Attore bambino e Discussione:Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi: differenze tra le pagine

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Fabri73 (discussione | contributi)
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{{ScorporoUnione|scorporo|CCCP - Fedeli alla linea|92563413|13 nov 2017 alle 13:10}}
[[File:Shirleytemple young.jpg|thumb|[[Shirley Temple]] (1928-2014), la più celebrata attrice bambina della storia del cinema]]
{{Progetti interessati
[[File:Alfalfa gip.jpg|thumb|L'attore bambino [[Carl Switzer]] (1927-1959), interprete del personaggio di ''Alfalfa'' nella serie ''[[Simpatiche canaglie]]''.]]
|progetto= Musica/Punk
'''Attore bambino''' è in generale chi durante l'[[infanzia]] interpreta un ruolo in un [[film]], in uno [[spettacolo teatrale]] o in una [[fiction televisiva]]. Più specificamente la locuzione - in particolare l'equivalente [[Lingua inglese|inglese]] "child actor" - designa attori cinematografici e televisivi che raggiungono il successo in tenera età. In questi casi si parla talvolta di ''divo bambino''<ref>{{cita|Kashner-Schoenberger|p. 440}}.</ref> o anche genericamente di [[enfant prodige]],<ref name="Silipo">{{cita|Silipo}}.</ref> mentre il termine "teenage actor" è riservato a un adolescente.
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}}
 
== Titolo, a mio parere, errato ==
L'attore bambino, specie nello [[star system]] [[hollywood]]iano e al pari di altri giovanissimi artisti, è una figura che un diffuso luogo comune considera problematica: capace di progredire in una brillante carriera ma anche di finire in rovina, al punto che i [[Mezzo di comunicazione di massa|media]] parlano talora enfaticamente di "maledizione dei divi bambini".<ref>{{cita|O'Connor|p. 67}}.</ref>
Tra le parole "noi" e "del" ritengo dovrebbe trovarsi un " - " e la "d" dovrebbe essere maiuscola, come scritto nell'articolo. Ho voluto chiedere una vostra opinione prima di cambiare il titolo della pagina. {{Non firmato|Kopaka1996|21:43, 16 set 2015}}
:C'è un errore nel sottotitolo di questa voce. La frase "Album dei CCCP Fedeli alla Linea del 1985" è errata perché il disco è del 1986. [[Utente:Fabri73|Fabri73]] ([[Discussioni utente:Fabri73|msg]]) 21:32, 8 feb 2019 (CET)
::{{Ping|Kopaka1996}} per la lineetta tra "noi" e "del" direi proprio di no, non vedo nessuna lineetta nel titolo dell'album sulla copertina dello stesso: [https://www.discogs.com/it/it/master/119092]. {{Ping|Fabri73}} Per il secondo punto, sì, l'album è del 1986 infatti. --[[Utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #000000; font-weight: bold;">&nbsp;L'Ospite Inatteso</span>]] - '''''[[Discussioni utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #555555; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 11:03, 10 feb 2019 (CET)
:::La questione della linetta non l'ho scritta io. [[Utente:Fabri73|Fabri73]] ([[Discussioni utente:Fabri73|msg]]) 14:42, 10 feb 2019 (CET)
::::Hai scritto e firmato senza soluzione di continuità di seguito al testo non firmato precedente: messo così sembrava che avessi scritto tutto tu. Ora ho aggiunto il {{tl|Non firmato}}, identato correttamente le discussioni e corretto il ping. In ogni caso devi identare i tuoi interventi con un ":" in più rispetto all'intervento precedente. È una regola delle discussioni su Wikipedia. --[[Utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #000000; font-weight: bold;">&nbsp;L'Ospite Inatteso</span>]] - '''''[[Discussioni utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #555555; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 00:08, 11 feb 2019 (CET)
 
"Ho capito grazie" -- [[Utente:Fabri73|Fabri73]] ([[Discussioni utente:Fabri73|msg]]) 12:42, 12 feb 2019 (CET)
Nella realtà tuttavia, sebbene solo un piccolo numero di attori bambini - come ad esempio [[Jodie Foster]] e [[Drew Barrymore]] - riesca a costruirsi una carriera adulta,<ref name="Silipo"/> la maggior parte di essi approda comunque a una vita del tutto normale, perlopiù al di fuori del mondo dello spettacolo o anche al suo interno ma con ruoli diversi.<ref>{{cita|O'Connor|p. 68}}</ref>
:Direi di no:, visto che non hai identato affatto la tua discussione: devi usare i due punti ":", non i doppi apici. --[[Utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #000000; font-weight: bold;">&nbsp;L'Ospite Inatteso</span>]] - '''''[[Discussioni utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #555555; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 08:14, 13 feb 2019 (CET)
::La linetta nel titolo ci vuole perché nella copertina dell'album, la frase "Affinità-divergenze.....e noi" è scritta in grande; invece "Del conseguimento della maggiore età" è scritto in formato più piccolo ed è, in pratica, un sottotitolo. Per tale motivo va messa la linetta. --[[Speciale:Contributi/93.43.63.217|93.43.63.217]] ([[User talk:93.43.63.217|msg]])
:::Direi proprio di no. Non è un sottotitolo, è una scelta grafica. Inoltre la lineetta non è presente non solo nel titolo, ma in molte edizioni, nemmeno nell'etichetta. Il titolo della voce è ''Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi'', a questo punto perché non mettere una lineetta anche dopo ''1964-1985''? Inoltre la stessa scelta ("no lineetta") è stata fatta anche dai portali tematici: [https://www.discogs.com/it/CCCP-Fedeli-Alla-Linea-1964-1985-Affinit%C3%A0-Divergenze-Fra-Il-Compagno-Togliatti-E-Noi-Del-Conseguime/master/119092 Discogs], [https://www.allmusic.com/album/mw0001754114 AllMusic], [https://www.last.fm/it/music/CCCP+Fedeli+Alla+Linea/1964-1985+Affinit%C3%A0-Divergenze+Fra+Il+Compagno+Togliatti+E+Noi+Del+Conseguimento+Della+Maggiore+Et%C3%A0 Last.fm], [https://www.ibs.it/1964-1985-affinita-divergenze-fra-cd-cccp-fedeli-alla-linea/e/5099921477225 IBS], [https://www.rockol.it/album-10389123/cccp-fedeli-alla-linea-1964-1985-affinita-divergenze-fra-il-compagno Rockol] e [https://musicbrainz.org/release-group/022f2fb8-aa63-3b69-a01b-006f1beb5fe5 MusicBrainz] (questi ultimi due hanno scelto di mettere i due punti, tutti gli altri no)... Certo, ce ne sono anche che hanno inserito la lineetta, ma direi che sono minoritari e inoltre, ripeto, la copertina riporta il titolo senza lineetta, inserirla sarebbe una scelta POV. --[[Utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #000000; font-weight: bold;">&nbsp;L'Ospite Inatteso</span>]] - '''''[[Discussioni utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #555555; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 21:52, 10 lug 2019 (CEST)
 
La tua è un'opinione come tante. Prova a leggere il titolo com'è riportato su wiki senza fare pause e ti è accorgi subito che è cacofonico. Non è un caso che su discogs hanno messo i 2 punti e hanno fatto bene. Non è una scelta grafica , è un sottotitolo. Idem per il titolo del disco del 1989. Comunque il padrone sei tu, fai come vuoi ma è una cosa davvero sbagliata. --[[Utente:Fabri73|Fabri73]] ([[Discussioni utente:Fabri73|msg]]) 21:39, 11 lug 2019 (CEST)
==Storia==
 
Anche nel disco del 1989 in copertina non C'è alcuna linetta ma su wiki invece C'è. Allora mettetevi d'accordo. Se si fa con Canzoni preghiere danze - Sezione Europa , allora lo si deve fare anche per Affinità-divergenze. --[[Utente:Fabri73|Fabri73]] ([[Discussioni utente:Fabri73|msg]]) 21:44, 11 lug 2019 (CEST)
[[File:Master Betty as Hamlet, by James Northcote (1746-1831).jpg|thumb|[[William Betty]] come [[Amleto]] (1805)]]
L'impiego di bambini nello spettacolo (nel teatro, nel circo, nelle piazze e nelle fiere) è molto antico. Fino a quando alle donne era precluso il palcoscenico era comune che le parti femminili fossero affidate a giovani adolescenti. Nel [[Teatro elisabettiano]] si trovano attori [[adolescenti]] di sesso maschile che danno vita a intere [[Compagnia teatrale|compagnie]], assai di moda all'epoca di [[Shakespeare]] ("boy players").<ref>{{cita|Anselmi|p. 61}}.</ref>
 
:Allora, innanzitutto, e te l'ho già chiesto più volte, per cortesia mantieni la leggibilità della discussione: [[Aiuto:Pagina di discussione#Indentazione della discussione]]. non zigzagare continuamente.. Basta semplicemente che tu inserisca un ":" all'inizio di ogni nuova discussione in più rispetto alla discussione precedente. Non si tratta di una mania, è una regola delle discussioni ed è prevista dalle linee guida. La mia è una opinione come tante, ma te la sto argomentando e ti sto portando delle fonti a sostegno. Anche la tua è una opinione come tante. Tutte sono opinioni come tante. Che vuol dire? Poi: no, assolutamente, non sono io "il padrone". Nessuno è il padrone di niente qui. Solo c'è una discussione. Io ti ho portato il mio parere e la mia motivazione. Tu sei del parere esattamente opposto al mio. OK. Se non ci veniamo incontro, coinvolgiamo altri utenti attraverso il [[Progetto:Popular music]]. --[[Utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #000000; font-weight: bold;">&nbsp;L'Ospite Inatteso</span>]] - '''''[[Discussioni utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #555555; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 21:59, 11 lug 2019 (CEST)
La presenza sempre più massiccia di attrici a partire dal XVII secolo riduce la presenza di attori bambini, in quanto i ruoli di bambino/a nel teatro e nell'opera sono ora di regola interpretati da giovani attrici e cantanti.<ref>Elizabeth Reitz Mullenix.'' Wearing the Breeches: Gender on the Antebellum Stage'' (New York: St. Martin's Press, 2000).</ref> Ai bambini rimangono parti secondarie e di carattere che servono alla loro formazione e introduzione alla carriera scenica, secondo un percorso di apprendistato che di norma avveniva all'interno di compagnie professionali di attori, cui i bambini si aggregavano per legami familiari o per sfuggire alla fame e alla miseria. Se l'esperienza della crescita sul palcoscenico è comune a quasi tutti gli attori e attrici del tempo, delle loro esperienze di interpreti bambini non rimane memoria nelle cronache; solo al [[bambino prodigio]] è eccezionalmente dato un pubblico risalto come nel caso di [[William Betty]]<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/william-henry-west-betty William Betty] in Treccani.it.</ref> che nei primi anni dell'Ottocento si esibisce tredicenne nei principali teatri della Gran Bretagna in ruoli da attore adulto, incluso l'''[[Amleto]]'' di [[William Shakespeare]], celebrato nei dipinti dei pittori contemporanei come [[Margaret Sarah Carpenter]], [[James Northcote]], e [[John Opie]].
::Le fonti NON sono solo la copertina: anche le etichette. Nel disco in vinile, prima edizione, visibile [https://img.discogs.com/yzAb_OFpKUvdVA5KmD1Kedolf4w=/fit-in/600x600/filters:strip_icc():format(jpeg):mode_rgb():quality(90)/discogs-images/R-995876-1344875575-1023.jpeg.jpg qui], il titolo è precisamente questo: ''1964-1985 Affinità - Divergenze tra il compagno Togliatti e noi - Del conseguimento della maggiore età''.--[[Utente:Bieco blu|Bieco blu]] ([[Discussioni utente:Bieco blu|msg]]) 22:20, 11 lug 2019 (CEST)
:::Dipende quale deve prevalere. Solitamente la copertina prevale sull'etichetta. Sulla copertina compare come ''1964-1985 Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi del conseguimento della maggiore età''. --[[Utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #000000; font-weight: bold;">&nbsp;L'Ospite Inatteso</span>]] - '''''[[Discussioni utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #555555; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 22:21, 11 lug 2019 (CEST)
::::Anche nella [https://img.discogs.com/lZ-oWToLFmh-YcrG0VZo7Ad_XYY=/fit-in/600x468/filters:strip_icc():format(jpeg):mode_rgb():quality(90)/discogs-images/R-2320251-1448735917-8210.jpeg.jpg laterale] del cd leggo la stessa cosa. Devono prevalere le fonti prevalenti.--[[Utente:Bieco blu|Bieco blu]] ([[Discussioni utente:Bieco blu|msg]]) 22:24, 11 lug 2019 (CEST)
 
:Ok. Ma tornando al merito la domanda è: perché il titolo del quarto album riporta su wiki la linetta che invece in copertina non c'è? Perchè la stessa identica cosa non dovrebbe valere per Affinità-Divergenze? Queste cose non le capisco proprio. Se non vuoi mettere una linetta si possono mettere i due punti. Quel titolo scritto così senza pausa (che nella copertina è rappresentata dal formato diverso) è illeggibile. [[Utente:Fabri73|Fabri73]] ([[Discussioni utente:Fabri73|msg]]) 22:26, 11 lug 2019 (CEST)
[[File:Harvard Theatre Collection - Marsh's Juvenile Comedians HTC Clippings 14.jpg|thumb|left|upright=0.7|Pubblicità della ''Marsh Troupe'' (1857)]]
::Scusa, ma qui stiamo discutendo di ''questo'' disco, non dell'altro. Non ho semplicemente preso in considerazione anche l'altro, del quale eventualmente se ne discute in altra sede. Comunque aggiungo anche che non sempre nell'etichetta è presente la lineetta, mentre nella copertina non è presente mai, nelle etichette è presente nella prima stampa Attack Punk [https://www.discogs.com/it/CCCP-Fedeli-Alla-Linea-1964-1985-Affinit%C3%A0-Divergenze-Fra-Il-Compagno-Togliatti-E-Noi-Del-Conseguime/release/995876#images/7331402], ma era già sparita nella ristampa su vinile Virgin [https://www.discogs.com/it/CCCP-Fedeli-Alla-Linea-1964-1985-Affinit%C3%A0-Divergenze-Fra-Il-Compagno-Togliatti-E-Noi-Del-Conseguime/release/2470491#images/9854333] e in tutte quelle su CD [https://www.discogs.com/it/CCCP-Fedeli-Alla-Linea-1964-1985-Affinit%C3%A0-Divergenze-Fra-Il-Compagno-Togliatti-E-Noi-Del-Conseguime/release/8654163], dove riportava lo stesso stile della copertina. <small>N.B.: in questa discussione avresti dovuto inserire 5 ":", non uno, cioè uno in più rispetto alla discussione precedente, per mantenere l'identazione corretta.</small> --[[Utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #000000; font-weight: bold;">&nbsp;L'Ospite Inatteso</span>]] - '''''[[Discussioni utente:L'Ospite Inatteso|<span style="color: #555555; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 22:30, 11 lug 2019 (CEST)
[[File:Elsie Leslie as Little Lord Fauntleroy cph.3b10326.jpg|thumb|left|upright=0.7|[[Elsie Leslie]] come ''Little Lord Fauntleroy'' (1888)]]
Nel 1805, all'età di 13 anni, [[John Howard Payne]], destinato egli stesso ad una brillante carriera di attore, pubblica su "The Thespian Mirror" una serie di note di critica teatrale che per la prima volta includono le biografie di alcuni bambini attori del tempo.<ref>Dunlap, William. ''A History of the American Theatre from its Origins to 1832'' (Champaign, IL: University of Illinois Press, 2005)</ref> Se ne ricava che nel teatro in lingua inglese i giovani attori e attrici dell'epoca si perfezionavano in parti come quella del Duca di York in ''[[Riccardo III (Shakespeare)|Riccardo III]]'' di Shakespeare o del giovane Norval in ''Douglas'' di [[John Home]], per poi affrontare ruoli da protagonisti come quella del piccolo Pickle in ''The Spoiled Child'' (che rappresentata per la prima volta nel 1790 resta la più famosa opera teatrale per l'infanzia per tutta la prima metà dell'Ottocento).<ref>''The Spoiled Child: A Farce'' (London: Simpkin, 1822).</ref>
 
:Anche l'altro utente ti ha dimostrato che l'etichetta riporta la linetta. Ma tu non puoi dire che in copertina c'è scritto Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi del conseguimento della maggiore età. È falso perché non tieni conto che la seconda parte è scritto in formato più piccolo. Tu parli di scelta grafica? Ma tu stesso non la rispetti quella scelta grafica, quando riporti tutto il titolo nello stesso formato mentre la copertina ti smentisce. Rifletti grazie. Poi, fate quel che volete. [[Utente:Fabri73|Fabri73]] ([[Discussioni utente:Fabri73|msg]]) 22:37, 11 lug 2019 (CEST)
La situazione è in rapido mutamento. Nella società anglo-sassone dell'Ottocento si dà sempre più spazio alle problematiche dell'infanzia e si sviluppa una letteratura che ha al centro le esperienze e i sogni di ragazzi o ragazze: da ''[[Oliver Twist]]'' (1837-39) di [[Charles Dickens]], al ''[[Peter Pan]]'' (1902) di [[James Matthew Barrie]].<ref>Tra i più popolari racconti dell'infanzia dell'Ottocento basti ricordare: [[Oliver Twist]] (1837-39), [[David Copperfield (romanzo)|David Copperfield]] (1849-50) e [[Grandi speranze]] (1860-61) di [[Charles Dickens]]; [[Gli anni di scuola di Tom Brown]] (1857) di [[Thomas Hughes (scrittore)|Thomas Hughes]]; [[Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie]] (1865) di [[Lewis Carroll]]; [[Piccole donne]] (1868-69) di [[Louisa May Alcott]]; [[Le avventure di Tom Sawyer]] (1873) e [[Il principe e il povero]] (1881) di [[Mark Twain]]; [[L'isola del tesoro]] (1883) di [[Robert Louis Stevenson]], [[Il piccolo Lord (romanzo)|Il piccolo Lord]] (1885) di [[Frances Hodgson Burnett]]; [[Il meraviglioso mago di Oz]] (1900) di [[L. Frank Baum]]; fino a [[Peter Pan]] (1902) di [[James Matthew Barrie]]. Peter Hunt e Dennis Butts, ''Children's Literature: An Illustrated History'' (Oxford University Press, 1995).</ref> Pubblico e critica ora segnalano con rilievo il contributo dato dagli attori bambini al successo di importanti produzioni teatrali: [[Cordelia Howard]] ne ''[[La capanna dello zio Tom]]'' (New York, 1852), [[Ellen Terry]] in ''[[The Winter's Tale]]'' (London, 1856), [[Fay Templeton]] in ''[[Sogno di una notte di mezza estate|A Midsummer Night's Dream]]'' (New York, 1873). Specialmente negli Stati Uniti, dove il teatro è più libero da censure e regole formali, si aprono nuove opportunità per i giovani interpreti di uscire dall'anonimato con la formazione di compagnie itineranti di attori bambini, come la "Marsh Troupe", attiva tra il 1855 e il 1863,<ref>Shauna A Vey, ''Childhood and Nineteenth-Century American Theatre: The Work of the Marsh Troupe of Juvenile Actors (Southern Illinois University Press, 2015)</ref> e il grande sviluppo del [[vaudeville]].<ref>"Children in Vaudeville", in Frank Cullen, Florence Hackman, e Donald McNeilly, ''Vaudeville Old & New'' (Psycology Press, 2007), pp. 221-22.</ref>
 
Ma è soprattutto il successo commerciale dei racconti per l'infanzia a imprimere la svolta, producendo una tradizione di adattamenti teatrali destinati al grande pubblico, che hanno per protagonisti bambini. Il bambino prodigio si trasforma nel moderno attore bambino, al quale non si chiede di ricoprire in età precoce ruoli di adulto, ma di interpretare ruoli protagonistici di bambino, senza che essi debbano essere affidati come di regola ad attori e attrici di età più matura.<ref>Jeanne Klein, "Without Distinction of Age: The Pivotal Roles of Child Actors and Their Spectators in Nineteenth-Century Theatre" in ''The Lion and the Unicorn'' 36.2 (April 2012)</ref> È il caso di [[Bijou Heron]] in ''[[Oliver Twist]]'' (New York, 1874) e di [[Isa Bowman]] in [[Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie|''Alice in Wonderland'']] (London, 1888), ma soprattutto di [[Elsie Leslie]], la prima piccola attrice a raggiungere la celebrità (e i compensi) di una star come protagonista a New York ne [[Il piccolo Lord (romanzo)|''Il piccolo Lord'']] (1888) e ''[[Il principe e il povero]]'' (1890).<ref>Come ai bambini prodigio prima di lei, ad [[Elsie Leslie]] nel costume di scena di ''Little Lord Fauntleroy'' vengono dedicati ritratti celebrativi da parte di artisti ([[William Merritt Chase]]) ed ora anche di fotografi ([[Napoleon Sarony]]). Vedi [http://archives.nypl.org/the/18908 Elsie Leslie photographs and memorabilia (1884-1900)] at the [[New York Public Library]].</ref>
 
===L'avvento del cinema: i primordi (1895-1914)===
 
La nascita del cinema si colloca quindi in un'epoca in cui l'interesse ai bambini attori è già vivo. Da parte loro, "i bambini si rivelano subito dotati di una naturale inclinazione a lasciarsi riprendere e, in un misto di incoscienza e narcisismo, appaiono attratti dall'idea di entrare nell'inquadratura, propensi a mostrarsi sullo schermo con lo stesso istintivo desiderio di esibizione che mostrano nella vita reale."<ref name="Treccani.it">Giovanni Grazzini, "I bambini", in ''Enciclopedia del Cinema'' [http://www.treccani.it/enciclopedia/bambini_(Enciclopedia-del-Cinema)/ Treccani.it].</ref>
 
Fin dai suoi esordi, il cinema si dimostra uno strumento tecnicamente adatto a cogliere le capacità espressive peculiari dell'infanzia, assai di più del teatro di prosa e dell'opera lirica. Da un lato "il bambino, non ancora preda dei turbamenti, delle crisi e delle contraddizioni dell'adolescenza, si offre alla macchina da presa così com'è, senza alcun filtro. Con le sue emozioni, le sue paure e le sue propensioni ludiche."<ref name="Treccani.it"/> Dall'altro, il bambino acquista sullo schermo una presenza scenica diversa che sul palcoscenico: la macchina da presa è capace di coglierne in primo piano le espressioni anche più intime e di trasmetterle direttamente agli spettatori. Da subito i bambini saranno nel cinema una presenza familiare e costante.<ref name="Treccani.it"/>
 
Già i primissimi cortometraggi realizzati dai fratelli [[Auguste e Louis Lumière|Louis e Auguste Lumière]] contengono immagini delle figlie di Auguste ([[Andrée e Suzanne Lumière]]) e dei nipoti ([[Marcel e Madeleine Koehler]]), i quali vengono ripresi in azioni di vita quotidiana. Il primato di essere il primo attore bambino, chiamato a interpretare una storia davanti alla macchina da presa secondo un copione prestabilito, spetta a [[Benoît Duval]] nel filmato ''[[L'innaffiatore innaffiato]]'' (''L'arroseur arrosé'', 1895). I primi bambini a recitare con qualche continuità sono i maggiori tra i [[fratelli Williamson]] (Alan e Colin), figli del regista scozzese [[James Williamson (regista)|James Williamson]], ai quali il padre affida la parte di due ragazzini pestiferi in una serie di cortometraggi tra il 1898 e il 1902,<ref>John Holmstrom, ''The Moving Picture Boy: An International Encyclopaedia from 1895 to 1995'', Norwich, Michael Russell, 1996, p.9.</ref> e [[Harold e Dorothy Smith]], figli del regista inglese [[George Albert Smith]], anch'essi coinvolti dal padre nella realizzazione di alcuni cortometraggi tra il 1898 e il 1903.<ref>[http://brevestoriadelcinema.altervista.org/3-1.html La scuola di Brighton], altervista.org </ref>
 
[[File:Marie Eline - Thanhouser Kid 1910.jpg|thumb|upright=0.7|[[Marie Eline]] nel 1910]]
[[File:Adele DeGarde c1912.jpg|thumb|upright=0.7|[[Adele DeGarde]] a 13 anni (1912)]]
Nel giro di soli pochi anni, da impresa familiare e artigianale il cinema si trasforma in industria. I minori tra i [[fratelli Williamson]] (Tom e Stuart) e i [[Gertie Potter|fratelli Potter]] (Hetty, Gertie e Bertie) sono già dei piccoli attori professionisti che lavorano all'interno di aziende complesse. Ben presto, in Europa e negli Stati Uniti, gli studi cinematografici si strutturano come le compagnie teatrali del loro tempo. Ogni studio ha i suoi piccoli attori, impiegati nei ruoli più vari in decine e decine di cortometraggi e con orari e ritmi di lavoro intensissimi. Sono soprattutto bambine, considerate più affidabili, disciplinate e mature, capaci di interpretare all'occorrenza sia parti maschili che femminili e di conservare per più anni fino all'adolescenza un aspetto infantile. Nella loro breve carriera [[Gladys Egan]], [[Adele DeGarde]], e [[Marie Eline]] compaiono ciascuna in oltre 100 cortometraggi, alternando parti da protagoniste con ruoli di supporto. Sono le più attive in una folta schiera di giovani interpreti, che include anche [[Edith Haldeman]], [[Yale Boss]], [[Kenneth Casey]], [[Dolores Costello|Dolores]] e [[Helene Costello]], [[Edna May Weick]], [[B. Reeves Eason Jr.]], e molti altri piccoli professionisti.
 
Si dà inizio anche alle prime serie di cortometraggi comici con bambini come personaggi protagonisti.<ref>Richard Abel ''Encyclopedia of Early Cinema'', Taylor & Francis, 2005, p.147.</ref> La moda comincia in Europa, dove in Francia hanno grande successo [[René Dary]] (''Bébé'', 1910-15), e [[René Poyen]] (''[[Pallottolino|Bout-de-Zan]], ''1912-16). In Italia troviamo [[Maria Bay]] (''Firuli'', 1911-16), [[Ermanno Roveri]] (''Frugolino'', 1913-14), e [[Eraldo Giunchi]] (''Cinessino'', 1913-15); in Gran Bretagna [[Willie Sanders]] (''Willy'', 1910-16); [[Curt Bois]] in Germania. Gli Stati Uniti rispondono con [[Billy Jacobs]] ("Little Billy", 1913-17) e [[Bobby Connelly]] ("Sonny Jim", 1914-15).
 
[[File:Gladys-Hulette-Alice.jpg|thumb|left|upright=0.7|[[Gladys Hulette]] in [[Alice's Adventures in Wonderland]] (1910)]]
La tradizione del teatro fa ancora sentire fortemente il suo peso. Specie per le parti drammatiche e più impegnative, alcune delle grandi attrici del cinema muto si cimentano con grande successo in ruoli di bambino/a, come [[Mary Miles Minter]] e [[Marguerite Clark]].<ref>Gaylyn Studlar, ''Precocious Charms. Stars Performing Girlhood in Classical Hollywood Cinema'' (Berkeley, University of California Press, 2013).</ref> La situazione però è in rapida evoluzione. Sia a [[Hollywood]] che a [[Broadway]], non pare più così improprio o eccezionale che parti importanti siano ora affidate a attori bambini come [[Gladys Hulette]], [[John Tansey]], [[Magda Foy]], [[Paul Kelly]], e [[Reginald Sheffield]].
 
Il cinema e il teatro non fanno che riflettere la sempre maggiore attenzione che l'intera società dedica ai bambini, visti ora anche dal punto di vista giuridico come persone dotate di diritti e da essere difese contro lo sfruttamento degli adulti. Negli anni in cui negli Stati Uniti il [[National Child Labor Committee]] incarica il fotografo [[Lewis Hine]] di documentare le drammatiche condizioni del lavoro minorile, il cinema di Hollywood contribuisce alla causa con film come ''[[Children Who Labor]]'' (1912), diretto da [[Ashley Miller (regista)|Ashley Miller]] (con la piccola [[Shirley Mason]]), e ''[[The Cry of the Children]]'' (1912) diretto da [[George Nichols]] (con protagonista la piccola [[Marie Eline]]), nel quale si includono immagini documentarie di bambini lavoratori.<ref>Ian Wojik-Andrews, ''Childrens Films: History, Ideology, Pedagogy, Theory'' (Routledge, 2002). p. 227; Michelle Tolini Finamore, ''Hollywood Before Glamour: Fashion in American Silent Film'' (Palgrave Macmillan, 2013). p. 188.</ref> Ci si comincia a preoccupare anche delle condizioni di lavoro dei tanti attori bambini ora impiegati nel mondo dello spettacolo. A New York nel 1914 viene aperta la [[Professional Children's School]], la prima scuola specificatamente modellata per dare un'educazione ai bambini che lavoravano nel cinema, nel teatro e nel vaudeville, a New York e "on the road".<ref>La scuola, che nel 2014 ha celebrato i 100 anni di attività, continua ad essere una importante risorsa per gli attori bambini impiegati nell'industria dell'intrattenimento a New York. Cf. [https://www.pcs-nyc.org/ Professional Children's School].</ref>
 
===L'epoca d'oro del muto (1915-1929)===
 
[[File:Baby Marie Osborne.jpg|thumb|upright=0.7|[[Marie Osborne]] (''Baby Mary''), considerata la prima star bambina del cinema muto]]
[[File:Little Red Riding Hood (1922) - Ad 1.jpg|thumb|upright=0.7|[[Diana Serra Cary]] (''Baby Peggy'') nel 1922]]
[[File:Chaplin The Kid.jpg|thumb|left|[[Jackie Coogan]] con [[Charlie Chaplin]] ne [[Il monello]] (1921)]]
[[File:Allen Hoskins as Farina (1923).jpg|thumb|upright=0.7|[[Allen Hoskins]] nel 1923]]
Intorno alla metà degli anni dieci, il lungometraggio si impone come la misura standard della programmazione nelle sale e gli attori bambini, già affermati interpreti in cortometraggi, vi trovano sempre più spazio. Tra di essi emergono [[Lina Basquette]], [[Mae Giraci]], [[Ben Alexander (attore)|Ben Alexander]], [[Frankie Lee]], [[Virginia Lee Corbin]], [[Zoe Rae]], [[Peaches Jackson]], [[Mary Jane Irving]], e altri ancora.
 
Permangono ancora forti remore ad affidare a bambini parti considerate troppo impegnative e rinunciare al richiamo di un nome noto come protagonista. Il mezzo cinematografico, con l'uso di primi piani, impone tuttavia un maggior "realismo" rispetto al teatro. Si ricorre così a giovani attori e attrici adolescenti dal fisico minuto e dall'aspetto fanciullesco, che "sembrino" bambini, come [[Jack Pickford]], [[Mary Pickford]] e [[Lillian Gish]]. Potendo essi interpretare con naturalezza anche ruoli di età notevolmente inferiore alla loro, li si usa per i ruoli di protagonista, mentre agli attori bambini sono riservate le parti di supporto. [[Mary Pickford]] in particolare si specializza in parti di bambino/a, con una lunga serie di film di grande successo commerciale: ''[[Una povera bimba molto ricca]]'' (1917), ''[[Rebecca of Sunnybrook Farm]]'' (1917), ''[[Papà Gambalunga (film 1919)|Papà Gambalunga]]'' (1919), ''[[Pollyanna (film 1920)|Pollyanna]]'' (1920), ''[[Little Lord Fauntleroy (film 1921)|Little Lord Fauntleroy]]'' (1921) (in cui l'attrice recito' sia la parte della madre che che del figlio), fino a ''[[Sparrows]]'' (1926).
 
Gli attori bambini intanto dimostravano di poter aver pubblico e successo anche senza la tutela di attori adulti. Nel 1915 [[Gordon Griffith]] fu il primo attore bambino protagonista in un lungometraggio (''[[Little Sunset]]''). [[Marie Osborne|Marie Osborne Yeats]] ("Baby Mary Osborne") è la prima star bambina del cinema muto americano con una serie di film diretti da [[Henry King]], tra cui ''[[Little Mary Sunshine (film)|Little Mary Sunshine]]'' (1916).<ref>"[http://www.nytimes.com/2010/11/17/arts/17osborne.html?_r=0 Baby Marie Osborne, Silent-Film Child Star, Dies at 99]" in [[New York Times]] (17 November 2010); "[http://www.imdb.com/name/nm0651704/?ref_=fn_al_nm_1 Marie Osborne]" in [[Internet Movie Database]].</ref> Nel 1918 ancora [[Gordon Griffith]] riscuote grande successo come Tarzan bambino nel primo film sul personaggio della giungla, tanto da essere chiamato a ripetere il ruolo, questa volta come "figlio di Tarzan", nel 1920, anno in cui diventa anche il primo "Tom Sawyer" bambino della storia del cinema.<ref>John Taliaferro, ''Tarzan Forever: The Life of Edgar Rice Burroughs the Creator of Tarzan'' (Simon and Schuster, 2002).</ref> In Europa intanto l'ungherese [[Tibor Lubinszky]] è il primo attore bambino a interpretare i ruoli classici di ''Il piccolo Lord'' (1918), ''Oliver Twist'' (1919) e ''The Prince and the Pauper'' (1920), fino ad allora tradizionalmente riservati a giovani attrici.<ref>Karol, Kulik, ''Alexander Korda: The Man Who Could Work Miracles'' (Virgin Books, 1990), p.30.</ref>
 
Nel 1921 il film ''[[Il monello]]'' (''The Kid'') segna un momento di svolta radicale.<ref name="Treccani.it"/> [[Charlie Chaplin]] è il primo regista a intuire e a sfruttare fino in fondo le capacità protagonistiche che i bambini potevano avere davanti alla macchina da presa. A sei anni [[Jackie Coogan]] era già un attore consumato sia nel [[vaudeville]] sia sul set cinematografico.<ref name="James Robert Parish 1976">James Robert Parish, ''Great Child Stars'' (New York: Ace Books, 1976).</ref><ref>Tra il 1919 e il 1925, [[Jackie Coogan]] cambio' l'immagine stessa del bambino attore a Hollywood, esplorando forme espressive finora inedite e provandone il successo presso il grande pubblico. Cf. Diana Serra Cary, ''Jackie Coogan: The World's Boy King'' (Scarecrow Press, 2003).</ref> All'indomani della [[prima guerra mondiale]], segnata dal dramma di migliaia e migliaia di orfani, Coogan commuove con il suo personaggio di bambino povero, abbandonato, desideroso di affetto e al tempo stesso pieno di vita, di intraprendenza e di speranza nel futuro. Il suo stile realistico di interpretazione si ripete con successo negli anni seguenti, da ''[[Oliviero Twist]]'' (1922) a ''[[The Rag Man]]'' (1925), ed offre un modello per un'intera generazione di attori bambini, a cominciare da [[Diana Serra Cary]] ("Baby Peggy"), l'altra stella emergente dei primi anni venti negli Stati Uniti.<ref>Diana Serra Cary, ''What Ever Happened to Baby Peggy: The Autobiography of Hollywood's Pioneer Child Star'' (St. Martins Press, 1996).</ref> Ma l'impatto è ancora più profondo.
 
Da un lato, l'esperienza della serie delle ''[[Simpatiche canaglie]]'', vera fucina di giovani talenti dal 1922 al 1944, conferma che c'è un mercato vasto e remunerativo per film interpretati da bambini. Negli anni venti la serie lancia al successo bambini come [[Peggy Cartwright]], [[Mary Kornman]], [[Mickey Daniels]], [[Jackie Condon]], [[Joe Cobb]], [[Jean Darling]] e [[Mary Ann Jackson]], ed è fra l'altro la prima ad includere nel gruppo dei protagonisti con un ruolo di assoluto rilievo anche i piccoli attori afro-americani [[Ernest Morrison|Ernie "Sunshine Sammy" Morrison]], [[Allen Hoskins|Allen "Farina" Hoskins]], e [[Eugene Jackson|Eugene "Pineapple" Jackson]].<ref>Donald Bogle, ''Toms, Coons, Mulattoes, Mammies & Bucks: An Interpretive History of Blacks in American Films'' (New York: Continuum, 1973, rev. 2001); Leonard Maltin, ''The Little Rascals: Remastered and Uncut'', Volume 22 (Introduction) [Videorecording] (New York: Cabin Fever Entertainment/Hallmark Entertainment, 1994).</ref> Il contratto firmato tra la [[Kellogg Company|Kellogg]] e la produzione delle ''[[Simpatiche canaglie]]'' segna anche l'ingresso degli attori bambini nel mercato della pubblicità in una simbiosi che al tempo stesso sfrutta la loro popolarità e la rinforza, contribuendo ad una loro presenza sempre più diffusa nella società intera.<ref>[http://www.picking.com/pep.html OUR GANG - KELLOGG'S PEP!!].</ref>
 
D'altro lato, a differenza di quanto avveniva nel teatro, i registi sono ora più propensi ad impiegare attori bambini non solo come protagonisti in film per ragazzi ([[Wesley Barry]], [[Virginia Davis]]), ma anche per parti di primo piano in importanti produzioni per adulti. È questo il caso di [[Philippe De Lacy]]<ref>Anthony Slide, ''Silent Players: A Biographical and Autobiographical Study of 100 Silent Film Actors and Actresses'' (University Press of Kentucky, 2010), pp.95-99.</ref> negli Stati Uniti; [[Jean Forest]] e [[André Heuzé]] in Francia; [[Martin Herzberg]] in Germania. Anche nella ristretta schiera di coloro che si affermano come affidabili interpreti in numerosi ruoli di comprimari ([[Frankie Darro]], [[Muriel Frances Dana]], [[Mickey McBan]], [[Pat Moore]]), può capitare l'occasione della vita, come a [[Michael D. Moore]] in ''[[Il re dei re (film 1927)|Il re dei re]]'' (1927) e a [[Robert Gordon (regista)|Robert Gordon]] in ''[[Il cantante di jazz (film 1927)|The Jazz Singer]]'' (1927).
 
Anche gli attori bambini del cinema vedono ora riconosciuta la loro professionalità. Come già a New York per i piccoli interpreti di Broadway, si apre nel 1925 anche in California la prima scuola specificamente dedicata ai piccoli interpreti di Hollywood (The Hollywood Conservatory of Music and Arts, poi Hollywood Professional School).<ref>[http://www.squareone.org/HPS/ Hollywood Professional School].</ref>
 
La presenza di bambini, come co-protagonisti delle vicende narrate, è un'importante componente anche per il successo dei primi grandi documentari etnografici negli [[anni 1920|anni Venti]], da ''[[Nanuk l'esquimese]]'' (1922) e ''[[L'ultimo Eden]]'' (1926) di [[Robert J. Flaherty]] ai film di [[Merian C. Cooper]] e [[Ernest B. Schoedsack]]: ''[[Grass: A Nation's Battle for Life]]'' (1925) e ''[[Chang: la giungla misteriosa]]'' (1927).<ref>Antonio Napolitano, ''Robert J. Flaherty'', Il Castoro Cinema n. 19-20, Editrice Il Castoro, 1975; Mario Gerosa, ''Il cinema di Ernest B. Schoedsack'', Il Foglio letterario, Piombino, 2015 ISBN 8876065342</ref>
 
===L'avvento del sonoro: gli anni trenta===
[[File:Jackie Cooper in Broadway to Hollywood trailer.jpg|thumb|[[Jackie Cooper]]]]
[[File:Little Lord Fauntleroy (1936) 3.jpg|thumb|[[Freddie Bartholomew]] and [[Mickey Rooney]] in [[Lord Fauntleroy]] (1936)]]
Con il passaggio dal muto al sonoro, si rafforza la presenza e il ruolo degli attori bambini. Il primo di essi ad acquisire notorietà nel sonoro è il piccolo [[Davey Lee]] (''Sonny Boy''), che lanciato al successo da [[Al Jolson]] è protagonista tra il 1928 e il 1930 di sei lungometraggi nei quali può far mostra anche delle proprie doti canore.
 
Il cinema scopre di essere ora in grado di utilizzare pienamente, e meglio di ogni altro mezzo, la recitazione "naturale" dei bambini, cogliendo le loro espressioni e la loro voce senza alcuna forzatura. Il gruppo delle [[Simpatiche canaglie]] raggiunge l'apice della sua notorietà negli [[anni 1930|anni trenta]], grazie all'apporto di attori come [[Jackie Cooper]],<ref name="Leonard Maltin 1978">Leonard Maltin (a cura di), ''Hollywood Kids'' (New York: Popular Books, 1978). Il libro esamina le figure di [[Jackie Cooper]], [[Scotty Beckett]], [[Jane Withers]], [[Dickie Moore]], [[Bonita Granville]], [[Terry Kilburn]], [[Margaret Kerry]], [[Roddy McDowall]], [[Gloria Jean]], [[Darryl Hickman]], [[Dean Stockwell]], [[Russ Tamblyn]], [[Brandon De Wilde]] e [[Mark Lester]]</ref> [[Norman Chaney|Norman "Chubby" Chaney]], [[Donald Haines]], [[George McFarland|George "Spanky" McFarland]],<ref name="James Robert Parish 1976"/> [[Tommy Bond (attore)|Tommy "Butch" Bond]], [[Scotty Beckett]],<ref name="Leonard Maltin 1978"/> [[Dickie Moore]],<ref name="James Robert Parish 1976"/><ref name="Leonard Maltin 1978"/> [[Carl Switzer|Carl "Alfalfa" Switzer]] e [[Darla Hood]]. La serie, fra l'altro, continua ad essere la sola dove attori afroamericani (ora [[Matthew Beard (attore statunitense)|Matthew "Stymie" Beard]] e [[Billie Thomas|Billie "Buckwheat" Thomas]]) lavorino integrati nel gruppo come co-protagonisti, mentre a [[Sammy Davis Jr.]] e [[Harold Nicholas]], giovanissimi e talentuosi interpreti del [[vaudeville]], il cinema offriva solo qualche cortometraggio o brevi sequenze che potessero essere tagliate quando i film erano distribuiti nelle sale del Sud segregazionista.<ref>Donald Bogle, ''Toms, Coons, Mulattoes, Mammies & Bucks: An Interpretive History of Blacks in American Films'' (New York: Continuum, 1973, rev. 2001).</ref>
 
A riprova che gli attori bambini ad Hollywood non sono più presenza marginale, il film [[Skippy (film 1931)|''Skippy'']] (regia di [[Norman Taurog]], 1931) è il primo film interpretato da bambini ad essere premiato con un Oscar e tre nominations. Il protagonista [[Jackie Cooper]], che ha lasciato le ''[[Simpatiche canaglie]]'' per entrare nel grande cinema, diventa a 9 anni il più giovane interprete ad essere nominato all'Oscar come miglior attore.<ref name="Robert A. Osborne 2003">Robert A. Osborne, ''75 Years of the Oscar: The Official History of the Academy Awards'' (Abbeville Press, 2003).</ref> Famosi rimangono i suoi film in coppia con [[Wallace Beery]]: [[Il campione (film 1931)|''Il campione'']] (1931), ''[[The Bowery]]'' (1933), [[L'isola del tesoro (film 1934)|''L'isola del tesoro'']] (1934) e ''[[Il circo (film 1935)|Il circo]]'' (1935).<ref name="James Robert Parish 1976"/><ref>Jackie Cooper, ''Please Don't Shoot My Dog'' (Penguin Group, 1982); Robert D. McFadden, [http://www.nytimes.com/2011/05/05/movies/jackie-cooper-film-and-television-actor-is-dead-at-88.html?_r=1&hpw "Jackie Cooper, Film and Television Actor, Dies at 88"], in [[New York Times]] (4 May 2011); Dennis McLellan, [http://www.latimes.com/local/obituaries/la-me-jackie-cooper-20110505-3-story.html "Jackie Cooper dies at 88; child star in the 1930s"], in [[Los Angeles Times]] (5 May 2011).</ref>
 
Se [[Jackie Cooper]] è l'erede di [[Jackie Coogan]], [[Freddie Bartholomew]] lo è di [[Philippe De Lacy]], del quale ripete il ruolo del figlio di ''[[Anna Karenina]]'' nella versione sonora del 1935 sempre interpretata da [[Greta Garbo]]. Per alcuni anni, Bartholomew è l'attore bambino più pagato di Hollywood, con una serie importante di successi, da [[Davide Copperfield (film 1935)|''David Copperfield'']] (1935) a ''[[Lord Fauntleroy]]'' (1936) e [[Capitani coraggiosi (film 1937)|''Capitani coraggiosi'']] (1937).<ref name="James Robert Parish 1976"/><ref>Richard Lamparski e Cleveland Amory, ''Whatever became of ... ?'' (New York: Crown Publishers, 1967); [http://articles.chicagotribune.com/1992-01-26/news/9201080409_1_master-bartholomew-lord-fauntleroy-freddie-bartholomew "`30s Child Actor Freddie Bartholomew"], in [[Chicago Tribune]] (26 January 1992).</ref>
 
[[File:Eleanor Roosevelt and Shirley Temple - NARA - 195615.jpg|thumb|left|[[Shirley Temple]] con un'ammiratrice di eccezione, First Lady [[Eleanor Roosevelt]]]]
[[File:Louise Beavers Bobby Breen Rainbow on the River.jpg|thumb|left|[[Bobby Breen]] con [[Louise Beavers]] in [[Rainbow on the River]] (1936)]]
Ma gli [[anni 1930|anni trenta]] sono soprattutto il decennio di [[Shirley Temple]],<ref name="Treccani.it"/> la quale ottiene una notorietà (e una retribuzione) da grande star del cinema con una serie di film di grande successo popolare, da ''[[Bright Eyes]]'' (1934) a ''[[The Little Colonel]]'' (1935), ''[[Riccioli d'oro]]'' (''Curly Top'', 1935), ''[[Wee Willie Winkie]]'' (1937), ''[[Heidi]]'' (1937), ''[[The Little Princess]]'' (1939). Nel 1935 riceve un Oscar speciale in riconoscimento del suo talento e come segno di gratitudine per aver largamente contribuito con gli incassi dei suoi film alla sopravvivenza dell'industria cinematografica nei difficili anni della [[grande depressione]].<ref name="Robert A. Osborne 2003"/> Temple è un'attrice completa, il cui precoce talento, manifestatosi sin dai primi cortometraggi, trova piena espressione nel sonoro. La bambina recita, balla, canta e si mostra perfettamente a suo agio nell'interagire anche con le più celebrate star del cinema americano, così come lo è di fronte alle numerose personalità della società e della politica che incontra al di fuori del set.<ref>Da adulta [[Shirley Temple]] metterà a frutto queste sue doti con una carriera importante di diplomatica, come ambasciatrice degli Stati Uniti in [[Ghana]] (1974-76) e in [[Cecoslovacchia]] (1989-92). Si veda: John F. Kasson, ''The Little Girl Who Fought the Great Depression: Shirley Temple and 1930s America'' (New York: W.W. Norton & Company, 2014); Shirley Temple ha anche pubblicato la propria autobiografia: ''Child Star: An Autobiography'' (New York: McGraw-Hill, 1988).</ref>
 
[[Bobby Breen]] è in quegli anni il corrispettivo maschile di [[Shirley Temple]]. Nato in Canada, dotato di buona presenza scenica ma soprattutto di una voce eccezionale, è uno dei cantanti più popolari degli anni '30 in America e protagonista tra il 1936 e il 1939 di ben 8 film di grande successo commerciale, da [[Let's Sing Again (film 1936)|''Let's Sing Again'']] (1936) a ''[[Way Down South]]'' (1939).<ref>Charles Foster, ''Once Upon a Time in Paradise: Canadians in the Golden Age of Hollywood'' (Dundurn, 2003), pp.35-55.</ref>
 
[[File:Judy Garland in The Wizard of Oz trailer 2.jpg|thumb|upright=0.7|[[Judy Garland]] ne ''[[Il mago di Oz (film 1939)|Il mago di Oz]]'' ([[1939]])]]
Anche [[Mickey Rooney]], [[Deanna Durbin]] e [[Judy Garland]] raggiungono grande fama negli anni trenta con un lungo apprendistato di attori e cantanti bambini nel teatro e nel cinema, che vale a ciascuno di loro il riconoscimento dell'Oscar giovanile tra il 1939 e il 1940.<ref name="Robert A. Osborne 2003"/> [[Mickey Rooney]] e [[Judy Garland]], da soli e spesso in coppia, continueranno per anni anche da giovani attori ad interpretare parti di bambini e adolescenti, in film di grande successo come ''[[Il mago di Oz (film 1939)|Il mago di Oz]]'', ''[[La città dei ragazzi]]'', la serie di [[Andy Hardy]], e i musicals ''[[Piccoli attori]]'', ''[[Musica indiavolata]]'' e ''[[I ragazzi di Broadway]]''.<ref>Alvin H. Marill, ''Mickey Rooney: His Films, Television Appearances, Radio Work, Stage Shows, and Recordings'' (McFarland, 2004); Alexander McRobbie, ''The Deanna Durbin Story'' (National Book Network, 2006); Gerald Clarke, ''Get Happy: The Life of Judy Garland'' (Random House Publishing Group, 2009).</ref>
 
Fuori dal coro, [[Bonita Granville]] viene nominata all'Oscar per una parte che si distacca dallo stereotipo imperante dell'infanzia come era dell'innocenza e della bontà. Nel film ''[[La calunnia]]'' (1936) è una bambina perfida e viziata pronta a rovinare la vita di due sue insegnanti con le proprie calunnie.<ref name="Leonard Maltin 1978"/><ref name="Robert A. Osborne 2003"/>
 
Il divismo degli attori bambini a Hollywood è all'origine delle prime pubblicazioni celebrative,<ref>Dixie Willson, ''Little Hollywood Stars'' (Akron, OH, e New York: Saalfield Pub. Co., 1935. Il libro include le biografie di [[Freddie Bartholomew]], [[Jackie Cooper]], [[Cora Sue Collins]], [[George McFarland|George "Spanky" McFarland]], [[Virginia Weidler]], [[Frankie Thomas]], [[Jane Withers]], [[Jackie Searl]], [[Juanita Quigley|Juanita "Baby Jane" Quigley]], [[David Holt]], [[Matthew Beard (attore statunitense)|Matthew "Stymie" Beard]], [[Mickey Rooney]], [[Helen Parrish]], [[George Breakston]], [[Marilyn Knowlden]], [[Baby LeRoy]], [[Billy Lee]], e [[Carmencita Johnson]].</ref> ma anche di una serie infinita di cause legali, che oppongono famosi attori bambini come [[Jackie Coogan]] e [[Freddie Bartholomew]] a membri delle loro stesse famiglie, circa l'usufrutto dei loro consistenti profitti. Nel 1939 si giunge finalmente in California all'approvazione di una legge (la cosiddetta "Coogan Law") che salvaguardia una porzione degli introiti per la maggiore età del minore e regolamenta le condizioni di lavoro spesso massacranti cui i bambini erano spesso sottoposti, offrendo loro la possibilità di conciliare studio e lavoro e di avere maggiore tempo libero.<ref>[http://www.todayifoundout.com/index.php/2014/10/child-actors-origin-coogans-bill/ Child Arctors and Coogan Bill]</ref>.
 
Il fenomeno degli attori bambini dall'America si espande ad altri paesi, pur senza raggiungere forme comparabili di divismo.<ref name="Treccani.it"/> La Francia ha [[Robert Lynen]] ([[Pel di carota (film 1932)|Pel di carota]], 1932), l'Inghilterra ha i gemelli Billy e Robert Bautch ([[Il principe e il povero (film 1937)|''Il principe e il povero'']], 1937). L'indiano [[Sabu]] è il primo attore bambino non di origine europea ad acquisire notorietà nel cinema con la sua interpretazione di ''[[La danza degli elefanti]]'' (1937), ''[[Il principe Azim]]'' (1938) e [[Il ladro di Bagdad (film 1940)|''Il ladro di Bagdad'']] (1940).<ref>Michael Lawrence, ''Sabu'' (Palgrave Macmillan, 2014).</ref> Nella Germania nazista ([[Jürgen Ohlsen]] in [[Hitlerjunge Quex: Ein Film vom Opfergeist der deutschen Jugend|''Hitlerjunge Quex'']], 1933; [[Klaus Detlef Sierck]] in ''[[I cadetti di Smolenko (film 1939)|Kadetten]]'', 1939), così come nell'Italia fascista ([[Franco Brambilla]] in ''[[Vecchia guardia (film)|Vecchia guardia]]'', 1934) e nella Russia sovietica ([[Aleksei Lyarsky]] ne ''[[L'infanzia di Maxim Gorky]]'', 1938), gli attori bambini sono sfruttati dalla propaganda ideologica diretta alle giovani generazioni come efficaci simboli e modelli di eroismo e idealismo. A questi giovani attori, prigionieri del loro ruolo, non resterà altra alternativa nella loro vita futura che di cadere in disgrazia (Ohlsen) per non essersene dimostrato all'altezza o di identificarsene fino in fondo (Lyarsky, Brambilla, Sierck), fino alla morte sul campo di battaglia.<ref>David Welch, ''Propaganda and the German Cinema, 1933-1945'' (I.B.Tauris, 2001); Evgeniĭ Aleksandrovich Dobrenko, ''Stalinist Cinema and the Production of History'' (Edinburgh University Press, 2008).</ref>
 
===Gli anni quaranta: l'impatto del neorelismo===
 
[[File:Tarzan Finds a Son! (1939) trailer 1.jpg|thumb|[[Johnny Sheffield]] con [[Johnny Weissmuller]]]]
[[File:Dean Stockwell in Stars in My Crown trailer.jpg|thumb|upright=0.7|[[Dean Stockwell]]]]
[[File:Sciuscià-cavallo.jpg|thumb|left|upright=0.7|[[Franco Interlenghi]] e Rinaldo Smordoni in [[Sciuscià (film)|Sciuscià]] (1946)]]
[[File:Meet Me In St Louis Judy Garland Margaret O'Brien 1944.jpg|thumb|upright=0.7|[[Margaret O'Brien]] con [[Judy Garland]]]]
[[File:LadriDiBicicletteStaiola1948.jpg|thumb|left|upright=0.7|[[Enzo Staiola]] in [[Ladri di biciclette]] (1948)]]
[[File:Ivan Jandl in The Search trailer.jpg|thumb|left|upright=0.7|[[Ivan Jandl]] in [[Odissea tragica]] (1948)]]
[[File:Bobby Driscoll 1950.jpg|thumb|upright=0.7|[[Bobby Driscoll]]]]
La serie delle ''[[Simpatiche canaglie]]'' giunge alla sua conclusione nei primi [[anni 1940|anni quaranta]], non prima di aver lanciato altri giovani talenti come [[Robert Blake (attore)|Mickey Gubitosi]] e [[Billy Laughlin]]. I gusti erano cambiati ma soprattutto gli attori bambini erano divenuti una presenza ormai radicata e diffusa nell'industria dell'intrattenimento. Dal 1939 al 1947 [[Johnny Sheffield]] è il popolarissimo "Boy", figlio adottivo di Tarzan e Jane, in una lunga serie di film.<ref name="James Robert Parish 1976"/><ref>Richard Lamparski, ''Whatever became of ... ?: Second Series'' (New York: Crown Publishers, 1968).</ref> [[Margaret O'Brien]],<ref name="James Robert Parish 1976"/> [[Dean Stockwell]]<ref name="Leonard Maltin 1978"/> e [[Bobby Driscoll]]<ref name="James Robert Parish 1976"/> sono i più prolifici e richiesti tra gli attori bambini professionisti del periodo, con una lunga serie di film di successo. Anche [[Elizabeth Taylor]]<ref>Donald Spoto, ''A Passion for Life: The Biography of Elizabeth Taylor'' (New York : HarperCollins, 1995).</ref> e [[Natalie Wood]]<ref name="James Robert Parish 1976"/> raggiungono i loro primi successi già da bambine rispettivamente nei film [[Gran Premio (film 1944)|''Gran Premio'']] (1944) e ''[[Il miracolo della 34ª strada]]'' (1947).
 
Il cinema è continuamente alla ricerca non solo di nuovi talenti ma di nuove prospettive. Alcuni registi non si accontentano di raccontare storie di bambini ma cercano di esplorare la realtà (anche nei suoi aspetti più crudi e drammatici) attraverso gli occhi dei bambini. È così con [[Roddy McDowall]] in ''[[Com'era verde la mia valle]]'' (1941),<ref name="James Robert Parish 1976"/><ref name="Leonard Maltin 1978"/> [[Luciano De Ambrosis]] in ''[[I bambini ci guardano]]'' (1942), e [[Peggy Ann Garner]] in ''[[Un albero cresce a Brooklyn]]'' (1945). È il preludio alla grande svolta neorealistica del cinema italiano del dopoguerra che nei film di [[Vittorio De Sica]] e [[Roberto Rossellini]] si afferma a livello internazionale anche in larga misura attraverso l'interpretazione spontanea di bambini attori non professionisti come [[Franco Interlenghi]] e Rinaldo Smordoni in [[Sciuscià (film)|''Sciuscià'']] (1946); Alfonsino Pasca in ''[[Paisà]]'' (1946); [[Enzo Staiola]] in ''[[Ladri di biciclette]]'' (1948); e Edmund Meschke in ''[[Germania anno zero]]'' (1948).<ref name="Treccani.it"/> Con l'unica eccezione di [[Franco Interlenghi]] (destinato poi ad una lunga carriera di attore da adulto), per questi bambini la notorietà resta legata a un solo film nel quale è stato loro chiesto di interpretare se stessi.<ref name="Treccani.it"/>
 
La lezione del neorealismo si fa sentire nella produzione di film documentari o semi-documentari che mettono al centro le sofferenze dei bambini nell'immediato dopoguerra (e in cui per la prima volta si fa riferimento esplicito al dramma dell'[[Olocausto]]), come ''[[The Children of Europe]]'' (regia di [[Theodore Andrica]], 1947), ''[[Our Children]]'' (''Unzere Kinder'', regia di [[Natan Gross]] e [[Shaul Goskind]], 1948) o ''[[Somewhere in Europe]]'' (Ungheria, 1948). Il cinema di Hollywood risponde con [[Ivan Jandl]] in ''[[Odissea tragica]]'' (1948), la storia di un bambino e di sua madre che, sopravvissuti ai campi di concentramento ma separati l'uno dall'altra, si cercano in una Germania distrutta dalla guerra. L'influenza del neo-realismo si avverte anche in generi distanti, come il racconto storico di ''[[Oliver Twist]]'' (1948), che nell'interpretazione di [[John Howard Davies]] diventa cruda denuncia dello sfruttamento minorile, o i thriller [[Idolo infranto (film 1948)|''Idolo infranto'']] (1948) con [[Bobby Henrey]] e ''[[La finestra socchiusa]]'' (1949) con [[Bobby Driscoll]].
 
All'innocenza dei bambini è associata una sensibilità particolare che li porta ad essere protagonisti di storie che li pongono al contatto con il soprannaturale. [[Ann Carter]] ne ''[[Il giardino delle streghe]]'' (The Curse of the Cat People, 1944) e ''[[Dean Stockwell]]'' ne ''[[Il ragazzo dai capelli verdi]]'' (1948) offrono i primi esempi di bambini la cui innocenza e sensibilità li rende capaci di esperienze paranormali, cui gli adulti sono esclusi.
 
Nel decennio Hollywood premia questi giovanissimi talenti con uno speciale [[Oscar giovanile]] assegnato a [[Margaret O'Brien]], [[Peggy Ann Garner]], [[Claude Jarman]] (''[[Il cucciolo]]'', 1946), [[Ivan Jandl]], e [[Bobby Driscoll]].<ref name="Robert A. Osborne 2003"/>
 
===La televisione e il ritorno agli attori professionisti (gli anni '50)===
 
[[File:Locbel.png|thumb|Tina Apicella con [[Anna Magnani]] in ''[[Bellissima]]'' (1951)]]
[[File:Brandon deWilde early 1950s.JPG|thumb|upright=0.7|[[Brandon De Wilde]]]]
[[File:Father Knows Best cast photo 1962.JPG|thumb|left|upright=0.7|La giovane [[Lauren Chapin]] con il cast di ''[[Papà ha ragione]]'' (1954-60)]]
[[File:Studio publicity Patty McCormack.jpg|thumb|upright=0.7|[[Patty McCormack]] in ''[[Il giglio nero (film)|Il giglio nero]] (1956)]]''
[[File:Rin Tin Tin main cast 1956.jpg|thumb|left|upright=0.7|[[Lee Aaker]] in ''[[Le avventure di Rin Tin Tin]]'' (1954-59)]]
[[File:Jerry Mathers 1960.jpg|thumb|upright=0.7|[[Jerry Mathers]]]]
In ''[[Bellissima]]'' (Italia, 1951) [[Luchino Visconti]] erge una bambina (Tina Apicella) a simbolo della ricerca ossessiva di piccoli talenti naturali da sacrificare all'illusione del successo. La grande stagione del Neorealismo italiano si chiude così con un personaggio che "sembra criticare l'illusione creata proprio dai film neorealisti: quella di giovanissime star passate come meteore nell'universo cinematografico."<ref name="Treccani.it"/> Il modello neorealista rimane comunque vivo, negli [[anni 1950|anni cinquanta]], a livello internazionale, dove si continuano a preferire interpreti non professionisti come [[Georges Poujouly]] e [[Brigitte Fossey]] (''[[Giochi proibiti]]'', Francia, 1952), [[Pablito Calvo]] (''[[Marcelino pan y vino]]'', Spagna, 1955), Subir Bannerjee (''[[Pather panchali]]'', India, 1955; ''[[Il lamento sul sentiero]]''); [[Pascal Lamorissee]] (''[[Il palloncino rosso'']]'', Francia, 1956); e [[Jean-Pierre Léaud]] (''[[I 400 colpi]]'', Francia, 1959).
 
Il cinema americano, con l'unica notevole eccezione di [[Richie Andrusco]] in ''[[Little Fugitive]]'' (1953), torna invece a privilegiare attori bambini che abbiano ricevuto un apprendistato più formale. Sia [[Brandon De Wilde]] (''[[Il membro del matrimonio]]'', 1952) che [[Patty McCormack]] (''[[Il giglio nero (film)|Il giglio nero]]'', 1956) arrivano al cinema ripetendo la parte che li ha resi celebri a Broadway. Entrambi affronteranno altri film importanti, De Wilde ne ''[[Il cavaliere della valle solitaria]]'' (1953) e ''[[Addio, lady]]'' (1956),<ref name="James Robert Parish 1976"/><ref name="Leonard Maltin 1978"/> and McCormack in ''[[All Mine to Give]]'' (1956); entrambi riceveranno la nomina all'Oscar per loro interpretazioni. L'unico [[Oscar giovanile]] del decennio è assegnato agli inglesi [[Jon Whiteley]] e [[Vincent Winter]] in ''[[I confini del proibito]]'' (1953).<ref name="Robert A. Osborne 2003"/> Notevole impressione suscitano anche [[George Winslow]]<ref>[[George Winslow]] (''George Karl Wentzlaff''; 1946-2015) si rivelo' giovanissimo per la sua caratteristica voce bassa e il suo talento comico nel programma radiofonico [[People Are Funny]]. Seguirono tre film di grande successo personale, pur essendo sempre la sua partecipazione limitata a poche scene: [[C'è posto per tutti (film 1952)|C'è posto per tutti]] (1952), [[Il magnifico scherzo]] (1952), e soprattutto [[Gli uomini preferiscono le bionde (film 1953)|Gli uomini preferiscono le bionde]] (1953). George Winslow continuo' a recitare ancora per alcuni anni, ma senza più giungere a questi livelli di successo, prima di abbandonare definitivamente la scene ancora bambino. Cf. "[http://www.imdb.com/name/nm0935487/ George Winslow] in [[Internet Movie Database]].</ref> opposto a [[Marilyn Monroe]] in ''[[Gli uomini preferiscono le bionde (film 1953)|Gli uomini preferiscono le bionde]]'' (1953); [[Michel Ray]] in ''[[La più grande corrida]]'' (1954); [[Richard Eyer]] in ''[[La legge del Signore]]'' (1956); e in particolare [[Billy Chapin]] in ''[[La morte corre sul fiume]]'' (1956).
La televisione comincia a offrire le prime parti importanti a molti giovani attori e la prospettiva non solo di un valido apprendistato ma di una continuità di lavoro che cinema e teatro non potevano loro garantire. Il piccolo schermo contribuisce al tempo stesso ad ampliare le loro possibilità espressive, prima di tutto con la produzione di popolari serie per ragazzi come le ''[[Le avventure di Rin Tin Tin]]'' (1954-59) con [[Lee Aaker]];<ref>Ronald Jackson, ''Classic TV Westerns'' (Secaucus, NJ: Carol Pub. Group, 1994).</ref> ''[[Lassie (serie televisiva 1954)|Lassie]]'' (1954-57) con [[Tommy Rettig]] (giunto alla televisione dopo i successi cinematografici di ''[[Le 5000 dita del Dr. T]]'' nel [[1953]] e ''[[La magnifica preda]]'' nel [[1954]]);<ref>Judy Fireman, ''TV Book: The Ultimate Television Book'' (New York: Workman Pub. Co., 1977).</ref> e ''[[Furia (serie televisiva)|Furia cavallo del West]]'' (1955-60) con [[Bobby Diamond]].<ref>Ronald Jackson, ''Classic TV Westerns''.</ref> Gli attori bambini trovano spazio anche in popolari "serie per famiglia": ''[[The Ruggles]]'' (1949-52) con [[Judy Nugent]] e [[Jimmy Hawkins]]; ''[[The Adventures of Ozzie and Harriet]]'' (1952-66) con [[Ricky Nelson]]; ''[[Make Room for Daddy]]'' (1953-65) con [[Rusty Hamer]], [[Sherry Jackson]] e [[Angela Cartwright]]; ''[[Papà ha ragione]]'' (1954-60) con [[Lauren Chapin]]; ''[[Il carissimo Billy]]'' (1957-63) con [[Jerry Mathers]], anch'egli giunto alla televisione dopo la positiva esperienza al cinema ne ''[[La congiura degli innocenti]]'' (1955) di [[Alfred Hitchcock]];<ref>David Dye, ''Child and Youth Actors'', p.x.</ref> e [[The Donna Reed Show]] (1958-66) con [[Paul Petersen]]. Nel 1951 l'opera lirica "Amahl and the Night Visitors" di [[Gian Carlo Menotti]], la prima prodotta espressamente per la televisione, mostra come grazie alla ripresa televisiva i bambini possano proporsi come protagonisti anche nell'opera lirica, portando al successo giovani interpreti come [[Chet Allen]] e [[Bill McIver]].<ref>Ken Wlaschin, ''Gian Carlo Menotti on Screen: Opera, Dance, and Choral Works on Film, Television, and Video" (Jefferson, NC: McFarland & Company, 1999).</ref> Dal 1955 al 1959, ''[[Il club di Topolino]]'' (''The Mickey Mouse Club'') svolge una funzione analoga a quella esercitata dalle ''[[Simpatiche canaglie]]'' nei decenni precedente, offrendo una importante vetrina per un'intera generazione di giovani attori e cantanti, come [[Sharon Baird]], [[Bobby Burgess]], [[Lonnie Burr]], [[Tommy Cole]], [[Annette Funicello]], [[Darlene Gillespie]], [[Cubby O'Brien]], [[Karen Pendleton]], [[Doreen Tracey]], e molti altri.
 
I personaggi dei bambini negli anni cinquanta si fanno più complessi e sfaccettati. Con [[Billy Gray]] in ''[[Ultimatum alla Terra]]'' (1951), [[Jimmy Hunt]] in ''[[Gli invasori spaziali]]'' (1953), [[Robert Lyden]] nella serie televisiva [[Rocky Jones, Space Ranger]] (1954), e [[Michel Ray]] in ''[[I figli dello spazio]]'' (1958) la fantascienza si aggiunge ai generi offerti agli attori bambini, ancora sfruttando la loro curiosità e innocenza e la loro disponibilità ad accogliere il nuovo o la loro prontezza a reagire al pericolo in contrasto ai dubbi e alle paure degli adulti.<ref name="Bill Warren 2010">Bill Warren, ''Keep Watching the Skies!: American Science Fiction Movies of the Fifties'' (McFarland & Co., 2010).</ref> Sul versante opposto, [[Patty McCormack]] mostra come il male non sia estraneo all'infanzia e posso produrre tragici risultati, offrendo in ''[[Il giglio nero (film)|Il giglio nero]]'' (''The Bad Seed'', 1954 dramma e 1956 film) un inquietante ritratto di bambina psicotica e priva di rimorsi che giunge coscientemente all'omicidio.<ref name="Mark Clark 2004">Mark Clark, ''Smirk, Sneer and Scream: Great Acting in Horror Cinema'' (McFarland, 2004).</ref>
 
===Il musical degli anni sessanta===
 
[[File:Andy Griffith Ron Howard Andy Griffith Show 1961.JPG|thumb|upright=0.7|[[Ron Howard]] con [[Andy Griffith]]]]
[[File:Brigitte Bardot - 1965.jpg|thumb|upright=0.7|[[Bill Mumy]] con [[Brigitte Bardot]]]]
[[File:Mary Martin in The Sound of Music by Toni Frissell.jpg|thumb|left|Foto pubblicitaria del musical [[The Sound of Music]]]]
[[File:Courtship of Eddies Father 1969.JPG|thumb|upright=0.7|[[Brandon Cruz]] con [[Bill Bixby]] e [[Miyoshi Umeki]]]]
Gli attori bambini sono ormai una presenza riconosciuta nel cinema internazionale. I nomi di molti di loro sono inclusi nello [[Hollywood Walk of Fame]], a cominciare dall'8 febbraio 1960 quando il riconoscimento fu dato a [[Shirley Temple]], [[Jackie Coogan]], [[Jackie Cooper]], [[Freddie Bartholomew]], [[Mickey Rooney]], e [[Judy Garland]].<ref>[http://www.walkoffame.com/ Hollywood Walk of Fame Official Website]</ref>
 
Negli anni sessanta gli attori bambini coprono ormai una gamma amplissima di registri, dagli estremi dell'innocenza e del sacrificio a quelli della malvagità e della perversione.
 
I bambini sono la consolazione dei loro genitori: [[Ron Howard]] in ''[[Una fidanzata per papà]]'' (1963); [[Karen Dotrice]] e [[Matthew Garber]] in ''[[Le tre vite della gatta Tomasina]]'' e ''[[Mary Poppins (film)|Mary Poppins]]'' (entrambi del 1964); [[Bill Mumy]] in ''[[Erasmo il lentigginoso]]'' (1965). Questa caratteristica si accentua specie nelle serie televisive, dove curiosamente gli attori bambini sono quasi tutti chiamati ad interpretare la parte di figli unici di genitore vedovo/a e l'intera azione si incentra proprio sulla stretta relazione tra genitore e figlio. È così per [[Ron Howard]] in ''[[The Andy Griffith Show]]'' (1960-68); [[Marc Copage]], primo attore bambino afro-americano in una serie non stereotipata in ''[[Giulia (serie televisiva)|Giulia]]'' (1968-71);<ref name="Linda J. Armstrong 2014">Linda J. Armstrong, ''African Americans in Radio, Film, and TV Entertainers'' (Mason Crest, 2014).</ref> e [[Brandon Cruz]] in ''[[Una moglie per papà]]'' (1969-72).
 
Gli stessi "adorabili" bambini possono tuttavia trasformarsi in mostri omicidi, come [[Martin Stephens]] ne ''[[Il villaggio dei dannati]]'' (1960)<ref name="Bill Warren 2010"/> o lo stesso [[Bill Mumy]] nel celebre episodio ''It's a Good Life'' (1961) di [[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959)|''Ai confini della realtà'']].<ref>Marc Scott Zicree, ''The Twilight Zone Companion'' (Sillman-James Press, 1982).</ref> Da oggetto del desiderio la bambina ([[Sue Lyon]]) diventa cinica seduttrice in [[Lolita (film 1962)|''Lolita'']] (1962) in uno dei più controversi film degli anni sessanta.<ref>Richard Corliss, ''Lolita'' (British Film Institute, 1994); Anna Pilińska, ''Lolita between Adaptation and Interpretation: From Nabokov's Novel and Screenplay to Kubrick's Film'' (Cambridge Scholars Publishing, 2015).</ref> Nel film ''[[Che fine ha fatto Baby Jane?]]'' (1962) [[Betty Davis]] è un ex-attrice bambina trasformatasi da adulta in un personaggio d'orrore, quasi a voler rivelarne la natura nascosta.<ref name="Mark Clark 2004"/> Il racconto post-apocalittica [[Il signore delle mosche (film 1963)|''Il signore delle mosche'']] (1963, con [[James Aubrey]]), basato su un romanzo di [[William Golding]], demolisce il mito dell'innocenza "naturale" dei bambini, mostrando i velocissimi effetti "regressivi" che l'abbandono ha su un gruppo di bambini "civilizzati" una volta che siano lasciati a se stessi in un'isola deserta.<ref>Luca Fumagalli, ''L'ombra delle mosche. Introduzione alla narrativa di William Golding'' (Il Cerchio, Rimini, 2015).</ref> Alla televisione si trasmettono ben due serie che prendono in giro questi film d'orrore che coinvolgono ora anche i bambini: [[La famiglia Addams (serie televisiva 1964)|''La famiglia Addams'']] (1964-66, con [[Lisa Loring]] e [[Ken Weatherwax]]);<ref>Stephen Cox, ''The Addams Chronicles: Everything You Ever Wanted to Know About the Addams Family'' (Harper Perennial, New York, 1991).</ref> e [[I mostri (serie televisiva)|''I mostri'']] (1964-66, con [[Butch Patrick]]).
 
Anche laddove i bambini siano riproposti come eroi positivi, il cinema si sofferma sui terribili risvolti a livello psicologico dell'odio che si trovano a combattere: sia esso la guerra per [[Nikolai Burlyayev]] ne ''[[L'infanzia di Ivan]]'' (1962) di [[Andrej Arsen'evič Tarkovskij|Andrej Tarkovskij]] o l'intolleranza razziale per [[Mary Badham]] e [[Phillip Alford]] ne [[Il buio oltre la siepe (film)|''Il buio oltre la siepe'']] (1962), o la follia omicida di un adulto per [[William Dix]] in ''[[Nanny, la governante]]'' (1965).
 
L'ultimo Oscar giovanile viene assegnato nel 1960 ad una giovane attrice [[Hayley Mills]], capace di esprimersi con grande abilità sia nelle parti più sentimentali e di intrattenimento (''[[Il segreto di Pollyanna]]'', 1960; ''[[Il cowboy con il velo da sposa]]'', 1961) che in parti più complesse e drammatiche (''[[The Tiger Bay]]'', 1959; ''[[Whistle Down the Wind]]'', 1962).<ref name="James Robert Parish 1976"/><ref name="Robert A. Osborne 2003"/>
 
Nel 1965 e nel 1968 l'Oscar per i miglior film va a due musical ([[Tutti insieme appassionatamente|''The Sound of Music'']] e ''[[Oliver!]]''), in cui c'è una presenza fondamentale di un cast di attori-cantanti bambini.<ref name="Robert A. Osborne 2003"/> Prima della sua versione cinematografica (conosciuta in Italia con il titolo di ''[[Tutti insieme appassionatamente]]''), il musical ''[[The Sound of Music]]'' con musiche di [[Richard Rodgers]] e testi di [[Oscar Hammerstein]] aveva debuttato in teatro a Broadway nel novembre 1959 e a Londra nel 1961, ricevendo accoglienze trionfali; l'intero cast dei bambini venne nominato ai [[Tony Awards]].<ref>Laurence Maslon, ''The Sound of Music Companion'' (New York: Fireside, 2007).</ref> Anche ''[[Oliver!]]'' con musiche e testi di [[Lionel Bart]] si era affermato dapprima in teatro con fortunate produzioni, a Londra dal giugno 1960 e quindi a Broadway dal gennaio 1963.<ref>Marc Napolitano, ''Oliver!: A Dickensian Musical'' (New York: Oxford University Press, 2014).</ref> A ricoprire nella trasposizione cinematografica il ruolo di ''Oliver'', che a Londra era stato di [[Keith Hamshere]] e a New York di [[Bruce Prochnik]], fu scelto [[Mark Lester]] il quale non aveva una formazione di cantante (tanto da dover essere doppiato) ma era un attore bambino già con una buona esperienza nel cinema e nella televisione.<ref name="James Robert Parish 1976"/><ref name="Leonard Maltin 1978"/> Sull'onda del successo di questi due musical, altri spettacoli offrono parti di rilievo a attori bambini. Nel 1966 [[Frankie Michaels]] riceve a 10 anni il [[Tony Award]] per la sua interpretazione del giovane Patrick nel musical ''[[Mame (musical)|Mame]]'' a Broadway.<ref>[http://goldderby.latimes.com/awards_goldderby/2009/06/tony-awards-news-10293-billy-elliot-boys-share-recordbreaking-lead-actor-tony-award-win-.html Los Angeles Times]</ref> Dagli anni sessanta, grazie anche alla diffusione e al perfezionarsi delle tecniche di amplificazione della voce sul palcoscenico,<ref>Ian Penman, "On the mic: how amplification changed the voice for good," in Rob Young, ''Undercurrents: the hidden wiring of modern music'' (London : Continuum, 2002).</ref> il musical si affianca stabilmente al cinema e alla televisione come uno dei principali veicoli di successo per gli attori bambini.
 
Sulla spinta del successo commerciale di film come ''[[Appuntamento sotto il letto]]'' (1968) e ''[[C'è un uomo nel letto di mamma]]'' (1968), anche alla televisione si affermano con ''[[La famiglia Brady]]'' (1969-74) (padre, madre e sei figli) show che mostrano famiglie numerose con figli di età anche molto diversa, il che permette di sfruttare le abilità di alcuni attori bambini già affermati, dando tempo nel frattempo ad altri di crescere sullo schermo per diversi anni.
 
===Gli anni settanta===
[[File:Paper Moon TV series Jodie Foster 1974.jpg|thumb|upright=0.7|[[Jodie Foster]] in [[Paper Moon (serie televisiva)]]]]
[[File:Adam Rich 1977 photo.jpg|thumb|upright=0.7|[[Adam Rich]] nel 1977]]
[[File:Jackson 5 1969.jpg|thumb|left|upright=0.7|[[Michael Jackson]] (al centro) con i fratelli]]
Nel 1974 [[Tatum O'Neal]] diventa a dieci anni la più giovane vincitrice di un premio Oscar in ''[[Luna di carta]]'' (1973).<ref name="Robert A. Osborne 2003"/> Interpreta un ruolo simpatico di bambina precoce e smaliziata che mostra già una comprensione da adulto dei fatti della vita. In suo ruolo sarà ripreso nel 1974 nell'[[Paper Moon (serie televisiva)|omonima serie televisiva]] da [[Jodie Foster]], la più famosa e versatile attrice bambina di quegli anni, capace di passare con naturalezza da ruoli in film per bambini (''[[Due ragazzi e un leone]]'', 1972, e ''[[Tom Sawyer (film 1973)|Tom Sawyer]]'', 1973, sempre al fianco di [[Johnny Whitaker]]) a parti drammatiche (''[[Alice non abita più qui]]'', 1974; ''[[Taxi Driver]]'', 1977).<ref>John Bankston, ''Jodie Foster: Child Star'' (Blue Banner Biographies; Mitchell Lane Publishers, 2003).</ref> Lo stesso registro di precocità è al centro delle interpretazioni di [[Quinn Cummings]] in ''[[Goodbye amore mio!]]'' (1977) e di [[Justin Henry]] in ''[[Kramer contro Kramer]]'' (1979), che valgono loro la nomina al premio Oscar.<ref name="Robert A. Osborne 2003"/>
 
Gli anni settanta sono forse l'epoca più fosca per gli attori bambini. Si rompe ogni limite: [[Linda Blair]] è posseduta dal demonio in ''[[L'esorcista]]'' (1973); [[Jonathan Scott-Taylor]] è l'Anticristo in ''[[Il presagio]]'' (1976); [[Larry B. Scott]] è un giovanissimo tossicodipendente in ''[[A Hero Ain't Nothin' But a Sandwich]]'' (1978). Cade anche il tabù sulla sessualità dei bambini che diventano cosciente oggetto di desiderio degli adulti, in modo ancora ambiguo con [[Björn Andrésen]] in ''[[Morte a Venezia (film)|Morte a Venezia]]'' (1971) ma già esplicito con [[Mario Van Peebles]], coinvolto in una scena di sesso con una prostituta in ''[[Sweet Sweetback's Baadasssss Song]]'' (1971), o con le prostitute bambine interpretate da [[Jodie Foster]] in ''[[Taxi Driver]]'' (1977) e [[Brooke Shields]] in ''[[Pretty Baby]]'' (1979).
 
Non mancano tuttavia le occasioni di emergere anche nel genere di fantasia e di intrattenimento: [[Peter Ostrum]] in ''[[Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato]]'' (1971); [[Johnny Whitaker]] in ''[[Tom Sawyer (film 1973)|Tom Sawyer]]'' (1973); [[Andrea McArdle]] in ''[[Anne: The Musical]]'' (1977); [[Sean Marshall (attore)|Sean Marshall]] in ''[[Elliott il drago invisibile]]'' (1977); [[Kelly Reno]] in ''[[Black Stallion]]'' (1979). [[Cary Guffey]] in ''[[Incontri ravvicinati del terzo tipo]]'' (regia di [[Steven Spielberg]], 1977) apre un nuovo filone nel film di fantascienza che vede nel bambino il mediatore privilegiato dell'incontro con il mondo alieno, filone che lo stesso Spielberg ed altri registi svilupperanno con grande ampiezza negli anni ottanta.<ref>Ray Morton, ''Close Encounters of the Third Kind: The Making of Steven Spielberg's Classic Film'' (Applause Theatre and Cinema Books, 2007).</ref>
 
Con la fine della segregazione razziale si aprono anche a Hollywood nuove possibilità per attori afroamericani.<ref name="Linda J. Armstrong 2014"/> [[Kevin Hooks]] è il primo attore bambino afroamericano cui sia data l'occasione di una parte importante non stereotipata nel film ''[[Sounder (film)|Sounder]]'' (1972). Alla televisione, in ''[[Il mio amico Arnold]]'' (1978-86) due bambini afroamericani ([[Gary Coleman]] e [[Todd Bridges]]) adottati nella finzione da un padre bianco diventano i primi attori afro-americani protagonisti di una serie televisiva di successo, mentre ''[[The Waltons]]'' (1972-81), ''[[Little House on the Prairie]]'' (1974-82), e ''[[Eight Is Not Enough]]'' (1977-81) (con [[Adam Rich]]) proseguono il filone già affermato di serie con numerosi attori bambini. La seconda edizione de ''[[Il club di Topolino]]'' (''The New Mickey Mouse Club'', 1977-79) vede impegnato un piccolo gruppo di giovani interpreti a rappresentare la crescente diversità etnica della società americana: tra di essi emergono [[Lisa Whelchel]], [[Julie Piekarski]], e [[Kelly Parsons]].
 
A livello internazionale si segnalano: [[Benoît Ferreux]] in ''[[Soffio al cuore]]'' (1971), [[Samy Ben-Youb]] in ''[[Madame Rosa]]'' (1977); [[David Bennent]] in ''[[Il tamburo di latta (film)|Il tamburo di latta]]'' (1979).
 
Nel 1978 viene creata la [[Young Artist Association]], un'organizzazione non-profit destinata a sostenere attori bambini o adolescenti, attraverso iniziative legislative, borse di studio ed un premio annuale che riconoscesse i giovani talenti nel cinema, televisione, teatro e musica. La prima cerimonia per il conferimento degli [[Young Artist Awards]] si tiene nell'ottobre 1979 in California e da allora si è ripetuta annualmente. Tra i premiati per la loro attività negli anni '70 si sono [[Diane Lane]] e [[Thelonious Bernard]], protagonisti del film ''[[A Little Romance]]'' (1979), [[Justin Henry]] in ''[[Kramer contro Kramer]]'' (1979), [[Adam Rich]] e [[Gary Coleman]] per le serie televisive ''[[Eight Is Enough]]'' e ''[[Il mio amico Arnold]]'', e il giovane [[Michael Jackson]] (bambino prodigio per eccellenza nella musica di intrattenimento degli anni '70).
 
Nel musical trionfa [[Andrea McArdle]], protagonista di ''[[Annie (musical)|Annie]]'', che andrà in scena a Broadway ininterrottamente dal 1977 al 1983 e a Londra dal 1978 al 1981. Nel cast originario si segnala anche [[Danielle Brisebois]] nel ruolo dell'orfanella "Mollie". Tra coloro che si alternano nel ruolo di protagonista ci sono [[Shelley Bruce]], [[Sarah Jessica Parker]], [[Allison Smith]] and [[Alyson Kirk]].
 
===Gli anni ottanta e il ritorno all'innocenza perduta===
 
[[File:Ricky Schroder 1976 No 1.jpg|thumb|upright=0.7|[[Rick Schroder]]]]
Negli anni '80 si avverte un deciso cambio di tendenza sia da parte del pubblico e della critica. Ad essere premiati con lo [[Young Artist Award]], cui dal 1984 si affianca il [[Saturn Award per il miglior attore emergente]], sono ora in prevalenza attori bambini protagonisti di film di avventura, fantasia, e buoni sentimenti: [[Rick Schroder]] in ''[[Il piccolo Lord (film 1980)|Il piccolo Lord]]'' (1980); [[Jonathan Ke Quan]] in ''[[Indiana Jones and the Temple of Doom]]'' (1980); [[Henry Thomas]] in ''[[E.T.]]'' (1982); ''[[Aileen Quinn]] in [[Annie (film 1982)|Annie]]'' (1982); [[Heather O'Rourke]] nella [[trilogia]] di ''[[Poltergeist - Demoniache presenze|Poltergeist]]'' (1982-88); [[Barret Oliver]], [[Noah Hathaway]] e [[Tami Stronach]] ne ''[[La storia infinita (film)|La storia infinita]]'' (1984); [[Sean Astin]] in ''[[The Goonies]]'' (1985); [[Carrie Henn]] in ''[[Aliens - Scontro finale]]'' (1986); [[Christian Bale]] in ''[[L'impero del sole (film 1987)|L'impero del sole]]'' (1987); [[Fred Savage]] in ''[[La storia fantastica]]'' (1987) e ''[[Viceversa, due vite scambiate]]'' (1988); e [[Adan Jodorowsky]] in ''[[Santa Sangre]]'' (1989).
 
Anche laddove si mantenga una maggiore vena realistica, il personaggio non perde la propria innocenza pur nell'affrontare situazioni tragiche: una difficile situazione familiare ([[Beril Guve]] in ''[[Fanny e Alexander]]'', 1981; [[Anton Glanzelius]] in ''[[La mia vita a quattro zampe]]'', 1985); la povertà e il degrado del proprio ambiente sociale ([[Garry Cadenat]] in ''[[Sugar Cane Alley]]'', 1984; [[Danny de Munk]] in ''[[Ciske de Rat]]'', 1984; [[Pelle Hvenegaard]] in ''[[Pelle alla conquista del mondo]]'', 1986; [[River Phoenix]] in ''[[Stand by Me - Ricordo di un'estate|Stand by Me]]'', 1986); la guerra ([[Sebastian Rice-Edwards]] in ''[[Hope and Glory]]'' (1987), l'Olocausto ([[Gaspard Manesse]] e [[Raphaël Fejtö]] in ''[[Arrivederci ragazzi (film)|Arrivederci ragazzi]]'', 1987), persino l'esperienza di una catastrofe nucleare ([[Ross Harris]] in ''[[Testament (film)|Testament]]'', 1983). Questo dimensione di ritrovata innocenza di fronte alle difficoltà è sintetizzata nell'interpretazione più popolare degli anni ottanta a livello internazionale: [[Salvatore Cascio]] in ''[[Nuovo Cinema Paradiso]]'' (1988), il film di [[Giuseppe Tornatore]], premio Oscar come miglior film straniero.<ref name="Robert A. Osborne 2003"/> Cascio riceve anche lo [[Young Artist Award]].
 
Negli [[anni 1980|anni ottanta]], alla televisione si afferma [[Kim Fields]] in ''[[L'albero delle mele]]'' (1979-88) e soprattutto il gruppo di attori bambini ([[Malcolm-Jamal Warner]], [[Tempestt Bledsoe]], [[Keshia Knight Pulliam]], [[Deon Richmond]], [[Raven-Symoné]]) ne ''[[I Robinson]]'' (''The Cosby Show'', 1984-92), primo programma di successo interamente incentrato sulle vicende di una famiglia afroamericana.<ref name="Linda J. Armstrong 2014"/>
 
Anche il musical offre alcuni ruoli rilevanti per gli attori bambini in ''[[The Top Dance Kid]]'' (Broadway, 1983), con i personaggi di [[Gavroche]] e della piccola [[Cosette (personaggio)|Cosette]] in ''[[Les Misérables (musical)|Les Misérables]]'' (Paris, 1980; London, 1985; Broadway, 1987), e il revival di ''[[Oliver! (musical)|Oliver!]]'' (Broadway, 1985).
 
===Gli anni novanta===
Nel gennaio 1990 l'ennesimo suicidio di un ex attore bambino, [[Rusty Hamer]], a pochi anni di distanza da quelli di [[Trent Lehman]] e [[Tim Hovey]], scosse il mondo dello spettacolo. Numerosi articoli ed interviste apparvero sulla stampa a testimoniare le difficoltà di adattamento alla vita adulta per molti ex attori bambini. [[Paul Petersen]], anch'egli ex attore bambino, si fece promotore della costituzione di un'organizzazione non-profit, "A Minor Consideration", che, ufficialmente operante dal gennaio 1991, ha da allora svolto un ruolo importante nel sostegno agli attori bambini in tutti gli stadi della loro esperienza di vita.<ref>[http://aminorconsideration.org/ A Minor Consideration Official Website].</ref>
 
[[File:Macaulay Culkin 1991 B.jpg|thumb|upright=0.7|[[Macaulay Culkin]]]]
Con il film ''[[Mamma, ho perso l'aereo]]'' (1990), [[Macaulay Culkin]] diventa la star del decennio nel film di intrattenimento.<ref name="Treccani.it"/> Assieme a lui, [[Elijah Wood]], [[Joseph Mazzello]] e [[Brad Renfro]], tutti vincitori di [[Young Artist Awards]], sono i più popolari attori bambini nella prima metà degli anni novanta, contribuendo al successo di film come [[Jurassic Park (film)|''Jurassic Park'']] (1993), ''[[Shadowlands]]'' (1993) o ''[[Il cliente (film 1994)|Il cliente]]'' (1994), talora interagendo fra di loro in film come ''[[Il grande volo]]'' (1992), ''[[The Good Son]]'' (1993), e ''[[The Cure]]'' (1995). Hanno debutti importanti [[Balthazar Getty]] (''[[Il signore delle mosche (film 1990)|Il signore delle mosche]]'', 1990), [[Edward Furlong]] (''[[Terminator 2 - Il giorno del giudizio]]'', 1991) e [[William Snape]] (''[[Full Monty - Squattrinati organizzati]]'', 1997). [[Anna Paquin]] vince il premio Oscar quale miglior attrice non protagonista in ''[[Lezioni di piano]]'' (1993).<ref name="Robert A. Osborne 2003"/> Tra il 1991 e il 1993, [[Ariana Richards]] colleziona tre [[Young Artist Award]], mentre [[Kirsten Dunst]] vince il [[Saturn Award]] e viene nominata ai [[Golden Globe]] per la sua interpretazione in [[Intervista col vampiro (film)|''Intervista col vampiro'']] (1994), ripetendosi in [[Jumanji (film)|''Jumanji'']] (1995) al fianco di [[Bradley Pierce]]. A livello internazionale si segnalano [[Julien Ciamaca]] in ''[[La gloire de mon père (film)|La gloire de mon père]]'' e ''[[Le château de ma mère]]'' (Francia 1990); [[Victoire Thivisol]] in ''[[Ponette]]'' (Francia, 1996); [[Misha Philipchuk]] in [[l ladro (film 1997)|''Il ladro'']] (Russia, 1997); [[Vinícius de Oliveira]] in ''[[Central do Brasil]]'' (Brasile, 1998); e soprattutto [[Giorgio Cantarini]] ne [[La vita è bella (film 1997)|''La vita è bella'']] (1997), film vincitore di tre Premi Oscar;<ref name="Robert A. Osborne 2003"/> anche a lui va il [[Young Artist Award]]. Fa la sua prima comparsa anche la vicenda di un bambino terrorista nel film ''[[Killer Kid]]'' (1994).
 
Alla fine degli anni novanta il regista [[Michael Night Shyamalan]] ripropone il modello del bambino che spinto della propria sensibilità entra in contatto con il soprannaturale, prima con il film ''[[Ad occhi aperti]]'' (1998) con [[Joseph Cross]]<ref>Tra il 1997 e il 2000, [[Joseph Cross]] (USA, n.1986) è tra i più richiesti attori bambini del cinema e della televisione americana, distinguendosi in particolare nei film ''[[Northern Lights (film 1997)|Northern Lights]]'' (1997), ''[[Ad occhi aperti]]'' (1998) e ''[[Jack Frost (film 1998)|Jack Frost]]'' (1998). È tra coloro la cui carriera non conosce interruzioni con il passaggio all'età adulta. Cf. "[http://www.imdb.com/name/nm0189200/ Joseph Cross]" in [[IMDb]].</ref> e poi con l'eccezione successo di ''[[The Sixth Sense - Il sesto senso]]'' (1999) con [[Haley Joel Osment]]<ref>[[Haley Joel Osment]] (USA, n.1988) è l'attore bambino di maggior talento della sua generazione. Riceve lo [[Young Artist Awards]] già nel 1995 per la sua interpretazione del figlio del protagonista in [[Forrest Gump]] (1994). Dopo Il trionfo personale di critica e di pubblico in ''[[The Sixth Sense - Il sesto senso]]'' (1999) e ''[[A.I. - Intelligenza Artificiale]]'' (2001), l'attore conosce un periodo di profonda crisi nel passaggio all'età adulta. Cf. "[http://www.imdb.com/name/nm0005286/ Haley Joel Osment]" in [[IMDb]].</ref> che, nominato all'Oscar,<ref name="Robert A. Osborne 2003"/> confermerà il suo talento in ''[[A.I. - Intelligenza Artificiale]]'' (2001) di [[Steven Spielberg]].<ref name="Treccani.it"/>
 
A partire dal 1996, il [[Critics' Choice Award al miglior giovane interprete]] si aggiunge allo [[Young Artist Award]] e al [[Saturn Award per il miglior attore emergente]]. Tra gli attori bambini che ricevano questi premi si segnalano: [[Jonathan Brandis]] in ''[[La storia infinita 2]]'' (1990); [[Elijah Wood]] in ''[[L'innocenza del diavolo]]'' (1993); [[Kirsten Dunst]] in ''[[Intervista col vampiro (film)|Intervista col vampiro]]'' (1994); [[Lucas Black]] in ''[[Lama tagliente]]'' (1996); [[Christina Ricci]] in ''[[Casper (film)|Casper]]'' (1996); [[Jonathan Lipnicki]] in ''[[Jerry Maguire]]'' (1996); [[Jena Malone]] in [[Contact (film)|Contact]] (1997); e [[Jurnee Smollett-Bell]] in ''[[La baia di Eva]]'' (1997).
 
[[File:FredSavage.jpg|thumb|left|upright=0.7|[[Fred Savage]]]]
Alla televisione gli attori bambini contribuiscono in modo determinante al successo di serie che dagli Stati Uniti rimbalzano sulle reti di mezzo mondo: [[Neil Patrick Harris]] in ''[[Doogie Howser]]'' (1989-93); [[Sara Gilbert]] e [[Michael Fishman]] in [[Pappa e ciccia (serie televisiva)|''Pappa e ciccia'']] (''Roseanne'', 1988-97); [[Zachery Ty Bryan]], [[Taran Noah Smith]], e [[Jonathan Taylor Thomas]] in ''[[Quell'uragano di papà]]'' (''Home Improvement'', 1991-99); [[Jodie Sweetin]], [[Mary-Kate Olsen]] e [[Ashley Olsen]] in ''[[Gli amici di papà]]'' (''Full House'', 1987-95); [[Fred Savage]] in ''[[Blue Jeans]]'' (''The Wonder Years'', 1988-93); [[Madeline Zima]] in ''[[La tata]]'' (1993-99); [[Ben Savage]] in ''[[Crescere, che fatica!]]'' (''Boy Meets World'', 1993-2000).<ref>Steven D. Stark.''Glued to the Set: The 60 Television Shows and Events that Made Us Who We Are Today'' (New York: Free Press, 1997).</ref> Dal 1989 al 1994, viene trasmessa sul [[Disney Channel]] la terza edizione de ''[[Il Club di Topolino]]'' (''The All-New Mickey Mouse Club''); vi partecipano giovani talenti destinati al grande successo internazionale, come [[Britney Spears]], [[Christina Aguilera]], [[Justin Timberlake]], [[Ryan Gosling]], [[JC Chasez]] e [[Keri Russell]].
 
[[File:Haley Joel Osment in 2001.jpg|thumb|[[Haley Joel Osment]]]]
[[Daisy Eagan]] non ha ancora compiuto 12 anni quando è premiata dai [[Tony Awards]] per la sua interpretazione nel musical ''The Secret Garden'' (1991), un altro musical di Broadway (1991-93) a impiegare bambini in ruoli protagonistici.<ref>Stanley Green e Kay Green, ''Broadway musicals, show by show'' (New York: Applause Theatre & Cinema Books, 2008); [http://www.musicaltheatreaudition.net/shows/secretgarden.html The Secret Garden]'' in [http://www.musicaltheatreaudition.net/shows/1showlists/kidshows.html Musical Theatre Shows with Children].</ref> Nel 1993 [[Laura Bell Bundy]] è nominata per il Drama Desk Award come miglior attrice di musical per la sua interpretazione in ''[[Ruthless!]]'' (1992). ''[[The Lion King (musical)]]'', tratto dall'omonimo film della Disney, offre anch'esso due parti di risalto per attori bambini e in esse avranno l'opportunità di cimentarsi diverse generazioni di giovani interpreti (lo spettacolo, inaugurato a [[Broadway]] nel 1997 e quindi a [[West End di Londra]] nel 1999, vi è ancor oggi rappresentato senza interruzione).<ref>''[http://www.musicaltheatreaudition.net/shows/lionking.html The Lion King]'' in [http://www.musicaltheatreaudition.net/shows/1showlists/kidshows.html Musical Theatre Shows with Children]; Julie Taymor, ''The Lion King: Pride Rock On Broadway'' (New York: Hyperion, 1997); Michael Lassell, ''Disney On Broadway'' (New York: Disney Editions, 2002); Stanley Green e Kay Green, ''Broadway musicals, show by show'' (New York: Applause Theatre & Cinema Books, 2008)</ref>.
 
=== Il nuovo millennio ===
[[File:Billy Elliot 5th Birthday Show 2010.jpg|thumb|[[Billy Elliot the Musical]], 5th Birthday Show (2010)]]
[[Jamie Bell]]<ref>Come attore bambino la carriera dell'inglese [[Jamie Bell]] (n.1986) è limitata all'interpretazione da protagonista del film "[[Billy Elliot]]" (GB, 2000) ed alla partecipazione in un episodio della serie televisiva "[[Close & True]]" (GB, 2000). Il ruolo in [[Billy Elliot]] gli e' valso numerosi importanti riconoscimenti, incluso un [[Premio BAFTA|Premio BAFTA al miglior attore protagonista]] e lo ha lanciato ad un carriera di successo come attore. Cf. "[http://www.imdb.com/name/nm0068260/ Jamie Bell] in [[IMDb]].</ref> nel film ''[[Billy Elliot]]'' (2000) offre una interpretazione così convincente che il suo personaggio, un ragazzo pronto a sfidare quasi suo malgrado i pregiudizi della famiglia e del proprio ambiente per esprimere se stesso come ballerino, diventa uno dei simboli del decennio. [[Elton John]] adatta la storia ad un musical di successo che offre a numerosi giovani talenti la possibilità di affermarsi sulle scene internazionali e ottenere importanti riconoscimenti.<ref>Stanley Green e Cary Ginell, ''Broadway Musicals: Show by Show'' (Milwaukee, WI: Applause Theatre & Cinema Books, VII ed., 2011); "[http://www.musicaltheatreaudition.net/shows/billyelliot.html Billy Elliot the Musical]" in [http://www.musicaltheatreaudition.net/shows/1showlists/kidshows.html Musical Theatre Shows with Children]
.</ref> I tre Billy del cast originale londinese ([[Liam Mower]], [[James Lomas]], [[George Maguire]]) ricevono nel 2005 il [[Laurence Olivier Award]], mentre il [[Tony Award]] premia nel 2009 il cast originale americano ([[Kiril Kulish]], [[David Álvarez]], [[Trent Kowalik]]). Tra i nuovi musical che offrono parti rilevanti ad attori bambini si segnalano anche: ''[[Mary Poppins (musical)|Mary Poppins]]'' (London, 2004; Broadway, 2006) e ''[[Ciske de Rat]] (Amsterdam, 2009), oltre a importanti riprese di spettacoli ormai classici, come ''[[Les Misérables (musical)|Les Misérables]]'' (Broadway, 2006) o ''[[Oliver! (musical)|Oliver!]]'' (Londra, 2009).
 
Due attrici bambine vengono nominate all'Oscar, [[Keisha Castle-Hughes]] in ''[[La ragazza delle balene]]'' (2002) e [[Abigail Breslin]] in ''[[Little Miss Sunshine]]'' (2006).<ref>Breslin riceve ampi consensi dalla critica anche per ''[[La custode di mia sorella (film)|La custode di mia sorella]]'' (2009).</ref>
 
A mettersi in luce per qualità e continuità di risultati nel decennio sono soprattutto [[Dakota Fanning]] (''[[Mi chiamo Sam]]'', 2001 / ''[[Dreamer - La strada per la vittoria]]'', 2005 / ''[[La guerra dei mondi (film 2005)|La guerra dei mondi]]'', 2005 / ''[[La vita segreta delle api (film)|La vita segreta delle api]]'', 2008); [[Freddie Highmore]] (''[[Neverland - Un sogno per la vita]]'', 2004 / ''[[La fabbrica di cioccolato (film)|La fabbrica di cioccolato]]'', 2005 / ''[[La musica nel cuore - August Rush]]'', 2007); e [[Kodi Smit-McPhee]] (''[[Meno male che c'è papà - My Father]]'', 2007 / ''[[The Road (film)|The Road]]'', 2009 / ''[[Blood Story (film 2010)|Blood Story]]'', 2010).
 
Il primato della popolarità internazionale va, sull'onda del fenomeno letterario dei racconti di ''[[Harry Potter]]'', ai suoi giovani interpreti sul grande schermo ([[Daniel Radcliffe]], [[Emma Watson]], [[Rupert Grint]]).<ref>Bob McCabe, ''Harry Potter: Page to Screen, the Complete Filmmaking Journey'' (New York : Harper Design, 2011)</ref>
 
Tra gli attori bambini vincitori di premi internazionali,<ref>Lo [[Young Artist Award]], il [[Saturn Award per il miglior attore emergente]] o il [[Critics' Choice Award al miglior giovane interprete]].</ref> troviamo anche: [[Alakina Mann]] e [[James Bentley]] (''[[The Others (film 2001)|The Others]]'', 2001); [[Fernando Tielve]] (''[[La spina del diavolo]]'', 2001); [[Tyler Hoechlin]] (''[[Era mio padre]]'', 2002); [[Jeremy Sumpter]] (''[[Peter Pan (film 2003)|Peter Pan]]'', 2003); [[Josh Hutcherson]] (''[[Zathura - Un'avventura spaziale]]'', 2005) / ''[[Un ponte per Terabithia (film 2007)|Un ponte per Terabithia]]'', 2007); [[Ivana Baquero]] (''[[Il labirinto del fauno]]'', 2006); [[Jaden Smith]] (''[[La ricerca della felicità]]'', 2006 / ''[[Ultimatum alla Terra (film 2008)|Ultimatum alla Terra]]'', 2008); [[Max Records]] (''[[Nel paese delle creature selvagge]]'', 2009); e [[Sofia Vassilieva]] (''[[La custode di mia sorella (film)|La custode di mia sorella]]'', 2009, al fianco di [[Abigail Breslin]]).
 
Il cinema continua ad occuparsi dei bambini anche con coraggiosi documentari di denuncia della precaria condizione dell'infanzia in alcune aree del mondo.<ref>Mark Gibney, ''Watching Human Rights: The 101 Best Films'' (Boulder, CO: Paradigm Publishers, 2013).</ref> Tra di essi si segnalano: ''[[Children Underground]]'' (2001) (dedicato ai ragazzi di strada rumeni), e due opere sull'esperienza dei bambini-soldato in Africa, ''[[Children of Congo: From War to Witches]]'' (2008) e ''[[Children of War]]'' (2009).
 
===Dal 2010 ad aggi===
 
[[File:Thomas Doret.jpg|thumb|upright=0.7|[[Thomas Doret]]]]
Un altro musical con un cast di bambini riscuote su successo internazionale. ''[[Matilda the Musical]]'' debutta nel novembre 2011 al [[West End di Londra]], e a [[Broadway]] nell'aprile 2013. Come già successo con ''[[Billy Elliot the Musical]]'', le attrici bambine che si alternano nel ruolo di protagonista a Londra ([[Eleanor Worthington Cox]], [[Cleo Demetriou]], [[Sophia Kiely]], [[Kerry Ingram]]) ricevono il [[Laurence Olivier Awards]], mentre il [[Tony Award]] premia il cast americano ([[Sophia Gennusa]], [[Oona Laurence]], [[Bailey Ryon]], [[Milly Shapiro]]). Tra i nuovi musical che offrono parti importanti ad attori bambini si segnalano anche: ''[[Motown: The Musical]]'' (2013) e ''[[Kinky Boots (musical)|Kinky Boots]]'' (2013).<ref>Robin Pogrebin, "[https://www.nytimes.com/2013/06/02/theater/nine-broadway-shows-feature-child-actors.html Broadway Babies]", [[New York Times]] (30 maggio 2013).</ref>, oltre al continuo successo di revival di spettacoli famosi come ''[[Billy Elliot the Musical|Billy Elliot]]'', ''[[The Lion King (musical)|The Lion King]]'', ''[[Annie (musical)|Annie]]'', ''[[The Secret Garden (musical)|The Secret Garden]]'', ''[[Les Misérables (musical)|Les Misérables]]'', ''[[The Sound of Music]]'', ''[[Oliver! (musical)|Oliver!]]'', ''[[Ruthless!]]'', e altri ancora.
 
[[Hailee Steinfeld]] è nominata all'Oscar per la sua interpretazione in ''[[Il Grinta (film 2010)|Il Grinta]]'' (2010). Lo stesso traguardo è raggiunto per il film ''[[Re della terra selvaggia]]'' (2012) da [[Quvenzhané Wallis]] che a 9 anni entra così nella storia del cinema come l'attrice più giovane ad essere candidata all'Oscar. Wallis ottiene di nuovo lo [[Young Artist Award]] come protagonista del film ''[[Annie - La felicità è contagiosa]]'' (2014). A ricevere riconoscimenti dalla critica sono anche [[Jaden Smith]] (''[[The Karate Kid - La leggenda continua]]'', 2010), [[Asa Butterfield]] e [[Chloë Grace Moretz]] (''[[Hugo Cabret]]'', 2011), [[Thomas Doret]] (''[[Il ragazzo con la bicicletta]]'', 2011), [[Sophie Nélisse]] (''[[Monsieur Lazhar]]'', 2011, ''[[The Book Thief]]'', 2013), [[Dakota Goyo]] (''[[Real Steel]]'', 2011), [[Thomas Horn]] (''[[Molto forte, incredibilmente vicino]]'', 2011), [[Tom Holland (attore)|Tom Holland]] (''[[The Impossible]]'', 2012), e [[Jacob Tremblay]] (''[[Room (film 2015)|Room]]'', 2015). Si segnalano anche [[Oakes Fegley]] (''[[Il drago invisibile]]'', 2016) e [[Neel Sethi]] (''[[Il libro della giungla (film 2016)|Il libro della giungla]]'', 2016).
 
== Italia ==
[[File:Antonio Mancini, Italian - Il Saltimbanco - Google Art Project.jpg|thumb|upright=0.7|''Il giovane saltimbanco'' (1877) di [[Antonio Mancini (pittore)|Antonio Mancini]]]]
 
=== Le origini ===
In Italia gli attori bambini sono attivi da tempo immemorabile nelle piazze, nei circhi e nei teatri. Di loro non resta memoria se non in scarse note di cronaca e in alcuni dipinti di artisti come [[Domenico Tiepolo]] e [[Antonio Mancini (pittore)|Antonio Mancini]]. I bambini crescono con le loro famiglie nelle compagnie teatrali e circensi o vi si uniscono per sfuggire alla povertà, spesso in condizioni di lavoro duro e precario, soggetti ad ogni tipo di abuso, privi di qualsiasi diritto. Di uno di essi, un bambino di undici anni "lacero e malaticcio", parla [[Edmondo De Amicis]] nel 1886 nel primo dei "racconti mensili" del libro [[Cuore (romanzo)|Cuore]]:
 
:"Due anni prima, suo padre e sua madre, contadini nei dintorni di Padova, l’avevano venduto al capo d’una compagnia di saltimbanchi; il quale, dopo avergli insegnato a fare i giochi a furia di pugni, di calci e di digiuni, se l’era portato a traverso alla Francia e alla Spagna, picchiandolo sempre e non sfamandolo mai."<ref>Edomondo De Amicis, , "Il piccolo patriota padovano", 1886.</ref>
 
Nella nascente letteratura italiana per l'infanzia tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento ritorna con frequenza il caso di bambini orfani o abbandonati che, vagabondando alla ricerca di lavori di fortuna, diventano suonatori ambulanti o si accodano alle compagnie di saltimbanchi. È il caso dei quattro fratellini, rimasti privi dei genitori, protagonisti del "romanzo per i bambini" ''[[La famiglia di saltimbanchi]]'' di [[Ida Baccini]], pubblicato da [[R. Bemporad & figlio|Bemporad]] in prima edizione nel 1901.<ref>[http://www.musicameccanica.it/antologia_famigliasaltimbanchi.htm La famiglia di saltimbanchi].</ref>
 
Dello "sfruttamento dei bambini sul teatro" il primo a occuparsi è il medico e sindacalista [[Gaetano Pieraccini]] in un pioneristico articolo del 1908 sul ''Giornale italiano di medicina sociale''.<ref>Gaetano Pieraccini, "Lo sfruttamento dei bambini sul teatro", in ''Il Ramazzini. Giornale italiano di medicina sociale'', vol. 5, Firenze, Niccolai, 1908.</ref> Lo sviluppo dell'industria cinematografica avviene quindi proprio nel momento in cui i bambini attori stanno uscendo dal loro secolare anonimato e la società intera, divenuta più sensibile ai problemi dell'infanzia, sembra finalmente accorgersi della loro esistenza.<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/bambini_(Enciclopedia_del_Cinema)/ Enciclopedia del cinema, Treccani.it]; John Holmstrom, ''The Moving Picture Boy" (Norwick: Michael Russell, 1996).</ref>
 
===Il cinema muto italiano===
 
[[File:Firuli mariabay 1911.jpg|thumb|left|upright=0.7|Maria Bay (''Firulì'') in una immagine del 1911]]
Sin dagli inizi del cinema muto i bambini sono interpreti di numerosi cortometraggi, spesso protagonisti di serie comiche sotto nomi d'arte, a somiglianza di quanto avveniva nelle popolari contemporanee serie a fumetti.
 
La prima bimba attrice ad avere successo in Italia negli anni Dieci fu la settenne Maria Bay, lanciata dalla [[Ambrosio Film]] di [[Torino]]. Tra il 1911 e il 1916 la piccola interpreta una trentina di cortometraggi, dapprima dando vita al personaggio, tra il comico ed il patetico, di ''Firulì'', per poi passare indifferentemente a ruoli di bambina o di bambino.<ref>"[http://www.imdb.com/name/nm1298146/ Maria Bay]" in [[IMDb]].</ref> Altri piccoli attori e attrici di quell'epoca sono [[Gigetto Crosetti]],<ref>Talora accreditato come "Il piccolo Crosetti" e spesso impiegato in coppia con Maria Bay.</ref> [[Eduardo Notari]] (''Gennariello''), Maria Orciuoli,<ref>Nel biennio 1914-15, Maria Orciuoli interpreta due pellicole presso la "Aquila Films" di Torino sotto la direzione di [[Roberto Roberti]]. Cfr. Aldo Bernardini, Vittorio Martinelli, ''Roberto Roberti, direttore artistico'', Pordenone, Giornate del cinema muto, 1985. Secondo l'[[Internet Movie Database]] la piccola attrice è presente in un totale di sei pellicole nel periodo tra il 1913 e il 1915; cf. "[http://www.imdb.com/name/nm1294103/ Maria Orciuoli]" in [[IMDb]].</ref> [[Ermanno Roveri]] (''Frugolino''), [[Eraldo Giunchi]] (''Cinessino''), [[Luigi Petrungaro]], e [[Renato Visca]]. I bambini fanno ridere e fanno piangere; è chiaro fin dall'inizio che il cinema è capace di dare loro una visibilità e una centralità molto maggiori rispetto al teatro ed anche la nascente industria cinematografica italiana è prontissima nello sfruttarne la presenza e le doti espressive. Accanto ai generi comuni al cinema internazionale si introducono generi più direttamente legati alla realtà italiana: dal "[[teatro napoletano]]" di [[Eduardo Notari]], primo scugnizzo del cinema italiano, ai temi patriottici di impronta risorgimentale, fra cui si segnala il [[Cuore (serial cinematografico)|primo adattamento cinematografico]] dei nove "racconti mensili" del libro ''[[Cuore (romanzo)|Cuore]]'' di [[Edmondo De Amicis]], con [[Ermanno Roveri]] e [[Luigi Petrungaro]] ad alternarsi nelle parti protagonistiche.
 
L'ex attore poi regista [[Mario Bonnard]] produce nel 1921 una riedizione, diretta dall'amico Wladimiro Apolloni e interpretata da attori bambini, di ''[[Ma l'amor mio non muore (film 1913)|Ma l'amore mio non muore]]'', grande successo di cui era stato protagonista nel 1913. Tra gli interpreti del remake spicca Marcella Sabatini, che tra il 1919 e il 1926 è la più celebre [[attrice bambina]] del cinema muto italiano degli anni Venti con oltre 30 pellicole e uno status da piccola diva.<ref>Di Marcella Sabatini (Sabbatini, Sabattini) si conoscono solo la data di nascita (1915) ed una serie di cartoline con foto pubblicitarie dei suoi film. "[http://www.imdb.com/name/nm1146178/ Marcella Sabbatini]" in ''[[Internet Movie Database]]''.</ref> Oltre ad altri film con Bonnard, nel 1926 interpreterà anche ''Mi chiamavano Mimì'' diretto da [[Washington Borg]].<ref>Vittorio Martinelli, ''Il cinema muto italiano - 1921'', Roma, C.S.C. - E.R.I. 1996.</ref>. Accanto a Marcella Sabatini si fa strada una nuova generazione di attori bambini: [[Ettore Casarotti]], il duo [[Arnold e Patata]] ([[Aldo Mezzanotte]]), [[Franco Cappelli]], e Mimmo Palermi.<ref>[[Mimmo Palermi]] (1917-1925) appare in tre film diretti dal padre [[Amleto Palermi]]: ''[[Paradiso (film 1923)|Paradiso]]'' (1923), ''[[La freccia nel cuore]]'' (1924), e ''[[La via del peccato]]'' (1924), per morire pero' prematuramente di polmonite il 18 febbraio [[1925]] a soli 8 anni. Cf. "[http://www.imdb.com/name/nm2440122/ Mimmo Palermi]" in ''[[Internet Movie Database]]''; John Holmstrom, ''The Moving Picture Boy'', Norwich, Michael Russell, 1996, pp. 83.</ref>. Poi la crisi della produzione cinematografica italiana, con il fallimento dell'U.C.I., interrompe anche le giovani carriere di questi piccoli interpreti.
 
===Dall'avvento del sonoro all'esperienza del neorealismo===
 
[[File:bonansea.jpg|thumb|left|upright=0.7|Miranda Bonansea]]
L'avvento del sonoro (1930 in Italia) offre agli attori bambini nuove possibilità di espressione, ma le condizioni generali del cinema e della società italiani non portano all'emergere di celebrità paragonabili a quelle dei loro colleghi americani.
 
[[File:Bambiniciguardano deambrosis.jpg|thumb|upright=0.8|Luciano De Ambrosis ne ''I bambini ci guardano'']]
[[File:Piccolomondoantico pascoli provino.jpg|thumb|upright=0.5|Mariù Pascoli in ''Piccolo mondo antico'', regia di [[Mario Soldati]], 1941]]
Gli attori bambini che si segnalarono in questo periodo in Italia furono [[Pino Locchi]], [[Cesare Barbetti]], [[Elio Sannangelo]] e [[Paolo Ferrari (attore)|Paolo Ferrari]], che nel suo primo ruolo (''[[Ettore Fieramosca (film 1938)|Ettore Fieramosca]]'' di [[Alessandro Blasetti|Blasetti]]) fu presentato come Tao Ferrari. Tra tutti spicca [[Miranda Bonansea]], l'attrice bambina più famosa in Italia negli [[anni 1930|anni trenta]], definita "la Shirley Temple italiana", di cui diverrà poi la doppiatrice ufficiale. Migliori opportunità si offrono all'estero ai figli degli emigranti: [[Robert Rietti]] in Gran Bretagna e [[Robert Blake (attore)|Mickey Gubitosi]] negli Stati Uniti.
 
Nel 1934 il dodicenne [[Franco Brambilla (attore)|Franco Brambilla]] è tra gli interpreti del film di esaltazione del fascismo ''[[Vecchia guardia (film)|Vecchia guardia]]'', ma a questa prova seguiranno solo altre piccole parti in film storici e di propaganda.<ref>L'attività cinematografica di [[Franco Brambilla (attore)|Franco Brambilla]] è limitata agli anni dal 1934 al 1940. Il film ''[[Vecchia guardia (film)|Vecchia guardia]]'' (regia di [[Alessandro Blasetti]], 1934) è la sua opera di maggior impegno. Come attore bambino partecipa ancora (in ruoli minori) ad altre tre pellicole: ''[[1860 (film)|1860 I Mille di Garibaldi]]'' ([[Alessandro Blasetti]], 1934), ''[[Aldebaran]]'' ([[Alessandro Blasetti]], 1936); e ''[[Scipione l'Africano (film)|Scipione l'Africano]]'' ([[Carmine Gallone]], 1937). Cf. "[http://www.imdb.com/name/nm0104192/ Franco Brambilla]" in [[Internet Movie Database]].</ref> Se il primo film per ragazzi del cinema italiano (''[[I ragazzi di via Pal]]'', 1935) fu interpretato da giovani universitari,<ref>"[http://www.imdb.com/title/tt0197805/ I ragazzi della via Paal (1935)]" in [[IMDb]].</ref> nel 1939 con ''[[Piccoli naufraghi]]'' si tentò uno dei pochissimi film italiani degli anni trenta dedicato ai giovanissimi, benché condizionato dal clima di propaganda legato alla proclamazione fascista dell'impero. I dodici interpreti furono tutti ragazzini, per lo più tra i 10 ed i 13 anni, scelti tra gli oltre 1.600 che avevano risposto ad un annuncio sul ''Messaggero'';<ref>I dodici ragazzi scelti furono Romolo Aglietti, Mario Angelini, Mario Artese, Guglielmo Brunetti, Remo Castagnoli, Nello De Rossi, Luigi Lucifora, Leo Melchiorri, Roberto Pironti, Gerolamo Prestigiacomo, Ali Ibrahim, Pietro Signoretti. Cf. Articolo in ''Film'', n. 44 del 26 novembre 1938.</ref> tra di essi anche un ragazzino somalo-italiano, Ali Ibrahim Sidali,<ref>"[http://www.imdb.com/name/nm0406548/ Ali Ibrahim]" in [[Internet Movie Database]].</ref> l'unico ad avere già avuto un'esperienza cinematografica in ''[[Sentinelle di bronzo]]'', un altro film coloniale diretto da [[Romolo Marcellini]] nel 1937. Nonostante i buoni propositi e le molte promesse, di quel gruppo ai soli Mario Artese e Leo Melchiorri si presenterà ancora qualche ulteriore opportunità di lavoro nei primi anni quaranta.<ref>[[Mario Artese]] (n. 10 gennaio 1923) e [[Leo Melchiorri]] reciteranno di nuovo assieme nei film ''[[Gli ultimi della strada]]'' (1940) e [[I quattro di Bir El Gobi]] (1942). La loro carriera si chiuderà con all'attivo un solo altro film ciascuno: ''[[Il piccolo alpino (film 1940)|Il piccolo alpino]]'' (1940) per Artese e le ''Sorelle Materassi'' (1944) per Melchiorri. Cf. "Mario Artese" in John Holmstrom, ''The Moving Picture Boy'', Norwich, Michael Russell, 1996, pp. 114.</ref>
 
All'inizio degli anni Quaranta, durante la [[seconda guerra mondiale]], ebbero grande, anche se breve, successo [[Gianni Musy|Gianni Glori]], e soprattutto [[Mariù Pascoli]], esordiente nel ''[[Piccolo mondo antico (film 1941)|Piccolo mondo antico]]'' di [[Mario Soldati|Soldati]], per il quale fu scelta attraverso un concorso bandito dalla casa produttrice "[[Lux Film]]"<ref>Vittorio Calvino ''Si è trovata Ombretta'', in ''Film'', n. 37 del 21 settembre 1940.</ref>. Non volendo esser da meno, l'anno successivo l'altra importante casa di produzione italiana dell'epoca, la "[[Scalera Film|Scalera]]", scelse con lo stesso metodo [[Luciano De Ambrosis]]<ref>Notizie in ''Lo schermo'', n. 7, luglio 1942.</ref>, destinato ad essere Pricò ne ''[[I bambini ci guardano]]'' con cui [[Vittorio De Sica|De Sica]] inaugura un filone destinato a serie di opere drammatiche dedicate alla condizione dell'infanzia (che proseguirà poi con ''[[Sciuscià (film)|Sciuscià]]'', ''[[Ladri di biciclette]]'' e che secondo alcuni arriverà sino a ''[[L'oro di Napoli (film)|L'oro di Napoli]]''<ref>Cfr. Massimo Garritano, ''Infanzia perduta dei film di de Sica'', monografia ''I bambini ci guardano'' a cura di G. Desanti e M. De Sica, Roma, Pantheon, 1999, p. 57.</ref>) e che, a parere unanime della critica, costituisce assieme al coevo ''[[Ossessione (film 1943)|Ossessione]]'' di Visconti (e, per molti, anche con ''[[4 passi fra le nuvole]]'' di Blasetti), il preludio alla grande stagione del [[Neorealismo (cinema)|neorealismo]]<ref>Cfr, tra gli altri, Ernesto G. Laura, ''I fili della lunga transizione'' in ''Storia del cinema italiano'', volume VI (1940-1944), Venezia, Marsilio e Roma, Edizioni di Bianco e nero, 2010, ISBN 978-88-317-0716-9, p. 26.</ref>.
 
I piccoli interpreti non professionisti di quei film del dopoguerra sono i primi attori bambini del cinema italiano ad acquisire fama internazionale. Sono [[Vito Annicchiarico]] in ''[[Roma città aperta]]'' (regia di [[Roberto Rossellini]], 1945); [[Franco Interlenghi]] e [[Rinaldo Smordoni]] in ''[[Sciuscià (film)|Sciuscià]]'' (regia di [[Vittorio De Sica]], 1946); Alfonsino Pasca<ref>Il piccolo [[Alfonsino Pasca]] viene "scoperto" a Napoli sulla strada durante le riprese stesse del film ''[[Paisà]]'' (1946). Nel celebre episodio di cui è protagonista racconta una vicenda semi-autobiografica, come a distanza di decenni avrà l'occasione di ricordare in due documentari: [[Addo' sta Rossellini?]] (1997) e [[Roberto Rossellini: Frammenti e battute]] (2000). Cf. "[http://www.imdb.com/name/nm0664231/ Alfonsino Pasca]" in [[Internet Movie Database]].</ref> in ''[[Paisà]]'' (regia di [[Roberto Rossellini]], 1946); [[Enzo Staiola]] in ''[[Ladri di biciclette]]'' (regia di Vittorio De Sica, 1948); Edmund Moeschke<ref>[[Edmund Moeschke]] era un ragazzino di 11 anni che si esibiva al circo come acrobata con la propria famiglia. Sembra che Rossellini lo scegliesse anche perché gli ricordava il figlio Romano, di 9 anni, da poco scomparso e alla cui memoria il film fu dedicato. Cf. [https://www.criterion.com/current/posts/1358-germany-year-zero-the-humanity-of-the-defeated Jonathan Rosenbaum, "Germany Year Zero: The Humanity of the Defeated"]; "[http://www.imdb.com/name/nm0595531/ Edmund Moeschke]" in [[Internet Movie Database]]; John Holmstrom, ''The Moving Picture Boy'', Norwich, Michael Russell, 1996, pp. 201-2.</ref> in ''[[Germania anno zero]]'' (regia di [[Roberto Rossellini]], 1948); e Agnese e Nella Giammona<ref>Quasi tutti gli interpreti del film sono reclutati in loco, a [[Aci Trezza]] in Sicilia, compresi i bambini. Agnese e Nella Giammona erano le figlie dei proprietari della trattoria dove alloggiava la troupe cinematografica durante le riprese. Ricorderanno la loro esperienza nel documentario: ''[[Protagonisti per sempre]]'' (2014) di Mimmo Verdesca. Cf. [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/10/03/attore-pescatore-sono.html?refresh_ce Luciano Mirone, "Attore? Pescatore sono"] (Repubblica, 3 ottobre 2001).</ref> ne ''[[La terra trema]]'' (regia di [[Luchino Visconti]], 1948). Direttamente dalla strada vengono i "30 scugnizzi" protagonisti del primo film di [[Luigi Comencini]], ''[[Proibito rubare]]'' (1948), ambientato nella Napoli del dopoguerra. Quando nello stesso anno [[Vittorio De Sica]] dirige e interpreta ''[[Cuore (film 1948)|Cuore]]'', prima versione cinematografica integrale del romanzo di [[Edmondo De Amicis]], si affida invece ad un gruppo più collaudato di piccoli attori; accanto agli esordienti [[Carlo Delle Piane]], [[Maurizio Di Nardo]] e [[Enzo Cerusico]], ci sono i veterani [[Luciano De Ambrosis]], [[Vito Annicchiarico]] e [[Gino Leurini]].
 
=== Dagli anni '50 agli anni '70 ===
[[File:Sciuscia48.jpg|thumb|upright=0.8|[[Franco Interlenghi]] e Rinaldo Smordoni con [[Maria Campi]] nel film ''[[Sciuscià (film)|Sciuscià]]'' (1946)]]
 
Nel 1951 [[Luchino Visconti]] sceglie ancora una piccola interprete non professionista di cinque anni, Tina Apicella, da affiancare alla grande [[Anna Magnani]] nella drammatica critica al cinismo del mondo del cinema di ''[[Bellissima]]'', uscita in un periodo in cui si sta esaurendo la grande stagione del neorealismo<ref>Renzo Renzi, ''Visconti segreto''. Laterza Edit. Roma - Bari, 1974 ISBN 88-420-4377-X, p. 75 e seg.</ref>. Non mancano i giovani talenti, ma agli attori bambini italiani si offrono ora meno occasioni di emergere a livello internazionale. Alcuni di loro, come [[Paola Quattrini]], [[Enzo Cerusico]], [[Raffaella Carrà]], [[Giancarlo Nicotra]], [[Mario Girotti]], e [[Edoardo Nevola]], sono destinati da adulti ad una lunga carriera nel mondo dello spettacolo. Altri, in quella che per loro rimane solo una breve parentesi di vita, sono protagonisti di numerosi film: [[Gino Leurini]] (1947-49), [[Giancarlo Zarfati]] (1947-63), [[Enrico Olivieri]] (1948-57); [[Maurizio Di Nardo]] (1948-54), [[Angelo Maggio]]<ref>Il piccolo [[Angelo Maggio]] (n.1945), figlio di una ragazza italiana e di un soldato americano, abbandonato alla nascita, fu adottato dell'attore [[Dante Maggio]]. Tra il 1950 e il 1954 Angelo compare in cinque film, in due dei quali nel ruolo di protagonista di un ragazzino di colore alle prese con i pregiudizi del proprio ambiente: [[Il mulatto]] (1950) e [[Angelo tra la folla]] (1950). Cf. "[http://www.imdb.com/name/nm0535977/ Angelo Maggio]" in [[IMDb]]; John Holmstrom, ''The Moving Picture Boy: An International Encyclopaedia from 1895 to 1995'', Norwich, Michael Russell, 1996, p. 219.</ref> (1950-54), [[Vittorio Manunta]]<ref>[[Vittorio Manunta]] (Roma, 25 agosto 1941) era un orfano di guerra adottato da una nobildonna americana che viveva ad Assisi. Nel 1950-52 interpreto' tre film di successo: ''[[Peppino e Violetta (film 1950)|Peppino e Violetta]]'' (1950), ''[[The Small Miracle]]'' (1951) e ''[[Imbarco a mezzanotte]]'' (1952). Per breve tempo godette di fama internazionale e al suo arrivo a New York la rivista ''[[Life]]'' ([https://books.google.com/books?id=BFYEAAAAMBAJ&pg=PA53&lpg=PA53&dq=Vittorio+Manunta&source=bl&ots=AvP903LSLP&sig=4LVyVt60oNU6OxnxBQ7Qt3_4UkI&hl=en&sa=X&ved=0ahUKEwj0vbiT7KDaAhVF44MKHTn3A_04ChDoAQg_MAU#v=onepage&q=Vittorio%20Manunta&f=false 2 giugno 1952]) gli dedicò un'intervista in occasione della presentazione dell'edizione in lingua inglese dei suo film. Cf. "[http://www.imdb.com/name/nm0544310/ Vittorio Manunta]" in [[Internet Movie Database]]; John Holmstrom, ''The Moving Picture Boy: An International Encyclopaedia from 1895 to 1995'', Norwich, Michael Russell, 1996, p. 228.</ref> (1950-52), [[Guido Martufi]], [[Marco Paoletti]] (1957-64), [[Franco Di Trocchio]] (1957-64). Di altri ancora il nome resta legato ad un'unica intensa interpretazione da protagonista, come Pierino Bilancione,<ref>[[Pierino Bilancione]] (1942-2000) fu "scoperto" da [[Vittorio De Sica]] mentre da piccolo garzone portava un caffe' a [[Sophia Loren]] sul set de ''[[L'oro di Napoli (film)|L'oro di Napoli]]''. Fu la sua unica interpretazione, dopodiche' tornò al suo lavoro di garzone e poi barista, finche' nel 1977 apri' col fratello una gelateria presto divenuta famosa in tutta Napoli. Mori' ai primi di gennaio del 2000 a 57 anni. Cf. [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/01/13/addio-bimbo-prodigio-dell-oro-di-napoli.html Addio bimbo prodigio dell'Oro di Napoli] in ''La Repubblica'' (13 gennaio 2000).</ref> opposto a [[Vittorio De Sica]] nell'episodio ''I giocatori'' nel film ''[[L'oro di Napoli (film)|L'oro di Napoli]]'' (1954); [[Geronimo Meynier]] e Andrea Scirè<ref>Per [[Andrea Scirè]], nome d'arte di Andrea Borghese (Roma, 9 febbraio 1942), è questa l'unica interpretazione cinematografica come attore bambino. Ad essa seguirà solo un piccolo ruolo da giovane attore nel film [[Saul e David]] (regia di [[Marcello Baldi]], 1964). Cf. "[http://www.imdb.com/name/nm0778517/ Andrea Scirè]" in [[Internet Movie Database]]; John Holmstrom, ''The Moving Picture Boy'', Norwich, Michael Russell, 1996, pp. 238-39.</ref> in ''[[Amici per la pelle (film 1955)|Amici per la pelle]]'' (regia di [[Franco Rossi (regista)|Franco Rossi]], 1955); Giancarlo Damiani<ref>"Scoperto" sulla strada dal regista [[Luigi Comencini]], [[Giancarlo Damiani]] (Setteromano, 1 aprile 1949) conosce un'unica esperienza cinematografica. Cf. John Holmstrom, ''The Moving Picture Boy'', Norwich, Michael Russell, 1996, p. 280.</ref> ne ''[[La finestra sul Luna Park]]'' ([[Luigi Comencini]], 1957); [[Domenico Formato]] ne ''[[Le quattro giornate di Napoli]]'' ([[Nanni Loy]], 1962) e Paolo Colombo ne ''[[Agostino (film)|Agostino]]'' ([[Mauro Bolognini]], 1962).
 
[[Vittorio De Sica]] e [[Sophia Loren]] portano al successo internazionale la dodicenne [[Eleonora Brown]] ne ''[[La ciociara (film)|La ciociara]]'' (1960) e il piccolo [[Carlo Angeletti]] ne ''[[La baia di Napoli]]'' (1960). Anche il bilingue [[Loris Loddi]] lavora prevalentemente in produzioni internazionali. Peppeddu Cuccu<ref>Il ruolo di giovane pastore sardo è l'unica interpretazione cinematografica di "Peppeddu Cuddu" (n. 1948 ca.). Cf. John Holmstrom, ''The Moving Picture Boy'', Norwich, Michael Russell, 1996, p. 277.</ref> in ''[[Banditi a Orgosolo]]'' (regia di [[Vittorio De Seta]], 1961) si colloca invece nel filone dei film dialettali di denuncia sociale; alla [[22ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia]] il film vince il premio ''Migliore Opera Prima''. Anche i generi [[peplum]] e [[musicarello]], allora di gran voga in Italia, trovano i loro piccoli interpreti: rispettivamente [[Franco Gasparri]] e [[Valter Brugiolo]]. Nel 1963 [[Raffaello Matarazzo]] affida ad un gruppo di attori bambini il ruolo di protagonisti in ''[[I terribili 7]]'': alcuni di loro sono già dei piccoli veterani: [[Roberto Chevalier]], [[Antonio Piretti]], [[Stefano Conti]], [[Loris Loddi]] e [[Massimo Giuliani]]. [[Luigi Comencini]] si conferma come il regista italiano più sensibile ai temi dell'infanzia e il più capace di lavorare con giovanissimi talenti,<ref>Lorenzo Capulli e Stefano Gambelli (a cura di), I bambini del cinema: Luigi Comencini 1946-1991, Ancona, Aniballi, 1992.</ref> dirigendo [[Stefano Colagrande]] e Simone Giannozzi<ref>Per il piccolo [[Simone Giannozzi]], come per [[Stefano Colagrande]], si tratta dell'unica esperienza cinematografica. Cf. "[http://www.imdb.com/name/nm0335186/ Simone Giannozzi]" in [[Internet Movie Database]].</ref> in ''[[Incompreso (film 1966)|Incompreso]]'' (1966). Lo sviluppo dei programmi televisivi comincia intanto ad offrire anche in Italia parti di grande popolarità ad attori bambini: [[Sandro Pistolini]] ne ''[[Il piccolo Lord (miniserie televisiva)|Il piccolo Lord]]'' (1960); [[Loretta Goggi]] e [[Massimo Giuliani]] ne ''[[Il favoloso '18]]'' (1965);<ref>"[http://www.imdb.com/title/tt1518725/ Il favoloso '18]" in [[Internet Movie Database]].</ref> [[Roberto Chevalier]] in ''[[David Copperfield (miniserie televisiva 1965)|David Copperfield]]'' (1965) e ne ''[[I racconti del faro]]'' (1967); [[Cinzia De Carolis]] in ''[[Anna dei miracoli (film 1968)|Anna dei miracoli]]'' (1968); [[Valerio Fioravanti|Giusva Fioravanti]] nella serie ''[[La famiglia Benvenuti]]'' (1968-69); [[Walter Ricciardi]], [[Maurizio Marchetti]] e [[Antonio Angrisano]] tra ''[[I ragazzi di padre Tobia]]'' (1968-70); e [[Maurizio Ancidoni]] ne ''[[Le avventure di Ciuffettino]]'' (1969-70). Il "bambino" più famoso della televisione italiana degli anni sessanta è però la cantante diciannovenne [[Rita Pavone]], che con il suo fisico minuto e un'aria da maschiaccio porta al successo nel 1964-65 il personaggio di [[Gian Burrasca (personaggio)|Gian Burrasca]], interagendo con "veri" attori bambini come [[Roberto Chevalier]], [[Edoardo Nevola]] e [[Claudio Capone]], in un fortunato [[Il giornalino di Gian Burrasca (miniserie televisiva)|sceneggiato televisivo]] in 8 puntate per la regia di [[Lina Wertmüller]].
 
[[Nicoletta Elmi]] e [[Renato Cestiè]] sono gli attori bambini italiani professionisti degli [[anni 1970|anni settanta]], interpreti affidabili di una lunga serie di film che spaziano dal genere horror a quello western e a quello sentimentale. Seguendo la tendenza internazionale, anche nel cinema italiano gli attori bambini sono spinti verso situazioni sempre più estreme, in cui si espone anche il tabù della loro sessualità: [[Björn Andrésen]] in ''[[Morte a Venezia (film)|Morte a Venezia]]'' (regia di [[Luchino Visconti]], 1971); [[Alessandro Momo]] in ''[[Malizia]]'' ([[Salvatore Samperi]], 1973); [[Cinzia De Carolis]] in ''[[Vergine, e di nome Maria]]'' ([[Sergio Nasca]], 1975); [[Sven Valsecchi]] in [[Nenè (film)|Nenè]] ([[Salvatore Samperi]], 1977); [[Simona Patitucci]] nell'episodio ''La Divetta'' ne ''[[I nuovi mostri]]'' ([[Dino Risi]], 1977). Più legato alla realtà italiana, anche se ispirato dai successi internazionali di ''[[Incompreso (film 1966)|Incompreso]]'' (1966) e [[L'albero di Natale (film 1969)|L'albero di Natale]] (1969), è il filone di film strappalacrime (i cosiddetti ''lacrima movies'') inaugurato da ''[[L'ultima neve di primavera]]'' (1973) di [[Raimondo Del Balzo]].<ref>[http://www.gianlucarossi.it/post/2011/lincubo-dei-lacrima-movies/ L’incubo dei lacrima movies].</ref> In essi il piccolo protagonista, inizialmente trascurato dai genitori, generalmente muore o agonizza tra le loro braccia in seguito a incidente o malattia. Vittime predestinate in queste pellicole sono preferibilmente [[Renato Cestiè]] e [[Sven Valsecchi]], ma anche altri piccoli attori, come [[Alessandro Cocco]], [[Carlo Lupo]] e [[Lesley d’Olive]].
 
L'attore bambino più popolare degli anni settanta in Italia è però [[Andrea Balestri]] con lo straordinario successo di critica e di pubblico dello sceneggiato televisivo ''[[Le avventure di Pinocchio (miniserie televisiva)|Le avventure di Pinocchio]]'' (1972), diretto da [[Luigi Comencini]]. Al fianco del ''Pinocchio'' di Balestri è un altro piccolo attore preso anch'egli "dalla strada": [[Domenico Santoro (attore)|Domenico Santoro]] (''Lucignolo''), "scoperto" dello stesso Comencini nel documentario ''[[I bambini e noi]]'' (1970). Santoro, assieme a [[Duilio Cruciani]], [[Renato Cestiè]] e [[Guerrino Casamonica]],<ref>Il ruolo di protagonista nell'episodio "La piccola vedetta lombarda" rimane l'unica esperienza cinematografica per Guerrino Casamonica. "[http://www.imdb.com/name/nm4192715/ Guerrino Casamonica]", in [[Internet Movie Database]].</ref> sarà anche uno dei quattro attori bambini protagonisti nel 1973 di una [[Cuore (film 1973)|nuova versione cinematografica]] dei "racconti mensili" del libro ''[[Cuore (romanzo)|Cuore]]'' di [[Edmondo De Amicis]], per la regia di [[Romano Scavolini]]. Anche [[Bernardo Bertolucci]], [[Paolo e Vittorio Taviani]], e [[Ermanno Olmi]] puntano nei loro film su attori bambini non professionisti con forti caratteristiche regionali e dialettali: Paolo Pavesi e Roberto Maccanti<ref>Per entrambi si tratta dell'unico film.</ref> in ''[[Novecento]]'' (1976); [[Fabrizio Forte]] in ''[[Padre padrone (film)|Padre padrone]]'' (1977); e Omar Brignoli in ''[[L'albero degli zoccoli]]'' (1978). Tra il 1978 e il 1980, [[Marco Girondino]] (''Gennarino'') si specializza nel ruolo di piccolo scugnizzo napoletano nei film di [[Alfonso Brescia]], che in quattro occasioni lo dirige in coppia con [[Mario Merola]] e come protagonista ne ''[[Lo scugnizzo]]'' (1979).
 
[[File:Salvatore Cascio.jpg|thumb|Salvatore Cascio in ''Nuovo Cinema Paradiso'' (1988), film premiato con l'Oscar]]
 
=== Anni '80 e '90 ===
Gli [[anni 1980|anni ottanta]] e [[anni 1990|novanta]] sono segnati dai successi internazionali di [[Totò Cascio]] in ''[[Nuovo Cinema Paradiso]]'' (regia di [[Giuseppe Tornatore]], 1988) e di [[Giorgio Cantarini]] ne ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]'' (regia di [[Roberto Benigni]], 1997). Entrambi i film vincono l'Oscar come miglior film straniero; era dai tempi del neorealismo che degli attori bambini italiani non giungevano ad un tale livello di popolarità internazionale, segnata anche dal conferimento di importanti riconoscimenti della critica come il [[Premio BAFTA]] 1989 per Cascio e lo [[Young Artist Award]] per entrambi.
 
Tra le altre interpretazioni di rilievo si segnalano ancora una volta i giovani attori dei film di [[Luigi Comencini]]: [[Francesco Bonelli]] in ''[[Voltati Eugenio]]'' (1980); e [[Carlo Calenda]] in ''[[Cuore (miniserie televisiva 1984)|Cuore]]'' (1984). Nei primi anni ottanta [[Giovanni Frezza]] è apprezzato interprete in numerosi film horror. Importanti parti di protagonista si offrono a [[Vanessa Gravina]] in ''[[Colpo di fulmine]]'' (regia di [[Marco Risi]], 1985); [[Asia Argento]] in ''[[Zoo (film)|Zoo]]'' ([[Cristina Comencini]], 1988); Nando Triola in ''[[Vito e gli altri]]'' ([[Antonio Capuano]], 1991); Francesco Cusimano in ''[[La discesa di Aclà a Floristella]]'' ([[Aurelio Grimaldi]], 1992); Manuel Colao in ''[[La corsa dell'innocente]]'' ([[Carlo Carlei]], 1993); Jenner Del Vecchio in ''[[Jona che visse nella balena]]'' ([[Roberto Faenza]], 1993); Francesco De Pasquale in ''[[Il piccolo Lord (film 1996)|Il piccolo Lord]]'' ([[Gianfranco Albano]], 1996); e [[Niccolò Senni]] in ''[[L'albero delle pere]]'' ([[Francesca Archibugi]], 1998). Per alcuni bambini del cast dei film ''[[Io speriamo che me la cavo (film)|Io speriamo che me la cavo]]'' (regia di [[Lina Wertmüller]], 1992) e ''[[Ci hai rotto papà]]'' ([[Castellano e Pipolo]], 1993), questa sarà solo una tappa in una lunga carriera di attori: è il caso di [[Ciro Esposito]], [[Adriano Pantaleo]], [[Elio Germano]] e [[Paolo Vivio]]. Sempre nel 1992 ai piccoli Valentina Scalici e Giuseppe Ieracitano vengono assegnati due [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]] speciali per la loro interpretazione del ''[[Il ladro di bambini|Ladro di bambini]]'' di [[Gianni Amelio]].<ref>Mentre per Valentina Scalici (n.1980) si tratta dell'unica interpretazione, a Giuseppe Iaracitano il cinema e la televisione offrono ancora alcuni ruoli di comprimario, fino al 1999. Cf. "[http://www.imdb.com/name/nm0768831/ Valentina Scalici]" e "[http://www.imdb.com/name/nm0406958/ Giuseppe Iaracitano]" in [[IMDb]].</ref>
 
Gli anni novanta sono anche gli anni in cui compaiono i primi studi studi monografici sugli attori bambini nel cinema italiano, opera soprattutto di [[Giovanni Grazzini]].<ref>La prima ad essere pubblicata è dapprima una raccolta di saggi del 1992 sui bambini nei film di [[Luigi Comencini]] a cura di Lorenzo Capulli e Stefano Gambelli; quindi una monografia del 1995 sulla storia dei bambini nel cinema italiano redatta da [[Giovanni Grazzini]], per lunghi anni critico cinematografico del ''[[Corriere della Sera]]'', il quale compila anche la relativa voce nella ''Enciclopedia del Cinema'' edita da Treccani.</ref>
 
===Il XXI secolo===
 
I primi anni del XXI secolo non hanno visto finora alcun film con attori bambini italiani distinguersi in modo netto a livello internazionale, al di là dei consensi ricevuti dalla critica per alcune interpretazioni, soprattutto quella di [[Giuseppe Cristiano]] in ''[[Io non ho paura (film)|Io non ho paura]]'' (regia di [[Gabriele Salvatores]], 2003), o quelle di [[Giuseppe Sulfaro]] in ''[[Malèna]]'' ([[Giuseppe Tornatore]], 2000); [[Francesco Casisa]] e [[Filippo Pucillo]] in ''[[Respiro]]'' ([[Emanuele Crialese]], 2002); [[Gianluca Di Gennaro]] in ''[[Certi bambini (film)|Certi bambini]]'' ([[Andrea Frazzi]] e [[Antonio Frazzi]], 2004); Alessandro Morace in ''[[Anche libero va bene]]'' ([[Kim Rossi Stuart]], 2005); Marco Grieco in ''[[La guerra di Mario]]'' ([[Antonio Capuano]], 2005); Matteo Sciabordi in ''[[Miracolo a Sant'Anna]]'' ([[Spike Lee]], 2008); [[Greta Zuccheri Montanari]] in ''[[L'uomo che verrà]]'' ([[Giorgio Diritti]], 2009); Yle Vianello in ''[[Corpo celeste (film)|Corpo celeste]]'' ([[Alice Rohrwacher]], 2011); e Maria Alexandra Lungu in ''[[Le meraviglie]]'' ([[Alice Rohrwacher]], 2014).
 
Quanto a popolarità, il primato spetta ai bambini presenti in fortunate serie televisive: [[Eleonora Cadeddu]] e il fratello [[Michael Cadeddu]], dal 1998 in ''[[Un medico in famiglia]]''; [[Luca Turco]] (1999-) e [[Giulio Maria Furente]] (2007-12) in ''[[Un posto al sole (soap opera)|Un posto al sole]]''; [[Sara Santostasi]] (2004) e [[Andrea Pittorino]] (2009-11) in ''[[Don Matteo]]''; [[Niccolò Centioni]] in ''[[I Cesaroni]]'' (2006-14).
 
Il musical comincia ad offrire anche in Italia importanti occasioni di successo per gli attori bambini: [[Pinocchio (musical)|''Pinocchio'']] (2003-06) e [[Peter Pan (musical)|''Peter Pan'']] (2006-07) per [[Gianluca Grecchi]] (che dal 2002 al 2011 ha anche un'intensissima carriera alla televisione); ''[[Billy Elliot the Musical]]'' (2015) per [[Alessandro Frola]] e [[Christian Roberto]].
 
A segnalarsi sono anche due documentari, entrambi del 2015. Nel primo, ''[[I bambini sanno]]'', [[Walter Veltroni]] intervista trentanove bambini, tra gli otto e i tredici anni, raccontando come loro osservino e giudichino l'Italia, la loro vita, gli adulti, il futuro, similmente a quanto [[Luigi Comencini]] aveva fatto nel suo documentario del 1970. Il secondo, ''[[Protagonisti per sempre]]'' di [[Mimmo Verdesca]], premiato al [[Giffoni film festival]], raccoglie i ricordi di alcuni tra i più famosi attori bambini italiani, ormai adulti.<ref>A ripercorrere le loro esperienze nel documentario sono [[Luciano De Ambrosis]], [[Rinaldo Smordoni]], [[Agnese Giammona|Agnese]] e [[Nella Giammona]], [[Eleonora Brown]], [[Andrea Balestri]], [[Totò Cascio]] e [[Giorgio Cantarini]]. Cf. "[http://www.imdb.com/title/tt4301856/ Protagonisti per sempre]" in [[IMDb]].</ref> Il documentario di Verdesca è il segno di una crescente attenzione anche a livello internazionale sugli attori bambini in Italia (è del 2014 la pubblicazione del primo volume in inglese specificamente dedicato al soggetto: ''New Visions of the Child in Italian Cinema''), ma anche dell'emergere di un nuovo interesse sul destino di questi bambini da adulti e sull'influenza che la loro esperienza ha avuto sulla loro crescita.
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
 
===Studi generali===
* {{cita pubblicazione|autore=Gaetano Pieraccini|titolo=Lo sfruttamento dei bambini sul teatro|pubblicazione=Il Ramazzini. Giornale italiano di medicina sociale|volume=5|editore=Niccolai|città=Firenze|anno=1908}}
* {{cita pubblicazione|pubblicazione=I bambini del cinema: Luigi Comencini 1946-1991|curatore=Lorenzo Capulli e Stefano Gambelli|editore=Aniballi|città=Ancona|anno=1992}}
* {{cita libro|autore=Giovanni Grazzini|titolo=Dolci, pestiferi, perversi: i bambini del cinema|editore=Pratiche|città=Parma|anno=1995|isbn=978-88-7380-411-6}}
* {{cita libro|titolo=Mappa della letteratura europea e mediterranea|autore=Gian Mario Anselmi|url=https://books.google.it/books?id=YUQHCX2vR9EC|editore=Mondadori|anno=2000|città=Milano|volume=2|accesso=8 aprile 2016|isbn=978-88-424-9526-0|cid=Anselmi}}
* {{cita libro|titolo=The Cultural Significance of the Child Star|autore=Jane Catherine O'Connor|url=https://books.google.it/books?id=YkaSAgAAQBAJ|editore=Routledge|anno=2008|città=Londra|lingua=en|accesso=8 aprile 2016|isbn=978-1-135-89826-7|cid=O'Connor}}
* {{cita libro|autore=Karen Lury|titolo=The Child in Film: Tears, Fears and Fairy Tales|url=https://books.google.it/books/about/The_Child_in_Film.html?id=8eD2vAQOIRIC&redir_esc=y|città=Londra|editore=I. B. Tauris|anno=2010|lingua=en|accesso=8 aprile 2016|isbn=978-1-84511-968-3}}
* {{cita libro|titolo=Furious love. Liz Taylor, Richard Burton: la storia d'amore del secolo|autore=Sam Kashner|autore2=Nancy Schoenberger|traduttore=Gianni Pannofino|url=https://books.google.it/books?id=YSWf2MIfycIC|editore=Il Saggiatore|anno=2011|città=Milano|accesso=8 aprile 2016|isbn=978-88-6576-116-8|cid=Kashner-Schoenberger}}
* {{cita libro|autore=Gaylyn Studlar|titolo=Precocious Charms. Stars Performing Girlhood in Classical Hollywood Cinema|editore=University of California Press|città=Berkeley|anno=2013|lingua=en|isbn=978-0-520-27424-2}}
* David Dye. ''Child and Youth Actors: Filmographies of Their Entire Career, 1914-1985'' (Jefferson, NC and London: McFarland, 1988).
* Thomas G. Aylesworth. ''Hollywood Kids: Child Stars of the Silver Screen from 1903 to the Present'' (New York: Dutton, 1987).
* Milton E. Polsky. ''Today's Young Stars of Stage & Screen'' (New York: F. Watts, 1979)
* Diana Serra Cary. ''Hollywood's Children: An Inside Account of the Child Star Era'' (Boston: Houghton Mifflin, 1978).
* Caroline E. Fisher, and Hazel Glaister Robertson. ''Children and the Theater'' (Stanford, CA: Stanford University Press, 1950)
* Robertson Davies. ''Shakespeare's Boy Actors'' (New York: Russell & Russell, 1939; rist. 1964)
* Harold Newcomb Hillebrand. ''The Child Actors: A Chapter in Elizabethan Stage History'' (New York, Russell & Russell, 1926; rist. 1964).
* Danielle Hipkins e Roger Pitt (a cura di). ''New Visions of the Child in Italian Cinema'' (Bern: Peter Lang, 2014)
 
===Raccolte di biografie===
* Stanley W. Todd, "The Boys of the Screen", ''[https://books.google.com/books?id=cQ9KAQAAMAAJ&pg=PT185&lpg=PT185&dq=%22Brooks+McCloskey%22&source=bl&ots=mNEjvhdqRf&sig=T0pip4yAhNuVzFeTOnFfOGsbVBY&hl=en&sa=X&ved=0ahUKEwjWgK7Bp8raAhUi7YMKHYZ9AbU4ChDoAQgoMAE#v=onepage&q=%22Brooks%20McCloskey%22&f=false Motion Picture Classic]'' 2.1-6 (1916), pp. 20-22, 68 - Biografie di [[Bobby Connelly]], [[Andy Clark]], [[Matty Roubert]], [[Gordon Griffith]], [[Yale Boss]], [[George Hollister Jr.]], [[Leland Benham]], [[Brooks McCloskey]], [[Leo Banks]], [[Robert Miller (attore)|Robert Miller]], [[Frank Weber]], [[Tommy Harper]], [[Charles Jackson (attore)|Charles Jackson]], [[Willie Gibbon]], [[George Banks (attore)|George Banks]], et al.
* Dixie Willson, ''Little Hollywood Stars'' (Akron, OH, e New York: Saalfield Pub. Co., 1935. - Biografie di [[Freddie Bartholomew]], [[Jackie Cooper]], [[Cora Sue Collins]] (37-43), [[George McFarland|George "Spanky" McFarland]], [[Virginia Weidler]], [[Frankie Thomas]] (59-65), [[Jane Withers]], [[Jackie Searl]], [[Juanita Quigley|Juanita "Baby Jane" Quigley]] (78-84), [[David Holt]] (85-95), [[Matthew Beard (attore statunitense)|Matthew "Stymie" Beard]], [[Mickey Rooney]], [[Helen Parrish]], [[George Breakston]] (119-127), [[Marilyn Knowlden]], [[Baby LeRoy]] and [[Billy Lee]] (133-142), e [[Carmencita Johnson]] (143-149).
* Norman J. Zierold. ''The Child Stars'' (New York: Coward-McCann, 1965) - Biografie di [[Jackie Coogan]], [[Baby LeRoy]], [[Shirley Temple]], [[Jane Withers]], [[Judy Garland]], [[Freddie Bartholomew]], [[Deanna Durbin]], [[Mickey Rooney]] e [[Jackie Cooper]].
* James Robert Parish, ''Great Child Stars'' (New York: Ace Books, 1976). - Biografie di [[Freddie Bartholomew]], [[Robert Blake (attore)|Robert "Bobby" Blake]], [[Jackie Coogan]], [[Jackie Cooper]], [[Brandon De Wilde]], [[Bobby Driscoll]], [[Darryl Hickman]], [[Jackie 'Butch' Jenkins]], [[Mark Lester]], [[Roddy McDowall]], [[George McFarland|George "Spanky" McFarland]], [[Hayley Mills]], [[Dickie Moore]], [[Margaret O'Brien]], [[Gigi Perreau]], [[Tommy Rettig]], [[Mickey Rooney]], [[Johnny Sheffield]], [[Carl "Alfalfa" Switzer]], [[Shirley Temple]], [[Virginia Weidler]], [[George Winslow|George "Foghorn" Winslow]], [[Jane Withers]], e [[Natalie Wood]].
* Marc Best, ''Those Endearing Young Charms: Child Performers of the Screen'' (South Brunswick e New York: Barnes & Co., 1971 - Biografie di [[Freddie Bartholomew]], [[Joan Carroll]], [[Ann Carter]], [[Billy Chapin]], [[Cora Sue Collins]], [[Jackie Cooper]], [[Donna Corcoran]], [[Kevin "Moochie" Corcoran]], [[Philippe De Lacy]], [[Brandon De Wilde]], [[Sandy Desher]], [[Ted Donaldson]], [[Bobby Driscoll]], [[Edith Fellows]], [[Peggy Ann Garner]], [[Ann Gillis]], [[Mitzi Green]], [[Darryl Hickman]], [[David Holt]], [[Tim Hovey]], [[Sherry Jackson]], [[Sybil Jason]], [[Jackie 'Butch' Jenkins]], [[David Ladd]], [[Billy Lee]], [[Carolyn Lee]], [[Davey Lee]], [[Baby LeRoy]], [[Connie Marshall]], [[Patty McCormack]], [[Roddy McDowall]], [[George McFarland|George "Spanky" McFarland]], [[Peter Miles]], [[Sharyn Moffett]], [[Dickie Moore]], [[Margaret O'Brien]], [[Gigi Perreau]], [[Tommy Rettig]], [[Mickey Rooney]], [[Baby Sandy]], [[Jackie Searl]], [[Johnny Sheffield]], [[Dean Stockwell]], [[Carl "Alfalfa" Switzer]], [[Shirley Temple]], [[Bobs Watson]], [[Virginia Weidler]], [[George Winslow|George "Foghorn" Winslow]], [[Jane Withers]] e [[Natalie Wood]]
* Leonard Maltin (a cura di), ''Hollywood Kids'' (New York: Popular Books, 1978). - Biografia di [[Jackie Cooper]], [[Scotty Beckett]], [[Jane Withers]], [[Dickie Moore]], [[Bonita Granville]], [[Terry Kilburn]], [[Margaret Kerry]], [[Roddy McDowall]], [[Gloria Jean]], [[Darryl Hickman]], [[Dean Stockwell]], [[Russ Tamblyn]], [[Brandon De Wilde]] e [[Mark Lester]].
* Edward Edelson. ''Great Kids of the Movies'' (Garden City, NY: Doubleday, 1979) - Biografie di oltre 40 attori bambini, inclusi [[Freddie Bartholomew]], [[Scotty Beckett]], [[Robert Blake (attore)|Robert Blake]], [[Jackie Coogan]], [[Jackie Cooper]], [[Brandon De Wilde]], [[Patty Duke]], [[Deanna Durbin]], [[Judy Garland]], [[Peggy Ann Garner]], [[Allen Hoskins]], [[Jackie 'Butch' Jenkins]], [[Mary Kornman]], [[Patty McCormack]], [[Roddy McDowall]], [[George McFarland]], [[Hayley Mills]], [[Dickie Moore]], [[Jay North]], [[Margaret O'Brien]], [[Tatum O'Neal]], [[Gigi Perreau]], [[Mickey Rooney]], [[Johnny Sheffield]], [[Dean Stockwell]], [[Carl Switzer]], [[Elizabeth Taylor]], [[Shirley Temple]], [[Billie Thomas]], [[Virginia Weidler]], [[George Winslow]], [[Jane Withers]] e [[Natalie Wood]].
* {{cita libro|autore=John Holmstrom|titolo=The Moving Picture Boy. An International Encyclopaedia from 1895 to 1995|url=https://books.google.it/books/about/The_moving_picture_boy.html?id=cGJZAAAAMAAJ&redir_esc=y|editore=Russell|città=Norwich|anno=1996|lingua=en|accesso=8 aprile 2016|isbn=978-0-85955-178-6}} - Catalogo biografico esaustivo degli [[attori bambini]] (maschi) attivi tra il 1895 e il 1985, include circa 4000 nominativi,
* Tom e Jim Goldrup, ''Growing Up on the Set: Interviews with 39 Former Child Actors of Classic Film and Television'' (Jefferson, NC: McFarland & Co., 2002) - Biografie di [[Lee Aaker]], [[Phillip Alford]], [[Baby Peggy]], [[Mary Badham]], [[Sonny Bupp]], [[Michael Chapin]], [[Ted Donaldson]], [[George Ernest]], [[Richard Eyer]], [[Edith Fellows]], [[Billy Gray]], [[Gary Gray (attore 1936)|Gary Gray]], [[Jimmy Hawkins]], [[Billy Hughes]], [[Jimmy Hunt]], [[Teddy Infuhr]], [[Tommy Ivo]], [[Eilene Janssen]], [[Claude Jarman Jr.]], [[Marcia Mae Jones]], [[Mickey Kuhn]], [[Gordon Lee]], [[Sammy Mckim]], [[Shirley Mills]], [[Roger Mobley]], [[Larry Olsen]], [[Gigi Perreau]], [[Jon Provost]], [[Gene Reynolds]], [[Bryan Russell]], [[Jeanne Russell]], [[Mickey Sholdar]], [[Frankie Thomas]], [[Leon Tyler]], [[Beverly Washburn]], [[Bobs Watson]], [[Delmar Watson]], [[Johnny Whitaker]] e [[Jane Withers]].
* Cutler Durkee. ''Child Stars'' (New York: People Books, 2008) - Biografie di un centinaio di [[attori bambini]] e adolescenti attivi a Hollywood negli anni Settanta, Ottanta e Novanta, inclusi [[Tatyana Ali]], [[Chad Allen]], [[Sean Astin]], [[Christian Bale]], [[Drew Barrymore]], [[Jason Bateman]], [[Peter Billingsley]], [[Jonathan Brandis]], [[Kirk Cameron]], [[Keisha Castle-Hughes]], [[Anna Chlumsky]], [[Jeff Cohen (attore)|Jeff Cohen]], [[Macaulay Culkin]], [[Kirsten Dunst]], [[Corey Feldman]], [[Michael Fishman]], [[Jodie Foster]], [[Sara Gilbert]], [[Joseph Gordon-Levitt]], [[Corey Haim]], [[Neil Patrick Harris]], [[Noah Hathaway]], [[Justin Henry]], [[Ron Howard]], [[Charlie Korsmo]], [[Joey Lawrence]], [[Jonathan Lipnicki]], [[Lindsay Lohan]], [[Heather O'Rourke]], [[Haley Joel Osment]], [[Peter Ostrum]], [[River Phoenix]], [[Danny Pintauro]], [[Dana Plato]], [[Aileen Quinn]], [[Brad Renfro]], [[Christina Ricci]], [[Ariana Richards]], [[Fred Savage]], [[Brooke Shields]], [[Henry Thomas]], [[Jonathan Taylor Thomas]], [[Jaleel White]], [[Elijah Wood]] e molti altri.
 
===Autobiografie===
* [[Diana Serra Cary]], ''Hollywood's Children: An Inside Account of the Child Star Era'' (Boston: Houghton Mifflin, 1978)
* [[Jackie Cooper]], ''Please, Don't Shoot My Dog'' (Harper Collins, 1981)
* [[Andrea Darvi]], ''Pretty Babies: An Insider's Look at the World of the Hollywood Child Star'' (New York: McGraw-Hill, 1983)
* [[Dickie Moore]], ''Twinkle, Twinkle, Little Star: But Don't Have Sex or Take the Car'' (New York: Harper & Row, 1984)
* [[Shirley Temple]], ''Child Star: An Autobiography'' (New York: McGraw-Hill, 1988)
* [[Lina Basquette]], ''Lina: Demille's Godless Girl'' (Denlingers Pub Ltd, 1990).
* [[Mickey Rooney]], ''Life Is Too Short'' (New York: Villard Books, 1991)
* [[Junior Coghlan]], ''They Still Call Me Junior'' (McFarland & Co Inc Pub, 1992)
* [[Tommy Bond (attore)|Tommy Bond]], ''Darn Right It's Butch: Memories of Our Gang'' (Morgin Press Inc, 1994)
* [[Robin Morgan]], ''Saturday's Child: A Memoir'' (New York: W.W. Norton, 2001)
* [[Rose Marie (attrice)|Rose Marie]], ''Hold the Roses'' (2003)
* [[Andrea Balestri]], ''Io, il Pinocchio di Comencini: dietro le quinte di una vita da burattino'' (Firenze: Sassoscritto, 2008)
* [[Jodie Sweetin]], ''UnSweetined: A Memoir'' (New York: Simon Spotlight Entertainment, 2009)
* [[Melissa Gilbert]], ''Prairie Tale: A Memoir'' (New York: Simon Spotlight Entertainment, 2009)
* [[Melissa Sue Anderson]], ''The Way I See It: A Look Back at My Life on Little House'' (Guilford, Conn.: Globe Pequot Press, 2010)
* [[Brooke Shields]], ''There Was a Little Girl: The Real Story of My Mother and Me'' (New York: Dutton, 2014)
* [[Lisa Jakub]], ''You Look Like That Girl: A Child Actor Escapes from Hollywood'' (New York: Beaufort Books, 2015)
* [[Mara Wilson]], ''Where am I now?: True Stories of Girlhood and Accidental Fame'' (New York: Penguin Books, 2016)
 
== Collegamenti esterni ==
* [https://books.google.com/books?id=cQ9KAQAAMAAJ&pg=PT185&lpg=PT185&dq=%22Leland+Benham%22&source=bl&ots=mMJoAhcrZ7&sig=VzZRHUG-IxIyypnkszoEiALDkCA&hl=en&sa=X&ved=0ahUKEwiWpO-AlbvQAhXKyoMKHQzIBt84ChDoAQgsMAQ#v=onepage&q&f=false Stanley W. Todd, "The Boys of the Screen" (Motion Picture Classic, Volume 2, Issues 1-6), pp. 20-21, 68].
* {{Treccani|bambini_(Enciclopedia_del_Cinema)/|I bambini attori|titolo=I bambini attori|autore=Giovanni Grazzini|data=2003|accesso=8 aprile 2016}}
* {{cita news|titolo=Bambini prodigio: che fine fanno?|autore=Raffaella Silipo|url=http://www.lastampa.it/2014/02/12/cultura/domande-e-risposte/bambini-prodigio-che-fine-fanno-8bQTcejWASCoR5CXxoF4UN/pagina.html|pubblicazione=La Stampa|data=12 febbraio 2014|accesso=8 aprile 2016|cid=Silipo}}
* Samantha Barbas, "Child Stars", in [http://www.faqs.org/childhood/Ch-Co/Child-Stars.html Encyclopedia of Children and Childhood in History and Society]
* [http://gnothe.net/mothlist.htm Child and Teen Actors in Films and Television, 1895-Present]
 
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