Nene Romanova e Diritto libero: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m fix vari -parametri deprecati using AWB
 
 
Riga 1:
{{S|teoria del diritto|diritto internazionale}}
{{personaggio
{{S|sociologia}}
|medium = anime e manga
|universo= ''[[Bubblegum Crisis]]''
|autore =[[Toshimichi Suzuki]]
|lingua originale = giapponese
|nome =
|nome italiano = Nene
|nome traslitterato = Nene
|cognome =
|cognome italiano = Romanova
|cognome traslitterato =Romanova
|alterego =
|etichetta =
|editore =
|studio = [[Anime International Company|AIC]]
|data inizio = [[1987]]
|prima apparizione =
|editore Italia =
|data inizio Italia =
|prima apparizione Italia =
|sesso = F
|data di nascita =
|luogo di nascita =
|razza =
|etnia =
|abilità =
|parenti =
<!-- *primo parente
*secondo parente
*...-->
|doppiatore = [[Hiramatsu Akiko]]
|doppiatore 2 =
|doppiatore italiano = [[Federica De Bortoli]]
|doppiatore italiano nota = <!-- episodi e/o edizione doppiata dal 1º doppiatore -->
|doppiatore italiano 2 =
|doppiatore italiano 2 nota =
|immagine = Nene Romanova.jpg
|didascalia =
}}
{{Nihongo|'''Nene Romanova'''||Romanova Nene}}, è un personaggio dell'[[anime]] ''[[Bubblegum Crisis]]'', del suo [[spin-off (mass media)|spin-off]] ''[[Bubblegum Crash]]'' e del suo [[remake]] ''[[Bubblegum Crisis Tokyo 2040]]''. È doppiata in originale da [[Hiramatsu Akiko]], mentre in Italia da [[Federica De Bortoli]].
 
Il movimento per il '''diritto libero''' (in ted. ''Freie rechtsfindung'') fu una corrente di pensiero giuridico-culturale sviluppatasi soprattutto in [[Germania]], tra la fine dell'[[anni 1800|Ottocento]] e gli inizi del [[anni 1900|Novecento]].
==Biografia==
== Storia ==
Tale movimento - denominato anche del giusliberismo ed in cui possono ricomprendersi altri indirizzi, quali la giurisprudenza sociologica e la [[giurisprudenza degli interessi]] - annovera tra i suoi maggiori esponenti [[Ernst Fuchs (teologo)|Ernst Fuchs]], [[Carl Schmitt]], [[Eugen Ehrlich]], François Gény e Hermann Kantorowicz.
Tali autori ritengono che in ogni ordinamento giuridico esistano, accanto alle norme di fonte legislativa, anche norme extralegali, che il [[giudice]] può applicare ogni volta che il testo legislativo si riveli non rispondente alle concrete esigenze del caso. Il giurista ha non solo il [[potere]], ma anche il [[dovere]] di ricercare liberamente il diritto e di considerare fonte di quest'ultimo anche fatti (ad es. i rapporti sociali) che teorie più restrittive (formaliste o giuspositiviste) considerano non normativi.
Il diritto libero si origina spontaneamente dall'attività dei consociati e dalle decisioni dei giudici e si colloca accanto al diritto dello [[Stato]]. In particolare, spetta al diritto libero il compito di colmare le inevitabili lacune del diritto positivo, quando esso si riveli inidoneo a fornire una guida certa per la risoluzione di una specifica controversia.
 
Il “diritto libero” si colloca così in netta antitesi culturale con le posizioni tipiche del [[giuspositivismo]]: ne fu espressione il “sistema della formulazione [[Giudice|giudiziaria]] del diritto” che affidava all’interprete un vasto potere creativo. Si attribuiva all'[[Interpretazione giuridica|interpretazione]] «il compito di applicare la [[norma]] scritta rinvigorendola con le esigenze della [[società]], lasciandosi investire dal “vento che irrompe dalle finestre”, sino a modificare la stessa norma: così annullando la distinzione tra il momento della creazione del diritto e quello della sua applicazione. Era, questo, l’indirizzo giurisprudenziale che si ispirava alle teorie del “diritto libero”, ampiamente diffuse nella [[Germania nazista]]», ma di cui Piero Calamandrei trovò le tracce anche nella [[Stalinismo|Russia staliniana]] «dove, grazie ad una riforma del 1936, il giudice era chiamato ad interpretare la legge ispirandosi "alla politica generale del governo" e dove era stato abrogato il principio “borghese” del ''[[nullum crimen sine lege]]''»<ref>[http://questionegiustizia.it/articolo/la-magistratura-resistente-_11-07-2019.php Paolo Borgna, ''La magistratura resistente'', Questione giustizia, 11 luglio 2019].</ref>.
Nene è un membro delle ''Knight Sabers'', con funzioni da meccanica ed esperta informatica, oltre che una impiegata dell'''AD Police'', il che permette alla sua squadra di conoscere i movimenti della polizia. In tutte le versioni Nene è minuta e fisicamente, la meno dotata fra tutte. Al di là della sua predisposizione per le tecnologia in generale, Nene è ingenua e pasticciona, spesso oggetto di scherno sia da parte delle sue compagne, sia da parte degli agenti dell'AD Police. Nel corso degli episodi viene lasciata intuire una certa simpatia fra lei e Mackey Stingray, il fratello minore di [[Sylia Stingray|Sylia]].
 
== Critica ==
In battaglia Nene è la meno utile, sia perché facilmente impressionabile dai boomer, sia perché il proprio armamentario non è all'altezza delle altre. Per tale motivo alla ragazza è spesso lasciato il ruolo di "cervello" del gruppo, con il compito di studiare schemi di attacco e prevedere le mosse nemiche. Nene è stata reclutata fra le Knight Sabers, dopo aver crackato un sofisticato programma creato da Sylia, ed essere riuscita ad entrare nel database delle Sabers.
{{quote|Qui il giudice non importa che si affatichi a studiare le leggi, perché le leggi non ci sono: occorre soltanto che in qualsiasi evenienza, anche quando si tratta di giudicare sulla rivendicazione di una gallina, egli sia pronto a interrogare la storia|Piero Calamandrei, ''Fede nel diritto'', Laterza, 2008}}
 
Nel periodo successivo alla [[seconda guerra mondiale]], il concetto di diritto libero è stato fortemente criticato in quanto, secondo alcuni, costituì la base per un pericoloso [[personalismo]] giudiziario negli ordinamenti dei [[regime (politica)|regimi]] [[dittatura|dittatoriali]] che si affermarono fra le due guerre<ref>Franco Marcovaldi, L'arte del giudizio/3, ''Intervista a Francesco Saverio Borrelli'', la Repubblica, sabato 5 gennaio 2013, p. 39. “Conversando con lui, vengo a sapere il titolo (bellissimo) della sua tesi di laurea “sentimento e sentenza”, che nella giustapposizione di due termini almeno in apparenza antitetici, ci offre il giusto avvio per intavolare questa nostra discussione, il cui cuore sintetizzerei così: il giudice è soltanto un sacerdote passivo della Legge o quando emette la sentenza ci mette inevitabilmente del suo?
Nella serie televisiva ''[[Bubblegum Crisis Tokyo 2040]]'', il personaggio di Nene ha più o meno le stesse caratteristiche della sua controparte OAV, anche se con un attaggiamento in battaglia molto più aggressivo, ed una predisposizione ancora maggiore per l'hacking. Nel corso degli episodi sviluppa un rapporto di profonda amicizia con [[Linna Yamazaki]], e quando scopre che Leon e [[Priss Asagiri|Priss]] nutrono una affettuosa simpatia l'uno nei confronti dell'altra, fa di tutto per farli mettere insieme, causando l'ira di Sylia, che pretendebbe da lei un comportamento più serio.
Afferma Borrelli: “Dire che la sentenza è una esecuzione asettica e meccanica non ha nessun senso. Dire che è frutto di un processo creativo, è altrettanto sciocco e pericoloso: la scuola del diritto libero è fiorita non a caso ai tempi di [[Hitler]]. La mia tesi intendeva sollevare questo problema e cercare un punto di equilibrio ragionevole, secondo un'angolazione che allora non era di moda. Mi rendo conto che può sembrare un tantino provocatorio l'accostamento di due termini, “sentimento” e “sentenza”, che, pur provenendo da una origine linguistica comune, il verbo sentire, nell'uso indicano due referenti divaricati: il primo, connotato da un'aura emotiva, intuitiva, irrazionale o pre-razionale, il secondo, connotato da severità, rigore logico, autorevolezza o autorità”.</ref>, dimostrandosi all'atto pratico incapace di fornire le garanzie tipiche del [[principio di legalità]] e di [[tassatività]], possibili soltanto in un contesto fortemente orientato al [[diritto positivo]].
 
==Voci correlateNote ==
<references/>
* [[Bubblegum Crisis]]
== Bibliografia ==
* [[Bubblegum Crash]]
* {{cita libro|cognome=Kantorowicz|nome=Hermann Ulrich|titolo=La lotta per la scienza del diritto|editore=Arnaldo Forni Editore|città=Milano|anno=1988|id=Codice EAN 9788827126806|url=http://www.fornieditore.com/Item.aspx?id=2082&p=0|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305003837/http://www.fornieditore.com/Item.aspx?id=2082&p=0|dataarchivio=5 marzo 2016}}
* [[Bubblegum Crisis Tokyo 2040]]
 
{{portale|diritto|filosofia|sociologia}}
{{Portale|anime e manga}}
 
[[Categoria:PersonaggiFilosofia didel Bubblegum Crisisdiritto]]
[[Categoria:MercenariSociologia immaginaridel diritto]]
[[Categoria:Poliziotti immaginari]]
[[Categoria:Meccanici immaginari]]