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==Introduzione==
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Il termine Onoterapia deriva dal greco ὄνος (ónos) che significa asino, e dal greco θεραπεία (therapeía) che può significare terapia, cura, guarigione o assistenza. Essa è un tipo di pet therapy diffusa in [[Francia]], [[Stati Uniti]] e [[Svizzera]], praticata utilizzando gli asini. Solo di recente si sta diffondendo nei centri di riabilitazione italiani. L'Onoterapia è dunque un metodo di co-terapia, basato sulla collaborazione con l'asino, essa utilizza le caratteristiche proprie dell'animale grazie alle quali egli si rivela essere un ottimo partner per le terapie. Il numero di interessati al tema è in continuo aumento, tanto che, quasi in ogni regione, è possibile trovare associazioni e centri socio-educativi che se ne occupano.
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==Radici storiche dell'Onoterapia==
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Il rapporto uomo-animale è antico quanto l’essere umano stesso. Da questo rapporto l’uomo ha ricevuto innumerevoli benefici: l’animale come compagno di lavoro ha semplificato e diminuito la fatica fisica e come [[animale]] da compagnia e d’affezione ha offerto benefici di ordine emotivo.
 
Prendersi cura, dare da mangiare, accarezzare un animale, giocarci insieme tutto ciò giova alla salute. Queste intuizioni, del valore terapeutico degli animali, hanno preso ora la forma di una precisa metodologia di intervento, con l’individualizzazione di obiettivi specifici da perseguire, le tecniche da utilizzare e i possibili impieghi mirati a precise [[patologie]].
 
Questa relazione terapeutica viene indicata anche come [[Pet therapy]], un neologismo di origine anglosassone coniato dallo psichiatra infantile [[Boris Levinson]] nel 1953, egli constatò che prendersi cura di un animale può aiutare a calmare l’[[ansia]], trasmettere calore affettivo e aiutare a superare lo [[stress]] e la [[depressione]].<ref>Dog as Co-Therapist, B. Levinson, 1962.</ref> "Pet" in inglese significa “animale domestico” ovvero da accarezzare e coccolare, azioni che procurano un piacevole contatto fisico, ovvero uno dei principali fattori di comunicazione interpersonale e interspecifica, andando a stimolare la [[creatività]], la [[curiosità]] e la [[capacità]] d’osservazione (soprattutto nei bambini).<ref name="Milonis"/>
 
Nel 1960 nacque ufficialmente la “Terapia con gli animali” ovvero [[Pet therapy]] da intendersi come tecnica d’intervento terapeutico con l’uso di animali da compagnia, l’animale entra dunque a pieno titolo nel mondo della terapia come co-terapeuta nel processo di guarigione , rivestendo il ruolo di “[[mediatore]] emozionale” e “catalizzatore” dei processi socio-relazionali.
 
Nel 2015 in Italia, attraverso l’Accordo, ai sensi degli articoli 2, comma 1, lettera b) e 4, comma 1 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.281 tra il Governo, le Regioni e le provincie autonome di Trento e Bolzano, viene emanato un documento recante le “Linee guida nazionali per gli interventi assistiti con gli animali (IAA)”.<ref name="Linee"/>
 
 
 
==La scelta dell'asino come soggetto privilegiato delle TAA==
 
Nell’ambito delle TAA (terapie assistite dagli animali), gli asini entrano a pieno titolo tra gli animali adatti al lavoro terapeutico-relazionale. Un animale infatti che da subito regala accoglienza, calda protezione, sicurezza e affidabilità. Inoltre, le caratteristiche fisiche proprie dell'asino:taglia ridotta, pazienza, morbidezza al tatto, lentezza di movimento e tendenza ad andature monotone, consentono di entrare in comunicazione con il paziente attraverso il sistema asino-utente-operatore. Il ruolo di quest’ultimo è quello di facilitare la comunicazione e la conduzione dell'animale.
 
In passato per verificare la presenza di un’empatia tra l’uomo e l’asino è stato condotto un esperimento che ha coinvolto 176 bambini tra i nove e i dieci anni d’età, che non avevano mai avuto contatti con questa specie animale. L’esperienza consisteva nel fatto che i ragazzini dovessero comprendere gli stati emotivi dell’asino dopo che avessero ricevuto degli stimoli positivi e negativi. I risultati dimostrarono che, non solo i bambini compresero correttamente le emozioni dell’animale, ma inoltre provarono una forte empatia verso il dolore provato dall’asino. L’asino, è quindi adatto a tutti gli interventi assisti anche perché induce e una certa empatia.<ref name="Cantiello"/>
 
 
L’asino è particolarmente idoneo a tutti gli interventi di assistenza anche per le sue dimensioni fisiche, per il suo comportamento. Per quanto riguarda il primo aspetto, ciò che lo rende diverso dagli altri animali, utilizzati per le TAA, è la sua grandezza, che gli permette di offrire accoglienza e protezione. Inoltre il contatto diretto può avvenire non solo attraverso l’abbraccio da terra ma anche mediante la cavalcata, che può avvenire in diversi modi ( di pancia, di fianco). Ad esempio appoggiando tutto il corpo sulla schiena dell’animale fino ad avvolgere tutto il suo collo.<ref name="Cantiello"/> In questa posizione si ottiene un contatto fisico particolarmente stretto, attraverso il quale il paziente può sentire il calore dell’animale e il ritmo del suo respiro. Questa tipologia di relazione richiama le cure parentali in cui si era cullati, coccolati dalla mamma.
 
Un altro aspetto molto importante è appunto il comportamento di questo animale. L’asino è infatti poco irruente nei confronti dell’uomo, si avvicina a lui con curiosità, con prudenza e con delicatezza, senza invadere il suo territorio. Un’altra caratteristica molto importante è che rimane fermo, non scappa e questo aiuta il paziente ad avvicinarsi a lui con sicurezza e con tranquillità.
 
L’asino ha anche il pelo, che può essere toccato, accarezzato e queste azioni donano una sensazione di piacere. Toccare e ed essere toccati ricorda i nostri momenti di intimità con la figura di attaccamento e fisiologicamente ha una funzione tranquillizzante.(Montagu,1071).<ref name="Cantiello"/>
 
Infine questo animale possiede delle caratteristiche neoteniche, come grandezza degli occhi e della testa, che generano negli esseri umani una propensione a prendersi cura di lui.<ref name="Cure"/> (URL consultato il 27 Novembre 2016).</ref> Morris a questo proposito sostiene che: “ Molto probabilmente sono i meccanismi di memoria genetici a far sì che siano proprio gli animali-umani adulti ( non solo bambini) a prediligere forme neoteniche”.<ref name="Cantiello"/>
 
 
==Obiettivi terapeutici==
 
 
* Sviluppare capacità relazionali con l'animale tramite liguaggio non-verbale.<ref name="Cantiello">Cantiello,P., L’asino che cura. Prospettive di onoterapia. Roma. Carocci Faber. 2014</ref>
 
* Accedere al proprio mondo emotivo mediante il rapporto con l'animale.<ref name="Cantiello"/>
 
* Sviluppare consapevolezza di sè e dell'Altro.<ref name="Milonis">Eugenio Milonis, Un asino per amico, Milano, 2004, Lupetti.</ref>
 
* Accrescere la capacità di prendersi cura dell'Altro.<ref name="Cantiello"/>
 
* Sviluppare l'autonomia nelle scelte personali e nelle attività con l'animale<ref name="Milonis"/>
 
* Sviluppare capacità empatiche e di aiuto reciproco<ref name="Milonis"/>
 
* Migliorare le condizioni fisiche, psicologiche ed emotive degli assistiti<ref name="Cure">Cure-naturali.it, "Il mio terapeuta è un asino: Onoterapia". (URL consultato il 27 Novembre 2016).</ref>
* Ritrovare la propria dimensione affettiva tramite la relazione con l'asino.<ref name="Cantiello"/>
 
 
 
 
==Destinatari della terapia==
 
Le caratteristiche fisiche e caratteriali dell’asino lo rendono adatto per rivolgersi a soggetti che soffrono di [[disturbi della personalità]] e in generale a [[Cardiopatia|cardiopatici]] ed [[Ipertensione|ipertesi]], a persone diversamente abili, [[bambini]] ed [[anziani]], malati psichiatrici e [[tossicodipendenti]], detenuti, [[sieropositivi]], audiolesi, [[non vedenti]], persone con problemi di [[ansia]], [[Stress (medicina)| stress]], solitudine, accettazione e disarmonia emotiva.
 
 
Eugenio Milonis rivela inoltre che l’onoterapia è una metodologia importantissima e utilissima da rivolgere anche a bambini: [[Ipercinesia|ipercinetici]], [[Depressione|depressi]],[[Aggressività|aggressivi]], dipendenti, [[Bulimia|bulimici]] e [[Anoressia|anoressici]], con [[disturbo del sonno]], con[[disturbo dell’attenzione]], con [[disarmonia emotiva]], [[Sindrome di Down]], [[ritardo mentale]].<ref name="Milonis"/>
 
In tutte queste situazioni, la relazione con l’[[asino]] da la possibilità al soggetto di vivere delle esperienze, tattili, sensoriali, percettive ed emotive, molto significative, che stimoleranno il suo interesse e faciliteranno l’instaurazione di una relazione e una comunicazione, non necessariamente verbale.
 
Questo autore, infatti, sottolinea come la mancanza di un’adeguata comunicazione, o meglio una difficoltà nelle relazione affettiva, sia la causa principale dei disturbi precedentemente elencati.
 
Ad esempio, se un adulto dice ad un bambino: “Vieni che ti aiuto a mangiare” ma poi si tiene a debita distanza, per evitare che non lo sporchi o non gli sputi adesso, in realtà sta inviando un messaggio ambivalente. Cioè, a parole gli sta confermando che lo accetta, che lo vuole sostenere, ma il corpo, o più precisamente con il linguaggio non verbale, gli sta comunicando che lo rifiuta. E come sostiene Eugenio Milonis: “ Di fronte al doppio messaggio, il bambino entra in conflitto, non sa che fare. Non capisce cosa è buono e cosa è cattivo. Non può fidarsi. Si chiude. Si difende."<ref name="Milonis"/>
 
È opportuno quindi cercare di ricreare la fiducia e una comunicazione autentica, basata sulla chiarezza e sulla mancanza di ambiguità.
 
 
Perché allora l’onoterapia è considerata una metodologia adatta?
 
Sempre Eugenio Milonis afferma:“L’attività con l’asino aiuta a recuperare una comunicazione semplice, autentica profonda, basata sulla corporeità, sulla spontaneità e sul gioco.”<ref name="Milonis"/> Le risposte degli animali, infatti, sono sempre sincere, facili da comprendere ed univoche.
 
 
 
 
==Metodologia==
 
La [[terapia]] viene svolta all'interno dell'asineggio, ovvero il [[maneggio]] degli [[asini]]. Questo luogo è un ampio spazio che offre, però, notevoli garanzie di sicurezza. In questo ambiente, che offre una dimensione stimolante e creativa, le attività svolte, principalmente con l'animale stesso, sono sia individuali che di gruppo. Tutte le attività di gioco ed esercizio vengono organizzare e strutturate da un operatore, accompagnato, talvolta, da un assistente.
All'inizio della terapia è importante che l'asino e la persona, scelta per la terapia, si conoscano e si scelgano a vicenda, non è possibile forzare l'interazione o rendere l'animale un passivo oggetto di cura. Nei primo momenti in cui il bambino entra nel recinto è possibile notare come gli asini sfilino autonomamente di fronte ad esso ed in seguito si allontanino da lui placidamente ad eccezione, quasi sempre, di almeno uno, il quale appare più incuriosito e in cerca dell'interazione con quella specifica persona. Questo è definito il momento della scelta, nel quale il bambino si percepisce come accettato, dall'animale, per quello che è, comprese tutte le sue problematiche. Avviene dunque un'alchimia all'interno di questo incontro che porta entrambi i soggetti a creare un legame d'affetto reciproco. È una cosa che non può essere spiegata, ma solo vissuta.<ref name="Milonis"/>
 
Questo è uno dei molti motivi per cui viene scelto questo specifico animale, ovvero per la sua propensione ad instaurare relazioni anche con soggetti con problemi o con bambini molto piccoli.<ref>L. C. Ivaldi, M. Montanari, E. Righi, Invito all'Asino, Almayer Edizioni, 2005.</ref>
 
 
===Esercizi e giochi con l'asino===
 
Tutte le attività vengono organizzate tenendo conto delle [[risorse]], [[capacità]] e dei [[bisogni]] dei vari partecipanti. I progetti di cura prevedono: la conoscenza dell'animale tramite il tatto, valorizzando la mano come strumento di comunicazione e affetto, esercizi in serie e giochi che favoriscono [[linguaggio]], [[responsabilità]] e [[concentrazione]].
 
 
====Attività all'interno dell'asineggio====
 
 
*'''Attività individuali:''' Inizialmente le attività si svolgono "a terra". In questa fase sia l'animale che l'utente prendono contatto l'uno con l'altro, imparando a conoscersi, a conoscere segnali, movimenti e comportamenti l'uno dell'altro. E' importante non avere fretta, se necessario ripetere l'esercizio più volte, costruire la relazione e anche dare ad entrambi [[Teoria del rinforzio differenziale#Incentivazione positiva e negativa|rinforzi positivi]], verbali ("Bravo") per l'uno,e fisici (carezza o coccola per l'altro)laddove l'esercizio venga eseguito correttamente. Il primo incontro è una fase di [[conoscenza]], in cui l'operatore prensenta a l'utente l'animale, fornendogli informazioni quali il nome, l'età e gli aspetti caratteriali dell'animale. In una seconda fase si inzia a prendere contatto con l'animale attraverso l'utilizzo di una [[striglia]], per spazzolare il pelo dell'animale attraverso un movimento dall'alto verso il basso. Solo successivamente, l'utente prende effettivo contatto con l'animale accarezzando e toccando tutte le parti del corpo su indicazione dell'operatore. Una volta terminate queste operazioni di conoscenza si passa ad attività più concrete come: passeggiate insieme trainando l'animale con una corda, "muso a terra", salti, percorso ad ostacoli, ect... Solo dopo una conoscenza adeguata si può passare ad attività "in [[groppa]]", partendo da attività come quella chiamata da Milonis all'interno del suo saggio "Quanto pesi?" in cui l'utente pone le mani sul dorso dell'[[asino]] e solleva i piedi da terra facendogli sentire tutti il peso prima di montare in [[groppa]].<ref name="Milonis"/>
 
 
*'''Attività di gruppo''': Il lavoro di gruppo è molto importante perchè favorisce la partecipazione e la collaborazione di tutti gli utenti coinvolti. Queste attività risultano sempre molto coreografiche e favoriscono lo sviluppo di alcune capacità e competenze quali la coordinazione dei movimenti, percezione e consapevolezza di sè stessi, dell'Altro e dello spazio, capacità empatiche e relazionali. Alcuni esempi di attività possono essere: "Sorpasso" (attività a terra), nella quale i partecipanti, svolgendo un percorso prestabilito, devono superarsi l'un l'altro in modo da disporsi secondo l'ordine dato dall'operatore. "Volta"(attività a terra), durante il quel al segnale dell'operatore tutti gli utenti devono tracciare un cerchio completo tornando al punto di partenza. "Senza mani" (attività di gruppo) in cui mentre un compagno a terra fa camminare l'asinello, chi è seduto sul dorso dell'animale spalanca le braccia e rimane in equilibrio durante la passeggiata.<ref name="Milonis"/>
 
 
====Attività all'esterno====
 
Le attività all'esterno dell'asineggio prevedono passeggiate [[individuali]] o di [[gruppo]] lungo un percorso, generalmente, situato nei dintorni del Centro di Onoterapia e avente forma ad anello. Il percorso è comunque controllato e sicuro, in modo da dare agli utenti uno spazio in cui sperimentare la loro [[autonomia]] e [[libertà]] in sicurezza. Il poter passeggiare all'esterno dell'asineggio sviluppa, inoltre, nei partecipanti un senso di [responsabilità]] per sè stessi e per l'[[animale]] ed è un buon momento di condivisione di esperienze anche con amici, parenti e chiunque voglia partecipare all'escursione.<ref name="Milonis"/>
 
 
===Il ruolo dell'operatore===
 
 
L'operatore di onoterapia è una figura che possiede una adeguata formazione sulle caratteristiche dell'animale, sulla [[metodologia]] terapeutica e sul rapporto di relazione a tre.<ref name="Milonis"/>
 
Gli operatori possiedono una [[formazione]] specifica sugli interventi di IAA (Interventi Assisititi Animali), i quali hanno valenza, secondo il documento relativo alle Linee Guida Nazionali sull'argomento, "terapeutica, riabilitativa, educativa e ludico-ricreativa e comprendono tre ambiti di intervento: Terapie Assistite con Animali (TAA), Educazione Assistita con Animali (EAA) e Attività Assistite con Animali (AAA)."<ref name="Linee">Presidenza del Consiglio dei Ministri, Allegato "Interventi Assistiti con Animali-Linee Guida Nazionali", 25 marzo 2015, http://www.lacittadegliasini.it/wp-content/uploads/2015/04/LINEE-GUIDA-NAZIONALI_25-3-15.pdf (URL consultato il 3 dicembre 2016)</ref>
 
 
Il ruolo dell'operatore è fondamentale durante tutta la durata dell'intervento. Il primo compito da svolgere è quello dell'[[accoglienza]] della persona e della famiglia. L'approccio con quest'ultima non è da sottovalutare poichè determina lo sviluppo successivo di tutto il rapporto.
 
L'operatore si deve mostrare dunque accogliente, sensibile e non giudicante.Soprattutto si deve mostrare aperto e attento alle richieste della famiglia.
 
Nella seconda fase, dove l'utente entra il relazione con l'animale, egli assume il ruolo di mediatore. Deve dare tutte le informazioni e raccomandazioni all'utente per far sì che si possano evitare situazioni spiacevoli, che si incrini il rapporto tra utente e asino e di conseguenza che vengano compromessi i risultati di tutto l'intervento educativo.
L'operatore deve rappresentare per l'utente un punto di riferimento, fungere da facilitatore per la relazione e intervenire laddove sia necessario, ma, al tempo stesso, non deve essere troppo invadente e deve lasciare che l'utente sia "in condizione di compiere il proprio percorso ed essere autonomo nelle attività."<ref name="Milonis"/>
 
 
==Enti italiani specializzati==
 
 
===Campagna===
 
* [http://www.fattorialacinta.it/ Centro di didattica e ricerca zooantropologica "La Cinta"] (Contrada San Vitale, [[Benevento]])
 
 
===Emilia-Romagna===
 
* [http://www.hippo-smile.com/ Hippo-smile] ( Castel San Pietro Terme, [[Bologna]])
 
* [http://www.onoterapia.org Centro di Onoterapia "Nella fattoria di Gaia"] (San Giorgio di Piano, [[Bologna]])
 
* [http://www.nuovaterraviva.org/ Associazione "TerraViva"] ([[Ferrara]])
 
*[http://www.aria-aperta.it/ Aria aperta] (Gombola, [[Modena]])
 
 
===Friuli Venezia Giulia===
 
* [http://www.amiciditoto.fvg.it/ Associazione amici di Totò] ([[Udine]] , [[Pordenone]])
 
 
===Lazio===
 
* [http://www.antasonlus.org/ Associazione "ANTAS"] ([[Roma]])
 
* [http://www.iltetto.org/progetti-e-attivita-2/il-tetto-degli-asini/ Associazione il tetto degli asini] [[Roma]])
 
* [http://www.sanraffaele.it/contenuti/reparti/198/onoterapia-la-riabilitazione-con-l-asino Villa Buon Respiro] ( San Raffaele di Viterbo, [[Viterbo]]
 
* L'auriga ([[Roma]])
 
 
===Lombardia===
 
* [http://www.centroter…uticolasilvienne.it/ Centro Terapeutico "la Silvienne"] ( Cermenate, [[Como]])
 
*[http://www.apassodasino.org/ A passo d'asino ONLUS ] ([[Milano]])
 
 
===Toscana===
 
* [http://www.onoterapia.eu/ Centro Terapeutico "A spasso con ciuchino"] (Tavarnelle Val di Pesa, [[Firenze]])
 
 
===Trentino-Alto Adige===
 
* [http://www.unasinoperamico.it/ Un asino per amico] ( località Lochere, [[Trento]])
 
 
===Umbria===
 
* [http://www.fratelloasino.com/ Centro di Cura e Relax "Fratello Asino"] (Collestrada, [[Perugia]])
 
* [http://www.coopsocpiccolocarro.it Cooperativa sociale piccolo carro] ( [[Assisi]])
 
 
===Veneto===
 
* [http://www.lacittadegliasini.it/ Centro Terapeutico "La città degl'asini"] (Polverara, [[Padova]])
 
* [[terradegliasini.it/|Terra degli asini]]( Mestrino, [[Padova]])
 
 
 
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
* Eugenio Milonis, Io e gli asini. Attività di mediazione con l’asino, Lupetti, 2010, ISBN 978-88-95962-55-9.
* Patrizia Reinger Cantiello, L'asino che cura. Prospettive di onoterapia, Roma, Carocci, 2009, ISBN 978-88-7466-566-2.
* Alberto Pellai e Antonio Ferrara, Un asino per amico, Saronno, Monti, 2007, ISBN 978-88-8477-146-9.
* Eugenio Milonis, Un asino per amico. Onoterapia ovvero attività assistita con l'asino, Milano, Lupetti, 2004, ISBN 88-8391-110-5.
* Silvia Allegri, Il raglio magico. Divagazioni intorno alla figura di un animale frainteso, Osiride, 2012, ISBN 88-7498-180-5.
* Boris Levinson, Dog as Co-Therapist, 1962.
* L. C. Ivaldi, M. Montanari, E. Righi, Invito all'Asino, Almayer Edizioni, 2005.
 
==Sitografia==
 
* http://www.cure-naturali.it/pet-therapy/2658/onoterapia-caratteristiche-e-benefici/6064/ ultima consultazione 27 Novembre 2016.
 
* http://www.centroter…uticolasilvienne.it/ ultima cosultazione 28 Novembre 2016
 
* http://www.onoterapia.eu/ ultima cosultazione 28 Novembre 2016
 
* http://www.fratelloasino.com/ ultima cosultazione 28 Novembre 2016
 
* http://www.lacittadegliasini.it/ ultima cosultazione 28 Novembre 2016
 
* http://www.onoterapia.org ultima cosultazione 28 Novembre 2016
 
* http://www.nuovaterraviva.org ultima cosultazione 28 Novembre 2016
 
* http://www.antasonlus.org ultima cosultazione 28 Novembre 2016
 
* http://www.fattorialacinta.it/ ultima consultazione 04 dicembre 2016
 
* http://www.cure-naturali.it/pet-therapy/2658/onoterapia-caratteristiche-e-benefici/6064/ ultima consultazione 27 Novembre 2016.
 
* http://www.sanraffaele.it/contenuti/reparti/198/onoterapia-la-riabilitazione-con-l-asino
 
* http://www.lacittadegliasini.it/wp-content/uploads/2015/04/LINEE-GUIDA-NAZIONALI_25-3-15.pdf (URL consultato il 3 dicembre 2016)
 
* www.apassodasino.org/
 
* www.aria-aperta.it/
 
* www.iltetto.org/progetti-e-attivita-2/il-tetto-degli-asini/
 
* www.unasinoperamico.it/
 
* www.coopsocpiccolocarro.it
 
* www.amiciditoto.fvg.it/
 
* terradegliasini.it/
 
==Voci correlate==
 
* [[Pet therapy]]
 
* [[Fattoria Didattica]]
 
* [[Ippoterapia]]
 
* [[Riabilitazione equestre]]
 
* [[Escursione someggiata]]
 
* [[Equus asinus]]
 
==Collegamenti esterni==