[[File:Roller-hockey-(Quad)-Ball.jpg|thumb|Una palla in gomma ottenuta per vulcanizzazione]]
{{Coord|41|53|37|N|12|28|03|E|region:IT-RM_type:landmark|display=title}}
[[immagine:VFarnesina.jpg|thumb|250px|L'edificio]]
[[File:Farnesina.jpg|thumb|250px|La villa vista dal fiume in una stampa di [[Giuseppe Vasi]]]]
[[File:Villa farnesina 01.JPG|thumb|250px|Il fronte con la loggia]]
La '''Villa Farnesina''' (o ''Villa della Farnesina'' o semplicemente la ''Farnesina'') è un edificio di Roma. Si trova su via della Lungara, nel Rione [[Trastevere]], nel [[Municipio Roma I|Municipio I]] ed è uno degli edifici rappresentativi dell'architettura rinascimentale del primo Cinquecento. Progettata da [[Baldassarre Peruzzi]] fu il prototipo della [[villa|villa suburbana]] romana e la sua realizzazione ebbe notevole risonanza, anche perché a partire dal 1511, completate la murature, la residenza fu affrescata secondo un programma iconografico di straordinaria ampiezza affidato ai più grandi artisti del periodo: lo stesso Peruzzi, [[Sebastiano del Piombo]], [[Raffaello Sanzio]] e la sua scuola (compreso [[Giulio Romano]]) e [[Il Sodoma]].
La '''vulcanizzazione''' è un processo di lavorazione della [[Gomma (materiale)|gomma]], la quale viene legata chimicamente allo [[zolfo]] mediante riscaldamento.
==Storia==
Attraverso questo processo, inventato da [[Charles Goodyear]] nella prima metà del [[XIX secolo]],<ref>{{cita libro | cognome=Wildman | nome=Edwin | titolo=Famous Leaders of Industry | editore=Neilson Press | isbn=978-1-4097-0297-9|pagine=p.147 | anno=2008}}</ref> si ottiene un materiale elastico e poco rigonfiabile se tenuto a contatto con solventi organici.
Fu costruita dal [[1508]] al [[1512]] dal giovane Peruzzi per il ricchissimo banchiere senese [[Agostino Chigi]], grande mecenate e personaggio di spicco nella Roma di inizio Cinquecento, che aveva accumulato una grande fortuna dai proventi della vendita dell‘[[allume]] della [[Tolfa]] e che godeva della protezione di [[papa Giulio II]] prima, e [[Leone X]] poi<ref>Franzese, cit., pag. 90.</ref>. La Farnesina, che all'epoca era detta semplicemente villa Chigi, fu la prima villa nobiliare suburbana di [[Roma]] ed ebbe fin dall'inizio un grande risalto, venendo presto citata e imitata. Gli interventi architettonici, sebbene potevano dirsi conclusi nel 1512, si protrassero per altri lavori fino al [[1520]]<ref name=R593>''Roma'', cit., pag. 593.</ref>.
Oggi per "vulcanizzazione" si intende qualsiasi [[processo chimico]], anche diverso da quello originario inventato da Goodyear, che ottenga risultati analoghi.
Con la morte del Chigi, nel [[1520]], la villa decadde e venne depauperata degli arredi e delle opere d'arte. Nel [[1580]] fu acquistata dal [[cardinale]] [[Alessandro Farnese il giovane|Alessandro Farnese]] ed ebbe così il nome attuale. A tale periodo risale un progetto, non realizzato, per collegare, con un passaggio coperto, [[Palazzo Farnese]] con la Farnesina. Nel [[1714]] divenne di proprietà dei [[Borbone di Napoli]] e nel [[1864]] vi si insediò l'ambasciatore [[Bermudez de Castro]], che, due anni dopo, promosse una serie di pesanti restauri. Nel [[1884]] l'apertura del [[Lungotevere]] comportò la distruzione di una parte dei giardini e della loggia sul fiume, che forse era stata disegnata da Raffaello<ref name=R593/>.
== Effetto e meccanismo della vulcanizzazione ==
Dal [[1927]] appartiene allo Stato italiano, che l'ha fatta restaurare nel [[1929]]-[[1942]] e a più riprese nel [[1969]]-[[1983]]. Oggi è utilizzata dall'[[Accademia dei Lincei]] come sede di rappresentanza e ospita, al primo piano, il [[Gabinetto nazionale delle stampe]]<ref name=R593/>.
[[File:Vulcanization of POLYIsoprene V.2.png|thumb|upright=1.8|Reazione di vulcanizzazione a partire da poliisoprene e zolfo]]
La vulcanizzazione provoca una modifica della conformazione molecolare del [[polimero]] alla quale è dovuto l'aumento di elasticità e resistenza a [[trazione (fisica)|trazione]], la soppressione di proprietà negative quali l'abrasività e l'appiccicosità oltre che una maggiore resistenza agli effetti dell'[[ossigeno]] atmosferico e a molte sostanze chimiche.
==Architettura==
[[File:PianoVillaFarnesina.jpg|thumb|left|Pianta del piano terra]]
L'edificio, su due piani, ha una innovativa pianta a [[ferro di cavallo]], che si apre verso il giardino con due ali tra cui è posta una [[loggia]] situata nel piano terreno e composta da cinque archi che sono attualmente chiusi da vetrate protettive; soluzione questa necessaria per la salvaguardia degli affreschi , ma che tuttavia ha alterato la percezione di vuoti e pieni. Tale schema che consente uno stretto legame tra il giardino e la villa, richiama modelli [[Vitruvio|vitruviani]] e schemi architettonici presenti nell'opera di [[Francesco di Giorgio Martini]] e anticipati nella [[Villa Volte Alte]] nei pressi di Siena.
Ricerche strutturistiche su modelli [[isoprene|poliisoprenici]] hanno evidenziato la formazione di [[legame chimico|legami]] tioeterei R-S-R diffusi principalmente a livello intermolecolare e, secondariamente, a livello intramolecolare, a seguito di ripiegamenti delle catene polimeriche. Statisticamente, la distribuzione dei siti in cui si stabiliscono tali legami è la seguente:
La loggia serviva da palcoscenico per le feste e le rappresentazioni teatrali organizzate dal proprietario. Il [[giardino all'italiana]] che completava la villa è stato molto alterato nel tempo.
* per il 60% tra gli atomi di carbonio dei gruppi -CH<sub>2</sub>- adiacenti al carbonio del doppio legame che reca il [[alchile|gruppo metilico]];
* per il 25% tra gli atomi di carbonio dei gruppi metilenici adiacenti al CH del doppio legame;
* per il restante 15% tra i due atomi di carbonio recanti il doppio legame.
L'addizione dello zolfo provoca perdita di due [[atomo|atomi]] di [[idrogeno]] che formano [[solfuro di idrogeno|H<sub>2</sub>S]]; in questo modo ossidi come [[ossido di zinco|ZnO]] favoriscono la vulcanizzazione fissando il solfuro.
L'edificio si distingue dai modelli [[bramante]]schi correnti nella Roma di inizio secolo anche nella definizione delle [[facciata|facciate]]: non sono presenti, ad esempio, né il [[bugnato]] né i relativi archi alle finestre al piano terra, né [[colonna|colonne]] o elementi di rivestimento in marmo. Manca un forte rilievo plastico delle membrature architettoniche dei prospetti, ridotte a due ordini di [[lesena|lesene]] [[ordine tuscanico|tuscaniche]], che si profilano con leggerezza sul paramento murario<ref>De Vecchi-Cerchiari, cit., pag. 197.</ref>. In alto i prospetti sono conclusi da un piano ribassato, un attico di servizio, con all'esterno un fregio a rilievo di putti e ghirlande, dove si aprono finestrelle, al di sotto del [[cornicione]]<ref>N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, ''Dizionario di architettura'', Torino, Einaudi, 1981, voce ''Peruzzi''.</ref>.
Originariamente si pensava che lo zolfo aumentasse la resistenza chimica della gomma a causa della saturazione dei doppi legami; in realtà la quantità di doppi legami perduti è relativamente piccola. È stato dimostrato che la resistenza a degradarsi con l'usura, fenomeno accelerato dagli agenti ambientali e in primo luogo dall'ossigeno atmosferico, è dovuta al legame dello zolfo proprio coi siti vulnerabili dall'ossigeno.
L'aspetto originario dell'edificio presentava anche all'esterno ampie superfici affrescate, anche se rimangono oggi solo piccole tracce non leggibili.
== Tecnologia della vulcanizzazione ==
La villa era completata con un padiglione separato ad uso forse di scuderie ed il cui progetto è attribuito a Raffaello. Attualmente, all'esterno del muro di cinta della villa, rimane il basamento dell'edificio caratterizzato dall'impianto con ali sporgenti, come l'edificio principale, e da paraste binate.
La vulcanizzazione viene realizzata, praticamente, utilizzando l'[[elastomero]], una fonte di zolfo e additivi vari. L'insieme di questi prodotti costituisce la [[mescola]]. Le condizioni di [[pressione]] e [[temperatura]] variano in funzione dello specifico processo coinvolto.
Le fonti di zolfo possono essere varie: zolfo S<sub>8</sub> elementare (poco reattivo), S<sub>2</sub>Cl<sub>2</sub> (molto reattivo) o ultraacceleranti solforati come (CH<sub>3</sub>)<sub>4</sub>N<sub>2</sub>(CS<sub>2</sub>)<sub>2</sub>Zn.
==Interno==
[[Immagine:Raffael 011.jpg|thumb|230px|La loggia di Amore e Psiche]]Per la decorazione interna Agostino Chigi chiamò i migliori artisti del tempo per eseguire negli spazi interni cicli di [[affresco |affreschi]] con caratteri innovativi e secondo un programma iconografico interamente improntato alla classicità.
=== Additivi ===
Accedendo si incontra per primo un atrio, creato nel XIX secolo, che porta alla [[Loggia di Psiche]].
Gli additivi utilizzati sono gli acceleranti, ultraacceleranti, attivatori, rinforzanti, inibitori, antiossidanti, antinvecchianti, prodotti di complemento.
==== Acceleranti, ultraacceleranti ed attivatori ====
===La Loggia===
Gli acceleranti favoriscono la vulcanizzazione diminuendo la durata del processo e la temperatura di esercizio. Ultraacceleranti ed attivatori aumentano ulteriormente l'effetto accelerante. [[Esametilentetrammina]], i mercaptoarentiazoli e 1,3-difenil[[guanidina]] sono esempi di acceleranti. Il già menzionato (CH<sub>3</sub>)<sub>4</sub>N<sub>2</sub>(CS<sub>2</sub>)<sub>2</sub>Zn è un ultraaccelerante mentre l'[[acido stearico]], l'ossido di zinco e alcune [[ammine]] sono attivatori.
{{vedi anche|Loggia di Psiche}}
[[File:Raphael's Triumph of Galatea 00.jpg|thumb|La Sala di Galatea]]
Nella loggia è dipinto il ciclo con le ''Storie di Amore e Psiche'', tratte da [[Apuleio]]<ref>Dall<nowiki>'</nowiki>''[[Asino d'oro]]''.</ref>, opera di [[Raffaello]] e dei suoi allievi ([[Raffaellino del Colle]], [[Giovan Francesco Penni]], [[Giulio Romano]]), in cui le scene sono inserite in un intreccio di festoni vegetali, opera dell'altro allievo [[Giovanni da Udine]] ([[1517]], ripassate da [[Carlo Maratta]] nel [[1693]]-[[1694]])<ref name=R593/>. Gli affreschi vennero sicuramente disegnati da Raffaello, ma la stesura spetta soprattutto alla sua scuola. La presenza degli intrecci vegetali accresce il senso di ''continuum'' della loggia con il giardino; vi sono riconoscibili la bellezza di circa duecento specie botaniche, soprattutto domestiche<ref>G. Caneva, ''Il Mondo di Cerere nella Loggia di Psiche'', 1992.</ref>, tra cui anche numerose piante importate dalle Americhe, scoperte solo pochi anni prima.
==== Rinforzanti ====
Al centro del complesso sistema figurativo spiccano le grandi rappresentazioni del ''Conciclio degli dei'' e del ''Convito nuziale'', tra finti arazzi tesi tra festoni. Nei peducci si trovano i vari episodi delle ''Storie di Amore e Psiche''. Nelle vele sopra le lunette putti con gli attributi delle varie divinità<ref name=R593/>.
Agenti con effetto antiusura riguardo fattori meccanici quali abrasione, strappo, taglio. La carica rinforzante per eccellenza è il nero di carbonio.
Altri tipi di cariche (filler) quali carbonato di calcio, talco, ecc. possono essere usate per ottenere altre caratteristiche.
==== Inibitori ====
Le peripezie di Psiche ripercorrono la medesima travagliata salita sociale di [[Francesca Ordeaschi]], amante di Agostino Chigi, che da cortigiana si elevò al rango di moglie legittima del banchiere.
L'[[acido benzoico]] e l'[[acido salicilico]] sono disattivanti di reazioni o [[catalisi]] dannose.
===Sala= delAntiossidanti Fregio====
Contrastano l'azione dell'ossigeno e dell'[[ozono]]. Vengono utilizzate ammine e [[fenoli]] coadiuvati a nerofumo.
Segue a sinistra la sala del Fregio, forse uno [[studiolo]] del committente. Le pareti, alle quali erano forse appesi arazzi, vennero affrescate nella fascia superiore da [[Baldassarre Peruzzi]] (1511 circa) con piccole scene mitologiche monocrome poste in sequenza, raffiguranti le ''Imprese di Ercole'' sul lato nord e in parte sul lato est, e altri episodi mitici, tratti dalle ''[[Metamorfosi (Ovidio)|Metamorfosi]]'' di [[Ovidio]], nel resto del fregio<ref name=R593/>. L'interpretazione complessiva è generalmente riferita al contrasto tra ragione e passione, tra sfera apollinea e sfera dionisiaca. Si tratta di una delle prime opere pittoriche di Peruzzi a Roma e lo stile risente ancora delle esperienze senesi.
===Sala= diAntinvecchianti Galatea====
Ritardano gli effetti usuranti o gli equilibri che provocano rammollimento e proprietà scadenti. Gli stessi antiossidanti e gli [[steroli]], le [[fosfolipidi|lecitine]], gli [[esteri]] fosforici ed [[alcoli]] superiori agiscono da antinvecchianti.
Una delle sale contigue alla loggia è la Sala di Galatea, un tempo con archi aperti sul giardino, che vennero chiusi nel [[1650]]. La sala deve il nome all'affresco di Raffaello con il ''[[Trionfo di Galatea]]'', che rappresenta la ninfa su un cocchio tirato da delfini, tra un festoso seguito di creature marine. Accanto all'affresco di Raffaello si trova il monumentale ''[[Polifemo (Sebastiano del Piombo)|Polifemo]]'' di [[Sebastiano del Piombo]] (1512-1513), prima opera dell'artista veneziano a Roma, arrivato proprio al seguito del Chigi<ref name=R593/>.
==== Prodotti complementari ====
Allo stesso artista si devono anche otto delle dieci lunette con immagini mitologiche, dipinte con i toni particolarmente ariosi, tipici del colorismo veneto. Raffigurano:
Coloranti e coadiuvanti di lavorazione. Vengono utilizzate sostanze quali nerofumo, [[diossido di titanio|TiO<sub>2</sub>]], [[ossido ferrico|Fe<sub>2</sub>O<sub>3</sub>]], [[solfuro di cadmio|CdS]], oli minerali, [[silice]], [[poliestere|resine poliestere]], [[solfato di bario]] ecc.
#''[[Tereo]] insegue [[Filomela]] e [[Progne]]''
#''[[Aglauro]] ed [[Erse]]''
#''[[Dedalo]] e [[Icaro]]''
#''[[Giunone]]''
#''[[Scilla (mitologia)|Scilla]] taglia i capelli a [[Niso]]''
#''Caduta di [[Fetonte]]''
#''[[Borea]] rapisce [[Orizia]]''
#''[[Zefiro]] e [[Flora (divinità)|Flora]]''
Un'altra lunetta mostra una testa a monocromo che la tradizione popolare vuole dipinta da [[Michelangelo]], venuto in visita all'amico Sebastiano del Piombo, e desideroso di dare un bell'esempio di studio anatomico al rivale Raffaello; in realtà l'opera è da ascrivere al Peruzzi<ref name=R593/>.
Con il 38% di olii si ha la cosiddetta ''gomma all'olio''.
Baldassarre Peruzzi affrescò anche la volta, con vari temi mitologici entro riquadri geometrici, determinati dall'architettura dipinta che si raccorda a quella della parete. Al centro, in un [[ottagono]] regolare, si trova lo stemma del committente, affiancato da due scene più lunghe, pure di forma ottagono allungato: a sinistra la Fama annuncia la gloria terrena del banchiere, vicino a [[Perseo]] che uccide la [[Medusa (mitologia)|Medusa]], secondo un'iconografia derivata dall<nowiki>'</nowiki>''Urania'' di [[Giovanni Pontano]] e dalle ''Mitologie'' di [[Fulgenzio]]; a destra [[Elice (ninfa)|Elice]], la ninfa del polo celeste, ricorda come gli onori terreni dipendono dal favore degli astri. Seguono dieci pennacchi (doppi agli angoli, per un totale quindi di 14) con varie figure mitologiche/simboliche e dieci esagoni con varie divinità, intervallate negli spazi triangolari residui da putti a cavalli di animali fantastici a monocromo. Negli esagoni si vedono il ''Ratto di [[Ganimede]]'', ''[[Venere (divinità)|Venere]] in [[Toro (astrologia)|Toro]]'', Apollo/Sole in [[Sagittario (astrologia)|Sagittario]], che ricorda il segno del Chigi (nato il [[29 novembre]] [[1466]] alle 21.30), ''[[Mercurio (divinità)|Mercurio]] in [[Scorpione (astronomia)|Scorpione]] e [[Marte (divinità)|Marte]] in [[Bilancia (astrologia)|Bilancia]]'', ''[[Diana (divinità)|Diana]]/Luna in [[Vergine (astrologia)|Vergine]]'' (l'ascendente del Chigi al momento del concepimento), e ancora ''Ercole e il leone nemeo'', ''Ercole e l'idra di Lerna'', ''[[Leda]] e il cigno'' (indicatore per determinati movimenti astrologici), ''[[Giove (divinità)|Giove]] in [[Toro (astrologia)|Toro]]'' (influenza benigna che determiona il carattere generoso e magnanimo di Agostino), ''[[Saturno (divinità)|Saturno]] nella [[Vergine (astrologia)|Vergine]]''<ref>Battistini, cit., pag. 106-107.</ref>. In definitiva si tratta quindi della raffigurazione dell'oroscopo personale di Agostino Chigi<ref name=R593/>.
I dipinti della sala vennero ritoccati nel [[1863]] e restaurati nel [[1969]]-[[1973]]<ref name=R593/>.
===Sala delle prospettive===
[[File:Peruzzi Sala delle Prospettive, Villa Farnesina, Rome 04.jpg|thumb|La Sala delle prospettive]]
Al piano superiore si trova la Sala delle prospettive, dipinta illusionisticamente nel 1518-1519, da Baldassarre Peruzzi e aiuti, come se fosse una loggia. Gli affreschi vennero completamente ridipinti nel [[1863]], ma recuperati dai restauri del [[1976]]-[[1983]]. Qui Agostino Chigi tenne il suo banchetto nuziale nel [[1519]]<ref name=R594>''Roma'', cit., pag. 594.</ref>.
Ai lati del Salone Peruzzi dipinse due finte logge con colonne e archi, affacciate su vedute di Roma, tra cui una vista di Trastevere e una agreste. Sopra il camino si trova la ''Fucina di Vulcano''. Il lungo fregio che cinge l'ambiente nella parte superiore delle pareti raffigura scene mitologiche eseguite dal Peruzzi e dalla sua bottega, intervallate da finti bassorilievi con erme femminili.
Nella sala delle prospettive è facile individuare sulle pareti incisioni e graffiti vandalici risalenti al [[Sacco di Roma (1527)|sacco di Roma]] del 1527 compiuti da [[lanzichenecchi]] che bivaccarono nella villa.
=== Sala delle Nozze di Alessandro e Rossane ===
[[Immagine:Il Sodoma. Villa Farnesina fresco1.jpg|thumb|Sodoma, ''[[Nozze di Alessandro e Rossane]]'']]
L'attigua camera da letto era usata dal Chigi e dalla sua consorte<ref name=R594/>. Venne decorata da affreschi del [[il Sodoma|Sodoma]] ([[1517]]), con scene della vita di [[Alessandro Magno]], soggetto destinato a glorificare del committente, identificato con il personaggio della classicità.
Particolarmente conosciuta la scena delle ''[[Nozze di Alessandro e Rossane]]'', affrescata sull'intero lato nord, basata su fonti letterarie classiche, nel tentativo archeologizzante di ricostruire, attraverso la descrizione fatta da [[Luciano di Samosata]], un dipinto del pittore greco [[Aezione]]<ref>R. Bartalini, ''Le occasioni del Sodoma: dalla Milano di Leonardo alla Roma di Raffaello'', 1996.</ref>. Nell'affresco sono frequenti i richiami all'imminente matrimonio di Alessandro e Rossane, dai puttini alati alla fiaccola accesa sostenuta dal dio [[Imene (mitologia)|Imeneo]], emblema delle nozze, ritratto alle spalle del seminudo [[Efestione]], compagno del condottiero. Gli altri episodi legati al ciclo del condottiero sono la ''Famiglia di Dario davanti ad Alessandro'', sulla parete est, ''Alessandro Magno doma Bucefalo'', nel quale è riconoscibile, specialmente nella parte destra, la mano di un collaboratore, e ''Alessandro in battaglia'' nella parete sud. Del Sodoma anche ''Vulcano alla forgia con alcuni amorini che gli porgono dei dardi''<ref name=R594/>.
Esiste anche una lettura ermetica di questi affreschi del Sodoma, con analogie tra un significato manifesto della narrazione e uno latente, di ermeneutica alchemica, con le quattro fasi della Grande Opera (''[[nigredo]], [[rubedo]], [[citrinitas]], [[albedo]]'') descritte con simboli crittografici<ref>D'Andrea P., ''Giovanni Antonio Bazzi, detto il Sodoma. Sala delle Nozze di Alessando e Rossane'', in I luoghi di Raffaello a Roma, catalogo della mostra a cura di Cassanelli L., Rossi S., 1983, pp. 62-66</ref><ref>D. Radini Tedeschi, ''Sodoma'', 2008.</ref>.
Questi affreschi, ritoccati da [[Carlo Maratta]], vennero restaurati nel [[1974]]-[[1976]].
L'elaborato soffitto a cassettoni, disegnato da Peruzzi, mostra dodici piccoli riquadri con scene dalle ''[[Metamorfosi (Ovidio)|Metamorfosi]]'' di Ovidio, eseguiti poi dal [[Maturino]]<ref>Nicole Dacos, ''Ni Polidoro, ni Peruzzi: Maturino'', in “Revue de l’art”, 57, 1982, pp. 9-28</ref> aiutato probabilmente da un giovane [[Polidoro da Caravaggio]].
==Archeologia==
{{Vedi anche|Casa della Farnesina}}
La Villa Farnesina è interessata anche da ritrovamenti archeologici localizzati sotto una parte del giardino, dove è stata ritrovata, nel XIX secolo, una lussuosa casa, risalente all'epoca augustea, che si ritiene possa essere stata la residenza di [[Marco Vipsanio Agrippa]] e [[Giulia maggiore (figlia di Augusto)|Giulia maggiore]]. Tale residenza è stata denominata [[Casa della Farnesina]] ed è particolarmente ricca di affreschi, molti dei quali sono oggi a [[Museo nazionale romano di Palazzo Massimo|Palazzo Massimo alle Terme]].
Le pitture murali - come anche quelle della [[Casa di Livia]] - mostrano una combinazione tra il [[secondo stile|secondo]] e il [[terzo stile]] della pittura muraria romana. Mostrano immagini mitologiche centrali su uno sfondo bianco, che sono circondate da fasce rosse. Nello sfondo sono rappresentati colonne ed altri elementi architettonici. L'abitazione fu scoperta nei pressi della sede dei Lincei durante i lavori per la costruzione del muraglione lungo il [[Tevere]], verso il [[1880]].
==Note==
{{<references|2}}/>
==Bibliografia==
* {{cita libro | cognome=Stocchi | nome=Eugenio | titolo=Chimica Industriale Organica | editore=Edisco Editrice | isbn=88-441-2034-8| città=Torino | anno=1992}}
* Pierluigi De Vecchi, ''Raffaello'', Rizzoli, Milano 1975.
* Pierluigi De Vecchi ed Elda Cerchiari, ''I tempi dell'arte'', volume 2, Bompiani, Milano 1999. ISBN 88-451-7212-0
* AA.VV., ''Roma'', Touring Editore, Milano 2008. ISBN 978-88-365-4134-8
*{{cita libro| Cecilia | Mazzetti di Pietralata | Giardini storici | | Gangemi | }}
*Matilde Battistini, ''Simboli e Allegorie'', Electa, Milano 2002. ISBN 9788843581740
== Voci correlate ==
* [[Reticolazione]]
*[[Ville urbane di Roma]]
* [[Casa dellaCuring Farnesina(chimica)]]
*[[Architettura manierista]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Villa Farnesina (Rome)wikt}}
{{Wikilibro|Materie plastiche}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.villafarnesina.it/ Sito di Villa Farnesina]
* {{Treccani|vulcanizzazione}}
* {{cita web|http://goldbook.iupac.org/VT07153.html|IUPAC Gold Book, "vulcanization"|lingua=en}}
* [http://www.raffaellovillafarnesina.it/ Sito di Raffaello Villa Farnesina]
* [http://www.lincei.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=8 La villa nel sito dell'Accademia dei Lincei]
* [http://www.hort.purdue.edu/newcrop/udine/default.html Elenco e immagini delle specie botaniche affrescate da Giovanni da Udine nei festoni della Loggia di Cupido e Psiche di Villa Farnesina a Roma]
* [http://romaleggendaria.blogspot.com/2009/11/la-testa-monocroma-di-villa-farnesina.html La leggenda della 'testa monocroma' di Villa Farnesina], ''Roma Leggendaria''
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