Stazione di Madonna di Campagna e Diritto libero: differenze tra le pagine

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{{S|teoria del diritto|diritto internazionale}}
{{Infobox stazione ferroviaria
{{S|sociologia}}
|nazione = ITA
|nome= Madonna di Campagna
|nome originale=
|immagine= Stazione di Madonna di Campagna 08.jpg
|didascalia= Facciata della stazione
|apertura= 1990
|stato attuale= In uso
|linea= [[ferrovia Torino-Ceres]]
|localizzazione= Torino
|tipologia= Fermata sotterranea
|binari= 2
|interscambio= linee della rete urbana di bus e tram, linee extraurbane per la provincia
|vicinanza=
|note: edificio attuale ha sotituito l'edificio storico che era stato costruito nel 1868 e demolito nel 1987
}}
La '''stazione di Madonna di Campagna''' è una [[stazione ferroviaria|fermata ferroviaria]] della [[ferrovia Torino-Ceres]] gestita dal GTT, a servizio deel quartiere Madonna di Campagna di torino.
 
Il movimento per il '''diritto libero''' (in ted. ''Freie rechtsfindung'') fu una corrente di pensiero giuridico-culturale sviluppatasi soprattutto in [[Germania]], tra la fine dell'[[anni 1800|Ottocento]] e gli inizi del [[anni 1900|Novecento]].
== Storia ==
Tale movimento - denominato anche del giusliberismo ed in cui possono ricomprendersi altri indirizzi, quali la giurisprudenza sociologica e la [[giurisprudenza degli interessi]] - annovera tra i suoi maggiori esponenti [[Ernst Fuchs (teologo)|Ernst Fuchs]], [[Carl Schmitt]], [[Eugen Ehrlich]], François Gény e Hermann Kantorowicz.
[[File:Stazione di Madonna di Campagna 05.jpg|thumb|Interno del fabbricato viaggiatori]]
Tali autori ritengono che in ogni ordinamento giuridico esistano, accanto alle norme di fonte legislativa, anche norme extralegali, che il [[giudice]] può applicare ogni volta che il testo legislativo si riveli non rispondente alle concrete esigenze del caso. Il giurista ha non solo il [[potere]], ma anche il [[dovere]] di ricercare liberamente il diritto e di considerare fonte di quest'ultimo anche fatti (ad es. i rapporti sociali) che teorie più restrittive (formaliste o giuspositiviste) considerano non normativi.
La stazione originaria venne edificata in occasione della costruzione della linea, inaugurata nel [[1868]] nel tratto Torino-Venaria Reale, in un'area allora periferica e che impose la realizzazione di alcuni passaggi a livello in corrispondenza delle vie Borgaro e Lucento.
Il diritto libero si origina spontaneamente dall'attività dei consociati e dalle decisioni dei giudici e si colloca accanto al diritto dello [[Stato]]. In particolare, spetta al diritto libero il compito di colmare le inevitabili lacune del diritto positivo, quando esso si riveli inidoneo a fornire una guida certa per la risoluzione di una specifica controversia.
 
Il “diritto libero” si colloca così in netta antitesi culturale con le posizioni tipiche del [[giuspositivismo]]: ne fu espressione il “sistema della formulazione [[Giudice|giudiziaria]] del diritto” che affidava all’interprete un vasto potere creativo. Si attribuiva all'[[Interpretazione giuridica|interpretazione]] «il compito di applicare la [[norma]] scritta rinvigorendola con le esigenze della [[società]], lasciandosi investire dal “vento che irrompe dalle finestre”, sino a modificare la stessa norma: così annullando la distinzione tra il momento della creazione del diritto e quello della sua applicazione. Era, questo, l’indirizzo giurisprudenziale che si ispirava alle teorie del “diritto libero”, ampiamente diffuse nella [[Germania nazista]]», ma di cui Piero Calamandrei trovò le tracce anche nella [[Stalinismo|Russia staliniana]] «dove, grazie ad una riforma del 1936, il giudice era chiamato ad interpretare la legge ispirandosi "alla politica generale del governo" e dove era stato abrogato il principio “borghese” del ''[[nullum crimen sine lege]]''»<ref>[http://questionegiustizia.it/articolo/la-magistratura-resistente-_11-07-2019.php Paolo Borgna, ''La magistratura resistente'', Questione giustizia, 11 luglio 2019].</ref>.
Nel [[1987]] la linea fu chiusa per lavori connessi con l'allacciamento all'aeroporto di Caselle, la creazione della fermata rigola per lo stadio delle Alpi e l'arretramento del capolinea a [[Stazione di Torino Dora|Torino Dora]] dalla [[stazione di Torino Porta Milano]]. Ciò comportò l'interramento della tratta urbana e il conseguente spostamento in sotterranea della fermata di Madonna di Campagna, che divenne così la prima stazione ferroviaria di Torino costruita in sotterranea. Il fabbricato viaggiatori della nuova fermata, inaugurato nel [[1990]] in occasione dei [[Italia 90|campionati mondiali di calcio in italia]] è ubicato grosso modo nella posizione in cui sorgeva la vecchia fermata in superficie.
 
==interscambi Critica ==
{{quote|Qui il giudice non importa che si affatichi a studiare le leggi, perché le leggi non ci sono: occorre soltanto che in qualsiasi evenienza, anche quando si tratta di giudicare sulla rivendicazione di una gallina, egli sia pronto a interrogare la storia|Piero Calamandrei, ''Fede nel diritto'', Laterza, 2008}}
La stazione è servita da linee della rete urbana di bus, il 2, 22, 11, 72, 72/, 77, 75 e tram 9 e alcune linee extraurbane per la provincia.
 
Nel periodo successivo alla [[seconda guerra mondiale]], il concetto di diritto libero è stato fortemente criticato in quanto, secondo alcuni, costituì la base per un pericoloso [[personalismo]] giudiziario negli ordinamenti dei [[regime (politica)|regimi]] [[dittatura|dittatoriali]] che si affermarono fra le due guerre<ref>Franco Marcovaldi, L'arte del giudizio/3, ''Intervista a Francesco Saverio Borrelli'', la Repubblica, sabato 5 gennaio 2013, p. 39. “Conversando con lui, vengo a sapere il titolo (bellissimo) della sua tesi di laurea “sentimento e sentenza”, che nella giustapposizione di due termini almeno in apparenza antitetici, ci offre il giusto avvio per intavolare questa nostra discussione, il cui cuore sintetizzerei così: il giudice è soltanto un sacerdote passivo della Legge o quando emette la sentenza ci mette inevitabilmente del suo?
==servizi==
Afferma Borrelli: “Dire che la sentenza è una esecuzione asettica e meccanica non ha nessun senso. Dire che è frutto di un processo creativo, è altrettanto sciocco e pericoloso: la scuola del diritto libero è fiorita non a caso ai tempi di [[Hitler]]. La mia tesi intendeva sollevare questo problema e cercare un punto di equilibrio ragionevole, secondo un'angolazione che allora non era di moda. Mi rendo conto che può sembrare un tantino provocatorio l'accostamento di due termini, “sentimento” e “sentenza”, che, pur provenendo da una origine linguistica comune, il verbo sentire, nell'uso indicano due referenti divaricati: il primo, connotato da un'aura emotiva, intuitiva, irrazionale o pre-razionale, il secondo, connotato da severità, rigore logico, autorevolezza o autorità”.</ref>, dimostrandosi all'atto pratico incapace di fornire le garanzie tipiche del [[principio di legalità]] e di [[tassatività]], possibili soltanto in un contesto fortemente orientato al [[diritto positivo]].
La stazione dispone di:
* [[File:Feature ticket office inv 2.svg|24px|Biglietteria automatica]] Biglietteria automatica
 
==impianti e strutture==
l'attuale fabbricato viaggiatori è in sotterranea. la stazione è dotata di 2 binari passanti.
 
== Movimento ==
{{Servizio Ferroviario Metropolitano di Torino/Linea A}}
[[File:Stazione di Madonna di Campagna 02.jpg|thumb|Piano binari con vista sulla galleria verso la stazione Dora]]
La è servita dai convogli della linea SFM A del [[servizio ferroviario metropolitano di Torino]], i treni regionali che fanno parte dello stesso, con partenze cadenzate ogni mezz'ora.
 
=== Sviluppi futuri ===
È prevista la realizzazione di una variante di percorso, sempre sotterranea, lungo corso Grosseto per consentire l'innesto della linea nel [[passante ferroviario di Torino]]; il tracciato previsto avrà origine a nord della fermata realizzata nel 1990, comportandone dunque la soppressione<ref>Deliberazione della Giunta regionale 22 marzo 2010, n. 26-13612, Regione Piemonte - Bollettino Ufficiale n. 15 del 15 aprile 2010.</ref> in quanto la ferrovia, da via Badini Confalonieri, verrà deviata in corso Grosseto, per essere collegata al passante ferroviario confluendo nella [[Stazione di Torino Rebaudengo Fossata]]<ref name="tT268">''FTC in passante torinese'', ''News Italia'' in ''Tutto treno'' n. 268, settembre 2012, p. 7.</ref> (interscambio con le altre linee del [[servizio ferroviario metropolitano di Torino]] e con la prevista linea 2. Contestualmente la stazione verrà sostituita da una nuova fermata sotterranea denominata Grosseto<ref name="tT268"/>.
 
== Voci correlate ==
* [[stazione di Torino Dora]]
* [[ferrovia Torino-Ceres]]
* [[stazione di Torino Ponte Mosca]]
 
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro|cognome=Kantorowicz|nome=Hermann Ulrich|titolo=La lotta per la scienza del diritto|editore=Arnaldo Forni Editore|città=Milano|anno=1988|id=Codice EAN 9788827126806|url=http://www.fornieditore.com/Item.aspx?id=2082&p=0|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305003837/http://www.fornieditore.com/Item.aspx?id=2082&p=0|dataarchivio=5 marzo 2016}}
 
{{portale|diritto|filosofia|sociologia}}
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Madonna di Campagna train station}}
{{VoceLibro|Stazioni ferroviarie di Torino}}
 
{{Navbox ferrovia
|Nome=Madonna di Campagna
|Linea=[[Ferrovia Torino-Ceres|Torino–Ceres]]
|PK=2+000
|Direzione 1=Torino
|Stazione precedente=[[Stazione di Torino Dora (GTT)|Torino Dora]]
|Stazione successiva=[[Stazione di Rigola-Stadio|Rigola-Stadio]]
|Direzione 2=[[Ceres (Italia)|Ceres]]
}}
 
{{Stazioni ferroviarie di Torino}}
{{portale|Torino|Piemonte}}
 
[[Categoria:StazioniFilosofia ferroviariedel della città metropolitana di Torinodiritto]]
[[Categoria:Sociologia del diritto]]