Carlo Rivolta (attore) e Ducario: differenze tra le pagine
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[[File:Sylvestre Ducar decapite Flaminius (Trasimene).jpg|miniatura|destra|[[Joseph-Noël Sylvestre]], ''Il gallo Ducario decapita il generale romano [[Gaio Flaminio Nepote|Flaminio]] nella [[battaglia del Trasimeno]]'' (Museo di [[Béziers]]).<ref>In realtà, nel racconto di Livio, Ducario "troncò la testa allo scudiero del console", mentre "trafisse con la lancia il console".</ref>]]
{{Bio
|Nome =
|Cognome =
|PreData = {{latino|Ducario}}
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|LuogoNascitaAlt = o [[Lodi]]
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita =
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|
|
|Attività =
|PostNazionalità = , [[Cavalleria (storia romana)|cavaliere]] della tribù [[Celti|celta]] degli [[Insubri]], passato alla storia per aver ucciso il [[Console (storia romana)|console]] romano [[Gaio Flaminio Nepote]] nella [[battaglia del lago Trasimeno]]
▲|Nazionalità = italiano
}}
== Biografia ==
Alcuni storici locali sostengono che Ducario (''Insuber eques, Ducario nomen erat'', lo chiama Livio) fosse un nobile cavaliere di ''[[Mediolanum]]''<ref>{{cita libro|autore=Paolo Morigia|titolo=La nobiltà di Milano|url=https://books.google.it/books?id=BoBXAAAAcAAJ&pg=PA311|edizione=Nuova impressione|anno=1619|editore=appresso Gio. Battista Bidelli|città=In Milano|p=311}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Paolo Morigia|titolo=Historia dell'antichità di Milano divisa in quattro libri|url=https://books.google.it/books?id=06jQFE6M1fkC&pg=RA1-PA7&lpg=RA1-PA7|anno=1592|editore=Guerra|città=Milano|p=7}}</ref><ref name="Pavesi" />, mentre altri ritengono che "i nostri campi e la nostra città" citate da Livio si riferiscano alla città celta di Alauda (attuale [[Lodi]]).<ref>{{cita libro|autore=Cesare Vignati|titolo=Storie lodigiane|url=https://books.google.it/books?id=F_LWwRa_kpwC&pg=PA41|anno=1847|editore=pei tipografi C. Wilmant e figli|città=Lodi|p=41}}</ref> Una cosa va messa bene in chiaro, che la città espugnata da Flaminio (''qui legiones nostras cecidit, agrosque et urbem est depopulatus'') non poteva essere ''Mediolanum'', che fu invece conquistata dal console del 222 a.C. [[Gneo Cornelio Scipione Calvo|Gneo Cornelio]].<ref>Polibio, ''Storie'', II, 34, 15.</ref>
Non si sa niente della sua vita, tranne che comandava gli Insubri che, quando [[Annibale]] varcò le [[Alpi]], si ribellarono alla dominazione romana e, durante la battaglia del Trasimeno del 24 giugno [[217 a.C.]], combatterono al fianco dei [[Cartaginesi]] e dei loro alleati contro [[antica Roma|Roma]]. In questa battaglia Ducario uccise lo scudiero del console e poi lo stesso console Gaio Flaminio Nepote.<ref name="Pavesi">{{cita libro|autore=Mauro Pavesi|titolo=Storie segrete della storia di Milano|url=https://books.google.it/books?id=0MdADwAAQBAJ&pg=PT15|anno=2017|editore=Newton Compton|città=Roma|p=15|isbn=978-88-227-1521-0}}</ref>
La morte di Flaminio è drammaticamente narrata da [[Tito Livio]]:
{{citazione
|Si combatté per circa tre ore e ovunque atrocemente: tuttavia, fu attorno al console che la lotta era più cruenta e feroce. Era seguito dai soldati più forti, ed egli stesso, ovunque percepisse che i suoi fossero pressati e in difficoltà, andava ad aiutarli senza sosta. E siccome la sua armatura lo distingueva dagli altri, i nemici si lanciavano contro di lui con più violenza e i Romani lottavano di più per difenderlo, finché un cavaliere insubre di nome Ducario, riconoscendolo anche dai lineamenti: «Ecco», disse ai suoi soldati, «il console che ha fatto a pezzi le nostre legioni e ha devastato i nostri campi e la nostra città. Ora io lo offrirò come vittima ai mani dei nostri concittadini»; e, spronato il cavallo, si gettò impetuosamente in mezzo alla foltissima schiera dei nemici: decapitato prima lo [[scudiero]], che si era opposto a lui che avanzava minaccioso, trafisse il console con la lancia: i [[triarii]] gli impedirono con gli scudi la volontà di spogliarlo.
|Tito Livio, ''[[Ab Urbe condita libri|Storia di Roma dalla sua fondazione]]'', XXII, 6, 1-4<ref>{{cita libro|autore=Tito Livio|titolo=La storia romana tradotta dal c. Luigi Mabil|volume=1|città=Venezia|editore= dalla Tip. di Giuseppe Antonelli|anno=1841|pp=1751-1752 (Traduzione diversa)|url=https://books.google.it/books?id=r6iyS8tEvOMC&pg=RA7-PT62}}</ref>|Tres ferme horas pugnatum est et ubique atrociter; circa consulem tamen acrior infestiorque pugna est. Eum et robora virorum sequebantur, et ipse, quacumque in parte premi ac laborare senserat suos, impigre ferebat opem; insignemque armis et hostes summa vi petebant et tuebantur cives, donec Insuber eques – Ducario nomen erat –, facie quoque noscitans, «Consul, en, hic est», inquit popularibus suis, «qui legiones nostras cecidit, agrosque et urbem est depopulatus. Iam ego hanc victimam manibus peremptorum foede civium dabo»; subditisque calcaribus equo, per confertissimam hostium turbam impetum fecit: obtruncatoque prius armigero, qui se infesto venienti obviam obiecerat, consulem lancea transfixit: spoliare cupientem triarii obiectis scutis arcuere.
|la}}
La morte del console viene raccontata anche da [[Polibio]], ma in maniera molto più breve e generica, senza fare il nome di Ducario:
{{citazione
|Contemporaneamente lo stesso Flaminio, incerto sul da farsi e costernato per l'accaduto, fu assalito e ucciso da alcuni Celti
|[[Polibio]], ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'', III, 84, 6
|Ἐν ᾧ καιρῷ καὶ τὸν Φλαμίνιον αὐτὸν, δυσχρηστούμενον καὶ περικακοῦντα τοῖς ὅλοις, προσπεσόντες τινὲς τῶν Κελτῶν ἀπέκτειναν
|grc}}
==Nel fumetto==
* [[Giovanni Brizzi]], Sergio Tisselli, ''Occhi di lupo. Un'avventura ai tempi di Annibale'', Monzuno, Savena Setta Sambro, 2004.
* Giovanni Brizzi, Giovanni Marchi, Sergio Tisselli, ''Foreste di morte. La saga di Ducario il Gallico: episodio secondo'', Bologna, Alessandro editore, 2006.
*
==Note==
<references/>
==Voci correlate==
*[[Battaglia del Trasimeno]]
*[[Gaio Flaminio Nepote]]
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|titolo=La morte del Console Flaminio|sito=Cammino di Annibale|url=http://www.tuoro.movimentolento.it/it/resource/poi/la-morte-del-console-flaminio/}}
*{{cita web|titolo=Ducario|sito=Lupi del Ticino|url=http://lupidelticino.org/ducario/|urlarchivio=https://archive.today/20171214110608/http://lupidelticino.org/ducario/|dataarchivio=14 dicembre 2017|urlmorto=sì|accesso=14 dicembre 2017}}
{{portale|biografie|Celti|guerra|Roma antica}}
[[Categoria:Storia di Roma]]
[[Categoria:Galli]]
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