Cinema dei telefoni bianchi e Atletica leggera alla XXIX Universiade - Marcia 20 km maschile: differenze tra le pagine

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Nuova pagina: La '''marcia 20 km maschile''' alla XXIX Universiade si è svolta il 26 agosto 2017. ==Podio== === Individuale=== {| class="wikitable" style=" text-align:cente...
 
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La '''[[marcia 20 km]] maschile''' alla [[XXIX Universiade]] si è svolta il 26 agosto 2017.
[[File:casadelpeccato.jpg|thumb|[[Assia Noris]] con un telefono bianco in una foto di scena del film ''[[La casa del peccato (film 1938)|La casa del peccato]]'' di [[Max Neufeld]] ([[1938]])]]
Il '''cinema dei telefoni bianchi''' è un sotto[[Generi cinematografici|genere cinematografico]] della [[film commedia|commedia]] in voga in [[regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] tra il [[1936]] ed il [[1943]].
 
==Podio==
Il nome deriva dalla presenza di telefoni di colore [[bianco]] nelle sequenze dei primi film prodotti in questo periodo, sintomatica di benessere sociale: uno ''[[status symbol]]'' atto a marcare la differenza dai telefoni "popolari" in [[bachelite]], più economici e dunque maggiormente diffusi, che invece erano di colore nero. Altra definizione data a questi film è '''cinema déco''' per la forte presenza di oggetti di [[arredamento]] che richiamano lo stile internazionale [[Art déco|déco]], in voga in quegli anni.
=== Individuale===
{| class="wikitable" style=" text-align:center; " width="35%"
|-
|bgcolor="gold"|'''Oro'''|| [[Toshikazu Yamanishi]]<br><small>{{JPN}}</small>
|-
|bgcolor="silver"|'''Argento'''|| [[Julio César Salazar]]<br><small>{{MEX}}</small>
|-
|bgcolor="CC9966"|'''Bronzo'''|| [[Fumitaka Oikawa]]<br><small>{{JPN}}</small>
|}
 
=== Squadre ===
Parte della critica in anni più recenti la definisce anche '''commedia all'ungherese''', perché, nonostante siano produzioni italiane, i [[Soggetto (cinema)|soggetti]] e le [[sceneggiatura|sceneggiature]] di questi film sono spesso attinti da autori teatrali [[Ungheria|ungheresi]], molto di moda in quel periodo storico; tali film erano spesso ambientati in stati immaginari dell'[[Europa orientale|est europeo]] per ragioni [[censura|censorie]], in quanto argomento ricorrente di queste edulcorate commedie sentimentali era una minaccia di [[divorzio]] (all'epoca illegale in [[regno d'Italia (1861-1946)|Italia]]) oppure d'[[adulterio]] (allora perseguibile come [[reato]] contro la [[morale]]).
{| class="wikitable" style=" text-align:center; " width="35%"
|-
|bgcolor="gold"|'''Oro'''|| {{JPN}}<br><small>[[Toshikazu Yamanishi]]<br>[[Fumitaka Oikawa]]<br>[[Tomohiro Noda]]</small>
|-
|bgcolor="silver"|'''Argento'''|| {{MEX}}<br><small>[[Julio César Salazar]]<br>[[Ever Palma]]<br>[[Isaac Palma]]</small>
|-
|bgcolor="CC9966"|'''Bronzo'''|| {{UKR}} <br><small>[[Igor Glavan]]<br>[[Valeriy Litanyuk]]<br>[[Ivan Banzeruk]]<br>''[[Andriy Hrechkovskiy]]''</small>
|}
==Risultati==
===Individuale===
<ref>[https://data.2017.gov.taipei/atos/prod/resTP2017/pdf/TP2017/AT/TP2017_AT_C73K_ATM092101.pdf Risultati]</ref>
 
{| class="wikitable sortable" style="text-align:center"
== Origini ==
|-
Il cinema dei telefoni bianchi è nato dal successo della commedia cinematografica italiana dei primi [[anni 1930|anni trenta]]: ne fu una versione più leggera, mondata da eventuali intellettualismi o velate critiche sociali.
!Posizione !! Nome !! Nazionalità !! Tempo !! Penalità !! Note
|-{{Sfondo|O}}
| {{simbolo|Gold FISU.svg}} || align=left|[[Toshikazu Yamanishi]] || align=left|{{JPN}} || 1h27'30 || ||
|-{{Sfondo|A}}
| {{simbolo|Silver FISU.svg}} || align=left|[[Julio César Salazar]] || align=left|{{MEX}} || 1h28'20 || ~ ||
|-{{Sfondo|B}}
| {{simbolo|Bronze FISU.svg}} || align=left|[[Fumitaka Oikawa]] || align=left|{{JPN}} || 1h30'11 || ~~ ||
|-
| {{sort|04|4}} || align=left|[[Ever Palma]] || align=left|{{MEX}} || 1h30'23 || ~> ||
|-
| {{sort|05|5}} || align=left|[[Isaac Palma]] || align=left|{{MEX}} || 1h30'31 || ~> ||
|-
| {{sort|06|6}} || align=left|[[Igor Glavan]] || align=left|{{UKR}} || 1h30'39 || ~ ||
|-
| {{sort|07|7}} || align=left|[[Tomohiro Noda]] || align=left|{{JPN}} || 1h31'00 || ~> ||
|-
| {{sort|08|8}} || align=left|[[Georgiy Sheiko]] || align=left|{{KAZ}} || 1h32'58 || ~ ||
|-
| {{sort|09|9}} || align=left|[[Choe Byeong-kwang]] || align=left|{{KOR}} || 1h33'08 || ~~ ||
|-
| 10 || align=left|[[Valeriy Litanyuk]] || align=left|{{UKR}} || 1h34'12 || >> ||
|-
| 11 || align=left|[[Joo Hyun-myeong]] || align=left|{{KOR}} || 1h34'28 || ||
|-
| 12 || align=left|[[Kang Kil-dong]] || align=left|{{KOR}} || 1h34'49 || ||
|-
| 13 || align=left|[[Cian McManamon]] || align=left|{{IRL}} || 1h35'06 || ~ ||
|-
| 14 || align=left|[[Dominik Černý]] || align=left|{{SVK}} || 1h36'10 || > ||
|-
| 15 || align=left|[[Ivan Banzeruk]] || align=left|{{UKR}} || 1h36'43 || > ||
|-
| 16 || align=left|[[Gabriel Bordier]] || align=left|{{FRA}} || 1h38'38 || > ||
|-
| 17 || align=left|[[Bence Venyercsán]] || align=left|{{HUN}} || 1h39'48 || > ||
|-
| 18 || align=left|[[Zhao Fujian]] || align=left|{{CHN}} || 1h40'14 || ~~ ||
|-
| 19 || align=left|[[Andriy Hrechkovskiy]] || align=left|{{UKR}} || 1h40'15 || >> ||
|-
| 20 || align=left|[[Han Jijiang]] || align=left|{{CHN}} || 1h40'56 || > ||
|-
| 21 || align=left|[[Yan Dexiang]] || align=left|{{CHN}} || 1h46'30 || > ||
|-
| || align=left|[[Miroslav Úradník]] || align=left|{{SVK}} || {{sort|9:99:98|DNF}} || ||
|-
| || align=left|[[Marius Šavelskis]] || align=left|{{LTU}} || {{sort|9:99:99|DQ}} || ~>> ||
|}
 
'''Penalità'''<br>
[[Mario Camerini]] e [[Alessandro Blasetti]] rappresentarono la decisa autorialità nascente della nuova cinematografia fondata sull'emblematica frase [[Benito Mussolini|mussoliniana]] (in realtà mutuata da [[Lenin]]) ''Il cinema è l'arma più forte!''; ma Camerini, al contrario del suo ben più impegnato collega e intellettuale del fascismo, si concentrò su un cinema semmai "coraggioso" per l'epoca in oggetto, che si proponeva di parlare della società italiana dell'epoca.
~ Perso contatto<br>
> Ginocchio piegato
===Squadre===
<ref>[https://data.2017.gov.taipei/atos/prod/eng/zz/engzz_athletics-event-overview-men-s-team-20km-walk.htm Risultato squadre]</ref>
{| class="wikitable sortable" style="text-align:center"
|-
!Posizione !! Squadra !! Tempo !! Note
|-{{Sfondo|O}}
| {{simbolo|Gold FISU.svg}} ||align=left| {{JPN}} || 4h28'41 ||
|-{{Sfondo|A}}
| {{simbolo|Silver FISU.svg}} ||align=left| {{MEX}} || 4h29'14 ||
|-{{Sfondo|B}}
| {{simbolo|Bronze FISU.svg}} ||align=left| {{UKR}} || 4h41'34 ||
|-
| 4 ||align=left| {{KOR}} || 4h42'25 ||
|-
| 5 ||align=left| {{CHN}} || 5h07'40 ||
|}
 
== Note ==
L'origine "nobile" dei "telefoni bianchi" viene comunemente trovata quindi nel cinema di Camerini già a partire dal cinefilo ''[[Rotaie (film)|Rotaie]]'' ([[1929]]), nel quale il regista fotografò - con riverberi di [[cinema espressionista]] [[Germania|tedesco]] o citando le [[avanguardia|avanguardie]] cinematografiche [[Unione Sovietica|sovietiche]] contemporanee - la realtà degli anni di crisi, in tempo reale; ciò era generalmente rischioso perché l'autore poteva incappare - più o meno involontariamente - nella rampogna del regime. Anche se l'ambiente del cinematografo fascista parve essere tollerante, con molti distinguo, e "aperto" anche a intellettuali non proprio organici al [[Partito Nazionale Fascista|PNF]]. Successivamente nel film ''[[Gli uomini, che mascalzoni...]]'', del [[1932]], Camerini percorse una [[Milano]] rinnovata nell'aspetto: la [[Moda (cultura)|moda]], i mezzi di trasporto e molti altri oggetti divennero i [[simbolo|simboli]] di un'epoca in divenire.
<references/>
 
{{Portale|atletica leggera}}
La [[borghesia]], la [[Ceto medio|piccola borghesia]] e un "fortunato" [[proletariato]] urbano furono ben rappresentati e descritti nei film di Camerini: si propose così un modello rinnovato, o nuovo del tutto, possibilmente da imitare, dedicato al pubblico popolare stesso, che affollava le sale cinematografiche. Ma il tentativo d'imborghesimento o la sua emulazione da parte del popolo, punto di forza nei film dei ''telefoni bianchi'', in queste due opere di Camerini era visto con un occhio non proprio tenero, non era, quindi, la meta da invidiare; ci fu invece un'apoteosi del [[lavoro]] quale mezzo del riscatto sociale, che si trova nel finale morale del già citato ''Rotaie'' (a ciò sarà speculare, nel dopoguerra, l'inanità della borghesia, sezionata sotto l'occhio critico di [[Michelangelo Antonioni]]). Ma con ''[[Gli uomini, che mascalzoni...]]'' si offrì al pubblico anche divertimento e spensieratezza; ripropose anche un [[divismo]] in chiave aggiornata.
 
[[Categoria:Atletica leggera alla XXIX Universiade]]
== Caratteristiche ==
[[Categoria:Competizioni di marcia 20 km|Universiadi 2017]]
La produzione dei cosiddetti ''telefoni bianchi'' o ''cinema Decò'' descrive gli [[anni 1930|anni trenta]] e i primi [[anni 1940|quaranta]] attraverso gli arredamenti degli ambienti, oltre alle già dette moda e costume. L'epoca traspare dai particolari: gli oggetti ci fanno capire e datare con verosimiglianza l'epoca storica e l'ambientazione del film. Generalmente è resa manifesta la diffusione, almeno nelle città, del "prodotto di qualità", cioè non quello fatto a mano, bensì avanzano le proposte industriali di massa, i prodotti fatti in serie.
 
Il [[Movimento Moderno|funzionalismo]] del [[Bauhaus]] arrivò anche in [[regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] e, come riscontrabile in queste pellicole, vi fu riflessa un'Italia che stava "ricostruendo" una propria immagine moderna ed efficiente ed in cui iniziava timidamente a diffondersi la [[Consumismo|società dei consumi]]; si sentiva rappresentata dallo stile architettonico [[Movimento Moderno|razionalista]] e dal fermento industriale che il regime stesso promuoveva; in questi film leggeri si respirava un fascino che intravedeva speranza nel futuro, un futuro ad ampio respiro e non necessariamente relegato ad una (dapprima imminente e poi piena) [[seconda guerra mondiale]].
[[File:L'amante segreta 1.jpg|thumb|left|upright=1.3| [[Alida Valli]] con un telefono bianco ne ''[[L'amante segreta]]'']]
L'ambientazione borghese si rifece esteticamente alle commedie cinematografiche statunitensi, in particolar modo a [[Frank Capra]]. Le speranze dei piccolo-borghesi non poterono che divenire realtà: film come ''[[Mille lire al mese (film)|Mille lire al mese]]'', così come l'omonima canzone, passarono alla storia per la loro esplicita spensieratezza ed evocazione altrettanto irriverente. L'elemento melodico ritornava spesso a far capolino, molti tra questi film contenevano infatti almeno una canzone di successo (basti pensare alla celeberrima ''[[Parlami d'amore Mariù]]'' composta per il film ''[[Gli uomini, che mascalzoni...]]'' divenuta poi molto più famosa della pellicola stessa).
 
Tale rappresentazione di benessere e progresso era però ben lontana dalla realtà italiana di allora; la rappresentazione di una società benestante (in alcuni casi anche opulenta), progredita, emancipata ed istruita era enormemente contrastante con la situazione reale dell'[[regno d'Italia (1861-1946)|Italia]], la quale, a quell'epoca, era invece un Paese sostanzialmente povero, arretrato e con la maggior parte della popolazione [[analfabetismo|analfabeta]] e senza lavoro, così come anche l'atmosfera entusiasta, allegra e spensierata di queste pellicole appariva cozzante con la cupa situazione della nazione, soggiogata dalla [[dittatura]] fascista e che da lì a poco sarebbe entrata in guerra.
 
Ben presto i soggetti cominciarono a diventare ripetitivi e ovviamente sempre più scontati, prevedibili e banali; in seguito, con l'aggravarsi del conflitto, la produzione di questo filone divenne sempre più rada e discontinua fino a scomparire del tutto con il crollo del [[Storia dell'Italia fascista|regime fascista]], anche se nel filone ''decò'' rientrano anche alcune opere girate nel [[Cinevillaggio]] di [[Venezia]] durante la [[Repubblica Sociale Italiana|RSI]], come ad esempio ''[[Fiori d'arancio (film 1944)|Fiori d'arancio]]'', di [[Hobbes Dino Cecchini]] con [[Luigi Tosi (attore)|Luigi Tosi]] ed [[Andreina Carli]].
 
== Protagonisti ==
Tra i registi più rilevanti per il genere vi sono: [[Mario Camerini]], [[Alessandro Blasetti]], [[Mario Bonnard]], [[Mario Mattoli]], [[Carlo Ludovico Bragaglia]], [[Max Neufeld]] e [[Gennaro Righelli]].
 
Tra gli interpreti maggiormente rappresentativi: [[Assia Noris]], [[Cesco Baseggio]], [[Elsa Merlini]], [[Rossano Brazzi]], [[Clara Calamai]], [[Vera Carmi]], [[Gino Cervi]], [[Valentina Cortese]], [[Vittorio De Sica]], [[Doris Duranti]], [[Luisa Ferida]], [[Fosco Giachetti]], [[Amedeo Nazzari]] e [[Checco Rissone]].
 
== Filmografia ==
=== Precursori ===
* ''[[La segretaria privata]]'', regia di [[Goffredo Alessandrini]] ([[1931]])
* ''[[Due cuori felici]]'', regia di [[Baldassarre Negroni]] ([[1932]])
* ''[[Gli uomini, che mascalzoni...]]'', regia di [[Mario Camerini]] (1932)
* ''[[Cercasi modella]]'', regia di [[Ferruccio Bianchini]] ed [[Emmerich Wojtek Emo]] (1932)
* ''[[L'impiegata di papà]]'', regia di [[Alessandro Blasetti]] ([[1933]])
* ''[[Una notte con te]]'', regia di [[Ferruccio Bianchini]] ed [[Emmerich Wojtek Emo]] (1933)
* ''[[Ninì Falpalà]]'', regia di [[Amleto Palermi]] (1933)
* ''[[Paprika (film 1934)|Paprika]]'' di [[Carl Boese]] ([[1934]])
* ''[[L'eredità dello zio buonanima (film 1934)|L'eredità dello zio buonanima]]'' di Amleto Palermi (1934)
* ''[[Lisetta]]'', di Carl Boese (1934)
 
=== Filmografia dei ''Telefoni bianchi'' ===
[[File:Amicizia 38.jpg|thumb|upright=1.3|Foto di scena di ''Amicizia'' di Oreste Biancoli]]
* ''[[Allegri masnadieri]]'', regia di [[Marco Elter]] ([[1936]])
* ''[[Amazzoni bianche]]'', regia di [[Gennaro Righelli]] (1936)
* ''[[L'albero di Adamo]]'', regia di [[Mario Bonnard]] (1936)
* ''[[Darò un milione]]'', regia di [[Mario Camerini]] (1936)
* ''[[Ma non è una cosa seria (film 1936)|Ma non è una cosa seria]]'', regia di Mario Camerini (1936)
* ''[[Re di denari]]'', regia di [[Enrico Guazzoni]] (1936)
* ''[[Il feroce Saladino]]'', regia di Mario Bonnard (1936)
* ''[[Pensaci, Giacomino! (film 1936)|Pensaci, Giacomino!]]'', regia di Gennaro Righelli (1936)
* ''[[Sette giorni all'altro mondo]]'', regia di [[Mario Mattoli]] (1936)
* ''[[Musica in piazza]]'', regia di Mario Mattoli (1936)
* ''[[Nozze vagabonde]]'', regia di [[Guido Brignone]] (1936)
* ''[[L'uomo che sorride]]'', regia di Mario Mattoli (1936)
* ''[[Felicita Colombo (film 1937)|Felicita Colombo]]'', regia di Mario Mattoli (1936)
* ''[[Una donna tra due mondi]]'', regia di [[Goffredo Alessandrini]] (1936)
* ''[[Non ti conosco più]]'', regia di [[Nunzio Malasomma]] (1936)
* ''[[I due misantropi]]'', regia di [[Amleto Palermi]] (1936)
* ''[[I tre desideri]]'', regia di [[Giorgio Ferroni]] ([[1937]])
* ''[[Eravamo 7 sorelle|Eravamo sette sorelle]]'', regia di Nunzio Malasomma (1937)
* ''[[Il signor Max]]'', regia di Mario Camerini (1937)
* ''[[Gli uomini non sono ingrati]]'', regia di Guido Brignone (1937)
* ''[[I fratelli Castiglioni]]'', regia di [[Corrado D'Errico]] (1937)
* ''[[Nina, non far la stupida]]'', regia di Nunzio Malasomma (1937)
* ''[[Questi ragazzi]]'', regia di Mario Mattoli (1937)
* ''[[Stasera alle undici]]'', regia di [[Oreste Biancoli]] (1937)
* ''[[Gli ultimi giorni di Pompeo]]'', regia di Mario Mattoli (1937)
* ''[[È tornato carnevale]]'', regia di [[Raffaello Matarazzo]] (1937)
* ''[[Gatta ci cova]]'', regia di Gennaro Righelli (1937)
* ''[[Contessa di Parma]]'', regia di Alessandro Blasetti (1937)
* ''[[Ho perduto mio marito]]'', regia di [[Enrico Guazzoni]] (1937)
* ''[[Ai vostri ordini, signora...|Ai vostri ordini, signora]]'', regia di Mario Mattoli ([[1938]])
* ''[[La dama bianca (film 1938)|La dama bianca]]'', regia di Mario Mattoli (1938)
* ''[[Inventiamo l'amore]]'', regia di [[Camillo Mastrocinque]] (1938)
* ''[[Mille lire al mese (film)|Mille lire al mese]]'', regia di [[Max Neufeld]] (1938)
* ''[[L'allegro cantante (film 1938)|L'allegro cantante]]'', regia di Gennaro Righelli (1938)
* ''[[La signora di Montecarlo]]'', regia di [[André Berthomieu]] e [[Mario Soldati]] (1938)
* ''[[La casa del peccato (film 1938)|La casa del peccato]]'', regia di Max Neufeld (1938)
* ''[[Il destino in tasca]]'', regia di Gennaro Righelli (1938)
* ''[[La mazurka di papà]]'', regia di Oreste Biancoli (1938)
* ''[[Per uomini soli]]'', regia di Guido Brignone (1938)
* ''[[L'ha fatto una signora]]'', regia di Mario Mattoli (1938)
* ''[[Amicizia (film)|Amicizia]]'', regia di Oreste Biancoli (1938)
* ''[[Stella del mare]]'', regia di Corrado D'Errico (1938)
* ''[[Voglio vivere con Letizia]]'', regia di Camillo Mastrocinque (1938)
* ''[[Batticuore (film 1939)|Batticuore]]'', regia di Mario Camerini ([[1939]])
* ''[[Assenza ingiustificata]]'', regia di Max Neufeld (1939)
[[File:L'amore si fa così.jpg|thumb|upright=1.3|una scena del film ''L'amore si fa così]]
* ''[[L'amore si fa così]]'', regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1939)
* ''[[Ballo al castello]]'', regia di Max Neufeld (1939)
* ''[[Belle o brutte si sposan tutte...]]'', regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1939)
* ''[[Castelli in aria]]'', regia di [[Augusto Genina]] (1939)
* ''[[Centomila dollari]]'', regia di Mario Camerini (1939)
* ''[[L'eredità in corsa]]'', regia di Oreste Biancoli (1939)
* ''[[Eravamo sette vedove]]'', regia di Mario Mattoli (1939)
* ''[[I grandi magazzini]]'', regia di Mario Camerini (1939)
* ''[[Mille chilometri al minuto!]]'', regia di Mario Mattoli (1939)
* ''[[Lo vedi come sei... lo vedi come sei?]]'', regia di Mario Mattoli (1939)
* ''[[Il marchese di Ruvolito]]'', regia di Raffaello Matarazzo (1939)
* ''[[Papà per una notte]]'', regia di Mario Bonnard (1939)
* ''[[Io, suo padre]]'', regia di Mario Bonnard (1939)
* ''[[Diamanti (film)|Diamanti]]'', regia di Corrado D'Errico (1939)
* ''[[La mia canzone al vento]]'', regia di Guido Brignone (1939)
* ''[[Una moglie in pericolo]]'', regia di Max Neufeld (1939)
* ''[[Retroscena (film 1939)|Retroscena]]'', regia di Alessandro Blasetti (1939)
* ''[[Bionda sottochiave]]'', regia di Camillo Mastrocinque (1939)
* ''[[Animali pazzi]]'', regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1939)
* ''[[Il barone di Corbò]]'', regia di Gennaro Righelli (1939)
* ''[[Follie del secolo]]'', regia di Amleto Palermi (1939)
* ''[[La voce senza volto]]'', regia di Gennaro Righelli (1939)
* ''[[La notte delle beffe]]'', regia di [[Carlo Campogalliani]] (1939)
* ''[[Il documento]]'', regia di Mario Camerini (1939)
* ''[[Due occhi per non vedere]]'', regia di Gennaro Righelli (1939)
* ''[[Due milioni per un sorriso]]'', regia di [[Carlo Borghesio]] (1939)
* ''[[Addio giovinezza! (film 1940)|Addio giovinezza!]]'', regia di [[Ferdinando Maria Poggioli]] ([[1940]])
* ''[[La danza dei milioni (film 1940)|La danza dei milioni]]'', regia di Camillo Mastrocinque (1940)
* ''[[Ritorno (film 1940)|Ritorno]]'', regia di [[Giuseppe Fatigati]] e [[Geza Von Bolvary]] (1940)
* ''[[Scarpe grosse]]'', regia di [[Dino Falconi]] (1940)
* ''[[Trappola d'amore (film 1940)|Trappola d'amore]]'', regia di Raffaello Matarazzo (1940)
* ''[[Vento di milioni]]'', regia di Dino Falconi (1940)
* ''[[Scandalo per bene]]'', regia di [[Esodo Pratelli]] (1940)
* ''[[La granduchessa si diverte]]'', regia di [[Giacomo Gentilomo]] (1940)
* ''[[Miseria e nobiltà (film 1940)|Miseria e nobiltà]]'', regia di Corrado D'Errico (1940)
* ''[[Una famiglia impossibile]]'', regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1940)
* ''[[Rose scarlatte]]'', regia di [[Giuseppe Amato]] e [[Vittorio De Sica]] (1940)
* ''[[Dopo divorzieremo]]'', regia di Nunzio Malasomma (1940)
* ''[[Maddalena... zero in condotta]]'', regia di Vittorio De Sica (1940)
* ''[[Alessandro, sei grande!]]'', regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1940)
* ''[[Fortuna (film 1940)|Fortuna]]'', regia di Max Neufeld (1940)
* ''[[Giù il sipario]]'', regia di Raffaello Matarazzo (1940)
* ''[[La zia smemorata]]'', regia di [[Ladislao Vajda]] (1940)
* ''[[Cento lettere d'amore]]'', regia di Max Neufeld (1940)
* ''[[Taverna rossa]]'', regia di Max Neufeld (1940)
* ''[[Non me lo dire!]]'', regia di Mario Mattoli (1940)
* ''[[La donna perduta (film 1940)|La donna perduta]]'', regia di [[Domenico Gambino]] (1940)
* ''[[Validità giorni dieci]]'', regia di Camillo Mastrocinque (1940)
* ''[[L'allegro fantasma]]'', regia di [[Amleto Palermi]] (1940)
* ''[[La canzone rubata]]'', regia di Max Neufeld ([[1941]])
* ''[[La famiglia Brambilla in vacanza]]'', regia di [[Carl Boese]] (1941)
* ''[[Notte di fortuna]]'', regia di Raffaello Matarazzo (1941)
* ''[[Ore 9: lezione di chimica|Ore 9 lezione di chimica]]'', regia di Mario Mattoli (1941)
* ''[[Il sogno di tutti]]'', regia di Oreste Biancoli (1941)
* ''[[Il chiromante]]'', regia di Oreste Biancoli (1941)
* ''[[Teresa Venerdì]]'', regia di Vittorio De Sica (1941)
* ''[[Il pozzo dei miracoli]]'', regia di [[Gennaro Righelli]] (1941)
* ''[[Un marito per il mese di aprile|Un marito per il mese d'aprile]]'', regia di [[Giorgio Simonelli]] (1941)
* ''[[Voglio vivere così]]'', regia di Mario Mattoli (1941)
* ''[[L'avventuriera del piano di sopra]]'', regia di Raffaello Matarazzo (1941)
* ''[[Hanno rapito un uomo]]'', regia di Gennaro Righelli (1941)
* ''[[L'amore canta]]'', regia di [[Ferdinando Maria Poggioli]] (1941)
* ''[[Con le donne non si scherza]]'', regia di Giorgio Simonelli (1941)
* ''[[Manovre d'amore]]'', regia di Gennaro Righelli (1941)
* ''[[Barbablù (film 1941)|Barbablù]]'', regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1941)
* ''[[L'ultimo ballo]]'', regia di Camillo Mastrocinque (1941)
* ''[[Villa da vendere (film 1941)|Villa da vendere]]'', regia di [[Ferruccio Cerio]] (1941)
* ''[[Fuga a due voci]]'', regia di [[Carlo Ludovico Bragaglia]] ([[1942]])
* ''[[Miliardi, che follia!]]'', regia di [[Guido Brignone]] (1942)
* ''[[Giorni felici (film 1942)|Giorni felici]]'', regia di [[Gianni Franciolini]] (1942)
* ''[[La regina di Navarra]]'', regia di [[Carmine Gallone]] (1942)
* ''[[Giorno di nozze]]'', regia di [[Raffaello Matarazzo]] (1942)
* ''[[Se io fossi onesto]]'', regia di [[Carlo Ludovico Bragaglia]] (1942)
* ''[[I sette peccati]]'', regia di [[László Kish|Ladislao Kish]] (1942)
* ''[[Incontri di notte]]'', regia di [[Nunzio Malasomma]] (1942)
* ''[[Arriviamo noi!]]'', regia di [[Amleto Palermi]] (1942)
* ''[[La fortuna viene dal cielo]]'', regia di [[Akos Rathonyì]] (1942)
* ''[[La signorina (film 1942)|La signorina]]'', regia di [[László Kish]] (1942)
* ''[[Margherita fra i tre]]'', regia di [[Ivo Perilli]] (1942)
* ''[[Soltanto un bacio]]'', regia di [[Giorgio Simonelli]] (1942)
* ''[[L'affare si complica (film 1942)|L'affare si complica]]'', regia di [[Pier Luigi Faraldo]] (1942)
* ''[[C'è un fantasma nel castello]]'', regia di [[Giorgio Simonelli]] (1942)
* ''[[Le signorine della villa accanto]]'', regia di [[Gian Paolo Rosmino]] (1942)
* ''[[Apparizione (film)|Apparizione]]'', regia di [[Jean De Limur]] ([[1943]])
* ''[[Chi l'ha visto? (film)|Chi l'ha visto?]]'', regia di [[Goffredo Alessandrini]] (1943)
* ''[[Il diavolo va in collegio]]'', regia di [[Jean Boyer]] (1943)
* ''[[Il fidanzato di mia moglie]]'', regia di [[Carlo Ludovico Bragaglia]] (1943)
* ''[[I nostri sogni]]'', regia di [[Vittorio Cottafavi]] (1943)
* ''[[La vispa Teresa (film 1943)|La vispa Teresa]]'', regia di [[Mario Mattoli]] (1943)
* ''[[La signora in nero]]'', regia di [[Nunzio Malasomma]] (1943)
* ''[[La vita è bella (film 1943)|La vita è bella]]'', regia di [[Carlo Ludovico Bragaglia]] (1943)
* ''[[Senza una donna (film)|Senza una donna]]'', regia di [[Alfredo Guarini]] (1943)
* ''[[Sette anni di felicità]]'', regia di [[Roberto Savarese]] (1943)
* ''[[C'è sempre un ma!]]'', regia di [[Luigi Zampa]] (1943)
* ''[[Non sono superstizioso... ma!]]'', regia di [[Carlo Ludovico Bragaglia]] (1943)
* ''[[Ho tanta voglia di cantare]]'', regia di [[Mario Mattoli]] (1943)
* ''[[Il birichino di papà]]'', regia di [[Raffaello Matarazzo]] (1943)
* ''[[L'amico delle donne]]'', regia di [[Ferdinando Maria Poggioli]] (1943)
* ''[[Una piccola moglie]]'', regia di [[Giorgio Bianchi]] (1943)
* ''[[Divieto di sosta (film)|Divieto di sosta]]'', regia di [[Marcello Albani]] (1943)
* ''[[4 ragazze sognano]]'', regia di [[Guglielmo Giannini]] (1943)
* ''[[Silenzio, si gira!]]'', regia di [[Carlo Campogalliani]] (1943)
* ''[[Che distinta famiglia!]]'', regia di [[Mario Bonnard]] (realizzato nel 1943, distribuito nelle sale nel [[1945]], a guerra finita)
* ''[[Tre ragazze cercano marito]]'', regia di [[Duilio Coletti]] ([[1944]])
* ''[[Vietato ai minorenni]]'', regia di [[Mario Massa (regista)|Mario Massa]] (1944)
* ''[[Scadenza trenta giorni]]'', regia di [[Luigi Giacosi]] (1944)
* ''[[Fiori d'arancio (film 1944)|Fiori d'arancio]]'', regia di [[Hobbes Dino Cecchini]] (1944)
 
''Scadenza trenta giorni'' e ''Fiori d'arancio'' sono stati girati a [[Venezia]] negli stabilimenti del [[Cinevillaggio]] durante la [[Repubblica Sociale Italiana|RSI]].
 
== Bibliografia ==
* [[Francesco Savio]], ''Ma l'amore no: realismo, formalismo, propaganda e telefoni bianchi nel cinema italiano di regime 1930-1943'' 1975, [[Sonzogno (editore)|Sonzogno]], ISBN
* Leonardo Bragaglia, ''Carlo Ludovico Bragaglia. I suoi film, i suoi fratelli, la sua vita'', 2009, [[Persiani Editore]], ISBN 978-88-902003-9-7
 
== Collegamenti esterni ==
* http://www.italica.rai.it/cinema/schede/telefoni6.htm Scheda storica dal sito della RAI: ''Momenti del Cinema Italiano'', 1.6.
* http://www.albertorabagliati.com/i-colleghi/cinema/ Pagina riccamente documentata sugli attori del Cinema italiano degli anni '30 e '40.
 
{{Cinema italiano}}
{{Portale|Cinema|Italia|ungheria}}
 
[[Categoria:Cinema dei telefoni bianchi| ]]