Extraterrestre e Discussione:Ente minerario siciliano: differenze tra le pagine

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{{Nota disambigua|altri significati|[[Extraterrestre (disambigua)]]}}
[[File:WinkAlien.PNG|thumb|Un [[omini verdi|omino verde]]]]
Con il termine "'''extraterrestre'''" si indica qualsiasi oggetto di provenienza esterna al [[pianeta]] [[Terra]]. Può essere riferito a del materiale come i [[meteorite|meteoriti]] o a forme di [[vita]] estranee alla Terra.
 
Gentili utenti,
L'esistenza (presente o passata) di forme di '''vita extraterrestre''' è al momento solo ipotetica, dato che non sono mai state trovate chiare prove di organismi o [[microorganismi]] al di fuori della [[biosfera]] terrestre, ma l'enorme numero di [[Galassia|galassie]] e quindi pianeti con caratteristiche molto simili al nostro rende statisticamente probabile la loro esistenza.
 
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Nella cultura popolare l'extraterrestre - detto anche '''alieno''' - è visto soprattutto come un ipotetico essere dotato di [[intelletto|intelligenza]] proveniente da un altro pianeta, ed è un [[Extraterrestri nella fantascienza|personaggio descritto all'interno di innumerevoli opere di fantascienza]], ma anche in resoconti di misteriosi avvistamenti - mai del tutto provati - da parte di persone di ogni nazionalità (si veda la voce [[UFO]]). I presunti avvistatori si dividono tra chi considera gli extraterrestri esseri [[Umanoide|umanoidi]] di indole pacifica e chi, al contrario, li descrive come creature [[Mostro|mostruose]] e malvagie.
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==Possibili basi e origini di vita extraterrestre==
{{vedi anche|Biochimiche ipotetiche|Esobiologia|Equazione di Drake}}
Tutta la vita sulla [[Terra]] è basata su [[carbonio]], [[idrogeno]], [[azoto]] e [[ossigeno]], e questo fatto potrebbe essere una costante anche per quanto riguarda altri pianeti alieni. Ci sono però altri [[elemento chimico|elementi chimici]] che potrebbero ipoteticamente costituire la base per la vita, come ad esempio il [[silicio]].
Il punto di vista secondo il quale il carbonio è necessariamente la base di tutta la vita sugli altri pianeti, in quanto le sue proprietà chimiche e termodinamiche lo rendono di gran lunga superiore a tutti gli altri elementi, è stato soprannominato ''[[sciovinismo del carbonio]]''.
 
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Lo studio scientifico sulla possibile base biomeccanica della vita extraterrestre è noto con il nome di [[esobiologia]] o ''xenobiologia''. Per alcuni la vita nell'universo è nata e si è evoluta autonomamente in punti diversi, differenziandosi. Mentre per altri, sostenitori della teoria detta [[panspermia]], la vita è stata generata da un unico tipo di spore che hanno provveduto a una base comune per ogni specie su ogni pianeta.
 
== Collegamenti esterni modificati ==
==Sull'esistenza di forme di vita aliene==
{{vedi anche|Pluralità dei mondi}}
{{q|Osiamo sperare che verrà il giorno in cui mezzi sconosciuti alla nostra scienza attuale ci daranno testimonianze dirette circa l'esistenza di abitanti di altri mondi.|[[Camille Flammarion]], ''La Planète Mars et ses conditions d'habitabilité'', 1892}}
 
Gentili utenti,
La questione dell'esistenza di altri mondi come luoghi abitabili si è dibattuta prevalentemente solo dopo l'invenzione del [[telescopio]] e la sua diffusione a partire dal [[XVII secolo]] (l'idea generale in precedenza infatti era che le stelle e i pianeti - che apparivano come semplici punti luminosi fissati nel [[firmamento]] - non fossero veri e propri corpi fisici). Malgrado questo, già nell'[[Antica Grecia]], nel [[VII secolo a.C.]], alcuni filosofi intuirono che nell'infinita estensione dell'universo sarebbe stato possibile imbattersi in altri mondi popolati. [[Diogene Laerzio]] riferisce ad esempio come [[Anassagora]] ritenesse la [[Luna]] abitata. Nella sua opera ''De Rerum Natura'' (circa [[70 a.C.]]), [[Tito Lucrezio Caro|Lucrezio]] speculava apertamente della possibilità di vita su altri mondi:
{{quote|Pertanto dobbiamo capire che esistono altri mondi in altre parti dell'Universo, con tipi differenti di uomini e di animali.}}
 
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[[Aristotele]] e [[Platone]] tuttavia propugnavano l'unicità metafisica del mondo (inteso come creato). Dopo che il [[Cristianesimo]] ebbe preso piede, sulla scorta di Aristotele l'idea di vita su altri mondi venne prevalentemente rigettata, in quanto era vista in contraddizione con la pretesa centralità dell'uomo nel piano della [[Creazione (teologia)|creazione divina]], ma rimase comunque oggetto di dibattito nel corso del tempo. Il [[vescovo di Parigi]] nel 1277, nell'intento di portare un po' di quiete nel mondo intellettuale assai vivace e per questo propenso a litigi e agli scontri, nell'elenco di 219 proposizioni da rigettare poneva anche quella - di tradizione aristotelica - che negava a Dio la possibilità di aver creato o di creare altri mondi diversi dal nostro (art 34).
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20141209055909/http://www.espi-ems.it/ per http://www.espi-ems.it/
 
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L'ammissione, dunque, di tale possibilità appare indirettamente una condizione per poter operare nell'ambito degli istituti della cultura del tempo. [[Tommaso d'Aquino]], in piena egemonia tolemaica, ventilò l'ipotesi di più mondi abitati e perciò bisognosi di redenzione (cfr. III libro delle Sentenze), negando invece quella di altri universi (diversi dall'unico creato da Dio).<ref>''Summa Theologiae'', I parte, questione 47, art. 3</ref>. Il cardinale e teologo [[Nicola Cusano]], nella sua opera più importante ''[[De docta ignorantia]]'' del 1440, ammetteva la possibilità che Dio potesse avere creato altri mondi con altri esseri razionali in uno spazio senza limiti. Anche questi esseri razionali, egli scriveva, sono creati ad immagine di Dio ed eredi delle promesse di [[Cristo]].
 
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 02:34, 10 lug 2019 (CEST)
Il filosofo e frate domenicano [[Giordano Bruno]], condannato come eretico e messo al rogo nel 1600, certamente ammetteva questa possibilità di altri mondi. Bruno in realtà non fu condannato per tale idea (che non è annoverata tra i capi d'accusa della sentenza) che però interessò teologi e filosofi per una certa confusione o identificazione tra mondo e Dio. La possibilità di vita extraterrestre era un luogo comune del discorso dotto nel [[XVII secolo]], grazie soprattutto alla diffusione del telescopio di [[Galileo]].
 
Nell'Ottocento l'idea che la Luna e gli altri pianeti del [[sistema solare]] fossero abitati era abbastanza diffusa a livello popolare ed anche nell'ambito del mondo accademico era una questione seriamente dibattuta. Il continuo miglioramento della tecnologia dei [[telescopio rifrattore|telescopi rifrattori]], inoltre, faceva presagire nuove imminenti scoperte. L'astronomo francese [[Camille Flammarion]] (1842-1925), ad esempio, rimase convinto per tutta la vita che vi fossero altri pianeti abitati, concetto che divulgò nei suoi libri.<ref>[[Camille Flammarion]], ''La Planète Mars et ses conditions d’habitabilité'', Paris: Gauthier-Vallars et Fils, 1892. ([http://www.archive.org/details/laplantemarset01flam Testo originale completo])</ref><ref>P. Chambers - ''Life on Mars; The Complete Story'', Blandford, Londra, 1999, ISBN 0-7137-2747-0</ref> Flammarion fu anche tra i primi a proporre l'idea che gli esseri [[extraterrestri]] fossero davvero alieni, e non semplicemente variazioni delle creature terrestri.<ref>[http://www.daviddarling.info/encyclopedia/F/Flammarion.html Flammarion, (Nicolas) Camille (1842–1925)]— The Internet Encyclopedia of Science</ref>
 
La presunta scoperta dei [[canali di Marte]] nel [[1877]] da parte di [[Giovanni Virginio Schiaparelli]] condusse alcuni astronomi, come [[Percival Lowell]], a sostenere la loro origine artificiale e quindi l'esistenza di vita senziente sul pianeta Marte. L'esistenza dei canali venne confutata da osservazioni successive, pur rimanendo viva a livello popolare. Nel 1961 l'astronomo [[Frank Drake]] propose, in modo puramente speculativo, l'[[equazione di Drake|equazione che prende il suo nome]], come tentativo di stimare il numero di civiltà extraterrestri evolute presenti nella [[Via Lattea]].
 
Dalla fine degli anni quaranta, il dibattito sull'esistenza degli extraterrestri si è ulteriormente diffuso a livello popolare con la nascita dell'[[ufologia]]: molti ufologi sostengono infatti che gli alieni visitino regolarmente il nostro pianeta, e gli [[UFO]] sarebbero i loro mezzi di trasporto. Le missioni spaziali dalla fine degli anni sessanta hanno mostrato all'opinione pubblica ciò che gli scienziati già sapevano, cioè che la superficie degli altri pianeti del sistema solare è troppo inospitale per sostenere esseri viventi complessi. Più realisticamente l'unico contatto possibile con la vita extraterrestre all'interno del [[sistema solare]] sarebbe quello con ipotetici [[microorganismi]] su altri pianeti e sulle loro lune. Questo ha spostato il dibattito verso i [[pianeti extrasolari|mondi extrasolari]].
 
==Ricerca scientifica==
===Diretta===
Gli scienziati sono alla ricerca di una qualche prova dell'esistenza di vita unicellulare sui pianeti del [[sistema solare]], portando avanti gli studi sulla superficie di [[Marte (astronomia)|Marte]] ed esaminando le meteoriti cadute sulla Terra. È stata proposta anche una missione per [[Europa (astronomia)|Europa]], una luna del pianeta [[Giove (astronomia)|Giove]], che si ipotizza possa contenere delle riserve liquide sotto la sua superficie; rimane da verificare, oltre alla reale esistenza di queste riserve, se sono costituite da [[acqua]] o da componenti gassosi allo stato liquido a causa delle basse temperature ([[metano]] o [[ammoniaca]]); sono previste spedizioni di sonde nel futuro per cercare di indagare la cosa<ref>{{cita web|url=http://english.pravda.ru/society/anomal/28-09-2009/109551-aliens-0|titolo=Aliens Live Among Us|accesso=18 gennaio 2011 |data=21/09/2009 |editore=Pravda.ru}}</ref>.
 
Nel [[1996]] è stata scoperta all'interno di un meteorite, [[ALH 84001]], proveniente da Marte, la presenza di una struttura fossilizzata che potrebbe essere compatibile con i residui dovuti al metabolismo di qualcosa simile a [[batterio|batteri]]. Tuttavia la reale natura di questa struttura (residuo di batteri alieni di un lontano passato o semplice configurazione casuale all'interno del meteorite) è tutta da verificare<ref>{{cita web|url=http://www.spherix.com/mars.html|titolo=Living microrganisms in the soil of Mars|editore=Spherix Incorporated|accesso=18 gennaio 2011}}</ref>.
 
Nel febbraio del [[2005]], due scienziati della [[NASA]] avevano inizialmente riferito di aver trovato quella che essi definivano una possibile prova della presenza di vita su Marte<ref>{{cita pubblicazione| url=http://www.space.com/scienceastronomy/mars_life_050216.html| titolo= Exclusive: NASA Researchers Claim Evidence of Present Life on Mars|cognome=Berger|nome=Brian|anno=2005}}</ref>. In particolare, i due scienziati, Carol Stoker e Larry Lemke, si erano basati sul fatto che alcuni segni spettrografici di [[metano]] nell'[[atmosfera]] marziana sono molto simili al metano prodotto da alcune forme di vita primitive sulla Terra; tuttavia i vertici della NASA smentirono la notizia, e i due scienziati in seguito ritrattarono le loro affermazioni<ref>{{cita pubblicazione| url=http://www.spacetoday.net/Summary/2804| titolo= NASA denies Mars life reports| editore=spacetoday.net| anno=2005}}</ref>. Nonostante questo alcuni scienziati considerano ancora plausibile l'ipotesi riportando alcune rilevazioni che potrebbero essere compatibili con un'origine biologica del metano su Marte<ref>{{cita pubblicazione| cognome= Spotts|nome= Peter N.| titolo= Sea boosts hope of finding signs of life on Mars| editore= The Christian Science Monitor| data = 28/02/2005| url = http://www.csmonitor.com/2005/0228/p02s02-usgn.html| accesso = 18 gennaio 2011}}</ref>.
[[Immagine:Arecibo Observatory Aerial.jpg|thumb|right|220px|Parte dell'antenna del radiotelescopio di [[Arecibo]] usato per il programma SETI]]
 
Nel maggio del [[2011]] il geologo [[Bruno D'Argenio]] e il biologo molecolare [[Giuseppe Geraci]], accomunati da un progetto svolto per il [[Consiglio Nazionale delle Ricerche]], hanno annunciato di aver scoperto - all'interno di alcuni [[meteoriti]] - dei [[batteri]], dalla stampa ribattezzati ''batteri alieni'', i quali, rimasti immobili e inattivi per 2,3 miliardi di anni nelle [[rocce]], una volta estratti si sarebbero risvegliati e [[riproduzione|riprodotti]]<ref>Cfr., oltre al comunicato officiale ([http://www.cnr.it/cnr/news/CnrNews?IDn=825 online]) del [[Consiglio Nazionale delle Ricerche]], gli articoli di P.Greco, ''Batteri alieni o "bufale" pseudoscientifiche'', ([http://www.swif.uniba.it/lei/rassegna/010510a.htm online]) in «[[L'Unità]]» del 10.05.2001 e di P. Bianucci, ''Questi batteri sono alieni'', ([http://www.swif.uniba.it/lei/rassegna/010510.htm online]) in «[[La Stampa]]» sempre del 10.05.2001.</ref>.
 
===Indiretta===
È stato teorizzato che una società altamente tecnologica comunichi attraverso lo spazio grazie alla trasmissione di informazioni in molteplici forme. Progetti come il [[SETI]] conducono attualmente ricerche in questo senso, vagliando le informazioni che vengono ricevute dallo spazio attraverso i [[radiotelescopio|radiotelescopi]], in cerca di onde radio anomale che possano confermare la presenza di vita intelligente<ref>{{cita web|url=http://www.coseti.org/|editore=The Columbus [[Optical SETI]] Observatory|titolo=The Search for Extraterrestrial Intelligence (SETI) in the Optical Spectrum|accesso=18 gennaio 2011}}</ref>. Sia il Seti che il sistema [[ARCADE]] in tempi diversi hanno registrato due segnali radio, uno il [[Segnale Wow!]], provenienti dallo spazio diversi ma entrambi di forma e natura tale da far credere allo stato attuale delle conoscenze che non possano provenire da fonte naturale.
 
==Comunicare con gli extraterrestri==
{{vedi anche|Primo contatto|Linguaggio alieno}}
Come ci viene mostrato in opere di [[fantascienza]] quali ad esempio ''[[Contact (romanzo)|Contact]]'' di [[Carl Sagan]], se anche incontrassimo una forma di vita intelligente, dovremmo tener conto di alcune difficoltà tra cui:
*superare la notevole distanza interstellare per scambiare i messaggi (un messaggio impiegherebbe anni, se non secoli, prima di poter raggiungere anche le stelle più vicine, con i mezzi a noi noti: infatti, secondo la teoria della relatività di Einstein, nessun corpo può viaggiare alla velocità della luce, perché a quella velocità la materia viene interamente convertita in energia e lo spazio-tempo si contrae fino ad azzerarsi; e siccome potrebbe essere possibile che non esistano forme di vita intelligente nel raggio di qualche decina di anni luce dalla Terra, un contatto fisico tra due civiltà aliene, alla luce delle conoscenze attuali, appare quantomeno improbabile, se non addirittura impossibile; solo per scambiarci un semplice segnale radio, impiegheremmo millenni, con il verosimile rischio che una delle due civiltà si sia nel frattempo estinta;
*stabilire se gli alieni siano abbastanza evoluti da poter comunicare con noi (e viceversa);
*trovare un [[linguaggio]] comune per poterci comprendere.
 
==Come potrebbero essere gli alieni?==
{{Vedi anche|Esobiologia}}
L'aspetto di ipotetici alieni è stato argomento sia di riflessioni scientifiche sia di moltissima fiction. Attraverso i [[mass media|mezzi di comunicazione di massa]], come [[film]] e spettacoli televisivi, gli extraterrestri dotati di intelligenza vengono solitamente dipinti come [[umanoide|umanoidi]], cioè di forma somigliante a quella umana (quattro arti, simmetria, stazione eretta ecc.); un esempio di questo tipo è costituito dagli esseri denominati ''[[Grigi]]'', che costituiscono un popolare tipo di ipotetico alieno.
 
Tuttavia molti scienziati sostengono che ci siano pochissime possibilità che una forma di vita aliena possa somigliare minimamente a noi, considerate tutte le possibili variabili che potrebbero fare la differenza, come quelle ambientali, riferite alla particolare conformazione geologica, atmosferica e meteorologica del pianeta, quelle fisiche (prima fra tutte la forza di [[gravità]] differente da quella terrestre), quelle planetarie, ad esempio un pianeta vivibile potrebbe avere un'orbita e una geografia spaziale più complesse di quella terrestre, e quelle biologiche legate al processo evolutivo e alla selezione naturale. Tra gli Anni Sessanta e gli Anni Settanta [[Carl Sagan]] e altri calcolarono le condizioni per la formazione di vita macroscopica, basata sugli [[amminoacido|amminoacidi]], relativamente all'atmosfera del pianeta [[Giove (pianeta)|Giove]], in base alle osservazioni svolte di detta atmosfera.
 
Questo ha influenzato a sua volta la fantascienza che è arrivata a immaginare forme di vita non umanoide o persino decisamente esotiche, come nuvole di gas<ref>[[Fred Hoyle]], [[La nuvola nera]]. Può interessare il fatto che Hoyle era soprattutto un [[astronomo]].</ref> o forme di vita basate sulla chimica del [[silicio]] anziché del [[carbonio]].<ref>Una forma di vita basata sul silicio compare già nella prima serie di "[[Star Trek]]", nell'episodio "''Il demone dell'oscurità''".</ref>
 
La fantascienza più tradizionale tende a dare per scontate alcune condizioni improbabili a ripetersi quando raffigura esseri extraterrestri senzienti: la simmetria bilaterale, la presenza di occhi, orecchie, bocca ed altri organi concentrati in una testa, le dimensioni contenute in un range umano (o comunque raramente sotto i 50&nbsp;cm e sopra i 2,5 m), la presenza di 5 sensi (ed in particolare della vista), la presenza di quattro arti, la respirazione aerobica (e specificatamente in atmosfere dominate dall'ossigeno, mentre, per esempio, anche la stessa atmosfera terrestre negli ultimi 300 milioni di anni ha cambiato diverse volte la propria composizione chimica). Gli alieni più raffigurati nella fantascienza camminano, parlano, manipolano gli strumenti con delle mani, non vivono in acqua o nell'aria, guardano il mondo con gli occhi e sarebbero in grado di vedere leggere questa voce. Viceversa ipotizzando scientificamente forme di vita, anche intelligenti, aliene, è necessario abbandonare tutti i preconcetti antropocentrici ed accettare creature differenti da noi in tutti i parametri. La convergenza è molto diffusa nell'evoluzione, ma difficilmente riporoporrebbe tutte queste caratteristiche in un'altra creatura.
 
==Ufologia e incontri ravvicinati==
{{vedi anche|UFO|Incontro ravvicinato|Rapimento alieno}}
L'[[ufologia]] è un variegato movimento d'opinione, sorto dopo la seconda guerra mondiale, i cui sostenitori professano in genere che gli [[UFO|oggetti volanti non identificati]] (UFO) siano di origine extraterrestre. È stata anche studiata una classificazione per discriminare i diversi tipi di avvistamenti di UFO, chiamata [[classificazione Hynek]] (dal nome dell'astrofisico [[Josef Allen Hynek]]). Un buon numero tra i sostenitori dell'ufologia credono che si siano verificati vari casi di contatto più o meno ravvicinato tra esseri umani ed entità extraterrestri, e addirittura casi di [[rapimento alieno|rapimento]].
 
Sostenitori dell'esistenza degli extraterrestri ne hanno descritto diversi tipi, tra cui i [[Grigi]] provenienti da [[Zeta Reticuli]], esseri umanoidi con la pelle generalmente di colore grigiastro, da cui il nome, ritenuti i primi responsabili dei rapimenti; i [[Rettiliani]], esseri dalle sembianze di rettili, provenienti da [[Alpha Draconis]], muscolosi, costituirebbero una minaccia per l'uomo in quanto avrebbero schiavizzato i Grigi; gli [[Insettoidi]], dalle sembianze di insetti, come l'[[uomo falena]]; i [[Alieni nordici|Nordici]], esseri dalle fattezze umane, ma molto più alti. Basandosi su tali descrizioni, alcuni ufologi hanno elaborato classificazioni delle tipologie di extraterrestri. Una delle classificazioni più note è quella dell'ufologo [[Brad Steiger]], che divide le presunte razze extraterrestri in quattro categorie: ''Alfa'', che comprende i Grigi; ''Beta'', che comprende i Nordici; ''Gamma'', che comprende umanoidi dall'aspetto selvaggio, come [[Yeti]] e [[Chupacabras]], creati da alieni; ''Delta'', che comprende gli extraterrestri dall'aspetto non umano, tra cui i Rettiliani e gli Insettoidi. Il maggior numero di avvistamenti di razze aliene riguarderebbe le categorie ''Alfa'' e ''Beta''.<ref>Roberto Malini, ''UFO Il dizionario enciclopedico'', Giunti, Firenze, 2003</ref>.
 
==Extraterrestri nella letteratura e nei media==
{{vedi anche|Extraterrestri nella fantascienza}}
[[Immagine:Alienigena.jpg|thumb|140px|Rappresentazione di un tipo di alieno popolare nell'immaginario ufologico e fantascientifico ("[[Grigi]]o")]]
Le rappresentazioni di personaggi extraterrestri compaiono nella letteratura fin dall'antichità, nel racconto ''[[La storia vera|Una storia vera]]'' di [[Luciano di Samosata]] (120-190 d.C.), o più avanti, nel ''[[Somnium]]'' di [[Giovanni Keplero|Keplero]], ne ''[[Savinien Cyrano de Bergerac#L.27altro mondo o Gli stati e gli imperi della luna|Gli stati e gli imperi della luna]]'' di [[Savinien Cyrano de Bergerac|Cyrano de Bergerac]], nel ''[[Micromégas]]'' di [[Voltaire]]. È però soprattutto a partire dal XVII secolo, con l'invenzione del [[telescopio]], che si crea un interesse diffuso per il tema della vita negli altri mondi.
 
Con il romanzo del 1898 ''[[La guerra dei mondi (romanzo)|La guerra dei mondi]]'' di [[H.G. Wells]], che rappresenta realisticamente un'[[Invasione aliena|invasione della Terra]] da parte dei [[Marte nella fantascienza|marziani]], l'idea di abitanti di altri mondi entra prepotentemente a far parte dell'[[immaginario collettivo]]. L'elenco dei libri di narrativa che contengono descrizioni di extraterrestri o di forme di vita aliene, da quel momento in poi, è sterminato. Le opere di questo tipo vanno dalla narrativa di anticipazione o di speculazione (''[[Infinito (Stapledon)|Infinito]]'' di [[Olaf Stapledon]], ''[[La nuvola nera]]'' di [[Fred Hoyle]]), al [[racconto filosofico]] (come in alcune opere di [[Stanislaw Lem]], dove l'alieno è solitamente un enigma: ad esempio ''[[Solaris (romanzo)|Solaris]]'', ''[[Il pianeta del silenzio]]''), agli horror (molti dei racconti di [[H. P. Lovecraft|Lovecraft]]) fino alla [[space opera]] e alla fiaba per bambini (''[[Clorofilla dal cielo blu]]'' di [[Bianca Pitzorno]]).
Extraterrestri - più o meno pittoreschi - compaiono abitualmente (anche come personaggi principali) in film, serie televisive e fumetti. La prima pellicola cinematografica in cui appaiono extraterrestri (per la precisione si tratta di [[La Luna nella fantascienza|seleniti]]) è, con tutta probabilità, il ''[[Viaggio nella Luna]]'' di [[Georges Méliès]] (1902). In questo viaggio fantastico gli abitanti della Luna sono rappresentati come creature grottesche simili a folletti, senza nessuna pretesa di scientificità. Segue il meno noto film danese ''[[Himmelskibet]]'' di [[Holger-Madsen]] (1918), dove compaiono dei [[Marte nella fantascienza|marziani]], l'inglese ''The First Men in the Moon'' di Bruce Gordon and J.L.V. Leigh (1919; abitanti della luna) e il film sovietico ''[[Aelita (film)|Aelita]]'' diretto da [[Jakov Aleksandrovič Protazanov]] (1924; marziani).
 
Dagli anni cinquanta in poi la presenza di extraterrestri diventa un tema fisso per il cinema e gli [[show televisivo|show televisivi]], e i film in cui compaiono extraterrestri (anche a scopo parodistico) sono ormai centinaia; così come le [[serie televisiva|serie televisive]]. Per queste ultime, i primi titoli - in ordine cronologico - sono la serie inglese ''[[Doctor Who]]'' (dal 1963) e le serie americane ''[[Lost in Space (serie televisiva)|Lost in Space]]'' (1965 - 1968) e ''[[Star Trek]]'' (dal 1966).
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia critica ==
;Bibliografia scientifica
* Gene Bylinsky, ''La vita nell'universo di Darwin'', 1981 Ediz. Mondadori. 1983 CDE (esaurito).
* {{en}} Gene Bylinsky, ''Life in Darwin's Universe'' 1981, Doubleday editions. ISBN 0-385-17049-1
;Aspetti culturali
* Pino Blasone, [http://www.intercom.publinet.it/2000/alieno1.htm ''Io, l'altro, l'alieno''], in [[Intercom (rivista)|Intercom]], 2000
* Roy Menarini, ''Il cinema degli alieni'', Falsopiano, Alessandria, 1999 [http://www.griseldaonline.it/percorsi/menarini_roy.htm]
* Luigi Pachì, [http://www.delos.fantascienza.com/delos24/alieni.html ''Alieni al cinema''], in ''Delos Science Fiction'' n. 24 - anno IV / marzo 1997
 
==Voci correlate==
*[[Alieno (biologia)]]
*[[Contattista]]
*[[Equazione di Drake]]
*[[Esobiologia]]
*[[Grigi]]
*[[Invasione aliena]]
*[[Alieni nordici]]
*[[Panspermia]]
*[[Paradosso di Fermi]]
*[[Primo contatto]]
*[[Rapimento alieno]]
*[[SETI]]
*[[UFO]]
*[[Uomo rettile]]
*[[Viaggio interstellare]]
*[[Xenoarcheologia]]
*[[Xenofiction]]
*[[Zona abitabile]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=extraterrestri|q|q_preposizione=sugli|commons=Category:Aliens|commons_preposizione=sugli}}
 
{{ufologia}}
{{Portale|antropologia|biologia}}
 
[[Categoria:Esobiologia]]
[[Categoria:Ufologia]]