Clodoveo I e Tommaso Traetta: differenze tra le pagine

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{{Monarca
| nome = Clodoveo I
| immagine = François-Louis Dejuinne (1786-1844) - Clovis roi des Francs (465-511).jpg
| legenda = Dipinto di Clodoveo del [[1835]] del pittore [[François-Louis Dejuinne]]
| titolo = [[Re dei Franchi]]
| regno = [[481]] circa – [[511]] circa
| incoronazione =
| predecessore = [[Childerico I]]
| erede =
| successore = [[Clotario I|Clotario]], [[Clodomiro]], [[Teodorico I (Merovingi)|Teodorico]] e [[Childeberto I|Childeberto]]
| nome completo =
| altrititoli =
| luogo di nascita = [[Tournai]] (Belgio)
| data di nascita = ca. [[466]]
| luogo di morte = [[Parigi]] (Francia)
| data di morte = 27 novembre [[511]]
|luogo di sepoltura = [[Abbazia di Sainte-Geneviève]], [[Parigi]].
| casa reale = [[merovingi]]
| padre = [[Childerico I]]
| madre = [[Basina]]
| consorte =Una principessa [[Ripuari]]a<br />[[Clotilde, regina dei Franchi|Clotilde]]
| figli =[[Teodorico I (Merovingi)|Teodorico]], di primo letto<br />Ingomero<br />[[Clodomiro]]<br />[[Childeberto I|Childeberto]]<br />[[Clotario I|Clotario]]<br />Teodechilde<br />[[Clotilde, regina dei Visigotii|Clotilde]] e forse<br />un'altra figlia, di secondo letto
}}
{{Bio
|Nome = ClodoveoTommaso I
|Cognome = Traetta
|PostCognome = o '''Trajetta'''
|ForzaOrdinamento = Clodoveo 01
|Sesso = M
|LuogoNascita = TournaiBitonto
|GiornoMeseNascita = 30 marzo
|AnnoNascita = [[466]] circa1727
|LuogoMorte = ParigiVenezia
|GiornoMeseMorte = 276 novembreaprile
|AnnoMorte = 5111779
|AttivitàEpoca = 1700
|Attività = compositore
|Nazionalità =
|Nazionalità = italiano
|Categorie = no
|Immagine = Tommaso traetta.jpg
|FineIncipit = , figlio del re [[Childerico I]] e di sua moglie [[Basina]]<ref name=merovingi>{{en}}[http://fmg.ac/Projects/MedLands/MEROVINGIANS.htm#ES Re dei Merovingi]</ref><ref name=merove>{{en}}[http://genealogy.euweb.cz/merove/merove1.html#ES I Merovingi - genealogy]</ref> fu il secondo sovrano storicamente accertato della dinastia dei [[Merovingi]], del regno dei [[Franchi Sali]], dal [[481]] alla sua morte
|Didascalia = Tommaso Traetta
}}
{{Da dividere|Clodoveo|Concilio di Orléans (511)}}
 
In [[Lingua francese|francese]] ''Clovis'' e in [[lingua tedesca|tedesco]] ''Chlodwig'' o ''Chlodowech'', il suo nome deriva dal [[antico franco|franco]] ''Hlodowig'', composto da ''hlod'' (illustre) e ''wig'' (battaglia), e dunque significa "illustre in battaglia": da esso derivano i nomi [[Luigi]] e [[Ludovico]].
 
== Biografia ==
[[File:Portrait Roi de france ClovisBitonto1.jpgJPG|thumb|left|RitrattoCorte Fenice, la casa natale di ClodoveoTommaso ITraetta, sunel unacentro monetastorico di [[bronzo]] del [[1720]].Bitonto]]
Celebre compositore della [[Scuola musicale napoletana|scuola napoletana]], nacque il 30 marzo 1727<ref>Gerber, da padre altamurano e mamma bitontina, nel suo primo ''Lessico dei musicisti'', aveva detto che Traetta era nato a Napoli verso il 1728 (''aus das Jahr 1728''), Choron e Fayolle, copiandolo nel loro ''Dizionario storico dei musicisti'', ne hanno fissato la data di nascita nello stesso anno e sono stati seguiti da tutti i biografi successivi. Il luogo e la data del 30 marzo 1727 si trovano alla base di un ritratto eseguito a Londra da Ghinocchi nel 1776, durante il soggiorno di Traetta in quella città.</ref> a [[Bitonto]], nell'allora [[regno di Napoli]]. All'età di undici anni fu ammesso al [[conservatorio di Santa Maria di Loreto]] di Napoli, sotto la guida di [[Nicola Porpora]] e successivamente divenne allievo di [[Francesco Durante]]. Dopo dieci anni di studio, l'istruzione di Traetta, in tutte le parti della musica, fu completa. Uscito dal conservatorio, nel [[1748]], si dedicò all'insegnamento del [[canto]] e compose per le chiese e i conventi di Napoli, delle [[messa (musica)|messe]], dei vespri, dei [[mottetto|mottetti]] e delle [[litania|litanie]], gran parte delle quali si trovano ancor oggi manoscritte.
 
Nel [[1750]] la sua [[opera seria]] ''Il Farnace'', per il libretto di [[Antonio Maria Lucchini]], fu rappresentata al [[Teatro San Carlo (Napoli)|teatro San Carlo]] con [[Gaetano Majorano]] ottenendo un successo talmente strepitoso che gli si chiesero altre sei [[opera lirica|opere]] per la stessa scena le quali si succedettero senza interruzione una dopo l'altra. Chiamato a [[Roma]] nel [[1754]], vi diede al [[teatro Aliberti]], l<nowiki>'</nowiki>''Ezio'', considerata a giusto titolo come una delle sue più belle opere. Da allora la sua reputazione si diffuse in tutta [[Italia]]; [[Firenze]], [[Venezia]], [[Milano]], [[Torino]] si disputarono ed applaudirono i suoi successi, ma delle vantaggiose proposte fattegli dal duca di [[Parma]], Felipe, ne arrestarono il vagabondare perché accettò la carica di [[maestro di cappella]] di questo principe e fu incaricato di insegnare l'arte del canto alle principesse della famiglia ducale. Felipe aveva sposato la figlia maggiore di [[Luigi XV]], introducendo alla corte di Parma, nella musica e in genere nella cultura, dei gusti francesi.
Clodoveo è conosciuto soltanto attraverso il secondo dei dieci libri della ''Storia'' dalla creazione di [[Adamo]] all'anno [[591]] – successivamente intitolata ''[[Historia Francorum|Storia dei]] [[Franchi]]'' - del [[Arcidiocesi di Tours|vescovo]] [[Gregorio di Tours]] ([[536]] – [[597]]), un notabile gallo-romano i cui intenti di scrittore appaiono volti all'edificazione e all'[[agiografia]] piuttosto che alla rappresentazione di fatti documentati con scrupolo storiografico. Il libro II della sua ''Storia'' descrive gli avvenimenti del regno di Clodoveo inserendoli in successioni di cinque anni o di multipli di cinque: cosicché, poiché l'unica data che può considerarsi certa nella vicenda storica di Clodoveo è quella della morte, avvenuta il [[511]], seguendo Gregorio egli sarebbe nato nel [[466]], sarebbe salito al trono nel [[481]], a quindici anni, e il suo regno sarebbe durato trenta anni.<br />Comunque anche l'autore (VIII secolo) del ''[[Liber Historiæ Francorum]]'' conferma che Clodoveo è figlio di Childerico<ref name=merovingi/>.
 
Proprio l'influenza francese spinge l'opera di Traetta a muoversi su binari differenti rispetto al panorama musicale italiano del tempo, anticipando con l'''[[Antigona (Traetta)|Antigona]]'', andata in scena a San Pietroburgo il 1772, gli ideali di riforma associati a [[Christoph Willibald Gluck|Gluck]] ma in realtà già avvertiti anche da altri compositori. Secondo Laborde,<ref>''Essai sur la musique'', Tomo III, p. 239.</ref> non si trova traccia di questo cambiamento nelle partiture dell<nowiki>'</nowiki>''Armida'' né in quella dell<nowiki>'</nowiki>''Ifigenia'' composte nella stessa epoca ([[1760]]). La prima opera composta a Parma da Traetta fu ''Ippolito e Aricia'', rappresentata nel [[1759]] e ripresa nel [[1763]] per il matrimonio dell'[[infante|infanta]] di Parma con il [[principe delle Asturie]]. Così grande fu il suo successo che il [[re di Spagna]] accordò una pensione al compositore, come testimonianza del suo apprezzamento. Nello stesso anno Traetta fu chiamato a [[Vienna]] per scrivervi l<nowiki>'</nowiki>''[[Ifigenia in Tauride (Traetta)|Ifigenia in Tauride]]'', una delle sue più belle opere. Di ritorno a Parma vi diede la ''Sofonisba''. Un aneddoto relativo a quest'opera sembrerebbe essere l'origine di quel che riporta Laborde a proposito della trasformazione dello stile di questo compositore durante il suo soggiorno a Parma. In una situazione drammatica in cui l'accento di un personaggio doveva essere straziante, Traetta credette di non poter far di meglio che scrivere al di sotto della nota le parole ''un urlo francese''.
Clodoveo nacque da uno dei capi dei [[Franchi Sali]], tribù germaniche stanziate nelle attuali province di [[Tournai]] e di [[Cambrai]], [[Childerico I]], e da [[Basina|Basina di Turingia]]<ref name=merovingi/>. Childerico era un alleato dei [[Storia romana|Romani]], prima di [[Ezio]] contro [[Attila]], poi del generale [[Egidio (generale romano)|Egidio]] contro i [[Visigoti]]. Egli si vide riconoscere da quest'ultimo il controllo politico, se non territoriale, della [[provincia romana]] [[Gallia Belgica|Belgica Seconda]], comprendente le attuali province di [[Reims]], di [[Amiens]] e di [[Boulogne-sur-Mer|Boulogne]], a est dell'ultima [[enclave]] romana in Gallia che era compresa tra le [[Somme (fiume)|Somme]] e la [[Loira]]. [[Soissons]] era la città più importante ed era controllata dal figlio del defunto Egidio, il ''[[magister militum]] per [[Gallia]]s'', [[Siagrio]], che dal 476, essendo caduto l'[[impero romano d'occidente]], non rispondeva più a nessuna autorità sicché Gregorio di Tours lo definisce ''rex Romanorum''.
 
Dopo la Sofonisba tornò a [[Londra]] per comporre l'Armida. Quest'opera e l<nowiki>'</nowiki>''Ifigenia'' furono rappresentate in seguito in quasi tutta [[Italia]] e accolte con entusiasmo. Dopo la morte dell'infante Don Filippo, [[duca di Parma]], nel mese di dicembre [[1763]], Traetta fu chiamato a [[Venezia]] per prendervi la direzione del [[conservatorio]] chiamato ''l'ospedaletto'' ma non conservò questo posto che due anni, avendo acconsentito di succedere a [[Baldassarre Galuppi|Galuppi]] come compositore alla corte di [[Caterina II di Russia|Caterina II]], [[imperatrice di Russia]]. Partì all'inizio del [[1768]] per [[San Pietroburgo]] e [[Antonio Sacchini|Sacchini]] gli successe all'''ospedaletto''. La maggior parte dei biografi riferisce che all'indomani della rappresentazione della ''Didone Abbandonata'', l'imperatrice inviò a Traetta una tabacchiera d'oro ornata del suo ritratto, con un biglietto di sua mano in cui ella diceva che ''Didone gli faceva questo dono''. Si sono però confusi, in questo aneddoto, Traetta e Galuppi che aveva scritto qualche anno prima, un'opera sullo stesso soggetto rappresentata a Pietroburgo e che ricevette, in effetti, questo messaggio da parte dell'imperatrice.
=== L'ascesa al trono ===
Il nuovo conflitto che oppose Childerico - che aveva riconosciuto, nel [[476]], il nuovo potere di [[Odoacre]] - a Siagro, alleato dei Visigoti, era ancora in corso quando, nel [[481]], Childerico morì lasciando il trono al figlio Clodoveo<ref name=merovingi/>, che aveva quindici anni e, probabilmente, era sotto il controllo di [[Eurico]], re dei [[Visigoti]]. Clodoveo per alcuni anni restò inoperoso, solo nel [[484]] stipulò un'alleanza con i Franchi stanziati nella vicina regione di Cambrai e, nel [[485]], con le tribù orientali stanziate nella valle del Reno, dette per questo dei Franchi [[Ripuari]], sposando la figlia di un loro capo<ref name=merovingi/>, Cloderico, dalla quale ebbe il figlio [[Teodorico I (Merovingi)|Teodorico]] (secondo Gregorio di Tours, Teodorico era figlio di una concubina e non della moglie<ref name=merovingi/>). Avendo le frontiere assicurate a nord e ad est, ed essendo, nel frattempo, morto Eurico, Clodoveo poté preparare la conquista del regno di Siagrio. Nel [[486]], con l'aiuto degli altri re salici, Ragnacaro e Carrarico, poté gettare il suo esercito contro Siagro che, sconfitto, nella [[Battaglia di Soissons (486)|battaglia di Soissons]]<ref name=merovingi/> (Carrarico non partecipò alla battaglia, ma attese gli eventi), fuggì nel regno dei Visigoti; ma fu consegnato dal nuovo re, [[Alarico II]], a Clodoveo, che lo passò per le armi. Ora le tribù franche di Clodoveo controllavano tutta la Gallia settentrionale (secondo il ''Liber Historiæ Francorum'' la conquista prima arrivò alla [[Senna]] (''usque Sequanam'') e poi alla [[Loira]] (''usque Ligere'' )<ref name=merovingi/>).
 
Dopo sette anni di soggiorno alla corte di Caterina II, questo celebre artista, sentendo la sua salute indebolita dal rigore del clima, domandò il permesso di potersi congedare che non ottenne che con gran pena. Si allontanò dalla Russia verso la fine del [[1775]] per recarsi a [[Londra]], dove la sua fama l'aveva preceduto, ma, sia che il soggetto dell'opera commissionatagli non l'avesse ispirato, sia che il suo cattivo stato di salute non avesse lasciato al suo talento tutto il suo vigore, il suo dramma ''Germondo'', rappresentato a teatro del re, non parve degno della sua alta reputazione. La fredda accoglienza riservata a quest'opera e ad una raccolta di [[Duetto (musica)|duetti]] italiani che fece pubblicare a Londra, lo spinsero a lasciare quella città per tornare in Italia, dove sperava di ritrovare la sua vena. Ma da questo momento in poi la sua salute fu sempre precaria. Scrisse ancora qualche opera a Napoli e a Venezia, ma senza più trovarvi il fuoco delle sue antiche produzioni. Il 6 aprile del [[1779]]<ref>Moschini, ''Della letteratura veniziana del secolo XVIII'', parte III, p. 208.</ref> morì a Venezia all'età di cinquantadue anni. Nel 1980 le sue spoglie furono traslate da Venezia (Chiesa Dell'Ospedaletto) a Bitonto per essere sepolte nella cripta della Cattedrale. Anche il figlio [[Filippo Traetta]], nato nel 1777, fu compositore. Emigrato negli Stati Uniti nel 1799, vi trascorse l'intera carriera, fondandovi dei conservatori a [[Boston]] (1801) e a [[Filadelfia]] (1828).
Dopo l'occupazione Clodoveo permise ai Gallo-romani di mantenere le loro proprietà e l'uso della lingua; inoltre, pur essendo pagano, dimostrò una certa deferenza nei confronti dei vescovi, come dimostra l'incidente del vaso di Soissons, sotto riportato.
 
== Considerazioni sull'artista ==
=== L'alleanza con il clero cattolico e il principio assolutistico del potere ===
{{P|Toni incensatori, recensione nel complesso più da fansite che da enciclopedia.|musicisti|luglio 2012}}
[[Gregorio di Tours]] racconta il celebre episodio del ''Vaso di Soissons'', accaduto durante la guerra, che testimonia la trasformazione dei rapporti di potere al vertice della società franca: avendo i Franchi saccheggiato una chiesa, il vescovo di [[arcidiocesi di Reims|Reims]] chiese a Clodoveo la restituzione di un vaso particolarmente prezioso. Clodoveo promise a condizione che l'assemblea dei guerrieri&nbsp;– dove avveniva la distribuzione del bottino - gliel'avesse assegnata. Richiesto espressamente il vaso, l'assemblea rispose positivamente, perché «nessuno può opporsi al suo volere», affermazione che dimostra la maggiore autorità esercitata dal capo militare della tribù; ma un guerriero si oppose e spezzò il vaso dicendo che a Clodoveo sarebbe spettata solo la parte di bottino che la sorte gli avesse assegnato; comportamento che dimostra, al contrario, la tradizione di uguaglianza vigente fra i guerrieri. Clodoveo si segna al dito l'accaduto. Alla fine dell'anno, durante una riunione dell'esercito passò in rassegna i guerrieri e vi riconobbe il soldato insolente. Constatando che la sua tenuta lasciasse a desiderare, prese le sue armi e le getta a terra. Il soldato si chinò per raccoglierle e Clodoveo ne approfittò per spaccargli il cranio con un colpo di [[Francisca (arma)|francisca]] dicendo: ''Ainsi as-tu fait au vase à Soissons !'', "Cosi hai fatto al vaso a Soissons". Incusse gran terrore, e con questo episodio affermò il principio del potere assoluto esercitato dal re sulla nobiltà guerriera.
Dotato nel grado più elevato di genio drammatico, pieno di vigore nell'espressione dei sentimenti appassionati, ardito nelle [[modulazione (musica)|modulazioni]] e più incline dei musicisti italiani del suo tempo a far uso dell'[[armonia]] [[Scala cromatica|cromatica]] della scuola tedesca, Traetta sembra aver concepito la musica di teatro dal punto di vista dal quale [[Christoph Willibald Gluck|Gluck]] si è posto qualche anno più tardi, a parte la diversità nelle tendenze melodiche che sono più evidenti nelle opere del compositore italiano<ref>La Scuola musicale di Napoli, vol. II, Napoli, Morano, 1882, p. 347, cit in Carlo Goldoni, Tutte le Opere, a cura di Giuseppe Ortolani, Milano, Mondadori, 1956-1964, vol. 4, p. 1318.</ref>. Nel patetico, Traetta raggiunge talvolta il sublime, come si può vedere nell'aria di ''Semiramide'' che è stata inserita nel ''Methode de chant du conservatoire de Paris''. Talvolta dimenticava che il gusto dei suoi compatrioti rigettava allora questi accenti energici, e che essi preferivano la [[melodia]] pura al dividere la loro attenzione tra la melodia e l'[[armonia]], ma quando percepiva nel suo uditorio la fatica di questa attenzione, durante le prime messe in scena, nelle quali sedeva al [[clavicembalo]], aveva l'abitudine di rivolgersi agli spettatori dicendo: ''"Signori, badate a questo passo"'', e il pubblico applaudiva quasi sempre a questa espressione ingenua di orgoglio dell'artista.
 
== Le opere ==
Quanto all'episcopato, esso fu lesto a intravedere in essi la forza dominante, con la quale era opportuno che il clero, grande proprietario terriero, si accordasse, come attesta la lettera di felicitazioni che il vescovo di Reims, [[Remigio di Reims|Remigio]], inviò a Clodoveo, il quale da parte sua, essendo [[paganesimo|pagano]], comprese quanto opportuna, per mantenersi al potere, fosse l'alleanza con la [[Chiesa cattolica]], organizzazione ormai potente e ben strutturata gerarchicamente.
{{Vedi anche|Composizioni di Tommaso Traetta}}
* ''Farnace'' - Napoli [[1750]]
* ''I pastori felici'' - ivi - [[1753]]
* ''Ezio'' - Roma [[1753]]
* ''Le nozze contrastate'' - [[1754]]
* ''Buovo d'Antona'' - Venezia [[1756|1758]]
* ''[[Ippolito e Aricia (Traetta)|Ippolito e Aricia]]''- Parma [[1759]]
* ''Stordilano, principe di Granata'' - [[1760]]
* ''I Tindaridi'' - Parma [[1760]]
* ''Armida'' - Vienna [[1761]]
* ''Sofonisba'' - Mannheim [[1761]]
* ''La francese a Malghera'' - [[1762]]
* ''[[Alessandro nell'Indie (Traetta)|Alessandro nell'Indie]]'' - [[Reggio Emilia]] [[1762]]
* ''[[Ifigenia in Tauride (Traetta)|Ifigenia in Tauride]]'' - Vienna [[1763]]
* ''Didone abbandonata'' - [[1764]]
* ''Semiramide riconosciuta'' - [[1765]]
* ''La serva Rivale'' - [[1767]]
* ''Amore in trappola'' - [[1768]]
* ''L'isola disabitata'', libretto di [[Pietro Metastasio]] - [[1768]] al [[Teatro Comunale di Bologna]]
* ''L'Olimpiade'' - [[1770]]
* ''Antigona'' - [[1772]]
* ''Germondo'' - [[1776]]
* ''Il cavaliere errante'' - [[1777]]
* ''La disfatta di Dario'' - [[1778]]
* ''Artenice'' - [[1778]]
 
== Musica sacra ==
=== L'espansione territoriale e la conversione al cristianesimo ===
Si sono trovati, dello stesso compositore, al conservatorio di Napoli, uno ''[[Stabat Mater]]'' a quattro voci e [[orchestra]] (un altro ''Stabat Mater'' è conservato nella Biblioteca Statale di [[Monaco di Baviera]]), così come due lezioni per il mattutino di Natale ed una parte della Passione secondo San Giovanni. Per le "Figliole" dell'Ospedale dei Derelitti (Ospedaletto) a Venezia, ha scritto un [[oratorio (musica)|oratorio]] intitolato ''Rex Salomon'' (conservato presso la biblioteca reale del Belgio a Bruxelles) , le quattro Antifone mariane per voce solista, archi e basso continuo (Biblioteca Universitaria di Amburgo) un Miserere a 3 voci, archi e continuo (conservato a Bergamo, a Vienna e a Milano; in quest'ultima fonte attribuito erroneamente a Sacchini) e numerosi mottetti solistici andati perduti. Una Messa a quattro voci con orchestra si trova presso il Conservatorio di Firenze.
[[File:Chlodwigs taufe.jpg|thumb|left|[[Maestro di Saint-Gilles]], ''San Remigio battezza Clodoveo'', ca 1510, National Gallery di [[Washington (distretto di Columbia)|Washington]].]]
Assoggettati i [[gallo-romani]], Clodoveo impose la sua superiorità ai [[Turingi]], stanziati sulla riva sinistra del [[Reno]], sottomettendoli e costringendoli ad arruolarsi nel suo esercito, dopodiché convinse gli ausiliari barbari delle legioni romane a passare sotto le sue insegne.
 
Nel [[493]] Clodoveo, nello stesso periodo in cui concedeva sua sorella, Audofleda, in sposa a [[Teodorico il Grande]], re d'Italia, stipulò un patto di non-aggressione con il regno dei [[Burgundi]], sancito dal suo matrimonio - il secondo - con la cristiana [[Clotilde, regina dei Franchi|Clotilde]], figlia del re [[Chilperico II (re dei Burgundi)|Chilperico II]]<ref name=merovingi/>, morto già da qualche anno<ref name=BURGUNDY>{{en}}[http://fmg.ac/Projects/MedLands/BURGUNDY%20KINGS.htm#ChrotechildisOrClotildedied544#ES Re dei Burgundi]</ref>.<br />Benché la moglie cercasse di convincerlo a convertirsi al cristianesimo e pur permettendo che Clotilde facesse battezzare i figli, Clodoveo rimase pagano per non tradire la religione dei suoi avi.
 
Nel [[496]] attaccò gli [[Alemanni]], popolazione stanziata alle frontiere orientali, sempre in conflitto con i Franchi Salii, per il controllo dei [[Vosgi]] e, con i Franchi Ripuari, per il controllo della valle del [[Reno]]: Clodoveo s'inserì nel conflitto contando di ottenere la fine della minaccia alemanna e, insieme, importanti ingrandimenti territoriali. Alleato del re franco di [[Colonia (Germania)|Colonia]], [[Sigiberto lo Zoppo]], impegnò la battaglia decisiva a [[Zülpich|Tolbiac]]: la leggenda narrata da Gregorio sostiene che Clodoveo, in difficoltà, abbia promesso la sua conversione al cristianesimo in cambio della vittoria, che ottenne, costringendo gli Alemanni ad abbandonare il corso superiore del Reno. Questa sofferta vittoria convinse Clodoveo che la sua conversione al cristianesimo gli avrebbe permesso di avere il sostegno dei vescovi, influenti sulle popolazioni gallo-romane, contro i barbari, fossero essi pagani o eretici ariani.
[[File:Clovis riceve dalla colomba (spirito santo) la santa crema.jpg|thumb|Clodoveo I riceve dallo [[Spirito santo]] (colomba) l'olio santo]]
[[File:Verovering van Gallie.jpg|thumb|left|Le conquiste durante il regno di Clodoveo.]]
Il 24 dicembre [[496]] Clodoveo onorò la sua promessa - secondo Gregorio - facendosi [[battesimo|battezzare]]<ref name=merovingi/> a [[Reims]] dal vescovo [[Remigio di Reims|Remigio]], assieme alle sorelle, Landechilde e Alboflede<ref name=merovingi/>. I Franchi furono l'unico popolo germanico che si convertì dal [[paganesimo]] al cristianesimo cattolico (cioè il credo di Roma e Costantinopoli), a differenza degli altri popoli germanici, che aderirono invece al cristianesimo di fede [[arianesimo|ariana]].<br />
Nella stessa notte fu battezzato anche [[Leonardo di Noblac]]. Secondo la tradizione fu lo Spirito Santo o un angelo, in forma di colomba, a portare a Remigio la [[santa Ampolla]] con l'olio santo per battezzare Clodoveo. La stessa Ampolla verrà poi usata per incoronare i re di Francia da [[Ludovico il Pio]] a [[Carlo X di Francia|Carlo X]]. Tutto il popolo franco divenne, almeno ufficialmente, cattolico e il regno franco confinava con popoli cristiano-ariani: a sud-ovest, tra la [[Loira]] e i [[Pirenei]], dall'[[Oceano Atlantico|Atlantico]] a [[Narbonne]], i [[Visigoti]] di [[Alarico II]], e a sud-est il regno dei Burgundi era diviso, dopo la morte di [[Chilperico II (re dei Burgundi)|Chilperico II]] e [[Gundomaro]], assassinati dal fratello [[Gundobado]], in due parti, una con a capo lo stesso Gundobado, che risiedeva a [[Vienne (Francia)|Vienne]], e l'altra con a capo il fratello [[Godegiselo]], stabilitosi a [[Ginevra]], nell'attuale [[Svizzera]].<br />Le popolazioni soggette ai re ariani di cui sopra, dopo l'avvenuto battesimo di Clodoveo, erano pronte a ricevere i Franchi senza opporsi. A seguito del battesimo, ricevette un'epistola in da parte di [[Alcimo Ecdicio Avito]].
 
Clodoveo non tardò a sfruttare la divisione del regno burgundo e l'inimicizia dei due fratelli. Stretta alleanza con Gondegiselo, nel [[500]] due eserciti attaccano da nord e da sud il regno di Gundobado<ref name=merovingi/> che, battuto a [[Digione]], si rifugia ad [[Avignone]], assediato da Clodoveo, mentre il fratello occupa il suo trono di Vienne. Minacciato da Teodorico e dai Visigoti di Alarico II, Clodoveo è costretto ad accettare una tregua con Gundobado, che può così rivolgere le armi contro il fratello Gondegiselo, battendolo e uccidendolo a Vienne; poi, nel [[502]], stipula con Gundobado - che pur non convertendosi assume una posizione meno intransigente contro il cattolicesimo - un trattato di amicizia suggellato dal [[fidanzamento]] tra [[Teodorico I (Merovingi)|Teodorico]], figlio di Clodoveo e [[Suavegota]], nipote di Gundobado<ref name=merovingi/>.
 
L'alleanza fra i due re non può che allarmare il visigoto e ariano Alarico II, che sa dei progetti espansionistici di Clodoveo e il cui regno è agitato dalla fronda del clero cattolico. Opera allora in tre direzioni: con il concilio di Agde, rafforza l'autorità dei vescovi cattolici sulle diocesi; con un nuovo codice giuridico - il [[Breviario di Alarico II]] - promulgato nel [[506]] e ricalcato sul codice di [[Teodosio II]] del [[438]], va incontro alle rivendicazioni della popolazione gallo-romana; cerca infine la mediazione di Teodorico - suo [[suocero]], avendone sposato la figlia Teudigota, il quale è a sua volta [[cognato]] di Clodoveo, in quanto marito della sorella di questi, Audofleda - perché si adoperi per un accordo tra Visigoti e Franchi.
 
Clodoveo, con il trattato di amicizia stipulato ad [[Amboise]], finse di rassicurare Alarico ma in realtà aveva già preparato la guerra: alleato dei Burgundi di Gundobado, dei Franchi [[Ripuari]] di [[Sigiberto lo Zoppo]] e anche dell'imperatore romano d'Oriente [[Anastasio I Dicoro|Anastasio]], che è in guerra con Teodorico e lo tiene impegnato in Pannonia, nel [[507]] invase il regno dei Visigoti, sconfiggendoli nella [[battaglia di Vouillé]], presso [[Poitiers]], dove Alarico II<ref>[[Alarico II]] era in attesa dei rinforzi [[Ostrogoti]] che non poterono giungere in tempo in quanto una flotta bizantina si era minacciosamente avvicinata alle coste italiane.</ref> venne ucciso, si dice, dallo stesso Clodoveo<ref name=merovingi/>; l'anno dopo, con la conquista di [[Tolosa]], s'impadronì di tutti i territori che i Visigoti avevano in Gallia<ref>Solo la [[Settimania]] (dopo essere stata invasa dai Burgundi, ritornò ai Visigoti) e la [[Provenza]] (fu occupata dagli Ostrogoti che la riunirono al regno d'Italia) rimasero in mano dei [[Goti]]</ref>, cosicché questa popolazione venne ricacciata oltre i [[Pirenei]]. Clodoveo trattò con clemenza le popolazioni assoggettate, rimettendo in libertà i vescovi ed i religiosi che erano stati catturati durante la conquista. Non vennero requisite le terre, mentre le popolazioni ariane vennero persuase, senza l'uso della forza, a convertirsi alla fede cattolica. Nel [[508]], a suggello dell'alleanza, Clodoveo ricevette dall'imperatore [[Anastasio I Dicoro|Anastasio I]] il titolo di [[Console (storia romana)|console]], che gli permise di entrare a Tours con le insegne romane<ref name=":0" />; si fa risalire a quest'anno il trasferimento della capitale nella vecchia [[Lutezia]],<ref name=":0" /> ribattezzata [[Parigi]] dal nome dei suoi abitanti [[galli]], i [[Parisi (Gallia)|Parisii]].
 
Quanto alle tribù dei Franchi Ripuari, stanziati sulla riva destra del Reno, nell'attuale [[Turingia]], Clodoveo fu sbrigativo, facendo assassinare nel [[510]] i loro capi, Cararico, Ragnacaro e Ricaro, e assicurandosi le loro terre<ref name=merovingi/>. Fu poi la volta del vecchio alleato [[Sigiberto lo Zoppo]], fatto uccidere&nbsp;– si dice per ispirazione di Clodoveo - dal figlio Cloderico che tuttavia non poté godere il frutto del [[parricidio]], perché fu subito assassinato dai sicari di Clodoveo<ref name=merovingi/>.
=== Il concilio di Orléans ===
[[File:France Orleans Cathedrale interieur 01.JPG|thumb|Interno della Cattedrale di Sainte-Croix a Orléans.]]
Clodoveo si era guadagnato l'appoggio del clero cattolico, garantendo i suoi vasti possedimenti, concedendo privilegi e autorità, ma non era intenzionato a farsene dominare; nella tradizione dell'Impero romano, egli non si considera il capo della Chiesa del suo regno, ma è intenzionato a mantenere un ruolo di garanzia e di controllo, e lo dimostra convocando,alla maniera degli imperatori romani<ref name=":0" />, nel luglio del [[511]] un concilio a [[Orléans]], città non lontana dalle province visigote annesse di recente.<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Rossana Barcellona|titolo=Concili "nazionali" e sotterranee rivoluzioni. Agde 506, Orléans 511, Épaone 517|rivista=Reti Medievali|editore=Firenze university Press|volume=|numero=18, 1 (2017)|ISSN=1593-2214}}</ref> Il concilio rappresentò l'apogeo del suo regno, a pochi mesi dalla sua morte.<ref name=":0" /> Riuniti nella chiesa di Sainte Croix sotto la presidenza di Cipriano di Bordeaux (già presente al [[concilio di Agde]] e in contatto con [[Cesario d'Arles|Cesario di Arles]] dai tempi in cui quest'ultimo era stato esiliato a [[Bordeaux]])<ref name=":0" />, i 32 vescovi presenti<ref name=":0" /> - meno della metà dei vescovi delle diocesi del regno, anche se con una forte rappresentanza dell'ex regno goto<ref name=":0" /> - designarono Clodoveo «Rex Gloriosissimus figlio della Santa Chiesa» e gli sottoposero all'approvazione 31 canoni che intendevano imporre leggi del codice romano alle consuetudini franche, proibendo i matrimoni fra consanguinei e l'adulterio, l'omicidio per vendetta, la mutilazione e il rapimento. una fortesupervisione regia avvenne in tema del reclutamento del clero: il concilio subordina all'approvazione (e dunque controllo) del re o di un suo funzionario all'accesso agli ordini dei laici, anche per evitare scompensi nelle file dell'esercito.<ref name=":0" /> Vengono anche sottoposti all'immunità fiscale i beni immobili che il re vorrà donare alle chiese, i cui proventi verranno ripartiti nelle seguenti tre funzioni: per provvedere alla riparazione degli edifici ecclesiastici, per il sostentamento del clero e dei bisognosi e per il riscatto dei prigionieri.<ref name=":0" />
 
Altri canoni prevedono una ristrutturazione della Chiesa franca: il clero deve essere approvato dal re, che nomina anche i vescovi, ed è esentato dal servizio militare; i preti sposati possono convivere con le loro mogli, ma devono astenersi dai rapporti sessuali. Viene favorito l'inserimento del clero già ariano nelle strutture cattoliche.I canoni emessi dal concilio non affrontarono questioni dottrinali e nemmeno il tema dell'evangelizzazione del popolo che aveva appena abbracciato (almeno in teoria) il cattolicesimo.<ref name=":0" />
 
L'alleanza della Chiesa con il potere civile è, insieme con l'unificazione dei territori che costituiscono in gran parte la Francia attuale, è l'atto politico di maggiore rilevanza: destinato a produrre le sue conseguenze per tredici secoli, pone Clodoveo nella veste di fondatore della monarchia francese. [[Concilio di Agde|Agde]] ed Orléans hanno due fatti importanti in comune: il carattere nazionale dei concili e l'utilizzo politico dello strumento conciliare, scelto come momento di incontro e integrazione fra le nuove popolazioni dominante e quelle dominate, rappresentate quest'ultime dai vescovi, destinati a diventare interlocutori d'elezione dei re barbari.<ref name=":0" />[[File:Le concile d'Orléans en 511.svg|miniatura|Partecipazione dei vescovi al concilio di Orléans del 511.]]
 
=== La legge salica, l'economia e la struttura della società franca ===
I Franchi avevano da tempo un insieme di leggi tramandate soltanto oralmente: la loro rielaborazione scritta appartiene al tempo di Clodoveo, sembra intorno al [[495]] e, dal nome dei Franchi Salii, fu chiamata [[legge salica]].
Divisa in capitoli e paragrafi, in essa si vieta la vendetta personale, sostituita, qualunque sia il [[delitto]], da un'[[ammenda]], pagata dalla sua [[famiglia]], alla famiglia della vittima e stabilita da un tribunale di notabili. Soltanto la violazione della sepoltura e l'abbandono, da parte della donna, del focolare domestico, non possono essere sanate da alcuna ammenda e vengono punite, la prima, con l'esclusione del reo dalla comunità, la seconda, con la morte: la donna viene sepolta viva. La sposa viene acquistata dal futuro sposo al padre, che investe nella dote un terzo della somma ricevuta. L'[[adulterio]] della donna è punito con il [[divorzio]] e con la sua esclusione dalla comunità.
 
[[File:Lex salica.jpg|thumb|Legge salica, manoscritto della Biblioteca Nazionale di Parigi.]]
Minuzioso appare l'elenco delle ammende graduate a seconda della gravità del reato; si citano i furti di [[suini]], di [[bovini]], di [[ovini]], di [[caprini]], di [[equini]], del [[pollame]], degli alveari, della [[frutta]] e, in particolare, dell'[[uva]], delle barche e degli attrezzi da [[pesca (attività)|pesca]], dei [[Canis lupus familiaris|cani]] da [[caccia]]: elementi che indicano le specifiche attività economiche praticate dai Franchi, l'[[allevamento]] del [[bestiame]], la caccia, la pesca e anche i prodotti dell'[[agricoltura]] - esercitata con l'[[aratro]] trascinato dai buoi - come il [[Linum usitatissimum|lino]], le [[Vicia faba|fave]], i [[piselli]], le [[Brassica rapa|rape]] e le [[lens culinaris|lenticchie]]; dalle norme contenute nella legge salica si ricava anche l'utilizzo dei [[mulino|mulini]] ad [[acqua]]. Il commercio è invece pressoché inesistente e si basa ancora, al tempo di Clodoveo, sullo scambio in natura: la moneta - il vecchio [[solido]] aureo romano che, fino al [[539]], viene battuto ancora con l'effigie dell'imperatore d'Oriente regnante - è utilizzata soprattutto per pagare le ammende.
I boschi e prati appartengono alla comunità di [[villaggio]], mentre la terra coltivabile è sfruttata individualmente dal singolo contadino ma non è proprietà privata: non può essere alienata in vita, e alla morte dell'agricoltore viene coltivata dai suoi eredi maschi. La donna, infatti, è esclusa dalla possibilità di ereditare i beni immobili - di qui, il termine di legge salica a indicare l'esclusione dall'ereditarietà al trono delle figlie del re.
 
Se appare evidente l'originaria struttura per [[clan]] della comunità franca, risulta anche il suo progressivo dissolvimento: in un capitolo della legge si ammette che i membri di un villaggio possano stabilirsi in un altro - purché però vi sia il consenso di tutti i membri della comunità - ma è anche possibile ottenere l'autorizzazione per decreto regio al trasferimento in altra comunità, senza possibilità di opposizione da parte dei componenti delle due comunità. Chi si fosse opposto, avrebbe dovuto pagare 200 solidi, un'ammenda elevata. La possibilità di uscire dal proprio clan era sfruttata soprattutto dai ricchi, perché essi sarebbero stati sotto la diretta protezione del re e non sarebbero stati più tenuti a prendersi cura dei parenti più poveri.
 
La divisione in classi è ancora testimoniata dall'ammontare delle ammende: se l'uccisione di uno schiavo era riscattata con una somma irrisoria, l'uccisione di un semilibero era compensata con 100 solidi, quella di un contadino libero con 200 solidi, quella di un nobile e di un prete con 600, quella di un vescovo con 900 e quella di un appartenente all'alta nobiltà militare con 1800 solidi. Si rileva da questi dati quanto elevato fosse il rango acquisito dal clero e la qualità della [[stratificazione sociale]]: servi e schiavi, privi di terra, esercitavano i mestieri artigiani e di supporto all'allevamento - vi erano falegnami, fabbri, gioiellieri e poi stallieri, porcai e vignaiuoli - mentre i piccoli contadini dovevano guardarsi dalla crescita del potere dei nobili trasformatisi in grandi proprietari terrieri, i [[feudatario|feudatari]], grazie alle terre concesse loro dal re a compenso dei servizi militari prestati. Il re, a sua volta, accresceva il suo potere grazie all'appoggio dei feudatari e del clero, governando il paese tramite i suoi funzionari, i conti e i suoi aiutanti, in luogo delle vecchie assemblee di tribù. Anche i tribunali popolari di villaggio, pur continuando a esistere, furono sempre più frequentemente presieduti da funzionari regi.
 
=== Morte e successione di Clodoveo ===
[[File:Map Gaul divisions 511-fr.svg|thumb|La divisione del regno di Clodoveo.]]
[[File:ClovisDomain.jpg|thumb|Il regno franco dopo la morte di Clodoveo.]]
Clodoveo morì a Parigi il 27 novembre [[511]]<ref name=merovingi/> e venne sepolto nella basilica parigina dei Saints-Apôtres, (poi divenuta l'[[abbazia di Sainte-Geneviève]] e oggi il [[Pantheon di Parigi]]), sulla [[Montagne Sainte-Geneviève]]<ref name=merovingi/>.
 
I figli [[Clotario I|Clotario]], [[Clodomiro]], [[Teodorico I (Merovingi)|Teodorico]] e [[Childeberto I|Childeberto]], in conformità della tradizione franca, si divisero il regno, costituito dall'antica [[Gallia]], con esclusione della [[Provenza]], della [[Settimania]], corrispondente all'antica [[Gallia Narbonense]], e del [[Burgundi|regno dei Burgundi]]:
* Teodorico I è re di [[Reims]]
* Clodomiro è re di [[Orléans]]
* Childeberto I è re di [[Parigi]]
* Clotario I è re di [[Soissons]]
 
La parte più grande, circa un terzo dell'intero regno, che a nord, si estende tra il Reno e la Loira, e al sud la parte orientale dell'Aquitania, spettò al figlio maggiore Teodorico, nato dalle prime nozze di Clodoveo. La divisione del regno venne pertanto stabilita secondo le norme di diritto privato, fatte scrivere dallo stesso Clodoveo nella legge salica: il regno franco è dunque il patrimonio del re, la nozione di bene pubblico, per altro esistente nella legge di Clodoveo, qui è ignorata semplicemente perché lo Stato è considerato bene privato del re.
 
Le quattro capitali dei nuovi regni sono tuttavia situate nel centro dell'insieme, relativamente vicine l'una alle altre, come a indicare la tensione esistente fra la tendenza centrifuga che la divisione comportava e la reazione centripeta all'unità: «l'idea di un regno unificato dei Franchi sussisteva negli spiriti»<ref>P. Périn – G. Duchet-Suchaux, ''Clovis et les Mérovingiens''</ref>
 
== Discendenza ==
Clodoveo dalla prima moglie ebbe un figlio:
* [[Teodorico I (Merovingi)|Teodorico]] ([[485]]-[[534]]), re di [[Reims]], che sposò [[Suavegota]] di [[Burgundi]]a.
 
Da Clotilde invece ebbe sei (o sette) figli:
* Ingomero (nato e morto nel [[493]] o [[494]])
* [[Clodomiro]] ([[495]]-[[524]]), re di [[Orléans]], che sposò [[Gunteuca]] di [[Burgundi]]a
* [[Childeberto I|Childeberto]] ([[496]]-[[558]]), re di [[Parigi]], che sposò Ultrogota d'Italia,
* [[Clotario I|Clotario]] ([[497]]-[[561]]), re di [[Soissons]], che ebbe quattro mogli e riunificò il [[regno dei Franchi]]
* Teodechilde ([[492]]/[[501]]-[[576]]), si fece suora e fu la fondatrice del monastero di [[Mauriac]]<ref>Secondo alcuni storici si tratterebbe di non della figlia di Clodoveo, ma di quella di Teodorico I</ref>.
* [[Clotilde, regina dei Visigotii|Clotilde]] (circa [[502]]-[[531]]), sposò, nel [[517]], del re [[visigoto]] [[Amalarico]].
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore= F. Casavola|titolo= Tommaso Traetta di Bitonto (1727-1779)|editore= Società Storia Patria Bari|anno= 1957}}
* {{fr}} [[Gregorio di Tours|Grégoire de Tours]], ''Histoire des Francs'', Paris 1980 ISBN 2-251-34037-8
* Jörg Riedlbauer, ''Die Opern von Tommaso Trajetta'', Hildesheim, Olms, 1994 (''Studien und Materialien zur Musikwissenschaft Bd. 7'').
* {{fr}} M. Rouche, ''Clovis, histoire et mémoire'', Paris 1997 ISBN 2-84050-079-5
* Marco Russo, ''Tommaso Traetta: i Libretti della Riforma - Parma 1759-61'', Facoltà di Lettere di Trento, Trento 2005.
* {{fr}} M. Balard, J.-Ph. Genet, M. Rouche, ''Le Moyen-Age en Occident'', Paris 2003 ISBN 2-01-145540-5
* Id., ''Tommaso Traetta: Maestro di cappella napoletano'', Edizioni S. Marco dei Giustiniani, Genova 2006.
* {{fr}} M. Rouche, ''Le choc des cultures'', Paris 2003 ISBN 2-85939-798-1
* {{cita libro|autore= Fabrizio Cassoni, Gianfranco Spada|titolo= Le Feste d'Imeneo, Tommaso Traetta a Parma|editore= Traettiana|anno= 2010}}
* {{fr}} J.-J. Julaud, ''Histoire de France pou les Nuls'', Paris 2006 ISBN 2-7540-0110-7
* Susanne Dunlap, ''Armida - Traetta, Salieri and Righini in Vienna'', [[Traettiana]], Londra 2011
* {{fr}} P. Périn&nbsp;– G. Duchet-Suchaux, ''Clovis et les Mérovegiens, vers 250&nbsp;– 751'', Paris 2006 ISBN 978-2-235-02321-4
* [[Christian Pfister]], ''La Gallia sotto i Franchi merovingi, vicende storiche'', in Cambridge University Press - ''Storia del mondo medievale'', vol. I, pp.&nbsp;688–711, Garzanti, 1978
* Rafael Altamira, ''La Spagna sotto i visigoti'', in Cambridge University Press - ''Storia del mondo medievale'', vol. I, pp.&nbsp;743–779, Garzanti, 1978
* L.M. Hartmann e W.H. Hutton, ''L'Italia e l'Africa imperiali: amministrazione. Gregorio Magno'', in Cambridge University Press - ''Storia del mondo medievale'', vol. I, pp.&nbsp;810–853, Garzanti, 1978
 
== Voci correlate ==
* [[Scuola musicale napoletana]]
* [[Merovingi]]
* [[Premio Traetta]] Riconoscimento che la Traetta Society assegna in riconoscenza dei meriti nel riscoprimento delle radici europee della musica del XVIII secolo
* [[Sovrani franchi]]
* [[Storia della Gallia tardo-antica e alto-medioevale]]
* [[Franchi]] (storia dei regni Franchi)
* [[Elenco di re franchi]]
* [[Storia della Francia]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Interprogetto|commons=Category:Clovis I}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://clovis1erwww.freetraetta.fr/index.phpcom|SitoProgetto su Clodoveo|lingua=frTraetta}}
* {{cita web|http://remacle.org/bloodwolf/loisalique/loi1.htm|Il testo della Legge salica|lingua=fr}}
* {{cita web|http://historiaeblog.blogspot.com/2009/10/clodoveo-i.html|Articolo su Clodoveo I}}
 
{{Box successione
|tipologia = regnante
|carica = [[Elenco di re franchi|Re del Regno Franco dell'est]]
|immagine =
|periodo = [[481]]-[[511]]
|precedente = [[Childerico I]]
|successivo =''vacante''
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{{merovingi}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|cristianesimo|Medioevo|Storiamusica classica}}
 
[[Categoria:MerovingiCompositori del Classicismo]]
[[Categoria:Re dei Franchi]]