Foresta fossile di Dunarobba e MESSENGER: differenze tra le pagine

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{{Infobox missione spaziale
{{UNESCO
|nome_missione = MESSENGER
|tipoBene = patrimonio
|programma = Programma Discovery
|nome = Foresta fossile di Dunarobba
|foto_veicolo = messenger.jpg
|nomeInglese =
|proponente = [[NASA]]
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|annoaziende =
|NSSDC_ID = 2004-030A
|tipologia = naturalistico
|destinazione = Fly-by(s)/orbit
|criterio = N(i)
|flyby_di = [[Terra]], [[Venere (astronomia)|Venere]] e '''[[Mercurio (astronomia)|Mercurio]]'''
|pericolo =
|satellite_di = '''[[Mercurio (astronomia)|Mercurio]]'''
|link = http://www.dunarobba.it/foresta.htm
|esito =Missione completata con successo. Schianto sulla superficie di Mercurio il 30 aprile 2015.
|linkMappa =
|booster = [[Delta II]] 7925H-9.5
|lancio = 3 agosto [[2004]]
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|foto_veicolo_didascalia = Immagine artistica della sonda in orbita attorno a Mercurio
}}
La missione [[NASA]] '''MESSENGER''' ('''ME'''rcury '''S'''urface, '''S'''pace '''EN'''vironment, '''GE'''ochemistry and '''R'''anging) è stata lanciata il 3 agosto [[2004]] ed è stata progettata per studiare le caratteristiche e l'ambiente del pianeta [[Mercurio (astronomia)|Mercurio]]. Il 18 marzo [[2011]] è entrata in [[orbita ermeocentrica]].<ref name=inserzione/>
 
Gli obiettivi scientifici della missione consistevano nello studiare la composizione chimica della superficie, la sua storia geologica, la natura del suo [[campo magnetico]], la dimensione e le caratteristiche del [[nucleo (esogeologia)|nucleo]], la natura dell'[[esosfera]] e della [[magnetosfera]]. La missione primaria durò un anno terrestre, ma tale limite è stato ampiamente superato per una durata complessiva di oltre 4 anni, concludendosi il 30 aprile del 2015 con lo schianto programmato sulla superficie di Mercurio.<ref>{{cita web|url=http://www.internazionale.it/scienza/2015/05/10/messenger-mercurio|titolo=Tutti i segreti di Mercurio|editore=[[Internazionale (periodico)|Internazionale]]|accesso=17 marzo 2017}}</ref> Messenger è stata la prima sonda a tornare su Mercurio 35 anni dopo la sonda [[Mariner 10]], l'ultima ad aver studiato il pianeta nel [[1975]]. La sonda MESSENGER presentava moltissimi miglioramenti nella scansione della superficie, con camere con risoluzione di 18 metri (la sonda Mariner 10 aveva una risoluzione di 1&nbsp;km), ed effettuò per la prima volta una ripresa completa del pianeta mentre Mariner 10 riuscì ad osservare solo un [[emisfero]].
[[Immagine:Dunarobba.jpg|thumb|upright=1.2|La foresta fossile di Dunarobba, nella seconda metà degli anni '80. I tronchi sono ora riparati da tettoie di protezione e l'intera area è recintata.]]
I tronchi visibili nel sito paleontologico della '''Foresta fossile di Dunarobba''', vennero alla luce in località Casaccia, a poca distanza da [[Avigliano Umbro]] ([[provincia di Terni|TR]]) tra il [[1979]] e il [[1987]], in una cava di argilla, utilizzata da una vicina fabbrica di laterizi.
 
L'[[acronimo]] MESSENGER ("messaggero" in inglese) è stato scelto perché, nella [[mitologia romana]], [[Mercurio (divinità)|Mercurio]] era il messaggero degli dei.
==I primi ritrovamenti==
La storia delle prime scoperte, dopo gli iniziali ritrovamenti nel territorio di [[Todi]] da parte del principe [[Federico Cesi (scienziato)|Federico Cesi]], comincia in realtà nel [[1600]] quando alcuni scienziati, che in quell'anno fondarono a [[Roma]] l'[[Accademia dei Lincei]], si occuparono di questi reperti che chiamarono ''metallofiti'', cioè a metà tra le piante e i metalli. In particolare, tra il [[1620]] e il [[1637]], il linceo [[Francesco Stelluti]] da [[Fabriano]], per incarico dello stesso Federico Cesi, cominciò a studiare con metodo scientifico questo legno fossile, informando dei ritrovamenti anche [[Galileo Galilei]]. Nel 1637 dai suoi studi nacque il ''Trattato sul legno fossile minerale nuovamente scoperto'', in cui l'autore riportò una descrizione geografica del sito e una minuziosa ricostruzione del materiale ligneo. Gli abitanti del luogo, in gran parte contadini, non diedero mai grande importanza a quei tronchi; il loro atteggiamento cambiò solo agli inizi del [[Novecento]] e, in particolare, dopo lo scoppio della [[Prima guerra mondiale]] quando, per far fronte alle crescenti richieste di combustibile per il riscaldamento delle abitazioni, e per le industrie, si avviò la ricerca sistematica e quindi l'estrazione di [[torba|torbe]] e [[lignite|ligniti]]. Tuttavia la foresta fossile di Dunarobba venne scoperta solamente negli [[anni 1970|anni settanta]] del [[XX secolo]], scavi che si protraggono fino al [[1987]].
 
== Strumentazione scientifica ==
===La produzione di [[lignite]]===
{{...}}
Nel [[1929]] un'azienda di [[Spoleto]] fece aprire tre gallerie nell'area dell'attuale [[foresta fossile]], impiegando 50 minatori. Nel [[1933]] la [[miniera]] venne spostata più a est e vennero aperti nuovi pozzi. Si venne così a creare la "Società Anonima Ligniti Dunarobba", una vera e propria industria con oltre 600 dipendenti. Tutte le campagne intorno ad [[Avigliano Umbro]] furono sondate da pozzi, dai quali uscivano torba e lignite. Le attività di scavo nella miniera venivano a volte ostacolate proprio dal ritrovamento dei grandi tronchi fossili, soprattutto da quelli in posizione verticale. Solo agli inizi degli anni cinquanta del Novecento, in seguito all'introduzione sul mercato di nuovi combustibili a miglior prezzo, si ebbe una progressiva riduzione della produzione industriale di lignite e, nel [[1952]], alla definitiva chiusura dell'azienda e della miniera.
 
== Il viaggio verso Mercurio ==
L'interesse del mondo scientifico per lo studio geologico e paleontologico della foresta è cominciato, quindi, molto tardi. Solamente nel [[1987]] il [[Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo|Ministero per i beni culturali e ambientali]] ha posto, sull'affioramento dei tronchi, il vincolo come bene paleontologico e la Regione dell'[[Umbria]] come bene ambientale.
 
Un viaggio verso Mercurio richiede di contrastare l'incremento nella forza attrattiva durante la discesa nel pozzo [[gravitazione|gravitazionale]] solare. Ciò può essere ottenuto per mezzo della propulsione, comportando in generale un elevato consumo di propellente, oppure sfruttando una combinazione di manovre effettuate con l'ausilio dei motori, e di particolari manovre di incontro planetario (''[[fly-by]]''), che utilizzano l'[[effetto fionda]] per accelerare o decelerare la sonda. Per MESSENGER è stata scelta questa seconda opzione, più economica, che però ha lo svantaggio di prolungare notevolmente il tempo necessario per il viaggio. Tuttavia, un percorso così complesso permette di effettuare misurazioni del [[vento solare]] e dei [[campo magnetico|campi magnetici]] a varie distanze dal pianeta.
==La foresta fossile==
Il diametro dei tronchi fossili varia da 1 metro a 4 e le altezze possono arrivare fino a 8 metri. Tuttavia recenti sondaggi hanno dimostrato la presenza di lembi di legno fino a 25 metri di profondità rispetto all'attuale piano di scavo. Grazie agli esami condotti utilizzando le moderne metodiche scientifiche, esami sia [[istologia|istologici]] che dei [[polline|pollini]] dei frutti e delle impronte delle [[foglia|foglie]], si può affermare con certezza che si tratta di un bosco di [[conifere]] del genere ''[[Taxodion]]'', probabilmente una forma estinta di [[sequoia]], molto simile all'attuale ''[[Sequoia sempervirens]]'', che può raggiungere i 100 metri di altezza, esistente solo in una ristretta zona della [[California]].
 
[[File:MESSENGER launch on Delta 7925 rocket.jpg|thumb|Lancio della sonda MESSENGER]]
La foresta fossile comprende una cinquantina di tronchi di alberi mummificati e non fossilizzati.
 
Anche il posizionamento ed il mantenimento della sonda nell'orbita attorno al pianeta sono voci importanti nei costi di una missione. Mercurio non ha un'atmosfera che possa permettere manovre di [[aerofrenaggio]] o l'utilizzo di paracadute (tecniche adottate per ridurre il consumo di propellente nell'[[esplorazione di Marte]]), da qui l'utilizzo della risorsa dei ''fly-by'' anche nella riduzione dei costi dell'ingresso in orbita. Il mantenimento dell'orbita è affidato, invece, ai soli propulsori.
La posizione eretta dei giganteschi alberi ha permesso ai [[geologia|geologi]] di studiare il terreno che si trova alla base dei tronchi, come se fosse il suolo su cui attecchirono milioni di anni fa, consentendo così di trarre importanti conclusioni per la conoscenza del [[paleoecologia|paleoambiente]], cioè dell'antico ambiente in cui sono vissuti i tronchi e, più in generale, per la comprensione della storia geologica dell'Umbria meridionale. Tali studi fanno supporre che la foresta fossile di [[Dunarobba]] sia esistita già tre milioni di anni fa, nel [[Pliocene]] medio-superiore, ovvero alla fine del [[Cenozoico]] sulla sponda dell'immenso ''[[lago Tiberino]]'', un lago a forma di "y" rovesciata, che si estendeva da nord a sud per gran parte dell'Umbria, a partire all'incirca da [[Città di Castello]].
 
=== Il lancio ===
Dal 1999 esiste il Centro di Paleontologia Vegetale della Foresta Fossile di Dunarobba che gestisce nei pressi della foresta fossile un arboretum.
Il lancio della sonda è avvenuto alle 02:15 [[Eastern Daylight Time|EDT]] del 3 agosto [[2004]] a [[Cape Canaveral]] in [[Florida]] per mezzo di un vettore [[Delta II]].
 
Il lancio era originalmente previsto durante una [[finestra di lancio|finestra]] che si era aperta l'11 maggio [[2004]], ma il 26 marzo la [[NASA]] ha annunciato l'utilizzo della finestra successiva che si sarebbe aperta il 30 luglio [[2004]].
== Bibliografia ==
 
* Z. Cerquaglia, ''La foresta fossile di Dunarobba'', 1996, Ediart, ISBN 88-85311-15-6
=== La traiettoria ===
* F. Famiani e F. Landucci, ''Il geosito di Dunarobba'', in Naturamediterraneo Magazine, n. 7, anno 2 ([http://www.naturamediterraneo.it/magazine/magazine7.pdf online])
Il cambiamento nella data di lancio ha modificato in modo significativo la traiettoria della missione, generando un ritardo all'arrivo su Mercurio di due anni. Il programma originale prevedeva tre sorvoli di Venere e un inserimento in orbita nel [[2009]], mentre il piano di volo definitivo ha previsto un ''fly-by'' della Terra, due di [[Venere (astronomia)|Venere]] e tre di Mercurio prima di inserirsi in orbita nel [[2011]].
 
[[File:MESSENGER trajectory.svg|upright=1.8|thumb|Traiettoria di MESSENGER]]
 
Seguendo la nuova rotta, la sonda ha effettuato una manovra di [[fionda gravitazionale]] attorno alla Terra il 2 agosto [[2005]], con un avvicinamento minimo di 2347&nbsp;km avvenuto alle 19:13 [[Tempo universale|UT]] sopra la [[Mongolia]] centrale. Il 12 dicembre [[2005]] la sonda accese il motore principale per 524 secondi per mettersi in rotta verso Venere<ref>{{Cita web
|anno = 2005
|url = http://www.spaceref.com/news/viewsr.html?pid=18956
|titolo = MESSENGER Engine Burn Puts Spacecraft on Track for Venus
|editore = SpaceRef.com
|accesso=2 marzo 2006
}}</ref>.
Il primo ''fly-by'' di Venere è avvenuto alle 8:34 UT del 24 ottobre [[2006]] ad una altezza di 2992&nbsp;km, e il successivo alle 23:08 UT del 5 giugno [[2007]] ad una altitudine di 338&nbsp;km. Tre i passaggi fly-by di Mercurio, il primo dei quali è avvenuto il 14 gennaio [[2008]] (la distanza minima dalla [[Superficie di Mercurio|superficie]] del pianeta è stata di 200&nbsp;km, toccata alle 19:04:39 [[Tempo coordinato universale|UTC]]<ref>{{Cita web
|url = http://messenger.jhuapl.edu/gallery/sciencePhotos/image.php?gallery_id=2&image_id=115
|titolo = Countdown to MESSENGER's Closest Approach with Mercury
|data = 14 gennaio 2008
|editore = Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory
|lingua = en
|accesso = 14 gennaio 2008
|urlmorto = sì
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130513080731/http://messenger.jhuapl.edu/gallery/sciencePhotos/image.php?gallery_id=2&image_id=115
|dataarchivio = 13 maggio 2013
}}</ref>); il secondo, il 6 ottobre [[2008]]<ref>{{Cita web|url= http://messenger.jhuapl.edu/news_room/details.php?id=111|titolo= MESSENGER Reveals Mercury as Never Seen Before|data= 7 ottobre 2008|lingua= en|accesso= 8 ottobre 2008|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20140817032711/http://messenger.jhuapl.edu/news_room/details.php?id=111|dataarchivio= 17 agosto 2014}}</ref>, mentre il terzo è avvenuto il 29 settembre [[2009]]<ref>{{Cita web |url=http://messenger.jhuapl.edu/news_room/details.php?id=136 |titolo=MESSENGER Gains Critical Gravity Assist for Mercury Orbital Observations |data=30 settembre 2008 |lingua=en |accesso=23 marzo 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130510175510/http://messenger.jhuapl.edu/news_room/details.php?id=136 |dataarchivio=10 maggio 2013 }}</ref>. Dopo aver rallentato, ha effettuato l'inserimento nell'orbita il 28 marzo [[2011]], dando inizio alla missione il 4 aprile.
 
La NASA ha programmato attività scientifiche anche prima dell'inizio ufficiale della missione. In particolare, durante ogni ''fly-by'' la sonda ha attivato i suoi strumenti per studiare rispettivamente la Terra, Venere e Mercurio. Queste misurazioni sono state molto importanti perché hanno permesso di calibrare gli strumenti.
 
Durante il ''fly-by'' della Terra, MESSENGER ha effettuato delle riprese del nostro pianeta e della [[Luna]], in particolare ha utilizzato il suo spettrometro per osservare il satellite terrestre, mentre gli altri strumenti hanno studiato la [[magnetosfera]] della Terra.
 
I ''fly-by'' di Venere hanno permesso per la prima volta osservazioni congiunte del pianeta da parte di due sonde ''in loco''. Sebbene siamo abituati che [[Marte (astronomia)|Marte]] sia studiato da una corte di [[Satellite artificiale|satelliti artificiali]], questa è una condizione piuttosto rara per gli altri pianeti del [[Sistema solare]]. L'attività scientifica durante il primo ''fly-by'' è stata limitata dal fatto che Venere fosse in [[Congiunzione (astronomia)|congiunzione]] con il Sole: la manovra di ''fly-by'' è in generale talmente complessa in questa condizione (che limita notevolmente le comunicazioni sonda - base a terra) che i responsabili di missione hanno preferito evitare di manovrare la sonda ed effettuare anche attività osservative<ref>{{Cita web
|url = http://www.planetary.org/blog/article/00000744/
|titolo = MESSENGER is approaching its first Venus flyby
|data = 23 ottobre 2006
|editore = [[Planetary Society|The Planetary Society]]
|accesso = 15 gennaio 2008
|urlmorto = sì
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100616003902/http://planetary.org/blog/article/00000744/
|dataarchivio = 16 giugno 2010
}}</ref>. Durante il secondo ''fly-by'' MESSENGER e la sonda dell'[[Agenzia Spaziale Europea|ESA]] ''[[Venus Express]]'' hanno effettuato misurazioni congiunte dell'[[Atmosfera di Venere|atmosfera venusiana]]. In particolare al momento del massimo avvicinamento MESSENGER ha misurato l'altezza della copertura nuvolosa utilizzando il suo altimetro laser (MLA), completando i dati ottenuti dalla sonda europea a [[Lunghezza d'onda|lunghezze d'onda]] [[Spettro visibile|visibile]], [[Radiazione ultravioletta|ultravioletto]] e [[Radiazione infrarossa|infrarosso]]<ref>{{Cita web
|url = http://www.esa.int/SPECIALS/Venus_Express/SEMMC0ARR1F_0.html
|titolo = Venus Express and MESSENGER to look at Venus in tandem
|data = 4 giugno 2007 | editore= Agenzia Spaziale Europea
|accesso=15 gennaio 2008
}}</ref>. Inoltre, durante la fase di avvicinamento ed allontanamento, MESSENGER ha effettuato delle riprese di Venere essenzialmente per la divulgazione al grande pubblico.
 
In seguito al primo ''fly-by'' di Mercurio, MESSENGER ha inviato a terra le prime immagini dell'emisfero "sconosciuto" di Mercurio.
 
=== Inserzione in orbita ===
[[File:MercuryOrbitInsertionDirectionofSunFull.jpg|miniatura|upright|Diagramma semplificato dell'inserzione in orbita di ''MESSENGER''.]]
Il 18 marzo [[2011]] la sonda è entrata in orbita attorno a Mercurio. La manovra di frenata, iniziata alle 0:45 UTC, è durata circa 15 minuti.<ref name=inserzione>{{Cita web |lingua=en |url=http://science.nasa.gov/science-news/science-at-nasa/2011/18mar_orbitmercury/ |titolo=Historic First: A Spacecraft Orbits Mercury |editore=Science@NASA |data=18 marzo 2011 |accesso=18 marzo 2011}}</ref> Dal 23 marzo è iniziata una fase di verifica dello stato degli strumenti. Il 4 aprile è iniziata la fase operativa e l'osservazione scientifica del pianeta.
 
L'orbita di ''MESSENGER'' è altamente ellittica, passando a 200&nbsp;km dalla superficie di Mercurio e poi allontanandosi fino a {{formatnum:15000}}&nbsp;km nell'arco di 12 ore, in modo da schermare la sonda dal calore irraggiato dal lato giorno del pianeta.<ref>{{cita news|cognome=Cowen|nome=Ron|titolo=MESSENGER eases into Mercury’s orbit|url=https://www.sciencenews.org/view/generic/id/71327/title/MESSENGER_eases_into_Mercury%E2%80%99s_orbit|accesso=18 marzo 2011|rivista=[[Science News]]|data=17 marzo 2011|lingua=en}}</ref>
 
<gallery class="center" widths="175" heights="135" style="font-size:95%; line-height:130%">
File:Celebrating Mercury Orbit.jpg|Charles Bolden congratula Eric Finnegan dopo l'inserzione in orbita.
File:First ever photograph from Mercury orbit.jpg|La prima fotografia in orbita attorno a Mercurio, ''MESSENGER'' il 29 marzo 2011.
</gallery>
 
== Programma di osservazione ==
[[File:MESSENGER first photo of unseen side of mercury.jpg|thumb|La prima immagine dell'emisfero "sconosciuto" di Mercurio inviata da MESSENGER il 14 gennaio 2008]]
 
L'orbita ha un [[Apside|periasse]] di 200&nbsp;km ad una latitudine di 60° N e un [[Apside|apoasse]] di 15193&nbsp;km, un periodo di 12 ore e una inclinazione di 80°. Il periasse è stato leggermente aumentato a causa di perturbazioni solari a circa 400&nbsp;km al termine di un periodo pari ad un anno mercuriano (88 giorni), a quel punto è stato riaggiustato fino a 200&nbsp;km attraverso una sequenza di due accensioni dei motori.
 
I dati sono stati raccolti dall'orbita per 4 anni terrestri, ben oltre la durata ufficiale della missione primaria, di un solo anno. La sonda ha effettuato una copertura globale del pianeta con immagini stereo con risoluzione di 250&nbsp;m/pixel. La missione ha anche generato mappe globali della composizione, un modello 3D della [[magnetosfera di Mercurio|magnetosfera]], profili topografici dell'emisfero settentrionale, i profili di altitudine degli elementi, la caratterizzazione degli elementi volatili presenti nei crateri permanentemente in ombra situati ai poli.
 
Grazie a MESSENGER, gli scienziati hanno scoperto che il pianeta si sta contraendo su sé stesso man mano che il suo nucleo si raffredda lentamente. La teoria della contrazione planetaria venne suggerita dalle immagini del [[Mariner 10]], che mostrarono delle grandi e profonde scarpate. Una di esse, la [[Discovery Rupes]], si addentra per 1,6&nbsp;km nella superficie. Inoltre con i dati raccolti della composizione superficiale si sa che Mercurio un tempo aveva vulcani, ma ormai, a causa degli impatti il pianeta è diventato geologicamente morto.
 
== Principali scoperte scientifiche ==
Fin dai primi anni novanta, alcune evidenze sperimentali avevano suggerito che su [[Mercurio (astronomia)|Mercurio]] ci potesse essere dell'acqua allo stato solido. Messenger ha confermato l'ipotesi prima in via indiretta grazie alle misurazioni di riflettività effettuate con l'altimetro laser MLA (''Mercury Laser Altimeter'') e i dati raccolti sullo strumento GRNS (''Gamma-Ray and Neutron Spectrometer)'' e poi con delle immagini dirette, che hanno dimostrato l'effettiva presenza di ghiaccio all'interno del [[cratere Kandinsky]].<ref name=":0">{{Cita web|url = http://www.focus.it/scienza/spazio/5-cose-su-mercurio-scoperte-dalla-sonda-messenger|titolo = 5 cose su Mercurio scoperte dalla sonda Messenger|accesso = 2 maggio 2015}}</ref><ref name="results 2015">{{cita news|autore=Mike Wall |url=http://www.space.com/28948-messenger-mercury-probe-final-days.html |titolo=NASA Mercury Probe Trying to Survive for Another Month |pubblicazione=Space.com |data= 29 marzo 2015 |accesso=4 aprile 2015|lingua=en}}</ref>
 
Gli scienziati ritenevano che in passato su Mercurio si fossero toccate temperature superiori ai 9.500&nbsp;°C, a causa di un impatto con un asteroide. MESSENGER ha smentito questa teoria, rilevando sulla superficie del pianeta la presenza di metalli che si sarebbero vaporizzati a temperature così elevate. Se ci sono è perché temperature così alte non si sono mai verificate e, per avere un metro di paragone, oggi la temperatura massima su Mercurio è stimata sui 427&nbsp;°C.<ref name=":0" />
 
La sonda ha fornito immagini di pianure la cui origine, si pensava, doveva essere ricercata in qualche fenomeno eruttivo o in un impatto con un corpo celeste. I dati più recenti hanno fugato i dubbi, mostrando con buona certezza che la superficie del pianeta è in buona parte ricoperta da materiale eruttivo<ref name=":0" /> dovuto all'attività vulcanica passata di Mercurio,<ref name="Volcanism 2011">{{cita pubblicazione |titolo=Flood Volcanism in the Northern High Latitudes of Mercury Revealed by MESSENGER |rivista=Science |data=30 settembre 2011 |cognome=Head |nome=James W. |coautori =Clark R. Chapman, Robert G. Strom Fassett1, Brett W. Denevi Caleb I. |volume= 333|numero=6051|pp=1853–1856 |doi=10.1126/science.1211997 |url=https://www.sciencemag.org/content/333/6051/1853.short |accesso= 14 aprile 2015 |pmid=21960625|bibcode=2011Sci...333.1853H }}</ref>. La missione ha anche confermato la presenza di un [[Nucleo (esogeologia)|nucleo planetario]] di ferro liquido.<ref name="planetary society">{{cita news|autore=Emily Lakdawalla |titolo=MESSENGER Scientists 'Astonished' to Find Water in Mercury's Thin Atmosphere |url=http://www.planetary.org/news/2008/0703_MESSENGER_Scientists_Astonished_to.html |data=3 luglio 2008 |sito=The Planetary Society |accesso=1º maggio 2009 |urlmorto=yes |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080707035106/http://www.planetary.org/news/2008/0703_MESSENGER_Scientists_Astonished_to.html |dataarchivio=7 luglio 2008 |lingua=en }}</ref>
 
Le osservazioni di [[Mariner 10]], la prima sonda spaziale che ha scrutato da vicino Mercurio a metà degli anni settanta, hanno rivelato che il pianeta possiede un campo magnetico dipolare, esattamente come la Terra (sebbene la sua intensità sia pari all'1% del campo terrestre). Messenger ha mostrato poi che, inaspettatamente, questo campo magnetico non è centrato nel nucleo del pianeta, ma ha il fulcro spostato verso il polo nord. Per gli scienziati è tuttora un enigma affascinante, le cui cause restano ancora da capire.<ref name=":0" />
[[File:Details of MESSENGER's Impact Location.jpg|miniatura|Traiettoria di avvicinamento alla superficie e sito d'impatto della sonda]]
 
La sonda ha rivelato la presenza di strane macchie luminose sulla superficie del pianeta. Sono piatte e apparentemente "vuote", e la loro natura è tutta da definire. L'ipotesi più plausibile afferma che sono il risultato del materiale volatile che da Mercurio si disperde nello spazio, forse sospinto dal flusso di particelle del vento solare.<ref name=":0" />
 
==Conclusione della missione==
Dopo aver terminato il propellente per le correzioni di traiettoria, ''MESSENGER'' è entrato nella fase terminale della missione a fine 2014. Durante il [[decadimento orbitale]], ''MESSENGER'' ha continuato a studiare Mercurio.<ref name="Wu 2015"> {{cita news |cognome=Wu |nome=Brian |url=http://www.sciencetimes.com/articles/5077/20150330/nasa-set-extend-mercury-mission-another-month.htm |titolo=NASA Set to Extend Mercury Mission for Another Month |editore=Johns Hopkins University APL |sito=The Science Times |data=3 aprile 2015 |accesso=4 aprile 2015|lingua=en }}</ref>
 
[[File:Last Image by NASA MESSENGER.jpg|miniatura|sinistra|L'ultima immagine inviata da ''MESSENGER'' (30 aprile 2015)]]
La sonda ha urtato la superficie del pianeta il 30 aprile 2015 alle 15:26&nbsp; [[Eastern Time Zone|EDT]], a 54.4° N, 149.9° W su [[Suisei Planitia]] e vicino al [[cratere Janáček]]<ref>{{cita web|url=http://www.universetoday.com/120043/mercury-messenger-mission-concludes-with-a-smashing-finale/ |titolo=Mercury Messenger Mission Ends with a Smashing Finale|editore=Universe Today|data= 30 aprile 2015|accesso=2 maggio 2015}}</ref>, alla velocità di {{formatnum:14080}}&nbsp;km/h, probabilmente creando sulla superficie un cratere di circa 16&nbsp;m.<ref name=Bang>{{cita news|url=https://www.bbc.com/news/science-environment-32542646|titolo=Messenger's Mercury trip ends with a bang, and silence|rivista=BBC News|data=30 aprile 2015|accesso=30 settembre 2017|autore=Jonathan Webb}}</ref><ref name="space.com.end"/> La NASA ha confermato la fine della missione di ''MESSENGER'' alle 15:40 EDT dopo che il [[Deep Space Network]] non è riuscito più a ricevere segnali della sonda.<ref name="space.com.end">{{cita web|url=http://www.space.com/29281-messenger-spacecraft-mercury-crash.html|sito=Space.com|data= 30 aprile 2015|accesso=2 maggio 2015|titolo= Farewell, MESSENGER! NASA Probe Crashes Into Mercury|lingua= en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.nasa.gov/press-release/nasa-completes-messenger-mission-with-expected-impact-on-mercurys-surface |editore=NASA|lingua=en| titolo=Comunicato stampa: NASA Completes MESSENGER Mission with Expected Impact on Mercury's Surface|data= 30 aprile 2015|accesso=2 maggio 2015}}</ref>
 
== Curiosità ==
Il 1º aprile [[2012]] la NASA ha fatto un [[pesce d'aprile]], annunciando che il giorno precedente la sonda MESSENGER avesse acquisito un'immagine di una [[satellite naturale|luna]] di Mercurio, suggerendo anche un possibile nome: ''Caduceus''.<ref>{{Cita web |lingua=en |titolo=PIA15542: Mooning Mercury |url=http://messenger.jhuapl.edu/gallery/sciencePhotos/image.php?image_id=811 |sito=Planetary Photojournal |editore=JPL, NASA |data=1º aprile 2012 |accesso=20 settembre 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304195806/http://messenger.jhuapl.edu/gallery/sciencePhotos/image.php?image_id=811 |dataarchivio=4 marzo 2016 }}</ref> Nel comunicato stampa si proponeva inoltre un improbabile schianto della sonda con la luna per dirigere verso la Terra dei frammenti, che avrebbero potuto essere recuperati ed analizzati. Ulteriore elemento di ilarità è che l'oggetto rappresentato nel [[fotomontaggio]] è l'[[asteroide]] [[243 Ida]].
 
Questo scherzo segue quello dell'anno precedente, quando era stata data notizia sul sito ufficiale della missione che MESSENGER aveva fotografato il [[Mariner 10]] in orbita attorno a Mercurio. Nel comunicato stampa, ai membri del gruppo che dirige la sonda erano stati attribuiti dei passi de ''[[La ballata del vecchio marinaio]]'' di [[Samuel Taylor Coleridge]].<ref>{{Cita web |lingua=en |url=http://messenger.jhuapl.edu/gallery/sciencePhotos/image.php?page=3&gallery_id=2&image_id=448 |titolo=Encounter with the Ancient Mariner |editore=JHU/APL |data=1º aprile 2011 |accesso=20 settembre 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304193331/http://messenger.jhuapl.edu/gallery/sciencePhotos/image.php?page=3&gallery_id=2&image_id=448 |dataarchivio=4 marzo 2016 }}</ref>
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
* [[Mercurio (astronomia)]]
* [[Foresta pietrificata di Zuri - Soddì]]
* [[DunarobbaProgramma Discovery]]
 
* [[Geologia]]
== Altri progetti ==
* [[Biologia]]
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://wwwmessenger.forestafossilejhuapl.itedu/|Sito ufficialeweb della foresta fossile di DunarobbaMESSENGER|lingua=en}}
* {{cita web|httphttps://www.geoandgeonasa.comgov/adminmission_pages/allegatimessenger/main/36.pdf|LaPagina forestaweb fossilesulla dimissione DunarobbaMESSENGER|lingua=en}}
* {{cita web|1=http://messenger.jhuapl.edu/the_mission/images/flyby_images/mdis_depart.mpeg|2=Video della sonda mentre parte dalla Terra|lingua=en|accesso=30 gennaio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050907233415/http://messenger.jhuapl.edu/the_mission/images/flyby_images/mdis_depart.mpeg|dataarchivio=7 settembre 2005|urlmorto=sì}}
*{{cita web|http://www.umbriaearte.it/foresta_fossile_dunarobba.htm|Info sul sito di Umbria e Arte}}
* {{cita web|http://postbreve.com/ultime-immagini-sonda-messenger-missione-pianeta-mercurio-597.html|L'ultimo giorno di MESSENGER in orbita su Mercurio, 30 aprile 2015}}
*{{cita web|url=http://www.sistemamuseo.it/museoid.php?uid=8|titolo=Centro di Paleontologia Vegetale della Foresta Fossile di Dunarobba}}
 
{{Esplorazione di Mercurio}}
{{Esplorazione di Venere}}
 
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