Acquaviva delle Fonti e Ducario: differenze tra le pagine

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[[File:Sylvestre Ducar decapite Flaminius (Trasimene).jpg|miniatura|destra|[[Joseph-Noël Sylvestre]], ''Il gallo Ducario decapita il generale romano [[Gaio Flaminio Nepote|Flaminio]] nella [[battaglia del Trasimeno]]'' (Museo di [[Béziers]]).<ref>In realtà, nel racconto di Livio, Ducario "troncò la testa allo scudiero del console", mentre "trafisse con la lancia il console".</ref>]]
{{organizzare|La voce non risponde agli standard richiesti da [[Wikipedia:Modello di voce/Comuni italiani]] nell'impostazione e nei contenuti. Molte sezioni sono prive di fonti...}}
{{Bio
{{Divisione amministrativa
|Nome=Acquaviva delle= FontiDucario
|Cognome =
|Panorama=Acquaviva delle Fonti.jpg
|PreData = {{latino|Ducario}}
|Didascalia=
|Sesso = M
|Bandiera=
|LuogoNascita = Mediolanum
|Voce bandiera=
|LuogoNascitaAlt = o [[Lodi]]
|Stemma=Acquaviva delle Fonti-Stemma.png
|GiornoMeseNascita =
|Voce stemma=
|AnnoNascita = III secolo a.C.
|Stato=ITA
|LuogoMorte =
|Grado amministrativo=3
|GiornoMeseMorte =
|Divisione amm grado 1=Puglia
|AnnoMorte = ?
|Divisione amm grado 2=Bari
|Epoca = III a.C.
|Amministratore locale=Davide Francesco Ruggero Carlucci
|Attività = militare
|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|PD]] - [[Sinistra Ecologia Libertà|SEL]] - Viva - Nuova Acquaviva
|Nazionalità = gallico
|Data elezione=19-6-2013
|PostNazionalità = , [[Cavalleria (storia romana)|cavaliere]] della tribù [[Celti|celta]] degli [[Insubri]], passato alla storia per aver ucciso il [[Console (storia romana)|console]] romano [[Gaio Flaminio Nepote]] nella [[battaglia del lago Trasimeno]]
|Data istituzione=
|Superficie=132.03
|Note superficie=
|Abitanti=20934
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/pop2015/index.html Statistiche demografiche ISTAT]
|Aggiornamento abitanti=1-1-2015
|Sottodivisioni=[[Baronaggio]], [[Cacascola]], [[Curtomartino]], [[Malano]], [[Molignana]], [[Scappagrano]] ecc.
|Divisioni confinanti=[[Adelfia]], [[Casamassima]], [[Cassano delle Murge]], [[Gioia del Colle]], [[Sammichele di Bari]], [[Sannicandro di Bari]], [[Santeramo in Colle]]
|Prefisso=[[080 (prefisso)|080]]
|Targa=BA
|Zona sismica=3
|Gradi giorno=1610
|Diffusività=
|Nome abitanti=acquavivesi
|Patrono=[[Eustachio (martire)|Sant'Eustachio]], [[SS. Maria di Costantinopoli]]
|Festivo=20 maggio, 1º martedì di marzo, 1º martedì di settembre
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa= Map of comune of Acquaviva delle Fonti (metropolitan city of Bari, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Acquaviva delle Fonti all'interno della città metropolitana di Bari
}}
 
== Biografia ==
'''Acquaviva delle Fonti''' (''Iacquavìve'' in [[dialetto barese|dialetto locale]]<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|}}</ref>, fino al [[1863]] chiamata ''Acquaviva'') è un [[comuni d'Italia|comune italiano]] di 25093700 abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[città metropolitana di Bari]], in [[Puglia]].
Alcuni storici locali sostengono che Ducario (''Insuber eques, Ducario nomen erat'', lo chiama Livio) fosse un nobile cavaliere di ''[[Mediolanum]]''<ref>{{cita libro|autore=Paolo Morigia|titolo=La nobiltà di Milano|url=https://books.google.it/books?id=BoBXAAAAcAAJ&pg=PA311|edizione=Nuova impressione|anno=1619|editore=appresso Gio. Battista Bidelli|città=In Milano|p=311}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Paolo Morigia|titolo=Historia dell'antichità di Milano divisa in quattro libri|url=https://books.google.it/books?id=06jQFE6M1fkC&pg=RA1-PA7&lpg=RA1-PA7|anno=1592|editore=Guerra|città=Milano|p=7}}</ref><ref name="Pavesi" />, mentre altri ritengono che "i nostri campi e la nostra città" citate da Livio si riferiscano alla città celta di Alauda (attuale [[Lodi]]).<ref>{{cita libro|autore=Cesare Vignati|titolo=Storie lodigiane|url=https://books.google.it/books?id=F_LWwRa_kpwC&pg=PA41|anno=1847|editore=pei tipografi C. Wilmant e figli|città=Lodi|p=41}}</ref> Una cosa va messa bene in chiaro, che la città espugnata da Flaminio (''qui legiones nostras cecidit, agrosque et urbem est depopulatus'') non poteva essere ''Mediolanum'', che fu invece conquistata dal console del 222 a.C. [[Gneo Cornelio Scipione Calvo|Gneo Cornelio]].<ref>Polibio, ''Storie'', II, 34, 15.</ref>
 
Non si sa niente della sua vita, tranne che comandava gli Insubri che, quando [[Annibale]] varcò le [[Alpi]], si ribellarono alla dominazione romana e, durante la battaglia del Trasimeno del 24 giugno [[217 a.C.]], combatterono al fianco dei [[Cartaginesi]] e dei loro alleati contro [[antica Roma|Roma]]. In questa battaglia Ducario uccise lo scudiero del console e poi lo stesso console Gaio Flaminio Nepote.<ref name="Pavesi">{{cita libro|autore=Mauro Pavesi|titolo=Storie segrete della storia di Milano|url=https://books.google.it/books?id=0MdADwAAQBAJ&pg=PT15|anno=2017|editore=Newton Compton|città=Roma|p=15|isbn=978-88-227-1521-0}}</ref>
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
La cittadina sorge ad un'altitudine media di 300 [[Livello del mare|metri sul livello del mare]] nell'entroterra pugliese, non distante dalla costa adriatica e da quella ionica. Acquaviva deve il suo nome alla grande [[falda acquifera]] che scorre nel suo sottosuolo.
 
La morte di Flaminio è drammaticamente narrata da [[Tito Livio]]:
=== Clima ===
{{citazione
Il clima è mediterraneo con inverni freschi e variabili, e con estati abbastanza secche. La media annuale delle precipitazioni si attesta sotto i 600&nbsp;mm, con piogge più frequenti durante l'autunno e l'inverno e meno frequenti durante l'estate (dove non mancano però temporali pomeridiani). Le temperature estive sono mitigate dai due mari a nord e a sud, e inoltre i 300 metri di altitudine regalano situazioni leggermente più fresche: le massime giornaliere si attestano dunque soltanto su 26-31&nbsp;°C, con occasionali massime sopra i 35&nbsp;°C (durante l'arrivo dell'Anticiclone Africano). Le notti estive hanno invece come media 17-23&nbsp;°C. Le temperature invernali sono di 9-14&nbsp;°C per le massime e di 4-9&nbsp;°C per le minime. Si possono inoltre verificare gelate notturne, tuttavia le minime raramente scendono sotto i -3&nbsp;°C. La caduta della neve avviene quasi esclusivamente durante le ondate di aria fredda provenienti dai Balcani.
|Si combatté per circa tre ore e ovunque atrocemente: tuttavia, fu attorno al console che la lotta era più cruenta e feroce. Era seguito dai soldati più forti, ed egli stesso, ovunque percepisse che i suoi fossero pressati e in difficoltà, andava ad aiutarli senza sosta. E siccome la sua armatura lo distingueva dagli altri, i nemici si lanciavano contro di lui con più violenza e i Romani lottavano di più per difenderlo, finché un cavaliere insubre di nome Ducario, riconoscendolo anche dai lineamenti: «Ecco», disse ai suoi soldati, «il console che ha fatto a pezzi le nostre legioni e ha devastato i nostri campi e la nostra città. Ora io lo offrirò come vittima ai mani dei nostri concittadini»; e, spronato il cavallo, si gettò impetuosamente in mezzo alla foltissima schiera dei nemici: decapitato prima lo [[scudiero]], che si era opposto a lui che avanzava minaccioso, trafisse il console con la lancia: i [[triarii]] gli impedirono con gli scudi la volontà di spogliarlo.
|Tito Livio, ''[[Ab Urbe condita libri|Storia di Roma dalla sua fondazione]]'', XXII, 6, 1-4<ref>{{cita libro|autore=Tito Livio|titolo=La storia romana tradotta dal c. Luigi Mabil|volume=1|città=Venezia|editore= dalla Tip. di Giuseppe Antonelli|anno=1841|pp=1751-1752 (Traduzione diversa)|url=https://books.google.it/books?id=r6iyS8tEvOMC&pg=RA7-PT62}}</ref>|Tres ferme horas pugnatum est et ubique atrociter; circa consulem tamen acrior infestiorque pugna est. Eum et robora virorum sequebantur, et ipse, quacumque in parte premi ac laborare senserat suos, impigre ferebat opem; insignemque armis et hostes summa vi petebant et tuebantur cives, donec Insuber eques – Ducario nomen erat –, facie quoque noscitans, «Consul, en, hic est», inquit popularibus suis, «qui legiones nostras cecidit, agrosque et urbem est depopulatus. Iam ego hanc victimam manibus peremptorum foede civium dabo»; subditisque calcaribus equo, per confertissimam hostium turbam impetum fecit: obtruncatoque prius armigero, qui se infesto venienti obviam obiecerat, consulem lancea transfixit: spoliare cupientem triarii obiectis scutis arcuere.
|la}}
 
La morte del console viene raccontata anche da [[Polibio]], ma in maniera molto più breve e generica, senza fare il nome di Ducario:
La stazione meteorologica di Acquaviva delle Fonti, gestita da un privato, fa parte della rete nazionale "MeteoNetwork-Meteo.it".<ref>[http://www.meteoacquaviva.it/ MeteoAcquaviva.it] Sito web della stazione meteorologica</ref><ref>[http://www.acquavivanet.it/attualita/4122-una-stazione-meteorologica-anche-ad-acquaviva.html Una stazione meteorologica anche ad Acquaviva - Acquavivanet]</ref>
{{citazione
|Contemporaneamente lo stesso Flaminio, incerto sul da farsi e costernato per l'accaduto, fu assalito e ucciso da alcuni Celti
|[[Polibio]], ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'', III, 84, 6
|Ἐν ᾧ καιρῷ καὶ τὸν Φλαμίνιον αὐτὸν, δυσχρηστούμενον καὶ περικακοῦντα τοῖς ὅλοις, προσπεσόντες τινὲς τῶν Κελτῶν ἀπέκτειναν
|grc}}
 
==Nel Storia fumetto==
 
* [[Giovanni Brizzi]], Sergio Tisselli, ''Occhi di lupo. Un'avventura ai tempi di Annibale'', Monzuno, Savena Setta Sambro, 2004.
Le sue origini non sono certe. Alcuni studiosi ritengono che sia sorta intorno al IV-V secolo a.C. nella zona di [[Salentino (Acquaviva delle Fonti)|Salentino]] (collina situata a pochi chilometri dall'abitato e dominante una grande zona pianeggiante e molto fertile); altri sostengono che i primi insediamenti acquavivesi si potrebbero far risalire al periodo che intercorre fra il VI e VIII secolo d.C. È cosa certa, che a Salentino vi fu un insediamento antico perché gli scavi effettuati nel 1976 ne diedero conferma. Infatti furono portati alla luce diverse abitazioni complete di focolari ed a fianco ad esse furono ritrovate le sepolture con scheletri umani.
* Giovanni Brizzi, Giovanni Marchi, Sergio Tisselli, ''Foreste di morte. La saga di Ducario il Gallico: episodio secondo'', Bologna, Alessandro editore, 2006.
 
*
La fertilità delle terre a valle, la ricchezza delle acque sorgive o qualche devastazione furono le cause che spinsero gli abitanti a spostarsi verso l'attuale centro urbano. Il toponimo in epoca latina era: ''Aquaviva ''. L'attuale Acquaviva, infatti, sorge sui resti degli antichi villaggi di [[Malano]], Ventauro, San Pietro, San Marco, Sant'Angelo e Salentino. Acquaviva fin dall'età più remota crebbe rapidamente, rispetto agli altri villaggi, grazie al suo clima e alla presenza delle falde acquifere ed è grazie a quest'ultima ricchezza che, dopo molti secoli, al nome Acquaviva è stato aggiunto “delle Fonti”.
 
==Note==
L'acqua sotterranea, raccolta nelle falde, era sfruttata per scopi agricoli e tirata su dalla [[noria]], secondo il linguaggio locale la ''‘ngegne'', che era una macchina attivata da un asino o da un mulo che girava in circolo all'infinito (tutt'oggi questo oggetto è visibile in piazza Vittorio Emanuele).
 
Il suo nome comunque risulta tra le sedi episcopali dei primi tempi della Chiesa. Durante il Medio Evo fu distrutta dai barbari e gli abitanti superstiti errarono nei dintorni trovando precariamente ricovero in deserti abituri, finché l'imperatore Ludovico II liberò queste contrade dalle scorrerie dei Longobardi e dei Saraceni.
 
Appartenuta successivamente ai [[normanni]], che edificarono il Castello, passò agli [[Hohenstaufen|svevi]], agli [[angioini]] e agli [[Corona d'Aragona|aragonesi]]. Passato al [[principe di Taranto]] [[Giovanni Antonio Orsini Del Balzo]], il feudo di Acquaviva fu assegnato in dote nel [[1456]] alla di lui figlia Caterina sposa del duca d'Atri [[Giulio Antonio Acquaviva]], assieme ai feudi di Noci, Turi, Conversano Castellana, Bitonto, Bitetto e Gioia. Nel [[1499]] il feudo di Acquaviva apparteneva alla contea di Conversano.
 
Il marchesato di Acquaviva, assieme alla contea di Gioia, passato nel 1597 a Giosia e al di lui figlio Alberto Acquaviva d'Aragona, fu messo in vendita nel [[1614]] da quest'ultimo per dissesti finanziari.
In tale data in [[Napoli]] presso la [[Regia Camera della Sommaria]] era affisso il bando d'asta con l'apprezzo stimato dai Regi Tavolari e Acquaviva era così descritta:''Acquaviva è una terra ricca e populata, 1700 fuochi (8.500 abitanti) di sito bellissimo, presenta comodità di negoziare ogli (oli) stando nel cuore della provincia ricchissima di tale frutto. La vicinanza al mare offre la possibilità di smaltirlo, per Venetia, Ferrara et per altri infiniti luoghi.'' [[File:Stemma de Mari.jpg|thumb|Famiglia De Mari]]
 
La vendita di Acquaviva, assieme a Gioia, avvenne il 4 marzo [[1614]] per acquisto da parte di uomo d'affari genovese marchese Paride Pinelli. Nel [[1623]], alla morte di quest'ultimo, il feudo di Acquaviva e Gioia fu tenuto in fitto per 35 anni (1629-1664) da [[Giangirolamo Acquaviva d'Aragona]], dal genovese [[Antoniotto Spinola]], dal marchese [[Caracciolo]] di [[Santeramo in Colle|Santeramo]] e poi dal principe di [[Cassano delle Murge|Cassano]], [[Gaspare Ayerbo]]. Nel [[1663]] [[Giovanni Girolamo Molignani]], sulle ceneri di una precedente accademia poetico-letteraria, fonda l'[[Accademia dei ravvivati]]. Il feudo fu comprato finalmente nel [[1665]] per 216.000 [[Ducato (moneta)|ducati]] dal genovese marchese di Assigliano [[Carlo de Mari]]. Il nuovo feudatario, con il quale iniziò il dominio della famiglia De Mari che si protrarrà per oltre un secolo e mezzo, fissò la sua dimora nel vecchio castello di Acquaviva delle Fonti trasformandolo in uno splendido palazzo baronale.
 
L'opera di trasformazione di Carlo De Mari e dei suoi successori sul castello è radicale: essi lo trasfigurarono completamente, portandolo ad un assetto molto prossimo a quello attuale, avente lo status di palazzo nobiliare. La dinastia de Mari fu caratterizzata e costellata da dispotismo, usurpazioni e sfruttamento sul popolo di Acquaviva, Gioia e Castellaneta sino all'abolizione della feudalità del [[1806]].
 
=== Feudatari ===
==== XII secolo ====
* Cornulo ([[1129]]);
* Roberto Brizio ([[1136]]);
* Roberto Gurgulione ([[1145]]).
==== XIII secolo ====
* Filippo Cinardi ([[1240]]);
* Consiglio da Bari ([[1266]]);
* Galgano de Marra ([[1269]]);
* Guglielmo I de Sateguevilla ([[1270]]);
* Guglielmo II de Sateguevilla ([[1270]]);
* Guglielmo III de Sateguevilla ([[1282]]);
* Guglielmo d'Alneto ([[1284]]).
==== XIV secolo ====
* Raimondo Berengario ([[1303]]);
* Azzo VIII, signore di Ferrara ([[1305]]);
* Bertrando del Balzo ([[1309]]);
* Francesco I del Balzo ([[1351]]);
* Luigi d'Enghien ([[1375]] circa);
* [[Sanseverino (famiglia)|Luigi di Sanseverino]] ([[1382]]);
* Franceschello Guindazzo ([[1382]]);
* Pietro di Lussemburgo ([[1397]]).
==== XV secolo ====
* Antonio de Sansovisiis ([[1407]]);
* [[Alberico da Barbiano]] ([[1409]]);
* Giovannella Gesualdo e Domenico Attendolo Sforza ([[1414]]);
* [[Giacomo II di Borbone-La Marche]], principe di Taranto e duca di Calabria ([[1415]]);
* [[Maria d'Enghien]] e [[Giovanni Antonio Orsini Del Balzo]], principe di Taranto ([[1416]]);
* [[Giovanni Antonio Orsini Del Balzo]], principe di Taranto ([[1429]]);
* [[Jacopo Caldora]], duca di Bari ([[1434]]);
* [[Antonio Caldora]], duca di Bari ([[1439]]);
* [[Giovanni Antonio Orsini Del Balzo]], duca di Bari e principe di Taranto ([[1440]]);
* [[Francesco II del Balzo]], duca d'Andria ([[1450]] circa);
* [[Pirro del Balzo]], duca d'Andria e signore di Acquaviva ([[1482]]);
* [[Federico I di Napoli|Federico IV d'Aragona]], duca d'Andria e signore di Acquaviva ([[1487]]);
* [[Giovanna di Trastámara (1455-1517)|Giovanna di Trastámara]], principessa d'Aragona e regina consorte di [[Ferdinando I di Napoli]] ([[1496]]);
* Andrea Matteo Acquaviva d'Aragona ([[1499]]).
==== XVI secolo ====
* [[Prospero Colonna (condottiero)|Prospero Colonna]] ([[1503]]);
* Andrea Matteo Acquaviva d'Aragona ([[1505]]);
* Giovanni Antonio Donato Acquaviva d'Aragona ([[1511]]);
* Giovanni Girolamo I Acquaviva d'Aragona ([[1554]]);
* Alberto Acquaviva d'Aragona, undecimo duca d'Atri e conte di Gioia ([[1575]]);
* Giosia Acquaviva d'Aragona, duodecimo duca d'Atri ([[1597]]).
==== XVII-XVIII secolo ====
* Ascanio de Scribanis ([[1611]]);
* Paride Pinelli, marchese di Civitasantangelo ([[1614]]);
* Giangirolamo Acquaviva d'Aragona ([[1629]]);
* Antoniotto Spinola ([[1640]]);
* Giovanni Battista Caracciolo, in fitto al marchese di Santeramo ([[1658]]);
* Gaspare Ayerbo d'Aragona, in fitto al principe di Cassano ([[1664]]);
* [[De Mari (famiglia)|Carlo I de Mari]], primo principe di Acquaviva e secondo marchese di Assigliano ([[1665]]). Moglie: [[Geronima Doria]]. Figli: [[Teresa de Mari]];
* Carlo II de Mari, secondo principe di Acquaviva e terzo marchese di Assigliano ([[1697]]). Moglie: [[Beatrice di Tocco]] dei principi di Montemiletto. Figli: [[Laura de Mari]].
* Giovanbattista de Mari, terzo principe di Acquaviva ([[1740]]). Moglie: [[Maria Grazia Caracciolo]];
* Carlo III de Mari, quarto principe di Acquaviva ([[1775]]). Moglie: [[Maria Rosa Gaetani]]. Figli: [[Beatrice de Mari]].
* Duca Papa Cirios I
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Concattedrale ===
La [[concattedrale di Acquaviva delle Fonti|concattedrale di Sant'Eustachio]], edificata nel [[XII secolo]] dal feudatario normanno Roberto Gurgulione, fu ristrutturata ed espansa intorno alla seconda metà del [[XVI secolo|Cinquecento]] dal conte Alberto Acquaviva d'Aragona e conserva oggi lo stile [[Rinascimento|rinascimentale]]. Le decorazioni all'interno sono state eseguite nell'[[XIX secolo|Ottocento]].
 
=== Palazzo De Mari-Alberotanza ===
[[File:Castello de' Mari.jpg|thumbnail|right|Ingresso del Palazzo De Mari]]Costruito dal principe Carlo de Mari alla fine del [[XVII secolo]] inglobando un torrione dell'ex castello normanno. Il monumentale palazzo fu opera dell'architetto genovese Riccobuono. Presenta sulla facciata principale una triplice balconata balaustrata sul grandioso portale d'ingresso di gusto napoletano. Particolare successione di maschere [[apotropaiche]] sotto il cornicione, presenta una corte interna con loggiato al primo piano e stemma araldico dei principi de Mari. Presenta oltre cento ambienti interni. Il palazzo passò nel secolo XIX a D.Sante Alberotanza, nobile di [[Mola di Bari]].
 
=== Chiesa di Santa Maria Maggiore ===
La [[chiesa di Santa Maria Maggiore (Acquaviva delle Fonti)|chiesa di Santa Maria Maggiore]] risale al XVI secolo e fu completata nel 1620. È in stile barocco.
 
=== Oasi "Gioacchino Carone" ===
L'[[Oasi WWF "Gioacchino Carone" di Acquaviva delle Fonti|Oasi "Gioacchino Carone"]], gestita dal [[WWF Italia]], tutela 2,5 ettari di bosco che si sviluppano lungo la destra del canale detto ''Lama Baronale''<ref>[http://www.wildwebwoman.org/mappe/mappalame.html mappaLame<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.wwf.it/oasi/puglia/oasi_acquaviva_delle_fonti/ WWF Italy - Oasi Acquaviva delle Fonti]</ref>.
 
=== Masserie fortificate ===
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Acquaviva delle Fonti}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Gli stranieri residenti nel comune al 31 dicembre 2013 erano {{formatnum:634}}. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2013/index.html|editore=ISTAT|titolo=Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2013 per sesso e cittadinanza}}</ref>:
 
* [[Albania]], 231
* [[Romania]], 152
* [[Georgia]], 59
* [[Senegal]], 29
* [[India]], 27
* [[Cina]], 25
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
Acquaviva delle Fonti è sede dell'[[Ente Ecclesiastico Ospedale Regionale Francesco Miulli]], uno degli ospedali più grandi della [[Regione Puglia]].
 
=== Qualità della vita ===
Negli anni 80 il comune di Acquaviva ha rivestito un'importanza strategica ed economica notevole in tutta l'area barese stante la presenza, sul suo territorio, del presidio ospedaliero Miulli e di realtà industriali importanti attive nel settore caseario, dell'impiantistica e dei servizi. Alla metà degli anni 90 è iniziato il declino e il recesso della piazza acquavivese che, lentamente e complice le scelte degli amministratori locali, ha perso il prestigio di un tempo a vantaggio di altri comuni viciniori. L'ospedale regionale Francesco Miulli e una zona industriale ricca di PMI garantiscono ai residenti un reddito pro-capite fra i più alti di tutto il Meridione Italiano (dati ISTAT 2007).
 
=== Media ===
L'informazione cittadina è curata dal settimanale gratuito ''L'Eco... di Acquaviva''<ref>[http://www.telemajg.com/php/leco.php Sito web] de L<nowiki>'</nowiki>''Eco... di Acquaviva''.</ref>, edito dall'associazione Progetto Spazio 2000 e distribuito gratuitamente, e ''La Piazza''<ref>[http://www.la-piazza.it Sito web] de ''La Piazza''.</ref>, bimestrale edito dall'associazione omonima.
Ad essi si affiancano l'emittente televisiva ''TeleMajg''<ref>[http://www.telemajg.com Sito web] di TeleMajg.</ref>, che trasmette via etere in forma analogica, digitale e in live [[streaming]], e i giornali telematici ''www.acquavivalive.it'' e ''www.acquavivanet.it''.
=== Teatro ===
In piazza Vittorio Emanuele è situato il "Teatro comunale Sebastiano Arturo Luciani" edificato i primi del Novecento e di proprietà comunale. Dal [[1983]] versa in stato di abbandono a causa della scadenza del contratto di gestione. Negli ultimi anni è stato sottoposto a interventi di restauro interni ed esterni al fine di non comprometterne la staticità. Attualmente sono allo studio dell'amministrazione comunale ipotesi di utilizzo e/o riconversione della struttura.
 
Il 18 dicembre 2011 la compagnia ''Teatro Egò''<ref>[http://teatroego.altervista.org/ Sito web] del Teatro Egò</ref>,
di Santeramo in Colle esordisce con "La Signorina Papillon" completamente rinnovata,
al Teatro dell'Oratorio di S. Domenico di Acquaviva delle Fonti.
==== Cinema ====
Tra il [[1930]] e il [[1931]] fu girato ad Acquaviva uno degli ultimi film muti del cinema italiano, intitolato ''[[Idillio infranto]]''. Il regista era [[Nello Mauri]] e la protagonista femminile sua moglie, l'attrice milanese [[Ida Mantovani]]. Il resto del cast era costituito da attori dilettanti, tra cui gli altri due protagonisti: Pasquale Iacobellis e Michele Silecchia.<ref>Vito Attolini - Apulia Film Commission.</ref>
 
==== Curiosità ====
Sul territorio di Acquaviva delle Fonti, tra il gennaio e l'aprile del 1960 sulla via vecchia di Sannicandro di Bari, a poca distanza dal centro abitato di Acquaviva, fu realizzata una base USA, soprannominata dal popolino il “Campo dei Missili”. Qui era situata per l'esattezza la base n. 9 della 2ª Squadriglia del 111º Gruppo nata per ospitare i PGM-19 Jupiter, missili termonucleari a medio raggio (ovvero con portata tra i 1000 e i 5500&nbsp;km) puntati verso l'Unione Sovietica. Sette basi furono altresì operative dal 1958 al 1963 sulle Murge lungo il tracciato della via Appia a Spinazzola, Gravina, Casal Sabini-Altamura, Ceraso-Altamura, Gioia del Colle, Laterza e Mottola, mentre due basi furono localizzate in Basilicata, presso Irsina e Matera. Ciascuna delle basi aveva installato al suo interno tre missili Jupiter, ognuno dei quali con potenza pari a circa cento bombe atomiche come quella lanciata su Hiroshima. Il 1º marzo 1957 venne lanciato il primo missile IRBM (Intermediate Range Ballistic Missile) Jupiter dalla base statunitense di Cape Canaveral. Poco più di due anni dopo, a partire dal 5 settembre 1959 cominciò l'installazione del “sistema d'arma Jupiter” in Italia, operazione che si concluse il 20 giugno 1961, quando anche l'ultima base divenne operativa. Nel gennaio 1963 gli USA comunicarono al governo italiano la decisione, presa durante gli sviluppi della crisi dei missili di Cuba, di smantellare le basi. Nel giugno dello stesso anno, l'ultimo missile Jupiter fu rimosso dalla Murgia e imbarcato oltreoceano.
 
=== Eventi ===
==== Festa della Madonna di Costantinopoli ====
La festa patronale della [[Madonna di Costantinopoli]] si svolge in quattro giorni culminando nel primo martedì di settembre.
 
Già a partire dalla settimana precedente l'immagine della Vergine viene portata in [[processione]] in sette giorni nelle sette parrocchie di Acquaviva (''peregrinatio Mariae''). La domenica mattina, dopo la celebrazione, vi è il rito dell'Intronizzazione. Il martedì mattina si celebra in piazza il solenne pontificale, al termine del quale il sindaco consegna le chiavi della città nelle mani della Protettrice, e la sera l'immagine della Madonna viene portata in processione. La festa religiosa si conclude il mercoledì sera, quando l'immagine della Madonna esce nuovamente dalla Cattedrale per la processione di saluto intorno a piazza Vittorio Emanuele II.
 
La domenica sera si svolge il corteo storico che rievoca l'ingresso del quadro così come tramandato dalla leggenda (si narra che l'icona provenga da [[Costantinopoli]] e che, giunta a Bari via mare, sia stata portata ad Acquaviva su un carro trainato da buoi).
 
Il martedì sera, culmine della festa, secondo una tradizione risalente al [[1848]] avviene il lancio di una [[mongolfiera]] pesante circa un quintale e alta 21 metri<ref name="'U pallone' compie 160 anni di Luigi Maiulli">[http://www.telemajg.com/private/pdf/eco080908.pdf "Luigi Maiulli, ''"U pallone" compie 160 anni'', «L'Eco di Acquaviva», 8 settembre 2008, 9"]</ref><ref name="YouTube, 'Pallone della Madonna di Settembre 1º settembre 2009, Acquaviva delle Fonti">[http://www.youtube.com/watch?v=kRmCp-QLURM ''YouTube, 'Pallone della Madonna di Settembre 1º settembre 2009, Acquaviva delle Fonti''"]</ref>.
 
==== Festa della Cipolla Rossa di Acquaviva delle Fonti ====
La città è nota per la dolcissima cipolla che cresce sulle sua terra, chiamata Cipolla Rossa di Acquaviva delle Fonti. La produzione è molto limitata (meno di 300 tonnellate all'anno) poiché la sua coltivazione utilizza ancora metodi tradizionali e rudimentali per preservarne l'aroma e la fragranza. La cipolla rossa di Acquaviva è celebrata con una sagra che si tiene alla fine di luglio di ogni anno.
 
== Persone legate ad Acquaviva delle Fonti ==
'''Politici'''
* [[Vito Luciani]] (Bari, [[1859]]-Acquaviva delle Fonti, [[1951]]), politico e avvocato, deputato ininterrottamente dalla XXII alla XXVI legislatura, e Ministro delle Terre liberate dal Nemico del Governo Facta II dal 1º agosto 1922 al 31 ottobre 1922;
* [[Silvio Cirielli]], politico del PSDI, senatore della Repubblica durante la VI Legislatura;
* [[Ferdinando Pappalardo]] (Acquaviva delle Fonti, [[1947]]), docente universitario e politico del centro sinistra, senatore della Repubblica durante la XII e la XIII Legislatura;
* [[Giuseppe Antonio Barbieri]] (1935), politico di centro destra, deputato della Repubblica durante la XII Legislatura;
* [[Giuseppe Incardona]] (Acquaviva delle Fonti, 18 giugno [[1941]]), politico di destra, ex segretario nazionale di [[Movimento Idea Sociale]], stretto collaboratore di [[Pino Rauti]];
* [[Modesto Panetti]] (Acquaviva delle Fonti, 9 febbraio 1875 – Torino, 26 marzo 1957), ingegnere, politico e membro del Parlamento italiano. Senatore della Repubblica dal 1948 al 1953 e Ministro delle poste e delle telecomunicazioni nel governo Pella nel 1953.
'''Artisti'''
* [[Gaspar Hovich]] ([[Oudenaarde]], [[1550]] circa-[[Bari]], [[1627]]), pittore fiammingo;
* [[Francesco Antonio Vitale]] (Acquaviva delle Fonti, [[1627]]-ivi, [[1681]]), poeta;
* [[Maria Antonia Scalera Stellini]] (Acquaviva delle Fonti, [[1634]] - [[Ariccia]], [[1704]]), poetessa appartenente all'Accademia dell'Arcadia;
* [[Domenico Antonio Mele]] (Acquaviva delle Fonti, 16 luglio [[1647]] – [[Napoli]], [[1723]]) [[poeta]] e [[Libretto|librettista]] [[Italia|italiano]];
* [[Joe Mantegna]] ([[Chicago]], 1947), attore e doppiatore statunitense è figlio di un'emigrante acquavivese (Marianna Novielli). Star della serie televisiva [[Criminal Minds]].
'''Musicisti'''
* [[Giovanni Cesare Netti]] ([[Putignano]], [[1649]]-[[Napoli]], [[1686]]), compositore;
* [[Carlo De Vincentiis]] (Acquaviva delle Fonti, fl. [[1650]]-[[1677]]), compositore;
* [[Francesco Paolo Masullo]] (Acquaviva delle Fonti, [[1679]]-ivi, [[1733]]), castrato;
* [[Carlo de Vincentiis]] (Acquaviva delle Fonti, [[1622]] – dopo il [[1677]]) [[violinista]] [[Italia|italiano]];
* [[Cesare Franco|Don Cesare Franco]] (Acquaviva delle Fonti, 24 febbraio 1885 – Bari, 21 gennaio 1944), compositore di musica sacra e organista.
* [[Cesarino Franco]] (Acquaviva delle Fonti, 1º dicembre 1884 – Bari, 30 ottobre 1959), compositore.
* [[Sebastiano Arturo Luciani]], ([[1884]]-[[1950]]), compositore, musicologo e critico cinematografico;
* [[Ottavio Festa]], (Acquaviva delle Fonti, [[1788]] – Acquaviva delle Fonti, [[1854]]), compositore e maestro di cappella italiano;
* [[Donato Colafemmina]] (Acquaviva delle Fonti, [[1916]]-[[Adelfia]], [[2002]]), pianista e compositore;
* [[Livio Macchia]] (Acquaviva delle Fonti, [[1941]]), voce e basso della band [[Camaleonti]];
* Gianni Masci, (Acquaviva delle Fonti, 1984) chitarrista della rock band [[Jolaurlo]].
'''Studiosi'''
* [[Modesto Panetti]] (Acquaviva delle Fonti, 9 febbraio 1875 – Torino, 26 marzo 1957), ingegnere aeronautico, politico e membro del Parlamento italiano
* [[Antonio Lucarelli]] (Acquaviva delle Fonti, 20 marzo 1874 – Acquaviva delle Fonti, 10 settembre 1952), storico e meridionalista italiano;
* [[Vito Carmelo Colamonico]] (Acquaviva delle Fonti, 27 luglio 1882 – Napoli, 31 dicembre 1973), geografo e accademico italiano
* [[Cesare Colafemmina]] ([[Teglio Veneto]], [[1933]]-[[Grumo Appula]], [[2012]]), docente universitario e storico dell'ebraismo in Italia Meridioniale, insignito della civica benemerenza dal Comune di Acquaviva;
* [[Vito Marino Caferra]] (Acquaviva delle Fonti, [[1939]]),docente universitario,saggista, magistrato, ha rivestito l'incarico di presidente della Corte d'Appello di Bari.
'''Patrioti, benefattori'''
* [[Giulio Cesare Luciani]] (Acquaviva delle Fonti, [[1826]] - [[Roma]], [[1914]]), patriota
* [[Francesco Miulli]] (1712), avvocato e benefattore, autore del lascito testamentario con cui fu eretto l'Ospedale Generale Regionale "Miulli";
* Giuseppe Maselli Campagna<ref>{{Cita web|autore = |url = http://emeroteca.provincia.brindisi.it/Japigia/1932/Articoli/fascicolo%201/Giuseppe%20Maselli%20Campagna%20%28necrologio%29.pdf|titolo = giuseppe maselli campagna|accesso = |editore = |data = }}</ref><ref>{{Cita web|url = http://www.aib.it/aib/editoria/dbbi20/maselli.htm|titolo = AIB. DBBI20. Maselli Campagna, Giuseppe|accesso = 2015-11-12|sito = www.aib.it}}</ref>, (Acquaviva delle Fonti,24 aprile 1860 - Bari 31 marzo 1932), avvocato, giornalista e saggista italiano. Fondatore, con capitali propri, di una Banca Operaia ad Acquaviva delle Fonti, fondò e diresse la rivista "Archivio Pugliese del Risorgimento italiano";
* Francesco Antonio Pepe<ref>{{Cita web|url = http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_traduci_notizia.php?IDNotizia=420539&IDCategotia=|titolo = La Gazzetta del Mezzogiorno.it {{!}} I gloriosi rivoltosi della Puglia 1799|accesso = 2015-11-13|sito = www.lagazzettadelmezzogiorno.it}}</ref>, giurisperito e intellettuale liberale acquavivese morto durante i moti del 1799;
* Francesco Supriani<ref>{{Cita libro|nome = Angelo|cognome = Massafra|titolo = Patrioti e insorgenti in provincia: il 1799 in terra di Bari e Basilicata: atti del Convegno di Altamura-Matera : 14-16 ottobre 1999|url = https://books.google.com/books?id=5dijVRMUFJsC|accesso = 2015-11-13|data = 2002-01-01|editore = Edipuglia srl|lingua = it|ISBN = 9788872283134}}</ref>, intellettuale di animo liberale e democratico, fra i primi ad aderire alla [[Repubblica Napoletana del 1799|repubblica napoletana del 1799.]]
'''Sportivi'''
* [[Mario Napolitano]] (Acquaviva delle Fonti,1910 – Firenze,1995), scacchista italiano;
* [[Giuseppe Della Corte]] (Acquaviva delle Fonti, 6 giugno 1992), pallavolista italiano;
* [[Mirko Eramo]] (Acquaviva delle Fonti, 12 luglio [[1989]]), calciatore - [[Trapani Calcio]];
* [[Vito De Lorentis]] (Acquaviva delle Fonti, 20 aprile [[1955]]), ex calciatore;
* Andrea Pastore (Acquaviva delle Fonti, 14 giugno [[1994]]), calciatore - [[Trapani Calcio]].
'''Altri'''
* [[Agostino Laera]] (1871-1931), vescovo di [[Castellaneta]];
* [[Roberto Colaninno]], ([[Mantova]], [[1943]]) imprenditore, attuale presidente di [[Alitalia]] è figlio di emigrati acquavivesi;
* [[Giovanni Ingellis]] (Acquaviva delle Fonti, [[1951]]-Milano, [[1998]]), fondatore della Stratelibri e traduttore di [[Dungeons & Dragons]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
{{Vedi anche|Strade provinciali della città metropolitana di Bari}}
 
Acquaviva delle Fonti è collegata direttamente all'autostrada A14 Bologna-Taranto, precisamente il casello di Acquaviva è quello successivo a Bari Sud in direzione Taranto.
 
=== Ferrovie ===
La [[stazione di Acquaviva delle Fonti]], gestita da Ferrovie per l'Italia, è situata sulla direttrice Bologna-Taranto-Reggio Calabria.
 
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = [[Giovanni Tria]] |Inizio = 12 maggio 1985 |Fine = 9 agosto 1990 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = [[Giovanni Tria]] |Inizio = 9 agosto 1990 |Fine = 22 settembre 1992 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Carlo Laera |Inizio = 29 settembre 1992 |Fine = 10 maggio 1993 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Vitantonio Petrelli |Inizio = 4 giugno 1993 |Fine = 20 dicembre 1993 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuseppe Maiullari |Inizio = 20 dicembre 1993 |Fine = 1º luglio 1994 |Carica = [[Commissario straordinario|Comm. straordinario]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuseppe Nettis |Inizio = 1º luglio 1994 |Fine = 10 gennaio 1996 |Partito = [[Alleanza dei Progressisti|Progressisti]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Nicola D'ambrosio |Inizio = 10 giugno 1996 |Fine = 16 aprile 2000 |Partito = [[centro-sinistra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Francesco Pistilli |Inizio = 1º maggio 2000 |Fine = 8 giugno 2000 |Partito = [[centro-destra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Alfonso Magnatta |Inizio = 8 giugno 2000 |Fine = 28 maggio 2001 |Carica = [[Commissario straordinario|Comm. straordinario]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Francesco Pistilli |Inizio = 28 maggio 2001 |Fine = 30 maggio 2006 |Partito = [[centro-destra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Francesco Pistilli |Inizio = 13 giugno 2006 |Fine = 3 agosto 2009 |Partito = [[centro-destra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Maria Filomena Dabbicco |Inizio = 3 agosto 2009 |Fine = 30 marzo 2010 |Carica = [[Commissario straordinario|Comm. straordinario]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Francesco Squicciarini |Inizio = 13 aprile 2010 |Fine = 8 gennaio 2013 |Partito = [[lista civica]]: compagnia delle arti, [[Partito Democratico (Italia)|PD]], io sud, [[Unione di Centro (2002)|UDC]], [[Italia dei Valori|IdV]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Fernando Mone |Inizio = 8 gennaio 2013 |Fine = 11 giugno 2013 |Carica = [[Commissario prefettizio|Comm. pref.]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Davide Francesco Ruggero Carlucci |Inizio = 11 giugno 2013 |Fine = ''in carica'' |Partito = [[lista civica]]: nuova acquaviva, [[Sinistra Ecologia Libertà|SEL]], [[Partito Democratico (Italia)|PD]], [[lista civica]]: viva! sindaco carlucci |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|stato = ITA|città = Cesano Boscone|anno = 2013}}
* {{Gemellaggio|stato = MEX|città = San Miguel de Allende}}
* {{Gemellaggio|stato = ITA|città = Taranto}}
 
== Sport ==
Dopo il fallimento, nel 2011-2012 della "ACD Acquaviva", il calcio acquavivese è rappresentato dall'Atletico Acquaviva, che milita nel Campionato di prima categoria della città metropolitana di Bari. Negli altri sport di squadra, si annovera la "A.S.D. Basket Acquaviva Team" milita nel Campionato di Promozione maschile.
 
Il Gruppo Ciclistico Fausto Coppi, fondato nel 1981 è l'associazione sportiva cittadina più longeva. La "Amatori Atletica Acquaviva" comprende invece gli appassionati locali di atletica leggera.
 
Acquaviva delle Fonti è sede anche di un [[Bocce|bocciodromo]] comunale sito in piazza Garibaldi.
 
== Note ==
<references/>
 
==Voci Altri progetti correlate==
*[[Battaglia del Trasimeno]]
{{interprogetto|commons=Category:Acquaviva delle Fonti}}
*[[Gaio Flaminio Nepote]]
 
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|titolo=La morte del Console Flaminio|sito=Cammino di Annibale|url=http://www.tuoro.movimentolento.it/it/resource/poi/la-morte-del-console-flaminio/}}
* {{Dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Puglia/Provincia_di_Bari/Località/Acquaviva_delle_Fonti/|Acquaviva delle Fonti}}
*{{cita web|titolo=Ducario|sito=Lupi del Ticino|url=http://lupidelticino.org/ducario/|urlarchivio=https://archive.today/20171214110608/http://lupidelticino.org/ducario/|dataarchivio=14 dicembre 2017|urlmorto=sì|accesso=14 dicembre 2017}}
* {{cita web|http://www.sagradelcalzone.it|Sito ufficiale ASSOCIAZIONE "AMICI DELLA MUSICA" comitato organizzatore della Sagra del Calzone Acquaviva delle Fonti}}
* {{cita web|http://www.prolocoacquaviva.it|Sito ufficiale Pro Loco "Curtomartino" Acquaviva delle Fonti}}
* {{cita web|http://www.acquavivanet.it/attualita/4122-una-stazione-meteorologica-anche-ad-acquaviva.html|''Una stazione meteorologica anche ad Acquaviva'' - Acquavivanet}}
 
{{portale|biografie|Celti|guerra|Roma antica}}
{{Città metropolitana di Bari}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Puglia}}
 
[[Categoria:AcquavivaStoria delle Fonti|di Roma]]
[[Categoria:Galli]]