Neofascismo e Bernd Clüver: differenze tra le pagine

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{{S|cantanti tedeschi}}
{{P|La voce è palesemente apologetica dell'ideologia fascista e neofascista. In particolare la negazione del suprematismo razziale (che non è caratteristica di tutti i fascismi ma non è affatto inesistente come qui sostenuto) è una vera e propria falsificazione propagandistica. Inoltre manca qualsiasi accenno alle acclarate (anche in sede giudiziaria) collusioni tra neofascismo e strategia stragistica della tensione (Strage di Piazza Fontana, Bologna) ed alla diffusissima violenza neofascista a sfondo razziale.|politica|giugno 2010}}
{{Artista musicale
{{NN|politica|ottobre 2016|C'è una vasta bibliografia a pie' pagina ma mancano poi i riferimenti nel corpo del testo.}}
|nome = Bernd Clüver
{{L|politica|arg2 = |marzo 2019|viene trattato solo il neofascismo in Italia}}
|nome alfa = Cluver, Bernd
|nazione = DEU
|genere = Pop
|genere2 = Schlager
|genere3 =
|genere4 =
|genere5 =
|genere6 =
|genere7 =
|anno inizio attività = 1971
|anno fine attività = 2011
|note periodo attività =
|etichetta = [[Hansa Records]]<br>[[Bellaphon]]<br>[[Polydor]]<br>[[EMI]]<br>Variety<br>Aladin<br>[[Teldec]]
|tipo artista = Cantante
|immagine =
|didascalia =
|strumento = [[Canto|voce]]
|numero totale album pubblicati = 38
|numero album studio = 15
|numero album live =
|numero raccolte = 19 (+ 4 postume)
}}
{{Bio
|Nome = Bernd Gerhard
|Cognome = Clüver
|ForzaOrdinamento = Cluver, Bernd
|Sesso = M
|PreData=
|LuogoNascita = Hildesheim
|LuogoNascitaLink =
|GiornoMeseNascita = 10 aprile
|AnnoNascita = 1948
|LuogoMorte = Palma di Maiorca
|LuogoMorteLink =
|GiornoMeseMorte = 28 luglio
|AnnoMorte = 2011
|PreAttività =
|Attività = cantante
|Attività2=
|Attività3=
|AttivitàAltre =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Nazionalità = tedesco
|Cittadinanza =
|PostNazionalità = , dedito principalmente ai generi pop-[[Schlager]] e professionalmente in attività a partire dall'inizio degli anni settanta<ref name=www>{{cita web|lingua=de| url= http://www.was-war-wann.de/musik/biografie/bernd-cluever.html|titolo= Biografie Bernd Clüver|editore= Wer Was Wann|accesso= maggio 2016}}</ref><ref name=schlager>{{cita web|lingua=de| url=http://www.schlagerplanet.com/bernd-cluever |titolo= Biografie Bernd Clüver|editore= SchlagerPlanet|accesso= 7 maggio 2016}}</ref><ref name=hpch>{{cita web|lingua=de| url= http://www.hitparade.ch/artist/Bernd_Cluever#disco |titolo= Bernd Clüver - Diskografie|editore= Hit Parade.ch|accesso= maggio 2016}}</ref><ref name=welt>{{cita news|autore= |url= http://www.welt.de/vermischtes/prominente/article13513912/Schlager-Star-Bernd-Cluever-stirbt-bei-Treppensturz.html |titolo= Schlager-Star Bernd Clüver stirbt bei Treppensturz|pubblicazione=[[Die Welt]]|data=|accesso=7 maggio 2016|lingua=de|formato=}}</ref>
 
|Immagine=
[[File:Celtic cross.svg|thumb|La [[Croce celtica]], simbolo delle ideologie neofasciste]]
|Didascalia=
}}
 
Nel corso della sua quarantennale carriera, pubblicò una quarantina di album (di cui una quindicina in studio)<ref name=hpch/>, tenne circa 6.000 concerti<ref name=www/> e si aggiudicò quattro dischi d'oro, un disco di platino, tre Diapason d'oro, due [[Goldene Europa]], due [[BRAVO Otto]] e tre Leoni di [[RTL Television]]<ref name=www/><ref name=schlager/>. Tra i suoi brani di maggiore successo, figurano ''Der Junge mit der Mundharmonika'', ''Der kleine Prinz'', ''Das Tor zum Garten der Träume'', ''Mexican Girl'', ''Mike und sein Freund'', ''Bevor du einschläfst'', ''Mit 17'', ''Der Wind von Palermo'', ecc.<ref name=www/><ref name=schlager/><ref name=welt/><ref name=bild>{{cita news|autore= M. Pittelkau J. Puthenrackal|url= http://www.bild.de/unterhaltung/leute/bernd-cluever/todes-sturz-auf-treppe-auf-mallorca-19107996.bild.html|titolo= Bernd Clüver: Todes-Sturz auf dieser Treppe|pubblicazione=[[Bild]]|data=|accesso=6 maggio 2016|lingua=de|formato=}}</ref><ref name=westen>{{cita news|autore= |url=https://www.derwesten.de/panorama/bernd-cluever-stirbt-nach-treppensturz-id4916781.html |titolo= Bernd Clüver stirbt nach Treppensturz |pubblicazione=Der Westen|data=|accesso=7 maggio 2016|lingua=de|formato=}}</ref>
Il '''neofascismo''' è un insieme di movimenti sociali o [[Politica|politici]] nati dopo la [[seconda guerra mondiale]] con l'intento di rianimare e attuare l'ideologia [[fascista]].
 
Fu il marito delle modelle [[Ute Kittelberger]] e [[Anja Hörnich]].<ref name=westen/>
Secondo lo storico [[Renzo De Felice]] durante la [[guerra fredda]] questi movimenti assorbirono e presero il posto del fascismo, favoriti in ciò dalla strategia geo-politica dell'Alleanza Atlantica che in tali gruppi vedeva un argine efficace all'espansione comunista.<ref>''Intervista sul fascismo'', [[Editori Laterza]], pag. 97</ref> In Italia la [[XII disposizione transitoria e finale della Costituzione italiana|XII disposizione transitoria e finale della Costituzione]] vieta la riorganizzazione del [[Partito Nazionale Fascista|partito fascista]], mentre la legge [[Mario Scelba|Scelba]], del 1952, sanziona l'[[apologia del fascismo]].
 
==Biografia==
Questi gruppi si possono ispirare a filosofi [[Tradizionalismo (filosofia)|tradizionalisti]] come [[Julius Evola]], a politici come [[Corneliu Zelea Codreanu|Codreanu]], al [[Storia del fascismo italiano|fascismo italiano]] e al [[Falange Española de las Juntas de Ofensiva Nacional Sindicalista|falangismo]] spagnolo, ma anche al [[Nazionalsocialismo]] ([[Neonazismo]]).<ref>Renzo De Felice, ''Intervista sul fascismo'', Editori Laterza, pagg. 98-106. Testualmente: "Se guardiamo agli esponenti del radicalismo di destra dobbiamo chiederci: quali sono i loro maestri ideali? Quali i modelli a cui si rifanno? Si rifanno a Mussolini? Molto vagamente: si rifanno a Mussolini come si rifanno a Garibaldi. Sarà una battuta di spirito, ma è così: tutti gli italiani si rifanno a Garibaldi. E tutti quelli che sono contrari a un certo sistema democratico, si rifanno a Mussolini. Me è un fatto del tutto esterno. E non si rifanno nemmeno all'esperienza fascista italiana, perché è una esperienza sostanzialmente fallimentare, non solo per la guerra perduta, ma anche per l'incapacità che il fascismo italiano ha dimostrato di creare uno Stato fascista vero. I maestri a cui si rifanno sono altri: sono Evola, Codreanu e i nazisti veri e propri (...)"</ref>
Bernd Gerhard Clüver nasce a [[Hildesheim]], in [[Bassa Sassonia]], il 10 aprile 1948.
 
Nel 1971, firma a [[Berlino]] il suo primo contratto discografico<ref name=welt/> e l'anno seguente entra per la prima volta in Hit Parade con il singolo ''Sie kommt wieder''<ref name=schlager/>.
== Storia ==
===In Italia===
Il neofascismo in [[Italia]] prese vita nei primi mesi dopo la fine della [[Seconda guerra mondiale]], su iniziativa di reduci della [[Repubblica Sociale Italiana]] (RSI) al Nord e di coloro che continuavano a nutrire un sentimento di simpatia nei confronti del regime fascista al Centro-Sud.
 
Nel 1972, pubblica il singolo di successo ''Der Junge mit der Mundharmonika''.<ref name=www/>.
Nel [[1946]] molti gruppi agivano al di fuori dei partiti, come i [[Fasci di Azione Rivoluzionaria]] ed il [[Partito Democratico Fascista]], che conducevano azioni al di fuori della legalità. A livello editoriale, l'immediato dopoguerra vide la comparsa di riviste e quotidiani come "Il Meridiano d'Italia" a Milano che polemizzavano contro gli eccidi partigiani compiuti dopo il 25 aprile e, in maniera abbastanza esplicita, invitavano i reduci a compattarsi in un partito politico.
 
Nel 1976, con il brano ''Mike und sein Freund,'' è il primo cantante tedesco ad affrontare il tema dell'[[omosessualità]], suscitando molto scalpore.<ref name=schlager/><ref name=welt/>
In questo contesto alcuni reduci decisero di organizzarsi in una struttura partitica, per operare all'interno delle istituzioni con la partecipazione alle elezioni. Il 26 dicembre 1946, nello studio legale di Arturo Michelini, venne fondato il [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|Movimento Sociale Italiano]] (MSI), partito nato con l'obiettivo di tenere viva l'eredità del fascismo nell'[[Storia dell'Italia repubblicana|Italia repubblicana]]<ref>{{Cita libro|titolo = Il polo escluso: profilo storico del Movimento sociale italiano|autore = Piero Ignazi|editore = [[Il Mulino]]|città = [[Bologna]]|anno = 1998|p = 412}}</ref> e che si affermerà come la principale organizzazione partitica dell'estrema destra nella [[Prima Repubblica (Italia)|Prima Repubblica]]<ref>{{Cita libro|titolo = Re-inventing the Italian Right: Territorial politics, populism and 'post-fascism'|autore = Stefano Fella, Carlo Ruzza|editore = [[Routledge]]|città = [[Londra]] e [[New York]]|anno = 2011|p = 13}}</ref>. Il partito rifiutò di condannare il fascismo ma, allo stesso tempo, dichiarò di non avere intenzione di riportare in vita il vecchio regime<ref>{{Cita libro|titolo = Primo corso propagandisti del M.S.I.|autore = Arturo Michelini|editore = [[Società editrice fiamma]]|p = 11}}</ref>, sintetizzando il suo atteggiamento nei confronti del fascismo con la formula "Non rinnegare, non restaurare" coniata dal segretario [[Augusto De Marsanich]]<ref>{{Cita libro|titolo = Il polo escluso: profilo storico del Movimento sociale italiano|autore = Piero Ignazi|editore = [[Il Mulino]]|città = [[Bologna]]|anno = 1998|p = 440}}</ref>. Altri reduci paradossalmente passarono tra le file del [[Partito Comunista Italiano]] (PCI), ritenendo di non poter aderire ad un partito quale l'MSI, schierato con i [[capitalismo|capitalisti]], che avevano combattuto ed affossato il fascismo. Il portavoce di questi "''fascisti rossi''" fu [[Stanis Ruinas]], tramite il suo giornale ''[[Pensiero Nazionale]]''. Lo stesso Togliatti favorì questo processo di assimilazione, consapevole del fatto che venti anni di propaganda fascista avevano dato un'impronta ideologica a un'ampia fetta di giovani italiani.
 
===Morte===
Il Movimento Sociale entra in parlamento nel 1948 con una sparuta rappresentanza. Le elezioni politiche del 1953 vedono un significativo aumento del consenso e della rappresentanza del MSI che concede il suo appoggio esterno a vari governi centristi. Il Movimento Sociale, dopo un serrato dibattito interno, vota a favore dell'adesione alla [[Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord|NATO]], si pronuncia in favore della creazione di una Comunità Europea; sotto la guida del "moderato" [[Arturo Michelini]] il MSI entra con propri assessori nelle giunte di grandi città del Sud Italia e propone la creazione di una "Grande Destra", in grado di condizionare in parlamento la DC, ed estesa a monarchici e liberali.
All'una di notte del 28 luglio 2011, mentre si trovava nel suo appartamento nel quartiere di Illetes, a [[Palma di Maiorca]], precipita accidentalmente da una scala, battendo la testa.<ref name=www/><ref name=schlager/><ref name=welt/><ref name=bild/><ref name=westen/> Trasportato d'urgenza all'ospedale Son Espases<ref name=welt/><ref name=bild/><ref name=westen/>, muore per le gravi ferite riportate.
 
Dopo le esequie, le sue ceneri vengono sparse nel [[Mare del Nord]].<ref name=www/><ref name=welt/>
La [[XII disposizione transitoria e finale della Costituzione italiana|XII disposizione transitoria della Costituzione Italiana]] vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista, e, in deroga all'[[Articolo 48 della Costituzione italiana|articolo 48]], stabiliva per un periodo non superiore a un quinquennio dall'entrata in vigore della stessa, limitazioni al diritto di voto e all'eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista. In base a questa disposizione, l'[[apologia del fascismo]] costituisce reato in quanto promuove la riorganizzazione del movimento fascista e denigra i valori di base della Costituzione italiana; a seguito di quanto stabilito dalla costituzione, venne promulgata nel 1952 la [[Legge Scelba]] che all'art. 1 recita: ''"si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista"''; all'art. 4 recita: ''"Chiunque fa propaganda per la costituzione di una associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità indicate nell'articolo 1 è punito [...]"''.
 
==Discografia parziale==
Nel [[1954]]<ref>''[http://www.centrostudilaruna.it/evola3451.html Da Rivolta contro il mondo moderno a Gli uomini e le rovine. Julius Evola 1934-1951]'', articolo di Alberto Lombardo (1º gennaio 2000) in centrostudilaruna.it - vedi nota 42.</ref> si consuma nell'MSI una rottura: il gruppo guidato da [[Pino Rauti]], che si ispirava alle idee di [[Julius Evola]], ormai in rotta con la segreteria del partito, fonda il [[Centro Studi Ordine Nuovo]] (ON). Nel gruppo ideologico di Ordine Nuovo si accentua la simpatia per il III Reich e, per effetto delle tesi metapolitiche di Evola, matura un sentimento "neo-pagano", non esente da suggestioni occultistiche, che lo allontana dal comune sentire cattolico della destra missina. Gli Ordinovisti praticano la via dell'extraparlamentarismo, ma cominciano anche a stabilire intese con gli ambienti della NATO e con regimi golpisti come quello dei colonnelli greci in nome della lotta al comunismo incombente.
 
===Album===
Nel [[1960]]<ref>''[http://www.intermarx.com/ossto/marioBO.html Il filo nero]'', articolo di Mario Coglitore, da intermarx.com.</ref> un'ulteriore scissione produrrà il secondo gruppo della destra radicale degli [[anni 1960|anni sessanta]]: [[Avanguardia Nazionale]] (AN), con a capo [[Stefano Delle Chiaie (politico)|Stefano Delle Chiaie]]. [[Ordine Nuovo (movimento)|Ordine Nuovo]] e [[Avanguardia Nazionale]], pur mantenendo rapporti con singoli dirigenti dell'MSI, conducono una politica autonoma dall'ex partito di riferimento, che, fino al [[1960]] è impegnato a sostenere governi [[democrazia Cristiana|democristiani]] e a contrastare le politiche di giustizia sociale del centro-sinistra. Avanguardia Nazionale si segnala per una campagna astensionista condotta nel 1963, quando l'invito a non votare poteva apparire vagamente "sovversivo" considerato il dovere morale della partecipazione al voto stabilito anche in sede normativa dall'ordinamento italiano.
* 1973: '' Der Junge mit der Mundharmonika''
* 1974: ''Das Tor zum Garten der Träume''
* 1975: ''Oben steh'n und singen''
* 1975: ''Die großen Erfolge''
* 1976: ''Seine großen Erfolge''
* 1977: ''Song Book''
* 1977: '' Die goldene Super 20''
* 1978: ''Mexican Girl''
* 1981: ''Sechs Jahre später''
* 1990: ''Ich geh meinen Weg'
* 1993: ''Herz ist Strumpf''
* 1994: '' Sag noch einmal ich liebe dich''
* 1995: ''Wenn ich dich dann in die Arme nehm ''
* 1997: ''Engel in Blue Jeans ''
* 1997: ''Weihnachten mit Bernd Clüver ''
* 1999: ''Da musst Du durch ''
* 2001: ''Geh' mit mir ''
* 2007: ''Offen & ehrlich ''
* 2008: ''Hautnah - Die Geschichten meiner Stars''
* 2009: '' Meine schönsten Schlager''
* 2011: ''Ein Stück von meinem Himmel'' (raccolta postuma)
* 2015: ''Bernd Clüver'' (raccolta postuma)
* 2016: ''Best Of''(raccolta postuma)
 
==Note==
In quegli anni sorse anche un altro gruppo neofascista, il [[Fronte Nazionale (1967)|Fronte Nazionale]] di [[Junio Valerio Borghese]], ex comandante della X MAS e figura di spicco del reducismo di [[Salò]].
 
Successivamente inizia il periodo della [[Strategia della tensione in Italia|strategia della tensione]]. Il primo episodio è la [[strage di piazza Fontana]], il 12 dicembre [[1969]], nel corso degli anni le indagini hanno condotto a individuare i presunti colpevoli neofascisti. Successivamente si ebbe la lunga stagione stragista degli [[anni di piombo]], per i quali delitti vennero sospettati ed indagati ripetutamente, assieme ad anarchici e comunisti di area extraparlamentare, vari esponenti dei movimenti neofascisti, negli anni successivi mai condannati definitivamente, con l'importante eccezione della [[Strage di Bologna]].
 
Nel [[1969]] Avanguardia Nazionale di Delle Chiaie, a quell'epoca latitante, si sciolse. Sempre nel 1969, [[Pino Rauti]] e altri dirigenti di Ordine Nuovo rientrano nel MSI, mentre gli ordinovisti contrari, danno vita al nuovo movimento politico di [[Ordine Nuovo (movimento)|Ordine Nuovo]], guidato da [[Clemente Graziani]]. Il 21 novembre [[1973]] viene decretato lo scioglimento dell'organizzazione e trenta membri condannati per ricostituzione del [[Partito Nazionale Fascista]]. Tre anni dopo viene decretato, con le stesse motivazioni, anche lo scioglimento di Avanguardia Nazionale.
 
Attorno alla metà degli [[anni 1970|anni settanta]] crescono associazioni e movimenti, soprattutto giovanili, come [[Terza Posizione]], [[Lotta di Popolo]] e [[Costruiamo l'azione]], impegnati nella lotta per la giustizia sociale ed estranei sia alle competizioni elettorali sia al terrorismo nero che, da parte sua, contemporaneamente si sviluppa con formazioni terroristiche e clandestine come i [[Nuclei Armati Rivoluzionari]] e il [[Fronte Nazionale Rivoluzionario]].
 
Il 2 agosto [[1980]] avviene una strage di matrice neofascista confermata in sede giudiziaria, [[Strage di Bologna|quella di Bologna]], per cui vennero condannati all'[[ergastolo]], quali esecutori dell'attentato, i membri dei [[Nuclei Armati Rivoluzionari|NAR]] [[Valerio Fioravanti|Giuseppe Valerio Fioravanti]], [[Francesca Mambro]] e [[Luigi Ciavardini]].
 
Il 25 luglio [[1991]] fa la sua comparsa un nuovo soggetto politico profondamente [[Benito Mussolini|mussoliniano]]: il [[Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale|Movimento Fascismo e Libertà]] (MFL), fondato dal giornalista e senatore [[Giorgio Pisanò]].
 
Nel [[1993]] viene varato il [[legge Mancino|decreto Mancino]], che pone fuorilegge per razzismo, [[Movimento Politico]], [[Base Autonoma]], ''Azione Skinhead'' e ''L'Uomo Libero''. Nello stesso anno [[Meridiano Zero (movimento)|Meridiano Zero]] si scioglie volontariamente.
 
Nel [[1995]], con la [[svolta di Fiuggi]], si scioglie l'MSI-DN, dando luogo ad [[Alleanza Nazionale]] ed al [[Movimento Sociale Fiamma Tricolore|Movimento Sociale - Fiamma Tricolore]]. Nel [[1998]] viene fondata [[Forza Nuova]].<ref>Per tutta la sezione sono indicativi (tra gli altri): Nicola Rao, ''La Fiamma e la Celtica'', Sperling & Kupfer, Roma, 2006 e Ugo Maria Tassinari, ''Naufraghi. Da Mussolini alla Mussolini: 60 anni di storia della destra radicale'', Immaginapoli, 2007.</ref>
 
Nel [[2001]], il Movimento Fascismo e Libertà, dopo la morte del fondatore [[Giorgio Pisanò]], subisce una scissione, con alcuni dirigenti che, nello stesso anno fondano ''Nuovo Ordine Nazionale''.
 
Nel 2009 il Movimento Fascismo e Libertà ha cambiato denominazione in [[Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale]] (MFL-PSN), assumendo la posizione più [[Socialismo|socialista]] dell'originario [[rivoluzione fascista|fascismo rivoluzionario]] e della [[Repubblica Sociale Italiana]], dissociandosi dalla collocazione di destra assunta da tutte le altre correnti neofasciste e della cosiddetta ''Area''. Nel [[2011]] è la fondazione di Alternativa Tricolore.
 
===Nel resto del mondo===
{{...}}
 
== Ideologia del neofascismo ==
{{C|Non chiaro, da riformulare e da confermare con fonti. Probabile ricerca originale.|politica|giugno 2010}}
{{F|politica|settembre 2010}}
=== Critica al sistema democratico ===
Nel 1931 Mussolini esplicitò il proprio rifiuto della [[democrazia]], definendo la disuguaglianza come «''feconda e benefica''» e in "''Dottrina del Fascismo''" scrisse che «''regimi democratici possono essere definiti quelli nei quali, di tanto in tanto, si dà al popolo l'illusione di essere sovrano, mentre la vera effettiva sovranità sta in altre forze talora irresponsabili e segrete''». Il Neofascismo, come il fascismo, sostiene che le "autoproclamatesi" democrazie, siano in realtà effettivamente regimi "plutocratici", sorta di dittature massoniche basate sulla manipolazione della volontà popolare. I cittadini non hanno né la conoscenza né i nobili motivi necessari per prendere decisioni coerenti e giuste per il bene comune; [[Platone]] definì la democrazia “''una piacevolissima forma di governo, piena di varietà e di disordine, che dispensa una sorta d'eguaglianza agli eguali come agli ineguali''”.
<!--
{{quote|I fasci italiani di combattimento non sono un partito, ma piuttosto l'antipartito. Non sono un'organizzazione di propaganda, ma di combattimento. Più che al proselitismo, per vendere marchette, tendono all'azione. Non hanno programmi immutabili. Non si propongono di vivere all'infinito. Non promettono il paradiso in terra e la felicità universale. Nella vasta democrazia della civiltà essi rappresentano l'aristocrazia del coraggio. Libertari, sono per necessità antidemagogici. Spregiudicati, sanno andare contro corrente. È una associazione di uomini che possono provenire da tutti gli orizzonti perché si "ritrovano" in alcune identità o affinità ideali|Benito Mussolini, dal discorso tenuto alla prima adunata fascista il 6 ottobre 1919<ref name="ReferenceA">Il manuale delle guardie nere, Ed. reprint</ref>}}
{{quote|Il fascismo è un metodo, non un fine; una autocrazia sulla via della democrazia|Benito Mussolini, dall'intervista concessa all'inviato del Sunday Pictorial di Londra il 12 novembre 1926<ref name="ReferenceA"/>}} -->
Non mancano tuttavia alcuni gruppi neofascisti che accettano la cosiddetta "[[democrazia organica]]", come il [[Partito Democratico Fascista]] in passato e [[CasaPound Italia]] oggi.
 
=== Identità ===
I neofascisti si ritengono differenzialisti: sostiene l'esistenza e la diversità di diverse [[razza|razze]] appartenenti alla [[Homo sapiens|specie umana]], ritenendo che non tutti gli esseri umani siano [[egualitarismo|uguali]], ma che abbiano però diritto alla stessa dignità, rifiutando la superiorità della propria razza sulle altre a differenza di movimenti [[skinhead]] o del [[potere bianco]] di destra. Essi identificano in un'unità di [[Discendenza|stirpe]] una [[comunità]] nella quale riconoscersi ed appartenere in nome della solidarietà reciproca. Nella diversità delle razze e nei conflitti tra nazioni intravedono il [[darwinismo sociale]], caratteristica insita nell'uomo.<ref>[[Gabriele Adinolfi]], ''Quel domani che ci appartenne'', Barbarossa editore, Milano, 2005.</ref>
 
Nell'[[antisemitismo]] essi non vedono pregiudizi razziali, ma differenza culturale [[sociologia|sociologica]] e socioeconomica. Ovvero non biasima gli [[ebrei]] in quanto tali, ma una società culturalmente diversa dai propri ideali.
 
=== Lotta alla droga ===
I neofascisti sono contrari alle droghe in quanto l'economia che esse mettono in moto sarebbe la "droga" del liberalcapitalismo: un prodotto fittizio che lo sosterrebbe, alimentando un [[prodotto interno lordo|PIL]] falsato. Uno stratagemma, attuato a partire dal [[1967]] con l'[[Operazione Chaos]], ideato negli anni nei quali il capitalismo sembrava cedere di fronte al comunismo, volto anche alla conservazione delle coltivazioni di [[oppio]] del [[Laos]] tramite il controllo del [[Vietnam]]. I neofascisti ritengono ipocriti coloro che si dichiarano contrari al capitalismo, favorendone invece personalmente la sopravvivenza diventando consumatore di droga e partecipando direttamente al suo sostentamento. Inoltre sostengono che la droga porti allo sviluppo di una criminalità organizzata di tipo [[Mafia|mafioso]] con conseguenti vittime, ad una gioventù intontita, morti per [[Sovradosaggio|overdose]], famiglie distrutte, carceri affollate.
 
=== Revisionismo ===
I neofascisti criticano la storiografia ufficiale, ma sostengono di indagare per scoprire la verità tramite il [[revisionismo]] riguardo alla [[Revisionismo#Revisionismo della seconda guerra mondiale|seconda guerra mondiale]] ed ai [[Campo di concentramento|campi di concentramento]], ponendo l'accento sui [[crimini di guerra alleati]], dei [[Partigiano|partigiani]], dell'[[Unione Sovietica]] e delle varie entità comuniste durante e immediatamente dopo il [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]].
 
=== Linguaggio ===
Recenti studi in ambito linguistico e sociolinguistico evidenziano l'esistenza di un linguaggio neofascista specifico dai tratti prevalenti di tipo controegemonico, sempre più presente all'interno del più ampio fenomeno del graffitismo e della cultura ultras<ref>[https://www.academia.edu/2024131/Linguaggi_ed_elementi_del_politico_nel_radicalismo_di_destra_e_di_sinistra_nel_graffitismo_urbano, ''Linguaggi ed elementi del politico nel radicalismo di destra e di sinistra nel graffitismo urbano'', ANALELE UNIVERSITII DIN CRAIOVA, SERIA TIINE FILOLOGICE LINGVISTICA, ANUL XXXIV, Nr. 1-2, 2012]</ref>. Emerge inoltre, all'interno di queste tendenze, un legame del neofascismo con le sottoculture skinhead e casual che ampio spazio, specie la seconda, occupano all'interno delle sottoculture giovanili<ref>[https://www.academia.edu/3204271/_Muri_puliti_popoli_muti_._Analisi_tematica_e_dinamiche_linguistiche_del_fenomeno_del_graffitismo_a_Roma, ''"Muri puliti popoli muti". Analisi tematica e dinamiche linguistiche del fenomeno del graffitismo a Roma'', Forum Italicum, 2013]</ref>.
 
== Il neofascismo come antitesi del fascismo ==
Alcuni teorici di destra ritengono che, il neofascismo, sia nella sua ideologia che nella sua prassi, abbia finito per accantonare progressivamente la [[Fascismo|dottrina fascista]], limitandosi ad una caricatura estetica e banalizzata del passato regime, immettendovi elementi tratti dal [[tradizionalismo]] nordico, come l'uso simbolico della [[croce celtica]], dalle teorizzazioni di [[Julius Evola]]<ref>[[Giuseppe Parlato]], ''Fascismo, Nazionalsocialismo, Tradizione'', in Julius Evola, Fascismo e Terzo Reich, Roma, Mediterranee, 2001, p. 15 Scrive Parlato: «Evola intese rettificare il fascismo in senso spirituale e tradizionale, in nome di idee e valori che non erano quelli originari del fascismo, ma quelli della destra conservatrice ed aristocratica»</ref>. [[Giorgio Almirante]], storico leader del [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|Movimento Sociale Italiano]], nonché futuro mentore di [[Gianfranco Fini]], fu il primo che adottò più apertamente di altri una apparente politica di “defascistizzazione” dei militanti del partito, con l'intento di trasformarlo in un partito di “Destra Nazionale” nel quale vi si potessero riconoscere le tante anime emarginate e nostalgiche della destra italiana.<ref>A .James Gregor, "The search for neofascism – the use and abuse of social science", Cambridge University Press, 2006, cap. 3, pp. 54-82</ref>.
 
== Partiti e movimenti neofascisti ==
I partiti e i movimenti che si richiamano a idee neofasciste sono, in ordine cronologico di fondazione:
 
* ''[[Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale]]'' (MFL-PSN), fondato nel [[1991]] da [[Giorgio Pisanò]] dopo la scissione dal [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale]].
* ''[[Movimento Sociale Fiamma Tricolore|Movimento Sociale - Fiamma Tricolore]]'' (MS-FT), fondato nel [[1995]] da [[Pino Rauti]] dopo lo scioglimento del Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale e [[Gioventù della fiamma]], organizzazione studentesca e per minorenni del movimento.
* ''[[Forza Nuova]]'' (FN), fondato nel [[1997]] da [[Roberto Fiore (politico)|Roberto Fiore]] e [[Massimo Morsello]] dopo la scissione dal [[Movimento Sociale Fiamma Tricolore|Movimento Sociale - Fiamma Tricolore]].
* ''[[Movimento Idea Sociale]]'' (MIS), fondato nel [[2004]] da Pino Rauti dopo la scissione dal Movimento Sociale - Fiamma Tricolore.
* Fasci Italiani del Lavoro, nell'[[elezioni amministrative italiane del 2017]] una loro militante viene eletta consigliera comunale di [[Sermide e Felonica]], poi destituita da una sentenza del [[Tribunale amministrativo regionale|TAR]] di [[Brescia]].
* Alternativa Tricolore (AT), fondato nel [[2011]] da Luigi Cortese.
* Destra Sociale, partito fondato da [[Luca Romagnoli]] dopo l'estromissione nel 2014 dalla carica di segretario del Movimento Sociale Fiamma Tricolore.
* Movimento Sociale Fiamma Nazionale.
* Futuro Sociale, prettamente giovanile.
* ''[[Fronte Nazionale (1997)|Fronte Nazionale]]'', fondato da [[Adriano Tilgher (politico)|Adriano Tilgher]].
* ''[[CasaPound|Casapound]]'' (CPI) e ''[[Blocco studentesco|Blocco Studentesco]]'', organizzazione studentesca del movimento.
* ''Unione per il Socialismo nazionale - Raggruppamento Sociale Italiano'', partito [[Socialismo nazionale|socialista nazionale]] fondato nel 2011 che si rifà al [[Raggruppamento Sociale Repubblicano]] ed alla tradizione del [[Fascismo di sinistra]].
=== Partiti e movimenti neofascisti del passato ===
 
* [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale]], esistente dal [[1946]] al [[1995]], frazionato dopo la [[svolta di Fiuggi]] in [[Alleanza Nazionale]] e [[Movimento Sociale Fiamma Tricolore|Movimento Sociale - Fiamma Tricolore]], nonché in altri partiti minori. L'organizzazione giovanile era [[Fronte della Gioventù (MSI)]] e quella studentesca universitaria era [[Fronte universitario d'azione nazionale|FUAN]]
* [[Alternativa Sociale]], federazione di partiti esistente dal [[2003]] al [[2006]]
* [[Avanguardia Nazionale]], fondata da [[Stefano Delle Chiaie (politico)|Stefano Delle Chiaie]] e esistente dal [[1963]] al [[1976]]
* [[Raggruppamento Sociale Repubblicano]], partito costituito in larga parte da una scissione missina contraria all'inserimento del MSI nell'alveo della [[Destra (politica)|destra]], fondato da [[Giorgio Pini]] nel 1952 e sciolto agli inizi degli anni '60.
* [[Azione Sociale (partito politico)|Azione Sociale]], fondato nel [[2003]] da [[Alessandra Mussolini]] e sciolto nel [[2009]]
* [[Costruiamo l'azione]], fondata da [[Paolo Signorelli (politico)|Paolo Signorelli]] e esistente dal [[1978]] al [[1980]]
*[[Fronte Nazionale (1967)|Fronte Nazionale]], fondato dal principe [[Junio Valerio Borghese]] e esistente dal [[1967]] al [[1970]]
*[[Fronte Nazionale (1990)|Fronte Nazionale]], fondato da [[Franco Freda]] e esistente dal [[1990]] al [[2000]]
* [[Lotta di Popolo]], esistente dal [[1969]] al [[1973]], poi Lotta Popolare (1975-1978)
* [[Partito Democratico Fascista]], esistente dal [[1945]] al [[1947]], fondato da [[Domenico Leccisi]]
* [[Movimento Politico]], rete di [[occupazione a scopo abitativo|occupazioni a scopo abitativo]] di impianto [[Nazionalismo rivoluzionario|nazional-rivoluzionario]] sciolta nel 1993.
Organizzazioni di lotta armata, che ovviamente non si presentavano alle elezioni politiche:
* [[Fasci di Azione Rivoluzionaria]], esistenti dal [[1945]] al [[1947]], fondati da [[Pino Romualdi]]
* [[Ordine Nuovo (movimento)|Ordine Nuovo]], esistente dal [[1969]] al [[1973]]
* [[Terza Posizione]], esistente dal [[1978]] al [[1980]]
* [[Fronte Nazionale Rivoluzionario]]
* [[Nuclei Armati Rivoluzionari]]
 
== Note ==
<references/>
 
==Collegamenti esterni==
== Bibliografia ==
* AA. VV., ''Adriano Romualdi'', Raido, 2003.
* AA. VV., ''Dossier strage di Bologna. La pista segreta'', Giraldi editore, 2010.
* [[Gabriele Adinolfi]], ''Quel domani che ci appartenne'', [[Società Editrice Barbarossa]], Milano, 2005.
* [[Gabriele Adinolfi]] e Roberto Fiore, ''Noi Terza Posizione'', Settimo Sigillo, 2000. ISBN 88-6148-002-0
* Alessandro Amorese, ''Beppe Niccolai. Il missino e l'eretico'', Eclettica, 2010.
* Nicola Antonini, ''Fuori dal cerchio. Viaggio nella destra radicale italiana'', Eliot, 2010.
* Adalberto Baldoni, Sandro Provvisionato, ''Anni di piombo'', Sperling & Kupfer, 2009.
* Pietrangelo Buttafuoco, ''Fogli consanguinei'', Ar, 2002.
* Mario Caprara, Gianluca Semprini, ''Destra estrema e criminale'', Newton & Compton, 2010.
* Antonio Carioti, ''Gli orfani di Salò'', Mursia, 2008.
* Sandro Forte, ''Clemente Graziani'', Settimo Sigillo, 1997.
* Marco Fraquelli, ''A destra di Porto Alegre'', Rubbettino, 2006.
* Alessandro Gasparetti, ''La destra e il '68'', Settimo Sigillo, 2006.
* Cristina Di Giorgi, ''Note alternative'', Trecento, 2008.
* Mario Giovana, ''Le nuove camicie nere'', Edizioni dell'Albero, Torino, 1966.
* {{en}} Douglas R. Holmes, ''Integral Europe: Fast-Capitalism, Multiculturalism, Neofascism'', Princeton University Press, 2000. ISBN 0-691-03388-9
* Mario Michele Merlino, ''E venne Valle Giulia'', Settimo Sigillo, 2008.
* Massimiliano Morelli, ''Acca Larentia'', Bradipolibri, 2008.
* Annibale Paloscia, ''Al tempo di Tambroni'', Mursia, 2010.
* Antonio Pennacchi, ''Il fasciocomunista'', Mondadori, 2010.
* Gerardo Picardo, ''Destra radicale'', Settimo Sigillo, 2007.
* Nicola Rao, ''La Fiamma e la Celtica'', Sperling & Kupfer, Roma, 2006. ISBN 8820041936
* Petra Rosenbaum, ''Il nuovo fascismo'', Milano, Feltrinelli, 1975.
* Davide Sabatini, ''Il Movimento Politico Occidentale'', Settimo Sigillo, 2010.
* Giuseppe Scaliati, ''Trame nere. I movimenti di destra in Italia dal dopoguerra ad oggi'', Fratelli Frilli Editori, 2005.
* Gianluca Semprini, ''La strage di Bologna'', Seb, 2005.
* Tomaso Staiti di Cuddia delle Chiuse, ''Confessioni di un fazioso'', Mursia, 2006.
* Arianna Streccioni, ''A destra della destra'', Settimo Sigillo, 2006.
* Ugo Maria Tassinari, ''Naufraghi. Da Mussolini alla Mussolini: 60 anni di storia della destra radicale'', Immaginapoli, 2007.
* Ugo Maria Tassinari, ''Fascisteria'', Castelvecchi Editore, 2001.
* Mario Tedeschi, ''I Fascisti dopo Mussolini'', Edizioni Arnia, Roma, 1950.
* Luca Telese, ''Cuori Neri'', Sperling & Kupfer, 2006.
* Marco de Troia, ''Fronte della Gioventù'', Settimo Sigillo, 2001.
* Paolo Berizzi, ''NazItalia:'' ''Viaggio in un Paese che si è riscoperto fascista'', 2018
 
=== Testi autobiografici ===
* Luciano Lucci Chiarissi, ''Esame di coscienza di un fascista'', Settimo Sigillo, 2010.
* Pierluigi Concutelli, ''Io, l'uomo nero'', Marsilio, 2008.
* Stefano Delle Chiaie, ''L'aquila e il condor '', Sperling & Kupfer, 2012.
* Cesare Ferri, ''Una sera d'inverno'', Settimo Sigillo, 2006.
* Augusto Grandi, ''Baci & Bastonate'', Angolo Manzoni, 2007.
* Giampaolo Mattei, ''La notte brucia ancora'', Sperling & Kupfer, 2008.
* Ferdinando Menconi, ''Anni di porfido'', Sassoscritto, 2007.
* Alessandro Preiser, ''Avene selvatiche'', Marsilio, 2004.
* Giulio Salierno, ''Autobiografia di un picchiatore fascista'', Minimum fax, 2008.
* Paolo Signorelli, ''Di professione imputato'', Sonda, 1996.
* Mario Tuti, ''Confessione per il mio giudice'', Seb, 1994.
 
== Voci correlate ==
* [[Dittatura]]
* [[Fascismo]]
* [[Totalitarismo]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web| http://www.hitparade.ch/artist/Bernd_Cluever |Bernd Clüver|lingua=de}}
* [http://www.centrostudilaruna.it/delponte.html Le correnti della tradizione pagana romana in Italia], articolo di [[Renato Del Ponte]] (1º gennaio 2000)
* [http://www.guardian.co.uk/world/2013/jan/01/benito-mussolini-rehabilitation-italy "The Guardian" sul Revival neofascista in Italia] <small>sito visitato il 2 gennaio 2013</small>
 
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