Talebani e Morlupo: differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
{{NN|religione|marzo 2011}}
|Nome = Morlupo
|Panorama = Morlupo Paese Aprile 20070176.JPG
|Didascalia =
|Bandiera =
|Voce bandiera =
|Stemma = Morlupo-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lazio
|Divisione amm grado 2 = Roma
|Amministratore locale = Ettore Iacomussi
|Partito = [[lista civica]] "Il Girasole"
|Data elezione = 10/06/2018
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Abitanti = 8679
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 novembre 2017.
|Aggiornamento abitanti = 30-11-2017
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Capena]], [[Castelnuovo di Porto]], [[Magliano Romano]], [[Rignano Flaminio]]
|Zona sismica = 3A
|Gradi giorno = 1831
|Nome abitanti = morlupesi
|Patrono = [[Assunzione di Maria|Maria Assunta]]
|Festivo = 15 agosto
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Morlupo (province of Rome, region Lazio, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Morlupo nella provincia di Roma
|Diffusività =
}}
 
'''Morlupo''' (''Morlopu'' nel dialetto locale) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 8.679 abitanti della [[Città metropolitana di Roma Capitale]] nel [[Lazio]].
[[File:Flag of Taliban.svg|thumb|[[Bandiera dei talebani]] usata tra il 1997 e il 2001.<br />La scritta, in [[lingua araba|arabo]], riporta il ''[[tawhid|tawḥīd]]''.]]
 
== Geografia fisica ==
Il termine '''talebani''' (in [[lingua pashto|Pashto]] e in [[Lingua persiana|farsi]] <span style="font-size: 120%;">طالبان</span>, ''ṭālebān'', plurale di ''ṭāleb'', ossia "studenti/studente") indica gli studenti delle [[madrasa|scuole]] [[Corano|coraniche]] in area iranica, incaricati della prima alfabetizzazione, basata su [[Testi sacri#Islam|testi sacri islamici]]. Il nome ha assunto notorietà a causa dell'improprio uso del termine da parte dei mezzi di comunicazione di massa per indicare la popolazione [[Fondamentalismo islamico|di orientamento religioso fondamentalista]] presente in [[Afghanistan]] e nel confinante [[Pakistan]].
===Territorio===
Il paese si trova lungo la [[Strada statale 3 Via Flaminia]], tra il 30º e 31º chilometro. Un particolare curioso è che Morlupo si trova all'esatto Nord geografico di [[Roma]] in quanto le loro [[Longitudine|Longitudini]] coincidono esattamente (12° 30′ 0′′ Est), venendosi quindi Morlupo a trovare a +15' di grado di [[Latitudine]] a Nord rispetto a Roma. La parte più antica del paese (rione Mazzocca) si è sviluppata su un'altura dominante il [[Tevere]], sul luogo ove era situata in epoca romana la "''statio Ad Vigesimum''", cioè la [[mansio]] del XX miglio dell'antica [[via Flaminia]], ed è costituita da un terrazzo roccioso di tufo a forma di ferro di cavallo, cinto da rupi a strapiombo sulla valle.
 
==== Geologia ====
Sviluppatisi come movimento politico e militare per la difesa dell'[[Afghanistan]] nella guerriglia successiva al crollo del regime [[Unione Sovietica|sovietico]], i talebani sono noti per essersi fatti portatori dell'ideale politico-religioso che vorrebbe recuperare tutto il portato culturale, sociale, giuridico ed economico dell'[[Islam]] per costituire un [[Emirato]]. Dopo una sanguinosa guerra civile che li ha visti prevalere su [[Tagikistan|Tagiki]] ed [[Uzbekistan|Uzbeki]], essi hanno governato su gran parte dell'Afghanistan (escluse le regioni più a occidente e a settentrione) dal [[1996]] al [[2001]], ricevendo un riconoscimento diplomatico solo da parte di tre nazioni: [[Emirati Arabi Uniti]], [[Pakistan]] e [[Arabia Saudita]].
L'aspetto geolitologico e morfologico che caratterizza l'intera regione a nord-ovest di Roma, è rappresentato dall'attività vulcanica dell'apparato [[Vulcano Sabatino|Sabatino]] (detto distretto vulcanico Sabatino). Nel corso del [[Pleistocene]] si sono succedute a più riprese intense manifestazioni vulcaniche esplosive ed effusive da parte di diverse bocche crateriche, le quali hanno dato origine a diversi prodotti piroclastici e lavici. Lungo la valle del Tevere ed in corrispondenza delle incisioni dei corsi d'acqua minori affiorano invece terreni sedimentari, sia di ambiente marino che continentale. In generale i termini affioranti del territorio di Morlupo si possono ricondurre a tre unita geolitologiche:
* alluvioni attuali;
* vulcaniti Sabatine;
* formazioni sedimentarie terrigene.
 
La prima unità, più recente, si riscontra lungo le zone di fondovalle alluvionale e pertanto in corrispondenza dei maggiori corsi d'acqua. I depositi alluvionali sono in prevalenza limo-sabbiosi e limo-argillosi ad elevato contenuto organico.
I membri più influenti, tra cui il mullā [[Mohammed Omar]], capo religioso del movimento, erano ''[[ʿulamāʾ]]'' (studiosi religiosi islamici). Ostili ad adattare la loro patria alle società più moderne del pianeta, essi respinsero ogni tentativo di interpretazione che non fosse inquadrato nella più conservatrice tradizione spirituale e culturale del pensiero islamico, adottando un atteggiamento repressivo nei confronti degli oppositori.
 
L'unita vulcanica Sabatina comprende termini sia tufaceo-ignimbritici che lavici, alquanto differenziati per composizione, chimica, addensamento, cementazione e fatturazione. Le singole formazioni che hanno interessato la zona di Morlupo sono:
== Ascesa al potere ==
*''tufi stratificati de La Storta'' lapillosi ed a tratti pomicei;
Dopo la caduta nel [[1992]] della [[Repubblica Democratica dell'Afghanistan]] appoggiata dai sovietici, l'Afghanistan piombò in una lunga [[guerra civile]] tra i vari combattenti della resistenza islamica (''[[mujaheddin]]''). I talebani emersero come una forza armata in grado di portare il loro ordine in un paese devastato economicamente. Eliminarono i numerosi pagamenti che erano richiesti dai vari ''signori della guerra'' e imposero con la forza una tregua richiamandosi ai valori dell'[[Islam]], riducendo certamente i combattimenti tra le varie fazioni in lotta con l'eliminazione di altri gruppi combattenti che non si allineavano.
*''tufi stratificati varicolore di Sacrofano'' più o meno semilitoidi (peperini);
*''tufo di Castelnuovo'' scoriaceo e con elementi pomicei, di colore grigio;
*''trachite di Morlupo'' deposito lavico bolloso grigio, di limitata ampiezza e spessore;
*''tufo giallo della via Tiberina'' coriaceo e con leucite;
*''tufo di Riano'' grigio chiaro, compatto.
La terza unita è costituita da sedimenti di ambiente continentale, deposti in facies salmastre e fluvio-lacustri nel Pleistocene inferiore (Siciliano-Calabriano). È una formazione argillosa a cui fanno seguito in continuità stratigrafica, le argille marnose plioceniche di ambiente marino. Quest'ultima formazione rappresenta il riferimento basale di tutta la regione per la circolazione delle acque sotterranee in virtù ella propria impermeabilità, dello spessore e della notevole estensione areale.
 
[[File:Morlupo territorio.png|thumb|upright=1.3|Cartina Comuni della Provincia di Roma]]
I talebani godettero di notevole supporto da parte degli [[Afghanistan|afgani]] di etnia [[pashtun]] e dei [[Pakistan]]i.<br />
Secondo Ahmed Rashid la ragione andrebbe individuata nell'appoggio che i talebani avevano fornito alla ''lobby'' pakistana dei trasportatori. Finita la guerra con i [[Unione Sovietica|sovietici]], emissari pakistani si recarono in Afghanistan per riattivare i collegamenti automobilistici tra il Pakistan e le ex [[URSS|repubbliche sovietiche]]. Il tragitto tradizionale che attraversa l'Afghanistan a nord si rivelò impraticabile a causa della guerra civile e nessuna delle parti voleva che ai nemici giungessero soldi dai Pakistani. Così i Pakistani offrirono ai talebani, che controllavano il sud del paese, denaro e appoggi per transitare attraverso i territori da loro controllati. I talebani accettarono e usarono quegli aiuti per conquistare poco per volta il paese.
 
==== Idrografia ====
Gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] sperarono inizialmente che i talebani potessero spingere i signori della guerra a risolvere le loro divergenze e scelsero una politica di non intervento. Benché l'ideologia dei talebani fosse chiaramente radicale, tale da alienare loro simpatie e appoggi, diversi osservatori inizialmente considerarono l'entrata sulla scena politica e militare dei talebani come uno sviluppo potenzialmente molto positivo.
Per quanto concerne l'[[idrografia]] di superficie bisogna considerare che l'intero territorio comunale è caratterizzato da un andamento morfologico collinare in cui si riscontrano numerosi corsi d'acqua dotati di ben sviluppato sistema affluentizio.
Fra questi, nella zona nord della ''collina di San Sebastiano'', si citano il ''Fosso della Fontanella'', che si sviluppa da due sub affluenti di cui detta collina funge da [[spartiacque]], che si immette nel ''Fosso di San Martino'', che è affluente a sua volta del ''Fosso di Vallelunga''. Tali corsi d'acqua fanno parte del sistema idrologico del bacino imbrifero del ''Fosso di Leprignano'', affluente di destra del Fiume Tevere.
 
==== Sismicità ====
{{citazione necessaria|Si dice (senza possibilità di riscontri autorevoli) che nella primavera del [[1994]], venendo a conoscenza del rapimento e dello stupro di due ragazze a un posto di blocco dei ''[[signori della guerra]]'' nel villaggio di Sang Hesar, vicino a [[Kandahar (città)|Kandahar]], il locale [[mullā]] [[Mohammed Omar|Muhammad ‘Omar]], un veterano della fazione dei ''mujaheddin'' definita ''[[Harakat-i Inqilab-i Islami|Ḥarakat-i Inqilāb Islāmī]]'' (Movimento della Rivoluzione Islamica), organizzasse trenta ''taleban'' in un gruppo di combattimento e con esso avesse salvato le ragazze facendo impiccare il comandante della banda armata. Dopo questo incidente, i servizi di questi combattenti pii e religiosi vennero sempre più richiesti dai contadini, afflitti dai soprusi dei ''signori della guerra''.}}
Sulla base della classificazione delle aree sismiche ([[decreto ministeriale|D.M.]]) del 03/03/1975 e successivi aggiornamenti) risulta che il territorio del comune di Morlupo non sia a rischio sismico. Nell'ambito della porzione settentrionale della provincia romana non si sono mai verificati, in tempi storici, eventi sismici di notevole entità, né, tantomeno, si sono avuti risentimenti considerevoli dei sismi avvenuti nelle aree circostanti; da citare in tal senso il sisma di [[Rignano Flaminio]] del 20/01/1968 (III grado [[scala Mercalli]]) e di Roma del 02/08/1964 (V grado scala Mercalli). Dall'esame della Carta Sismica redatta dal [[Consiglio Nazionale delle Ricerche|CNR]] risulta infatti che tutto il territorio di Morlupo può essere considerati asismico in quanto interessato da fenomeni di intensità sismica inferiore al VI grado della scala Mercalli.
 
===Clima===
A seguito di questo evento, Omar scappò nella vicina provincia del [[Belucistan (Pakistan)|Belucistan]], in [[Pakistan]], dalla quale tornò nell'autunno del 1994, apparentemente con una milizia ben armata e ben finanziata di 1.500 talebani, che avrebbe fornito protezione a un convoglio pakistano che trasportava merci via terra in [[Turkmenistan]]. Comunque, molti rapporti suggeriscono che il convoglio fosse in realtà carico di combattenti pakistani che si fingevano talebani, e che i talebani avessero ottenuto un considerevole rifornimento di armamenti, usufruendo di addestramento militare e aiuti economici da parte dei Pakistani.
Dati registrati dalla [[stazione meteorologica]] di Morlupo (250&nbsp;m [[s.l.m.]]) attiva dall'anno 2006:<ref>Stazione meteorologica di Morlupo: http://www.meteomorlupo.it</ref>
 
{{ClimaAnnuale
Dopo aver preso il potere a Kandahar e nei suoi dintorni, attraverso una combinazione di vittorie militari e diplomatiche, i talebani attaccarono e infine sconfissero le forze di [[Ismail Khan|Ismāʿīl Khān]] (un ''signore della guerra'') nell'ovest dell'Afghanistan, catturando [[Herat]] il 5 settembre [[1995]]. Quello stesso inverno i talebani cinsero d'assedio la capitale [[Kabul]], bersagliandola con razzi e bloccando le vie d'accesso. Nel marzo 1996 gli avversari dei talebani, il presidente afgano [[Burhanuddin Rabbani]] e [[Gulbuddin Hekmatyar]], smisero di combattersi e formarono una nuova alleanza anti-talebana.
| nome = MORLUPO<br /><small>([[2006]]-[[2014]])</small>
Ma il 26 settembre abbandonarono Kabul e si ritirarono a nord, permettendo ai talebani di occupare la sede del governo e di fondare l'[[Emirato Islamico dell'Afghanistan]].
| tempmax01 = 10.3
| tempmax02 = 11.2
| tempmax03 = 14.9
| tempmax04 = 19.5
| tempmax05 = 23.4
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| tempmin12 = 3.7
}}
 
==Origini del nome==
Il 27 settembre [[1996]] i talebani compirono l'esecuzione di [[Mohammad Najibullah]], ultimo presidente della [[Repubblica Democratica dell'Afghanistan]], e del fratello [[Shahpur Ahmadzi]]; dopo averli prelevati dall'edificio delle [[Nazioni Unite]], dove erano rifugiati dal [[1992]] e senza incontrare resistenza da parte dei caschi blu, vennero mutilati, torturati e trascinati con una jeep attorno al palazzo presidenziale, Najibullah venne finito con un colpo di pistola alla testa mentre il fratello invece venne strangolato; infine i due cadaveri vennero esposti nei pressi del palazzo dell'ONU a [[Kabul]].<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1996/settembre/28/Ora_Kabul_comanda_solo_Corano_co_0_96092812568.shtml "Ora a Kabul comanda solo il Corano"]</ref>
Una delle ipotesi più accreditate sull'origine del nome di Morlupo è riportata dallo storico dell'Agro romano [[Nicola Maria Nicolai|Nicolai]]<ref>Mons. Nicola Maria Nicolai (1756-1833) fu presidente della Pontificia Accademia Romana di Archeologia dal 1817 al 1832 e presidente dell'[[Accademia dei Lincei]].</ref> che in un suo libro riprende quanto già indicato da Eschinardi in ''Descrizione di Roma e dell'Agro Romano'' e cioè che:
{{citazione|''Il territorio di Morlupo (...) si crede un'antica colonia di soldati detti ''Martis Rapaces Lupi'', dal qual nome si vuole che in compendio si sia poi detto quel luogo ''Mar Lupi'', e poi Morlupo.''<ref>{{cita libro|autore=Nicola Maria Nicolai|titolo=Memorie, leggi ed osservazioni sulle campagne e sull'annona di Roma |città=Roma|anno=1803|editore=Stamperia Pagliarini}}</ref>
}}
Peraltro il motto ''Martis rapaces lupi'', cioè - i lupi rapaci (del dio) Marte -, è contenuto nella blasonatura dello stemma del comune.
 
Queste ipotesi sono successivamente riprese dal [[Antonio Nibby|Nibby]] che le reputa plausibili e da [[Gaetano Moroni]] nel suo ''Dizionario di Erudizione''<ref>{{cita libro|autore=Gaetano Moroni|titolo=Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni|città=Venezia|anno=1852|editore=Tipografia emiliana}}</ref>
Il 20 maggio [[1997]], i due generali fratelli, Abdul Malik Pehlawan e Mohammed Pehlawan, si ribellarono al ''signore della guerra'' [[Uzbekistan|uzbeko]] [[Rashid Dostum]] e formarono un'alleanza con i talebani. Tre giorni dopo, Dostum abbandonò gran parte del suo esercito e fuggì dalla sua base a [[Mazar-i Sharif]], riparando in [[Uzbekistan]]. Il 25 maggio le forze talebane, assieme a quelle dei generali ammutinati, entrarono nella indifesa Mazar-i Sharīf. Lo stesso giorno il Pakistan riconobbe i talebani come rappresentanti del governo dell'Afghanistan, seguito il giorno dopo dall'Arabia Saudita. Il 27 maggio scoppiarono feroci combattimenti di strada tra i talebani e le forze di Abdul Malik Pehlawan. I talebani, non abituati alla guerriglia urbana, vennero sconfitti pesantemente e a migliaia persero la vita in battaglia o nelle esecuzioni di massa che seguirono.
 
==Storia==
L'8 agosto [[1998]], i talebani riconquistarono Mazar-i Sharif. Il 20 agosto, gli Stati Uniti lanciarono [[Missile da crociera|missili da crociera]] (Cruise) su quattro siti in [[Afghanistan]], tutti nei pressi di [[Khost]]. Questi siti ne comprendevano uno diretto da [[Osama bin Laden]], il capo di [[Al-Qaida|al-Qāʿida]], che era accusato di aver diretto gli [[Attentati alle ambasciate statunitensi del 1998|attentati del 7 agosto]] alle ambasciate statunitensi in Africa ([[Kenya]] e [[Tanzania]]).
===Le origini===
 
Le origini di Morlupo sono collegate alla storia dei [[Capenati]], fiorente popolazione italica che prosperava nel Lazio (Latium) prima dell'avvento di Roma. I Capenati avevano una propria lingua, simile al latino, affine all'etrusco e con influenze sabine.
L'emirato venne riconosciuto da Pakistan, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita. Esso controllava tutto l'[[Afghanistan]] ad eccezione di piccole regioni a nord-est che erano in mano alla cosiddetta [[Fronte islamico unito per la salvezza dell'Afghanistan|Alleanza del Nord]]. Gran parte del resto del mondo e le [[Nazioni Unite]] continuarono a riconoscere [[Burhanuddin Rabbani|Rabbani]] come legittimo capo di Stato dell'[[Afghanistan]], anche se veniva generalmente riconosciuto che egli non aveva in realtà alcun potere sulla nazione.
Il territorio dei Capenati (''Ager Capenas'') si estendeva lungo la riva destra del Tevere, confinava a nord con quello dei Falisci, a est con il Tevere e i Sabini, e a sud ovest con il territorio etrusco di Veio. Comprendeva gli attuali comuni di: [[Capena]], Civitella San Paolo, Fiano Romano, Nazzano, Ponzano Romano, Filacciano, Torrita Tiberina, Rignano Flaminio, Sant'Oreste, Castelnuovo di Porto, Morlupo e Riano
 
I ritrovamenti avvenuti nel "Forum Morolupum" di alcune catacombe cristiane risalenti al IV-V secolo dimostrano che la zona era già in quei tempi abitata o comunque vi erano presenti almeno dei nuclei rurali e piccole fattorie agricole, di fede cristiana, che sorgevano nel territorio di Monte la Guardia (attuale Morlupo Stazione), di Fontana Vecchia, Sterpareti e Fornelli.
I talebani ricevettero aiuto dall'Arabia Saudita e dal Pakistan, comprendente supporto logistico ed umanitario, durante la loro ascesa al potere: un impegno che continuò anche nelle fasi successive. Si stima che 2 milioni di dollari annui provennero dalla principale organizzazione di beneficenza saudita, e vennero dedicati al sovvenzionamento di due università e di sei cliniche, e all'assistenza di 4.000 orfani. Il Re saudita [[Fahd dell'Arabia Saudita|Re Fahd]] inviò un carico annuale di doni. Le relazioni con l'[[Iran]] furono molto cattive a causa delle forti politiche anti-[[Sciismo|sciite]] dei [[sunniti]] talebani.
 
Una presenza più consistente, che si può in effetti considerare come la vera origine dell'abitato, si può far risalire alla metà del [[IX secolo]] ad opera di profughi e coloni scampati alle distruzioni ed ai saccheggi di Monte la Guardia e delle fattorie della zona, avvenuti in Italia centrale tra l'[[850]] e il [[900]] d.C. a seguito delle incursioni di [[Saraceni]] e [[Magiari|Ungari]]. Questi profughi, dopo aver ceduto le loro terre alla Chiesa in cambio di protezione e assistenza, si rifugiarono in un borgo abbandonato e quasi inaccessibile che corrisponde all'attuale borgo medioevale morlupese della Mazzocca, che essendo situato su uno sperone roccioso circondato da tre lati da alti dirupi risultava più facilmente difendibile.
== Ideologia talebana e sue applicazioni ==
=== Cultura religiosa ===
Il pensiero dei talebani è stato descritto come «un'innovativa combinazione di [[Shari'a]] e [[Pashtunwali]]», il codice d'onore delle genti [[pashtun]]. Esso s'ispirerebbe all'interpretazione dell'[[Islam]] della corrente [[Sunnismo|sunnita]] [[Deobandi]], che enfatizza la solidarietà, l'austerità e la famiglia (gestita dagli uomini). Tale ideologia è portata avanti anche dai membri dell'organizzazione fondamentalista pakistana [[Jami'at Ulema-yi Islam]] (JUI) e da gruppi ad essa associati. Altre importanti influenze per i talebani sono altresì quella dal movimento islamico [[Wahhabismo|wahhabita]],<ref>L'affermazione, seppure diffusa, non è assolutamente condivisa nell'ambiente religioso di riferimento (deobandi), dato il carattere estremistico della dottrina wahhabita</ref> cui aderiscono i loro finanziatori sauditi, e quella del [[Gihadismo|jihadismo]] e del [[panislamismo]] dell'antico alleato militare, [[Osama bin Laden]].<ref>Questa affermazione è spesso citata funzionalmente alla giustificazione dell'intervento militare. Non vi sono infatti prove documentali che il movimento talebano sia interessato ad azioni esterne all'Afghanistan o al Pakistan. L'ideologia panislamista, presente nel movimento di Osama bin Laden è, alle evidenze dei fatti, assente nel movimento talebano.</ref> L'ideologia talebana si distingue dall'[[Islam]] praticato dai [[mujaheddin]] reduci dalla guerra anti-sovietica, essendo costoro maggiormente legati al misticismo [[sufi]] di tipo [[Naqshbandiyya|naqshbandi]] e a un'interpretazione tradizionalista del [[Corano]].
 
===Il periodo medioevale===
Come i [[wahhabismo|wahhabiti]] e i [[deobandi]], infatti, anche i talebani avversano ferocemente l'[[sciismo|Islam sciita]], al punto da dichiarare ufficialmente gli [[Sciismo|sciiti]] [[hazara|afghani di etnia hazara]] (di ceppo mongolo e che costituiscono circa il 10% della popolazione) non musulmani. Tale deriva ideologica ha trovato varie conferme in tutto il mondo islamico che si rifà alle teorie dell'[[Islam]] più [[integralismo islamico|integralista]], i cui ''dotti'' emettono ''[[fatwā]]'' in cui gli [[sciismo|sciiti]] sono considerati ''[[Kafir|kuffār]]'' (''miscredenti'', di cui è teoricamente legittimo ''versare il sangue'').
La Chiesa, diventata così proprietaria delle terre costituenti il "vicus della mazzocca" e le terre "ad vicesimum" della Flaminia (zona del Monte la Guardia) le assegnava ([[Papa Giovanni VIII]]) al conte Giovanni di Leone. Questi fece costruire la chiesa di S. Giovanni Battista ove fu sepolto il 16 luglio 898. In seguito il territorio fu assegnato ai monaci benedettini di S. Paolo fuori le mura di Roma, che lo tennero fino al pontificato di [[Papa Niccolò III]] (al secolo Giovanni Gaetano [[Orsini]]) appartenente all'Ordine di San Benedetto, che fu papa dal 1277 al 1280.
 
Sotto il pontificato di Nicolò III il castello di Morlupo fu ceduto al Conte Gentile di Bertoldo Orsini il cui figlio Romano lo assegnava nel 1293 in dote alla moglie Anastasia di Guido di Monfort. In quel tempo la popolazione castellana era di circa 650 anime come si deduce dai registri delle tasse dell'epoca.
Nonostante le somiglianze con il pensiero wahhabita, però, i talebani non rinnegano le pratiche tradizionali popolari (ad eccezione della nota vicenda dei [[Buddha di Bamiyan]], distrutti con l'esplosivo in quanto (ufficialmente) forme di [[idolatria]], anche se non più oggetto di culto da lungo tempo): non distruggono le tombe dei ''[[pir (sufismo)|pir]]''<ref>Letteralmente la parola [[Lingua persiana|persiana]] significa ''vecchio'', ed è quindi equivalente all'arabo ''[[shaykh]]'', ma il termine è usato - come il turco ''dede'' (nonno) - per indicare uomini ritenuti venerabili sotto un profilo religioso, in special modo legati al pensiero [[sufismo|sufi]].</ref> e riconoscono i sogni come mezzo di rivelazioni.
 
Nel 1423, sotto il [[Papa Martino V]], durante le lotte fra i Capitani di Ventura [[Braccio da Montone]] e [[Muzio Attendolo]] detto Sforza, il paese fu posto sotto assedio in quanto diventato rifugio del ribelle Nicola Orsini di Bertoldo. Dopo averlo occupato con le truppe a lui fedeli Martino V fece distruggere il castello nel 1425.
Con la loro salita al potere in [[Afghanistan]], i talebani hanno generato una nuova forma di [[integralismo islamico|radicalismo]] islamico che si è diffusa rapidamente anche oltreconfine, soprattutto in [[Pakistan]]. Dal 1998-99, infatti, si sono propagati anche nella cintura [[pashtun]] e nel [[Kashmir]] pakistano numerosi gruppi di ispirazione talebana, che proibiscono la visione di [[film]] e [[televisione]] ed obbligano la popolazione a cambiare abbigliamento e stile di vita, conformandosi a quelli talebani di estrazione [[pashtun]].
 
Riabilitata la popolazione, il castello di Morlupo "inhabitatum" passò nel 1426 alla [[Colonna (famiglia)|famiglia Colonna]] per 10&nbsp;000 fiorini d'oro. Nel 1432 Gentile Orsini, fratello del ribelle Nicola recuperava Morlupo e Monte La Guardia. Negli anni successivi vi furono varie lotte fra i Colonna e gli Orsini in cui fu teatro la zona di Morlupo detta "bastione di Monte La Guardia", ma il territorio resto comunque agli Orsini.
Alcune fra le numerose critiche al regime talebano, dopo l'applicazione di tali norme in gran parte dell'[[Afghanistan]] a partire dal 1996, riguardavano proprio il fatto che la maggior parte degli afghani non appartenesse all'etnia pashtun, di ceppo [[Indoeuropei|indoeuropeo]].
 
Nel 1463, [[Papa Pio II]] concedeva al Popolo di Morlupo, la grazia sul debito del sale arretrato e la riduzione delle imposte. Il Conte di Pitigliano Nicolò III Orsini nel 1468 promulgò un nuovo Statuto di Morlupo e perorò nel 1494 la fondazione del convento francescano di S. Maria Seconda, incorporando l'antico romitorio dei [[Ordine dei frati Clareni|frati Clareni]].
=== Politica interna ===
I talebani possono essere visti come anti-[[Nazionalismo|nazionalisti]] (per l'assenza di un vero e proprio capo di Stato politico), ma anche come ultra-nazionalisti, nei confronti della ''nazione [[Pashtun]]''. Secondo il giornalista Ahmed Rashid, almeno nei primi anni di esistenza, essi hanno seguito l'interpretazione coranica [[deobandi]] anti-nazionalista, ostile alla struttura sociale di tipo feudale delle [[tribù]] [[pashtun]], messa in pratica rimuovendo dalle loro cariche i leader tradizionali. Come riportato da Ali A. Jalali e Lester W. Grau, proprio per questi motivi i talebani «ricevettero un notevole sostegno dalla comunità pashtun di tutto il paese, desiderosa di ripristinare la sua posizione dominante nel panorama politico nazionale (che da sempre detenevano). Perfino gli intellettuali di etnia pashtun residenti in [[Emisfero occidentale|Occidente]], anche i più distanti ideologicamente, diedero il loro appoggio all'espansione talebana su base puramente etnica».
 
===Dal Rinascimento ai tempi attuali===
Nonostante gli appoggi esterni, i talebani hanno però sempre mostrato grande riluttanza nel condividere il potere con altri gruppi etnici. Poiché provenienti da un'area a stragrande maggioranza pashtun, la loro conquista dell'[[Afghanistan]] significò una presa di potere ai danni delle altre etnie del paese: in tutti gli uffici i funzionari [[hazara]], [[tagiki]] e [[uzbeki]] furono sostituiti da pashtun, fossero essi competenti o no. A causa di questa perdita di ''know-how'', i ministeri statali finirono per cessare le loro funzioni. Erano in mano ai talebani anche importanti municipalità come [[Kabul]] ed [[Herat]], nonostante in queste zone si parlasse in [[lingua persiana]] ([[Lingua farsi|farsi]]) o in [[lingua dari|dari]] (un persiano più arcaico) ed essi non fossero in grado di parlare altro che il [[lingua pashtu|pashtu]].
Il feudo di Morlupo restò agli Orsini fino al 1613 quando passò alla [[Borghese (famiglia)|famiglia Borghese]] in quanto l'allora proprietario Antimo Orsini, barone romano dei conti di Pitigliano, dopo aver ricostruito la facciata della chiesa di S. Giovanni Battista nel 1593 e la porta del Castello nel 1598, si vede costretto a vendere Morlupo per 96&nbsp;000 scudi al cardinale Scipione Borghese, in data 2 aprile 1613. Questi a sua volta lo cedette al cugino Marcantonio II Borghese,1º principe di Sulmona. Il dominio della Famiglia Borghese si protrarrà fino agli inizi del XX secolo. Negli anni successivi sotto la signoria Borghese si ebbero benefici e privilegi, ma vi furono anche momenti di forte tensione economica e sociale.
 
Alla carestia del 1763-64 fece seguito in Morlupo la carenza di grano, in questa situazione in cui, al rialzo dei prezzi delle derrate alimentari, non corrispondeva un aumento dei salari, l'equilibrio economico e sociale divenne instabile. Parte del raccolto agrario 1778-79 di Morlupo fu venduto dai maggiori produttori locali all'Annona di Roma a prezzi elevati, facendo nascere in paese una dura reazione. La Comunità quindi chiese ed ottenne un prestito di 1500 scudi per procurarsi del grano da distribuire ai poveri, ma non si riuscivano a trovare dei venditori. Per superare la situazione la Comunità di Morlupo inoltrò all'allora [[Papa Pio VI]] un esposto per ottenere l'acquisto di parte della produzione locale già vendita all'Annona, pagando o rimborsando l'Annona di eventuali spese. Alla mancanza di pane si aggiunse un'epidemia di [[malaria]], che colpì più di cento persone. In questa situazione vi fu quindi nel settembre 1793 una sollevazione popolare contro il Governo pontificio, che fu soffocata dalla Forza pubblica, inviata dalla segreteria di Stato.
== La vita sotto i talebani ==
=== Legge islamica ===
[[File:Taliban-herat-2001.jpg|thumb|Talebani a [[Herat]], luglio 2001.]]
 
Nel 1798 a seguito della caduta dello Stato Pontificio e la costituzione della [[Repubblica Romana (1798-1799)|Repubblica Romana]], Morlupo divenne Sede de un Cantone della Repubblica da cui dipendevano 16 comuni limitrofi.
Una volta al potere, i talebani istituirono la ''[[shari'a]]'' (legge islamica). La riforma talebana del governo fu in parte diretta da ''studiosi'' di diritto. In base a un decreto emanato nel dicembre del 1996 e che si richiamava esplicitamente al classico precetto di «comandare il bene e punire il male» (''al-amr bi-l-maʿrūf wa al-nāḥi ʿan al-munkar''), si tornò a far ricorso all'[[amputazione]] di una o anche di entrambe le mani per il reato di [[furto]] e alla [[lapidazione]] per gli [[adulterio|adulteri]] conclamati.
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
I talebani bandirono inoltre tutte le forme di spettacolo televisivo, immagini, musica e danza, fosse anche in occasione delle tradizionali cerimonie nuziali. Era illegale portare la barba troppo corta o radersi del tutto mentre era severamente punito il tagliare i capelli alla moda "occidentale". Il gioco d'azzardo fu bollato come ''stregoneria'' e fu severamente punito non pregare nei momenti di elezione della ''[[ṣalāt]]''. Fu infine istituita una [[polizia religiosa]], sull'esempio dei tristemente noti ''[[Mutawwi'a|muṭawwiʿīn]]'' ({{Arabo|مطوعين}}) [[Arabia Saudita|sauditi]].
===Architetture religiose===
*'''Chiesa S. Giovanni Battista'''
[[File:Morlupo Paese Aprile 20070098.JPG|thumb|upright=1.3|Chiesa S.Giovanni Battista]]
:La chiesa si trova in P.zza Giovanni XXIII (Rione Mazzocca). La sua fondazione risale al IX secolo; fu completamente ristrutturata nel Cinquecento ad opera di Antimo Orsini. L'impianto planimetrico, ad unica navata con cappelle quadrilatere, transetto non emergente e presbiterio quadrato, si ritiene derivato dagli schemi del gotico francese adottati in Spagna nella prima metà del XVI secolo. Tuttavia agli inizi del XIX secolo la Chiesa è nuovamente in condizioni precarie e nel 1819 il vescovo ne decreta l'ampliamento con lo sfondo dell'altare maggiore e la creazione di una cappella. Nel 1905 vengono eseguiti i lavori di ristrutturazione, la realizzazione della scalinata esterna risale al 1922 e gli ultimi interventi di restauro sono del 1962, durante i quali viene rimosso il controsoffitto ligneo ottocentesco.
 
*'''Chiesa di S. Maria Assunta'''
=== Oppio ===
:Fu realizzata nel XIV secolo su un'altura all'esterno del Castrum. Attorno ad essa, sulle pendici del colle, si trova un piccolo "borgo" che dà il nome all'omonimo rione, oggi completamente inglobato dalla ristrutturazione ottocentesca dell'area.
I talebani vietarono la coltivazione dei [[Papaver somniferum|papaveri da oppio]] nel 2000. Secondo alcune fonti la produzione diminuì da 4000 tonnellate nel 2000 (circa il 70% del totale mondiale) a 82 tonnellate nel 2001, gran parte delle quali si disse furono raccolte nelle parti dell'Afghanistan controllate dall'Alleanza del nord. Dopo che i talebani persero il potere in seguito all'intervento militare degli Stati Uniti, alla fine del 2002, la produzione di oppio è aumentata drammaticamente.
 
*'''Convento di Santa Maria Seconda'''
Il ruolo dell'Afghanistan come principale produttore di [[oppio]] del mondo è ben documentato. Fino alla fine del governo talebano, la maggioranza della produzione d'oppio si svolse in aree controllate dai talebani. Secondo il rapporto strategico dell'International Narcotics Control del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti (INCSR), del marzo 2001, l'Afghanistan rimaneva il principale produttore mondiale di papavero da oppio, nonostante una protratta siccità e la guerra civile in corso.
[[File:Morlupo Paese Aprile 20070138.JPG|thumb|upright=1.3|Convento S. Maria Seconda]]
:Il convento, il cui nome ufficiale è santa Maria delle Grazie, si trova in via Frà Carlo da Sezze, traversa di via San Michele, poco oltre il Cimitero Comunale. La costruzione del Convento risale alla fine del XIII secolo. Esso fu edificato dai Francescani sul luogo di un antico romitorio dei Frati Clareni, del quale rimane traccia dell'affresco ancora esistente nella parete destra della Chiesa. Uno dei pilastri del chiostro conserva incisa la data del 1525, anno in cui terminarono sostanziosi lavori di ampliamento. L'impianto classico si sviluppa intorno al chiostro; uno dei lati è addossato alla Chiesa, mentre quello opposto ospita il refettorio. L'impianto originario del Convento subì modifiche e ampliamenti fra il 1628 ed il 1633. Alla fine dell'Ottocento il convento fu incamerato dallo Stato unitario e da lì iniziò un lento processo di decadimento: i frati furono costretti a lasciare il convento, con le politiche di spoliazione dei terreni e degli spazi necessari alla loro vita.{{citazione necessaria}}
 
===Architetture civili===
Il rapporto segnalava inoltre che «i talebani, che controllano il 96% del territorio dove vengono coltivati i papaveri, ne promuovono la coltivazione per finanziare l'acquisto di armi e le operazioni militari». Secondo questo rapporto, stilato però dal dipartimento di stato di una nazione contrapposta in guerra, anche se i talebani apparentemente bandirono la coltivazione dei papaveri da oppio alla fine del 1997, la produzione dello stesso aumentò durante tutto il 2000, ammontando al 72% delle forniture illegali di oppio.
*'''Palazzetto Borghese'''
[[File:Morlupo Paese Aprile 20070154.JPG|thumb|upright=1.3|Palazzetto Borghese]]
:Il Palazzetto Borghese fu costruito agli inizi del Seicento. Si trova all'incrocio di quelle che allora erano le due strade più importanti, la via verso la Flaminia per Roma (attuale Corso Umberto I) e la via per Capena che conduce sulla Via Tiberina nella valle del Tevere (attuale Via Cesare Battisti). La costruzione è addossata alla retrostante collina, ha una planimetria irregolare e i due prospetti d'angolo conservano un aspetto severo per il rigore compositivo e la compattezza delle partizioni. L'unico elemento decorativo è rappresentato dalle modanature che incorniciano l'ingresso e il soprastante balcone. L'edificio era di proprietà della famiglia Mattei come testimoniano lo stemma, esistente all'interno. Nel 1624 l'edificio diventa di proprietà del Principe Borghese. Alla fine dell'Ottocento esso era utilizzato come sede comunale. Attualmente è di proprietà privata ed è stato completamente restaurato. È utilizzato per organizzazione di mostre e convegni.
 
===Architetture militari===
Il 27 luglio [[2000]], i talebani emisero un altro decreto che vietava la coltivazione dei papaveri da oppio. L'annuncio del divieto provocò una salita dei prezzi da 30 dollari al kg a 500 dollari al kg.
*'''[[Castello degli Orsini]]'''
[[File:Morlupo Paese Aprile 20070065.JPG|thumb|upright=1.3|Castello degli Orsini]]
:Il Castello degli Orsini si trova in fondo alla Via del Corso ed è posto come sbarramento di protezione dell'ingresso al Rione Mazzocca. Il castello originale andò distrutto nel 1433. Quello attuale fu costruito da Antimo Orsini nel 1598.
 
===Aree Donne naturali===
La zona di Morlupo e dintorni è una delle più belle della campagna a Nord di Roma. Il paesaggio collinare e sempre vario in tutte le stagioni concede alla vista di spaziare "all'infinito" ammirando paesaggi e colori della natura. Nelle immediate vicinanze del paese vi sono riserve e parchi naturali. Fra i più significativi si cita
[[File:Taliban execute Zarmeena in Kabul in1999 RAWA.jpg|upright=1.4|thumb|Esecuzione pubblica di Zarmeena, una madre di sette figli, avvenuta nel Ghazi Stadium di [[Kabul]] il 16 novembre [[1999]]. Zarmeena era stata incolpata di aver ucciso il marito, dopo che egli l'aveva picchiata.<ref>[http://www.rawa.org/murder-w.htm Filmed by RAWA: Taliban publicly execute an Afghan woman<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>]]
La politica dei talebani prevedeva la proibizione del lavoro femminile e l'esclusione delle ragazze da forme di istruzione mista. Da anni [[Malala Yousafzai]], lotta contro questi ideali: infatti nel 2012 le hanno sparato alla testa con armi da fuoco. Sopravvisse e continuò la sua lotta, tanto da ricevere il [[Premio Nobel per la pace|Nobel per la pace]] nel 2014 insieme all'[[india]]no [[Kailash Satyarthi]].
 
*'''[[Parco regionale di Veio|Parco di Veio]]''': a 2&nbsp;km dal paese lungo la Via Flaminia
Il ministro talebano degli Affari Religiosi, [[Hajj|al-Ḥajj]] Maulwi Qalamuddin, dichiarò al [[The New York Times]] che: «Ad una nazione in fiamme il mondo vuol dare un fiammifero. Perché c'è tutta questa preoccupazione per le donne? Il pane costa troppo. Non c'è lavoro. Anche i ragazzi non vanno a scuola. Eppure sento solo parlare delle donne. Dov'era il mondo quando qui gli uomini violavano tutte le donne che volevano?».
:Costituito nel 1997 il Parco si estende su circa 15.000 ettari comprendenti parte del territorio di Morlupo. Al suo interno si trovano i resti archeologici dell'antica città etrusca di [[Veio]], L'area del Parco risulta di notevole interesse anche dal punto di vista faunistico. Sono state censite 145 specie animali presenti nel territorio, alcune delle quali estremamente rare, come la farfalla ''Poecilocampa canensis''. Ampiamente rappresentati sono gli uccelli, sia stanziali che di passo, in particolare i rapaci come il nibbio bruno, la poiana ed il gheppio. Tra i mammiferi sono diffusi il riccio, l'istrice, il tasso, il cinghiale e la volpe. Per quanto riguarda gli anfibi ed i rettili, sono diffusi il tritone crestato ed il tritone punteggiato, la rana verde, la rana greca, la rana agile, la testuggine d'acqua dolce, il cervone, il saettone.
*'''[[Monte Soratte]]''': si trova a 14&nbsp;km da Morlupo, sulla Flaminia direzione Nord, nel comune di Sant'Oreste.
 
:Il Monte Soratte (altezza 691 m) si erge solitario tra le colline della Tuscia romana di cui costituisce la cima più elevata. È costituito da rocce calcaree formatesi nel Pleistocene. Caratteristica del luogo sono i "Meri", tre grandi voragini, che si trovano alla base orientale della montagna. Questi pozzi, comunicanti fra loro e profondi circa 115 m, rivestono un notevole interesse speleologico. In particolare il Mero Grande è costituito da un pozzo verticale profondo diverse decine di metri e con un diametro di 20m. Dalla cima del monte, raggiungibile a piedi dal paese di Sant'Oreste, si ammira un panorama spettacolare di tutta la Valle del Tevere. Sul monte sono stati eretti nei tempi vari edifici di culto sia pagano, che cristiano e numerosi eremi medievali: S. Lucia, S. Antonio, Madonna delle Grazie, S. Sebastiano fino a giungere alla vetta con l'antica abbazia di S. Silvestro. Suggestiva la chiesa rupestre dedicata a Santa Romana raggiungibile con un percorso separato.
Questo è ciò che i talebani avevano da dire circa l'istruzione{{citazione necessaria|}}:
{{Citazione|Contrariamente a quanto riportato dalla stampa circa l'istruzione delle ragazze, le cifre ottenute dal settore dell'educazione in Afghanistan rivelano che l'istruzione femminile nell'Afghanistan rurale è in crescita. Secondo una ricerca condotta dal Comitato Svedese per l'Afghanistan (SCA), quasi l'80% delle scuole femminili situate nelle aree rurali sotto l'amministrazione dello Stato Islamico dell'Afghanistan sta operando a pieno regime.}}
 
*'''[[Riserva naturale Tevere-Farfa]]''': si trova a circa 20&nbsp;km da Morlupo sulla via Tiberina
Comunque, un rapporto dell'[[UNESCO]] dichiarò che: «L'editto dei talebani sull'educazione femminile ha portato ad un calo del 65% nelle loro iscrizioni. Nelle scuole gestite dal Direttorato dell'Educazione, solo l'1% degli studenti è composto da ragazze. Anche la percentuale di insegnanti donne è scivolata dal 59,2 per cento del 1990 al 13,5 per cento del 1999».
:La riserva si estende su un'area di 700 ettari lungo il corso del Tevere a nord di Roma. La Riserva Naturale Regionale Tevere Farfa, fu la prima ad essere istituita nella Regione Lazio(1979). Essa nasce in corrispondenza di uno sbarramento sul fiume (diga Enel) che, col tempo, ha portato alla formazione di un laghetto. Paradiso di birdwatcher e di fotografi naturalisti, in grado di avvistare anatre selvatiche, gru e cicogne, aironi e falchi pescatori, nella riserva si alternano diversi tipi di ambienti: dai canneti al bosco umido e ripariale, dal fiume ai campi coltivati, che rendono il paesaggio straordinariamente vario e popolato da una fauna d'eccezione.
 
==Società==
Un portavoce dei talebani sostenne che: «Le strutture sanitarie per le donne sono aumentate del 200% durante l'amministrazione dei talebani. Prima che il Movimento Islamico dei talebani prendesse il controllo di Kabul, c'erano solo 350 letti negli ospedali della città. Attualmente ci sono più di 950 letti per le donne in ospedali a loro riservati».
===Evoluzione demografica===
La popolazione è all'ultimo censimento di 8214 abitanti con un tasso di crescita abbastanza lento rispetto ai paesi limitrofi.
 
{{Demografia/Morlupo}}
I sostenitori dei talebani suggeriscono che la depressione e gli altri problemi che affliggevano le donne afgane erano il risultato dell'estrema povertà, degli anni di guerra, dell'economia disastrata, e del fatto che molte si trovavano ad essere vedove di guerra, e non potevano più provvedere alle loro famiglie senza qualche forma di aiuto internazionale.
 
==Cultura==
Per uscire di casa dovevano utilizzare il [[burqa]], un abito spesso e molto lungo che copre tutto il corpo fino ai piedi, e lascia solo una piccola reticella davanti agli occhi per vedere. Le bambine dovevano usare il [[chador]], un velo che copre solo il capo. Le donne per uscire di casa dovevano essere accompagnate da un uomo.
===Media===
====Televisione====
Alcune scene esterne del telefilm ''[[Liberate mio figlio]]'' (sceneggiato ispirato alla vicenda del sequestro di Cesare Casella), sono state girate nella Piazza Giovanni XXIII.
 
=== I Buddha di BamiyanCinema ===
Parte del film ''[[I morti non pagano tasse]]'' di Sergio Grieco, prodotto e interpretato da Tino Scotti (1952) è stato girato in Piazza Giovanni XXIII, all'epoca piazza principale del Paese.
{{vedi anche|Buddha di Bamiyan}}
Nel marzo [[2001]] i talebani ordinarono la distruzione delle due statue del [[Buddha]] scolpite sulle pareti di roccia nella valle di [[Bamiyan]], una alta 38&nbsp;m e datata 1800 anni, l'altra alta 53&nbsp;m e datata 1500 anni fa. L'azione fu condannata dall'[[UNESCO]] e da molte nazioni di tutto il mondo, compreso l'[[Iran]].
 
Parte del film ''[[Grande, grosso e Verdone]]'', diretto da [[Carlo Verdone]], fu girato nel cimitero cittadino.
L'azione - in palese contraddizione con un precedente restauro dei due capolavori, attuato dal governo talebano - fu giustificata con l'intenzione di distruggere ''idoli'', nonostante la plurisecolare e stratificata tradizione islamica di non eliminare tracce di passate culture religiose, specialmente se valide sotto un generale profilo culturale (è il caso dell'Egitto faraonico, greco-romano e tolemaico, della Siria aramaica e nabatea, dell'Iraq, dell'Iran e di molti altri paesi in cui i monumenti religiosi del passato godono di vigile protezione da parte dei governi e dalla stragrande maggioranza delle popolazioni).
 
==Geografia antropica==
La distruzione delle statue del [[Buddha]] a Bamiyan sembra quindi ricollegabile alle forti polemiche col mondo occidentale (particolarmente attento ai valori dell'arte, sacra o profana) e alle tensioni derivanti dalla politica dell'[[Portale:Nazioni Unite|ONU]] che cercava di sradicare la produzione del papavero e dell'[[oppio]] che ne derivava in [[Afghanistan]], danneggiando vistosamente le finanze dei talebani che dal traffico dell'oppio traevano cospicui guadagni.
===Suddivisioni amministrative===
Con riferimento alla mappa indicata in figura, che rappresenta il territorio comunale, si indicano le zone che lo compongono:
 
{| class="wikitable"
== Relazioni con Osama bin Laden ==
|1-S.Angelo
Nel [[1996]], il saudita [[Osama bin Laden]] si spostò in Afghanistan su invito del leader dell'Alleanza del Nord, ʿAbd al-Rabb al-Rasūl Sayyāf. Quando i talebani presero il potere, bin Laden riuscì a forgiare un'alleanza tra i talebani e la sua organizzazione ([[al-Qa'ida|al-Qāʿida]]). È generale convinzione che i talebani e bin Laden avessero legami molto stretti.<ref>[https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/al-qaeda/9235616/Osama-bin-Laden-files-reveal-close-ties-between-al-Qaeda-and-Taliban.html Articolo di Amy Willis per ''The Telegraph'' (30 aprile 2012)].</ref>
|2-Monte Castello
|3-Prata Lunghe
|4-Tor di Fico
|5-Pantanella
|6-Varioso
|7-Valle dell'Olmo
|8-San Sebastiano
|9-S.Michele
|10-Coste di Fontana Conte
|-
|11-Monte Reale
|12-Coste Morrano
|13-Valle Nocchia
|14-Monti Formelli
|15-Fossa Canneto
|16-Coste del Ceraso
|17-Colle della Statua
|18-Assura
|19-Santi Martiri
|20-Coste della Croce
|-
|21-Capo Le Case
|22-Tittone II
|23-Monte Grugnanello
|24-Valle Sorci
|25-Macchie di Fontana Vecchia
|26-San Pellegrino
|27-Sterpareti
|28-Monte Rosello
|29-Tittone
|30-Cento Viole
|-
|31-Andreolo
|32-Monte Cellarina
|33-Fossa Marciano
|34-Palombara
|35-Monte Vario
|36-Valle della Posta
|37-Citerna
|38-Villa Benigni
|39-Ballaccia
|40-Monte Rinali
|-
|41-Prevignano
|42-Sasso
|43-Fontanucola
|44-San Farnese
|45-Monte Lungo
|46-Manciano
|47-Valvacera
|48-Monte S.Andrea
|49-Santa Lucia
|50-Disidao
|-
|51-Finocchie
|52-Monte della Guardia
|53-I Frati
|54-Monte d'Oro
|55-Scentella
|56-Castelloccio
|57-Valle del Cuore
|58-Magliano
|59-Valle della Cabelletta
|60-San Gregorio
|-
|61-Monte Vezzo
|62-Strepparo
|63-Trullo
|64-Valle Spadana
|65-Morrano
|66-Goffo
|}
 
==Economia==
== L'invasione statunitense ==
Morlupo è stato fino ai primi anni sessanta un centro prevalentemente agricolo basato principalmente sulla produzione vinicola e olicola. Da allora ad oggi si è passati progressivamente ad un'economia di tipo artigianale ed anche industriale. Vi sono pertanto caseifici, salumifici, tipografie, laboratori per la lavorazione del ferro e del legno, ed esistono anche alcune industrie. Inoltre a partire dalla fine degli anno 70 la vicinanza con la capitale ha portato molti romani a stabilirsi in paese per sfuggire al caos della città, come ben testimoniato dall'incremento dei residenti mostrato nel grafico riportato.
{{vedi anche|invasione statunitense dell'Afghanistan}}
Il 22 settembre [[2001]], alla luce della crescente pressione internazionale a seguito degli [[Attentati dell'11 settembre 2001|attacchi terroristici dell'11 settembre 2001]], gli Emirati Arabi Uniti e successivamente l'Arabia Saudita, ritirarono il loro riconoscimento dei talebani come governo legittimo dell'Afghanistan, lasciando il confinante [[Pakistan]] come unica nazione restante a riconoscerli, quando gli USA incolparono i talebani di proteggere gli autori dell'attacco.
La gastronomia tradizionale di Morlupo ha nella lavorazione della carne suina, ed in particolare delle salsicce, il suo punto di forza. Rinomata la ''salsiccia Baciona'' in onore della quale si tiene ormai da molti anni la omonima Sagra nell'ultima domenica di ottobre.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Gli [[Stati Uniti d'America]], aiutati dal [[Regno Unito]] e appoggiati da una piccola coalizione di altre nazioni, iniziarono un'azione militare contro i talebani nell'ottobre 2001. L'intento dichiarato era di rimuovere i talebani dal potere a causa del loro rifiuto di consegnare [[Osama bin Laden]], per via del suo coinvolgimento negli attacchi dell'11 settembre 2001, e come rappresaglia per l'aiuto fornito a bin Laden dai talebani. La guerra terrestre fu combattuta principalmente dall'Alleanza del Nord, gli elementi restanti delle forze anti-talebane che erano state da questi sconfitte negli anni precedenti.
La stazione di Morlupo è posta lungo la [[ferrovia Roma-Civitacastellana-Viterbo]] in località Morlupo Scalo ed è servita da treni regionali [[ATAC]]. Tale impianto è altresì servito dalle autocorse [[COTRAL]].
 
Fra il [[1906]] e il [[1932]] in luogo di tale impianto sorgeva una fermata della [[tranvia Roma-Civita Castellana]], gestita dalla Società Romana per le Ferrovie del Nord (SRFN).
Mazar-i Sharif si arrese alle forze USA e dell'Alleanza il 9 novembre, portando alla caduta a ripetizione di una serie di province che opposero una resistenza minima, e a molte forze locali che passarono dai talebani all'Alleanza del Nord. Nella notte del 12 novembre, i talebani si ritirarono ordinatamente a sud, lasciando Kabul. Il 15 novembre, essi rilasciarono 8 operatori umanitari occidentali, dopo averli tenuti per 3 mesi in prigionia.
 
== Amministrazione ==
Il [[Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite|Consiglio di Sicurezza]] dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]], il 16 gennaio [[2002]], stabilì all'unanimità un [[embargo]] sugli armamenti e il congelamento dei beni identificabili come appartenenti a bin Laden, al-Qāʿida, e al resto dei talebani. I talebani si ritirarono successivamente da [[Kandahar (città)|Kandahar]], e si raggrupparono nella regione di confine tra Afghanistan e Pakistan. La maggior parte dei combattenti talebani del dopo-invasione erano nuove reclute, ancora una volta provenienti dalle ''[[madrasa]]'' (''scuola'' in [[lingua araba|arabo]]) del [[Pakistan]]. Le più tradizionali scuole coraniche sono ritenute essere la fonte primaria dei nuovi combattenti.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|23 aprile [[1995]]
|12 giugno [[1999]]
|Bruno Manzi
|[[Lista civica]] di [[Centro-sinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>[http://elezionistorico.interno.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=23/04/1995&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=700670&levsut3=3&lev3=670&lev2=70&ne2=70&es2=S&levsut2=2&lev1=12&ne1=12&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultato delle elezioni comunali del 23 aprile 1995, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref>
|}}
{{ComuniAmminPrec
|13 giugno [[1999]]
|11 giugno [[2004]]
|Biagio Caccialupi
|[[Lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>[http://elezionistorico.interno.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=13/06/1999&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=700670&levsut3=3&lev3=670&lev2=70&ne2=70&es2=S&levsut2=2&lev1=12&ne1=12&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultato delle elezioni comunali del 13 giugno 1999, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref>
|}}
{{ComuniAmminPrec
|12 giugno [[2004]]
|27 maggio [[2006]]
|Giuseppe Mariotti
|[[Lista civica]] di [[Centro-sinistra]]
|[[Sindaco]]
|<ref>[http://elezionistorico.interno.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=12/06/2004&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=700670&levsut3=3&lev3=670&lev2=70&ne2=70&es2=S&levsut2=2&lev1=12&ne1=12&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultato delle elezioni comunali del 12 giugno 2004, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref>
|}}
{{ComuniAmminPrec
|28 maggio [[2006]]
|5 giugno [[2016]]
|Marco Commissari
|[[Lista civica]] Vivere Morlupo
|[[Sindaco]]
|<ref>[http://elezionistorico.interno.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=15/05/2011&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=700670&levsut3=3&lev3=670&lev2=70&ne2=70&es2=S&levsut2=2&lev1=12&ne1=12&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultato delle elezioni comunali del 15 maggio 2011, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref><ref>[http://elezionistorico.interno.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=28/05/2006&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=700670&levsut3=3&lev3=670&lev2=70&ne2=70&es2=S&levsut2=2&lev1=12&ne1=12&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultato delle elezioni comunali del 28 maggio 2006, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref>
|}}
{{ComuniAmminPrec
|6 giugno [[2016]]|9 agosto 2017|Tiziano Ceccucci|[[Lista civica]] Morlupo Impegno Comune|[[Sindaco]]|<ref>[http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=05/06/2016&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=700670&levsut3=3&lev3=670&lev2=70&ne2=70&es2=S&levsut2=2&lev1=12&ne1=12&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultato delle elezioni comunali del 5 giugno 2016, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref>
|}}
{{ComuniAmminPrec
|10 agosto [[2017]]
|10 giugno [[2018]]
|Nicola Di Matteo
||[[Commissario prefettizio]]
|<ref>[http://95.110.157.84/gazzettaufficiale.biz/atti/2017/20170213/17A06276.htm Gazzetta ufficiale n. 213 del 12 settembre 2017]</ref>
|}}
{{ComuniAmminPrec
|11 giugno [[2018]]
|''in carica ''
|Ettore Iacomussi
|Lista civica Il Girasole
|[[Sindaco]]
|<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=10/06/2018&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=700670&levsut3=3&lev3=670&lev2=70&ne2=70&es2=S&levsut2=2&lev1=12&ne1=12&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultato delle elezioni comunali del 10 giugno 2018, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref>
|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
===Gemellaggi===
I combattenti talebani erano a fine 2006 fra i 6.000 e i 12.000, dislocati soprattutto nel sud dell'Afghanistan. La prima stima è stata fatta dai militari della coalizione NATO{{citazione necessaria|}}, mentre la seconda cifra è stata resa nota direttamente dall'organizzazione talebana.{{citazione necessaria|}} Secondo fonti occidentali{{citazione necessaria|}} le forze della coalizione NATO e i militari afghani uccidono - con bombardamenti a tappeto o azioni da terra - una media di 700-800 talebani al mese. Tuttavia, molto spesso le vittime di tali azioni si sono rivelate civili estranei ai combattimenti.
* {{Gemellaggio|Romania|Iași|1999}}<ref>{{cita web|url=http://www.primaria-iasi.ro/content.aspx?lang=RO&item=1643|titolo=Comune di Iași:città gemellate|accesso=18 agosto 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110818190413/http://www.primaria-iasi.ro/content.aspx?lang=RO&item=1643|dataarchivio=18 agosto 2011}}</ref>
 
==Galleria d'immagini==
== Rapporti con l'Iran ==
<gallery>
Image:Outside mass, Morlupo 2005.jpg|Messa all'aperto per la benedizione del palio dell'Assunta
Image:IM000103.JPG |Palio dell'Assunta
Image:IM000093 dettaglio.jpg |Costume tradizionale morlupese
Image:Morlupo Paese Aprile 20070002.JPG|Rione Borgo, Piazza delle Carrette, fontana
Image:Morlupo Paese Aprile 20070011.JPG|Rione Borgo, case
Image:Vicolo del borgo.jpg|Rione Borgo, vicolo
Image:Morlupo Paese Aprile 20070066.JPG|Rione Mazzocca, vicolo
Image:Morlupo Paese Aprile 20070076.JPG|Rione Mazzocca, fontanile
Image:Morlupo Paese Aprile 20070092.JPG|Rione Mazzocca, piazzetta
Image:Morlupo Paese Aprile 20070148.JPG|Rione Borgo, Vista da Chiesa S. Maria Assunta
Image:Morlupo Paese Aprile 20070164.JPG|Vista da Ovest
Image:Soratte 2.jpg| Il Monte Soratte e S. Oreste
Image:Morlupo piazza Diaz.jpg| Piazza Armando Diaz, fontana
</gallery>
 
==Note==
Dopo la perdita del potere, il rapporto tra i Talebani e l'Iran è mutato. Se, prima dell'attacco del 2001 Teheran era fortemente schierata contro il regime talebano, gli interessi convergenti hanno determinato un cambiamento della politica estera iraniana. La Repubblica Islamica, al fine di colpire le forze dell'ISAF, ha iniziato a rifornire i Talebani di armamenti. Nel 2011, quindi, le forze speciali britanniche trovarono nella [[Nimruz|provincia afghana di Nimruz]] 48 missili prodotti in Iran e arrivati nelle mani dei Talebani. La scoperta determinò una crisi diplomatica tra Gran Bretagna e Iran<ref>[https://www.bbc.co.uk/news/uk-12694266 BBC News - Hague fury as 'Iranian arms' bound for Taliban seized<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Nell'agosto del 2012, dopo la firma dell'accordo strategico tra Stati Uniti ed Afghanistan nell'aprile 2012, è stato rivelato che l'Iran avrebbe concesso ai Talebani di aprire un ufficio nella città iraniana di Zahedan, situata ai confini con Afghanistan e Pakistan<ref>{{Cita web |url = https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/middleeast/iran/9444402/Taliban-opens-office-in-Iran.html |titolo = Taliban opens office in Iran |editore = The Telegraph |lingua = en |accesso = 17 marzo 2018 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170404010457/http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/middleeast/iran/9444402/Taliban-opens-office-in-Iran.html |dataarchivio = 4 aprile 2017 |urlmorto = no }}</ref>.
<references/>
 
== Note Bibliografia==
*{{cita libro|autore=Nicola De Mattia |titolo=C'era una volta Morlupo: (Le nostre radici)|ed=2 |anno=1996 |città=Torino |editore=Centro Studi Uno}}
<references />
*Nicola De Mattia, ''La storia di Morlupo dal sec. VII a.C. al sec. XIX'', Centro Studi Uno, Guidonia, 2007.
 
*Nicola De Mattia, ''Quando comandavano tre famiglie (Morlupo 1870-1945)'', Centro Studi Uno, Guidonia, 2010.
== Bibliografia ==
*{{cita libro|autore=Antonio Nibby |titolo=Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de' dintorni di Roma, Volume 2|anno=1849 |città=Roma|editore=Tipografia delle Belle Arti|url=http://books.google.it/books?id=Q4hJAAAAMAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false}}
* Michael Barry, ''Le Royaume de l'insolence, l'Afghanistan: 1504-2001'', Flammarion, 2002, ISBN 2-08-210102-9.
*{{cita libro|autore=G. Antonazzi|titolo=Caterina Paluzzi e la sua autobiografia (1573-1645). Una mistica popolana tra San Filippo Neri e Federico Borromeo, in "Archivio Italiano per la Storia della Pietà". Vol. VIII |anno=1980|città=Roma|editore=Edizioni di Storia e Letteratura}}
* Gilles Dorronsoro, ''La Révolution afghane, des communistes aux tâlebân'', Khartala, 2000.
*{{Cita libro|autore=Giovanni Antonazzi|titolo=Per la storia della Pietà nell'alto Lazio : notizie su Morlupo|anno=1980|editore=Ed. di Storia e Letteratura|città=Roma}}
* Bernard Dupaigne, Gilles Rossignol, ''Le carrefour afghan'', Gallimard (folio, le Monde actuel), 2002, ISBN 2-07-042595-9.
*{{Cita libro|autore=Giovanni Antonazzi|titolo=Tradizioni popolari nell'alto Lazio|anno=2003|editore=Vecchiarelli}}
* Marc Epstein, «Afghanistan. Voyage au coeur de la barbarie», su: 'L'Express'', 28/06/2001.
*{{Cita web|url=http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/cultura/2010/136q04a1.html|titolo=Giovanni Antonazzi il curiale che amava Leone XIII e don Giuseppe De Luca|autore=Paolo Vian|sito=L'Osservatore Romano|data=16 giugno 2010}}
* Sylvie Gelinas, ''L'Afghanistan, du communisme au fondamentalisme'', L'Harmattan, 2000.
*{{Cita libro|autore=Sergio Mariani|titolo=Morlupo nel Risorgimento|anno=1991|editore=G. De Cristofaro|città=Roma}}
* Alberto Masala, ''Taliban. Trente-deux preceptes pour les femmes'', N&B, Collezione Ultima Verba, ASIN 2911241304.
* Griffin, Michael, ''Reaping the Whirlwind: Afghanistan, Al Qa'ida and the Holy War'', Londra, Pluto Press 2003. ISBN 0-7453-1916-5
* Maddalena Oliva, ''Fuori Fuoco. L'arte della guerra e il suo racconto'', Bologna, Odoya 2008, ISBN 978-88-6288-003-9.
* Jones, Owen Bennett ''Pakistan: Eye of the Storm, 2nd Ed.'', New Haven, Yale University Press 2002. ISBN 0-300-09760-3. Note pp.&nbsp;9–11.
* [[Ahmed Rashid]], ''Taliban: Militant Islam, Oil and Fundamentalism in Central Asia'', 2000, ISBN 0-300-08902-3.
* [[Ahmed Rashid]], ''L'Ombre des Taliban'', Autrement, 2001, ISBN 2-7467-0173-1. ''Talebani'' , Feltrinelli , 2001.
* Asne Seierstad, ''Le libraire de Kaboul''
* ''Encyclopedia of Islam and the Muslim World''. The Taliban has also been known to discriminate against the rights of women, saying that men cannot be "trusted" around them (2004).
* Roy, Olivier, Globalized Islam, Columbia University Press, 2004, p.&nbsp;239
* [[Malala Yousafzai]]; Christina Lamb, ''Io sono Malala'', Milano, Garzanti libri, 2013
* Foreign Military Studies Office, ''Whither the Taliban?'' di Mr. Ali A. Jalali e Mr. Lester W. Grau
* Human Rights Watch Report, `Afghanistan, the massacre in Mazar-e-Sharif`, November 1998. INCITEMENT OF VIOLENCE AGAINST HAZARAS BY GOVERNOR NIAZI
* Latifa, ''Viso negato. Avere vent'anni a Kabul: la mia vita rubata dai talebani''.
* Deborah Ellis, ''Sotto il Burqa Avere 11 anni a Kabul: Il romanzo di una infanzia difficile''
 
== Voci correlate ==
* [[Ferrovia Roma-Civitacastellana-Viterbo|Ferrovia Roma - Viterbo]]
* [[Guerra in Afghanistan (2001 - in corso)]]
* [[InsurrezionePalio talebanadei Rioni]]
* [[Emirato islamico dell'Afghanistan]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|etichetta=talebani|wikt|commons=Category:Taliban}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web |url 1 = http://www.globalpoliticianlcnet.comit/articlesreticiviche/capena/lucusferoniae.asp?ID=228html |titolo=Il ruolo2 di= USA,Lucus Russia,Feroniae Arabia| Sauditaaccesso e= Pakistan12 nellamarzo nascita2007 del| fondamentalismourlarchivio afgano|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/2005040818263120070206222147/http://www.globalpoliticianlcnet.comit/articlesreticiviche/capena/lucusferoniae.asp?ID=228html | dataarchivio =8 aprile6 febbraio 2007 | urlmorto = sì 2005}}
* {{cita web|http://englishwww.pravdateatroaldofabrizi.ru/columnists/2003/01/05/41643.htmlit|FineTeatro deicomunale giochi|lingua=enAldo Fabrizi di Morlupo}}
*{{Cita web|url=http://www.centroricerchealtolazio.it/storia-e--finalita.html|titolo=Centro di ricerche per la storia dell’Alto Lazio}}
* {{cita web|http://www.amirbutler.com/archives/2001/11/01/18|Amir Butler: comprendere le ragioni della disfatta dei talebani|lingua=en}}
 
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