Wuxi e New economy: differenze tra le pagine
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[[File:NASDAQ.JPG|thumb|Sede del [[NASDAQ]] a [[Times Square]].]]
Con la definizione di '''nuova economia''' (dall'[[Lingua inglese|inglese]] ''new economy'', anche detta '''net economy''', dall'accorciamento di ''network'' ed "economia") si fa riferimento alla fase di impetuoso sviluppo legato alla diffusione delle tecnologie [[Informatica|informatiche]] e digitali ([[internet]], [[telefoni cellulari]], [[personal computer]], prodotti informatici e [[Digitale (informatica)|digitali]]) che interessò l'ultimo scorcio del [[XX secolo]], partendo dagli [[Stati Uniti]] e poi estendendosi agli altri paesi industrializzati del mondo. Queste nuove tecnologie dettero avvio a una [[bolla speculativa]] che surriscaldò i [[mercato finanziario|mercati finanziari]] al passaggio del millennio, alimentando poi la [[Crescita economica|crescita]] dei paesi industriali negli ultimi anni del secolo almeno fino ai prodromi dello scoppio della [[grande recessione|crisi globale]] (dall'inizio degli [[anni 1990]] alla metà del primo decennio del [[Secolo XXI|nuovo secolo]]). Il termine si è poi evoluto in conseguenza della diffusione del [[Web 2.0]] a partire dagli anni 2006-2007, andando via via ad indicare la '''web economy''' prima e l''''economia digitale''' poi ovvero quel [[settore economico]], tra secondario e terziario o [[settore terziario avanzato]], nato sotto l'impulso e il successivo forte sviluppo della cosiddetta '''[[rivoluzione digitale]]'''.
{{Citazione|Un [[capitalismo]] più snello e più saggio continuerà a prosperare ai margini della nuova economia, dove troverà sufficienti spazi di vulnerabilità da sfruttare, soprattutto come forza di aggregazione di servizi e soluzioni di rete, il che gli consentirà di svolgere nella nuova era economica un rilevante ruolo di partner, anche se non avrà più un dominio incontrastato. Stiamo per entrare in un mondo parzialmente senza mercati, dove impareremo a vivere gli uni accanto agli altri in un Commons collaborativo globale sempre più interdipendente.|[[Jeremy Rifkin]], La società a costo marginale zero, pagina 4}}
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È possibile parlare del sorgere di una ''new economy ''ogni qualvolta l'introduzione e la diffusione di tecnologie innovative determina cambiamenti profondi a livello economico e [[Società (sociologia)|sociale]], con una conseguente accelerazione della crescita della ricchezza, della [[produttività]] (ma non necessariamente dello sviluppo sociale), degli investimenti (in [[capitale fisico]] e [[capitale umano|umano]], in [[Ricerca scientifica|ricerca]] e [[innovazione]]), associata a una trasformazione degli [[Stile di vita|stili di vita]] e ad un impatto sul profilo sociale degli individui-consumatori. Alcuni esperti continuano a usare infatti il termine ''new economy ''per descrivere gli sviluppi contemporanei nel mondo degli affari e dell'economia.
La locuzione ''new economy'' fu coniata nel [[1998]] dal [[saggista]] [[Statunitensi|statunitense]] [[Kevin Kelly]] col [[best seller]] "New Rules for a New Economy''"''. Nel libro si elencavano dieci buone regole per affrontare i "nuovi mercati", in altri termini le nuove frontiere della commercializzazione e le nuove opportunità offerte dall'economia globale. Tra queste l'idea della massimizzazione a tutti i costi dei [[Profitto|profitti]], il ricorso al [[web]], la definizione dell'idea di flusso, finanziario e informativo, legato alle nuove tecnologie e alla [[Globalizzazione|mondializzazione]] degli scambi, lo sfruttamento della categoria più redditizia di [[consumatori]], la necessità di sfruttare l'opportunità prima ancora dell'efficienza.<ref name=debened>Carlo De Benedetti, [http://www.treccani.it/enciclopedia/new-economy_(Il-Libro-dell'Anno)/ {{Maiuscoletto|New economy Una rete per l'economia del futuro La rivoluzione della net economy}}] da Il Libro dell'Anno 2000 (2000), [[Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani]]</ref> I punti cardine su cui si sarebbe basata la ''new economy'' non apparivano tanto i [[Bene (economia)|beni]] materiali quanto quelli immateriali, come le idee innovatrici, l'informazione come bene di scambio, il [[software]]. L'influenza dell'opera di Kevin Kelly sugli sviluppi di questa nuova concezione è stata indubitabile.
Le conseguenze della nuova economia sul piano mondiale si sono registrate nel profondo mutamento introdotto nel campo tradizionale del [[lavoro]] (impatto delle nuove tecnologie, necessità di nuove competenze), nell'evoluzione in senso [[Finanza|finanziario]] dell'economia (funzionamento più efficiente dei [[Mercati finanziari|mercati]], oltre i tradizionali confini nazionali) e sul piano della [[storia economica]], nell'accelerazione impressa al processo di globalizzazione economica, finanziaria e culturale del mondo.<ref name=trecc>Laura Ramaciotti, [http://www.treccani.it/enciclopedia/new-economy_(Dizionario-di-Economia-e-Finanza)/ {{Maiuscoletto|New Economy}}] da Dizionario di Economia e Finanza (2012), [[Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani]]</ref>
=== Caratteristiche ===
[[File:Air New Zealand Pacific Economy 777-300ER cabin.jpg|thumb|L'interno di un [[Boeing 777]]]]
La new economy si differenziava dall'[[economia industriale]] per il fatto di offrire la possibilità di operare in un [[mercato]] globale, abbattendo i costi di gestione e consentendo alle imprese di non essere vincolate a uno spazio definito quale può essere la sede fisica, in quanto lo spazio di una società si installava nella [[Web|rete]], rimanendo virtuale. Il ''web'' era accessibile a tutti in tempo reale e nello stesso modo, tutti apparivano collegati con tutti. Nel corso degli [[anni 1999|anni 1990]] il criterio generalista di "economy", anche a seguito dell'affermarsi del concetto di ''new economy'', ha via via iniziato ad assumere nuove connotazioni legate a fasi caratterizzate da precise tendenze, come il caso della ''[[Soft Economy]]'' o della ''[[Clean Economy]]''.
La ''new economy ''ha rappresentato per la prima volta l'evoluzione in senso stretto dell'economia dei paesi sviluppati da una base fondata su un patrimonio industriale-produttivo (l'economia di [[produzione]] [[Manifattura|manifatturiera]]), ad una economia dei [[Terziario (economia)|servizi]] basata sull'[[asset]]-economia immateriale derivante dalla [[globalizzazione]]. Essa ha portato in altri termini all'informatizzazione dei processi di produzione e di scambio, oltreché all'assunzione di [[forza lavoro]] altamente qualificata.<ref name=trecc/> Impetuoso fu lo sviluppo di un numero di aziende sempre più elevato o (si pensi alle celebri [[Amazon.com|Amazon]], [[Google]], [[Yahoo!]]) legato all'''[[e-commerce]]'' e all'utilizzo dei mezzi informatici e digitali come piattaforme per l'allargamento sui mercati.
Un cambiamento di tale portata nella struttura economica degli Stati Uniti aveva creato uno stato di [[crescita economica]] costante, bassa [[disoccupazione]], e aveva portato alla credenza nella possibile immunità ai [[Ciclo economico|cicli]] di ''boom and bust'' (crescita e contrazione) [[Macroeconomia|macroeconomici]].<ref name=debened/> Si pensò che la fase di nuova crescita avrebbe reso obsolete molte vecchie pratiche commerciali, avrebbe abbattuto i costi delle transazioni, favorito la velocizzazione degli scambi, consentito di frenare l'[[inflazione]] (l'aumento dell'efficienza e il progresso tecnologico avrebbero compensato l'aumento della [[Domanda e offerta|domanda]] e quindi dei prezzi) e impedito, o addirittura invertito, l'andamento decrescente del [[rendimento marginale]] per gli imprenditori.<ref name=debened/> L'incremento e il rapido ripercuotersi degli effetti del boom della ''new economy'' portò allo scoppio della [[bolla speculativa]] delle cosiddette ''[[dot-com]]'' nel [[mercato azionario]] statunitense (e poi di lì al resto del mondo).
L'impatto della nuova economia e delle tecnologie legate allo sviluppo di internet collocarono le imprese di fronte alla necessità di adeguarsi alle nuove tendenze, tanto da portare alla classificazione delle aziende in base all'implementazione o meno dell'uso della rete. Alcune aziende (''old-old'') si caratterizzarono per uno specifico prodotto o servizio e non si servivano di mezzi telematici, quindi elaboravano prodotti e servizi che non modificavano né i processi produttivi, né i processi interni a causa d'internet. Alcuni prodotti o mercati di riferimento (''old-new'') non mutarono con l'entrata d'internet sia in termini di opportunità sia di crescita. Altre aziende (''new-old'') nascevano tramite internet, ma il mercato di riferimento rimaneva di tipo tradizionale. Le imprese ''new-new'' infine nascevano ed operavano esclusivamente tramite la rete informatica.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* [[Alvin Toffler]], Heidi Toffler, ''Powershift'', ISBN 0-553-05776-6, Sperling&K. 1991.
* [[Nicholas Negroponte]], ''Essere digitali'', ISBN 88-200-2004-1, Sperling&K. 1995.
* Clifford Stoll, ''Miracoli Virtuali'', ISBN 88-11-73858-X, Garzanti 1995.
* [[Esther Dyson]], ''Release 2.0'', ISBN 88-04-43402-3, Mondadori 1997.
* Carl Shapiro, [[Hal Varian|Hal R. Varian]], ''Information Rules'', ISBN 88-453-0967-3, Etas 1999.
* [[Jeremy Rifkin]], ''[[L'era dell'accesso]]'', ISBN 88-04-47803-9, Mondadori 2000.
* [[Michael Lewis (scrittore)|Michael Lewis]], ''The New New Thing'', ISBN 0-393-04813-6, Piemme 2000.
* Evan I. Schwartz, ''Darvinismo digitale'', ISBN 88-8112-148-4, Fazi Editore, 2000.
* Bill Lessard, Steve Baldwin, ''NetSlaves'', ISBN 88-8112-165-4, Fazi Editore, 2001.
* Maurizio Stefanini, ''L'informatica per abbattere le barriere'', ''[[Il Tempo]]'', 24 marzo 2001.
* [[Manuel Castells]], ''La nascita della società in rete'', ISBN 88-8350-020-2 Egea 2002.
* [[Hal Varian|Hal R. Varian]], Joseph Farrel, Carl Shapiro, ''Introduzione all'economia dell'informazione'', ISBN 88-453-1300-X, Etas 2005.
* Don Tapscott, Anthony D. Williams, ''[[Wikinomics]]'', ISBN 978-88-453-1384-4, Etas 2007.
* [[Chris Anderson]], ''Gratis'', ISBN 978-88-17-04279-6, Hyperion, 2009.
== Voci correlate ==
* [[Bolla delle dot-com]]
* [[Deindustrializzazione]]
* [[E-finance]]
* [[E-Commerce]]
* [[Rete neurale|Rivoluzione informatica]]
* [[Web 1.0]]
* [[Web 2.0]]
* [[Web 3.0]]
* [[Economia circolare]]
* [[Economia verde]]
* [[NewSpace]]
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