San Pietro in Lama e Vulcanizzazione: differenze tra le pagine

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[[File:Roller-hockey-(Quad)-Ball.jpg|thumb|Una palla in gomma ottenuta per vulcanizzazione]]
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
|nomeComune = San Pietro in Lama
|linkStemma = San Pietro in Lama-Stemma.png
|siglaRegione = PUG
|siglaProvincia = LE
|latitudineGradi = 40
|latitudineMinuti = 18
|latitudineSecondi = 0
|longitudineGradi = 18
|longitudineMinuti = 7
|longitudineSecondi = 0
|altitudine = 43
|superficie = 7,93
|abitanti = 3.624
|anno = ottobre 2010
|densita = 457
|frazioni =
|comuniLimitrofi = [[Lecce]], [[Copertino]], [[Lequile]], [[Monteroni di Lecce]]
|cap = 73010
|prefisso = [[0832]]
|istat = 075071
|fiscale = I115
|nomeAbitanti = sampietrini o sanpietrani
|patrono = [[San Pietro Apostolo]]
|festivo = seconda domenica di luglio
|sito = http://www.comune.sanpietroinlama.le.it/
}}
'''San Pietro in Lama''' è un [[comune italiano]] di 3.624 abitanti<ref>[http://demo.istat.it/bilmens2010gen/index.html Dato Istat al 31/10/2010].</ref> della [[provincia di Lecce]] in [[Puglia]].
 
La '''vulcanizzazione''' è un processo di lavorazione della [[Gomma (materiale)|gomma]], la quale viene legata chimicamente allo [[zolfo]] mediante riscaldamento.
Situato nel [[Salento]] centro-settentrionale, nella [[Valle della Cupa]], dista 7&nbsp;km dal [[Lecce|Capoluogo]] in direzione sud-ovest.
Attraverso questo processo, inventato da [[Charles Goodyear]] nella prima metà del [[XIX secolo]],<ref>{{cita libro | cognome=Wildman | nome=Edwin | titolo=Famous Leaders of Industry | editore=Neilson Press | isbn=978-1-4097-0297-9|pagine=p.147 | anno=2008}}</ref> si ottiene un materiale elastico e poco rigonfiabile se tenuto a contatto con solventi organici.
Oggi per "vulcanizzazione" si intende qualsiasi [[processo chimico]], anche diverso da quello originario inventato da Goodyear, che ottenga risultati analoghi.
 
== Effetto e meccanismo della vulcanizzazione ==
{{dx|[[File:San pietro in lama.gif|thumb|left|200px|Posizione del comune di San Pietro in Lama nella provincia di Lecce]]}}
[[File:Vulcanization of POLYIsoprene V.2.png|thumb|upright=1.8|Reazione di vulcanizzazione a partire da poliisoprene e zolfo]]
== Geografia fisica ==
{{Vedi anche|Geografia della Puglia}}
[[File:Salento - Valle della Cupa.jpg|thumb|left|180px|Valle della Cupa]]
=== Territorio ===
Il territorio del comune di San Pietro in Lama, che occupa una superficie di 7,93&nbsp;km² nella zona mediana della [[penisola salentina]], è caratterizzato da una morfologia pianeggiante; risulta compreso tra i 33 e i 50 [[metri sul livello del mare]]. È situato nella [[Valle della Cupa]], ovvero in quella porzione di pianura, intorno al capoluogo leccese, caratterizzata da una vasta area di depressione naturale del terreno. Il comune è attraversato dalla [[Strada statale 101 Salentina di Gallipoli]] che collega [[Lecce]] a [[Gallipoli (Italia)|Gallipoli]] e che divide l'abitato con il centro urbano di [[Lequile]].
 
La vulcanizzazione provoca una modifica della conformazione molecolare del [[polimero]] alla quale è dovuto l'aumento di elasticità e resistenza a [[trazione (fisica)|trazione]], la soppressione di proprietà negative quali l'abrasività e l'appiccicosità oltre che una maggiore resistenza agli effetti dell'[[ossigeno]] atmosferico e a molte sostanze chimiche.
Confina a nord-ovest con il comune di [[Monteroni di Lecce]], a nord, a est e a sud con il comune di Lequile, a sud-ovest con il comune di [[Copertino]]<ref>[http://www.comune.sanpietroinlama.le.it/images/stories/documenti_pdf/statuto.pdf Statuto Comunale]</ref>.
 
Ricerche strutturistiche su modelli [[isoprene|poliisoprenici]] hanno evidenziato la formazione di [[legame chimico|legami]] tioeterei R-S-R diffusi principalmente a livello intermolecolare e, secondariamente, a livello intramolecolare, a seguito di ripiegamenti delle catene polimeriche. Statisticamente, la distribuzione dei siti in cui si stabiliscono tali legami è la seguente:
=== Clima ===
* per il 60% tra gli atomi di carbonio dei gruppi -CH<sub>2</sub>- adiacenti al carbonio del doppio legame che reca il [[alchile|gruppo metilico]];
{{Vedi anche|Clima della Puglia|Stazione meteorologica di Lecce Galatina}}
* per il 25% tra gli atomi di carbonio dei gruppi metilenici adiacenti al CH del doppio legame;
Dal punto di vista meteorologico San Pietro in Lama rientra nel territorio del Salento meridionale che presenta un clima prettamente [[clima mediterraneo|mediterraneo]], con inverni miti ed estati caldo umide. In base alle medie di riferimento, la [[temperatura]] media del mese più freddo, [[gennaio]], si attesta attorno ai +9 °C, mentre quella del mese più caldo, [[agosto]], si aggira sui +25,1 °C. Le [[precipitazioni]] medie annue, che si aggirano intorno ai 676&nbsp;mm, presentano un minimo in [[primavera]]-[[estate]] ed un picco in [[autunno]]-[[inverno]]. <br>Facendo riferimento alla ventosità, i comuni del Salento meridionale risentono debolmente delle correnti occidentali grazie alla protezione determinata dalle [[Serre Salentine]] che creano un sistema a scudo. Al contrario le correnti autunnali e invernali da Sud-Est, favoriscono in parte l'incremento delle precipitazioni, in questo periodo, rispetto al resto della penisola<ref>{{cita web|url=http://www.biopuglia.iamb.it/agroecologia/web2666.htm|titolo=Valori climatici del Salento meridionale}}</ref>.
* per il restante 15% tra i due atomi di carbonio recanti il doppio legame.
 
L'addizione dello zolfo provoca perdita di due [[atomo|atomi]] di [[idrogeno]] che formano [[solfuro di idrogeno|H<sub>2</sub>S]]; in questo modo ossidi come [[ossido di zinco|ZnO]] favoriscono la vulcanizzazione fissando il solfuro.
{{ClimaAnnuale
| nome = San Pietro in Lama
| tempmax01 = 12.4
| tempmax02 = 13.0
| tempmax03 = 14.8
| tempmax04 = 18.1
| tempmax05 = 22.6
| tempmax06 = 27.0
| tempmax07 = 29.8
| tempmax08 = 30.0
| tempmax09 = 26.4
| tempmax10 = 21.7
| tempmax11 = 17.4
| tempmax12 = 14.1
| tempmin01 = 5.6
| tempmin02 = 5.8
| tempmin03 = 7.3
| tempmin04 = 9.6
| tempmin05 = 13.3
| tempmin06 = 17.2
| tempmin07 = 19.8
| tempmin08 = 20.1
| tempmin09 = 17.4
| tempmin10 = 13.7
| tempmin11 = 10.1
| tempmin12 = 7.3
| pioggia01 = 80
| pioggia02 = 60
| pioggia03 = 70
| pioggia04 = 40
| pioggia05 = 29
| pioggia06 = 21
| pioggia07 = 14
| pioggia08 = 21
| pioggia09 = 53
| pioggia10 = 96
| pioggia11 = 109
| pioggia12 = 83
| umido01 = 79.0
| umido02 = 78.9
| umido03 = 78.6
| umido04 = 77.8
| umido05 = 75.7
| umido06 = 71.1
| umido07 = 68.4
| umido08 = 70.2
| umido09 = 75.4
| umido10 = 79.3
| umido11 = 80.8
| umido12 = 80.4
}}
 
Originariamente si pensava che lo zolfo aumentasse la resistenza chimica della gomma a causa della saturazione dei doppi legami; in realtà la quantità di doppi legami perduti è relativamente piccola. È stato dimostrato che la resistenza a degradarsi con l'usura, fenomeno accelerato dagli agenti ambientali e in primo luogo dall'ossigeno atmosferico, è dovuta al legame dello zolfo proprio coi siti vulnerabili dall'ossigeno.
* [[Classificazione climatica]] di San Pietro in Lama:<ref>{{cita web|url=http://www.confedilizia.it/clima-ZONE.htm|titolo=Pagina con le classificazioni climatiche dei vari comuni italiani}}</ref>
** [[Zona climatica]]: C
** [[Gradi giorno]]: 1111
 
== Tecnologia della vulcanizzazione ==
==Storia==
La vulcanizzazione viene realizzata, praticamente, utilizzando l'[[elastomero]], una fonte di zolfo e additivi vari. L'insieme di questi prodotti costituisce la [[mescola]]. Le condizioni di [[pressione]] e [[temperatura]] variano in funzione dello specifico processo coinvolto.
{{Vedi anche|Storia del Salento|Storia della Puglia}}
{{Nota
|allineamento = destra
|larghezza = 350px
|titolo=Le origini del nome
|contenuto= Il toponimo è legato alla leggenda secondo la quale l'apostolo [[San Pietro|Pietro]], diretto a [[Roma]] nel [[43]] d.C., per evitare l'allora pagana [[Lecce]], passò in una zona acquitrinosa che nel dialetto locale era denominata ''lama''. In alcune antiche carte geografiche il casale viene anche segnalato con il nome di ''San Pietro de l'imbrici'' per via della presenza di artigiani che lavoravano la terracotta e l'argilla con la produzione di tegole (''imbrici'' in gergo locale).
<ref name=toponimo>[http://www.comune.sanpietroinlama.le.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2701&Itemid=206 - Notizie Storiche]</ref>
}}
A pochi chilometri, nella località di [[Rugge]] si trovano i resti di un antico centro di epoca [[Messapi|messapica]] e [[Epoca romana|romana]] identificato con la città di [[Rudiae]], patria del poeta latino [[Quinto Ennio]]. Probabilmente il nucleo abitato di San Pietro sorge lungo il tracciato di antiche strade che collegavano [[Lecce]] con [[Copertino]] e la città di ''Rudiae'' con [[Porto Cesareo]] (''Portus Sasinae'').
 
Le fonti di zolfo possono essere varie: zolfo S<sub>8</sub> elementare (poco reattivo), S<sub>2</sub>Cl<sub>2</sub> (molto reattivo) o ultraacceleranti solforati come (CH<sub>3</sub>)<sub>4</sub>N<sub>2</sub>(CS<sub>2</sub>)<sub>2</sub>Zn.
Le prime notizie documentate risalgono al [[XII secolo]] quando il casale di San Pietro in Lama faceva parte delle terre governate dal [[normanno]] [[Roberto il Guiscardo]], il quale cedette il casale alla Mensa Vescovile di Lecce che conservò il feudo fino alla data di [[eversione della feudalità]]. Nel [[XV secolo]] il paese era costituito da sole 38 famiglie, concentrate in un'unica via (l'attuale via XX Settembre) ed intorno alla chiesa di Sant'Antonio. La maggior parte degli abitanti dell'epoca erano contadini e artigiani, questi ultimi in prevalenza ''cutumari'', cioè lavoratori di creta. <br>Il centro abitato quindi si sviluppò fino a raggiungere il migliaio di abitanti nel [[XVI secolo]]. Nel [[1695]] fu demolita la vecchia chiesa matrice, poi ricostruita nel [[1715]]; a partire dalla seconda metà del [[XVII secolo]] vennero inoltre costruite diverse nuove chiese: la chiesa della Croce ([[1655]]), la chiesa di Sant'Antonio ([[1682]]) e la chiesa di San Pasquale Baylon ([[1748]]). In un dipinto tardo-seicentesco, conservato nella chiesa della Croce e raffigurante [[Santa Irene]], alle spalle della santa è riprodotto il centro abitato con la cappella di San Nicola, oggi scomparsa, e la vecchia chiesa matrice non ancora demolita.
 
=== Additivi ===
A partire dagli [[anni sessanta]] ad oggi, l'abitato si è sviluppato intorno al centro storico con nuovi cinque rioni:
Gli additivi utilizzati sono gli acceleranti, ultraacceleranti, attivatori, rinforzanti, inibitori, antiossidanti, antinvecchianti, prodotti di complemento.
* Rione 167A
* Rione 167B
* Rione Lotti
* Rione Paladini (ricadente nei limiti territoriali del comune di Lequile)
* Rione Sant'Anna
 
==== Acceleranti, ultraacceleranti ed attivatori ====
=== Simboli ===
Gli acceleranti favoriscono la vulcanizzazione diminuendo la durata del processo e la temperatura di esercizio. Ultraacceleranti ed attivatori aumentano ulteriormente l'effetto accelerante. [[Esametilentetrammina]], i mercaptoarentiazoli e 1,3-difenil[[guanidina]] sono esempi di acceleranti. Il già menzionato (CH<sub>3</sub>)<sub>4</sub>N<sub>2</sub>(CS<sub>2</sub>)<sub>2</sub>Zn è un ultraaccelerante mentre l'[[acido stearico]], l'ossido di zinco e alcune [[ammine]] sono attivatori.
[[File:San Pietro in Lama-Stemma.png|left|80px]]
Profilo araldico dello stemma:
{{Quote|''Su sfondo azzurro due chiavi decussate (una d'oro e una d'argento) accompagnate in capo da una tiara ed in punta da un camauro di porpora. Ornamenti esterni da Comune''|[http://www.comuni-italiani.it/075/071/stemma.html Comuni-Italiani.it]}}<br style="clear:left;"/>
 
==== Rinforzanti ====
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Agenti con effetto antiusura riguardo fattori meccanici quali abrasione, strappo, taglio. La carica rinforzante per eccellenza è il nero di carbonio.
=== Architetture religiose ===
Altri tipi di cariche (filler) quali carbonato di calcio, talco, ecc. possono essere usate per ottenere altre caratteristiche.
[[File:Chiesa Madre di San Pietro in Lama.jpg|thumb|180px|Chiesa Madre]]
==== Chiesa Madre di Santa Maria dell'Assunta ====
La chiesa madre di Santa Maria dell'Assunta, iniziata nel [[1690]] sotto il vescovato di [[Michele Pignatelli]], fu completata nel [[1753]]. È sorta su una preesistente chiesa cinquecentesca. La facciata, tipico esempio di esuberante [[barocco leccese]], è divisa in due ordini da una [[cornice marcapiano]]. Gli ordini, scanditi da svettanti [[lesene]] [[Ordine corinzio|corinzie]], terminano con un basso frontone e [[pinnacoli]] dove poggia un elegante fastigio su cui è incisa la dedica e la data di fine lavori. Il portale e il finestrone, posti in asse, sono entrambi affiancati da due nicchie; quelle dell'ordine inferiore accolgono le statue degli [[apostoli]] [[San Pietro|Pietro]] e [[San Paolo|Paolo]]. <br>L'interno, con pianta a croce latina, conserva 9 altari laterali e un altare maggiore, tutti in [[pietra leccese]]. Fra le opere artistiche si segnalano un fonte battesimale del [[XVI secolo]] e la statua della [[Madonna Assunta]] dello scultore napoletano [[Nicola Fumo]] (fine del [[XVII secolo]]). Nella sacrestia sono visibili opere appartenenti all'antica chiesa come il crocifisso e il lavabo del XVI secolo.
[[File:Chiesa di Santa Maria della Croce San Pietro in Lama.jpg|thumb|180px|left|Chiesa di Santa Maria della Croce]]
==== Chiesa di Santa Maria della Croce ====
La chiesa di Santa Maria della Croce fu ricostruita nel [[1655]]. Presenta una semplice facciata a capanna, priva di elementi architettonici, inquadrata da due alte [[paraste]]. L'interno, ad aula unica, conserva un affresco cinquecentesco raffigurante la Vergine col Bambino posto al centro dell'altare maggiore. Ai lati dell'altare sono collocate due tele della metà del XVII secolo raffiguranti [[San Vito]] e [[San Michele Arcangelo]]. È inoltre presente una tela di fine [[XVII secolo|Seicento]] con [[Santa Irene]] che protegge Lecce e il casale di San Pietro. Nel [[1750]], intorno all'edificio, furono realizzati quattro ambienti per l'alloggio dei pellegrini.
 
==== Chiesa di Sant'Antonio AbateInibitori ====
L'[[acido benzoico]] e l'[[acido salicilico]] sono disattivanti di reazioni o [[catalisi]] dannose.
La chiesa di Sant'Antonio Abate è la più antica chiesa di San Pietro in Lama. Fu ricostruita nel [[1682]] in seguito al danneggiamento subito dall'antica cappella nel [[1546]]. L'edificio possiede una facciata strutturata su due livelli separati da una cornice marcapiano. L'ordine inferiore, spartito da lesene [[Ordine dorico|doriche]], accoglie il portale d'ingresso con ai lati due nicchie timpanate. L'ordine superiore presenta lesene [[Ordine ionico|ioniche]] e doriche con finestra rettangolare e nicchie poste in asse con quelle sottostanti. Due [[volute]] laterali e un [[frontone]] sormontato da una croce concludono la facciata. L'edifico è dotato di un piccolo [[campanile a vela]]. L'interno ospita l'altare maggiore dedicato alla [[Madonna delle Grazie]], con relativa tela, e quello laterale di [[Sant'Antonio Abate]].
[[File:Chiesa del Pozzino.jpg|thumb|180px|Chiesa Madonna del Pozzino]]
[[File:Cappella dell'Immacolata San Pietro in Lama.jpg|thumb|180px|Cappella dell'Immacolata]]
==== Cappella della Madonna del Pozzino ====
La cappella della Madonna del Pozzino, intitolata a Santa Maria delle Grazie, risale al XVI secolo e fu restaurata nel [[1667]]. Presenta un
semplice prospetto con timpano recante lo stemma del vescovo Giovanni Battista Castromediano ([[26 febbraio]] [[1535]] - [[1552]]). Sull'estremità del lato destro è collocato un piccolo campanile a vela. L'interno, di modeste dimensioni, ospita un solo altare con la statua della ''Vergine'' e alcune tracce degli antichi affreschi risalenti al [[1512]]. Uno di essi fu commissionato da ''Donna Ricca'', una ricca ebrea leccese convertita al cristianesimo<ref>[http://www.turismo.provincia.le.it/home/risorse.php?id=2407 Provincia di Lecce - Pagina del Turismo]</ref>. L'edificio fu costruito con funzione di asilo ai pellegrini.
 
==== Cappella della Madonna dei FioriAntiossidanti ====
Contrastano l'azione dell'ossigeno e dell'[[ozono]]. Vengono utilizzate ammine e [[fenoli]] coadiuvati a nerofumo.
La cappella fu fatta edificare nel [[1864]] dall'allora arciprete Raffaele De Masi, nel giardino antistante l'abitazione dell'omonima Famiglia. Di impianto [[neoclassico]], presenta un'unica navata con copertura a volta, artisticamenta decorata da motivi floreali realizzati in stucco.
 
==== Cappella dell'ImmacolataAntinvecchianti ====
Ritardano gli effetti usuranti o gli equilibri che provocano rammollimento e proprietà scadenti. Gli stessi antiossidanti e gli [[steroli]], le [[fosfolipidi|lecitine]], gli [[esteri]] fosforici ed [[alcoli]] superiori agiscono da antinvecchianti.
Presenta un semplice prospetto a capanna con un piccolo frontone recante l'immagine del volto della Madonna affiancata da motivi floreali. Al di sotto campeggia la scritta "Ave Maria" incisa sui conci. L'interno, con [[volta a botte]], accoglie l'affresco dell'[[Immacolata Concezione|Immacolata]]. È ubicata in campagna a circa 3&nbsp;km dal centro abitato.
 
==== Prodotti complementari ====
== Società ==
Coloranti e coadiuvanti di lavorazione. Vengono utilizzate sostanze quali nerofumo, [[diossido di titanio|TiO<sub>2</sub>]], [[ossido ferrico|Fe<sub>2</sub>O<sub>3</sub>]], [[solfuro di cadmio|CdS]], oli minerali, [[silice]], [[poliestere|resine poliestere]], [[solfato di bario]] ecc.
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/San Pietro in Lama}}
 
Con il 38% di olii si ha la cosiddetta ''gomma all'olio''.
===Etnie e minoranze straniere===
Al [[31 dicembre]] [[2009]] a San Pietro in Lama risultano residenti 74 cittadini stranieri. Le nazionalità principali sono: <ref>[http://demo.istat.it/str2009/ Dati Istat]</ref>
 
==Note==
* {{Bandiera|Albania}} [[Albania]] - 35
* {{Bandiera|Marocco}} [[Marocco]] - 8
* {{Bandiera|India}} [[India]] - 8
 
[[Immagine:Salentino.jpg|200px|thumb|Diffusione del dialetto Salentino]]
 
===Dialetto===
{{Vedi anche|dialetto salentino}}
Il dialetto parlato a San Pietro in Lama è il [[dialetto salentino]] nella sua variante centrale che corrisponde al [[dialetto leccese]]. Il dialetto salentino si presenta carico di influenze riconducibili alle dominazioni e ai popoli stabilitisi in questi territori che si sono susseguite nei secoli: [[Messapia|messapi]], [[Magna Grecia|greci]], [[Storia romana|romani]], [[bisanzio|bizantini]], [[longobardi]], [[normanni]], [[albania|albanesi]], [[francia|francesi]], [[spagna|spagnoli]].
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Scuole ====
Sul territorio del comune di San Pietro in Lama sono presenti una scuola dell'infanzia, una scuola primaria e una scuola secondaria di 1º grado appartenenti al locale Istituto Comprensivo Statale.
 
=== Eventi ===
*Sagra dei Sapori Antichi - 15 e 16 luglio
*Festa e fiera di San Pietro - seconda domenica di Luglio
*Festa e fiera della Madonna del Rosario - prima domenica di Ottobre
 
=== Economia ===
{{Vedi anche|Economia della Puglia}}
Gli abitanti del paese sono impegnati nel [[settore secondario]] (artigianato, industria, commercio), nel [[settore terziario]] (servizi, amministrazione) e nel [[settore primario]] dell'agricoltura. Resiste ancora la tradizione della lavorazione della creta con la presenza di artigiani.
 
==Infrastrutture e trasporti==
===Strade===
I collegamenti stradali principali sono rappresentati da:
*[[Strada statale 694 Tangenziale Ovest di Lecce]] uscita per Gallipoli;
*[[Strada statale 101 Salentina di Gallipoli]] [[Lecce]]-[[Gallipoli (Italia)|Gallipoli]].
 
Il centro è anche raggiungibile dalle strade provinciali interne ''SP11 [[Lequile]]-San Pietro in Lama-[[Monteroni di Lecce]]'', ''SP16 Lecce-San Pietro in Lama-[[Copertino]]''.
 
===Ferrovie===
San Pietro in Lama è distante circa 6&nbsp;km dalla [[stazione di Lecce]] delle [[Ferrovie dello Stato]].
 
===Aeroporti===
Gli aeroporti civili più vicini sono:
*[[Aeroporto Internazionale del Salento]] con sede a [[Brindisi]].
*[[Aeroporto di Taranto-Grottaglie|Aeroporto di Taranto-Grottaglie "Marcello Arlotta"]], che effettua servizi di linea per il traffico passeggeri con voli charter.
*[[Aeroporto di Bari-Palese|Aeroporto internazionale di Bari "Karol Wojtyla"]].
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmministrazione
|NomeSindaco=Salvatore Tondo
|DataElezione=29/05/2007
|partito=[[lista civica]]
}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro | cognome=Stocchi | nome=Eugenio | titolo=Chimica Industriale Organica | editore=Edisco Editrice | isbn=88-441-2034-8| città=Torino | anno=1992}}
* Cazzato Mario - Costantini Antonio - Vallone Giancarlo, ''San Pietro in Lama. Storia, società, territorio e religiosità di un «Feudo del vescovo»'', Congedo, 1998
* L. A. Montefusco, ''Le successioni feudali in Terra d'Otranto'', Istituto Araldico salentino, Lecce, 1994
* Muratore Maria Rosaria - ''Guida del Salento, dolmen, menhir, specchie, siti messapici e romani, cripte, i centri storici del Barocco, piazze, musei, artigianato, feste'' - Congedo Editore.
*(AA.VV.): ''Salento. Architetture antiche e siti archeologici'' - Edizioni del Grifo, 2008
 
== Voci correlate ==
* [[Valle della CupaReticolazione]]
* [[Curing (chimica)]]
*[[Gruppo di azione locale Valle della Cupa]]
*[[Arcidiocesi di Lecce]]
*[[Salento]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:San Pietro in Lamawikt}}
{{Wikilibro|Materie plastiche}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.comune.sanpietroinlama.le.it Sito ufficiale del Comune]
* {{Treccani|vulcanizzazione}}
* {{cita web|http://goldbook.iupac.org/VT07153.html|IUPAC Gold Book, "vulcanization"|lingua=en}}
 
{{ProvinciaControllo di Lecceautorità}}
{{portale|chimica|ingegneria|materiali}}
{{Salento}}
{{Portale|Lecce|Puglia}}
[[Categoria:Comuni della provincia di Lecce]]
 
[[Categoria:Reazioni di polimerizzazione]]
[[en:San Pietro in Lama]]
[[Categoria:Processi chimici industriali]]
[[eo:San Pietro in Lama]]
[[es:San Pietro in Lama]]
[[fr:San Pietro in Lama]]
[[hu:San Pietro in Lama]]
[[ja:サン・ピエトロ・イン・ラーマ]]
[[lmo:San Pietro in Lama]]
[[ms:San Pietro in Lama]]
[[nap:San Pietro in Lama]]
[[nl:San Pietro in Lama]]
[[pl:San Pietro in Lama]]
[[pms:San Pietro in Lama]]
[[pt:San Pietro in Lama]]
[[ru:Сан-Пьетро-ин-Лама]]
[[scn:San Pietru (LE)]]
[[uk:Сан-П'єтро-ін-Лама]]
[[vo:San Pietro in Lama]]
[[war:San Pietro in Lama]]