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La '''Regia Camera della Sommaria''' ([[1269]] ca.-[[1806]]) fu un [[Amministrazione|organo amministrativo]], [[Giurisdizione|giurisdizionale]] e [[organo consultivo|consultivo]] operante nei regimi [[Angioini|angioino]] e [[aragonesi|aragonese]] nel [[Regno di Napoli]].
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La Regia Camera della Sommaria esaminava i conti del regio tesoro, dei ricevitori provinciali e di tutti gli altri funzionari ai quali era affidato [[contabilità pubblica|denaro pubblico]], i rendiconti dei [[pubblica amministrazione|pubblici amministratori]], i conti relativi alle [[tributo (diritto)|imposizioni fiscali]] delle ''[[Università del Regno|universitates]]''. Di fatto, tutelava le ''universitates'' dagli abusi dei [[barone|baroni]] e dei [[Elenco dei viceré spagnoli di Napoli|governatori]].
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Col termine Sommaria (''Summaria'') si fa riferimento "a una precisa procedura cui si ricorreva quando le circostanze imponevano l'adozione di una decisione immediata senza le lungaggini delle forme ordinarie: è la procedura abbreviata del ''summatim cognoscere'', contemplata nel diritto romano, e chiamata nel linguaggio giuridico
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“postclassico” ''cognitio de plano''"<ref>R. Delle Donne, ''Burocrazia e fisco a Napoli tra XV e XVI secolo'', p. 60.</ref>.
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In sostituzione della Regia Camera della Sommaria, nel [[1807]] fu istituita da [[Giuseppe Bonaparte]] la successiva ''Regia Corte dei Conti''.
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==Storia==
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L'esistenza della Regia Camera della Sommaria nell'ordinamento statuale angioino già al tempo di [[Carlo I d'Angiò]] (almeno dal 1269) è ampiamente documentata nei registri della Cancelleria angioina. I sovrani [[Roberto I di Napoli|Roberto]] e [[Giovanna I di Napoli|Giovanna]] ebbero cura di definirne le prerogative e i limiti d'azione; agli inizi del [[XV secolo]] re [[Ladislao I di Napoli|Ladislao]] si preoccupò di riformarla<ref>R. Delle Donne, ''Burocrazia e fisco a Napoli tra XV e XVI secolo''.</ref>.
 
La Regia Camera della Sommaria fu poi riordinata nel [[1444]] da [[Alfonso V d'Aragona]], che - nell'ambito della sua riforma dell'[[ordinamento giudiziario]] - unificò due organi: la ''Magna Curia Magistrorum Rationarum'' (Corte dei Maestri Razionali) e la ''Summaria audentia rationum'' (Camera dei Conti). Si tenga conto, peraltro, del fatto che, in latino, ''ratio'' significa anche conteggio, enumerazione, calcolo (da cui il termine [[ragioneria]]).
La Regia Camera fu proclamata da re Ferrante ([[Ferdinando I di Napoli]]) ''Tribunale Supremo'', con competenza a giudicare in [[diritto tributario|materia fiscale]]<ref>Un'errata ''opinio communis'', secondo la quale il re Alfonso avrebbe istituito per la prima volta la Regia Camera della Sommaria nel 1444, risale al [[Pietro Giannone|Giannone]] che male interpretò un passo della ''Istoria'' del [[Angelo Di Costanzo|de Costanzo]]; tale distorsione storica era stata già confutata da diversi autori, per primo il [[Niccolò Toppi|Toppi]] che si rifaceva alle indagini Annibale Moles (''Decisiones supremi tribunalis Regiae Camerae Summariae'', composta negli ultimi decenni del XVI secolo, ma pubblicata solo nel 1670); di recente è stata di stroncata definitivamente da Roberto Donne (vedi bibliografia), anche sulla scorta di un'estesa documentazione archivistica puntualmente e doviziosamente esaminata.</ref>.
 
Nel [[1807]], dopo più di tre secoli di attività, la Regia Camera della Sommaria cedette il passo alla ''Regia Corte dei Conti''. Il nuovo organismo, che raccoglieva l'eredità dell'antico tribunale, gli subentrava di diritto anche nel controllo dell'archivio documentario.
 
[[Giuseppe Bonaparte]] nel [[1808]] era però partito alla volta della [[Spagna]] e [[Gioacchino Murat]] avrebbe preso il suo posto sul [[Regno di Napoli|trono napoletano]]. I nuovi vertici politici presero visione del progetto di riforma ma non vi mostrarono particolare interesse. Tuttavia, con decreto promulgato il 22 dicembre [[1808]] (che segna l'atto di nascita dell'archivio generale del regno), si stabilì che "''tutte le carte relative agli interessi delle universitas esistenti nei tribunali della capitale, nel Grande Archivio della Camera della Sommaria e in quei che dalla medesima dipendevano, si unischino e formino un solo Archivio Comunale sotto la immediata dipendenza del Ministero dell'Interno''." La soppressione della Regia Camera si fonde dunque con la nascita dell'[[Archivio di Stato di Napoli]], che nasce come "Archivio generale del Regno", allo scopo di riunire in un unico locale gli antichi archivi delle istituzioni esistenti fino all'arrivo di [[Giuseppe Bonaparte]] a Napoli nel [[1806]].
 
Furono così concentrati gli archivi della Regia Camera della Sommaria, cui appartenevano i volumi dei [[Catasto onciario|catasti onciari]] relativi a tutti i [[Comune|comuni]] del [[Regno di Napoli|regno]], della Cancelleria, delle Segreterie di Stato dell'epoca vicereale, dei supremi organi consultivi dello Stato ([[Consiglio Collaterale]], [[Real Camera di Santa Chiara]]), del Cappellano Maggiore e dei massimi organi giudiziari dello Stato ([[Sacro Regio Consiglio]], [[Gran Corte della Vicaria]]) e le carte di altri numerosi organi statali.
 
==Istituzione del Regno==
===Compiti amministrativi===
La Regia Camera trattava sia gli ''affari amministrativi'' che le cause giudiziarie concernenti il [[fisco]]. Cumulava quindi le funzioni di [[revisione contabile|revisore dei conti]] (precedentemente attribuiti alla ''Summaria Audentia Rationum'') e di [[giudice]] (di primo e secondo grado, come si vedrà più avanti) in sostituzione della ''Curia Magistrorum Rationarum''.<br />
I compiti amministrativi erano però essenzialmente quelli di revisore dei conti, sia dello [[Stato]] che delle ''[[Università del Regno|universitas]]'', esercitando funzioni consuntive ([[rendiconto]]) in materia finanziaria.
 
===Compiti consultivi===
Esiste nei vari [[Archivio di Stato|Archivi di Stato]] dell'[[Italia meridionale]] una copiosa documentazione relativa alla regia Camera come organo consultivo del Governo in materia finanziaria; per lo più, si tratta di atti noti con il nome di "consulte" (ovvero consulenze, pareri).
 
===Compiti giurisdizionali===
La camera svolgeva altresì attività [[giurisdizione|giurisdizionale]] di primo grado in tutte le cause che avessero un purchessia interesse fiscale.
 
La regia camera era anche giudice di secondo grado per le [[sentenza|sentenze]] emesse (sempre in materia tributaria) dai tribunali della [[Regia Dogana della Mena delle Pecore di Foggia]]<ref>Maria Rosa Di Simone, ''Istituzioni e fonti normative in Italia dall'Antica Regime al fascismo'', pp. 82-83, Giappichelli, Torino, 2007, ISBN 9788834876725</ref> (cosiddetta "Dogana Grande") e delle [[Doganelle d'Abruzzo]].
 
Nei primi tempi, contro le decisioni della Sommaria era ammesso [[ricorso]] al ''[[Sacro Regio Consiglio]]'', ma nel [[1482]] [[Ferdinando I d'Aragona]] ne fece un [[Tribunale supremo]], le cui decisioni cioè non erano appellabili ad altri tribunali.<br />
In buona sostanza, si andava delineando il nucleo di quello che (a partire dal [[XIX secolo]]) sarebbe stato il complesso del cosiddetto contenzioso amministrativo, in seguito devoluto al [[Consiglio di Stato]].
 
La Sommaria trattava tutte le cause in cui fosse coinvolto, come attore o come [[convenuto]], il regio fisco e i contenziosi che riguardavano le ''universitas'' ([[Comune|comuni]]) e i [[feudalesimo|feudatari]], che avessero, in qualche modo, implicazione con la materia fiscale.
 
===Composizione===
Al vertice della Camera della Sommaria vi fu, dal [[1540]], un [[luogotenente]], così chiamato perché in origine era il luogotenente del Gran Camerario (carica ''ministeriale'' della Corona [[Svevia|Sveva]]), carica diventata nel corso dei secoli puramente onorifica ed attribuita solo a [[giurista|giuristi]]. Altri membri della Regia Camera erano:
* i presidenti togati ("commissari"), fra i quali erano ripartiti i vari settori di competenza in base ad un provvedimento annuale detto "commessa generale", fatto dal luogotenente;
* i presidenti "brevioris togae";
* gli avvocati fiscali;
* il procuratore fiscale;
* l'avvocato dei poveri.
Altri componenti erano:
* gli ''[[attuario|attuari]]'' (scrivani, ovvero impiegati incaricati della cura degli atti)<ref>Si ha notizia di un tale Giacomo d'Aquino, attuario della Regia Camera nel [[1521]]</ref>;
* i ''razionali'' (antesignani dei [[ragioneria|ragionieri]]), che si occupavano della revisione materiale dei conti;
* gli uscieri<ref>È documentata l'esistenza di un Michelangelo d'Aquino, usciere della Regia Camera nel [[1494]]
</ref>.
 
==Sede storica==
In [[Napoli]], dentro l'edificio noto come [[Castel Capuano]], il cosiddetto ''Salone dei Busti'', noto anche con il nome di Maggior Sala, un tempo fu la sede delle udienze della Regia Camera della Sommaria, trasferitasi in [[Castel Capuano]] nel [[1538]], quando il [[Vicerè di Napoli|Gran Viceré]] [[Don Pedro de Toledo]] volle riunire in una sede unica tutti i vari tribunali sparsi per la città.
 
Il Salone fu decorato in età [[borbone di Napoli|borbonica]], e in un piccolo ambiente adiacente vi è la splendida [[Chiesa della Sommaria|Cappella della Sommaria]], così chiamata perché vi pregavano i [[Magistratura (diritto)|magistrati]] della stessa Camera prima di riunirsi per le loro [[Deliberazione|deliberazioni]]. Le decorazioni della Cappella sono costituite da [[pittura|pitture]] ad [[affresco]], rilegate in scomparti di stucchi dorati.<ref>[http://www.inaples.it/ita/dettaglio.asp?idp=323&cod=3&om=1 castel capuano - INAPLES - Azienda Autonoma di Cura Soggiorno e Turismo di Napoli<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
==Presidenti==
* [[Lupo de Spejo]] - Presidente della Regia Camera della Sommaria nel [[1444]] e nel [[1446]] ''vedi Toppi''
* [[Giacomo de Cilmis]] - Presidente della Regia Camera della Sommaria dal [[1444]] al [[1454]]
* [[Girolamo Quattromani]] - Presidente della Regia Camera della Sommaria nel [[1451]] ''vedi Toppi''
* [[Nicola Porcinari]] - Presidente della Regia Camera della Sommaria nel [[1456]]
* [[Gualtiero Poerio]] - Presidente della Regia Camera della Sommaria nel [[1456]] ''vedi Toppi''
* [[Marino Minerva]] - Presidente della Regia Camera della Sommaria nel [[1479]]
* [[Nicola D'Amato]] - Presidente della Regia Camera della Sommaria dal [[1498]] ''vedi Toppi''
* [[Pietro Gironda]] vedi ''V. Spiriti, e Toppi De Or...''
* [[Carlo Calà]] - Presidente della Regia Camera della Sommaria dal 23 maggio [[1652]]<ref>[http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Dizionario_Biografico_degli_Italiani/VOL16/DIZIONARIO_BIOGRAFICO_DEGLI_ITALIANI_vol16_008743.xml A. Mazzacane, «Calà, Carlo»; in Dizionario biografico degli italiani, Vol. XVI, Roma: Istituto della Enciclopedia Italiana, 1973]</ref>
* [[Giovanni Ippolito Porcinari]] - Presidente della Regia Camera della Sommaria nel [[1707]]
* Vincenzo Natoli - Presidente della Regia Camera della Sommaria nel [[1750]]
* [[Giuseppe de Gemmis]] - Presidente della Regia Camera della Sommaria dal [[1775]] al [[1792]]
* [[Domenico Potenza]] - Presidente della Regia Camera della Sommaria dal [[1797]]
 
== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
*[http://www.rm.unina.it/rmebook/index.php?mod=none_Delle_Donne_Burocrazia Roberto Delle Donne, ''Burocrazia e fisco a Napoli tra XV e XVI secolo''] ''La Camera della Sommaria e il Repertorium alphabeticum solutionum fiscalium Regni Siciliae Cisfretanae ''] Firenze, Reti Medievali - Firenze University Press, 2012.
 
== Voci correlate ==
*[[Corte dei Conti]]
*[[Corte della Camera Imperiale]]
*[[Gran Corte della Vicaria]]
*[[Real Camera di Santa Chiara]]
*[[Sacro Regio Consiglio]]
*[[Storia di Napoli]]
*[[Università del Regno]]
 
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|url=http://www.inaples.it/ita/dettaglio.asp?idp=323&cod=3&om=1|titolo=Affreschi nella cappella della Sommaria}}
*{{cita web|url=http://www.giustiziacampania.it/ufficio.php?id_ufficio=1&id_circondario=1&id_pagina=602|titolo=Salone dei Busti in Castel Capuano}}
*{{cita web|url=http://net.palazzorealenapoli.it/restauri.asp?Anno=2005&Monumento=Castel+Capuano&Comune=Napoli|titolo=Restauro di Castel Capuano}}
*{{cita web|http://patrimonio.archiviodistatonapoli.it|L'Archivio della Regia Camera della Sommaria presso l'Archivio di Stato di Napoli}}
 
{{Portale|Due Sicilie}}
 
[[Categoria:Storia di Napoli]]
[[Categoria:Regno di Napoli]]