Utente:Ale Sasso/Sandbox e Mario Pontremoli: differenze tra le pagine

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{{W|dirigenti d'azienda|dicembre 2018}}
Pagina delle prove di Ale Sasso. I titoli corrispondono agli argomenti di prossima auspicata trattazione. I lavori in corso quando presenti, sono in fondo alla pagina.
{{Bio
 
|Nome = Mario
{{finestra|align=right|width=50%|border=1px|col1=#0077FF|col2=#FFFFFF|col3=#000000|font-size=120%|titolo=Tools|contenuto=
|Cognome = Pontremoli
{{div col}}
|Sesso = M
* Template ISSN: {{ISSN|numeroissn}}
|LuogoNascita = Milano
* Diagrammi ferrotranviari: [https://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Route_diagram_template/Catalog_of_pictograms/junctions Wikipedia EN]
|GiornoMeseNascita = 27 agosto
* [[Wikipedia:Modello di voce/Comuni italiani|Modello di voce - Comuni italiani]]
|AnnoNascita = 1896
* [http://augusto.digitpa.gov.it/ Gazzetta ufficiale Storica]
|LuogoMorte = Milano
* [http://siusa.archivi.beniculturali.it/ SIUSA]
|AnnoMorte = 1978
* [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b53023112j/f1.zoom.r=milano.langFR carta d'epoca navigabile]
|GiornoMeseMorte = 29 ottobre
{{div col end}}
|Epoca = 1900
|Attività = dirigente d'azienda
|Attività2 = Partigiano
|Attività3 = Ufficiale
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = direttore generale dell'[[Assicuratrice Italiana]] dal 1948 sino al 1975
|Immagine =
|DimImmagine= 400
|Didascalia = Mario Pontremoli
}}
 
== Biografia ==
{{finestra|align=right|width=50%|border=1px|col1=#0077FF|col2=#FFFFFF|col3=#000000|font-size=120%|titolo=Da scrivere/rivedere|contenuto=
Mario Pontremoli è nato a [[Milano]] il 27 agosto 1896 da Itala Fubini (nata a [[Torino]] il 9 [[dicembre]] [[1863]] da una nota famiglia di banchieri i "''Levi Fubini''" e morta a [[Milano]] il 15 [[giugno]] [[1918]]) e da [[Pio Alessandro Pontremoli]] (nato a [[Vercelli]] il 12 [[marzo]] [[1848]] morto a [[Milano]] il 24 [[giugno]] [[1919]]). È cugino di [[Emmanuel Pontremoli]], [[Aldo Pontremoli]], [[Jules Moch]] e parente di [[Cesare Lombroso]].
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# Pagina FAQ di progetto
# Nuova pagina progetto:trasporti
# Linee guida veicoli ferroviari
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}}
 
Studente brillante nel [[1906]] collabora con il cugino [[Aldo Pontremoli]] (destinato ad una carriera scientifica di Professore Universitario di Fisica) nella creazione della Società A.Pontremoli & Associati , Società Radio-Telegrafica. Nella Società appariva il nonno [[Luigi Luzzatti]], ministro di stato nel ruolo di [[presidente]] onorario, mentre Aldo era il [[presidente]] operativo e Mario Pontremoli era il vice-[[presidente]]<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/aldo-pontremoli_%28Dizionario-Biografico%29|titolo=Biografia di Aldo Pontremoli}}</ref>.
 
Presa la maturità classica si iscrive all'università, facoltà di economia e commercio nel 1914. Nel novembre 1915 entra in guerra in qualità di soldato di leva aspirante ufficiale, il 18 marzo [[1916]] viene nominato sotto-tenente di complemento nell'arma di artiglieria e giunge in territorio di guerra il 2 aprile [[1916]]. Inviato in congedo il 29 giugno 1920 come Capitano dell'artiglieria di Campagna, viene decorato della croce di merito di guerra il 7 settembre 1919 e della medaglia commemorativa per la campagna 1916/17.<ref>Segretariato Generale del ministero della guerra</ref>
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Una volta ottenuta la laurea in economia e commercio entra come impiegato semplice presso le [[Assicurazioni Generali]] dove resterà solo alcuni anni. Lascerà questa società nel 1925 per entrare nella Società L’[[Assicuratrice Italiana]] dove si afferma come brillante operatore in particolare sviluppando la riassicurazione ovunque nel mondo.
= Alioth =
 
Nel 1934 diviene direttore unitamente ad [[Attilio Moiraghi]] alle dipendenze del Direttore Generale [[Carlo Ottolenghi]] come appare nel foglio nunzi legali del 6 maggio [[1937]] dal verbale del consiglio della società Assicuratrice italiana, società anonima di assicurazioni e di riassicurazioni.<ref>Bollettino tecnico del gruppo Ras 1937</ref>
Incipit
A seguito delle restrizioni razziali emanate nel [[1938]] da [[Mussolini]] concentra la propria attività nello sviluppo della filiale svizzera . Durante il periodo di guerra dal 1943 al 1946 continua ad operare al servizio dell'assicuratrice italiana operante in [[Svizzera]] con tre direzioni a [[Lugano]], [[Ginevra]] e [[Zurigo]] in collaborazione con i direttori svizzeri della società. In quel periodo prende contatto con i rappresentanti in Svizzera degli alleati contro le forze nazifasciste ed organizza un punto di riferimento nell’abitazione di Villa Anatta, sopra [[Ascona]] vicino al confine, per dare aiuto alle forze partigiane della [[Brigata Battisti]] operante sul [[lago Maggiore]].<ref name="ref_A">tesserino e lettera del C.L.N.A.I.</ref><ref>Articolo "Asilo elvetico di Umberto Terracini" di Francesco Scomazzon, pagina 2</ref>
* Fondata da Ludwig Rudolf Alioth, pioniere dell'industria elettrica e dell'elettrificazione ferroviaria - Nel 1881 Alioth ed Emil Bürgin fondarono a Basilea una fabbrica di materiale elettrico (motori, apparati e locomotive). Trasferita a Münchestein, nel [[1895]] la ditta fu trasformata nella Elektrizitätsgesellschaft Alioth AG - nel [[1911]] l'azienda si fuse con la BBC<ref name="dhs-LR">Kaspar Birkhäuser, ''[http://www.hls-dhs-dss.ch/textes/i/I29890.php Alioth, Ludwig Rudolf]'', su ''Dizionario storico della Svizzera'', URL consultato nel dicembre 2015.</ref>.
[[File:Ascona Monte Verità Casa Anatta 1K4A3756 (cropped).jpg|miniatura|La sua residenza in Svizzera, villa Anatta oggi divenuta museo]]
 
Il 26 [[aprile]] [[1945]] rientra a [[Milano]] con il lasciapassare del [[C.L.N.A.I.]] Comando Generale del Corpo Volontari della Libertà della Delegazione [[Svizzera]] e con lettera di accreditamento rilasciato da “The foreign Service of [[United States of America]]” dall’American Consulate di [[Lugano]] in data Aprile 26 [[1945]].<ref name="ref_A" />
== Storia ==
Rientra immediatamente all'Assicuratrice Italiana che si trovava in condizioni economiche disastrose. Si muove in tutta Italia per rinfrancare la rete degli agenti e per riorganizzare la società stessa. Al rientro in Italia il 26 aprile 1945 viene incaricato dalla società di risanarne il bilancio. La società una volta risanata nel 1948 sotto la sua guida continuò a svilupparsi in Italia ed all'estero sviluppando i rami di responsabilità civile e infortuni per conto della società in modo indipendente dalla capogruppo [[Riunione Adriatica di Sicurtà]] .<ref>{{cita libro|titolo=L'Italia delle assicurazioni|autore=Gianni Manghetti|editore=ed.Feltrinelli|anno=1982}}</ref>. In particolare sviluppò il ramo riassicurativo consentendo al gruppo di affermarsi come secondo gruppo privato.
* Ancora presenti numerose testimonianze quali motori elettrici e strumenti di misura conservati in raccolte e musei, così come referenze nella letteratura tecnica del settore.
Nel 1950 il presidente del Gruppo [[RAS]] [[Arnoldo Frigessi di Rattalma]] provvede a nominare Mario Pontremoli Direttore Generale dell’Assicuratrice Italiana.<ref>"Trieste, le assicurazione,l'Europa, Arnoldo Frigessi di rattalma e la Ras" Anna Nillo Ed.Franco Angela del 2004</ref>
* Costruttore di [[Veicolo ferroviario|veicoli ferroviari]] <ref name="dhs-LR" />
Sotto la sua guida l’Assicuratrice Italiana dal 1948 al 1968 sviluppa i tre rami assicurativi del Gruppo a lui affidati : ramo responsabilità civile, ramo infortuni, ramo Riassicurazione che passano da un incasso premi del 1948 che era di 2,46 miliardi di Lire a 77,0 miliardi di Lire nel 1968.<ref>febbraio 1967 - Michele Sacerdoti
PDFwww.msacerdoti.it</ref> Mario Pontremoli si spense nell'ottobre del 1978 a causa di un attacco di cuore.
 
=== AntefattoOnorificenze ===
'''Onorificenze italiane'''
* Nel [[1824]]<ref name="alioth">Thomas Schibler, ''[http://www.hls-dhs-dss.ch/textes/i/I25424.php Alioth]'', su ''Dizionario storico della Svizzera'', 7 febbraio 2005. URL consultato nel dicembre 2015.</ref> fondò ad [[Arlesheim]], vicino a [[Basilea]] da Johann Siegmund Alioth<ref name="dhs1">Kaspar Birkhäuser, ''[http://www.hls-dhs-dss.ch/textes/i/I29852.php Alioth, Johann Siegmund]'', su ''Dizionario storico della Svizzera'', URL consultato nel dicembre 2015.</ref> la J.S Alioth & Cie, primo stabilimento in Europa continentale per la filatura di [[Seta#Filati di seta|shappe di seta]] ... en Europe continentale<ref name="alioth" />.
{{Onorificenze
* L'azienda venne in seguito diretta dal figlio Daniel August Alioth, padre di, Ludwig Rudolf Alioth che dopo gli studi compiuti in Svizzera e negli Stati Uniti collaborò come direttore tecnico e socio del padre alla filatura.
|immagine=Grande ufficiale OMRI BAR.svg
 
|nome_onorificenza=Grande Ufficiale al merito della Repubblica Italiana, 1970
* Nel [[1881]] Ludwig Rudolf Alioth si associò avec Emile Bürgin, allora eminente elettrotecnico e autore di numerosi brevetti relativi ai motori "a organi sferici", da allora commercializzati dalla Bürgin & Alioth<ref>{fr}} [http://www02.abb.com/Global/CHABB/CHABB122.NSF/viewunid/043D66387DD05604C1256DC20030DCF7/$file/ABB_Erfolg_f.pdf Brochure aziendale ABB]. URL consultato nel dicembre 2015.</ref>; uno di tali oggetti è conservato al [[Deutsches Museum]] di Monaco.
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
 
|motivazione= Su proposta della presidenza del Consiglio dei Ministri<ref>https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/256961 </ref>
=== altro ===
|anno=1970
* Nel 1883 Ludwig Rudolf Alioth era ormai pronto per costituire una propria società per la costruzione di materiale elettrico, che venne fondata nel [[1883]] con il nome di R. Alioth et Cie<ref name="dhs-LR" />.
|luogo=Roma
* Un motore "Bürgin" a organi sferici sul rotore fu presentato sul periodico ''L'Électricité'' del [[1881]]<ref>''L'Électricité'', settembre 1881, pp. 461-464.</ref>. Il est inscrit sur la plaque « Bürgin et Alioth »<ref>{{pdf}} [http://www02.abb.com/Global/CHABB/CHABB122.NSF/viewunid/043D66387DD05604C1256DC20030DCF7/$file/ABB_Erfolg_f.pdf {{Citation|ABB – Une entreprise en mouvement}}], sur le site ''abb.com'', consulté le 1{{er}} février 2009 ; {{p.}}8 : {{Citation|Charles E.L. Brown [cofondateur de BBC] [...] fait un stage d'un an (en 1884) à la société Bürgin & Alioth à Bâle — une entreprise qui, plus tard, sera reprise par BBC [...]}}</ref>{{,}}<ref>{{de}} [http://www.abb.com/cawp/chabb119/3a4057ac35497442c1256d87004aa183.aspx « Charles E. L. Brown - ''Der Pionier'' »], sur le site d'ABB, ''abb.com'', consulté le 8 février 2009.</ref>.
}}
 
{{Onorificenze
Dans la littérature technique de l'année 1889, il est spécifié<ref>Bibliothèque du [[Conservatoire national des arts et métiers]] (CNAM), section : Centre de documentation d'histoire et techniques environnementales (CDHTE), périodique : ''L'Électricité'', 1889.</ref> que la maison « Alioth » qui s'appelait alors R. Alioth et Cie était connue mondialement<ref>{{pdf}} Article sur l'[[Exposition universelle de Paris de 1889]] : [http://doc.rero.ch/lm.php?url=1000,25,1,18890824_196_04.pdf {{Citation|Lettre de l'exposition de Paris}}, 19 août 1889], dans ''La liberté'' (Fribourg), {{numéro}}196, 24 août 1889 ; sur le site ''doc.rero.ch'', consulté le {{1er|février}} 2009.</ref>, pour ses très nombreuses réalisations et ses [[réseau électrique|réseaux industriels de force et de lumière]] en [[courant alternatif]] dès 1888, ce qui était téméraire à une époque où la tendance était presque exclusivement en faveur du [[courant continu]]. Ces moteurs à courant alternatif étaient alors exclusivement bobinés en anneau au stator (comme le montre le cliché A, à l'arrière plan) valable aussi, comme on peut le voir, pour le courant continu (cliché B).
|immagine=Commendatore OMRI BAR.svg
 
|nome_onorificenza=Commendatore al merito della Repubblica Italiana
Postérieurement, grâce à Georg Meidinger, entré chez R. Alioth et Cie comme ingénieur constructeur, selon les sources, en 1891<ref>{{DHS|29891|Meidinger, Georg|auteur=André Salvisberg|rm=|date=26 novembre 2007}} {{commentaire biblio|{{Citation|[Meidinger] entra en 1891 dans la fabrique de machines R. Alioth & Cie à Bâle et travailla ensuite à Berlin et Lyon. En 1900, il fonda à Bâle la firme G. Meidinger & Cie, spécialisée dans les moteurs électriques, les machines à commande électrique, les ventilateurs et les installations de dépoussiérage. [...]}}}}</ref>{{,}}<ref>[http://query.staatsarchiv.bs.ch/query/detail.aspx?ID=293362 Query, Catalogue en ligne des Archives cantonales de Bâle-Ville : « Handel und Gewerbe SS 8.32. G. Meidinger & Co., 1900-1935 (Serie) ».]</ref> ou 1892<ref name=paquier634>Serge Paquier, ''Histoire de l’électricité en Suisse'', {{opcit}}, {{vol}}2, {{chap.}}« 1891-1901– L'expansion rapide », {{p.}}634.</ref>, la firme réussi à maitriser le virage industriel vers les courants alternatifs<ref name=paquier634/>. Des [[générateur électrique|alternateur]]s, [[dynamo]]s et [[machine électrique|moteurs]] de toutes sortes furent alors construits en série (voir cliché C) et de nombreux brevets furent pris.
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
 
|motivazione=Su proposta della presidenza del Consiglio dei Ministri
La fabrique, implantée en pleine ville de Bâle dans le quartier de Claragraben, qui employait jusqu'à {{nombre|207|personnes}} en 1894 se montra rapidement trop limitée en surface malgré les constructions successives d'étages supérieurs.
}}
 
{{Onorificenze
La société acquit alors, cette même année [[1894]], à [[Münchenstein]]<ref name=munchen>{{DHS|7558|Münchenstein|auteur=Brigitta Strub|rm=|date=26 janvier 2009}}</ref>{{,}}<ref>[http://www.fr.ch/aef_query/Detail.aspx?ID=332521 Archives de l'État de Fribourg], sur le site ''fr.ch'', consulté le 31 janvier 2009.</ref>{{,}}<ref name=rail/> en banlieue de de Bâle, des terrains constructibles qui possédaient même un site hydraulique aménageable en usine de « force motrice électrique » et raccordés au réseau ferré<ref name=paquier636>Serge Paquier, ''Histoire de l’électricité en Suisse – La dynamique d'un petit pays européen, 1875-1939'', Éditions Passé Présent, Genève, 1998, {{nobr|2 volumes}}, {{nobr|1214 pages}} {{ISBN|2940014159|9782940014156}} {{présentation en ligne|lien=http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/hes_0752-5702_1999_num_18_4_2068_t1_0829_0000_2}} ; {{vol}}2, {{p.}}636.</ref>.
|immagine=Ufficiale OMRI BAR.svg
 
|nome_onorificenza=Ufficiale al merito della Repubblica Italiana
Tout cela favorisa le développement de l'entreprise dont les nouveaux locaux étaient construits spacieux et fonctionnels. Le nombre de monteurs et ouvriers passa en deux ans à peine à 374<ref>« L'électricité industrielle », dans ''Revue de l’électricité et de l'éclairage en général'', {{numéro}}5, 1896, {{p.}}44 et {{numéro}}7, 1898, {{p.}}178.</ref>.
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
 
|motivazione=Su proposta della presidenza del Consiglio dei Ministri
Du matériel aussi ingénieux qu'audacieux fut construit, aussi bien en [[courant continu]] qu'[[courant alternatif|alternatif]] [[Courant monophasé|monophasé]] ou polyphasé ([[biphasé]], diphasé et [[Courant triphasé|triphasé]]). Une nouvelle génération de petits moteurs industriels vit le jour<ref name=paquier636/>(voir cliché D). Le matériel ferroviaire, essentiellement des [[tramway]]s, fit aussi la renommée de la fabrique tout au long de son existence.
}}
 
{{Onorificenze
En 1894 la direction prépara alors l'expansion en s'ouvrant à la finance bâloise<ref name=paquier635>Serge Paquier, ''Histoire de l’électricité en Suisse'', {{opcit}}, {{vol}}2, {{chap.}}« 1891-1901– L'expansion rapide », {{p.}}635 ; avec la liste du conseil d'administration de l'Elektrizitäts-Gesellschaft Alioth AG en 1895, sourcé par : Erster Geschäftsbericht der Elektrizitäts-Gesellschaft Alioth für das Jahr 1895, Bâle, 1896, {{p.}}2.</ref> et en changeant de nom et de statut. Le {{date|1|janvier|1895}} la société en commandite R. Alioth et Cie devint la société anonyme Elektrizitäts-Gesellschaft Alioth<ref name=paquier635/>{{,}}<ref name=munchen/> (en français la Société d'Électricité Alioth). Son capital était d'un million de francs suisses et son siège était situé à Arlesheim près de Bâle<ref name=paquier635/>.
|immagine=Cavaliere OMRI BAR.svg
 
|nome_onorificenza=Cavaliere al merito della Repubblica Italiana
Devant l'expansion du marché français et son potentiel de ventes, la société Elektrizitäts-Gesellschaft Alioth créa, en [[1896]], la Société d'applications industrielles (SAI). Elle était l'appui financier de la société en France et lui permit d'obtenir de nombreux marchés<ref>Serge Paquier, ''Histoire de l’électricité en Suisse'', {{opcit}}, {{vol}}2, {{p.}}638.</ref>.
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
 
|motivazione=Su proposta della presidenza del Consiglio dei Ministri
La Elektrizitäts-Gesellschaft Alioth s'implanta en France en 1896 par l'intermédiaire de la Société Électrique du Nord basée à [[Roubaix]]. Il est indiqué dans le ''Didot Bottin'' de [[1897]] que cette société était alors concessionnaire de la société Alioth de Bâle pour la construction et la vente de ses [[machine asynchrone|moteurs sans balais et sans collecteur]]<ref>''Didot Bottin'', 1897 (Bibliothèque historique de la ville de Paris).</ref>.
}}
 
{{Onorificenze
 
|immagine=Ordine di Vittorio Veneto BAR.svg
* Fondata una filiale francese denominata Société d'électricité Alioth de France
|nome_onorificenza=Cavaliere al merito dell'ordine di Vittorio Veneto, 1969
 
|collegamento_onorificenza=Ordine di Vittorio Veneto
<references />
|motivazione= Per riconosciuti meriti combattistici
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
|anno=1969
 
|luogo=Roma
= Officine Bagnara =
}}
{{Azienda
===Onorificenze militari===
|nome = Officine Bagnara
{{Onorificenze
|logo =
|immagine = Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia BAR.svg
|logo_dimensione =
|nome_onorificenza = [[Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia]], [[1922]]
|foto =
|didascaliaanno = 1922
}}{{Onorificenze
|tipo = Società anonima
|immagine =1GMx3-1.png
|borse =
|nome_onorificenza = [[Medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca 1915-1918]]
|data_fondazione = Primi del Novecento,
}}{{Onorificenze
|forza_cat_anno =
|immagine = MeritoMilitare+.png
|luogo_fondazione = Genova
|nome_onorificenza = [[Croce di guerra al valor militare]], [[1922]]
|fondatori = Attilio Bagnara
}}
|data_chiusura = Anni sessanta,
{{Onorificenze
|causa_chiusura = per fallimento
|immagine = MeritoMilitare.png
|nazione = ITA
|nome_onorificenza = [[Croce al merito di guerra]], [[1919]]
|nazioni =
}}
|sede =
{{Onorificenze
|gruppo =
|immagine=MeritoMilitare2.png
|filiali =
|nome_onorificenza=Croce al merito di guerra, 1925
|persone_chiave =
|collegamento_onorificenza=Croce al merito di guerra
|industria= [[Industria metalmeccanica]]
|motivazione=Aiutante maggiore di un gruppo, sebbene ammalato in giornata di combattimento con intelligente attività e zelo organizzò servizi e comunicazioni cooperando pure nell'organizzazione del tiro e nel pronto impiego delle batterie dipendenti
|prodotti= Veicoli ferrotranviari
|anno=1925
|dimensioni =
|luogo=Roma
|fatturato =
}}
|anno_fatturato =
===Onorificenze straniere===
|margine d'intermediazione =
{{Onorificenze
|anno_margine d'intermediazione =
|immagine=Vittoria.png
|risultato operativo =
|nome_onorificenza=Medaglia interalleata della vittoria
|anno_risultato operativo =
|collegamento_onorificenza=Medaglia interalleata della vittoria
|utile netto =
|motivazione=
|anno_utile netto =
|dipendenti =
|anno_dipendenti =
|slogan =
|note =
|sito =
}}
 
Le '''Officine Bagnara''', dal nome del fondatore e proprietario, altresì note come '''Officine Ferroviarie Liguri''', furono un'impresa di costruzione di veicoli ferroviari con sede a [[Genova]], attiva fra i primi del Novecento e gli [[Anni 1960|anni sessanta]].
 
Fra i protagonisti della nascente industria meccanica italiana, le officine Bagnara curarono la fornitura di diversi veicoli per le ferrovie e le reti tranviarie dell'epoca. La crisi del secondo dopoguerra e la concorrenza delle più grandi aziende del settore condussero al fallimento di tale azienda.
 
== Settori di attività ==
[[File:Carro cisterna Attilio Bagnara - Stazione di Rovereto-San Vito-Medelana 01.JPG|thumb]]
 
L'attività di "costruzione di carrozze e carri per ferrovie e tramvie", che nel 1906 valse allo stabilimento (da capire quale, visto che a Sestri fu dondato nel '13) il diploma d'onore all'Esposizione di Milano<ref>''[http://www.museotorino.it/resources/pdf/books/462/ Esposizione internazionale delle industrie e del lavoro - Guida ufficiale della Esposizione internazionale]'', Momo, Torino 1911, p. 167.</ref> comprendeva la costruzione di veicoli rimorchiati così come l'allestimento di elettromotrici tranviarie in collaborazione con le aziende di trasporto committenti e i fornitori di equipaggiamenti elettrici.
 
Nel [[1914]], un anno dopo la fondazione dello stabilimento di Sestri Ponente, le officine Bagnara ottennero dalle [[Ferrovie dello Stato]] un'ordinazione di dieci carrozze miste di I e II classe, ventidue carrozze di III classe e sessanta carri<ref>''Rassegna dei lavori pubblici e delle strade ferrate, Volume 7'', 1914. Parzialmente consultabile su [https://books.google.it/books?hl=it&id=NzUOAQAAIAAJ&dq=Bagnara+Ferroviaria+Genova&focus=searchwithinvolume&q=Bagnara Google books].</ref>.
 
Fra le altre realizzazioni si ricordano il parco di carri e carrozze acquistate dalle [[Ferrovie Padane]] per il rinnovo del parco rotabile da impiegarsi sulla [[ferrovia Ferrara-Codigoro]] che a metà degli anni venti sostituì la [[Tranvia Ferrara-Codigoro|precedente tranvia]]<ref>Valentina Vecchiattini, ''[http://www.provincia.fe.it/annuario99/pagineannuario/partequarta2cds.htm Gestione Governativa Ferrovie Padane - L'infrastruttura ferroviaria]'', in ''Annuario socio economico ferrarese, 1999. URL consultato nel dicembre 2015.</ref> e le carrozze a tre assi di terza classe con bagagliaio costruite nel [[1930]] per le FS e da queste immatricolate nel gruppo [[Carrozze FS tipo 67.000|CDiy 67.000]]<ref>Evaristo Principe, ''[http://www.treninscala.it/storia_fs/docs/carrozze_FS_dal_1929_alla_ricostruzione.pdf Carrozze FS dal 1929 alla ricostruzione postbellica]'', Treninscala, 2009. URL consultato nel dicembre 2015.</ref>.
 
Per la [[rete tranviaria di Trieste]] vennero costruite nel [[1925]] le sei elettromotrici 161÷166 con equipaggiamenti elettrici [[Compagnia Generale di Elettricità|CGE]]; per l'analoga [[rete tranviaria di Genova|rete di Genova]] fu curata parte della fornitura di elettromotrici avvenuta lo stesso anno [[cosa|(Da verificare anno e equipaggiamenti sul libro di Paolo)]] nonché parte delle celebri vetture a carrelli [[Tram UITE serie 900|serie 900]].
 
== Storia ==
Già attiva e in espansione a partire dai primi del XX secolo, come attesta la domanda di spazi pervenuta nel [[1904]] al comune di [[Finale Marina]] per l'ottenimento di spazi da adibire a un nuovo stabilimento<ref>Angelo Tortarolo, ''[http://www.assocelesia.it/doc/Quadrifoglio%20piaggio.pdf L’impianto di uno stabilimento industriale in Finalmarina]'', in ''Il quadrifoglio'', Anno III, n. 5, 2013, p. 10. URL consultato nel dicembre 2015.</ref>, la società era attiva a [[Sestri Ponente]] nel [[1911]] con il nome di Officina Bagnara<ref>Atti parlamentari, Camera dei deputati, Legislatura XXIII, prima seduta, discussioni, ''[http://storia.camera.it/regno/lavori/leg23/sed275.pdf Tornata del 18 febbraio 1911]''.</ref>.
 
* Fondazione nel 1913 come Officine Ferroviarie Liguri e periodo di crisi http://www.ipsiaodero.gov.it/Progetti/attilio_odero/fiom.htm (impossibile visto che nel 1906 aveva già vinto un premio...)
* Stessa cosa dice un sito sindacale: nel 1913 a Sestri nel campo delle costruzioni ferroviarie erano nate le Officine Ferroviarie Liguri (Bagnara)
* Ancora fondazione nel 1913: https://books.google.it/books?hl=it&id=A6JIAAAAYAAJ&dq=Bagnara+Ferroviaria+Genova&focus=searchwithinvolume&q=Bagnara+1913
 
* [[Società Ginnastica Andrea Doria - Sezione Pallanuoto 1922]] e [[Risultati delle elezioni politiche italiane del 1913]]
 
 
* [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1175_01_1920_0043_0001_17366015/ Non ebbero problemi con gli scioperi del 1920]
 
* poi Attilio Bagnara S.A.: Su sei lettere del 1924-1925 si parla di "Società Anonima Industriali. Attilio Bagnara (già officine Ferroviarie Liguri)" https://books.google.it/books?id=ImTZ6dRnghAC&pg=PA84&lpg=PA84&dq=Attilio+Bagnara+S.A.&source=bl&ots=WNBje3GVn3&sig=wJRfZqIdgIC78Z7cxYule1nMMIM&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiRx6r26PvJAhXGThQKHXVPDN4Q6AEIPDAE#v=onepage&q=Attilio%20Bagnara%20S.A.&f=false
 
* Qui si fa confusione ma qualche dato sembra buono: fra le due guerre l'azienda aveva raggiunto un livello nazionale grazie alla sua conversione in industria "per la costruzione di vagoni ferroviari, tram, autobus, furgoni e macchine agricole". allora vi lavoravano 1000 operai. Negli anni cinquanta la concorrenza delle grandi fabbriche come la Fiat, costrinsero Ermillo Bagnara, subentrato al padre Attilio, a un ridimensionamento http://sestrin.blogspot.it/2014/02/curiosita-di-sestri-ponentela-famiglia.html
 
* [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,0053_01_1954_0192_0006_15905532/ negli anni Cinquanta vi furono molti licenziamenti].
 
* 1964: preannunciato ridimensionamento dell'azienda mediante licenziamento di quaranta operai. http://legislature.camera.it/_dati/leg04/lavori/stenografici/sed0135/sed0135.pdf
 
* qui si parla esplicitamente di fallimento, di un appello del 1969 e della conferma con sentenza della cassazione del 1971: https://books.google.it/books?id=0W8zAQAAIAAJ&q=%22officine+ferroviarie+liguri%22&dq=%22officine+ferroviarie+liguri%22&hl=it&sa=X&redir_esc=y
 
== Dati societari ==
 
* anni trenta costruzione abitazioni per famiglie operaie a sestri da parte di Bagnara come della altre industrie della zona (Ansaldo, San Giorgio, Piaggio, Tassara) http://www.storiaindustria.it/repository/fonti_documenti/biblioteca/testi/Testo_Industria_e_paesaggio_Paesaggio_industriale.pdf
 
* Situazione 1951-1957 http://intesasanpaolo.xdams.org/intesa-web/detail/imi/IT-ISP-AS00004-0005500/34-relazioni-gs-952-6000-6035-34.html
* Documento d'epoca su carta intestata http://www.ebay.it/itm/1915-SESTRI-PONENTE-GE-Officine-Ferroviarie-Liguri-imbottitura-lamiere-di-prua-/310699824363
 
 
 
* https://books.google.it/books?id=ImTZ6dRnghAC&pg=PA340&dq=%22officine+ferroviarie+liguri%22&hl=it&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=%22officine%20ferroviarie%20liguri%22&f=false
* https://books.google.it/books?id=ALOMAAAAIAAJ&q=%22officine+ferroviarie+liguri%22&dq=%22officine+ferroviarie+liguri%22&hl=it&sa=X&redir_esc=y
* https://books.google.it/books?id=d_YuAQAAIAAJ&q=%22officine+ferroviarie+liguri%22&dq=%22officine+ferroviarie+liguri%22&hl=it&sa=X&redir_esc=y
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
*"Trieste, le assicurazione,l'Europa, Arnoldo Frigessi di rattalma e la Ras" Anna Nillo Ed.Franco Angela del 2004
 
*"Assicurare 150 di unità di Italia
= Desiderata =
Il contributo delle assicurazioni allo sviluppo del paese" Paolo Garonna (direttore generale Ania) ed.as.-società editoriale assicurativa.
*"L'Italia delle assicurazioni" Gianni Manghetti ed.Feltrinelli gennaio 1982.
*Bollettino tecnico del gruppo RAS del 1937
*Bollettino tecnico del gruppo RAS del 1948
*Bollettino tecnico del gruppo RAS del 1968
*Segretariato Generale del ministero della guerra
*Annunzi legali della provincia di Milano
*febbraio 1967 - Michele Sacerdoti
PDFwww.msacerdoti.it › sacerdotipierobollettino.pdf
 
==Voci correlate==
;Da valutare
*[[Piero Sacerdoti]]
* Il trasporto pubblico a Bergamo. ATM 1907-1997 - http://www.libreriauniversitaria.it/trasporto-pubblico-bergamo-atm-1907/libro/9788814080449 - http://www.ibs.it/code/9788814080449/zzz99-graziola-g-zaninelli/trasporto-pubblico-a-bergamo.html?utm_source=2326844&utm_medium=Affiliazione%20-%20Tradedoubler&utm_campaign=Affiliazione%20-%20Tradedoubler&tduid=a204435f0df5a41920eb0353f712be2c
*[[Assicuratrice Italiana]]
* Casaloldo-Medole: https://books.google.it/books/about/Un_tram_che_si_chiama_desiderio.html?id=TbiioAEACAAJ&redir_esc=y
*[[RAS]]
* Vedere ultime mail inviate a Panconesi
*[[Carlo Ottolenghi]]
* Biella Oropa: http://www.biellaclub.it/_cultura/libri/Tramvia_Biella-Oropa/
*[[Roberto Pontremoli]]
*[[Aldo Pontremoli]]
*[[Pio Alessandro Pontremoli]]
*[[Arnoldo Frigessi di Rattalma]]
*[[Enrico Marchesano]]
 
==Altri progetti==
* '''Lomellina in tram''' http://www.circoloculturalelomellino.it/
{{portale|biografie|economia|storia}}
* '''Sbuffi di fumo in quel della Costiera''' www.amazon.it/pagina-storia-vigevanese-SBUFFI-COSTIERA/dp/B00EV04OX4