Battaglia di Creta e Falcon (Marvel Comics): differenze tra le pagine

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{{personaggio
{{VdQ - da valutare|arg=storia|valutatori=[[Utente:Pigr8|Pigr8]] [[Discussioni_utente:Pigr8|<span style="color:#purple;"><small>...libertà é partecipazione!</small></span>]]}}
|medium = fumetti
 
|universo = [[Universo Marvel]]
{{Conflitto
|lingua originale = inglese
|nome del conflitto=Battaglia di Creta
|autore = [[Stan Lee]]
|parte_di=della [[seconda guerra mondiale]]
|autore 2 = [[Gene Colan]]
|immagine=[[Immagine:German assault on Crete.jpg|300px]]
|nome = Falcon
|didascalia=Mappa delle zone di lancio dei [[Fallschirmjäger|paracadutisti tedeschi]] nell'[[Creta|isola di Creta]] il [[20 maggio]] [[1941]]
|alterego =
|guerra=[[Seconda guerra mondiale]]
*Samuel Thomas "Sam" Wilson
|luogo=[[Creta]]
*Capitan America XI
|data=[[20 maggio]] - [[1º giugno]] [[1941]]
|editore = [[Marvel Comics]]
|esito=vittoria tedesca
|data inizio = settembre [[1969]]
|schieramento1=[[Immagine:Flag of Germany 1933.svg|20px]] [[Germania nazista|Germania]] <br> [[Immagine:Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg|20px]] [[Italia fascista|Italia]]
|prima apparizione = ''Captain America''
|schieramento2=[[Immagine:Kingdom of Greece Flag.svg|20px]] [[Regno di Grecia|Grecia]] <br> {{Bandiera|Regno Unito}} [[Gran Bretagna]] <br> {{Bandiera|Nuova Zelanda}} [[Nuova Zelanda]] <br> {{Bandiera|Australia}} [[Australia]]
|prima apparizione nota = (Vol. 1{{Vol}}) n. 117
|comandante1=[[Immagine:Flag of Germany 1933.svg|20px]] [[Kurt Student]] <br> [[Immagine:Flag of Germany 1933.svg|20px]] [[Julius Ringel]]
|editore Italia = [[Editoriale Corno]]
|comandante2={{Bandiera|Nuova Zelanda}} [[Bernard Freyberg]]
|data inizio Italia = agosto [[1974]]
|effettivi1= 13.000 [[Fallschirmjäger|aviotrasportati]] <br/> 9.000 truppe di montagna <br/> 6.000 [[fanteria]]
|prima apparizione Italia = ''Capitan America''
|effettivi2= 18.000 [[Regno Unito|inglesi]] <br/> 6.450 [[australia]]ni <br/> 7.700 [[Nuova Zelanda|neozelandesi]] <br/> 10.000 [[Regno di Grecia|greci]] (usati come [[Riserva militare|riserva]])
|prima apparizione Italia nota = n. 33
|perdite1=1.971 morti <br> 1.888 dispersi <br> 2.594 feriti <br/> 271 [[Aereo da trasporto|Aerei da trasporto]] <br/> 180 tra [[Aereo da caccia|Caccia]] e [[Bombardieri]]
|sesso = M
|perdite2=1.751 morti a Creta <br/> 1.828 morti della [[Royal Navy]] <br/> 1.900 feriti <br/> 17.509 prigionieri <br/> 12.254 britannici <br/> 5.255 australiani
|luogo di nascita = [[Harlem]], [[New York]]
|etnia = [[Stati Uniti d'America|statunitense]]
|razza = [[Homo sapiens|umano]] mutato
|affiliazione =
*[[Difensori (fumetto)|Difensori]]
*[[Vendicatori]]
*[[S.H.I.E.L.D.]]
*[[Potenti Vendicatori]]
|poteri =
*legame telepatico e controllo degli [[uccelli]]
*[[volo]] tramite ali artificiali
|attore = [[Anthony Mackie]]
|attore nota =
|doppiatore italiano = [[Nanni Baldini]]
|doppiatore italiano nota =
|immagine = MarvelMIX57.jpg
|larghezza immagine = 250px
|didascalia = Falcon e [[Capitan America]], disegnati da [[Joe Bennett]]
}}
'''Falcon''', il cui vero nome è '''Samuel Thomas "Sam" Wilson''', è un personaggio dei [[Fumetto|fumetti]] creato da [[Stan Lee]] (testi) e [[Gene Colan]] (disegni), pubblicato dalla [[Marvel Comics]]. La sua prima apparizione avviene in ''Captain America'' (Vol. 1{{Vol|2}}) n. 117 (settembre [[1969]]), sebbene fosse già esistito un [[#Il Falcon della Golden Age|omonimo supereroe]] [[Timely Comics]] nella [[Golden Age]].
{{Campagnabox Fronte del Mediterraneo (Seconda guerra mondiale)}}
{{Campagnabox Mediterraneo 1940-1942}}
 
Dotato della capacità di comunicare con gli uccelli e di volare tramite delle ali artificiali, Falcon è un ex-criminale redento da [[Capitan America]] e divenuto in seguito suo amico fraterno e inseparabile spalla nella lotta al crimine, tanto da venire incluso in più formazioni dei [[Vendicatori]] e, dopo il ritiro di Steve Rogers, divenire il nuovo '''Capitan America'''<ref name="FalconCaptainAmerica">{{cita web|url=http://www.nydailynews.com/entertainment/theater-arts/new-captain-america-african-american-article-1.1869686|sito=[[New York Daily News]]|titolo=New Captain America will be African-American, as the Falcon takes over the star-spangled mantle in the comic books|nome=Ethan|cognome=Sacks|data=17 luglio 2014|accesso=27 agosto 2015|lingua=en}}</ref>. Il personaggio è stato il primo supereroe [[Marvel Comics|Marvel]] [[afroamericano]]<ref name="BlackHistory">{{cita web|url=https://marvel.com/news/comics/15240/a_marvel_black_history_lesson_pt_1#ixzz1QFnuw5Yi|titolo="A Marvel Black History Lesson Pt. 1"|nome=David|cognome=Brothers|sito=[[Marvel Comics|Marvel.com]]|data=18 febbraio 2011|accesso=27 agosto 2015|lingua=en|urlarchivio=https://www.webcitation.org/5zhBRA0i5?url=http://marvel.com/news/story/15240/a_marvel_black_history_lesson_pt_1#ixzz1QFnuw5Yi|dataarchivio=25 giugno 2011|urlmorto=sì}}</ref>.
La '''battaglia di Creta''' ([[Lingua tedesca|in tedesco]]: ''Luftlandeschlacht um Kreta''; [[Lingua greca|in greco]]: ''Μάχη της Κρήτης''; in [[Lingua inglese|inglese]]: ''Battle of Crete'') fu l'invasione da parte della [[Wehrmacht]] dell'isola [[Regno di Grecia|greca]] di [[Creta]], durante la [[seconda guerra mondiale]]. La cosiddetta '''"operazione Mercurio"''' (in tedesco: ''Unternehmen Merkur'') iniziò il [[20 maggio]] [[1941]] ed ebbe termine il [[1º giugno]], quando fu completata l'evacuazione della guarnigione [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleata]] dall'isola. La conquista di Creta fu un indubbio successo da parte delle [[Fallschirmjäger|truppe aviotrasportate tedesche]] ma le elevatissime perdite indussero [[Adolf Hitler]] a porre di fatto termine alle loro operazioni, tanto che, per tutto il prosieguo della guerra, esse furono impiegate quasi esclusivamente come forza di [[Fanteria|fanteria ordinaria]].
 
Nella classifica stilata nel [[2011]] da [[IGN (sito web)|IGN]], si è posizionato al 96º posto come più grande eroe della storia dei fumetti, dopo [[Savage Dragon]] e prima di [[Adam Strange]]<ref>{{cita web|url=https://www.ign.com/top/comic-book-heroes/96|titolo="#96 - The Falcon" IGN's Top 100 Comic Book Heroes of All Time|editore=''[[IGN (sito web)|IGN]]''|data=maggio 2011|accesso=12 giugno 2012|lingua=en}}</ref>.
== L'offensiva dell'Asse contro la Grecia ==
=== L'attacco italiano ===
{{vedi anche|campagna italiana di Grecia}}
La Grecia nel 1940 era [[Regime del 4 agosto|governata]] da [[Ioannis Metaxas]], un politico [[Fascismo|filo fascista]] sostenuto da [[Regno di Grecia|re]] [[Giorgio II di Grecia|Giorgio II]], riportato al trono il 3 novembre 1935, a seguito di un [[Colpo di Stato|colpo di Stato militare]] che aveva ripristinato la [[monarchia]] dopo che questi era stato deposto 11 anni prima, con la proclamazione della [[repubblica]]<ref>Il regime di Ioannis Metaxas durò dal 3 novembre 1935 al 29 gennaio 1941, giorno della sua morte; egli, appena insediato, proclamò la costituzione di uno "Stato anticomunista, antiparlamentare, totalitario ed antiplutocratico". I provvedimenti in materia economica furono tuttavia, a suo dire, improntati sul modello del Portogallo di [[António de Oliveira Salazar]] piuttosto che su quello dell'Italia fascista. Vedi {{Cita|AAVVStoria2004|p. 312|AA.VV. 2004|harv=s}}.</ref>. Metaxas venne contattato alle ore 02:30 della mattina del 28 ottobre dall'[[ambasciatore]] italiano ad [[Atene]] [[Emanuele Grazzi]] che gli consegnò un ultimatum nel quale l'[[Italia fascista|Italia]] accusava la Grecia di violazione della [[neutralità]], unito alla richiesta di occupazione di alcuni porti del territorio greco che avrebbero favorito le operazioni navali italiane nel [[mar Egeo]] e nel [[mar Mediterraneo]], e si concedeva un tempo di sole tre ore per accettarne le condizioni; il [[primo ministro]] rifiutò tali condizioni ed, alle ore 06:00, le prime [[Regio Esercito|truppe italiane]] di stanza in [[Albania]] iniziarono l'avanzata su di un fronte largo circa 250 chilometri<ref>Il primo ministro greco Metaxas rispose ''Alors, c'est la guerre''. Vedi {{Cita|Biagi1992|p. 126|Biagi 1992|harv=s}}.</ref>.
 
== Storia editoriale ==
[[Immagine:Italo-Grecian War 1940-1941 - political map of operations.gif|thumb|left|Movimenti delle [[Regio Esercito|truppe italiane]] e greche dal 28 ottobre 1940 al 23 aprile 1941]]
Sebbene il primo supereroe di colore comparso nei fumetti [[Marvel Comics|Marvel]] sia stato in realtà [[Pantera Nera (personaggio)|Pantera Nera]] (luglio [[1966]]) Falcon, esordito nel settembre [[1969]] su ''Captain America'' (Vol. 1) n. 117, è comunque il primo supereroe [[afroamericano]]<ref name="BlackHistory"/> in quanto il primo è nativo dello stato fittizio di [[Wakanda]], in [[Nordafrica]]. Prima di lui i soli altri afroamericani di rilievo nell'[[Universo Marvel]] sono stati il soldato degli [[Howling Commandos]] [[Gabe Jones]] (maggio [[1963]]) e il giornalista del [[Daily Bugle]] [[Joseph Robbie Robertson|Robbie Robertson]] (agosto [[1967]]), entrambi personaggi di supporto<ref name="BlackHistory"/>. Falcon ha fatto da precursore a: [[Luke Cage]] (giugno [[1972]]) il primo supereroe afroamericano a ottenere una propria testata, [[Blade (Marvel Comics)|Blade]] (luglio [[1973]]) il primo supereroe afro-britannico e [[Tempesta (personaggio)|Tempesta]] (maggio [[1975]]) la prima supereroina di colore<ref name="BlackHistory"/>. Falcon è stato inoltre il primo supereroe di colore dei fumetti a non avere la parola "Black" (in [[lingua inglese|inglese]]: "Nero") come parte del proprio nome di battaglia, anticipando di due anni la [[Lanterna Verde]] [[John Stewart (personaggio)|John Stewart]] (dicembre [[1971]]), della [[DC Comics]].
 
In merito alla concezione del personaggio [[Gene Colan]] ha dichiarato: «Alla fine del [[1960]] [quando la notizia delle] proteste per la [[guerra del Vietnam]] e per i [[diritti civili]] erano eventi regolari, e [[Stan Lee|Stan]], che voleva sempre essere in prima linea, ha incominciato a portare questi temi nei fumetti... Uno dei più grandi passi che abbiamo fatto in quella direzione è avvenuto in ''Capitan America''. Mi piace disegnare gente di ogni tipo. Ho disegnato il maggior numero di tipi diversi di persone che potevo nelle scene che ho illustrato, e amo disegnare gente nera. Ho sempre trovato le loro caratteristiche interessanti e così la forza, lo spirito e la saggezza che hanno scritto in viso. Ricordo che avvicinai Stan con l'idea di introdurre un eroe afroamericano e lui la accettò subito... Ho guardato diverse riviste di afroamericani, e li ho usati come fonte di ispirazione per dare vita a Falcon<ref>{{cita libro |nome=Stan|cognome=Lee|nome2=Gene|cognome2=Colan|titolo=MARVEL MASTERWORKS: Captain America|anno=2008|editore=[[Marvel Comics]]|ISBN=978-0-7851-2936-3|lingua=inglese}}</ref>». Poco tempo dopo la sua introduzione la testata dedicata a [[Capitan America]] viene ribattezzata ''Captain America and the Falcon'' dal numero 134 al 222 (febbraio [[1971]]-giugno [[1978]]).
La campagna italiana di Grecia, voluta da [[Benito Mussolini|Mussolini]] per tentare di bilanciare i successi ottenuti fino a qual momento dalla Germania, avrebbe dovuto ricalcare le modalità della [[guerra lampo]] ma, contrariamente alle previsioni, la resistenza dell'esercito greco, unita a difficoltà dovute alla natura del territorio e allo scarso equipaggiamento dell'esercito italiano, fecero ben presto arrestare l'offensiva tramutandola in una guerra di posizione, tanto che, il 4 dicembre, il comandante del contingente italiano, il [[Maresciallo d'Italia|maresciallo]] [[Pietro Badoglio]], venne sostituito con il [[generale]] [[Ugo Cavallero]]<ref>Ugo Cavallero fu nominato comandante anche delle truppe di stanza in Albania al posto del generale [[Ubaldo Soddu]]. Vedi {{Cita|Biagi1995|p. 412|Biagi 1995|harv=s}}.</ref>; Metaxas consentì a [[British Army|truppe inglesi]] di insediarsi a [[Creta]] ed a [[Suda (isola)|Suda]] e, nei mesi successivi, le forze greche riuscirono a passare al [[contrattacco]], penetrando in territorio albanese. La situazione sul fronte italo-greco e la presenza di forze inglesi sul suolo ellenico indussero [[Adolf Hitler|Hitler]], il 27 marzo 1941, ad ordinare all'[[Oberkommando der Wehrmacht|OKW]] (l'alto comando della Wehrmacht) di preparare un piano per l'invasione sia della Grecia che della Jugoslavia, il cui assetto interno, condizionato in quel momento dall'Unione Sovietica e dalla Gran Bretagna, rischiava di limitare il controllo tedesco sul paese.
 
In seguito il personaggio è stato presente in ''Defenders'' (Vol. 1) n. 62–64 (agosto–ottobre [[1978]]) e in ''Avengers'' (Vol. 1) n. 183–194 (maggio [[1979]]-aprile [[1980]]) prima di ottenere, tra novembre [[1983]] e febbraio [[1984]], una propria miniserie scritta da [[Christopher Priest (fumettista)|Jim Owsley]] e tornare ad apparire come comprimario nel secondo volume di ''Captain America'' (novembre [[1996]]-[[1997]]), così come nel terzo (gennaio [[1998]]-febbraio [[2002]]), nel quarto (giugno [[2002]]-dicembre [[2004]]), nel quinto (gennaio [[2005]]-luglio [[2009]]) e con il ripristino della numerazione originale nella serie dal n. 600 (agosto [[2009]]) apparendo contemporaneamente in ''The Avengers'' e nella poco longeva miniserie '' Captain America and the Falcon'' (maggio [[2004]]-giugno [[2005]]).
=== L'intervento Alleato ===
Dopo l'iniziativa editoriale [[Marvel NOW!]], Falcon diviene uno dei personaggi principali di ''The Avengers''<ref>{{cita web|url=http://www.newsarama.com/comics/avengers-lineup-revealed-marvel-now.html|titolo=UPDATED: 1st Look at Marvel NOW! AVENGERS Lineup|cognome=Ching|nome=Albert|sito=[[Newsarama]]|data=4 settembre 2012|accesso=27 agosto 2015|lingua=en}}</ref> e, in seguito, assume il ruolo di nuovo Capitan America<ref name="FalconCaptainAmerica"/>.
Il 29 gennaio 1941 Ioannis Metaxas morì ed al suo posto gli succedette [[Alexandros Korizis]]; questi fu partecipe ad un incontro, avvenuto ad Atene il 22 febbraio, tra il [[ministro della Guerra]] inglese [[Anthony Eden]]<ref>Anthony Eden ricoprì, durante il Governo presieduto da Winston Churchill, anche l'incarico di ministro degli Esteri.</ref> ed il suo consulente militare, il generale [[John Dill]]: l'argomento era la possibilità di inviare un corpo di spedizione [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleato]] in Grecia, vista la presenza sempre maggiore di [[Wehrmacht|truppe tedesche]] in [[Bulgaria]] ed in [[Romania]], unita allo schieramento di truppe bulgare al confine, che presagivano un attacco al paese a sostegno dell'Italia che in quel momento si trovava in grande difficoltà.
 
== Biografia del personaggio ==
[[Immagine:Australiantroopsembarking.jpg|thumb|left|Soldati [[australia]]ni si imbarcano per la Grecia dal porto di [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] ]]
=== Origini ===
Nato a [[Harlem]], [[New York]], dal reverendo Paul Wilson e da sua moglie Darlene<ref name="CA227">''Captain America'' (Vol. 1) n. 277, gennaio 1983.</ref>, Sam cresce assieme ai suoi due fratelli minori, Sarah e Gideon<ref name="All-New Captain America 2015">''All-New Captain America'' (Vol. 1) n. 1, gennaio 2015.</ref>, dimostrando fin da bambino una naturale predisposizione per l'addestramento di [[Aves|volatili]]<ref name="CA117-119">''Captain America'' (vol. 1) n. 117-119, settembre-novembre 1969.</ref>. La costante convivenza con il [[razzismo]] finisce tuttavia per segnarlo duramente e allontanarlo dalla fede paterna<ref name="CA186">''Captain America'' (vol. 1) n. 186, giugno 1975.</ref>, sebbene ciò non comprometta minimamente il suo rapporto col genitore<ref name="CA227"/> e, dopo che questi viene ucciso sotto i suoi occhi mentre tenta di placare una rissa tra bande, Sam sviluppa una forte idolatria nei suoi confronti e decide di seguirne le orme finché, due anni dopo, anche sua madre viene assassinata da un rapinatore<ref name="CA227"/> motivo per cui il ragazzo, consumato dal dolore e arrabbiato con il mondo, abbandona tutti i suoi buoni propositi e si trasferisce a [[Los Angeles]] per unirsi a una gang divenendo un criminale di strada, noto negli ambienti malavitosi col nomignolo di "Snap" Wilson<ref>''Avengers'' (Vol. 3) n. 64, aprile 2003.</ref><ref>''Captain America and The Falcon'' (Vol. 1) n. 7, novembre 2004.</ref>.
 
Anni dopo, recandosi a [[Rio de Janeiro]] per fare un grosso colpo, il suo aereo precipita sull'Isola degli Esuli<ref>''Captain America and The Falcon'' (Vol. 1) n. 11, marzo 2005.</ref>, dove un gruppo di [[supercriminali]] [[nazisti]] guidati dal [[Teschio Rosso]] hanno schiavizzato la popolazione. Prigioniero sull'isola, Sam tenta di sopravvivere facendo amicizia con un [[falco]] ammaestrandolo e chiamandolo [[Pet Avengers#Redwing|Redwing]]<ref name="CA117">''Captain America'' (vol. 1) n. 117, settembre 1969.</ref> ma, alla fine, viene catturato dagli uomini di Teschio Rosso che, al fine di servirsene per combattere [[Capitan America]], grazie al [[Cubo Cosmico]] lo fonde mentalmente con Redwing conferendogli la capacità di comunicare con gli uccelli e controllarne la volontà<ref name="CA186"/><ref name="Av60">''Avengers'' (Vol. 3) n. 60, gennaio 2003.</ref>, per manipolare meglio il ragazzo inoltre, il Teschio ne modifica la storia cancellando gli anni passati come "Snap" Wilson e riscrivendo la realtà facendo di Sam un [[assistente sociale]] giunto sull'isola per aiutare i nativi a riconquistare la libertà<ref name="CA117"/>. Come da programma, Sam incontra Capitan America e fa amicizia con lui, rimanendo tanto colpito dal suo eroismo da far riemergere realmente l'idealismo avuto in gioventù e chiedergli di essere allenato come sua spalla per poi aiutarlo a sconfiggere il Teschio Rosso adottando il nome in codice di "Falcon"<ref>''Captain America'' (vol. 1) n. 119, novembre 1969.</ref>.
Il [[primo ministro del Regno Unito]] [[Winston Churchill]] aveva in precedenza manifestato l'intenzione di aprire un "fronte balcanico" che, oltre alla Grecia, avrebbe compreso anche la Jugoslavia e la [[Turchia]] e, durante la spedizione diplomatica inviata nella capitale ellenica, venne concordato l'invio di un contingente di oltre 60.000 uomini che avrebbe compreso truppe inglesi, [[australia]]ne, [[Nuova Zelanda|neozelandesi]] e della [[Governo polacco in esilio|Polonia libera]], assumendo la denominazione di "forza W"<ref>{{Cita|B. H. Liddell Hart|p. 184}}.</ref>. La spedizione tuttavia non fu esente da polemiche e da pareri contrari: il generale Dill tentò privatamente di opporsi, lamentando che l'invio di una consistente forza in Grecia, a fronte della possibilità di un attacco su larga scala da parte dei tedeschi, si sarebbe dimostrata inutile, in quanto troppo debole rispetto alle forze che il nemico stava ammassando sul confine greco, opinione sostenuta dal fatto che le truppe erano sostanzialmente un contingente di terra, dotato di una sola brigata corazzata e quasi totalmente privo di [[Royal Air Force|aviazione]], i cui pochi [[Aereo da caccia|caccia]] e [[bombardieri]] disponibili nelle basi greche erano già impiegati contro gli italiani, e che tali risorse venivano sottratte al [[Campagna del Nordafrica|fronte del Nordafrica]], incalzato in quel momento dall'[[Afrika Korps]] comandato dal [[feldmaresciallo]] [[Erwin Rommel]].
 
=== Falcon ===
Churchill, a dispetto di tali fondate obiezioni, riteneva che, attraverso l'aiuto offerto alla Grecia, questa avrebbe presumibilmente acconsentito a mettere a disposizione della ''Royal Air Force'' le grandi basi aeree di [[Salonicco]], fatto al quale, fino a quel momento, essa si era opposta al fine di non offrire pretesti alla Germania, e tale concessione avrebbe garantito ai bombardieri inglesi la possibilità di arrivare ai [[Campo petrolifero|campi petroliferi]] di [[Ploieşti]], e quindi, il 2 marzo, dette il via alla cosiddetta "operazione ''Lustre''", ossia il trasporto delle truppe e dei materiali in Grecia, che venne completata il giorno 26 con l'arrivo nei porti del [[Pireo]] e di Salonicco<ref>{{Cita|Keegan2000|p. 140|Keegan 2000|harv=s}}.</ref>.
Cap e Falcon cominciano da allora a fare coppia fissa nella lotta al crimine, dando vita a una solida amicizia destinata a durare negli anni<ref>''Captain America and the Falcon'' Vol. 1) n. 134-222, febbraio 1971-giugno 1978.</ref>. Più avanti, Falcon conosce [[Pantera Nera (personaggio)|Pantera Nera]] che, in segno di rispetto, gli dona un nuovo costume dotato di ali artificiali che gli conferisce la capacità di volare<ref name="CA170">''Captain America and the Falcon'' (Vol. 1) n. 170, febbraio 1974.</ref> inoltre, nel momento in cui Steve Rogers abbandona il ruolo di Capitan America, Falcon addestra il giovane [[Roscoe Simons]] per sostituirlo, sebbene questi venga in seguito ucciso portando Steve a riassumere il suo ruolo<ref>''Captain America and the Falcon'' (Vol. 1) n. 181-183, gennaio-marzo 1975.</ref>. Non molto tempo dopo, Teschio Rosso rivela all'eroe la verità riguardo alle sue origini e cerca invano di servirsi di lui per uccidere Cap<ref>''Captain America and the Falcon'' (Vol. 1) n. 186, giugno 1975.</ref>; pur rimanendo scosso dalla rivelazione del suo vero passato, Sam decide di continuare a essere un eroe e, tempo dopo, entra nello [[S.H.I.E.L.D.]] divenendo un agente di rango elevato<ref name="CAF218">''Captain America and the Falcon'' (Vol. 1) n. 218, febbraio 1978.</ref>, motivo per il quale lascia il ruolo di spalla di Capitan America, pur mantenendo i contatti con lui e rimanendo a sua disposizione in caso di necessità.
 
Quando [[Henry Peter Gyrich]], agente di collegamento tra il governo e i [[Vendicatori]], propone a Falcon di unirsi al gruppo, questi accetta senza indugiare<ref>''Avengers'' (Vol. 1) n. 184, giugno 1979.</ref> ma, in seguito, comprendendo di essere stato reclutato solo in quanto nero poiché il governo desidera instituire una versione più "[[politically correct]]" della squadra, se ne va alla prima occasione<ref>''Avengers'' (Vol. 1) n. 194, aprile 1980.</ref>. Anni dopo, quando Capitan America viene erroneamente dato per morto, Sam ne veste i panni fino al suo ritorno<ref>''Captain America: Sentinel of Liberty'' (Vol. 1) n. 8-9, aprile–maggio 1999.</ref>.
=== Il colpo di Stato in Jugoslavia ===
{{vedi anche|invasione della Jugoslavia}}
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 101I-770-0280-20, Jugoslawien, Panzer IV.jpg|thumb|[[Panzer IV|Panzer IV D]] [[Germania nazista|tedeschi]], appartenenti alla [[11. Panzer-Division (Wehrmacht)|11ª divisione corazzata]], attendono l'ordine di avanzata sul [[confine]] [[Regno di Jugoslavia|jugoslavo]]]]
Il 1° marzo 1941 la Bulgaria aderì al [[patto Tripartito]] e contestualmente fu firmato un [[patto di non aggressione]] tra il [[Penisola balcanica|paese balcanico]] e la Turchia, che provocò le reazioni dell'[[Unione Sovietica]] in merito alla violazione della sua zona di sicurezza; il giorno successivo le [[Wehrmacht|truppe tedesche]] destinate all'invasione della Grecia iniziarono a schierarsi in territorio bulgaro e questo causò, il 5 marzo, la rottura dei [[Diplomazia|rapporti diplomatici]] tra [[Londra]] e [[Sofia]]<ref>{{Cita|SalmaggiPallavisini1989|p. 104|Salmaggi, Pallavisini 1989|harv=s}}.</ref>. La [[Regno di Jugoslavia|Jugoslavia]] restava dunque l'ultimo paese neutrale dell'area balcanica e per questo fu sottoposto ad intense pressioni diplomatiche da parte di Hitler, di Churchill e dello stesso [[Sovrani d'Inghilterra|Re d'Inghilterra]] [[Giorgio VI del Regno Unito|Giorgio VI]], ma il 20 marzo il [[Principe Paolo di Jugoslavia|principe Paolo]] comunicò al suo governo che anche il suo paese avrebbe aderito al patto Tripartito, adesione che venne formalizzata a [[Vienna]] il giorno 25.
 
Nel frattempo riunitosi ai Vendicatori per aiutarli a sconfiggere [[Scorpio (Marvel Comics)#Jake Fury|Scorpio]]<ref>''Avengers'' (Vol. 3) n. 1, febbraio 1998.</ref>, continuando a non fidarsi di Gyrich incomincia a seguire i suoi movimenti grazie alla sua abilità di vedere attraverso gli occhi degli uccelli<ref name="Av60"/>, scoprendo che è in complotto con il senatore Dell Rusk e che questi non è altri che il Teschio Rosso sotto mentite spoglie. Tale scoperta, e il conseguente smascheramento del criminale, risultano vitali nell'impedire che si impadronisca degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]<ref name="Av57-70">''Avengers'' (Vol. 3) n. 57-70, ottobre 2002-2003.</ref>.
L'adesione della Jugoslavia al patto Tripartito sollevò un'ondata di proteste nel paese ed, il 27 marzo, un colpo di Stato guidato dal generale [[Dušan Simović]] pose sul trono [[Pietro II di Iugoslavia]]<ref>Il colpo di stato fu idealmente organizzato dal Regno Unito ma realizzato materialmente con la collaborazione di elementi sovietici. Vedi {{Cita|AAVVStoria2004|p. 653|AA.VV. 2004|harv=s}}.</ref>; il nuovo Governo stipulò immediatamente un patto di non aggressione con l'Unione Sovietica ma attese fino al 2 aprile per comunicare alla Germania che non sarebbe stato stipulato nessun accordo formale con la [[Gran Bretagna]], facendo intendere che l'accordo tra le potenze dell'Asse e la Jugoslavia non sarebbe stato sciolto. Il ritardo fu sufficiente ad Hitler per confermare gli ordini diramati il 27 marzo al momento del colpo di Stato, la cosiddetta "direttiva 25", che autorizzava lo [[OKW|Stato Maggiore tedesco]] ad elaborare i piani di invasione della Jugoslavia che sarebbe iniziata, contestualmente a quella della Grecia, la cosiddetta "operazione Marita", il 6 aprile<ref>Hitler dichiarò ai suoi più stretti collaboratori che "la Jugoslavia doveva essere cancellata per sempre". Vedi {{Cita|AAVVConquista1993|p. 32|AA.VV. 1993 (La conquista dei Balcani)|harv=s}}</ref>.
 
Non molto tempo dopo, Falcon torna a fare coppia fissa con Capitan America per fermare il cosiddetto "Anti-Cap", un ex-marine impazzito frutto dell'ennesimo tentativo da parte del governo di riprodurre un supersoldato<ref>''Captain America and the Falcon'' (Vol. 1) n. 1, maggio 2004.</ref>. Contemporaneamente [[Scarlet (Marvel Comics)|Scarlet]] incomincia a impazzire perdendo il controllo dei suoi poteri e alterando la personalità di molti suoi compagni, tra cui Falcon, di cui fa riaffiorare il lato criminale<ref name="CAaF6">''Captain America and the Falcon'' (Vol. 1) n. 6, ottobre 2004.</ref> portandolo a servirsi di metodi tanto violenti che, pur riuscendo a risolvere la crisi dell'Anti-Cap, provoca una brusca separazione tra lui e Cap, che non ne condivide il modus operandi<ref>''Captain America and the Falcon'' (Vol. 1) n. 13, maggio 2005.</ref>.
=== L'attacco tedesco ===
Successivamente assiste al momento in cui Scarlet, ormai fuori controllo, distrugge la base dei Vendicatori uccidendone alcuni, evento che lo scuote fino al punto da meditare di abbandonare il ruolo di Falcon<ref>''Avengers'' (Vol. 1) n. 503, dicembre 2004.</ref><ref>''Avengers: Finale'' (Vol. 1) n. 1, gennaio 2005.</ref><ref>''Captain America and the Falcon'' (Vol. 1) n. 14, giugno 2005.</ref>.
{{vedi anche|operazione Marita}}
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 101I-163-0319-07A, Griechenland, Artilleriestellung auf freiem Feld.jpg|thumb|Bundesarchiv Bild 101I-163-0319-07A, Griechenland, Artilleriestellung auf freiem Feld.jpg|thumb|[[Artiglieria]] tedesca in azione durante i primi giorni dell'operazione ''Marita'']]
La Germania iniziò l'attacco alla Grecia ed alla Jugoslavia il 6 aprile 1941 e le forze che furono impiegate contro il paese ellenico furono: la [[12. Armee (Wehrmacht)|12ª armata]], comandata dal feldmaresciallo [[Wilhelm List]], il XVIII corpo di montagna, comandato dal generale [[Franz Böhme]], integrato dalla divisione [[Waffen-SS|SS]] [[1. SS-Panzer-Division Leibstandarte SS Adolf Hitler|''Leibstandarte'']], comandata dall'[[Gradi delle SS|''Obergruppenführer'']] [[Josef Dietrich]], e dalla ''IV. Luftflotte'', comandata dal generale [[Wolfram von Richthofen]], forte di circa 1.200 aeroplani, la cui zona di operazioni si estendeva anche alla Jugoslavia; l'esercito greco, comandato dal generale [[Alexander Papagos]], disponeva di due armate, mentre gli Alleati disponevano di un contingente, comandato dal generale [[Henry Maitland Wilson]], formato dal I [[corpo d'armata]] australiano, comandato dal generale [[Thomas Blamey]], dalla 2ª divisione neozelandese, diretta dal generale [[Bernard Freyberg]], da due divisioni inglesi e da una brigata polacca, per un totale di circa 60.000 uomini<ref>{{Cita|SalmaggiPallavisini1989|p. 116|Salmaggi, Pallavisini 1989|harv=s}}.</ref>.
 
=== Civil War ===
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 101I-163-0319-03A, Griechenland, deutsche Infanterie auf dem Marsch.jpg|thumb|left|[[Wehrmacht|Fanti tedeschi]] in marcia dopo avere superato le montagne della [[Macedonia (Grecia)|Macedonia]]]]
{{vedi anche|Civil War (fumetto)}}
Allo scoppio della [[Civil War (fumetto)|guerra civile dei superumani]], Falcon si riappacifica con Capitan America ed è il primo a schierarsi con lui opponendosi alla fazione di [[Iron Man]], favorevole all'Atto di Registrazione dei Superumani<ref>''[[Civil War (fumetto)|Civil War]]'' (Vol. 1) n. 1, luglio 2006.</ref>. Assieme a [[Luke Cage]], i [[Giovani Vendicatori]] e vari altri eroi, lui e Cap fondano dunque una nuova squadra di Vendicatori ribelli. Al termine del conflitto, quando Capitan America viene arrestato, Falcon assume temporaneamente il comando della squadra ma, dopo l'omicidio dell'amico (apparentemente a opera di [[Sharon Carter]])<ref>''Captain America'' (Vol. 5) n. 25, aprile 2007.</ref> accetta a malincuore di registrarsi e viene nominato dal governo supereroe responsabile di Harlem, continuando però a collaborare in segreto con l'Agente 13, [[Bucky Barnes|Bucky]] (ex-[[Soldato d'Inverno]]) e [[Nick Fury]] per il vero assassino di Capitan America<ref>''[[Capitan America: Morte di un eroe|Fallen Son: The Death of Captain America]]'' (Vol. 1) n. 5, agosto 2007.</ref>.
 
Assieme a Sharon, la [[Natasha Romanoff|Vedova Nera]] e Tony Stark, Falcon scopre che i veri responsabili della morte dell'amico sono Teschio Rosso e il [[Dottor Faustus (Marvel Comics)|Dottor Faustus]]<ref>''Captain America'' (Vol. 5) n. 31-34, dicembre 2007-marzo 2008.</ref>. Nel momento in cui Bucky diviene il nuovo Capitan America, Falcon decide di far coppia con lui, esattamente come fatto con Steve parecchi anni prima<ref>''Captain America'' (Vol. 5) n. 35-42, aprile-novembre 2008.</ref>.
L'avanzata si sviluppò su due direttrici principali: ad ovest il grosso delle forze corazzate avanzò verso [[Skopje]], allo scopo di attraversare il confine greco nei pressi di [[Florina]], mentre la [[2. Panzer-Division (Wehrmacht)|2ª divisione corazzata]], comandata dal generale [[Rudolf Veiel]], si mosse in direzione di [[Strumica]] per dirigersi verso Salonicco; il XVIII corpo di montagna era incaricato di oltrepassare la cosiddetta "[[linea Metaxas]]", la barriera fortificata lunga circa 150 chilometri lungo il confine bulgaro<ref>La linea Metaxas fu realizzata allo scopo di sfruttare al meglio la natura del terreno montagnoso a difesa del paese contro l'allora nemica Bulgaria; era un complesso di trincee e di bunker annidati lungo le montagne, la cui costruzione tuttavia, iniziata nel 1930, al momento dell'attacco tedesco non era stata del tutto completata. Vedi {{Cita|AAVVConquista1993|p. 75|AA.VV. 1993 (La conquista dei Balcani)|harv=s}}.</ref>, mentre reparti di fanteria tedesca e bulgara ebbero il compito di occupare la regione della [[Macedonia orientale e Tracia]] e le isole del mar Egeo site di fronte alla Turchia.
 
=== Capitan America: Rinato ===
[[Immagine:Battle of Greece - 1941.png|thumb|Mappa dei movimenti della [[Wehrmacht]] dal 6 al 30 aprile 1941]]
All'anniversario della morte di Cap, Sharon rivela a Sam di avere le prove che Steve non sia morto bensì congelato nel tempo da un dispositivo che il [[Dottor Destino]] ha costruito per Teschio Rosso<ref>''Captain America: Reborn'' (Vol. 1) n. 1, giugno 2009.</ref>. Contattati [[Hank Pym]] e [[Reed Richards]], scoprono che per far tornare Cap nel presente è necessario recuperare dai laboratori [[S.H.I.E.L.D.#H.A.M.M.E.R.|H.A.M.M.E.R.]] il dispositivo temporale di Destino, motivo per cui vi si infiltrano affrontando gli [[Oscuri Vendicatori]] e i [[Thunderbolts]], riuscendo infine a recuperare Capitan America dalla sua prigione temporale<ref>''Captain America: Reborn'' (Vol. 1) n. 6, gennaio 2010.</ref>.
 
Falcon torna dunque a collaborare sia con l'originale Capitan America sia col nuovo, prendendo anche parte alla [[Avengers vs. X-Men|guerra tra Vendicatori e X-Men]]<ref>''X-Men: Legacy'' (Vol. 1) n. 266, luglio 2012.</ref> e ottenendo, in seguito, un posto nella formazione estesa del gruppo<ref>''Avengers'' (Vol. 5) n. 1, febbraio 2013.</ref>.
La [[5. Gebirgs-Division (Wehrmacht)|5ª]] e la [[6. Gebirgs-Division (Wehrmacht)|6ª divisione di montagna]], comandate rispettivamente dal generale [[Julius Ringel]] e dal generale [[Ferdinand Schörner]], avanzarono sulla linea Metaxas, che venne contemporaneamente aggirata ad est dalle due divisioni di fanteria del XXX corpo, comandato dal generale [[Otto Hartmann]], e ad ovest dalla 2ª divisione corazzata e dalla [[72. Infanterie-Division (Wehrmacht)|72ª divisione di fanteria]], comandata dal generale [[Philipp Müller-Gebhard]]; la velocità dei [[panzer]] tedeschi consentirono all'unità corazzata tedesca di giungere alle spalle della 2ª armata greca, che, dopo la rapida occupazione di Salonicco, avvenuta il 9 aprile, si arrese senza condizioni<ref>La resa della 2ª armata greca fruttò ai tedeschi 70.000 prigionieri a fronte della perdita di soli 150 uomini. Vedi {{Cita|Biagi1995|p. 424|Biagi 1995|harv=s}}.</ref>.
 
Quando il [[siero del supersoldato]] viene drenato dal corpo di Steve portandolo a invecchiare rapidamente<ref>''Captain America'' (Vol. 7) n. 21, agosto 2014.</ref>, Sam viene nominato ufficialmente suo successore nei panni di Capitan America.<ref name="FalconCaptainAmerica"/><ref name="All-New Captain America 2015"/> In questi panni affronta, insieme al figliastro di Steve Rogers Nomad e di [[Misty Knight]], la nuova incarnazione dell'[[HYDRA|Hydra]], comandata dal [[Barone Zemo]] e che vede tra i propri ranghi anche Sin, [[Crossbones (personaggio)|Crossbones]], Viper, [[Batroc il Saltatore|Batroc]] e altri, sventando i loro piani di sterilizzare un terzo della popolazione tramite un virus derivato dal sangue di un ragazzo. Wilson si unisce anche ai Potenti Vendicatori di Luke Cage partecipando a varie missioni.
Contemporaneamente all'attacco contro la linea Metaxas il XV corpo corazzato, comandato dal generale [[Georg Stumme]], avanzò attraverso la Jugoslavia ed attraversò il confine con la Grecia l'11 aprile insieme alla divisione corazzata SS ''Leibstandarte Adolf Hitler'', tagliando fuori la 1ª armata greca, comandata dal generale [[Georgios Tsolakoglu]], impegnata in territorio [[Albania|albanese]] contro gli italiani, che, il giorno 15, dopo la conquista di [[Kastoria]] da parte della [[73. Infanterie-Division (Wehrmacht)|73ª divisione di fanteria]] comandata dal generale [[Bruno Bieler]], avviò trattative di resa con i soli tedeschi<ref>Il generale Tsolakoglou, riscontrando l'impossibilità di uscire dalla sacca che si era formata, si rifiutò di prendere in considerazione l'idea di arrendersi alle truppe italiane, considerando la loro vittoria non meritata, ed avviò trattative di resa separata solo nei confronti delle forze tedesche con l'''Obergruppenführer'' Josef Dietrich. Vedi {{Cita|Keegan2000|p. 152|Keegan 2000|harv=s}}.</ref>.
 
=== Nuovissimo Universo Marvel ===
La situazione indusse il generale Wilson a ripiegare in quanto, dopo la conquista di Salonicco da parte del XVIII corpo di montagna, questo stava avanzando verso sud, lungo la direttrice del mar Egeo, rischiando di chiudere in una morsa l'intero contingente Alleato ed il generale Papagos maturò l'idea di suggerirne l'evacuazione dalla Grecia; il comandante inglese non ritenne possibile una soluzione differente ed ordinò la ritirata in direzione del [[Termopili (geografia)|passo delle Termopili]], lasciando alcune unità in retroguardia allo scopo di rallentare l'avanzata tedesca, per tentare di raggiungere Atene, al fine di permettere ai soldati di imbarcarsi verso Creta od [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]]<ref>L'evacuazione del contingente Alleato dalla Grecia prese il nome di "operazione ''Demon''". Vedi {{Cita|B. H. Liddell Hart|p. 186}}.</ref>.
{{vedi anche|All New All Different Marvel}}
In seguito alla [[Secret Wars|distruzione e rinascita del multiverso]], Sam diviene il mentore di Joaquin Torres, un ragazzo messicano mutato in un ibrido uomo-uccello che assume il ruolo di nuovo Falcon divenendo la sua spalla nella lotta al crimine<ref>''Captain America: Sam Wilson'' (Vol. 1) n. 1-6, dicembre 2015-aprile 2016.</ref>.
 
=== Marvel Legacy ===
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 101I-163-0337-09A, Griechenland, Josef (Sepp) Dietrich.jpg|thumb|left|L'[[Gradi delle SS|''Obergruppenführer'']] [[Josef Dietrich]] (a destra), ripreso durante la resa della 1ª armata greca]]
Dopo il rilancio Marvel Legacy, Sam Wilson tornerà nei suoi vecchi panni di Falcon.
 
== Poteri e abilità ==
Il 20 aprile la 2ª e la [[5. Panzer-Division (Wehrmacht)|5ª divisione corazzata]], comandata dal generale [[Gustav Fehn]], proseguirono in direzione delle Termopili, mentre il 19 aprile ad Atene si tenne una riunione tra re Giorgio II, il generale Papagos ed i generali inglesi Wilson e [[Archibald Wavell, I conte Wavell|Wavell]], dove furono definiti i termini dell'evacuazione del contingente alleato; nello stesso momento il generale Tsolakoglu accettò di firmare nelle mani di Josef Dietrich la resa della 1ª armata greca e contestualmente di tutte le forze armate del paese, resa che fu formalizzata il 21 aprile presso il comando della 12ª armata tedesca<ref>La resa dell'esercito greco comportò la smobilitazione di 16 divisioni che vennero fatte prigioniere dai tedeschi. Vedi {{Cita|Biagi1992|p. 135|Biagi 1992|harv=s}}.</ref>. Mussolini, ricevuta la notizia della resa, la accolse con sdegno e pretese che l'armistizio fosse formalizzato alla presenza di rappresentanti italiani e, a dispetto delle reiterate proteste dei greci, fu concordata la ripetizione della cerimonia per il giorno 23 in una villa nei pressi di Salonicco, con la presenza del generale Ferrero in rappresentanza dell'Italia<ref>{{Cita|Biagi1995|p. 425|Biagi 1995|harv=s}}.</ref>.
Sin da bambino, Sam ha sempre avuto un talento incredibile come addestratore di volatili<ref name="CA117"/>, dote che ha coltivato fino a diventare un vero e proprio esperto in materia. Inoltre, il suo passato da criminale di strada lo ha reso abile nell'uso delle armi da fuoco, sebbene non sia solito farne uso. Quando il [[Teschio Rosso]] lo modificò geneticamente con il [[Cubo Cosmico]], Wilson instaurò un forte legame mentale con il suo falco addestrato, [[Pet Avengers#Redwing|Redwing]]<ref name="CA186"/>. Tale legame gli permette di comunicare telepaticamente con il volatile, di vedere attraverso i suoi occhi<ref name="Av60"/> e persino di accedere alla sua memoria, così da poter vedere ciò che Redwing ha visto in passato. Tuttavia, quest'ultimo processo è molto complicato, a causa della particolare percezione del tempo che hanno gli uccelli, diversa rispetto a quella degli umani<ref>''Captain America'' (Vol. 5) n. 35, aprile 2008.</ref>. Successivamente, Falcon ha scoperto di poter instaurare questo legame con ogni uccello del pianeta. A causa del suo DNA modificato, sebbene non sia un vero e proprio [[Mutante (Marvel Comics)|mutante]], le [[Sentinelle (Marvel Comics)|Sentinelle]] lo rilevano come tale<ref>''Falcon'' (Vol. 1) n. 2, dicembre 1983.</ref>. Lo speciale addestramento ricevuto da [[Capitan America]] in persona gli ha permesso di sviluppare forza, resistenza, velocità, agilità e riflessi ai limiti delle possibilità umane, superiori anche a quelli di un campione olimpico, oltre a farlo diventare un esperto nel combattimento corpo a corpo, nelle acrobazie, nella strategia e nel comando<ref name="CA117-119"/>.
 
Grazie ai suoi trascorsi nello [[S.H.I.E.L.D.]], è anche divenuto una spia molto abile<ref name="CAF218" /><ref name="Av57-70" />. Falcon ha ricevuto in regalo da [[Pantera Nera (personaggio)|Pantera Nera]] uno speciale costume dotato di due avanzatissime ali artificiali. Esse sono realizzate in fibra di titanio leggero e mylar e vengono alimentate da alcuni pannelli solari e da una serie di turbine miniaturizzate, collocate negli stivali<ref name="CA170" />. Indossando questo costume, Sam diviene in grado di volare con una velocità e un'agilità incredibili. Dopo che le sue ali vengono distrutte da un tornado<ref>''Captain America and the Falcon'' (Vol. 1) n. 1, giugno 2004.</ref>, Pantera Nera dona all'amico un nuovo costume, schermato da qualsiasi rilevazione satellitare e dotato di un avanzatissimo dispositivo capace di creare ali di luce solida. Queste nuove ali vengono controllate da un'interfaccia cibernetica posizionata nella maschera e possono essere rese completamente intangibili o resistenti quanto il [[vibranio]], senza perdere la loro funzione primaria<ref name="CAaF6" />. In entrambi i costumi, le lenti della maschera sono dotate di capacità d'ingrandimento, sensori d'immagine che permettono una visione a 360° e visore a infrarossi. Ora che veste i panni di Capitan America, Sam fa uso di un nuovo costume: esso è simile al primo che gli regalò Pantera Nera, ma reca i simboli e i colori della classica uniforme di Cap ed è completo del leggendario [[Scudo di Capitan America|scudo del suo predecessore]], al cui uso è stato addestrato fino a diventare un esperto.
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 101I-808-1238-05, Berlin, Reichstagssitzung, Rede Adolf Hitler.jpg|thumb|[[Adolf Hitler]] annuncia, il 4 maggio 1941, la fine delle operazioni nella [[penisola balcanica]]]]
 
== Altre versioni ==
Il 23 aprile le forze tedesche iniziarono l'attacco verso le Termopili: il generale Freyberg, comandante della 2ª divisione neozelandese, rimasto in linea con i soldati, ricevette l'ordine di dirigersi verso uno dei punti d'imbarco concordati, ma egli rimase sul posto, iniziando il ripiegamento solo dopo la mezzanotte<ref>Il generale Bernard Freyberg, comandante della 2ª divisione neozelandese replicò all'ordine ricevuto sostenendo che non poteva ripiegare "in quanto impegnato a combattere una battaglia". Vedi {{Cita|AAVVConquista1993|p. 70|AA.VV. 1993 (La conquista dei Balcani)|harv=s}}.</ref>; l'attacco in forze, avvenuto il giorno successivo, sfondò le ultime difese Alleate consentendo una rapida avanzata verso sud, e le residue forze di Wilson ripiegarono verso [[Tebe (Grecia)|Tebe]] nel tentativo di stabilirvi una nuova linea difensiva, ma anche questa venne superata di slancio il 26 aprile, costringendo il contingente a ritirarsi definitivamente verso i porti meridionali della Grecia.
=== La Crociata dei Bambini ===
Nel futuro alternativo visto in ''La Crociata dei Bambini'', Sam si è ritirato cedendo il ruolo di Falcon a sua figlia Samantha, membro dei [[Vendicatori]] assieme a suo marito [[Patriot (personaggio)|Eli, il nuovo Capitan America]]<ref>''Avengers: The Children's Crusade - Young Avengers'' (Vol. 1) n. 1, maggio 2011.</ref>.
 
=== Daredevil: End of Days ===
Il 27 aprile la 2ª e la 5ª divisione corazzata fecero il loro ingresso ad Atene, innalzando la [[Bandiere della Germania nazista|bandiera tedesca]] sull'[[Acropoli di Atene|Acropoli]], ponendo fine alle ostilità nella Grecia continentale; l'operazione ''Marita'' era stata portata a termine in tre settimane con perdite modeste e, durante la campagna e nei giorni immediatamente successivi, le isole del mar Egeo e del [[Isole Ionie|mar Ionio]] sarebbero cadute una dopo l'altra in mano alle forze dell'Asse con la sola eccezione di Creta. Questa, secondo il parere di Hitler, sarebbe dovuta essere conquistata al fine di scongiurare il pericolo, derivante da attività aeree o navali provenienti dall'isola, per le operazioni tedesche ed italiane nel mar Mediterraneo ed, immediatamente dopo l'ingresso delle truppe della Wehrmacht nella capitale, diede disposizioni affinché fosse preparato un piano, la cosiddetta operazione ''Merkur'', per l'occupazione di Creta<ref>L'occupazione di Creta fu prevista anche da Winston Churchill, il quale dette a sua volta disposizioni per la difesa ad oltranza dell'isola. Vedi {{Cita|AAVVConquista1993|p. 73|AA.VV. 1993 (La conquista dei Balcani)|harv=s}}.</ref>.
Nella realtà alternativa di ''Daredevil: End of Days'', Sam Wilson è il [[Presidente degli Stati Uniti d'America]]<ref>''Daredevil: End of Days'' (Vol. 1) n. 2, gennaio 2013.</ref>.
 
=== LeRinascita forzedegli in campoEroi ===
Nell'universo de ''La Rinascita degli Eroi'', Sam Wilson è il figlio di un ex-commilitone di [[Capitan America]]<ref>''Captain America'' (Vol. 2) n. 1, novembre 1996.</ref> che viene in seguito adottato dal supersoldato e, dopo essere stato ferito mortalmente, salvato grazie a una sua trasfusione di sangue che gli permette di sviluppare poteri analoghi aiutandolo poi a combattere [[Teschio Rosso]]<ref>''Captain America'' (Vol. 2) n. 1-12, novembre 1996-ottobre 1997.</ref>.
[[Immagine:Lieutenant General Freyberg gazes over the parapet.jpg|thumb|Il [[generale]] [[Bernard Freyberg]] (a destra), comandante della [[guarnigione]] [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleata]] dell'[[Creta|isola di Creta]]]]
Le forse Alleate presenti sull'isola ammontavano a circa 32.000 soldati così ripartiti: 16.000 inglesi, circa 14.000 tra australiani e neozelandesi, precedentemente evacuati dalla Grecia, integrati con 2.000 fucilieri di marina inglesi, al comando del generale Freyberg, al quale, il 30 aprile, venne affidato il comando della guarnigione Alleata; questa poteva contare anche su circa 10.000 riservisti greci, i quali, come armamento, disponevano di un solo fucile ogni sei uomini e di una riserva limitata di proiettili. Come armamento pesante i reparti Alleati disponevano di 10 carri armati leggeri [[Vickers Mk VI]] e di 2 carri da fanteria [[Mk II Matilda]], 68 pezzi contraerei e la forza aerea era rappresentata in tutto da 35 aerei che, a causa del bombardamento del 19 maggio da parte della ''[[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]'', si ridussero a 6, 3 [[Hawker Hurricane]] e 3 antiquati [[Biplano|biplani]] [[Gloster Gladiator]]<ref>I tre Gloster Gladiator, assolutamente inadeguati per affrontare i caccia tedeschi, a seguito del bombardamento del 19 maggio vennero immediatamente inviati in Egitto. Vedi {{Cita|Biagi1995|p. 485|Biagi 1995|harv=s}}.</ref>.
 
=== House of M ===
I tedeschi mobilitarono per l'attacco all'isola l'intero XI corpo aereo al comando del generale [[Kurt Student]], costituito dalla [[7. Flieger-Division|7ª divisione aerea]] (composta da paracadutisti) comandata dal generale [[Wilhelm Süssmann]]. L'XI corpo aereo era composto da circa 22.000 uomini. Una volta occupati gli aeroporti sarebbe seguito l'arrivo della [[5. Gebirgs-Division (Wehrmacht)|5ª divisione di montagna]] per via aerea e, una volta disponibile un approdo, sarebbe giunto l'equipaggiamento pesante con l'utilizzo di una flottiglia di piccole imbarcazioni, sotto la protezione della [[Regia Marina]], con il rinforzo di altri 6.000 uomini; le operazioni di lancio sarebbero state coperte da 280 bombardieri, [[Dornier Do 17]] e [[Junkers Ju 88]], 150 ''[[Junkers Ju 87|Stuka]]'' e 200 caccia [[Messerschmitt Bf 110]] e [[Messerschmitt Bf 109]], con compiti di scorta.<ref>{{Cita|Keegan2000|p. 156|Keegan 2000|harv=s}}.</ref>.
{{vedi anche|House of M}}
Nella realtà di ''[[House of M]]'', Sam è un poliziotto che interroga [[Luke Cage]] e la sua banda di "Sapiens" in merito al pestaggio di [[Kingpin (personaggio)|Kingpin]] avvenuto la notte precedente<ref>''[[House of M]]'' (Vol. 1) n. 2, agosto 2005.</ref>.
 
=== Marvel Zombi ===
Il Regio Esercito contribuì, nella fase finale della battaglia, con un [[reggimento]] di circa 2.500 uomini, composto da un'unità di formazione della [[50ª Divisione fanteria "Regina"]], due compagnie da sbarco della [[Regia Marina]], [[Arma dei Carabinieri|Carabinieri]] e [[Camicie Nere]], appoggiati da 13 carri leggeri [[CV33|L3]]; le unità da sbarco erano tanto eterogenee quanto inadeguate ma la forza da sbarco venne comunque inviata, pur dopo una infruttuosa esercitazione, e prese terra nella baia di [[Sitia]] il 28 maggio<ref name = dodecaneso>{{cita web | url = http://www.dodecaneso.org/creta41.htm | titolo = Egeo in guerra - Lo sbarco italiano a Creta del maggio 1941, Dodecaneso.org| accesso = 26 aprile 2011}}</ref>.
{{vedi anche|Marvel Zombi}}
Nella serie ''[[Marvel Zombi]]'', Falcon compare nel terzo spin-off come uno dei pochi superstiti all'infezione<ref>''Marvel Zombie 3'' n. 3, febbraio 2009.</ref>.
 
=== L'invasioneMAX ===
{{vedi anche|MAX (fumetto)}}
=== Il piano d'attacco ===
Il personaggio è stato trasposto nella serie [[MAX (fumetto)|Marvel MAX]] ''U. S. War Machine'', dove è un giovane soldato che assiste in missione Capitan America ([[Bucky Barnes]]) e [[Occhio di Falco]].
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 146-1979-128-26, Bernhard-Hermann Ramcke, Kurt Student.jpg|thumb|Il generale [[Kurt Student]] (a destra), comandante dell'XI corpo della ''Luftwaffe'', insieme al generale [[Hermann-Bernhard Ramcke]]]]
L'"operazione ''Merkur''", ossia il piano per la conquista dell'isola di Creta, approvato dal Führer il 25 aprile 1941 con la "direttiva n. 28", e che avrebbe dovuto prendere il via il 20 maggio, era diviso in tre parti distinte: la prima ondata di paracadutisti, appartenenti alla [[7. Flieger-Division|7ª divisione aerea]] comandata dal generale [[Wilhelm Süssmann]], ed inquadrata nell'XI corpo della ''Luftwaffe'', comandato dal generale [[Kurt Student]], si sarebbe lanciata per occupare, nelle prime 36 ore, almeno una delle piste di atterraggio site a [[Candia]], a [[Maléme]] ed a [[Rethymno]]; una volta preso possesso di un aeroporto avrebbe preso il via la seconda fase, ossia l'arrivo dei reparti della 5ª divisione di montagna<ref>Il generale Kurt Student avrebbe voluto affiancare alla 7ª divisione, la 22ª divisione, che aveva appoggiato in precedenza i paracadutisti nell'azione su Rotterdam, ma questa, in previsione dell'attacco all'Unione Sovietica, era stata stanziata in Romania a guardia delle installazioni petrolifere, e non poté essere spostata. Vedi {{Cita|AAVVConquista1993|p. 109|AA.VV. 1993 (La conquista dei Balcani)|harv=s}}.</ref>, i quali, atterrati sulle piste appena conquistate, si sarebbero uniti alle forze già presenti per occupare almeno uno dei porti siti a [[Chania]], a [[Kissamos]], a [[Mires]], a [[Sfakia]], a [[Suda (isola)|Suda]] ed a [[Messara]]<ref>L'aeroporto di Candia era l'unico dell'isola a potere essere utilizzato da ogni tipo di aereo, mentre quello di Maléme era idoneo per decolli ed atterraggi di aerei da caccia, mentre il maggiore porto era quello di Suda, adatto anche a navi di grosso tonnellaggio. Vedi {{Cita|Biagi1995|p. 492|Biagi 1995|harv=s}}.</ref>; dopo la conquista di un approdo le operazioni aviotrasportate sarebbero state seguite infine dall'arrivo via mare di altri 6.000 uomini e dall'equipaggiamento pesante, ossia artiglieria, autocarri ed alcuni [[Carro armato leggero|carri armati leggeri]] provenienti dalla 5ª divisione corazzata; le forze incaricate delle prime due ondate d'attacco sarebbero state trasportate da trimotori [[Junkers Ju 52]], integrati con gli [[Aliante|alianti da trasporto]] [[DFS 230]], mentre le forze provenienti dal mare sarebbero giunte con una flottiglia di varie imbarcazioni, scortate da unità della Regia Marina.
 
=== MC2 ===
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 101I-452-0985-36, Russland, Generäle Löhr und W. v. Richthofen.jpg|thumb|left|Il [[generale]] [[Wolfram von Richthofen]] (a destra), comandante dell'VIII corpo della ''[[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]'', insieme al generale [[Alexander Löhr]], comandante della ''IV. Luftflotte'']]
Nel futuro di ''MC2'', Sam Wilson è deceduto da anni, tuttavia le gemelle Ladyhawk indossano costumi simili al suo<ref>''Amazing Spider-Girl'' (Vol. 1) n. 7, giugno 2007.</ref>
 
=== Once and Future King ===
Lo Stato Maggiore dell'OKW si era precedentemente espresso affinché le forze fossero utilizzate per l'occupazione dell'[[Malta (isola)|isola di Malta]], ritenuta più pericolosa per le rotte marittime dell'Asse verso il [[Nordafrica]], ma il generale Student si oppose, obiettando che le forze Alleate presenti nell'isola, unite alla forte difesa aerea di cui disponeva, avrebbero reso impossibile un attacco dall'aria, mentre la guarnigione presente a Creta, composta, ad eccezione di una brigata inglese già presente sull'isola, da superstiti dell'evacuazione dalla Grecia, per un totale di circa 32.000 uomini, e da circa 10.000 riservisti dell'esercito greco, e praticamente priva di aviazione, poteva essere sopraffatta con una azione rapida proveniente dal cielo<ref>Per contrastare un attacco dall'aria nell'isola erano disponibili solo 68 pezzi contraerei. Vedi {{Cita|Keegan2000|p. 157|Keegan 2000|harv=s}}.</ref>.
Nel futuro ipotetico di ''Once and Future King'', l'anziano Sam Wilson aiuta [[Pantera Nera (personaggio)|Pantera Nera]] a combattere il suo despotico successore<ref>''Black Panther'' (vol. 3) n. 37, gennaio 2002.</ref>.
 
=== Ultimate ===
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 101I-168-0893-11, Balkan, Flugzeug Junkers Ju 52 "Otto Falke".jpg|thumb|L'[[aereo da trasporto]] tedesco [[Junkers Ju 52]] ]]
{{vedi anche|Ultimates}}
Nell'[[Ultimate Marvel|universo Ultimate]] Sam Wilson è uno scienziato militare, esploratore e avventuriero che ha inventato da sé le ali cibernetiche grazie a cui vola, anziché il costume classico tale versione indossa un'uniforme militare e ha contribuito alla riparazione di [[Visione (Marvel Comics)|Ultimate Visione]], androide dall'aspetto femminile cui sembra essersene molto affezionato<ref>''[[Incubo (Ultimate Marvel)|Ultimate Nightmare]]'' (Vol. 1) n. 1-5, ottobre 2004–febbraio 2005.</ref>. Affiliato allo [[S.H.I.E.L.D.]], Falcon collabora con [[Ultimate Nick Fury|Nick Fury]] e gli [[Ultimates]] nella cattura di [[Silver Surfer]] e aiuta [[Ultimate Capitan America|Capitan America]] a dare la caccia al perverso scienziato nazista [[Arnim Zola#Ultimate|Arnim Zola]]<ref>''[[Ultimates 2]]'' n. 9, gennaio 2006.</ref>.
 
=== What If? ===
Risolta la questione sul luogo dell'operazione emersero tuttavia contrasti in merito alle modalità di attacco: il generale [[Wolfram von Richthofen]], comandante dell'VIII corpo aereo e responsabile del trasporto del contingente tedesco, non era agli ordini diretti del generale Student ma doveva riferire al generale [[Alexander Löhr]], comandante della ''IV Luftflotte'' destinata alle operazioni nei Balcani, ed entrambi nutrivano perplessità sull'azione pianificata da Student; questi aveva disposto un numero di sette lanci in varie zone dell'isola per occupare e consolidare i punti di atterraggio, mentre il generale Löhr propendeva per una concentrazione delle forze nel settore di Maléme e di Suda e successivamente, una volta sbarcati i rinforzi, il contingente sarebbe avanzato compatto verso est per conquistare l'intera isola. Il generale von Richthofen dapprima obiettò che i 500 aerei da trasporto Junkers Ju 52 disponibili per l'attacco avrebbero potuto trasportare solo la metà dei 9.500 paracadutisti previsti per le ondate del primo giorno, ed inoltre fece notare che l'atterraggio simultaneo di una tale quantità di aerei sarebbe stata impossibile; visti i fondati dubbi del comandante dell'VIII corpo aereo, il generale Löhr fu cotretto a portare il numero dei lanci da sette a quattro, da effettuarsi due al mattino e due al pomeriggio, ma il piano d'attacco seguì le direttive proposte dal generale Student, ossia il lancio in tre luoghi differenti: gli aeroporti di Maléme, di Candia e di [[Rethymno]], la loro occupazione e l'attesa dell'arrivo della 5ª divisione di montagna<ref>{{Cita|AAVVConquista1993|p. 108|AA.VV. 1993 (La conquista dei Balcani)|harv=s}}</ref>.
In uno scenario autoconclusivo della serie fuori continuity ''What If?'', che ipotizza cosa sarebbe successo se [[Capitan America]] avesse combattuto la [[Guerra civile americana]], Sam Wilson è un ragazzo orfano cresciuto con gli [[shawnee]] che esegue un rituale volto a conferire a Steve i poteri della Grande Aquila e, successivamente, viene ucciso dal [[Bucky Barnes|colonnello Barnes, detto Teschio Bianco]]<ref>''What If Captain America had fought in the Civil War?'' (Vol. 1) n. 1, febbraio 2006.</ref>.
 
=== IlAltri 20media maggio ===
=== Cinema ===
[[Immagine:Crashed German glider.jpg|thumb|Un [[aliante]] tedesco [[DFS 230]] distrutto durante l'atterraggio sull'[[Creta|isola di Creta]]]]
====Marvel Cinematic Universe====
Il mattino del 20 maggio un intenso bombardamento aereo precedette la prima ondata di circa 3.000 paracadutisti che iniziò a scendere sull'isola poco dopo le 07:00; il primo gruppo a toccare il suolo cretese fu lo ''Sturmregiment'' (reggimento d'assalto) comandato dal generale [[Eugen Meindl]], incaricato di occupare l'aeroporto di Maléme e di neutralizzarne le batterie contraeree ma le difficoltà nel conseguire gli obiettivi si dimostrarono molto più elevate di quanto fosse stato previsto: a causa della nebbia il 1° battaglione alianti dapprima si sparpagliò e successivamente gli aerei non riuscirono ad identificare correttamente i punti di atterraggio, con la duplice conseguenza che i soldati non poterono rapidamente raggrupparsi e molti degli alianti planarono su di un terreno impervio fracassandosi al suolo, facendo crescere il numero delle vittime, già alto a causa del seppure debole fuoco antiaereo, ancora prima che i soldati fossero impegnati in combattimento<ref>Molte perdite furono dovute a lanci errati dei paracadutisti poiché, a causa del vento, i piloti tendevano a portare gli aerei troppo nell'entroterra e molti soldati scesero tra le linee nemiche. Vedi {{Cita|B. H. Liddell Hart|p. 191}}.</ref>.
[[File:Anthony Mackie by David Shankbone.jpg|thumb|right|[[Anthony Mackie]] interprete di Sam Wilson/Falcon nei film [[Marvel Cinematic Universe|MCU]]]]
Nel [[Media franchise|franchise]] del [[Marvel Cinematic Universe]], Sam Wilson/Falcon è interpretato da [[Anthony Mackie]]<ref name="Mackie">{{cita web|url=http://www.variety.com/article/VR1118056643|titolo=Mackie mulls Falcon in 'Captain America'|nome=Marc|cognome=Graser|sito=Variety|data=16 luglio 2012|accesso=16 luglio 2012|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.variety.com/article/VR1118056643|titolo=Mackie mulls Falcon in 'Captain America'|nome=Marc|cognome=Graser|editore=''Variety''|data=16 luglio 2012|accesso=16 luglio 2012}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://splashpage.mtv.com/2012/09/17/anthony-mackie-captain-america-winter-soldier-falcon/|titolo='Captain America' Actor Anthony Mackie Hasn't Seen His Falcon Costume Yet|data=17 settembre 2012|accesso=17 settembre 2012|editore=[[MTV]]|nome=Josh|cognome=Wigler|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6AklBQ0sH?url=http://splashpage.mtv.com/2012/09/17/anthony-mackie-captain-america-winter-soldier-falcon/|dataarchivio=17 settembre 2012}}</ref>. In tale versione, ispirata alla [[#Ultimate|controparte Ultimate]], è un ex-[[United States Air Force Pararescue]] poi entrato nello [[S.H.I.E.L.D.]] che, in combattimento, si serve di uno zaino con ali artificiali<ref name="StitchKingdom">{{cita web|url=http://www.stitchkingdom.com/disney-captain-america-fun-facts-69306/|titolo=‘Captain America: The Winter Soldier’ Character Bios, Fun Facts (Minor Spoilers)|sito=Stitch Kingdom|data=14 febbraio 2014|accesso=15 febbraio 2014|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6NPxAyi5I?url=http://www.stitchkingdom.com/disney-captain-america-fun-facts-69306/|dataarchivio=16 febbraio 2014}}</ref> e una piccola coppia di [[Mitra (arma)|mitra]].
* In ''[[Captain America: The Winter Soldier]]'' ([[2014]]) lui e [[Capitan America|Captain America]] fanno amicizia, combattono insieme l'[[HYDRA]] dopo aver scoperto la sua infiltrazione nello S.H.I.E.L.D. e, infine, decidono di imbarcarsi in una missione per ritrovare [[Bucky Barnes|Bucky]].
* In ''[[Avengers: Age of Ultron]]'' ([[2015]]) Falcon compare in un ruolo minore partecipando alla festa degli [[Vendicatori|Avengers]] e, alla fine del film, unendosi alla nuova formazione del gruppo<ref>{{cita web|url=http://cinema.everyeye.it/notizie/avengers-age-of-ultron-ecco-il-nuovo-poster-ufficiale-confermata-la-presenza-di-anthony-mackie-218931.html|titolo=Age of Ultron, ecco il nuovo poster ufficiale, confermata la presenza di Anthony Mackie|nome=Fabio|cognome=Mucci|sito=cinema.everyeye.it|data=24 febbraio 2015|accesso=27 agosto 2015}}</ref>.
* In ''[[Ant-Man (film)|Ant-Man]]'' (2015) Falcon e il protagonista, [[Scott Lang]], hanno un breve confronto quando questi si introduce nella base degli Avengers<ref>{{cita web|url=http://www.cinemablend.com/new/Ant-Man-Clip-Confirms-Major-Marvel-Cameo-72403.html|titolo=Ant-Man Clip Confirms A Major Marvel Cameo|sito=cinemablend.com|nome=Dirk|cognome=Libbey|accesso=8 luglio 2015|lingua=en}}</ref>.
* In ''[[Captain America: Civil War]]'' ([[2016]]) Falcon si schiera con la fazione di Captain America venendo arrestato a seguito dello scontro tra Avengers e rinchiuso nel carcere per superumani denominato Raft, da cui successivamente evade grazie a Cap.
*In ''[[Avengers: Infinity War]]'' ([[2018]]) Sam aiuta gli Avengers a combattere il potente e malvagio [[Thanos]] fallendo nell'impresa. Quando il titano schiocca le dita tuttavia, Sam si dissolve.
*In ''[[Avengers: Endgame]]'' ([[2019]]), Sam ritorna in vita grazie allo schiocco di dita di Hulk, e aiuta gli Avengers a sconfiggere Thanos, riuscendoci. Alla fine del film, Rogers passa il suo scudo e la sua eredità a Sam, diventando il nuovo Captain America.
 
=== Televisione ===
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 101I-569-1586-31, Italien, Fallschirmjäger, Major Walter Gericke.jpg|thumb|left|Il [[capitano]] [[Walter Gericke]], comandante del 4° [[battaglione]] della [[7. Flieger-Division|7ª divisione aerea]] tedesca]]
* Falcon è uno dei personaggi principali della [[serie animata]] ''[[I Vendicatori (serie animata)|I Vendicatori]]''.
* Il personaggio è uno dei protagonisti di ''[[Super Hero Squad Show]]''<ref>{{cita web|url=http://www.comicscontinuum.com/stories/0907/28/voices.htm|titolo=Comics Continuum|sito=Comics Continuum|data=28 luglio 2009|accesso=10 gennaio 2011|lingua=en}}</ref>.
* Falcon compare in tre episodi della serie ''[[Avengers - I più potenti eroi della Terra]]''.
* In ''[[Avengers Assemble]]'' compare una versione adolescenziale del personaggio<ref>{{cita web|url=http://spinoff.comicbookresources.com/2012/06/12/avengers-assemble-closely-echoes-tone-of-movie-marvel-confirms/|titolo="Exclusive: Marvel Assembles New Animated Series for the Hulk and Avengers"|nome=Kevin|cognome=Melrose|sito=[[TV Guide]]|data=12 giugno 2012|accesso=27 agosto 2015|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.superherohype.com/news/articles/173171-nycc-marvel-to-premiere-avengers-assemble-a-agents-of-smash-next-summer|titolo=NYCC: Marvel to Premiere Avengers Assemble & Agents of S.M.A.S.H. Next Summer|sito=Superhero Hype|data=13 ottobre 2012|accesso=30 marzo 2013|lingua=en}}</ref>.
* Falcon compare nella miniserie ''[[Lego Marvel Super Heroes: Maximum Overload]]''.
* In ''[[Ultimate Spider-Man (serie animata)|Ultimate Spider-Man]]'', Falcon compare in due episodi.
* Il personaggio compare nell'[[anime]] ''[[Disk Wars: Avengers]]''.
* È in produzione una serie televisiva dove Bucky e Falcon sono protagonisti chiamata ''Falcon & Winter Soldier''.
 
=== Videogiochi ===
La resistenza da terra fu molto intensa: i reparti neozelandesi che presidiavano la zona spararono in direzione sia degli aerei che dei paracadutisti, mentre questi stavano scendendo, ed i pochi che riuscirono a toccare terra furono immediatamente catturati od uccisi tanto che, dei 3.000 uomini che sbarcarono il 20 maggio, la 7ª divisione aerea perse circa 2.000 dei suoi effettivi, ed il 4° battaglione, comandato dal [[capitano]] [[Walter Gericke]], l'unico che era riuscito a farsi strada verso l'aeroporto di Maléme, alla sera era riuscito ad occupare solo una parte della pista, ma rimaneva in mani Alleate la collina che la sovrastava, la cosiddetta "collina 107". Il generale Meindl tentò di organizzare un attacco con le poche forze rimaste a sua disposizione ma venne sorpreso dall'arrivo di due carri armati Mk II Matilda e di una ventina di fanti che avrebbero avuto facilmente ragione degli stremati reparti tedeschi ma, per loro fortuna, i due carri vennero quasi subito abbandonati dagli equipaggi, il primo a causa di un'avaria al cannone ed il secondo per essere rimasto immobilizzato tra le rocce; il [[colonnello]] [[L. V. Andrew]], comandante del presidio incaricato di tenere la collina, commise tuttavia l'errore di ritenere le forze tedesche assai superiori numericamente e che, durante la giornata, a queste fossero giunti rinforzi e, temendo di essere rimasto isolato, dopo avere riferito al suo comando, si ritirò; i tedeschi, poco prima dell'alba, avanzarono verso le [[Trincea|trincee]] Alleate, ma, una volta arrivati alle postazioni sulla collina, le trovarono abbandonate, conquistando senza combattere il prezioso avamposto<ref>{{Cita|AAVVConquista1993|p. 130|AA.VV. 1993 (La conquista dei Balcani)|harv=s}}.</ref>.
* Falcon è un personaggio giocabile in ''[[Marvel Super Hero Squad (videogioco)|Marvel Super Hero Squad]]'' e nei suoi [[sequel]] ''[[Marvel Super Hero Squad: The Infinity Gauntlet]]'', ''Marvel Super Hero Squad: Comic Combat'' e ''Marvel Super Hero Squad Online''.
* In ''[[LEGO Marvel Super Heroes]]'' Falcon è un personaggio giocabile e scaricabile.
* Falcon compare nel [[videogioco online]] ''[[Marvel: Avengers Alliance]]''.
* La versione cinematografica del personaggio compare nel [[MMORPG]] ''Marvel Heroes''.
* In ''Disney Infinity: Marvel Super Heroes'' Falcon è un personaggio giocabile.
* Falcon compare, sia nella sua versione cinematografica che col costume da Capitan America, nel videogioco ''Marvel Future Fight''.
* Sam Wilson/Capitan America è un personaggio assemblabile e giocabile in ''[[LEGO Marvel's Avengers]]''.
* Falcon è un personaggio giocabile in ''Playmation: Avengers''.
* Falcon è un personaggio giocabile in ''[[LEGO Marvel Super Heroes 2]]''.
* Falcon è un personaggio giocabile in ''Marvel La Grande Alleanza 3: L'Ordine Nero''.
 
== Il Falcon della Golden Age ==
[[Immagine:Paratroopers Crete '41.JPG|thumb|[[Fallschirmjäger|Paracadutisti tedeschi]] si lanciano nei pressi del porto di [[Suda (isola)|Suda]], mentre un [[aereo da trasporto]] [[Junkers Ju 52]], colpito dalla [[Armi contraerei|contraerea]], precipita in fiamme]]
'''The Falcon''', il cui vero nome è '''Carl Burgess''', è un personaggio dei [[Fumetto|fumetti]] creato da [[Paul Reinman]] (testi e disegni), pubblicata dalla [[Timely Comics]] (poi [[Marvel Comics]]). La sua prima apparizione avviene in ''[[Daring Mystery Comics]]'' (Vol. 1) n. 5 (giugno [[1940]]).
 
Durante la [[Golden Age]] il giovane assistente [[procuratore distrettuale]] Carl Burgess inizia a combattere il crimine nascondendo la propria identità sotto la maschera di "The Falcon", eroe privo di [[superpoteri]] ma dotato di grandi capacità da combattente e armato di una pistola calibro .45; il suo passato, come i motivi che l'hanno indotto a intraprendere l'attività di vigilante non sono chiari<ref name="DMC5">''Daring Mystery Comics'' (Vol. 1) n. 5, giugno 1940.</ref>.
Contemporaneamente, a circa 10 chilometri di distanza dalla pista di Maléme, il 1° reggimento paracadutisti, comandato dal colonnello [[Friedrich August von der Heydte]], ed il 3° reggimento, comandato dal colonnello [[Richard Heidrich]], integrato da reparti del [[Genio militare|genio]], erano scesi per cercare di impadronirsi delle installazioni portuali site a [[La Canea]] ed a Suda ma, prima che i reparti arrivassero sull'isola, la 7ª divisione perse il suo comandante, il generale [[Wilhelm Süssmann]], precipitato con l'aliante che lo trasportava poco dopo il decollo a causa della rottura delle ali<ref>Non furono mai chiarite le cause dell'incidente e l'unica ipotesi che venne considerata fu il passaggio troppo vicino di un bombardiere che, a causa dello spostamento d'aria, provocò una sollecitazione eccessiva per le fragili ali dell'aereo. Vedi {{Cita|AAVVConquista1993|p. 119|AA.VV. 1993 (La conquista dei Balcani)|harv=s}}.</ref>, ed il comando delle operazioni in quel settore passò al colonnello Heidrich.
 
Dopo aver affrontato [[scienziato pazzo|scienziati pazzi]]<ref name="DMC5"/>, bande di ladri<ref>''Daring Mystery Comics'' (Vol. 1) n. 6, luglio 1940.</ref> e politici corrotti<ref>''Human Torch Comics'' (Vol. 1) n. 2, 1940.</ref>, durante la [[Seconda Guerra Mondiale]] The Falcon si allea con la [[Claire Voyant (Timely Comics)|Vedova Nera]], Challenger e [[Angelo (Timely Comics)|Angelo]] per combattere il crimine organizzato<ref>''Official Handbook of the Marvel Universe A-Z'' (Vol. 1) n. 14, giugno 2010.</ref>. Insieme al suo gruppo, a metà [[anni 1940|anni quaranta]], The Falcon si reca a [[Berlino]] per fermare [[Teschio Rosso]] venendo ucciso dal potere del [[Cubo Cosmico]] in suo possesso<ref>''Avengers / Invaders'' (Vol. 1) n. 10, giugno 2009.</ref>. Una volta sconfitto il criminale nazista tuttavia, i suoi compagni si servono del potere del Cubo per resuscitarlo<ref>''Avengers / Invaders'' (Vol. 1) n. 12, agosto 2009.</ref>.
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 101I-166-0527-22, Kreta, toter Fallschirmjäger.jpg|thumb|left|[[Fallschirmjäger|Paracadutista tedesco]] ucciso prima di essersi liberato del paracadute]]
 
Analogamente a quanto stava avvenendo nella zona di Maléme i paracadutisti furono fatti oggetto di un intenso fuoco da terra e, dopo pochi minuti, 350 dei 550 uomini che si lanciarono nella prima ondata vennero uccisi e solo nelle prime ore del pomeriggio i superstiti dei reparti tedeschi riuscirono a raggrupparsi per avanzare verso gli obiettivi; il primo ostacolo che si frapponeva tra i porti era rappresentato dalle colline intorno alla cittadina di [[Galatas]] e furono tentati due attacchi per superarle ma entrambi vennero respinti ed, al calare della notte, due compagnie Alleate, supportate da tre carri armati leggeri, contrattaccarono costringendo i tedeschi a ritirarsi; il 3° reggimento, ormai decimato, indietreggiò lungo la valle e, nell'impossibilità di tentare qualunque azione, si nascose nei [[Olea europaea|boschi di ulivi]] nella speranza di ricevere rinforzi il giorno successivo; il colonnello Heidrich ottenne comunque il risultato di distogliere forze ai difensori della pista di Maléme dove in quel momento si stava ancora combattendo<ref>{{Cita|SalmaggiPallavisini1989|p. 130|Salmaggi, Pallavisini 1989|harv=s}}.</ref>.
 
[[File:Bundesarchiv Bild 141-0864, Kreta, Landung von Fallschirmjägern.jpg|thumb|Un [[Fallschirmjäger|paracadutista tedesco]] appena atterrato osserva la discesa degli altri componenti della [[7. Flieger-Division|7ª divisione aerea]]]]
 
Il 20 maggio altri due punti erano stati pianificati come zone di atterraggio per l'occupazione di altrettanti obiettivi: il primo era costituito dall'aeroporto di [[Rethymno]], mentre il secondo era la città di [[Candia]], che disponeva sia di una pista di atterraggio che di un porto. I due battaglioni che componevano il 2° battaglione paracadutisti, comandato dal colonnello [[Alfred Sturm]], avevano l'incarico di scendere a circa due chilometri da Candia e di occuparne l'aeroporto ma anch'essi subirono lo stesso destino delle altre unità aviotrasportate: una decina di aerei vennero abbattuti prima che i lanci fossero effettuati ed i reparti che riuscirono ad arrivare a terra vennero decimati prima di potersi raggruppare; i superstiti dell'unità tentarono di avvicinarsi alla città ma dovettero presto trincerarsi a causa dell'arrivo di rinforzi Alleati provenienti da Suda<ref>Il colonnello Sturm venne fatto prigioniero immediatamente dopo essere atterrato e l'intero suo gruppo di comando venne ucciso. Vedi {{Cita|AAVVConquista1993|p. 125|AA.VV. 1993 (La conquista dei Balcani)|harv=s}}.</ref>.
 
[[Immagine:German prisoners under British guard.jpg|thumb|left|[[Fallschirmjäger|Paracadutisti tedeschi]] fatti prigionieri dagli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] durante le prime ore dell'invasione]]
 
L'attacco contro Candia doveva essere condotto da un contingente di circa 2.000 uomini, formato da tre battaglioni del 1° reggimento paracadutisti e da uno del 2°, comandato dal colonnello [[Bruno Bräuer]]; analogamente a quanto successe negli altri punti di atterraggio, diverse centinaia di uomini furono uccisi, sia a causa della contraerea che abbatté alcuni aerei, che per il fuoco proveniente da terra durante la discesa, ed il 3° battaglione, che aveva subito perdite minori rispetto agli altri, riuscì a farsi largo verso la città ma la resistenza delle forze a presidio del centro abitato, unita alla reazione della popolazione civile<ref>I tedeschi furono attaccati da tutti gli abitanti della zona, compresi donne e bambini, con armi di ogni genere, addirittura a colpi di vanga. Vedi {{Cita|Keegan2000|p. 162|Keegan 2000|harv=s}}.</ref>, lo fece rapidamente indietreggiare. Nei pressi dell'aeroporto il 2° battaglione venne praticamente annientato e, dopo il primo tentativo di attacco alla pista di atterraggio, solo 60 uomini su 400 sopravvissero al contrattacco Alleato, effettuato anche con l'appoggio di tre carri armati leggeri, ed il colonnello Bräuer si vide costretto a raggruppare quanto restava dei quattro battaglioni per tentare un ultimo attacco prima del sopraggiungere della notte che fu tuttavia respinto, frustrando l'ultima possibilità di conquistare almeno una installazione durante il primo giorno dell'attacco a Creta.
 
Il primo giorno della battaglia di Creta era costato ai tedeschi la perdita di circa un terzo della 7ª divisione aerea e nessun obiettivo era stato raggiunto; gli Alleati avevano subito perdite considerevolmente minori ma il generale Freyberg non mancò di esprimere le sue preoccupazioni al generale Wavell in merito sia alla possibilità di un aumento delle forze attaccanti, che della situazione delle sue truppe, le quali erano riuscite a tenere tutte le installazioni a loro assegnate ma, essendo il suo contingente privo di forze mobili, se un solo solo reparto si fosse ritirato da un porto o da una pista di atterraggio, non avrebbe potuto essere rimpiazzato, consegnando di fatto ai tedeschi la possibilità di fare affluire rinforzi e di volgere a loro favore le sorti della battaglia<ref>Il generale Freyberg così si espresse: "Oggi è stata dura; per ora riusciamo a tenere i porti e gli aeroporti, abbiamo tuttavia un margine esiguo e descrivere la situazione in termini ottimistici sarebbe certo una leggerezza da parte mia". Vedi {{Cita|AAVVConquista1993|p. 127|AA.VV. 1993 (La conquista dei Balcani)|harv=s}}.</ref>.
 
=== L'arrivo dei primi rinforzi ===
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 101I-166-0521-12, Kreta, Bernhard-Hermann Ramcke, Fallschirmjäger.jpg|thumb|Il [[colonnello]] [[Hermann-Bernhard Ramcke]], mentre passa in rassegna un reparto di [[Fallschirmjäger|paracadutisti]]]]
La giornata del 20 maggio, con l'attacco della 7ª divisione aerea, si era conclusa senza che i tedeschi conquistassero alcuno degli obiettivi che erano stati prefissati; l'unico modesto successo, costato comunque molte perdite, era stato l'occupazione di parte dell'aeroporto di Maléme e della ''collina 107'' che la sovrastava, e proprio su questa pista, poco prima dell'alba, riuscì ad atterrare uno Junkers Ju 52 con a bordo un ufficiale dello [[Stato Maggiore]] del generale Student, il quale, dopo essere stato messo al corrente della situazione dal generale Meindl, ripartì immediatamente con la conferma che la parte occidentale dell'aeroporto era in mani tedesche e che quindi sarebbe stato possibile inviare i rinforzi che si trovavano ancora in attesa in territorio greco; il generale Student esitò, ritenendo l'atterraggio degli aerei ancora troppo rischioso, ma il generale von Richthofen lo convinse ad avviare l'operazione per portare rapidamente aiuto ai paracadutisti che stavano combattendo a Creta<ref>Il generale Student decise di impiegare le riserve dei paracadutisti per completare la conquista dell'aeroporto di Maléme, conscio che un contrattacco Alleato avrebbe avuto ragione degli stremati reparti tedeschi. Vedi {{Cita|B. H. Liddell Hart|p. 191}}.</ref>.
 
Sei aerei partirono immediatamente ed atterrarono sulla [[spiaggia]] a nord ovest dell'aeroporto, tenendosi prudentemente fuori dalla portata di tiro delle armi Alleate, e circa 350 paracadutisti furono lanciati ad ovest di [[Tavronitis]]; poco dopo le ore 03.30 i combattimenti ripresero: gli Alleati si erano resi conto che una nuova ondata stava per giungere su Maléme e concentrarono il fuoco sulla pista di atterraggio, causando ulteriori perdite ai tedeschi e distruggendo molti aerei in arrivo ma, durante il mattino del 21 maggio fu trasportato sul suolo cretese, da una quarantina di aerei da trasporto, il primo gruppo di soldati appartenenti al 100° reggimento della 5ª divisione di montagna, per un totale di circa 800 uomini, insieme al colonnello [[Hermann-Bernhard Ramcke]], giunto per rimpiazzare al comando nel settore di Maléme il generale Meindl, ferito durante i combattimenti; i suoi ordini erano identici a quelli ricevuti il giorno prima dal generale, ossia raggrupparsi ed avanzare verso est in direzione di Galatas e Suda per unirsi agli altri gruppi combattenti, al fine di proseguire nell'attacco per l'occupazione dell'isola<ref>Gli Alleati non riuscirono a sfruttare la situazione che, a seguito degli sbarchi del 20 maggio, era in quel momento a loro favorevole a causa delle difficoltà di comunicazione tra i vari reparti presenti sull'isola, e non fu possibile fare una stima esatta delle forze in campo. Vedi {{Cita|Keegan2000|p. 163|Keegan 2000|harv=s}}.</ref>.
 
=== L'intervento della Royal Navy ===
{{Vedi anche|L'azione delle torpediniere italiane nella battaglia di Creta}}
[[Immagine:RN lupo.jpg|thumb|La [[torpediniera]] [[Regia Marina|italiana]] [[Classe Spica (torpediniera) - Tipo Climene|''Lupo'']], danneggiata durante lo scontro con le [[Royal Navy|unità britanniche]]]]
Contestualmente all'invio di rinforzi per via aerea, i tedeschi avviarono le operazioni via mare: i due primi variegati [[Convoglio navale|convogli]], composti complessivamente da una settantina di imbarcazioni, prevalentemente [[Caicco|caicchi]] e [[Peschereccio|pescherecci]] requisiti, salparono dai porti greci di Salonicco e del Pireo, scortati dalle [[Torpediniera|torpediniere]] italiane [[Classe Spica (torpediniera) - Tipo Climene|''Lupo'']] e [[Classe Spica (torpediniera) - Tipo Perseo|''Sagittario'']]<ref>La Regia Marina aveva avuto la richiesta da parte dei tedeschi di una maggiore presenza, al fine di aumentare la protezioni dei convogli diretti a Creta, ma le due unità italiane furono le uniche messe a disposizione, ed avrebbero dovuto svolgere esclusivamente compiti di direzione, lasciando quelli di scorta alla ''Luftwaffe'', ma l'attacco delle squadre navali britanniche le costrinse ad assumere compiti di protezione. Vedi {{Cita|Biagi1995|p. 500|Biagi 1995|harv=s}}.</ref>, per dirigersi verso l'isola con a bordo materiali, munizioni e truppe, tra le quali il 3° battaglione del 100° reggimento di montagna; la decisione di fare prendere così rapidamente il mare ai convogli fu presa sulla base della convinzione che la ''[[Mediterranean Fleet]]'', la [[flotta]] britannica di stanza ad [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]], comandata dall'[[ammiraglio]] [[Andrew Cunningham]], visto il dominio aereo della ''Luftwaffe'' in quel settore, non sarebbe intervenuta; questi viceversa inviò due squadre, composte da sette [[Incrociatore|incrociatori]] ciascuna, con la relativa scorta di [[cacciatorpediniere]] che, la notte del 21 maggio, intercettarono ed attaccarono il primo convoglio tedesco, a circa 20 [[Miglio nautico|miglia]] dai punti di sbarco siti ad ovest di Maléme.
 
[[Immagine:HMS Fiji underway.jpg|thumb|left|L'[[incrociatore leggero]] [[Regno Unito|inglese]] [[HMS Fiji (58)|HMS ''Fiji'']], affondato il 22 maggio 1941 da [[Luftwaffe (Wehrmacht)|aerei tedeschi]]]]
 
L'ammiraglio Cunningham, a seguito degli attacchi aerei della [[Regia Aeronautica]], i cui bombardieri [[CANT Z.1007]] avevano affondato il cacciatorpediniere [[HMS Juno (F46)|HMS ''Juno'']], aveva dato disposizioni affinché le due squadre navali durante il giorno si ritirassero a sud ed a ovest, al di fuori del raggio di azione dei bombardieri dell'Asse, mentre di notte avrebbero ripreso il loro pattugliamento al largo di Creta<ref>{{Cita|SalmaggiPallavisini1989|p. 131|Salmaggi, Pallavisini 1989|harv=s}}.</ref>. Intorno alle ore 23.00 il convoglio tedesco venne avvistato ed attaccato da 3 [[Incrociatore leggero|incrociatori leggeri]], l'[[HMS Dido (37)|HMS ''Dido'']], l'[[HMS Orion (85)|HMS ''Orion'']] e l'[[HMS Ajax (22)|HMS ''Ajax'']], e da 4 cacciatorpediniere: lo scontro durò circa due ore e mezza, durante le quali vennero affondate 15 imbarcazioni, ed anche la ''Lupo'', intervenuta per dare copertura al convoglio con una [[cortina fumogena]], fu colpita e danneggiata in modo non grave; solo poche unità poterono raggiungere Creta, mentre il resto delle imbarcazioni, che erano fuggite al momento dell'attacco, si diressero verso l'[[Milo (Grecia)|isola di Milo]]<ref>L'ammiragliato britannico stimò in circa 4.000 le perdite di uomini, uccisi durante l'attacco, ma in realtà le vittime, tra morti e dispersi, furono 300; la maggior parte dei naufraghi venne salvata il giorno dopo da navi e da idrovolanti italiani. Vedi {{Cita|AAVVConquista1993|p. 146|AA.VV. 1993 (La conquista dei Balcani)|harv=s}}.</ref>, non riuscendo nella missione di portare i rinforzi necessari alle truppe impegnate a Maléme.
 
[[Immagine:HMS Gloucester sinking.jpg|thumb|L'[[incrociatore leggero]] [[Regno Unito|inglese]] [[HMS Gloucester (62)|HMS ''Gloucester'']] mentre affonda, dopo essere stato colpito da bombe sganciate dagli [[Stuka]] [[Germania nazista|tedeschi]]]]
 
Il giorno dopo gli inglesi, ritenendo che l'azione del giorno prima avrebbe indotto i tedeschi ad interrompere l'invio dei rinforzi via mare, non si allontanarono e venne ordinato alla ''Forza C'', composta da 4 incrociatori e da 3 cacciatorpediniere, comandata dall'ammiraglio King, di attaccare il secondo convoglio tedesco che navigava in direzione di Creta, scortato dalla sola torpediniera italiana ''Sagittario''; la ''Luftwaffe'' tuttavia scoprì la squadra navale inglese mentre si avvicinava al convoglio che, una volta avvistato, aveva cambiato rotta, cercando di allontanarsi verso nord. Gli aerei tedeschi si lanciarono sulle navi inglesi che immediatamente interruppero l'inseguimento, nonostante gli ordini che provenivano da Alessandria gli imponessero di proseguire; l'ammiraglio King richiese aiuto al [[contrammiraglio]] [[Bernard Rawlings]], affinché lo raggiungesse con il grosso della flotta e, nonostante verso le ore 12.00 le due squadre si fossero avvistate, non riuscirono ad evitare il bombardamento aereo che durò circa tre ore e mezzo: la [[nave ammiraglia]] di Rawlings, la [[Nave da battaglia|corazzata]] [[HMS Warspite (03)|HMS ''Warspite'']], venne danneggiata gravemente, due incrociatori leggeri, l'[[HMS Gloucester (62)|HMS ''Gloucester'']] e l'[[HMS Fiji (58)|HMS ''Fiji'']], vennero affondati, insieme a due cacciatorpediniere, l'[[HMS Kashmir (F12)|HMS ''Kashmir'']] e l'[[HMS Kelly (F01)|HMS ''Kelly'']], quest'ultimo comandato dall'allora [[tenente di vascello]] [[Louis Mountbatten]]<ref>{{Cita|Keegan2000|p. 165|Keegan 2000|harv=s}}.</ref>, costringendo le due squadre inglesi ad invertire la rotta ed a dirigersi verso Alessandria. Il 22 maggio l'ammiraglio Cunningham, dopo avere rimosso dall'incarico l'ammiraglio King, si vide costretto, stante le gravi perdite subite, a ritirare le sue forze ed a rinunciare ad attaccare i convogli tedeschi che si dirigevano verso Creta, ritenendo che la flotta fosse troppo vulnerabile nel momento in cui il nemico possedeva il predominio assoluto dell'aria<ref>L'ammiraglio Cunningham autorizzò l'invio di imbarcazioni a sud dell'isola solo il 27 maggio, nel momento si dovettero evacuare i superstiti della guarnigione dell'isola. Durante la battaglia di Creta la Royal Navy perse 4 incrociatori e 4 cacciatorpediniere, mentre furono danneggiate, in modo più o meno grave, 1 corazzata, 1 portaerei, 4 incrociatori e 3 cacciatorpediniere, risultando la più costosa tra le campagne dell'intera seconda guerra mondiale. Vedi {{Cita|Biagi1995|p. 494|Biagi 1995|harv=s}}.</ref>.
 
=== L'occupazione dell'aeroporto di Maléme ===
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 183-R63746, Julius Ringel.jpg|thumb|Il [[generale]] [[Julius Ringel]], comandante della [[5. Gebirgs-Division (Wehrmacht)|5ª divisione di montagna]], a cui, il [[23 maggio]] [[1941]], fu affidato il comando delle operazioni terrestri a [[Creta]]]]
L'arrivo a Creta di una parte del 100° reggimento della 5ª divisione di montagna, comandato dal colonnello [[Willibald Utz]], e delle riserve di paracadutisti permise ai tedeschi di occupare totalmente l'aeroporto di Maléme e le zone costiere adiacenti, dove avrebbero potuto approdare le imbarcazioni provenienti dalla Grecia, ma il numero dei soldati presenti nella zona era ancora decisamente inferiore a quello di cui disponevano gli Alleati ed, alla fine della giornata, solo 188 uomini erano ancora in grado di combattere, mentre nelle vicinanze si trovavano circa 7.000 soldati Alleati e circa 6.000 riservisti greci; il generale Ringel temette che un contrattacco effettuato con rapidità avrebbe probabilmente fatto riprendere agli Alleati il controllo della città e dei dintorni ma il generale neozelandese [[James Hargest]], comandante della 5ª brigata ''New Zealand'', esitò, temendo ulteriori sbarchi di paracadutisti ed attacchi aerei, rinunciando ad attaccare durante il giorno, mentre, durante la notte, la brigata si trovò avviluppata in continui combattimenti corpo a corpo con gruppi isolati di paracadutisti che si erano precedentemente nascosti in attesa di riunirsi ai loro reparti, e l'attacco si arrestò a circa due chilometri dall'aeroporto<ref>Il generale Bernard Freyberg, affidò la missione di contrattaccare a Maléme, ed il compito fu assegnato alla brigata del generale Hargest, forte di 5 battaglioni. Vedi {{Cita|AAVVConquista1993|p. 154|AA.VV. 1993 (La conquista dei Balcani)|harv=s}}.</ref>.
 
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 146-1981-159-22, Luftlandetruppen in Transportfluzeug.jpg|thumb|left||Soldati della [[5. Gebirgs-Division (Wehrmacht)|5ª divisione di montagna]] durante il trasferimento a [[Creta]] a bordo di un [[aereo da trasporto]] [[Junkers Ju 52]]]]
 
All'alba del 22 maggio la ''Luftwaffe'' riprese le attività e la continua azione degli Stuka e degli ''[[Zerstörer]]'' [[Messerschmitt Bf 110]], che bombardarono e mitragliarono a bassa quota la brigata neozelandese, costrinse gli Alleati ad arretrare, e contemporaneamente ricominciò l'arrivo di truppe e di materiali dalla Grecia: durante la giornata, sotto il fuoco dell'artiglieria e dei [[Mortaio|mortai]] degli Alleati, che bombardavano a distanza la pista di atterraggio, vennero trasportati a Maléme tre battaglioni di montagna, un ospedale da campo ed artiglieria pesante ed, il 23 maggio, la 5ª e la 6ª divisione di montagna erano sbarcate quasi al completo sull'isola<ref>Winston Churchill, a proposito della battaglia di Creta ebbe a dire: "''Si sta combattendo una battaglia quanto mai strana e dura; le nostre forze non hanno aerei mentre il nemico non ha carri armati e nessuno dei due ha la possibilità di ritirarsi''". Vedi {{Cita|Keegan2000|p. 163|Keegan 2000|harv=s}}.</ref>.
 
Consolidate le posizioni a Maléme, e terminate di fatto le operazoni aviotrasportate, il generale Löhr decise di affidare il comando delle operazioni terrestri al generale Ringel, ritenendo più utile che il generale Student rimanesse in Grecia per coordinare il trasporto aereo dei rifornimenti, ed, il giorno stesso, il comandante della 5ª divisione di montagna giunse a Creta ed ordinò a tutti i paracadutisti superstiti di raggrupparsi agli ordini del colonnello Ramcke e di avanzare lungo la strada costiera settentrionale dell'isola, due battaglioni del 100° reggimento di montagna, comandati dal colonnello Utz, si sarebbero diretti verso l'interno a sud est dell'aeroporto ed un altro battaglione di montagna si diresse verso sud per eliminare le postazioni di artiglieria Alleate<ref>{{Cita|SalmaggiPallavisini1989|p. 131|Salmaggi, Pallavisini 1989|harv=s}}.</ref>.
 
=== Lo sfondamento tedesco e le prime rappresaglie ===
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 101I-166-0525-30, Kreta, Kondomari, Erschießung von Zivilisten.jpg|thumb|links|La [[fucilazione]] per [[Rappresaglia (guerra)|rappresaglia]] di alcuni civili [[Creta|cretesi]], da parte dei [[Fallschirmjäger|paracadutisti tedeschi]], nel paese di [[Kondomari]]]]
Il 23 maggio il generale Freyberg ordinò la ritirata dalle posizioni di Maléme per attestarsi su quelle di Galatas, conscio che la perdita dell'aeroporto avrebbe probabilmente deciso le sorti della battaglia, mentre ad Atene il generale Student insisteva affinché venisse portato immediatamente aiuto ai paracadutisti isolati a Rethymno e Candia ma il generale Ringel decise che le sue truppe avrebbero dovuto avanzare il più possibile compatte verso est, mentre a sud al 2° battaglione di montagna venne affidato il compito di sgombrare le alture intorno a Galatas. Quest'ultimo in particolare venne fatto oggetto di attacchi improvvisi e continuati da parte della popolazione civile e la violenza di alcune uccisioni, precedute da [[Tortura|torture]] e da mutilazioni, successivamente scoperte, con il rinvenimento dei cadaveri dei paracadutisti, anche durante l'avanzata verso est, provocò la reazione tedesca e per la prima volta, durante la seconda guerra mondiale, fu utilizzato lo strumento della ''[[Rappresaglia (guerra)|rappresaglia]]'' per punire e stroncare la volontà dei cretesi di combattere<ref>Le torture e le mutilazioni non furono compiute solo dai cretesi ma anche dai reparti [[Māori]] delle truppe neozelandesi; fatti successivamente confermati, alla fine della guerra, anche dai loro ufficiali. Vedi {{Cita|Keegan2000|p. 164|Keegan 2000|harv=s}}.</ref>.
 
[[Immagine:British lorry and trailer burning.jpg|thumb|left|[[Autocarro]] [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleato]] in fiamme dopo un [[bombardamento]] da parte degli [[Stuka]]]]
 
Venne decretato che, per ogni soldato tedesco barbaramente ucciso, sarebbero stati fucilati dieci civili cretesi e gli aerei che sorvolavano l'isola lanciarono [[Volantino|volantini]] che ammonivano la popolazione di Creta a porre termine alle azioni contro le forze occupanti pena la fucilazione di ostaggi; ai soldati della 5ª divisione di montagna e della 7ª divisione aerea, durante la loro avanzata, venne impartito l'ordine di distruggere le case e le [[Fattoria|fattorie]] da dove si riteneva fossero provenuti gli attacchi, si dovevano prendere ostaggi nelle località in cui gli abitanti avessero compiuto attività contro i tedeschi ed il semplice possesso di un'arma da parte di un civile comportava l'[[Esecuzione (diritto)|esecuzione sommaria]]; i paesi di [[Kandanos]] e di [[Kondomari]] furono i primi a subire i rigori della rappresaglia tedesca: entrambi furono rasi al suolo, dopo la cattura di tutti gli uomini di età compresa tra i 18 ed i 55 anni, e la [[fucilazione]] di molti di loro<ref>Il generale [[Kurt Student]], per avere impartito l'ordine di rappresaglia fu condannato alla fine della guerra a 5 anni di reclusione, ma, successivamente, la sentenza fu rivista ed annullata dopo la disamina delle morti dei soldati, spesso torturati o mutilati. Vedi {{Cita|AAVVConquista1993|p. 161|AA.VV. 1993 (La conquista dei Balcani)|harv=s}}.</ref>.
 
La sera del 23 maggio un reparto del 100° reggimento di montagna prese contatto con ciò che restava del 3° reggimento paracadutisti, e, mentre il generale Ringel proseguiva l'avanzata verso est, il gruppo da combattimento, che ormai contava circa 4.000 uomini, si accinse a sferrare l'attacco per sgomberare le alture intorno a Galatas; il giorno 24 i reparti che stavano combattendo a Candia ricevettero il rinforzo dell'ultimo battaglione di paracadutisti disponibile ed, il giorno successivo, il generale Student atterrò a Maléme per concordare con il generale Ringel le direttive dell'attacco finale ai principali centri dell'isola; il suo arrivo coincise con l'inizio dell'attacco a Galatas, dove i tedeschi, dopo intensi combattimenti appoggiati dall'aria dall'azione degli Stuka, fecero il loro ingresso per esserne tuttavia respinti, durante la notte, dal contrattacco Alleato ma, nonostante la riconquista della città, il generale Puttick, comandante delle truppe neozelandesi di quel settore, si rese conto che il rischio di un accerchiamento aumentava di ora in ora e per questo chiese ed ottenne il permesso per l'evacuzione di Galatas, che venne quindi occupata dai tedeschi senza combattere, per stabilire una doppia linea di difesa a Chania ed a Suda<ref>{{Cita|Keegan2000|p. 165|Keegan 2000|harv=s}}.</ref>.
 
=== Le fasi finali della battaglia ===
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 101I-166-0508-31, Kreta, Vormarsch deutscher Fallschirmjäger.jpg|thumb|[[Fallschirmjäger|Paracadutisti tedeschi]] avanzano verso le posizioni [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleate]]]]
Il generale Freyberg, constatata la perdita di Maléme e di Galatas, si mise in comunicazione con il comando del [[Medio Oriente]], chiedendo al generale Wavell un appoggio massiccio da parte della [[Royal Air Force]] alle truppe di terra ma, dopo che la [[portaerei]] [[HMS Formidable (67)|HMS ''Formidable'']] venne gravemente danneggiata dai caccia tedeschi, venne definitivamente abbandonato il progetto di difendere le truppe Alleate dall'aria. Contestualmente vennero sbarcati a Suda due battaglioni di [[commando]]s, comandati dal [[tenente colonnello]] [[Robert Laycock]], ma, nonostante l'invio di truppe di rinforzo, il comandante della guarnigione di Creta ritenne che la perdita dell'isola fosse ormai solo questione di tempo e, per evitare che la ''Luftwaffe'' rendesse impossibile un'evacuazione, il 26 maggio ne richiese lo sgombero; il [[Primi ministri del Regno Unito|Primo ministro]] Churchill autorizzò l'evacuazione il 27 maggio ed il generale Freyberg iniziò a predisporla, ordinando che questa avvenisse dai porti di [[Ierapetra]] e di [[Sfakia]], mentre i commandos e le unità di fanteria di marina avrebbero svolto funzioni di retroguardia e di protezione al contingente per il suo imbarco<ref>{{Cita|SalmaggiPallavisini1989|p. 132|Salmaggi, Pallavisini 1989|harv=s}}.</ref>.
 
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-166-0509-16, Kreta, Gefangennahme britischer Soldaten.jpg|thumb|left|[[Alleati della seconda guerra mondiale|Soldati Alleati]] si arrendono ai [[Fallschirmjäger|paracadutisti tedeschi]]]]
 
I tedeschi nel frattempo stavano avanzando verso Chania e Suda ma, mentre la prima venne occupata senza incontrare una significativa resistenza dal 100° battaglione, al quale il [[sindaco]] offrì immediatamente la resa, il primo attacco a Suda costò al 141° reggimento, comandato dal colonnello [[Maximilian Jais]], circa 300 uomini ed, il 27 maggio, i reparti del colonnello Ramcke e del colonnello Utz attaccarono congiuntamente le forze a presidio della linea di difesa esterna della città e solo 400 dei 1.200 difensori riuscirono a sfuggire all'[[Aggiramento|accerchiamento]]. Il feldmaresciallo List si complimentò per la vittoria ottenuta ma a 9 chilometri ad est di Chania, la linea Alleata riuscì a reggere, impedendo ai tedeschi di accerchiare il grosso delle truppe che disordinatamente si stavano dirigendo verso gli approdi dove avrebbero attraccato le imbarcazioni preposte all'evacuazione di Creta<ref>Il generale Freyberg sostenne in seguito: "''Non dimnticherò mai la disorganizzazione e la quasi completa mancanza di controllo della massa in movimento mentre ci facevamo lentamente strada nella colonna infinita di uomini in marcia''". Vedi {{Cita|Keegan2000|p. 166|Keegan 2000|harv=s}}.</ref>.
 
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 183-L19113, Kreta, kriegsgefangene britische Soldaten.jpg|thumb|[[Prigioniero di guerra|Prigionieri]] [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]], catturati dai [[Wehrmacht|tedeschi]] al termine delle ostilità]]
 
Il generale Ringel non si rese immediatamente conto che gli Alleati stavano iniziando un'evacuazione dell'isola, ritenenendo che il loro ripiegamento rappresentasse una ritirata predisposta al fine di organizzare una difesa nel settore di Rethymno e nella parte ovest di Creta, e la sua avanzata si stava svolgendo ormai senza un significativo appoggio da parte della ''Luftwaffe'', il cui grosso delle unità era già stato trasferito sul continente per l'inizio dell'[[operazione Barbarossa]], ma, a dispetto di queste oggettive difficoltà, Candia venne occupata, ed i tedeschi prigionieri liberati, il 30 maggio senza combattere, in quanto la guarnigione Alleata, composta da 4.200 uomini, era stata evacuata nella notte tra il 28 ed il 29 maggio da parte dei cacciatorpediniere della Royal Navy<ref>I cacciatorpediniere vennero individuati il giorno dopo dagli Stuka che li attaccarono affondandone due, causando circa 800 perdite. Vedi {{Cita|AAVVConquista1993|p. 171|AA.VV. 1993 (La conquista dei Balcani)|harv=s}}.</ref>. Il 28 maggio sbarcò a [[Sitia]], all'estremità ovest di Creta, l'unità terrestre italiana, composta da circa 2.500 uomini, in gran parte appartenenti alla 50ª divisione ''Regina'', che dopo alcuni scontri con partigiani greci il 29 nei quali prevalse senza problemi<ref name = dodecaneso/>, insieme ai tedeschi raggiunse il porto di Ierapetra il 31 maggio<ref>I tedeschi rimproverarono gli italiani di essere arrivati, "''come al solito''", a cose fatte. Vedi {{Cita|Biagi1992|p. 139|Biagi 1992|harv=s}}.</ref>, mentre, il giorno prima, la guarnigione presente nella città di Rethymno, che non aveva potuto essere raggiunta dalla navi Alleate, era stata fatta interamente prigioniera dai tedeschi.
 
Una volta scoperti i piani di evacuazione degli alleati da Creta, il generale Ringel nutriva comunque dubbi sulla possibilità che il contingente potesse lasciare l'isola e si limitò a mandare due battaglioni del 100° reggimento di montagna all'inseguimento delle truppe ma queste avevano già raggiunto Sfakia il 29 maggio e nella notte erano già stati imbarcati circa 1.100 soldati ed il giorno successivo, mentre i tedeschi procedevano lentamente verso il porto, altri 6.000 uomini furono evacuati dall'isola; il colonnello Utz richiese con insistenza l'appoggio degli Stuka ma il numero di aerei presenti a Creta era ormai minimo e non poté essere effettuato nessun attacco in massa dall'aria, e nelle due notti successive furono salvati altri 5.000 uomini. Il 31 maggio il comando britannico interruppe l'evacuazione per il timore degli attacchi aerei, giudicando il rischio, dopo la perdita di altri due cacciatorpediniere, l'[[HMS Hereward (H93)|HMS ''Hereward'']] e l'[[HMS Imperial (D09)|HMS ''Imperial'']], non più accettabile, ed il 1° giugno i primi reparti tedeschi giunsero sulla spiaggia, catturando gli ultimi 5.000 soldati che si arresero senza combattere<ref>{{Cita|AAVVConquista1993|p. 173|AA.VV. 1993 (La conquista dei Balcani)|harv=s}}.</ref>.
 
== Epilogo ==
[[Immagine:Wounded British troops disembarking.jpg|thumb|[[Alleati della seconda guerra mondiale|Soldati Alleati]], evacuati da [[Creta]], sbarcano nel [[porto]] di [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]]]]
Il 1º giugno terminò ufficialmente la battaglia di Creta, con l'interruzione dell'evacuazione di ciò che restava della guarnigione Alleata il giorno precedente, e la resa di coloro che non erano riusciti ad imbarcarsi: dei circa 32.000 uomini presenti sull'isola, 1.751 morirono durante i combattimenti e solo 18.000 poterono essere salvati, mentre i restanti furono fatti prigionieri dai tedeschi e, chi riuscì a sottrarsi alla cattura, si nascose nell'interno dell'isola, unendosi alla [[Resistenza (politica)|resistenza]], che proseguì sulle montagne fino alla fine della guerra, provocando tuttavia feroci rappresaglie da parte del contingente di occupazione tedesco<ref>{{Cita|Biagi1999|p. 499|Biagi 1995|harv=s}}.</ref>; la Royal Navy, dapprima durante le operazioni di intercettazione ai convogli tedeschi, e, successivamente, durante l'evacuazione delle truppe, perse in totale 4 incrociatori e 4 cacciatorpediniere, con la morte di circa 2.000 [[Marinaio|marinai]], che risultarono le più gravi patite dal Regno Unito durante tutta la seconda guerra mondiale.
 
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 141-0848, Kreta, Soldatengräber.jpg|thumb|left|[[Fallschirmjäger|Paracadutisti tedeschi]] della [[7. Flieger-Division|7ª divisione]], una volta terminati i combattimenti, osservano le [[Tomba|tombe]] dei loro camerati caduti]]
 
I tedeschi avevano ottenuto un'altra significativa vittoria, allargando la loro sfera di influenza nel mar Mediterraneo, garantendosi inoltre sia il dominio sui Balcani che l'annullamento della presenza di truppe inglesi in [[Europa]], ma, durante l'operazione, essi soffrirono la perdita di circa 3.700 uomini, alla quale si sommarono circa 2.500 feriti, in massima parte paracadutisti, la cui forza della 7ª divisione venne dimezzata, ed anche la stessa struttura dell'aviotrasporto aveva subito gravi danni, poiché 271 dei 600 aerei da trasporto erano stati distrutti, e tali perdite si dimostrarono in seguito del tutto sproporzionate rispetto al risultato ottenuto<ref>Il generale Kurt Student espresse rammarico e perplessità sulla vicenda dell'invasione di Creta e la vittoria, comunque ottenuta, minò la fiducia di Hitler sull'uso delle truppe paracadutate, tanto da sostenere che "''Creta ha dimostrato che il tempo delle truppe paracadutate ormai è terminato; l'arma del paracadutismo dipende dalla sorpresa ed il fattore sorpresa non esiste più''"; la 7ª divisione aerea da quel momento avrebbe combattuto, per tutta la guerra, come fanteria ordinaria. Vedi {{Cita|AAVVConquista1993|p. 175|AA.VV. 1993 (La conquista dei Balcani)|harv=s}}.</ref>.
 
[[Immagine:Kreta Cuffband.jpg|thumb|La fascia ricevuta dai [[Wehrmacht|soldati della Wehrmacht]] che parteciparono all'''operazione Merkur'']]
 
Il generale Student, considerando l'operazione comunque un successo, propose immediatamente ad Hitler un piano per l'invasione di [[Cipro]], come ulteriore base per il successivo attacco al [[canale di Suez]] ma il Führer rigettò l'idea, sfiduciato sull'utilizzo di truppe aviotrasportate, considerando la possibilità di perdite troppo elevata, ed anche in seguito, quando l'avanzata dell'''[[Afrika Korps]]'' in Nordafrica sembrava potesse portare la Wehrmacht ad Alessandria, respinse con la medesima motivazione un piano simile, sempre elaborato da Student, per l'invasione dell'isola di Malta<ref>La sfiducia di Hitler sull'utilizzo dei paracadutisti fu immediatamente percepibile anche dal fatto che, durante l'operazione Merkur, non mise in moto la macchina della propaganda temendo un insuccesso ed anche la stessa vittoria finale fu cautamente proclamata. Vedi {{Cita|Keegan2000|p. 167|Keegan 2000|harv=s}}.</ref>. Durante il prosieguo della guerra apparve sempre più chiaro il fatto che l'invasione di Creta non aveva portato nessun vantaggio strategico ai tedeschi, salvo la protezione da sud ovest dei campi petroliferi della Romania, ed il generale Ringel avrebbe in seguito affermato che "''questo sacrificio sarebbe stato accettabile se la campagna di Creta avesse significato l'inizio e non la fine del Reich''"<ref>{{Cita|AAVVConquista1993|p. 175|AA.VV. 1993 (La conquista dei Balcani)|harv=s}}.</ref>.
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia ==
* {{Bibliografia|AA.VV., La storia|{{cita libro | cognome=AA.VV. |titolo=La storia, vol. XIII, L'età dei totalitarismi e la seconda guerra mondiale | città=Torino | anno=2004 |id={{NoISBN}} |cid=AAVVStoria2004 }}}}
* {{Bibliografia|AA.VV., 1993|{{cita libro | cognome=AA.VV. |titolo=Il terzo Reich, vol. La Conquista dei Balcani | editore=Hobby & Work |anno=1993 |id= {{NoISBN}}|cid=AAVVConquista1993 }}}}
* {{Bibliografia|Liddell Hart, 1995|{{cita libro | cognome=H. Liddell Hart | nome=Basil |wkautore=Basil Liddell Hart | titolo=Storia militare della seconda guerra mondiale | editore=Mondadori |anno=1995 |id= ISBN 978-88-04-42151-1 |cid=LiddellHart1995 }}}}
* {{Bibliografia|Biagi, 1995|{{cita libro | cognome=Biagi | nome=Enzo |wkautore=Enzo Biagi | titolo=La seconda guerra mondiale, vol. II | editore=Fabbri Editori | anno=1995 |id={{NoISBN}} |cid=Biagi1995 }}}}
* {{Bibliografia|Biagi, 1992|{{cita libro|cognome= Biagi|nome=Enzo|anno= 1992|titolo=La seconda guerra mondiale - Parlano i protagonisti| editore= Rizzoli |id= ISBN 88-17-11175-9}}}}
* {{Bibliografia|Keegan, 2000|{{cita libro | cognome=Keegan | nome=John | titolo=La seconda guerra mondiale | editore=Rizzoli | anno=2000 |id= ISBN 88-17-86340-8 |cid=Keegan2000 }}}}
* {{Bibliografia|Salmaggi e Pallavisini, 1989|{{cita libro|cognome= Salmaggi e Pallavisini|anno= 1989|titolo=La seconda guerra mondiale| editore= Mondadori |id= ISBN 88-04-39248-7|cid=SalmaggiPallavisini1989}}}}
 
== Voci correlate ==
*[[Campagna italiana di Grecia]]
*[[Teatro del Mediterraneo (seconda guerra mondiale)]]
*[[Operazione Marita]]
*[[Truppe aviotrasportate]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Battle for Crete}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{en}} [http://www.crete1941.com/gallery.htm Sito con foto e documenti riguardanti la battaglia di Creta]
 
== Collegamenti esterni ==
{{Portale|Grecia|Guerra|marina|seconda guerra mondiale|storia}}
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Capitan America}}
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[[ca:Batalla de Creta]]
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[[tr:Girit Muharebesi]]
[[uk:Критська повітряно-десантна операція]]
[[vi:Trận Crete]]
[[zh:克里特島戰役]]