Dottrina sociale della Chiesa cattolica e Ponte della Maddalena (Borgo a Mozzano): differenze tra le pagine

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{{nota disambigua|l'omonimo storico ponte di Napoli|Ponte della Maddalena (Napoli)}}
{{F|storia economica|arg2=cattolicesimo|luglio 2013}}
{{Ponte
La '''dottrina sociale''' indica il complesso di principi, insegnamenti e direttive della [[Chiesa cattolica]] intesi a risolvere, secondo lo spirito del [[Vangelo]], i problemi socio-politico-economici.
|nome = Ponte della Maddalena
|immagine = Borgo_a_Mozzano_Ponte_della_Maddalena.jpg
|nazione = ITA
|città = [[Borgo a Mozzano]]
|latitudine = 43.985667
|longitudine = 10.551817
|tipologia = Ponte ad arco
|materiale = pietra
|lunghezza =
|luce =
|hluce =
|larghezza =
|altezza =
|progettista =
|progettisti =
|data_inizio = [[XI secolo]] - <small>''prima costruzione''</small>
|data_fine = inizio del [[XIV secolo]] - <small>''ricostruzione''</small>
}}
Il '''Ponte della Maddalena''' (detto '''Ponte del Diavolo''') attraversa il fiume [[Serchio]] nei pressi di [[Borgo a Mozzano]], in [[provincia di Lucca]].
 
Al seguito della sua forma, del suo arco più alto, ampio e particolare, quasi inumano, questa perla dell'ingegneria è oggetto di molti racconti.
 
== Storia ==
La costruzione di un ponte che mettesse in collegamento la due sponde del Serchio si deve alla volontà della contessa[[Matilde di Canossa]] a cavallo tra il [[XI secolo|XI]] e il [[XII secolo]], ma la fattezze attuali di devono al rifacimento di [[Castruccio Castracani]], signore di Lucca all'inizio del [[XIV secolo]].<ref>{{Cita web|url=http://www.castellitoscani.com/italian/diavolo.htm|titolo=Ponte della Maddalena (detto 'Ponte del Diavolo')|sito=www.castellitoscani.com|accesso=2019-04-18}}</ref> Il ponte, pur con vari rimaneggiamenti, rimase intatto almeno fino al 1836 quando una violenta piena del Serchio arrecò gravi danni. All'inizio del 1900 fu invece aperto un nuovo arco nella parte terminante ad ovest per il passaggio della [[ferrovia Lucca-Aulla]] modificandone pesantemente la forma originaria.<ref>{{Cita web|url=http://www.firenzetoday.it/cronaca/ponte-diavolo-lucca.html|titolo=La leggenda del ponte del Diavolo (e perché dovreste visitarlo)|sito=FirenzeToday|data=2 marzo 2015|accesso=2019-04-18}}</ref>
La ''dottrina sociale'' spesso viene ricollegata nella sua genesi all'enciclica ''[[Rerum Novarum]]'' ([[1891]]) di [[Papa Leone XIII]]. Se è vero che il grande nucleo della ''dottrina sociale'' è composto da famose [[enciclica|encicliche]] e dai discorsi sociali dei [[Papa|Pontefici]] quali ''[[Quadragesimo Anno]]'' ([[1931]]) di [[Papa Pio XI]], ''[[Mater et Magistra]]'' ([[1961]]) di [[Papa Giovanni XXIII]], ''[[Populorum progressio]]'' ([[1967]]) di [[Papa Paolo VI]], ''[[Centesimus annus]]'' ([[1991]]) di [[Papa Giovanni Paolo II]], ''[[Caritas in veritate]]'' ([[2009]]) di [[Papa Benedetto XVI]] e alcuni discorsi di [[Papa Pio XII]]. Essa comunque è insita nello stesso messaggio cristiano ("sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra") e trova compiuta e completa enunciazione nella terza parte del ''[[Catechismo della Chiesa cattolica]]''.
 
Deve il suo nome da una cappella o oratorio che si trovava sulla sponda a sinistra del ponte.<ref>{{Cita web|url=http://www.lastampa.it/2016/09/12/societa/borgo-a-mozzano-i-segreti-del-ponte-del-diavolo-VaRbQIXliFelzitrU2x66M/pagina.html|titolo=Borgo a Mozzano, i segreti del Ponte del Diavolo|sito=LaStampa.it|data=12 settembre 2016|accesso=2019-04-18}}</ref>
Questi [[documento pontificio|documenti pontifici]] sono il frutto non solo del Magistero della Chiesa, ma anche del dibattito e degli studi di [[sacerdote|sacerdoti]] e [[laico|laici]] cattolici.
 
==Leggenda==
Il Magistero sociale della Chiesa non è cosa recente, ma {{citazione necessaria|è stata una preoccupazione costante fin dall'epoca dei [[Padre della Chiesa|Padri della Chiesa]]}} e poi del [[Medioevo]] (si pensi per esempio alla {{citazione necessaria|proibizione dell'[[usura]]}}, {{citazione necessaria|alla creazione dei [[Monte frumentario|Monti frumentari]]}} e [[Monte di pietà|di pietà]], ed al [[pauperismo medievale|pauperismo]]), o anche alla dottrina agostiniana del ''[[De civitate Dei]]'' e a {{citazione necessaria|parte del pensiero di [[San Tommaso d'Aquino]]}}. Inoltre il Magistero sociale non prende in considerazione tanto e solo i problemi economici, ma più in generale i problemi della società nel suo complesso considerata, di cui quelli economici sono soltanto una parte. Sono documenti sociali, in quanto riguardanti la società, anche encicliche come la ''[[Immortale Dei]]'' di Leone XIII o la ''[[Spe salvi]]'' di Benedetto XVI.
 
===La costruzione===
I punti principali della dottrina sociale cristiana riguardano:
[[File:Wolf-Dietrich-Klebeband_Städtebilder_G_080_III.jpg|thumb|left|Il ponte in una incisione del [[XVI secolo]].]]
* l''''Uomo''', perché egli è creatura di [[Dio]], dotata di dignità spirituale e soprannaturale, centro dell'ordine economico, sociale, politico, insieme alla sua famiglia. Perciò l'uomo ha diritto alla vita religiosa, al lavoro, alla famiglia, all'uso dei beni materiali, alla proprietà, al giusto salario, alla libertà, alla partecipazione alla vita dello [[Stato]], all'istruzione, alla collaborazione nella produzione della ricchezza.
Il Ponte della Maddalena è comunemente identificato come "Ponte del [[Diavolo]]". Come molte altre imprese che ai coevi parevano impossibili, la leggenda popolare ne attribuisce la costruzione al diavolo, il quale vien poi truffato in vari modi<ref>si veda la leggenda della fondazione della [[Cappella Palatina di Aquisgrana]] in cui la statua bronzea di un lupo conservata nel [[westwerk]] ha fatto sorgere la leggenda che al diavolo fosse stato consegnato un lupo anziché un uomo con l'inganno</ref>. La leggenda narra del capo muratore impegnato nella costruzione del Ponte che era molto preoccupato del ritardo accumulato nella stessa opera, date le continue ed impetuose piene del fiume. Una sera preso dalla disperazione cominciò a pronunciare sacrilegi tali da evocare Satana. Allora il Diavolo disse al capomastro che avrebbe completato lui stesso l'opera in una sola notte in cambio della prima anima che avesse attraversato il Ponte. Il capo muratore accettò e la costruzione fu ultimata.
* il '''[[Lavoro (economia)|lavoro]]''', che va visto, come richiama Giovanni Paolo II, "nel quadro più ampio di un disegno divino" utile ai "singoli alla realizzazione dello scopo fondamentale della loro vita", mentre "l’impegno dell’occupazione di tutte le forze disponibili è un dovere centrale dell'azione degli uomini di governo, politici, dirigenti sindacali ed imprenditori" e "le autorità responsabili" sono preposte "perché mettano mano ai provvedimenti necessari a garantire ai lavoratori la giusta retribuzione e la stabilità"
Il capomastro, disperato per l'imminenza del pesante tributo al Diavolo, corse dal Parroco del paese, il quale, ascoltata la confessione, escogitò uno stratagemma: fece attraversare il Ponte ad un cane, il Diavolo infuriato per il gesto scaltro lo prese e si buttò nelle acque del fiume senza mai più farsi rivedere. Si racconta inoltre che il cane, un pastore maremmano del tutto bianco, ogni tanto si veda passeggiare sul ponte nelle ultime sere di ottobre che rappresenti il diavolo che ancora cerca l'anima del capocantiere. Si dice anche di poter osservare sul fondo del fiume il corpo pietrificato del povero animale.
* lo '''[[Stato]]''', perché esso deve essere una società organizzata, dove è garantita la convivenza civile, le giuste libertà individuali e sociali e la giustizia, nel perseguimento del bene comune, dell'intera comunità e non di un gruppo a detrimento delle legittime esigenze degli altri, e rispettando la libertà religiosa di tutti i culti ed i diritti della Chiesa Cattolica
 
Leggende simili si narrano per altri ponti come il [[Ponte Gobbo]] sul fiume [[Trebbia]] nella località di Bobbio o il [[Puente del Diablo (Martorell)|Puente del Diablo]] a [[Martorell]] in Spagna.
Di queste esigenze sociali cristiane si sono fatti portatori in tutto il mondo numerosi cattolici, fra i quali [[San Giovanni Bosco]], [[San Giuseppe Benedetto Cottolengo]], [[Federico Ozanam]], [[Léon Harmel]] ed altri.
 
Ci sono altre versioni che parlano di un maiale che rincorreva una mela in cui il maligno adirato dalla beffa subita, si gettò nel [[Serchio]], aprendo così un varco con gli inferi scatenando un pandemonio tale da lasciare segni sul fondo del fiume e nella mente degli abitanti.
Nella prima grande [[enciclica]] sociale, la ''[[Rerum Novarum]]'', trattando del salario si afferma che il principio ispiratore di tutta la questione sociale è l'inalienabile dignità della persona umana. L'uomo deve essere riconosciuto tale anche quando è retribuito. Deve avere, quindi, una quantità di salario che gli permetta il giusto sostentamento per sé e per la sua famiglia.
 
===Lucida Mansi===
Dopo quarant'anni nell'[[enciclica]] ''[[Quadragesimo Anno]]'', [[Papa Pio XI]] precisò: «la libera concorrenza cioè si è da se stessa distrutta; alla libertà del mercato è sottentrata la egemonia economica; alla bramosia del lucro è seguita la sfrenata cupidigia del predominio; e tutta l'economia è così divenuta orribilmente dura, inesorabile, crudele». Di qui la necessità che lo [[Stato]] intervenga in misura maggiore che non ai tempi di [[Papa Leone XIII]], pur nel rispetto del principio della necessità dell'iniziativa privata.
Un altro fatto che porterebbe una giustificazione ulteriore al nome che porta è la storia di [[Lucida Mansi]]. La nobildonna [[Lucca|lucchese]] era bella, prestante, potente, ricca e giovane con una tremenda paura per la vecchiaia. Ella faceva di tutto per evitare l'avanzare dell'età: alchimie, viaggi alla ricerca di saggi, fonti mistiche ed altro per non invecchiare. Una mattina, nella sua residenza di Monsagrati a [[Pescaglia]], scoprì che sul suo viso era apparsa una lieve ruga. In preda alla disperazione cominciò a piangere ed urlare. La sera di quello stesso giorno Lucida (o Lucilla) mentre vagava nervosamente per le vie di [[Borgo a Mozzano]], passò presso il Ponte della Maddalena (allora ancora così conosciuto) dove ebbe un incontro con un bellissimo ragazzo il quale le propose trenta anni di giovinezza in cambio della propria anima. La sciagurata accettò. Così Lucida venne portata dal giovane sul punto più alto del Ponte, a quel punto il ragazzo prese le sembianze di [[Lucifero]] e staccò l'anima della nobildonna dal suo corpo, gettandola nel [[Serchio]].
 
== Galleria d'immagini ==
[[Papa Pio XII]] aggiunse a questi concetti alcuni elementi nuovi. Nello sconvolgimento del [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]] la difesa della persona umana aveva mostrato parecchi lati deboli, dimostrandosi profondamente incerta. Allora il Papa, parlando del salario, riflette su questo senso di insicurezza nella quale si trova la persona e chiede che nel salario sia compresa anche la sicurezza. Il salario, cioè, deve permettere l'acquisto di determinati beni che concretizzano la sicurezza: deve, cioè, essere un salario di proprietà. Secondo Pio XII la proprietà privata in rapporto alla famiglia ne è come lo spazio vitale e garanzia di libertà.
<gallery>
File:Ponte del diavolo lug 2011.jpg|Ponte della Maddalena
File:Ponte del Diavolo - Targa.jpg|Targa
File:View from Ponte della Maddalena.jpg|Vista dal ponte
File:Ponte della Maddalena con treno.jpg|Un treno passa sotto un arco del ponte
</gallery>
 
==Note==
L'[[enciclica]] ''[[Mater et Magistra]]'' di [[Papa Giovanni XXIII]] ha esteso l'insegnamento della [[Chiesa cattolica|Chiesa]] ai problemi nuovi del mondo moderno.
<references/>
 
== Concezione cattolica dello Stato ==
Per la Dottrina sociale della Chiesa cattolica, sono lasciati ai cittadini la responsabilità ed il compito di determinare, a seconda delle mutevoli esigenze, l'organizzazione politica, tecnica ed istituzionale dello Stato. Questo deve rispondere, sempre e comunque, ad alcuni requisiti:
# Favorire la convivenza civile
# Garantire la giustizia
# Perseguire il bene comune, dell'intera comunità e non di un gruppo a detrimento delle legittime esigenze degli altri
# Garantire ed assicurare le giuste libertà individuali e sociali
# Rispettare la libertà religiosa ed i diritti della [[Chiesa cattolica|Chiesa]].
 
== Encicliche sociali ed altri documenti ==
* 15 maggio [[1891]]: [[Leone XIII]], ''[[Rerum Novarum]]'' (respinge la parte del [[socialismo]] riguardante la lotta di classe certamente non cristiana; sostiene giuste rivendicazioni proletarie; proprietà privata per la libertà della persona e della famiglia, con piccola dimensione sociale; sussidarietà dell'intervento statale; diritto all'associazione sindacale; salario che assicuri giusto sostentamento)
* 15 maggio [[1931]]: [[Pio XI]], ''[[Quadragesimo Anno]]'' (respinge il [[comunismo]] come prassi e dottrina contraria alla visione cristiana; non condanna il [[socialismo]] democratico come economia di programmazione sfumata; proprietà privata con maggiore dimensione sociale e sussidarietà statale; è molto apprezzato ed al tempo stesso criticato il [[Corporativismo|corporativismo fascista]]; si propugna un salario familiare)
* 19 marzo [[1937]]: [[Pio XI]], ''[[Divini Redemptoris]]'' (errori del [[comunismo]] [[ateismo|ateo]]: nega [[Dio]], l'anima immortale, la vita futura; inoltre: odio, lotta di classe, diritto di proprietà e famiglia a discrezione dello Stato)
* 1º giugno [[1941]]: [[Pio XII]], ''Discorso di Pentecoste'' (tutti gli uomini devono poter usare i beni della terra)
* 21 marzo [[1947]]: [[Pio XII]], ''Fulgens radiatur'', lettera enciclica in occasione della ricorrenza del XIV secolo del transito di S. Benedetto da Norcia (preghiera e lavoro come fondamento di una vita civile)
* 15 maggio [[1961]]: [[Giovanni XXIII]], ''[[Mater et Magistra]]'' (si sviluppa l'assicurazione sociale; la proprietà privata è in funzione sociale; la socializzazione deve rispettare le responsabilità dei singoli e dei corpi intermedi per il vero bene comune)
* 11 aprile [[1963]]: [[Giovanni XXIII]], ''[[Pacem in Terris]]'' (diritti dell'uomo e della donna; proprietà privata con intrinseca funzione sociale; sussidarietà dei pubblici poteri; collaborazione politica)
* 7 dicembre [[1965]]: [[Paolo VI]], ''[[Concilio Vaticano II]]'' (costituzione pastorale ''[[Gaudium et Spes]]'')
* 26 marzo [[1967]]: [[Paolo VI]], ''[[Populorum Progressio]]'' (crescono squilibri e messianismi; proprietà privata non diritto assoluto; sussidarietà della pianificazione; tentazione materialista-atea)
* 14 maggio [[1971]]: [[Paolo VI]], ''[[Octogesima Adveniens]]'', lettera apostolica (distingue diversi socialismi; aspirazione a società economicamente più giusta; azione politica rivoluzionaria discutibile; ideologia materialistica inammissibile)
* 27 gennaio-13 febbraio [[1979]]: [[Giovanni Paolo II]], ''Conferenza di Puebla'' (la Chiesa evangelizza; la Chiesa al servizio dell'uomo, di ogni uomo)
* 1º-12 luglio [[1980]]: [[Giovanni Paolo II]], ''Viaggio in Brasile'' (collaborazione fraterna; spirito delle beatitudini evangeliche; per togliere le ingiustizie si necessita l'impegno dei cristiani)
* 19 marzo [[1981]]: [[Giovanni Paolo II]], ''Discorso a Terni'' (lotta per la giustizia, non lotta contro l'uomo)
* 14 settembre [[1981]]: [[Giovanni Paolo II]], ''[[Laborem Exercens]]'' (sul significato del lavoro umano)
* [[1987]]: [[Giovanni Paolo II]], ''[[Sollicitudo Rei Socialis]]'', nel ventesimo anniversario della [[Populorum Progressio]]
* [[1991]]: [[Giovanni Paolo II]], ''[[Centesimus Annus]]'', nel centenario della [[Rerum Novarum]]
* [[2009]]: [[Benedetto XVI]], ''[[Caritas in veritate]]''
* [[2015]]: [[Papa Francesco|Francesco]], ''[[Laudato si']]'' (sulla cura della casa comune)
 
== Bibliografia ==
* Omar Ottonelli, ''La dottrina sociale della Chiesa dal Radiomessaggio del 1941 alla Centesimus annus'', in Piero Barucci (a cura di), ''I cattolici, l’economia, il mercato'', Soveria Mannelli, Rubbettino, 2009, pp. 205-217.
* Angelo Scola, ''La dottrina sociale della Chiesa: risorsa per una società plurale'', Milano, Vita e Pensiero, 2007.
* Giorgio Campanini, ''La dottrina sociale della Chiesa: le acquisizioni e le nuove sfide'', Bologna, EDB, 2007.
* Bartolomeo Sorge, ''Introduzione alla dottrina sociale della Chiesa'', Brescia, Queriniana, 2006.
* Giuseppe Dalla Torre, ''Dottrina sociale della Chiesa e diritto'', "Iustitia", 2005, 58, 1, pp. 35-77.
* Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ''Compendio della dottrina sociale della Chiesa'', Roma, Libreria editrice vaticana, 2005.
* Karol Wojtyla, ''La dottrina sociale della Chiesa'' - intervista di Vittorio Possenti, commento di Sergio Lanza, Roma, Lateran University press, 2003.
* Ubaldo Guiducci, ''Il neo-liberismo e la dottrina sociale della chiesa'', "Studi economici e sociali", 2000, 35, 2, pp. 147-154.
* Piero Barucci, Antonio Magliulo, ''L’insegnamento economico e sociale della Chiesa, 1891-1991'', Milano, Mondadori, 1996.
* Robert e Edward Skideksky, ''How much is enougth? The love of money and the case for the good live'', Penguin Books, 2012.
* Luigi Negri, ''Per un umanesimo del terzo millennio. Il Magistero sociale della Chiesa'', Edizioni Antartidi, Milano 2011.
 
== Voci correlate ==
* [[Catechismo della Chiesa cattolica]]
* [[Cattolici progressisti]]
* [[Settimana Sociale dei Cattolici Italiani]]
* [[Movimento dei lavoratori cattolici]]
* [[Gioventù Operaia Cristiana]]
* [[Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa]]
* [[Preti operai]]
* [[Preti di strada]]
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.vatican.va/archive/ccc_it/ccc-it_index_it.html ''Catechismo della Chiesa cattolica'']
 
* {{Cita libro|autore=Natale Gucci|autore2=Anna De Falco|titolo=Il fascino e la funzione. Il ponte della Maddalena detto “del Diavolo”|anno=2010|editore=Pacini Fazzi|ISBN=978-88-7246-992-7}}
* [http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/justpeace/documents/rc_pc_justpeace_doc_20060526_compendio-dott-soc_it.html ''Compendio della dottrina sociale della Chiesa'']
* {{Thesaurus BNCF}}
 
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