Diocesi di Mostar-Duvno e Circondario di Chieti: differenze tra le pagine

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{{S|storia contemporanea}}
{{diocesi della chiesa cattolica
{{Divisione amministrativa
|immagine=
|Nome = Circondario di Chieti
|nome=[[Diocesi]] di [[Mostar]]-[[Tomislavgrad|Duvno]]
|Nome ufficiale =
|latino=Dioecesis Mandetriensis-Dumnensis o Dalminiensis
|Panorama =
|titolo=[[vescovo]]
|Didascalia =
|titolare=[[Ratko Perić]]
|Bandiera =
|emeriti=
|Voce bandiera =
|vicario=
|Stemma =
|stato=Bosnia ed Erzegovina
|Voce stemma =
|ritoliturgico=[[rito romano|romano]]
|Stato = ITA 1861-1946
|eretta=[[VI secolo]]
|Grado amministrativo = 2
|stemma=
|mappaTipo =
|Divisione amm grado 1 = Chieti
|mappacollocazione=Mostarsko-duvanjska biskupija.svg
|Capoluogo = [[Chieti]]
|mappaprovincia=
|Amministratore locale =
|suffraganeadi=[[arcidiocesi di Sarajevo]]
|Partito =
|battezzati=211.600
|Data elezione =
|popolazione=481.400
|Lingue ufficiali =
|proporzione=44,0
|Data istituzione = 1860
|sacerdotisecolari=72
|Data soppressione = 1927
|sacerdotiregolari=114
|Altitudine =
|sacerdoti=186
|Superficie = 890.32
|battezzatipersacerdote=1.137
|Note superficie =
|diaconi=
|Acque interne =
|religiosi=142
|Abitanti = 151468
|religiose=199
|Note abitanti = https://ebiblio.istat.it/digibib/Censimenti%20popolazione/censpop1921/VolumeII_Regioni/UBO0296363_XIV_Abruzzi_e_Molise+OCR_ottimizzato.pdf
|vicariati=
|Aggiornamento abitanti = 1921
|parrocchie=82
|Sottodivisioni = 7
|superficie=11.306
|Sottosottodivisioni = 40
|cattedrale=[[Cattedrale di Santa Maria Madre di Dio (Mostar)|Santa Maria Madre della Chiesa]]
|Sottosottosottodivisioni =
|patroni=[[San Giuseppe]]
|Divisioni confinanti = [[Circondario di Penne|Penne]], [[Circondario di Lanciano|Lanciano]], [[Circondario di Sulmona|Sulmona]]
|indirizzo=BiskupaCule BB, PP. 54, 88000 Mostar, Bosna i Hercegovina
|Lingue =
|sito=www.cbismo.com
|Codice postale =
|anno=2014
|Prefisso =
|ch=most
|Codice ISO =
|Codice statistico =
|Codice catastale =
|Targa = 19
|Zona sismica =
|Gradi giorno =
|Diffusività =
|Nome abitanti =
|Patrono =
|Festivo =
|PIL =
|PIL procapite =
|PIL PPA =
|PIL procapite PPA =
|Parlamentari =
|Raggruppamento =
|Inno =
|Soprannome =
|Motto =
|Immagine localizzazione = Circondario di Chieti.png
|Mappa =
|Didascalia mappa =
|Sito =
|Incipit =
|Categoria =
}}
Il '''circondario di Chieti''' era uno dei tre [[Circondario (Regno d'Italia)|circondari]] in cui era suddivisa la [[provincia di Chieti]].
[[File:Mostar Kath v S1.jpg|thumb|upright=1.3|L'ex cattedrale dei Santi Pietro e Paolo.]]
[[File:Church in Međugorje, B-H, June 4th 2007 (3).jpg|thumb|upright=1.3|La chiesa parrocchiale di [[Međugorje]].]]
[[File:Bishop’s Ordinariate.jpg|thumb|upright=1.3|Il palazzo episcopale di Mostar.]]
 
== Storia ==
La '''diocesi di Mostar-Duvno''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Dioecesis Mandetriensis-Dumnensis o Dalminiensis'') è una sede della [[Chiesa cattolica]] suffraganea dell'[[arcidiocesi di Sarajevo]]. Nel [[2013]] contava 211.600 battezzati su 481.400 abitanti. È attualmente retta dal [[vescovo]] [[Ratko Perić]].
Con l'[[Unità d'Italia]] ([[1861]]) la suddivisione in province e circondari stabilita dal [[decreto Rattazzi]] fu estesa all'intera penisola.
 
Il circondario di Chieti fu in seguito abolito, come tutti i circondari italiani, nel [[1927]]<ref>{{Cita web|url=https://it.wikisource.org/wiki/R.D._21_ottobre_1926,_n._1890_-_Soppressione_di_94_circondari_e_ricostituzione_di_quello_di_Tolmino|titolo=}}</ref>, nell'ambito della riorganizzazione della struttura statale voluta dal [[fascismo|regime fascista]]. Buona parte del suo territorio fu assegnato alla nascente [[provincia di Pescara]] nel 1927<ref>{{Cita web|url=https://it.wikisource.org/wiki/R.D.L._2_gennaio_1927,_n._1_-_Riordinamento_delle_circoscrizioni_provinciali|titolo=}}</ref>, in particolare passarono alla nuova provincia i mandamenti di [[Manoppello]] (tranne il comune di [[Roccamontepiano]]), [[Caramanico Terme]] e [[San Valentino in Abruzzo Citeriore]], oltre a [[Pescara]] stessa scorporata dal mandamento di [[Francavilla al Mare]]; il resto dei comuni del circondario rimasero invece nella [[provincia di Chieti]]<ref>{{Cita web|url=https://it.wikisource.org/wiki/R.D._21_ottobre_1926,_n._1890_-_Soppressione_di_94_circondari_e_ricostituzione_di_quello_di_Tolmino|titolo=}}</ref>.
==Territorio==
La diocesi comprende la parte settentrionale dell'[[Erzegovina]].
 
== Suddivisione amministrativa all'atto dell'istituzione (1861) ==
Sede vescovile è la città di [[Mostar]], dove si trova la [[Cattedrale di Santa Maria Madre di Dio (Mostar)|cattedrale di Santa Maria Madre della Chiesa]].
All'atto di istituzione, il circondario comprendeva 7 mandamenti ulteriormente suddivisi in 41 comuni, che divennero 40 dopo l'unione di San Silvestro al comune di Pescara nel 1879<ref>{{Cita web|url=http://asciatopo.xoom.it/amministrativi_civile.html|titolo=Storia amministrativa|sito=asciatopo.xoom.it|accesso=2019-07-14}}</ref>:
 
*Mandamento di [[Chieti]], con i comuni di [[San Giovanni Teatino|Forcabobolina]], [[Torrevecchia Teatina|Torrevecchia]], [[Villamagna]], [[Vacri]], [[Bucchianico]], [[Fara Filiorum Petri]] e [[Casalincontrada]]
Il territorio è suddiviso in 82 parrocchie, fra queste è famosa la parrocchia di [[Međugorje]], meta di frequenti [[pellegrinaggio|pellegrinaggi]] mariani.
* Mandamento di [[Francavilla al Mare|Francavilla]], con i comuni di [[Pescara]], [[San Silvestro Colle|San Silvestro]], e [[Ripa Teatina]]
* Mandamento di [[Tollo]], con i comuni di [[Miglianico]], [[Giuliano Teatino|Giuliano]], [[Canosa Sannita|Canosa]], [[Arielli]] e [[Poggiofiorito|Villarielli]]
* Mandamento di [[Guardiagrele]], con i comuni di [[San Martino sulla Marrucina|San Martino]], [[Casacanditella]], [[Filetto (Italia)|Filetto]], [[Ari]], [[Rapino (comune)|Rapino]], [[Pretoro]] e [[Pennapiedimonte]]
* Mandamento di [[Manoppello]], con i comuni di [[Turrivalignani]], [[Lettomanoppello]], [[Serramonacesca]] e [[Roccamontepiano]]
* Mandamento di [[San Valentino in Abruzzo Citeriore|San Valentino]], con i comuni di [[Bolognano]], [[Abbateggio]], [[Roccamorice]] e [[Tocco da Casauria|Tocco]]
* Mandamento di [[Caramanico Terme|Caramanico]], con i comuni di [[Salle]], [[Musellaro]], [[Roccacaramanico]] e [[Sant'Eufemia a Maiella|Sant'Eufemia]]
 
== Variazioni amministrative ==
==Storia==
1863
Fin dal [[III secolo]] è documentata la presenza del [[cristianesimo]] a Dumno (''Delminium'' per i [[Impero romano|Romani]], corrispondente all'odierna [[Tomislavgrad]]). Il primo vescovo di [[Arcidiocesi di Spalato-Macarsca|Salona]], san Venanzio, fu anche il primo [[missionario]] di Dumno; secondo alcuni [[Martirologio|martirologi]] infatti Venanzio fu ''«apud Dalmatas martyr»'', intendendo con ''Dalmatas'' la città di ''Delminium'', che sarebbe all'origine del nome [[Dalmazia]]. Fu a Dumno che Venanzio subì il [[Martirio cristiano|martirio]].
 
* Sant'Eufemia ridenominata Sant'Eufemia a Majella
Il cristianesimo sopravvisse a Dumno per tutta la durata delle persecuzioni. Nel [[sinodo]] di Salona del [[553]] fu eretta la [[diocesi di Macarsca]] al cui territorio apparteneva Dumno. Nelle lettere di [[Papa Gregorio I|Gregorio Magno]] (marzo [[591]] - fine [[594]]) è menzionato un ''Malchus episcopus dalmaliensis'' (chiamato anche ''coepiscopus''): la maggior parte degli storici ritengono che questo Malco sia stato effettivamente vescovo di Dumno, cosa che determinerebbe la fondazione di una diocesi a Dumno verso la fine del [[VI secolo]]; altri autori invece ritengono che si tratti di un vescovo che esercitava le funzioni di ''rector patrimonii apostolici'' su tutto il territorio della Dalmazia.
* Torrevecchia ridenominata Torrevecchia Teatina
* Francavilla ridenominata Francavilla al Mare
* Giuliano ridenominata Giuliano Teatino
* San Martino ridenominata San Martino sulla Marrucina
* San Valentino ridenominata San Valentino in Abruzzo Citeriore
* Tocco ridenominata Tocco da Casauria
 
1864
Quando i [[Croati]] conquistarono la regione e grazie all'opera di Giovanni di Ravenna e di altri arcivescovi di [[Arcidiocesi di Spalato-Macarsca|Spalato]] si convertirono dall'[[arianesimo]] al cattolicesimo, si impose la necessità di creare nuove diocesi, tra cui quella di Dumno. Questo avvenimento è testimoniato dall'arcidiacono Tommaso nella sua ''Historia Salonitana'' e risale ad un periodo imprecisato a partire dalla metà del [[VII secolo]]. La diocesi è certamente documentata negli atti del sinodo di Spalato del [[928]]: al vescovo [[Gregorio di Nona|Gregorio]] fu data la possibilità di scegliere una diocesi dove porre la sua sede e tra le opzioni v'era anche la ''Delmiensis ecclesia''. Dumno è ancora menzionata nelle ''Provinciali'' romane dell'[[XI secolo]] come città sede di un vescovo. Infine, in una lettera di [[papa Celestino III]] del 13 marzo [[1192]] essa appare fra le [[Diocesi suffraganea|suffraganee]] di Spalato. Nel lungo periodo che va dal VII al [[XII secolo]] sembra dunque essere ben documentata la presenza di una diocesi a Dumno: nessun vescovo tuttavia è stato tramandato dalle fonti.
 
* Canosa ridenominata Canosa Sannita
In seguito, per un secolo (fine XII secolo - fine [[XIII secolo]]) la sede non è più menzionata da alcuna fonte. Alcuni autori ritengono che, per motivi imprecisati, la diocesi sia stata soppressa, per poi essere ristabilita, di certo prima del [[1297]]. Agli inizi del [[XIV secolo]] si ha finalmente conoscenza del primo vescovo di Dumno, il [[Ordine Cistercense|cistercense]] Ivan de Hoio, deceduto nel [[1317]]. Da questo momento i vescovi si succedettero con regolarità fino alla fine del [[XVII secolo]].
 
1879
Nel [[1465]] la città fu conquistata dai [[Impero ottomano|Turchi]], così come tutta la [[Bosnia]]. La diocesi tuttavia sopravvisse all'occupazione ed anzi si ingrandì: infatti durante l'episcopato di Vid de Ruscis al suo territorio fu annesso anche quello di Macarsca. Nella seconda metà del [[XVI secolo]] al vescovo Daniel Vocacio fu data l'amministrazione di tutto il territorio ''usque in Bosniam et Serviam''. Questo fatto tuttavia è indice di come oramai la presenza cristiana nel territorio si era ridotta di molto e le antiche sedi episcopali erano date in amministrazione ad un unico vescovo.
 
* San Silvestro diventa frazione del comune di Pescara
Tra i vescovi di questo periodo sono da ricordare in particolare: Nikola Zadranin, che percorse l'Europa alla ricerca di aiuti economici e militari contro gli invasori Turchi arrivando ad organizzare anche una crociata contro di essi; Vid de Ruscis, che mantenne viva la fede cristiana nei primi anni dell'occupazione. Dopo la sua morte i vescovi di Dumno, ritenendo insicura la città, preferirono risiedere altrove facendosi rappresentare da vicari generali. Non mancarono lunghi periodi di sede vacante, durante i quali la diocesi fu assegnata come sede titolare a vescovi per lo più di origine spagnola.<ref>Negli atti vaticani, i titolari assunsero anche il nome di ''episcopi Rosanensis seu Rosonensis''. Cfr. Eubel, ''op. cit.'', vol. IV, p. 297, note.</ref>
 
1894
Alla morte di Mihalj Jahnn ([[1663]]), la [[Santa Sede]] non nominò più vescovi per Dumno e la diocesi fu data in amministrazione ai vescovi delle diocesi vicine, in particolare ai vescovi di Macarsca. Dopo il 1663, la diocesi è ''[[de facto]]'' soppressa.
 
* Forcabobolina ridenominata San Giovanni Teatino
Una nuova pagina per la storia di Dumno inizia nel [[1735]], anno in cui Roma, per migliorare e favorire le condizioni dei cattolici della Bosnia e dell'Erzegovina, eresse il [[Arcidiocesi di Sarajevo|vicariato apostolico di Bosnia]] ''cum extensione ad totam Bosniam, Othomaniaco dominio subjectam, et praecipue super olim episcopatu Dumnensi''. Da questo [[vicariato apostolico|vicariato]] nel [[1846]] furono sottratti i territori dell'Erzegovina (e parte dei territori della [[diocesi di Ragusa di Dalmazia]]), comprensiva dell'antica Dumno, per formare una nuova circoscrizione ecclesiastica, il vicariato apostolico dell'Erzegovina.
 
1911
Il 5 luglio [[1881]] il vicariato apostolico è stato elevato a diocesi in forza della [[Bolla pontificia|bolla]] ''Ex hac augusta'' di [[papa Leone XIII]] e ha assunto il nome di diocesi di Mostar-Duvno. Il titolo ''Dumnensis'' fu aggiunto a ricordo dell'antica sede.
 
* Villarielli ridenominata Poggiofiorito
Dall'8 luglio [[1890]] i vescovi di Mostar-Duvno hanno in amministrazione perpetua la [[diocesi di Trebigne-Marcana]].
{{Circondari della provincia di Chieti}}
{{Chieti}}
{{portale|storia d'Italia}}
 
[[Categoria:Circondari d'Italia|Chieti]]
Nel [[1981]], a cent'anni dall'istituzione della diocesi, la cattedra vescovile fu traslata dalla chiesa dei Santi Pietro e Paolo all'attuale dedicata alla Beata Vergine Maria, Regina del Cielo e Madre della Chiesa.<ref>[http://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-73-1981-ocr.pdf AAS 73 (1981)], p. 739.</ref>
[[Categoria:Provincia di Chieti]]
 
[[Categoria:Chieti]]
==Cronotassi dei vescovi==
'''Vescovi di Delminium o Dumno'''
* Malchus † ([[590]] - [[597]] deceduto)
* …
* Ivan de Hoio, [[Ordine Cistercense|O.Cist.]] † ([[1313]] - 24 marzo [[1317]] deceduto)
* Madije † (prima del [[1337]] - [[1345]] dimesso)
* Ivan, O.Cist. † (20 giugno [[1345]] - ?)
* Guerino da Zara † ([[1347]] - ?)
* Stjepan<ref>Menzionato come ''episcopus Dalmatiae''.</ref> † ([[1355]] - [[1371]])
* Ivan † (circa [[1383]] - [[1394]] deceduto)
* Petar Petra Telikona, [[Ordine dei Frati Minori|O.F.M.]] † (7 settembre [[1394]] - ?)
* Juraj, O.F.M. † (circa [[1406]] - 21 ottobre [[1412]] nominato vescovo di [[Diocesi di Lesina|Lesina]])
* Juraj † ([[1412]] - [[1419]] deceduto)
* Blaž de Navara, O.F.M. † (15 settembre [[1419]] - ?)
* Nikola, O.F.M. † (circa [[1426]] - [[1433]])
* Hugo Fornetus † (27 luglio [[1433]] - [[1439]])
* Jeronim Trogiranin, O.F.M. † (22 aprile [[1439]] - [[1459]] dimesso)
* Nikola Zadranin, O.F.M. † (2 gennaio [[1460]] - [[1464]])
* Vid de Ruscis † ([[1490]] - dopo il [[1495]])
** ''Sede vacante''
** Tomás de Córdoba, O.Cist. † (26 gennaio [[1507]] - [[1514]] deceduto)<ref name="Vescovo titolare">Vescovo titolare.</ref>
** Alvaro Salas Sánchez, [[Ordine di Sant'Agostino|O.S.A.]] † (8 agosto [[1514]] - 12 ottobre [[1520]] deceduto)<ref name="Vescovo titolare"/>
** Andrija Klement de Turrecremata, O.F.M. † (19 dicembre [[1520]] - ?)<ref name="Vescovo titolare"/>
* Nikola de Berganicio † (14 luglio [[1536]] - [[1551]] deceduto)<ref>Non occupò mai la sua sede; è menzionato dalle fonti come suffraganeo del [[Arcidiocesi di Alba Iulia|vescovo di Transilvania]].</ref>
* Daniel Vocacio, O.F.M. † (2 dicembre [[1551]] - circa [[1580]] dimesso)<ref>Dal [[1563]] nominato [[vescovo ausiliare]] di [[diocesi di Sigüenza-Guadalajara|Sigüenza]].</ref>
* Daniel Vladimirović Neretvanin (?) † (circa [[1590]])
* Alfonso de Requeséns Fenollet, O.F.M. † (30 agosto [[1610]] - 6 ottobre [[1625]] nominato vescovo di [[Diocesi di Barbastro-Monzón|Barbastro-Monzón]])
* Vincenzo Zucconi † (30 agosto [[1627]] - ?)
* Marijan Maravić, [[Ordine dei Frati Minori|O.F.M.]] † (31 luglio [[1645]] - 24 luglio [[1647]] nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Đakovo-Osijek|Bosnia]])<ref>Viene contestualmente nominato dall'imperatore asburgico amministratore apostolico di Duvno e delle altre sedi del regno bosniaco.</ref>
** ''Sede vacante (1647-1655)''
* Pavao Posilović, O.F.M. † (25 ottobre [[1655]] - ? deceduto)
* Mihalj Jahnn, O.F.M. † (14 gennaio [[1658]] - [[1665]] deceduto)
'''Vicari apostolici dell'Erzegovina e vescovi di Mostar-Duvno'''
* Rafael Barišić, O.F.M. † (24 settembre [[1847]] - 14 agosto [[1863]] deceduto)
* Anđeo Kraljević, O.F.M. † (7 dicembre [[1864]] - 27 luglio [[1879]] deceduto)
* Paškal Buconjić † (18 gennaio [[1880]] - 8 dicembre [[1910]] deceduto)
* Alojzije Mišić, O.F.M. † (14 febbraio [[1912]] - 26 marzo [[1942]] deceduto)
* Petar Čule † (15 aprile [[1942]] - 14 settembre [[1980]] ritirato)
* Pavao Žanić † (14 settembre [[1980]] succeduto - 24 luglio [[1993]] ritirato)
* [[Ratko Perić]], succeduto il 24 luglio [[1993]]
 
==Statistiche==
Le diocesi unite di Mostar-Duvno e di Trebigne-Marcana al termine dell'anno 2013 su una popolazione di 481.400 persone contavano 211.600 battezzati, corrispondenti al 44,0% del totale.
{{tabella dati diocesi}}
|-
| 1950 || 180.000 || 300.000 || 60,0 || 76 || 16 || 60 || 2.368 || || 60 || 40 || 60
|-
| 1970 || 202.376 || 495.000 || 40,9 || 141 || 38 || 103 || 1.435 || || 156 || 130 || 66
|-
| 1980 || 201.600 || 464.346 || 43,4 || 199 || 53 || 146 || 1.013 || || 172 || 164 || 74
|-
| 1990 || 208.000 || 502.000 || 41,4 || 189 || 62 || 127 || 1.100 || || 164 || 189 || 77
|-
| 1999 || 191.998 || 481.445 || 39,9 || 167 || 53 || 114 || 1.149 || 1 || 145 || 188 || 81
|-
| 2000 || 193.908 || 481.445 || 40,3 || 168 || 53 || 115 || 1.154 || 1 || 134 || 178 || 81
|-
| 2001 || 194.344 || 481.445 || 40,4 || 168 || 54 || 114 || 1.156 || 1 || 134 || 173 || 81
|-
| 2002 || 197.872 || 481.445 || 41,1 || 177 || 72 || 105 || 1.117 || || 124 || 184 || 81
|-
| 2003 || 203.805 || 481.448 || 42,3 || 163 || 53 || 110 || 1.250 || 1 || 133 || 171 || 81
|-
| 2004 || 208.226 || 481.445 || 43,3 || 229 || 103 || 126 || 909 || 1 || 146 || 171 || 81
|-
| 2013 || 211.600 || 481.400 || 44,0 || 186 || 72 || 114 || 1.137 || || 142 || 199 || 82
|}
 
==Note==
<references/>
 
==Fonti==
*[[Annuario pontificio]] del 2014 e precedenti, in {{Catholic-hierarchy|diocese|dmost}}
*{{hr}} [http://www.cbismo.com Sito ufficiale] delle diocesi di Mostar-Duvno e Trebigne-Marcana
*{{en}} [http://www.gcatholic.org/dioceses/diocese/most0.htm Scheda della diocesi] su [http://www.gcatholic.org www.gcatholic.org]
*{{la}} [http://www.vatican.va/archive/ass/documents/ASS-14-1881-ocr.pdf Bolla ''Ex hac augusta''], ASS 14 (1881), pp.&nbsp;97–112
* {{la}} Pius Bonifacius Gams, [http://www.wbc.poznan.pl/dlibra/doccontent?id=65154&dirids=1 ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], Leipzig 1931, pp.&nbsp;406–407
* {{la}} Konrad Eubel, ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002716&mediaType=application/pdf vol. 1], p.&nbsp;230; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002717&mediaType=application/pdf vol. 2], p.&nbsp;146; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002718&mediaType=application/pdf vol. 3], pp.&nbsp;188–189; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002719&mediaType=application/pdf vol. 4], pp.&nbsp;178 e 297
*{{fr}} v. ''Dumno'' in [http://booksnow.scholarsportal.info/ebooks/oca2/4/dictionnairedhis14bauduoft/dictionnairedhis14bauduoft.pdf ''Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques''], vol. XIV, 1960, coll. 1020-1024
 
==Voci correlate==
*[[Sede titolare di Dulma]]
*[[Cattedrale di Santa Maria Madre di Dio (Mostar)]]
*[[Diocesi di Trebigne-Marcana]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|diocesi}}
 
[[Categoria:Diocesi cattoliche in Bosnia ed Erzegovina|Mostar-Duvno]]
[[Categoria:Mostar]]
[[Categoria:Diocesi cattoliche erette nel VI secolo|Mostar-Duvno]]