Anna Ciotta |titolo = La cultura della comunicazione nel piano del Centro Mondiale di Hendrik Ch. Andersen e di [[Ernest Hébrard|Ernest M. Hébrard]] |edizione = 2 |città = Milano |editore = FrancoAngeli |anno = 2013 |annooriginale = 2011 |ISBN = 978-88-464-8488-8}}
 
== Voci correlate ==
* [[Colm Toibin]]
* [[Henry James]]
* [[Museo Hendrik Christian Andersen]]
* [[Cité Mondiale]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Museo Hendrik Andersen}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamento interrotto|1=[http://ec.europa.eu/translation/reading/periodicals/interalia/interalia20.pdf ''Mundaneum – Storia di un'utopia''] |date=dicembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }} (documento in. pdf).
* [https://web.archive.org/web/20160331220048/http://www.museoandersen.beniculturali.it/ Pagina ufficiale della casa-museo] del [[Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo|Ministero dei Beni Culturali]].
* [https://web.archive.org/web/20060118060854/http://www.dkinst-rom.dk/protcem/work/pcAM.html Lista delle tombe] al [[Cimitero acattolico di Roma]].
* {{Cita web |lingua = en |url = http://www.library.cornell.edu/Reps/DOCS/hebrard2.htm |autore = A. Trystan Edwards |titolo = A World Centre of communication |pubblicazione = Town Planning Review |numero = 5 |mese = aprile |anno = 1914 |pagine = 14-30 |editore = Biblioteca dell'Università Cornell}}
* {{Cita web |lingua = en |url = http://www.loc.gov/rr/mss/text/andersen.html |autore = Patrick Kerwin |titolo = Hendrik Christian Andersen, A register of his papers in the Library of Congress |città = Washington, D.C. |anno = 1994 |editore = Biblioteca del Congresso}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|arte|biografie|ingegneria}}
 
[[Categoria:SepoltiArchitetture neldi cimiteroCittà acattolico didel RomaCapo]]