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[[File:Le meraviglie del duemila.JPG|thumb|Copertina del romanzo di [[Emilio Salgari]] ''[[Le meraviglie del duemila]]'' (1907), considerato il testo più importante della "protofantascienza" italiana.<ref name="Valla 2000 II" /> Illustrazione di [[Carlo Chiostri]].]]
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 1 |voce = Cosimo Savastano |turno = 3 |tipo = consensuale |data = 2019 luglio 16 |multipla = |argomenti = letteratura, arte |temperatura = 22 }}
 
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La '''storia della fantascienza italiana''' è un percorso variegato di una [[narrativa di genere]] che si è diffusa a livello popolare dopo la [[seconda guerra mondiale]] e in particolare dalla metà degli anni cinquanta. I più antichi precursori possono tuttavia essere rintracciati nella [[letteratura]] del [[viaggio immaginario]] e dell'[[utopia]] [[rinascimento|rinascimentale]], se non addirittura in opere precedenti, come ''[[Il Milione]]'' di [[Marco Polo]].<ref name="SFE-Italy" /> È a partire dagli ultimi anni del [[XIX secolo]] che appaiono in [[Italia]] racconti e romanzi brevi di "fantasie scientifiche" nei supplementi domenicali dei [[quotidiano|quotidiani]], nelle [[riviste letterarie]], in piccole dispense a puntate; a queste si aggiungono presto i romanzi più avveniristici di [[Emilio Salgari]], [[Yambo]] e [[Luigi Motta]], i maggiori autori del [[Romanzo d'appendice|romanzo popolare]] del tempo, permeato di [[romanzo di avventura|avventure]] straordinarie in luoghi lontani ed [[esotismo|esotici]], ma anche note figure della letteratura "alta", tra cui [[Massimo Bontempelli]], [[Luigi Capuana]], [[Guido Gozzano]], [[Ercole Luigi Morselli]].<ref name="Aeronavi" /><ref name="Formenti 2001" />
 
La nascita "ufficiale" della [[fantascienza]] in Italia è collocata nel 1952, con la pubblicazione delle prime riviste specializzate, ''[[Scienza Fantastica]]'' e ''[[Urania (rivista)|Urania]]'', e la comparsa del termine stesso (traduzione italiana di ''science fiction'') e gli "anni d'oro" si possono identificare tra il 1957 e il 1960.<ref name="De Turris 1987-1988" />
 
Benché dalla fine degli anni cinquanta la fantascienza sia divenuta in Italia uno dei generi più popolari, al successo di pubblico non si accompagna quello della [[Critica letteraria|critica]]: a fronte di un [[fandom]] attivo e organizzato non è corrisposto - con rare eccezioni - un autentico interesse da parte della élite culturale italiana, refrattaria se non insofferente al fantascientifico, a differenza di altri generi che hanno trovato posto, nel corso del tempo, nella discussione accademica e nelle pubblicazioni più prestigiose:<ref name="Antonello2008" /> opere fantascientifiche persino di autori come [[Dino Buzzati]] e [[Primo Levi]] vengono accolte con freddezza.
 
Nell'ambito della cinematografia, è soprattutto con la [[satira]] che il [[cinema italiano di fantascienza]] ha espresso la sua originalità.<ref name="SFE-Italy" />
 
== Primi precursori ==
[[File:HypnerotomachiaPoliphili0018.jpg|thumb|Ilustrazioni dell'edizione di [[Aldo Manuzio]] del ''[[Hypnerotomachia Poliphili|Polifilo]]'' (''Hypnerotomachia Poliphili'') di [[Francesco Colonna (scrittore)|Francesco Colonna]] (1499)]]
 
Dal momento che la definizione di [[fantascienza]] non è unica, l'appartenenza retrospettiva o meno al genere di molte opere dei secoli precedenti al Novecento - la cosiddetta "proto-fantascienza" - è dibattuta.<ref name="Valla 2000 I" />
 
Ad esempio ''[[Il Milione]]'' di [[Marco Polo]] (1298) - secondo il critico Carlo Pagetti - può rientrare nella protofantascienza, in quanto l'incontro del mercante [[Repubblica di Venezia|veneziano]] con il mondo "alieno" del [[lontano Oriente]] ha tutto il sapore di un [[primo contatto]].<ref name="SFE-Italy">{{SFEncyclopedia|Italy|autore=Carlo Pagetti|accesso=28 aprile 2014}}</ref>
 
Storie iniziatiche come il ''[[Hypnerotomachia Poliphili|Polifilo]]'' (''Hypnerotomachia Poliphili'') di [[Francesco Colonna (scrittore)|Francesco Colonna]] (1499) contengono spunti [[Fantastico|fantastici]] analoghi a quelli della fantascienza, anche se si potrebbero considerare più testi [[esoterismo|esoterici]] che opere di [[narrativa]].<ref name="Valla 2000 I" /> Il ''Baldo'' di [[Teofilo Folengo]] (1517) contiene un viaggio nell'[[inferno]], come del resto due secoli prima la ''[[Divina Commedia]]'' (1304–1321) di [[Dante Alighieri]]. Nel suo ''[[Paradiso (Divina Commedia)|Paradiso]]'', Dante in particolare descrive una sorta di anticipazione del [[Esplorazione spaziale|viaggio spaziale]] - filtrato secondo le concezioni [[Cosmologia (astronomia)|cosmologiche]] del tempo - con l'ascesa del suo narratore attraverso le [[firmamento|sfere celesti]] della [[Luna]], i pianeti da [[Mercurio (astronomia)|Mercurio]] a [[Saturno (astronomia)|Saturno]] e di lì alla sfera delle stelle fisse e al cielo degli [[Angelo|angeli]].
 
L'universo creato con l'allegoria da Dante è perfettamente reale dal punto di vista della consapevolezza medioevale,<ref name="SFE-Italy" /> ma appartiene comunque ad un'era [[prescienza|prescientifica]]; è sufficiente considerare che il concetto che i [[Pianeta|pianeti]] fossero veri corpi fisici non viene preso sul serio fino alle scoperte di [[Galileo Galilei]] grazie all'invenzione del [[telescopio]]<ref>{{Cita libro|cognome=Galilei|nome=Galileo|titolo=Sidereus Nuncius|anno=1987|editore=University of Chicago Press|città=Chicago|isbn=0-226-27902-2 }}</ref> e che lo stesso [[metodo scientifico]] ha inizio con l'astronomo italiano.
[[File:Flying boat.png|thumb|left|upright=0.7|La nave volante a vuoto concepita da [[Francesco Lana de Terzi]] (circa 1670)]]
 
[[File:Anton Francesco Doni.jpg|thumb|upright=0.7|Ritratto di [[Anton Francesco Doni]], dal frontespizio di ''Mondi celesti, terrestri, et infernali'' (1552)]]
 
A sua volta [[Ludovico Ariosto]] nel suo epico ''[[Orlando furioso]]'' (1513),<ref>{{Cita libro|cognome=Ariosto|nome=Ludovico|titolo=Orlando Furioso|anno=1974|editore=Oxford University Press|città=London|isbn=0-19-212576-1 }}</ref> narra del viaggio fino alla Luna del suo eroe [[Astolfo (personaggio)|Astolfo]] in sella all'[[Ippogrifo]] per recuperare il senno perduto dal paladino [[Orlando (paladino)|Orlando]], in una grande valle lunare dove giacciono i sogni dimenticati e le passioni sprecate.<ref name="SFE-Italy" />
 
I più antichi precursori di quella che sarebbe divenuta la letteratura fantascientifica - quasi tutti nel filone che oggi si definirebbe [[fantapolitica|fantapolitico]]<ref name="Pileri1981" /> - possono più facilmente essere rintracciati nei filoni del [[viaggio fantastico]] e dell'[[utopia]] [[Rinascimento|rinascimentale]]<ref name="SFE-Italy" /> del Cinque-Seicento.<ref name="Valla 2000 I">{{cita|Valla 2000|parte I}}</ref>
Sarebbe stata infatti ''[[L'Utopia]]'' (1516) dell'inglese [[Tommaso Moro]] - tradotta dal latino da [[Ortensio Lando]] e pubblicata a Venezia nel 1548 da [[Anton Francesco Doni]]<ref>{{cita web|autore=[[Francesco Bacone]]|titolo=[[L'Utopia]]|altri=traduzione di [[Ortensio Lando]]|editore=Anton Francesco Doni|città=Venezia|anno=1548|edizione=libro II}} [http://www.liberliber.it/libri/t/thomas_more/index.php Testo originale] su Liber Liber</ref> - a fare da trampolino di lancio per la letteratura fantastico-fantascientifica italiana.<ref name="Pileri1981" />
Non si tratta di una normale narrativa avventurosa o favolistica, ma anzi di una letteratura considerata "progressista e rivoluzionaria rispetto alle strutture sociali, alla mentalità e al contesto storico del tempo".<ref name="Pileri1981">{{cita| Pileri 1981}}</ref>
 
A questa categoria di opere appartengono almeno 150 romanzi e un gran numero di racconti,<ref name="Pileri1981" /> a partire da ''I mondi'' del già citato Anton Francesco Doni (1552),<ref>[[Anton Francesco Doni]], ''Mondi celesti, terrestri, et infernali, de gli Academici pellegrini: composti dal Doni; mondo piccolo, grande, misto, risibile, imaginato, de pazzi, & massimo, inferno, de gli scolari, de malmaritati, delle puttane, & ruffiani, soldati, & capitani poltroni, dottor cattivi, legisti, artisti, degli vsurai, de poeti & compositori ignoranti'', In Vinegia : appresso Gabriel Giolito de' Ferrari, 1562. [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k72373x Libro I] e [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k58336r Libro II]</ref> in cui narra di una società [[Anarco-comunismo|anarchico-comunista]] influenzata da Moro e con reminiscenze della ''[[La Repubblica (dialogo)|Repubblica]]'' [[Platone|platonica]], ''La città felice'' di [[Francesco Patrizi]] (1553),<ref>Francesco Patrizi, La Città felice, Venezia, Griffio, 1553, in ''Utopisti e Riformatori sociali del cinquecento'', Bologna, 1941.</ref> ''L'isola di Narsida'' di [[Matteo Buonamico]] (1572),<ref>in ''Utopisti italiani del cinquecento scelti e annotati da Carlo Curci'', Collana degli Utopisti n.4, Colombo Editore, 1944</ref> ''La repubblica immaginaria'' di [[Ludovico Agostini]] (1583-90), il più celebre ''[[La città del Sole]]'' di [[Tommaso Campanella]] (1602), in cui gli abitanti hanno abolito la [[proprietà privata]] mettendo in comune tutto (donne comprese) e credono nella [[religione naturale]], non nel [[cristianesimo]] storico;<ref name="SFE-Italy" /> seguono ''La repubblica d'Evandria'' di [[Ludovico Zuccolo]] (1621),<ref>{{cita libro|titolo=La Repubblica d'Evandria e altri dialoghi politici|autore=Ludovico Zuccolo|curatore=Rodolfo De Mattei|città=Roma|editore=Colombo|anno=1944}}</ref> ''La repubblica regia'' di [[Fabio Albergati]] (1627) e ''La repubblica delle api''<ref>{{cita libro|autore=Giovanni Bonifacio|titolo=La repubblica delle api|anno=1627}} [http://www.hypermachiavellism.net/?q=bitcache/e08cfe94380f3ee3eb00a2fca32264124c271dff&vid=&disposition=inline&op=view Testo originale] su hypermachiavellism.net</ref> di [[Giovanni Bonifacio]] (1627).<ref name="Valla 2000 I" />
 
Del 1670 è un testo fondamentale per i futuri romanzi sui viaggi spaziali, il ''Prodromo'', del [[Compagnia di Gesù|gesuita]] [[Francesco Lana de Terzi]], che comprende il primo studio sulle possibilità del volo umano nello spazio a bordo di una [[astronave|nave volante]].<ref name="Pileri1981" />
 
Alla fine del Seicento e nel Settecento - l'[[Illuminismo|età della ragione]], ma anche di un vivo interesse per i mondi esotici<ref name="SFE-Italy" /> - la produzione narrativa di utopie si dirada e le opere risentono degli influssi francesi e britannici,<ref name="Valla 2000 I" /> anzitutto di [[Voltaire]] col suo ''[[Candido]]'' e di [[Jonathan Swift]].<ref name="SFE-Italy" /> ''Viaggi di Enrico Wanton alle terre incognite australi, ed ai regni delle scimie, e de' cinocefali'' di [[Zaccaria Seriman]] (1749; 1764) offre una visione satirica della società veneziana del tempo;<ref name="Pagetti 1977">{{cita|Pagetti 1977}}</ref> ''L'uomo d'un altro mondo'' di [[Pietro Chiari]] (1768) appare ricalcato sui romanzi di Swift e [[Montesquieu]];<ref>{{treccani|pietro-chiari|Chiari, Pietro}}</ref> lo sterminato ed ambizioso ''[[Icosameron]]'' di [[Giacomo Casanova]] (pubblicato in francese nel 1788<ref name="Valla 2000 I" /> ma in parte abbozzato in italiano)<ref name="SFE-Italy" /> è una delle prime incursioni fantastiche nella [[Teoria della Terra cava|Terra cava]], anche se si rivela un clamoroso insuccesso commerciale, tale da portare l'autore sull'orlo della rovina.
 
L'esempio di Ariosto viene seguito da alcuni poemetti di genere fantastico,<ref name="Pileri1981" /> come ''La moda'' (1746) di [[Giambattista Roberti]], ''Estasi e rapimento sopra la Luna di Archerio Filoseleno'' (1763) di Biagio Caputi,<ref name="Valla 2012" /> ''Il mondo della Luna'' di Diodoro Delfico alias [[Saverio Bettinelli]] (1767)<ref name="Pescasio1995">{{cite book|author=Luigi Pescasio|title=Saverio Bettinelli|url=http://books.google.com/books?id=WX0bAQAAIAAJ|year=1995|publisher=Bottazzi|pages=14, 20}}</ref> e ''Volo per lo spazio'' di Giovanni Battista Zappi (1782).<ref name="Lippi2005">{{cite book|author=Giuseppe Lippi|title=Dalla terra alle stelle: tre secoli di fantascienza e utopie italiane|year=2005|publisher=Biblioteca di Via Senato|isbn=978-88-87945-75-1|page=99}}</ref>
 
== Ottocento ==
[[File:Ippolito Nievo.jpg|thumb|upright=0.7|[[Ippolito Nievo]] (1831 - 1861)]]
 
[[File:Carlo dossi.jpg|thumb|upright=0.7|[[Carlo Dossi]] (1849-1910)]]
 
Durante il [[Romanticismo]] la cultura italiana - seriamente impegnata nel [[Risorgimento]] - non rimane così profondamente coinvolta dai mutamenti industriali e scientifici dell'epoca: inutile dunque cercare un corrispondente nella [[letteratura italiana]] del ''[[Frankenstein]]'' di [[Mary Shelley]] o dei racconti [[faust]]iani di [[Edgar Allan Poe]] e [[Nathaniel Hawthorne]].<ref name="SFE-Italy" /> Ad ogni modo [[Giacomo Leopardi]], ispirato da Galileo, trova il modo di affrontare il tema del rapporto tra letteratura scientifica e dell'immaginazione: nelle sue ''[[Operette morali]]'' (1827) vi è il [[Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie|dialogo tra l'anatomista Federico Ruysch e le sue mummie]], rinate all'inizio di un nuovo ciclo cosmico.<ref name="SFE-Italy" />
 
A partire dal 1835 appaiono su giornali e opuscoli di tutto il mondo pretese scoperte scientifiche rivoluzionarie attribuite (falsamente) all'astronomo [[John Herschel]], in quella che sarebbe rimasta nota come ''[[Great Moon Hoax]]'' ("grande burla lunare"); una traduzione anonima viene pubblicata a Napoli nel 1836.<ref>{{cita libro|autore=Anonimo|titolo=Delle scoperte fatte nella luna del dottor Giovanni Herschel|città=Napoli|anno=1836}} (traduzione dal francese della 104ª edizione fatta a Parigi nel marzo 1836) [[s:Delle scoperte fatte nella luna del dottor Giovanni Herschel|Testo originale]] su Wikisource</ref>
Nello stesso anno vengono anche pubblicati ''Un viaggetto nella Luna'' di N.N. Accademico tassoniano e ''Lettera su la ipotesi degli abitanti de' pianeti'' di padre Francesco Bruni. Del 1838 è ''Il viaggio nell'universo'' di [[Francesco Viganò]].<ref>Il Viaggio nell'Universo. Visioni del tempo e dello Spazio di Francesco Viganò edito in Milano nel 1838</ref><ref name="Mantegazza2010">{{cite book|author=Paolo Mantegazza|title=The Year 3000: A Dream|url=http://books.google.com/books?id=UGHHAfRjnH0C&pg=PA15|date=1 novembre 2010|publisher=University of Nebraska Press|isbn=0-8032-3299-3|page=15}}</ref>
La moda delle scoperte lunari si conclude tuttavia nel corso di pochi anni.<ref name="Valla 2000 I" />
 
[[Ippolito Nievo]] - più conosciuto come autore de ''[[Le confessioni d'un italiano]]'' - scrive nel [[1859]] uno dei maggiori apporti fantascientifici italiani di tutto il secolo, la ''[[Storia filosofica dei secoli futuri]]'', una [[storia futura]] dell'Italia che si spinge fino all'anno 2222.<ref name="PetruzzelliOttocento">{{cita|Petruzzelli 2013|p. 13}}</ref> Pur presentandosi in veste [[Satira|satirica]] e [[Umorismo|umoristica]], l'opera di Nievo, in continua oscillazione tra utopia e [[distopia]], tocca temi politici, sociali e culturali di grande rilievo e anticipa numerosi fatti storici futuri, tra i quali l'[[Risorgimento|unificazione italiana]], il traforo del [[canale di Suez]], la colonizzazione dell'[[Egitto]], la fine del [[potere temporale|potere temporale dei papi]], la [[Guerra franco-prussiana|guerra franco-tedesca del 1870]], la laicizzazione della cultura, le guerre mondiali scatenate dai tedeschi, la nascita dell'[[Unione europea]], l'invenzione di [[robot]] o esseri artificiali (chiamati "omuncoli", "uomini di seconda mano" o esseri ausiliari), la diffusione dei [[narcotico|narcotici]], l'alienazione e l'[[anomia]] della società contemporanea.<ref name="Campa 2012">{{cita|Campa 2012}}</ref>
 
Seguono ''I misteri politici della Luna'' (1863) di [[Guglielmo Folliero De Luna]], ''Abrakadabra - Storia dell'avvenire'' (1864-65) di [[Antonio Ghislanzoni]]<ref>{{cita libro|autore=[[Antonio Ghislanzoni]]|titolo=Abrakadabra - Storia dell'avvenire|edizione=Biblioteca Minima|editore=A. Brigola & C.|città=Milano|anno=1884}} [http://www.digitami.it/opera.do?operaId=51 Testo originale (formato immagine)] su DigitaMi - Biblioteca digitale di Milano, [http://www.liberliber.it/libri/g/ghislanzoni/index.php Formato testo] su Liber Liber</ref> (il librettista dell'''[[Aida]]'') ambientato nella Milano nel 1982, e i ''Racconti fantastici'' (1869)<ref>{{cita libro|autore=[[Igino Ugo Tarchetti]]|titolo=Racconti fantastici|editore=Fratelli Treves Editori|anno=1869}} [[s:Racconti fantastici|Testo originale]] su Wikisource</ref> di [[Igino Ugo Tarchetti]].<ref name="Pileri1981" />
 
Nel corso degli anni settanta dell'Ottocento appaiono varie opere ispirate a due diverse mode d'oltralpe: le meraviglie del futuro di [[Verne]] e la "guerra del futuro" ispirata a ''[[La battaglia di Dorking]]'' di [[George Tomkyns Chesney]] (1871).<ref name="Valla 2000 I" /> Tra queste ultime l'opuscolo del 1872 ''Il racconto di un guardiano di spiaggia, Traduzione libera della "Battaglia di Dorking". Capraia 189...'', un breve romanzo fantapolitico di Carlo Rossi<ref>{{treccani|paolo-orengo_(Dizionario_Biografico)/|Paolo Orengo|accesso=2 maggio 2014}}</ref> che immagina una prossima invasione navale dell'Italia da parte della Francia,<ref name="Valla 2000 I" /> in un monito politico a rafforzare la [[marina italiana]].
 
Nel 1874 appaiono i romanzi ''Nel 2073! Sogni d'uno stravagante'', di [[Agostino Della Sala Spada]] e il più noto ''[[La colonia felice]]'' di [[Carlo Dossi]],<ref name="Valla 2000 I" /> sorta di romanzo giuridico<ref>{{cita web|url=http://dizionaripiu.zanichelli.it/biblioteca-italiana-zanichelli/carlo-dossi-la-colonia-felice/ |titolo=Dossi Carlo, La colonia felice|opera=Biblioteca Italiana Zanichelli, Zanichelli Dizionari più|data=30 gennaio 2011|accesso=5 maggio 2014}}</ref> che ha grande successo editoriale e accende un dibattito sulla [[Reclusione|carcerazione]].
 
Fin dalla seconda metà dell'Ottocento, assieme agli altri generi di romanzi e [[feuilleton]] popolari, vengono tradotte in modo massiccio anche le opere di [[Jules Verne]], che avranno una grande influenza su tutti gli autori italiani e in particolare in [[Emilio Salgari]].<ref name="Valla 2012" /> La fama raggiunta in Italia dallo scrittore francese verrà testimoniata da un sonetto che gli dedica alla scomparsa [[Guido Gozzano]], il più celebre esponente del [[Crepuscolarismo]]:<ref>{{treccani|scuola/lezioni/in_aula/lingua_e_letteratura/verne/tema.html|Il tema - L'omaggio di Gozzano}}</ref> ''[[s:La via del rifugio/In morte di Giulio Verne|In morte di Giulio Verne]]'' (1907).<ref name="PetruzzelliOttocento" />
Alle opere di Verne appare ispirato - per le sue digressioni di carattere scientifico divulgativo - il romanzo ''[[Dalla Terra alle stelle|Dalla Terra alle stelle. Viaggio meraviglioso di due italiani ed un francese]]'' del 1887 di [[Ulisse Grifoni]] (ampliamento del precedente ''Da Firenze alle stelle'', 1885).<ref name="De Turris 2002" /> Precorrendo l'idea della vernice [[antigravità|antigravitazionale]] di [[H. G. Wells]], immagina la scoperta casuale di questa straordinaria sostanza, la costruzione di un'astronave e un viaggio nello spazio, prima sopra l'[[Africa]] e poi fino al [[Marte (astronomia)|pianeta Marte]] (quest'ultima tappa avrebbe dovuto essere descritta nel seguito del romanzo, che tuttavia non fu mai pubblicato).<ref name="PetruzzelliOttocento" /> Grifoni pubblica anche ''Il giro del mondo in 30 giorni'' (1899) e il fantapolitico ''Dopo il trionfo del socialismo italiano. Sogno di un uomo di cuore'' (1907).
 
[[File:Map of Mars by Schiaparelli 1888.jpg|thumb|Mappa di Marte di [[Giovanni Schiaparelli|Schiaparelli]], 1888, che evidenzia i famosi "[[canali di Marte|canali]]".]]
 
Tra il 1893 e il 1895 l'astronomo italiano [[Giovanni Schiaparelli]] pubblica le sue osservazioni sul Pianeta rosso compiute a partire dal 1877,<ref>''[[s:La vita sul pianeta Marte/Il pianeta Marte (1893)|Il pianeta Marte]]'' (1893), ''[[s:La vita sul pianeta Marte/La vita sul pianeta Marte|La vita sul pianeta Marte]]'' (1895) e ''[[s:La vita sul pianeta Marte/Il pianeta Marte (1909)|Il pianeta Marte]]'' (1909)</ref> le cui traduzioni danno origine in tutto il mondo alle voci sui cosiddetti "[[canali di Marte]]".
Tra i vari romanzi dell'epoca che riprendono il tema marziano vi è ''Dalla Terra a Marte'' (1895) di F. Bianchi,<ref name="De Turris 2002">{{cita|De Turris 2002}}</ref> pubblicato due anni prima del noto ''[[La guerra dei mondi (romanzo)|La guerra dei mondi]]'' di Wells (tradotto in italiano nel 1901).
 
Il romanzo ''[[L'anno 3000 - Sogno]]'' di [[Paolo Mantegazza]] (1897)<ref>{{cita libro|autore=[[Paolo Mantegazza]]|titolo=L'anno 3000 - Sogno|città=Milano|editore=Fratelli Treves|anno=1897}} [http://www.braidense.it/dire/3000/anno3000.html Testo originale] su Biblioteca Nazionale Braidense, [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k101874v.r=mantegazza.langFR su Gallica]</ref> è una delle opere scritte come reazione al best seller del 1888 di [[Edward Bellamy]] ''[[Guardando indietro, 2000-1887]]'' (tradotto in italiano a partire dal 1890). In opposizione all'[[socialismo utopico|utopia socialista]] di Bellamy, il ''Sogno'' di Mantegazza ha un carattere satirico e antisocialista. Narra il viaggio nel 3000 di una giovane coppia, descrivendo una [[Utopismo tecnologico|utopia tecnologica]] in cui i maggiori problemi del mondo sono stati risolti dalla scienza e le vecchie ideologie superate.<ref name="PetruzzelliOttocento" />
 
Alla fine dell'Ottocento si diffonde la [[scolarizzazione]] in conseguenza all'[[unità d'Italia]]<ref name="Valla 2012">{{cita|Valla 2012}}</ref> e compaiono nel mercato editoriale, in grande in espansione, due novità destinate a permanere fino agli anno trenta del Novecento: le riviste di avventure e le dispense, pubblicazioni a puntate (di 16 o 32 pagine) pensate originariamente per dare ampia diffusione a opere di pregio e che possono essere [[rilegatura|rilegate]] dall'acquirente. Nasce in questo modo un filone popolare - distinto da quello più impegnato dei Della Sala Spada, Dossi e Grifoni - che inizialmente si rivolge a un pubblico adulto, per poi affacciarsi anche a quello giovanile nel corso degli anni venti, infine dopo il 1930 per rivolgersi solamente ai ragazzi con storie fantascientifiche.<ref name="Valla 2000 I" />
 
Secondo Carlo Pagetti, il [[fantastico]] - sia nella forma del [[romanzo gotico|gotico]] sia nella sfera del [[meraviglioso]] e dello stravagante - sembra attirare di più i moderni lettori italiani rispetto alla retorica cognitiva della fantascienza di genere, motivo per cui [[Giacinto Spagnoletti]] definisce la nascente fantascienza "neofantastico".<ref name="SFE-Italy" /> Esempi eccezionali di questo tipo di fantastico sono le opere degli [[Scapigliatura|Scapigliati]], che combattono la tradizione e il provincialismo<ref name="SFE-Italy" /> diffondendosi nell'Italia settentrionale a partire dagli anni sessanta dell'Ottocento.
 
<gallery heights=180px mode="packed">
Tarchetti racconti fantastici 1869 frontespizio.jpg|Frontespizio dei ''Racconti fantastici'' di [[Igino Ugo Tarchetti]], 1869.
Un guardiano di spiaggia brochure 1872.png|''Un guardiano di spiaggia'', una brochure panique del 1872 pubblicata anonima scritta da Carlo Rossi.
La battaglia di Pinerolo brochure 1872.png|''La battaglia di Pinerolo'' del 1872, pubblicata in risposta a ''Un guardiano di spiaggia''.
L'anno 3000 Sogno.jpg|''L'anno 3000. Sogno'' di [[Paolo Mantegazza]], 1897.
</gallery>
 
== Primo Novecento ==
A partire dagli ultimi anni del XIX secolo appaiono in Italia racconti e romanzi brevi di contenuto fantascientifico nei supplementi domenicali dei [[quotidiano|quotidiani]], nelle riviste letterarie, in collane popolari e [[antologia|opere antologiche]]. Gli autori sono tra i protagonisti della letteratura popolare dell'epoca: [[Emilio Salgari]], il massimo esponente dal filone delle avventure di viaggi e in terre [[esotismo|esotiche]],<ref name="Valla 2000 II" /> [[Yambo]] e [[Luigi Motta]],<ref name="Valla 2000 II">{{cita web|titolo=La fantascienza italiana (seconda parte)|url=http://www.fantascienza.com/delos/delos55/storia-fantascienza.html|autore= [[Riccardo Valla]]|accesso=22 febbraio 2010|anno=2000}}</ref> ma anche note figure della letteratura "alta", tra cui [[Massimo Bontempelli]], [[Luigi Capuana]], [[Guido Gozzano]], [[Ercole Luigi Morselli]].<ref name="Aeronavi">{{cita libro|curatore1=Gianfranco De Turris|curatore2=Claudio Gallo|titolo=Le aeronavi dei Savoia: protofantascienza italiana 1891-1952|anno=2001|editore=Editrice Nord|isbn=978-88-429-1178-4}}</ref><ref name="Formenti 2001">{{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/giugno/17/1905_odissea_italiana_nello_spazio_co_0_0106179655.shtml|autore=Carlo Formenti|titolo=1905, odissea italiana nello spazio - Da Gozzano a Capuana a Salgari: gli autori che scoprirono la fantascienza|opera=Corriere della Sera|data=17 giugno 2001|p=29}}</ref>
 
A sua volta l'esperienza del [[Futurismo]] - secondo P. Antonello<ref name="Antonello2008">{{cita|Antonello 2008}}</ref> - "ha indubbiamente rappresentato una novità in termini di ricezione dell'innovazione tecnologica, e che di converso ha prodotto alcuni esempi interessanti di «romanzi d'anticipazione», tra i quali [[Volt (scrittore)|Volt]], [[Fillia]] e lo stesso Marinetti."
Nel 1929 un [[scrittura collettiva|collettivo]] di scrittori futuristi e d'[[avanguardia]] capeggiato da [[Filippo Tommaso Marinetti]] e Massimo Bontempelli, il "Gruppo dei Dieci"<ref name="Gruppo dei Dieci">Oltre a Filippo Tommaso Marinetti e Massimo Bontempelli, ne facevano parte anche [[Antonio Beltramelli]], [[Lucio D'Ambra]], [[Alessandro De Stefani]], [[Fausto Maria Martini]], [[Guido Milanesi]], [[Alessandro Varaldo]], [[Cesare Viola]], [[Luciano Zuccoli]]. {{cite book|author=I Dieci|title=Lo zar non è morto: grande romanzo d'avventure|year=2005|publisher=Sironi Editore|isbn=978-88-518-0054-3}}</ref><ref name="Berezowski 2011" /> pubblica ''[[Lo zar non è morto]]'', un romanzo avventuroso [[fantapolitica|fantapolitico]] e [[fantaspionaggio|fanta-spionistico]] scritto a 20 mani.
 
=== Salgari ===
{{vedi anche|Emilio Salgari}}
[[File:Emilio Salgari ritratto.jpg|thumb|upright=0.7|[[Emilio Salgari]] (1862-1911)]]
 
Il più noto romanziere italiano di racconti avventurosi, lo scrittore veronese [[Emilio Salgari]], è spesso citato anche come uno dei principali precursori della fantascienza in Italia. Benché all'epoca fosse definito il "[[Verne]] italiano",<ref name="De Turris 2002" /> in realtà Salgari - secondo [[Gianfranco De Turris]] - "non era molto portato per la speculazione avveniristica e raramente inserì nel complesso delle sue opere marchingegni e macchinari che andassero oltre la [[tecnologia]] del proprio tempo".<ref name="De Turris 2002" />
 
L'eccezione più notevole è costituita dal suo romanzo ''[[Le meraviglie del duemila]]'' (1907),<ref name="PetruzzelliOttocento" /> considerato il testo più importante della "protofantascienza" italiana.<ref name="Valla 2000 II" /> È la storia di due uomini che, grazie alla scoperta di un principio attivo di una strana pianta esotica che sospende le funzioni vitali, riescono a [[Viaggio nel tempo|viaggiare nel tempo]] per ben cento anni, spostandosi dal 1903 al 2003, ritrovandosi a vivere in una società profondamente cambiata; potranno così conoscere un mondo popolato da macchine volanti, treni sotterranei e velocissimi, città sottomarine e molte altre meraviglie tecnologiche poi realizzate.<ref name="Valla 2012" /> Gli uomini del futuro sono in contatto con i [[marte nella fantascienza|marziani]] ed entrambi i popoli conoscono il volo interplanetario. I protagonisti finiscono però per perire a causa dell'eccessiva frenesia della vita del futuro e dell'elettrificazione dell'aria: un monito di Salgari contro i rischi celati nel [[progresso scientifico]]<ref name="Valla 2000 I" /> che fa collocare questo romanzo più nel filone [[Distopia|distopico]] che in quello [[Utopia|utopico]].
 
Le altre opere di Salgari non sono mai ambientate oltre la sua epoca.<ref name="De Turris 2002" />
Malgrado ciò, vari altri romanzi salgariani rientrano nel genere fantascientifico: ''[[Attraverso l'Atlantico in pallone]]'' (1896),<ref>{{cita web|url=http://www.emiliosalgari.org/titolo.php?id=10&lib=16|titolo=Emiglio Salgari - Libri|sito=EmilioSalgari.org|accesso=5 maggio 2014}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Emilio Salgari|titolo=Attraverso l'Atlantico in pallone|anno=1896}} [http://www.liberliber.it/mediateca/libri/s/salgari/attraverso_l_atlantico_in_pallone/pdf/attrav_p.pdf Testo originale] su Liber Liber</ref> ''[[Al Polo Nord]]'' (1898), un viaggio in sottomarino, ''[[La montagna d'oro]]'' (noto anche come ''Il treno volante'', 1901), ''[[I figli dell'aria]]'' (1904)<ref>{{cita libro|autore=Emilio Salgari|titolo=I figli dell'aria|anno=1904}} [http://www.liberliber.it/mediateca/libri/s/salgari/i_figli_dell_aria/pdf/i_figl_p.pdf Testo originale] su Liber Liber</ref> e il suo seguito ''[[Il re dell'aria]]'' (1907), imprese della macchina volante del titolo sullo sfondo della [[guerra russo-giapponese]]<ref name="Valla 2000 II" />, i racconti ''Alla conquista della Luna'' (1893)<ref>{{cita libro|autore=[[Emilio Salgari]]|titolo=Alla conquista della luna|anno=1893}} [http://www.liberliber.it/mediateca/libri/s/salgari/alla_conquista_della_luna/pdf/alla_c_p.pdf Testo originale] su Liber Liber</ref> e ''La stella filante'' (1903). Spunti fantascientifici sono presenti anche in due storie che risentono particolarmente dell'influenza dei [[viaggi straordinari]] di Verne, ''[[Duemila leghe sotto l'America]]'' (1888; anche noto come ''Il tesoro misterioso''), una caccia al tesoro in un [[mondo perduto (genere)|mondo perduto]] sotterraneo, e il racconto ''L'isola del Mar dei Sargassi'' (o ''L'isola delle sette città'').<ref name="Valla 2000 II" />
 
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I figli dell'aria - Emilio Salgari 1904 illustr Rodolfo Paoletti.jpg|''I figli dell'aria'', 1904. Illustrazione di Rodolfo Paoletti (1866-1930).
Le meraviglie del duemila Emilio Salgari 1907 illustr Carlo Chiostri.jpg|''[[Le meraviglie del duemila]]'', edizione del 1907. Illustrazione di [[Carlo Chiostri]].
Il tesoro misterioso 1907 Emilio Salgari.jpg|''Il tesoro misterioso'', 1907 (edizione di ''[[Duemila leghe sotto l'America]]'', 1888). Illustrazione di Luca Fornari.
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=== Yambo ===
[[File:Yambofoto.jpg|thumb|upright=0.7|Enrico Novelli (1876-1943), in arte [[Yambo]]]]
 
{{vedi anche|Yambo}}
A cavallo tra Ottocento e Novecento si collocano le opere di un altro autore di spicco della letteratura popolare, noto soprattutto per i suoi libri per ragazzi e molto ristampato per tutta la prima metà del nuovo secolo:<ref name="Valla 2012" /> Enrico Novelli, in arte [[Yambo]] (al secolo Enrico de' Conti Novelli da Bertinoro).<ref name="PetruzzelliOttocento" /><ref name="Valla 2000 II" /> Personalità poliedrica (giornalista, illustratore, scrittore, [[fumettista]] e regista), scrive su varie riviste popolari di viaggi e avventure sul modello di Verne,<ref name="Antonello2008" /> ma le sue opere sono prive di tutte quelle puntigliose notazioni geografiche ed [[Etnologia|etnologiche]] che sono il vanto di Salgari e, in precedenza, di Verne.<ref name="Valla 2000 II" /> Yambo si ispira piuttosto a un altro autore francese che come lui è anche illustratore, [[Albert Robida]], per la sua sottile e paradossale vena [[Ironia|ironica]]. Di Yambo si possono ricordare numerosi viaggi straordinari per terra (''Due anni in velocipede'', 1899, ''Gli eroi del Gladiator'', 1900, avventure su una ferrovia transafricana, ''Capitan Fanfara. Il giro del mondo in automobile'', 1904, ''Fortunato per forza (Il talismano delle 100.000 disgrazie)''), per mare (''Atlantide - I figli dell'abisso'', 1901, una spedizione in sommergibile in fondo al mare alla scoperta dei superstiti del [[Atlantide|continente perduto]]),<ref name="Valla 2012" /> nello spazio (''Dalla terra alle stelle'' (1890), ''[[Gli esploratori dell'infinito]]'', 1906, capolavoro fantastico dello scrittore, viaggio spaziale di due giornalisti filantropi nel sistema solare a cavallo di un [[asteroide]] (con un incontro con i marziani),<ref name="Valla 2012" /> ''La colonia lunare'', 1908, con una spedizione di una avveniristica [[astronave]] [[La Luna nella fantascienza|sulla Luna]] popolata di vita nel fondo dei crateri e l'inizio della sua [[Colonizzazione della Luna|colonizzazione]],<ref name="Valla 2012" /> ''Il Re dei Mondi'', 1910; nell'infinitamente piccolo (''L'atomo'', 1912); tra i dinosauri (''L'uovo di pterodattilo (L'allevatore di dinosauri)'', 1926).
 
Enrico Novelli è un precursore anche nel campo del [[cinema]]: scrive, dirige e interpreta il [[film]] [[commedia]] che rappresenta probabilmente l'esordio del [[cinema italiano]] nel [[cinema italiano di fantascienza|genere fantascientifico]]: ''[[Un matrimonio interplanetario]]'', un [[cortometraggio]] muto del 1910.<ref name=fantafilm>{{fantafilm|1898/10-4|Un matrimonio interplanetario|accesso=28 marzo 2011}}</ref>
 
=== Luigi Motta ===
{{vedi anche|Luigi Motta}}
Lo scrittore che più si avvicina all'opera di Salgari è un altro [[Verona|veronese]], [[Luigi Motta]], che pubblica oltre 100 romanzi di avventura, non tutti in realtà scritti da solo ma anche usando vari ''[[ghostwriter|ghost writer]]'', numerosi in quegli anni.<ref name="Pileri1981" /> Tra le sue opere principali<ref name="Valla 2000 II" /> ''I flagellatori dell'oceano'' (1901), ''Il raggio naufragatore'' (1903), ''I misteri del mare indiano'' (1904), ''L'onda turbinosa'' (1908), ''Gli esploratori degli abissi'' (1909), ''La principessa delle rose'' (1911), ''Il tunnel sottomarino'' (1912), ''Fiamme sul Bosforo'' (1913), ''Il vascello aereo'' (1913), ''I tesori del Maelstrom'' (1919), ''L'aeroplano nero'' (1924), ''Il sommergibile fiammeggiante'' (1924), ''I giganti dell'infinito'' (1934), ''La battaglia dei ciclopi'' (1935), ''Il demone dell'oceano'' (1935), ''Il naufragatore dell'oceano'' (1935), ''L'ombra dei mari'' (1935), ''L'isola di ferro'' (1936), ''L'impero della Ramavala'' (1937), ''L'aereo infernale'' (1939) e ''Quando si fermò la Terra'' (1951).
 
In particolare ''[[La principessa delle rose]]'' del 1911, scritto tre anni prima da Motta sulla scia dei romanzi sulla guerra futura, sulla necessità di un riarmo europeo e sul "[[pericolo giallo]]", è un romanzo fantapolitico ambientato nel [[XXI secolo]] e descrive lo svolgimento di un conflitto combattuto con armi del futuro contro una confederazione asiatica nemica dell'Occidente.<ref>{{cita web|url=http://www.carmillaonline.com/2003/06/16/sf-dei-primordi-la-principessa-delle-rose/|autore=[[Riccardo Valla]]|titolo=SF dei primordi: La principessa delle rose|sito=Carmilla Online|data=16 giugno 2003|accesso=29 marzo 2014}}</ref>
 
Motta pubblica inoltre varie opere in collaborazione con [[Calogero Ciancimino]], la più famosa delle quali è ''Il prosciugamento del Mediterraneo'' (1923), ambientata nel futuro 1956.<ref name="Valla 2000 III">{{cita| Valla 2000| parte III}}</ref>
 
=== Altri autori e opere del primo Novecento ===
[[File:Luigi Capuana.jpg|upright=0.7|thumb|[[Luigi Capuana]]]]
 
[[File:Giovanni Papini.jpg|upright=0.7|thumb|[[Giovanni Papini]]]]
 
Tra gli altri autori di rilievo dei primissimi del secolo vi è anche [[Giustino L. Ferri]] con ''La fine del secolo XX'' (1906).<ref>{{cita pubblicazione|autore=Giuseppe Marcianò|titolo=Giustino L. Ferri - Un autore dimenticato|opera=[[Intercom (rivista)|Intercom]]|numero=7/8|data=ottobre 1976}}</ref> [[Luigi Capuana]] contribuisce al genere con alcuni dei suoi racconti fantastici, tra i quali ''Nell'isola degli automi'' (1906) e ''L'acciaio vivente'' (1913, ne ''[[Il Giornale d'Italia (1901-1976)|Il Giornale d'Italia]]'').<ref>{{Catalogo SF|NILF=10822|nome=Luigi Capuana|accesso=29 aprile 2014}}</ref>
 
Il filone dell'avventura geografica dopo la fine della [[prima guerra mondiale]] inizia a perdere l'interesse del pubblico, che si sta rivolgendo verso scrittori più realistici; vari autori passano allora al settore dell'[[editoria per ragazzi]], con storie e romanzi illustrati, non di rado innovativi e originali, come ad esempio [[Giovanni Bertinetti]]<ref name="Valla 2000 III" /> (attivo dalla seconda metà degli anni venti fino alla fine del decennio successivo) con ''Ipergenio il disinventore'' (1925) e tre romanzi del 1930, ''Il gigante dell'apocalisse'', un ciclopico robot volante, ''Il rotoplano "3bis"'', una gara nella stratosfera, e ''Le orecchie di Meo'', una contaminazione con ''[[Pinocchio]]'' che ha un seguito nel 1938.
 
Tra gli altri autori più importanti tra le due guerre: [[Alberto Orsi]] con ''L'areostato nero'' (1918), [[Nino Salvaneschi]] con ''Sirenide'' (1921) e ''La rivolta del 2023'' (1924), [[Renzo Chiosso]] con ''I navigatori del cielo'' (1925) e ''La città sottomarina'' (1945),<ref>{{Catalogo SF|NILF=10992|nome=Renzo Chiosso|accesso=1 aprile 2014}}</ref> [[Gastone Simoni]] con ''La casa nel cielo'' (1928), ''La città del sole'' (1929) e la sua seconda parte ''La barriera invisibile'' (1929), ''L'ultimo degli Atlantidi'' (1932) e vari altri. Il romanzo di Ciro Khan ''L'uomo di fil di ferro'' (1932)<ref>{{cita libro|autore=Ciro Khan|titolo=L'uomo di fil di ferro|anno=1932}} [http://www.intratext.com/IXT/ITA2677/_INDEX.HTM Testo originale] su IntraText</ref> è uno dei primissimi esempi di un robot [[Intelligenza artificiale nella fantascienza|senziente]] come protagonista, per di più [[ribellione della macchina|ribelle]]; il tutto ambientato in una Roma del futuro anno 1998.<ref name="Valla 2000 III" />
 
Le dispense iniziano a essere sostituite dalle collane a partire dal 1920.<ref name="Valla 2000 II" /> Tra queste, di particolare rilevanza la collana Il Romanzo d'Avventure (1924-1936) di [[Sonzogno (editore)|Sonzogno]]<ref>{{Catalogo SF|collana=70311|nome=Il Romanzo d'Avventure|accesso=3 aprile 2014}}</ref> diretta da [[Guglielmo Stocco]], che alterna spesso autori italiani a quelli stranieri (come [[H. G. Wells]], [[Jack London]], [[H. Rider Haggard]]),<ref name="Valla 2000 III" /> seppure operando consistenti tagli ai loro testi. Guglielmo Stocco ripubblica tra gli altri i suoi romanzi ''L'aereonave fantasma'' (1910), ''La colonia infernale'' (1921) a cui aggiunge la seconda parte, ''Il riformatore del mondo'' (1927), una storia ispirata alla ''Colonia felice'' di Dossi,<ref name="Valla 2000 III" /> prefigurazione degli imminenti sviluppi dei [[Totalitarismo|totalitarismi]].<ref name="Foni2007">{{cite book|author=Fabrizio Foni|title=Alla fiera dei mostri: racconti pulp, orrori e arcane fantasticherie nelle riviste italiane, 1899-1932|url=http://books.google.com/books?id=EEXRpPrDeLIC&pg=PA200|date=January 2007|publisher=Tunué|isbn=978-88-89613-20-7|page=200}}</ref>
[[File:Luigi Pirandello 1932 (3).jpg|thumb|upright=0.7|[[Luigi Pirandello]]]]
 
Ispirato dai dipinti di [[De Chirico]],<ref name="SFE-Italy" /> in ''[[Eva ultima]]'' (1923) [[Massimo Bontempelli]] riscrive l<nowiki>'</nowiki>''[[Eva futura]]'' di [[Villiers de l'Isle-Adam]]; questa volta è una donna a innamorarsi di un [[androide|automa]], suo uomo ideale.<ref>{{cita web|url=http://www.futureshock-online.info/pubblicati/fsk40/html/body_picchi.htm|autore=Luigi Picchi|titolo=Homo artificialis|opera=Future Shock|numero=40, anno XV|anno=2003|accesso=5 maggio 2014}}</ref>
 
Tra gli scrittori che si accostano al genere<ref name="Pileri1981" /> compare anche [[Luigi Pirandello]] con ''[[La nuova colonia]]'' (1928), un [[dramma]] dello scrittore siciliano a sfondo utopico; [[Giovanni Papini]] con il romanzo satirico ''[[Gog (romanzo)|Gog]]'' (1931),<ref>{{catalogo SF|opera=1060718|nome=Gog|accesso=1 aprile 2014}}</ref> ''[[Lettere agli uomini del Papa Celestino VI]]'' (1946) e ''[[Il libro nero (Papini)|Il libro nero]]'' (1951); [[Roberto Mandel]] con ''Il volo alle stelle'' (1931), una spedizione aerea al polo;<ref name="Valla 2000 II" /> [[Calogero Ciancimino]] con ''Il prosciugamento del Mediterraneo'' (1923), ''La nave senza nome'' (1932), ''Le bare di granito'' (1935), ''Come si fermò la Terra'' (1936) e vari altri; [[Eugenio Prandi]] con ''Il sentiero delle ombre'' (1933); [[Camillo Nessi]] (1899-1942) con ''La guerra del 2000'' (1935);<ref>{{cita web|url=http://www.futureshock-online.info/pubblicati/fsk49/html/nessi.htm|autore=Luigi Picchi|titolo=Camillo Nessi - La guerra del 2000|opera=Future Shock|numero=49, anno XIX|anno=2007|accesso=5 maggio 2014}}</ref> [[Giorgio Scerbanenco]] con ''Il paese senza cielo'' (1938), ''Il cavallo venduto'' e ''L'anaconda''; [[Franco Pestellini]] con ''1000 metri sotto il Sahara'' (1938), [[Gustavo Reisoli]] con ''La disfatta dei mostri'' (1940), [[Ada Maria Pellacani]] con ''Il sogno di un pazzo'' (1940), [[Mario Soldati]] con ''La verità sul caso Motta'' (1941), [[Guido Pusinich]] con ''La fabbrica degli uomini alati'' (1945), [[Curzio Malaparte]] con ''Storia di domani'' (1949), [[Emilio Garro]] con ''La fine del mondo'' (1949) e infine [[Donato Martucci]] e [[Uguccione Ranieri]] con ''Lo strano settembre 1950'' (1950),<ref name="Pileri1981" /> un romanzo satirico e fantapolitico di successo tradotto anche all'estero.<ref>{{cita web|http://www.fondazioneranieri.org/2011/04/lo-strano-settembre-1950-di-donato-martucci-e-uguccione-ranieri-edizioni-il-salotto-di-clio/|titolo=Lo strano settembre 1950 di Donato Martucci e Uguccione Ranieri – edizioni "Le Lettere – Il salotto di Clio"|sito=Fondazione Ranieri di Sorbello|accesso=5 maggio 2014}}</ref>
 
[[Tommaso Landolfi]] pubblica nel 1950 il racconto lungo ''Cancroregina'', diario della follia di un [[astronauta]] che, prigioniero nell'astronave vivente del titolo, produce una struggente riflessione sul senso della vita.<ref name="RaimondiFenocchio2004">{{cite book|author1=Ezio Raimondi|author2=Gabriella Fenocchio|title=La letteratura italiana: Da Pascoli a Montale|url=http://books.google.com/books?id=0GSwKYJ41ikC&pg=PA248|year=2004|publisher=B. Mondadori|isbn=978-88-424-9155-2|page=248}}</ref><ref name="SFE-Italy" />
 
Il fatto di non disporre in Italia di periodici specializzati e la conseguente dispersione della sua produzione nelle riviste di viaggi e avventure contribuisce a fa rimanere la fantascienza solo "una sotto-categoria letteraria mal definita e in gran parte ancora sconosciuta ai lettori italiani fino agli anni cinquanta".<ref name="Antonello2008" />
[[Armando Silvestri]], ingegnere palermitano già attivo come autore dalla metà degli anni venti,<ref name="Ferlita 2007" /> nel 1938 propone, ma senza successo concreto, il progetto per una rivista quadrimestrale di fantascienza (sull'esempio di ''[[Amazing Stories]]''), ''Avventure dello spazio'', che avrebbe dovuto alternarsi mensilmente ad altre tre ambientate per mare, per terra e nell'aria. L'idea non trova il favore dell'editore<ref>{{cita|Petruzzelli 2013|p. 27}}</ref> e viene realizzata unicamente la rivista dedicata all'aeronautica, ''Avventure del cielo'' (pubblicata fino al 1943).<ref name="Ferlita 2007" /><ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/02/07/storia-del-palermitano-che-battezzo-urania.html|autore=Silvestro Livolsi|titolo=Storia del palermitano che battezzò Urania|sito=la Repubblica.it|data=7 febbraio 2009|accesso=5 maggio 2014}}</ref>
 
=== Primi fumetti fantascientifici ===
A partire dal 1934 i temi tipici della [[Epoca d'oro della fantascienza|fantascienza americana dell'epoca d'oro]] iniziano a diffondersi nell'immaginario dei lettori italiani anche grazie alla pubblicazione delle avventure di ''[[Flash Gordon]]'' di [[Alex Raymond]] nelle pagine del settimanale ''[[L'Avventuroso]]'', che riscuote un successo tale che nel giro di pochi anni lo vede raggiungere il mezzo milione di copie, ma che deve presto subire la [[censura]] del [[regime fascista]], che giudica negativamente tutte le opere d'importazione dai paesi anglosassoni e in particolare "l'americanizzazione" del fumetto.<ref name="Antonello2008" />
 
Tali restrizioni d'altro canto favoriscono la nascita, nel dicembre 1936, della prima serie a [[fumetti di fantascienza]] in Italia, ''[[Saturno contro la Terra]]'' su testi di [[Cesare Zavattini]] (poi [[Federico Pedrocchi]]) e disegni di [[Giovanni Scolari]], pubblicata inizialmente su ''[[I tre porcellini (fumetto)|I tre porcellini]]'' e quindi in varie altre testate di Mondadori fino al 1946; pur avendo vita breve (7 episodi) è il primo a essere esportato negli Stati Uniti (nel 1940, in ''Future Comics'').<ref name="Antonello2008" /> Già nel 1935 era uscito, sul periodico ''[[Topolino (giornale)|Topolino]]'', la storia ''[[S.K.1]]'' di [[Guido Moroni Celsi]], prima incursione a fumetti nella fantascienza, per molti versi simile a ''Flash Gordon''.
 
Nel 1939 esordisce sulle pagine dell'''[[L'Audace|Audace]]'' ''[[Virus, il mago della foresta morta]]'', ideato da [[Federico Pedrocchi]] e [[Walter Molino]], che ha per protagonista uno [[scienziato pazzo]] intenzionato a [[dominio del mondo|conquistare il mondo]] avvalendosi delle sue futuristiche invenzioni, tra cui il [[teletrasporto]].<ref>{{cita web|http://www.slumberland.it/contenuto.php?tipo=fumetto&id=174|titolo=Saturno contro la Terra|sito=Slumberland.it|data=28/10/2009|accesso=5 maggio 2014}}</ref>
 
Gli stessi autori di ''Saturno contro la Terra'' si ritrovano nel 1947 con ''Un uomo contro il mondo'' su soggetto di Cesare Zavattini (che si firma per la prima volta in un fumetto), testi di Federico Pedrocchi e disegni di Giovanni Scolari.
 
== Il dopoguerra e la nascita "ufficiale" (1952) ==
 
Il dopoguerra in Italia - in particolare dal 1952 in poi, superata la depressione postbellica - è un periodo di grande crescita economica e di apertura - imposta dal nuovo assetto geopolitico - verso la cultura statunitense, con una rapida evoluzione degli stili di vita e un'espansione delle forme di consumo e delle varie industrie culturali collegate; nasce la [[cultura di massa]] nel senso moderno, con l'introduzione della [[televisione]] e dei [[rotocalco (giornalismo)|rotocalchi]] e con una crescita esponenziale dei fumetti. Anche la letteratura d'evasione e fantastica vede una notevole diffusione in tutti gli strati sociali. Il clima generale di crescita e la popolazione giovane contribuiscono, nell'[[immaginario collettivo]], a una visione ottimistica dell'industrializzazione e del progresso tecnologico. A ciò corrisponde la nascita di una grande quantità di collane e riviste di fantascienza per tutti gli anni cinquanta.<ref name="Antonello2008" />
 
L'anno "ufficiale" di nascita della fantascienza in Italia è considerato generalmente il [[1952]], con la pubblicazione delle riviste ''[[Scienza Fantastica]]'' e poi ''[[Urania (rivista)|Urania]]''.
 
La rivista ''Scienza Fantastica - Avventure nello spazio, tempo e dimensione'' delle Edizioni Krator di Roma (Vittorio Kramer e [[Lionello Torossi]]) e diretta da Torossi pubblica per la prima volta, accanto a racconti e romanzi di fantascienza a puntate di autori statunitensi, anche autori italiani (tra i quali lo stesso Torossi, con lo pseudonimo di Massimo Zeno). Il titolo stesso della rivista si propone come la prima traduzione italiana del termine inglese ''science fiction'' (il calco "fantascienza" nascerà solo alcuni mesi più tardi<ref name="Monicelli"/>). La rivista dura però solo sette numeri.<ref name="De Turris 2003-2004">{{cita| De Turris 2003-2004}}</ref>
 
Sempre nel 1952 la casa editrice [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]] lancia una rivista di racconti e una collana di romanzi, ispirandosi alla [[Urania (mitologia)|musa dell'astronomia]]: ''[[Urania (rivista)|Urania]]''. Primo direttore: [[Giorgio Monicelli]], che conia anche il termine italiano "fantascienza" nel n. 3 (novembre 1952).<ref name="Monicelli">Come "fanta-scienza", su ''[[Urania (collana)|Urania]]'' n. 1, 1952. Qualche mese prima [[Lionello Torossi]] aveva proposto l'espressione ''[[scienza fantastica]]''. {{cita libro|capitolo=Il senso del futuro. Il tempo nella fantascienza|titolo=L'esilio del tempo: mondo giovanile e dilatazione del presente|curatore=Giuseppe Ardrizzo|autore=[[Giuseppe Lippi]]|pagina=203|url_capitolo=http://books.google.com/books?id=aBohcBx4z7QC&pg=PA203&lpg=PA203&dq=%22il+termine+fantascienza%22+coniato&source=web&ots=A4Nvr2P45D&sig=QKrP1Rwn7sjdMrL3jl6PH6-E8jI&hl=it&sa=X&oi=book_result&resnum=8&ct=result#PPA203,M1|editore=Meltemi Editore srl|città=Roma|anno=2004|isbn=978-88-8353-282-5}}</ref> La maggior parte del materiale della rivista proviene dall'importante periodico statunitense ''[[Galaxy Science Fiction]]'', che si distingue per raffinatezza dalle testate concorrenti (ancora legate al gusto dei ''pulp'') e raramente pubblica [[fantascienza hard]], preferendo la satira, il [[fantascienza sociologica|romanzo "sociale"]] e lo [[Umorismo|humor]].<ref name="Antonello2008" /> La rivista, pur prediligendo la fantascienza d'importazione, pubblica dal 1953 anche alcuni racconti di autori italiani, seppure nascosti sotto pseudonimi anglosassoni, mentre nei Romanzi di Urania la prima opera italiana è ''L'Atlantide svelata'' di [[Emilio Walesko]] nel gennaio 1954.<ref name="De Turris 2003-2004" />
 
La rivista - forse troppo sofisticata per il lettore medio italiano dell'epoca - chiude appena dopo un anno e soli 14 numeri, mentre i suoi romanzi a cadenza quindicinale (con alcuni articoli o racconti in appendice) riscuotono un grande successo, inaspettato e ben superiore alle migliori aspettative dell'editore.<ref name="Antonello2008" />
Nei primi numeri Monicelli dà infatti spazio ai romanzi più avventurosi, insistendo sulla [[space opera]].
[[File:Giorgio Monicelli giovane.jpg|thumb|Il curatore editoriale di Urania [[Giorgio Monicelli]]]]
 
Quella dei romanzi di [[Urania (collana)|Urania]] è destinata a diventare la più celebre e longeva collana italiana di fantascienza e il suo ideatore Giorgio Monicelli, figura carismatica e controversa della cultura milanese del tempo, è considerato colui che ha introdotto il genere in Italia.<ref name="Antonello2008" /> Nipote di [[Arnoldo Mondadori]] e fratello del regista [[Mario Monicelli]], diviene da autodidatta uno dei più importanti e stimati traduttori dall'inglese, lavorando sempre su prodotti letterari d'importazione dagli Stati Uniti, dove pure non si reca mai (gli viene negato il visto in quanto iscritto al [[Partito Comunista Italiano|Partito Comunista]]).<ref name="Antonello2008" />
 
Il ruolo della collana Urania nella diffusione della letteratura fantascientifica tra gli italiani è rilevante: molti [[scrittori di fantascienza]] come [[Isaac Asimov|Asimov]], [[James Graham Ballard|Ballard]], [[Philip K. Dick|Dick]], [[Ursula K. Le Guin|Le Guin]] e altri vengono pubblicati per la prima volta in questi libri dal cerchio rosso in copertina. Tuttavia per rigide ragioni editoriali i testi degli autori spesso non vengono rispettati, subendo frequenti tagli per ridurre il numero di pagine (eliminando soprattutto le scene d'amore e gli accenni sessuali, ritenuti all'epoca troppo "scabrosi") fino ai primi anni ottanta,<ref>A tale proposito [[Ernesto Vegetti]] [http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Discussione:Urania_%28collana%29&oldid=26722298 scrive nel 2009]: "negli anni 60/70/80 i tagli e le censure erano abbastanza frequenti, era un ordine tassativo: "fare un po' di tagli !", e si tagliava soprattutto dove c'erano accenni sessuali espliciti, intere scene di amore e sesso finivano per essere eliminate, in alcuni casi si perdeva effettivamente qualcosa del filo conduttore del romanzo".</ref><ref>http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/14150/urania-polemiche-sui-tagli/</ref><ref>[http://blog.librimondadori.it/blogs/urania/2010/07/26/urania-1561-alla-fine-dellarcobaleno/ Il Blog di Urania. Blog Archive. Urania 1561: Alla fine dell'arcobaleno]</ref> consolidando l'immagine di una letteratura che lascia poco spazio al femminile.
 
A questa prime pubblicazioni ne seguono altre, generalmente di ancor più breve vita, con storie avventurose in cui sono presenti tutti i classici stereotipi della [[Epoca d'oro della fantascienza|prima fantascienza]] d'oltreoceano, come [[extraterrestri nella fantascienza|alieni]] dalla [[Omini verdi|pelle verde]], armi a raggi, [[astronave|astronavi]] ed eroine scollate, in puro stile ''[[pulp (genere)|pulp]]''. Tra queste effimere pubblicazioni - appannaggio di autori italiani sotto pseudonimi anglosassoni - vi sono ''Mondi nuovi, quindicinale di avventure nello spazio'' (1952), ''Mondi astrali'' (1955), ''[[Galassia (collana 1956-1957)|Galassia]]'' (1956-1957),<ref>{{Catalogo SF|collana=70043|nome=Galassia (1955-1957)}}</ref> ''I narratori dell'Alpha Tau'' (1957), ''Cronache del futuro'' (1957), ''Cosmic'' (1957), ''Astroman'' (1957), ''Le cronache del futuro'' (1958), ''Poker d'assi'' (1959), ''I romanzi del futuro'' (1961), ''Super fantascienza illustrata'' (1961).<ref name="Gallo1997">{{cita|Gallo 1997}}</ref> Queste prime opere ricalcano per lo più lo stile degli autori statunitensi, con scarsa originalità e cura per la lingua, conformemente alla sciatteria delle traduzioni dall'inglese.<ref name="Gallo1997" />
 
In particolare ''Mondi nuovi'', pubblicata dalle Edizioni Diana di Roma per soli 6 numeri nel 1952 e diretta da Eggardo Beltrametti, seconda rivista specializzata in fantascienza dopo ''Scienza Fantastica'',<ref name="Mondi astrali">http://www.fantascienza.com/magazine/rubriche/6375/mondi-astrali/</ref> mescola racconti con storie a fumetti a puntate: ''I pionieri della Via Lattea'' di un giovane [[Guido Buzzelli]] (con lo pseudonimo di Ludwidg Blyth), ''I corsari della galassia'' di Lombardi (con lo pseudonimo di Gagy), ''Il mistero del satellite H-15'' su testi di [[Enrico De Boccard]] (con lo pseudonimo di E. Grafson) e disegni di Buzzelli, ''Il dottor Hodler'' di N. Pietramella.<ref>http://www.intercom-sf.com/modules.php?name=Encyclopedia&op=content&tid=6853</ref> Tutti gli autori della rivista erano reduci della [[Repubblica Sociale Italiana]] sotto pseudonimo.<ref name="Mondi astrali" />
A metà degli anni cinquanta Buzzelli prosegue la serie a fumetti ''[[Alex l'eroe dello spazio]]'', ripercorrendo tutte le situazioni tipiche del genere; oltre a illustrare le copertine di ''Flash Gordon'' nello stesso periodo, Buzzelli disegna la serie ''I Marziani''<ref>http://issuu.com/littlenemo_torino/docs/collecting_comics_in_italy/52</ref> e ''Nolan, il pioniere dello spazio'' (1953) per i testi di Gabriele Gioggi,<ref>http://web.tiscali.it/fumettx/ALMANACCO/N-O.htm</ref> il quale è anche editore della rivista ''Mondi astrali'' nel 1955, erede di ''Mondi nuovi'' e sempre diretta da E. Beltrametti con illustrazioni e copertina di Buzzelli, ma in formato diverso e senza fumetti.
 
== Gli anni d'oro (1957-1960) ==
[[Gianfranco De Turris]] identifica gli "anni d'oro" della fantascienza italiana nel periodo compreso tra il 1957 e il 1960 "con qualche propaggine sino al 1961-62".<ref name="De Turris 1987-1988">{{cita web|url=http://www.fantascienza.net/vegetti/GDT/Prandin.html|autore=[[Gianfranco De Turris]]|titolo=Introduzione alla progettata antologia personale di Ivo Prandin|città=Roma|data=ottobre 1987 - giugno 1988|sito=Fantascienza.net|accesso=28 aprile 2014}}</ref> Nel 1957 appare una nutrita serie di riviste e collane: ''[[Galassia (collana 1956-1957)|Galassia]]'', ''[[I Romanzi del Cosmo|Cosmo]]'' della Ponzoni, ''[[Oltre il cielo (rivista)|Oltre il cielo]]'' e poco più tardi, nel 1958, è la volta di ''[[Galaxy (collana)|Galaxy]]''.
 
Il mensile di romanzi ''Galassia'', diretto da [[L. R. Johannis]] (scrittore e pittore futurista, nonché "[[contattista]]" di [[UFO]] nel 1947),<ref name="De Turris 2003-2004" /> prima di chiudere l'anno successivo pubblica solo cinque romanzi, tre dei quali però italiani, e vari racconti, per la maggior parte dello stesso Johannis.
 
[[File:Arturo Gaetano Crocco-50.jpg|thumb|[[Cesare Falessi]] (in piedi) con [[Gaetano Arturo Crocco]] negli anni cinquanta]]
 
''Oltre il cielo'' (1957-1970), diretta dall'ing. [[Cesare Falessi]], alterna opere di ''science fiction'' al consueto novero di articoli sull'aviazione e l'astronautica. Si affianca nel primo anno alla guida della rivista [[Armando Silvestri]], già attivo nell'anteguerra. Sulle pagine della rivista si concentrano - in particolare nel biennio 1958-1959 - i racconti di quattro dei principali autori dell'epoca: [[Ivo Prandin]], [[Renato Pestriniero]] (che si firma "Pi Erre"), [[Vincenzo Croce]] ("Vicro" e "Massimo Doncati"), [[Gianni Vicario]] ("G. Newman" e "A. G. Greene"); lo stesso Cesare Falessi scrive con sette pseudonimi diversi; a questi si aggiungerà dal 1960 [[Lino Aldani]] ("N. L. Janda"), autore di una fantascienza "nuova", non più basata sulla [[space opera]].<ref name="De Turris 1987-1988" /> In quasi quindici anni di vita la rivista pubblica 475 racconti e 12 romanzi a puntate di oltre cento autori italiani, formando due generazioni di lettori e scrittori.<ref name="Ferlita 2007">{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/02/24/silvestri-il-pioniere-della-fantascienza.html|autore=Salvatore Ferlita|titolo=Silvestri il pioniere della fantascienza|sito=la Repubblica.it|data=24 febbraio 2007|accesso=5 maggio 2014}}</ref>
 
Alla rivista collabora anche [[Peter Kolosimo]] (al secolo Pier Domenico Colosimo), che tiene una rubrica fissa in cui espone le basi di quelle teorie di "[[Teoria degli antichi astronauti|archeologia spaziale]]" che avrebbe poi sviluppato nei suoi numerosi best seller tradotti e pubblicati in tutto il mondo, facendone uno degli scrittori italiani più conosciuti all'estero negli anni sessanta e settanta. Nelle pagine della stessa rivista si cerca inoltre di fondare, senza però avere seguito, la prima associazione di autori di fantascienza in Italia (AAFS) nel 1959.<ref name="De Turris 1987-1988" /><ref>L'omologa associazione statunitense, [[Science Fiction and Fantasy Writers of America]], verrà fondata nel 1965.</ref>
 
''[[Galaxy (collana)|Galaxy]]'' diretta da R. Valente, è l'edizione italiana della rivista statunitense ''[[Galaxy Science Fiction]]'', di cui riprende anche logo e grafica. Viene pubblicata dal 1958 al 1964 per 72 numeri.
 
A testimonianza dell'aderenza del pubblico al canone fantascientifico da poco sviluppatosi oltreoceano, gli scrittori italiani dell'epoca pubblicano i loro racconti sotto pseudonimi rigorosamente anglosassoni: [[Gianfranco Briatore]] diventa ''John Bree''; [[Ugo Malaguti]] si firma ''Hugh Maylon''; [[Luigi Naviglio]] è ''Louis Navire''; [[Roberta Rambelli]] - la più importante scrittrice donna, nonché la maggiore traduttrice - utilizza il nome ''Robert Rainbell'', al maschile, e altri pseudonimi; [[Carlo Bordoni]], ''Charley B. Drums''. Questi alcuni dei nomi che si ritrovano utilizzati nelle pubblicazioni della storica collana "Cosmo. I Capolavori della fantascienza", nota anche come [[I Romanzi del Cosmo]], pubblicata da Ponzoni Editore di Milano per un decennio, dal 1957 al 1967 per ben 202 numeri.<ref name="Gallo1997" />
 
Il crescente interesse popolare per il nuovo genere inizia a coinvolgere anche alcuni intellettuali e spinge alla fine del decennio la più prestigiosa casa editrice, [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]], a pubblicare un'antologia di racconti di fantascienza rimasta celebre, ''[[Le meraviglie del possibile]]'' (1959) a cura di [[Carlo Fruttero]] e [[Sergio Solmi]], cui seguirà ''[[Il secondo libro della fantascienza]]'' (1962). Tuttavia, se si eccettuano pochi critici successivi come [[Carlo Pagetti]] o [[Renato Giovannoli]], secondo P. Antonello "di fatto non c'è stata pressoché nessuna comunicazione fra una fandom attiva, organizzata, solerte, attenta, e un'élite culturale refrattaria se non addirittura insofferente nei confronti sia del genere che di tutto quanto associabile in senso lato alle scienze esatte".<ref name="Antonello2008" />
 
=== Buzzati ===
[[File:Buzzati2.jpg|thumb|upright=0.7|[[Dino Buzzati]]]]
 
[[Dino Buzzati]], la cui letteratura appartiene al genere [[fantastico]] con molteplici spunti,<ref name="Gianfranceschi 1967" /> si dedica al genere fantascientifico con il romanzo del 1960 ''[[Il grande ritratto]]'',<ref>{{cita pubblicazione|autore=Massimo Del Pizzo|titolo=La Fantascienza in Dino Buzzati: Il grande ritratto|opera=Future Shock|numero=5|anno=1990|pp=1-4}}</ref> in cui descrive la realizzazione, in un misterioso centro di ricerche, di una gigantesca "Macchina Pensante", un [[supercomputer]] inizialmente pensato per scopi militari in grado di [[Intelligenza artificiale nella fantascienza|riprodurre la coscienza umana]].
 
C'è chi ha definito ''Il grande ritratto'' come uno dei primi se non addirittura "il primo romanzo italiano di fantascienza", in quanto appare svincolato sia dal gusto fumettistico degli albori del genere in Italia sia dall'influenza dell'intellettualismo anglosassone.<ref name="Gianfranceschi 1967">{{cita libro|autore=Fausto Gianfranceschi|titolo=Dino Buzzati|città=Torino|Editore=Borla|anno=1967|pp=64-66}}</ref> Il romanzo suscita però, alla sua uscita, una certa delusione e molti dubbi perfino tra la critica solitamente favorevole all'autore, in quanto appartiene "a un genere allora considerato troppo «basso» da un sistema letterario che già faticava molto ad accettare il fantastico".<ref name="Fanelli1990">{{cite book|author=Giuseppe Fanelli|title=Dino Buzzati: bibliografia della critica, 1933-1989|year=1990|publisher=QuattroVenti|isbn=978-88-392-0186-7|page=19}}</ref>
 
Buzzati scrive anche alcuni racconti fantascientifici, tra cui ''Il disco si posò'', un incontro tra un prete alla [[don Camillo]] e gli extraterrestri, e ''24 marzo 1958'', una versione fantascientifica della ''[[Divina Commedia]]''.<ref>{{cita libro|autore=[[Dino Buzzati]]|titolo=[[Sessanta racconti]]|anno=1958}}</ref>
 
=== Esordio della fantascienza al cinema ===
{{vedi anche|Cinema italiano di fantascienza}}
[[File:1000 km al minuto.jpg|thumb|''[[Mille chilometri al minuto!]]'' di [[Mario Mattoli]] (1939), una delle prime incursioni italiane nel cinema di fantascienza e primo film sonoro del genere.]]
 
È a partire dalla fine degli anni cinquanta che si sviluppa un vero e proprio filone italiano della fantascienza al cinema. Dovendo stabilire una data precisa per la sua nascita, viene spesso indicato il [[1958]], anno in cui esce la prima pellicola italiana fantascientifica drammatica, non [[farsa (genere teatrale)|farsesca]]: ''[[La morte viene dallo spazio]]'', per la regia di [[Paolo Heusch]], con fotografia ed effetti speciali di [[Mario Bava]]. Il film di Heusch si inserisce in un filone di chiara origine statunitense.
 
Già in precedenza, a partire dagli anni venti-trenta, vi erano state comunque varie commedie fantastico-fantascientifiche, tra le quali ''[[Mille chilometri al minuto!]]'' ([[1939]]), una farsesca escursione nel fantastico di [[Mario Mattoli]] – uno dei primi voli verso il [[Marte (astronomia)|pianeta Marte]], che però s'interrompe quasi sul nascere – o ''[[Baracca e burattini]]'' del [[1954]] per la regia di [[Sergio Corbucci]]. Tornando ancor a più indietro nel tempo, l'esordio della cinematografia italiana nella fantascienza è retrodatabile fino al [[1910]],<ref name="Un matrimonio interplanetario">{{fantafilm|1898/10-4| Un matrimonio interplanetario |accesso=5 aprile 2012}}</ref> con la commedia ''[[Un matrimonio interplanetario]]'' di [[Yambo|Enrico Novelli (Yambo)]].
 
Il cinema di genere fantascientifico prodotto in Italia rimane per lo più al traino delle produzioni [[hollywood]]iane, ma con molti meno mezzi a disposizione. La maggior parte delle pellicole sono pertanto [[film a basso costo]] girati in fretta ad imitazione di questo o quel successo americano, specie negli anni sessanta e ottanta quando vi è la maggiore produzione di film di questo genere a [[Cinecittà]]. Molto frequenti le [[contaminazione (narrativa)|contaminazioni]] con altri generi, anzitutto con l'[[cinema dell'orrore|horror]]<ref name="SFE-Italy" /> e la [[commedia all'italiana|commedia]]. Non mancano tuttavia eccezioni di una certa qualità, in particolare nel filone più legato alla [[fantascienza sociologica]] prodotto dalla fine degli anni sessanta a buona parte degli anni settanta, con film di [[satira]] sociale talora graffiante. Vari registi italiani del "[[cinema d'autore]]" si cimentano, seppure episodicamente, con la fantascienza.
 
== Anni sessanta e settanta ==
[[File:Inisero_cremaschi.jpg|thumb|Lo scrittore e sceneggiatore [[Inisero Cremaschi]] (1928-2014), qui attore nello sceneggiato televisivo ''[[A come Andromeda (sceneggiato televisivo)|A come Andromeda]]''.]]
 
Fino alla morte di Giorgio Monicelli nel 1961 I romanzi di Urania (che dal 1957 si chiamano semplicemente Urania) avevano pubblicato anche alcuni autori italiani, in particolare [[L. R. Johannis]], seppure solo sotto pseudonimi (o con nomi non italiani) dal 1955. Dagli [[anni 1960|anni sessanta]] in poi - quando le copertine di Urania sono disegnate da [[Karel Thole]] e la direzione della collana viene assunta da [[Fruttero & Lucentini]] - invece vengono pubblicate solo traduzioni, per ben 35 anni, fino al 1990 con la pubblicazione dei primi vincitori del [[premio Urania]]. La scelta di pubblicare solo di rado autori italiani, nascondendoli sotto pseudonimi anglosassoni, o di non pubblicarli affatto ha la conseguenza di limitare lo sviluppo del settore in Italia, che rimarrà sempre più debole e meno considerato a confronto di quelli di altri Stati europei come la Francia.<ref name="De Turris 2003-2004" />
 
Per contro in Italia dagli anni sessanta vi è un notevole fermento di pubblicazioni e autori, in genere rivendicando non solo la firma ma - secondo G. De Turris - anche "un modo di intendere la fantascienza tutto italiano, in contrapposizione e in polemica all'esterofilia di Urania e all'imposizione di pseudonimi di Cosmo".<ref name="De Turris 2003-2004" /> ''[[Galaxy (collana)|Galaxy]]'' (1958-1964) e ''[[Galassia (collana 1961-1979)|Galassia]]'' (1961-1979), assieme alla pubblicazione della [[fantascienza sociologica]] statunitense e [[New Wave (fantascienza)|New Wave]] britannica, iniziano a proporre in appendice racconti di autori dichiaratamente italiani, con lo scopo di valorizzare l'apporto e l'originalità della letteratura nazionale. Accanto a [[Roberta Rambelli]], autrice di una fantascienza basata sugli stereotipi del genere,<ref name="SFE-Italy" /> i nomi più noti sono [[Gilda Musa]], [[Lino Aldani]], [[Inisero Cremaschi]], [[Sandro Sandrelli]],<ref name="Pagetti 1977" /> autori che pur accettando tali convenzioni e stereotipi, secondo Carlo Pagetti sottolineano la necessità di introspezione psicologica, di una percezione "umana" dell'alieno e di un'indagine morale - in qualche modo scettica - sul trionfo della tecnologia.<ref name="SFE-Italy" />
 
È soprattutto nei racconti che si esprime la capacità degli autori italiani di combinare l'immaginazione scientifica con gli universi soggettivi del fantastico, in particolare nei racconti che Inisero Cremaschi raccoglie in due antologie da lui curate, ''[[I labirinti del terzo pianeta]]'' (1964, con Gilda Musa) e ''[[Universo e dintorni]]'' (1978).<ref name="SFE-Italy" />
 
La collana [[Interplanet]] (1962-1965) raccoglie nei suoi sette volumi gli autori più raffinati del periodo: accanto a [[Primo Levi]], [[Ennio Flaiano]] e [[Tommaso Landolfi]] compaiono Lino Aldani (già noto sotto lo pseudonimo di ''N. L. Janda'') e [[Renato Pestriniero]], due tra gli autori fantascientifici di maggiore spessore letterario del periodo.<ref name="Gallo1997" />
Aldani scrive anche la prima opera critica sul fenomeno in Italia, ''La fantascienza'' (1962),<ref>[http://www.futureshock-online.info/pubblicati/fsk54/html/aldani.htm Lino Aldani morto Quando le radici riviste Galassia Futuro]</ref> e fonda nel 1963 un nuovo bimestrale, ''[[Futuro (rivista)|Futuro]]'', la prima rivista interamente dedicata agli autori italiani.<ref name="Gallo1997" /> Curata oltre che da Aldani anche da [[Massimo Lo Jacono]] (già conosciuto sotto lo pseudonimo di ''L. J. Mauritius'' e ''Megalos Diekonos'') e [[Giulio Raiola]], ''Futuro'' ha però breve durata (solo otto numeri, fra il maggio-giugno [[1963]] e il novembre [[1964]]). Tra gli autori di rilievo che fanno il loro esordio nelle sue pagine [[Riccardo Leveghi]] (1941-1985).<ref name="De Turris 2003-2004" />
 
''[[Gamma (collana)|Gamma]]'', una collana pubblicata tra il 1965 e il 1968 in formato pocket e che all'inizio si presenta più come una rivista, prosegue il tentativo di promuovere una fantascienza italiana più seria e impegnata, obiettivo condiviso anche da [[Ugo Malaguti]], già direttore di ''Galassia'', che dà vita alla [[Libra Editrice]] che pubblica il bimestrale ''[[Nova SF*]]'' e la collana ''[[Gli Slan]]'', distribuiti solo su abbonamento, in cui compaiono anche alcuni scrittori italiani.<ref name="De Turris 2003-2004" /> La Libra cercherà di arrivare anche in edicola e libreria, incontrando tuttavia difficoltà tali da subire il fallimento nel 1980; dalle sue ceneri sorge la [[Perseo libri]], la cui eredità verrà a sua volta raccolta nel 2007 da [[Elara libri]].
 
Nel 1970 [[Gianfranco Viviani]] fonda l'[[Editrice Nord]], con l'obiettivo di avvicinare i lettori di lingua italiana alla fantascienza e al [[fantasy]], due generi letterari ancora quasi assenti nelle librerie. La Nord rimarrà per trent'anni, fino agli anni duemila, la principale casa editrice specializzata,<ref name="SFE-Italy" /> attraverso le sue longeve collane [[Cosmo Oro]] (dal 1970 al 2003) e [[Cosmo Argento]] (1970-2007).
 
=== Italo Calvino e le Cosmicomiche ===
[[File:Italo-Calvino.jpg|thumb|upright=0.7|[[Italo Calvino]]]]
 
[[File:Guido Morselli.jpg|thumb|upright=0.7|[[Guido Morselli]]]]
 
[[Italo Calvino]] dimostra la sua ecletticità di scrittore pubblicando nel 1965, nella piena maturità della sua carriera letteraria,<ref>{{cite book|author=AA VV|title=Letteratura italiana. Dall'Ottocento al Novecento|url=http://books.google.com/books?id=xZDC9IfsHwkC&pg=PA114|year=1999|publisher=Alpha Test|isbn=978-88-483-0063-6|page=114}}</ref> ''[[Le cosmicomiche]]'', la sua prima raccolta di storie fantascientifiche [[umorismo|umoristiche]] e [[paradosso|paradossali]] relative all'[[universo]], all'[[evoluzione]] a [[tempo]] e [[spazio (fisica)|spazio]], a cui segue ''[[Ti con zero]]'' (1967), riunite e riproposte con varie storie inedite ne ''[[La memoria del mondo e altre storie cosmicomiche]]'' (1968) e ''[[Cosmicomiche vecchie e nuove]]'' (1984). Per costruire i suoi racconti surreali ed esilaranti Calvino prende spunto da nozioni scientifiche, anzitutto [[astronomia|astronomiche]] e [[Cosmologia (astronomia)|cosmologiche]], ma le discipline cui attinge nel corso degli anni sono assai diversificati ed eterogenee ([[geografia]], [[genetica]], [[cibernetica]], [[botanica]], [[geologia]]) tanto che la presenza della scienza nella sua opera è senza dubbio forte e decisiva.<ref name="Antonello 2005">{{cita pubblicazione|url=https://www.academia.edu/1488098|autore=Pierpaolo Antonello|titolo=Cibernetica e fantasmi. Italo Calvino fra mito e numero|opera=Il ménage a quattro. Scienza, filosofia, tecnica nella letteratura italiana del Novecento|città=Firenze|editore=Le Monnier Università|anno=2005|pagine=169-235|accesso=26 aprile 2014}}</ref>
 
Si tratta di storie difficili da classificare ed [[Eugenio Montale]], nella sua recensione sul ''[[Corriere della Sera]]'', parla di fantascienza alla rovescia perché proiettata "verso il più oscuro passato e non verso le conquiste della scienza futura".<ref>{{cita web|autore=Luigi Cazzato|titolo= Il cosmo comico di Italo Calvino|opera=Future Shock n.49|data=febbraio 2007|accesso=26 aprile 2014}}</ref>
Lo stesso Calvino - che pure si dichiara appassionato e divertito lettore di fantascienza - non le classifica all'interno del genere.<ref name="SFE-Italy" /> Ad ogni modo con ''Le cosmicomiche'' la fantascienza italiana entra a pieno titolo nelle antologie scolastiche e uno dei racconti viene adattato nel programma televisivo della [[Rai]] ''[[Racconti di fantascienza]]'' del 1979, una delle poche occasioni in cui questo genere di letteratura viene presentato al grande pubblico nella tv italiana, recitato da alcune delle più grandi voci del teatro.
 
Tra gli altri autori "atipici" o "irregolari" della fantascienza italiana, che contribuiscono in modo indipendente, personalissimo e occasionale al genere,<ref name="Pagetti 1977" /> [[Primo Levi]] con la sua antologia ''[[Storie naturali]]'' (1966; [[Premio Bagutta]] 1967)<ref>{{cita web|url=http://www.primolevi.it/Web/Italiano/Contenuti/Opera/110_Edizioni_italiane/Storie_naturali|titolo=Storie naturali|editore=Centro internazionale di studi Primo Levi|accesso=30 aprile 2014}}</ref>, tra le quali ''Il sesto giorno'';<ref name="SFE-Italy" /> [[Guido Morselli]] con il post apocalittico ''Dissipatio H. G.''<ref name="SFE-Italy" /> e due opere fantapolitiche tra le quali ''Roma senza papa'' (1975), in cui si descrive il futuro dello [[Stato Pontificio]] alla fine del Novecento che, sotto un [[papa]] irlandese Giovanni XXIV, diventa un centro della piena libertà di costumi e si abolisce il [[celibato ecclesiastico]].<ref name="Berezowski 2011" /> Tra gli autori atipici rientra anche il [[futurologia|futurologo]] [[Roberto Vacca]] - uno tra i pochissimi con un'autentica cultura scientifica<ref name="SFE-Italy" /> - che fa il suo esordio come scrittore di fantascienza e fantapolitica nel 1963-65 utilizzando gli stilemi del genere,<ref name="SFE-Italy" /> giungendo alla notorietà solo nel 1971 con il saggio di tema apocalittico ''Il medioevo prossimo venturo''.
 
Tra gli altri autori normalmente ascritti alla letteratura "[[mainstream]]" che producono incursioni fantascientifiche, oltre ai già citati Buzzati e Landolfi, vi sono [[Anna Banti]], [[Luce d'Eramo]] (in particolare con il romanzo ''[[Partiranno]]'', noto anche come ''Il sogno dei marziani'', del 1986) e [[Mario Soldati]].<ref name="Treanni" />
 
=== Nascita del fandom ===
Nei primi anni sessanta il pubblico in crescita degli appassionati ([[fandom]]) dà vita a numerose riviste amatoriali ([[fanzine]]), il più delle volte pubblicate in [[ciclostile]] in poche centinaia di copie, che costituiscono un momento di passaggio per futuri scrittori come [[Vittorio Curtoni]] (futuro direttore delle riviste ''[[Galassia (rivista)|Galassia]]'' e ''[[Robot (rivista)|Robot]]'') e [[Paolo Brera (scrittore)|Paolo Brera]]. La seconda generazione degli autori italiani di fantascienza ha la sua palestra proprio in questa prima ondata di fanzine, che esplode fra il 1962 e il 1965.<ref name="Sosio 1999">{{cita|Sosio 1999}}</ref>
 
La prima fanzine italiana, ''Futuria Fantasia'' edita da [[Luigi Cozzi]] (poi regista di film fantascientifici), è del 1962, ed è seguita alla metà degli anni sessanta da molte altre, tra cui ''Verso le stelle'' e ''L'Aspidistra''.<ref>{{cita|Petruzzelli 2013|p. 25}}</ref> ''Numeri Unici'' viene curata da [[Luigi Naviglio]] e Vittorio Curtoni; ''Sevagram'' costituisce l'esordio di [[Riccardo Valla]] (primo curatore delle collane dell'[[Editrice Nord]]); sulla fanzine ''Nuove Dimensioni'' scrive il critico Carlo Pagetti.<ref name="Sosio 1999" />
 
Dopo un breve momento di notevole vitalità, il fenomeno delle fanzine ha tuttavia un improvviso tracollo nel 1965, per riprendere solo negli anni settanta.<ref name="Sosio 1999" />
 
La seconda fase del fandom si apre nel 1972, con la breve vita della fanzine ''Pulsar'', cui seguono presto ''Kronos'' edita a Ferrara e ''Astralia'' in Sicilia.<ref name="Sosio 1999" />
 
Sulla strada già aperta da Pagetti negli anni sessanta nascano varie fanzine specializzate nella critica letteraria: ''Alternativa'' di Giuseppe Caimmi e [[Piergiorgio Nicolazzini]] (poi curatore delle collane Cosmo e [[Cosmo Oro]] della Nord), ''Un'Ambigua Utopia'' (1977-1982), dell'omonimo collettivo di [[estrema sinistra]], ''Crash'' a [[Genova]], ''[[Fate largo!]]'' (1977) a [[Cagliari]], infine la più longeva, ''[[Intercom (rivista)|Intercom]]'', fondata nel 1979<ref>http://www.intercom.publinet.it/1999/anniversario.html</ref> a [[Palermo]] da Pippo Marcianò e proseguita a [[Genova]] da Bruno Valle e [[Domenico Gallo (scrittore)|Domenico Gallo]] per quasi cento numeri, poi a [[Terni]] (fino al n.149), per trasferirsi infine in rete nel 1997 diventando una [[webzine]].<ref>Gli ultimi articoli pubblicati sul sito http://www.intercom.publinet.it risalgono al 2011-2012.</ref>
 
Tra le fanzine invece dedicate alla pubblicazione di narrativa la più importante è ''The Time Machine'', edita a [[Padova]] e curata da Franco Stocco e Mauro Gaffo, promotrice di uno dei primi concorsi per narrativa inedita, il premio Mary Shelley; tra le altre ''Vox Futura'' di [[Milano]], curata prima da Angelo De Ceglie e poi da [[Luigi Pachì]], nella quale esordisce come illustratore [[Giuseppe Festino]], ''Il Re in Giallo'' di [[Trieste]], ''Dimensione Cosmica'' di [[Chieti]], ''Nuove Dimensioni'' di [[Livorno]].<ref name="Sosio 1999" />
 
Iniziano nei primi anni settanta anche le [[convention]] di appassionati, con cadenza annuale, a partire dalla prima SFIR (Science Fiction Italian Roundabout) che si tiene nel 1972 a Trieste, appuntamento poi ribattezzato [[Italcon]], che permettono di consolidare il fandom su scala nazionale,<ref name="Sosio 1999" /> assegnando il principale riconoscimento attribuito dal fandom, il [[Premio Italia]], a partire dal 1972 (con cadenza annuale dal 1975).
 
=== Il boom del cinema ===
{{vedi anche|Cinema italiano di fantascienza#Il boom degli anni sessanta}}
[[File:Decimavittima.jpg|thumb|[[Marcello Mastroianni]] ne ''[[La decima vittima]]'' (1965)]]
 
Negli anni sessanta si assiste in Italia a un vero e proprio boom del [[cinema di genere]], anche se la fantascienza riguarda relativamente pochi titoli e non grandi produzioni. Gli [[effetti speciali]] rimangono assai poveri rispetto alle produzioni [[hollywood]]iane, i cast presentano attori allora pressoché sconosciuti, le sceneggiature sono spesso ingenue e traballanti e per lo più ricalcano schemi e modelli d'importazione.<ref name="Del Santo 2010">{{cita web|url=http://www.fantascienza.com/magazine/servizi/13656/davanti-agli-occhi-dietro-lo-schermo-il-cinema-i/?print=1|titolo= Davanti agli occhi, dietro lo schermo: il cinema italiano di fantascienza|autore= Maurizio Del Santo|accesso=10 agosto 2011|opera=[[Delos Science Fiction]] 124|data=5 maggio 2010}}</ref>
 
Il filone più diffuso nella prima metà del decennio rimane l'avventura spaziale (con un chiaro richiamo alla [[space opera]] statunitense), di cui [[Antonio Margheriti]] è il maestro,<ref name="Chiavini 2003">{{cita|Chiavini Pizzo Tetro 2003| p. 159}}</ref> assieme all'[[film horror fantascientifico|horror fantascientifico]]. Del 1960 è ''[[Space Men]]'', primo film di Margheriti, destinato a dirigere sempre sotto pseudonimo. ''[[Il mulino delle donne di pietra]]'' (1960) di [[Giorgio Ferroni]], considerato uno dei migliori fanta-horror,<ref name="Chiavini 2003" /><ref name="Mulino">{{fantafilm|1951d/60-30|Il mulino delle donne di pietra|5 aprile 2012}}</ref> si basa sull'archetipo dello [[scienziato pazzo]].
 
Nasce nel 1963 il [[Festival internazionale del film di fantascienza di Trieste]], la prima e principale rassegna sul genere, destinata a svolgersi fino al 1982 (rinascendo nel 2000 come [[Science Plus Fiction]]), assegnando ogni anno il premio Asteroide al miglior film in concorso e facendo conoscere al pubblico italiano e internazionale anche le opere cinematografiche dell'est europeo.
 
Il 1965 è l'anno più prolifico per il cinema fantascientifico italiano. Di Margheriti escono quasi contemporaneamente quattro film e [[Mario Bava]] realizza una delle migliori pellicole di genere del periodo:<ref name="Chiavini 2003" /> ''[[Terrore nello spazio (film 1965)|Terrore nello spazio]]'', tratto da un racconto<ref>{{catalogo SF|opera=1061584|nome=Una notte di 21 ore}} URL consultato il 24 ottobre 2010.</ref> di [[Renato Pestriniero]]. Nello stesso anno [[Elio Petri]] dirige un film di taglio molto diverso, ''[[La decima vittima]]'' (da un racconto<ref>Pubblicato in italiano ne ''[[Le meraviglie del possibile]]'' a cura di [[Carlo Fruttero]] e [[Sergio Solmi]], collana ''Gli Struzzi'', Einaudi, 1959</ref> di [[Robert Sheckley]]), interpretato per la prima volta da due celebrità: [[Marcello Mastroianni]] e [[Ursula Andress]]; è il migliore omaggio reso dal cinema italiano alla [[fantascienza sociologica]] che proprio in quegli anni sta iniziando a rinnovare il genere letterario.<ref name="Del Santo 2010" />
 
''[[Omicron (film)|Omicron]]'' del 1963, scritto e diretto da [[Ugo Gregoretti]], è una satira sul [[Lotta di classe|conflitto di classe]]. Dell'anno successivo è ''[[Il disco volante]]'' di un giovane [[Tinto Brass]], che prende lo spunto di un atterraggio di alieni nella campagna [[Veneto|veneta]] per una satira sull'arretratezza di un'Italietta borghese e provinciale.
 
Subito dopo, tra il 1965 e il 1967, il cinema italiano viene letteralmente sommerso da una marea di film di [[fantaspionaggio]] [[film a basso costo|a basso costo]], per lo più in coproduzione con altri Paesi europei (da cui l'etichetta ''"[[eurospy]]"''), ma senza pretese e girati in fretta per sfruttare l'onda del successo dei film di [[James Bond]].
 
=== La fantascienza sociologica ===
{{vedi anche|Fantascienza sociologica}}
Nella seconda metà degli anni sessanta e negli anni settanta trionfa la "[[fantascienza sociologica]]", più impegnata rispetto all'ingenuo filone avventuroso degli esordi del genere, che ambisce a trattare temi adulti e socialmente rilevanti e a trovare un proprio ruolo di rispetto nella letteratura nazionale e internazionale. Gli autori italiani sono ancora alla ricerca di "una difficile mediazione tra la tradizione letteraria italiana e il realismo estremo della science fiction anglosassone degli anni sessanta".<ref name="Gallo1997" /> Malgrado la modernizzazione della società e dei costumi, la cultura italiana del dopoguerra, sia di destra sia di sinistra, "è caratterizzata da un'aperta diffidenza verso la scienza e la tecnica" - vista anche come una perniciosa "colonizzazione culturale" da parte degli USA - e "permane tra molti letterati italiani la nostalgia per la condizione rurale e il timore di un imbarbarimento dei valori prodotto dalla società di massa".<ref name="Gallo1997" /><ref>Michela Nacci, ''Tecnica e cultura della crisi'', Loescher, Torino, 1982; ''L'antiamericanismo in Italia negli anni Trenta'', Bollati Borighieri, Torino, 1989.</ref>
 
[[Lino Aldani]] - secondo [[Domenico Gallo (scrittore)|Domenico Gallo]] - "rappresenta con la propria scrittura le difficoltà e le contraddizioni di un'intera generazione" e il suo romanzo ''[[Quando le radici]]'' (1977) "incarna in sé la visione antitecnologica e catastrofista del [[marxismo]] critico".<ref name="Gallo1997" />
 
Nel 1976 fa il suo esordio nelle edicole italiane la rivista specializzata ''[[Robot (rivista)|Robot]]'', diretta da [[Vittorio Curtoni]], che si contraddistingue per lo spazio dedicato alle rubriche e alla saggistica e per proporre - assieme ad autori anglosassoni di alto livello e alcuni europei - anche opere innovative e polemiche di un piccolo gruppo di italiani che, facendo proprie "le pulsioni della fantascienza contemporanea anglosassone", incentrano i propri racconti "su interessi linguistici, politici, di definizione dell'identità".<ref name="Gallo1997" /> La rivista, dopo un periodo travagliato e la pubblicazione solo come antologia, chiude nel 1979 (riaprirà dopo un quindicennio nel 2003), ponendo fine a un'epoca della fantascienza italiana. Curtoni è anche l'autore di un rilevante saggio dedicato alla storia della fantascienza italiana, ''Le frontiere dell'ignoto'' (1977).<ref name="Curtoni 1977">{{cita|Curtoni 1977}}</ref>
 
=== Il cinema negli anni della contestazione ===
{{vedi anche|Cinema italiano di fantascienza#La fantascienza sociologica e il Sessantotto}}
[[File:Semedelluomo-ferreri.png|thumb|left|''[[Il seme dell'uomo]]'' (1969) di [[Marco Ferreri]]]]
 
[[File:Supervip.jpg|thumb|Il film d'animazione ''[[Vip - Mio fratello superuomo]]'' (1968)]]
 
[[File:I cannibali (film 1970).JPG|thumb|''[[I cannibali (film 1970)|I cannibali]]'' di [[Liliana Cavani]] (1970)]]
 
Anche nel cinema negli anni della contestazione nasce l'interesse per la [[fantascienza sociologica]] e le storie fantastiche sono occasione per fare critica e [[satira]] a sfondo sociale.<ref name="Delos Guidi 1998" /> La satira e la parodia sono - secondo Carlo Pagetti - forse l'unico vero ambito in cui la cinematografia italiana di fantascienza abbia saputo offrire contributi originali.<ref name="SFE-Italy" /> Questo tipo di storie, non richiedendo particolari effetti speciali o di [[scenografia|scenografie]] elaborate, sono alla portata degli scarsi mezzi delle produzioni italiane.
 
''[[H2S (film)|H2S]]'' (1968) di [[Roberto Faenza]] racconta la ribellione contro una società [[tecnocrazia|tecnocratica]] e [[consumismo|consumistica]] da parte di un giovane (il film rimane sequestrato per alcuni anni). ''[[Ecce Homo - I sopravvissuti]]'' (1969) di [[Bruno Gaburro]] ha uno scenario post atomico. [[Luciano Salce]] gira ''[[Colpo di stato (film 1969)|Colpo di stato]]'' (1969), una graffiante commedia [[fantapolitica]] che mette in scena un'Italia in cui - per un errore del calcolatore - vince alle elezioni il [[Partito Comunista Italiano|Partito Comunista]] invece della [[Democrazia Cristiana]], scatenando reazioni di panico. Il film viene ostracizzato sia a [[destra (politica)|destra]] sia a [[sinistra (politica)|sinistra]] e rapidamente ritirato dalla circolazione.
 
Il film animato ''[[Vip - Mio fratello superuomo]]'' (1968) di [[Bruno Bozzetto]] è una parodia comica dei [[supereroe|supereroi]] americani ma anche del consumismo imperante.
Nel 1969 viene presentato al [[Festival internazionale del film di fantascienza]] di Trieste<ref>{{cita web|url=http://www.pellicolascaduta.it/wordpress/?page_id=1422|titolo=Intervista a Luigi Cozzi|editore=Pellicolascaduta.it|accesso=28 marzo 2012}}</ref> ''[[Il tunnel sotto il mondo]]'', opera prima di [[Luigi Cozzi]], ispirata al racconto omonimo<ref>{{Gutenberg|31979|The Tunnel Under The World di Frederik Pohl}} (testo originale)</ref> di [[Frederik Pohl]] del 1955, un classico della satira del consumismo.
 
[[Liliana Cavani]] nel suo film del 1970 ''[[I cannibali (film 1970)|I cannibali]]'' riambienta a Milano in un prossimo futuro imprecisato l'[[Antigone (Sofocle)|''Antigone'' di Sofocle]] in una riflessione critica sulla contestazione del Sessantotto.<ref name="I cannibali">{{fantafilm|1961e/70-20|I cannibali|9 aprile 2012}}</ref>
 
''[[N.P. - Il segreto]]'' (1971) di [[Silvano Agosti]] condivide a sua volta la rilettura di un contesto fantascientifico e sociologico delle tesi libertarie sessantottine.<ref name="N.P. Il segreto">{{fantafilm|1971c/71-5|N.P. Il segreto|9 aprile 2012}}</ref>
 
''[[Conviene far bene l'amore]]'' (1975) di [[Pasquale Festa Campanile]] - una pellicola satirica a cavallo con la [[commedia sexy all'italiana|commedia erotica]] all'italiana - immagina una civiltà del futuro che risolve la crisi energetica ricavando energia dal [[rapporto sessuale|sesso]].<ref name="Delos Guidi 1998">{{cita web|url=http://www.fantascienza.com/delos/delos36/sfmade.html|titolo=Sf made in Italy: Nirvana e gli altri|autore=Umberto Guidi|accesso=20 ottobre 2010|opera=[[Delos Science Fiction]] 36|data=15 maggio 1998}}</ref>
 
Con la fantascienza sociologica si cimenta infine [[Ugo Tognazzi]] in veste di regista ne ''[[I viaggiatori della sera]]'' (1979), un [[Cinema d'autore|film d'autore]] tratto dal romanzo omonimo di [[Umberto Simonetta]], ambientato in un futuro [[distopia|distopico]] in cui non c'è posto per gli anziani.
 
Alla fine degli anni settanta, il successo del film ''[[Guerre stellari (film 1977)|Guerre stellari]]'' (1977) fa tornare in auge il filone più spensierato dell'avventura spaziale. Luigi Cozzi realizza nel 1978 (con il nome Lewis Coates) la sua pellicola più celebre, ''[[Scontri stellari oltre la terza dimensione]]'', una coproduzione italo-statunitense densa di citazioni ai classici del genere.<ref>{{cita web|url=http://www.searchmytrash.com/movies/starcrash(1979).shtml|titolo=Starcrash (1979)|sito=SearchMyTrash.com|accesso=9 aprile 2012}}</ref>
 
=== La fantascienza alla televisione ===
[[File:Carraropitagora.jpg|thumb|[[Paola Pitagora]], [[Tino Carraro]] e [[Luigi Vannucchi]] nello sceneggiato televisivo ''[[A come Andromeda (sceneggiato televisivo)|A come Andromeda]]'' (1972) di [[Vittorio Cottafavi]].]]
 
[[File:Gamma sceneggiato.png|thumb|''[[Gamma (sceneggiato televisivo)|Gamma]]'' (1975)]]
 
Negli anni settanta la fantascienza si affaccia nella televisione italiana, con varie trasmissioni della [[Rai]], prodotte sulla scia del grande successo del primo [[sceneggiato televisivo]] di genere fantastico, ''[[Il segno del comando]]'' per la regia di [[Daniele D'Anza]] (1971), incentrato sul [[soprannaturale]].<ref name="Barbierato 1997" />
 
Lo scrittore [[Inisero Cremaschi]] è sceneggiatore del primo e probabilmente più riuscito sceneggiato fantascientifico della Rai,<ref name="Barbierato 1997">{{cita web|url=http://www.fantascienza.com/delos/delos31/sif.html|autore=Enrico Barbierato|titolo=Sceneggiati fantastici italiani|sito=[[Delos Science Fiction]] n.31, anno IV|data=novembre 1997|accesso=1 maggio 2014}}</ref> ''[[A come Andromeda (sceneggiato televisivo)|A come Andromeda]]'' (1972), diretto da [[Vittorio Cottafavi]],<ref>http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/page/Page-ba98b62b-a1d3-4004-b424-05e2a7e2f894.html?set=ContentSet-78074ec3-4337-49bb-9656-9f15c19d7954&type=V</ref> adattamento di un programma della [[BBC]] del 1961 scritto da [[Fred Hoyle]] e John Elliot e del romanzo omonimo del 1962.
 
Seguono lo sceneggiato ''[[ESP (sceneggiato televisivo)|ESP]]'' (1973), un thriller a sfondo [[paranormale]] diretto da Daniele D'Anza e interpretato da [[Paolo Stoppa]] nei panni del [[sensitivo]] olandese [[Gerard Croiset]]. Daniele D'Anza, appassionato di [[occulto]] e paranormale, riprende, seppure in modo differente, il tema già presente nel suo precedente sceneggiato ''Il segno del comando''.
 
Dal 1973 al 1975 viene coprodotta dalla Rai la prima delle due stagioni della serie televisiva britannica ''[[Spazio 1999]]'' (''Space: 1999''), l'ultima ideata da [[Gerry Anderson|Gerry]] e [[Sylvia Anderson]]; è una produzione all'avanguardia per l'epoca, ma la presenza italiana nel cast è assai ridotta e di scarso rilievo.<ref name="Barbierato 1997" />
 
Lo sceneggiato ''[[Gamma (sceneggiato televisivo)|Gamma]]'' (1975),<ref>http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/page/Page-67454118-521f-4557-ad50-8cdedf9b4bc4.html?set=ContentSet-d98b382d-45d7-4bf5-9359-88713b82710b&type=V</ref> per la regia di [[Salvatore Nocita]] su un soggetto di [[Fabrizio Trecca]], propone una storia incentrata sul [[trapianto di cervello]] su un giovane pilota collaudatore automobilistico infortunato e sulle sue [[bioetica|implicazioni etiche]].
 
''[[La traccia verde]]'' (1976) diretto da [[Silvio Maestranzi]], con [[Sergio Fantoni]] e [[Paola Pitagora]], è un giallo che ruota attorno a un tema da [[scienza di confine]], la [[Plantæ#Sensibilit.C3.A0_delle_piante|sensibilità delle piante]]. La sceneggiatura - una storia originale seppure con somiglianze con il romanzo ''Giungla domestica'' di [[Gilda Musa]]<ref name="Barbierato 1997" /> - è di [[Flavio Nicolini]], che aveva firmato anche i precedenti ''ESP'' e ''Gamma''.
 
Tralasciando ''[[Ritratto di donna velata]]'' (1975) e ''[[Il fauno di marmo (miniserie televisiva)|Il fauno di marmo]]'' (1977) - ascrivibili più che altro all'[[Letteratura dell'orrore|orrore]] e al [[Letteratura gotica|gotico]]<ref name="Barbierato 1997" /> - il successivo sceneggiato fantascientifico è il film in due parti ''[[Extra (sceneggiato televisivo)|Extra]]'' del 1976 per la regia di Daniele D'Anza, un thriller a sfondo [[Ufologia|ufologico]] con [[Vittorio Mezzogiorno]] incentrato sugli "[[Men in Black (ufologia)|Uomini in nero]]" delle [[Teoria del complotto sugli UFO|teorie del complotto]] statunitensi, che ricostruisce un [[Rapimento alieno di Pascagoula|caso di rapimento alieno]] a [[Pascagoula]] nel [[Mississippi]] avvenuto pochi anni prima, nel 1973.<ref>http://www.youtube.com/watch?v=QGJFW4IXQa8</ref>
 
La letteratura è, per una volta, la protagonista nel programma ''[[Racconti di fantascienza]]'' del 1979 per la regia di [[Alessandro Blasetti]],<ref>Episodi di [http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/page/Page-a0bdeb6a-8dee-4117-a154-34696915e116.html?refresh_ce Racconti di Fantascienza] su [[Rai Teche]]</ref> che in ognuna delle tre puntata presenta alcuni racconti di fantascienza letti da [[Arnoldo Foà]] e commentati dallo stesso Blasetti, seguiti da tre brevi telefilm<ref>[http://www.cinetecadibologna.it/vedere/programmazione/app_2983/from_2011-06-29/h_1615 Dossier Blasetti. I racconti di fantascienza] sul sito della [[Cineteca di Bologna]]</ref> di una decina di minuti ciascuno, ispirati a racconti o romanzi famosi, sempre in ambito fantascientifico. Tra questi, accanto ai maggiori autori anglosassoni, anche un racconto di [[Primo Levi]]. Il progetto di Blasetti è più ampio (6 puntate) ma viene tagliato dalla Rai, come pure la possibilità di un seguito.
 
== Anni ottanta: ritorno al fandom ==
Con la chiusura nel 1979 della rivista ''Robot'', tra la fine degli anni settanta e gli inizi degli anni ottanta la fantascienza italiana - con particolare riferimento alla [[fantascienza sociologica]] sopravvissuta - è come "costretta alla clandestinità",<ref name="Gallo1997" /> rivolgendosi principalmente al mercato ristretto delle [[fanzine]] per appassionati, ancora una volta ciclostilate almeno fino all'avvento di Internet negli anni novanta. Le principali testate<ref name="Gallo1997" /> si chiamano ''Lucifero'', ''[[Intercom (rivista)|Intercom]]'' (nata nel 1979), ''TDS - The Dark Side'' (1981-1991)<ref>{{cita pubblicazione|url=http://www.fantascienza.net/sfpeople/franco.ricciardiello/saggistica/il%20lato%20oscuro.htm|autore=[[Franco Ricciardiello]]|titolo=Il lato oscuro. Storia di TDS – The Dark Side|opera=[[Intercom (rivista)|Intercom]]|numero=138/139|anno=1994|accesso=24 aprile 2014}}</ref> di [[Vercelli]], fondata da Giampiero Prassi e diretta per un certo periodo da [[Franco Ricciardiello]] (futuro vincitore del [[Premio Urania]]),<ref name="Sosio 1999" /> ''Un'ambigua utopia'' (1977-1982).<ref name="CaroniaSpagnul2009">{{cite book|author1=Antonio Caronia|author2=Giuseppe Spagnul|title=Un'ambigua utopia|year=2009|publisher=Mimesis|isbn=978-88-8483-712-7}}</ref>
 
Così, senza più un freno e un filtro costituito dalle esigenze commerciali degli editori, secondo [[Domenico Gallo (scrittore)|Domenico Gallo]] "si sviluppa una fantascienza radicale, oltraggiosa, orientata alla letteratura ufficiale per violentarla, deriderla, sussumerla, desiderarla come un corpo da amare."<ref name="Gallo1997" /> Tra i principali autori-attivisti di questi anni vi sono [[Daniele Ganapini]], [[Gianluigi Pilu]], [[Daniele Brolli]], [[Claudio Asciuti]] e Domenico Gallo, a cui si aggiungono successivamente [[Franco Ricciardiello]], [[Roberto Sturm]] e [[Danilo Santoni]].<ref name="Gallo1997" />
 
All'inizio degli anni ottanta si verifica dunque un boom della microeditoria amatoriale di fantascienza e si apre quella che [[Silvio Sosio]] ha definito "l'era dei grandi club", la terza fase storica del fandom.<ref name="Sosio 1999" /> Se in precedenza le fanzine erano iniziativa di piccoli gruppi di tre o quattro persone, dopo la Convention Europea di [[Stresa]] del 1980 (la seconda che si svolge in Italia) nascono le grandi organizzazioni amatoriali, con centinaia di soci e sedi nelle grandi città; tra queste l'Anasf di Roma (1979) animata da [[Gianni Pilo]], City a Milano, promosso soprattutto da Mario Sumiraschi, che pubblica numerose fanzine: ''L'Altro Spazio'' di [[Luigi Pachì]], ''La Spada Spezzata'' (Silvio Sosio e Paolo Pavesi), ''Maelstrom'', ''Millennium'' e altre. Da costole dello Space Opera Club di Torino, promosso da [[Gianfranco Briatore]] (già noto come autore con lo pseudonimo di John Bree), nascono lo Space O Club di [[Aosta]] (che attiva il premio Courmayeur) e lo Star Trek Italian Club (STIC),<ref name="Sosio 1999" /> destinato a diventare nel 2001 il club ufficiale di [[Star Trek]] in Italia pubblicando la rivista cartacea ''[[Inside Star Trek Magazine]]''.
 
Oltre alle grandi organizzazioni prosegue l'attività anche di club più piccoli, che pubblicano a loro volta varie fanzine, che in questi anni passano dal ciclostile alle [[fotocopia|fotocopie]] e alla stampa [[offset]], migliorando la grafica e cominciando ad adottare il [[desktop publishing]] dalla seconda metà degli anni ottanta.<ref name="Sosio 1999" /> Non mancano in ambito amatoriale le pubblicazioni umoristiche.<ref name="Sosio 1999" />
 
=== I concorsi letterari ===
Nella seconda metà degli anni ottanta l'attività si concentra sulla creazione di numerosi premi letterari (in genere aperti a tutti i rami del fantastico), togliendo così spazio alle fanzine, che vedono un periodo di stasi.<ref name="Sosio 1999" />
Nel 1977 era nato il Premio Lovecraft (senza alcuna relazione con l'[[Premio Lovecraft|omonimo concorso]] organizzato da [[Delos Books]] dal 1994), ad opera di [[Gian Filippo Pizzo]], con sponsor l'[[Editrice Nord]], riservato a racconti di fantascienza, horror e fantasy, inediti o editi. Scomparso negli anni successivi, verrà rilanciato da Pietro Borgo dal 1997 al 2008 col nome di premio Akery (dall'antico nome della città di [[Acerra]] in cui viene bandito). Tra i più importanti e longevi il [[Premio Courmayeur]], per racconti brevi di genere fantastico, attivo fino al 2000 e promosso dal comune di [[Courmayeur]] in collaborazione con lo Space O club di Aosta e Keltia Editrice.
 
Nel 1986 l'epoca dei grandi club si avvia già al tramonto e solo poche fanzine di fantascienza sono destinate a sopravvivere, mentre si verifica parallelamente una crescita dell'interesse intorno al fantasy.<ref name="Sosio 1999" /> In tale ambito assume importanza il [[Premio Tolkien]], organizzato dall'editore Solfanelli di [[Chieti]] e presieduto per diversi anni da [[Oreste del Buono]].<ref name="Sosio 1999" />
La rivista ''Intercom'' è tra le poche a proseguire le pubblicazioni (istituendo nel 1993 un omonimo premio letterario); dopo la chiusura di ''THX 1138'', Antonio Scacco fonda nel 1986 ''Future Shock''. Nascono anche altre riviste amatoriali, ma di breve durata.<ref name="Sosio 1999" />
 
Dal lato professionale, negli anni ottanta emerge un gruppo di giovani scrittrici, tra le quali anzitutto [[Daniela Piegai]], che con ''[[Il mondo non è nostro]]'' (1989) crea una versione tecnologica del ''[[Il castello|Castello]]'' di [[Franz Kafka]].<ref name="SFE-Italy" />
 
=== Cinema, televisione e fumetto ===
[[File:2019 - Dopo la caduta di New York (Parsifal).JPG|thumb|Una scena di ''[[2019 - Dopo la caduta di New York]]'' di [[Sergio Martino]] (1983)]]
 
Nell'ambito del cinema popolare si verifica agli inizi degli anni ottanta un tentativo di costruire una "nuova fantascienza all'italiana" sull'imitazione di fortunati film americani a partire da ''[[Guerre stellari]]'', spesso mischiato al [[Fantascienza apocalittica e post apocalittica|post-apocalittico]] e al nuovo horror italiano.
Il filone cinematografico post apocalittico, prodotti sulla scia dei film di successo di ''[[Mad Max]]'' e sul mito dell'anarchia e della violenza nei ghetti metropolitani, dura però pochi anni; tra i registi vede [[Enzo G. Castellari]] (''[[1990 - I guerrieri del Bronx]]'', ''[[I nuovi barbari]]'' del 1982 e ''[[Fuga dal Bronx]]'' del 1983), [[Sergio Martino]] (''[[2019 - Dopo la caduta di New York]]'', del 1983). Antonio Margheriti gira ''[[Il mondo di Yor]]'' (1983), coprodotto dalla [[Rai|Rai tv]] e tratto dal fumetto argentino ''[[Yor, il cacciatore]]'' di [[Juan Zanotto]] e [[Ray Collins (fumettista)|Ray Collins]], una storia di [[science fantasy]]; [[Lucio Fulci]] gira ''[[I guerrieri dell'anno 2072]]'' (1984).
 
Nel 1981 viene istituito a [[Roma]] il [[Fantafestival]] (Mostra internazionale del cinema di fantascienza e del fantastico), mentre l'anno successivo chiude il festival del cinema di fantascienza di Trieste.
 
Nella seconda metà del decennio il successo internazionale di ''[[Terminator (film)|Terminator]]'' e ''[[RoboCop - Il futuro della legge| RoboCop]]'' dissemina nel cinema italiano una serie di [[Mockbuster|cloni a basso e bassissimo costo]] a base di [[androide|androidi]], [[cyborg]] e [[viaggio nel tempo|viaggi nel tempo]].<ref name="Del Santo 2010" />
Alla fine degli anni ottanta il filone - che ha stentato a caratterizzarsi come "genere" - entra inevitabilmente in crisi, seguito da tutto il cinema italiano. Il decennio si chiude con l'ultimo film fantascientifico di Margheriti/Dawson, ''[[Alien degli abissi]]'' (1989), un fanta-horror dai toni [[Ambientalismo|ecologisti]]. Lo stesso regista ha girato due anni prima per la [[Rai]] - su un progetto di [[Renato Castellani]] - lo [[sceneggiato televisivo]] ''[[L'isola del tesoro (sceneggiato televisivo 1987)|L'isola del tesoro]]'' (1987), trasposizione fantascientifica del romanzo di Stevenson ambientata nello spazio. Primo [[kolossal]] interamente prodotto dalla Rai, ''L'isola del tesoro'' - girato con un cast internazionale e un budget ben superiore a quello di ogni altra produzione fantascientifica italiana per il cinema o la televisione - rimane tuttavia largamente ignorato (anche nella stessa televisione italiana).<ref>{{cita libro|titolo=Danze macabre. Il cinema di Antonio Margheriti|edizione=Grande enciclop. cinema di Profondo Rosso; Vol. 6 di Il cinema gotico e fantastico italiano|autore=Fabio Giovannini|editore=Mondo Ignoto|anno=2004|isbn=88-89084-22-7}}, citato in {{cita web|url=http://www.antoniomargheriti.com/tutti_i_suoi_film/Fantascienza/Isola%20del%20Tesoro.htm|titolo=L'isola del tesoro|sito=Antoniomargheriti.com|accesso=24 ottobre 2010}}</ref>
 
Nel settore del fumetto, nasce nel 1982 ''[[Martin Mystère]]'', il "detective dell'impossibile" ideato da [[Alfredo Castelli]] su disegni di [[Giancarlo Alessandrini]] ed edito da [[Sergio Bonelli editore]], che si muove in quell'area ai confini tra scienza e [[fantascienza]] soprannominata "[[archeologia misteriosa]]", definita dai best seller di [[Peter Kolosimo]] ed [[Erich von Däniken]] negli anni sessanta e settanta. Le storie spaziano ampiamente tra letteratura popolare e ricerca storica, miti e leggende, [[Atlantide]] e altri continenti perduti, [[UFO]] e [[Men in Black (ufologia)|Uomini in nero]], [[teoria del complotto|teorie del complotto]] e [[parapsicologia]]. Pubblicato da oltre 30 anni, è uno dei più longevi fumetti italiani, venendo tradotto in numerose lingue,<ref>http://www.sergiobonelli.it/sezioni/3126/licensing</ref> inclusa una miniserie negli Stati Uniti edita da [[Dark Horse Comics|Dark Horse]] nel 1999.
 
== Anni novanta: il Premio Urania ==
{{vedi anche|Premio Urania}}
[[File:Valerio Evangelisti.jpg|thumb|upright=0.7|[[Valerio Evangelisti]]]]
 
Dal 1989 - interrompendo un lungo periodo di 35 anni in cui non aveva più pubblicato autori italiani - la collana Urania di Mondadori istituisce il [[Premio Urania]] (vinto nella sua prima edizione da [[Vittorio Catani]]) che diviene - grazie alla diffusione della collana - il principale concorso letterario per autori italiani di fantascienza, scoprendo e lanciando nel corso degli anni novanta autori come [[Luca Masali]], [[Nicoletta Vallorani]], [[Massimo Mongai]], [[Francesco Grasso]], [[Massimo Pietroselli]], ma soprattutto [[Valerio Evangelisti]]. Evangelisti è colui che realizza le maggiori vendite dell'intera collana con la sua serie di romanzi sull'[[Nicolas Eymerich (personaggio)|inquisitore Eymerich]] - in continua [[contaminazione (narrativa)|contaminazione]] tra fantascienza e [[romanzo gotico|gotico]], [[romanzo storico]] e [[Letteratura dell'orrore|horror]] - divenendo l'autore italiano di fantascienza di maggiore successo<ref name="Evangelisti Delos">http://www.fantascienza.com/delos/delos18/eymerich.html</ref> e riuscendo ad andare oltre l'editoria specializzata.<ref name="Treanni">{{cita web|url=http://www.fantascienza.com/magazine/speciali/13641/3/|autore=Carmine Treanni|titolo|Salvatore Proietti: Un sogno per la SF Italiana|p=3|[[Delos Science Fiction]] n. 123, Anno XVII|data=aprile 2010|accesso=30 aprile 2014}}</ref>
 
Attivo anche nel campo della critica letteraria e sociale, Valerio Evangelisti, dopo Vittorio Curtoni, è inoltre uno dei precursori della comunità telematica fantascientifica italiana come assiduo frequentatore di sf.ita, la conferenza [[FidoNet]] dedicata alla fantascienza.<ref name="Evangelisti Delos" /> Fonda inoltre nel 2000 la [[webzine]] ''[[Carmilla on line]]'', inizialmente pubblicata su carta, dedicata alla critica sul [[fantastico]].
 
Un'altra rivista semiprofessionale che nasce negli anni novanta è ''Settimo Inchiostro'', edita dal club torinese Altroquando;<ref name="Sosio 1999" /> ma verso la metà del decennio si avvia nel fandom una nuova fase, quella [[telematica]],<ref name="Sosio 1999" /> che ne permette una diffusione molto più ampia. Nel 1994 viene infatti distribuita nella rete delle [[BBS]] la [[rivista online|rivista elettronica]] ''Delos Cyberzine'', curata da Silvio Sosio e Luigi Pachì,<ref name="Sosio 1999" /> che dall'aprile dell'anno successivo diventa una delle prime riviste sul [[world wide web]] in Italia assumendo il nome di ''[[Delos Science Fiction]]''. Nel 1997 esordiscono in rete ''Metropolis'', curata da Giuseppe Ferri e Maurizio Scarabelli, e il ''[[Corriere della Fantascienza]]'' lanciato da Luigi Pachì. Nel 1998, dopo quasi vent'anni di vita su carta, si trasferisce in rete anche la decana delle fanzine italiane, ''[[Intercom (rivista)|Intercom]]''.<ref name="Sosio 1999" />
 
=== Cinema e fumetto negli anni novanta ===
[[File:Serra Interview 3.jpg|thumb|[[Antonio Serra (fumettista)|Antonio Serra]], ideatore assieme a [[Michele Medda]] e [[Bepi Vigna]] di ''[[Nathan Never]]'']]
 
Nel campo dei fumetti, nel 1991 si ha l'esordio di ''[[Nathan Never]]'' di [[Michele Medda|Medda]], [[Antonio Serra (fumettista)|Serra]] & [[Bepi Vigna|Vigna]], edito da [[Sergio Bonelli Editore]], che già pubblicava ''[[Martin Mystère]]''. Nathan Never è una sorta di investigatore in un mondo futuro distopico con atmosfere [[noir]] che ricorda da vicino il film ''[[Blade Runner]]'' e le sue storie [[Romanzo poliziesco|poliziesche]] toccano un po' tutti i temi e i generi della fantascienza, dalla [[space opera]] al [[fantascienza apocalittica e post apocalittica|filone apocalittico]] al [[cyberpunk]]. Tuttora edito dopo oltre vent'anni, diviene la principale e più longeva serie di fumetti di genere fantascientifico in Italia.
 
Nel settore del cinema in Italia negli anni novanta la produzione fantascientifica si arresta quasi completamente e poche pellicole vanno oltre il B-movie o la commedia. L'unica e notevole eccezione è ''[[Nirvana (film)|Nirvana]]'' del 1997 di [[Gabriele Salvatores]], una coproduzione italo-francese con un cast internazionale, uso massiccio gli [[Computer-generated imagery|effetti speciali generati al computer]] e una trama fortemente ispirata agli stereotipi del cyberpunk. Nonostante una più tiepida accoglienza da parte della critica rispetto ai suoi film precedenti,<ref name="Nirvana M">{{mymovies|film|16153|Nirvana}}. URL consultato il 9 aprile 2012</ref><ref>{{cita web|url=http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=34704&film=NIRVANA|titolo=Nirvana - Film (1997)|sito=Comingsoon.it|accesso=9 aprile 2012}}</ref> ''Nirvana'' diventa il più grande successo commerciale del regista<ref name="Muccino 2003">{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/spettacoli_e_cultura/rabbiamuccino/rabbiamuccino/rabbiamuccino.html|sito=La Repubblica/spettacoli_e_cultura|titolo=Muccino: "Mi hanno punito ma non mi lascio abbattere"|accesso=9 aprile 2012}}</ref> e il film drammatico di fantascienza prodotto in Italia di maggiore successo.<ref>{{cita web|url=http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/10/03/news/salvatores-star-da-fantascienza-vince-l-urania-1.7855459|titolo=Salvatores star da fantascienza, vince l'Urania - Cronaca|autore=Laura Strano|sito=Il Piccolo|data=3 ottobre 2013|accesso=20 dicembre 2013}}</ref><ref name="Velino">{{cita web|url=http://www.ilvelino.it/it/article/festival-fantascienza-a-salvatores-lurania-dargento-alla-carriera/43302801-10a3-451b-bab8-5a8cec1ee3db/|titolo=Festival fantascienza: a Salvatores l'urania d'argento alla carriera|sito=Il Velino.it|data=02 novembre 2013|accesso=10 novembre 2013}}</ref>
 
=== Ucronia, fantapolitica e fantafascismo ===
[[File:Lo zar non è morto 1929.jpg|thumb|''Lo zar non è morto'' (1929)]]
 
Nel variegato panorama della narrativa fantascientifica italiana non manca il filone dell'[[ucronia]], chiamata anche - a seconda della tradizione letteraria - "fantastoria", "storia controfattuale" oppure - come proposto da [[Umberto Eco]] - "allostoria",<ref name="Berezowski 2011">{{cita|Berezowski 2011}}</ref> che descrive lo sviluppo degli eventi che si sarebbero potuti verificare se un determinato avvenimento storico fosse andato diversamente, incrociandosi spesso con la [[fantapolitica]].
 
Uno dei principali autori italiani che si sono dedicati a questo filone è [[Pierfrancesco Prosperi]]<ref name="Pizzo 1998">{{cita web|url=http://www.futureshock-online.info/pubblicati/fsk23/html/pizzo.htm|autore=[[Gian Filippo Pizzo]]|titolo=Tra ucronia e fantastoria|opera=Future Shock anno X, n.23 (nuova serie)|data=gennaio 1998|accesso=2 febbraio 2014}}</ref> (''[[Seppelliamo re John]]'', 1973; ''[[Garibaldi a Gettysburg]]'', 1993), anche se non mancano alcuni precedenti, tra i quali ''Storia della Toscana sino al principato'' dell'accademico [[Lorenzo Pignotti]] (pubblicato postumo nel 1813), che immagina cosa sarebbe potuto succedere se [[Lorenzo de' Medici|Lorenzo il Magnifico]] non fosse morto nel 1492, il già citato ''[[Lo zar non è morto]]'' del 1929 scritto da un [[scrittura collettiva|collettivo]] di [[Futurismo|futuristi]],<ref name="Gruppo dei Dieci" /><ref name="Berezowski 2011" /> oltre a un romanzo postumo di [[Guido Morselli]], ''Contro-passato prossimo'' (1974), nel quale immagina che la [[prima guerra mondiale]] sia stata vinta dall'[[Impero austroungarico]]<ref name="Berezowski 2011" /> che conseguentemente si riannette l'Italia settentrionale.<ref name="Pizzo 1998" />
 
Anche le prime opere di [[Luca Masali]], autore che si caratterizza per un'attenta ricostruzione del contesto storico, sono ucroniche: una trilogia di romanzi inaugurata con ''[[I biplani di D'Annunzio]]'' (1995), ambientati durante una Grande Guerra rivisitata, che non si conclude nel 1918 ma, a causa di interferenze dal futuro, continua negli anni venti.
 
Tra religione e fantapolitica, [[Ferruccio Parazzoli]] con ''[[1994 - La nudità e la spada]]'' (1990) immagina di scrivere nel 2015, dopo un ventennio dal fatto cruciale di fine millennio: la fine cruenta del [[cristianesimo]] a causa di un [[colpo di stato]] avvenuto nel 1994; in ''[[Ascolta, Israele]]'' (1991) [[Ugo Bonanate]] immagina un passato alternativo in cui il [[giudaismo]] è rimasta la sola religione dell'Occidente.<ref name="SFE-Italy" />
 
A cavallo tra gli anni novanta e i duemila in Italia, dove a parte i [[governo Berlusconi I|governi Berlusconi]] il periodo più controverso e discusso della storia contemporanea rimane il [[fascismo]], molte opere ucroniche tendono a prendere spunto da esso e a cercare punti di divergenza dalla storia conosciuta: per esempio, immaginando cosa sarebbe successo se l'Italia di [[Benito Mussolini|Mussolini]] non fosse entrata in guerra. Si costituisce così alle soglie degli anni duemila un filone narrativo definito, con varie polemiche, "fantafascismo", dal titolo di un'antologia del 2000 curata da [[Gianfranco De Turris]], ''Fantafascismo! Storie dell'Italia ucronica''.<ref name="Berezowski 2011" />
 
Tra i principali esempi di questo filone vi sono i romanzi della [[trilogia di Occidente|trilogia di ''Occidente'']] di [[Mario Farneti]] (dal 2001 al 2006), in cui Mussolini decide di dichiarare la [[terza guerra mondiale]] e [[dominio del mondo|conquistare l'intero pianeta]], ''[[Nero italiano]]'' di [[Giampietro Stocco]] (2003), in l'Italia non è entrata in guerra nel 1940 e il regime fascista prosegue integro fino al 1975, e ''[[L'inattesa piega degli eventi]]'' di [[Enrico Brizzi]] del 2008, in cui l'Italia fascista non si schiera al fianco della [[Germania nazista]] nella seconda guerra mondiale, oltre a vari racconti inclusi nelle raccolte curate da De Turris.<ref name="Berezowski 2011" /> Quasi tutti gli autori citati - secondo Łukasz Jan Berezowski - "tentano di dimostrare l'Italia fantafascista come uno stato potente, ben sviluppato, militarizzato, dotato di una forte rappresentanza politica e ampie ambizioni imperialistiche", tuttavia alcuni cercano nelle loro opere ucroniche di smussarne il carattere [[razzismo|razzista]], antidemocratico e illiberale.<ref name="Berezowski 2011" /> La narrativa immaginativa diventa così uno strumento di indagine storica "alternativa" privo dei vincoli e del rigore tipici della [[storiografia]]. Vari autori del "fantafascismo" divengono oggetto di accuse di falso storico, interpretazioni arbitrarie dei fatti storici o [[revisionismo storiografico|revisionismo storico]], a volte di criptofascismo<ref name="Berezowski 2011" /> e non mancano pesanti critiche alla stessa qualità letteraria dei loro scritti.<ref name="Gallo1997" />
 
== Dagli anni duemila ==
Nel 2000 rinasce, come [[Science Plus Fiction]], il Festival internazionale del film di fantascienza di Trieste, che si era svolto fino al 1982; nel 2002 istituisce il premio alla carriera Urania d'Argento (in collaborazione con Urania di Mondadori) che nel corso delle successive edizioni verrà consegnato a registi italiani quali [[Pupi Avati]], [[Dario Argento]]<ref>http://www.sciencefictionfestival.org/home/storia/</ref> e [[Gabriele Salvatores]].
 
Alle soglie degli anni duemila nasce una collana diretta concorrente di Urania che esce nelle edicole, [[Solaria (collana)|Solaria]] edita dalla [[Fanucci Editore|Fanucci]] dal 1999, che istituisce anche un premio letterario ma che ha vita breve, a causa della crisi che colpisce il settore.
Anche la collana storica Urania risente della crisi e nel 2004 dimezza le pubblicazioni, diventando da quindicinale a mensile.
 
La rivista ''[[Robot (rivista)|Robot]]'', sempre diretta da [[Vittorio Curtoni]], riprende nel 2003, dopo quasi un quindicennio di silenzio, le sue pubblicazioni, conquistando alcuni riconoscimenti a livello europeo; la rivista bandisce tuttora il [[Premio Robot]] per racconti inediti, originariamente inaugurato nel 1976. Viene pubblicata dalla [[Delos Books]], una casa editrice specializzata in fantascienza, fantastico e giallo fondata nello stesso anno da [[Silvio Sosio]], [[Franco Forte]] e [[Luigi Pachì]] dalle ceneri della precedente editrice Solid. Alla Delos Books si unisce nel 2005 anche [[Gianfranco Viviani]], già fondatore della [[Editrice Nord|Nord]] e delle sue trentennali collane Cosmo, andando a dirigere una delle uniche collane di fantascienza rimaste sul mercato, [[Odissea Fantascienza]].
 
Nel frattempo da un gruppo di scrittori italiani nasce nel 2004 il movimento del [[connettivismo (letteratura)|connettivismo]], il quale, sulla scia del [[cyberpunk]], si propone di coniugare estrapolazione scientifica e speculazione sociale in una sintesi che non disdegna le sperimentazioni tipiche dell'[[avanguardia]]. Il gruppo pubblica dal 2009 la rivista ''[[NeXT (rivista)|NeXT]]''.
 
Nel 2007 [[Luigi Petruzzelli]] fonda una casa editrice specializzata in fantascienza (a cui dedica oltre il 70% del catalogo), le Edizioni Della Vigna<ref>{{cita|Petruzzelli 2013|p. 1}}</ref> e tiene nel 2013 a Varese il primo corso universitario in Italia ufficialmente dedicato alla fantascienza.<ref name="PetruzzelliOttocento" />
 
=== La fantascienza online ===
Con l'eccezione di [[Urania (collana)|Urania]], con la fine del secondo millennio la letteratura di fantascienza è praticamente scomparsa dalle edicole italiane, dopo avere ceduto molto terreno ai generi [[fantasy]] e [[Letteratura dell'orrore|horror]] che l'avevano già spodestata dalle librerie. Il ruolo di riviste come ''[[Robot (rivista)|Robot]]'' (tuttora pubblicata) è stato parzialmente ripreso dalle pubblicazioni sul [[world Wide Web|web]] (riviste professionali e [[webzine]]), che raggiungono migliaia di lettori. Le più popolari sono ''[[Delos Science Fiction|Delos]]'' e il ''[[Corriere della Fantascienza]]'', che sono parte del portale [[Fantascienza.com]], e ''[[Intercom (rivista)|Intercom]]''.
 
Le riviste online raggiungono non soltanto il tradizionale lettore della narrativa di fantascienza, ma coinvolgono anche chi è appassionato a questo genere in altre forme, come cinema, fumetti e soprattutto serie televisive. In questo senso le riviste online contribuiscono in qualche misura ad avvicinare alla letteratura chi non la conosceva, dando un impulso, anche se di proporzioni tutte da verificare, allo sviluppo di nuove generazioni di lettori.
 
Siti web, [[blog]], [[forum (Internet)|forum]], [[newsgroup]] e [[mailing list]] inoltre contribuiscono in questa direzione grazie alla creazione di grandi comunità di appassionati e al conseguente scambio di esperienze e di consigli di lettura, allargando quello che prima degli anni novanta era, sebbene in misura molto minore e qualitativamente diversa, il fenomeno del [[fandom]].
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
;Testi originali citati
(consultabili online)
*{{cita libro|autore=[[Francesco Bacone]]|titolo=[[L'Utopia]]|altri=traduzione di [[Ortensio Lando]]|editore=Anton Francesco Doni|città=Venezia|anno=1548|edizione=libro II}} [http://www.liberliber.it/libri/t/thomas_more/index.php Testo originale] su Liber Liber
*{{cita libro|autore=[[Anton Francesco Doni]]|titolo=Mondi celesti, terrestri, et infernali, de gli Academici pellegrini: composti dal Doni; mondo piccolo, grande, misto, risibile, imaginato, de pazzi, & massimo, inferno, de gli scolari, de malmaritati, delle puttane, & ruffiani, soldati, & capitani poltroni, dottor cattivi, legisti, artisti, degli vsurai, de poeti & compositori ignoranti|edizione=In Vinegia: appresso Gabriel Giolito de' Ferrari|anno=1562}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k72373x Libro I] e [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k58336r Libro II] su Gallica
*{{cita libro|autore=Giovanni Bonifacio|titolo=La repubblica delle api|anno=1627}} [http://www.hypermachiavellism.net/?q=bitcache/e08cfe94380f3ee3eb00a2fca32264124c271dff&vid=&disposition=inline&op=view Testo originale] su hypermachiavellism.net
*{{Cita libro|autore=[[Zaccaria Seriman]]|titolo=Viaggi di Enrico Wanton alle terre incognite australi, ed ai regni delle scimie, e de' cinocefali. Nuovamente tradotti da un manoscritto inglese|città=Venezia|anno=1749; ed. defin., 4 voll., 1764}} [http://books.google.com/books?id=I6tL8Bq4quIC Testo originale] su Google libri
*{{cita libro|autore=[[Giacomo Leopardi]]|titolo=[[Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie]]|opera=[[Operette morali]]|anno=1827}} [[s:Operette morali/Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie|Testo originale]] su Wikisource
*{{cita libro|autore=Anonimo|titolo=Delle scoperte fatte nella luna del dottor Giovanni Herschel|città=Napoli|anno=1836}} (traduzione dal francese della 104ª edizione fatta a Parigi nel marzo 1836) [[s:Delle scoperte fatte nella luna del dottor Giovanni Herschel|Testo originale]] su Wikisource
*{{cita libro|autore=[[Ippolito Nievo]]|titolo=Storia filosofica dei secoli futuri|anno=1860}} [[s:Storia filosofica dei secoli futuri|Testo originale]] su Wikisource
*{{cita libro|autore=[[Igino Ugo Tarchetti]]|titolo=Racconti fantastici|editore=Fratelli Treves Editori|anno=1869}} [[s:Racconti fantastici|Testo originale]] su Wikisource
*{{cita libro|autore=[[Antonio Ghislanzoni]]|titolo=Abrakadabra - Storia dell'avvenire|edizione=Biblioteca Minima|editore=A. Brigola & C.|città=Milano|anno=1884}} [http://www.digitami.it/opera.do?operaId=51 Testo originale (formato immagine)] su DigitaMi - Biblioteca digitale di Milano, [http://www.liberliber.it/libri/g/ghislanzoni/index.php Formato testo] su Liber Liber
*{{cita libro|autore=[[Paolo Mantegazza]]|titolo=L'anno 3000 - Sogno|città=Milano|editore=Fratelli Treves|anno=1897}} [http://www.braidense.it/dire/3000/anno3000.html Testo originale] su Biblioteca Nazionale Braidense, [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k101874v.r=mantegazza.langFR su Gallica]
*{{cita libro|autore=[[Giovanni Virginio Schiaparelli]]|titolo=La vita sul pianeta Marte|anno=1893, 1909}} [[s:La vita sul pianeta Marte|Testo originale]] su Wikisource
*{{cita libro|autore=[[Emilio Salgari]]|titolo=Alla conquista della luna|anno=1893}} [http://www.liberliber.it/mediateca/libri/s/salgari/alla_conquista_della_luna/pdf/alla_c_p.pdf Testo originale] su Liber Liber
*{{cita libro|autore=Emilio Salgari|titolo=Attraverso l'Atlantico in pallone|anno=1896}} [http://www.liberliber.it/mediateca/libri/s/salgari/attraverso_l_atlantico_in_pallone/pdf/attrav_p.pdf Testo originale] su Liber Liber
*{{cita libro|autore=Emilio Salgari|titolo=I figli dell'aria|anno=1904}} [http://www.liberliber.it/mediateca/libri/s/salgari/i_figli_dell_aria/pdf/i_figl_p.pdf Testo originale] su Liber Liber
*{{cita libro|autore=Emilio Salgari|titolo=[[Le meraviglie del Duemila]]|anno=1907}} [[s:Le meraviglie del Duemila|Testo originale]] su Wikisource
*{{cita libro|autore=[[Guido Gozzano]]|titolo=In morte di Giulio Verne|opera=La via del rifugio|anno=1907}} [[s:La via del rifugio/In morte di Giulio Verne|Testo originale]] su Wikisource
*{{cita libro|autore=Ciro Khan|titolo=L'uomo di fil di ferro|anno=1932}} [http://www.intratext.com/IXT/ITA2677/_INDEX.HTM Testo originale] su IntraText
 
;Fonti critiche utilizzate
*{{cita web|url=http://www.academia.edu/2587185/La_nascita_della_fantascienza_in_Italia_il_caso_Urania|autore=Pierpaolo Antonello|titolo=La nascita della fantascienza in Italia: il caso «Urania»|sito=academia.edu|accesso=1 aprile 2014}} in {{cita libro|titolo=ItaliAmerica. Le origini dell'americanismo in Italia|curatore1=Jeffrey Schnapp|curatore2=Emanuela Scarpellini|città=Milano|editore=Il Saggiatore|anno=2008|pagine= 99-123|cid=Antonello 2008}}
*{{cita pubblicazione|url=http://romdoc.amu.edu.pl/Berezowski.pdf|autore=Łukasz Jan Berezowski|titolo=Se Mussolini fosse... le visioni alternative del potere fascista dopo il 1945 nella letteratura ucronica italiana del XXI secolo: alcune considerazioni allostoriche|opera=Romanica.doc|numero=2(3)|editore=Università di Varsavia|anno=2011|cid=Berezowski 2011|accesso=30 aprile 2014}}
*{{cita testo|url=http://www.adversus.org/indice/nro-23/articulos/IX2302.pdf|titolo=La Storia filosofica dei secoli futuri di Ippolito Nievo come caso esemplare di letteratura dell'immaginario sociale|autore=[[Riccardo Campa]]|opera=AdVersuS IX|numero=23|data=dicembre 2012|pp=13-30|id=ISSN 1669-7588|accesso=30 aprile 2014|cid=Campa 2012}}
*{{cita libro|titolo=Il grande cinema di fantascienza: aspettando il monolito nero (1902-1967)|altri=Volume 2 di Il grande cinema di fantascienza, Collana gli Album|autore=Roberto Chiavini, [[Gian Filippo Pizzo]], [[Michele Tetro]]|url=http://books.google.it/books?id=2L52yZx9YCwC|editore=Gremese|anno=2003|isbn=88-8440-266-2|cid=Chiavini Pizzo Tetro 2003}}
*{{cita web|url=http://www.fantascienza.com/magazine/servizi/13656/davanti-agli-occhi-dietro-lo-schermo-il-cinema-i/?print=1|titolo= Davanti agli occhi, dietro lo schermo: il cinema italiano di fantascienza|autore= Maurizio Del Santo|accesso=10 agosto 2011|opera=[[Delos Science Fiction]] n.124|data=5 maggio 2010|accesso=30 aprile 2014}}
*{{cita web|url=http://www.fantascienza.net/vegetti/GDT/Salgari.htm|autore=[[Gianfranco De Turris]]|titolo=Emilio Salgari e le pseudo meraviglie del 2000|accesso=30 marzo 2014|cid=De Turris 2002}} come {{cita libro|titolo=Salgari Duemila|opera=Liberal n.15|data=dicembre 2002-gennaio 2003|pagine= 158-165|cid=De Turris 2002}}
*{{cita pubblicazione|url=http://www.fantascienza.net/vegetti/GDT/Suggestioni.htm|autore=Gianfranco De Turris|titolo=Suggestioni fantastiche e utopiche dell'architettura futurista|opera=Avanguardia n. 22 (anno 8°)|anno=2003|pagine=79-92|accesso=30 aprile 2014|cid=De Turris 2003}}
*{{cita web|url=http://www.fantascienza.net/vegetti/GDT/Cinquanta.htm|titolo=Cinquant'anni di fantascienza in Italia|autore=Gianfranco De Turris|accesso=30 aprile 2014}} come {{cita pubblicazione|titolo=Fantascienza tricolore|rivista=Liberal|numero=21|data=dicembre 2003-gennaio 2004|pagine=162-173|cid=De Turris 2003-2004}}
*{{cita web|url=http://www.fantascienza.net/vegetti/GDT/Verne.htm|autore=Gianfranco De Turris|titolo=Gli incubi del 2000: Salgari e Verne di fronte al futuro|edizione=Relazione tenuta in occasione della Italcon 31|città=Fiuggi|data=18 marzo 2005|accesso=30 aprile 2014|cid=De Turris 2005}}
*{{cita libro|url=http://www.intercom.publinet.it/italia.htm|autore=[[Domenico Gallo (scrittore)|Domenico Gallo]]|titolo=Fantascienza italiana: la terra dei cactus|edizione=Pulp Libri n. 10|anno=1997|accesso=30 aprile 2014|cid=Gallo 1997}}
*{{cita web|url=http://www.intercom.publinet.it/italia.htm|autore=Carlo Pagetti|titolo=La SF italiana|anno=1977|accesso=30 aprile 2014|cid=Pagetti 1977}} introduzione a {{cita libro|autore=[[Vittorio Curtoni]]|titolo=Le frontiere dell'ignoto - Vent'anni di fantascienza italiana|edizione=Saggi n.2|editore=Editrice Nord|anno=1977}}
*{{SFEncyclopedia|Italy|autore=Carlo Pagetti|accesso=28 aprile 2014}}
*{{cita web|url=http://www.edizionidellavigna.it/Storie_gratis/Petruzzelli_Introduzione%20alla%20SF_corso2013_rev01.pdf|autore=Luigi Petruzzelli|titolo=Appunti per la lezione introduttiva sulla fantascienza, Università dell'Insubria|data=2 ottobre 2013|editore=Edizioni della Vigna|formato=pdf|accesso=30 aprile 2014|cid=Petruzzelli 2013}}
*{{cita web|url=http://www.fanta-festival.it/2010/04/20/i-precursori/|urlarchivio=http://it.scribd.com/doc/30508645/Fantafestival-1981-I-PRECURSORI|titolo=I precursori|autore=Italo Pileri|editore=Fantafestival|anno=1981|accesso=31 marzo 2014|cid=Pileri 1981}}
*{{cita web|url=http://www.fantascienza.com/delos/delos43/tempesta.html|titolo=La tempesta immortale. Breve storia del fandom|autore=[[Silvio Sosio]]|opera=[[Delos Science Fiction|Delos]] n.43|data=febbraio 1999|accesso=30 aprile 2014|cid=Sosio 1999}}
*{{cita pubblicazione|url=http://www.fantascienza.com/delos/delos54/storia-fantascienza.html|titolo=La fantascienza italiana (prima parte)|autore=[[Riccardo Valla]]|rivista=[[Delos Science Fiction|Delos]]|numero=54|anno=VII|data=marzo 2000|accesso=30 aprile 2014|cid=Valla 2000}} [http://www.fantascienza.com/delos/delos55/storia-fantascienza.html Seconda parte]. [http://www.fantascienza.com/delos/delos56/storia-fantascienza.html Terza parte]; riedito in {{cita libro|autore1=Luigi Petruzzelli|autore2=Andrea Serafino|autore3=Riccardo Valla|titolo=Quattro passi tra le stelle|editore=Edizioni della Vigna|anno=2008|cid=Valla 2008}}
*{{cita web|url=http://www.comune.torino.it/cultura/biblioteche/ricerche_cataloghi/pdf/bibliografie/fantascienza.pdf|autore=Riccardo Valla|titolo=La fantascienza italiana: 60 anni di Urania|editore=Mu.Fant e Biblioteche civiche torinesi|città=Torino|anno=2012|accesso=29 aprile 2014|cid=Valla 2012}}
 
;Approfondimenti
*{{cita libro|autore=AA.VV.|curatore1=Claudio Gallo|curatore2=Paola Tiloca|titolo=Luigi Motta, scrittore di avventure|edizione=Biblioteca Civica di Verona, "Studi e cataloghi" n. 39|editore=Perosini Editore|anno=2007}}
*{{cita libro|autore=AA.VV.|curatore=[[Giuseppe Lippi]]|titolo= Dalla Terra alle stelle - Tre secoli di fantascienza e utopie italiane|editore=Biblioteca di via Senato Edizioni|anno=2005|isbn=8887945756}}
*{{cita libro|autore=[[Vittorio Catani]]|titolo=Vengo solo se parlate di Ufi. Sguardi sulla fantascienza e la società alla svolta del millennio|url=http://books.google.it/books?id=M03sp9EoriMC&pg=PA11|edizione=DelosAtomi|editore=Delos Books|anno=2004|isbn=88-89096-03-9}}
*{{cita pubblicazione|autore=[[Luigi Cozzi]]|titolo=La nascita della fantascienza in Italia come conseguenza del boom della science fiction in Francia|rivista=[A pochi anni-luce da casa] Nova SF*a. XII (XXX) n. 28 (70)|editore=Perseo Libri|anno=1996|pp=103-112}}
*{{cita libro|titolo=La storia di «Urania» e della fantascienza in Italia. Vol. 1: L'era di Giorgio Monicelli|autore=Luigi Cozzi|editore=Profondo Rosso|città=Roma|anno=2006|isbn=88-95294-01-7}}
*{{cita libro|titolo=La storia di «Urania» e della fantascienza in Italia. Vol. 2 - Giorgio Monicelli: Il vagabondo dello spazio|autore=Luigi Cozzi|editore=Profondo Rosso|città=Roma|anno=2008}}
*{{cita libro|titolo=La storia di Urania e della fantascienza in Italia. I pionieri dell'infinito. Vol. 3|autore=Luigi Cozzi|editore=Profondo Rosso|città=Roma|anno=2009}}
*{{cita libro|titolo=La storia di Urania e della fantascienza in Italia. Vol. 4: I fabbricanti di universi|autore=Luigi Cozzi|editore=Profondo Rosso|città=Roma|anno=2010}}
*{{cita libro|titolo=Space men: il cinema italiano di fantascienza|serie=La grande enciclopedia del cinema fantastico|autore=Luigi Cozzi|editore=Profondo rosso|anno=2007|isbn=88-95294-02-5|cid=Cozzi 2007}}
*{{cita libro|autore=[[Vittorio Curtoni]]|titolo=Le frontiere dell'ignoto - Vent'anni di fantascienza italiana|edizione=Saggi n.2|editore=Editrice Nord|anno=1977|cid=Curtoni 1977}}
*{{cita pubblicazione|url=http://www.nigralatebra.it/fsitalia/SFit-testi.htm|titolo=Quarantacinque anni di fantascienza in Italia|autore=[[Gianfranco De Turris]]|rivista=Urania|numero=1322|data=9 novembre 1997|accesso=1 aprile 2014}}
*{{cita libro|curatore1=Gianfranco De Turris|curatore2=Claudio Gallo|titolo=Le aeronavi dei Savoia: protofantascienza italiana 1891-1952|anno=2001|editore=Editrice Nord|isbn=978-88-429-1178-4}}
*{{cita libro|curatore= Gianfranco De Turris|titolo=Cartografia dell'inferno - 50 anni di fantascienza in Italia 1952-2002|editore=Biblioteca Civica di Verona|anno=2002}}
*{{cita web|url=https://is.muni.cz/th/64824/ff_m/Il_mondo_fantascientifico_di_Primo_Levi.txt|autore=Eva Ráčková|titolo=Il mondo fantascientifico di Primo Levi. Elementi fantascientifici in Storie naturali|edizione=tesi di Master in filologia / lingua e letteratura italiana|editore=Università di Masaryk (Repubblica Ceca)|anno=2007}}
*{{cita libro|autore=Claudio Riva|titolo=Fantascienza made in Italy|opera=Cronache dal futuro|edizione=100 anni di fumetto italiano n.5|editore=Corriere della Sera|anno=2009}}
*{{cita libro|autore=Luigi Russo|titolo=Vent'anni di fantascienza in Italia|editore=La Nuova Presenza|città=Palermo|anno=1978}}
 
== Voci correlate ==
*[[Cinema italiano di fantascienza]]
*[[Italcon]]
*[[Premi della letteratura fantascientifica#Premi in lingua italiana]]
*[[Storia della fantascienza]]
*[[Viaggio immaginario]]
 
== Altri progetti ==
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{{interprogetto|wikisource=Categoria:Fantascienza|etichetta=fantascienza|preposizione=di}}
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.fantascienza.com/catalogo Catalogo Vegetti della letteratura fantastica pubblicata in Italia]
*{{cita web|url=http://www.sfquadrant.com/Edizioni%20SF/editalgenerale.htm|titolo=Indice delle principali collane e riviste di fantascienza italiane|sito=SF quadrant|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20131004021134/http://www.sfquadrant.com/Edizioni%20SF/editalgenerale.htm|dataarchivio=13 dicembre 2013}}
 
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[[Categoria:Fantascienza in Italia]]
[[Categoria:Storia della letteratura italiana]]