Trento (incrociatore) e Ekkehart Krippendorff: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{Infobox nave
| Nome =''Trento'' Ekkehart
| Cognome = Krippendorff
|Immagine=Incrociatore Trento in navigazione.jpg
| Sesso = M
|Dimensioni_immagine=
| LuogoNascita = Eisenach
|Categoria=incrociatore
| GiornoMeseNascita = 22 marzo
|Didascalia=
| AnnoNascita = 1934
|Bandiera={{Insegna navale|ITA (1861-1946)}}
| LuogoMorte = Berlino
|Bandiera2=
| GiornoMeseMorte = 27 febbraio
|Bandiera3=
| AnnoMorte = 2018
<!-- Sezione descrizione generale -->
| Attività = politologo
|Tipo=[[incrociatore pesante]]
| Nazionalità = tedesco
|Classe=[[Classe Trento (incrociatore)|''Trento'']]
| Immagine =
|Costruttori=
|Cantiere=[[Cantiere navale fratelli Orlando|Orlando]] [[Livorno]]
|Identificazione=
|Ordinata=18 aprile [[1924]]
|Impostata=8 febbraio [[1925]]
|Varata=4 ottobre [[1927]]
|Completata=
|Entrata_in_servizio=3 aprile [[1929]]
|Proprietario=
|Radiata=
|Destino_finale=Affondato dal sommergibile [[Classe U (sommergibile)#Gruppo 3|HMS Umbra]], 15 giugno [[1942]]
<!-- Sezione caratteristiche generali -->
|Dislocamento=13.110 t (standard), 13.145 (pieno carico)
|Stazza_lorda=
|Lunghezza=196,6
|Larghezza=20,6
|Altezza=
|Pescaggio=6,7
|Profondità_operativa=
|Ponte_di_volo=
|Propulsione=[[motore a vapore|vapore]]:
*10 [[caldaia a tubi d'acqua|caldaie]]
*4 [[turbina a vapore|turbine Parsons]]
*4 [[elica|eliche]]<br>[[Potenza (fisica)|potenza]]: 150.000 [[Cavallo vapore|CV]]
|Velocità=35
|Velocità_km=63
|Autonomia=4.160 [[miglio (unità di misura)|miglia]] a 16 [[nodo (unità di misura)|nodi]] (7.704 km a 30 km/h)
|Capacità_di_carico=
|Equipaggio=723
|Passeggeri=
<!-- Sezione equipaggiamento -->
|Sensori=
|Sistemi_difensivi=
|Armamento=alla costruzione:
*8 [[cannone|cannoni]] da [[203/50 Mod. 1924]]<br>(4 torri binate)
*16 cannoni [[100/47|100/47 OTO Mod. 1924]]<br>(8 torri binate)
*4 [[mitragliera|mitragliere]] [[40/39]] Vickers-Terni (installazioni singole)
*8 mitragliere da 12,7 mm<br>(4 installazioni binate)
[[Siluro|siluri]]:
*8 [[lanciasiluri]] da 533 mm<br>(4 installazioni binate)
|Corazzatura=50 mm (orizzontale), 60 mm (verticale), 100 mm (torri), 100mm (torre comando)
|Mezzi_aerei=3 [[idrovolante|idrovolanti]] [[Piaggio P.6]], 1 catapulta
<!-- Sezione note -->
|Motto=Neptunus dedit nomen, dabo Neptuno gloriam
|Soprannome=
|Note=
}}
È considerato uno dei principali esponenti, nonché pioniere, delle [[Peace studies|scienze della pace]]<ref name=altieri>{{cita web |url=http://www.peacelink.it/gdp/docs/2895.pdf |autore=[[Rocco Altieri]] |titolo=Una verità misconosciuta, presentazione di "Lo Stato e la guerra" (su peacelink.it) |accesso=4 settembre 2012 |deadurl=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140111005019/http://www.peacelink.it/gdp/docs/2895.pdf |dataarchivio=11 gennaio 2014 }}</ref><ref name=reitani>{{cita web |url=http://www.uniud.it/ricerca/strutture/centri_interdipartimentali/irene/altri-testi-pubblicati-other-published-texts/Microsoft%20Word%20-%20intervista%20a%20E.%20Krippendorff%20luglio%202007.pdf |autore=[http://people.uniud.it/page/luigi.reitani Luigi Reitani] |titolo=Intervista a Ekkehart Krippendorff (su uniud.it) |accesso=4 settembre 2012 |deadurl=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140111004819/http://www.uniud.it/ricerca/strutture/centri_interdipartimentali/irene/altri-testi-pubblicati-other-published-texts/Microsoft%20Word%20-%20intervista%20a%20E.%20Krippendorff%20luglio%202007.pdf |dataarchivio=11 gennaio 2014 }}</ref>. Ha anche insegnato [[relazioni internazionali]] in [[Italia]], nella [[Università Johns Hopkins|Johns Hopkins]] di [[Bologna]] e nell'[[Università degli Studi di Siena|Università di Siena]]<ref name=vita>{{cita web |url=http://userpage.fu-berlin.de/~kpdff/vitaengl.htm |titolo=Vita (su fu-berlin.de) |accesso=4 settembre 2012 |lingua=en |deadurl=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121102204839/http://userpage.fu-berlin.de/~kpdff/vitaengl.htm |dataarchivio=2 novembre 2012 }}</ref>.
Il '''''Trento''''' fu un [[incrociatore pesante]] appartenente all'omonima [[Classe Trento (incrociatore)|Classe Trento]] della [[Regia Marina]], venne impostato l'8 febbraio [[1925]] nel [[cantiere navale]] [[Cantiere navale fratelli Orlando|Orlando]] di [[Livorno]], varato il 4 ottobre [[1927]] ed entrò in servizio il 3 aprile [[1929]], partendo per una crociera a [[Barcellona]].
 
==Cenni biografici==
Il varo dell'incrociatore ''Trento'' avvenne ufficialmente il 4 ottobre [[1927]], ma in realtà un primo varo c'era già stato un mese prima, il 4 settembre, ma era fallito causa un sabotaggio. La nave, infatti, dopo aver percorso 47 metri nella sua discesa in acqua, si fermò. Insieme al [[sego]] usato come lubrificante per il varo venne trovata della sabbia. La cerimonia venne così ripetuta un mese dopo ed il 4 ottobre questa volta tutto filò liscio.
Nato nel [[1934]] a [[Eisenach]], nella [[Turingia]], dal [[1954]] al [[1959]] ha studiato [[storia]], [[filosofia]] e [[scienza politica]] nelle [[università di Friburgo]], [[Università libera di Berlino|Berlino]] e [[Università di Tubinga|Tubinga]], conseguendo in quest'ultima un [[Dottorato di ricerca|PhD]] in filosofia nel 1959 con [[Theodor Eschenburg]]. Il semestre estivo del [[1965]] è stato noto a [[Berlino Ovest]] come ''Krippendorff-Semester'' (''il semestre di Krippendorff'') per la sua attività politica di [[Sinistra_(politica)|sinistra]] nel giornale berlinese ''Spandauer Volksblatt''; le successive [[Il Sessantotto|rivolte studentesche del 1968]] hanno portato al suo licenziamento dagli incarichi universitari nella [[Università libera di Berlino|Freie Universität]]. Nella fine degli [[Anni 1960|anni sessanta]] è stato membro dell'[[Partito Socialdemocratico di Germania|SPD]] (Partito Socialdemocratico Tedesco) e membro del consiglio del ''Republikanischer Club'' (''Club Repubblicano''). Nel [[1970]] l'Università di Berlino gli ha rifiutato l'abilitazione — apparentemente per ragioni politiche — che conseguirà due anni più tardi a Tubinga con Eschenburg, che era perfettamente a conoscenza delle idee politiche di Krippendorff e, pur non condividendole, decise di non ostacolare la sua carriera accademica. Nel 1973 il Ministro della Cultura del [[Baden-Württemberg]] Wilhelm Hahn ha rigettato l'incarico di Krippendorff all'[[Università di Costanza]] «perché politicamente non adatto»<ref name=spiegel>{{Cita news |autore= |url=http://www.spiegel.de/spiegel/print/d-42650972.html |titolo=Soviel Unvernunft |pubblicazione=Der Spiegel |giorno=19 |mese=febbraio |anno=1973 |accesso=10 settembre 2012 |lingua=de |urlmorto=sì |urlarchivio=https://www.webcitation.org/6AaCPEaQN?url=http://www.spiegel.de/spiegel/print/d-42650972.html |dataarchivio=10 settembre 2012 }}</ref>.
 
Ha collaborato con numerose università europee ([[Università libera di Berlino|Berlino]], [[Università Johns Hopkins|Johns Hopkins]] di [[Bologna]], [[Università degli Studi di Siena|Siena]], [[Università di Tubinga|Tubinga]], [[University of Sussex|Sussex]] e [[Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo"|Urbino]]) e [[Stati Uniti d'America|statunitensi]] ([[Università di Harvard|Harvard]], [[Columbia University|Columbia]], [[Università di Yale|Yale]] e [[Università di New York|New York]]); ha insegnato anche in [[Giappone]] nella prestigiosa [[Università Imperiale di Tokyo]]. Dal [[1978]] al [[1999]] ha ricoperto l'incarico di [[professore]] ordinario di scienza politica nell'Istituto di Studi Nordamericani "John F. Kennedy" presso l'[[Università libera di Berlino]], per poi diventarne, in seguito al pensionamento, professore emerito fino ad oggi ([[2012]])<ref name=vita/>.
== Propulsione ==
 
Dal [[2007]] è membro del comitato scientifico del Centro di Ricerca sulla Pace "IRENE", costituito presso l'[[Università degli Studi di Udine|Università di Udine]], che ha curato la traduzione del suo fondamentale libro ''Staat und Krieg'' (''Lo Stato e la Guerra'')<ref name=reitani/><ref name=comitato>{{cita web |url=http://www.uniud.it/ricerca/strutture/centri_interdipartimentali/irene/Comitato_scientifico%20e%20direttore%20da%208.7.08.pdf |titolo=Direttore e Comitato Scientifico |formato=pdf |accesso=5 settembre 2012 |lingua=en |deadurl=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110710115906/http://www.uniud.it/ricerca/strutture/centri_interdipartimentali/irene/Comitato_scientifico%20e%20direttore%20da%208.7.08.pdf |dataarchivio=10 luglio 2011 }}</ref>. Nel [[2010]] ha organizzato e diretto la seconda edizione del Festival della Pace di Udine<ref name=vita/>.
L'apparato motore era costituita da quattro [[turbina a vapore|turbine Parsons]] il cui vapore era fornito da dodici [[caldaia a tubi d'acqua|caldaie]] e scaricava su quattro [[elica|eliche]] la [[Potenza (fisica)|potenza]] di 150.000 [[Cavallo vapore|CV]] e consentiva una velocità massima di 35 [[nodo (unità di misura)|nodi]], mentre l'autonomia era di 4.160 [[miglio (unità di misura)|miglia]] a 16 nodi.
 
==Il pensiero<ref name=pistolato-2011>{{cita pubblicazione |cognome=Pistolato |nome=Francesco |data=20 maggio 2011 |titolo=La ricerca per la pace di Ekkehart Krippendorff. Una biografia intellettuale |rivista=Revista de Paz y Conflictos ([[Università di Granada|Universidad de Granada]]) |volume= |numero=4 |pagine=1-25 |url=http://www.ugr.es/~revpaz/articulos/rpc_n4_2011_art4.pdf |accesso=20 settembre 2012 |lingua=spagnolo |isbn= |urlmorto=sì |urlarchivio=https://www.webcitation.org/6Arymf18i?url=http://www.ugr.es/~revpaz/articulos/rpc_n4_2011_art4.pdf |dataarchivio=22 settembre 2012 }}</ref>==
L'armamento principale all'origine era costituito da otto [[cannone|cannoni]] [[Ansaldo]] 203/50&nbsp;mm mod. 1924 in quattro torri binate; l'armamento secondario era costituito da sedici cannoni [[OTO Melara|OTO]] 100/47&nbsp;mm mod. 1927 in otto torri binate.
===''Lo Stato e la guerra''===
Sebbene abbia espresso un generale apprezzamento per la [[democrazia]] statunitense, Krippendorff ha messo in luce gli [[Imperialismo_(dibattito_storiografico)#L.27imperialismo_statunitense|aspetti imperialistici]] della politica estera americana col saggio del [[1963]] ''Amerikanische Politik in Asien'' (''Politica americana in Asia''), e nel [[1970]] con ''Die amerikanische Strategie'' (''La Strategia americana''). Nel corso degli [[Anni 1980|anni ottanta]] ha partecipato al [[movimento pacifista]] che si opponeva alle [[MRBM|installazioni missilistiche a medio raggio]] in [[Germania]].
 
Nel [[1985]] viene pubblicato il suo libro più importante ''Staat und Krieg'' (''Lo Stato e la Guerra''), divenuto in seguito un classico del pacifismo tedesco. In quest'opera, con l'ausilio di numerosi esempi storici, Krippendorff ha connesso la nascita dello [[Stato_moderno#Lo_Stato_moderno|Stato moderno]] con la necessità di regolamentare e organizzare le milizie [[Mercenario|mercenarie]], per offrire alle [[Governo|classi dirigenti]] sia la forza per difendersi da attacchi esterni che il necessario controllo sui cittadini governati.
L'armamento antiaereo era costituito da quattro [[mitragliera|mitragliere]] da 40&nbsp;mm/39 Vickers-Terni in installazioni singole ed otto mitragliere da 12,7&nbsp;mm in quattro installazioni binate.
 
L'impianto teorico di ''Staat und Krieg'', teso a dimostrare l'insensatezza delle politiche di potenza, si basa anche su citazioni di filosofi, letterati e altri esponenti delle [[Scienze sociali|scienze umane]]. In particolare, una digressione sul pacifismo [[Lev Tolstoj|tolstoiano]] completa un'opera ricca di spunti e difficilmente categorizzabile, che costituisce una sorta di trattato sulla necessità di [[Democrazia diretta|partecipare direttamente]] alle scelte politiche della propria nazione.
L'armamento [[Siluro|silurante]] da otto tubi [[lanciasiluri]] da 533&nbsp;mm in quattro installazioni binate fisse.
 
===''L'arte di non esser governati''===
Dal [[1937]] in poi l'armamento minore venne modificato, con otto cannoni da 37/54 in quattro installazioni binate che andarono a sostituire quattro torri poppiere da 100/47&nbsp;mm, mentre otto mitragliere singole da 13,2 rimpiazzarono le quattro mitragliere da 40/39mm e le quattro da 12,7&nbsp;mm, incrementando le capacità di difesa aerea a corto raggio.
Risale al [[2000]] ''Die Kunst, nicht regiert zu werden'' (''L'arte di non essere governati''), un'opera che raggruppa vari esempi di politica fondata su un'[[etica]] [[Libertarismo|libertaria]]; secondo Krippendorff tale politica si può attuare solo mediante l'adozione di un [[anarchismo]] [[Cultura|colto]]. Per prendere coscienza e assumere questa prospettiva, vengono indicate figure storiche di riferimento: [[Hannah Arendt|Arendt]], [[Mahatma Gandhi|Gandhi]], [[Richard Wagner|Wagner]], [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]], [[Confucio]], [[Laozi|Lao Tse]], [[Socrate]], [[Platone]] e altri. Si tratta quindi di un percorso complesso e al contempo [[Élite (sociologia)|elitario]], volto a costruire una [[cultura]] [[Movimento pacifista|pacifista]] di alto livello.
 
Lungo il medesimo filone di ricerca, lo studioso tedesco ha sviluppato un'[[estetica]] pacifista, con l'obiettivo di creare modelli di politica etica. Questo itinerario di studio è condensato in sei libri dedicati a [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]], due a [[William Shakespeare|Shakespeare]], uno a [[Francesco d'Assisi|San Francesco d'Assisi]], oltre a vari saggi su [[musica]], [[filosofia]] e [[letteratura]].
== Servizio ==
 
==Pubblicazioni==
Nel giugno [[1929]] partì per una crociera in [[Sud America]] che durò fino al 10 ottobre 1929. Dal 5 febbraio al 30 giugno [[1932]] fu inviato, accompagnato dal cacciatorpediniere ''Espero'' in missione in [[Cina]] e [[Giappone]] per unirsi al Battaglione San Marco come dimostrazione di forza durante la [[seconda guerra sino-giapponese]].
===In lingua originale===
*{{Bibliografia |Krippendorff, 1961 | ''Die Liberal-Demokratische Partei Deutschlands in der Sowjetischen Besatzungszone 1945-1948'', Düsseldorf, Droste Verlag, 1961, pp. 178.}}
*{{Bibliografia |Krippendorff, 1970 | ''Die amerikanische Strategie. Entscheidungsprozeß und Instrumentarium der amerikanischen Außenpolitik'', Frankfurt am Main, [[Suhrkamp Verlag]], 1970, pp. 484.}}
*{{Bibliografia |Krippendorff, 1975 | ''Internationales System als Geschichte. Einführung in die internationalen Beziehungen 1'', Frankfurt am Main, Campus Verlag, 1975, pp. 187. ISBN 9783585325072}}
*{{Bibliografia |Krippendorff, 1976 | ''Italien: Der Historische Kompromiß'', in ''Kursbuch'', n. 46, dicembre 1976, pp. 55-74.}}
*{{Bibliografia |Krippendorff, 1977 | ''Internationale Beziehungen als Wissenschaft. Einführung 2'', Frankfurt am Main, Campus Verlag, 1977, pp. 168. ISBN 9783593325347}}
*{{Bibliografia |Krippendorff, 1985 | ''Staat und Krieg. Die historische Logik politischer Unvernunft'', Frankfurt am Main, Suhrkamp Verlag, 1985, pp. 435. ISBN 978-3518113059}}
*{{Bibliografia |Krippendorff, 1986 | ''Internationale Politik: Geschichte und Theorie'', Frankfurt am Main, Campus Verlag, 1986, pp. 302. ISBN 9783593325682}}
*{{Bibliografia |Krippendorff, 1988 | ''Wie die Großen mit den Menschen spielen. Goethes Politik'', Frankfurt am Main, Suhrkamp Verlag, 1988, pp. 168. ISBN 9783518114865}}
*{{Bibliografia |Krippendorff, 1992 | ''Politik in Shakespeares Dramen'', Frankfurt am Main, Suhrkamp Verlag, 1992, pp. 493. ISBN 9783518403884}}
*{{Bibliografia |Krippendorff, 1993 | ''Militärkritik'', Frankfurt am Main, Suhrkamp Verlag, 1993, pp. 224. ISBN 9783518118047}}
*{{Bibliografia |Krippendorff, 1995 | ''Deutsche Außenpolitik. Aus ihrer Geschichte lernen, heißt aus ihr aussteigen'', [[International Physicians for the Prevention of Nuclear War|IPPNW]] (a cura di), in: ''Weltmacht Deutschland?'' (Atti della conferenza), Berlin/Isny im Allgäu, 1995, pp. 11-25.}}
*{{Bibliografia |Krippendorff, 1999 | ''Unzufrieden. Vierzig Jahre Politische Wissenschaft'' (Ultima lezione), in: ''Blätter für deutsche und internationale Politik'', n. 8, 1999, pp. 991-1002.}}
*{{Bibliografia |Krippendorff, 2000 | ''Die Kunst, nicht regiert zu werden. Ethische Politik von Sokrates bis Mozart'', Frankfurt am Main, Suhrkamp Verlag, 2000, pp. 467. ISBN 9783518410394}}
*{{Bibliografia |Krippendorff, 2000-b | ''Kritik der Außenpolitik'', Frankfurt am Main, Suhrkamp Verlag, 2000, pp. 236. ISBN 9783518121399}}
*{{Bibliografia |Krippendorff, 2002 | ''Der Wind bläst der Friedensforschung ins Gesicht'', in: ''S+F Vierteljahresschrift für Sicherheit und Frieden'', n. 4, 2002, pp. 198-200.}}
*{{Bibliografia |Krippendorff, 2007 | ''Shakespeares Komödien'', Berlin, Kadmos Kulturverlag, 2007, pp. 277. ISBN 9783931659875}}
*{{Bibliografia |Krippendorff, 2009 | ''Die Kultur des Politischen. Wege aus den Diskursen der Macht'', Berlin, Kadmos Kulturverlag, 2009, pp. 222. ISBN 9783865990921}}
*{{Bibliografia |Krippendorff, 2012 | ''Lebensfäden. Zehn autobiographische Versuche'', Münster, Verlag Graswurzelrevolution, 2012, pp. 476. ISBN 9783939045199}}
 
===Traduzioni in italiano===
Nell'agosto [[1933]] insieme al [[Trieste (incrociatore)|''Trieste'']] e al [[Bolzano (incrociatore)|''Bolzano'']] formò la Seconda Divisione Navale.
*{{Bibliografia |Krippendorff, 1991 | ''Politica internazionale: storia e teoria'', Trad. di Antonella Cipriani ed Elisa De Costanzo, Napoli, Liguori, 1991, pp. 363. ISBN 9788820718459}}
*{{Bibliografia |Krippendorff, 2003 | ''L'arte di non essere governati. Politica ed etica da Socrate a Mozart'', Trad. di Vinicio Parma, Roma, Fazi Editore, 2003, pp. 328. ISBN 9788881123780}}
*{{Bibliografia |Krippendorff, 2004 | ''Critica della politica estera'', Trad. di Elisabetta Dal Bello, Roma, Fazi Editore, 2004, pp. 251. ISBN 9788881125005}}
*{{Bibliografia |Krippendorff, 2005 | ''Shakespeare politico. Drammi storici, drammi romani, tragedie'', Trad. di Robin Benatti e Francesca Materzanini, Roma, Fazi Editore, 2005, pp. 346. ISBN 9788881126798}}
*{{Bibliografia |Krippendorff, 2009 | ''Lo stato e la guerra. L'insensatezza delle politiche di potenza'', Trad. di Francesco Pistolato, Pisa, Centro Gandhi, 2009, pp. 352. ISBN 9788875000189}}
 
==Note==
Nel giugno [[1934]] la ''Regia Marina'' venne riorganizzata e le tre navi formarono la [[Imbarcazioni militari italiane della seconda guerra mondiale#III Divisione incrociatori|III Divisione Navale]] di base a [[Messina]]. Nel [[1936]] durante la [[guerra civile spagnola]] effettuò missioni di scorta e vigilanza nel [[Mar Mediterraneo#Il bacino occidentale|mediterraneo occidentale]].
<references/>
 
==Voci correlate==
Allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] il ''Trento'' era inquadrato nella [[Imbarcazioni militari italiane della seconda guerra mondiale#III Divisione incrociatori|III Divisione Incrociatori]], nell'ambito della [[Imbarcazioni militari italiane della seconda guerra mondiale#II squadra|II Squadra]] in qualità di [[nave ammiraglia|nave insegna]] dell'[[ammiraglio]] [[Carlo Cattaneo (ammiraglio)|Cattaneo]].
* [[Nonviolenza]]
* [[Pacifismo]]
 
==Collegamenti esterni==
Il ''Trento'' prese parte alle principali azioni navali, quali le battaglie di [[Battaglia di Punta Stilo|Punta Stilo]] (9 luglio [[1940]]), [[Battaglia di Capo Teulada|Capo Teulada]] (27 novembre [[1940]]) e [[Battaglia di Capo Matapan|Capo Matapan]] (27 - 28 marzo [[1941]]) la [[prima battaglia della Sirte|prima]] e la [[seconda battaglia della Sirte]]. Il 9 novembre 1941 partecipò alla [[battaglia del convoglio Duisburg]]. Durante la [[Notte di Taranto]] ([[novembre|11]]-12 novembre) venne colpito da una bomba ad una torre binata di prora.
*[http://www.fantiniartemente.com/index.php?option=com_k2&view=item&id=113:guerra-e-pace&Itemid=35 Guerra e pace, conversazione con Ekkehart Krippendorff], a cura di Roberto Fantini <small>([https://www.webcitation.org/6AQUkLnJe?url=http://www.fantiniartemente.com/index.php?option=com_k2 archiviato])</small>
*[https://www.academia.edu/38332080/Ekkart_Krippendorf Stato e guerra]
* {{de}} [https://web.archive.org/web/20120911174719/http://userpage.fu-berlin.de/~kpdff/ Pagina personale di Krippendorff]sul sito dell'[[Università libera di Berlino]] <small>()</small>
 
{{Controllo di autorità}}
Il mattino del 15 giugno [[1942]] mentre stava navigando con una flotta da battaglia per intercettare un convoglio di rifornimenti alleati diretti a [[Malta]] in quella che era L'[[Battaglia di mezzo giugno|Operation Vigorous]] venne attaccato ed affondato da due [[siluro|siluri]]. Il primo siluro, lanciato alle 5:15 da un [[aerosilurante]] [[Bristol Beaufort]] alleato decollato da Malta, immobilizzò il ''Trento'' che venne lasciato indietro mentre il resto della flotta proseguiva all'inseguimento del convoglio.
{{Portale|biografie}}
 
[[Categoria:Peace studies]]
Alle 09:10, mentre veniva trainato dal cacciatorpediniere [[Antonio Pigafetta (cacciatorpediniere)|Pigafetta]] venne centrato nel deposito munizioni prodiero da un siluro lanciato dal sottomarino [[Classe U (sommergibile)#Gruppo 3|''HMS Umbra'']] della [[Royal Navy]] affondando rapidamente. Alle 9:15 l'unità era già affondata. I membri dell'equipaggio ebbero poco tempo per indossare il giubbotto di salvataggio e balzare in acqua e oltre la metà morirono (657 su 1152 a bordo)[http://www.trentoincina.it/mostrapost.php?id=20] a causa delle esplosioni o affondarono con la nave, tra loro anche il suo comandante. il [[Capitano di Vascello]] [[Stanislao Esposito]]<ref>[http://www.marina.difesa.it/storia/movm/parte06/movm6045.htm ''Motivazione della Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria sul sito web della Marina Militare Italiana'']</ref> che sarebbe stato decorato di [[Medaglia d'Oro al Valor Militare]] alla memoria. Il relitto dell'incrociatore Trento si trova a {{Coord|36|10|N|18|40|E}}, nel mezzo del [[mare Ionio]] dove il [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] è più profondo.
[[Categoria:Politologi tedeschi]]
 
== Note ==
{{ references }}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.marina.difesa.it/storia/almanacco/parte04/Navi0419.asp ''Scheda sintetica sul sito web della Marina Militare Italiana''] - Almanacco storico
* [http://digilander.libero.it/planciacomando/unita/trento_2.htm ''Incrociatore pesante Trento''] - Plancia di comando
*[http://www.trentoincina.it/mostraelenchi.php?argomento=trento Notizie sull'incrociatore Trento]
 
{{Classe Trento}}
{{Portale|guerra|marina}}
 
[[Categoria:Incrociatori della Regia Marina|Trento]]
[[Categoria:Imbarcazioni militari della seconda guerra mondiale|Trento]]
[[Categoria:Navi costruite dalla Odero-Terni-Orlando]]