Giorgio Boatti e Ospitalità: differenze tra le pagine

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{{F|biografie|luglio 2008}}
{{nota disambigua||Ospite (disambigua)|Ospite}}
{{Bio
Con '''ospitalità''' si intende l'[[accoglienza]] dello straniero o di chi in generale non vive in un determinato luogo.
|Nome = Giorgio
|Cognome = Boatti
|Sesso = M
|LuogoNascita = Zinasco
|GiornoMeseNascita = 30 gennaio
|AnnoNascita = 1948
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = giornalista
|Attività2 = scrittore
|Nazionalità = italiano
|Immagine =
}}
 
==BiografiaEtimologia==
La parola "ospite" deriva dal [[lingua latina|latino]] ''hospes'', che a sua volta condivide la radice con ''hostis'', [[nemico]]: il primo indica uno straniero "favorevole", il secondo uno "ostile", ma il grammatico latino [[Sesto Pompeo Festo]] indicava come ''hostes'' le persone straniere con gli stessi diritti dei cittadini romani, dando al verbo ''hostire'' il significato di "ricambiare". Da questa etimologia [[Émile Benveniste]] trae nel ''Vocabolario delle istituzioni indoeuropee'' la conclusione che l'ospitalità si fonda sull'obbligo di ricambiare un dono con un controdono. Benveniste definisce dunque l'ospitalità come un [[rito]], appunto attraverso lo scambio di doni, come un fenomeno economico perché comporta il passaggio di ricchezze e come l'atto di stabilire un legame fra [[gruppo sociale|gruppi sociali]] (ad esempio [[famiglia|famiglie]] o [[tribù]]). Un esempio di questa pratica è il [[potlatch]] dei [[nativi americani]].
Giorgio Boatti, giornalista professionista e scrittore, è autore di numerosi volumi dedicati alla storia contemporanea e di narrazioni, ad esempio il romanzo ''Cielo nostro'', [[Baldini & Castoldi]] editore, 1997, che si collocano in una originale terra di nessuno posta tra l'[[ucronia]] e la fictory.
 
== L'ospitalità nell'antichità ==
Dopo la militanza politica svolta prima nella [[FGCI]] (dalla quale viene radiato perché nell'agosto del 1968 sottoscrive un documento di condanna dell'invasione della Cecoslovacchia da parte dell'Armata Rossa) poi in [[Lotta Continua]], si impegna nell'organizzazione antimilistarista PID ([[Proletari in divisa]]), presente nei primi anni Settanta soprattutto nelle regioni poste al confine orientale dell'Italia.
Per i [[Antica Grecia|greci]] l'ospitalità (''[[Xenia (antica Grecia)|xenia]]''), pur non essendo regolata da norme scritte, prevedeva la tradizione di scambiare beni o favori. L'ospite, protetto da [[Zeus]] in quanto tale, era accolto senza conoscerne l'identità. Fra chi arrivava e chi lo accoglieva si stabiliva un vincolo di [[solidarietà]].
In seguito, dopo essersi laureato con una tesi sull'inserimento dei volontari partigiani nell'Esercito, lavora in diverse università con [[Giorgio Rochat]], il decano della storiografia militare italiana, e pubblica saggi su riviste specializzate su temi legati all'intelligence, allo spionaggio e alle organizzazioni della sicurezza.
 
Presso i [[Antica Roma|romani]], invece, l'ospitalità trovò una dimensione normativa attraverso la formalizzazione della ''[[tessera hospitalis]]'', che indicava i nomi dell'ospite e dell'ospitato: il primo garantiva per il secondo, consentendogli in questo modo di accedere a [[Roma]] e ottenendo in cambio lo stesso trattamento nella città d'origine dell'ospitato. Allo scambio di doni si fa risalire il nome di una dea romana, [[Hostilina]], citata da [[Agostino d'Ippona|Sant'Agostino]] come la divinità chiamata a vigilare sull'equilibrio fra il lavoro svolto nei campi e il raccolto prodotto.
Nel 1979 entra nella redazione del quotidiano ''[[Il Lavoro]]'' di Genova e vi rimane sino al 1982. Diventato giornalista professionista sceglie, tra i primi, di operare da free-lance, collaborando a numerose testate.
 
== Bibliografia ==
A partire dagli anni Ottanta scrive costantemente sul quotidiano ''[[Il Manifesto]]'' e collabora come consulente con diverse case editrici. Con [[Oreste del Buono]] firma dal 1997 la rubrica ''Luoghi comuni'' che compare per quasi dieci anni, tutti i sabati, sul supplemento ''Tuttolibri'' del quotidiano torinese ''[[La Stampa]]''.
* [[Émile Benveniste]], ''L'ospitalità'', in ''Il vocabolario delle istituzioni indoeuropee'', a cura di Mariantonia Liborio, Einaudi, Torino 1981, vol. I, pp. 64-75 (2ª edizione; 1ª edizione: 1976. Tit. orig.: ''Le vocabulaire des institutions indo-européennes'', Les Éditions de Minuit, Paris 1969, 2 tomes).
* [[René Schérer]],'' Zeus hospitalier. Éloge de l'hospitalité'', Armand Colin, Paris 1993 (nuova edizione: La Table Ronde, Paris 2005).
* [[Jacques Derrida]], ''De l'hospitalité''. Anne Dufourmantelle invite Jacques Derrida à répondre, Calmann-Lévy, Paris 1997.
* [[Jean Soldini]], ''Resistenza e ospitalità'', Milano, Jaca Book, 2010.
 
== Voci correlate ==
Tra i suoi libri: ''L'Arma, I carabinieri da De Lorenzo a Mino'', Feltrinelli 1978; ''Le spie imperfette. I servizi segreti da Custoza a Beirut'', Rizzoli 1987; ''Enciclopedia delle spie'', Rizzoli 1987; ''C'era una volta la Guerra Fredda'', Baldini & Castoldi 1994; ''Piazza Fontana. 12 dicembre 1969: il giorno dell'innocenza perduta'', [[Einaudi]] 1999 (libro apparso per la prima volta nel 1993 da Feltrinelli e oggetto di un lungo processo per diffamazione aggravata. La denuncia arriva da [[Massimiliano Fachini]], citato nel libro insieme agli elementi che facevano parte della cellula neo-fascista di Padova al cui vertice ci sono [[Franco Freda]] e [[Giovanni Ventura (terrorista)|Giovanni Ventura]], accusati della [[strage di Piazza Fontana]].
* [[Xenia (antica Grecia)]]
Il processo si conclude con la piena assoluzione dell'autore).
* [[Rete di ospitalità]]
* [[Comunità]] e dividere la roba con glialtri
 
== Altri progetti ==
Nel 2001 appare ''Preferirei di no. Le storie dei dodici professori che si opposero a Mussolini'' (2001, vincitore del [[Premio Omegna]] ex aequo con [[Cesare Garboli]]). Da [[Mondadori]] nel 2004 pubblica ''La terra trema. Messina 28 dicembre 1908. I trenta secondi che cambiarono l'Italia non gli italiani'' che ha vinto il [[premio Palmi]], il [[Premio Regium Julii]] e il [[Premio Corrado Alvaro]]. Sempre da Mondadori ha pubblicato nel 2006 ''Bolidi. Quando gli italiani incontrarono le prime automobili''.
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== Collegamenti esterni ==
==Opere==
* {{Collegamenti esterni}}
* ''C'era una volta la guerra fredda''. Baldini Castoldi Dalai. ISBN 9788885989696.
* [[Vauro]] & Giorgio Boatti. ''Vita e morte della DC'', Manifestolibri, 1992. ISBN 9788872850329.
* ''Cielo nostro''. Baldini Castoldi Dalai, 1997. ISBN 9788880892496.
* ''Piazza Fontana. 12 dicembre 1969: il giorno dell'innocenza perduta''. Einaudi, 1999. ISBN 9788806153588.
* ''Preferirei di no. Le storie dei dodici professori che si opposero a Mussolini''. Einaudi, 2001. ISBN 9788806151942.
* ''La terra trema. Messina 28 dicembre 1908. I trenta secondi che cambiarono l'Italia, non gli italiani''. Mondadori, 2004. ISBN 9788804526735.
* ''Bolidi. Quando gli italiani incontrarono le prime automobili''. Mondadori, 2006. ISBN 9788804558668.
* ''Sulle strade del silenzio. Viaggio per monasteri d'Italia e spaesati dintorni'', [[Laterza editore]], 2012
 
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