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{{S|teoria del diritto|diritto internazionale}}
{{#ifexpr:{{#timel:U}}-{{#timel:U|2016-1-7}}<8*24*3600|{{Utente:MauroBot/BotCancellazioni/Avvisi}}}}<table class=plainlinks border=0 cellpadding=3 cellspacing=0 width=100% style="margin: 0 0 0.5em 0.5em; background: #f3fff3; border: 1px #aaaaaa solid; border-collapse: collapse; font-size: 95%; border-left: 10px solid #1e90ff;"><tr bgcolor="#f8fff8" style="border-bottom:1px #aaaaaa solid;"><th>[[File:Pictogram voting wait blue.svg|20px|link=]]</th><th colspan=2 style="text-align:left;">Cancellazioni in corso</th><th style="text-align:right; font-weight:normal; font-style:italic;"><small>Ultimo aggiornamento: 02:00, 13 gen 2016 (CET)</small></th></tr><tr bgcolor="#f8fff8" style="border-bottom:1px #aaaaaa solid;"><th style="width:2em; text-align:center;">#</th><th style="width:10em; text-align:center;">Modalità</th><th style="width:32px;"></th><th style="text-align:left;">Titolo</th></tr><tr bgcolor="#ffe2df"><td style="width:2em; text-align:center;">''1''</td><td style="width:10em; text-align:center;">''votazione''</td><td style="width:32px;">{{Termometro|2}}</td><td>'''[[:Giorgio Milesi]]''' ([[{{#ifeq:{{PAGENAME}}|Pagine da cancellare|Wikipedia:Pagine da cancellare/Giorgio Milesi|Wikipedia:Pagine da cancellare/Log/2016 gennaio 7#Giorgio Milesi}}|vai alla votazione]]) </td></tr><tr bgcolor="#fffccc"><td style="width:2em; text-align:center;">''2''</td><td style="width:10em; text-align:center;">''consensuale''</td><td style="width:32px;">{{Termometro|85}}</td><td>'''[[:Annalisa Chirico]]''' ([[{{#ifeq:{{PAGENAME}}|Pagine da cancellare|Wikipedia:Pagine da cancellare/Annalisa Chirico|Wikipedia:Pagine da cancellare/Log/2016 gennaio 7#Annalisa Chirico}}|vai alla discussione]]) </td></tr><tr bgcolor="#fffccc"><td style="width:2em; text-align:center;">''3''</td><td style="width:10em; text-align:center;">''consensuale''</td><td style="width:32px;">{{Termometro|28}}</td><td>'''[[:Il Forteto]]''' ([[{{#ifeq:{{PAGENAME}}|Pagine da cancellare|Wikipedia:Pagine da cancellare/Il Forteto|Wikipedia:Pagine da cancellare/Log/2016 gennaio 7#Il Forteto}}|vai alla discussione]]) </td></tr><tr bgcolor="#e5ffe5"><td style="width:2em; text-align:center;">''4''</td><td style="width:10em; text-align:center;">''semplificata''</td><td style="width:32px;">{{Termometro|34}}</td><td>'''[[:Istituto Madama Clair]]''' ([[{{#ifeq:{{PAGENAME}}|Pagine da cancellare|Wikipedia:Pagine da cancellare/Istituto Madama Clair|Wikipedia:Pagine da cancellare/Log/2016 gennaio 7#Istituto Madama Clair}}|vai alla proposta di cancellazione]]) </td></tr><tr bgcolor="#e5ffe5"><td style="width:2em; text-align:center;">''5''</td><td style="width:10em; text-align:center;">''semplificata''</td><td style="width:32px;">{{Termometro|41}}</td><td>'''[[:Lista di matematici storici]]''' ([[{{#ifeq:{{PAGENAME}}|Pagine da cancellare|Wikipedia:Pagine da cancellare/Lista di matematici storici|Wikipedia:Pagine da cancellare/Log/2016 gennaio 7#Lista di matematici storici}}|vai alla proposta di cancellazione]]) </td></tr><tr bgcolor="#e5ffe5"><td style="width:2em; text-align:center;">''6''</td><td style="width:10em; text-align:center;">''semplificata''</td><td style="width:32px;">{{Termometro|19}}</td><td>'''[[:Tom McCleister]]''' ([[{{#ifeq:{{PAGENAME}}|Pagine da cancellare|Wikipedia:Pagine da cancellare/Tom McCleister|Wikipedia:Pagine da cancellare/Log/2016 gennaio 7#Tom McCleister}}|vai alla proposta di cancellazione]]) </td></tr><tr bgcolor="#e5ffe5"><td style="width:2em; text-align:center;">''7''</td><td style="width:10em; text-align:center;">''semplificata''</td><td style="width:32px;">{{Termometro|1}}</td><td>'''[[:Tempesta di ghiaccio (meteorologia)]]''' ([[{{#ifeq:{{PAGENAME}}|Pagine da cancellare|Wikipedia:Pagine da cancellare/Tempesta di ghiaccio (meteorologia)|Wikipedia:Pagine da cancellare/Log/2016 gennaio 7#Tempesta di ghiaccio (meteorologia)}}|vai alla proposta di cancellazione]]) </td></tr><tr bgcolor="#e5ffe5"><td style="width:2em; text-align:center;">''8''</td><td style="width:10em; text-align:center;">''semplificata''</td><td style="width:32px;">{{Termometro|2}}</td><td>'''[[:Rento (ruscello)]]''' ([[{{#ifeq:{{PAGENAME}}|Pagine da cancellare|Wikipedia:Pagine da cancellare/Rento (ruscello)|Wikipedia:Pagine da cancellare/Log/2016 gennaio 7#Rento (ruscello)}}|vai alla proposta di cancellazione]]) </td></tr></table>__NOTOC__
{{S|sociologia}}
 
Il movimento per il '''diritto libero''' (in ted. ''Freie rechtsfindung'') fu una corrente di pensiero giuridico-culturale sviluppatasi soprattutto in [[Germania]], tra la fine dell'[[anni 1800|Ottocento]] e gli inizi del [[anni 1900|Novecento]].
== Storia ==
Tale movimento - denominato anche del giusliberismo ed in cui possono ricomprendersi altri indirizzi, quali la giurisprudenza sociologica e la [[giurisprudenza degli interessi]] - annovera tra i suoi maggiori esponenti [[Ernst Fuchs (teologo)|Ernst Fuchs]], [[Carl Schmitt]], [[Eugen Ehrlich]], François Gény e Hermann Kantorowicz.
Tali autori ritengono che in ogni ordinamento giuridico esistano, accanto alle norme di fonte legislativa, anche norme extralegali, che il [[giudice]] può applicare ogni volta che il testo legislativo si riveli non rispondente alle concrete esigenze del caso. Il giurista ha non solo il [[potere]], ma anche il [[dovere]] di ricercare liberamente il diritto e di considerare fonte di quest'ultimo anche fatti (ad es. i rapporti sociali) che teorie più restrittive (formaliste o giuspositiviste) considerano non normativi.
Il diritto libero si origina spontaneamente dall'attività dei consociati e dalle decisioni dei giudici e si colloca accanto al diritto dello [[Stato]]. In particolare, spetta al diritto libero il compito di colmare le inevitabili lacune del diritto positivo, quando esso si riveli inidoneo a fornire una guida certa per la risoluzione di una specifica controversia.
 
Il “diritto libero” si colloca così in netta antitesi culturale con le posizioni tipiche del [[giuspositivismo]]: ne fu espressione il “sistema della formulazione [[Giudice|giudiziaria]] del diritto” che affidava all’interprete un vasto potere creativo. Si attribuiva all'[[Interpretazione giuridica|interpretazione]] «il compito di applicare la [[norma]] scritta rinvigorendola con le esigenze della [[società]], lasciandosi investire dal “vento che irrompe dalle finestre”, sino a modificare la stessa norma: così annullando la distinzione tra il momento della creazione del diritto e quello della sua applicazione. Era, questo, l’indirizzo giurisprudenziale che si ispirava alle teorie del “diritto libero”, ampiamente diffuse nella [[Germania nazista]]», ma di cui Piero Calamandrei trovò le tracce anche nella [[Stalinismo|Russia staliniana]] «dove, grazie ad una riforma del 1936, il giudice era chiamato ad interpretare la legge ispirandosi "alla politica generale del governo" e dove era stato abrogato il principio “borghese” del ''[[nullum crimen sine lege]]''»<ref>[http://questionegiustizia.it/articolo/la-magistratura-resistente-_11-07-2019.php Paolo Borgna, ''La magistratura resistente'', Questione giustizia, 11 luglio 2019].</ref>.
 
== Critica ==
{{quote|Qui il giudice non importa che si affatichi a studiare le leggi, perché le leggi non ci sono: occorre soltanto che in qualsiasi evenienza, anche quando si tratta di giudicare sulla rivendicazione di una gallina, egli sia pronto a interrogare la storia|Piero Calamandrei, ''Fede nel diritto'', Laterza, 2008}}
 
Nel periodo successivo alla [[seconda guerra mondiale]], il concetto di diritto libero è stato fortemente criticato in quanto, secondo alcuni, costituì la base per un pericoloso [[personalismo]] giudiziario negli ordinamenti dei [[regime (politica)|regimi]] [[dittatura|dittatoriali]] che si affermarono fra le due guerre<ref>Franco Marcovaldi, L'arte del giudizio/3, ''Intervista a Francesco Saverio Borrelli'', la Repubblica, sabato 5 gennaio 2013, p. 39. “Conversando con lui, vengo a sapere il titolo (bellissimo) della sua tesi di laurea “sentimento e sentenza”, che nella giustapposizione di due termini almeno in apparenza antitetici, ci offre il giusto avvio per intavolare questa nostra discussione, il cui cuore sintetizzerei così: il giudice è soltanto un sacerdote passivo della Legge o quando emette la sentenza ci mette inevitabilmente del suo?
Afferma Borrelli: “Dire che la sentenza è una esecuzione asettica e meccanica non ha nessun senso. Dire che è frutto di un processo creativo, è altrettanto sciocco e pericoloso: la scuola del diritto libero è fiorita non a caso ai tempi di [[Hitler]]. La mia tesi intendeva sollevare questo problema e cercare un punto di equilibrio ragionevole, secondo un'angolazione che allora non era di moda. Mi rendo conto che può sembrare un tantino provocatorio l'accostamento di due termini, “sentimento” e “sentenza”, che, pur provenendo da una origine linguistica comune, il verbo sentire, nell'uso indicano due referenti divaricati: il primo, connotato da un'aura emotiva, intuitiva, irrazionale o pre-razionale, il secondo, connotato da severità, rigore logico, autorevolezza o autorità”.</ref>, dimostrandosi all'atto pratico incapace di fornire le garanzie tipiche del [[principio di legalità]] e di [[tassatività]], possibili soltanto in un contesto fortemente orientato al [[diritto positivo]].
 
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro|cognome=Kantorowicz|nome=Hermann Ulrich|titolo=La lotta per la scienza del diritto|editore=Arnaldo Forni Editore|città=Milano|anno=1988|id=Codice EAN 9788827126806|url=http://www.fornieditore.com/Item.aspx?id=2082&p=0|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305003837/http://www.fornieditore.com/Item.aspx?id=2082&p=0|dataarchivio=5 marzo 2016}}
 
{{portale|diritto|filosofia|sociologia}}
 
[[Categoria:Filosofia del diritto]]
[[Categoria:Sociologia del diritto]]