Missione artistica francese e Marco Minniti: differenze tra le pagine

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{{Carica pubblica
{{T|portoghese|arte|giugno 2019}}
|nome = Marco Minniti
[[File:Exposição Debret e a Missão Artística Francesa no Brasil- 200 anos (28648427911).jpg|thumb|Mostra di [[Jean-Baptiste Debret]].]]
|immagine = Marco Minniti Official.jpg
La '''Missione artistica francese''' fu una spedizione di un gruppo di artisti [[Francia|francesi]] che si trasferirono in [[Brasile]] all'inizio del [[XIX secolo]] e rivoluzionò il panorama artistico del paese introducendo il sistema de insegnamento superiore [[Accademismo|accademico]] e rafforzando il [[neoclassicismo]] che era agli albori. Il gruppo era guidato da [[Joachim Lebreton]] e fu protetto dal governo di [[Giovanni VI del Portogallo|Giovanni VI]], ma la sua opera tardò a dare frutto, in quanto incontrò resistenza da parte della [[Barocco in Brasile|tradizione barocca]] saldamente radicata e dovette affrontare la scarsità di risorse finanziari e una serie di intrighi politici che dissolsero buona parte del primo entusiasmo ufficiale per il progetto.
|carica = [[Ministri dell'interno della Repubblica Italiana|Ministro dell'interno]]
|mandatoinizio = 12 dicembre [[2016]]
|mandatofine = 1º giugno [[2018]]
|presidente = [[Paolo Gentiloni]]
|predecessore = [[Angelino Alfano]]
|successore = [[Matteo Salvini]]
|carica2 = [[Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri]]<br /><small>[[Dipartimento delle informazioni per la sicurezza|con delega alle informazioni per la sicurezza]], [[Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica]]<br /></small>
|mandatoinizio2 = 17 maggio [[2013]]
|mandatofine2 = 12 dicembre [[2016]]
|presidente2 = [[Enrico Letta]]<br />[[Matteo Renzi]]
|predecessore2 = [[Gianni De Gennaro]]
|successore2 = [[Luciano Pizzetti]]
|carica3 = [[Ministero dell'Interno|Viceministro dell'interno]]
|mandatoinizio3 = 17 maggio [[2006]]
|mandatofine3 = 5 maggio [[2008]]
|presidente3 = [[Romano Prodi]]
|predecessore3 = [[Maurizio Balocchi]] (sott.)
|successore3 = [[Alfredo Mantovano]] (sott.)
|carica4 = [[Ministero della Difesa|Sottosegretario di Stato del Ministero della difesa]]
|mandatoinizio4 = 25 aprile [[2000]]
|mandatofine4 = 11 giugno [[2001]]
|presidente4 = [[Giuliano Amato]]
|predecessore4 = [[Romano Misserville]]
|successore4 = [[Francesco Bosi]]
|carica5 = [[Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri]]
|mandatoinizio5 = 22 ottobre [[1998]]
|mandatofine5 = 25 aprile [[2000]]
|presidente5 = [[Massimo D'Alema]]
|predecessore5 = [[Elena Montecchi]]
|successore5 = [[Elena Montecchi]]
|carica6 = [[Camera dei Deputati|Deputato della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio6 =
|mandatofine6 =
|legislatura6 = [[XIV legislatura della Repubblica Italiana|XIV]], [[XV legislatura della Repubblica Italiana|XV]], [[XVI legislatura della Repubblica Italiana|XVI]], [[XVIII legislatura della Repubblica Italiana|XVIII]]
|gruppo parlamentare6 = [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|coalizione6 = [[Elezioni politiche italiane del 2018|Centro-sinistra]]
|circoscrizione6 = [[Circoscrizione Campania 2|Campania 2]]
|coalizione7 = '''XIV:'''<br/>- [[Democratici di Sinistra|Democratici di Sinistra-L'Ulivo]]
 
'''XV:'''<br/>
== Antecedenti ==
- [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico-L'Ulivo]]
Durante l'[[Guerra d'indipendenza spagnola|occupazione francese del Portogallo]], all'inizio del XIX secolo, la famiglia reale e la corte [[Trasferimento della corte portoghese in Brasile|si trasferirono in Brasile]], rendendo [[Rio de Janeiro]] capitale del regno. Il principe reggente [[Giovanni VI del Portogallo|Giovanni VI]] dal suo arrivo aveva atteso a dinamizzare la vita della colonia. Non era certo di quando avrebbe potuto far ritorno in Europa e nemmeno se il ritorno sarebbe mai stato possibile, e decise allora di rendere il Brasile una "nazione civilizzata". Dal punto di vista amministrativo, non sarebbe stato conveniente, per una corte in esilio, mantenere un territorio enorme sotto un'amministrazione semi-feudale.<ref>{{pt}} Manoel S. Neto, in www.opiniaoenoticia.com.br/interna.php?id=15319 ''A chegada da Corte Portuguesa ao Brasil''], Entrevista, Jornal Opinião e Notícia, 24 marzo 2008</ref> Fra le altre misura, aprì i porti brasiliani alle nazioni amiche, fondò il [[Banco do Brasil]], promosse la nascente [[industria]] e stimulò la vita culturale specialmente nella capitale, e, nel contesto delle negoziazioni del [[Congresso di Vienna]], nel [[1815]] elevò il Brasile a regno unito nel Brasil à categoria de [[Regno Unito di Portogallo, Brasile e Algarves]]. Dopo il 1815, dopo l'esilio definitivo di [[Napoleone Bonaparte]], si iniziò un processo di normalizzazione delle relazioni diplomatiche, commerciali e culturali con la [[Francia]].<ref name="NEVES">{{pt}} Lúcia M. B. Pereira das Neves, [http://bndigital.bn.br/redememoria/missfrancesa.html ''A missão artística francesa''], Rede da Memória Virtual Brasileira.</ref>
 
'''XVI:'''<br/>
In questo clima di rinnovamento, l'istituzione di un sistema di istruzione superiore nelle arti e nei mestieri avrebbe dovuto minimizzare il vuoto provocato dall'espulsione [[Sebastião José de Carvalho e Melo|pombalina]] dei [[Compagnia di Gesù|gesuiti]], che si erano occupati di buona parte dell'istruzione della colonia.<ref>{{pt}} Oliveira Lima, [http://www.consciencia.org/capitulo-v-emancipacao-intelectual-d.joao-vi-no-brasil-oliveira-lima ''Emancipação intelectual: D. João VI no Brasil'']</ref><ref name="CARDOSO">{{pt}} Rafael Cardoso, [http://www.dezenovevinte.net/ensino_artistico/rc_ebatecnico.htm ''A Academia Imperial de Belas Artes e o Ensino Técnico''], in: 19&20 - A revista eletrônica de DezenoveVinte. Volume III, n. 1, gennaio 2008.</ref> Le origini della Missione francese non sono molto chiare. Una versione dice che il ministro [[António de Araújo e Azevedo]], 1.º conte della Barca, ebbe l'idea di invitare alcuni artisti francesi affinché portassero in Brasile modelli lodevoli e desiderabili della civilizzazione francese. Con lo stabilimento di accordi commerciali con la Francia nel 1815, iniziarono le negoziazioni per l'organizzazione del gruppo. Come intermediari del governo portoghese in Francia agivano l'ambasciatore [[Pedro José Joaquim Vito de Meneses Coutinho]], marchese di Marialva, e l'incaricato d'affari a Parigi, [[Francisco José Maria de Brito]], che consultarono il [[naturalista]] [[Alexander von Humboldt]] circa questo affare. Humboldt indicò allora il nome di [[Joachim Lebreton]], che era segretario dell'[[Institute de France]] e da poco era stato deposto per i legami con il defunto regime bonapartista. Egli a sua volta assunse la guida del progetto e riunì un gruppo di interessati a trasferirsi in Brasile, con la condizione che il governo portoghese finanziasse il viaggio e il loro trasferimento.<ref name="NEVES"/>
- [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
[[File:João VI de Portugal por Charles Pradier.jpg|thumb|Pradier, ''Ritratto di Giovanni VI''.]]
|circoscrizione7 = '''XIV - XV - XVI:'''<br/>[[Circoscrizione Calabria (Camera dei deputati)|Calabria]]
|collegio7 =
|carica8 = [[Senato della Repubblica|Senatore della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio8 = 15 marzo [[2013]]
|mandatofine8 = 22 marzo [[2018]]
|legislatura8 = [[XVII legislatura della Repubblica Italiana|XVII]]
|gruppo parlamentare8 = [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|coalizione8 =
|circoscrizione8 = [[Circoscrizione Calabria (Senato della Repubblica)|Calabria]]
|collegio8 =
|partito = [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] <small>(dal 2007)</small><br/>''In precedenza'':<br/>[[Partito Comunista Italiano|PCI]] <small>(1973-1991)</small><br/>[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]] <small>(1991-1998)</small><br/>[[Democratici di Sinistra|DS]] <small>(1998-2007)</small>
|tendenza = [[Liberalismo sociale]]<br>''In precedenza:''<br>[[Socialismo]]
|titolo di studio = Laurea in Filosofia
|alma mater = [[Università degli Studi di Messina]]
|professione = Politico, Dirigente di Partito
|firma = Marco Minniti signature.svg
|tipo nomina5 =
|incarichi5 =
|sito5 =
|tipo nomina7 =
|incarichi7 =
|sito7 = http://leg16.camera.it/29?shadow_deputato=300146&idpersona=300146
|sito =
|sito8 = http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede_v3/Attsen/00012379.htm
}}
{{Bio
|Nome = Domenico Luca Marco
|Cognome = Minniti
|PostCognomeVirgola = detto '''Marco'''<ref>{{cita web|url=http://www.ilgiornale.it/news/politica/sorpresa-minniti-viminale-nuovo-che-non-ti-aspetti-1350719.html|titolo=Sorpresa Minniti al Viminale: il "nuovo" che non ti aspetti|editore=ilGiornale.it|data=04 ottobre 2017}}</ref>
|Sesso = M
|LuogoNascita = Reggio Calabria
|GiornoMeseNascita = 6 giugno
|AnnoNascita = 1956
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = politico
|Epoca = 2000
|Nazionalità = italiano
| PostNazionalità = , [[Ministri dell'interno della Repubblica Italiana|ministro dell'interno]] nel [[governo Gentiloni]] dal 12 dicembre [[2016]] al 1º giugno [[2018]]
}}
È stato dirigente dei [[Democratici di Sinistra]], sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio ([[governo D'Alema I]] e [[Governo D'Alema II|II]]), sottosegretario al Ministero della difesa ([[governo Amato II]]) e vice ministro dell'Interno ([[governo Prodi II]]), sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega ai servizi segreti nel [[governo Letta]] dal 17 maggio 2013 al 22 febbraio 2014 e nel [[governo Renzi]] dal 28 febbraio 2014 al 12 dicembre 2016.
 
== Biografia ==
Tuttavia, alcuni autori affermano che l'iniziativa partì da Marialva<ref name="Pinassi">{{pt}} Maria Orlanda Pinassi, [http://books.google.com/books?id=U7ew-nhe1rkC&pg=PA55 ''Três devotos, uma fé, nenhum milagre: Nitheroy, revista brasiliense de ciências, letras e artes''], Coleção Prismas, UNESP, 1998, pp. 55-59</ref> o che fu frutto di un'offerta spontanea dei francesi alla Corte portoghese di fronte alla loro situazione politica problematica nella loro terra natia. Secondo Schwarcz questa sembra essere l'ipotesi più probabile, a partire dall'opinione di [[Laudelino Freire]], [[Mário Barata]] e [[Mário Pedrosa]], che basandosi su documenti dell'epoca, smontarono la "versione ufficiale" che faceva di Giovanni VI il mentore del progetto, e che pretendeva così esaltare il carattere illuminato della monarchia portoghese. Rinforzi a questa tesi vennero da [[Donato Mello Júnior]], che scoprì nel [[1980]] due lettere di [[Nicolas-Antoine Taunay]] al principe reggente Giovanni, in cui offriva i suoi servigi. Anche parte della corrispondenza personale di Lebreton, conservata nella [[Torre do Tombo]] di [[Lisbona]], dice lo stesso, e la corrispondenza ufficiale di [[Fernando José de Portugal e Castro]], marchese di Aguiar, suggerisce la medesima cosa, dicendo inoltre, in risposta a Lebreton, che da parte della Corte non via era intenzione alcuna di finanziare il loro viaggio o garantire il loro soggiorno. Sopravvivono anche lettere di Brito al conte della Barca in cui egli presenta un progetto concepito da Lebreton, e una lettera di Brito a Lebreton, in cui egli ricordava al destinatario che il progetto era interamente opera di Lebreton, che non gli garantiva niente in nome del governo portoghese, e che un'accoglienza ufficiale sarebbe dipesa solo dalla circostanza, incerta, che il principe reggente volesse sostenerli. Era chiaro fino ad allora ciò non era assicurato, e solo lo fu di fatto nel gennaio del 1816, quando Barca si mise a preparare a Rio l'arrivo del gruppo, già contando con l'avallo di Giovanni VI.<ref>{{pt}} Lilia Moritz Schwarcz, [http://books.google.com/books?id=LN86Xxq1jSgC&pg=PA188 ''O sol do Brasil: Nicolas-Antoine Taunay e as desventuras dos artistas franceses na corte de d. João''], Companhia das Letras, 2008, pp. 176-188</ref> Finalmente, il decreto di fondazione dell'[[Escola Real de Ciências, Artes e Ofícios]] il 12 agosto 1816 informa che Giovanni VI, nel creare la scuola, desiderava avvalersi del servizio di "alcuni stranieri" che avevano fatto ricorso a lui in cerca di protezione, come si legge di seguito:
È figlio di un generale dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]] (anche gli otto zii erano ufficiali). All'età di 17 anni, per i timori della madre Angela, rinunciò al sogno di diventare pilota e per protesta entrò nella [[Federazione Giovanile Comunista Italiana]] laureandosi poi in filosofia presso l'[[Università degli Studi di Messina|Università di Messina]] con una tesi su Cicerone. Sposato con la musicista Mariangela Sera, ha due figlie, Bianca e Serena.<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.politicanti.it/marco-minniti-biografia-curriculum-sposato-figli-ministro-interno-1076|titolo=|pubblicazione=politicanti.it|data=13 dicembre 2016|accesso=8 settembre 2017|lingua=|formato=}}</ref> È appassionato di pesca subacquea, tifa [[Urbs Reggina 1914|Reggina]] e [[Football Club Internazionale Milano|Inter]] e segue la [[Viola Reggio Calabria]] di pallacanestro.<ref>{{cita news|autore=|url=http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1998/10/22/Politica/GOVERNO-MARCO-MINNITI-CON-DALEMA-QUATTRO-ANNI-CHIAVE_115500.php|titolo=GOVERNO: MARCO MINNITI, CON D'ALEMA QUATTRO ANNI CHIAVE |pubblicazione=adnkronos.com|data=22 ottobre 1998|accesso=8 settembre 2017|lingua=|formato=}}</ref> È ateo.<ref name="ref_A">{{Cita news|autore = Marianna Aprile|titolo = Fermare gli sbarchi? Lui c'è riuscito|pubblicazione = [[Oggi (rivista)|Oggi]]|giorno = 7|mese = settembre|anno = 2017|pagina = 62}}</ref>
 
=== Carriera politica ===
:: ''"In vista del bene comune, che ne proviene a miei vassalli fedeli, di stabilire in Brasile una Scuola Reale di Scienze, Arti e Mestieri, in cui si promuova e diffonda l'istruzione e la conoscenza indispensabili agli uomini destinati non solo agli Impieghi Pubblici dell'Amministrazione dello Stato, ma anche al progresso dell'Agricoltura, Mineralogia, Industria e Commercio, da cui dipendono la sussistenza, il benessere e la civilizzazione dei popoli, ancor più in questo continente, la cui estensione, non tenendo in debito e il numero delle braccia necessarie al lavoro e allo sfruttamento del territorio, ha bisogno di grandi ausili da parte della pratica per trarre vantaggio dai prodotti, il cui valore e preziosità possono fare del Brasile più ricco e opulento dei Regni conosciuti, rendendosi pertanto necessario per gli abitanti lo studio delle Belle Arti con l'applicazione e riferimento ai mestieri meccanici, la cui pratica, perfezione e utilità dipendono dalla conoscenza teorica di quelle arti e diffuse luci delle scienze naturali, fisiche ed esatte; e volendo per fini tanto utili godere fin da ora, la capacità, l'abilità e la scienza di alcuni degli stranieri benemeriti che hanno cercato la Mia Reale e Graziosa Protezione, per essere impiegati nell'insegnamento della pubblica istruzione di quelle le arti: ritengo un bene, e anche quando le classi di quelle arti e mestieri non facciano parte integrante della detta Scuola Reale di Scienze, Arti e Mestieri che dovrò comandare di stabilire, si paghi annualmente, ecc."'' <ref name="FREIRE">{{pt}} Laudelino Freire, [http://www.pitoresco.com.br/laudelino/laudelino02.htm ''Um Século de Pintura (1816-1916)'']</ref>
Politicamente molto vicino a [[Massimo D'Alema]], Minniti matura in [[Calabria]] la maggior parte della sua formazione politica nelle file della [[Federazione Giovanile Comunista Italiana|FGCI]]. Amico dell'ex sindaco antimafia di [[Rosarno]], [[Giuseppe Lavorato]], era lui il giovanissimo segretario del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] della Piana di [[Gioia Tauro]] negli [[Anni 1980|anni Ottanta]], quando la ‘ndrangheta uccise [[Giuseppe Valarioti]], primo omicidio politico in Calabria. Dal 1986 al 1988 fece parte della Commissione problemi del lavoro e dell'economia nella direzione del [[Partito Comunista Italiano|PCI]], che lasciò per diventare segretario di federazione di [[Reggio Calabria]].
 
Nel 1992 diventa segretario regionale del [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]] calabrese, incarico che lascia nel 1994 quando viene nominato Responsabile del Dipartimento problemi del partito e membro della segreteria nazionale, di cui nel 1996 diviene coordinatore. Alle [[elezioni politiche italiane del 1996]] fu candidato alla [[Camera dei deputati]] nel collegio uninominale di Reggio Calabria-Villa San Giovanni tra le file della lista [[L'Ulivo]], ma non fu eletto. Sotto scorta dal 1997 per via delle minacce della [['Ndrangheta]],<ref name="ref_A" /> con la nascita dei [[Democratici di Sinistra]], nel febbraio del 1998, assunse l'incarico di Segretario organizzativo.
== La missione artistica ==
[[File:Jeanbaptistedebret.jpg|thumb|[[Jean-Baptiste Debret]], autoritratto pubblicato in ''Voyage pittoresque et historique au Brésil'' (1834).]]
[[File:Muller-grandjean-mnba.jpg|thumb|[[Augusto Müller]], ''Ritratto di Grandjean de Montigny'', c. [[1843]].]]
Il gruppo approdò a Rio de Janeiro il 26 marzo 1816, a bordo della nave ''Calpe'', scortata da navi inglesi, ed era formato, secondo Neves, da Joachim Lebreton, [[Jean-Baptiste Debret]], pittore storico, [[Nicolas-Antoine Taunay]], pittore di paesaggi e scene storiche, [[Grandjean de Montigny|Auguste Henri Victor Grandjean de Montigny]], architetto, insieme con i suoi discepoli Charles de Lavasseur e Louis Ueier, [[Auguste Marie Taunay]], scultore, [[Charles-Simon Pradier]], incisore, François Ovide, meccanico, Jean Baptiste Leve, fabbro, Nicolas Magliori Enout, serragliere, Pelite e Fabre, pellettieri, Louis Jean Roy e suo figlio Hypolite, carpentieri, François Bonrepos, aiuto scultore, e [[Félix Taunay]], figlio di Nicolas-Antoine, ancora un giovane apprendista. Molti di loro erano accompagnati dalle famiglie, dalla servitù a da altri aiutanti.<ref name="NEVES"/> Pinassi aggiunge anche i nomi di [[Sigismund von Neukomm]], musicista, e Pierre Dillon, segretario di Lebreton.<ref name="Pinassi"/> Sei mesi dopo, si unirono al gruppo lo scultore [[Marc Ferrez]], zio dell'[[Marc Ferrez|omonimo fotografo]], e [[Zéphyrin Ferrez]], medaglista.
 
=== Sottosegretario e deputato DS e PD ===
=== Il progetto di Lebreton e il contesto brasiliano ===
[[File:Defense.gov News Photo 000712-D-9880W-003.jpg|thumb|left|Marco Minniti insieme al vicesegretario alla Difesa degli Stati Uniti Rudy de Leon nel 2000.]]
Il 12 giugno 1816 Lebreton elaborò un ''memorandum'' per il Conte della Barca in cui propose di definire una nuova metodologia di insegnamento mediante la creazione di una scuola superiore di Belle Arti con discipline sistematizzate.<ref name="Lebreton"/> L'insegnamento si sarebbe svolto in tre fasi:
Nel corso della XIII legislatura, nei governi [[Governo D'Alema I|D'Alema I]] e [[Governo D'Alema II|D'Alema II]] ebbe il mandato di Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio; successivamente fu nominato Sottosegretario di Stato alla difesa nel [[Governo Amato II|secondo governo Amato]]. Venne eletto per la prima volta [[deputato]] alle [[elezioni politiche italiane del 2001]] nella circoscrizione [[Calabria]], tra le file dei [[Democratici di Sinistra|DS]].
 
Alle [[elezioni politiche italiane del 2006|elezioni politiche del 2006]] fu rieletto in Calabria alla [[Camera dei deputati]] come capolista del[[l'Ulivo]]. In seguito alla vittoria della coalizione dell'[[l'Unione|Unione]], nel 2006 fu nominato viceministro dell'[[Ministero dell'Interno|Interno]] nel [[Governo Prodi II]]. Da segretario regionale del partito, alle [[elezioni politiche italiane del 2008|elezioni politiche del 2008]] venne riconfermato come deputato alla Camera per la terza volta consecutiva, stavolta guidando la lista del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] calabrese.
* Disegno generale e copia dei modelli dei maestri, per tutti gli alunni;
* Disegno di volti e della natura, ed elementi di modellizzazione per gli scultori;
* Pittura accademica con modelli vivi per pittori; scultura con modelli vivi per scultori, e studio in laboratorio di maestri incisori e maestri disegnatori per gli alunni di queste specialità.
 
Nel 2007 fu nominato responsabile per la sicurezza nella Segreteria nazionale di [[Walter Veltroni]]. Con le [[Elezioni primarie del Partito Democratico del 2007 (Italia)|elezioni primarie del 14 ottobre 2007]] fu eletto segretario regionale del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] in [[Calabria]], carica che ha ricoperto fino al 2009. Fu nominato ministro-ombra dell'interno nel [[Governo ombra del Partito Democratico]], ruolo che ricoprì dal 9 maggio 2008 al 21 febbraio 2009.<ref>''[http://www.corriere.it/politica/08_maggio_09/governo_ombra_lista_5f9156d2-1de4-11dd-a82d-00144f486ba6.shtml Governo ombra, tutti i nomi]'', ''Corriere della sera'', 9 maggio 2008.</ref> Il 24 febbraio 2009 il segretario del PD [[Dario Franceschini]] lo nominò presidente nazionale del forum sicurezza del partito.
Anche per l'architettura vi erano tre tappe divise in teoriche e pratiche:
* Nella teoria:
** Storia dell'architettura mediante lo studio degli antichi;
** Costruzione e prospettiva;
** [[Stereotomia]].
* Nella pratica:
** Disegno;
** Copia di modelli e studio delle dimensioni;
** Composizioni.
 
Dal 1º dicembre 2009 è fondatore e presidente della fondazione ICSA (''Intelligence Culture and Strategic Analysis''),<ref>[http://www.fondazioneicsa.info Fondazione Icsa<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> di cui il senatore [[Francesco Cossiga]] era presidente onorario. Il 4 agosto 2012 venne nominato, dal segretario nazionale del PD [[Pier Luigi Bersani]] responsabile del partito per la verifica dell'attuazione del programma del [[Governo Monti]]<ref>[http://www.corrieredellacalabria.it/stories/politica/7447_pd_nomina_di_rilievo_per_il_deputato_calabrese_minniti/ Pd, nomina di rilievo per il deputato calabrese Minniti - Corriere della Calabria<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Alle [[elezioni politiche italiane del 2013]] è stato candidato ed eletto al [[Senato della Repubblica Italiana]] come capolista del PD nella regione Calabria<ref>[http://www.ilquotidianodellacalabria.it/news/politica/710082/Pd--fumata-bianca-dopo-la.html Pd, la direzione nazionale dà il via libera alle liste Confermate le indicazioni preliminari, il Psi è fuori - IlQuotidianodellaCalabria<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130110124847/http://www.ilquotidianodellacalabria.it/news/politica/710082/Pd--fumata-bianca-dopo-la.html |data=10 gennaio 2013 }}</ref>. Il 17 maggio [[2013]] venne nominato [[Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri|sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri]] nel [[Governo Letta]] con delega ai [[Servizi segreti italiani|Servizi segreti]]<ref>[http://www.ilquotidianodellacalabria.it/news/politica/713006/A-Marco-Minniti-la-delega-di.html A Marco Minniti la delega di Letta ai servizi segreti Il senatore del Pd nominato sottosegretario - IlQuotidianodellaCalabria<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140304152640/http://www.ilquotidianodellacalabria.it/news/politica/713006/A-Marco-Minniti-la-delega-di.html |data=4 marzo 2014 }}</ref>, incarico che gli fu confermato nel [[Governo Renzi]] il 28 febbraio 2014.<ref>[http://www.corriere.it/esteri/14_luglio_10/caso-nsa-germania-espelle-capo-cia-berlino-3b6cc2e8-0837-11e4-9d3c-e15131ae88f3.shtml Notizie di esteri del Corriere della Sera<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Parallelamente Lebreton suggeriva anche l'insegnamento della [[musica]], così come sistematizzava il processo e i criteri di ammissione e promozione degli alunni, il calendario delle lezioni, suggeriva modalità di impiego pubblico dei diplomati e progettava l'ampliamento delle collezioni ufficiali con opere sue, determinava le risorse umane e i materiali necessari per il buon funzionamento della scuola, e prevedeva la necessità della formazione di artigiani ausiliari competenti mediante la proposta dell'istituzione parallela di una Scuola di Disegno per le Arti e i Mestieri, il cui insegnamento sarebbe stato gratuito ma ugualmente sistematico.<ref name="Lebreton">{{pt}} Joachim Lebreton, [http://www.dezenovevinte.net/txt_artistas/lebreton.pdf ''Memória do Cavaleiro Joachim Lebreton para o estabelecimento da Escola de Belas Artes, no Rio de Janeiro''], Rio de Janeiro, 12 giugno 1816.</ref>
 
=== Ministro dell'interno ===
Questo progetto ebbe caratteristiche molto contrastante con il sistema di insegnamento e di circolazione dell'arte fino ad allora prevalente in Brasile. Vi era una significativa tradizione artistica locale, come prova la ricca eredità dell'[[Barocco in Brasile|arte barocca]] che ancora sopravvive nel paese, ma i suoi metodi erano del tutto diversi. L'apprendistato seguiva ancora il modello informale delle [[Corporazioni delle arti e mestieri|corporazioni]] medievali, lo ''status'' di artista non era riconosciuto e gli artisti erano considerati meri artigiani specializzati, il cui inserimento nella società era solo marginale, e le tematiche privilegiate per questi produttori erano soprattutto religiose, giacché praticamente non vi era nessun mercato per l'arte profana, la nobiltà latifondista pareva poco incline agli argomenti artistici, e tutto ciò che si creava era commissionato dalla [[Chiesa cattolica|Chiesa]] per la decorazione di templi e monasteri. Di fronte a questo quadro, il sistema artistico brasiliano dell'epoca non era in grado di produrre un'arte di palazzo come desiderava la Corte, e così si spiega il rapido accoglimento del progetto di Lebreton da parte della monarchia in esilio, che lo considerava un segno inaugurale dell'ingresso del Brasile nella "vera" civilizzazione.<ref>[http://books.google.com/books?id=LN86Xxq1jSgC&pg=PA189 Schwarcz, pp. 189-193]</ref> La Missione arrivò in Brasil piena di alti propositi, come scrisse Debret:
{{c|manca qualsiasi indicazione delle critiche ricevute durante il mandato ministeriale|politica|gennaio 2017}}
Il 12 dicembre 2016 è stato designato dal nuovo [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|presidente del consiglio dei ministri]], [[Paolo Gentiloni]], ministro dell'[[Ministero dell'interno|Interno]]<ref>{{cita web|autore=[[Sergio Mattarella]]|url=http://www.governo.it/sites/governo.it/files/dpr_20161212_nomina_MINISTRI_6.pdf|formato=pdf|titolo=DPR 12 dicembre 2016 - Nomina dei Ministri|editore=[[Governo della Repubblica Italiana]]|data=12 dicembre 2016|accesso=20 febbraio 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/governo-la-squadra-di-gentiloni-novita-e-conferme/news-dettaglio/4675328|titolo=Governo: la squadra di Gentiloni, novita' e conferme {{!}} News {{!}} La Repubblica.it|sito=www.repubblica.it|accesso=12 dicembre 2016}}</ref>.
 
Si ricorda in merito il 'Decreto Minniti ', in materia di immigrazione, accoglimento dei rifugiati politici, e sicurezza sociale in merito a pubbliche manifestazioni ed eventi sportivi.
:: ''"Animati tutti da un identico zelo e con l'entusiasmo dei saggi vaganti che non temono più, oggigiorno, di affrontare i rischi di una lunga e ancora, molta volte, pericolosa navigazione, lasciammo la Francia, nostra patria comune, per andare a studiare una natura inedita e imprimere, in questo nuovo mondo, le tracce profonde e utili, come spero, della presenza degli artisti francesi"''<ref>{{pt}} Vera Beatriz Siqueira, [http://www.dezenovevinte.net/artistas/Redescobrir_RiodeJaneiro.htm ''Redescobrir o Rio de Janeiro''], in: 19&20 - A revista eletrônica de DezenoveVinte. Volume I, no 3, novembro de 2006.</ref>
[[File:MarcFerrez-AIBA-1891.jpg|thumb|esquerda|Montigny, Facciata dell'Accademia Imperiale.]]
 
Il principale problema affrontato da Minniti nella sua veste di Ministro dell'Interno riguarda la [[Crisi europea dei migranti|crisi dei migranti]] perdurante e il contrasto delle attività illegali dei trafficanti di uomini. Il ministro ha cercato di porvi rimedio adottando diverse misure.
Ma la realtà contraddisse le sue aspettative. Nonostante il supporto reale, la missione incontrò resistenza fra gli artisti autoctoni, che ancora seguivano il barocco, e minacciava la posizione dei maestri portoghesi già affermati. La verità è che i francesi furono ricevuti come importuni tanto dai portoghesi tanto dai brasiliani. La regina [[Maria I del Portogallo|Maria I]] morì nel 1816, e il progetto di modernizzazione della capital avanzava lentamente. Il governo centrale aveva molte altre preoccupazione a cui badare — l'accompagnamento dell'instabile situazione in Europa, una rivoluzione in [[Pernambuco]], le costanti esigenze amministrative interne, l'alto costo di mantenimento della Corte, una recessione provocata dalla drastica caduta del prezzo internazionale dello [[zucchero]] e del [[cotone]], una grave siccità nel Nord-est che mise in ginocchio l'economia regionale, e i conflitti di frontiera nel sud che porteranno alla [[guerra argentino-brasiliana]], che sottraevano risorse e attenzione al progetto culturale francese. Il principale e uno degli unici promotori attivi del progetto, il Conte della Barca, morì l'anno seguente, il contratto degli artisti fu posto in discussione e il console francese in Brasile, il colonnello Maler, non vedeva di buon occhio la presenza di bonapartisti,<ref name="NEVES"/><ref>[http://books.google.com/books?id=LN86Xxq1jSgC&pg=PA188, pp. 215-216]</ref> tanto da essere in seguito accusato da Taunay di essere il principale ostacolo alla riuscita del progetto.<ref>{{pt}} Mário Pedrosa, Otília Beatriz Fiori Arantes, ''Acadêmicos e Modernos: Textos Escolhidos III'', EdUSP, 1995, p. 89 </ref>
 
Uno dei primi provvedimenti adottati è stato la riapertura e l'aumento del numero dei [[Centro di identificazione ed espulsione|Centri di identificazione ed espulsione dei migranti (CIE)]] e il raddoppio delle espulsioni, provvedimenti appoggiati anche dal capo della polizia [[Franco Gabrielli]]<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/cronaca/2016/12/31/news/il_piano_controlli_straordinari_e_un_centro_in_ogni_regione_per_identificare_e_allontanare_chi_non_ha_diritto_a_rimanere_-155151565/|titolo=Migranti irregolari, riaprono i Cie: "Raddoppieremo le espulsioni"|pubblicazione=Repubblica.it|data=2016-12-30|accesso=2017-01-04}}</ref>. Al fine di sostenere questa politica, il 9 gennaio 2017 Minniti si è recato in [[Libia]], dove ha avviato le trattative con il presidente [[Fayez al-Sarraj]] e il governo locale per un nuovo accordo sui rimpatri. In questa occasione è stata riaperta l'ambasciata italiana a [[Tripoli]], che precedentemente era stata chiusa<ref>{{Cita news|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Immigrati-Minniti-in-Libia-primo-passo-per-nuova-cooperazione-ceb31db3-caaa-4edd-8f06-e1a33a63e59f.html?refresh_ce|titolo=Immigrati, Minniti in Libia: primo passo per nuova cooperazione|pubblicazione=rainews.it|accesso=2017-01-10}}</ref>.
Siccome la Scuola non era definitivamente impiantata, restando alla mercé delle oscillazioni politiche e subendo modifiche del progetto originale, soccombeva, come lamentava Debret, ''"agli errori e ai vizi dell'[[Ancien régime]]"'',<ref name="CARDOSO"/>. Gli artisti sopravvivevano con la pensione concessa dal governo e trovavano occupazione accettando commesse di ritratti e organizzando feste sontuose per la Corte, a fianco delle lezioni che riuscivano a gestire nelle condizioni precarie in cui versava il progetto nei suoi primi anni. Lo stesso gruppo attraversava controversie e dispute interne, Lebreton fu accusato di favoritismi indebiti e cattiva amministrazione, e dovette isolarsi da tutti, morendo nel 1819. Come suo successore fu nominato il portoghese [[Henrique José da Silva]], professore di disegno, un artista conservatore e strenuo critico dei francesi. La sua prima mossa fu liberare i francesi dai loro obblighi come insegnanti. Tante furono le difficoltà che Nicolas-Antoine Taunay abbandonò il paese nel 1821 (anno della morte di Napoleone), lasciandovi il figlio, [[Félix Taunay]]. Poco dopo morì anche il Taunay scultore, riducendo ancor più il gruppo primitivo, del quale erano stati effettivamente accettati dal governo solo cinque membri: Debret, Nicolas Taunay, Auguste Taunay, Montigny e Ovide.<ref name="FREIRE"/><ref>[http://books.google.com/books?id=LN86Xxq1jSgC&pg=PA188, pp. 233-234]</ref> Passarono dieci anni prima che la Missione desse i suoi primi frutti significativi, con l'inaugurazione, il 5 novembre 1826, alla presenza di [[Pietro I del Brasile|Pietro I]], dall'[[Academia Imperial de Belas Artes|Accademia Imperiale]]. Nel 1831, anche Debret ritornò in Francia.<ref name="Pedrosa">Pedrosa & Arantes, pp. 54-70 </ref>
 
Il 31 marzo a [[Roma]], Minniti firmò un accordo con un rappresentante del governo di [[Tripoli]] e circa 60 capi delle tribù per contenere i flussi migratori a sud (confine con [[Algeria]], [[Niger]] e [[Ciad]]), mentre a nord sarà operativa la guardia costiera contro gli scafisti grazie a 10 motovedette ristrutturate<ref>{{Cita news|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/migranti-firmato-accordo-tribu-sub-libia-controllo-frontiere-svolta-db12b338-ed4c-4475-a6fb-f8a4beeacf96.html?refresh_ce|titolo=Accordo firmato a Roma tra tribù del sud della Libia per controllo frontiere|pubblicazione=rainews.it|accesso=2017-04-02}}</ref>. Un reportage del New York Times mostrò come le operazioni della guardia costiera libica rappresentassero una grave violazione dei diritti umani dei migranti, alcuni dei quali morirono in mare proprio ad opera della guardia costiera libica e malgrado l'osservazione delle autorità italiane<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Charles|cognome=Heller|nome2=Lorenzo|cognome2=Pezzani|nome3=Itamar|cognome3=Mann|url=https://www.nytimes.com/interactive/2018/12/26/opinion/europe-migrant-crisis-mediterranean-libya.html,%20https://www.nytimes.com/interactive/2018/12/26/opinion/europe-migrant-crisis-mediterranean-libya.html|titolo=Opinion {{!}} ‘It’s an Act of Murder’: How Europe Outsources Suffering as Migrants Drown|pubblicazione=The New York Times|data=2018-12-26|accesso=2019-02-25}}</ref>.
== La contribuzione individuale ==
[[File:Minniti Mattarella Ciotti Bindi.jpg|thumb|left|Minniti con [[Sergio Mattarella]], don [[Luigi Ciotti]], [[Rosy Bindi]] e [[Nunzio Galantino]]]]
I membri della Missione compirono diverse lavori per la famiglia reale, in relazione alle date e alle vicende commemorative della monarchia, come le cerimonie di acclamazione di Giovanni VI (1817) e l'arrivo della futura imperatrice Leopoldina (1817), così come i festeggiamenti per l'acclamazione e l'incoronazione di Pietro I nel 1822. In questi eventi era prevista la creazione di opere di architettura effimera, come archi di trionfo, obelischi e ornamenti per la città. Lasciarono anche un'importante serie di ritratti ufficiali di personalità e membri della nobiltà e vari diari della vita a Corte e in città.<ref>[http://books.google.com/books?id=LN86Xxq1jSgC&pg=PA188 Schwarcz, pp. 224-228]</ref>
Il 31 luglio viene introdotto dal Viminale, dietro impulso di Minniti, il ''Codice di condotta per le Ong impegnate nelle operazioni di salvataggio dei migranti in mare'', che regola l'attività delle [[Organizzazione non governativa|Organizzazioni non governative]] impegnate nel mediterraneo.
La mancata sottoscrizione del codice comporta l'adozione di misure da parte delle autorità italiane nei confronti delle relative navi.<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=http://tg24.sky.it/cronaca/2017/07/31/codice-ong-cosa-prevede.html|titolo=Migranti, ecco il Codice di condotta per le Ong: LA SCHEDA {{!}} Sky TG24|accesso=2017-09-07}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://www.vita.it/it/article/2017/08/01/i-13-punti-del-codice-di-condotta-per-le-ong/144192/|titolo=I 13 punti del Codice di condotta per le ong|pubblicazione=Vita|data=2017-08-01|accesso=2017-09-07}}</ref>
 
Alla fine di agosto dello stesso anno il ministro ha un incontro con 14 "sindaci" di città della Libia meridionale al fine di raggiungere un'intesa per il contrasto delle attività dei trafficanti di migranti.<ref>{{Cita web|url=http://www.huffingtonpost.it/2017/08/26/minniti-incontra-i-sindaci-della-libia-insieme-contro-i-trafficanti-di-uomini_a_23186548/|titolo=Minniti incontra i sindaci della Libia: "Insieme contro i trafficanti di uomini"|sito=L’Huffington Post|data=2017-08-26|accesso=2017-09-07}}</ref>
Lebreton fu la forza organizzatrice iniziale del progetto. Di fronte agli intrighi attorno alla Missione, e avendo un carattere difficile, ebbe attriti con tutti e si ritirò in una proprietà del Flamengo, morendovi pochi anni dopo.<ref name="Pedrosa"/> Le 50 opere d'arte che acquistò in Francia e portò con sé formano uno dei nuclei iniziali dell'attuale collezione del [[Museo nazionale delle belle arti (Brasile)|Museo nazionale delle belle arti]].<ref>{{pt}} [http://www.mnba.gov.br/2_colecoes/9_pintura_e/a_pe.htm Museu Nacional de Belas Artes - Coleções]</ref>
 
In vista delle [[elezioni politiche italiane del 2018]] si candida all'uninominale nel [[Collegio elettorale uninominale Marche - 06 (Camera dei deputati)|collegio di Pesaro-Urbino]]; è anche schierato nei collegi proporzionali in [[Collegio elettorale plurinominale Campania 2 - 03 (Camera dei deputati)|Campania (Salerno)]] e Veneto (Venezia).<ref>[http://www.lastampa.it/2018/01/30/italia/politica/nei-collegi-sfide-senza-big-GBSi2IK5ylBqeqk22Ms2QN/pagina.html Nei collegi sfide senza big]</ref>
Debret, il cui atelier si trovava nel quartiere di [[Catumbi]], fu colui che ebbe maggior successo nella registrazione degli usi e costumi del paese, delle tradizioni anacronistiche della Corte portoghese, come per esempio il [[baciamano]]. Oltre a diventare il pittore ufficiale del Primo Regno, Debret, nipote di David, si lascia incantare dai paesaggi esuberanti e inediti, dai costumi barocchi, e fuori dalle ore di insegnamento, li registrò in una successione di disegni e acquarelli, che tornato in Francia, pubblicherà nel libro ''Viagem pitoresca e histórica ao Brasil''. Tali immagini sono un' inestimabile documentazione visiva dell'epoca, e una fonte di base per lo studio della cultura e del paesaggio.
 
Nel collegio arriva terzo con 27,70%, dietro a [[Andrea Cecconi]] del [[Movimento 5 Stelle]], eletto con il 34,98%, e Anna Maria Renzoni della coalizione di centro-destra (31,53%). Viene invece eletto in Campania.
Grandjean de Montigny lavorò per trasformare il paesaggio urbanistico di Rio de Janeiro, elaborando un progetto per la prima sede ufficiale dell'Accademia, del quale resta solo il portico, della prima sede della Dogana, opera conclusa nel 1820, e che oggi ospita la Casa Francia-Brasile, e diverse altre opere di risanamento e urbanizzazione,<ref>{{pt}} Ivan Mizoguchi, ''Palladio e o Neoclassicismo'', EDIPUCRS, 2006, pp. 103-104</ref> oltre ad aver formato circa venti nuovi architetti, fra cui [[José Maria Jacinto Rebelo]], [[Teodoro de Oliveira]], [[Joaquim Cândido Guilhobel]], [[Domingos Monteiro (architetto)|Domingos Monteiro]] e [[Francisco Joaquim Béthencourt da Silva]].
 
== Controversie ==
Nicolas Taunay, che arrivò in Brasile a circa 60 anni d'età, non si adattò mai completamente al contesto locale, ma realizzò una bella documentazione del paesaggio con le sue tele. Suo figlio Félix diventerà in seguito direttore dell'Accademia Imperiale, oltre a realizzare opere di merito, e l'altro suo figlio, Adrien, fu disegnatore della [[spedizione Langsdorff]], negli [[anni 1820]] e lasciò importanti registri visivi dell'interno del Brasile.
*Nel settembre [[2017]] Minniti nomina ai vertici della Direzione Investigativa Antimafia Gilberto Caldarozzi, già condannato in via definitiva a 3 anni e 8 mesi di reclusione per falso "''per aver partecipato alla creazione di false prove finalizzate ad accusare ingiustamente chi venne pestato senza pietà da agenti rimasti impuniti''"<ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://genova.repubblica.it/cronaca/2017/12/24/news/pezzo_caldarozzi-185042399/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P1-S1.6-T1|titolo=Ai vertici dell'antimafia un condannato per la "macelleria messicana" alla scuola Diaz|pubblicazione=Repubblica.it|data=2017-12-23|accesso=2017-12-25}}</ref> e perché si è prestato "''a comportamenti illegali di copertura poliziesca proprii dei peggiori regimi antidemocratici, in violazione di diritti fondamentali - di libertà, di tutela giudiziaria, della dignità della persona - riconosciuti in tutte le democrazie occidentali, nella nostra suprema carta e nella stessa CEDU''"<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/10/scuola-diaz-comportamenti-polizieschi-da-regime-antidemocratico-caldarozzi-ai-domiciliari/875949/|titolo=Scuola Diaz, "polizia da regime antidemocratico". Caldarozzi ai domiciliari - Il Fatto Quotidiano|pubblicazione=Il Fatto Quotidiano|data=2014-02-10|accesso=2017-12-25}}</ref>, come scritto nella sentenza della Cassazione, sez. I, n. 6138/2014.
 
*Sempre nel 2017, l'[[Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani]] ha giudicato "disumano" l'accordo siglato tra il ministro dell'interno italiano Minniti e il Primo Ministro libico [[Fayez al-Sarraj]] per la gestione dei flussi migratori, avendo accertato che nei centri di detenzione per i migranti presenti in [[Libia]] per conto dell'[[Italia]] si commettono ordinariamente atti di [[tortura]] e altre "atrocità".<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/11/15/torture-sui-migranti-libia-minniti-non-fa-dietrofront-sulle-scelte-italiane-lonu-ha-visitato-campi-grazie-noi/3979977/|titolo=Torture sui migranti in Libia, Minniti non fa dietrofront sulle scelte italiane: "L'Onu ha visitato i campi grazie a noi"|pubblicazione=Il Fatto Quotidiano|data=2017-11-15|accesso=2017-07-08}}</ref>
Auguste Taunay fu nominato professore della Scuola Reale ma non giunse a occupare effettivamente il posto. Realizzò decorazioni nella città di Rio in occasione dell'acclamazione di Giovanni VI. Diede lezioni libere e fu maestro di [[José Jorge Duarte]], [[Xisto Antônio Pires]], [[Manuel Ferreira Lagos]], [[Cândido Mateus Farias]], [[João José da Silva Monteiro]] e [[José da Silva Santos]].
 
== Note ==
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<references/>
<gallery>
File:Negra vendendo caju - Jean Baptiste Debret 1827.jpg|Debret, ''Negra che vende caju''.
File:E11 p9.jpg|Debret, ''Botocudos in marcia''.
File:Debret casa ciganos.jpg|Debret, ''Casa di zingari''
File:Jean baptiste debret - caçador escravos.jpg|Debret, ''Cacciatore di schiavi'' ([[Museu de Arte de São Paulo]]).
</gallery>
</div><div style="text-align:center">
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File:Ferrez-MHN-dpedroI.jpg|Marc Ferrez, ''Busto di Pietro I'' ([[Museu Histórico Nacional]]).
File:Nicolas-Antoine Taunay 03.jpg|Nicolas-Antoine Taunay, ''Mosé salvo dalle acque'' (Museu Nacional de Belas Artes).
File:Nicolas-Antoine Taunay.jpg|Nicolas-Antoine Taunay, ''Vista del Morro de Santo Antonio''.
File:CasaFrancaBrasil-CCBY.jpg|Montigny, Dogana, ora Casa Francia-Brasile.
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</div>
<!--
== Legado ==
A Missão teve um papel importante na atualização do Brasil em relação ao que ocorria na Europa na época, e foi a vanguarda em seu tempo e local.<ref>Luz, Ângela Âncora. [http://www.funceb.org.br/revista7/05.pdf ''A Missão Artística Francesa: novos rumos para a Arte no Brasil''] {{Wayback|url=http://www.funceb.org.br/revista7/05.pdf |date=20081121204508 }}. Rio de Janeiro: Revista Da Cultura, Ano IV, n° 7, Dezembro de 2004. p.&nbsp;16-22.</ref> Embora o tenha exercitado de forma sistemática, não foi a primeira nem a única força responsável pela difusão do [[Neoclassicismo]] no país,<ref>Conduru, Roberto. [http://www.dezenovevinte.net/arte%20decorativa/ad_conduru.htm ''Araras Gregas'']. In: 19&20 - A revista eletrônica de DezenoveVinte. Volume III, n. 2, abril de 2008.</ref> já perceptível na obra de diversos artistas precursores atuando aqui desde fins do século XVIII, como [[Antônio José Landi|Antonio Landi]] e [[Mestre Valentim]] na arquitetura, [[Manuel Dias de Oliveira]] na pintura e na música os últimos integrantes da Escola Mineira, como [[Lobo de Mesquita]] e [[João de Deus de Castro Lobo]]. Mas é certo que os princípios estéticos que a Missão defendia foram com o tempo adotados quase na íntegra e se tornaram naturais, integrando o novo dado à história nacional, tradição fortalecida na gestão de [[Félix-Emile Taunay]], filho de Nicolas, à frente da AIBA. O projeto já foi criticado modernamente como uma ''invasão consentida'',<ref>Martins, Alexandre. [http://www.memoriaviva.org.br/default.asp?ACT=5&content=58&id=10&mnu=10 ''Histórias de uma invasão cultural: Ensaios avaliam o papel da Missão Francesa no Brasil no século XIX''] {{Wayback|url=http://www.memoriaviva.org.br/default.asp?ACT=5&content=58&id=10&mnu=10 |date=20101128141159 }}. Resenha de Bandeira, Xexéo & Conduru. ''A missão francesa''. Memória Viva.</ref> uma intervenção violenta e repressora no desenvolvimento cultural brasileiro, que ainda trazia forte herança barroca e há pouco encontrara a maturidade em artistas como [[Mestre Ataíde]] e [[Aleijadinho]], mas com o apoio oficial aos artistas neoclássicos a transição para a nova estética foi acelerada, e com isso tumultuada.<ref>[http://tribunadonorte.com.br/especial/br500/f8_n2.htm ''Sonho de iluminismo com sotaque francês'']. Cardenos Especiais: ''Brasil 500 Anos'', Fascículo 8. Tribuna do Norte</ref>
[[Ficheiro:Americo-avaí.jpg|thumb|Pedro Américo: ''A Batalha do Avaí''.]]
[[Ficheiro:Meirelles-primeiramissa2.jpg|thumb|Victor Meirelles: ''A Primeira Missa no Brasil''.]]
 
== Voci correlate ==
Por outro lado, sua importância como fundadores de um novo sistema de ensino não pode ser negligenciada, já que a Academia, mesmo encontrando na origem sérios empecilhos e demorando para frutificar, tornar-se-ia no reinado de D. Pedro II a mais importante instituição oficial de arte no Brasil, e nela se formariam gerações dos maiores artistas brasileiros, atestando a validade do método proposto. A atuação dos franceses também contribuiu para melhorar o ''status'' do artista, dando-lhe uma posição de cidadão livre, de profissional, numa sociedade em vias de laicização, não mais submetido à Igreja e seus temas e doutrinas, como se observava nos tempos anteriores. As noções de [[saneamento]], [[habitabilidade]], [[funcionalidade]] e [[higiene]] que trouxeram iriam modificar o urbanismo das cidades e as concepções em torno do bem-morar.<ref>Peter, Glenda Dimuro. [http://www.vitruvius.com.br/arquitextos/arq000/esp429.asp ''Influência francesa no patrimônio cultural e construção da identidade brasileira: o caso de Pelotas'']. Portal Vitruvius.</ref>
* [[Governo Gentiloni]]
* [[Ministri dell'interno della Repubblica Italiana]]
 
== Altri progetti ==
O ensino acadêmico deu origem também a uma nova [[estética]], o [[academismo no Brasil|academismo]], uma arte cultivada pelo Estado e organizada dentro de linhas metodológicas rígidas, com temáticas próprias, modelos formais próprios, exames de aptidão e sistema de premiações, sendo bastante controlada pela censura oficial, que descartava originalidades suspeitas de romper os cânones consagrados ou que se colocassem contra os propósitos ideológicos do Estado. Desdenhada por uns, aplaudida por outros, sem sombra de dúvida a arte acadêmica, que floriu imensamente da segunda metade do século XIX até o início do seguinte, herdeira direta dos franceses e de seu sistema, foi o veículo formal de boa parte dos mais vigorosos monumentos da história da arte nacional de todos os tempos.<ref name="CARDOSO"/><ref name="BiscardiRocha">Biscardi, Afrânio & Rocha, Frederico Almeida. "O Mecenato Artístico de D. Pedro II e o Projeto Imperial". In: ''19&20 - A revista eletrônica de DezenoveVinte'', Volume I, n. 1, maio de 2006</ref><ref>Franz, Teresinha Sueli. "Victor Meirelles e a Construção da Identidade Brasileira". In: ''19&20 - A revista eletrônica de DezenoveVinte'', Volume II, n. 3, julho de 2007</ref>
 
Foram os franceses os qualificados professores da primeira geração de artistas nacionais educados em escola pública, segundo um sistema profissionalizante inédito, e estes formaram muitos outros de grande valor segundo os mesmos princípios. A listagem de artistas formados pela Academia nas décadas seguintes traz uma pletora de mestres, entre eles [[Victor Meirelles]], [[Almeida Júnior]], [[Rodolfo Amoedo]], [[Henrique Bernardelli]], [[Pedro Américo]], [[Eliseu Visconti]], [[Artur Timóteo da Costa]], [[Belmiro de Almeida]], e tantos outros, que conseguiram, graças à sólida formação recebida na escola, retratar o Brasil em grande estilo, chegando a criar obras que se tornaram ícones nacionais.<ref name="BiscardiRocha"/>
 
Tal atividade intensa atraiu a presença no pais de bom número de outros estrangeiros, como [[Georg Grimm]], [[Giovanni Battista Castagneto|Castagneto]], [[François-René Moreau]], [[Eduardo de Martino]], que deram uma contribuição adicional à cultura do Brasil. Na República a Academia Imperial foi convertida na [[Escola Nacional de Belas Artes]], depois absorvida pela [[Universidade Federal do Rio de Janeiro]], num momento em que o [[Modernismo]] aparecia com força na cena e o governo reorganizava o sistema de ensino superior. A tradição fundada pelos franceses nunca morreu completamente. Embora o Neoclassicismo original dos franceses tenha sucumbido à mudança nos gostos, deixaram um legado perene na instituição de um sistema de ensino superior de arte, que apesar de adaptado aos novos tempos, continua frutificando nas universidades contemporâneas do Brasil.<ref>Biasoli, Carmen Lúcia A. ''A formação do professor de arte''. Papirus Editora, 1999, p. 80</ref><ref>Amaral, Aracy. ''Artes plásticas na Semana de 22''. Editora 34, 1998, p. 60</ref>
-->
 
==Note==
<references/>
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{pt}} [http://www.itaucultural.org.br/AplicExternas/enciclopedia_IC/index.cfm?fuseaction=marcos_texto&cd_verbete=340&cd_item=10 ''Missão Artística Francesa''], Enciclopédia Itaú Cultural
 
* {{pt}} [http://www.dezenovevinte.net/ ''Revista eletrônica 19&20''], articoli sulla Missione artistica francese e sull'arte brasiliana del XIX secolo
{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica = [[Ministri dell'interno della Repubblica Italiana|Ministro dell'interno]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 12 dicembre [[2016]] - 1º giugno [[2018]]
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|successivo = [[Matteo Salvini]]
}}
{{Box successione
|carica = [[Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri]]<br /><small> con delega alle [[Dipartimento delle informazioni per la sicurezza|Informazioni per la Sicurezza]], [[Autorità Delegata per la Sicurezza della Repubblica]]<br /></small>
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 17 maggio [[2013]] - 12 dicembre [[2016]]
|precedente = [[Gianni De Gennaro]]
|successivo = -
}}
{{Box successione
|carica = [[Ministero dell'Interno|Viceministro dell'Interno]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 17 maggio [[2006]] - 5 maggio [[2008]]
|precedente = [[Maurizio Balocchi]] (sott.)
|successivo = [[Alfredo Mantovano]] (sott.)
}}
{{Box successione
|carica = [[Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 22 ottobre [[1998]] - 25 aprile [[2000]]
|precedente = [[Elena Montecchi]]
|successivo = [[Elena Montecchi]]
}}
{{Box successione
|carica = [[Sottosegretario di Stato]] del [[Ministero della Difesa]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 25 aprile [[2000]] - 11 giugno [[2001]]
|precedente = [[Romano Misserville]]
|successivo = [[Francesco Bosi]]
}}
 
{{Portale|biografie|politica}}
{{portale|arte|Brasile|storia}}
[[Categoria:ArtePolitici indel BrasilePartito Comunista Italiano]]
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[[Categoria:Politici dei Democratici di Sinistra]]
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