Roma città aperta e Discussione:Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi: differenze tra le pagine

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Fabri73 (discussione | contributi)
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{{ScorporoUnione|scorporo|CCCP - Fedeli alla linea|92563413|13 nov 2017 alle 13:10}}
{{Film
{{Progetti interessati
|titolo italiano = Roma città aperta
|progetto= Musica/Punk
|immagine = Roma città aperta titolo.jpg
|progetto2=
|didascalia = Titolo di testa del film
|accuratezza=
|titolo originale = Roma città aperta
|scrittura=
|lingua originale = [[lingua italiana|italiano]], [[lingua tedesca|tedesco]]
|fonti=d
|paese = [[Italia]]
|immagini=d
|anno uscita = [[1945]]
|durata note=
|utente=
|tipo colore = B/N
|data=
|aspect ratio = 1,37:1
|genere = drammatico
|genere 2 = guerra
|regista = [[Roberto Rossellini]]
|soggetto = [[Sergio Amidei]]
|sceneggiatore = [[Sergio Amidei]], [[Federico Fellini]], [[Ferruccio Disnan]], [[Celeste Negarville]], [[Roberto Rossellini]]
|produttore = [[Ferruccio De Martino]]
|casa produzione = [[Minerva Film|Excelsa Film]]
|casa distribuzione italiana = [[Minerva Film]]
|attori = * [[Anna Magnani]]: Pina
* [[Aldo Fabrizi]]: Don Pietro Pellegrini
* [[Marcello Pagliero]]: Luigi Ferraris, alias ingegnere Giorgio Manfredi
* [[Maria Michi]]: Marina Mari
* [[Carla Rovere]]: Lauretta
* [[Francesco Grandjacquet]]: Francesco
* [[Giovanna Galletti]]: Ingrid
* [[Harry Feist]]: maggiore Fritz Bergman
* [[Vito Annichiarico]]: Marcello
* [[Nando Bruno]]: Agostino, alias Purgatorio, il sagrestano
* [[Turi Pandolfini]]: il nonno
* [[Eduardo Passarelli]]: brigadiere metropolitano
* [[Amalia Pellegrini]]: Nannina
* [[Carlo Sindici]]: il questore
* [[Alberto Tavazzi]]: prete confessore
* [[Ákos Tolnay]]: disertore austriaco
* [[Joop van Hulzen]]: capitano Hartmann
|doppiatori originali = *[[Lauro Gazzolo]]: Luigi Ferraris, alias ingegnere Giorgio Manfredi
*[[Rosetta Calavetta]]: Lauretta
*[[Gualtiero De Angelis]]: Francesco
*[[Roswita Schmidt]]: Ingrid
*[[Giulio Panicali]]: maggiore Fritz Bergman
*[[Ferruccio Amendola]]: Marcello
|fotografo = [[Ubaldo Arata]]
|montatore = [[Eraldo Da Roma]]
|effetti speciali =
|musicista = [[Renzo Rossellini]]
|scenografo = [[Rosario Megna]]
}}
{{citazione|La [[storia del cinema]] si divide in due ere: una prima e una dopo ''Roma città aperta''.|[[Otto Preminger]]<ref name= "Bertarelli" >Massimo Bertarelli - ''Il cinema italiano in cento film'', pag. 240-241</ref>}}
'''''Roma città aperta''''' è un [[film]] del [[1945]] diretto da [[Roberto Rossellini]].
 
== Titolo, a mio parere, errato ==
È una delle opere più celebri e rappresentative del [[Neorealismo (cinema)|neorealismo cinematografico]] italiano. È il film che fece acquisire notorietà internazionale ad [[Anna Magnani]], co-protagonista insieme ad [[Aldo Fabrizi]], qui in una delle sue interpretazioni più famose.
Tra le parole "noi" e "del" ritengo dovrebbe trovarsi un " - " e la "d" dovrebbe essere maiuscola, come scritto nell'articolo. Ho voluto chiedere una vostra opinione prima di cambiare il titolo della pagina. {{Non firmato|Kopaka1996|21:43, 16 set 2015}}
:C'è un errore nel sottotitolo di questa voce. La frase "Album dei CCCP Fedeli alla Linea del 1985" è errata perché il disco è del 1986. [[Utente:Fabri73|Fabri73]] ([[Discussioni utente:Fabri73|msg]]) 21:32, 8 feb 2019 (CET)
::{{Ping|Kopaka1996}} per la lineetta tra "noi" e "del" direi proprio di no, non vedo nessuna lineetta nel titolo dell'album sulla copertina dello stesso: [https://www.discogs.com/it/it/master/119092]. {{Ping|Fabri73}} Per il secondo punto, sì, l'album è del 1986 infatti. --[[Utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #000000; font-weight: bold;">&nbsp;L'Ospite Inatteso</span>]] - '''''[[Discussioni utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #555555; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 11:03, 10 feb 2019 (CET)
:::La questione della linetta non l'ho scritta io. [[Utente:Fabri73|Fabri73]] ([[Discussioni utente:Fabri73|msg]]) 14:42, 10 feb 2019 (CET)
::::Hai scritto e firmato senza soluzione di continuità di seguito al testo non firmato precedente: messo così sembrava che avessi scritto tutto tu. Ora ho aggiunto il {{tl|Non firmato}}, identato correttamente le discussioni e corretto il ping. In ogni caso devi identare i tuoi interventi con un ":" in più rispetto all'intervento precedente. È una regola delle discussioni su Wikipedia. --[[Utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #000000; font-weight: bold;">&nbsp;L'Ospite Inatteso</span>]] - '''''[[Discussioni utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #555555; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 00:08, 11 feb 2019 (CET)
 
"Ho capito grazie" -- [[Utente:Fabri73|Fabri73]] ([[Discussioni utente:Fabri73|msg]]) 12:42, 12 feb 2019 (CET)
È il primo film della ''Trilogia della guerra antifascista'' diretto da Rossellini - seguiranno ''[[Paisà]]'' (1946) e ''[[Germania anno zero]]'' (1948). In virtù del suo grande successo, il film ha a lungo definito l'immagine dell'occupazione tedesca di Roma e della Resistenza romana nell'immaginario collettivo.
:Direi di no:, visto che non hai identato affatto la tua discussione: devi usare i due punti ":", non i doppi apici. --[[Utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #000000; font-weight: bold;">&nbsp;L'Ospite Inatteso</span>]] - '''''[[Discussioni utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #555555; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 08:14, 13 feb 2019 (CET)
::La linetta nel titolo ci vuole perché nella copertina dell'album, la frase "Affinità-divergenze.....e noi" è scritta in grande; invece "Del conseguimento della maggiore età" è scritto in formato più piccolo ed è, in pratica, un sottotitolo. Per tale motivo va messa la linetta. --[[Speciale:Contributi/93.43.63.217|93.43.63.217]] ([[User talk:93.43.63.217|msg]])
:::Direi proprio di no. Non è un sottotitolo, è una scelta grafica. Inoltre la lineetta non è presente non solo nel titolo, ma in molte edizioni, nemmeno nell'etichetta. Il titolo della voce è ''Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi'', a questo punto perché non mettere una lineetta anche dopo ''1964-1985''? Inoltre la stessa scelta ("no lineetta") è stata fatta anche dai portali tematici: [https://www.discogs.com/it/CCCP-Fedeli-Alla-Linea-1964-1985-Affinit%C3%A0-Divergenze-Fra-Il-Compagno-Togliatti-E-Noi-Del-Conseguime/master/119092 Discogs], [https://www.allmusic.com/album/mw0001754114 AllMusic], [https://www.last.fm/it/music/CCCP+Fedeli+Alla+Linea/1964-1985+Affinit%C3%A0-Divergenze+Fra+Il+Compagno+Togliatti+E+Noi+Del+Conseguimento+Della+Maggiore+Et%C3%A0 Last.fm], [https://www.ibs.it/1964-1985-affinita-divergenze-fra-cd-cccp-fedeli-alla-linea/e/5099921477225 IBS], [https://www.rockol.it/album-10389123/cccp-fedeli-alla-linea-1964-1985-affinita-divergenze-fra-il-compagno Rockol] e [https://musicbrainz.org/release-group/022f2fb8-aa63-3b69-a01b-006f1beb5fe5 MusicBrainz] (questi ultimi due hanno scelto di mettere i due punti, tutti gli altri no)... Certo, ce ne sono anche che hanno inserito la lineetta, ma direi che sono minoritari e inoltre, ripeto, la copertina riporta il titolo senza lineetta, inserirla sarebbe una scelta POV. --[[Utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #000000; font-weight: bold;">&nbsp;L'Ospite Inatteso</span>]] - '''''[[Discussioni utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #555555; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 21:52, 10 lug 2019 (CEST)
 
La tua è un'opinione come tante. Prova a leggere il titolo com'è riportato su wiki senza fare pause e ti è accorgi subito che è cacofonico. Non è un caso che su discogs hanno messo i 2 punti e hanno fatto bene. Non è una scelta grafica , è un sottotitolo. Idem per il titolo del disco del 1989. Comunque il padrone sei tu, fai come vuoi ma è una cosa davvero sbagliata. --[[Utente:Fabri73|Fabri73]] ([[Discussioni utente:Fabri73|msg]]) 21:39, 11 lug 2019 (CEST)
La pellicola venne presentata in concorso al [[Festival di Cannes 1946]], dove ottenne il [[Palma d'oro|Grand Prix]] come miglior film.<ref>{{cita web|url=http://www.festival-cannes.fr/en/archives/1946/allAward.html|titolo=Awards 1946|editore=festival-cannes.fr|accesso=25 gennaio 2011|lingua=en}}</ref> Ricevette inoltre una candidatura al Premio Oscar per la [[Oscar alla migliore sceneggiatura originale|migliore sceneggiatura originale]] e vinse due [[Nastro d'Argento|Nastri d'Argento]], per la [[Nastro d'Argento al miglior regista|miglior regia]] e la [[Nastro d'Argento alla migliore attrice non protagonista|migliore attrice non protagonista]] ([[Anna Magnani]]). È stata in seguito inserita nella lista dei ''[[100 film italiani da salvare]]'', nata con lo scopo di segnalare "100 pellicole che hanno cambiato la memoria collettiva del Paese tra il 1942 e il 1978".<ref>[http://www.movieplayer.it/film/articoli/cento-film-e-un-italia-da-non-dimenticare_4261/ Cento film e un'Italia da non dimenticare<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.corriere.it/spettacoli/08_febbraio_28/elenco_cento_film_d83cacd8-e5ce-11dc-ab61-0003ba99c667.shtml Ecco i cento film italiani da salvare Corriere della Sera<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.cinegiornalisti.com/magazineonlinevisualizza_new.asp?id=900 Notizia] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150923203548/http://www.cinegiornalisti.com/magazineonlinevisualizza_new.asp?id=900 |data=23 settembre 2015 }}</ref><ref>[http://www.retedeglispettatori.it/film/roma-citta-aperta Rete degli Spettatori].</ref>
 
Anche nel disco del 1989 in copertina non C'è alcuna linetta ma su wiki invece C'è. Allora mettetevi d'accordo. Se si fa con Canzoni preghiere danze - Sezione Europa , allora lo si deve fare anche per Affinità-divergenze. --[[Utente:Fabri73|Fabri73]] ([[Discussioni utente:Fabri73|msg]]) 21:44, 11 lug 2019 (CEST)
Il film in versione restaurata dal "Progetto Rossellini" (formato dall'[[Istituto Luce]] [[Cinecittà]], la [[Fondazione Cineteca di Bologna]] e la [[Cineteca Nazionale]] del [[Centro Sperimentale di Cinematografia]]) è stato proiettato in oltre 70 cinema nel mese di aprile 2014 per la [[Anniversario della liberazione d'Italia|Festa della Liberazione]]<ref name="ilfatto-2014/03/29">{{cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/29/roma-citta-aperta-il-capolavoro-di-rossellini-torna-restaurato-nelle-sale/930108/|titolo="Roma città aperta", il capolavoro di Rossellini torna restaurato nelle sale |sito=[[Il Fatto Quotidiano]]|accesso=1º aprile 2014}}</ref>.
 
:Allora, innanzitutto, e te l'ho già chiesto più volte, per cortesia mantieni la leggibilità della discussione: [[Aiuto:Pagina di discussione#Indentazione della discussione]]. non zigzagare continuamente.. Basta semplicemente che tu inserisca un ":" all'inizio di ogni nuova discussione in più rispetto alla discussione precedente. Non si tratta di una mania, è una regola delle discussioni ed è prevista dalle linee guida. La mia è una opinione come tante, ma te la sto argomentando e ti sto portando delle fonti a sostegno. Anche la tua è una opinione come tante. Tutte sono opinioni come tante. Che vuol dire? Poi: no, assolutamente, non sono io "il padrone". Nessuno è il padrone di niente qui. Solo c'è una discussione. Io ti ho portato il mio parere e la mia motivazione. Tu sei del parere esattamente opposto al mio. OK. Se non ci veniamo incontro, coinvolgiamo altri utenti attraverso il [[Progetto:Popular music]]. --[[Utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #000000; font-weight: bold;">&nbsp;L'Ospite Inatteso</span>]] - '''''[[Discussioni utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #555555; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 21:59, 11 lug 2019 (CEST)
== Trama ==
::Le fonti NON sono solo la copertina: anche le etichette. Nel disco in vinile, prima edizione, visibile [https://img.discogs.com/yzAb_OFpKUvdVA5KmD1Kedolf4w=/fit-in/600x600/filters:strip_icc():format(jpeg):mode_rgb():quality(90)/discogs-images/R-995876-1344875575-1023.jpeg.jpg qui], il titolo è precisamente questo: ''1964-1985 Affinità - Divergenze tra il compagno Togliatti e noi - Del conseguimento della maggiore età''.--[[Utente:Bieco blu|Bieco blu]] ([[Discussioni utente:Bieco blu|msg]]) 22:20, 11 lug 2019 (CEST)
[[File:Roma città aperta.png|thumb|left|Don Pietro ([[Aldo Fabrizi]]) e il piccolo Marcello ([[Vito Annichiarico]])]]
:::Dipende quale deve prevalere. Solitamente la copertina prevale sull'etichetta. Sulla copertina compare come ''1964-1985 Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi del conseguimento della maggiore età''. --[[Utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #000000; font-weight: bold;">&nbsp;L'Ospite Inatteso</span>]] - '''''[[Discussioni utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #555555; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 22:21, 11 lug 2019 (CEST)
::::Anche nella [https://img.discogs.com/lZ-oWToLFmh-YcrG0VZo7Ad_XYY=/fit-in/600x468/filters:strip_icc():format(jpeg):mode_rgb():quality(90)/discogs-images/R-2320251-1448735917-8210.jpeg.jpg laterale] del cd leggo la stessa cosa. Devono prevalere le fonti prevalenti.--[[Utente:Bieco blu|Bieco blu]] ([[Discussioni utente:Bieco blu|msg]]) 22:24, 11 lug 2019 (CEST)
 
:Ok. Ma tornando al merito la domanda è: perché il titolo del quarto album riporta su wiki la linetta che invece in copertina non c'è? Perchè la stessa identica cosa non dovrebbe valere per Affinità-Divergenze? Queste cose non le capisco proprio. Se non vuoi mettere una linetta si possono mettere i due punti. Quel titolo scritto così senza pausa (che nella copertina è rappresentata dal formato diverso) è illeggibile. [[Utente:Fabri73|Fabri73]] ([[Discussioni utente:Fabri73|msg]]) 22:26, 11 lug 2019 (CEST)
La vicenda inizia dopo l'[[armistizio di Cassibile]]: gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] sono sbarcati in [[Italia fascista|Italia]] e avanzano verso nord ma ancora non sono giunti nella [[Capitale (città)|capitale]], dove la [[Resistenza italiana|resistenza]] è già attiva. Giorgio Manfredi, militante [[comunismo|comunista]] e uomo di spicco della resistenza, sfugge a una retata della [[polizia di stato|polizia]] e si rifugia presso Francesco, un tipografo [[antifascismo|antifascista]], il quale, il giorno seguente, dovrebbe sposare Pina, una vedova madre d'un bambino.
::Scusa, ma qui stiamo discutendo di ''questo'' disco, non dell'altro. Non ho semplicemente preso in considerazione anche l'altro, del quale eventualmente se ne discute in altra sede. Comunque aggiungo anche che non sempre nell'etichetta è presente la lineetta, mentre nella copertina non è presente mai, nelle etichette è presente nella prima stampa Attack Punk [https://www.discogs.com/it/CCCP-Fedeli-Alla-Linea-1964-1985-Affinit%C3%A0-Divergenze-Fra-Il-Compagno-Togliatti-E-Noi-Del-Conseguime/release/995876#images/7331402], ma era già sparita nella ristampa su vinile Virgin [https://www.discogs.com/it/CCCP-Fedeli-Alla-Linea-1964-1985-Affinit%C3%A0-Divergenze-Fra-Il-Compagno-Togliatti-E-Noi-Del-Conseguime/release/2470491#images/9854333] e in tutte quelle su CD [https://www.discogs.com/it/CCCP-Fedeli-Alla-Linea-1964-1985-Affinit%C3%A0-Divergenze-Fra-Il-Compagno-Togliatti-E-Noi-Del-Conseguime/release/8654163], dove riportava lo stesso stile della copertina. <small>N.B.: in questa discussione avresti dovuto inserire 5 ":", non uno, cioè uno in più rispetto alla discussione precedente, per mantenere l'identazione corretta.</small> --[[Utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #000000; font-weight: bold;">&nbsp;L'Ospite Inatteso</span>]] - '''''[[Discussioni utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #555555; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 22:30, 11 lug 2019 (CEST)
 
:Anche l'altro utente ti ha dimostrato che l'etichetta riporta la linetta. Ma tu non puoi dire che in copertina c'è scritto Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi del conseguimento della maggiore età. È falso perché non tieni conto che la seconda parte è scritto in formato più piccolo. Tu parli di scelta grafica? Ma tu stesso non la rispetti quella scelta grafica, quando riporti tutto il titolo nello stesso formato mentre la copertina ti smentisce. Rifletti grazie. Poi, fate quel che volete. [[Utente:Fabri73|Fabri73]] ([[Discussioni utente:Fabri73|msg]]) 22:37, 11 lug 2019 (CEST)
La sorella di Pina, Lauretta, fa l'artista in un locale insieme a un'altra giovane, Marina, legata sentimentalmente in passato a Manfredi; don Pietro, il parroco locale, non nega mai aiuto ai perseguitati politici e fa da portavoce dei [[partigiani]]. Egli è benvoluto e rispettato da tutti, compreso Manfredi e la sua banda di piccoli sabotatori, e riesce a passare facilmente attraverso i controlli dei [[Wehrmacht|soldati tedeschi]] e delle [[SS]] senza destare sospetti.
 
Manfredi sfugge a un'altra retata tedesca mentre Francesco viene arrestato e, nel momento in cui viene caricato sul camion che lo porterà via, Pina grida tutta la sua protesta cercando di raggiungerlo ma cade sotto il fuoco dei [[Mitra (arma)|mitra]] davanti a don Pietro e al figlioletto. Più tardi Francesco riesce a scappare e si nasconde, con Manfredi, nell'abitazione di Marina. Scoppiano i dissapori e cresce il risentimento della ragazza per Manfredi, tanto che Marina, per ottenere una dose di [[droga]], tradisce l'uomo denunciandolo a Ingrid, agente della [[Gestapo]] al servizio del comandante Bergmann. Manfredi viene così arrestato durante un incontro con don Pietro ed entrambi sono fatti prigionieri. Manfredi muore dopo aver subito numerose torture mentre don Pietro viene fucilato. Marina e Lauretta cadono sempre più nell'abiezione morale mentre Francesco, Marcello e i suoi ragazzi continueranno la lotta.
 
== Produzione ==
=== Genesi del film ===
[[File:Roma città aperta corsaPina.jpg|thumb|left|La sequenza più famosa del film: la corsa disperata di Pina ([[Anna Magnani]]), poco prima della sua morte]]
 
La genesi del film iniziò nel 1944, pochi mesi dopo la [[liberazione di Roma]] e a guerra ancora in corso, quando il regista [[Roberto Rossellini]] e gli sceneggiatori [[Sergio Amidei]] e [[Alberto Consiglio]] (autore del [[soggetto (cinema)|soggetto]], ''La disfatta di Satana'') si incontravano e discutevano in alcuni ristoranti del centro, tra cui "Nino" a via Rasella, a pochi passi dal luogo dell'[[attentato di via Rasella|attentato gappista del 23 marzo 1944]].
 
In seguito si aggiunsero al gruppo degli sceneggiatori [[Federico Fellini]] e [[Ferruccio Disnan]]. Rossellini dovette esercitare un'insistente opera di persuasione per ottenere la partecipazione di Fellini, poco interessato al soggetto anche perché – come ricorda [[Ugo Pirro]] – «non aveva mai fatto mistero del giudizio negativo che aveva dato e dava della lotta partigiana a Roma. Secondo lui, dal momento che i nazisti erano destinati alla sconfitta, era inutile attaccarli per provocare le loro rappresaglie, bastava attendere tranquillamente l'arrivo degli alleati e vivere in pace»<ref>{{cita|Pirro 1983|p. 123}}. Pirro continua: «Era stato questo un atteggiamento largamente diffuso nella cittadinanza, soprattutto dopo l'eccidio delle Fosse Ardeatine».</ref>.
 
Il film, che doveva intitolarsi ''Storie d'ieri'', nasceva come documentario su don [[Giuseppe Morosini]], sacerdote realmente vissuto a Roma e ucciso dai nazisti nel 1944. Ben presto, anche grazie agli apporti di Fellini, aggiuntosi agli altri autori in fase di sceneggiatura, il film si arricchì di storie e di personaggi e prese l'aspetto di un lungometraggio a soggetto, cosicché il finale (la fucilazione del prete), che doveva costituire il tema principale del documentario, divenne la conclusione drammatica di un racconto corale sulla vita quotidiana in una città dominata dalla paura, dalla miseria, dalla delazione e dal degrado.
 
È necessario nominare Aldo Venturini, un personaggio chiave nella storia della produzione del film: Venturini non era un uomo di cinema, era un commerciante di lana che nell'immediato dopoguerra romano aveva forti disponibilità economiche ed era stato subito coinvolto nel finanziamento del film da parte della società produttrice, la Cis Nettunio. Quando poi, dopo qualche giorno di riprese, il film si era fermato per mancanza di liquidità, fu Rossellini a convincere il commerciante, nell'aprile del 1945, a completare il film come produttore, facendogli capire che quello era l'unico modo per recuperare i soldi anticipati. In quel momento il suo intervento, ad alto rischio finanziario, era finalizzato alla continuazione del lavoro nel tentativo di salvare il suo investimento, come avrebbe fatto un vero produttore cinematografico<ref>{{cita|Roncoroni 2006}}.</ref>.
 
Le riprese del film iniziarono nel gennaio del 1945 e furono fatte in condizioni precarie, sia per il periodo - i tedeschi erano da poco andati via - sia per la scarsa disponibilità del materiale tecnico, compresa la pellicola. Non essendo disponibili gli studi di [[Cinecittà]], già spogliata dalle attrezzature e ridotta a un grande rifugio per gli sfollati che non potevano essere accolti altrove, Rossellini e la troupe improvvisarono le riprese di alcuni interni nel vecchio teatro Capitani, in via degli Avignonesi 32, dietro via del Tritone.
 
[[File:Roma città aperta Marina.jpg|thumb|Una scena del film con il personaggio di Marina Mari, interpretato da [[Maria Michi]]]]
 
La scena centrale del film, con la corsa e l'uccisione di Pina ([[Anna Magnani]]) dietro al camion che porta via il marito catturato dai tedeschi, fu girata in via Raimondo Montecuccoli, al [[quartieri di Roma|quartiere]] [[Prenestino-Labicano]], ed è forse la sequenza più celebre del neorealismo nonché una delle più famose della storia del cinema italiano. Da ricordare che in questa scena (ripresa naturalmente da due inquadrature) Anna Magnani cadde troppo presto rispetto a quanto era previsto, quindi si decise di sfruttare sia l'inquadratura laterale sia quella frontale, in modo che la sequenza sembrasse più lunga.
 
=== Il mancato riferimento a via Rasella e alle Fosse Ardeatine ===
A causa delle divisioni che l'[[attentato di via Rasella]] e l'[[eccidio delle Fosse Ardeatine]] avevano generato e continuavano a generare, a Rossellini, Amidei e Disnan sembrò inopportuno e sconveniente incentrare il soggetto del film su tali eventi, nonostante fossero i più significativi e drammatici dell'occupazione tedesca della città<ref>{{cita|Pirro 1983|p. 72|citazione=Pensare a un film sull'attentato di via Rasella non osava nessuno dei tre. Quell'episodio della resistenza romana aveva diviso e divideva i romani. Bruciava troppo perché potesse diventare un film. [...] Né si poteva ripetere per finta quella tragedia. Nessuno se la sentiva. Il neorealismo, insomma, non poteva cominciare a via Rasella: lo impediva anche il pudore, la vaga vergogna di essere usciti indenni da quella notte durata nove mesi. C'era in più la sensazione che bisognasse cominciare più modestamente, appropriandosi di vicende meno clamorose.}}</ref>. Il critico cinematografico Stefano Roncoroni, ammiratore e studioso del film di Rossellini, scrive:
 
{{citazione|''Roma città aperta'' nasce e cresce all'ombra di via Rasella e delle Fosse Ardeatine, ma nessuno lo ha mai rilevato o ha messo il film in una relazione pur minima con tali episodi. Gli autori hanno fatto di tutto per cancellare la traccia di questo 'peccato originale' del film, ma lavorando schizofrenicamente: mentre da una parte sostituiscono, occultano, provvedono ad allontanare ogni legame e riferimento del film all'episodio, dall'altra fanno come Pollicino, disseminano la strada di evidenti e precisi indizi. I documenti, quindi, sono qui a testimoniare che questo rapporto, invece, c'è stato e, proprio perché il collegamento era sin troppo chiaro e consequenziale, lo si è voluto cancellare – lasciando però delle tracce<ref>{{cita|Roncoroni 2006|p. 32}}.</ref>.}}
 
Sebbene le Fosse Ardeatine (ma non via Rasella) comparissero nel soggetto di Consiglio, ''La disfatta di Satana'', incentrato sulla figura del sacerdote ucciso nel massacro don [[Pietro Pappagallo]], la sceneggiatura finale risulta completamente priva di riferimenti a entrambi gli eventi. Il personaggio di don Pietro Pellegrini, pur originariamente ispirato a don Pappagallo (dal quale riprende l'attività clandestina: procurare documenti falsi e asilo ad antifascisti e perseguitati), muore fucilato a Forte Bravetta come un altro religioso impegnato nella resistenza romana, don [[Giuseppe Morosini]]. Secondo Roncoroni, fu una «sostituzione in corsa [...] sicuramente dovuta alla volontà di non evocare il luogo reale dov'era morto don Pappagallo, le Fosse Ardeatine, per non rievocare la causa che le aveva prodotte, ovvero l'attentato di via Rasella»<ref>{{cita|Roncoroni 2006|p. 26}}.</ref>.
 
=== I contrasti tra gli sceneggiatori ===
L'omissione di ogni accenno ai fatti del 23 e 24 marzo fu dovuta anche ai contrasti sulla valutazione dell'attentato sorti tra Sergio Amidei, militante comunista (la sua casa in piazza di Spagna era stata un luogo d'incontro clandestino dei dirigenti del PCI durante l'occupazione tedesca), e Ferruccio Disnan, di fede liberale (era allora capocronista di ''[[Risorgimento Liberale]]''). A causa di tali divergenze Disnan si allontanò dai lavori del film.
 
Anni dopo Amidei, in un'intervista sulla realizzazione di ''Roma città aperta'', ha ricordato «un giornalista liberale che credo si chiamasse Diena [sic], il quale però a un certo momento si allontanò perché lui in fondo il tema della Resistenza ai tedeschi non lo condivideva, pensava che fosse stato un errore quello di offrire ai tedeschi l'occasione di fare delle rappresaglie, aveva delle concezioni piuttosto diverse dalle nostre»<ref>Sergio Amidei, in ''L'avventurosa storia del cinema italiano 1935-1959'', a cura di [[Franca Faldini]] e [[Goffredo Fofi]], Feltrinelli, Milano, 1979, pp. 92-6, riprodotto integralmente in {{cita|Roncoroni 2006|pp. 430-1}}.</ref>.
 
Disnan invece ha così ricordato la vicenda:
 
{{citazione|Il prete che era all'origine del soggetto di Consiglio era stato tenuto prigioniero a Regina Coeli e poi ucciso alle Fosse Ardeatine e noi passammo delle intere giornate a discutere di quell'episodio e della sua, diciamo così, causa, l'attentato di via Rasella. Personalmente io lo ritenevo un gesto inutile, un attentato, un'inutile dimostrazione di forza assolutamente non da compiere nella prospettiva di una liberazione imminente, come di fatto è stato, soprattutto sapendo quale sarebbe stata la reazione dei nazisti e, la stragrande maggioranza della popolazione, la pensava come me; Amidei, invece, lo considerava un episodio importante, insisteva nel definirlo un "fatto di guerra" che faceva onore a tutta la resistenza romana. Però, siccome c'era stato, per nostra fortuna, diciamo così, un altro sacerdote che era stato arrestato rinchiuso a via Tasso e poi fucilato al Forte Bravetta, dove avvenivano tutte le esecuzioni, trovammo, infine, una soluzione di compromesso e di due preti ne facemmo uno solo senza danno per la storia. Insomma non eravamo d'accordo su nulla tranne sul fatto che era inutile inserire un episodio così cruciale come le Fosse Ardeatine nel nostro film: io per motivi estetici, di struttura narrativa, Amidei, invece, perché assolutamente non voleva che si facesse riferimento a quell'episodio che era, oltre che estremamente impopolare anche politicamente variamente valutato dai differenti partiti che avevano aderito al Comitato di Liberazione Nazionale e che ora facevano tutti parte dell'allora primo Governo Bonomi, compreso il Partito Liberale cui avevamo aderito Consiglio ed io. Ricordo con chiarezza ancora oggi la mia impressione che quella più che una sua preoccupazione fosse dei suoi tanti amici che passavano durante le nostre riunioni e, soprattutto, anche dopo il nostro orario di lavoro, quando io non c'ero già più insomma; [...].}}
 
Disnan ha aggiunto di ritenere pretestuose la motivazione addotta da Amidei per non inserire nella sceneggiatura via Rasella e nemmeno le Fosse Ardeatine, ossia che le scene sarebbero state troppo impegnative e costose, dal momento che lo stesso Amidei spingeva per inserire «una scena di guerra ancora più complessa e costosa, produttivamente, di via Rasella, e che sarebbe stata inopportuna come e più di via Rasella»<ref name=disnan>Ferruccio Disnan, testimonianza in {{cita|Roncoroni 2006|pp. 432-4}}.</ref>.
 
=== La scena della liberazione degli ostaggi ===
Sorta l'esigenza, condivisa da entrambi gli sceneggiatori, di una scena di riscossa dopo tante angherie degli occupanti, si pensò a un attacco per la liberazione di ostaggi razziati, condotto da un gruppo di partigiani guidati dall'ingegnere comunista Giorgio Manfredi. Tale scena, non prevista neanche nella seconda versione del soggetto (''Storie di ieri''), fu l'ultima ad essere girata, agli inizi del giugno 1945. Essa rispondeva anche alla necessità, sentita soprattutto da Amidei, di controbilanciare la forte presenza cattolica del film, rappresentata da don Pellegrini, con la valorizzazione dell'apporto dei comunisti alla lotta partigiana e l'esaltazione delle loro capacità organizzative e operative. Inizialmente intenzionato ad ambientare la scena nel centro di Roma (dove era stata effettuata l'azione del 23 marzo), in modo da riflettere l'ideologia gappista della guerriglia ad oltranza in piena città con il coinvolgimento popolare, Amidei pensò a «un'azione di guerra ben più vasta e complessa di quella che effettivamente ebbe luogo a via Rasella, un'azione che coinvolgeva una larga parte di [[Trastevere]] all'altezza dell'[[isola Tiberina]]»<ref>{{cita|Roncoroni 2006|p. 34}}.</ref>. Disnan proponeva invece di ambientare la scena ai [[Castelli Romani]] (luogo di una notevole attività partigiana), cosicché tra i due sceneggiatori vi furono altre animate discussioni. Infine, Amidei scelse autonomamente di spostare la scena nel periferico [[EUR|E42]]. Disnan ha commentato:
 
{{citazione|ho sempre pensato che a convincere quell'uomo così testardo a fare quei cambiamenti dev'essere intervenuto qualcuno molto autorevole più di quanto per lui lo fossero Disnan, Rossellini, Fellini e la produzione. E dico questo perché quando ho visto il film ho notato che erano spariti tutti i riferimenti più diretti alla realtà ed alla tematica partigiana, ai Gap [...]. Infine un giorno, alle mie osservazioni di dialogo o per cos'altro, Amidei mi disse: "Tu vuoi fare un film liberale e io, invece, voglio fare un film comunista". [...] quell'affermazione, che non rispondeva assolutamente a verità [...], mi offese moltissimo e ne nacque una discussione durissima<ref name=disnan/>.}}
 
Roncoroni attribuisce la modifica, la quale recideva ogni legame con via Rasella spostando l'ambientazione dal centro alla periferia, all'intervento presso Amidei del «nucleo comunista che aveva contribuito alla nascita del film, e in parte anche all'azione di via Rasella, ovvero [[Celeste Negarville|Negarville]], [[Giorgio Amendola|Amendola]], [[Giacomo Pellegrini|Pellegrini]] e gli altri, [[Renato Guttuso|Guttuso]], [[Nino Franchina|Franchina]]...»; quindi conclude: «Se ''Roma città aperta'' 'non' ha voluto parlare di via Rasella [...] è perché già allora i comunisti avevano capito che quell'azione in sostanza era stata un errore politico di cui era meglio non parlare più, altro che nelle sedi in cui si era costretti a farlo, come i libri di storia e le aule dei tribunali: e che, quindi, non fosse il caso di rievocare un episodio così inviso alla popolazione romana e non, soprattutto in un film dove uno dei protagonisti era un comunista»<ref>{{cita|Roncoroni 2006|p. 35}}.</ref>.
 
== Personaggi ==
* Il personaggio di don Pietro riassume le figure di don [[Pietro Pappagallo]] e don [[Giuseppe Morosini]].
* Quello di Pina invece è ispirato a [[Teresa Gullace]], una donna italiana uccisa dai soldati nazisti mentre tentava di parlare al marito prigioniero dei tedeschi: episodio che ispirò in maniera determinante la famosa scena del film.
 
== Dati tecnici ==
* Laboratorio: Tecnostampa, Roma, Italia
* Formato negativo (mm/video pollici): 35&nbsp;mm
* Processo cinematografico: Spherical
* Formato stampa film: 35&nbsp;mm<ref>{{Cita web|url=https://www.imdb.com/title/tt0038890/technical|titolo=Specifiche tecniche per Roma città aperta (1945)|editore=[[IMDb]]|accesso=}}</ref>
 
== Distribuzione ==
=== Date di uscita ===
[[File:Trevi - targa di Roma città aperta a via degli Avignonesi 1230598.JPG|thumb|La targa in memoria delle riprese a via degli Avignonesi (15 gennaio 1995)]]
 
Il film uscì nelle sale italiane il 27 settembre [[1945]], venne in seguito esportato nelle seguenti nazioni:<ref>{{Cita web|url=https://www.imdb.com/title/tt0038890/releaseinfo|titolo=Date di uscita per Roma città aperta (1945)|editore=[[IMDb]]|accesso=}}</ref>
 
* [[USA]]: ''Rome, Open City'', 25 febbraio [[1946]] ([[New York]])
* [[Francia]]: ''Rome, ville ouverte'', settembre [[1946]] ([[Cannes Film Festival]])
* [[Danimarca]]: ''Rom - Åben by'', 14 ottobre [[1946]]
* [[Francia]]: ''Rome, ville ouverte'', 13 novembre [[1946]] - 23 aprile [[1980]] (riedizione)
* [[Svezia]]: ''Rom - öppen stad'', 3 marzo [[1947]]
* [[Portogallo]]: ''Roma, Cidade Aberta'', 13 ottobre [[1947]] - 5 agosto [[1983]] (riedizione)
* [[Giappone]]: 17 novembre [[1950]]
* [[Hong Kong]]: 25 giugno [[1953]]
* [[Finlandia]]: ''Rooma - avoin kaupunki'', 23 dicembre [[1955]] - 18 aprile [[1980]] (riedizione)
* [[Germania Ovest]]: ''Rom, offene Stadt'', 21 febbraio [[1961]]
* [[Germania Est]]: ''Rom, offene Stadt'', 22 gennaio [[1968]] (prima TV)
* [[Spagna]]: ''Roma, ciudad abierta'', 9 settembre [[1969]] ([[Barcellona]])
* [[Canada]]: 12 settembre [[2005]] ([[Toronto International Film Festival]])
* [[Polonia]]: ''Rzym, miasto otwarte''
* [[Georgia]]: ''Romi, gia qalaqi''
* [[Grecia]]: ''Romi, anohyroti poli'' (Ρώμη, ανοχύρωτη πόλη)
* [[Paesi Bassi]]: ''Rome - Open stad''
* [[Argentina]]: ''Roma, ciudad abierta''
* [[Brasile]]: ''Roma, Cidade Aberta''
* [[Ungheria]]: ''Róma, nyílt város''
 
=== Doppiaggio ===
Un giovanissimo [[Ferruccio Amendola]] fece il suo esordio come doppiatore in questo film, prestando la propria voce a [[Vito Annichiarico]] (Marcello).
 
Il giornalista e scrittore Giancarlo Governi notò, per primo, come il personaggio della Gullace fosse stato omaggiato anche in fase di doppiaggio: nella scena della corsa verso la camionetta, infatti, dapprima si sente Francesco urlare "Pina!" e successivamente, attraverso un non chiaro "tenetela" il grido sembra dire "Teresa!".{{Cn}}
 
== Accoglienza ==
Il film fu visionato in privato dal regista Roberto Rossellini presso il Cinema Moretti di Ladispoli e presentato successivamente al pubblico nel settembre del 1945 senza alcun'anteprima, ebbe inizialmente uno scarso successo; solo successivamente, dopo aver ricevuto vari premi e riconoscimenti, fu apprezzato unanimemente da pubblico e critica. Inizialmente la pellicola è stata vietata in alcuni paesi, come in [[Germania]] e in [[Argentina]]. Uscì negli [[Stati Uniti]] il 25 febbraio 1946, a New York; dove all'inizio furono censurate alcune scene, della durata complessiva di circa 15 minuti.
 
Nel 1946 a Milano, molti cartelloni promozionali del film furono dati alle fiamme dai militanti del [[Partito Democratico Fascista]].
 
=== Incassi ===
L'incasso accertato a tutto il 31 dicembre 1952, ammontante a 124.500.000 [[Lira italiana|lire]] dell'epoca, rappresentò il maggior incasso cinematografico in Italia della stagione 1945-46.<ref name= "Bertarelli" /><ref>Catalogo Bolaffi del cinema italiano 1945/1955</ref>
 
=== Critica ===
{{citazione|È un film che rievoca il tragico periodo dell'occupazione tedesca di Roma e ne dà un quadro e un giudizio così giusto da suscitare immediatamente in tutto il pubblico il più vivo consenso e, per il ricordo della recente tragedia, anche commozione profonda. Lo squallore delle vie cittadine nelle notti di coprifuoco e gli arresti, le torture, i delitti, le bieche figure di [[Pietro Caruso|Caruso]] e di [[Eugen Dollmann|Dollmann]], tutto qui è ricordato, con oggettività priva di retorica e con implicita valutazione politica così assennata ed equa che il film merita indubbiamente il plauso di tutti gli onesti. Valendosi intelligentemente dell'abilità di due attori popolari come la Magnani e Fabrizi, il regista ha sorretto la semplicità della trama drammatica su sequenze alternanti abilmente note comiche e addirittura grottesche alle scene più forti e strazianti.|[[Umberto Barbaro]], ''[[l'Unità]]'', 26-11-1945}}
 
{{citazione|La Magnani è immensa. Attrice sensibile, intelligentissima. E non venitemi a parlare di volgarità. La Magnani va collocata, studiata e criticata sul piano del romanesco. Allora si vedrà che, nella sua virulenza plebea, l'attrice deriva proprio dalla tradizione popolare più pura e quindi più nobile. [[Giovacchino Belli]] scenderebbe dal suo piedistallo e s'inchinerebbe, con la tuba in mano davanti a lei. C'è un momento nel film in cui il Vammoriammazzato! di Anna Magnani, rivolta a un tedesco, toglie il respiro e rimane nell'aria, tragicamente come una condanna definitiva.|[[Silvano Castellabeppe]], ''Star'', 6-10-1945}}
 
{{citazione|''Roma città aperta'' è il primo film a riprendere il cammino in direzione di un orizzonte nuovamente umanizzato, a immaginare la riconquista di un'armonia entro uno spazio distrutto e sconvolto|[[Gian Piero Brunetta]]<ref>G. Brunetta, ''Cent'anni cinema italiano'', Laterza, Bari 1991 - p. 341</ref>}}
 
{{citazione|Rappresenta la grande sorpresa italiana del dopoguerra, l'inaugurazione (o meglio, la consacrazione) del neorealismo. Rossellini si propone come il suo corifeo. Non ha alle spalle un'ideologia salda o nuova, al massimo si richiama ai valori del cattolicesimo, e forse neppure a quelli. La forza del film risiede nella trasgressione di ogni regola, di ogni consuetudine, di ogni luogo comune culturale.|Fernaldo Starnazza, '''Dizionario del cinema''<ref>''Dizionario del cinema'', di Fernaldo Di Giammatteo, Newton&Compton, Roma, 1995,pag.76</ref>}}
 
== Critica storica ==
Lo storico [[Aurelio Lepre]] ha criticato la rappresentazione della Resistenza romana offerta dal film di Rossellini, ritenendo che abbia trasformato la lotta di una ristretta minoranza di resistenti in un'inverosimile lotta dell'intera cittadinanza, così da «consegn[are] alla memoria collettiva non la Roma spaventata e tutta chiusa nei problemi della sopravvivenza che fu nella realtà, ma una Roma tragica ed eroica»<ref>{{cita|Lepre 1996|p. 13}}.</ref>. Secondo Lepre, la celebrazione di un'epopea resistenziale in ''Roma città aperta'' contribuì alla rimozione delle responsabilità del popolo italiano per aver sostenuto il regime fascista e aver combattuto al fianco dei tedeschi fino al 1943; rimozione che comprendeva il passato degli stessi Rossellini e Fabrizi:
 
{{citazione|Il Rossellini di ''Roma città aperta'' faceva dimenticare il regista dell<nowiki>'</nowiki>''[[L'uomo dalla croce|Uomo della Croce]]''<ref>Lepre si riferisce a ''L'uomo dalla croce'', parte con ''[[La nave bianca]]'' (1941) e ''[[Un pilota ritorna]]'' (1942) di una trilogia dedicata alla guerra fascista.</ref>, prodotto nel 1942 e presentato nel gennaio 1943 a Roma, in una solenne manifestazione, alla presenza dei dirigenti del clero castrense e delle organizzazioni d'arma. Il Fabrizi che interpretava don Pietro faceva dimenticare l'attore che, appena due anni prima, recitava sui palcoscenici del varietà scenette irridenti agli inglesi o bonariamente scherzose sulle difficoltà del fronte interno.
 
Il protagonista dell<nowiki>'</nowiki>''Uomo della Croce'' era stato un sacerdote, un cappellano militare sul fronte russo, simbolo dell'ideale cristiano contrapposto alla barbarie comunista. Anche il protagonista di ''Roma città aperta'' era un sacerdote, un parroco di un rione popolare, ma la continuità era data soltanto dall'abito; per il resto il capovolgimento era completo. Nell<nowiki>'</nowiki>''Uomo della Croce'', i comunisti erano i malvagi da uccidere o da convertire (ed effettivamente il cappellano riusciva a convertire un commissario del popolo e una miliziana); in ''Roma città aperta'' erano eroi, che morivano combattendo per la libertà. Anche i cattivi erano cambiati: al posto del truce commissario del popolo sovietico che conduceva gli interrogatori nell<nowiki>'</nowiki>''Uomo della Croce'', c'era, a interrogare i prigionieri, il comandante tedesco di via Tasso<ref>{{cita|Lepre 1996|p. 14}}.</ref>.}}
 
== Riconoscimenti ==
* [[Premi Oscar 1947|1947]] - '''[[Premio Oscar]]'''
** Nomination ''[[Oscar alla migliore sceneggiatura originale|Migliore sceneggiatura originale]]'' a [[Sergio Amidei]] e [[Federico Fellini]]
* [[Festival di Cannes 1946|1946]] - '''[[Festival di Cannes]]'''
** ''[[Palma d'oro]]'' a [[Roberto Rossellini]]
* [[Nastri d'argento 1946|1946]] - '''[[Nastro d'argento]]'''
** ''Miglior film a soggetto''
** ''[[Nastro d'argento alla migliore attrice non protagonista|Miglior attrice non protagonista]]'' a [[Anna Magnani]]
* [[National Board of Review Awards 1946|1946]] - '''[[National Board of Review Awards|National Board of Review Award]]'''
** ''[[National Board of Review Award al miglior film straniero|Miglior film straniero]]'' (''Italia'')
** ''[[National Board of Review Award alla miglior attrice|Miglior attrice protagonista]]'' a [[Anna Magnani]]
* [[New York Film Critics Circle Awards 1946|1946]] - '''[[New York Film Critics Circle Awards|New York Film Critics Circle Award]]'''
** ''[[New York Film Critics Circle Award al miglior film in lingua straniera|Miglior film in lingua straniera]]'' (''Italia'')
 
== Manifesti e locandine ==
La realizzazione dei manifesti e delle locandine del film furono affidati al pittore e cartellonista [[Anselmo Ballester]] di Roma. Alcune serie di manifesti risulta priva di firma forse perché Ballester&nbsp;– che nel [[Storia dell'Italia fascista|ventennio]] fu autore anche di manifesti politici&nbsp;– nel 1945, a guerra appena terminata, ritenne conveniente mantenersi ancora anonimo.
 
== Altri media ==
Su ''Roma città aperta'' e sulle difficoltà incontrate dal regista e dalla troupe prima e durante le riprese, nel [[1996]] è stato girato il film ''[[Celluloide (film)|Celluloide]]'' di [[Carlo Lizzani]], in cui [[Massimo Ghini]] interpreta il ruolo di Rossellini.
 
== Curiosità ==
Nel [[1988]] le [[Poste italiane]] hanno emesso, nella serie di quattro valori dedicata al "Cinema italiano neorealista", un francobollo da [[lira italiana|Lire]] 2400 per il film ''Roma città aperta''<ref>[http://www.ibolli.it/php/em-italia-2100-Film%20Roma%20citt%C3%A0%20aperta,%20di%20Roberto%20Rossellini.php Il francobollo dedicato al film ''Roma città aperta''.]</ref>.
 
Inoltre, le [[Poste italiane]] hanno emesso nel [[1995]], nella serie di nove valori dedicata agli "Avvenimenti storici della II guerra mondiale - 3ª emissione", un francobollo da [[lira italiana|Lire]] 750 sulla vicenda di [[Teresa Gullace]]<ref>[http://www.ibolli.it/php/em-italia-2434.php Il francobollo dedicato a Teresa Gullace.]</ref><ref>Cfr. l'articolo di Valerio Benelli, ''Filatelia. Per Teresa Gullace un solo francobollo'', in ''Patria Indipendente'', periodico [http://anpi.it/media/uploads/patria/2008/8/45-46_FILATELIA.pdf ANPI del 21 settembre 2008]</ref> e nel [[1997]] un francobollo da [[lira italiana|Lire]] 800 dedicato alla figura di [[Giuseppe Morosini|don Giuseppe Morosini]]<ref>[http://www.ibolli.it/php/em-italia-2575.php Il francobollo dedicato a don Giuseppe Morosini.]</ref>.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|Aurelio|Lepre|wkautore=Aurelio Lepre|Via Rasella. Leggenda e realtà della Resistenza a Roma|1996|Laterza|Roma-Bari|isbn=88-420-5026-1|cid=Lepre 1996}}
* {{cita libro|Ugo|Pirro|wkautore=Ugo Pirro|Celluloide|1983|Rizzoli|Milano|cid=Pirro 1983}}
* {{cita libro|Stefano|Roncoroni|La storia di Roma città aperta|2006|Cineteca di Bologna-Le Mani|Bologna-Recco|isbn=88-8012-324-6|cid=Roncoroni 2006}}
* Gianni Rondolino: ''Roberto Rossellini''. La Nuova Italia, Firenze 1977
* ''Le attrici''. Gremese editore, Roma 1999
* Catalogo Bolaffi del Cinema italiano 1945/1955
* Flaminio Di Biagi: La Roma di "Roma città aperta", Palombi, Roma, 2014
 
== Voci correlate ==
* [[Anna Magnani]]
* [[Celluloide (film)]]
* [[Cinema italiano]]
* [[Città aperta]]
* [[Giuseppe Morosini]]
* [[Liberazione di Roma]]
* [[Neorealismo (cinema)]]
* [[Pietro Pappagallo]]
* [[Teresa Gullace]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.ricordandoannamagnani.it/blog/roma-citta-aperta-film/ Roma città aperta, com'è nato il film], su Ricordando Anna Magnani.
* {{cita web|https://sites.google.com/site/lultimobanco/locations-cinematografiche-del-lazio|Location del film viste da Google Earth}}
 
{{Film di Roberto Rossellini}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|cinema|roma|seconda guerra mondiale|storia d'Italia}}
 
[[Categoria:Film drammatici]]
[[Categoria:Film diretti da Roberto Rossellini]]
[[Categoria:Grand Prix du Festival al miglior film]]
[[Categoria:Film ambientati a Roma]]
[[Categoria:Film sulla Resistenza italiana]]
[[Categoria:Film del neorealismo]]
[[Categoria:Film girati a Roma]]
[[Categoria:Film girati all'Eur]]