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{{Stato storico
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|nomeCorrente = Regno di Lituania
|nomeCompleto = Regno di Lituania
|nomeUfficiale = Lietuvos Karalystė
|linkStemma = Coat of arms of Lithuania.svg
|linkBandiera = Flag of Lithuania 1918-1940.svg
|linkLocalizzazione = KingdomOfLithuania1918Map.png
|linkMappa =
|paginaStemma = Stemma della Lituania
|paginaBandiera = Bandiera della Lituania
|inno = [[Tautiška Giesmė]]
|motto =
|lingua = [[lingua lituana|lituano]]
|capitale principale = [[Vilnius]]
|capitaleAbitanti = 138 794
|capitaleAbitantiAnno = 1916
|dipendente da = {{Bandiera|DEU 1871-1918}} [[Impero tedesco]]
|forma di stato =
|governo = [[Monarchia costituzionale]]
|titolo capi di stato = [[Sovrani di Lituania|Re di Lituania]]
|elenco capi di stato = [[Mindaugas II di Lituania]]
|titolo capi di governo =
|elenco capi di governo =
|organi deliberativi = Consiglio della Lituania
|inizio = 13 luglio [[1918]]
|primo capo di stato = [[Mindaugas II di Lituania]]
|stato precedente = {{simbolo|Vilnius COA 1845.png|22}} [[Governatorato di Vilna]]<br />{{Bandiera|DEU 1871-1918}} [[Ober Ost]]
|evento iniziale = [[Trattato di Brest-Litovsk]] e sfaldamento dell'[[Impero Russo]]
|fine = 2 novembre [[1918]]
|ultimo capo di stato = Mindaugas II di Lituania
|stato successivo = {{Bandiera|LTU 1918-1940}} [[Repubblica di Lituania]]
|evento finale = Fine della [[Prima Guerra Mondiale]] e caduta della monarchia
|area geografica = [[Europa orientale]]
|territorio originale = [[Lituania]]
|superficie massima = [[Lituania]] e parte della [[Polonia]]
|periodo massima espansione = 1918
|popolazione =
|periodo popolazione =
|voce suddivisione amministrativa = 32 province
|moneta = [[Goldmark]] (de facto)
|risorse =
|produzioni =
|commerci con = [[Impero Tedesco]]
|esportazioni =
|importazioni =
|telefono =
|targa = LTU
|religioni preminenti = [[cattolicesimo]]
|religione di stato = [[cattolicesimo]]
|altre religioni = [[ebraismo]], [[chiesa ortodossa russa]]
}}
Il '''Regno di Lituania''' fu una [[monarchia costituzionale]] di breve esistenza creata verso la fine della [[Prima guerra mondiale]], quando la [[Lituania]] era sotto [[Occupazione militare|occupazione]] tedesca. Il Consiglio della Lituania aveva dichiarato l'indipendenza il 16 febbraio [[1918]], cosa che la Germania riconobbe il 23 marzo 1918. Quattro mesi dopo, il 4 luglio 1918, il Consiglio della Lituania votò per offrire il trono al tedesco [[Mindaugas II di Lituania|Duca Wilhelm di Urach]], anche se questa fu una decisione travagliata che fece dimettere molti membri del Consiglio. Il Duca accettò l'offerta il 13 luglio 1918 e scelse di regnare con il nome di ''Mindaugas II''. Il 2 novembre dello stesso anno il Consiglio cambiò la Costituzione, sostituendola con una [[repubblica]]na, ponendo pertanto fine al breve regno di re Mindaugas II.<ref>Elenco dei sovrani e capi di Stato nella storia lituana: https://www.portalestoria.net/lituania.htm#Regno%20di%20Lituania:%C2%A0%2011/12/1917%20---%201918</ref>
 
==Sfondo==
{| style="width:100%; background:transparent; font-size:90%"
| style="background:#e0f0ff; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topleft:12px; -webkit-border-top-left-radius:12px; border-top-left-radius:12px; width:20%; height:30px" | &nbsp;&nbsp; [[File:Help-browser.svg|18px|link=Aiuto:Benvenuto]] [[Aiuto:Benvenuto|Benvenuto]]
| style="background:#6495ed; color:white; padding:0.5em 0.5em 0.5em 1em; font-size:140%; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topright:12px; -webkit-border-top-right-radius:12px; border-top-right-radius:12px; width:80%" | '''Benvenuto/a su Wikipedia, <span style="color:white">Brunno Mantovani</span>!'''
|-
| style="background:#e0e6ff; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Nuvola apps ksig.png|18px|link=Aiuto:Guida essenziale]] [[Aiuto:Guida essenziale|Guida essenziale]]
| rowspan="8" style="background:#fffff0; border:1px solid silver; -moz-border-radius-bottomright:12px; -webkit-border-bottom-right-radius:12px; border-bottom-right-radius:12px; padding:0.5em 1em;" |<div style="font-size:105%">Con i tuoi interessi e le tue conoscenze puoi far crescere il sapere libero e l'enciclopedia. Scrivi nuove voci o amplia quelle già esistenti: '''il tuo contributo è prezioso'''!
 
Dopo l'ultima spartizione della [[confederazione polacco-lituana]] nel 1795, la Lituania fu annessa all'[[impero russo]]. Nel 1915, durante la [[prima guerra mondiale]], la [[impero tedesco|Germania]] occupò parti occidentali dell'Impero russo, compresa la Lituania. Dopo la [[rivoluzione russa]] del 1917, la Germania concepì la strategia geopolitica della [[Mitteleuropa]], una rete regionale di [[stato fantoccio|stati fantoccio]] che serviva da zona cuscinetto.<ref>{{lt}}Sužiedėlis, Simas (a cura di), Council of Lithuania, in ''[[Enciclopedie lituane|Encyclopedia Lituanica]]'', I, Boston, Massachusetts, Juozas Kapočius, 1970–1978, p. 581.</ref> I tedeschi permisero l'organizzazione della Conferenza di Vilnius, sperand proclamasse che la nazione lituana voleva staccarsi dalla Russia e stabilire una "relazione più stretta" con la Germania.<ref>{{en}}Alfonsas Eidintas, Vytautas Žalys e Alfred Erich Senn, ''Lithuania in European Politics: The Years of the First Republic'', 1918-1940, a cura di Edvardas Tuskenis, New York, St. Martin's Press, 1999, ISBN 0-312-22458-3, p. 26.</ref> Già nel settembre del 1917, la Conferenza elesse un Consiglio di Lituania composto da venti membri e lo autorizzò a negoziare l'indipendenza lituana con i tedeschi. I tedeschi si stavano preparando agli imminenti negoziati per il [[trattato di Brest-Litovsk]] e cercarono una dichiarazione dei lituani che volevano una "alleanza ferma e permanente" con la Germania.<ref>{{en}}Alfonsas Eidintas, Vytautas Žalys e Alfred Erich Senn, ''Lithuania in European Politics: The Years of the First Republic'', 1918-1940, a cura di Edvardas Tuskenis, New York, St. Martin's Press, 1999, ISBN 0-312-22458-3, p. 29.</ref> Tale dichiarazione fu adottata dal Consiglio della Lituania l'11 dicembre 1917. Tuttavia, queste concessioni crearono malumori in seno al Consiglio e non ottennero, vista la posizione incerta, il riconoscimento dalla Germania. Fu a seguito di nuove discussioni, stavolta più produttive, che il Consiglio partorì l'[[Atto d'indipendenza della Lituania|Atto di indipendenza]] il 16 febbraio 1918. Il proclama ometteva ogni menzione di alleanza con la Germania e dichiarava "la cessazione di tutti i legami che in passato legavano questo Stato ad altre nazioni".<ref>{{en}}Alfonsas Eidintas, Vytautas Žalys e Alfred Erich Senn, ''Lithuania in European Politics: The Years of the First Republic'', 1918-1940, a cura di Edvardas Tuskenis, New York, St. Martin's Press, 1999, ISBN 0-312-22458-3, p. 30.</ref> Il 3 marzo 1918, la Germania e la [[URSS|Russia bolscevica]] firmarono il [[trattato di Brest-Litovsk]], sancendo che le [[Stati baltici|nazioni baltiche]] si trovavano nella [[sfera di influenza]] teutonica e che i sovietici rinunciavano a qualsiasi rivendicazione territoriale su quell’area. Il 23 marzo, la Germania riconobbe ufficialmente la Lituania indipendente sulla base della dichiarazione dell'11 dicembre.<ref>{{en}}Alfred Erich Senn, ''The Emergence of Modern Lithuania'', Greenwood Press, 1975 [1959], ISBN 0-8371-7780-4, p. 33.</ref> Tuttavia, con il paese ancora occupato dalle truppe tedesche, il Consiglio non aveva ancora alcun potere effettivo e fu trattato come un comitato consultivo fino alla cessazione delle ostilità alla fine del 1918 con l’[[armistizio di Compiègne]].<ref>{{lt}}Liudas Tuska, Antanas Smetona, ''Lietuvos Respublikos prezidentai'', Valstybinis leidybos centras, 1995, ISBN 9986-09-055-5, p. 32.</ref><ref>Ribellioni mai sopite dopo il 1914 in [[Lettonia]] e [[Lituania]]: https://www.eastjournal.net/archives/23463</ref>
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== Elezione ==
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=== Candidati ===
Ricorda di '''non copiare testi né immagini da libri o siti internet poiché <u>NON è consentito inserire materiale protetto da [[Wikipedia:Copyright|copyright]]</u>''' (nel caso sia tu l'autore/autrice, devi seguire [[Wikipedia:CONCEDI|l'apposita procedura]]), e di scrivere seguendo un '''[[Wikipedia:Punto di vista neutrale|punto di vista neutrale]]''', citando le '''[[WP:FONTI|fonti]]''' utilizzate.</div>
Dall’inizio del 1918, i tedeschi si affrettarono ad esercitare la maggiore influenza possibile sul governo lituano, visto il malcontento generale che muoveva la popolazione contro [[Mosca (Russia)|Mosca]].<ref>Russia e Lituania: un amore mai sbocciato nemmeno dopo diversi decenni: https://www.eastjournal.net/archives/69143</ref> Fu questa la motivazione principale che li convinse fosse opportuno revisionare la [[forma di governo]] della neonata Repubblica lituana virando verso una [[monarchia]], ritenuta più malleabile.<ref>L'indipendenza e le derive: http://lituania.italietuva.com/info/storia/</ref> Tra i papabili sovrani, ad essere scelto fu il duca Guglielmo di Urach (ufficialmente [[Mindaugas II di Lituania|Mindaugas II]], sulla scia del primo re del [[Granducato di Lituania]] [[Mindaugas]]).
La corona della Lituania fu inizialmente offerta a [[Guglielmo II di Germania|Guglielmo II]], imperatore tedesco e re di [[Prussia]], dal comando militare di [[Ober Ost]].<ref>{{en}}Alfred Erich Senn, ''The Emergence of Modern Lithuania'', Greenwood Press, 1975 [1959], ISBN 0-8371-7780-4, pp. 35-36.</ref> Ciò avrebbe creato un'unione personale tra Lituania e Prussia. Una proposta alternativa richiedeva l'elezione del figlio minore di Guglielmo, il principe Gioacchino.<ref>{{en}}Alfred Erich Senn, ''The Emergence of Modern Lithuania'', Greenwood Press, 1975 [1959], ISBN 0-8371-7780-4, p. 36.</ref> Tali piani per l'espansione della già dominante Prussia [[protestante]] furono contrastati dai regni [[cattolicesimo|cattolici]] di [[Sassonia]] e [[Baviera]].<ref>{{en}}Alfred Erich Senn, ''The Emergence of Modern Lithuania'', Greenwood Press, 1975 [1959], ISBN 0-8371-7780-4, p. 36.</ref> La Sassonia promosse il principe [[Federico Cristiano di Sassonia (1893-1968)|Friedrich Christian]], secondogenito di re [[Federico Augusto III]]. Questa proposta ricordava i legami storici tra la Sassonia e la Lituania: la [[casata di Wettin]] aveva prodotto tre sovrani per la [[Confederazione polacco-lituana]] tra il 1697 e il 1763.<ref>{{en}}Alfred Erich Senn, ''The Emergence of Modern Lithuania'', Greenwood Press, 1975 [1959], ISBN 0-8371-7780-4, pp. 36-37.</ref> Fu considerato anche un discreto numero di ulteriori candidati.
 
Tali piani furono visti dai lituani come una minaccia alla loro indipendenza. La situazione si incancrenì dopo un incontro tra alcuni funzionari tedeschi il 19 maggio, in cui furono discusse le condizioni che potevano reggere una "ferma e permanente alleanza" (tra baltici e teutonici), lasciando pochissima autonomia ai lituani.<ref>{{lt}}Pranas Čepėnas, ''Naujųjų laikų Lietuvos istorija'', II edizione, Chicago, Dr. Griniaus fondas, 1986, ISBN 5-89957-012-, pp. 215-217.</ref>
<div align="center" style="font-size:130%">Buon lavoro e buon divertimento da parte di tutti i wikipediani!</div>
 
Si pensò di creare una [[monarchia costituzionale]] e nominare un candidato che preservasse, almeno sulla carta, l'indipendenza lituana. Il Consiglio di Lituania votò in modo informale il 4 giugno 1918: l’argomento del giorno, obbligatoriamente imposto dai tedeschi, riguardava l’istituzione di una monarchia ereditaria e, a seguire, l’eventuale invito di uno dei papabili sovrani, il duca Guglielmo di Urach. Questi fu suggerito da [[Matthias Erzberger]], uomo che aveva collaborato con i lituani in [[Svizzera]] ed esperto di [[diplomazia|relazioni diplomatiche]].<ref>{{en}}Alfred Erich Senn, ''The Emergence of Modern Lithuania'', Greenwood Press, 1975 [1959], ISBN 0-8371-7780-4, p. 37.</ref> La sua candidatura fu oggetto di discussione da marzo 1918 ai mesi successivi.<ref>{{lt}}Antanas Tyla ir kiti. Giedraičiai. ''[[Enciclopedie lituane|Visuotinė lietuvių enciklopedija]]'', T. VI (Fau-Goris). – Vilnius: Mokslo ir enciklopedijų leidybos institutas, 2004. 437 psl.</ref> Il Duca sembrava essere un candidato perfetto: [[cattolico]], non in linea di successione con il [[regno di Württemberg]] a causa del matrimonio morganatico di suo nonno, non direttamente legato al [[casato di Hohenzollern]] e privo di relazioni con la [[Seconda Repubblica di Polonia|Polonia]].<ref>{{lt}}Mindaugas Maksimaitis, ''Lietuvos valstybės konstitucijų istorija'' (XX a. pirmoji pusė), Vilnius, Justitia, 2005, ISBN 9955-616-09-1, p.48.</ref> A causa di una prima esitazione dell’esercito tedesco elitario sul nome proposto, fu comunicata alla delegazione lituana la possibilità di incontrare il prescelto ad inizio luglio.<ref>{{lt}}Mindaugas Maksimaitis, ''Lietuvos valstybės konstitucijų istorija'' (XX a. pirmoji pusė), Vilnius, Justitia, 2005, ISBN 9955-616-09-1, pp. 48-49.</ref> Questi, insieme a suo figlio maggiore [[Carlo Gero di Urach|Carlo]] in qualità di [[erede]], accettarono l'offerta senza porre condizioni.<ref>{{lt}}Mindaugas Maksimaitis, ''Lietuvos valstybės konstitucijų istorija'' (XX a. pirmoji pusė), Vilnius, Justitia, 2005, ISBN 9955-616-09-1, p. 49.</ref> L'11 luglio, il Consiglio lituano effettuò una seconda votazione, stavolta avente valore ufficiale e che verteva sull’instaurazione o meno di una monarchia nello Stato baltico: vi furono 13 favorevoli, 5 contrari e 2 astenuti.<ref>Pranas Čepėnas, ''Naujųjų laikų Lietuvos istorija'', II, Chicago, Dr. Griniaus fondas, 1986, ISBN 5-89957-012-1, pp.215-217.</ref><ref>{{lt}}Mindaugas Maksimaitis, ''Lietuvos valstybės konstitucijų istorija'' (XX a. pirmoji pusė), Vilnius, Justitia, 2005, ISBN 9955-616-09-1, pp.56-60.</ref> Il 12 agosto, il Consiglio invitò formalmente il Duca Guglielmo a diventare re Mindaugas II della Lituania.<ref>https://www.wikizero.com/it/Mindaugas_II_di_Lituania</ref>
<div style="margin:0; padding:0">
 
{{Cassetto inizio
=== Condizioni ===
|titolo = Altre informazioni
[[file:Wilhelmurach.jpg|280px|thumb|left|Re [[Mindaugas II di Lituania]] (al centro in divisa) e famiglia: il primogenito è quello più a sinistra in foto]]
}}
Il Duca ricevette una proposta in dodici punti che ricordava i ''[[Pacta conventa (Polonia)|pacta conventa]]'' medievali.<ref>{{lt}}Liudas Tuska, Antanas Smetona, ''Lietuvos Respublikos prezidentai'', Valstybinis leidybos centras, 1995, ISBN 9986-09-055-5, p.49.</ref> Il monarca aveva il [[potere esecutivo]] di nominare [[ministero|ministri]], trasformare in legge le [[disegno di legge|proposte governative]] e presiedere alle riunioni del [[Seimas]] con facoltà di [[voto]]. I ministri dovevano essere scelti dai parlamentari e poi riferiti al re in seduta pubblica dinanzi all’[[Parlamento|organo legislativo]].<ref>{{lt}}Mindaugas Maksimaitis, ''Lietuvos valstybės konstitucijų istorija'' (XX a. pirmoji pusė), Vilnius, Justitia, 2005, ISBN 9955-616-09-1, pp.45-46.</ref> Il [[re]] doveva rispettare la [[Costituzione]], salvaguardare sull'indipendenza e sull'integrità territoriale della Lituania e consentire [[libertà di culto]]. La carica di sovrano diveniva [[incompatibilità|incompatibile]] con qualunque altra. La [[lingua lituana]] diveniva quella [[lingua ufficiale|ufficiale]] anche a livello giudiziario (contrariamente al passato)<ref>{{lt}}Liudas Tuska, Antanas Smetona, ''Lietuvos Respublikos prezidentai'', Valstybinis leidybos centras, 1995, ISBN 9986-09-055-5, p.49</ref>: il re aveva la possibilità di espellere dalla corte funzionari stranieri.<ref>{{en}}Alfonsas Eidintas, Vytautas Žalys e Alfred Erich Senn, ''Lithuania in European Politics: The Years of the First Republic, 1918-1940'', a cura di Edvardas Tuskenis, New York, St. Martin's Press, 1999, ISBN 0-312-22458-3, p.16.</ref> Il monarca e la sua famiglia erano obbligati a risiedere in Lituania, con l’opportunità di risedere all’estero per non più di 2 mesi all’anno. I figli dovevano essere educati e cresciuti in Lituania.<ref>{{en}}Alfonsas Eidintas, Vytautas Žalys e Alfred Erich Senn, ''Lithuania in European Politics: The Years of the First Republic, 1918-1940'', a cura di Edvardas Tuskenis, New York, St. Martin's Press, 1999, ISBN 0-312-22458-3, p.31</ref> Diverse fonti testimoniano come il re avesse iniziato ad apprendere la lingua lituana e ad informarsi sulla storia e sulle tradizioni lituane,<ref>{{en}}Stanley W. Page, ''The Formation of the Baltic States'', Harvard University Press, 1959, OCLC 491526167, p.94</ref> ma non mise mai piede in Lituania.<ref>Alfred Erich Senn, ''The Emergence of Modern Lithuania'', Greenwood Press, 1975 [1959], ISBN 0-8371-7780-4, p.38</ref>
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*[[Portale:Progetti|Visualizza l'elenco]] dei '''[[Wikipedia:Progetto|progetti collaborativi]]''' riguardanti specifiche aree tematiche dell'enciclopedia: puoi partecipare liberamente a quelli di tuo interesse o chiedere suggerimenti.
Alcuni autori hanno definito l’insieme di tutte queste condizioni quasi alla stregua di una Costituzione, ma ciò è opinabile. Il [[giurista]] lituano Michał Pius Römer la definì, salomonicamente, "una carta costituzionale in stato embrionale". Si tende a ritenere che l’insieme di queste norme, pur nell’apparenza semplici e talune di transizione, potessero essere una buona base giuridica su cui sviluppato una (reale) Costituzione, se la monarchia non fosse stata abolita.<ref>{{lt}}Pranas Čepėnas, ''Naujųjų laikų Lietuvos istorija'', II, Chicago, Dr. Griniaus fondas, 1986, ISBN 5-89957-012-1, pp.220-221</ref> Un progetto per una carta completa fu in seguito trovato in alcuni archivi della [[Germania]], ma non fu mai discusso dal Consiglio della Lituania e finì per rimanere solo una [[bozza]].<ref>{{en}}Alfred Erich Senn, ''The Emergence of Modern Lithuania'', Greenwood Press, 1975 [1959], ISBN 0-8371-7780-4, pp.38-39</ref>
*Identificati nelle [[Aiuto:Pagina di discussione|pagine di discussione]]: '''[[Aiuto:Firma|firma]] i tuoi interventi''' con il tasto che vedi nell'immagine.
 
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=== Dopo l'elezione ===
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La proposta di monarchia fu controversa e creò una frattura tra i membri di destra e di sinistra del Consiglio della Lituania. La proposta fu fortemente sostenuta da Antanas Smetona, Jurgis Šaulys e alcuni [[sacerdote|sacerdoti]] cattolici.<ref>{{en}}Alfred Erich Senn, ''The Emergence of Modern Lithuania, Greenwood Press'', 1975 [1959], ISBN 0-8371-7780-4, pp.39-40</ref> Quando la nuova [[forma di governo]] fu approvata, quattro membri del consiglio si dimisero in segno di protesta: Steponas Kairys, Jonas Vileišis, Mykolas Biržiška e Stanisław Narutowicz (in [[lingua lituana|lituano]] noto come Stanislovas Narutavičius). Anche Petras Klimas votò contro, ma non si dimise.<ref>{{lt}}Mindaugas Maksimaitis, ''Lietuvos valstybės konstitucijų istorija'' (XX a. pirmoji pusė), Vilnius, Justitia, 2005, ISBN 9955-616-09-1, pp.56-60</ref> Per evitare seggi vuoti, il Consiglio fu rimpiazzato da sei nuovi membri: Martynas Yčas, Augustinas Voldemaras, Juozas Purickis, Eliziejus Draugelis, Jurgis Alekna e Stasys Šilingas.<ref>{{lt}}Mindaugas Maksimaitis, ''Lietuvos valstybės konstitucijų istorija'' (XX a. pirmoji pusė), Vilnius, Justitia, 2005, ISBN 9955-616-09-1, p.57</ref> Il dibattito su [[monarchia costituzionale]] o [[repubblica|repubblica democratica]] non era nuovo nel panorama lituano. In precedenza infatti, nel dicembre del 1917, il Consiglio votò sulle due opzioni appena indicate ottenendo 15 preferenze contro i 5 sostenitori della forma repubblicana.<ref>{{lt}}Mindaugas Maksimaitis, ''Lietuvos valstybės konstitucijų istorija'' (XX a. pirmoji pusė), Vilnius, Justitia, 2005, ISBN 9955-616-09-1, p.61</ref> La maggioranza sosteneva che i lituani non fossero politicamente maturi per abbracciare una repubblica e che i tedeschi avrebbero più prontamente appoggiato una monarchia. Gli oppositori sostenevano che il Consiglio non aveva alcun diritto legale di determinare questioni fondamentali come quelle che saranno poi delegate alla futura [[Assemblea costituente]] di [[Vilnius]].<ref>{{lt}}Mindaugas Maksimaitis, ''Lietuvos valstybės konstitucijų istorija'' (XX a. pirmoji pusė), Vilnius, Justitia, 2005, ISBN 9955-616-09-1, p.65</ref>
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{{Cassetto fine}}
I tedeschi non approvarono il nuovo re. Fu un colpo di scena di grande portata: essi sostenevano che il loro riconoscimento della Lituania indipendente era basato su un accordo dell'11 dicembre in cui si prevedeva un'alleanza politica con la Germania: conseguentemente, in virtù di un rapporto di sudditanza che si sarebbe dovuto instaurare, i baltici non avevano il diritto di eleggere unilateralmente un nuovo monarca.<ref>“Con una situazione dei tedeschi sempre più negativa nella [[Grande Guerra]], la Lituania segretamente si muoveva per approvare la Repubblica o confermare una Monarchia a prescindere dal consenso teutonico”: http://www.miraggi.it/storia/lituasto.html</ref> Si protestò anche sul nome del Consiglio della Lituania, rinominato in Consiglio di Stato della Lituania poco prima dell'approvazione di [[Mindaugas II]]. Il Consiglio venne incontro a quest’ultima richiesta, ma fu intransigente sul suo nuovo re. La [[stampa]] lituana fu censurata (del resto [[Bando della stampa lituana (1865-1904)|a tale operazione il Paese era abituato]]) in modo da non far filtrare alcuna notizia sul nuovo re, mentre la stampa tedesca criticò all'unanimità le scelte politiche dei baltici.<ref>Sužiedėlis, Simas (a cura di), Council of Lithuania, in ''[[Enciclopedie lituane|Encyclopedia Lituanica]]'', I, Boston, Massachusetts, Juozas Kapočius, 1970–1978.</ref> Quando ''Lietuvos aidas'', il [[quotidiano]] del Consiglio, rifiutò di non stampare un articolo che annunciava il nuovo re, il giornale fu chiuso per un mese.<ref>{{en}}Alfred Erich Senn, ''The Emergence of Modern Lithuania'', Greenwood Press, 1975 [1959], ISBN 0-8371-7780-4, p.37</ref> Le relazioni con l’Impero tedesco rimasero tese fino all'ottobre del 1918. L'elezione, inoltre, danneggiò ulteriormente la reputazione del Consiglio, già raffigurato nello scenario internazionale come un burattino degli [[Imperi centrali]] dalle [[Alleati della prima guerra mondiale|potenze alleate]]. Non mancarono le posizioni di chi, segretamente, confidava in una sconfitta della Germania, per far sì che fosse possibile apparire al resto d’[[Europa]] come uno [[Stato sovrano]] slegato dalla [[sfera di influenza]] dei teutonici e dell’[[URSS|Unione Sovietica]]. Questa spaccatura si acuì ulteriormente nelle ultime settimane di vita.<ref>Non mancava molto alla fine della [[Grande Guerra]] e l’opinione generale chiedeva a gran voce un periodo di pace ed indipendenza.</ref>
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== Repubblica democratica ==
|titolo = Serve aiuto?
Mentre l’[[Impero tedesco]] stava perdendo la [[Grande guerra|guerra]], i lituani poterono beneficiare di una maggiore libertà d'azione.<ref>Collasso economico di [[Impero austro-ungarico|Austria]] e [[impero tedesco|Germania]]: https://www.lagrandeguerra.net/ggriassunto.html</ref> Il 20 ottobre 1918, il [[cancelliere del Reich|cancelliere]] [[Massimiliano di Baden]], ribadì il riconoscimento della Lituania indipendente, promettendo di convertire l'[[pubblica amministrazione|amministrazione]] militare tedesca in un governo civile per consentire ai lituani di subentrare una volta che ne avessero sufficienti capacità.<ref>{{lt}}Mindaugas Maksimaitis, ''Lietuvos valstybės konstitucijų istorija'' (XX a. pirmoji pusė), Vilnius, Justitia, 2005, ISBN 9955-616-09-1, p.61</ref> Dopo aver ricevuto questa notizia, il Consiglio della Lituania si riunì il 28 ottobre per discutere una costituzione provvisoria e la formazione del governo. Poiché nessun progetto o bozza era stato preparato in anticipo, queste decisioni dovevano essere prese dal Consiglio durante la sessione e questo processo durò diversi giorni.<ref>{{lt}}Mindaugas Maksimaitis, ''Lietuvos valstybės konstitucijų istorija'' (XX a. pirmoji pusė), Vilnius, Justitia, 2005, ISBN 9955-616-09-1, p.66</ref> Le riflessioni verterono anche sul sovrano regnante, portando la maggioranza dei politici a chiedere l’[[abdicazione]] di Mindaugas II. Le uniche preoccupazioni riguardavano la possibilità di rapporti diplomatici incrinati con i tedeschi, ma fu un rischio che, a detta del Consiglio, valeva la pena correre.<ref>{{lt}}Mindaugas Maksimaitis, ''Lietuvos valstybės konstitucijų istorija'' (XX a. pirmoji pusė), Vilnius, Justitia, 2005, ISBN 9955-616-09-1, p.64</ref> Il Duca Guglielmo si dimostrò disponibile ad abbandonare il trono. Per questo motivo, il 2 novembre, il Consiglio sospese l'invito a questi per fargli acquisire pieni poteri ufficialmente, lasciando la decisione finale alla futura Assemblea costituente della Lituania.<ref>{{lt}}Mindaugas Maksimaitis, ''Lietuvos valstybės konstitucijų istorija'' (XX a. pirmoji pusė), Vilnius, Justitia, 2005, ISBN 9955-616-09-1, p.64</ref> Più tardi, nello stesso giorno, il Consiglio adottò la prima carta costituzionale provvisoria, in cui non veniva specificata la forma di governo. Venivano semplicemente indicate le mansioni a cui era adibito il provvisorio esecutivo, il quale avrebbe operato fino a quando l'Assemblea costituente non avesse assunto la decisione definitiva.<ref>{{lt}}Paleckis, Mindaugas (2006-10-24): http://www.bernardinai.lt/straipsnis/2006-10-24-karaliskojo-kraujo-paieskos-lietuva-ir-simto-dienu-karalius/4976</ref>
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La decisione finale assunta portò a scegliere la repubblica: lo Stato lituano operò in maniera autonoma per poco più di un mese, a causa dell’[[Rivoluzione mondiale|occupazione sovietica]] che portò alla creazione della [[Repubblica Socialista Sovietica Lituana (1918-1919)|RSS lituana]]: la forma di governo monarchica non fu mai più presa in considerazione dalle assemblee costituenti di epoche successive.
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==La Lituania del XX secolo==
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Un riepilogo delle varie evoluzioni politiche dello Stato lituano nel XX secolo:<ref>Storia della Lituania: http://www.treccani.it/enciclopedia/lituania/</ref>
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* {{simbolo|Flag_of_Russia.svg}} [[Impero russo]]
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* {{simbolo|Flag_of_Lithuania_(1918–1940).svg}} [[Lituania|Repubblica lituana]] (da [[febbraio]] [[1918]])
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* {{simbolo|Flag_of_Lithuania_(1918–1940).svg}} Regno di Lituania ([[luglio]]-[[novembre]] 1918)
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* {{simbolo|Flag_of_the_Lithuanian-Byelorussian_SSR.svg}} [[Repubblica Socialista Sovietica Lituana (1918-1919)|Prima RSS lituana]] ([[dicembre]] 1918-febbraio [[1919]])
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* {{simbolo|Flag_of_the_Lithuanian-Byelorussian_SSR.svg}} [[Repubblica Socialista Sovietica Lituano-Bielorussa|RSS lituano-bielorussa]] ([[febbraio]] 1919-[[agosto]] 1919)
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* {{simbolo|Flag_of_Lithuania_(1918–1940).svg}} [[Lituania|Repubblica lituana]] (agosto 1919-[[1940]])
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* {{simbolo|Flag_of_the_Lithuanian_Soviet_Socialist_Republic.svg}} [[Repubblica Socialista Sovietica Lituana|Seconda RSS lituana]] (1940-[[giugno]] [[1941]])
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* {{simbolo|Flag_of_Germany_(1935–1945).svg}} [[Reichskommissariat Ostland]] (luglio 1941-[[1944]])
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* {{simbolo|Flag_of_the_Lithuanian_Soviet_Socialist_Republic.svg}} [[Repubblica Socialista Sovietica Lituana|Seconda RSS lituana]] (1944-[[marzo]] [[1990]])
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== Bibliografia ==
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*{{Cita libro|cognome=Čepėnas|nome=Pranas|wkautore=Pranas Čepėnas|titolo=Naujųjų laikų Lietuvos istorija|volume=II|anno=1986|editore=Dr. Griniaus fondas|città=Chicago|lingua=lt|isbn=5-89957-012-1}}
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*{{Cita libro|cognome=Eidintas|nome=Alfonsas|nome2=Vytautas|cognome2=Žalys|nome3=Alfred Erich|cognome3=Senn|curatore=Edvardas Tuskenis|titolo=Lithuania in European Politics: The Years of the First Republic, 1918-1940|anno=1999|editore=St. Martin's Press|città=New York|isbn=0-312-22458-3}}
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*{{Cita pubblicazione|nome=Audronė|cognome=Janužytė|titolo=Lietuvių istorikų politikų valstybingumo samprata (1907–1918 m.)|rivista=Istorija. Lietuvos aukštųjų mokyklų mokslo darbai|url=http://www.ceeol.com/aspx/getdocument.aspx?logid=5&id=08821fb94fdc4428ab46d1a72da100ee|issn=1392-0456|volume=65|lingua=lt|anno=2007}}
| style="background:#ffe5e0; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Copyright-problem.svg|18px|link=Wikipedia:Copyright]] [[Wikipedia:Copyright|Copyright]]
*{{Cita libro|nome=Vejas G.|cognome=Liulevicius|titolo=War land on the Eastern Front: culture, national identity and German occupation in World War I|url=https://books.google.com/books?id=tlrez-ylNUkC&pg=PA210|serie=Studies in the social and cultural history of modern warfare|editore=Cambridge University Press|anno=2000|isbn=978-0-521-66157-7}}
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*{{Cita libro|nome=Mindaugas|cognome=Maksimaitis|titolo=Lietuvos valstybės konstitucijų istorija (XX a. pirmoji pusė)|editore=Justitia|città=Vilnius|anno=2005|lingua=lt|isbn=9955-616-09-1}}
| style="background:#ffefe0; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Crystal Clear app ksirtet.png|18px|link=Portale:Progetti]] [[Portale:Progetti|Progetti tematici]]
*{{Cita libro|nome=Stanley W.|cognome=Page|titolo=The Formation of the Baltic States|anno=1959|editore=Harvard University Press|oclc=491526167}}
|-
*{{Cita web|nome=Mindaugas|cognome=Paleckis|titolo=Karališkojo kraujo paieškos: Lietuva ir šimto dienų karalius|url=http://www.bernardinai.lt/straipsnis/2006-10-24-karaliskojo-kraujo-paieskos-lietuva-ir-simto-dienu-karalius/4976|data=24 ottobre 2006|editore=Bernardinai.lt|lingua=lt}}
| style="background:#fff8dc; border:1px solid silver; -moz-border-radius-bottomleft:12px; -webkit-border-bottom-left-radius:12px; border-bottom-left-radius:12px; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Nuvola apps bookcase.svg|18px|link=Aiuto:Glossario]] [[Aiuto:Glossario|Glossario]]
*{{Cita libro|nome=Alfred Erich|cognome=Senn|wkautore=Alfred E. Senn|titolo=The Emergence of Modern Lithuania|editore=Greenwood Press|annooriginale=1959|anno=1975|isbn=0-8371-7780-4}}
|}Naturalmente un benvenuto anche da parte mia! Se avessi bisogno di qualcosa non esitare a contattarmi.
*{{Cita libro|cognome=Skirius|nome=Juozas|titolo=Gimtoji istorija. Nuo 7 iki 12 klasės|url=http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/|accesso=17 aprile 2010|anno=2002|editore=Elektroninės leidybos namai|città=Vilnius|isbn=9986-9216-9-4|capitolo=Vokietija ir Lietuvos nepriklausomybė|urlcapitolo=http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/?id=1015|lingua=lt|urlmorto=yes|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080303191252/http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/|dataarchivio=3 marzo 2008}}
--[[Utente:Nungalpiriggal|Nungalpiriggal]] ([[Discussioni utente:Nungalpiriggal|msg]]) 21:30, 15 ott 2015 (CEST)
*{{cite encyclopedia|editor=Sužiedėlis, Simas|encyclopedia=[[Encyclopedia Lituanica]]|title=Council of Lithuania|year=1970–1978|publisher=Juozas Kapočius|volume=I|___location=Boston, Massachusetts|id={{LCC|74-114275}}}}
<!-- fine template di benvenuto -->
*{{Cita libro|nome=Liudas|cognome=Tuska|titolo=Lietuvos Respublikos prezidentai|capitolo=Antanas Smetona|editore=Valstybinis leidybos centras|anno=1995|isbn=9986-09-055-5|lingua=lt}}
 
== Voci correlate ==
 
*[[Ducato Baltico Unito]]
*[[Ducato di Curlandia e Semigallia (1918)]]
*[[Regno di Finlandia (1918)]]
*[[Regno di Polonia (1916-1918)]]
* [[Stato cliente]]
*[[Trattato di Brest-Litovsk]]
 
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|http://www.worldstatesmen.org/Lithuania.htm|Statisti del mondo}}
 
{{Portale|Lituania|storia}}
 
[[Categoria:Storia della Lituania]]
[[Categoria:Stati europei scomparsi]]
 
== Note ==