Rai e Discussione:Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
 
Fabri73 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
 
Riga 1:
{{ScorporoUnione|scorporo|CCCP - Fedeli alla linea|92563413|13 nov 2017 alle 13:10}}
{{Nota disambigua||RAI (disambigua)|RAI}}
{{Progetti interessati
{{Azienda
|progetto= Musica/Punk
|nome = Rai – Radiotelevisione Italiana
|progetto2=
|logo = Rai - Logo 2016.svg
|accuratezza=
|logo dimensione = 125
|scrittura=
|immagine = Rai Roma viale mazzini.JPG
|fonti=d
|didascalia = Sede della presidenza e direzione generale della Rai a [[Roma]]; viale Giuseppe Mazzini, 14
|immagini=d
|forma societaria = Società per azioni
|note=
|data fondazione = 3 gennaio [[1954]]
|utente=
|forza cat anno = 1954
|data=
|luogo fondazione = Roma
|fondatori = [[Governo della Repubblica Italiana|Governo italiano]]
|data chiusura =
|causa chiusura =
|nazione = ITA
|sede = [[Roma]]
|gruppo =
|filiali = [[Rai Pubblicità]], [[Rai Cinema]], [[Rai Way]], [[Rai Com]]
|persone chiave = * [[Marcello Foa]], presidente
* [[Fabrizio Salini]], amministratore delegato
* [[Alberto Matassino]], direttore generale
|settore = media
|prodotti = canali radio, canali televisivi, editoria
|fatturato = 2,78 miliardi di [[Euro|€]]<ref name="bilancio">[http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2018-01-25/ricavi-crescita-le-tv-2016-rai-scalza-sky-col-canone-bolletta-142959.shtml?uuid=AEtE2roD ::: RAI - Bilancio 2016 :::<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
|anno fatturato = 2016
|utile netto = 14,3 milioni di [[Euro|€]]<ref name=bilancio2>[http://www.repubblica.it/economia/2018/05/07/news/il_taglio_dei_costi_salva_il_bilancio_rai_il_2017_si_chiude_in_utile_per_14_milioni-195770301/ ::: RAI - Bilancio 2017 :::<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
|anno utile netto = 2017
|dipendenti = 11 635
|anno dipendenti = 2014
|slogan = <!-- METTERE SOLO LO SLOGAN ATTUALE, GRAZIE -->''Per te. Per tutti''<!-- METTERE SOLO LO SLOGAN ATTUALE, GRAZIE -->
|tipo compagnia =
}} La '''Rai − Radiotelevisione Italiana S.p.A.''', denominazione spesso [[abbreviazione|abbreviata]] '''Rai''' o '''RAI'''<ref>"RAI" è l'[[acronimo]] di "[[Radio Audizioni Italiane]]", antesignana dell'attuale società. Come tutti gli [[acronimo|acronimi]] che sono [[nomi propri]] molto diffusi nel linguaggio comune, viene anche scritto con solo la lettera iniziale maiuscola. Tale grafia attualmente è utilizzata anche per il [[logo]] ufficiale della società.</ref>, è la [[società (diritto)|società]] [[concessione|concessionaria]] in esclusiva del [[servizio pubblico#Servizio pubblico radiotelevisivo|servizio pubblico radiotelevisivo]] in [[Italia]]. È una delle più grandi [[azienda|aziende]] di comunicazione d'[[Europa]], il quinto gruppo televisivo del continente<ref>{{Cita web|url=http://argomenti.ilsole24ore.com/rai.html|titolo=Rai - Ultime notizie su Rai - Argomenti del Sole 24 Ore|editore=Il Sole - 24 Ore|sito=IlSole24ore.com|data=24 febbraio 2016|accesso=20 ottobre 2017}}</ref>.
 
== Storia ==
=== 1924-1927: Unione Radiofonica Italiana ===
{{Vedi anche|Unione Radiofonica Italiana}}
L'8 febbraio [[1923]] venne pubblicato il regio decreto n. 1067, che affidava allo Stato l'esclusiva sulle [[radioaudizioni circolari]] da esercitare tramite società concessionaria. Sorsero varie società con l'obiettivo di ottenere tale concessione; tra queste vi era la Società Italiana Radio Audizioni Circolari (SIRAC) e la Società anonima radiofono - Società italiana per le radiocomunicazioni circolari (Radiofono), fondata nel settembre [[1923]] dalla [[Marconi Company]]. Proprio la Radiofono, il 20 marzo 1924, installò a Centocelle una stazione di prova, ma il 25 marzo non riuscì a trasmettere un discorso pronunciato da [[Benito Mussolini]] al [[teatro Costanzi]] di Roma, forse a causa di interferenze elettriche.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.radiomarconi.com/marconi/rai_cronologia1.html|titolo=La vera storia della radiodiffusione in Italia - CRONOLOGIA DAL 1919-2000|sito=www.radiomarconi.com|accesso=2 ottobre 2017}}</ref><ref name="80anni">80 anni di storia della radio, Dossier delle Teche Rai, settembre 2004, pagina 105.</ref>
 
Il 3 giugno [[1924]] il [[Ministero delle comunicazioni|Ministro delle Comunicazioni]] [[Costanzo Ciano]] indirizzò una lettera alle società che avevano fatto richiesta per la concessione invitandole a trovare un accordo. Il compromesso raggiunto portò alla nascita dell'URI, Unione Radiofonica Italiana, costituita dalla fusione della Radiofono con la SIRAC, con capitale sociale di 1.400.000 [[Lira italiana|lire]] (85% della Radiofono e 15% della SIRAC). Presidente della società venne nominato Enrico Marchesi, proveniente dalla [[FIAT]], dove aveva ricoperto per parecchi anni l'incarico di direttore amministrativo. Il Vice presidente era Luigi Solari, persona molto vicina agli interessi di [[Guglielmo Marconi]] che, forte dell'invenzione della radio, stava cercando di creare un modello che ricalcasse quello adottato in altri Paesi.
 
Dalla sua prima stazione trasmittente di San Filippo in [[Roma]], prodotta dalla Marconi, il 6 ottobre, alle ore 21:00, [[Ines Viviani Donarelli]], dallo studio romano di [[Palazzo Corrodi (Roma)|palazzo Corrodi]], lesse il primo regolare annuncio della neonata radio:{{Citazione|URI (Unione Radiofonica Italiana). 1-RO: stazione di Roma. Lunghezza d'onda metri 425. A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera. Sono le ore 21 del 6 ottobre 1924. Trasmettiamo il concerto di inaugurazione della prima stazione radiofonica italiana, per il servizio delle radio audizioni circolari, il quartetto composto da Ines Viviani Donarelli, che vi sta parlando, Alberto Magalotti, Amedeo Fortunati e Alessandro Cicognani, eseguirà Haydn dal quartetto "Opera 7", I e II tempo.<ref>[http://www.radiomarconi.com/marconi/donarelli.wav Audio originale].</ref>}}Il programma, della durata di un'ora e mezza, previde la trasmissione di musica operistica, da camera e da concerto, con un bollettino meteorologico e notizie di borsa.
 
Il 27 novembre [[1924]] il governo assegnò alla società privata URI la concessione, in esclusiva, del servizio delle radioauzioni circolari per la durata di sei anni (prorogabili per altri quattro), assegnazione sancita dal [[Regio decreto|R.D.]] 14 ottobre 1924 n. 2191 ''Concessione dei servizi radioauditivi circolari alla Società Anonima Unione Radiofonica Italiana (U.R.I.)'' pubblicato in [[Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia|G.U.]] n. 11 del 15 gennaio [[1925]] pp.&nbsp;164–167. In particolare si sancì che l'URI era l'unica emittente radiofonica italiana autorizzata a diffondere notizie di interesse pubblico e che il Governo era il solo a concedere il ''placet'' per la trasmissione di notizie di agenzie di stampa diverse dall'[[Agenzia Stefani]].
 
Nel gennaio 1925 nacque [[Radiocorriere TV#Storia|Radiorario]], rivista settimanale dell'URI che promuoveva il nuovo mezzo. Vennero aperte altre due stazioni radiofoniche, prima a [[Milano]] e poi a [[Napoli]]. Nel 1926 La SIRAC e la URI fondarono la Società Italiana Pubblicità Radiofonica Anonima ([[SIPRA]]), per gestire la pubblicità radiofonica.
 
=== 1927-1944: Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche ===
{{Vedi anche|Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche}}
 
Il 17 novembre 1927 con R.D. n. 2207 si stabilì la trasformazione dell'URI nell''''Ente italiano per le audizioni radiofoniche''', conosciuto come EIAR, sotto forma di [[società anonima]] ([[società per azioni]] dal 1942)<ref name="pubblicismo">[http://www.istitutodipubblicismo.it/storia_della_radio.htm#12.%20Italiadell'Italia Istituto di pubblicismo - Storia della Radio in Italia]</ref>, la creazione di un comitato di vigilanza sulle radiodiffusioni e una nuova concessione. Sebbene l'azienda fosse privata (tra i soci vi erano la [[General Electric]], la [[SIP - Società idroelettrica piemontese]] e la [[Fiat]]), il decreto imponeva che, insieme alla concessione esclusiva di 25 anni, quattro membri del consiglio di amministrazione dovevano essere rappresentanti del governo e che lo statuto e le sue modifiche dovevano essere approvate dal ministro delle Poste e Telecomunicazioni.<ref name=":0" />
 
Il fenomeno delle radioaudizioni prese il via a partire dagli [[Anni 1930|anni trenta]], agevolato dalle iniziative del regime che dotò ogni [[casa del Fascio]] di un apparato ricevente denominato ''radio popolare'' e assunse in seguito il motto "Ogni paese deve avere la sua radio", sostenendo la diffusione di apparecchi economici come la [[radio Rurale]] e la [[radio Balilla]]. Lungo tutta la penisola vennero aperte stazioni radio sia in onde medie, ad esempio a Trieste<ref>{{cita testo|autore=|titolo=EIAR: Radio Trieste|rivista=Radiocorriere|data=15-22 agosto 1931|url=http://www.radiocorriere.teche.rai.it/Download.aspx?data=AQAAANCMnd8BFdERjHoAwE/Cl+sBAAAAajfSTOVQIkakgjcU+fUHnAQAAAACAAAAAAADZgAAwAAAABAAAAARDIjDVZemDLNZ4FAT77saAAAAAASAAACgAAAAEAAAAChPAbau3zo6aSya1ZrT3kYQAAAAoyGO6qvdUEBVPO1W5hlxWhQAAAAi73/tCt1FykxfS2RS8b5rhqcfRw==|numero=33|p=12|accesso=10 marzo 2017}}
</ref>, Bari<ref>{{Cita testo|autore=G.B.|titolo=La stazione radiofonica di Bari sarà inaugurata ufficialmente il 6 settembre|rivista=Radiocorriere|data=3-10 settembre 1932|url=http://www.radiocorriere.teche.rai.it/Download.aspx?data=AQAAANCMnd8BFdERjHoAwE/Cl+sBAAAAajfSTOVQIkakgjcU+fUHnAQAAAACAAAAAAADZgAAwAAAABAAAACSDRLzxZySLiXLpkLBtjdvAAAAAASAAACgAAAAEAAAACmVrDkW7F8gk7SAELzqzIQQAAAAxQsKdsSUp780WvXSfuW/KxQAAACqG+hbaveYUp6c7kBw9QqwMHbf+g==|numero=36|p=5|accesso=10 marzo 2017}}</ref>, Palermo<ref>{{Cita testo|titolo=Le antenne di Palermo portano da oggi in tutti i lidi mediterranei la voce dell'Italia fascista|rivista=Radiocorriere|data=13-20 giugno 1931|url=http://www.radiocorriere.teche.rai.it/Download.aspx?data=AQAAANCMnd8BFdERjHoAwE/Cl+sBAAAAajfSTOVQIkakgjcU+fUHnAQAAAACAAAAAAADZgAAwAAAABAAAADs6H/wdZ1Hw3OhQvdACx9JAAAAAASAAACgAAAAEAAAALKxybzxehEg+SD8XcYj5sAQAAAAEB7jHCU37fRzlJnG6ng0LBQAAADXzDVz8HkghC9Gnfx7kbc/Xo+UVQ==|urlcapitolo=|numero=24|p=5|accesso=10 marzo 2017}}</ref>, sia in onde corte, utilizzate per le trasmissioni verso i paesi del [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]], dell'[[America meridionale|America del Sud]] e dell'[[Asia]]. Iniziarono inoltre le sperimentazioni sulla radiovisione.
 
L'EIAR nel [[1931]] acquistò il [[Teatro di Torino]] di Via Verdi e lo adibì ad ''Auditorium'' per ospitare la sede della propria [[Orchestra sinfonica nazionale della RAI|Orchestra Sinfonica Nazionale]].<ref>{{Cita web|url=http://www.museotorino.it/view/s/7f008f7602454600a4a494cad50a6505|titolo=Teatro di Torino - MuseoTorino|autore=MuseoTorino,Comune di Torino,Direzione Musei,Assessorato alla Cultura e al 150° dell’Unità d’Italia|sito=www.museotorino.it|accesso=20 maggio 2018}}</ref> Il 23 marzo [[1933]] la SIP divenne azionista di maggioranza della società. Il 26 settembre [[1935]] le trasmissioni passarono sotto il controllo del [[Ministero della Cultura Popolare|Ministero per la stampa e la propaganda]], mentre l'aspetto tecnico rimase controllato dal Ministero delle Comunicazioni.
 
Nel [[1939]] iniziò la sperimentazione delle trasmissioni televisive nelle sedi di [[Milano]], [[Torino]] e [[Roma]], effettuate durante la XI Mostra della Radio e la XXI Fiera di Milano e terminate l'anno successivo a causa dell'entrata in [[seconda guerra mondiale|guerra]] dell'Italia e al fatto che queste trasmissioni interferivano con le manovre di atterraggio teleguidato negli aeroporti di Ciampino e di Linate.
 
Dopo l'[[armistizio di Cassibile|otto settembre]] le sedi locali dell'EIAR continuarono a operare autonomamente: le stazioni radio di Palermo, Napoli e Bari, una volta occupate dagli Alleati, furono gestite dal [[Psychological Warfare Branch]]; nella [[Repubblica Sociale Italiana]] l'EIAR rimase l'organo del regime.
 
=== 1944-1953: Radio Audizioni Italiane ===
Il 26 ottobre 1944, tramite decreto legislativo luogotenenziale, l'EIAR fu riaperta nell'Italia liberata con la nuova ragione sociale Radio Audizioni Italiane, che aveva come socio di maggioranza la SIP.<ref name="azionista">[http://www.cisi.unito.it/marconi/rai.html La Radiotelefonia in Italia: dalla SIRAC alla RAI<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130313082244/http://www.cisi.unito.it/marconi/rai.html|data=13 marzo 2013}}</ref> Il primo direttore della società fu [[Arturo Carlo Jemolo]], il quale rimase in carica solo un anno, dal 1945 al 1946, quando divenne direttore [[Giuseppe Spataro]].<ref name="azionista" /> Il [[25 aprile]] [[1945]] la sede [[Busto Arsizio|bustocca]] dell'EIAR assunse la denominazione di [[Radio Busto Libera]] e per prima annunciò la caduta del [[Fascismo]] e l'insurrezione generale.<ref name=":0" />
 
Alla fine della [[seconda guerra mondiale]] erano rimaste solo 12 stazioni a onde medie e due a onde corte. Le stazioni dell'Italia settentrionale furono poste sotto il controllo del [[Comitato di Liberazione Nazionale]]<ref name=Annuario1988>''Annuario RAI 1988 1989'', Torino, Nuova ERI, 1989</ref>.
 
Nel dicembre 1945 il sistema radiofonico italiano fu riunificato sotto la RAI e nel 1946 i trasmettitori superstiti furono organizzati in due reti<ref name=Annuario1988/>: le stazioni dell'Italia centromeridionale, già gestite dal [[Psychological Warfare Branch|PWB]] e dal governo, vennero costituite nella "rete rossa"; mentre le stazioni dell'Italia settentrionale, prima gestite dal CLN, diventarono la "rete azzurra".
La rete azzurra aveva sede a Torino con uffici decentrati a Milano<ref name=Franzinelli>[http://www.mimmofranzinelli.it/tool/home.php?s=0,1,55,58,65 Mimmo Franzinelli, ''Rai, poltrone di ieri e di oggi'']</ref> e comprendeva le stazioni di Torino I, Milano I, Genova I, Bologna, Venezia, Verona, Padova, Bolzano, nonché quelle di Roma II, Napoli II e Bari II<ref name=Aondio>[https://books.google.it/books?id=UXtADAAAQBAJ&pg=PA216&lpg=PA216&dq=rete+azzurra+torino&source=bl&ots=Vx22VPE5-a&sig=L5qHxr77EYu5GP6bOH4hJFuokfM&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjP9dCC3P7bAhVkYZoKHYyuDUgQ6AEIazAH#v=onepage&q=rete%20azzurra%20torino&f=false Umberto Aondio, ''Tulipan'', Youcanprint, 2016, pag. 216]</ref>; mentre la rete rossa aveva sede a Roma con uffici a Firenze<ref name=Franzinelli/> e comprendeva le stazioni di Roma I, Napoli I, Bari I, Firenze, Palermo, Catania, San Remo, nonché Torino II, Milano II e Genova II<ref name=Aondio/>.
 
Il 25 giugno 1946, giorno dell'insediamento dell'[[Assemblea Costituente della Repubblica Italiana]], iniziarono le trasmissioni di ''Oggi al Parlamento''<ref name=Annuario1988/>.
 
Nel 1948 terminò la ricostruzione dell'infrastruttura radiofonica, danneggiata durante la guerra, con il completamento della nuova rete nazionale di 28 trasmettitori. Le due reti si espansero fino a coprire tutto il territorio nazionale<ref name=Annuario1988/>.
 
Inoltre, nel settembre di quell'anno, si tenne la prima edizione del Premio Italia<ref name=Annuario1988/>, dedicato alle opere radiofoniche, istituito grazie anche al direttore generale Salvino Sernesi.
 
Nel 1949 entrò in funzione il nuovo [[trasmettitore di Prato Smeraldo|impianto di Prato Smeraldo]]<ref name=Annuario1988/> per le trasmissioni all'estero in italiano (distinte per l'Europa, per le Americhe, per l'Australia e Nuova Zelanda, per l'Africa Orientale e il Vicino Oriente), in inglese (per l'Europa, per l'Australia e Nuova Zelanda, per il Medio-Estremo Oriente, per il Sudafrica, per il Nordamerica), in francese (per l'Europa, per il Nordafrica e Vicino Oriente, per il Medio-Estremo Oriente, per il Canada), in spagnolo (per l'Europa e per l'America Latina), in portoghese (per l'Europa e per il Brasile), in arabo, persiano, turco, cinese, giapponese, [[lingua indonesiana|indonesiano]], [[hindi]], [[urdu]], [[bengali]], [[esperanto]], tedesco, danese, svedese, [[lingua olandese|fiammingo]], polacco, ceco, slovacco, ungherese, romeno, bulgaro, serbo, albanese, ucraino, lituano, russo e greco<ref name=Annuario1958>''Annuario RAI'', giugno 1958</ref>.
 
Nell'immediato dopoguerra furono inaugurati anche i programmi in tedesco e ladino di [[Rai Südtirol|Sender Bozen]] e quelli in sloveno di [[Rai Radio Trst A|Radio Trieste]].
 
La RAI riprese nel 1949, dopo dieci anni, la sperimentazione delle trasmissioni televisive: dapprima a Roma, successivamente a Torino, dove fu costruito anche uno studio di registrazione<ref name=Annuario1988/>.
 
Il 15 settembre venne fondata la [[Rai Eri|ERI - Edizioni Radio Italiana]], controllata interamente dalla RAI<ref name=Annuario1988/> che si aggiungeva alle consociate storiche [[Sipra]] e [[Fonit Cetra]].
 
Nel febbraio 1950 fu creata l'[[Unione europea di radiodiffusione]] (UER), nella quale la Rai ottenne un posto permanente nel consiglio di amministrazione, per sostituire l'OIRT, dalla quale i paesi occidentali si erano staccati a causa della Guerra Fredda.<ref>{{Cita web|url=https://www.ebu.ch/CMSimages/en/publications_50_e_tcm6-12446.pdf|titolo=50º Anniversario UER|lingua=en|formato=PDF}}</ref>
 
Nello stesso anno viene creato il Terzo Programma radiofonico, il primo tra quelli attivi ad essere trasmesso in [[modulazione di frequenza]]. Alla fine del 1951 il palinsesto radiofonico fu ristrutturato intorno a tre programmi nazionali: il [[Rai Radio 1|Programma Nazionale]] generalista, il [[Rai Radio 2|Secondo Programma]] di intrattenimento leggero e il neonato [[Rai Radio 3|Terzo Programma]] culturale<ref name=Vivit>[http://www.viv-it.org/schede/rai-radiotelevisione-italiana ''RAI - Radiotelevisione Italiana'' sul sito Vivit]</ref><ref>[http://www.radio.rai.it/storiadellaradio/index.cfm?candidato=storia3.cfm Rai.it - Storia della Radio dal '49 al '61] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120112120201/http://www.radio.rai.it/storiadellaradio/index.cfm?candidato=storia3.cfm|data=12 gennaio 2012}}</ref>.
Grosso modo, il Programma Nazionale proseguiva la rete rossa, mentre il Secondo Programma era la continuazione della rete azzurra<ref>[https://books.google.it/books?id=GwodDYD4h8sC&pg=PA78&lpg=PA78&dq=rete+azzurra+radiouno&source=bl&ots=TgEgorNzMv&sig=tBvyjWg69Urv_HNF3oxNXKgmZV0&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjhtODGx_7bAhXMA5oKHYWGClgQ6AEIeDAO#v=onepage&q=rete%20azzurra%20radiouno&f=false Guido Gola, ''Tra pubblico e privato. Breve storia della radio in Italia'', Effatà, 2003]</ref><ref>[http://www.storiaradiotv.it/STORIA%20DELLA%20RADIO%20di%20Ruggero%20Righini.htm Ruggero Righini, ''La storia della radio'']</ref>.
 
In questo periodo la Rai aveva vari complessi artistici stabili. Per la musica classica le tre orchestre e cori delle sedi regionali di Torino, Milano e Roma (cui nel 1957 si aggiungerà l'Orchestra da Camera "Alessandro Scarlatti" di Napoli). Per il teatro le compagnie di prosa di Firenze e Torino, nonché la "[[Compagnia del Teatro Comico Musicale di Roma]]" e la "[[Compagnia di rivista di Milano]]"<ref name=Annuario1958/>.
 
Il 26 gennaio [[1952]] il Governo firmò una convenzione con cui venne concessa alla RAI l'esclusiva delle radioaudizioni circolari, della televisione e della filodiffusione fino al 15 dicembre [[1972]]. Contestualmente, tutte le azioni della società passarono all'[[IRI]], ponendo la RAI sotto il controllo indiretto del governo italiano.<ref name="azionista2">[http://www.cisi.unito.it/marconi/rai.html La Radiotelefonia in Italia: dalla SIRAC alla RAI<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130313082244/http://www.cisi.unito.it/marconi/rai.html|data=13 marzo 2013}}</ref> L'anno successivo, le azioni della SIPRA furono spartite tra IRI e RAI. Il 19 novembre si decise l'istituzione del canone televisivo introdotto l'anno successivo.
 
=== 1954-1960: La RAI diventa Radiotelevisione Italiana ===
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico - BEIC 6364368.jpg|thumb|Uno studio televisivo nel centro televisivivo Rai di via Teulada a Roma in una foto di [[Paolo Monti]] del 1958]]
 
Il 3 gennaio [[1954]] l'[[annunciatrice televisiva]] [[Fulvia Colombo]] diede avvio alle trasmissioni televisive regolari del Programma nazionale (l'attuale [[Rai 1]]).<ref name="ReferenceA">[[Franco Ferrarotti]], ''La Televisione - I cinquant'anni che hanno cambiato gli usi e costumi degli italiani'', [[Newton Compton Editori]], ISBN 978-88-541-0273-6, pag 10</ref> Di conseguenza, il 10 aprile, la Radio Audizioni Italiane S.p.A. cambiò la denominazione sociale in RAI - Radiotelevisione Italiana S.p.A..I principali trasmettitori erano a [[Roma]], [[Milano]], [[Napoli]], [[Torino]] e [[Monte Peglia]] (TR) e coprivano poco più di un terzo della popolazione. Alla sera prese il via ''[[La Domenica Sportiva]]'', il programma più longevo della televisione italiana ancora oggi in onda.<ref name=":0" />
 
Nel 1955, in occasione delle elezioni del Presidente della Repubblica, si tenne la prima telecronaca della seduta parlamentare. L'anno successivo i [[VII Giochi olimpici invernali]], disputatisi a [[Cortina d'Ampezzo]], furono i primi ad essere trasmessi ad un'audience internazionale in [[Eurovisione]]. I diritti di trasmissione furono ceduti gratuitamente alla RAI, alla quale fu riconosciuto anche un rimborso spese di 10 milioni di lire per coprire i costi per portare le apparecchiature fino a Cortina.<ref>{{Cita web|url=http://library.la84.org/6oic/OfficialReports/1956/orw1956.pdf|titolo=VII GIOCHI
OLIMPICI INVERNALI, Rapporto ufficiale|formato=pdf|pp=421, 422}}</ref>
 
Nel [[1957]], con un decennio di anticipo rispetto alla tempistica inizialmente prevista, tutto il territorio italiano fu coperto dal segnale televisivo<ref name="ReferenceA" />. Il 3 febbraio la RAI iniziò a trasmettere messaggi pubblicitari in TV con ''[[Carosello]]'' e a [[Roma]] inaugurò lo storico centro televisivo di Via Teulada 66. Il 25 novembre 1958 iniziarono i corsi di ''Telescuola'', rivolti ai ragazzi impossibilitati a frequentare la scuola oblligatoria. A questo, nel 1960, si sarebbe affiancato ''[[Non è mai troppo tardi]]'' , programma rivolto agli adulti analfabeti. Nel dicembre 1958 prese il via anche il servizio di filodiffusione, in collaborazione con la SIP. Nel 1960 debuttò il programma radiofonico ''[[Tutto il calcio minuto per minuto]]'', programma storico tuttora in onda su [[Rai Radio 1]].
 
=== 1961-1999: l'espansione della televisione e la riforma ===
Il 4 novembre [[1961]] [[Rosanna Vaudetti]] inaugurò la seconda rete televisiva, denominata [[Rai 2|Secondo Programma]]. Il 21 aprile 1962 venne promulgata una legge che vietava la diffusione di film e di opere teatrali, attraverso radio e televisione, che non avessero ottenuto il permesso del Ministero del Turismo e dello Spettacolo.<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1962/04/28/062U0161/sg;jsessionid=n7QDNQHUGSuZmNF5rQGbbw__.ntc-as3-guri2a|titolo=Gazzetta Ufficiale|sito=www.gazzettaufficiale.it|accesso=22 maggio 2018}}</ref> Verso la fine del [[1963]] iniziarono a Roma le prove di trasmissione della TV a colori con i sistemi [[NTSC]], [[SÉCAM|SECAM]] e [[PAL]]. Dal gennaio del 1964 in tutta Italia vennero effettuate prove quotidiane per l'industria.<ref name=":0" />
 
Nel [[1965]] si tenne per la prima volta in Italia l'[[Eurovision Song Contest 1965|Eurovision Song Contest]] (10º [[Eurovision Song Contest|Gran Premio Eurovisione della Canzone]]), ospitato nell’Auditorium Rai di [[Napoli]], l'azienda ne curò anche le trasmissioni. Il 3 maggio 1966, su invito della UER, la RAI organizzò delle dimostrazioni di TV a colori con diversi standard per i rappresentanti di UER e OIRT e delle industrie. Il 15 luglio 1967 la RAI partecipò al primo collegamento televisivo satellitare diretto con tutti i continenti. Nel [[1968]] andò in onda lo sceneggiato ''[[Odissea (miniserie televisiva)|Odissea]]'', prima produzione realizzata a colori. Nel 1965 la Direzionale Generale RAI si sposta nella nuova sede di Viale Mazzini nel quartiere Prati di Roma, primo edificio realizzato interamente in acciaio e vetro progettato dall'architetto [[Francesco Berarducci]], è uno degli edifici più rilevanti dell’architettura italiana del dopoguerra, vincitore del premio Inarch 1965, che diventerà l'immagine stessa della RAI trasmessa ogni giorno di apertura dei telegiornali da allora ad oggi.
 
Tra il 1969 e il 1970 la RAI instaurò vari collegamenti satellitari con diversi paesi nel mondo: Brasile, Messico, Argentina, Australia e Giappone. Nel maggio del 70 RAI, SIPRA e altri costituirono il Comitato Pubblicità Progresso, per campagne pubblicitarie di pubblico interesse. Il 5 maggio 1971 RAI e SIP si impegnarono a diffondere maggiormente la filodiffusione almeno in tutti i capoluoghi di provincia. Il 21 maggio il Ministero della Pubblica Istruzione e la RAI firmarono una convenzione per potenziare le trasmissioni radiotelevisive a carattere formativo, come ''Telescuola''.
[[File:Rai Roma via Teulada.JPG|thumb|upright=1.3|Rai CPTV di Roma, via Teulada 66]]
Nel [[1972]], i [[Giochi della XX Olimpiade]], tenutisi a Monaco, furono trasmessi a colori, dopo parere affermativo del Consiglio Superiore Tecnico delle Telecomunicazioni, con sistemi PAL e SECAM. Il 15 dicembre terminò la concessione dei servizi radiotelevisivi, che venne prorogata di un anno fino all'approvazione della riforma del settore radiotelevisivo. Nella stessa sede si stabilì che il controllo della SIPRA fosse assunto interamnete dalla RAI.
 
Il 20 marzo [[1973]] ebbero inizio le trasmissioni sperimentali per le persone affette da sordità: queste non erano solo di puro intrattenimento, coprivano anche le informazioni e i problemi di inserimento nella società. Alla fine dell'anno, poiché non era stata ancora varata nessuna legge, venne fatta una proroga della concessione fino all'aprile dell'anno successivo. Arrivati alla scadenza della seconda proroga, tramite decreto legge ratificato successivamente, ne venne emessa un'altra che sarebbe durata fino all'approvazione della riforma del settore e, comunque, non oltre il 30 novembre.<ref>{{Cita web|url=http://www.edizionieuropee.it/LAW/HTML/65/zn98_01_027482.html|titolo=§ 98.1.27482 - D.L. 30 aprile 1974, n. 113. Gestione dei servizi di radiodiffusione circolare, di televisione circolare, di telediffusione su filo e di radiofotografia circolare .|sito=www.edizionieuropee.it|accesso=22 maggio 2018}}</ref>
 
Il 14 aprile [[1975]] viene approvata la Legge n. 103 che portò ad una prima [[Riforma della RAI del 1975|riforma della RAI]]: il controllo della società passava dal Governo al Parlamento, attraverso la ''[[Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi]]''. per garantire il pluralismo della società. Venne decisa la realizzazione di una terza rete nazionale da affiancare alle prime due; queste ultime vennero ribattezzate Rete 1 (o TV1) e Rete 2 (o TV2).<ref>[http://www.radio.rai.it/storiadellaradio/index.cfm?candidato=storia5.cfm&switch= Rai.it - Storia della Radio dal '70 al '90] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120112125056/http://www.radio.rai.it/storiadellaradio/index.cfm?candidato=storia5.cfm&switch=|data=12 gennaio 2012}}</ref> Si sancì inoltre che la concessione dovesse essere data ad una società per azioni completamente pubblica, quindi le azioni vennero suddivse tra IRI, con il 99,55%, e la SIAE, con lo 0,45%. Infine si stabilì che il consiglio di amministrazione fosse composto da "16 membri, di cui: sei eletti dall'assemblea dei soci; dieci eletti dalla Commissione parlamentare con la maggioranza di tre quinti dei suoi componenti, dei quali 4 scelti sulla base delle designazioni effettuate dai consigli regionali".<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1975-04-17&atto.codiceRedazionale=075U0103&elenco30giorni=false|titolo=Gazzetta Ufficiale|sito=www.gazzettaufficiale.it|accesso=22 maggio 2018}}</ref> L'11 agosto, con la nuova convenzione, il Ministero delle poste e delle telecomunicazioni concesse alla RAI, per sei anni, in esclusiva il servizio radiotelevisivo, mentre il servizio di radiofotografia circolare non era in esclusiva.
 
Per ottemperare agli obblighi di legge, il 30 gennaio [[1960]] entrarono in funzione le nuove strutture generali. La produzione televisiva venne articolata intorno alle due reti, sulle quali le informazioni erano garantite da TG1 e TG2; i programmi radiofonici furono suddivisi in tre reti con altrettanti giornali radio. Questi erano affiancati dai dipartimenti: trasmissioni scolastiche ed educative per adulti; tribune e accesso; servizi giornalistici e programmi per l'estero.
 
Il 1º gennaio [[1977]] si concluse, dopo vent'anni, la rubrica pubblicitaria ''[[Carosello]]''. Un mese più tardi iniziarono ufficialmente le trasmissioni televisive [[Televisione a colori|a colori]]. Il 15 dicembre [[1979]] [[Fabiana Udenio]] inaugurò Rete 3 o TV3, rete televisiva inizialmente progettata e realizzata per la diffusione di programmi su base regionale. Nello stesso periodo fu deliberato l'aumento del capitale sociale da 10 a 40 miliardi di lire. Nel [[1983]] vennero rinominati i canali televisivi: Rete 1, Rete 2 e Rete 3 diventarono [[Rai 1|RaiUno]], [[Rai 2|RaiDue]] e [[Rai 3|RaiTre]]. Nello stesso periodo venne realizzato ''Arlecchino'', il primo esperimento RAI di programma in HD. Il 6 dicembre [[1984]] con un decreto legge venne modificata la composizione del CdA: a Commissione avrebbe eletto tutti i 15 membri del consiglio di amministrazione; il presidente e il direttore generale sarebbero stati scelti dall'assemblea dei soci.<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1984/12/06/084U0807/sg;jsessionid=xMGvZnWkVVKjAgoMS+iPDg__.ntc-as2-guri2a|titolo=Gazzetta Ufficiale|sito=www.gazzettaufficiale.it|accesso=22 maggio 2018}}</ref> Si decise inoltre l'aumento di capitale, che triplicò.
 
Nel [[1987]] RaiTre venne equiparata alle altre due reti, iniziando a trasmettere a livello nazionale; si profilò così la lottizzazione dei tre canali televisivi pubblici, rimasta in vigore fino alla fine della [[Prima Repubblica (Italia)|Prima Repubblica]]: RaiUno alla [[Democrazia Cristiana|DC]], RaiDue al [[Partito Socialista Italiano|PSI]] e RaiTre al [[Partito Comunista Italiano|PCI]]. Al [[Mostra internazionale d'arte cinematografica|Festival del cinema di Venezia]] di quell'anno venne presentato, fuori concorso, il film ''[[Giulia e Giulia]]'', il primo lungometraggio al mondo ad essere ripreso con telecamere ad alta definizione. A luglio l'azienda iniziò i test sul tratto autostradale tra Firenze e Bologna di un canale radiofonico ad isofrequenza, dedicato agli automobilisti. Alla fine del [[1989]], finiti i test, partì il canale ufficiale, 24 ore su 24, centrato a 103,3&nbsp;MHz, con notiziari, musica e messaggi sul traffico curati dalla Società Autostrade.
 
Nel [[1990]] partirono le sperimentazioni delle trasmissioni satellitari, tramite RaiSat, riguardanti la radio ad alta definizione e i programmi televisivi in alta definizione e multilingua. Dal centro tecnico di produzione radiotelevisivo di [[Saxa Rubra (Rai)|Saxa Rubra]] vennero diretti i lavori per la trasmissione dei [[Campionato mondiale di calcio 1990|Mondiali di calcio Italia'90]], che rappresentarono la prima comunicazione punto-multipunto di programmi ad alta definizione. Il 6 agosto venne promulgata la ''Disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato'', con la quale veniva riorganizzato anche il consiglio di amministrazione RAI, che sarebbe stato rinnovato ad ogni inizio di legislatura da parte della Commissione di vigilanza.<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1990/08/09/090G0270/sg|titolo=Gazzetta Ufficiale|sito=www.gazzettaufficiale.it|accesso=25 maggio 2018}}</ref>
 
Nel [[1991]] la Rai organizzò l'[[Eurovision Song Contest 1991]], tenutosi nel Teatro 15 di [[Cinecittà]] a [[Roma]]. Venne inoltre costituita la RTVRSM - Radiotelevisione della Repubblica di San Marino, della quale la RAI possedeva il 50%. Nel 1995 vennero avviati in Val d'Aosta i test del DAB-T, la radio digitale. Con il [[Referendum abrogativi del 1995 in Italia|referendum popolare]] venne abrogata la legge che riservava esclusivamente alla mano pubblica il possesso delle azioni Rai, tuttavia non si procedette mai alla privatizzazione.<ref>{{Cita web|url=http://www.radioradicale.it/quei-referendum-premiati-dal-voto-e-traditi-dal-parlamento|titolo=Quei referendum premiati dal voto e traditi dal Parlamento {{!}} RadioRadicale.it|sito=www.radioradicale.it|accesso=25 maggio 2018}}</ref> Nel [[1996]] l'azienda inaugurò la trasmissione dei programmi televisivi, in tecnica digitale, via satellite Eutelsat [[Hotbird|Hotbird 13°est]]. Nel [[1997]] nacquero [[Rai Trade]] S.p.A. e [[RaiSat]], la divisione satellitare della Rai, che l'anno successivo venne scorporata come RaiSat S.p.A. Nel 1999, dopo aver creato la Divisione Trasmissione e Diffusione, incorporò la NewCo TD.<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.raiway.it/la-nostra-storia#|titolo=Rai Way - La nostra Storia|sito=www.raiway.it|accesso=25 maggio 2018}}</ref> Venne aperto il canale [[RaiNews24|Rai News 24]].
 
=== 2000-2019: La rivoluzione digitale ===
Nel [[2000]], a causa della [[liquidazione]] della holding pubblica [[IRI]], il 99,5% delle azioni passarono a Rai Holding S.p.A., in mano al [[Ministero dell'Economia e delle Finanze|Ministero dell'Economia]].<ref>{{Cita web|url=https://www.economist.com/node/81311|titolo=End of an IRI|sito=The Economist|lingua=en|accesso=25 maggio 2018}}</ref> Il 1º marzo RaiWay, grazie all'assorbimento della sezione DTD, divenne operativa.<ref name=":1" /> Nel 2004 le trasmissioni televisive compirono 50 anni e quelle radiofoniche 80: su [[Rai 1|Rai Uno]], [[Rai 2|Rai Due]] e [[Rai 3|Rai Tre]] andò in onda ''Buon compleanno TV'', condotto da [[Pippo Baudo]] per festeggiare. Il 1º dicembre dello stesso anno Rai Holding fu fusa nella Rai S.p.A. costituendo l'attuale società. [[File:Saxa_rubra.jpg|thumb|Rai [[Centro radiotelevisivo Biagio Agnes|CPTV "Biagio Agnes"]] di Saxa Rubra (Roma)|alt=]]
[[File:RAI sede Salaria.jpeg|thumb|Rai Teche in via Salaria a Roma.]]Il 27 settembre [[2005]] la RAI creò il proprio [http://www.youtube.com/user/rai?blend=1&ob=4 canale] [[YouTube]] ufficiale<ref>{{cita web|url=http://it.youtube.com/user/rai|titolo=Il canale YouTube ufficiale della Rai|accesso=24 novembre 2008}}</ref>, attraverso il quale pubblicarono video tratti dal sito ufficiale [[Rai.tv]] (online da dicembre dello stesso anno). Il 1º giugno [[2014]], tuttavia, vennero eliminati quasi tutti i video caricati ed anche quelli caricati da altri utenti. Nel [[2007]] il ministro delle Comunicazioni [[Paolo Gentiloni]] presentò un ddl, che non venne approvato, che avrebbe dovuto riformare interamente il settore radiotelevisivo privato e pubblico, che prevedeva, tra le altre cose, il passaggio del controllo RAI ad una fondazione e una riformulazione del consiglio di amministrazione.<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/politica/rai-cda/approvato-ddl/approvato-ddl.html|titolo=Sì del Cdm alla riforma della Rai Una fondazione guiderà la tv pubblica - Politica - Repubblica.it|sito=www.repubblica.it|lingua=en|accesso=25 maggio 2018}}</ref> Fu inoltre posto sotto licenza [[Creative Commons|creative commons]] una considerevole parte dell'archivio Rai, resa gratuitamente consultabile e riproducibile dal sito Internet.
 
Il 10 maggio [[2008]] debuttò la piattaforma Rai Digitale Terrestre, bouquet di canali per il digitale terrestre, composto inizialmente da 8 canali, 2 dei quali già esistenti ([[Rai News24]] e [[Rai Gulp]]), visibili sia attraverso la tecnologia [[DVB-T]] che quella [[DVB-S]]. Nello stesso giorno, con il [[Giro d'Italia 2008|91º Giro d'Italia]], partì [[Rai Sport (rete televisiva)|Rai Sport Più]]. La [[Campionato europeo di calcio 2008|UEFA Euro 2008]] (campionato svoltosi in [[Austria]] e [[Svizzera]]) e le [[Giochi della XXIX Olimpiade|Olimpiadi estive di Pechino 2008]] furono trasmesse sul digitale terrestre in [[16:9]] e, in alcune aree, in [[alta definizione]]. Il 14 luglio nacque [[Rai 4]], dedicato alla sperimentazione.
 
Il 2 febbraio [[2009]], sul [[digitale terrestre]], fu lanciato un nuovo canale tematico gratuito: [[Rai Storia]]. Il 31 luglio, i canali [[RaiSat]] passarono da [[Sky Italia]] al digitale terrestre e alla nuova piattaforma satellitare [[Tivùsat]], gestita da Tivù Srl, fondata da RAI, Mediaset e Telecom Italia<ref>{{Cita web|url=http://www.rai.it/dl/rai/text/ContentItem-20844e48-74d8-44fe-a6f4-7c224c96e8e4.html|titolo=Rai.it - La storia|sito=www.rai.it|accesso=25 maggio 2018}}</ref>. Nello stesso anno chiuse [[RaiSat Smash Girls]], mentre [[RaiSat Gambero Rosso]] passò sotto la gestione diretta di Sky. Il 1º novembre la Rai iniziò a trasmettere gli spot pubblicitari in 16:9.
 
Il 18 maggio [[2010]], dopo 10 anni, l'azienda cambiò loghi e colori e il 22 novembre realizzò nuove animazioni per i canali generalisti. L'azienda assorbì la società [[RaiSat]]. Il 26 novembre aprì [[Rai 5]], canale culturale che sostituiva [[Rai Extra]].<ref>[http://www.sorrisi.com/2010/05/03/tredici-canali-restyling-del-logo-alta-definizione-ecco-la-nuova-rai/ 13 canali, restyling del logo, alta definizione: ecco la nuova Rai] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100922113127/http://www.sorrisi.com/2010/05/03/tredici-canali-restyling-del-logo-alta-definizione-ecco-la-nuova-rai/ |data=22 settembre 2010 }}</ref><ref>Si veda la sezione [[RAI#Offerta|Offerta]]</ref>. Per quanto riguarda la radio vennero resi disponibili in [[streaming]] sul sito{{cita web|http://www.rai.tv|Rai.tv}} tre [[web radio]].
 
Il 4 luglio [[2012]] la RAI, così come le altre emittenti italiane, spense definitivamente tutti i canali analogici risultando disponibile solo sul [[digitale terrestre]], sul satellite (con alcuni canali e programmi visibili solo con il decoder [[Tivùsat]]) oltre che in streaming via web. Il 31 dicembre il [[TG2]] fu il primo delle tre tv generaliste ad essere trasmesso in [[16:9]]. L'anno successivo iniziarono i test dello standard [[DVB-T2]]<ref>{{cita web|url=http://www.ufficiostampa.rai.it/mb_index.aspx?file=mb_73612.html|titolo=Ufficio stampa Rai|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150130212324/http://www.ufficiostampa.rai.it/mb_index.aspx?file=mb_73612.html|dataarchivio=30 gennaio 2015}}</ref>. Nel [[2014]] le trasmissioni televisive della Rai compirono 60 anni e quelle radiofoniche 90. Su [[Rai 1]] andò in onda una puntata speciale di [[Techetechetè]] per festeggiare il sessantenario. Inoltre il [[TG1]] ed il [[TG3]] iniziarono a trasmettere in 16:9 ed in HD.
 
Nel [[2015]] venne lanciato il nuovo portale Rai dedicato ai giovani. Il 23 luglio il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, annunciò il lancio di tre nuove reti radiofoniche, Rai Radio 6 Teca, Radio 7 Live (dal 7 settembre) e Rai Radio 8 Opera (dal 6 agosto), e il cambio di nome di altre due reti: Rai Radio FD4 sarebbe diventata Rai Radio 4 Light e Rai Radio FD5 sarebbe diventata Rai Radio 5 Classica. Le radio vennero rese disponibili sul DAB+, sul satellite (tivùsat) e sul sito web della Rai.<ref>{{Cita web|autore = ufficio stampa Rai|url = http://www.ufficiostampa.rai.it/dl/doc/1437641200126_radio_loghi.pdf|titolo = La nuova offerta Radio Rai per il Dab+ e il web|accesso = |editore = Rai - Radiotelevisione Italiana|data = 23 luglio 2015}}</ref>;
 
Nel [[2016]] entrò in vigore la nuova riscossione del "canone RAI", accorpato nella bolletta elettrica; il provvedimento governativo era stato introdotto nella legge di stabilità 2016.<ref>{{Cita news|url=http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2015-10-22/un-solo-canone-rai-famiglia-ma-evasione-diventa-piu-difficile-150958.shtml?uuid=ACAoQPLB&refresh_ce=1|titolo=Canone in bolletta, come si pagherà e chi ne sarà escluso|pubblicazione=Il Sole 24 ORE|accesso=25 maggio 2018}}</ref> Dal 1º maggio [[Rai Yoyo]], [[Rai 5]] e [[Rai Storia]] furono le prime reti televisive italiane a trasmettere senza interruzioni pubblicitarie. Il [[28 maggio]] venne cancellata, dopo 62 anni, la figura della ''[[signorine buonasera|signorina buonasera]]''. In occasione dei [[XXXI Giochi olimpici]] di [[Rio de Janeiro]], la Rai offre una copertura con tre canali televisivi in HD (Rai 2 e i canali Rai Sport) disponibili su DTT, Sky e Tivùsat, un sito internet e un'app che coprono ogni evento prodotto dall'OBS. Verso la fine dell'anno andò online [[RaiPlay]] e vi furono vari cambiamenti grafici, per le prime 4 reti, e ai canali disponibili: partì Rai 5 HD, Rai Sport 2 HD terminò la programmazione e le versioni in HD dei tre canali generalisti arrivarono anche sul digitale terrestre.
 
Il 1º gennaio [[2017]] fu abbandonato il [[segnale orario]] (solo in TV), a causa del nuovo segnale digitale che, essendo trasmesso via satellite, arriva con un ritardo di due secondi, non garantendo dunque una certa precisione nel conteggio dei minuti<ref>{{Cita web|url=http://www.lastampa.it/2016/12/18/societa/il-dicembre-la-rai-d-laddio-al-segnale-orario-HEAHa5wBBeRDuNgnFsuDCI/pagina.html|titolo=Il 31 dicembre la Rai dà l’addio al segnale orario}}</ref>. Il 4 gennaio si ampliò l'offerta televisiva in HD attraverso la piattaforma [[Tivùsat]]: furono attivati Rai News 24 HD, Rai Storia HD, Rai Scuola HD, Rai Gulp HD e Rai Yoyo HD<ref>{{Cita web|url=http://www.eurosat-online.it/nuovi-canali-rai-hd-su-tivusat/|titolo=RAI HD, nuovi canali su Tivùsat}}</ref>. Il 5 febbraio si spense Rai Sport 2 mentre Rai Sport 1 prese il nome di Rai Sport nella versione standard, spostandosi al canale 58. Rai Sport 1 HD, che si trovava al canale 557, diventò Rai Sport + HD e passò al canale 57. Inoltre i loghi di tutte le reti vennero spostati nell'angolo superiore sinistro del teleschermo come già attuato da settembre 2016 per le prime quattro reti. Il 10 aprile si completò il restyling delle reti tv con l'estensione a quelle tematiche ad eccezione di [[RaiNews24|Rai News 24]]. Il 12 giugno si inaugurò il decimo canale radio nazionale, Rai Radio Kids, dedicato ai bambini dai 2 ai 10 anni senza pubblicità<ref>{{Cita web|url=http://www.ufficiostampa.rai.it/dl/UfficioStampa/Articoli/CARTOONS-ON-THE-BAY2007-RAI-RADIO-KIDS-713ecb80-2fcf-4c7b-be28-ff781955c25d.html|titolo=NASCE RAI RADIO KIDS}}</ref> e, contestualmente, furono rinominate Rai Radio 4 Light in Rai Radio Tutta Italiana, Rai Radio 5 Classica in Rai Radio Classica, Rai Radio 6 Teca in Rai Radio Techete' e Rai Radio 7 Live in Rai Radio Live. Il 19 dicembre nacque RaiPlay Radio, la nuova piattaforma internet per ascoltare tramite web e app dedicata i dieci canali radio Rai<ref>{{Cita web|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Nasce-RaiPlay-Radio-10-canali-radiofonici-in-una-unica-app-96e840f7-ec92-46c2-be3f-3b291e1d2194.html|titolo=Nasce RaiPlay Radio: 10 canali radiofonici in una unica app|sito=Rainews|accesso=25 dicembre 2017}}</ref>.
 
Il 14 giugno [[2018]], in occasione del [[Campionato mondiale di calcio 2018|Campionato del Mondo in Russia]], nasce Rai Radio 1 Sport con un palinsesto tutto sportivo e il 21 successivo Rai Radio 2 Indie, canale dedicato alla musica rock e alternative, pop italiana e agli eventi live. I canali radiofonici della radiotelevisione pubblica italiana aumentano a 12.<ref>{{Cita web|url=https://www.digital-news.it/news/internet-tv/44779/radio-rai-sempre-piu-digital-arrivano-due-nuovi-canali-radio1-sport-e-radio2-indie|titolo=Radio Rai sempre più digital, arrivano due nuovi canali Radio1 Sport e Radio2 Indie}}</ref> Il 13 settembre 2018 [[Rai 4]] esce dalla piattaforma pay [[Sky Italia|Sky]], rimanendo visibile via satellite solo su [[Tivùsat]]. Il 27 settembre 2018 [[Marcello Foa]] viene nominato nuovo presidente della Rai.
 
== Aree Rai ==
La società presenta sei aree operative principali.<ref>{{Cita web|url=http://www.rai.it/dl/doc/1501715645180_MOGC%20Rai_Parte%20Generale%20finale_luglio2017.pdf|titolo=Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 Parte Generale|sito=http://www.rai.it/trasparenza/|pp=14, 15}}</ref>
 
* '''Editoriale e Testate''' si occupa delle attività editoriali e giornalistiche del settore radio televisivo. Inoltre, attraverso [[Rai Cinema]] valorizza i diritti commerciali delle proprie produzioni.
* '''Tecnologia e Produzione''', coordinata dal Chief Technology Officer, studia e sviluppa il comparto delle tecnologie, attraverso il Centro ricerche e innovazione tecnologica, gestisce le frequenze del digitale terrestre e satellitari, ma non gestisce né sviluppa la rete, che è affidata a Rai Way.
* '''Finanza e Pianificazione''', a capo della quale vi è il Chief Financial Officer, gestisce, attraverso delle direzioni, gli aspetti amministrativi ed economico-finanziari; tra questi ci sono il coordinamento delle sedi regionali ed estere e la gestione del canone e dei beni immobili.
* '''Chief Digital Officer''' dirige le direzioni ''Digital, Teche'' e la ''Struttura Servizi di Pubblica Utilità''.
* '''Pubblicità e Commerciale''' supervisiona l'operato delle controllate Rai Pubblicità, per la raccolta pubblicitaria, e “Rai Com”, per la valorizzazione delle produzioni Rai.
* '''Corporate e Supporto''' racchiude la gestione delle risorse umane e dello staff del Direttore Generale, le direzioni che si occupano delle relazioni esterne, Istituzionali e internazionali, l'ufficio legale e la sezione legata alla sicurezza. Si occupa anche dei diritti sportivi.
 
== Canali televisivi e radiofonici ==
=== Orario delle trasmissioni televisive ===
[[File:Philips PM5544.svg|thumb|[[Monoscopio]] [[Philips]] PM5544|181x181px]]
Nei primi anni di trasmissione regolare, i programmi partivano intorno alle 17:30 e si concludevano verso le 23:30. Nei giorni festivi, l’inizio era anticipato alle 11:00, con un’interruzione dalle 16:00 alle 17:00.
 
Dal 15 gennaio 1968 le trasmissioni del Programma Nazionale cominciarono verso le 12:30, ad eccezione della domenica, in cui l’orario di inizio era anticipato alle 11:00, i programmi venivano sospesi dalle 14:00 alle 17:00 e proseguivano sino alle 23:30 circa. Tale orario di chiusura era valido anche per il Secondo Canale, dove i programmi andavano tuttavia in onda dalle 18:00 fino al 1971, quando l’orario di inizio trasmissioni fu uniformato a quello del Programma Nazionale. Nei primi anni di trasmissione, i programmi di Rete 3 iniziavano intorno alle 18:30 e si concludevano verso le 22:30. Successivamente l'orario si uniformò a quello degli altri due canali.
 
A cominciare dai primi anni ottanta ci furono diversi cambiamenti. Il primo fu l’eliminazione della pausa fra le 14:00 e le 17:00, avvenuta ufficialmente il 5 ottobre 1980 (eccetto nelle estati del 1981 e del 1982, dove ancora vigeva la pausa pomeridiana). L’orario di chiusura fu fissato per l’una di notte (rimanendo sostanzialmente invariato nel corso del tempo), quello di apertura fu inizialmente confermato alle 12:30, salvo la domenica in cui fu anticipato alle 10:00. A partire dal 3 ottobre 1983, l’inizio delle trasmissioni nei giorni lavorativi fu fissato per le 12:00. Il 22 dicembre 1986, con l’introduzione delle fasce mattutine, Rai 1 anticipò l’inizio delle trasmissioni alle 7:00. Questo cambiamento interessò anche Rai 2 che, a partire dal 26 ottobre 1987, anticipò il proprio orario di apertura delle trasmissioni alle 8:00. Rai 3, che inizialmente aveva gli stessi orari del secondo canale, vide variare gli orari di inizio di programmi negli anni successivi. Nel 1991, in occasione della prima Guerra del Golfo, venne per la prima volta adottata la programmazione 24 ore su 24, che prese definitivamente il sopravvento intorno alla fine del 1993.[[File:Monoscopio rca.jpg|thumb|left| Il primo [[Monoscopio]] |141x141px]]
Durante queste pause veniva trasmesso il [[monoscopio]]. Il primo che venne utilizzato era in bianco e nero, basato sul monoscopio RCA e rielaborato dal grafico pubblicitario [[Erberto Carboni]], lo stesso che creò il logo Rai anni 50 a lettere squadrate, inizialmente solo per la radio, e che poi aggiunse nel 1954 le due lettere TV sovrapposte. Successivamente, con le sperimentazioni televisive a colori, venne sostituito da un monoscopio a colori, il Philips PM5544. Quest'ultimo è stato proposto fino a giugno 2012 nelle pause notturne che la Rai operava una volta alla settimana, il primo martedì del mese su [[Rai 1]], il secondo martedì del mese su [[Rai 2]] e il terzo venerdì del mese su [[Rai 3]]. L'immagine era accompagnata da una nota continua: un [[Sol (nota)|Sol]] a 384&nbsp;Hz per il monoscopio RCA, e a 400&nbsp;Hz per il monoscopio Philips PM5544, che si alternava con una voce di una donna o con della musica. La terza rete televisiva, all'epoca, proponeva anche il monoscopio della sede regionale: si trattava sempre del Philips PM5544, ma che recava nella barra sottostante l'identificazione della sede di trasmissione.
 
=== Sequenze di apertura e chiusura delle trasmissioni ===
L'apertura e la chiusura delle trasmissioni erano annunciate tramite delle apposite sequenze di [[Sigla musicale#Sigla televisiva o radiofonica|sigle]], occasionalmente realizzate da grafici e musicisti di fama nazionale ed internazionale. La più nota sigla introduttiva, nonché la prima ad essere stata adottata negli [[anni 1950]], utilizzava come accompagnamento musicale una versione per sola [[orchestra]] di ''Tutto cangia il ciel s'abbella'', dal finale del ''[[Guglielmo Tell (opera)|Guglielmo Tell]]'' di [[Gioacchino Rossini]]. La sigla di chiusura, visivamente simile a quella di apertura, era invece accompagnata dal brano ''Armonie del pianeta Saturno'' di [[Roberto Lupi]]. Nei primi anni di trasmissioni, la [[Rai 3|terza rete]] adottò una sigla specifica, accompagnata dal brano ''Il cielo in una rete'' di [[Piero Piccioni]]. La parte grafica di ambedue queste sigle fu realizzata da [[Erberto Carboni]]. Esse vennero sostituite il 28 gennaio [[1986]] da una nuova grafica computerizzata accompagnata da un frammento di 30 secondi dell’[[Il Canto degli Italiani|inno di Mameli]] arrangiato elettronicamente.<ref>Quest'inno nazionale avrebbe potuto accompagnare solo la sigla di apertura, mentre in chiusura avrebbe potuto far da sigla il brano ''[[Il silenzio (brano musicale)|Il silenzio]]'' di [[Nini Rosso]] (ma senza la parte recitata) proprio quando ''tacevano'', cioè finivano, le trasmissioni.</ref> Quest'ultima sigla venne mantenuta in uso fino al giugno [[2012]], subendo solo due aggiornamenti nel [[1988]] (venne inserito il [[Bandiera d'Italia|Tricolore]] nella stanghetta della A di [[RAI]]) e nel [[1990]] (venne cambiato l'orientamento delle strisce del [[Bandiera d'Italia|Tricolore]] da orizzontale a verticale per effetto dell'allora [[Presidente della Repubblica Italiana]] [[Francesco Cossiga]], a cui la precedente versione ricordava la [[bandiera ungherese]] e non quella [[Bandiera d'Italia|italiana]]). Durante la sospensione, al monoscopio si alterna un messaggio di avviso, raffigurato da uno sfondo blu chiaro con la scritta ''Le trasmissioni riprenderanno alle ore (ora di inizio ripresa)''.
 
=== Canali televisivi ===
{| class="wikitable" style="width:50%;"
! Logo
! Nome
! Nascita
! [[Televisione digitale terrestre|DTT]]
![[Logical channel number|LCN]] [[Televisione digitale terrestre|DTT]]
![[Televisione satellitare|Satellite]] [[Tivùsat]]
! [[RaiPlay]]
![[Televisione satellitare|Satellite]] [[Sky Italia|Sky]]
|-
| align="center" | [[File:Rai 1 - Logo 2016.svg|30x30px]]
| '''[[Rai 1]]'''
| 3 gennaio [[1954]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align="center" | '''1'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai 2 - Logo 2016.svg|30x30px]]
| '''[[Rai 2]]'''
| 4 novembre [[1961]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align="center" | '''2'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai 3 - Logo 2016.svg|30x30px]]
| '''[[Rai 3]]'''
| 15 dicembre [[1979]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align="center" | '''3'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai 4 - Logo 2016.svg|30x30px]]
| '''[[Rai 4]]'''
| 14 luglio [[2008]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align="center" | '''21'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}<ref name="oscurato">Alcuni programmi sono oscurati.</ref>
|{{simbolo|X mark.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai 5 - Logo 2017.svg|30x30px]]
| '''[[Rai 5]]'''
| 26 novembre [[2010]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}<ref name="parziale">La copertura nazionale dei canali sul DTT non è completa.</ref>
| align="center" | '''23'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai Movie - Logo 2017.svg|60x60px]]
| '''[[Rai Movie]]'''
| 1º luglio [[1999]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}<ref name="parziale" />
| align="center" | '''24'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai Premium - Logo 2017.svg|60x60px]]
| '''[[Rai Premium]]'''
| 31 luglio [[2003]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}<ref name="parziale" />
| align="center" | '''25'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai Gulp - Logo 2017.svg|50x50px]]
| '''[[Rai Gulp]]'''
| 1º giugno [[2007]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}<ref name="parziale" />
| align="center" | '''42'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai Yoyo - Logo 2017.svg|50x50px]]
| '''[[Rai Yoyo]]'''
| 1º novembre [[2006]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}<ref name="parziale" />
| align="center" | '''43'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai News 24 - Logo 2013.svg|50x50px]]
| '''[[Rai News24]]'''
| 26 aprile [[1999]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align="center" | '''48'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai Storia - Logo 2017.svg|50x50px]]
| '''[[Rai Storia]]'''
| 2 febbraio [[2009]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}<ref name="parziale" />
| align="center" | '''54'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai Sport - Logo 2017.svg|50x50px]]
| '''[[Rai Sport (rete televisiva)|Rai Sport]]'''
| 1º febbraio [[1999]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}<ref name="parziale" />
| align="center" | '''58'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai Scuola - Logo 2017.svg|50x50px]]
| '''[[Rai Scuola]]'''
| 16 settembre [[2009]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}<ref name="parziale" />
| align="center" | '''146'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|}
 
=== Canali televisivi in alta definizione ===
{| class="wikitable" style="width:50%;"
! Logo
! Nome
! [[Televisione digitale terrestre|DTT]]<ref name="parziale" />
![[Logical channel number|LCN]] [[Televisione digitale terrestre|DTT]]
![[Tivùsat]]
![[Logical channel number|LCN]] [[Tivùsat]] (EasyHD)
! [[RaiPlay]]
|-
| align="center" | [[File:Rai 1 HD - Logo 2016.svg|40x40px]]
| '''[[Rai 1|Rai 1 HD]]'''
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|501
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align = center | '''1'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai 2 HD - Logo 2016.svg|40x40px]]
| '''[[Rai 2|Rai 2 HD]]'''
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|502
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align = center | '''2'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai 3 HD logo 2016.svg|40x40px]]
| '''[[Rai 3|Rai 3 HD]]'''
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|503
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align = center | '''3'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai 4 HD - Logo 2016.svg|40x40px]]
| '''[[Rai 4|Rai 4 HD]]'''
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|521
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align = center | '''10'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai 5 HD - Logo 2017.svg|40x40px]]
| '''[[Rai 5|Rai 5 HD]]'''
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align = center | '''13'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai Movie HD - Logo 2017.svg|69x69px]]
| '''[[Rai Movie|Rai Movie HD]]'''
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align = center | '''14'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai Premium HD - Logo 2017.svg|69x69px]]
| '''[[Rai Premium|Rai Premium HD]]'''
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|525
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align = center | '''15'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai Gulp HD - Logo 2017.svg|70x70px]]
| '''[[Rai Gulp|Rai Gulp HD]]'''
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| align="center" |'''42'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai Yoyo HD - Logo 2017.svg|70x70px]]
| '''[[Rai Yoyo|Rai Yoyo HD]]'''
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| align="center" |'''43'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai-news-hd.png|70px]]
| '''[[Rai News24|Rai News24 HD]]'''
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| align="center" |'''24'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai Storia HD - Logo 2017.svg|70x70px]]
| '''[[Rai Storia|Rai Storia HD]]'''
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| align="center" |'''23'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai Sport + HD - Logo 2017.svg|70x70px]]
| '''[[Rai Sport (rete televisiva)|Rai Sport + HD]]'''
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|57
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| align="center" |'''21'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|-
| align="center" | [[File:Rai Scuola HD - Logo 2017.svg|70x70px]]
| '''[[Rai Scuola|Rai Scuola HD]]'''
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| align="center" |'''33'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|-
|}
La copertura nazionale dei canali HD sul DTT non é completa.
 
Rai 4 HD e Rai Premium HD sono trasmessi sul digitale terrestre italiano su un multiplex a copertura limitata a 4 città.<ref>[https://sites.google.com/site/litaliaindigitale/muxnazionali/raimux5 RAI MUX 5], L'ITALIA IN DIGITALE</ref>
 
Su [[Tivùsat]] i dispositivi che non supportano EasyHD posizioneranno i canali dopo il 100.
 
=== Canali televisivi in ultra HD ===
{| class="wikitable" style="width:50%;"
! Logo
! Nome
! [[Televisione digitale terrestre|DTT]]
![[Tivùsat]]
![[Logical channel number|LCN]] [[Tivùsat]]
![[Televisione satellitare|Satellite]][[Astra (satelliti)|Astra]]
![[RaiPlay]]
![[Sky Italia|Sky]]
|-
| align="center" | [[File:Rai 4K - Logo 2017.svg|44x44px]]
| '''[[Rai 4K]]'''
|{{simbolo|Yes check.svg}}<ref>Solo in Valle d'Aosta</ref>
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align = center | '''210'''
| {{simbolo|X mark.svg}}
| {{simbolo|X mark.svg}}
| {{simbolo|X mark.svg}}
|}
 
=== Canali televisivi internazionali per gli italiani all'estero (Europa esclusa) ===
{| class="wikitable" style="width:50%;"
! Logo
! Nome
![[Televisione satellitare|Satellite]]
![[Televisione via cavo|Cavo]]
! Etere
|-
| rowspan="4" align="center" |[[File:Rai Italia - Logo 2017.svg|60x60px]]
| '''[[Rai Italia|Rai Italia America]]'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|-
| '''[[Rai Italia|Rai Italia Asia]]'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|X mark.svg}}
|-
| '''[[Rai Italia|Rai Italia Australia]]'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
|-
| '''[[Rai Italia|Rai Italia Africa]]'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|X mark.svg}}
|-
| align = center |[[File:Rai World Premium - Logo 2017.svg|60x60px]]
| '''[[Rai World Premium]]'''
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|X mark.svg}}
|}
 
=== Canali televisivi regionali ===
{| class="wikitable" style="width:80%;"
! Logo
! Nome
! Lingua
! Diffusione
! [[Televisione digitale terrestre|DTT]]
![[Logical channel number|LCN]] [[Televisione digitale terrestre|DTT]]
![[Tivùsat]]
![[RaiPlay]]
|-
| rowspan="2" align="center" |[[File:Rai_Südtirol.svg|63x63px]]
| rowspan="2" align="center" |'''[[Rai 3 Südtirol]]'''
| Tedesco
|[[Trentino-Alto Adige]]<ref group="c">generalista regionale in [[lingua tedesca]]. Trasmette in Alto Adige nella fascia oraria 18:00-22:30 e nel resto della giornata ripete Rai 3.</ref>
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| rowspan="2" align="center" | '''103'''
| {{simbolo|X mark.svg}}
| {{simbolo|X mark.svg}}<ref group="c" name="RefA">Alcuni programmi sono visibili in differita all'indirizzo http://www.raisudtirol.rai.it/de/index.php</ref>
|-
| Ladino
| [[Trentino-Alto Adige]]<ref group="c">regionale in [[lingua ladina]]. Trasmette in Alto Adige nella fascia oraria 18:00-22:30 e nel resto della giornata ripete Rai 3.</ref>
| {{simbolo|Yes check.svg}}
| {{simbolo|X mark.svg}}
| {{simbolo|X mark.svg}}<ref group="c" name="RefA" />
|-
| align="center" |[[File:Rai 3 Bis FJK 2016.png|centro|senza_cornice|40x40px]]
| align="center" |'''[[Rai 3 BIS FJK]]'''
| Sloveno
|[[Friuli-Venezia Giulia]]<ref group="c">generalista regionale in [[lingua slovena]]. Trasmette sul canale RAI 3 bis solo nelle aree in cui è delimitata territorialmente la minoranza slovena nella regione autonoma Friuli Venezia Giulia; in provincia di Udine RAI 3 bis riservata alla minoranza slovena è ascoltabile solo limitatamente all'aerea slovofona mentre nella provincia di Pordenone non è ascoltabile. Relativamente alla lingua italiana trasmette nelle aree della Slovenia e dell'Istria croata, caratterizzate dalla presenza della minoranza linguistica italiana, nella fascia oraria 18:40-22:30 e nel resto della giornata ripete Rai 3. I fondi per le trasmissioni televisive dedicate alla minoranza slovena e a quella italiana di Slovenia e Croazia, sono statali.</ref>
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align = center | '''103'''
|{{simbolo|X mark.svg}}
| {{simbolo|X mark.svg}}<ref group="c">Alcuni programmi sono visibili in differita all'indirizzo http://www.sedezfjk.rai.it/</ref>
|}
<references group="c"/>
 
Dal 13 dicembre 2011, a seguito di una convenzione tra la regione autonoma FVG e la radiotelevisione italiana, Rai 3 TGR Friuli-Venezia Giulia viene diffusa anche via satellite Eutelsat Hot BIrd, piattaforma tivùsat LCN 113, con le tre edizioni del TGR FVG e i programmi a catattere regionale. Il canale, in SD, è visibile in chiaro a tutti i possessori del decoder Tivùsat.
 
{{vedi anche|#Le minoranze linguistiche e le regioni autonome}}
 
=== Canali televisivi in onda solo sul web ===
Sulla pagina web [http://www.raisport.rai.it raisport.rai.it], oltre al canale sportivo Rai Sport + HD, sono attivi ulteriori 3 canali tv dedicati alle varie discipline sportive e 3 canali tv generalisti:
* Rai Sport web 1
* Rai Sport web 2
* Rai Sport web 3
*Rai 1 HD
*Rai 2 HD
*Rai 3 HD
 
Sul portale [[RaiPlay]], inoltre, sono disponibili i canali [[RaiPlay Sport]], che vengono attivati in caso di eventi sportivi di particolare importanza.
 
=== Canali televisivi cessati ===
[[RaiSat Album]], [[RaiSat Ragazzi]], [[RaiSat Art]], [[Gambero Rosso Channel|RaiSat Gambero Rosso]], [[RaiSat Fiction]], [[RaiSat Show]], [[RaiSat Smash Girls]], [[Rai Extra]], [[Rai Doc]], [[Rai Med]], [[Rai Utile]], [[Rai Futura]], [[Rai Scuola|Rai Edu 1]], [[Rai Storia|Rai Edu 2]], Rai Mosaico, [[UniNettuno University TV|Rai Nettuno Sat Uno]], [[Rai Nettuno Sat Due]], [[Yes Italia]], [[Rai Sport 2]] e [[Rai Sport 2|Rai Sport 2 HD]]. Tramite gli operatori [[IPTV]] venivano prodotti, in esclusiva, Rai On Fiction, Rai On Spettacolo, Rai On Cultura, Rai On Ragazzi, Rai On News, Rai On Sport, Rai On Fiction Live.
 
=== Canali televisivi in consorzio ===
* [[Euronews]], con la società ''Euronews S.A.'' partecipa alla realizzazione del canale televisivo multilingue omonimo, tematico all news, diffuso dai satelliti Astra ed Eutelsat Hot Bird, in streaming sul sito dell'emittente e su quello della Rai nonché all'interno delle piattaforme satellitari [[tivùsat]] e [[Sky Italia]]. [[Rai 1]] trasmetteva Euronews in simulcast in una fascia del palinsesto mattutino (tra le 05:00 e le 06:00), ora dedicato a Rai News 24;
* [[San Marino RTV]], dal 1991 partecipa congiuntamente alla ERAS, con un capitale sociale sottoscritto al 50%, alla realizzazione del canale televisivo nazionale pubblico della piccola repubblica del Titano. Il direttore generale della televisione di Stato sammarinese è solitamente un manager Rai;
* [[Camera dei deputati (rete televisiva)|Camera dei deputati]] TV, attraverso Rai Way trasmette le sedute della [[Camera dei deputati]], il canale è gestito autonomamente e finanziariamente dalla Camera dei Deputati ed è diffuso via satellite Eutelsat Hot Bird e in streaming sul sito internet del ramo parlamentare;
* [[Senato della Repubblica (rete televisiva)|Senato della Repubblica TV]], attraverso Rai Way trasmette le sedute del [[Senato della Repubblica]], il canale è gestito autonomamente e finanziariamente dal Senato della Repubblica ed è diffuso via satellite Eutelsat Hot Bird e in streaming sul sito internet del ramo parlamentare.
 
=== Canali radiofonici ===
{{vedi anche|Radio Rai}}
{| class="wikitable" style="width:80%;"
! Logo
! Nome
! [[Modulazione di ampiezza|AM]]
! [[Modulazione di frequenza|FM]]
! [[Filodiffusione|Via Cavo]]
! [[Digital Audio Broadcasting|DAB]]/DAB+
! [[RaiPlay Radio]]
! [[iTunes]]
! [[Digitale terrestre|DTT]]
! [[Tivùsat]]
![[Logical channel number|LCN]] [[Tivùsat]]
|-
| align="center" | [[File:Rai Radio 1 - Logo 2017.svg|60px]]
|[[Rai Radio 1]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align = center | '''601'''
|-
| align="center" | [[File:Rai Radio 2 - Logo 2017.svg|60px]]
|[[Rai Radio 2]]
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align = center | '''602'''
|-
| align="center" | [[File:Rai Radio 3 - Logo 2017.svg|60px]]
|[[Rai Radio 3]]
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align = center | '''603'''
|-
| align="center" | [[File:Rai Gr Parlamento - Logo 2017.svg|60px]]
|[[Rai Gr Parlamento]]
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|[[File:Yes check.svg|19x19px]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align = center | '''604'''
|-
| align="center" | [[File:Rai Radio Classica logo.svg|60px]]
|[[Rai Radio Classica]]
|{{simbolo|X mark.svg}}
|<span style="white-space:nowrap">{{simbolo|Yes check.svg}}<ref name="local" group="d">Solo in alcune aree</ref></span>
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|[[File:Yes check.svg|19x19px]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align = center | '''605'''
|-
| align="center" | [[File:Rai Radio Kids logo.svg|60px]]
|[[Rai Radio Kids]]
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|[[File:Yes check.svg|20x20px]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align = center | '''606'''
|-
| align="center" | [[File:Rai Radio Live logo.svg|60px]]
|[[Rai Radio Live]]
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|[[File:Yes check.svg|20x20px]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align = center | '''607'''
|-
| align="center" | [[File:Rai Radio Tutta Italiana logo.svg|60px]]
|[[Rai Radio Tutta Italiana]]
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align = center | '''630'''
|-
| align="center" | [[File:Rai Radio Techete' logo.svg|60px]]
|[[Rai Radio Techetè]]
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|[[File:Yes check.svg|20x20px]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align = center | '''640'''
|-
| align="center" | [[File:Rai Radio 1 Sport - Logo 2018.svg|60px]]
|[[Rai Radio 1 Sport]]
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align = center | '''641'''
|-
| align="center" | [[File:Rai Radio 2 Indie - Logo 2018.svg|60px]]
|[[Rai Radio 2 Indie]]
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align = center | '''642'''
|-
| align="center" | [[File:Rai Isoradio - Logo 2017.svg|60px]]
|[[Rai Isoradio]]
|{{simbolo|X mark.svg}}
|<span style="white-space:nowrap">{{simbolo|Yes check.svg}}<ref name="local" group="d" /></span>
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|[[File:Yes check.svg|19x19px]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}
| align = center |'''699'''
|}
<references group="d"/>
 
* Rai Radio 1 - informazione, approfondimento e sport;
* Rai Radio 2 - musica e intrattenimento;
* Rai Radio 3 - cultura e concerti di musica classica;
* Rai Gr Parlamento - lavori parlamentari con dirette e differite dalla Camera dei Deputati e dal Senato della Repubblica; non trasmette pubblicità;
* Rai Radio Classica - opera, musical e operetta senza interruzioni pubblicitarie;
* Rai Radio Kids - dedicato ai bambini con musica, storie e giochi dalle 06:30 alle 20:30 e poi fino alle 06:00 del mattino successivo fiabe e musica senza pubblicità;[[File:Rai Roma Via Asiago.JPG|thumb|upright=1.2|Rai Radio, sede di via Asiago 10 a Roma]]
* Rai Radio Live - 24h su 24 una finestra completa sugli avvenimenti live, pop, rock, dance più importanti del presente e del passato in Italia e nel mondo senza interruzioni pubblicitarie;
* Rai Radio Tutta Italiana - 24 ore su 24 di musica italiana dal 1960 ad oggi, senza pubblicità;
* Rai Radio Techete' - documenti audio che hanno fatto la storia di Rai Radio dal dopoguerra ad oggi, rete senza pubblicità;
* Rai Radio 1 Sport - massima copertura di tutti gli eventi delle varie discipline sportive;
* Rai Radio 2 Indie - musica indipendente e alternativa;
* Rai Isoradio - informazioni continue sul traffico per gli automobilisti in viaggio sulle autostrade italiane intervallate da musica piacevole e rilassante; senza interruzioni pubblicitarie.
 
Rai Radio 1, Rai Radio 2 e Rai Radio 3 sono gli unici canali radio ricevibili in FM su tutto il territorio nazionale. Rai Radio Classica in FM è diffusa solo in cinque città: Roma, Torino, Milano, Napoli e Ancona mentre Rai Isoradio, in FM analogico, può essere ascoltata sulla rete delle autostrade italiane (tranne Autovie Venete) nelle città metropolitane di Roma, Milano, Torino, Palermo e a Messina. Tutti i canali Rai Radio sono disponibili sul territorio nazionale con la radio digitale DAB+.
 
=== Canali radio regionali ===
* Rai Radio Südtirol - generalista con programmi rivolti agli abitanti dell'Alto Adige. Trasmette in lingua tedesca, italiana e ladina;
* [[Rai Radio Trst A]] - generalista, in lingua slovena, rivolta alla minoranza slovena e croata presente nella regione Friuli-Venezia Giulia e alla minoranza italiana presente in Slovenia, nell'[[Istria]] croata, nella città di [[Fiume (Croazia)|Fiume]] (Rijeka, regione quarnerina) e in [[Dalmazia]]. Il segnale radiofonico dalla sede Rai di Trieste è diffuso in FM e AM garantendo la copertura delle tre aree di interesse;
* [[Rai Friuli-Venezia Giulia|Rai Radio FVG]] - informazione e cultura con programmi dedicati agli abitanti della regione autonoma Friuli Venezia Giulia. Trasmette, sulle frequenze regionali di Rai Radio 1, in lingua italiana, friulana e dialetto giuliano. Raggiunge in FM i litorali sloveno e dell'[[Istria]] croata settentrionale e in AM (con alcune trasmissioni dedicate) la città di [[Fiume (Croazia)|Fiume]] (Rijeka, regione quarnerina) e la [[Dalmazia]], territori caratterizzati dalla presenza della minoranza linguistica italiana.
 
{| class="wikitable" style="width:80%;"
![[Logical channel number|LCN]] [[DVB-T]]
! Nome
! diffusione
! [[Modulazione di ampiezza|AM]]
! [[Modulazione di frequenza|FM]]
! [[Filodiffusione|Via Cavo]]
! [[Digital Audio Broadcasting|DAB]]/DAB+
![[RaiPlay Radio]]
! [[iTunes]]
! [[Digitale terrestre|DTT]]
![[Televisione satellitare|Satellite]]
|-
| align = center | '''704'''
| '''[[Rai Südtirol#Radio|Rai Radio Südtirol]]'''
| [[Trentino-Alto Adige|Trentino]]-[[Trentino-Alto Adige|Alto Adige]]
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}<ref group="e">Lo streaming è fruibile a [http://radiobzlive.rai.it/RAIBZ_Livestream questo indirizzo]</ref>
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|-
| align = center | '''800'''
| '''[[Rai Radio Trst A]]'''
| [[Friuli-Venezia Giulia|Friuli]]-[[Friuli-Venezia Giulia|Venezia Giulia]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}<ref group="e">Lo streaming è fruibile a [http://www.rai.tv/dl/portali/shared/player_audio.html?v=01 questo indirizzo]</ref>
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|-
| align = center | '''801'''
| '''[[Rai Friuli-Venezia Giulia#Radio|Rai Radio FVG]]'''
| [[Friuli-Venezia Giulia|Friuli]]-[[Friuli-Venezia Giulia|Venezia Giulia]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}<ref group="e">Lo streaming è fruibile dalle 15:45 alle 16:45 (la domenica dalle 14:30 alle 16:00) durante la messa in onda in AM (936 KHZ) di programmi dedicati alla minoranza italiana presente in Slovenia, in Istria e Quarnero croati, a [http://www.rai.tv/dl/portali/shared/player_audio.html?v=02 questo indirizzo]</ref>
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}<ref group="e">Lo streaming è fruibile a [http://www.rai.tv/dl/portali/shared/player_audio.html?v=02 questo indirizzo]</ref>
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|}
 
;Annotazioni
<references group="e"/>
 
{{vedi anche|Rai#Le minoranze linguistiche e le regioni autonome}}
 
=== Canali radio cessati ===
 
* [[Rai Italia Radio]], canale a vocazione internazionale trasmesso fino al 31 dicembre 2011. Precedentemente chiamato ''SatelRadio'' e poi ''Rai Internazionale Radio'' era dedicato agli italiani residenti all'estero e veniva diffuso in onde medie, via satellite e via web;
*[[RaiStereoUno|Rai Stereo Uno]], nato l'8 novembre 1982 e cessato il 31 marzo 1991, trasmetteva in FM e in AM;
*[[RaiStereoDue|Rai Stereo Due]], nato l'8 novembre 1982 e cessato il 31 marzo 1991, trasmetteva in FM;
*[[RaiStereoNotte|Rai Stereo Notte]], nato l'8 novembre 1982 e cessato nel 1995, trasmetteva in FM;
*[[StereoRai|Rai Stereo]], nato il 1º aprile 1991 dalle ceneri di Rai Stereo Uno le trasmissioni cessarono nel 1994; trasmetteva in FM;
*[[RadioVerdeRai|Radio Verde Rai]], nato il 1º aprile 1991 dalle ceneri di Rai Stereo Due cessò le trasmissioni nel 1994; trasmetteva in FM;
* Rai Radio 8 Opera, interamente dedicato all'opera cessò le trasmissioni l'11 giugno 2017. Parte della sua programmazione ora è confluita in [[Rai Radio Classica]].
 
== Testate giornalistiche ==
{| class="wikitable"
!Logo
!Nome
!Nascita
!TV
!Radio
!Teletext
!Note
|-
| align="center" |[[File:TG1.svg|20x20px]]
|'''[[TG1]]'''
| rowspan="2" |15 marzo [[1976]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|Notiziario di [[Rai 1]]
|-
| align="center" |[[File:TG2 logo.svg|20x20px]]
|'''[[TG2]]'''
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|Notiziario di [[Rai 2]]
|-
| align="center" |[[File:TG3 logo.svg|20x20px]]
|'''[[TG3]]'''
| rowspan="2" |15 dicembre [[1979]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|Notiziario di [[Rai 3]]
|-
| align="center" |[[File:TGR logo.svg|30x30px]]
|'''[[TGR]]'''
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|La Testata Giornalistica Regionale, si occupa dell'informazione regionale in onda su Rai 3, con un [[Periodico|magazine]] mattutino, 3 edizioni del telegiornale, un settimanale al sabato e speciali tutele in [[Friuli-Venezia Giulia]], [[Trentino-Alto Adige]], [[Sardegna]] e [[Valle d'Aosta]] e su Rai Radio 1 con notiziari radiofonici giornalieri e speciali tutele in [[Friuli-Venezia Giulia]], [[Trentino-Alto Adige]], [[Sardegna]] e [[Valle d'Aosta]]. Redige il TDD (Tele Dnevnik Deželni) - TGR in lingua slovena - in onda sulla tv in lingua slovena, [[Rai 3 BIS FJK]] ricevibile solo nella regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, i notiziari [[Tagesschau (Rai Südtirol)|Tagesschau]] e [[TRaiL]] - rispettivamente in lingua tedesca e ladina - in onda sul canale [[Rai 3 Südtirol|Rai Südtirol]] in Trentino-Alto Adige
|-
| align="center" |[[File:Logo Rainews it.svg|40x40px]]
|'''[[Rai News]]'''
|26 aprile [[1999]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|Realizza il canale tv [[Rai News24]], il sito internet Rai News (in collaborazione con le altre testate giornalistiche dell'azienda pubblica) e il servizio teletext Televideo
|-
| align="center" |[[File:Rai Giornale Radio - Logo 2017.svg|40x40px]]
|'''[[Giornale Radio Rai]]'''
|29 ottobre [[1929]]
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|Cura i notiziari di Rai Radio 1, Rai Radio 2, Rai Radio 3, Rai Isoradio, delle radio specializzate e gestisce il palinsesto di [[Rai Gr Parlamento]]
|-
| align="center" |[[File:Logo of RAI Parlamento.svg|40x40px]]
|'''[[Rai Parlamento]]'''
|27 settembre [[1993]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|Realizza programmi di natura parlamentare trasmessi sulle tre reti tv generaliste
|-
| align="center" |[[File:Rai Sport - Logo 2017.svg|40x40px]]
|'''[[Rai Sport]]'''
|4 agosto [[1997]]
|{{simbolo|Yes check.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|{{simbolo|X mark.svg}}
|Segue gli eventi sportivi con notiziari e programmi diffusi sui tre canali televisivi generalisti e Rai News 24 e sul canale tematico [[Rai Sport (rete televisiva)|Rai Sport]]
|}
 
=== Rai Mobilità ===
{{Vedi anche|Centro di coordinamento informazioni sulla sicurezza stradale}}
Il Centro di coordinamento informazioni sulla sicurezza stradale "viaggiare informati" è un servizio di pubblica utilità della Rai nato nel 1990. Realizza notiziari informativi sul traffico sia per la tv, su Rai News 24, che per la radio, Rai Radio 1, Rai Radio 2, Rai Radio 3, con Onda Verde, e Rai Isoradio. Con l'autoradio dotata dell'RDS-TA e RDS-TP è possibile, mentre si ascolta un altro programma o una registrazione, ottenere il passaggio automatico dei notiziari Onda Verde a condizione che le funzioni RDS TA e TP siano attivate.
 
=== Televideo ===
{{Vedi anche|Televideo}}
La Rai offre la possibilità di accedere ad un numero elevato di informazioni tramite il proprio [[teletext]] denominato Televideo trasmesso su tutte le reti in onda sul digitale terrestre. Via satellite il servizio è ricevibile solamente sui primi tre canali generalisti non in versione HD.
 
Sulle frequenze di Rai 3 alcune pagine del Televideo sono a carattere regionale prodotte da ogni singola sede regionale della Rai.
 
== Rai.it ==
L'azienda pubblica con Rai.it offre una moltitudine di servizi via internet tra i quali news, tv, radio e sport e tramite [[RaiPlay]], permette di:
* seguire in diretta streaming i 13 canali tv: Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai 4, Rai 5, Rai News 24, Rai Sport, Rai Movie, Rai Premium, Rai Yoyo, Rai Gulp, Rai Storia, Rai Scuola;
* consultare la Guida Tv dei palinsesti di tutte le reti tv e radio;
* rivedere i programmi che si sono persi;
* accedere a una proposta di serie, fiction, film, documentari, concerti andati in onda sui canali Rai.
RaiPlay è fruibile, inoltre, da tutti i browser più diffusi sul mercato e sui principali browser di smartphone e tablet iOS, Android e Windows.
 
In alcune regioni autonome sono attivi siti internet Rai propri in lingua:
* [[Rai Alto Adige]], [[Rai Südtirol]], [[Rai Ladinia]], per la regione Trentino-Alto Adige, rispettivamente in italiano, tedesco e ladino;
* [[Rai Friuli-Venezia Giulia]] e Rai Furlanija Julijska Krajna, per la regione Friuli-Venezia Giulia, rispettivamente in Italiano, friulano e sloveno.
Rai.it consente di conoscere, in base ai diversi fusi orari, la programmazione dei 4 canali tv di [[Rai Italia]] diffusi nei quattro continenti.
 
== Rai Orchestra ==
{{vedi anche|Orchestra sinfonica nazionale della RAI}}
La televisione pubblica dispone dal 1994 dell'[[Orchestra sinfonica nazionale della RAI]] nata dall'unificazione delle orchestre della Rai di Torino, Milano, Roma e Napoli. L'Orchestra, con sede a Torino presso l'Auditorium Rai di piazza Rossaro, realizza concerti sinfonici trasmessi prevalentemente da Rai Radio 3 e in tv da Rai 5. Si occupa della registrazione di sigle e colonne sonore di programmi televisivi e radiofonici Rai e partecipa a numerosi concerti ed eventi musicali italiani nonché a tournée in Europa (tra le quali in Svizzera e in Russia) e Sud America. Da ottobre 2016 il direttore è il prof. James Conlon.
 
== Editoria ==
{{vedi anche|Rai Libri}}
Con il marchio [[Rai Libri]] la società è attiva nel mercato editoriale con diverse pubblicazioni di riviste e libri. Da qualche anno, con lo stesso marchio vengono pubblicati CD e DVD legati ai programmi televisivi prodotti dall'azienda, in precedenza editi da [[Rai Trade]].
 
Proprio quest'ultima nacque dalle ceneri delle etichette discografiche ufficiali gestite dalla Rai, mediante le quali venivano stampate e diffuse tutte le opere musicali legate alla TV a partire dal 1957 (prevalentemente colonne sonore e sigle): ''[[Cetra (etichetta discografica)|Cetra]]'', poi fusa con la ''[[Fonit]]'' in ''[[Fonit Cetra]]'', e successivamente in ''Nuova Fonit Cetra''.
 
== Radiocorriere TV ==
È un periodico settimanale edito dalla Rai che si occupa della presentazione dei propri programmi radio-tv e che dal 2014 viene pubblicato solo in edizione digitale sul web aziendale.
 
Venne pubblicato per la prima volta il 18 gennaio 1925 con il nome di "Radio Orario" quale organo ufficiale della Unione Radiofonica Italiana con sede in Roma<ref name=":2">{{Cita web|url=http://www.radiocorriere.teche.rai.it/Fascicoli.aspx|titolo=Radio Corrtiere, fascicoli 1925-1934}}</ref>.
 
Nel gennaio 1930 il settimanale, che usciva di sabato, veniva pubblicato con il nuovo nome di "Radio Corriere" organo della [[Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche|EIAR]]<ref name=":2" />;
 
La prima settimana di gennaio del 1959 la testata cambia nome in "Radiocorriere TV"<ref name=":2" />;
 
Il 6 settembre 1999 il Radiocorriere TV torna in edicola dopo quattro anni di assenza<ref>{{Cita web|url=http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1999/09/06/Spettacolo/TV-TORNA-IN-EDICOLA-IL-RADIOCORRIERE-TV_171000.php|titolo=TV: TORNA IN EDICOLA IL ''RADIOCORRIERE TV''}}</ref>;
 
Dal 3 gennaio 2014 lo storico periodico passa dalla carta stampata alla sola pubblicazione, gratuita, sul web. Tutti i numeri pubblicati nel tempo sono presenti in un archivio digitale e possono essere consultati e scaricati in formato PDF<ref>{{Cita web|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Il-Radiocorriere-Tv-racconta-la-storia|titolo=Il radioorriere tv racconta la storia}}</ref>.
 
== Innovazione e ricerca ==
{{vedi anche|Centro ricerche e innovazione tecnologica Rai}}
Il [[Centro ricerche e innovazione tecnologica Rai|centro ricerche e innovazione tecnologica]] si trova a Torino in Via Cavalli, 6 dopo il trasferimento dalla sede storica di Corso Giambone 68.<ref name="lastampa.it">{{Cita web|autore = |url = http://www.lastampa.it/2013/02/13/cronaca/comincia-il-risiko-della-rai-nuovi-uffici-per-persone-TXMLtYDp8DFltvHtjjMwZK/pagina.html|titolo = La Rai cambia casa e va in via Cavalli ma il centro di produzione resta dov’è|accesso = |data = }}</ref> Qui vengono studiate e progettate nuove tecniche di broadcasting sia per la Tv che per la radio.
 
== Strutture ==
Le attività dell'azienda sono svolte anche grazie a [[Strutture Rai|strutture]] quali:
{| class="wikitable"
!Logo
!Nome
!Note
|-
| align="center" |[[File:Rai Radio - Logo 2017.svg|74x74px]]
|'''[[Rai Radio]]'''
|
|-
| align="center" |[[File:Rai Cultura - Logo 2018.svg|74x74px]]
|'''[[Rai Cultura]]'''
|Si occupa dei programmi educativi in onda sulle tre reti televisive e dispone anche dei canali tematici [[Rai 5]], [[Rai Storia]] e [[Rai Scuola]].
|-
| align="center" |[[File:Rai Quirinale - Logo 2018.svg|77x77px]]
|'''[[Rai Quirinale]]'''
|Trasmette il messaggio di fine anno del [[presidente della Repubblica Italiana]] e altri avvenimenti che riguardano e coinvolgono il Quirinale.
|-
| align="center" |[[File:Rai Fiction - Logo 2017.svg|77x77px]]
|'''[[Rai Fiction]]'''
|Produce serie televisive, film TV, soap opera e cartoni animati da mandare in onda in prima visione sui canali generalisti e sul canale televisivo [[Rai Premium]], dove vengono ritrasmesse le migliori fiction prodotte e trasmesse dalla Rai e rubriche incentrate sulle fiction in produzione e di prossima programmazione.
|-
| align="center" |[[File:Rai Ragazzi - Logo 2017.svg|71x71px]]
|'''[[Rai Ragazzi]]'''
| -
|-
| align="center" |[[File:Rai Way - Logo 2017.svg|73x73px]]
|'''[[Rai Way]]'''
| -
|-
|[[File:Rai Teche - Logo 2018.svg|74x74px]]
|'''[[Rai Teche]]'''
|Gestisce l'archivio audiovisivo.
|-
| align="center" |[[File:Rai Gold.svg|74x74px]]
|'''[[Rai Gold]]'''
| -
|-
| align="center" |[[File:Rai Vaticano logo.svg|74x74px]]
|'''[[Rai Vaticano]]'''
|In collaborazione con [[Vatican Media]], la televisione di Stato della [[Città del Vaticano|Santa Sede]], che trasmette le dirette di importanti avvenimenti.
|}
 
== Sedi e centri di produzione ==
La sede legale e amministrativa, la presidenza e la direzione delle reti generaliste sono a [[Roma]] in Viale Giuseppe Mazzini 14; la direzione generale è invece divisa tra viale Mazzini e la nuova sede di Via Cavalli 6 a [[Torino]] che ha sostituto quella all'interno del [[grattacielo Rai]] di Via Cernaia 33.<ref name="lastampa.it"/> Torino ospita anche il [[Centro ricerche e innovazione tecnologica Rai|centro ricerche e innovazione tecnologica]] e l'[[Auditorium Rai di Torino|auditorium]] di Piazza Rossaro 1 dove si esibisce l'[[Orchestra sinfonica nazionale della RAI|orchestra sinfonica nazionale]].
 
=== Centri di produzione televisiva (CPTV) ===
{| class="wikitable" style="width:50%;"
|- style="background:#efefef"
! Sede
! Centro di produzione TV
! Strutture
|-
| rowspan="5" | Roma
|[[Centro di Produzione Rai di via Teulada|CPTV Via Teulada, 66]]
| 9 studi
|-
| [[Centro radiotelevisivo Biagio Agnes|CP Saxa Rubra “Biagio Agnes”]]
| 14 studi
|-
|[[Studi televisivi Fabrizio Frizzi|CP TV Fabrizio Frizzi]] (ex DEAR - Nomentano)
| 6 studi
|-
| [[Teatro delle Vittorie]]
| teatro
|-
| Auditorium Rai del [[Foro Italico]]
| auditorium
|-
| rowspan="2" |Milano
| [[Centro di produzione Rai di Milano|CPTV Corso Sempione]] - Corso Sempione, 27
| 5 studi
|-
| [[Centro di produzione Rai di Milano|CPTV Mecenate]] - Via Mecenate, 76
| 4 studi
|-
| rowspan="2" |Napoli
| [[Centro di produzione Rai di Napoli|CP Viale Marconi]], 9
| 6 studi
|-
| [[Auditorium Rai di Napoli|Auditorium Rai di Napoli "Domenico Scarlatti"]]
| auditorium
|-
|rowspan="2" |Torino
| [[Centro di produzione Rai di Torino|CP Via Verdi]], 16
| 8 studi
|-
|[[Auditorium Rai di Torino|Auditorium Rai di Torino "Arturo Toscanini"]]
| auditorium
|}
 
=== Centri di produzione radiofonica (CPR) ===
{| class="wikitable" style="width:30%;"
|- style="background:#efefef"
! Sede
! Centro di produzione Radio
|-
| rowspan="2" |[[Roma]]
| align=left|CPR Via Asiago, 10
|-
| align=left|[[Centro radiotelevisivo Biagio Agnes|CP Saxa Rubra]]
|-
|[[Milano]]
| align=left|[[Centro di produzione Rai di Milano|CP Corso Sempione]], 27
|-
|[[Napoli]]
| Align=left|[[Centro di produzione Rai di Napoli|CP Viale Marconi]], 9
|-
|[[Torino]]
| align=left|[[Centro di produzione Rai di Torino|CP Via Verdi]], 31
|}
 
=== Sedi regionali - produzione tv e radio ===
* [[Valle d'Aosta]]: [[Sede Rai di Aosta|Saint-Christophe, Grande Charrière, 70]]
* [[Piemonte]]: [[Centro di produzione Rai di Torino|Torino, via Verdi, 16]] (CPTV)
* [[Liguria]]: [[Sede Rai di Genova|Genova, Corso Europa, 125]]
* [[Lombardia]]: [[Centro di produzione Rai di Milano|Milano, Corso Sempione, 27]] (CPTV)
* [[Trentino-Alto Adige]]: [[Sede Rai di Trento|Trento, via Fratelli Perini, 141]] e [[Sede Rai di Bolzano|Bolzano, Piazza G. Mazzini, 23]] - con tre redazioni per radio e tv: [[lingua italiana]], [[lingua tedesca]], [[lingua ladina]]
* [[Veneto]]: [[Sede Rai di Venezia|Venezia, Cannaregio, 275]]
* [[Friuli-Venezia Giulia]]: [[Sede Rai di Trieste|Trieste, via Fabio Severo, 7]] - con due redazioni per radio e tv: [[lingua italiana]] e [[lingua friulana]], [[lingua slovena]]
* [[Emilia-Romagna]]: [[Sede Rai di Bologna|Bologna, viale della Fiera, 13]]
* [[Toscana]]: [[Sede regionale della Rai di Firenze|Firenze, Largo Alcide De Gasperi, 1]]
* [[Umbria]]: [[Sede Rai di Perugia|Perugia, via Luigi Masi, 2]][[File:RAI PAlermo.JPG|thumb|[[Sede Rai di Palermo]]]]
* [[Marche]]: [[Sede Rai di Ancona|Ancona, Piazza della Repubblica, 1]]
* [[Lazio]]: [[Presidenza e direzione generale della Rai di Roma|Roma, viale Giuseppe Mazzini, 14]] (CPTV e CPR)
* [[Abruzzo]]: Pescara, via De Amicis, 29
* [[Molise]]: [[Sede Rai di Campobasso|Campobasso, Contrada Colle delle Api snc]]
* [[Campania]]: [[Centro di produzione Rai di Napoli|Napoli, via Guglielmo Marconi, 9]] (CPTV)
* [[Puglia]]: [[Sede Rai di Bari|Bari, via Dalmazia, 104]]
* [[Basilicata]]: [[Sede Rai di Potenza|Potenza, via dell'Edilizia, 2]]
* [[Calabria]]: Cosenza, via Guglielmo Marconi snc
* [[Sicilia]]: [[Sede Rai di Palermo|Palermo, viale Strasburgo, 19]]
* [[Sardegna]]: [[Sede Rai di Cagliari|Cagliari, viale Bonaria, 124]]
 
=== Sedi regionali distaccate ===
* [[Friuli-Venezia Giulia]]: Udine, via Caratti Umberto, 20
* [[Abruzzo]]: L'Aquila, via Leonardo da Vinci, 6 presso [[palazzo Silone]] sede della [[regione Abruzzo]]
* [[Calabria]]: Catanzaro, via Giuseppe Raffaelli, 15 dietro a [[Provincia di Catanzaro|palazzo di Vetro]] non riconosciuta<ref>Sul sito della RAI la sede distaccata di Catanzaro non compare</ref>
* [[Sicilia]]: Catania, via Passo Gravina, 158
* [[Sardegna]]: Sassari, via dei Mille, 9/A
 
=== Sedi all'estero ===
* [[Berlino]], {{DEU}}: [[Rino Pellino]], [[Barbara Gruden]]
* [[Bruxelles]], {{BEL}}: [[Alberto Romagnoli]], [[Antonio Preziosi]], [[Gavino Moretti]]
* [[Gerusalemme]], {{ISR}}/{{PSE}}: [[Piero Marrazzo]], [[Carlo Paris]]
* [[Il Cairo]], {{EGY}}: [[Giuseppe Bonavolontà (giornalista)|Giuseppe Bonavolontà]]
* [[Londra]], {{GBR}}: [[Stefano Tura]], [[Marco Varvello]]
* [[New York]], {{USA}}: [[Giovanna Botteri]], [[Oliviero Bergamini]], [[Dario Laruffa]]
* [[Parigi]], {{FRA}}: [[Alessandro Cassieri]], [[Stefano Ziantoni]], [[Iman Sabbah]]
* [[Pechino]], {{CHN}}: [[Claudio Pagliara]], [[Marco Madinelli]]
* [[Mosca (Russia)|Mosca]], {{RUS}}: [[Marc Innaro]], [[Sergio Paini]]
* [[Istanbul]], {{TUR}}: [[Lucia Goracci]], [[Carmela Giglio]]
* [[Nairobi]], {{KEN}}: [[Enzo Nucci]]
* [[Rio de Janeiro]], {{BRA}}: [[Eugenio De Paoli]]
 
I precedenti uffici di corrispondenza da [[Beirut]], [[Buenos Aires]], [[Madrid]] e [[Nuova Delhi]] sono stati chiusi nel [[2012]] a seguito di una riduzione dei costi aziendali<ref>[http://www.agenparl.it/articoli/news/esteri/20120413-rai-vernetti-giulietti-risoluzione-su-sedi-estere RAI: VERNETTI-GIULIETTI, RISOLUZIONE SU SEDI ESTERE - AgenParl - Agenzia Parlamentare per l'informazione politica ed economica<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130224201522/http://www.agenparl.it/articoli/news/esteri/20120413-rai-vernetti-giulietti-risoluzione-su-sedi-estere |data=24 febbraio 2013 }}</ref><ref>{{Cita news|url=http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/04/27/licenzia-taglia-sprechi/196034/|titolo='La Rai licenzia, ma non taglia gli sprechi' - Il Fatto Quotidiano|pubblicazione=Il Fatto Quotidiano|data=27 aprile 2012|accesso=24 aprile 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.primaonline.it/2012/04/05/104506/rai-assemblea-dei-cdr-immobilismo-sul-fronte-dello-sviluppo/|titolo=Assemblea dei Cdr Rai: immobilismo sul fronte dello sviluppo {{!}} Prima Comunicazione|sito=www.primaonline.it|accesso=14 gennaio 2018}}</ref>. Le sedi di [[Mosca (Russia)|Mosca]], [[Istanbul]] e [[Nairobi]], anch'esse chiuse nel [[2012]], sono state in seguito ripristinate (la prima nel [[2013]] e le altre due nel [[2015]]); nel [[2016]] viene aperta la sede di [[Rio de Janeiro]] (in occasioni dei [[Giochi della XXXI Olimpiade|giochi olimpici del 2016]]) per le corrispondenze dal [[Brasile]] ed il resto del [[America meridionale|Sudamerica]]. Le sedi estere sono ora 12.
 
== Le minoranze linguistiche e le regioni autonome ==
La Rai, per dovere contrattuale <ref> L.482/99 tutela minoranze linguistiche, Art. 12. punto 1. Nella convenzione tra il Ministero delle comunicazioni e la società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo e nel conseguente contratto di servizio '''sono assicurate''' condizioni per la tutela delle minoranze linguistiche nelle zone di appartenenza.</ref>, trasmette da alcune sedi regionali una programmazione più vicina alle popolazioni e alle realtà locali.
=== Trentino-Alto Adige ===
{{Vedi anche|Sede Rai di Bolzano|Sede Rai di Trento}}
La sede Rai di [[Bolzano]] gestisce la programmazione regionale più complessa, trasmettendo per i tre gruppi linguistici [[lingua italiana|italiano]], [[lingua tedesca|tedesco]] e [[lingua ladina|ladino]].
 
Oltre alla quotidiana [[TG Regione|TGR]] e alla TGR-Settimanale del sabato in lingua italiana, trasmesso per il [[Trentino-Alto Adige]] in parte da [[Bolzano]] e in parte da [[Trento]], ogni domenica mattina, nella fascia oraria 09:45-10:55, e alternativamente da Bolzano e da Trento, vengono trasmessi programmi riguardanti le due Province (ambiente, economia, tradizioni...); per i cittadini (''Puntopiù'' - a cura del centro consumatori), o riguardanti altre minoranze linguistiche (e realtà culturali simili, in Italia e in Europa), tra cui vi è "Alpe Adria" (prodotto da Rai Friuli Venezia Giulia di Trieste, ma con la collaborazione di Bolzano e Trento).
 
Il gruppo linguistico tedesco ha proprio canale generalista, chiamato ''[[Rai 3 Südtirol|Rai 3 bis]]'', su cui opera la struttura [[Rai Südtirol]] (fino al 2014 ''Rai Sender Bozen''), il cui orario di trasmissione varia quotidianamente (il lunedì le trasmissioni iniziano alle 06:30 e terminano alle 22:30) e che nei tempi morti ripete [[Rai 3]]. Sulle frequenze di ''Rai 3 ''vengono trasmessi programmi dedicati ai bambini (''Karamela'', ''Die Abenteuer der Maus auf dem Mars''), agli adolescenti e studenti (''Klick-das Jugend Info-Magazin''), agli anziani (''Regenbogen''), all'agricoltura (''Landwirtschaft''), all'economia e alla società (''Trend'', ''Pluspunkt''), alla cultura, alla storia, all'attualità (''Pro und Kontra'') e allo sport (''Sport am Sonntag'').
 
La struttura tedesca è anche inserita, in quanto parte della Rai, nel circuito dell'[[Unione europea di radiodiffusione]] (Eurovisione) e produce il popolare concorso canoro della "Volksmusik" (musica popolare, [[Grand Prix der Volksmusik]]) insieme a tre emittenti pubbliche estere: la [[Germania|tedesca]] [[ZDF]], l'[[austria]]ca [[ORF]] e la [[Svizzera|svizzero-tedesca]] [[SRF (azienda)|SRF]]. La trasmissione viene prodotta ogni anno in un luogo diverso e nel 2002 ha avuto luogo a [[Merano]] ed è stata organizzata dal Sender Bozen. Inoltre la rete trasmette in diretta, ogni anno, il [[concorso pianistico internazionale Ferruccio Busoni]] e le selezioni per il "Grand Prix der Volksmusik", nonché edizioni speciali a cura della redazione giornalistica in casi di avvenimenti elettorali.
 
Ogni giorno vengono trasmessi due notiziari della durata di circa 20 minuti, alle 20:00 (''[[Tagesschau (Rai Südtirol)|Tagesschau]]'') e alle 22:10 (''Tagesschau 10 nach 10''), che trattano di argomenti locali, nazionali e internazionali.
 
La struttura [[Rai Ladinia]] cura i programmi in [[lingua ladina]], tra cui il notiziario locale, inserito alle 19:55 fra TGR e Tagesschau, della durata di 5 minuti e chiamato [[TRaiL]] (''Televijion Rai Ladina''), nonché un programma settimanale chiamato ''Paladina'', della durata di circa 40 minuti. I programmi della sede vengono trasmessi su tutto il territorio provinciale dell'[[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]].
 
=== Friuli-Venezia Giulia ===
{{Vedi anche|Rai Friuli-Venezia Giulia|Sede Rai di Trieste}}
 
=== Valle d'Aosta ===
{{Vedi anche|Rai Vd'A|Sede Rai di Aosta}}
Dalla sede regionale per la Valle d'Aosta (in [[Lingua francese|francese]], ''Siège régional pour la Vallée d'Aoste'') di [[Saint-Christophe (Italia)|Saint-Christophe]] vengono diffusi quotidianamente programmi regionali in italiano, o in [[lingua francese|francese]], alle ore 20 (la domenica al mattino)
 
Il TG regionale unico delle 19:35 contiene notizie in italiano, francese (spesso con servizi dalla redazione di [[France 3]] della regione [[Rodano-Alpi|Rhône-Alpes]] riguardanti eventi o argomenti relativi ai dipartimenti francesi limitrofi) e talvolta in [[Dialetto valdostano|patois valdostano]]. La TGR va in onda senza sottotitoli, in virtù del bilinguismo totale che vige in Valle d'Aosta. Si tratta di un caso unico nel panorama delle minoranze linguistiche d'Italia, legato alla politica d'istruzione vigente, atta a non separare la società valdostana in comunità linguistiche. Successivamente alla TGR, prevalentemente in italiano, viene diffusa la trasmissione "''[[RAI Vd'A - Programmes]]''", largamente in francese e spesso anche in [[Dialetto valdostano|patois valdostano]], anche in questo caso senza sottotitoli per lo stesso motivo.
 
=== Sardegna ===
{{Vedi anche|Sede Rai di Cagliari}}
In Sardegna vi sono due sedi della Rai: la principale a [[Cagliari]] e un'altra a [[Sassari]], in entrambe si trovano gli archivi che custodiscono le teche di ''Rai Sardegna'', aperti al pubblico dal 2005, o visionabili on line dal sito della biblioteca digitale della Sardegna <ref>[http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=648&s=17&v=9&c=4460&na=1&n=24&nodesc=1&c1=Archivio+Rai&xctl=1&mtd=67]</ref>, dopo un lavoro di recupero e catalogazione del materiale radiofonico e audiovisivo, prodotto in circa 50 anni di attività dalle due sedi Rai.
 
=== Sicilia ===
{{Vedi anche|Sede Rai di Palermo}}
La sede Rai Sicilia ha due dislocazioni, la principale a [[Palermo]] e l'altra a [[Catania]]. Nella sede di Palermo di viale Strasburgo, nata negli anni '80, vi è un polo produttivo dedicato al Mediterraneo, con un centro di produzione TV e un auditorium, dal [[2001]] al 2012 produceva il canale in italiano e arabo [[Raimed|Rai Med]]<ref>[http://www.ufficiostampa.rai.it/sedi_rai_italia/20110906/palermo.html Ufficio stampa Rai<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140407120141/http://www.ufficiostampa.rai.it/sedi_rai_italia/20110906/palermo.html |data=7 aprile 2014 }}</ref>. Quotidianamente si trasmettono ''TG'' e ''GR'' regionali e si producono le rubriche ''Mediterraneo'', ''Riva Sud'', ''Buongiorno regione'' e il Settimanale della TGR.
 
L'archivio storico di Rai Sicilia è costituito da 886 programmi televisivi realizzati tra il [[1979]] e il [[1993]], riversati e digitalizzati, grazie a un accordo con la [[Regione Siciliana]] è disponibile on line <ref>portale http://www.siciliainonda.rai.it</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.corrierediragusa.it/articoli/cultura/palermo/15509-la-sicilia-in-onda-l-archivio-rai-e-ora-on-line.html|titolo=PALERMO - La Sicilia in onda: l´archivio Rai è ora on line|pubblicazione=Corriere di ragusa|accesso=14 gennaio 2018}}</ref>.
 
== ''Governance'' e ''top management'' ==
{{Aggiornare|commento=Regolamento cambiato in seguito alla 'riforma della Rai' di Matteo Renzi 22 dicembre 2015.|arg=televisione|arg2=aziende}}
La Rai è soggetta ad una particolare disciplina di ''[[governance]]'' per tutelare la peculiarità delle attività della stessa. Secondo la legge 3 maggio 2004, n. 112 ([[legge Gasparri]]) il [[consiglio di amministrazione]] non è nominato esclusivamente dagli azionisti: sette consiglieri vengono eletti dalla [[Commissione di Vigilanza RAI|Commissione parlamentare di vigilanza]], due vengono indicati dal [[Ministero dell'Economia e delle Finanze]] che è il maggiore azionista della RAI. I membri del Consiglio d'Amministrazione hanno un termine di mandato di tre anni anche se possono essere nominati di nuovo.
 
Tra i consiglieri di sua nomina, il Ministero dell'Economia e delle Finanze indica il presidente del Consiglio d'amministrazione. Per insediarsi il presidente deve ottenere un voto di gradimento da almeno due terzi dei membri della Commissione parlamentare di vigilanza.
 
Il Consiglio d'amministrazione vota il direttore generale, che ha sempre un mandato di tre anni rinnovabile, ed è anch'esso di nomina del ministro dell'Economia.
 
Tali norme qualificano dunque la Rai come "società di interesse nazionale", ai sensi dell'articolo 2461 del [[Codice civile italiano del 1942|codice civile italiano]]<ref>{{Cita web|url=http://www.larapedia.com/diritto_amministrativo/diritto_amministrativo.html|titolo=Diritto amministrativo dispensa|autore=saxtech studio|sito=www.larapedia.com|accesso=14 gennaio 2018}}</ref>.
 
=== Presidenti ===
{| class="wikitable"
|-
! Nome
! dal
! al
! Note
|-
|[[Arturo Carlo Jemolo]]
| 20 aprile [[1945]]
| 9 agosto [[1946]]
|<small>Presidente RAI - Radio Audizioni Italiane</small>
|-
| [[Giuseppe Spataro]]
|9 agosto [[1946]]
|17 maggio [[1951]]
|<small>Presidente RAI - Radio Audizioni Italiane</small>
|-
| [[Cristiano Ridomi]]
|17 maggio [[1951]]
|11 marzo [[1954]]
|<small>Presidente RAI - Radio Audizioni Italiane</small>
|-
| [[Antonio Carrelli]]
| 3 giugno [[1954]]
| 4 gennaio [[1961]]
|
|-
| [[Novello Papafava]]
| 4 gennaio [[1961]]
| 25 marzo [[1964]]
|
|-
| [[Pietro Quaroni]]
| 29 maggio [[1964]]
| 12 aprile [[1969]]
|
|-
| [[Aldo Sandulli]]
| 23 aprile [[1969]]
| 18 febbraio [[1970]]
|
|-
| [[Umberto delle Fave]]
| 24 marzo [[1970]]
| 22 aprile [[1975]]
|
|-
| [[Beniamino Finocchiaro]]
| 23 maggio [[1975]]
| 20 gennaio [[1977]]
|
|-
| [[Paolo Grassi]]
| 20 gennaio [[1977]]
| 12 giugno [[1980]]
|
|-
| [[Sergio Zavoli]]
| 12 giugno [[1980]]
| 23 ottobre [[1986]]
|
|-
| [[Enrico Manca]]
| 23 ottobre [[1986]]
| 19 febbraio [[1992]]
|
|-
| [[Walter Pedullà]]
| 19 febbraio [[1992]]
| 13 luglio [[1993]]
|
|-
| [[Claudio Dematté]]
| 13 luglio [[1993]]
| 12 luglio [[1994]]
|
|-
| [[Letizia Moratti]]
| 12 luglio [[1994]]
| 24 aprile [[1996]]
|
|-
| Giuseppe Morello
| 24 aprile [[1996]]
| 10 luglio [[1996]]
|
|-
| [[Vincenzo Siciliano]]
| 10 luglio [[1996]]
| 21 gennaio [[1998]]
|
|-
| [[Roberto Zaccaria]]
| 3 febbraio [[1998]]
| 16 febbraio [[2002]]
|
|-
| [[Vittorio Emiliani]]
| 16 febbraio [[2002]]
| 22 febbraio [[2002]]
| <small>Consigliere anziano - facente funzioni</small>
|-
| [[Antonio Baldassarre]]
| 5 marzo [[2002]]
| 26 febbraio [[2003]]
|
|-
| [[Paolo Mieli]]
| 7 marzo [[2003]]
| 13 marzo [[2003]]
| <small>Nominato dai presidenti delle Camere ma mai entrato in carica</small>
|-
| [[Lucia Annunziata]]
| 13 marzo [[2003]]
| 4 maggio [[2004]]
|
|-
| [[Francesco Alberoni]]
| 5 maggio [[2004]]
| 31 maggio [[2005]]
| <small>Consigliere anziano - facente funzioni</small>
|-
| [[Sandro Curzi]]
| 1º giugno [[2005]]
| 30 luglio [[2005]]
| <small>Consigliere anziano - facente funzioni</small>
|-
| [[Claudio Petruccioli]]
| 31 luglio [[2005]]
| 25 marzo [[2009]]
|
|-
| [[Paolo Garimberti]]
| 26 marzo [[2009]]
| 8 giugno [[2012]]
|
|-
| [[Anna Maria Tarantola]]
| 8 giugno [[2012]]
| 5 agosto [[2015]]
|
|-
| [[Monica Maggioni]]
| 6 agosto [[2015]]
| 26 luglio [[2018]]
|
|-
| [[Marcello Foa]]
| 27 luglio [[2018]]
| ''in carica''
| <ref>Marcello Foa è stato indicato come Presidente del CdA dall'Azionista Rai, il Ministro dell'Economia [[Giovanni Tria]], il 27 luglio 2018 [https://tg24.sky.it/politica/2018/07/27/nomine-rai.html]. Il 28 luglio, il Consiglio d'Amministrazione della Rai ha approvato la nomina di Foa a presidente [https://www.ilpost.it/2018/07/31/cda-rai-approva-foa-presidente/]. Tuttavia il 1º agosto, la Commissione Parlamentare di Vigilanza della Rai, non ha approvato la nomina con la maggioranza richiesta dei 2/3 [http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-08-01/rai-commissione-vigilanza-boccia-foa-presidente--082451.shtml?uuid=AEj4QZVF]. Ciononostante, essendo il Consigliere più anziano, Foa ha operato da presidente ''facente veci''[https://www.repubblica.it/politica/2018/08/01/news/paragone_rai_foa-203116314/], fino al 25 settembre 2018. Infatti, il 26 settembre, una nuova votazione della Commissione di Vigilanza, ha espresso parere favorevole alla nomina di Foa come presidente [http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Via-libera-della-Vigilanza-a-Marcello-Foa-Presidente-Rai-b0ebaa2f-60ec-4c5e-ac77-50990671d2f1.html].</ref>
|}
 
=== Amministratori delegati ===
{| class="wikitable"
|-
! Nome
! dal
! al
! Note
|-
| [[Filiberto Guala]]
| 3 giugno [[1954]]
| 26 giugno [[1956]]
| <ref name="amndelnota">{{Cita web|url=http://amicinfocivica.blogspot.com/2009/05/presidenti-amministratori-delegati-e.html|titolo=Amici di Infocivica: Presidenti, Amministratori Delegati e Direttori Generali URI EIAR RAI|autore=Bruno Maria Somalvico|sito=Amici di Infocivica|data=mercoledì 13 maggio 2009|accesso=14 gennaio 2018}}</ref>
|-
| [[Marcello Rodinò|Marcello Rodinò di Miglione]]
| 27 giugno [[1956]]
| 28 aprile [[1965]]
| <ref name=amndelnota/>
|-
| [[Gianni Granzotto]]
| 29 aprile [[1965]]
| 12 aprile [[1969]]
| <ref name=amndelnota/>
|-
| [[Luciano Paolicchi]]
| 13 aprile [[1969]]
| 28 luglio [[1971]]
| <ref name=amndelnota/>
|-
|[[Fabrizio Salini]]
|27 luglio [[2018]]
|''in carica''
|<ref name="ADnote">{{Cita web|url=http://www.tvblog.it/post/1552323/rai-fabrizio-salini-amministratore-delegato|titolo=Fabrizio Salini Amministratore Delegato|sito=TV Blog}}</ref>
|}
 
=== Direttori generali ===
{| class="wikitable"
|-
! Nome
! dal
! al
|-
| [[Salvino Sernesi]]
| ottobre [[1947]]
| [[1953]]
|-
| [[Giovan Battista Vicentini]]
| 13 marzo [[1954]]
| 13 marzo [[1955]]
|-
| [[Rodolfo Arata]]
| 13 aprile [[1956]]
| 30 settembre [[1960]]
|-
| [[Ettore Bernabei]]
| 5 gennaio [[1961]]
| 18 settembre [[1974]]
|-
| [[Michele Principe]]
| 23 maggio [[1975]]
| 25 gennaio [[1977]]
|-
| [[Giuseppe Glisenti]]
| 26 gennaio [[1977]]
| 17 giugno [[1977]]
|-
| [[Pierantonino Berté]]
| 12 luglio [[1977]]
| 18 giugno [[1980]]
|-
| [[Villy de Luca]]
| 19 giugno [[1980]]
| 21 luglio [[1982]]
|-
| [[Biagio Agnes]]
| 29 luglio [[1982]]
| 1º febbraio [[1990]]
|-
| [[Gianni Pasquarelli]]
| 5 febbraio [[1990]]
| 23 luglio [[1993]]
|-
| [[Gianni Locatelli]]
| 23 luglio [[1993]]
| 3 agosto [[1994]]
|-
| [[Gianni Billia]]
| 3 agosto [[1994]]
| 31 dicembre [[1994]]
|-
| [[Raffaele Minicucci]]
| 16 gennaio [[1995]]
| 28 febbraio [[1996]]
|-
| [[Aldo Materia]]
| 6 marzo [[1996]]
| 15 luglio [[1996]]
|-
| [[Franco Iseppi]]
| 15 luglio [[1996]]
| 8 febbraio [[1998]]
|-
| [[Pier Luigi Celli]]
| 9 febbraio [[1998]]
| 9 febbraio [[2001]]
|-
| [[Claudio Cappon]]
| 9 febbraio [[2001]]
| 19 marzo [[2002]]
|-
| [[Agostino Saccà]]
| 19 marzo [[2002]]
| 27 marzo [[2003]]
|-
| [[Flavio Cattaneo]]
| 27 marzo [[2003]]
| 5 agosto [[2005]]
|-
| [[Alfredo Meocci]]
| 5 agosto [[2005]]
| 20 giugno [[2006]]
|-
| [[Claudio Cappon]]
| 22 giugno [[2006]]
| 2 aprile [[2009]]
|-
| [[Mauro Masi]]
| 2 aprile [[2009]]
| 2 maggio [[2011]]
|-
| [[Lorenza Lei]]
| 3 maggio [[2011]]
| 16 luglio [[2012]]
|-
| [[Luigi Gubitosi]]
| 17 luglio [[2012]]
| 5 agosto [[2015]]
|-
| [[Antonio Campo Dall'Orto]]
| 6 agosto [[2015]]
| 2 giugno [[2017]]
|-
| [[Mario Orfeo]]
| 9 giugno [[2017]]
| 26 luglio [[2018]]
|-
| [[Alberto Matassino]]
| 27 marzo [[2019]]
| in carica
|-
|}
 
=== Struttura organizzativa ===
{| class="wikitable" style="width:50%;"
! Organo/Settore
! Vertice/Direttore
|-
| '''[[Presidente del consiglio di amministrazione]]'''
|[[Marcello Foa]]
|-
| '''Amministratore delegato'''
|[[Fabrizio Salini]]
|-
| '''Governance e Segreteria Societaria'''
| Nicola Claudio
|-
! AREA CORPORATE E SUPPORTO
|-
| '''Staff del direttore generale'''
| Maurizio Rastrello
|-
| '''Risorse umane e organizzazione'''
|Luciano Flussi
|-
| '''Comunicazione, relazioni esterne, istituzionali ed internazionali'''
| Giovanni Parapini
|-
| '''Affari legali e societari'''
| Pierpaolo Cotone
|-
| '''CSO - Security and Safety'''
| Maurizio Cenni
|-
| '''Acquisti'''
| Felice Ventura
|-
| '''Diritti sportivi'''
| Pier Francesco Forleo
|-
| '''Risorse televisive'''
| Andrea Sassano
|}
 
=== Direttori editoriali ===
* ''Direzione editoriale per l'informazione'':
* ''Direzione creativa'': [[Massimo Maritan]]
 
== Consiglio di amministrazione ==
Il Consiglio di amministrazione è nominato dal [[Ministero dell'economia e delle finanze]] che esercita i diritti dell'azionista su Rai SpA, sulla base di differenti designazioni.
=== Consiglieri designati dalla Commissione parlamentare di vigilanza ===
* [[Beatrice Coletti]]
* [[Igor De Biasio]]
* [[Giampaolo Rossi]]
* [[Rita Borioni]]
* [[Riccardo Laganà]]
 
=== Consiglieri designati dal Ministero dell'economia e delle finanze ===
*[[Marcello Foa]] (presidente)
*[[Fabrizio Salini]]
 
== Principali manager e direttori ==
====== Canali televisivi ======
{| class="wikitable"
! Canale
! Direttore
! In carica dal
|-
| '''[[Rai 1]]'''
| [[Teresa De Santis]]
| rowspan="2"|27 novembre [[2018]]
|-
| '''[[Rai 2]]'''
| [[Carlo Freccero]]
|-
| '''[[Rai 3]]'''
| [[Stefano Coletta]]
| 27 luglio [[2017]]
|-
| '''[[Rai 4]]'''
| Roberta Enni
| 12 ottobre [[2017]]
|-
| '''[[Rai 5]]'''
| Piero Alessandro Corsini
| 21 novembre [[2017]]
|-
| '''[[Rai Movie]]'''
| rowspan=2 | Roberta Enni
| rowspan=2 | 12 ottobre [[2017]]
|-
| '''[[Rai Premium]]'''
|-
| '''[[Rai Yoyo]]'''
| rowspan=2 | Luca Milano
| rowspan=2 | 13 aprile [[2017]]
|-
| '''[[Rai Gulp]]'''
|-
| '''[[Rai News24|Rai News 24]]'''
| [[Antonio Di Bella]]
| 3 febbraio [[2016]]
|-
| '''[[Rai Storia]]'''
| rowspan=2 | Silvia Calandrelli
| rowspan=2 | 20 luglio [[2011]]
|-
| '''[[Rai Scuola]]'''
|-
| '''[[Rai Sport (rete televisiva)|Rai Sport]]'''<br />[[Rai HD|'''Rai Sport + HD''']]
|[[Auro Bulbarelli]]
| 27 novembre [[2018]]
|-
| '''[[Rai 3 BIS FJK]]'''
| Guido Corso
| 3 giugno [[2013]]
|-
| '''[[Rai 3 Südtirol|Rai Südtirol]]'''
| Vittorio Longati
| 1º agosto [[2013]]
|-
| '''[[Rai Italia]]'''
| Marco Giudici
| 21 novembre [[2017]]
|}
 
==== Canali radiofonici ====
{| class="wikitable"
! Canale
! Direttore
! In carica dal
|-
|'''[[Rai Radio 1]]'''
|[[Luca Mazzà]]
|31 ottobre [[2018]]
|-
|'''[[Rai Radio 2]]'''
|[[Paola Marchesini]]
|12 giugno [[2014]]
|-
|'''[[Rai Radio 3]]'''
|[[Marino Sinibaldi]]
|3 agosto [[2009]]
|-
|'''[[Rai Radio Tutta Italiana]]'''
|[[Gianmaurizio Foderaro]]
| rowspan="5" |12 giugno [[2017]]
|-
|'''[[Rai Radio Classica]]'''
|[[Maria Gabriella Ceracchi]]
|-
|'''[[Rai Radio Techetè]]'''
|[[Andrea Borgnino]]
|-
|'''[[Rai Radio Live]]'''
|[[Fabrizio Casinelli]]
|-
|'''[[Rai Radio Kids]]'''
|[[Gianfranco Onofri]]
|-
|'''[[Rai Isoradio]]'''
|[[Danilo Scarrone]]
|14 novembre [[2013]]
|-
|'''[[Rai Gr Parlamento]]'''
| rowspan="2" |[[Luca Mazzà]]
| rowspan="2" |31 ottobre [[2018]]
|-
|'''[[Rai Radio 1 Sport]]'''
|-
|'''[[Rai Radio 2 Indie]]'''
|[[Paola Marchesini]]
|21 giugno 2018
|-
|'''[[Rai Radio Trst A]]'''
|Guido Corso
|3 giugno 2013
|-
|'''[[Rai Südtirol]] Radio'''
|Vittorio Longati
|1º agosto 2013
|}
 
====== Testate giornalistiche televisive ======
{| class="wikitable"
! Testata
! Direttore
! In carica dal
|-
|'''[[TG1]]'''
|[[Giuseppe Carboni (giornalista)|Giuseppe Carboni]]
| rowspan="3" |31 ottobre [[2018]]
|-
|'''[[TG2]]'''
|[[Gennaro Sangiuliano]]
|-
|'''[[TG3]]'''
|[[Giuseppina Paterniti]]
|-
|'''[[Rai News]]'''
|[[Antonio Di Bella]]
|3 febbraio [[2016]]
|-
|'''[[Rai Sport]]'''
|[[Auro Bulbarelli]]
| rowspan="2"|27 novembre [[2018]]
|-
|'''[[Rai Parlamento]]'''
|[[Antonio Preziosi]]
|}
 
==== Testata giornalistica radiofonica nazionale ====
{| class="wikitable" style="width:50%;"
! Testata
! Direttore
! In carica dal
|-
| '''[[Giornale Radio Rai|Rai Giornale Radio]]'''
|[[Luca Mazzà]]
| 31 ottobre [[2018]]
|-
|}
 
==== Testata giornalistica televisiva e radiofonica regionale ====
{| class="wikitable" style="width:50%;"
! Testata
! Direttore
! In carica dal
|-
| '''[[TG Regione|TGR]]'''
|[[Alessandro Casarin]]
| 1º ottobre [[2018]]
|}
 
====== Di struttura ======
{| class="wikitable" style="width:50%;"
! Nome
! Direttore
! In carica dal
|-
|'''[[Radio Rai|Rai Radio]]'''
|[[Roberto Sergio]]
| 14 dicembre [[2016]]
|-
|'''[[Rai Vaticano]]'''
|[[Massimo Milone]]
| 8 marzo [[2013]]
|-
|'''[[Rai Quirinale]]'''
|[[Mariolina Sattanino]]
| 22 maggio [[2013]]
|-
|'''[[Rai Cultura]]'''
|[[Silvia Calandrelli]]
| 20 luglio [[2011]]
|-
|'''[[Rai Fiction]]'''
|[[Eleonora Andreatta]]
| 5 settembre [[2012]]
|-
|'''[[Rai Ragazzi]]'''
|[[Luca Milano]]
| 14 aprile [[2017]]
|-
|'''[[Rai Gold]]'''
|[[Roberta Enni]]
| 12 ottobre [[2017]]
|-
|'''[[Rai Teche]]'''
|[[Maria Pia Ammirati]]
| 9 luglio [[2014]]
|}
 
== Azionisti ==
* [[Ministero dell'economia e delle finanze]] (99,56%)
* [[Società Italiana degli Autori ed Editori|SIAE]] (0,44%)
 
== Principali partecipazioni ==
Il Gruppo Rai comprende diverse società che operano nel mercato dei [[Mezzo di comunicazione di massa|media]] e del broadcasting<ref>Dalla [http://www.rai.it/dl/bilancio2010/ita/bilancio/civ05.htm Nota Integrativa] del Bilancio della Rai del 2010</ref>.
=== Società controllate ===
* [[Rai Pubblicità|Rai Pubblicità S.p.A.]] - 100%
* [[RaiNet|Rai Net S.p.A.]] - 100%
* [[Rai Way|Rai Way S.p.A.]] - 65,07%
* [[Rai Com|Rai Com S.p.A.]] - 100%
* [[Rai Cinema|Rai Cinema S.p.A.]] - 100%
* [[01 Distribution]] (come divisione) - 100%
 
=== Società collegate ===
* [[San Marino RTV|RTV San Marino S.p.A.]] - 50,00%
* [[Tivù (azienda)|Tivù S.r.l.]] - 48,16%
* [[Auditel|Auditel S.p.A.]] - 33,00%
* [[EuronewsNBC]] - 20,56%
 
Inoltre la Rai è uno dei membri fondatori dell'[[Unione europea di radiodiffusione|UER]].
 
La Rai si è specializzata negli ultimi anni anche nelle produzioni cinematografiche [[Rai Cinema]], con la quale è spesso presente in prestigiosi concorsi cinematografici internazionali con altrettanto prestigiose coproduzioni.
 
[[Rai Way]] è la società a cui la Rai ha trasferito la sua rete di trasmissione, mentre [[Rai Com]] è la società che si occupa di promuovere l'immagine dell'Italia nel mondo attraverso le migliori produzioni radiotelevisive della capogruppo<ref>{{Cita web|url=http://www.raicom.rai.it/|titolo=Rai Com|sito=raicom.rai.it|lingua=en|accesso=14 gennaio 2018}}</ref>.
 
== Convenzioni ==
* '''Con l'[[Italia]]'''<br />I rapporti con lo Stato italiano sono regolati da una convenzione triennale<ref>{{cita web|url=http://www.comunicazioni.it/it/index.php?IdPag=1176|titolo=Illustrazione del testo convenzione}}</ref>.
* '''Con la [[Repubblica di San Marino]]'''<br />La Rai è stata parte attiva nella creazione di [[San Marino RTV]], radiotelevisione pubblica del piccolo stato. L'azienda italiana nomina per essa il direttore generale. A marzo 2008 le due parti hanno rinnovato la convenzione per altri 5 anni.
* '''Con [[Euronews]]'''<br />La Rai è il secondo azionista di riferimento di SOCEMIE, la società che si occupa della gestione del canale all-news [[Euronews]].
 
== Finanziamenti pubblici: il canone televisivo ==
{{vedi anche|Canone televisivo in Italia}}
Per onorare la concessione con lo Stato italiano, la Rai può contare su un'ampia quota devoluta dallo Stato di un'[[imposta]] sugli apparecchi televisivi, chiamata [[Canone televisivo in Italia|canone televisivo]] dovuta da chiunque detenga apparecchi in grado di ricevere trasmissioni televisive.
 
In compensazione di questa entrata, la Rai deve rispettare un [[Contratto di servizio Rai|Contratto di servizio]] con lo [[Stato]] italiano, pena una eventuale revoca della [[concessione]] annuale. La concessionaria dal servizio radiotelevisivo pubblico svolge una funzione di [[servizio universale]] di pubblica utilità, ed è interessata da una particolare disciplina rispetto alle emittenti commerciali regolato con il Contratto di Servizio.
 
Nel 2016 i contribuenti hanno versato alla Rai attraverso il canone 2,1 miliardi di euro<ref>{{cita news|url=http://www.digital-news.it/news/economia/43506/rai-versati-a-titolo-di-canone-tv-2-141-milioni-di-euro|titolo=Rai, versati a titolo di canone tv 2.141 milioni di euro|pubblicazione=Digital-Sat/Digital-News|data=10 maggio 2017|accesso=10 maggio 2017}}</ref>.
 
== Livello di debito ==
A marzo 2015 sulla Rai gravava un debito alle banche di 442,9 milioni di euro, secondo la [[Corte dei conti|Corte dei Conti]]<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/economia/2015/03/13/news/corte_dei_conti_rai-109444031/|titolo=Corte dei Conti, alert sul debito della Rai|pubblicazione=Repubblica.it|data=13 marzo 2015|accesso=14 gennaio 2018}}</ref>.
 
== Critiche ==
=== Lottizzazione ===
{{F|aziende italiane|arg2=televisione|febbraio 2018|Mancano e in una sezione di critica sono fondamentali}}
Taluni osservatori, commentatori e giornalisti, nonché forze politiche minoritarie, accusano la Rai di essere soggetta ad un pressante controllo politico da parte del [[Parlamento della Repubblica Italiana|Parlamento]] e del [[Governo della Repubblica Italiana|Governo]] e di non essere dunque in grado di assicurare un'informazione indipendente, non condizionata da interessi di singoli politici o gruppi di [[emittente televisiva|emittenti televisive]]. Un'altra accusa alla RAI è di mancare di pluralismo e di operare censura verso professionisti di indubbio valore e competenza ma sgraditi agli uomini politici di riferimento. Tale controllo avviene tramite la nomina di persone chiave scelte dai partiti politici, in un'ottica di [[Lottizzazione politica|lottizzazione]].
 
Celebre è la ripartizione avvenuta durante la [[Prima Repubblica (Italia)|Prima Repubblica]] dopo la riforma del 1975, quando [[Rai 1]] era influenzata dalla [[Democrazia Cristiana]], [[Rai 2]] dal [[Partito Socialista Italiano]] e [[Rai 3]] dal [[Partito Comunista Italiano]]. Stessa cosa avvenne nei canali radiofonici e relativi giornali radio dove [[Rai Radio 1|Radio 1]] esprimeva le istanze del centrosinistra, mentre [[Rai Radio 2|Radio 2]] era più vicina all'area di centrodestra; [[Rai Radio 3|Radio 3]] invece fu destinata ai partiti minori ([[Partito Liberale Italiano]] e [[Partito Repubblicano Italiano]]).
 
La proposta principale che viene avanzata per risolvere questo problema è di svincolare almeno parzialmente la Rai dal controllo dei partiti politici addottando norme specifiche per la governance, come avviene in altri paesi europei.
 
=== Cattiva amministrazione ===
Nel 2008 [[Denise Pardo]] in un articolo su [[L'Espresso]] accusa la Rai di una cattiva gestione che avrebbe portato continui sprechi e una struttura interna elefantiaca tali da pregiudicare la produzione ottimale dei programmi radiotelevisivi di servizio<ref>{{cita web|url=http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Rai-lorgia-del-potere/2025919|titolo=Rai: l'orgia del potere|autore=Denise Pardo|data=15 maggio 2008|editore=[[L'espresso]]}}</ref>.
== Speaker ==
Qui di seguito viene riportato un prospetto delle principali annunciatrici e speaker storici Rai scelti in base all'anzianità di carriera o alla loro popolarità.
 
{{Vedi anche|Signorine buonasera|Speaker radiotelevisivo}}
{|class="wikitable" style="width:60%;margin:auto;clear:both;"
|- style="background:#efefef"
! align="center" |Periodo
! align="center" |Speaker
! align="center" |Annunciatrici
|-
! valign="top" |
Dal [[1954]] al [[1970]]
|valign=top|
* [[Riccardo Paladini]]
* [[Edilio Tarantino]]
* [[Luigi Carrai]]
* [[Marco Raviart]]
* [[Gianni Rossi (Speaker)|Gianni Rossi]]
|valign=top|
* [[Fulvia Colombo]]
* [[Marisa Borroni]]
* [[Aba Cercato]]
* [[Nicoletta Orsomando]]
* [[Nives Zegna]]
* [[Mariolina Cannuli]]
* [[Rosanna Vaudetti]]
* [[Gabriella Farinon]]
* [[Anna Maria Gambineri]]
* [[Maria Teresa Ruta (1932)|Maria Teresa Ruta]]
* [[Emma Danieli]]
* [[Maria Grazia Picchetti]]
|-
! valign="top" |
Dal [[1970]] al [[1980]]
|valign=top|
* [[Giuseppe D'Amore]]
* [[Alberto Lori]]
* [[Roberto Di Palma]]
|valign=top|
* [[Roberta Giusti]]
* [[Maria Giovanna Elmi]]
* [[Beatrice Cori]]
* [[Paola Perissi]]
* [[Marina Morgan]]
|-
! valign="top" |
Dal [[1980]] al [[2003]]
|valign=top|
* [[Pino Berengo Gardin]]
* [[Giulio Cesare Pirarba|Gino Pirarba]]
* [[Adriana Retacchi]]
* [[Teresa Piazza]]
* [[Piero Bernacchi]]
|valign=top|
* [[Peppi Franzelin]]
* [[Maria Brivio]]
* [[Ilaria Moscato]]
* [[Katia Svizzero]]
* [[Alessandra Canale]]
* [[Maria Rita Viaggi]]
|}
 
==== Speaker ====
* [[Augusto Lombardi]]
* [[Emanuele Ruzza]] (Rai Gulp)
* [[Paola Mari]] (Rai News 24)
* [[Claudia Razzi]] (Rai Storia)
* [[Beatrice Margiotti]] (Rai 5)
* [[Alessia Patacconi]]
 
Dal [[2006]] agli [[annunciatore|speaker]] aziendali Rai si sono affiancati alcuni dei doppiatori più rappresentativi del nostro paese:
* [[Paolo Buglioni]]
* [[Isabella Pasanisi]]
* [[Francesco Pezzulli]]
* [[Antonella Giannini]]
* [[Lucio Saccone]]
* [[Alessandro Rossi (doppiatore)|Alessandro Rossi]]
 
== Loghi ==
{| style="border:1px solid #aaa" cellspacing="1" cellpadding="2" border="0"
|- align="center"
! height="150" style="background:#f9f9f9" | [[File:Logo of RAI (1954-1983).svg|130px]]
! height="150" style="background:#f9f9f9" | [[File:Logo of RAI (1983-1988).png|112x112px]]<!-- NON CANCELLARE, NON E' UGUALE A QUELLO DEL 1988 -->
! height="150" style="background:#f9f9f9" | [[File:Rai - Logo 1987.svg|130px]]
! height="150" style="background:#f9f9f9" | [[File:Logo of RAI (2000-2010).svg|130px]]
! height="150" style="background:#f9f9f9" | [[File:RAI — Radiotelevisione italiana (logo).svg|100px]]
! height="150" style="background:#f9f9f9" | [[File:Rai - Logo 2016.svg|100x100px]]
|-
! width="150" style="background:#ccc" colspan="1" | <small>3 gennaio [[1954]] - 2 ottobre [[1983]]</small>
! width="150" style="background:#ccc" colspan="1" | <small>3 ottobre [[1983]] - 25 settembre [[1988]]</small>
! width="150" style="background:#ccc" colspan="1" | <small>26 settembre [[1988]] - 30 settembre [[2000]]</small>
! width="150" style="background:#ccc" colspan="1" | <small>1º ottobre [[2000]] - 17 maggio [[2010]]</small>
! width="150" style="background:#ccc" colspan="1" | <small>18 maggio [[2010]] - 11 settembre [[2016]]</small>
! width="150" style="background:#ccc" colspan="1" | <small>in uso dal 12 settembre [[2016]]</small>
|}
 
=== Cronologia dei loghi ===
 
* Il primo marchio ufficiale della Rai, così come la prima sigla di apertura delle trasmissioni, fu realizzato nel [[1954]] dal grafico Alberto Ribera, con la scritta ''rai'' tutta in caratteri minuscoli (nella quale le lettere ''r'' e ''a'' si fondevano) e in un font dalle forme più morbide e curvilinee; sul finire del decennio apparve un ulteriore versione di tale simbolo, sempre con la scritta ''rai'' minuscola, ma stavolta con le lettere distanziate. Entrambe queste soluzioni rimasero scarsamente utilizzate<ref name="storia logo">{{PDF}} [http://www.rai.it/dl/docs/1426244578970Storia_del_logo_Rai.pdf Storia del logo Rai] - ''rai.it''</ref>.
* Il 3 ottobre [[1983]] l'azienda adottò un nuovo marchio, realizzato dallo studio grafico ''ARA'' di [[Cusano Milanino]]<ref>[http://www.aranet.it/doc/graph02.html Loghi ufficiali della Rai tra il 1983 e il 2000 (prima versione)] nella galleria online dello studio grafico ''ARA''.</ref>. Il nuovo logo presentava la scritta ''RAI'' tutta maiuscola, con le tre lettere raccordate tra loro nella parte bassa. Contestualmente le tre reti televisive assumono le denominazioni ufficiali di [[Raiuno]], [[Raidue]] e [[Raitre]]. Ad ognuno dei tre canali viene associato un colore: il blu è appannaggio di Raiuno, il rosso di Raidue e il verde di Raitre (in sintesi, i 3 [[colori primari]] dello spettro catodico RGB usato nella [[televisione a colori]]). Per ciascuna delle tre emittenti viene introdotta una variante del logo, nella quale, accanto alla parola ''RAI'', appare la parola ''UNO'', ''DUE'' o ''TRE'', colorati in una tonalità più chiara. Ognuno dei tre canali adotta inoltre per simbolo anche una forma geometrica tridimensionale<ref name="storia logo" />: Rai Uno adotta una sfera blu, Rai Due un cubo rosso e Rai Tre un tetraedro verde.
* Il 25 settembre [[1988]] il logo viene ulteriormente aggiornato da Giorgio Macchi, che ridisegna le lettere separate e con gli angoli vivi, andando ad aggiungere sulla stanghetta trasversale della lettera "A" di "RAI" una piccola riproduzione del tricolore italiano, dapprima disegnata con le bande orizzontali, poi trasformate in verticali. Le tre figure geometriche solide simbolo delle tre reti vengono mantenute, ma ridisegnate con la superficie rigata. Con l'introduzione di questa identità, le vecchie versioni di logo della Rai scomparvero quasi completamente dalla comunicazione aziendale, fatte salve rare eccezioni<ref name="storia logo" />.
* Il 1º ottobre [[2000]], sotto la direzione di [[Pierluigi Celli]], i vecchi loghi vengono abbandonati e sostituiti da un nuovo identificativo, raffigurante al centro una farfalla, con i bordi delle ali raffiguranti il profilo di un volto umano, a sinistra della quale appare la scritta ''Rai'' (realizzata in un carattere della famiglia [[Futura (carattere)|Futura]]); lo spazio a destra viene impiegato per l'aggiunta di eventuali parole, ("Uno", "Due", "Tre" e "Sport"). Il cambio di logo viene annunciato dal [[Corriere della Sera]] il 16 marzo 2000<ref>{{Cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/marzo/16/Rai_farfalla_scaccia_cavallo_co_0_0003169137.shtml|titolo=Archivio Corriere della Sera|sito=archiviostorico.corriere.it|accesso=14 gennaio 2018}}</ref>. Il passaggio alla nuova grafica è graduale e il culmine del restyling avviene tra il 21 settembre 2003 e il 2004<ref name="storia logo" /><ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2003/09_Settembre/19/annunciatrici.shtml|titolo=Corriere della Sera - La Rai cambia volto: ecco 6 nuove annunciatrici|autore=RCS Corriere della Sera|sito=www.corriere.it|accesso=14 gennaio 2018}}</ref>. I colori sociali delle tre reti televisive rimangono gli stessi, ma spariscono le tre forme geometriche.
* Il 18 maggio [[2010]], in corrispondenza del passaggio al digitale terrestre in cinque regioni, la Rai uniforma la propria identità, imponendo loghi che adottano una geometria semplice basata su un rettangolo composto da due quadrati, mentre la farfalla dopo 10 anni sparisce. Nel primo quadrato che nei canali Rai Gulp e Rai Yoyo prende la forma di un fumetto appare la scritta ''Rai'', mentre nel secondo il nome del canale in cifre come avvenuto nel 2008 per Rai 4; il font usato è sempre della famiglia [[Futura (carattere)|Futura]]. I loghi sono bianchi (semitrasparenti, per evitare che si verifichi l'effetto "sovraimpressione" sui televisori al plasma), hanno struttura rettangolare per adattarsi al formato 16:9 e sono basati su modelli già in uso presso altre aziende televisive straniere<ref>{{cita news|autore=Digital-Sat.it|url=http://www.digital-sat.it/new.php?id=22090|titolo=Rai: la nuova offerta digitale|data=30 aprile 2010}}</ref>. I loghi sono stati esposti in anteprima al Salone Internazionale del Libro di Torino dal 13 al 17 maggio 2010 e il rebranding culmina il 22 novembre 2010, quando le tre reti televisive generaliste adottano dei nuovi bumper e grafiche. Per i canali [[Radio Rai]] il logo è simile, ma ci sono due piccoli triangoli sopra e sotto il quadrato (ad indicare il selettore della [[sintonia]] degli apparecchi radiofonici)<ref name="storia logo" />.
* Dal 12 settembre [[2016]] vengono rinnovati i loghi dei canali da Rai 1 a Rai 4: rimane il quadrato, che si ingrandisce e diventa più bianco e meno trasparente, ma sparisce il riquadro del numero, che si rimpicciolisce e adotta un [[Caratteri tipografici con grazie|carattere tipografico con grazie]]. Il nuovo logo si sposta in alto a sinistra ad eccezione della trasmissione di eventi sportivi (compresa ''La partita del cuore'') e del quiz ''L'eredità'' dove viene posizionato in alto a destra. Questo processo di restyling verrà esteso anche alle reti tematiche il 10 aprile 2017, esclusa [[Rai News24|Rai News 24]]. Il 12 giugno, con la nascita di cinque nuove radio tematiche, tali radio adottano il nuovo logo. Tutte le altre radio invece lo adottano il 18 settembre successivo.
 
=== Loghi in sovrimpressione ===
Dalla sua nascita (3 gennaio 1954) fino al 31 maggio 1978, la Rai non ha mai utilizzato alcun logo in sovrimpressione per i suoi canale. In occasione dei mondiali di calcio in Argentina del 1978, per evitare che gli incontri venissero ripetuti dalle emittenti locali senza alcuna autorizzazione, si decise di inserire un logo identificativo tramite una titolatrice elettronica; tale logo si spostava ai quattro angoli dello schermo proprio per il motivo già citato.
 
* Dal 24 settembre [[1979]], ci fu l'introduzione permanente del logo Rai in sovrimpressione.
* Il 3 ottobre [[1983]], con l'avvento della nuova grafica, il logo venne rimpicciolito di poco e diminuito il suo costante cambio di angolazione.
* Dal 6 maggio [[1985]], viene introdotto il contorno nero sul logo.
* Dal 21 aprile [[1986]], il logo viene rimpicciolito e fissato nell'angolo in basso a destra del teleschermo.
* Dal 5 ottobre [[1987]], in ogni singola rete viene introdotto il numero in lettere identificativo: "RAIUNO", "RAIDUE", "RAITRE".
* Dal 22 aprile [[1991]], i loghi vengono privati del contorno nero.
* Dal 12 aprile [[1993]], i loghi vengono stilizzati e ombreggiati di nero, ricordando i loghi originali del 1983 con la ''e'' finale ondeggiata.
* Dal 13 settembre dello stesso anno vengono lievemente modificati risultando fedelmente compatibili con quelli identificativi ufficiali di presentazione modificati nel settembre [[1988]]. I loghi in base ai programmi trasmessi sono posti in basso a destra o in alto a sinistra.
* Dal 3 ottobre [[1994]], i loghi vengono rimpiccioliti di poco.
* Dal 15 ottobre [[2000]], i loghi in sovrimpressione subiscono una rivoluzione: viene introdotta la farfalla stilizzata (introdotta già nel maggio 2000 come bumper pubblicitario e dal 1º ottobre come nuovo simbolo dell'azienda) con la scritta Rai a sinistra e i numeri delle reti a destra.
* Dal 21 settembre [[2003]], i loghi subiscono una modifica risultando più piccoli e compatti, vengono introdotti i colori identificativi per le tre reti Rai sui contorni dei loghi.
* Dal 18 maggio [[2010]], i loghi subiscono un'ulteriore modifica di fondo: scompare la farfalla e viene introdotto il logo Rai in corsivo dentro un quadrato attaccato ad un altro che racchiude il numero identificativo di rete. Il logo viene spostato in alto a destra del teleschermo.
* Dal 12 settembre [[2016]], nei loghi di [[Rai 1]], [[Rai 2]], [[Rai 3]] e [[Rai 4]] rimane il quadrato, che si ingrandisce e diventa più bianco, meno trasparente, e scompare il riquadro del numero, il quale si rimpicciolisce e viene arricchito con delle [[Caratteri tipografici con grazie|grazie]]. Inoltre, in tutte le reti Rai il logo viene eliminato durante le pause pubblicitarie, riapparendo soltanto dal 29 luglio [[2018]].
*Dal 5 febbraio 2017, i loghi delle reti generaliste vengono rimpiccioliti e spostati più a sinistra rispetto alla posizione precedente. Stessa cosa accade per le reti tematiche.
*Dal 10 aprile [[2017]], vengono rinnovati i loghi dei canali tematici, fatta eccezione per [[Rai News24|Rai News 24]].
 
== Eurovisione ==
{{vedi anche|Eurovisione}}
La Rai è membro fondatore dell'[[Unione europea di radiodiffusione]], chiamata anche UER o EBU ({{en}}''European Broadcasting Union''), fondata nel [[1950]] da 22 radio-televisioni europee occidentali che si staccarono dall'OIRT. L'[[Eurovisione]] è il circuito dell'UER che si occupa della trasmissione in tutta [[Europa]] di alcuni programmi di valenza nazionale e internazionale. La Rai trasmette in Eurovisione il [[Festival di Sanremo]], il [[Palio di Siena]], lo [[Zecchino d'Oro]], le celebrazioni del [[Papa]] prodotte da [[Rai Vaticano]] tra cui l'[[Angelus]] ed altri eventi di rilevanza europea. Inoltre la Rai è stata tra i primi paesi partecipanti dell'[[Eurovision Song Contest]], al quale ha partecipato quasi ininterrottamente dal [[Eurovision Song Contest 1956|1956]] al [[Eurovision Song Contest 1997|1997]]. Nel [[Eurovision Song Contest 1965|1965]] e nel [[Eurovision Song Contest 1991|1991]] la Rai ha organizzato il concorso. Assente dal 1997 al [[Eurovision Song Contest 2010|2010]], la Rai ha ripreso a partecipare al concorso nel [[Eurovision Song Contest 2011|2011]], rientrando nel novero delle nazioni maggiori finanziatrici delle attività dell'UER, potendo quindi esprimere il proprio concorrente direttamente nella finale. La Rai ha partecipato inoltre a tutte le edizioni estive di un'altra fortunata produzione EBU, [[Giochi senza frontiere]].
 
I programmi trasmessi in Eurovisione sono preceduti e seguiti da un'apposita sigla (dagli [[anni 1990|anni novanta]] comune a tutte le emittenti affiliate) che, seppure sia variata negli anni per quel che riguarda la grafica, è stata sempre accompagnata dal preludio del ''Te Deum'' di [[Marc-Antoine Charpentier]], pure più volte riarrangiato.
 
== Slogan ==
{{S sezione|televisione}}
L'azienda ha utilizzato vari slogan nella sua storia. Il più conosciuto è: ''"Rai. Di tutto, di più"'' modificato negli anni, in base alle varie esigenze, in ''"Rai. Di tutti, di più"''. In occasione di [[Campionato europeo di calcio 2012|Euro 2012]] è stato utilizzato ''"Se è per tutti, è sulla Rai"''. Campagne per il canone Rai-tv addottavano ''"Qualcosa di più di una tv"'' (anno 2012) e ''"Molto di più che una tv"'' (anno 2013). Per il lancio di RaiPlay (dal 12 settembre 2016) lo slogan è ''"Per te. Per tutti"''.
 
== Cavalli della Rai ==
Due importanti [[scultori]] italiani hanno realizzato [[Monumento equestre|monumenti equestri]] per le due sedi principali della Rai nella Capitale:
* [[Francesco Messina]], nel [[1966]], ha realizzato il famoso ''Cavallo Morente'', opera in [[bronzo]] posta all'ingresso della sede principale in viale Mazzini, 14 che ospita la presidenza, la direzione generale e quella delle reti televisive;
* [[Mario Ceroli]], nel [[1980]], ha realizzato il cosiddetto ''Cavallo Alato'' situato nelle pertinenze del [[Centro radiotelevisivo Biagio Agnes]] di [[Saxa Rubra]], all'interno della quale si trovano gli studi delle testate giornalistiche nazionali, della sede laziale della [[Testata Giornalistica Regionale|TGR]], nonché di Rai Italia, di Rai Radio 1, Isoradio e Gr Parlamento.
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
| immagine = ProtezioneEcc1.png
| nome_onorificenza = Attestato e medaglia di bronzo dorata di eccellenza di I classe di pubblica benemerenza del Dipartimento della Protezione civile
| collegamento_onorificenza = Attestato di pubblica benemerenza della Protezione civile
| motivazione = Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza.
| luogo = D.P.C.M. 11 ottobre 2010, ai sensi dell'art.5, comma 5, del D.P.C.M. 19 dicembre 2008.
}}
 
== Titolo, a mio parere, errato ==
== Note ==
Tra le parole "noi" e "del" ritengo dovrebbe trovarsi un " - " e la "d" dovrebbe essere maiuscola, come scritto nell'articolo. Ho voluto chiedere una vostra opinione prima di cambiare il titolo della pagina. {{Non firmato|Kopaka1996|21:43, 16 set 2015}}
<references/>
:C'è un errore nel sottotitolo di questa voce. La frase "Album dei CCCP Fedeli alla Linea del 1985" è errata perché il disco è del 1986. [[Utente:Fabri73|Fabri73]] ([[Discussioni utente:Fabri73|msg]]) 21:32, 8 feb 2019 (CET)
::{{Ping|Kopaka1996}} per la lineetta tra "noi" e "del" direi proprio di no, non vedo nessuna lineetta nel titolo dell'album sulla copertina dello stesso: [https://www.discogs.com/it/it/master/119092]. {{Ping|Fabri73}} Per il secondo punto, sì, l'album è del 1986 infatti. --[[Utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #000000; font-weight: bold;">&nbsp;L'Ospite Inatteso</span>]] - '''''[[Discussioni utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #555555; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 11:03, 10 feb 2019 (CET)
:::La questione della linetta non l'ho scritta io. [[Utente:Fabri73|Fabri73]] ([[Discussioni utente:Fabri73|msg]]) 14:42, 10 feb 2019 (CET)
::::Hai scritto e firmato senza soluzione di continuità di seguito al testo non firmato precedente: messo così sembrava che avessi scritto tutto tu. Ora ho aggiunto il {{tl|Non firmato}}, identato correttamente le discussioni e corretto il ping. In ogni caso devi identare i tuoi interventi con un ":" in più rispetto all'intervento precedente. È una regola delle discussioni su Wikipedia. --[[Utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #000000; font-weight: bold;">&nbsp;L'Ospite Inatteso</span>]] - '''''[[Discussioni utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #555555; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 00:08, 11 feb 2019 (CET)
 
"Ho capito grazie" -- [[Utente:Fabri73|Fabri73]] ([[Discussioni utente:Fabri73|msg]]) 12:42, 12 feb 2019 (CET)
== Voci correlate ==
:Direi di no:, visto che non hai identato affatto la tua discussione: devi usare i due punti ":", non i doppi apici. --[[Utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #000000; font-weight: bold;">&nbsp;L'Ospite Inatteso</span>]] - '''''[[Discussioni utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #555555; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 08:14, 13 feb 2019 (CET)
* [[Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi|Commissione di vigilanza Rai]]
::La linetta nel titolo ci vuole perché nella copertina dell'album, la frase "Affinità-divergenze.....e noi" è scritta in grande; invece "Del conseguimento della maggiore età" è scritto in formato più piccolo ed è, in pratica, un sottotitolo. Per tale motivo va messa la linetta. --[[Speciale:Contributi/93.43.63.217|93.43.63.217]] ([[User talk:93.43.63.217|msg]])
* [[Contratto di servizio Rai]]
:::Direi proprio di no. Non è un sottotitolo, è una scelta grafica. Inoltre la lineetta non è presente non solo nel titolo, ma in molte edizioni, nemmeno nell'etichetta. Il titolo della voce è ''Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi'', a questo punto perché non mettere una lineetta anche dopo ''1964-1985''? Inoltre la stessa scelta ("no lineetta") è stata fatta anche dai portali tematici: [https://www.discogs.com/it/CCCP-Fedeli-Alla-Linea-1964-1985-Affinit%C3%A0-Divergenze-Fra-Il-Compagno-Togliatti-E-Noi-Del-Conseguime/master/119092 Discogs], [https://www.allmusic.com/album/mw0001754114 AllMusic], [https://www.last.fm/it/music/CCCP+Fedeli+Alla+Linea/1964-1985+Affinit%C3%A0-Divergenze+Fra+Il+Compagno+Togliatti+E+Noi+Del+Conseguimento+Della+Maggiore+Et%C3%A0 Last.fm], [https://www.ibs.it/1964-1985-affinita-divergenze-fra-cd-cccp-fedeli-alla-linea/e/5099921477225 IBS], [https://www.rockol.it/album-10389123/cccp-fedeli-alla-linea-1964-1985-affinita-divergenze-fra-il-compagno Rockol] e [https://musicbrainz.org/release-group/022f2fb8-aa63-3b69-a01b-006f1beb5fe5 MusicBrainz] (questi ultimi due hanno scelto di mettere i due punti, tutti gli altri no)... Certo, ce ne sono anche che hanno inserito la lineetta, ma direi che sono minoritari e inoltre, ripeto, la copertina riporta il titolo senza lineetta, inserirla sarebbe una scelta POV. --[[Utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #000000; font-weight: bold;">&nbsp;L'Ospite Inatteso</span>]] - '''''[[Discussioni utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #555555; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 21:52, 10 lug 2019 (CEST)
* [[Lottizzazione (politica)]]
* [[Orchestra sinfonica nazionale della RAI]]
* [[RaiPlay]]
* [[Referendum abrogativi del 1995 in Italia]]
* [[Rai HD]]
*[[Francesco Berarducci]], Progetto per la Direzione Generale RAI di Viale Mazzini
 
La tua è un'opinione come tante. Prova a leggere il titolo com'è riportato su wiki senza fare pause e ti è accorgi subito che è cacofonico. Non è un caso che su discogs hanno messo i 2 punti e hanno fatto bene. Non è una scelta grafica , è un sottotitolo. Idem per il titolo del disco del 1989. Comunque il padrone sei tu, fai come vuoi ma è una cosa davvero sbagliata. --[[Utente:Fabri73|Fabri73]] ([[Discussioni utente:Fabri73|msg]]) 21:39, 11 lug 2019 (CEST)
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|q_preposizione=sulla|n_preposizione=sulla}}
 
Anche nel disco del 1989 in copertina non C'è alcuna linetta ma su wiki invece C'è. Allora mettetevi d'accordo. Se si fa con Canzoni preghiere danze - Sezione Europa , allora lo si deve fare anche per Affinità-divergenze. --[[Utente:Fabri73|Fabri73]] ([[Discussioni utente:Fabri73|msg]]) 21:44, 11 lug 2019 (CEST)
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.crit.rai.it/eletel/2004-3/43-2.pdf|Rai}}
 
:Allora, innanzitutto, e te l'ho già chiesto più volte, per cortesia mantieni la leggibilità della discussione: [[Aiuto:Pagina di discussione#Indentazione della discussione]]. non zigzagare continuamente.. Basta semplicemente che tu inserisca un ":" all'inizio di ogni nuova discussione in più rispetto alla discussione precedente. Non si tratta di una mania, è una regola delle discussioni ed è prevista dalle linee guida. La mia è una opinione come tante, ma te la sto argomentando e ti sto portando delle fonti a sostegno. Anche la tua è una opinione come tante. Tutte sono opinioni come tante. Che vuol dire? Poi: no, assolutamente, non sono io "il padrone". Nessuno è il padrone di niente qui. Solo c'è una discussione. Io ti ho portato il mio parere e la mia motivazione. Tu sei del parere esattamente opposto al mio. OK. Se non ci veniamo incontro, coinvolgiamo altri utenti attraverso il [[Progetto:Popular music]]. --[[Utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #000000; font-weight: bold;">&nbsp;L'Ospite Inatteso</span>]] - '''''[[Discussioni utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #555555; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 21:59, 11 lug 2019 (CEST)
{{Televisioni europee}}
::Le fonti NON sono solo la copertina: anche le etichette. Nel disco in vinile, prima edizione, visibile [https://img.discogs.com/yzAb_OFpKUvdVA5KmD1Kedolf4w=/fit-in/600x600/filters:strip_icc():format(jpeg):mode_rgb():quality(90)/discogs-images/R-995876-1344875575-1023.jpeg.jpg qui], il titolo è precisamente questo: ''1964-1985 Affinità - Divergenze tra il compagno Togliatti e noi - Del conseguimento della maggiore età''.--[[Utente:Bieco blu|Bieco blu]] ([[Discussioni utente:Bieco blu|msg]]) 22:20, 11 lug 2019 (CEST)
{{Rai}}
:::Dipende quale deve prevalere. Solitamente la copertina prevale sull'etichetta. Sulla copertina compare come ''1964-1985 Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi del conseguimento della maggiore età''. --[[Utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #000000; font-weight: bold;">&nbsp;L'Ospite Inatteso</span>]] - '''''[[Discussioni utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #555555; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 22:21, 11 lug 2019 (CEST)
{{Membri UER}}
::::Anche nella [https://img.discogs.com/lZ-oWToLFmh-YcrG0VZo7Ad_XYY=/fit-in/600x468/filters:strip_icc():format(jpeg):mode_rgb():quality(90)/discogs-images/R-2320251-1448735917-8210.jpeg.jpg laterale] del cd leggo la stessa cosa. Devono prevalere le fonti prevalenti.--[[Utente:Bieco blu|Bieco blu]] ([[Discussioni utente:Bieco blu|msg]]) 22:24, 11 lug 2019 (CEST)
{{Partecipazioni Tesoro}}
{{Reti TV di lingua italiana}}
{{Emittenti radio italiane}}
 
:Ok. Ma tornando al merito la domanda è: perché il titolo del quarto album riporta su wiki la linetta che invece in copertina non c'è? Perchè la stessa identica cosa non dovrebbe valere per Affinità-Divergenze? Queste cose non le capisco proprio. Se non vuoi mettere una linetta si possono mettere i due punti. Quel titolo scritto così senza pausa (che nella copertina è rappresentata dal formato diverso) è illeggibile. [[Utente:Fabri73|Fabri73]] ([[Discussioni utente:Fabri73|msg]]) 22:26, 11 lug 2019 (CEST)
{{Controllo di autorità}}
::Scusa, ma qui stiamo discutendo di ''questo'' disco, non dell'altro. Non ho semplicemente preso in considerazione anche l'altro, del quale eventualmente se ne discute in altra sede. Comunque aggiungo anche che non sempre nell'etichetta è presente la lineetta, mentre nella copertina non è presente mai, nelle etichette è presente nella prima stampa Attack Punk [https://www.discogs.com/it/CCCP-Fedeli-Alla-Linea-1964-1985-Affinit%C3%A0-Divergenze-Fra-Il-Compagno-Togliatti-E-Noi-Del-Conseguime/release/995876#images/7331402], ma era già sparita nella ristampa su vinile Virgin [https://www.discogs.com/it/CCCP-Fedeli-Alla-Linea-1964-1985-Affinit%C3%A0-Divergenze-Fra-Il-Compagno-Togliatti-E-Noi-Del-Conseguime/release/2470491#images/9854333] e in tutte quelle su CD [https://www.discogs.com/it/CCCP-Fedeli-Alla-Linea-1964-1985-Affinit%C3%A0-Divergenze-Fra-Il-Compagno-Togliatti-E-Noi-Del-Conseguime/release/8654163], dove riportava lo stesso stile della copertina. <small>N.B.: in questa discussione avresti dovuto inserire 5 ":", non uno, cioè uno in più rispetto alla discussione precedente, per mantenere l'identazione corretta.</small> --[[Utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #000000; font-weight: bold;">&nbsp;L'Ospite Inatteso</span>]] - '''''[[Discussioni utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #555555; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 22:30, 11 lug 2019 (CEST)
{{Portale|aziende|editoria|Italia|televisione}}
 
:Anche l'altro utente ti ha dimostrato che l'etichetta riporta la linetta. Ma tu non puoi dire che in copertina c'è scritto Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi del conseguimento della maggiore età. È falso perché non tieni conto che la seconda parte è scritto in formato più piccolo. Tu parli di scelta grafica? Ma tu stesso non la rispetti quella scelta grafica, quando riporti tutto il titolo nello stesso formato mentre la copertina ti smentisce. Rifletti grazie. Poi, fate quel che volete. [[Utente:Fabri73|Fabri73]] ([[Discussioni utente:Fabri73|msg]]) 22:37, 11 lug 2019 (CEST)
[[Categoria:Rai| ]]
[[Categoria:Nastri d'argento al miglior produttore]]