Physalia physalis e Discussione:Ente minerario siciliano: differenze tra le pagine

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== Collegamenti esterni modificati ==
{{Tassobox
|nome=Caravella portoghese
|statocons=NE
|immagine=Portuguese Man-O-War (Physalia physalis).jpg
 
Gentili utenti,
|didascalia=''Physalia physalis''
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
|dominio= [[Eukaryota]]
|regno=[[Animalia]]
|sottoregno=
|superphylum=
|phylum=[[Cnidaria]]
|subphylum=
|infraphylum=
|microphylum=
|nanophylum=
|superclasse=
|classe=[[Hydrozoa]]
|sottoclasse=
|infraclasse=
|superordine=
|ordine=[[Siphonophora]]
|sottordine=
|infraordine=
|superfamiglia=
|famiglia='''Physaliidae'''<br /><span style="font-variant: small-caps">Brandt, 1835</span>
|sottofamiglia=
|tribù=
|sottotribù=
|genere='''Physalia'''
|genereautore=Lamarck, 1801
|sottogenere=
|specie='''P. physalis'''
|sottospecie=
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
|biautore=([[Linneo|Linnaeus]]
|binome=Physalia physalis
|bidata=[[1758]])
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: -->
|triautore=
|trinome=
|tridata=
<!-- ALTRO: -->
|sinonimi=''Physalia pelagica''
|nomicomuni=
|suddivisione=
|suddivisione_testo=
}}
[[File:PhysaliaPhysalis in Spain01 2011 conil.jpg|alt=caraccaravella portoghese spiaggiata|miniatura|Caravella portoghese spiaggiata]]
 
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La '''caravella portoghese''' ('''''Physalia physalis''''' <span style="font-variant: small-caps">[[Linneo|Linnaeus]], [[1758]]</span>) è un [[Cnidari|celenterato]] [[Biologia marina|marino]], una delle due specie del [[genere (tassonomia)|genere]] '''''Physalia''''' e della [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] '''Physaliidae''', insieme alla [[Physalia utriculus]].<ref>{{WoRMS|autore=Schuchert P., Mapstone G. (2013)|summ=135479|titolo=Physalia physalis}}</ref> Per il suo aspetto viene spesso scambiata per una [[medusa (zoologia)|medusa]], ma è in realtà un [[Siphonophorae|sifonoforo]]. Non si tratta cioè di un singolo [[organismo pluricellulare]], ma dell'aggregazione di quattro diversi individui specializzati chiamati [[zooidi]],<ref>Grzimek, B., N. Schlager & D. Olendorf 2003. ''Grzimek's Animal Life Encyclopaedia''. Thomson Gale.</ref> collegati e fisiologicamente integrati tra loro al punto da essere reciprocamente dipendenti per la sopravvivenza. È dotata di [[Tentacolo#I tentacoli negli animali|tentacoli]] capaci di [[Nematocisti|punture]] molto dolorose e pericolose per l'uomo.
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*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20141209055906/http://www.espi-ems.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1&Itemid=2 per http://www.espi-ems.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1&Itemid=2
 
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== Etimologia ==
Il nome "caravella portoghese" deriverebbe dall'aspetto dell'individuo galleggiante, che ricorderebbe appunto una [[caravella]] a vele spiegate.<ref name=NG>{{cita web|http://www.nationalgeographic.it/natura/animali/2010/04/07/news/portuguese_man-of-war-1974/|Caravella Portoghese|editore=[[National Geographic]]|data=7 aprile 2010|16 aprile 2014}}</ref>
 
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== Descrizione ==
La caravella portoghese è composta da quattro tipi di [[Polipo (zoologia)|polipi]].<ref name=NG/> Il primo, chiamato [[pneumatoforo]] o più comunemente "vela", è una sacca galleggiante colma di gas, che consente all'animale di galleggiare. È lunga tra i 9 e i 30&nbsp;cm, alta fino a 15&nbsp;cm; i suoi tentacoli sono tra i più grandi del mondo e possono arrivare a 20 m. Questo sifonoforo è prevalentemente trasparente con tinte blu, viola, rosa o malva. L'individuo è capace di generare autonomamente o prelevare dall'atmosfera i gas di cui necessita: tale miscela è solitamente composta per il 14% da [[monossido di carbonio]] mentre per il resto da [[azoto]], [[ossigeno]] e [[argon]] nonché tracce di [[biossido di carbonio]].<ref name=Wittenberg1960>{{Cita pubblicazione| issn = 0022-0949
|volume= 37
|numero= 4
|pp= 698–705
|cognome= Wittenberg
|nome= Jonathan B.
|titolo= The Source of Carbon Monoxide in the Float of the Portuguese Man-of-War, Physalia Physalis L
|rivista= Journal of Experimental Biology
|accesso=12 febbraio 2013
|data=12 gennaio 1960
|url= http://jeb.biologists.org/content/37/4/698
}}</ref> Ha inoltre proprietà aerodinamiche che apparentemente può modificare contraendo la cresta. Galleggia sospinta dal vento ad un'angolazione dipendente dalla curvatura della parte emersa e dalla resistenza della parte sommersa. Attaccati al di sotto di essa si trovano i [[Tentacolo#I tentacoli negli animali|tentacoli]], lunghi fino a 50 metri<ref name=NG/> (sebbene la loro lunghezza media si aggiri intorno ai 10 metri), fortemente urticanti e costituiti da individui [[dattilozoide|dattilozoidi]], incaricati di ricercare e catturare le prede e di dirigerle verso gli individui [[gastrozoide|gastrozoidi]], che si occupano della loro digestione. Della riproduzione si occupano invece gli individui [[gonozoide|gonozoidi]].<ref>{{Cita web |url=http://www.aloha.com/~lifeguards/portugue.html |titolo=Aloha.com |editore=Aloha.com |data= |accesso=8 settembre 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://archive.is/20120527142429/http://www.aloha.com/~lifeguards/portugue.html |dataarchivio=27 maggio 2012 }}</ref>
 
== Collegamenti esterni modificati ==
== Biologia ==
[[File:Physalia physalis1.jpg|thumb|verticale|''Physalia physalis'']]
=== Comportamento ===
Un piccolo pesce, ''[[Nomeus gronovii]]'' (noto come "derivante delle caravelle" o "pesce pastore"), è parzialmente immune al veleno delle [[nematocisti]] e può vivere tra i tentacoli. Sembra che eviti i tentacoli più grandi e si cibi di quelli più piccoli vicini allo pneumatoforo. In mezzo ai tentacoli, oltre a questa specie, ne vengono spesso rilevate altre, come il [[pesce pagliaccio]] o il [[carangide]] ''[[Carangoides bartholomaei]]''. In particolare il primo, similmente a quanto accade con le [[anemone di mare|anemoni di mare]], si aggira impunemente tra i tentacoli, probabilmente grazie al suo muco protettivo, capace di bloccare le nematocisti.
 
Gentili utenti,
Tutti questi pesci, rifugiandosi tra i tentacoli velenosi, si riparano dai propri predatori, mentre per la caravella la loro presenza attira altri organismi di cui cibarsi.<ref>Piper, Ross (2007), ''Extraordinary Animals: An Encyclopedia of Curious and Unusual Animals'', [[Greenwood Press (publisher)|Greenwood Press]].</ref>
 
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I polpi del genere ''[[Tremoctopus]]'' sono immuni al veleno della ''Physalia physalis'' e sono noti per strapparne i tentacoli e usarli a scopo difensivo<ref>[http://tolweb.org/tree?group=Tremoctopus&contgroup=Argonautoid_families Tremoctopus<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20141209055909/http://www.espi-ems.it/ per http://www.espi-ems.it/
 
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La tartaruga comune ''[[Caretta caretta]]'' si ciba della caravella portoghese abitualmente.<ref>Brodie: ''Venomous Animals'', Western Publishing Company 1989</ref> La pelle della tartaruga è infatti troppo spessa perché le punture riescano a penetrarla. Anche i [[Mollusca|molluschi]] ''[[Glaucus atlanticus]]''<ref>{{Cita web|autore= Carla Scocchi and James B. Wood site |url= http://www.thecephalopodpage.org/MarineInvertebrateZoology/Glaucusatlanticus.html |titolo= ''Glaucus atlanticus'', Blue Ocean Slug |editore= Thecephalopodpage.org |data= |accesso=7 dicembre 2009 }}</ref> e ''[[Janthina janthina]]''<ref name="M&S">{{Cita libro|cognome= Morrison |nome= Sue |coautori= Storrie, Ann |titolo= Wonders of Western Waters: The Marine Life of South-Western Australia |anno= 1999 |editore= [[Department of Conservation and Land Management|CALM]] | isbn = 0-7309-6894-4 |p= 68 }}</ref> si cibano della caravella.
 
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 02:34, 10 lug 2019 (CEST)
In caso di aggressione dalla superficie, la "vela", che è anche dotata di una sorta di [[sifone]], può sgonfiarsi a piacimento e quindi immergersi per brevi periodi per sfuggire al predatore.<ref>{{Cita web|autore= Physalia physalis |url= http://animals.nationalgeographic.com/animals/printable/portuguese-man-of-war.html |titolo= Portuguese Man-of-War Printable Page from National Geographic Animals |editore= Animals.nationalgeographic.com |data= |accesso=7 dicembre 2009 }}</ref>
 
Questa specie è responsabile ogni anno di oltre 10.000 punture sull'uomo in [[Australia]], particolarmente sulla costa orientale, meno frequentemente nella costa meridionale e occidentale.<ref name="Fenner1996">{{Cita pubblicazione|cognome= Fenner |nome= Peter J. |coautori= John A. Williamson |data=dicembre 1996 |titolo= Worldwide deaths and severe envenomation from jellyfish stings |rivista= Medical Journal of Australia |volume= 165 |numero= 11–12 |pp= 658–661 | issn = 0025-729X |url= http://www.mja.com.au/public/issues/dec2/fenner/fenner.html |accesso=4 settembre 2009 |citazione= In Australia, particularly on the east coast, up to 10 000 stings occur each summer from the bluebottle (''Physalia spp.'') alone, with others also from the "hair jellyfish" (''Cyanea'') and "blubber" (''Catostylus''). More bluebottle stings occur in South Australia and Western Australia, as well as stings from a single-tentacled box jellyfish, the "jimble" (''Carybdea rastoni'') | pmid = 8985452 }}</ref>
 
Gli oltre dieci tipi di veleno di cui sono colme le nematocisti nei tentacoli della caravella portoghese sono in grado di paralizzare e uccidere rapidamente piccoli pesci e una varietà di altre prede di piccole dimensioni. Ciascun tipo di veleno è caratterizzato da un suo colore e per alcuni non sono ancora conosciuti rimedi.<ref>Yanagihara, A.A., Kuroiwa, J.M.Y., Oliver, L., and Kunkel, D.D. The ultrastructure of nematocysts from the fishing tentacle of the Hawaiian bluebottle, Physalia utriculus (Cnidaria, Hydrozoa, Siphonophora). Hydrobiologia 489, 139–150, 2002.</ref> I tentacoli staccati ed in genere gli esemplari morti rimangono ugualmente pericolosi per ore se non giorni dall'avvenuto distacco o morte.<ref name="Auerbach1997">{{Cita pubblicazione|autore= Auerbach, PS. |titolo= Envenomation from jellyfish and related species |rivista= J Emerg Nurs |volume= 23 |pp= 555–565 |anno= 1997 |doi = 10.1016/S0099-1767(97)90269-5 |numero= 6 | pmid=9460392}}</ref>
 
Le punture causano solitamente forte dolore nell'uomo, lasciando ferite simili a frustate, vere e proprie piaghe arrossate che durano normalmente due o tre giorni, mentre il dolore solitamente scompare dopo un'ora. Più raramente gli effetti avversi possono aggravarsi: [[shock anafilattico]], febbre e interferenze con le funzioni cardiache e polmonari<ref name="Rosaspina" /> sono possibili, fino alla morte,<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Stein MR, Marraccini JV, Rothschild NE, Burnett JW. |titolo= Fatal Portuguese man-o'-war (Physalia physalis) envenomation |rivista= Ann Emerg Med |volume= 18 |numero= 3 |pp= 312–315 |anno= 1989 | pmid = 2564268 | doi = 10.1016/S0196-0644(89)80421-4 }}</ref> seppure ciò accada raramente.<ref>Tempostretto: [http://www.tempostretto.it/news/meduse-mortali-sulla-spiagge-di-messina-nessun-pericolo.html Meduse mortali sulla spiagge di Messina: nessun pericolo] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140308210802/http://www.tempostretto.it/news/meduse-mortali-sulla-spiagge-di-messina-nessun-pericolo.html |data=8 marzo 2014 }}</ref> Dopo una puntura potrebbero rendersi necessarie cure mediche, specialmente se il dolore rimane intenso, se c'è una reazione estrema, se l'[[esantema]] peggiora, se si scatena un malessere diffuso o una striscia arrossata si sviluppa tra i [[linfonodi]] e la puntura, o se entrambe le aree diventano rosse e morbide.
 
=== Alimentazione ===
La caravella portoghese è un [[carnivoro]]:<ref name=NG/> cattura e paralizza le sue prede, solitamente piccoli pesci e organismi marini, nonché [[plancton]], utilizzando i suoi tentacoli velenosi che si agitano nell'acqua; intervengono quindi i polipi gastrozoidi, che sono la parte "digerente" dell'animale, i quali reagiscono con rapidità alla presenza di nutrimento e si aggrovigliano fino a raggiungerlo e ad agganciarlo; digeriscono quindi il nutrimento secernendo [[enzima|enzimi]] in grado di scomporre le [[proteina|proteine]], i [[Carboidrato|carboidrati]] e i [[lipidi]].
 
== Distribuzione e habitat ==
La caravella portoghese è una specie oceanica che vive al largo, anche se ormai nel Mediterraneo è molto diffusa ed è anche molto comune nelle fasce [[subtropicali]] e [[tropicali]] degli oceani [[Oceano atlantico|Atlantico]], [[Oceano indiano|Indiano]] e [[Oceano pacifico|Pacifico]], ma capace di sopravvivere a nord fino alle latitudini della [[Baia di Fundy]] e delle isole [[Ebridi]].<ref>Halstead,B.W., Poisonous and Venomous Marine Animals of the World, 1988, Darwin Press</ref> Vive esclusivamente sulla superficie dell'oceano, mantenendo il galleggiamento grazie allo "pneumatoforo", il caratteristico sacchetto trasparente colmo di gas, mentre il resto rimane sommerso sotto di esso.<ref name=NG/> Non avendo organi deputati alla locomozione, la caravella si muove sfruttando la combinazione tra [[vento|venti]], [[correnti marine|correnti]] e [[maree]].
 
[[File:Portuguese Man o' War at Palm Beach FL by Volkan Yuksel DSC05878.jpg|thumb|sinistra|Caravella portoghese spiaggiata a [[Palm Beach]], [[Florida]]]]
 
Forti venti possono spingerle ad avvicinarsi alla costa, in alcuni casi portandole anche a spiaggiare. Raramente si rinviene un esemplare solitario: nella maggior parte dei casi, infatti, al ritrovamento di uno consegue l'avvistamento di altri nelle vicinanze.<ref name=NG/> La reazione al loro ritrovamento sotto costa differisce notevolmente da una parte all'altra del mondo. Data la pericolosità delle sue punture, spesso il rinvenimento può portare alla chiusura totale delle spiagge coinvolte.<ref>{{Cita news|url= http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/england/7569233.stm |titolo= Dangerous jellyfish wash up |editore= BBC News |data=18 agosto 2008 |accesso=7 settembre 2011 }}/</ref> Nell'estate del [[2009]] ne è stata avvistata una colonia di circa 50 esemplari al largo delle coste spagnole, vicino a [[Murcia]].<ref name=Rosaspina >[http://www.corriere.it/animali/09_aprile_30/medusa_killer_coste_spagna_ba43168a-3551-11de-92cb-00144f02aabc.shtml Elisabetta Rosaspina, ''Medusa killer avvistata nel Mediterraneo''] sul sito del Corriere della Sera</ref> È stata avvistata anche nello [[Stretto di Messina]].<ref>{{Cita web|autore = |url = http://marenostrumitalia.weebly.com/1/post/2013/09/physalia-physalis-caravella-portoghese.html|titolo = Avvistamento Caravella Portoghese nello Stretto di Messina|accesso = |data = }}</ref>
 
== Tassonomia ==
''Physalia utriculus'' è un'altra specie del genus ''Physalia'' contemplata da NCBI<ref>{{NCBI|168776|''Physalia utriculus''|accesso=6 febbraio 2016}}</ref>, ma non da WoRMS<ref>{{WoRMS|summ=387269|titolo=Physalia utriculus|autore=(Gmelin, 1788)|accesso=6 février 2016 }}</ref> e ITIS<ref>{{ITIS|51435|Physalia |5 settembre 2017}}</ref>. La supposta distinzione fra le due specie risiederebbe nella loro distribuzione: la ''P. physalis'' nell'oceano Atlantico e la ''P. utriculus'' nell'Indo-Pacifico.
 
==Trattamento delle punture==
{{disclaimer|medico}}
Le punture di una caravella portoghese, anche se raramente, possono essere letali per l'uomo.<ref name="Andrews">{{Cita libro|autore=James, William D.; Berger, Timothy G.; et al. |titolo=Andrews' Diseases of the Skin: clinical Dermatology |editore=Saunders Elsevier |p=429 |anno=2006 |isbn=0-7216-2921-0 }}</ref><ref name="Bolognia">{{Cita libro|autore=Rapini, Ronald P.; Bolognia, Jean L.; Jorizzo, Joseph L. |titolo=Dermatology: 2-Volume Set |editore=Mosby |città=St. Louis |anno=2007 |isbn=1-4160-2999-0 }}</ref> Essendo spesso scambiata per una [[Medusa (zoologia)|medusa]], si adoperano talvolta rimedi inappropriati: la composizione del veleno differisce infatti da quello delle meduse vere e proprie. I trattamenti appropriati possono essere elencati come segue:
 
* evitare ulteriori contatti sulla pelle con l'animale e rimuovere ogni eventuale residuo di tentacoli o di altre parti della caravella;
* applicare acqua salata sulla parte interessata (non acqua dolce, perché può peggiorare la situazione);<ref>Specialist from the University of Southampton appearing on [[BBC]] Breakfast program, date: 8am, Tue 19 August 2008.</ref><ref name="Slaughter">{{Cita pubblicazione|autore= Slaughter RJ, Beasley DM, Lambie BS, Schep LJ |titolo= New Zealand's venomous creatures |rivista= N. Z. Med. J. |volume= 122 |numero= 1290 |pp= 83–97 |anno= 2009 | pmid = 19319171 }}</ref>
* in seguito applicare acqua calda a 45&nbsp;°C sull'area interessata per almeno 15-20 minuti,<ref>Yoshimoto, C.M., and Yanagihara, A.A. Cnidarian (coelenterate) envenomations in Hawai'i improve following heat application. Transactions of the Royal Society for Tropical Medicine and Hygiene 96, 300–303, 2002.</ref> al fine di ridurre il dolore denaturando le tossine;<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Loten C, Stokes B, Worsley D, Seymour J, Jiang S, Isbistergk G |titolo= A randomised controlled trial of hot water (45&nbsp;°C) immersion versus ice packs for pain relief in bluebottle stings |rivista= Med J Aust |volume= 184 |numero= 7 |pp= 329–333 |anno= 2006 | pmid = 16584366 }}</ref>
* se sono stati colpiti gli occhi, sciacquarli abbondantemente con acqua di rubinetto a temperatura ambiente per almeno 15 minuti. Se la visione dovesse cominciare a sfocarsi o gli occhi continuassero a lacrimare, dolere, gonfiarsi o mostrare poca sensibilità dopo averli sciacquati, o qualsiasi altro problema persistente, è necessario consultare un medico il prima possibile.
 
Non è per il momento consigliato l'utilizzo dell'[[aceto]]<ref name="Slaughter" /> in quanto l'utilizzo di quest'ultimo pare facilitare la penetrazione delle tossine e peggiora i sintomi delle punture, ma recenti studi affermano il contrario.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Christie Wilcox, Jasmine Headlam, Thomas Doyle, Angel Yanagihara|anno=2017|titolo=Assessing the Efficacy of First-Aid Measures in Physalia sp. Envenomation, Using Solution- and Blood Agarose-Based Models|rivista=|volume=|numero=|doi=10.3390/toxins9050149|url=http://dx.doi.org/10.3390/toxins9050149}}</ref> È stata anche confermata l'esistenza del pericolo di provocare [[emorragie]] sulle punture meno gravi da parte di altre specie più piccole.<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Exton DR |titolo= Treatment of ''Physalia physalis'' envenomation |rivista= Med J Aust |volume= 149 |numero= 1 |p= 54 |anno= 1988 | pmid = 2898725 }}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons|wikispecies}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.catalogueoflife.org/col/details/species/id/15936108|Catalogue of Life|lingua=en}}
 
{{Portale|animali|mare}}
 
[[Categoria:Siphonophora]]
[[Categoria:Taxa classificati da Linneo]]