Il viaggio a Reims e Giorgio Perlasca: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Discografia: corretto wikilink a personaggio omonimo
 
Recupero di 1 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i. #IABot (v2.0beta15)
 
Riga 1:
{{Bio
{{Citazione| Destino maledetto, non ce la puoi ficcare, e tutti a tuo dispetto andiamo a giubilare!|Don Profondo, Milord Sidney, Don Alvaro|}}
|Nome = Giorgio
{{Opera
|Cognome = Perlasca
|titoloitaliano = Il viaggio a Reims
|Sesso = M
|titolooriginale = Il viaggio a Reims ossia L'albergo del Giglio d'Oro
|LuogoNascita = Como
|linguaoriginale = [[lingua italiana|italiano]]
|GiornoMeseNascita = 31 gennaio
|genere = [[opera buffa]]
|AnnoNascita = 1910
|libretto = [[Luigi Balocchi (librettista)|Luigi Balocchi]]<br/> [http://www.librettidopera.it/viaggioreims/rid.html Libretto ''online'']<br>[http://books.google.it/books?id=aJkQAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=Balocchi+Rossini+Il+viaggio+a+Reims&hl=it&sa=X&ei=nixlUZ_7COnb7AahyoHQBA&ved=0CDAQ6AEwAA Libretto originale ''online'' in Italiano e Francese]
|LuogoMorte = Padova
|soggetto = ''[[Corinne ou l'Italie]]'', romanzo di [[Madame de Staël]] ([[1807]])
|GiornoMeseMorte = 15 agosto
|numeroatti = uno
|AnnoMorte = 1992
|epocacomposizione = aprile - maggio 1825
|Attività = funzionario
|teatro = ''[[Théâtre de la comédie italienne|Théâtre Italien]]'' di [[Parigi]]
|Attività2 = filantropo
|primaitaliana = 18 agosto 1984
|AttivitàAltre = e [[commercio|commerciante]]
|teatroprimaitaliana = Auditorium Pedrotti di [[Pesaro]]
|Epoca = 1900
|versionisuccessive =
|Nazionalità = italiano
|personaggi = <div align="center"><ref name="Beghelli">I personaggi e la tipologia vocale sono quelli riportati da Marco Beghelli e Nicola Gallino, pp. 741-742.</ref></div>
|Immagine = Giorgio Perlasca2.jpg
*''Corinna'', celebre improvvisatrice romana ([[soprano]])
}} Nell'inverno del [[1944]], nel corso della [[seconda guerra mondiale]], fingendosi [[Console generale]] [[Spagna|spagnolo]] salvò la vita di oltre cinquemila [[Popolo ebraico|ebrei]] [[Ungheria|ungheresi]] strappandoli alla deportazione [[Nazismo|nazista]] e alla [[Shoah]].<ref>{{Cita web
*''La Marchesa Melibea'', dama polacca, vedova d'un generale italiano morto il giorno medesimo delle nozze, in una sorpresa dell'inimico ([[contralto]])
|url=http://www.ansa.it/trentino/notizie/2017/01/21/giorno-memoria-trentino-ad-aldeno-il-ricordo-di-perlasca_3b8f7ff1-654c-4542-b65b-7c9441c10988.html
*''La Contessa di Folleville'', giovine vedova, piena di grazia e di brio, pazza per le mode (soprano)
|titolo=Giorno memoria: Trentino, ad Aldeno il ricordo di Perlasca
*''Madama Cortese'', donna spiritosa ed amabile, nata nel Tirolo, moglie d'un negoziante francese che viaggia, e padrona della casa de' bagni (soprano)
|editore=[[ANSA]]
*''Il Cavaliere Belfiore'', giovine uffiziale francese, gaio ed elegante, che fa la corte a tutte le signore e particolarmente alla contessa di Folleville, e si diletta di pittura ([[tenore]])
|data=21 gennaio 2017
*''Il Conte di Libenskof'', generale russo, d'un carattere impetuoso, innamorato della marchesa Melibea ed estremamente geloso (tenore)
|accesso=24 gennaio 2019
*''Lord Sidney'', colonnello inglese, innamorato segretamente di Corinna ([[basso (voce)|basso]])
|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170122115648/http://www.ansa.it/trentino/notizie/2017/01/21/giorno-memoria-trentino-ad-aldeno-il-ricordo-di-perlasca_3b8f7ff1-654c-4542-b65b-7c9441c10988.html
*''Don Profondo'', letterato, amico di Corinna, membro di varie accademie e fanatico per le antichità ([[basso buffo]])
|dataarchivio=21 gennaio 2017
*''Il Barone di Trombonok'', maggiore tedesco fanatico per la musica (basso buffo)
|urlmorto=no
*''Don Alvaro'', grande di Spagna, uffizial generale di marina, innamorato di Melibea (basso)
}}</ref><ref>{{Cita web
*''Don Prudenzio'', medico della casa de' bagni (basso)
|url=https://www.avvenire.it/agora/pagine/perlasca
*''Don Luigino'', cugino della contessa di Folleville (tenore)
|titolo=Anniversari. Moriva 25 anni fa Giorgio Perlasca, dichiarato Giusto fra le Nazioni
*''Delia'', giovine orfana greca protetta da Corinna, e sua compagna di viaggio (soprano)
|autore=Nazareno Giusti
*''Maddalena'', nativa di Caux, in Normandia, governante nella casa de' bagni ([[mezzosoprano]])
|editore=[[Avvenire]]
*''Modestina'', ragazza astratta, timida e lenta, cameriera della contessa di Folleville (mezzosoprano)
|data=12 agosto 2017
*''Zefirino, corriere (tenore)
|accesso=24 gennaio 2019
*''Antonio, mastro di casa, (basso)
|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180719024535/https://www.avvenire.it/agora/pagine/perlasca
*''Gelsomino'', cameriere (tenore)
|dataarchivio=19 agosto 2018
*Quattro virtuosi ambulanti (soprano, mezzosoprano, tenore e basso)
|urlmorto=no
*''[[Coro (musica)|Coro]]'' di contadini e contadine, giardiniere e giardinieri, servi
}}</ref>
*''Ballerini e ballerine''
*Servitori de' viaggiatori dell'albergo
|autografo = Biblioteca del [[Conservatorio di Santa Cecilia]], [[Roma]] (solo le parti non utilizzate per ''[[Le Comte Ory]]'')
}}
 
== Biografia ==
'''''Il viaggio a Reims'''''<ref>Reims si pronuncia "Rens"</ref> (titolo completo: ''Il viaggio a Reims ossia L'albergo del Giglio d'Oro'') è un'[[opera lirica]] in un atto di [[Gioachino Rossini|Gioacchino Rossini]] su [[libretto]] di [[Luigi Balocchi (librettista)|Luigi Balocchi]] ispirato da ''[[Corinna o l'Italia]]'' di [[Madame de Staël]].<br/>
[[File:Perlaska tree.jpg|alt=giorgio perlasca|miniatura|Una stele ed un albero dedicato a Perlasca al Memoriale [[Yad Vashem]] di [[Gerusalemme]]]]
L'opera fu composta per l'incoronazione di [[Carlo X di Francia|Carlo X]], re di Francia e fu eseguita per la prima volta a [[Parigi]], nel ''[[Théâtre de la comédie italienne|Théâtre Italien]]'', il 19 giugno 1825.
Figlio di Teresa Sartorelli e di Carlo Perlasca.
 
Quando era ancora bambino il padre, per motivi di lavoro, trasferì la sua famiglia a [[Maserà di Padova|Maserà]], in [[provincia di Padova]].
L'opera non ha una sua ''ouverture''.<ref name="Maietta">Roberto Maietta, ''Per un catalogo del “Fondo Giuseppe Piccioli”: inquadramento delle opere e catalogo delle edizioni'', Tesi di Laurea triennale in Musicologia, Università degli Studi di Cremona, Facoltà di Musicologia, anno accademico 2009-2010: ''Catalogo delle opere edite del “Fondo Giuseppe Piccioli”'', p. 22, nota 5 (pubblicata nella [http://musicologia.unipv.it/biblioteca/Catalogo_edizioni_Piccioli.pdf Biblioteca ''on-line'' Library della Facoltà di Musicologia dell'Università degli Studi di Pavia]). La fonte dichiarata di Maietta è la ''Prefazione'' all'edizione critica dell'opera, curata da Janet J. Johnson: ''Il viaggio a Reims, ossia, L'albergo del Giglio d'oro, dramma giocoso in un atto di Luigi Balocchi, musica di Gioachino Rossini'', Pesaro, Fondazione Rossini, 1999, I, p. xxxv</ref> La cosiddetta sinfonia de ''Il Viaggio a Reims'', derivata da una serie di danze de ''[[L'assedio di Corinto]]'' (1826), una delle quali era stata rielaborata da Rossini proprio su un auto-imprestito dai balletti finali de ''Il viaggio a Reims'',<ref name="Johnson">{{en}} Janet Johnson: ''A Lost Masterpiece Recovered'', p. 37-38 delle note di accompagnamento della registrazione [[Deutsche Grammophon|DG]] del 1984</ref> è frutto di un'erronea attribuzione o di un falso storico. Essa è stata pubblicata a Milano, nel 1938, nella revisione di Giuseppe Piccioli,<ref>''Il viaggio a Reims. Sinfonia / Gioacchino Rossini'', revisione di Giuseppe Piccioli — Partitura — Milano, Carisch, 1938</ref> e fu eseguita per la prima volta al [[Teatro alla Scala]], il 5 novembre 1938, sotto la direzione di [[Richard Strauss]].<ref name="Maietta"/> Essa è stata in seguito ripetutamente registrata come presunta ''ouverture'' de ''Il viaggio a Reims'', finché non è stato possibile addivenire alla ricostruzione della partitura.
 
===Anni 1930, le esperienze militari===
==Vicende storiche==
In gioventù aderì al [[Partito Nazionale Fascista]] e nel [[1930]] si arruolò nelle [[MVSN|Camicie nere]]. Prese parte come [[volontario di guerra|volontario]] nel [[1936]] alla [[guerra d'Etiopia]] con la divisione "28 ottobre" della [[MVSN|Milizia]] e nel 1937 alla [[guerra civile di Spagna]], nel [[Corpo Truppe Volontarie]], a fianco dei nazionalisti del generale [[Francisco Franco]], dove rimase come [[artiglieria|artigliere]] fino al termine del conflitto, nel maggio [[1939]], quand'era ventinovenne. In questi anni, avendo il ruolo di comunicare ordini tra settori differenti dell'esercito, apprese lingua e cultura spagnole.<ref name=trec>http://www.treccani.it/enciclopedia/giorgio-perlasca_(Dizionario_Biografico)/</ref>
L'opera, pur essendo formalmente costituita da un atto unico, è di dimensioni notevoli (dura circa tre ore) e fu in effetti suddivisa in tre parti alla sua prima rappresentazione.<ref name="Johnson" /> Essa ottenne comunque un deciso successo, dovuto soprattutto, da un lato, alla grande attesa dei parigini per la prima opera composta dal ''Cigno di Pesaro'' per la capitale francese, dall'altro alla fama e bravura dei numerosi artisti, tutti i gran nomi del canto italiano allora presenti a Parigi, con qualche rinforzo locale di rilievo.
 
Rientrato in Italia iniziò ad allontanarsi dal fascismo, in particolare non condividendo la promulgazione delle [[Leggi razziali fasciste|leggi razziali]] e l'[[patto d'acciaio|alleanza con la Germania]] siglata quell'anno.
Dato il suo carattere celebrativo e d'occasione, l'opera non poteva entrare in repertorio, e infatti Rossini ne ritirò la partitura dopo sole tre rappresentazioni e ne impedì ogni altra esecuzione, limitandosi, [[1828|tre anni dopo]], a riutilizzarne egli stesso molti numeri per ''[[Le Comte Ory]]''. Nel 1848, tuttavia, il ''Théâtre Italien'' riuscì in qualche modo a rimetterla in scena, su un nuovo libretto intitolato ''Andremo a Parigi?'', per celebrare, questa volta, niente meno che le barricate rivoluzionarie. Dopo un'ulteriore fugace riapparizione come ''Il viaggio a Vienna'', nel [[1854]], in occasione delle nozze tra [[Francesco Giuseppe I d'Austria|Francesco Giuseppe]] e [[Elisabetta di Baviera]], dell'opera non si ebbe più notizia e la partitura fu ritenuta per più di un secolo dispersa, fino al ritrovamento nel 1977, presso la Biblioteca del [[Conservatorio di Santa Cecilia]] a Roma, delle parti non prese in prestito per ''Le Comte Ory''.<ref>Marco Beghelli e Nicola Gallino, p. 742.</ref>
 
Nel 1939 fu richiamato nelle vesti di sergente maggiore per gestire l'istruzione teorica e storica di un reggimento padovano d'artiglieria. Nel novembre successivo chiese e ottenne finalmente una licenza militare indeterminata.<ref name=trec /> Decise quindi di lasciare l'Italia occupandosi di attività commerciali.<ref>Fondazione Giorgio Perlasca, [https://www.youtube.com/watch?v=t0i6CMn2kMs RADIO24, Giovanni Minoli racconta Giorgio Perlasca]</ref>
Grazie alla [[Fondazione Rossini]] di Pesaro, la musicologa Janet Johnson coadiuvata da [[Philip Gossett]] ha ricostruito e pubblicato la partitura dell'opera, che è stata quindi rappresentata al [[Rossini Opera Festival]] di Pesaro il 18 agosto 1984, con la direzione d'orchestra di [[Claudio Abbado]] in una memorabile produzione con la regia di [[Luca Ronconi]] e la scenografia di [[Gae Aulenti]]. La prestigiosa compagnia di canto annoverava, tra le prime parti, nomi come quelli di [[Cecilia Gasdia]], [[Lucia Valentini Terrani]], [[Lella Cuberli]], [[Katia Ricciarelli]], [[Samuel Ramey]], [[Ruggero Raimondi]], [[Enzo Dara]] e [[Leo Nucci]], mentre tra i comprimari figuravano cantanti del livello di [[Bernadette Manca di Nissa]], [[William Matteuzzi]] e [[Giorgio Surjan]]. Da allora l'opera è stata ripresa, dapprima in molti dei maggiori teatri d'opera del mondo, come nella prima del 1985 al [[Teatro alla Scala]] di Milano con lo stesso cast con [[Chris Merritt]] come Libenskof ed [[Armando Ariostini]] come Antonio; nel 1986 a [[Saint Louis (Missouri)]]; nel 1987 al [[Guildhall School of Music and Drama]] di Londra; nel 1992 al [[Royal Opera House]], [[Covent Garden]] di Londra con [[Carlo Rizzi (direttore d'orchestra)]], [[Montserrat Caballé]], [[Renée Fleming]], [[John Aler]] e [[Sylvia McNair]]; nel 2005 al [[Grand Théâtre de Monte Carlo]] con [[Patrizia Ciofi]], [[Sara Mingardo]], [[Rockwell Blake]] e Raimondi; nel 2007 al [[Washington National Opera]] per il [[Teatro Mariinskij]]; nel 2012 al [[Teatro Comunale di Firenze]] con Domenico Balzani; e ancora fino ad una delle ultime rappresentazioni nel 2017 al [[Teatro dell'Opera di Roma]] con la direzione di [[Stefano Montanari]] con [[Maria Grazia Schiavo]] nel ruolo della Contessa di Folleville, poi anche in molti teatri di provincia come al [[Teatro Sociale (Como)|Teatro Sociale di Como]] per la prima del settembre 2018.
 
===Anni 1940, il lavoro nei Balcani e l'opera a Budapest===
Contrariamente alle aspettative, lo straordinario numero di cantanti necessario per rappresentare ''Il viaggio a Reims'' e la relativa gracilità della sua trama, invece di esserne un ostacolo alla diffusione, la facilitano. Da una parte si è visto che, essendo le parti vocali non particolarmente estese, l'opera può essere affidata agevolmente a una compagnia di giovani, dall'altra essa offre a registi fantasiosi la possibilità di sbizzarrirsi in trovate scenotecniche e registiche (come nel 2003 nell'[http://www.archivio.francarame.it/scheda.aspx?IDOpera=150&IDSchedaLocandina=24328 allestimento] di [[Dario Fo]] all'Opera di [[Helsinki]] o di [[Damiano Michieletto]] all'[[Teatro dell'Opera di Roma|Opera di Roma]] nel [[2017]]<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=http://www.operaroma.it/news/per-la-prima-volta-al-costanzi-il-viaggio-a-reims-di-rossini/|titolo=“Il viaggio a Reims” di Rossini per la prima volta all’Opera di Roma {{!}} Teatro dell'Opera di Roma|pubblicazione=Teatro dell'Opera di Roma|data=2017-04-11|accesso=2017-06-09|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170606035140/http://www.operaroma.it/news/per-la-prima-volta-al-costanzi-il-viaggio-a-reims-di-rossini/|dataarchivio=6 giugno 2017}}</ref>)
[[File:Giorgio Perlasca szobra.jpg|thumb|Busto dedicato a Giorgio Perlasca situato all'entrata dell'istituto di cultura italiano a Budapest.]]
Il Perlasca, che nel 1940 si era sposato in Italia, si trovò a lavorare prima in Croazia, Serbia e Romania e, dal [[1942]], in [[Ungheria]] a [[Budapest]], in qualità di agente venditore per una ditta di [[Trieste]], la SAIB (Società Anonima Importazione Bovini), con permesso diplomatico.
[[File:BudapestMemorialJustes001.jpg|thumb|Memoriale dei [[Giusti tra le nazioni]] nel parco Raoul Wallenberg di [[Budapest]], nella lista dei nomi, quello di Giorgio Perlasca]]
Il giorno dell'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]] tra l'[[Italia]] e gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] (8 settembre [[1943]]) si trovava ancora nella capitale ungherese e, prestando fedeltà al giuramento fatto al [[Regno d'Italia]], rifiutò di aderire alla [[Repubblica Sociale Italiana]] di [[Benito Mussolini|Mussolini]]. Per questo motivo si trovò a essere ricercato dai tedeschi. Arrestato ed internato, fuggì e cercò rifugio presso l'[[ambasciata]] spagnola.
 
Grazie a un documento che portava con sé attestante la partecipazione alla guerra civile spagnola che gli garantiva assistenza diplomatica, ottenne dall'ambasciata una cittadinanza fittizia e un passaporto spagnoli, intitolati all'inesistente «Jorge Perlasca». Tra le altre mansioni, fu impegnato con l'ambasciatore [[Ángel Sanz Briz]] nel tentativo di salvare gli [[ebrei]] di Budapest, ospitati in apposite «case protette» soggette all'[[extraterritorialità]] per la copertura diplomatica, dietro il rilascio di [[salvacondotto|salvacondotti]].
==Trama==
A [[Plombières-les-Bains|Plombières]], nell'albergo termale "Il Giglio d'Oro" sono radunati ospiti illustri che si preparano a partire insieme per [[Reims]] per assistere all'incoronazione di re Carlo X.<br/>Madama Cortese, proprietaria dello stabilimento, dà ordine alla servitù di affrettare i preparativi per il viaggio. Le belle e capricciose dame dell'alta società, la contessa di Folleville, la vedova polacca Melibea e Corinna, una famosa improvvisatrice romana, vengono corteggiate, con maggiore o minor successo, dai nobili della compagnia: il barone Trombonok, il Grande spagnolo Don Alvaro, il conte russo Liebenskof, il console inglese Lord Sidney e il Cavalier Belfiore.<br/>Don Profondo, appassionato antiquario, si intromette nei preparativi di viaggio facendo un catalogo dei tesori degli ospiti.<br/>Dopo varie dichiarazioni d'amore, accettate o rifiutate, litigi e riappacificazioni, e dopo che si è potuto recuperare il guardaroba della Contessa, finalmente si è pronti per la partenza.<br/>In questo istante arriva la notizia che non si trovano più cavalli per Reims. Dopo un momento di sbigottimento generale, la contessa, offrendo ospitalità alla compagnia, propone di partire il mattino seguente con la diligenza giornaliera per Parigi, dove si stanno allestendo grandi festeggiamenti per il re di ritorno da Reims.<br/>Per la sera viene organizzato un banchetto durante il quale, tra canti e balli, i convitati intonano gli inni delle rispettive nazioni e alla fine Corinna improvvisa sulle virtù di Carlo X.
 
Tale operazione era stata organizzata con la collaborazione di alcune ambasciate di altre nazioni e una generale e iniziale tolleranza del governo ungherese. Quando nel novembre [[1944]] Sanz Briz decise di lasciare Budapest e l'Ungheria per non riconoscere il [[Governo di unità nazionale (Ungheria)|governo filonazista ungherese]], Perlasca decise di restare e spacciarsi per il sostituto del console partente, all'insaputa dello stesso e della Spagna, redigendo di suo pugno la nomina a diplomatico, con timbri e carta intestata.
== Personaggi e interpreti ==
{| class="wikitable"
!personaggio
!tipologia vocale<ref name="Beghelli"/>
!primo interprete, 19 giugno 1825<ref name="Beghelli"/><br />(Direttore: Gioacchino Rossini)
!ripresa dell'opera 18 agosto 1984<br /> (Direttore: [[Claudio Abbado]])
|-
|Madama Cortese
|[[soprano]]
|[[Ester Mombelli]]
|[[Katia Ricciarelli]]
|-
|Contessa di Folleville
|soprano
|[[Laure Cinti-Damoreau]]
|[[Lella Cuberli]]
|-
|Corinna
|soprano
|[[Giuditta Pasta]]
|[[Cecilia Gasdia]]
|-
|Marchesa Melibea
|[[contralto]]
|[[Adelaide Schiassetti]]
|[[Lucia Valentini Terrani]]
|-
|Conte di Libenskof
|[[tenore]]
|[[Marco Bordogni]]
|[[Francisco Araiza]]
|-
|Cavaliere Belfiore
|tenore
|[[Domenico Donzelli]]
|[[Edoardo Giménez]]
|-
|Lord Sidney
|[[Basso (voce)|basso]]
|[[Carlo Zucchelli]]
|[[Samuel Ramey]]
|-
|Don Alvaro
|basso
|[[Nicolas Levasseur]]
|[[Leo Nucci]]
|-
|Barone di Trombonok
|[[Basso buffo|buffo]]
|[[Vincenzo Graziani]]
|[[Enzo Dara]]
|-
|Don Profondo
|buffo
|[[Felice Pellegrini]]
|[[Ruggero Raimondi]]
|-
|Don Prudenzio
|basso
|[[Luigi Profeti]]
|[[Giorgio Surjan]]
|-
|Modestina
|[[mezzosoprano]]
|Marietta Dotti [Dotty]
|[[Bernadette Manca di Nissa]]
|-
|Don Luigino
|tenore
|Piero Scudo
|[[Oslavio Di Credico]]
|-
|Maddalena
|mezzosoprano
|Caterina Rossi
|[[Raquel Pierotti]]
|-
|Antonio
|basso
|Ferdinando Auletta
|[[Luigi De Corato]]
|-
|Zefirino
|tenore
|Luigi Giovanola
|[[Ernesto Gavazzi]]
|-
|Gelsomino
|tenore
|Hyacinthe-Maturin Trévaux
|[[William Matteuzzi]]
|-
|Delia
|soprano
|Maria Amigo
|[[Antonella Bandelli]]
|-
|Antonio
|basso
|Ferdinando Auletta
|[[Armando Ariostini]]
|-
|Quattro virtuosi ambulanti
|soprano, mezzosoprano,<br>tenore, basso
|Amigo, Dotty, Giovanola, Scudo
|
|-
|Quattro marionette ballerine
|
|
|[[Teatro Colla|Il Teatro di Gianni e Cosetta Colla]]
|-
 
Da quel momento Perlasca si trovò a gestire il "traffico" e la sopravvivenza di migliaia di ebrei, nascosti nell'ambasciata e nelle case protette sparse per la città, come similmente cercavano di fare il diplomatico svedese [[Raoul Wallenberg]] e il nunzio apostolico [[Angelo Rotta]]. Tra il 1º dicembre [[1944]] e il 16 gennaio [[1945]], Perlasca rilasciò migliaia di finti salvacondotti che conferivano la cittadinanza spagnola agli ebrei, arrivando a strappare letteralmente dalle mani delle [[Croci Frecciate]] i deportati sui binari delle stazioni ferroviarie.
| colspan="3"|''Cori di Contadini e contadine, Giardiniere e giardinieri, Servi.<br> Ballerini e ballerine.<br>Servitori de' viaggiatori dell'albergo. [Donne de' bagni].''
|}
 
Sventò inoltre l'incendio e lo sterminio nel [[ghetto di Budapest]] con {{formatnum:60000}} ebrei ungheresi, intimando direttamente al ministro degli interni ungherese [[Gábor Vajna]] una fittizia ritorsione legale ed economica spagnola sui "circa 3000 cittadini ungheresi" - in realtà poche decine - dichiarati da Perlasca come residenti in Spagna, assicurando di fare pressione per avere lo stesso trattamento da parte di altri due governi latinoamericani.<ref name="ushm">[[United States Holocaust Memorial Museum]], ''[https://collections.ushmm.org/search/catalog/irn504674 Oral history interview with Giorgio Perlasca]'', 5 settembre 1990</ref><ref name="mixerisraele">Intervista di Enrico Deaglio a Giorgio Perlasca, da: Fondazione Giorgio Perslasca, ''Giorgio Perlasca - il mixer israeliano in ebraico'', 1990</ref><ref name="mixeritalia">Intervista di Enrico Deaglio a Giorgio Perlasca, da: Mixer, ''Giorgio Perlasca'', di [[Giovanni Minoli]], 1990</ref><ref name=varese /> Tale salvataggio è stato generalmente attribuito a Raoul Wallenberg, in seguito alle dichiarazioni di [[Pál Szalai]] che, processato per crimini di guerra, affermò di averne concordato personalmente con lo svedese i termini: Wallenberg era già morto quando Szalai fece le proprie dichiarazioni, poi smentite da Perlasca e spiegate nella volontà di Szalai di costruire la propria innocenza dai crimini.<ref name=varese />
==Organico orchestrale==
La [[partitura]] di Rossini prevede l'utilizzo di
*3 [[flauto traverso|flauti]] (III. anche [[ottavino]]), 2 [[oboe|oboi]], 2 [[clarinetto|clarinetti]], 2 [[fagotto|fagotti]]
*4 [[Corno (strumento musicale)|corni]], 2 [[tromba|trombe]], 3 [[trombone|tromboni]], [[Serpentone (strumento musicale)|serpentone]] (solo nel Coro N.9)
*[[Timpano (strumento musicale)|timpani]], [[grancassa]], [[piatto (musica)|piatti]], [[triangolo (musica)|triangolo]], campanelli, [[banda turca]]
*[[arpa]]
*[[archi (musica)|archi]]
Per i [[Recitativo secco|recitativi secchi]]
*[[pianoforte]] ([[violoncello]] e [[contrabbasso]] ''ad libitum'')
 
Curò infine personalmente l'organizzazione e l'approvvigionamento dei viveri, recandosi ogni giorno presso le abitazioni, e utilizzando gli scarsi fondi dell'ambasciata, poi i propri e quindi studiando e applicando un sistema equo di autotassazione sui rifugiati, basato sugli averi di ciascuno.<ref name=mixer>[[Mixer (programma televisivo)|Mixer]], puntata dell'aprile 1990</ref> Grazie all'opera di Perlasca, 8000 ebrei furono direttamente salvati dalla [[deportazione]].<ref name=mixer /> Dopo l'entrata a Budapest dell'[[Armata Rossa]], Perlasca dovette abbandonare il suo ruolo di diplomatico spagnolo, in quanto filo-fascista e perciò ricercato dai sovietici.
== Struttura musicale ==
 
=== Atto unico Dopoguerra===
Riuscito a tornare nell'agosto [[1945]] in Italia via Istanbul, redasse e inviò un primo promemoria per evitare eventuali imputazioni dal governo spagnolo<ref name=riformista /> e poi un memoriale in tre copie sulle attività svolte, che consegnò all'ambasciata spagnola e al Governo Italiano, tenendo una copia per sé.<ref name=est>http://www.estense.com/?p=356485</ref> Scrisse anche all'ambasciatore che aveva sostituito, Sanz Briz, che lo avvertì mestamente di non aspettarsi alcun riconoscimento per l'opera svolta.<ref name=riformista /> Scrisse anche ad [[Alcide De Gasperi]] che non rispose.<ref name=riformista />
# Introduzione ''Presto, presto, su coraggio '' - ''Di vaghi raggi adorno - I forestieri presto sen vanno ''(Maddalena, Coro, Don Prudenzio, Antonio, Madama Cortese)
# Aria ''Partir, o ciel! Desio'' '' (Contessa)
# Sestetto e Cavatina ''Sì, di matti una gran gabbia'' - ''Arpa gentil'' (Trombonok, Don Profondo, Don Alvaro, Melibea, Libenskof, Madama Cortese, Corinna)
# Scena ed Aria ''Invan strappar dal core ''(Sidney, Coro)
# Recitativo accompagnato e Duetto ''Nel suo divin sembiante ''(Belfiore, Corinna)
# Aria ''Medaglie incomparabili '' (Don Profondo)
# Gran pezzo concertato a 14 voci ''A tal colpo inaspettato'' - ''Signori, ecco una lettera'' (Contessa, Madama Cortese, Corinna, Delia, Melibea, Modestina, Libenskof, Belfiore, Zefirino, Don Alvaro, Sidney, Trombonok, Don Profondo, Prudenzio)
# Recitativo accompagnato e Duetto ''D'alma celeste - Al barbaro rigore ''(Melibea, Libenskof)
# Finale:
## Ritornello
## Coro ''L'allegria è un sommo bene''
## Inno tedesco ''Or che regna tra le genti ''(Trombonok)
## Polacca ''Ai prodi guerrieri ''(Melibea)
## Inno russo ''Onor, gloria ed alto omaggio ''(Libenskof)
## Canzone spagnolo ''Omaggio all'augusto duce ''(Don Alvaro)
## Canzone inglese ''Del grand'Enrico ''(Sidney)
## Canzone francese ''Madre del nuovo Enrico ''(Belfiore, Contessa)
## Tirolese ''Più vivace e più fecondo ''(Madama Cortese, Don Profondo)
## Strofe d'improvviso ''All'ombra amena ''(Corinna)
## Coro ''Viva il diletto augusto regnator'' (Tutti)
 
Non raccontò la propria vicenda né alla famiglia, né alla stampa e si rivolse piuttosto a chi reputava essere il corretto destinatario diplomatico e statale del suo memoriale. Tuttavia, i pochi vertici a cui comunicò la vicenda lo ignorarono per ragioni diplomatiche, politiche o per poca attenzione.<ref name=mixer /><ref name=riformista /> Anche lo storico ebreo [[Jenő Lévai]], che pur gli chiese una copia del memoriale e contribuì poi a comunicare il suo nome,<ref name=riformista /> omise di raccontarne la vicenda nel suo "Libro nero", presumibilmente per ragioni politiche.<ref name=varese>http://www.varesenews.it/2010/05/gli-uomini-giusti-muoiono-di-sabato/147029/</ref> Soltanto nel [[1961]] sul [[Resto del Carlino]] del 12 giugno apparve un primo articolo di [[Giuseppe Cerato]] che raccontava la sua vicenda, senza però risonanza, stessa sorte per un articolo di fine anni 1960 su [[La Stampa]] firmato da [[Furio Colombo]].<ref name=trec /><ref name=riformista>Stefano Ciavatta, ''1944, l'impossibile si poteva fare. Ad esempio, Perlasca'', Il Riformista, 2010</ref><ref>VareseNews, [http://www.varesenews.it/2010/01/l-ideologia-non-conta-nulla-di-fronte-alla-sofferenza-umana/157720/ “L’ideologia non conta nulla di fronte alla sofferenza umana”], 31 gennaio 2010</ref>
== Brani significativi ==
* ''Che miro! ah! qual sorpresa!'', scena (Contessa, Tutti)
* ''Sì, di matti una gran gabbia'', [[sestetto]] (Barone, Don Profondo, Don Alvaro, Melibea, Conte, Madama Cortese)
* ''Medaglie incomparabili'', [[Aria (musica)|aria]] di Don Profondo
* ''Ah! A tal colpo inaspettato'', gran pezzo concertato a 14 voci
* ''All'ombra amena'', strofe di improvviso di Corinna
 
La famiglia seppe del memoriale da lui redatto solo a seguito dell'[[ictus]] di cui fu vittima nel 1980,<ref name=trec /> quando decise di avvertire i parenti della sua esistenza qualora fosse deceduto, per poi però continuare a custodirlo senza comunicarne i contenuti una volta ripresosi.<ref name=est /> Ne conobbero i contenuti solo nel 1987, quando la vicenda divenne pubblica.<ref name=est />
==Discografia==
{|class="wikitable"
!Anno
!Cast (Corinna, Melibea, Contessa, Madama, Belfiore, Libenskof, Sidney, Profondo, Trombonok, Alvaro)
!Direttore
!Etichetta
|-
|1984
|[[Cecilia Gasdia]], [[Lucia Valentini Terrani]], [[Lella Cuberli]], [[Katia Ricciarelli]], [[Eduardo Giménez]], [[Francisco Araiza]], [[Samuel Ramey]], [[Ruggero Raimondi]], [[Enzo Dara]], [[Leo Nucci]]
|[[Claudio Abbado]]
|[[Deutsche Grammophon]]
|-
|1992
|[[Sylvia McNair]], [[Lucia Valentini Terrani]], [[Luciana Serra]], [[Cheryl Studer]], [[Raúl Giménez]], [[William Matteuzzi]], [[Samuel Ramey]], [[Ruggero Raimondi]], [[Enzo Dara]], [[Lucio Gallo]]
|[[Claudio Abbado]]
|[[Sony Classical]]
|-
|2014
|[[Laura Giordano (soprano)|Laura Giordano]], [[Marianna Pizzolato]], [[Sofia Mchedlishvili]], [[Alessandra Marianelli]], [[Bogdan Mihai]], [[Maksim Mironov]], [[Mirco Palazzi]], [[Bruno de Simone]], [[Bruno Praticò]], [[Gezim Myskheta]]
|[[Antonino Fogliani]]
|[[Naxos Records]]
|}
 
===Riconoscimento internazionale===
==Videografia==
[[File:Perlasca e Cossiga 30 giugno 1990.jpg|thumb|left|Perlasca con il [[presidente della Repubblica]] [[Francesco Cossiga]] il 30 giugno 1990]]
{|class="wikitable"
Nel [[1987]], oltre quarant'anni dopo, alcune donne ebree ungheresi residenti in [[Israele]] rintracciarono finalmente Perlasca (reputato da molti un cittadino spagnolo di nome Jorge, vista l'identità che aveva assunto) e divulgarono la sua storia di coraggio e solidarietà.
!Anno
!Cast (Corinna, Melibea, Contessa, Madama, Belfiore, Libenskof, Sidney, Profondo, Trombonok, Alvaro)
!Direttore
!Etichetta
|-
|2003
|[[Elena de la Merced]], [[Paula Rasmussen]], [[Mariola Cantarero]], [[Maria Bayo]], [[José Bros]], [[Kenneth Tarver]], [[Simon Órfila]], [[Nicola Ulivieri]], [[Enzo Dara]], [[Angel Ódena]]
|[[Jesús López-Cobos]]
|TDK
|-
|2009
|[[Patrizia Ciofi]], [[Daniela Barcellona]], [[Annick Massis]], [[Carmela Remigio]], [[Juan Francisco Gatell]], [[Dmitrij Korchak]], [[Alastair Miles]], [[Nicola Ulivieri]], [[Bruno Praticò]], [[Fabio Maria Capitanucci]]
|[[Ottavio Dantone]]
|Vox Imago
|}
 
Ancora in vita, Perlasca ricevette per la sua opera numerose medaglie e riconoscimenti. Il 23 settembre [[1989]] fu insignito da [[Israele]] del riconoscimento di [[Giusti tra le nazioni|Giusto tra le Nazioni]]. Al museo [[Yad Vashem]] di [[Gerusalemme]], nel vialetto dietro al memoriale dei bambini è stato piantato un albero a lui intitolato. Anche a Budapest, nel cortile della [[Grande Sinagoga di Budapest|Sinagoga]], il nome di Perlasca appare in una lapide che riporta l'elenco dei giusti.
==Note==
 
La vicenda acquisì poi finalmente notorietà anche in patria, grazie ai giornalisti [[Enrico Deaglio]] (che scrisse su di lui il libro ''La banalità del bene'') e a [[Giovanni Minoli]], che accettò la proposta di Deaglio di realizzare un'inchiesta su Perlasca dedicandogli ampio spazio nella trasmissione televisiva ''[[Mixer (programma televisivo)|Mixer]]''.<ref>http://www.furiocolombo.it/User/index.php?PAGE=Sito_it/articolo&art_id=1065</ref> Solo nell'ottobre 1991 fu insignito dal governo italiano dell'onorificenza di [[Grande ufficiale|Grande Ufficiale]], mentre nel dicembre 1991 il senato approvò un vitalizio annuo, che Perlasca rifiutò.<ref name=trec />
 
Morì nove mesi dopo a Padova, nell'agosto 1992, all'età di 82 anni, per un [[infarto|attacco di cuore]]. È sepolto a [[Maserà di Padova]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1992/agosto/19/ultimo_addio_Perlasca_co_0_92081912035.shtml ''Ultimo addio a Perlasca'', Corriere della Sera, 19 agosto 1992]</ref>.
 
In Israele gli è stata dedicata una foresta, in cui sono stati piantati 10.000 alberi, a simboleggiare le vite degli ebrei da lui salvati in Ungheria.<ref>[http://www.corriere.it/esteri/11_maggio_19/israele-foresta-perlasca-marco-nese_38e8bb76-824d-11e0-817d-481efd73d610.shtml Israele: una foresta dedicata a Perlasca - Corriere della Sera<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.gariwo.net/attivita/attivita.php?cod=902 Gariwo: la foresta dei Giusti - Una Foresta per Giorgio Perlasca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> In Italia su iniziativa del figlio Franco, è stata istituita la ''Fondazione Giorgio Perlasca''.<ref>[http://www.giorgioperlasca.it/lafondazione.aspx Giorgio Perlasca > la fondazione<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120503022606/http://www.giorgioperlasca.it/lafondazione.aspx |data=3 maggio 2012 }}</ref> Molte scuole e vie sono a lui dedicate.
 
Nel 1997 è stato pubblicato da [[Il Mulino]] il suo memoriale, con il titolo ''L'impostore.''
 
[[Giovanni Minoli]] ne ha riassunto la vicenda così:
 
{{citazione|Oggi è un eroe nazionale e un fiore all'occhiello per tutti. Ma è anche un po' martire, per via del silenzio in cui ha vissuto. [...] È stato anche faticoso farglielo raccontare, non si era mai sentito preso sul serio, aveva interiorizzato la tragedia, era troppo grossa da raccontare l'impresa, un po' come dire "ho visto i marziani", e lui li aveva visti davvero. [...] La sensazione è che l'enormità dell'azione ha vissuto con la sua progressiva ritrosia a raccontarla perché erano troppo forti i silenzi culturali e politici, e questo insieme di cose lo ha fatto andare sotto traccia. Con Perlasca il conto non tornava: un ex fascista era stato un eroe vero nella salvezza degli ebrei.|Giovanni Minoli<ref name=riformista />}}
 
== Onorificenze ==
* [[Giusti tra le Nazioni|Giusto tra le Nazioni]], Gerusalemme, ([[Israele]]), 1989
* Stella al Merito ([[Ungheria]]), 1989
* Medaglia della [[Knesset]] (Parlamento Israeliano), Gerusalemme, 1989
* Medaglia Raoul Wallenberg (Stati Uniti), 1990
* Medal of Remembrance del [[United States Holocaust Memorial Museum|Museo dell'Olocausto (Memorial Council)]], [[Washington]], Stati Uniti (1990)<ref>{{cita web|url=https://www.nytimes.com/1992/08/22/obituaries/giorgio-perlasca-82-helped-jews-flee-nazis.html|titolo=Giorgio Perlasca, 82, Helped Jews Flee Nazis|accesso=10 febbraio 2018}}</ref>
* Invito a posare la prima pietra del [[United States Holocaust Memorial Museum|Museo dell'Olocausto di Washington]], [[Stati Uniti]] (1990)
{{Onorificenze
|immagine=ESP Isabella Catholic Order GC.svg
|nome_onorificenza=Gran Croce dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Isabella la Cattolica
|motivazione=
|data=1991
}}
{{Onorificenze
|immagine=Grande ufficiale OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione=
|luogo=[[Roma]], 7 ottobre [[1991]]. Di iniziativa del [[Presidente della Repubblica]].<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=207706 Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig. Giorgio Perlasca]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Merito civile gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al merito civile
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'oro al merito civile
|motivazione=Nel corso della 2º guerra mondiale, con coraggio non comune e grave rischio personale assumeva la falsa identità di un Ambasciatore spagnolo per salvare migliaia di persone ingiustamente perseguitate, impedendone la deportazione nei campi di sterminio e riuscendo, poi, a trovar loro una provvisoria sistemazione, malgrado le notevolissime difficoltà. Nobile esempio di elette virtù civiche e di operante umana solidarietà. Budapest 1944 - 1945.
|luogo=25 giugno [[1992]].<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=482 Medaglia d'oro al merito civile Sig. Giorgio Perlasca]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Medaglia commemorativa della campagna di Spagna.svg
|nome_onorificenza = Medaglia commemorativa della campagna di Spagna (1936-1939)
|collegamento_onorificenza = Medaglia commemorativa della campagna di Spagna
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = VolontarioSpagna.png
|nome_onorificenza = Medaglia di benemerenza per i volontari della campagna di Spagna
|collegamento_onorificenza = Medaglia di benemerenza per i volontari della campagna di Spagna
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = FronteNord%2B.png
|nome_onorificenza = Medaglia commemorativa delle operazioni militari in Africa Orientale 1935-1936 (ruoli combattenti)
|collegamento_onorificenza =Medaglia_commemorativa_delle_operazioni_militari_in_Africa_Orientale
|motivazione =
|data =
}}
{{Onorificenze
|immagine=VolontarioAOI.png
|nome_onorificenza=Medaglia di benemerenza per i volontari della campagna dell'Africa Orientale
|collegamento_onorificenza=Medaglia di benemerenza per i volontari della campagna dell'Africa Orientale 1935-1936
|motivazione=
}}
 
==Opere==
* Giorgio Perlasca, ''L'impostore'', 2007, Il Mulino. ISBN 9788815060891
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [[Enrico Deaglio]], ''[[La banalità del bene|La banalità del bene. Storia di Giorgio Perlasca]]'', Feltrinelli ISBN 88-15-06089-8
* Marco Beghelli e Nicola Gallino (a cura di), ''Tutti i libretti di Rossini'', Milano, Garzanti, 1991. ISBN 88-11-41059-2
* Teresio Bosco, ''I novanta giorni di Giorgio Perlasca, salvatore di ebrei'', Elledici editore ISBN 88-01-02351-0
* Massimiliano Santini, ''Gli angeli di Perlasca'', Psiche e Aurora editore (nota storica della Fondazione Giorgio Perlasca) ISBN 978-88-8987-511-7
* [[Dalbert Hallenstein]] - [[Carlotta Zavattiero]], ''Giorgio Perlasca, un italiano scomodo'', Chiarelettere
* Marco Sonseri - Ennio Bufi, ''Giorgio Perlasca, un uomo comune'', Renoir Comics
* Luca Cognolato - Silvia Del Francia, ''L' eroe invisibile'', Einaudi Ragazzi (con un ricordo di Franco Perlasca) [[Special:BookSources/8866561408|ISBN 978-88-6656-140-8]]
 
== Filmografia ==
La [[RAI]] il 28 e 29 gennaio [[2002]], in occasione del [[giorno della memoria]], ha mandato in onda il film TV ''[[Perlasca. Un eroe italiano]]'', nel quale il ruolo di Perlasca è stato interpretato da [[Luca Zingaretti]]. Nel film viene raccontata la vita di Perlasca dal suo lavoro a Budapest fino al suo ritorno in Italia dopo la fine della guerra.
 
== Voci correlate ==
* [[Nazismo]]
* [[Olocausto]]
* [[Antisemitismo]]
* [[Giorno della Memoria]]
* [[Giusti tra le nazioni]]
* [[Angelo Rotta]]
* [[Raoul Wallenberg]]
* [[Ghetto di Budapest]]
 
== Altri progetti ==
Riga 265 ⟶ 176:
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://www.giorgioperlasca.it/intro.html | 2 = Sito della Fondazione Giorgio Perlasca | accesso = 14 agosto 2005 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20061214193923/http://www.giorgioperlasca.it/intro.html | dataarchivio = 14 dicembre 2006 | urlmorto = sì }}
* [https://web.archive.org/web/20130610103248/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/la-storia-di-giorgio-perlasca/445/default.aspx La storia di Giorgio Perlasca - La storia dell`imprenditore italiano che salvò più di cinquemila ebrei] La Storia siamo noi
* {{cita web|url=http://www.gariwo.net/giusti/giusto.php?cod=48&categoria=134&sopra=131&sotto=134|titolo=Perlasca su Comitato Foresta dei Giusti-Gariwo}}
* {{cita web|http://www.linkiesta.it/giorgio-perlasca-shoah-e-banalita-del-bene|Ampio stralcio del graphic novel sulla vita di Perlasca}}
* {{cita web|url=http://www.corrierecomo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=35832:-in-viaggio-a-budapest-nei-luoghi-di-perlasca&catid=257:reportage&Itemid=131|titolo=Reportage del Corriere di Como da Budapest sui luoghi di Perlasca}}
* [http://www.raiclicktv.it/raiclickpc/secure/folder.srv?id=2047# Perlasca, Un eroe italiano], film Rai.it
* {{cita web|url=https://collections.ushmm.org/search/catalog/irn504674|titolo= Intervista a Giorgio Perlasca all'United States Holocaust Memorial Museum di Washington, 5 settembre 1990|lingua=en}}
 
{{OpereRossini}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|musica classicabiografie|guerra|nazismo|Italia}}
 
[[Categoria:OpereFilantropi liriche di Gioachino Rossiniitaliani]]
[[Categoria:OperePersonalità liricheitaliane indella linguaseconda italianaguerra mondiale]]
[[Categoria:OpereGiusti lirichetra basatele sunazioni opere letterarieitaliani]]
[[Categoria:Medaglie d'oro al merito civile]]
[[Categoria:Grandi Ufficiali OMRI]]
[[Categoria:Ghetto di Budapest]]