Alcide De Gasperi e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 luglio 9: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
BotCancellazioni (discussione | contributi)
Bot: aggiornamento pagina di servizio giornaliera per i conteggi del 9 luglio 2019
 
Riga 1:
{{Conteggio cancellazioni}}
{{quote|Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno [[statista]] guarda alla prossima generazione.|Alcide De Gasperi}}
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Start|14:33, 15 lug 2019 (CEST)}}
{| align="right"
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 1 |voce = Vera Santagata |turno = |tipo = consensuale |data = 2019 luglio 9 |multipla = |argomenti = biografie |temperatura = 38 }}
|
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 2 |voce = Leonardo Mocenigo |turno = |tipo = consensuale |data = 2019 luglio 9 |multipla = |argomenti = storia |temperatura = 68 }}
{{Infobox carica pubblica
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 3 |voce = Maximilian di Baden |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 luglio 9 |multipla = |argomenti = nobiltà, biografie |temperatura = 32 }}
| bandiera =Lesser_coat_of_arms_of_the_Kingdom_of_Italy_(1890).svg
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 4 |voce = Vedi alla voce Evron |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 luglio 9 |multipla = |argomenti = Fumetti |temperatura = 19 }}
| stemma = Italy-Emblem.svg
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 5 |voce = Casa di Buffy |turno = 2 |tipo = semplificata |data = 2019 luglio 9 |multipla = |argomenti = Televisione |temperatura = 24 }}
| carica = [[Elenco dei governi italiani|Presidente del Consiglio dei ministri]]
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 6 |voce = Cavillo Busillis |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 luglio 9 |multipla = |argomenti = Disney |temperatura = 77 }}
| nome = Alcide De Gasperi
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 7 |voce = Nazionale di hockey su pista del Belgio |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 luglio 9 |multipla = |argomenti = sport, Europa |temperatura = 76 }}
| immagine = AlcideDeGasperi.jpg
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Stop}}
| luogo nascita = [[Pieve Tesino]]
| data nascita = [[3 aprile]] [[1881]]
| luogo morte = [[Borgo Valsugana]]
| data morte = [[19 agosto]] [[1954]]
| titolo di studio = Laurea in lettere
| professione = Giornalista
| partito = [[Democrazia Cristiana]]
| coalizione = [[Comitato di Liberazione Nazionale|CLN]], [[Centrismo]]
| mandato = [[10 dicembre]] [[1945]] - <br />[[17 agosto]] [[1953]]
| predecessore = [[Ferruccio Parri]]
| successore = [[Giuseppe Pella]]
}}
|-
|{{Infobox carica pubblica
|bandiera = Flag of Italy (1861-1946).svg
|stemma =Lesser_coat_of_arms_of_the_Kingdom_of_Italy_(1890).svg
|nome =
|carica = [[Ministero degli Affari Esteri|Ministro degli Esteri]]
|immagine =
|luogo nascita =
|data nascita =
|luogo morte =
|data morte =
|partito =
|mandato = [[12 dicembre]] [[1944]] - [[18 ottobre]] [[1946]]
|elezione =
|professione =
|titolo vice=
|vice =
|predecessore = [[Ivanoe Bonomi]]
|successore = [[Pietro Nenni]]
}}
|-
|{{Infobox carica pubblica
|bandiera = MinisteroInterno.svg
|stemma = Italy-Emblem.svg
|nome =
|carica = [[Elenco dei ministri dell'Interno della Repubblica Italiana|Ministro dell'Interno]]
|mandato = [[10 luglio]] [[1946]] - [[2 febbraio]] [[1947]]
|predecessore = [[Giuseppe Romita]]
|successore = [[Mario Scelba]]
}}
|-
|{{Membro delle istituzioni italiane
|nome =
|istituzione=Camera
|immagine =
|luogo_nascita =
|data_nascita =
|luogo_morte =
|data_morte =
|titolo =
|professione =
|partito = [[Partito Popolare Italiano (1919-1926)|Partito Popolare]], [[Democrazia Cristiana]]
|legislatura = [[XXVI Legislatura del Regno d'Italia|XXVI]], [[XXVII Legislatura del Regno d'Italia|XXVII]], [[Assemblea Costituente della Repubblica Italiana|Costituente]], [[Deputati della I Legislatura della Repubblica italiana|I]], [[Deputati della II Legislatura della Repubblica italiana|II]]
|gruppo_parlamentare = Popolare, Democratico Cristiano
|coalizione =
|circoscrizione = [[Trento]]
|collegio =
|incarichi = * Componente della I Commissione (Affari Interni) - I, II legislatura
* Componente della II Commissione (Affari Esterni) - I legislatura
* Componente della rappresentanza della Camera all'assemblea della [[CECA|Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio]] - II legislatura
|sito =
}}
|-
||{{Membro delle istituzioni austriache
|nome =
|istituzione=Reichsrat (Austria)
|immagine =
|luogo_nascita =
|data_nascita =
|luogo_morte =
|data_morte =
|titolo =
|professione =
|partito = [[Partito Popolare Trentino]]
|legislatura = [[XXI Sessione del Reichsrat|XXI]], [[XXII Sessione del Reichsrat|XXII]]
|gruppo_parlamentare = Italiano - frazione Popolare
|coalizione =
|circoscrizione = Tirolo italiano, attuale [[Trentino]]
|collegio = [[Val di Fiemme]]
|incarichi =
|sito =
}}
|}
{{Bio
|Nome = Alcide
|Cognome = De Gasperi
|PostCognome = ''[gà-spe-ri]'' o più propriamente '''Degasperi'''<ref>Sulla grafia corretta del cognome sussistono varie discussioni, poiché secondo alcuni sarebbe ''Degasperi'': tesi inoppugnabile dal punto di vista storico, come comprovato dal [[registro parrocchiale]] di Pieve Tesino. Lo stesso statista trentino si firmava per l'appunto Degasperi, come risulta, ad esempio, dalla copia originale del trattato noto come [[Accordo De Gasperi-Gruber|Degasperi-Gruber]]. Tuttavia per consuetudine si tende ad utilizzare la grafia ''De Gasperi''.</ref>
|Sesso = M
|LuogoNascita = Pieve Tesino
|GiornoMeseNascita = 3 aprile
|AnnoNascita = 1881
|LuogoMorte = Borgo Valsugana
|GiornoMeseMorte = 19 agosto
|AnnoMorte = 1954
|Attività = politico
|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano
}} Prima esponente del [[Partito Popolare Italiano (1919-1926)|Partito Popolare Italiano]] e poi fondatore della [[Democrazia Cristiana]] con il suo scritto ''[[Le idee ricostruttive della Democrazia Cristiana]]'', è stato il primo [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana]]. Viene oggi considerato come uno dei padri della [[Repubblica Italiana|Repubblica]] e, insieme al francese [[Robert Schuman]], al tedesco [[Konrad Adenauer]] e all'italiano [[Altiero Spinelli]], dell'[[Unione Europea]].
 
== Biografia ==
De Gasperi nacque in una famiglia povera: infatti i suoi genitori dovettero chiedere un [[sussidio]] allo stato per farlo studiare. Era il primo dei quattro figli di Maria Morandini, nata a [[Predazzo]], ed Amedeo De Gasperi. Dopo di lui nacquero Mario, che fu sacerdote, Marcella ed Augusto.
 
=== Il periodo austroungarico ===
Italiano di lingua e cultura, De Gasperi nacque e si formò nel [[Trentino]], regione che all'epoca era parte dell'[[Impero austro-ungarico]].
Fin da giovanissimo partecipò ad attività politiche di ispirazione cristiano-sociali: nel periodo degli studi universitari, a [[Vienna]] e ad [[Innsbruck]], fu leader del movimento studentesco e protagonista delle lotte degli studenti trentini, che miravano ad ottenere un'università in lingua italiana per le minoranze italofone dell'impero. Dovette scontare per queste sue attività anche un giorno di reclusione ad [[Innsbruck]].
 
Nel [[1905]] entrò a far parte della [[redazione]] del giornale ''[[Il Trentino]]'' e in breve tempo assunse la carica di direttore, scrisse una serie di articoli con cui difendeva l'italianità e l'autonomia culturale del Trentino dai tentativi di germanizzazione proposti dalle forze politiche nazionaliste del [[Tirolo]] tedesco, ma non mise in discussione l'appartenenza all'[[Impero austro-ungarico]].
Nelle elezioni del [[Parlamento Austro-Ungarico]] del [[13 giugno|13]] e [[20 giugno]] [[1911]] venne eletto tra le file dei Popolari: nel suo collegio elettorale di Fiemme-Fassa-Primiero-Civizzano, di 4275 elettori, ottenne ben 3116 voti. Il 27 aprile [[1914]] ottenne anche un seggio nella [[Dieta Tirolese]] di Innsbruck. Anche il suo impegno di Parlamentare, più che all'irredentismo, fu legato alla difesa dell'italianità e dell'autonomia delle popolazioni trentine. La sua attività propagandistica finì con l'essere tenacemente avversata dagli organi polizieschi in seguito al precipitare degli eventi internazionali: l'[[attentato di Sarajevo]] che determinò lo scoppio della [[prima guerra mondiale]] e soprattutto l'adesione dell'Italia alla [[Triplice Intesa]]. Inizialmente De Gasperi sperò che l'[[Italia]] entrasse in guerra a fianco dell'[[Austria]] e della [[Germania]] sulla base della [[Triplice Alleanza (1882)|Triplice Alleanza]]. Quando ciò non avvenne, si impegnò perché fosse almeno mantenuta la neutralità italiana. In questo modo la politica di De Gasperi era in aspro contrasti con quella di [[Cesare Battisti]], che in quello stesso anno si recò a [[Roma]] invitando il re ad entrare in guerra accanto alle potenze dell'Intesa. Prova della sua posizione non ostile agli [[Asburgo]] è la dichiarazione in un colloquio con Conrad von Hoetzendorf secondo cui, nel caso di un referendum popolare, i trentini avrebbero optato per l'[[Austria]] nell'ambito del 90%. Con l'entrata in guerra dell'[[Italia]], anche "Il Trentino" fu travolto dalla [[censura]]: il numero del [[22 maggio]] [[1915]] venne provocatoriamente stampato con sole pagine bianche; De Gasperi decise di sospendere le pubblicazioni per prevenire il pubblico sequestro.
 
Durante il periodo in cui il [[Parlamento di Vienna]] rimase inoperoso (dal [[25 luglio]] 1914 al [[30 maggio]] [[1917]]), De Gasperi si dedicò soprattutto ai [[profughi]] di [[guerra]]. A tal fine venne nominato delegato per l'Austria Superiore e per la [[Boemia]] occidentale del Segretariato per i profughi e [[rifugiati]]. Anche dopo la riapertura del Parlamento continuò a occuparsi del tema, tanto che presentò e fece approvare una legge per regolare il trattamento loro riservato. Quando fu prevedibile il crollo dell'Impero, le sue posizioni politiche cambiarono e si fece fautore del [[diritto all'autodeterminazione]] dei popoli: nel maggio 1918 fu tra i promotori di un documento comune sottoscritto dalle rappresentanze dei [[polacchi]], dei [[cechi]], degli [[slovacchi]], dei [[rumeni]], degli [[sloveni]], dei [[croati]] e dei [[serbi]]. E il successivo 24 ottobre partecipò alla formazione del [[Fascio nazionale]], comprendente popolari liberali trentini e liberali giuliani e adriatici.
 
=== Dal primo dopoguerra al fascismo ===
Nel [[1919]] aderì al [[Partito Popolare Italiano (1919-1926)|Partito Popolare Italiano]] promosso da don [[Luigi Sturzo]]; solo nel [[1921]] venne eletto deputato a Roma, in quanto il Trentino fino a quell'epoca era stato sottoposto a regime commissariale.
 
Nel [[1922]] si sposa con [[Francesca Romani]] nella chiesa arcipretale di [[Borgo Valsugana]]. Nasceranno quattro figlie, una delle quali entrerà in monastero.
 
Al tempo delle dimissioni di Don Sturzo da segretario del PPI De Gasperi era [[capogruppo]] alla Camera. Nel 1925 assunse la segreteria del partito popolare.
 
Dopo l'iniziale sostegno del suo partito nella prima parte del [[governo Mussolini]], tanto che nel [[1923]] i popolari cercarono inizialmente di trovare un compromesso sulla [[legge Acerbo]],<ref>[http://www.degasperi.net/navipage_percorsi.php?id_cat=p1&id_bio=b3&id_bio_sub=4 La "legge Acerbo" e le elezioni politiche del 1924]{{cita web|| accesso=25 - 09 - 2007}}</ref> De Gasperi tenne un discorso alla Camera dei Deputati il 15 luglio 1923 esplicando il suo atteggiamento verso quella legge.<ref>[http://www.degasperi.net/show_doc.php?id_obj=418&sq_id=0 Testo del discorso]</ref><ref>[http://www.degasperi.net/scheda_fonti.php?id_obj=1802&obj_type=f2&parent_cat= Il suo discorso alla Camera dei Deputati il 15 luglio 1923]</ref> Successivamente si oppose all'avvento del [[fascismo]] finché, isolato dal regime, fu arrestato alla stazione di Firenze l'11 marzo [[1927]], insieme alla moglie, mentre si stava recando in treno a Trieste. Al processo che seguì venne condannato a 4 anni di carcere e ad una forte multa.
 
Dopo la scarcerazione, alla fine del luglio 1928, venne continuamente sorvegliato dalla polizia e dovette trascorrere un periodo di grandi difficoltà economiche e isolamento sia morale che politico.
Senza un impiego stabile, provò a presentare domanda presso la [[Biblioteca Apostolica Vaticana.]] nell'autunno [[1928]], contando sull'interessamento del [[vescovo di Trento]], mons. [[Celestino Endrici]], e di alcuni amici ex popolari. Lo stesso capo bibliotecario [[Igino Giordani]] si adoperò presso padre Tacchi Venturi affinché i pedinamenti della polizia terminassero<ref>[[Igino Giordani ]] ''Alcide De Gasperi, il ricostruttore'' articolo pubblicato su Historia Aprile 1963 n° 65 pag 20:"Ricordo d'essermi recato io stesso dal padre gesuita Tacchi Venturi, il quale godeva di notevole credito presso il Duce, a pregarlo d'intervenire perché De Gasperi fosse lasciato in pace. Mi fu riferito che, venuta la cosa a conoscenza di Mussolini, costui si era sorpreso che ancora De Gasperi fosse trattato in quel modo; e aveva dato l'ordine che lo lasciassero in pace."</ref><ref>L'appunto di un informatore fascista in Vaticano del 22 febbraio 1941 recitava: «È opportuno far vigilare moltissimo l' ex on. Alcide De Gasperi (egli abita in Roma). Egli attualmente riveste la carica di segretario della biblioteca apostolica vaticana. È un protetto di monsignor Montini con il quale ci risulta che si incontra non in Segreteria di Stato» (Dino Messina, Corriere della Sera (8 ottobre 2003) - pagina 35.</ref>. L'assunzione - come [[impiegato]] avventizio - venne soltanto dopo la firma dei [[Patti Lateranensi]] ([[1929]]).
 
In quella sede passò lunghi anni di studio e di osservazione degli avvenimenti politici italiani e internazionali, nonché di approfondimento della storia del partito cristiano del Centro in Germania e delle teorie economiche e sociali maturate in seno alle varie correnti della cultura cattolica europea.
 
Nel [[1942]]-[[1943|43]], durante la [[Seconda guerra mondiale]], compose, insieme ad altri, l'opuscolo ''[[Le idee ricostruttive della Democrazia Cristiana]]'' in cui esprimeva le idee alla base del futuro partito della [[Democrazia Cristiana]] di cui sarebbe stato cofondatore.
 
Una volta liberato il [[Meridione|sud Italia]] ad opera delle [[Alleati|forze anglo-americane]], entrò a far parte in rappresentanza della [[Democrazia Cristiana]] (DC) nel [[Comitato di Liberazione Nazionale]]. Durante il governo guidato da [[Ivanoe Bonomi]] fu ministro senza portafoglio, mentre dal [[dicembre]] del [[1944]] al dicembre del [[1945]] venne nominato ministro degli esteri. Nello stesso anno fonda il [[Centro Nazionale Sportivo Libertas]].
 
=== La vicenda De Gasperi - Guareschi ===
Nel 1954 [[Giovanni Guareschi]] pubblicò sul giornale umoristico [[Candido, settimanale umoristico|Candido]] due lettere attribuite a De Gasperi datate [[1944]].
 
In questi documenti, De Gasperi avrebbe chiesto agli Angloamericani di bombardare la periferia della città di [[Roma]], al fine di demoralizzare la popolazione ed indurla ad atti ostili contro i tedeschi.
 
Guareschi venne condannato per diffamazione e passò un anno e mezzo in carcere. In diverse occasioni è stato affermato che Guareschi dichiarò di essersi sbagliato ma questa dichiarazione, secondo i figli dello stesso Guareschi, non è mai avvenuta.<ref>[http://www.giovanninoguareschi.com/ta-pum/2003aggiornamentoTa-pum.doc Così nasce la leggenda di un “errore” (mai riconosciuto ) e di due incontri (mai avvenuti)]</ref>.
 
=== Nella Repubblica italiana ===
 
[[File:De Gasperi con Nilo Piccoli.jpg|thumb|250px|De Gasperi con [[Nilo Piccoli]] (1951)]]
Nel [[1945]] fu nominato presidente del consiglio dei ministri, l'ultimo del [[Regno d'Italia]].
Durante tale governo fu proclamata la Repubblica e perciò fu anche il primo governo dell'Italia repubblicana, e guidò un governo di unità nazionale, che durò fino alle elezioni del [[1948]].
 
Da ricordare che il [[12 giugno]] del [[1946]], allorché il [[consiglio dei ministri]] da lui presieduto procedette alla proclamazione della [[Repubblica (forma statuale)|repubblica]] prima che la [[Corte di cassazione]] proclamasse i risultati definitivi del referendum del 2 e 3 giugno, egli ricoprì la carica di capo provvisorio dello Stato e dunque a lui furono trasmesse le funzioni fino allora esercitate dal re [[Umberto II di Savoia|Umberto II]]: in quelle ore si ebbe il drammatico scambio di battute con [[Falcone Lucifero]], in cui De Gasperi affermò «o lei verrà a trovare me a Regina Coeli, o io verrò a trovare lei»<ref>"L’ultimo monarca gli aveva promesso che in caso di sconfitta avrebbe lasciato immediatamente l’Italia. Così appena il ministro degli Interni Romita la sera del 4 giugno gli comunicò i risultati abbastanza sicuri, con due milioni di vantaggio per la repubblica, il presidente del Consiglio avvertì della situazione il ministro della real casa Falcone Lucifero. (...) Ne nacque un contenzioso giuridico cui si aggiunse il sospetto di brogli e il ricorso alla Cassazione dei monarchici. Il 10, l’11 e il 12 giugno tra De Gasperi e Umberto, che infine il 13 sarebbe partito in aereo per Lisbona, ci fu un vero braccio di ferro. Il re sconfitto, condizionato dal suo ''entourage'', non voleva più partire fino alla pronuncia ufficiale della corte di Cassazione e si dichiarava disposto al massimo a delegare a De Gasperi i poteri di luogotenente. Poteri di capo dello Stato che invece spettavano provvisoriamente per legge al primo ministro fino alla nomina del nuovo Presidente da parte dell’assemblea costituente. In tutta questa vicenda De Gasperi sfoderò la sua calma proverbiale" (Il corriere della sera, 8 ottobre 2003).</ref>.
 
De Gasperi cumulò nella sua persona le due cariche di [[capo del Governo]] (presidente del Consiglio dei ministri) e di [[capo dello Stato]] fino al [[1º luglio]], quando [[Enrico de Nicola]], eletto Capo provvisorio dello Stato il 28 giugno dall'[[Assemblea Costituente della Repubblica Italiana|Assemblea Costituente]], prese ufficialmente possesso della carica.
 
Il [[10 agosto]] 1946 intervenne a Parigi alla [[Conferenza di pace di Parigi (1946)|Conferenza di pace]], dove ebbe modo di contestare, attraverso un elegante e impeccabile discorso, le dure condizioni inflitte all'Italia dalla Conferenza.
 
{{quote|Prendendo la parola in questo consesso mondiale sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me [...]|Alcide De Gasperi, [[Parigi]] [[1946]]}}
 
Nel gennaio 1947 ebbe luogo la celebre missione di De Gasperi negli Stati Uniti, nel corso della quale lo statista conseguì un importante successo politico con l'ottenere dalle autorità americane un prestito [[Eximbank]] di 100 milioni di dollari. L'apertura di un dialogo costruttivo tra i due paesi conferì a De Gasperi la motivazione e il sostegno necessari ad attuare l'ambizioso disegno di un nuovo governo senza le sinistre e con l'apporto di un gruppo di "tecnici" guidati da Luigi Einaudi. La formazione del quarto gabinetto De Gasperi contribuirà a ripristinare la credibilità dell'azione di governo, consentendo l'adozione della strategia antinflazionistica nota come "linea Einaudi".<ref>[http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/pubsto/quaristo/qrs13/Q13_Martinez.pdf Juan Carlos Martinez Oliva, "La stabilizzazione del 1947. Fattori interni e internazionali"], Banca d'Italia, Quaderni dell'Ufficio Ricerche Storiche n. 13, 2006.</ref>.
 
Nell'occasione fu il terzo italiano ad essere onorato di una [[ticker-tape parade]] dalla città di [[New York]], e sarà l'unico a ripeterne l'esperienza, nel [[1951]].
 
Le elezioni del [[18 aprile]] del [[1948]] furono tra le più accese della storia repubblicana, visto lo scontro tra la DC ed il [[Fronte Popolare]], composto da [[Partito Socialista Italiano|socialisti]] e [[Partito Comunista Italiano|comunisti]]. De Gasperi riuscì a guidare la DC ad uno storico successo, ottenendo il 48% dei consensi (il risultato più alto che qualsiasi partito abbia mai raggiunto in Italia) e fu nominato Presidente del primo Consiglio dei ministri dell'Italia repubblicana.
 
In un'Italia oberata dal ricordo di vent'anni di [[Storia dell'Italia fascista|dittatura fascista]] e spaventosamente logorata dalla [[Seconda guerra mondiale]], De Gasperi affrontò con dignità politica le trattative di Pace con le potenze vincitrici, riuscendo a confinare le inevitabili sanzioni principalmente all'ambito del disarmo militare, ed evitando la perdita di territori di confine come l'[[Alto-Adige]] e la [[Valle d'Aosta]]. Cercò inoltre di risolvere a vantaggio dell'Italia la questione della [[sovranità]] di [[Trieste]] e dell'[[Istria]], ove ebbe meno fortuna. Finanziò una rivista, ''Terza generazione'', il cui scopo era di unire i giovani al di là dei partiti e superare la divisione tra fascisti e antifascisti.
 
Sempre in politica estera concluse importanti accordi con le potenze occidentali per finanziare la ricostruzione e il riassetto dell'economia italiana.
[[File:Alcide De Gasperi burial in San Lorenzo.jpg|thumb|250px|La tomba di De Gasperi a Roma]]
La situazione precaria del paese migliorava molto lentamente, provocando il malcontento del movimento operaio e sindacale; ad alimentare la protesta e i disagi fu anche una spaventosa [[alluvione del Po]] che fece molte vittime nella zona agricola delle [[provincia di Rovigo|province di Rovigo]] e [[provincia di Ferrara|Ferrara]] ([[1951]]). Nel [[1952]], per il timore di una affermazione in Italia delle posizioni marxiste, il [[Vaticano]] avallò per le elezioni amministrative del comune di Roma un'alleanza elettorale ad ampia portata che coinvolgesse anche i neofascisti.<ref name= a >''Contro i clericali'', M.Teodori, Longanesi, [[2009]], [[Milano]]</ref> La Santa Sede non avrebbe accettato che la "Città Eterna", in quanto sede della Cristianità, potesse essere amministrata da un sindaco socialista. De Gasperi si oppose decisamente a questa ipotesi per motivi morali e per il suo passato antifascista, ed anche per sostenere la sua visione laica dello stato. La coalizione con le destre non venne accettata ed egli seppe resistere sulle sue posizioni sino a quando il Papa si arrese di fronte all'impraticabilità della proposta.
<br />
L'incidente diplomatico con il Vaticano tuttavia turbò profondamente l'animo di De Gasperi; ai suoi collaboratori scrisse:
 
{{quote|Proprio a me, un povero cattolico della Valsugana, è toccato dire di no al Papa}}
 
Tuttavia lo stesso anno Pio XII non ricevette in Vaticano De Gasperi in occasione del trentennale delle sue nozze con Francesca Romani.<ref name= a />
 
Mantenne la carica di presidente del Consiglio fino all'[[agosto]] [[1953]], dimettendosi a causa del fallimento della [[legge elettorale]], denominata dai suoi avversari ''[[legge truffa]]''. Si dice (erroneamente) che tale legge fu voluta da lui stesso, mentre in realtà furono i partiti minori a volerla: infatti questi, grazie alle alleanze che si potevano formare anche dopo le elezioni, potevano recuperare i voti perduti.
 
Convinto sostenitore della necessità di una [[integrazione europea]], e critico nei confronti dell'ingresso dell'Italia nella [[NATO]], cui avrebbe di gran lunga preferito la creazione di una [[Comunità europea di difesa|Comunità Europea di Difesa]], Alcide De Gasperi morì il [[19 agosto]] [[1954]] nella sua casa in [[Val di Sella]] (comune di [[Borgo Valsugana]]), dove amava trascorrere lunghi periodi assieme alla famiglia.
La sua scomparsa improvvisa, lontano dal clamore e dall'attenzione dei palazzi romani, suscitò vasta commozione in tutta Italia; il lungo tragitto in treno con cui la salma raggiunse Roma per le esequie di Stato, fu rallentato da numerose soste impreviste perché le masse erano accorse da ogni parte per rendere omaggio alla salma. Dentro e fuori alla chiesa dove si celebrò il funerale furono presenti rappresentanze di tutti i partiti, fatta eccezione per i deputati del [[MSI]] i quali, visto il passato di [[antifascista]] di De Gasperi, si rifiutarono di presenziare al suo funerale.
Attualmente si trova sepolto a [[Roma]], nel porticato della [[Basilica di San Lorenzo fuori le Mura]].
 
== Il processo di beatificazione ==
Poco dopo la sua morte, iniziarono le richieste di avviare per lui il processo di [[beatificazione]].
 
È in corso a [[Arcidiocesi di Trento|Trento]] la fase diocesana del processo di canonizzazione, che è stata aperta nel [[1993]], per cui la Chiesa cattolica ha assegnato ad Alcide De Gasperi il titolo di [[Servo di Dio]].
 
== Cinematografia e Teatro ==
La figura di De Gasperi è la principale protagonista del film neorealista diretto da [[Roberto Rossellini]] ''[[Anno uno (film 1974)|Anno uno]]'' (1974), ruolo che venne interpretato da [[Luigi Vannucchi]], in cui si trova una ricostruzione del periodo storico che va dalle operazioni del [[Comitato di liberazione nazionale]] a Roma, e della fiction [[RAI - Radiotelevisione Italiana|RAI]] ''[[De Gasperi, l'uomo della speranza]]'' (2004), girata dalla regista [[Liliana Cavani]] e trasmessa in due parti su [[Rai Uno]]. Interprete dello statista il giovane attore italiano [[Fabrizio Gifuni]], figlio di [[Gaetano Gifuni|Gaetano]], ex [[segretario generale della Presidenza della Repubblica]].
 
Il 1° ottobre 2009, all'Auditorium Concordia di [[Pordenone]], è andato in scena in prima nazionale il monologo ''Viva l'Italia - Gli anni di Alcide Degasperi''<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=qC4TPrPrqUI Trailer su youtube.com]</ref> di e con [[Pino Loperfido]], una ricostruzione teatrale della vita e delle opere dello statista di [[Pieve Tesino]].
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
* ADSTANS (pseudonimo di Paolo Canali), ''Alcide De Gasperi nella politica estera italiana, 1943-1953 '', Mondadori, Milano, 1953
* Igino Giordani, ''Alcide De Gasperi il ricostruttore'', Roma, Edizioni Cinque Lune, 1955
* Giulio Andreotti, ''De Gasperi e il suo tempo'', Milano, Mondadori, 1956
* [[Ernesta Bittanti Battisti]], ''Italianità di De Gasperi: lettera aperta all'on. Meda'', Firenze, Parenti, 1957.
* Gabriele Lombardini, ''De Gasperi e i cattolici'', Edizioni di Comunità, 1962
* [[Maria Romana Catti De Gasperi]], ''De Gasperi uono solo'', Mondadori, Milano, 1964.
* Lorenzo Tedeschi, ''Il giovane De Gasperi'', Milano, Bompiani, 1974
* Alcide De Gasperi, ''Lettere dalla prigione'', Roma, Edizioni Cinque Lune, 1974
* [[Gianni Baget Bozzo]], ''Il partito cristiano al potere: la DC di De Gasperi e di Dossetti 1945-1954'', Firenze, Vallecchi, 1974.
* Giovanni di Capua (a cura di), ''Processo a De Gasperi'', Roma, Ebe, 1976
* Pietro Scoppola, ''La proposta politica di De Gasperi'', Bologna, Il Mulino, 1977
* [[Giulio Andreotti]], ''Intervista su De Gasperi'', a cura di Antonio Gambino, Roma-Bari, Laterza, 1977
* Pasquale Hamel, "Partecipazione e democrazia in Luigi Sturzo e Alcide De gasperi", Roma-Caltanissetta, Sciascia 1982
* [[Giulio Andreotti]], ''De Gasperi visto da vicino'', Milano, Rizzoli, 1987
* Giuseppe Rossini, ''Alcide De Gasperi. L'età del centrismo 1947-1953'', Roma, Cinque Lune, 1990
* Elisabeth Arnoulx De Pirey, ''De Gasperi'', San Paolo Edizioni, 1992
* Alcide De Gasperi, ''Le battaglie del Partito popolare. Raccolta di scritti e discorsi politici dal 1919 al 1926'', a cura di Paolo Piccoli e Armando Vadagnini, prefazione di Francesco Malgeri, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 1992
* [[Nico Perrone]], ''De Gasperi e l'America'', Palermo, Sellerio, 1995
* Enrico Nassi, ''Alcide De Gasperi - L'utopia del centro'', Firenze, Giunti, 1997
* Maria Romana De Gasperi, ''Mio caro padre'', Genova Milano, Marietti, 2003
* Andrea Riccardi, ''[[Pio XII e Alcide De Gasperi]]. Una storia segreta'', Roma Bari, Laterza, 2003
* Alfredo Canavero, ''Alcide De Gasperi. Cristiano, Democratico, Europeo'', Catanzaro, Rubbettino, 2003
* Alcide De Gasperi, ''Cara Francesca. Lettere'', Brescia, Morcelliana, 2004
* Maria Romana De Gasperi, ''De Gasperi. Ritratto di uno statista'', Milano, Mondadori, 2004
* Eckart Conze, Gustavo Corni, Paolo Pombeni (a cura di) , ''Alcide De Gasperi: un percorso europeo'', Bologna, Il Mulino, 2004
* Marialuisa-Lucia Sergio, ''De Gasperi e la «questione socialista». L'anticomunismo democratico e l'alternativa riformista'', Soveria Mannelli, Rubbettino, 2004
* Tiziana De Maio, ''Alcide De Gasperi e Konrad Adenauer. Tra il superamento del passato e il processo di integrazione europea. (1945-1954)'', Torino, Giappichelli, 2004
* Daniela Preda, ''Alcide De Gasperi federalista europeo'', Bologna, Il Mulino, 2004
* [[Pino Loperfido]], ''Caro Alcide - Degasperi Alcide Amedeo Francesco: storia di un italiano'', Trento, Curcu & Genovese, 2004
* Augusto D'Angelo, ''De Gasperi, le destre e l'«operazione Sturzo». Voto amministrativo del 1952 e progetti di riforma elettorale'', Roma, Studium, 2004
* Völkl, Michael: ''Das Deutschenbild Alcide De Gasperis (1881-1954). Ein Beitrag zur italienischen Deutschenwahrnehmung'', München 2004, http://edoc.ub.uni-muenchen.de/2449/1/Voelkl_Michael.pdf
* Giovanni Sale, ''De Gasperi gli USA e il Vaticano. All'inizio della guerra fredda'', Milano, Jaca Book, 2005
* Gabriella Fanello Marcucci, ''Il primo governo De Gasperi (dicembre 1945-giugno 1946). Sei mesi decisivi per la democrazia in Italia'', Soveria Mannelli, Rubbettino, 2005
* Luciano Radi, ''La Dc da De Gasperi a Fanfani'', Soveria Mannelli, Rubbettino, 2005
* Giuseppe Chiarante, ''Tra De Gasperi e Togliatti. Memorie degli anni cinquanta'', Roma, Carocci, 2006
* Piero Craveri, ''De Gasperi'', Bologna, Il Mulino, 2006
* Alcide De Gasperi, ''Scritti e discorsi politici. Alcide De Gasperi nel Trentino asburgico'', vol. I, tomo I; tomo II, Bologna, Il Mulino, 2006
* Diomede Ivone, Marco Santillo, ''De Gasperi e la ricostruzione (1943-1948)'', Roma, Edizioni Studium, 2006
* Diomede Ivone, ''Alcide De Gasperi nella storia dell'Italia repubblicana a cinquant'anni dalla morte'', Editoriale Scientifica, 2006
* Crivellin W.E., ''Alcide De Gasperi. L'uomo della ricostruzione'', Roma, Gaffi Editore, 2006
* Stefano Trinchese, ''L'altro De Gasperi. Un italiano nell'impero asburgico 1881-1918'', Roma-Bari, Laterza, 2006
* Salvatore Sassi, ''Alcide De Gasperi e il periodo asburgico'', Aracne, 2007
* A.A.V.V.. ''Alcide De Gasperi verso l'Europa'', Museo Storico di Trento,2007
* Alcide De Gasperi, ''Scritti e discorsi politici. Alcide De Gasperi dal Partito Popolare Italiano all'esilio interno 1919-1942'', vol. II, tomo I, tomo II, tomo III, Bologna, Il Mulino, 2007
* Alcide De Gasperi, "Scritti e discorsi politici. Alcide De Gasperi e la fondazione della Democrazia Cristiana 1943-1948", vol. III, tomo I, tomo II, Bologna, Il Mulino, 2008
* Alcide De Gasperi, 3 Vol.,Rubbettino, Soveria Manelli, 2009
* ''Quaderni degasperiani'', vol. I, Soveria Manelli, Rubbettino, 2009
* Aldo G. Ricci, ''La breve età degasperiana (1948-1953)'', Soveria Manelli. Rubbettino, 2010
Per una bibliografia più completa e aggiornata vedi http://www.degasperi.net alla voce "bibliografia".
 
== Voci correlate ==
* [[Le idee ricostruttive della Democrazia Cristiana]]
* [[Governo De Gasperi I]]
* [[Governo De Gasperi II]]
* [[Governo De Gasperi III]]
* [[Governo De Gasperi IV]]
* [[Governo De Gasperi V]]
* [[Governo De Gasperi VI]]
* [[Governo De Gasperi VII]]
* [[Governo De Gasperi VIII]]
* [[Accordo De Gasperi-Gruber]]
* [[Padri fondatori]]
* [[Unione Europea]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|commons=Category:Alcide De Gasperi}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.degasperi.net/ www.degasperi.net: una grande guida alle fonti dedicata a De Gasperi, curata dall'Istituto Luigi Sturzo di Roma]
* [http://www.fondazionedegasperi.it/ La Fondazione Alcide De Gasperi di Roma]
* [http://www.degasperi.net/casa.php Il Museo realizzato presso la casa natale di De Gasperi a Pieve Tesino (TN)]
* [http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=118 Alcide De Gasperi. Un uomo di Stato] Puntata della trasmissione ''La Storia Siamo Noi'' - RAI Educational - filmati e testimonianze.
* [http://www.santiebeati.it/dettaglio/92035 Scheda biografica del Servo di Dio Alcide De Gasperi sul sito santiebeati.it]
* [http://www.degasperi.net/scheda_fonti.php?id_obj=1802&obj_type=f2&parent_cat= Il suo discorso alla Camera dei Deputati il 15 luglio 1923], [http://www.degasperi.net/show_doc.php?id_obj=418&sq_id=0 Testo del discorso]
* [http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=Assemblea%20Costituente\I%20Costituenti&content=altre_sezioni/assemblea_costituente/composizione/costituenti/framedeputato.asp?Deputato=1d13230 Scheda sul sito della Camera]
* [http://www.centrostudimalfatti.org/index.php?option=com_content&view=article&id=9:de-gasperi-un-politico-europeo-venuto-dal-futuro&catid=11:d-f&Itemid=12 Centro Studi Politici e Sociali "F. M. Malfatti"]
 
{{Box successione|immagine=Flag of Italy.svg|carica= Capo provvisorio dello stato|periodo = [[12 giugno]] - [[1º luglio]] [[1946]]|precedente = [[Umberto II di Savoia|Umberto II]](monarchia)|successivo = [[Enrico De Nicola]] ''(repubblica)''}}
 
{{Presidente del Consiglio Regno d'Italia
|periodo = [[dicembre]] [[1945]] - [[luglio]] [[1946]]
|precedente = [[Ferruccio Parri]]
|successivo = Alcide De Gasperi
Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana
}}
{{Presidente del Consiglio Italia
|periodo = [[luglio]] [[1946]] - [[agosto]] [[1953]]
|precedente = Alcide De Gasperi
Presidente del Consiglio del Regno d'Italia
|successivo = [[Giuseppe Pella]]
}}
{{Box successione|carica=[[Elenco dei Ministri degli Esteri del Regno d'Italia|Ministro degli Esteri]] del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]|immagine=Flag of Italy (1861-1946).svg
|periodo = [[1944]] - [[1946]]
|precedente = [[Ivanoe Bonomi]]
|successivo = Alcide De Gasperi
Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana
}}
{{Box successione|carica=[[Elenco dei Ministri degli Esteri della Repubblica Italiana|Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana]]|immagine=Italy-Emblem.svg
|periodo = [[1946]]
|precedente = Alcide De Gasperi
Ministro degli Esteri del Regno d'Italia
|successivo = [[Pietro Nenni]]
|periodo2 = [[1951]] - [[1953]]
|precedente2 = [[Carlo Sforza]]
|successivo2 = [[Giuseppe Pella]]
}}
{{Box successione|carica=[[Elenco dei Ministri dell'Interno della Repubblica Italiana|Ministro dell'Interno della Repubblica Italiana]]|immagine=Italy-Emblem.svg|
periodo = [[1946]] - [[1947]]
|precedente = [[Giuseppe Romita]]
Ministro dell'interno del Regno d'Italia
|successivo = [[Mario Scelba]]
}}
{{Segretari della DC}}
{{Portale|biografie|politica}}
 
[[Categoria:Presidenti del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Presidenti del Consiglio dei Ministri del Regno d'Italia]]
[[Categoria:Ministri degli Esteri della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Ministri degli Interni della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Ministri della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati italiani]]
[[Categoria:Deputati del Regno d'Italia]]
[[Categoria:Deputati dell'Assemblea Costituente]]
[[Categoria:Presidenti del Parlamento europeo]]
[[Categoria:Politici del Partito Popolare Italiano (1919-1926)]]
[[Categoria:Politici della Democrazia Cristiana]]
[[Categoria:Personalità legate a Trento]]
[[Categoria:Storia dei rapporti fra Stato italiano e Chiesa cattolica]]
[[Categoria:Politici austro-ungarici]]
[[Categoria:Servi di Dio]]
[[Categoria:Direttori di periodici]]
[[Categoria:Ministri delle Colonie del Regno d'Italia]]
[[Categoria:Ministri degli Esteri del Regno d'Italia]]
 
[[ar:ألتشيدي دي غاسبيري]]
[[ca:Alcide De Gasperi]]
[[de:Alcide De Gasperi]]
[[en:Alcide De Gasperi]]
[[es:Alcide De Gasperi]]
[[eu:Alcide de Gasperi]]
[[fi:Alcide De Gasperi]]
[[fr:Alcide De Gasperi]]
[[gl:Alcide de Gasperi]]
[[he:אלצ'ידה דה גספרי]]
[[id:Alcide de Gasperi]]
[[is:Alcide De Gasperi]]
[[ja:アルチーデ・デ・ガスペリ]]
[[ko:알치데 데 가스페리]]
[[la:Alcides De Gasperi]]
[[lv:Alčide de Gasperi]]
[[mr:ऍल्सिदे दि गॅस्पेरी]]
[[nl:Alcide De Gasperi]]
[[no:Alcide De Gasperi]]
[[pl:Alcide De Gasperi]]
[[pt:Alcide De Gasperi]]
[[ro:Alcide De Gasperi]]
[[ru:Гаспери, Альчиде де]]
[[sc:Alcide De Gasperi]]
[[sl:Alcide De Gasperi]]
[[sv:Alcide De Gasperi]]
[[tg:Алкиде Де Гаспери]]
[[tr:Alcide De Gasperi]]
[[uk:Альчіде Де Гаспері]]
[[vec:Alcide De Gasperi]]