Norm Van Brocklin e Giorgio Perlasca: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Merson (discussione | contributi)
 
Recupero di 1 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i. #IABot (v2.0beta15)
 
Riga 1:
{{Sportivo
|Nome = Norm Van Brocklin
|Immagine= Norm Van Brocklin 1974.JPG
|Didascalia = Van Brocklin (1974)
|Sesso =
|CodiceNazione = {{USA}}
|Altezza =
|Peso =
|Disciplina = Football americano
|Ruolo = [[Quarterback]]
|Squadra =
|TermineCarriera = 1960 (giocatore)
{{HallofFame
|hall of fame = [[Pro Football Hall of Fame]]
|anno = 1971
}}
|SquadreGiovanili=
{{Carriera sportivo
| |{{Football Oregon Ducks}} |
}}
|Squadre = {{Carriera sportivo
| {{NFLS|1949}}-{{NFLS|1957}} | {{Football Los Angeles Rams|G}} |
| {{NFLS|1958}}-{{NFLS|1960}} | {{Football Philadelphia Eagles|G}} |}}
|Allenatore = {{Carriera sportivo
|{{NFLS|1961}}-{{NFLS|1966}} |{{Football Minnesota Vikings|A}} |
|{{NFLS|1968}}-{{NFLS|1974}} |{{Football Atlanta Falcons|A}} |}}
|Palmares =
{{Palmarès
|trofeo 1 = Campione NFL
|vittorie 1 = '''2'''
|trofeo 2 = [[MVP della NFL]]
|vittorie 2 = '''1'''
|trofeo 3 = Selezioni al [[Pro Bowl]]
|vittorie 3 = '''9'''
|trofeo 4 = [[All-Pro]]
|vittorie 4 = '''4'''
}}
|Aggiornato = 10 febbraio 2014
}}
{{Bio
|Nome = Norman Mack "Norm"Giorgio
|Cognome = Van BrocklinPerlasca
|Sesso = M
|LuogoNascita = ParadeComo
|GiornoMeseNascita = 31 gennaio
|LuogoNascitaLink = Contea di Dewey (Dakota del Sud)
|AnnoNascita = 1910
|GiornoMeseNascita = 15 marzo
|LuogoMorte = Padova
|AnnoNascita = 1926
|GiornoMeseMorte = 15 agosto
|LuogoMorte = Social Circle
|AnnoMorte = 1992
|GiornoMeseMorte = 2 maggio
|Attività = funzionario
|AnnoMorte = 1983
|Attività2 = filantropo
|Attività = giocatore di football americano
|AttivitàAltre = e [[commercio|commerciante]]
|Nazionalità = statunitense
|Epoca = 1900
|FineIncipit = è stato un [[football americano|giocatore di football americano]], di [[Cittadinanza statunitense|nazionalità]] [[Stati Uniti|statunitense]], che ha giocato nel ruolo di [[quarterback]] per i [[Los Angeles Rams]] e i [[Philadelphia Eagles]] della [[National Football League]] (NFL). Van Brocklin è stato indotto nella [[Pro Football Hall of Fame]] nel 1971
|Nazionalità = italiano
}}
|Immagine = Giorgio Perlasca2.jpg
}} Nell'inverno del [[1944]], nel corso della [[seconda guerra mondiale]], fingendosi [[Console generale]] [[Spagna|spagnolo]] salvò la vita di oltre cinquemila [[Popolo ebraico|ebrei]] [[Ungheria|ungheresi]] strappandoli alla deportazione [[Nazismo|nazista]] e alla [[Shoah]].<ref>{{Cita web
|url=http://www.ansa.it/trentino/notizie/2017/01/21/giorno-memoria-trentino-ad-aldeno-il-ricordo-di-perlasca_3b8f7ff1-654c-4542-b65b-7c9441c10988.html
|titolo=Giorno memoria: Trentino, ad Aldeno il ricordo di Perlasca
|editore=[[ANSA]]
|data=21 gennaio 2017
|accesso=24 gennaio 2019
|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170122115648/http://www.ansa.it/trentino/notizie/2017/01/21/giorno-memoria-trentino-ad-aldeno-il-ricordo-di-perlasca_3b8f7ff1-654c-4542-b65b-7c9441c10988.html
|dataarchivio=21 gennaio 2017
|urlmorto=no
}}</ref><ref>{{Cita web
|url=https://www.avvenire.it/agora/pagine/perlasca
|titolo=Anniversari. Moriva 25 anni fa Giorgio Perlasca, dichiarato Giusto fra le Nazioni
|autore=Nazareno Giusti
|editore=[[Avvenire]]
|data=12 agosto 2017
|accesso=24 gennaio 2019
|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180719024535/https://www.avvenire.it/agora/pagine/perlasca
|dataarchivio=19 agosto 2018
|urlmorto=no
}}</ref>
 
== Biografia ==
==Carriera professionistica==
[[File:Perlaska tree.jpg|alt=giorgio perlasca|miniatura|Una stele ed un albero dedicato a Perlasca al Memoriale [[Yad Vashem]] di [[Gerusalemme]]]]
===Giocatore===
Figlio di Teresa Sartorelli e di Carlo Perlasca.
====Los Angeles Rams====
Van Brocklin fu scelto nel corso del quarto giro (37° assoluto) del [[Draft NFL 1949]] dai Los Angeles Rams<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.profootballhof.com/history/general/draft/1949.aspx |titolo= Pro Football Draft History: 1949|editore= Pro Football Hall of Fame|data= |accesso= 12 luglio 2013}}</ref>. Si unì a una squadra che aveva già una stella nel ruolo di quarterback, [[Bob Waterfield]]. All'inizio del 1950, il nuovo allenatore dei Rams Joe Stydahar risolse il problema alternando Waterfield e Van Brocklin. In quella stagione i Rams stabilirono l'allora record NFL di 466 punti segnati in stagione (38,8 per partita, che rimane tuttora un record) con un attacco competitivo che comprendeva tra i ricevitori [[Tom Fears]] e [[Elroy Hirsch|Elroy "Crazy Legs" Hirsch]]. Fears guidò la lega e stabilì un nuovo record NFL con 84 ricezioni. Van Brocklin e Waterfield terminarono la stagione al primo e secondo posto nel [[passer rating]] della lega. I Rams giunsero sino in finale, dove furono sconfitti dai [[Cleveland Browns]] di [[Otto Graham]] per 30-28.
 
Quando era ancora bambino il padre, per motivi di lavoro, trasferì la sua famiglia a [[Maserà di Padova|Maserà]], in [[provincia di Padova]].
[[File:Van Brocklin 1951 Bowman.jpg|thumb|left|Van Brocklin coi Rams nel 1951]]
Nel 1951, Van Brocklin e Waterfield si divisero ancora la posizione di quarterback e i Rams vinsero nuovamente la propria conference. Quell'anno, Hirsch stabilì un record NFL con 1.495 yard ricevute e pareggiò il record di [[Don Hutson]] di 17 touchdown su ricezione. A fine anno, i Rams vinsero la rivincita nella finale contro Cleveland, 24-17. Waterfield (9/24 nei passaggi, 125 yard) giocò la maggior parte degli snap ma Van Brocklin (4/6, 128 yard) lanciò il passaggio della vittoria da 73 yard per Fears. Questo fu l'ultimo titolo per la franchigia dei Rams fino al 1999. Inoltre il 28 settembre [[1951]], Van Brocklin lanciò per 554 yard, superando il record di 468 yard lanciate in una singola gara da [[Johnny Lujack]], un primato che resiste ancora dopo più di sessant'anni.
 
===Anni 1930, le esperienze militari===
Dal 1952 al 1957, Van Brocklin continuò ad essere il quarterback dei Rams, guidandoli a una nuova finale nel 1955. In tale partita, i Browns superarono i Rams 38-14 con Van Brocklin che lanciò sei [[intercetto|intercetti]].
In gioventù aderì al [[Partito Nazionale Fascista]] e nel [[1930]] si arruolò nelle [[MVSN|Camicie nere]]. Prese parte come [[volontario di guerra|volontario]] nel [[1936]] alla [[guerra d'Etiopia]] con la divisione "28 ottobre" della [[MVSN|Milizia]] e nel 1937 alla [[guerra civile di Spagna]], nel [[Corpo Truppe Volontarie]], a fianco dei nazionalisti del generale [[Francisco Franco]], dove rimase come [[artiglieria|artigliere]] fino al termine del conflitto, nel maggio [[1939]], quand'era ventinovenne. In questi anni, avendo il ruolo di comunicare ordini tra settori differenti dell'esercito, apprese lingua e cultura spagnole.<ref name=trec>http://www.treccani.it/enciclopedia/giorgio-perlasca_(Dizionario_Biografico)/</ref>
 
Rientrato in Italia iniziò ad allontanarsi dal fascismo, in particolare non condividendo la promulgazione delle [[Leggi razziali fasciste|leggi razziali]] e l'[[patto d'acciaio|alleanza con la Germania]] siglata quell'anno.
====Phildelphia Eagles====
Nel 1958, Van Brocklin passò ai Philadelphia Eagles del famoso capo-allenatore Buck Shaw. Shaw diede a Van Brocklin il totale controllo dell'attacco degli Eagles, migliorò rapidamente. Nella [[Finale del campionato NFL 1960|finale del 1960]], lanciando al suo ricevitore preferito, [[Tommy McDonald]], Van Brocklin guidò la vittoria degli Eagles sui [[Green Bay Packers]]. In una gara dominata dalle difese, egli guidò la rimonta del quarto periodo che fissò il risultato sul 17-13.
 
Nel 1939 fu richiamato nelle vesti di sergente maggiore per gestire l'istruzione teorica e storica di un reggimento padovano d'artiglieria. Nel novembre successivo chiese e ottenne finalmente una licenza militare indeterminata.<ref name=trec /> Decise quindi di lasciare l'Italia occupandosi di attività commerciali.<ref>Fondazione Giorgio Perlasca, [https://www.youtube.com/watch?v=t0i6CMn2kMs RADIO24, Giovanni Minoli racconta Giorgio Perlasca]</ref>
Dopo quel trionfo, Norm si ritirò. I suoi Eagles furono l'unica squadra a battere i Packers in una gara di playoff durante l'era come allenatore di [[Vince Lombardi]] a Green Bay<ref>{{cita web |url=http://www.nytimes.com/2011/01/07/sports/football/07eagles.html | titolo="Eagles’ 1960 Victory Was an N.F.L. Turning Point" |lingua=en}}</ref>. Van Brocklin guidò la NFL in passaggi per tre volte e nei punt per due volte. Fu convocato per il Pro Bowl in nove occasioni e indotto nella Hall of Fame nel 1971.
 
===Anni 1940, il lavoro nei Balcani e l'opera a Budapest===
[[File:Van Brocklin Rose.PNG|thumb|Van Brocklin (destra) con Bert Rose.]]
[[File:Giorgio Perlasca szobra.jpg|thumb|Busto dedicato a Giorgio Perlasca situato all'entrata dell'istituto di cultura italiano a Budapest.]]
Il Perlasca, che nel 1940 si era sposato in Italia, si trovò a lavorare prima in Croazia, Serbia e Romania e, dal [[1942]], in [[Ungheria]] a [[Budapest]], in qualità di agente venditore per una ditta di [[Trieste]], la SAIB (Società Anonima Importazione Bovini), con permesso diplomatico.
[[File:BudapestMemorialJustes001.jpg|thumb|Memoriale dei [[Giusti tra le nazioni]] nel parco Raoul Wallenberg di [[Budapest]], nella lista dei nomi, quello di Giorgio Perlasca]]
Il giorno dell'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]] tra l'[[Italia]] e gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] (8 settembre [[1943]]) si trovava ancora nella capitale ungherese e, prestando fedeltà al giuramento fatto al [[Regno d'Italia]], rifiutò di aderire alla [[Repubblica Sociale Italiana]] di [[Benito Mussolini|Mussolini]]. Per questo motivo si trovò a essere ricercato dai tedeschi. Arrestato ed internato, fuggì e cercò rifugio presso l'[[ambasciata]] spagnola.
 
Grazie a un documento che portava con sé attestante la partecipazione alla guerra civile spagnola che gli garantiva assistenza diplomatica, ottenne dall'ambasciata una cittadinanza fittizia e un passaporto spagnoli, intitolati all'inesistente «Jorge Perlasca». Tra le altre mansioni, fu impegnato con l'ambasciatore [[Ángel Sanz Briz]] nel tentativo di salvare gli [[ebrei]] di Budapest, ospitati in apposite «case protette» soggette all'[[extraterritorialità]] per la copertura diplomatica, dietro il rilascio di [[salvacondotto|salvacondotti]].
===Allenatore===
Terminata la carriera da giocatore, Van Brocklin ruppe con gli Eagles i quali a suo dire non avevano rispettato l'accordo di nominarlo allenatore-capo al posto di [[Buck Shaw]], ormai in procinto di andare in pensione. Nel contempo però, fu subito chiamato dalla neonata franchigia del Minnesota, i [[Minnesota Vikings|Vikings]], a ricoprire il ruolo di primo allenatore-capo dei Purples. Il debutto fu incoraggiante, tant'è che al [[Metropolitan Stadium]] sconfissero 37-13 i [[Chicago Bears]]<ref>{{en}} [http://www.profootballhof.com/history/team.aspx?franchise_id=18 Vikings - Team History], <small>URL consultato in data 19 febbraio 2013</ref>, il resto della stagione non fu altrettanto positivo e i neonati Vikings terminarono la stagione regolare con un record di 3-11 che tra l'altro li relegò all'ultimo posto dell'[[NFC Central]]. E altrettanto male andarono le stagioni seguenti: il 1962 andò anche peggio della stagione del debutto facendo segnare un 2-11-1 finale, il 1963 un 5-8-1, il 1964 fece segnare la prima stagione positiva della storia dei Vikings con 8-5-1 ma chiusero secondi dietro i Packers e non parteciparono pertanto ai playoff (si era ancora nell'era pre-[[fusione AFL-NFL]]) quindi il 1965 vide i Vikings buttare alle ultime due giornate la qualificazione terminando la stagione su un 7-7, ed infine il 1966 li vide tornare a passo di gambero verso i primi disastrosi anni con un 4-8-1 ed ultimo posto nell'NFC Central. Al termine della stagione Van Brocklin, che nella sua avventura in Minnesota ebbe soprattutto dissidi tecnici con [[Fran Tarkenton]], il quarterback titolare, (era scontento della sua propensione per lo scrambling), rassegnò le dimissioni l'11 febbraio 1967. Passò quindi il 1967 come commentatore sportivo per la CBS per poi essere assunto a partire dal 1º ottobre 1968 come allenatore capo dagli [[Atlanta Falcons]]. Presso la franchigia della Georgia ottenne simili prestazioni a quelle conseguite in Minnesota: in 8 anni mise assieme un complessivo record di 37-49-3 senza mai centrare i playoff e con 2 secondi posti consecutivi nel biennio 1972-73 nell'[[NFC West]] come risultato migliore. Fu pertanto esonerato al termine della stagione 1974.
 
Tale operazione era stata organizzata con la collaborazione di alcune ambasciate di altre nazioni e una generale e iniziale tolleranza del governo ungherese. Quando nel novembre [[1944]] Sanz Briz decise di lasciare Budapest e l'Ungheria per non riconoscere il [[Governo di unità nazionale (Ungheria)|governo filonazista ungherese]], Perlasca decise di restare e spacciarsi per il sostituto del console partente, all'insaputa dello stesso e della Spagna, redigendo di suo pugno la nomina a diplomatico, con timbri e carta intestata.
== Palmarès ==
{{Colonne}}
===Franchigia===
*{{Sportpalm|Campionato NFL|2}}
:Los Angeles Rams: [[National Football League 1951|1951]]
:Philadelphia Eagles: [[National Football League 1960|1960]]
 
Da quel momento Perlasca si trovò a gestire il "traffico" e la sopravvivenza di migliaia di ebrei, nascosti nell'ambasciata e nelle case protette sparse per la città, come similmente cercavano di fare il diplomatico svedese [[Raoul Wallenberg]] e il nunzio apostolico [[Angelo Rotta]]. Tra il 1º dicembre [[1944]] e il 16 gennaio [[1945]], Perlasca rilasciò migliaia di finti salvacondotti che conferivano la cittadinanza spagnola agli ebrei, arrivando a strappare letteralmente dalle mani delle [[Croci Frecciate]] i deportati sui binari delle stazioni ferroviarie.
===Individuale===
*{{simbolo|NFL MVP.png}} [[MVP della NFL]]: 1
:1960
*[[Pro Bowl|Convocazioni al Pro Bowl]]: 9
:1950, 1951, 1952, 1953, 1954, 1955, 1958, 1959, 1960
{{Colonne spezza}}
*[[First-team All-Pro]]: 1
:1960
*[[Second-team All-Pro]]: 3
:1952, 1954, 1955
*[[Bert Bell Award]]: 1
:1960
*NEA MVP della NFL: 1
:1960
*UPI MVP della NFL: 1
:1960
*[[Lista dei giocatori che hanno passato 500 yard in una singola partita della NFL|Club delle 500 yard passate in una singola gara]]
*[[Formazione ideale della NFL degli anni 1950]]
{{Colonne spezza}}
*{{simbolo|Hall of Fame.png}} [[Pro Football Hall of Fame]] (Classe del 1971)
*[[Philadelphia Eagles|Philadelphia Eagles Hall of Fame]] (Classe del 1987)
*[[College Football Hall of Fame]] (Classe del 1966)
*[[NFL Top 100 di tutti i tempi|Classificato al #83 tra i migliori 100 giocatori di tutti i tempi da NFL.com]]
{{Colonne fine}}
 
Sventò inoltre l'incendio e lo sterminio nel [[ghetto di Budapest]] con {{formatnum:60000}} ebrei ungheresi, intimando direttamente al ministro degli interni ungherese [[Gábor Vajna]] una fittizia ritorsione legale ed economica spagnola sui "circa 3000 cittadini ungheresi" - in realtà poche decine - dichiarati da Perlasca come residenti in Spagna, assicurando di fare pressione per avere lo stesso trattamento da parte di altri due governi latinoamericani.<ref name="ushm">[[United States Holocaust Memorial Museum]], ''[https://collections.ushmm.org/search/catalog/irn504674 Oral history interview with Giorgio Perlasca]'', 5 settembre 1990</ref><ref name="mixerisraele">Intervista di Enrico Deaglio a Giorgio Perlasca, da: Fondazione Giorgio Perslasca, ''Giorgio Perlasca - il mixer israeliano in ebraico'', 1990</ref><ref name="mixeritalia">Intervista di Enrico Deaglio a Giorgio Perlasca, da: Mixer, ''Giorgio Perlasca'', di [[Giovanni Minoli]], 1990</ref><ref name=varese /> Tale salvataggio è stato generalmente attribuito a Raoul Wallenberg, in seguito alle dichiarazioni di [[Pál Szalai]] che, processato per crimini di guerra, affermò di averne concordato personalmente con lo svedese i termini: Wallenberg era già morto quando Szalai fece le proprie dichiarazioni, poi smentite da Perlasca e spiegate nella volontà di Szalai di costruire la propria innocenza dai crimini.<ref name=varese />
== Statistiche ==
{| class="wikitable"
|-
| Yard lanciate || 23.611
|-
| Touchdown || 173
|-
| Intercetti subiti || 178
|-
| Passer rating || 75,1
|}
 
Curò infine personalmente l'organizzazione e l'approvvigionamento dei viveri, recandosi ogni giorno presso le abitazioni, e utilizzando gli scarsi fondi dell'ambasciata, poi i propri e quindi studiando e applicando un sistema equo di autotassazione sui rifugiati, basato sugli averi di ciascuno.<ref name=mixer>[[Mixer (programma televisivo)|Mixer]], puntata dell'aprile 1990</ref> Grazie all'opera di Perlasca, 8000 ebrei furono direttamente salvati dalla [[deportazione]].<ref name=mixer /> Dopo l'entrata a Budapest dell'[[Armata Rossa]], Perlasca dovette abbandonare il suo ruolo di diplomatico spagnolo, in quanto filo-fascista e perciò ricercato dai sovietici.
==Note==
 
===Dopoguerra===
Riuscito a tornare nell'agosto [[1945]] in Italia via Istanbul, redasse e inviò un primo promemoria per evitare eventuali imputazioni dal governo spagnolo<ref name=riformista /> e poi un memoriale in tre copie sulle attività svolte, che consegnò all'ambasciata spagnola e al Governo Italiano, tenendo una copia per sé.<ref name=est>http://www.estense.com/?p=356485</ref> Scrisse anche all'ambasciatore che aveva sostituito, Sanz Briz, che lo avvertì mestamente di non aspettarsi alcun riconoscimento per l'opera svolta.<ref name=riformista /> Scrisse anche ad [[Alcide De Gasperi]] che non rispose.<ref name=riformista />
 
Non raccontò la propria vicenda né alla famiglia, né alla stampa e si rivolse piuttosto a chi reputava essere il corretto destinatario diplomatico e statale del suo memoriale. Tuttavia, i pochi vertici a cui comunicò la vicenda lo ignorarono per ragioni diplomatiche, politiche o per poca attenzione.<ref name=mixer /><ref name=riformista /> Anche lo storico ebreo [[Jenő Lévai]], che pur gli chiese una copia del memoriale e contribuì poi a comunicare il suo nome,<ref name=riformista /> omise di raccontarne la vicenda nel suo "Libro nero", presumibilmente per ragioni politiche.<ref name=varese>http://www.varesenews.it/2010/05/gli-uomini-giusti-muoiono-di-sabato/147029/</ref> Soltanto nel [[1961]] sul [[Resto del Carlino]] del 12 giugno apparve un primo articolo di [[Giuseppe Cerato]] che raccontava la sua vicenda, senza però risonanza, stessa sorte per un articolo di fine anni 1960 su [[La Stampa]] firmato da [[Furio Colombo]].<ref name=trec /><ref name=riformista>Stefano Ciavatta, ''1944, l'impossibile si poteva fare. Ad esempio, Perlasca'', Il Riformista, 2010</ref><ref>VareseNews, [http://www.varesenews.it/2010/01/l-ideologia-non-conta-nulla-di-fronte-alla-sofferenza-umana/157720/ “L’ideologia non conta nulla di fronte alla sofferenza umana”], 31 gennaio 2010</ref>
 
La famiglia seppe del memoriale da lui redatto solo a seguito dell'[[ictus]] di cui fu vittima nel 1980,<ref name=trec /> quando decise di avvertire i parenti della sua esistenza qualora fosse deceduto, per poi però continuare a custodirlo senza comunicarne i contenuti una volta ripresosi.<ref name=est /> Ne conobbero i contenuti solo nel 1987, quando la vicenda divenne pubblica.<ref name=est />
 
===Riconoscimento internazionale===
[[File:Perlasca e Cossiga 30 giugno 1990.jpg|thumb|left|Perlasca con il [[presidente della Repubblica]] [[Francesco Cossiga]] il 30 giugno 1990]]
Nel [[1987]], oltre quarant'anni dopo, alcune donne ebree ungheresi residenti in [[Israele]] rintracciarono finalmente Perlasca (reputato da molti un cittadino spagnolo di nome Jorge, vista l'identità che aveva assunto) e divulgarono la sua storia di coraggio e solidarietà.
 
Ancora in vita, Perlasca ricevette per la sua opera numerose medaglie e riconoscimenti. Il 23 settembre [[1989]] fu insignito da [[Israele]] del riconoscimento di [[Giusti tra le nazioni|Giusto tra le Nazioni]]. Al museo [[Yad Vashem]] di [[Gerusalemme]], nel vialetto dietro al memoriale dei bambini è stato piantato un albero a lui intitolato. Anche a Budapest, nel cortile della [[Grande Sinagoga di Budapest|Sinagoga]], il nome di Perlasca appare in una lapide che riporta l'elenco dei giusti.
 
La vicenda acquisì poi finalmente notorietà anche in patria, grazie ai giornalisti [[Enrico Deaglio]] (che scrisse su di lui il libro ''La banalità del bene'') e a [[Giovanni Minoli]], che accettò la proposta di Deaglio di realizzare un'inchiesta su Perlasca dedicandogli ampio spazio nella trasmissione televisiva ''[[Mixer (programma televisivo)|Mixer]]''.<ref>http://www.furiocolombo.it/User/index.php?PAGE=Sito_it/articolo&art_id=1065</ref> Solo nell'ottobre 1991 fu insignito dal governo italiano dell'onorificenza di [[Grande ufficiale|Grande Ufficiale]], mentre nel dicembre 1991 il senato approvò un vitalizio annuo, che Perlasca rifiutò.<ref name=trec />
 
Morì nove mesi dopo a Padova, nell'agosto 1992, all'età di 82 anni, per un [[infarto|attacco di cuore]]. È sepolto a [[Maserà di Padova]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1992/agosto/19/ultimo_addio_Perlasca_co_0_92081912035.shtml ''Ultimo addio a Perlasca'', Corriere della Sera, 19 agosto 1992]</ref>.
 
In Israele gli è stata dedicata una foresta, in cui sono stati piantati 10.000 alberi, a simboleggiare le vite degli ebrei da lui salvati in Ungheria.<ref>[http://www.corriere.it/esteri/11_maggio_19/israele-foresta-perlasca-marco-nese_38e8bb76-824d-11e0-817d-481efd73d610.shtml Israele: una foresta dedicata a Perlasca - Corriere della Sera<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.gariwo.net/attivita/attivita.php?cod=902 Gariwo: la foresta dei Giusti - Una Foresta per Giorgio Perlasca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> In Italia su iniziativa del figlio Franco, è stata istituita la ''Fondazione Giorgio Perlasca''.<ref>[http://www.giorgioperlasca.it/lafondazione.aspx Giorgio Perlasca > la fondazione<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120503022606/http://www.giorgioperlasca.it/lafondazione.aspx |data=3 maggio 2012 }}</ref> Molte scuole e vie sono a lui dedicate.
 
Nel 1997 è stato pubblicato da [[Il Mulino]] il suo memoriale, con il titolo ''L'impostore.''
 
[[Giovanni Minoli]] ne ha riassunto la vicenda così:
 
{{citazione|Oggi è un eroe nazionale e un fiore all'occhiello per tutti. Ma è anche un po' martire, per via del silenzio in cui ha vissuto. [...] È stato anche faticoso farglielo raccontare, non si era mai sentito preso sul serio, aveva interiorizzato la tragedia, era troppo grossa da raccontare l'impresa, un po' come dire "ho visto i marziani", e lui li aveva visti davvero. [...] La sensazione è che l'enormità dell'azione ha vissuto con la sua progressiva ritrosia a raccontarla perché erano troppo forti i silenzi culturali e politici, e questo insieme di cose lo ha fatto andare sotto traccia. Con Perlasca il conto non tornava: un ex fascista era stato un eroe vero nella salvezza degli ebrei.|Giovanni Minoli<ref name=riformista />}}
 
== Onorificenze ==
* [[Giusti tra le Nazioni|Giusto tra le Nazioni]], Gerusalemme, ([[Israele]]), 1989
* Stella al Merito ([[Ungheria]]), 1989
* Medaglia della [[Knesset]] (Parlamento Israeliano), Gerusalemme, 1989
* Medaglia Raoul Wallenberg (Stati Uniti), 1990
* Medal of Remembrance del [[United States Holocaust Memorial Museum|Museo dell'Olocausto (Memorial Council)]], [[Washington]], Stati Uniti (1990)<ref>{{cita web|url=https://www.nytimes.com/1992/08/22/obituaries/giorgio-perlasca-82-helped-jews-flee-nazis.html|titolo=Giorgio Perlasca, 82, Helped Jews Flee Nazis|accesso=10 febbraio 2018}}</ref>
* Invito a posare la prima pietra del [[United States Holocaust Memorial Museum|Museo dell'Olocausto di Washington]], [[Stati Uniti]] (1990)
{{Onorificenze
|immagine=ESP Isabella Catholic Order GC.svg
|nome_onorificenza=Gran Croce dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Isabella la Cattolica
|motivazione=
|data=1991
}}
{{Onorificenze
|immagine=Grande ufficiale OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione=
|luogo=[[Roma]], 7 ottobre [[1991]]. Di iniziativa del [[Presidente della Repubblica]].<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=207706 Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig. Giorgio Perlasca]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Merito civile gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al merito civile
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'oro al merito civile
|motivazione=Nel corso della 2º guerra mondiale, con coraggio non comune e grave rischio personale assumeva la falsa identità di un Ambasciatore spagnolo per salvare migliaia di persone ingiustamente perseguitate, impedendone la deportazione nei campi di sterminio e riuscendo, poi, a trovar loro una provvisoria sistemazione, malgrado le notevolissime difficoltà. Nobile esempio di elette virtù civiche e di operante umana solidarietà. Budapest 1944 - 1945.
|luogo=25 giugno [[1992]].<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=482 Medaglia d'oro al merito civile Sig. Giorgio Perlasca]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Medaglia commemorativa della campagna di Spagna.svg
|nome_onorificenza = Medaglia commemorativa della campagna di Spagna (1936-1939)
|collegamento_onorificenza = Medaglia commemorativa della campagna di Spagna
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = VolontarioSpagna.png
|nome_onorificenza = Medaglia di benemerenza per i volontari della campagna di Spagna
|collegamento_onorificenza = Medaglia di benemerenza per i volontari della campagna di Spagna
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = FronteNord%2B.png
|nome_onorificenza = Medaglia commemorativa delle operazioni militari in Africa Orientale 1935-1936 (ruoli combattenti)
|collegamento_onorificenza =Medaglia_commemorativa_delle_operazioni_militari_in_Africa_Orientale
|motivazione =
|data =
}}
{{Onorificenze
|immagine=VolontarioAOI.png
|nome_onorificenza=Medaglia di benemerenza per i volontari della campagna dell'Africa Orientale
|collegamento_onorificenza=Medaglia di benemerenza per i volontari della campagna dell'Africa Orientale 1935-1936
|motivazione=
}}
 
==Opere==
* Giorgio Perlasca, ''L'impostore'', 2007, Il Mulino. ISBN 9788815060891
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
==Collegamenti esterni==
* [[Enrico Deaglio]], ''[[La banalità del bene|La banalità del bene. Storia di Giorgio Perlasca]]'', Feltrinelli ISBN 88-15-06089-8
*{{cita web|url=http://www.nfl.com/players/profile?id=VAN269376|titolo=Statistiche su NFL.com}}
* Teresio Bosco, ''I novanta giorni di Giorgio Perlasca, salvatore di ebrei'', Elledici editore ISBN 88-01-02351-0
*{{cita web|url=http://www.profootballhof.com/hof/member.jsp?player_id=221|titolo=Profilo sul sito della Pro Football Hall of Fame}}
* Massimiliano Santini, ''Gli angeli di Perlasca'', Psiche e Aurora editore (nota storica della Fondazione Giorgio Perlasca) ISBN 978-88-8987-511-7
* [[Dalbert Hallenstein]] - [[Carlotta Zavattiero]], ''Giorgio Perlasca, un italiano scomodo'', Chiarelettere
* Marco Sonseri - Ennio Bufi, ''Giorgio Perlasca, un uomo comune'', Renoir Comics
* Luca Cognolato - Silvia Del Francia, ''L' eroe invisibile'', Einaudi Ragazzi (con un ricordo di Franco Perlasca) [[Special:BookSources/8866561408|ISBN 978-88-6656-140-8]]
 
== Filmografia ==
La [[RAI]] il 28 e 29 gennaio [[2002]], in occasione del [[giorno della memoria]], ha mandato in onda il film TV ''[[Perlasca. Un eroe italiano]]'', nel quale il ruolo di Perlasca è stato interpretato da [[Luca Zingaretti]]. Nel film viene raccontata la vita di Perlasca dal suo lavoro a Budapest fino al suo ritorno in Italia dopo la fine della guerra.
 
== Voci correlate ==
* [[Nazismo]]
* [[Olocausto]]
* [[Antisemitismo]]
* [[Giorno della Memoria]]
* [[Giusti tra le nazioni]]
* [[Angelo Rotta]]
* [[Raoul Wallenberg]]
* [[Ghetto di Budapest]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://www.giorgioperlasca.it/intro.html | 2 = Sito della Fondazione Giorgio Perlasca | accesso = 14 agosto 2005 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20061214193923/http://www.giorgioperlasca.it/intro.html | dataarchivio = 14 dicembre 2006 | urlmorto = sì }}
* [https://web.archive.org/web/20130610103248/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/la-storia-di-giorgio-perlasca/445/default.aspx La storia di Giorgio Perlasca - La storia dell`imprenditore italiano che salvò più di cinquemila ebrei] La Storia siamo noi
* {{cita web|url=http://www.gariwo.net/giusti/giusto.php?cod=48&categoria=134&sopra=131&sotto=134|titolo=Perlasca su Comitato Foresta dei Giusti-Gariwo}}
* {{cita web|http://www.linkiesta.it/giorgio-perlasca-shoah-e-banalita-del-bene|Ampio stralcio del graphic novel sulla vita di Perlasca}}
* {{cita web|url=http://www.corrierecomo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=35832:-in-viaggio-a-budapest-nei-luoghi-di-perlasca&catid=257:reportage&Itemid=131|titolo=Reportage del Corriere di Como da Budapest sui luoghi di Perlasca}}
* [http://www.raiclicktv.it/raiclickpc/secure/folder.srv?id=2047# Perlasca, Un eroe italiano], film Rai.it
* {{cita web|url=https://collections.ushmm.org/search/catalog/irn504674|titolo= Intervista a Giorgio Perlasca all'United States Holocaust Memorial Museum di Washington, 5 settembre 1990|lingua=en}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{MVP dell'NFL}}
{{Portale|biografie|guerra|nazismo|Italia}}
{{Eagles campioni NFL 1960}}
{{Pro Football Hall of Fame}}
{{Quarterback titolari dei St. Louis Rams}}
{{Quarterback titolari dei Philadelphia Eagles}}
{{Allenatori dei Minnesota Vikings}}
{{Vikings roster inaugurale}}
{{portale|biografie|sport}}
 
[[Categoria:ProFilantropi Football Hall of Fameitaliani]]
[[Categoria:Personalità italiane della seconda guerra mondiale]]
[[Categoria:Giusti tra le nazioni italiani]]
[[Categoria:Medaglie d'oro al merito civile]]
[[Categoria:Grandi Ufficiali OMRI]]
[[Categoria:Ghetto di Budapest]]