Ferrovia Castagnole-Asti-Mortara e Giorgio Perlasca: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{Infobox linea ferroviaria
|Nome = Giorgio
|nome = Castagnole-Asti-Mortara
|Cognome = Perlasca
|originale =
|Sesso = M
|mappa = Mappa ferr Castagnole-Asti-Mortara.png
|LuogoNascita = Como
|inizio = [[Mortara]]
|GiornoMeseNascita = 31 gennaio
|fine = [[Castagnole delle Lanze]]
|AnnoNascita = 1910
|apertura = [[1870]]
|LuogoMorte = Padova
|apertura2 =
|GiornoMeseMorte = 15 agosto
|chiusura =
|AnnoMorte = 1992
|gestore = [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]]
|Attività = funzionario
|gestore2 = [[Società per le Ferrovie dell'Alta Italia|SFAI]] (1870-1885)<br />[[Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo|SFM]] (1885-1905)<br />[[Ferrovie dello Stato|FS]] (1905-2001)
|Attività2 = filantropo
|lunghezza = 94
|AttivitàAltre = e [[commercio|commerciante]]
|nazioni = {{ITA}}
|Epoca = 1900
|scartamento = 1.435 [[millimetro|mm]]
|Nazionalità = italiano
|elettrificata = no
|Immagine = Giorgio Perlasca2.jpg
|diramazioni =
}} Nell'inverno del [[1944]], nel corso della [[seconda guerra mondiale]], fingendosi [[Console generale]] [[Spagna|spagnolo]] salvò la vita di oltre cinquemila [[Popolo ebraico|ebrei]] [[Ungheria|ungheresi]] strappandoli alla deportazione [[Nazismo|nazista]] e alla [[Shoah]].<ref>{{Cita web
|note =
|url=http://www.ansa.it/trentino/notizie/2017/01/21/giorno-memoria-trentino-ad-aldeno-il-ricordo-di-perlasca_3b8f7ff1-654c-4542-b65b-7c9441c10988.html
}}
|titolo=Giorno memoria: Trentino, ad Aldeno il ricordo di Perlasca
La '''ferrovia Castagnole-Asti-Mortara''' è una [[ferrovia|linea ferroviaria]] [[italia]]na di [[Ferrovia#Regolazione del sistema ferroviario|proprietà statale]] a [[scartamento ferroviario|scartamento ordinario]] che collega il nodo ferroviario di [[Castagnole delle Lanze]] a quello di [[Asti]] e a [[Mortara]] passando per [[Casale Monferrato]].
|editore=[[ANSA]]
|data=21 gennaio 2017
|accesso=24 gennaio 2019
|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170122115648/http://www.ansa.it/trentino/notizie/2017/01/21/giorno-memoria-trentino-ad-aldeno-il-ricordo-di-perlasca_3b8f7ff1-654c-4542-b65b-7c9441c10988.html
|dataarchivio=21 gennaio 2017
|urlmorto=no
}}</ref><ref>{{Cita web
|url=https://www.avvenire.it/agora/pagine/perlasca
|titolo=Anniversari. Moriva 25 anni fa Giorgio Perlasca, dichiarato Giusto fra le Nazioni
|autore=Nazareno Giusti
|editore=[[Avvenire]]
|data=12 agosto 2017
|accesso=24 gennaio 2019
|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180719024535/https://www.avvenire.it/agora/pagine/perlasca
|dataarchivio=19 agosto 2018
|urlmorto=no
}}</ref>
 
== Biografia ==
Il servizio ferroviario passeggeri regionale risulta sospeso sia nella tratta [[Castagnole-Asti]] sia in quella [[Asti-Mortara]]. La tratta [[Castagnole delle Lanze-Asti]] è stata riaperta al traffico turistico il [[12 novembre]] [[2018]].È prevista la riattivazione della relazione [[Mortara-Casale]] a [[marzo]] [[2019]].
[[File:Perlaska tree.jpg|alt=giorgio perlasca|miniatura|Una stele ed un albero dedicato a Perlasca al Memoriale [[Yad Vashem]] di [[Gerusalemme]]]]
Figlio di Teresa Sartorelli e di Carlo Perlasca.
 
Quando era ancora bambino il padre, per motivi di lavoro, trasferì la sua famiglia a [[Maserà di Padova|Maserà]], in [[provincia di Padova]].
== Storia ==
[[File:Castagnole delle Lanze railway station.jpg|thumb|left|Treno a vapore in partenza da Castagnole delle Lanze]]
 
===Anni 1930, le esperienze militari===
Con legge 14 marzo [[1865]] era stato disposto il riordino e l'estensione delle strade ferrate del Regno, rendendo possibile l'attuazione di alcuni collegamenti di interesse locale fino ad allora ipotizzati dopo l'avvio della costruzione della [[ferrovia Torino-Genova]]. Grazie a tale dispositivo si autorizzò il Governo ad accordare la concessione di una ferrovia da [[Castagnole delle Lanze]] a [[Mortara]] il cui progetto venne presentato dal comitato promotore "della Ferrovia da Castagnole a Casale ed oltre, per la Valle del Tanaro. La società concessionaria della [[Ferrovia Alessandria-Cavallermaggiore|ferrovia Cavallermaggiore-Alessandria]] dichiarò di volersi accollare le relative spese mutando conseguentemente il nome in Società per le ferrovie del Monferrato<ref name="Ballatore">L. Ballatore, ''Storia delle ferrovie in Piemonte, op. cit., pp. 94-96.</ref>.
In gioventù aderì al [[Partito Nazionale Fascista]] e nel [[1930]] si arruolò nelle [[MVSN|Camicie nere]]. Prese parte come [[volontario di guerra|volontario]] nel [[1936]] alla [[guerra d'Etiopia]] con la divisione "28 ottobre" della [[MVSN|Milizia]] e nel 1937 alla [[guerra civile di Spagna]], nel [[Corpo Truppe Volontarie]], a fianco dei nazionalisti del generale [[Francisco Franco]], dove rimase come [[artiglieria|artigliere]] fino al termine del conflitto, nel maggio [[1939]], quand'era ventinovenne. In questi anni, avendo il ruolo di comunicare ordini tra settori differenti dell'esercito, apprese lingua e cultura spagnole.<ref name=trec>http://www.treccani.it/enciclopedia/giorgio-perlasca_(Dizionario_Biografico)/</ref>
 
Rientrato in Italia iniziò ad allontanarsi dal fascismo, in particolare non condividendo la promulgazione delle [[Leggi razziali fasciste|leggi razziali]] e l'[[patto d'acciaio|alleanza con la Germania]] siglata quell'anno.
I lavori di costruzione procedettero regolarmente pur fra notevoli difficoltà dovute alla natura instabile dei terreni costituiti da marne argillose e calcaree intersecate da strati di sabbia; l'intero percorso fu inaugurato il 12 luglio [[1870]] e l'esercizio fu assunto direttamente dallo Stato che lo cedette alla [[Società per le Ferrovie dell'Alta Italia]] (SFAI) in virtù della legge di riforma del 1865 nel frattempo intervenuta<ref name="Ballatore" />.
 
Nel 1939 fu richiamato nelle vesti di sergente maggiore per gestire l'istruzione teorica e storica di un reggimento padovano d'artiglieria. Nel novembre successivo chiese e ottenne finalmente una licenza militare indeterminata.<ref name=trec /> Decise quindi di lasciare l'Italia occupandosi di attività commerciali.<ref>Fondazione Giorgio Perlasca, [https://www.youtube.com/watch?v=t0i6CMn2kMs RADIO24, Giovanni Minoli racconta Giorgio Perlasca]</ref>
In base alla [[s:L. 29 luglio 1879, n. 5002, per la costruzione di nuove linee di completamento della rete ferroviaria del Regno|legge Baccarini]] del 27 aprile [[1885]], la concessione fu trasferita in tale anno alla [[Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo]], con servizi eserciti dalla [[Rete Mediterranea]], per poi passare nel [[1905]] alle neocostituite [[Ferrovie dello Stato]].
 
===Anni 1940, il lavoro nei Balcani e l'opera a Budapest===
=== L'esercizio nel Novecento ===
[[File:Giorgio Perlasca szobra.jpg|thumb|Busto dedicato a Giorgio Perlasca situato all'entrata dell'istituto di cultura italiano a Budapest.]]
[[File:Terranova Monferrato railway station.jpg|thumb|Automotrice a Terranova Monferrato]]
Il Perlasca, che nel 1940 si era sposato in Italia, si trovò a lavorare prima in Croazia, Serbia e Romania e, dal [[1942]], in [[Ungheria]] a [[Budapest]], in qualità di agente venditore per una ditta di [[Trieste]], la SAIB (Società Anonima Importazione Bovini), con permesso diplomatico.
[[File:BudapestMemorialJustes001.jpg|thumb|Memoriale dei [[Giusti tra le nazioni]] nel parco Raoul Wallenberg di [[Budapest]], nella lista dei nomi, quello di Giorgio Perlasca]]
Il giorno dell'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]] tra l'[[Italia]] e gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] (8 settembre [[1943]]) si trovava ancora nella capitale ungherese e, prestando fedeltà al giuramento fatto al [[Regno d'Italia]], rifiutò di aderire alla [[Repubblica Sociale Italiana]] di [[Benito Mussolini|Mussolini]]. Per questo motivo si trovò a essere ricercato dai tedeschi. Arrestato ed internato, fuggì e cercò rifugio presso l'[[ambasciata]] spagnola.
 
Grazie a un documento che portava con sé attestante la partecipazione alla guerra civile spagnola che gli garantiva assistenza diplomatica, ottenne dall'ambasciata una cittadinanza fittizia e un passaporto spagnoli, intitolati all'inesistente «Jorge Perlasca». Tra le altre mansioni, fu impegnato con l'ambasciatore [[Ángel Sanz Briz]] nel tentativo di salvare gli [[ebrei]] di Budapest, ospitati in apposite «case protette» soggette all'[[extraterritorialità]] per la copertura diplomatica, dietro il rilascio di [[salvacondotto|salvacondotti]].
Lontana dal fronte della [[prima guerra mondiale]] la ferrovia sopravvisse senza subire significative variazioni nel servizio fino al [[1935]], quando venne soppressa la [[stazione di Casa dei Coppi]]<ref>Ferrovie dello Stato, ''Ordine di Servizio n. 133'', 1935</ref>. Poco interessata anche dalle vicende del [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto]], non costituendo le località servite obiettivi strategici primari, la linea risentì di tale evento solo per le conseguenti fluttuazioni della domanda di trasporto, iniziando nel secondo dopoguerra un periodo di costante calo dei proventi da traffico dovuto all'avvento della motorizzazione privata e a un orientamento comune non più favorevole al trasporto su ferro.
 
Tale operazione era stata organizzata con la collaborazione di alcune ambasciate di altre nazioni e una generale e iniziale tolleranza del governo ungherese. Quando nel novembre [[1944]] Sanz Briz decise di lasciare Budapest e l'Ungheria per non riconoscere il [[Governo di unità nazionale (Ungheria)|governo filonazista ungherese]], Perlasca decise di restare e spacciarsi per il sostituto del console partente, all'insaputa dello stesso e della Spagna, redigendo di suo pugno la nomina a diplomatico, con timbri e carta intestata.
Nel [[1951]] fu la volta della chiusura della [[stazione di Nosserio]]<ref>Ordine di Servizio n. 39 del 1951</ref> e soppressa definitivamente il primo febbraio [[1964]]<ref>Camera dei Deputati, ''Risposte scritte ad interrogazioni'' in ''Atti Parlamentari della IV Legislatura'', [http://legislature.camera.it/_dati/leg04/lavori/stenografici/sed0099/rsi0099.pdf#page=20&zoom=95,0,70 seduta del 18 febbraio 1964, pagg. 1264 e 1265]</ref>.
 
Da quel momento Perlasca si trovò a gestire il "traffico" e la sopravvivenza di migliaia di ebrei, nascosti nell'ambasciata e nelle case protette sparse per la città, come similmente cercavano di fare il diplomatico svedese [[Raoul Wallenberg]] e il nunzio apostolico [[Angelo Rotta]]. Tra il 1º dicembre [[1944]] e il 16 gennaio [[1945]], Perlasca rilasciò migliaia di finti salvacondotti che conferivano la cittadinanza spagnola agli ebrei, arrivando a strappare letteralmente dalle mani delle [[Croci Frecciate]] i deportati sui binari delle stazioni ferroviarie.
Negli [[anni 1980|anni ottanta]], ormai sostituita da tempo la trazione a vapore con l'immissione in servizio di [[Automotrice|automotrici]] e locomotive Diesel, i vasti movimenti franosi che fin dall'origine affliggevano la linea nel tratto a mezza costa presto [[Costigliole d'Asti]] imposero la sospensione del traffico sulla tratta Asti-Castagnole delle Lanze, suggerendo ai progettisti dell'epoca la costruzione di una lunga variante su viadotto in calcestruzzo armato<ref>Notizia su ''[[I Treni]]'', n. 56, gennaio 1986, p. 7.</ref>. La costruzione di tale imponente manufatto
<ref>Notizia su ''[[I Treni]]'', n. 75, ottobre 1987, p. 6.</ref> impegnò diversi anni<ref>Notizia su ''[[I Treni]]'', n. 85, settembre 1988, p. 7.</ref> e fu portata a termine nel [[1988]], anno in cui con circolare compartimentale n. 57 la linea fu riattivata e il parallelo autoservizio sostitutivo soppresso<ref>"Circolare compartimentale n° 57/88"</ref><ref>Notizia su ''[[I Treni]]'', n. 88, dicembre 1988, p. 8.</ref>.
 
Sventò inoltre l'incendio e lo sterminio nel [[ghetto di Budapest]] con {{formatnum:60000}} ebrei ungheresi, intimando direttamente al ministro degli interni ungherese [[Gábor Vajna]] una fittizia ritorsione legale ed economica spagnola sui "circa 3000 cittadini ungheresi" - in realtà poche decine - dichiarati da Perlasca come residenti in Spagna, assicurando di fare pressione per avere lo stesso trattamento da parte di altri due governi latinoamericani.<ref name="ushm">[[United States Holocaust Memorial Museum]], ''[https://collections.ushmm.org/search/catalog/irn504674 Oral history interview with Giorgio Perlasca]'', 5 settembre 1990</ref><ref name="mixerisraele">Intervista di Enrico Deaglio a Giorgio Perlasca, da: Fondazione Giorgio Perslasca, ''Giorgio Perlasca - il mixer israeliano in ebraico'', 1990</ref><ref name="mixeritalia">Intervista di Enrico Deaglio a Giorgio Perlasca, da: Mixer, ''Giorgio Perlasca'', di [[Giovanni Minoli]], 1990</ref><ref name=varese /> Tale salvataggio è stato generalmente attribuito a Raoul Wallenberg, in seguito alle dichiarazioni di [[Pál Szalai]] che, processato per crimini di guerra, affermò di averne concordato personalmente con lo svedese i termini: Wallenberg era già morto quando Szalai fece le proprie dichiarazioni, poi smentite da Perlasca e spiegate nella volontà di Szalai di costruire la propria innocenza dai crimini.<ref name=varese />
=== Il lento declino ===
Nel [[1988]] le stazioni di [[Stazione di Castel d'Agogna|Castel d'Agogna]], [[Stazione di Cozzo|Cozzo]], [[Stazione di Ponzano Monferrato|Ponzano Monferrato]] e [[Stazione di Zeme|Zeme]] furono declassate a [[Fermata ferroviaria|fermate]]<ref>"Circolare compartimentale n° 32/88"</ref>. L'[[1989|anno seguente]] subirono la stessa sorte le stazioni di Castell'Alfero, Ozzano Monferrato, Penango, San Giorgio Casale e Terranova Monferrato<ref>Notizia su ''[[I Treni]]'', n. 100, gennaio 1990, p. 120.</ref>.
 
Curò infine personalmente l'organizzazione e l'approvvigionamento dei viveri, recandosi ogni giorno presso le abitazioni, e utilizzando gli scarsi fondi dell'ambasciata, poi i propri e quindi studiando e applicando un sistema equo di autotassazione sui rifugiati, basato sugli averi di ciascuno.<ref name=mixer>[[Mixer (programma televisivo)|Mixer]], puntata dell'aprile 1990</ref> Grazie all'opera di Perlasca, 8000 ebrei furono direttamente salvati dalla [[deportazione]].<ref name=mixer /> Dopo l'entrata a Budapest dell'[[Armata Rossa]], Perlasca dovette abbandonare il suo ruolo di diplomatico spagnolo, in quanto filo-fascista e perciò ricercato dai sovietici.
Inserita nel [[1986]] nell'elenco dei rami secchi di cui al cosiddetto "decreto Signorile"<ref>Notizia su ''[[I Treni]]'', n. 60, aprile 1986, p. 4.</ref> e tale ritenuta ancora nel [[1989]]<ref>Notizia su ''Tutto Treno'', n. 10, maggio 1989, p. 10.</ref>, la linea si salvò per azione della Regione Piemonte, la quale intraprese un esteso piano di ammodernamento della propria rete ferroviaria locale che mirava a diminuire i costi di esercizio attraverso l'automazione e il telecomando degli impianti<ref>Notizia su ''Tutto Treno'', n. 26, novembre 1990, p. 6.</ref>; i lavori che vennero intrapresi nel [[1991]]<ref>Notizia su ''[[I Treni]]'', n. 114, aprile 1991, p. 5.</ref><ref>Notizia su ''Tutto Treno'', n. 31, aprile 1991, p. 10.</ref> e portarono alla chiusura provvisoria della sezione Asti-Casale<ref>Angelo Nascimbene, ''Mai più "secchi"?'', in ''Tutto Treno'', n. 32, maggio 1991, pp. 28-29.</ref>, mentre la Castagnole-Asti veniva utilizzata quale itinerario alternativo per lo sporadico traffico merci in circolazione su altre linee<ref>Notizia su ''Tutto Treno'', n. 36, ottobre 1991, p. 8.</ref>.
 
===Dopoguerra===
Dopo alcuni mesi di lavori<ref>Notizia su ''Tutto Treno'', n. 37, ottobre 1991, p. 8.</ref><ref>Notizia su ''Tutto Treno'', n. 38, novembre 1991, p. 10.</ref> la linea fu dunque riaperta il 10 agosto dello stesso anno<ref>Notizia su ''Tutto Treno'', n. 47, dicembre 1991, p. 9.</ref>.
Riuscito a tornare nell'agosto [[1945]] in Italia via Istanbul, redasse e inviò un primo promemoria per evitare eventuali imputazioni dal governo spagnolo<ref name=riformista /> e poi un memoriale in tre copie sulle attività svolte, che consegnò all'ambasciata spagnola e al Governo Italiano, tenendo una copia per sé.<ref name=est>http://www.estense.com/?p=356485</ref> Scrisse anche all'ambasciatore che aveva sostituito, Sanz Briz, che lo avvertì mestamente di non aspettarsi alcun riconoscimento per l'opera svolta.<ref name=riformista /> Scrisse anche ad [[Alcide De Gasperi]] che non rispose.<ref name=riformista />
[[File:Casale Monferrato ALn 668 segnale.jpg|thumb|Treno da Asti in arrivo a Casale Monferrato nel 1996]]
 
Non raccontò la propria vicenda né alla famiglia, né alla stampa e si rivolse piuttosto a chi reputava essere il corretto destinatario diplomatico e statale del suo memoriale. Tuttavia, i pochi vertici a cui comunicò la vicenda lo ignorarono per ragioni diplomatiche, politiche o per poca attenzione.<ref name=mixer /><ref name=riformista /> Anche lo storico ebreo [[Jenő Lévai]], che pur gli chiese una copia del memoriale e contribuì poi a comunicare il suo nome,<ref name=riformista /> omise di raccontarne la vicenda nel suo "Libro nero", presumibilmente per ragioni politiche.<ref name=varese>http://www.varesenews.it/2010/05/gli-uomini-giusti-muoiono-di-sabato/147029/</ref> Soltanto nel [[1961]] sul [[Resto del Carlino]] del 12 giugno apparve un primo articolo di [[Giuseppe Cerato]] che raccontava la sua vicenda, senza però risonanza, stessa sorte per un articolo di fine anni 1960 su [[La Stampa]] firmato da [[Furio Colombo]].<ref name=trec /><ref name=riformista>Stefano Ciavatta, ''1944, l'impossibile si poteva fare. Ad esempio, Perlasca'', Il Riformista, 2010</ref><ref>VareseNews, [http://www.varesenews.it/2010/01/l-ideologia-non-conta-nulla-di-fronte-alla-sofferenza-umana/157720/ “L’ideologia non conta nulla di fronte alla sofferenza umana”], 31 gennaio 2010</ref>
Nel [[1994]] un'[[Alluvione del Tanaro del 1994|alluvione]] colpì il Piemonte meridionale, interrompendo l'esercizio di numerose linee e decretando la soppressione definitiva di una di esse<ref>Fausto Numanni, ''Ferrovie nell’alluvione'', in ''[[I Treni]]'', n. 156, gennaio 1995, pp. 14-17.</ref><ref>Maurizio Tolini, ''I giorni della paura'', in ''Mondo Ferroviario'', n. 103, gennaio 1995, pp. 22-27.</ref><ref>Angelo Nascimbene, ''Piemonte, cronache di un’alluvione'', in ''Tutto Treno'', n. 72, gennaio 1995, pp. 12-17.</ref>; la Castagnole-Asti-Mortara risultò meno danneggiata di altre ma venne nuovamente colpita da un analogo cataclisma nell'ottobre del [[2000]], che vide l'interruzione della Casale-Mortara<ref>Vittorio Mario Cortese, ''Piemonte dopo l'alluvione'', in ''[[I Treni]]'', n. 221, dicembre 2000, pp. 10-15.</ref>.
 
La famiglia seppe del memoriale da lui redatto solo a seguito dell'[[ictus]] di cui fu vittima nel 1980,<ref name=trec /> quando decise di avvertire i parenti della sua esistenza qualora fosse deceduto, per poi però continuare a custodirlo senza comunicarne i contenuti una volta ripresosi.<ref name=est /> Ne conobbero i contenuti solo nel 1987, quando la vicenda divenne pubblica.<ref name=est />
Nel [[2001]] l'esercizio della linea passò alla neocostituita [[Rete Ferroviaria Italiana]], che proseguì l'opera di ricostruzione<ref>Notizia su ''Tutto Treno'', n. 139, febbraio 2001, p. 8.</ref> portandola a termine il 12 febbraio dello stesso anno<ref>Notizia su ''[[I Treni]]'', n. 224, marzo 2001, p. 4.</ref>.
 
===Riconoscimento internazionale===
Ancora chiusure si ebbero nel [[2003]], allorché vennero soppresse quasi tutte le località abilitate al servizio viaggiatori, ossia la fermata di [[Stazione di Molini d'Isola|Molini d'Isola]] e la ex [[stazione di San Marzanotto]] sulla sezione Asti-Castagnole e le stazioni e fermate di [[Stazione di Castel d'Agogna|Castel d'Agogna]], [[Stazione di Zeme|Zeme]], [[Stazione di Terrasa|Terrasa]], [[Stazione di Terranova Monferrato|Terranova]], [[Stazione di Ponzano Monferrato|Ponzano]], [[Stazione di Guazzolo|Guazzolo]] e [[Stazione di Casa dei Coppi|Casa dei Coppi]] sulla Asti-Mortara<ref>Notizia su ''[[I Treni]]'', n. 257, marzo 2004, p. 6.</ref>. Il traffico continuò a calare, a testimonianza di un'offerta non in grado di soddisfare la domanda potenziale tanto che nel [[2007]] l'intera linea fu soppressa al traffico per il periodo estivo<ref>Notizia su ''[[I Treni]]'', n. 297, ottobre 2007, p. 7.</ref>.
[[File:Perlasca e Cossiga 30 giugno 1990.jpg|thumb|left|Perlasca con il [[presidente della Repubblica]] [[Francesco Cossiga]] il 30 giugno 1990]]
Nel [[1987]], oltre quarant'anni dopo, alcune donne ebree ungheresi residenti in [[Israele]] rintracciarono finalmente Perlasca (reputato da molti un cittadino spagnolo di nome Jorge, vista l'identità che aveva assunto) e divulgarono la sua storia di coraggio e solidarietà.
 
Ancora in vita, Perlasca ricevette per la sua opera numerose medaglie e riconoscimenti. Il 23 settembre [[1989]] fu insignito da [[Israele]] del riconoscimento di [[Giusti tra le nazioni|Giusto tra le Nazioni]]. Al museo [[Yad Vashem]] di [[Gerusalemme]], nel vialetto dietro al memoriale dei bambini è stato piantato un albero a lui intitolato. Anche a Budapest, nel cortile della [[Grande Sinagoga di Budapest|Sinagoga]], il nome di Perlasca appare in una lapide che riporta l'elenco dei giusti.
L'unica novità positiva si ebbe il 21 novembre [[2009]], allorché fu inaugurato il terminal intermodale di Mortara raccordato alla Mortara-Casale; il traffico merci generato non interessò peraltro la linea<ref>Notizia su ''[[I Treni]]'', n. 322, gennaio 2010, p. 9.</ref>.
 
La vicenda acquisì poi finalmente notorietà anche in patria, grazie ai giornalisti [[Enrico Deaglio]] (che scrisse su di lui il libro ''La banalità del bene'') e a [[Giovanni Minoli]], che accettò la proposta di Deaglio di realizzare un'inchiesta su Perlasca dedicandogli ampio spazio nella trasmissione televisiva ''[[Mixer (programma televisivo)|Mixer]]''.<ref>http://www.furiocolombo.it/User/index.php?PAGE=Sito_it/articolo&art_id=1065</ref> Solo nell'ottobre 1991 fu insignito dal governo italiano dell'onorificenza di [[Grande ufficiale|Grande Ufficiale]], mentre nel dicembre 1991 il senato approvò un vitalizio annuo, che Perlasca rifiutò.<ref name=trec />
Il 6 settembre [[2010]] il servizio fu interrotto tra Asti e Mortara, a causa di cedimenti strutturali della galleria presso [[Ozzano Monferrato]]<ref name="soppr_Asti_Mortara" /><ref>{{cita news| url=http://www.fsnews.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=50cdf3e2377da210VgnVCM1000003f16f90aRCRD| pubblicazione=FS News| titolo=Linea Asti - Casale Monferrato - Mortara, circolazione ancora sospesa per lavori alla galleria di Ozzano Monferrato| data=3 settembre 2010| accesso=5 luglio 2011}}</ref>, ponendo l'intera linea a rischio di chiusura<ref>Francesco Maria, ''Secondarie a rischio di chiusura'', in ''Tutto Treno'', n. 249, febbraio 2011, pp. 12-17.</ref>.
 
Morì nove mesi dopo a Padova, nell'agosto 1992, all'età di 82 anni, per un [[infarto|attacco di cuore]]. È sepolto a [[Maserà di Padova]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1992/agosto/19/ultimo_addio_Perlasca_co_0_92081912035.shtml ''Ultimo addio a Perlasca'', Corriere della Sera, 19 agosto 1992]</ref>.
Considerata la pesante situazione economico-finanziaria della Regione Piemonte, che a differenza della confinante Lombardia non intese avviare un programma di valorizzazione del trasporto su ferro, nel [[2012]]<ref>Francesco Maria, ''Secondarie nelle tenebre...'', in ''Tutto Treno'', n. 260, febbraio 2012, pp. 12-18.</ref> la stessa decretò la sospensione dei contratti di servizio su numerose linee secondarie di propria competenza, portando alla definitiva sospensione del traffico<ref>Silvia Adorno, ''Chiusure in Piemonte'', in "[[I Treni]]" n. 351, settembre 2012, pp. 14-19.</ref><ref>Michele Cerutti, Giorgio Stagni, ''Piemonte, si chiude!'', in ''Tutto Treno'', n. 266, settembre 2012, pp. 30-41.</ref> sia sulla Castagnole-Asti<ref name="Chiusura_servizio_2012">{{cita news| autore=redazionale| url=http://www.regione.piemonte.it/notizie/piemonteinforma/diario/servizio-con-autobus-sulle-ferrovie-a-bassa-frequentazione.html| titolo=Servizio con autobus sulle ferrovie a bassa frequentazione| data=16 giugno 2012| pubblicazione=Piemonte Informa| accesso=17 giugno 2012}}</ref> che sulla Asti-Mortara<ref name="soppr_Asti_Mortara">{{cita web| url=http://www.fsnews.it/cms-file/allegati/trenitalia/in_regione/ASTI_MORTARA.pdf| titolo=Linea Asti-Mortara. Modifiche alla Circolazione dei Treni| formato=PDF| data=6 settembre 2010|sito=fsnews.it| accesso=8 luglio 2012}}</ref>.
 
In Israele gli è stata dedicata una foresta, in cui sono stati piantati 10.000 alberi, a simboleggiare le vite degli ebrei da lui salvati in Ungheria.<ref>[http://www.corriere.it/esteri/11_maggio_19/israele-foresta-perlasca-marco-nese_38e8bb76-824d-11e0-817d-481efd73d610.shtml Israele: una foresta dedicata a Perlasca - Corriere della Sera<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.gariwo.net/attivita/attivita.php?cod=902 Gariwo: la foresta dei Giusti - Una Foresta per Giorgio Perlasca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> In Italia su iniziativa del figlio Franco, è stata istituita la ''Fondazione Giorgio Perlasca''.<ref>[http://www.giorgioperlasca.it/lafondazione.aspx Giorgio Perlasca > la fondazione<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120503022606/http://www.giorgioperlasca.it/lafondazione.aspx |data=3 maggio 2012 }}</ref> Molte scuole e vie sono a lui dedicate.
Un'eventuale riapertura venne prospettata nel 2014, allorché furono definiti i criteri di attribuzione del punteggio in una eventuale gara per l'affidamento del servizio<ref>Notizia su ''[[I Treni]]'', n. 376, dicembre 2014, p. 4.</ref>.
 
Nel 1997 è stato pubblicato da [[Il Mulino]] il suo memoriale, con il titolo ''L'impostore.''
=== Prospettive di rinascita ===
 
[[Giovanni Minoli]] ne ha riassunto la vicenda così:
Il 25 ottobre 2017 è stata firmata un'intesa volta a riattivare il tratto Alba-Castagnole delle Lanze-Asti, tramite la corretta valutazione dell'importo necessario per i lavori di ripristino sulla galleria Ghersi.
 
{{citazione|Oggi è un eroe nazionale e un fiore all'occhiello per tutti. Ma è anche un po' martire, per via del silenzio in cui ha vissuto. [...] È stato anche faticoso farglielo raccontare, non si era mai sentito preso sul serio, aveva interiorizzato la tragedia, era troppo grossa da raccontare l'impresa, un po' come dire "ho visto i marziani", e lui li aveva visti davvero. [...] La sensazione è che l'enormità dell'azione ha vissuto con la sua progressiva ritrosia a raccontarla perché erano troppo forti i silenzi culturali e politici, e questo insieme di cose lo ha fatto andare sotto traccia. Con Perlasca il conto non tornava: un ex fascista era stato un eroe vero nella salvezza degli ebrei.|Giovanni Minoli<ref name=riformista />}}
Il 10 gennaio 2018 è stato firmato un protocollo tra Regione Piemonte, Province di Alessandria, Vercelli e Pavia, comuni di Mortara, Candia Lomellina e Casale Monferrato, Agenzia per la Mobilità Piemontese volto a riattivare il tratto Casale-Mortara entro la fine del 2018. Per il 12 dicembre 2018 è stata fissata la data del viaggio inaugurale<ref>http://www.vigevano24.it/2018/01/10/leggi-notizia/argomenti/attualita-11/articolo/firmato-il-protocollo-la-linea-ferroviaria-mortara-casale-riparte-a-fine-anno.html</ref>.
 
== Onorificenze ==
È stata decisa la riapertura a fini turistici della tratta Asti-Castagnole delle Lanze con proseguimento fino a [[Nizza Monferrato]]. La [[Fondazione FS]] ha inaugurato i viaggi turistici con due coppie di treni storici effettuati il giorno 11 novembre 2018 in occasione della fiera del tartufo di [[Canelli]]<ref>http://www.fsnews.it/fsn/Sala-stampa/Comunicati/Fondazione-FS-il-treno-a-vapore-per-la-riapertura-della-linea-Asti-Castagnole-delle-Lanze-Nizza-Monferrato</ref>.
* [[Giusti tra le Nazioni|Giusto tra le Nazioni]], Gerusalemme, ([[Israele]]), 1989
 
* Stella al Merito ([[Ungheria]]), 1989
== Caratteristiche ==
* Medaglia della [[Knesset]] (Parlamento Israeliano), Gerusalemme, 1989
{| class="wikitable" style="float:right; margin: 1em; margin-left:2em; font-size:90%"
* Medaglia Raoul Wallenberg (Stati Uniti), 1990
|-
* Medal of Remembrance del [[United States Holocaust Memorial Museum|Museo dell'Olocausto (Memorial Council)]], [[Washington]], Stati Uniti (1990)<ref>{{cita web|url=https://www.nytimes.com/1992/08/22/obituaries/giorgio-perlasca-82-helped-jews-flee-nazis.html|titolo=Giorgio Perlasca, 82, Helped Jews Flee Nazis|accesso=10 febbraio 2018}}</ref>
!colspan=5|Stazioni e fermate
* Invito a posare la prima pietra del [[United States Holocaust Memorial Museum|Museo dell'Olocausto di Washington]], [[Stati Uniti]] (1990)
|-
{{Onorificenze
{{Percorso_fer1|CONTg|||[[Ferrovia Milano-Mortara|per Milano]]}}
|immagine=ESP Isabella Catholic Order GC.svg
{{Percorso_fer5|dvCONTgq|SPLeq|ABZg+r||d|||linee [[Ferrovia Arona-Alessandria|per Arona]] e [[Ferrovia Vercelli-Pavia|per Vercelli]]}}
|nome_onorificenza=Gran Croce dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna)
{{Percorso_fer1|BHF|93+609|[[Stazione di Mortara|Mortara]]||108 m s.l.m.}}
|collegamento_onorificenza=Ordine di Isabella la Cattolica
{{Percorso_fer5|d||ABZgl|SPLaq|dvCONTfq|||linee [[Ferrovia Alessandria-Novara-Arona|per Alessandria]] e [[Ferrovia Vercelli-Pavia|per Pavia]]}}
|motivazione=
{{Percorso_fer1|eBHF|89+570|[[Stazione di Castel d'Agogna|Castel d'Agogna]]|† 2003|106 m s.l.m.}}
|data=1991
{{Percorso_fer1|WBRÜCKE1|||fiume [[Agogna]]}}
}}
{{Percorso_fer1|eHST|84+005|[[Stazione di Zeme|Zeme]]|† 2003|110 m s.l.m.}}
{{Onorificenze
{{Percorso_fer1|HST|81+504|[[Stazione di Cozzo|Cozzo]]||105 m s.l.m.}}
|immagine=Grande ufficiale OMRI BAR.svg
{{Percorso_fer1|BHF|79+679|[[Stazione di Candia Lomellina|Candia Lomellina]]||103 m s.l.m.}}
|nome_onorificenza=Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana
{{Percorso_fer1|eHST|77+013|[[Stazione di Terrasa|Terrasa]]|† 2003|106 m s.l.m.}}
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
{{Percorso_fer1|WBRÜCKE|||fiume [[Sesia]]}}
|motivazione=
{{Percorso_fer1|STR+GRZq|||confine [[Lombardia]]-[[Piemonte]]}}
|luogo=[[Roma]], 7 ottobre [[1991]]. Di iniziativa del [[Presidente della Repubblica]].<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=207706 Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig. Giorgio Perlasca]</ref>
{{Percorso_fer1|eBHF|73+304|[[Stazione di Terranova Monferrato|Terranova Monferrato]]|† 2003|105 m s.l.m.}}
}}
{{Percorso_fer1|SKRZ-Au|||[[Autostrada A26 (Italia)|Autostrada A26]] - [[Strada europea E25]]}}
{{Onorificenze
{{Percorso_fer3|uexCONTgq|emKRZ|uexCONTfq|||[[tranvia Vercelli-Casale]]}}
|immagine=Merito civile gold medal BAR.svg
{{Percorso_fer5|dvCONTgq|SPLeq|ABZg+r||d|||per [[Ferrovia Chivasso-Alessandria|Chivasso]] e [[Ferrovia Vercelli-Casale Monferrato|Vercelli]]}}
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al merito civile
{{Percorso_fer1|WBRÜCKE|||fiume [[Po]]}}
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'oro al merito civile
{{Percorso_fer1|BHF|65+168|[[Stazione di Casale Monferrato|Casale Monferrato]]||112 m s.l.m.}}
|motivazione=Nel corso della 2º guerra mondiale, con coraggio non comune e grave rischio personale assumeva la falsa identità di un Ambasciatore spagnolo per salvare migliaia di persone ingiustamente perseguitate, impedendone la deportazione nei campi di sterminio e riuscendo, poi, a trovar loro una provvisoria sistemazione, malgrado le notevolissime difficoltà. Nobile esempio di elette virtù civiche e di operante umana solidarietà. Budapest 1944 - 1945.
{{Percorso_fer3||ABZgl|CONTfq|||[[Ferrovia Vercelli-Casale-Valenza|per Valenza]]}}
|luogo=25 giugno [[1992]].<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=482 Medaglia d'oro al merito civile Sig. Giorgio Perlasca]</ref>
{{Percorso_fer1|HSTeBHF|58+350|[[Stazione di San Giorgio Casale|San Giorgio Casale]]||149 m s.l.m.}}
}}
{{Percorso_fer1|tSTRa|56+748||galleria Ozzano (1.412 m)}}
{{Onorificenze
{{Percorso_fer1|tSTRe|55+336}}
|immagine = Medaglia commemorativa della campagna di Spagna.svg
{{Percorso_fer1|HSTeBHF|55+049|[[Stazione di Ozzano Monferrato|Ozzano Monferrato]]||167 m s.l.m.}}
|nome_onorificenza = Medaglia commemorativa della campagna di Spagna (1936-1939)
{{Percorso_fer1|HSTeBHF|49+765|[[Stazione di Serralunga-Cereseto|Serralunga-Cereseto]]||145 m s.l.m.}}
|collegamento_onorificenza = Medaglia commemorativa della campagna di Spagna
{{Percorso_fer1|eHST|45+999|[[Stazione di Ponzano Monferrato|Ponzano Monferrato]]|† 2003|186 m s.l.m.}}
|motivazione =
{{Percorso_fer1|BHF|43+066|[[Stazione di Moncalvo|Moncalvo]]||190 m s.l.m.}}
}}
{{Percorso_fer1|eHST|39+996|[[Stazione di Guazzolo|Guazzolo]]|† 2003|201 m s.l.m.}}
{{Onorificenze
{{Percorso_fer1|HSTeBHF|37+638|[[Stazione di Penango|Penango]]||169 m s.l.m.}}
|immagine = VolontarioSpagna.png
{{Percorso_fer1|HSTeBHF|34+976|[[Stazione di Tonco-Alfiano|Tonco-Alfiano]]||164 m s.l.m.}}
|nome_onorificenza = Medaglia di benemerenza per i volontari della campagna di Spagna
{{Percorso_fer1|HSTeBHF|31+580|[[Stazione di Castell'Alfero|Castell'Alfero]]||139 m s.l.m.}}
|collegamento_onorificenza = Medaglia di benemerenza per i volontari della campagna di Spagna
{{Percorso_fer1|HSTeBHF|28+386|[[Stazione di Portacomaro|Portacomaro]]||131 m s.l.m.}}
|motivazione =
{{Percorso_fer1|eHST|27+136|[[Stazione di Casa dei Coppi|Casa dei Coppi]]|† 1935|128 m s.l.m.}}
}}
{{Percorso_fer1|SKRZ-Au|||[[Autostrada A21 (Italia)|Autostrada A21]] - [[Strada europea E70]]}}
{{Onorificenze
{{Percorso_fer3|uexCONTgq|emKRZ|uexCONTfq|||[[Tranvia Asti-Montemagno-Altavilla]] (* 1900 † 1935)}}
|immagine = FronteNord%2B.png
{{Percorso_fer3||ABZg+l|CONTfq|||per [[Ferrovia Torino-Genova|Genova via Alessandria]]}}
|nome_onorificenza = Medaglia commemorativa delle operazioni militari in Africa Orientale 1935-1936 (ruoli combattenti)
{{Percorso_fer3||ABZg+l|CONTfq|||per [[Ferrovia Asti-Genova|Genova via Acqui]]}}
|collegamento_onorificenza =Medaglia_commemorativa_delle_operazioni_militari_in_Africa_Orientale
{{Percorso_fer1|BHF|{{BSkm|20+153|20+128}}|[[Stazione di Asti|Asti]]||128 m s.l.m.}}
|motivazione =
{{Percorso_fer5|dvCONTgq|SPLeq|ABZgr||d|||[[Ferrovia Chivasso-Asti|per Chivasso]] e [[Ferrovia Torino-Genova|per Torino]]}}
|data =
{{Percorso_fer1|WBRÜCKE|||fiume [[Tanaro]]}}
}}
{{Percorso_fer1|eHST||[[Stazione di Asti Boana|Asti Boana]]|† 2003}}
{{Onorificenze
{{Percorso_fer1|eBHF|15+754|[[Stazione di San Marzanotto|San Marzanotto]]|† 2003}}
|immagine=VolontarioAOI.png
{{Percorso_fer1|eHST|12+750|[[Stazione di Molini d'Isola|Molini d'Isola]]|† 2003}}
|nome_onorificenza=Medaglia di benemerenza per i volontari della campagna dell'Africa Orientale
{{Percorso_fer1|HSTeBHF|11+235|[[Stazione di Isola d'Asti|Isola d'Asti]]}}
|collegamento_onorificenza=Medaglia di benemerenza per i volontari della campagna dell'Africa Orientale 1935-1936
{{Percorso_fer1|HSTeBHF|7+933|[[Stazione di Motta di Costigliole|Motta di Costigliole]]}}
|motivazione=
{{Percorso_fer3|KRW+l|xKRWgr||||variante * 1988}}
}}
{{Percorso_fer3|BRÜCKE|exHST||5+232|Nosserio|* 1951, † 1/2/1964}}
{{Percorso_fer3|KRWl|xKRWg+r}}
{{Percorso_fer1|tSTRa|||galleria Castagnole (734 m)}}
{{Percorso_fer1|tSTRe|}}
{{Percorso_fer3||ABZg+l|CONTfq|||[[Ferrovia Alessandria-Cavallermaggiore|per Alessandria]]}}
{{Percorso_fer1|BHF|0+000|[[Stazione di Castagnole delle Lanze|Castagnole delle Lanze]]}}
{{Percorso_fer3|CONTgq|STRr||||[[Ferrovia Alessandria-Cavallermaggiore|per Cavallermaggiore]]|}}
|}
La linea è una [[ferrovia]] a [[binario ferroviario|binario]] singolo non [[trazione ferroviaria#Trazione elettrica|elettrificato]]. Lo [[scartamento ferroviario]] adottato è quello ordinario da 1435 [[millimetro|mm]].
La ferrovia è gestita da [[Rete Ferroviaria Italiana]] (RFI) che la qualifica come linea complementare<ref>{{cita web| url=http://site.rfi.it/img_sito/rete_esercizio.pdf| titolo=RFI - Rete in esercizio| formato=PDF| accesso=21 gennaio 2010| urlmorto=sì| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722052055/http://site.rfi.it/img_sito/rete_esercizio.pdf| dataarchivio=22 luglio 2011}}</ref>.
 
==Opere==
L'intero percorso assomma a 93 chilometri, con uno sviluppo di tratti in curva pari al 38,5 %; la pendenza massima risulta del 4,3 per mille, con punte del 10,7. Fra le numerose opere d'arte sono presenti cinque ponti e viadotti da due a sedici arcate, due ponti a travata metallica da 4 e 6 campate e quattro gallerie lunghe in totale 2.465 metri<ref name="Ballatore" />.
* Giorgio Perlasca, ''L'impostore'', 2007, Il Mulino. ISBN 9788815060891
 
=== Percorso ===
Lasciata la stazione di Mortara e il bivio con le linee per [[Ferrovia Alessandria-Novara-Arona|Alessandria]] e [[Ferrovia Vercelli-Pavia|Pavia]], la ferrovia volge verso sud ovest superando il fiume [[Agogna]] dopo aver attraversato l'ex stazione di Castel d'Agogna, per poi procedere parallela alla [[strada statale 596 dei Cairoli]] con lunghi rettilinei; sono incontrate la ex fermata di Zeme, la ex stazione di Cozzo e la stazione di Candia. Dopo quest'ultima la ex fermata di Terrasa è l'ultima località in terra lombarda prima di impegnare il ponte sul fiume [[Sesia]] ed entrare in Piemonte. Superata la ex stazione di Terranova Monferrato si arriva alla stazione di Casale Monferrato posta oltre al ponte sul [[Po]]. Prima di essa, fra il [[1888]] e il [[1935]] veniva intersecato il binario della [[tranvia Vercelli-Casale]].
[[File:Candia Lomellina railway station.jpg|thumb|left|Candia Lomellina in una cartolina d'epoca]]
 
Co un'ampia curva a sinistra viene ripresa la direzione sud ovest seguendo la ex [[Strada statale 457 di Moncalvo]] con un andamento più tortuoso del precedente, a motivo del territorio collinare attraversato. Dopo la ex [[stazione di San Giorgio Casale]] si incontra la galleria Ozzano, l'unica della linea, il cui cedimento strutturale provocò la chiusura nel 2010 della tratta Asti-Casale. Dopo tale opera d'arte erano servite le ex stazioni di [[Stazione di Ozzano Monferrato|Ozzano Monferrato]] e [[Stazione di Serralunga-Cereseto|Serralunga-Cereseto]] e, superata la ex fermata di [[Stazione di Ponzano Monferrato|Ponzano Monferrato]] era raggiunta la [[stazione di Moncalvo]].
 
Allontanatasi dal tracciato della statale, la ferrovia descrive alcune anse nel terreno collinare della zona che, attraversata la ex fermata di Guazzolo, consentivano ai treni di servire quella di [[Stazione di Penango|Penango]] e le ex stazioni di [[Stazione di Tonco-Alfiano|Tonco-Alfiano]], [[Stazione di Castell'Alfero|Castell'Alfero]] e [[Stazione di Portacomaro|Portacomaro]]; da quest'ultima località il binario sorge pressoché parallelo alla [[Strada statale 706 Tangenziale Est di Asti]]. Dopo la ex fermata di Casa dei Coppi e sottopassata l'[[Autostrada A21 (Italia)|autostrada A21]] il binario intersecava a raso, fra il [[1900]] e il [[1935]], il tracciato di una seconda tranvia, la [[Tranvia Asti-Montemagno-Altavilla|Asti-Montemagno-Altavilla]] per poi piegare ed immettersi nella [[stazione di Asti|Asti]].
{{dx|[[File:Costigliole viadotto ferroviario.jpg|thumb|Il lungo viadotto ferroviario di Costigliole, realizzato in variante]]}}
 
L'ultima parte del percorso segue la [[valle del Tanaro]], che la ferrovia scavalca; lungo il percorso sono presenti la ex stazione di [[San Marzanotto]], la soppressa [[stazione di Molini d'Isola|fermata di Molini d'Isola]] e la ex stazione di [[Isola d'Asti]]. Dopo la ex [[stazione di Motta di Costigliole]] ha inizio il tratto in variante su viadotto che consente di bypassare il tratto franoso su cui era presente la fermata di Nosserio; nel comune di [[Costigliole d'Asti]], all'incrocio tra strada Chiaberto e strada Nosserio, è ancora presente il vecchio viadotto, in stato di abbandono e coperto di vegetazione, sul quale passava la linea prima della deviazione attivata nel 1988. Con l'attraversamento della galleria Castagnole si giunge infine al capolinea di Castagnole delle Lanze, sulla ferrovia Alessandria-Cavallermaggiore.
 
{{clear}}
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* [[Enrico Deaglio]], ''[[La banalità del bene|La banalità del bene. Storia di Giorgio Perlasca]]'', Feltrinelli ISBN 88-15-06089-8
* Rete Ferroviaria Italiana, ''Fascicolo linea 10 (Castagnole–Asti)''.
* Teresio Bosco, ''I novanta giorni di Giorgio Perlasca, salvatore di ebrei'', Elledici editore ISBN 88-01-02351-0
* Rete Ferroviaria Italiana, ''Fascicolo linea 12 (Asti–Mortara)''.
* Massimiliano Santini, ''Gli angeli di Perlasca'', Psiche e Aurora editore (nota storica della Fondazione Giorgio Perlasca) ISBN 978-88-8987-511-7
* {{cita libro| autore=Luigi Ballatore| titolo=Storia delle ferrovie in Piemonte| città=Torino| editore=Editrice Il Punto| anno=2002|ISBN=88-88552-00-6}}
* [[Dalbert Hallenstein]] - [[Carlotta Zavattiero]], ''Giorgio Perlasca, un italiano scomodo'', Chiarelettere
* Marco Sonseri - Ennio Bufi, ''Giorgio Perlasca, un uomo comune'', Renoir Comics
* Luca Cognolato - Silvia Del Francia, ''L' eroe invisibile'', Einaudi Ragazzi (con un ricordo di Franco Perlasca) [[Special:BookSources/8866561408|ISBN 978-88-6656-140-8]]
 
== Filmografia ==
La [[RAI]] il 28 e 29 gennaio [[2002]], in occasione del [[giorno della memoria]], ha mandato in onda il film TV ''[[Perlasca. Un eroe italiano]]'', nel quale il ruolo di Perlasca è stato interpretato da [[Luca Zingaretti]]. Nel film viene raccontata la vita di Perlasca dal suo lavoro a Budapest fino al suo ritorno in Italia dopo la fine della guerra.
 
== Voci correlate ==
* [[AstiNazismo]]
* [[Casale MonferratoOlocausto]]
* [[Castagnole delle LanzeAntisemitismo]]
* [[MortaraGiorno della Memoria]]
* [[Giusti tra le nazioni]]
* [[Angelo Rotta]]
* [[Raoul Wallenberg]]
* [[Ghetto di Budapest]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Interprogetto|commons=Category:Asti–Castagnole delle Lanze railway|etichetta=Ferrovia Asti-Castagnole delle Lanze}}
{{Interprogetto|commons=Category:Mortara–Asti railway|etichetta=Ferrovia Mortara-Asti}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.ferrovieabbandonate.it/linea_dismessa.php?id=272 Scheda della Asti-Castagnole su ferrovieabbandonate.it]
* {{cita web | 1 = http://www.giorgioperlasca.it/intro.html | 2 = Sito della Fondazione Giorgio Perlasca | accesso = 14 agosto 2005 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20061214193923/http://www.giorgioperlasca.it/intro.html | dataarchivio = 14 dicembre 2006 | urlmorto = sì }}
* [http://www.ferrovieabbandonate.it/linea_dismessa.php?id=251 Scheda della Mortara-Casale-Asti su ferrovieabbandonate.it]
* [https://web.archive.org/web/20130610103248/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/la-storia-di-giorgio-perlasca/445/default.aspx La storia di Giorgio Perlasca - La storia dell`imprenditore italiano che salvò più di cinquemila ebrei] La Storia siamo noi
* {{cita web|url=http://www.gariwo.net/giusti/giusto.php?cod=48&categoria=134&sopra=131&sotto=134|titolo=Perlasca su Comitato Foresta dei Giusti-Gariwo}}
* {{cita web|http://www.linkiesta.it/giorgio-perlasca-shoah-e-banalita-del-bene|Ampio stralcio del graphic novel sulla vita di Perlasca}}
* {{cita web|url=http://www.corrierecomo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=35832:-in-viaggio-a-budapest-nei-luoghi-di-perlasca&catid=257:reportage&Itemid=131|titolo=Reportage del Corriere di Como da Budapest sui luoghi di Perlasca}}
* [http://www.raiclicktv.it/raiclickpc/secure/folder.srv?id=2047# Perlasca, Un eroe italiano], film Rai.it
* {{cita web|url=https://collections.ushmm.org/search/catalog/irn504674|titolo= Intervista a Giorgio Perlasca all'United States Holocaust Memorial Museum di Washington, 5 settembre 1990|lingua=en}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Piemonte|trasporti}}
{{Portale|biografie|guerra|nazismo|Italia}}
 
[[Categoria:LineeFilantropi ferroviarie in Piemonte|Castagnole-Asti-Mortaraitaliani]]
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[[Categoria:Medaglie d'oro al merito civile]]
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[[Categoria:Ghetto di Budapest]]