Ugo De Carolis (1899-1944) e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 luglio 8: differenze tra le pagine

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|Nome = Ugo De Carolis
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|Data_di_nascita = 18 marzo [[1899]]
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|Nato_a = [[Caivano]]
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|Data_di_morte = 24 marzo [[1944]]
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|Morto_a = [[Roma]]
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|Cause_della_morte =
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|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia = <!-- solo se enciclopedica -->
|Religione = <!-- solo se enciclopedica -->
|Nazione_servita = [[Italia]]
|Forza_armata = [[Esercito Italiano]]
|Arma =[[Arditi]]<br/> [[Carabinieri]]
|Corpo = [[Fronte Militare Clandestino]]
|Specialità =
|Unità = [[Fronte Clandestino di Resistenza dei Carabinieri]]
|Reparto = [[Stato Maggiore]]
|Anni_di_servizio = [[1917]] - [[1944]]
|Grado = [[Maggiore]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre =[[Prima guerra mondiale]]<br/>[[Guerra d'Etiopia]]<br/>[[Seconda guerra mondiale]]
|Campagne = [[Resistenza romana]]
|Battaglie = [[Seconda battaglia dell'Ogaden]]
|Comandante_di =
|Decorazioni = Medaglia d'oro al valor militare
|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =
|Altro_lavoro2 =
|Altro_campo =
|Altro =
}}
{{Bio
|Nome = Ugo
|Cognome = De Carolis
|Sesso = M
|LuogoNascita = Caivano
|GiornoMeseNascita = 18 marzo
|AnnoNascita = 1899
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 24 marzo
|AnnoMorte = 1944
|Epoca = 1900
|Attività = ufficiale
|Attività2 = partigiano
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , è stato un [[maggiore]] dei [[carabinieri]], martire dell'[[Eccidio delle Fosse Ardeatine]] e [[Medaglia d'oro al valor militare|Medaglia d'oro al valor militare alla memoria]]
}}
 
==Biografia==
Nacque a [[Caivano]] il 18 marzo [[1899]], penultimo dei sette figli (sei maschi e una femmina) di Federico dei marchesi de Carolis, alto magistrato, e di Beatrice Fossataro. Due fratelli maggiori, Enrico e Paolo, morirono durante la [[prima guerra mondiale]]. All'età di diciotto anni, partecipò al primo conflitto mondiale con il grado di [[sottotenente]] nel XII [[Arditi|Reparto d'assalto]] combattendo sul [[Fronte del Piave|fronte]] del [[Piave]], e in giugno prese parte al [[Battaglia del Solstizio|combattimento]] di [[Lasson]]; fu decorato con la [[Medaglia d'argento al valor militare]] e ricevette la promozione a [[tenente]].
 
Nel [[1921]] passò nell'[[Arma dei Carabinieri]] e fu a [[Trento]] e a [[Trieste]]; nel [[1934]] fu assegnato alla Divisione Carabinieri della [[Tripolitania]]. Lo stesso anno, rientrato a [[Roma]], fu promosso [[capitano]]. Conobbe nel [[1935]] Rosa Marturano<ref>Originaria di Taranto figlia di Marturano e di Aure Messina (figlia del generale [[Giuseppe Messina (militare)|Giuseppe Messina]]). Ugo e Rosa erano cugini di terzo grado, poiché la moglie del generale era Adele de Carolis, cugina del padre di Ugo.</ref> che sposò a [[Taranto]], nella [[Cattedrale di San Cataldo]] il 3 luglio del [[1937]]. Nel [[1936]] partì [[Guerra d'Etiopia|volontario]] per la [[Somalia]], dove partecipò all'[[Seconda battaglia dell'Ogaden|offensiva]] dell'[[Ogaden]], distinguendosi alla testa della 4ª Banda autocarrata CC.RR nella conquista di Gunu Gadu e conseguendo la [[Valor militare|Medaglia di bronzo al valor militare]].
 
L'anno seguente nacque il primogenito, Paolo; in seguito nasceranno i gemelli Nicoletta ed Enrico. Nel maggio [[1942]], fu promosso [[Maggiore]] dei Carabinieri e destinato al Comando presso la [[Occupazione italiana della Francia meridionale|Commissione Italiana d'Armistizio con la Francia (CIAF)]].
===Nella resistenza===
L'8 settembre del [[1943]] prestava servizio a [[Torino]], ma in seguito alla proclamazione dell'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]] rientra a [[Roma]], ed entra in contatto con il [[Fronte Militare Clandestino]]. Nominato [[Capo di stato maggiore]] del [[Fronte Clandestino di Resistenza dei Carabinieri]], passò in clandestinità ed fu attivissimo nella [[resistenza romana]].
 
Nonostante pendesse su di lui una taglia di cinquantamila lire, continuò a spostarsi con un lasciapassare falso intestato a Roberto Tessitore. Nel gennaio del [[1944]], in seguito a una delazione, fu catturato dalla [[Gestapo]] insieme al capitano [[Raffaele Aversa]], a casa del colonnello [[Giovanni Frignani]], che aveva arrestato [[Mussolini]]. Tutti e tre vengono torturati dai [[nazisti]] del colonnello [[Herbert Kappler]] nell'edificio di [[Museo storico della Liberazione|via Tasso]].
 
Il 23 marzo [[1944]] una bomba esplose in [[Attentato di via Rasella|via Rasella]] mentre stava transitando un reparto di militari tedeschi; ne morirono in tutto trentatré. Il comandante supremo delle Forze armate tedesche in Italia [[Feldmaresciallo]] [[Albert Kesselring]] ordinò di uccidere dieci italiani per ogni tedesco morto. A morire saranno i detenuti di via Tasso e di [[Regina Coeli]]. Le vittime italiane, quindi, devono essere trecentotrenta ma ne vengono aggiunte altre cinque; in tutto saranno trecentotrentacinque. Il 24 marzo dalle ore 15.30 alle 20.00 i prigionieri, tra cui Ugo De Carolis, furono uccisi nell'eccidio delle [[Eccidio delle Fosse Ardeatine|Fosse Ardeatine]].
 
==Dopo la guerra==
Dopo la guerra, il dottor Ascarelli riesumò le salme insieme a una squadra di volontari e riuscì a identificarle quasi tutte. Una volta completato il [[Eccidio delle Fosse Ardeatine#Il monumento ai martiri delle Fosse Ardeatine|mausoleo delle Fosse Ardeatine]], il 6 marzo del [[1949]] vennero traslati i corpi. Alla memoria di Ugo de Carolis sono state intitolate la Scuola Allievi Ufficiali dei Carabinieri ed una via a [[Roma]]. A [[Taranto]] è stato ricordato con una strada nel quartiere Italia-Montegranaro, una Scuola Media nel rione Tamburi e la Caserma dei Carabinieri in viale Virgilio. Anche a Santa Maria Capua Vetere è stato intitolato un corso. Ad Alcamo, dove comandò la locale compagnia dei regi carabinieri gli è stata intitolata la locale caserma che tutt'oggi ospita la ''benerita'', nonché la via adiacente.
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza=Valor militare
|motivazione=Capo di S.M. del Comando dei CC.RR. del fronte militare della resistenza diede tutto se stesso all’organizzazione. Sprezzante dei gravissimi rischi cui si esponeva, affrontò impavido i pericoli e le insidie della polizia nazifascista che lo perseguitava e lo ricercava. Arrestato dalla « Gestapo », subì per due mesi nelle prigioni di via Tasso le più inumane torture per mantenere il segreto dell’attività clandestina dei CC.RR. Martoriato, con lo spirito fieramente drizzato contro i nemici della Patria, piegava il corpo solo sotto la mitraglia del plotone di esecuzione. Fronte della Resistenza - Fosse Ardeatine, ottobre 1943 - 24 marzo 1944.
|luogo=Fosse Ardeatine, 24 marzo 1944.
}}
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza=Valor militare
|motivazione=In ripetute giornate di lotta, prima alla testa del suo plotone e poi quale comandante volontario di varie pattuglie di combattimento, compì brillantemente le sue mansioni, battendosi con valore e riportando utili informazioni. Ferito al capo, mentre animosamente era riuscito a fugare un gruppo di mitraglieri nascosti nel grano, continuava nella lotta, resistendo agli inviti di recarsi al posto di medicazione dove fu poi trasportato per esplicito ordine del suo comandante.''
|luogo=Fossetta e capo d'Argine (Piave), 17-18 luglio 1918.
|data=Regio Decreto 31 maggio 1923<ref>Bollettino Ufficiale MDE 1923, pagina 1596.</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare bronze medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza=Valor militare
|motivazione=Comandante di Centuria CC.RR autocarrata la guidò con slancio, valore e perizia durante un aspro combattimento, contribuendo validamente all'esito vittorioso dell'azione.
|luogo=Gunu Gadu, 24 aprile 1936.
|data=Regio Decreto 2 dicembre 1937<ref>Bollettino Ufficiale 1938, pag.401.</ref>
}}
 
==Note==
{{references|2}}
 
==Bibliografia==
{{Partigiani d'Italia|indirizzo=ugo-de-carolis}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=13331|titolo=Presidenza della Repubblica, Medaglia d'oro al valor militare}}
 
{{Resistenza romana}}
{{Rasella-Ardeatine}}
 
{{Portale|biografie|guerra|seconda guerra mondiale}}
 
[[Categoria:Carabinieri nella Resistenza italiana]]
[[Categoria:Medaglie d'argento al valor militare]]
[[Categoria:Medaglie di bronzo al valor militare]]
[[Categoria:Medaglie d'oro al valor militare]]
[[Categoria:Persone assassinate alle Fosse Ardeatine]]