Rende e Discussioni utente:Mike Rotha: differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
|Nome=Rende
|Panorama=Rende Collage.jpg
|Didascalia= In senso orario: il municipio e la Chiesa di San Carlo Borromeo, l'[[Università della Calabria]], il centro storico
|Bandiera=
|Voce bandiera=
|Stemma=Rende-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Calabria
|Divisione amm grado 2=Cosenza
|Amministratore locale= Marcello Manna
|Partito=[[lista civica|Laboratorio Civico]]
|Data elezione=9/6/2014
|Data istituzione=
|Altitudine=480 (centro storico){{·}}180 (città)
|Superficie=55.28
|Note superficie=
|Abitanti=35586
|Note abitanti={{cita web|url=http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html |titolo=ISTAT - Bilancio demografico mensile marzo 2017 |accesso=14 settembre 2017}}
|Aggiornamento abitanti=31-03-2017
|Sottodivisioni=[[Rende#Quartieri e frazioni|Quartieri e frazioni]]
|Divisioni confinanti=[[Castrolibero]], [[Castiglione Cosentino]], [[Cosenza]], [[Marano Marchesato]], [[Marano Principato]], [[Montalto Uffugo]], [[Rose (Italia)|Rose]], [[San Fili]], [[San Lucido]], [[San Pietro in Guarano]], [[San Vincenzo La Costa]], [[Zumpano]]
|Zona sismica=1
|Gradi giorno=
|Nome abitanti=Rendesi
|Patrono=[[Immacolata Concezione]]
|Festivo=20 febbraio
|PIL=
|PIL procapite=
| Soprannome = ''La città d'oltre Campagnano''
|Mappa=Map of comune of Rende (province of Cosenza, region Calabria, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Rende all'interno della provincia di Cosenza
|Diffusività=
}}
 
{| style="width:100%; background:transparent; font-size:90%"
'''Rende''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[ˈrɛnde]}}<ref>{{cita web|url=http://www.dipionline.it/dizionario/|titolo=DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana|accesso=8 giugno 2013}}</ref>, ''Arinde'' in antichità, Αρίνδη in [[Lingua greca|greco]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Formatnum:35586}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Cosenza]] in [[Calabria]].
| style="background:#e0f0ff; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topleft:12px; -webkit-border-top-left-radius:12px; border-top-left-radius:12px; width:20%; height:30px" | &nbsp;&nbsp; [[File:Help-browser.svg|18px|link=Aiuto:Benvenuto]] [[Aiuto:Benvenuto|Benvenuto]]
| style="background:#6495ed; color:white; padding:0.5em 0.5em 0.5em 1em; font-size:140%; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topright:12px; -webkit-border-top-right-radius:12px; border-top-right-radius:12px; width:80%" | '''Benvenuto/a su Wikipedia, <span style="color:white">Mike Rotha</span>!'''
È un centro dell'[[area urbana]] cosentina nel cui territorio comunale è ubicata l'[[Università della Calabria]], il più grande [[campus]] universitario italiano<ref name="unical.it">{{cita web|url=http://www.unical.it/portale/campus/index.cfm|titolo=sito dell'Unical}}</ref> e una delle migliori università d'Italia tra i grandi atenei. Nel 2018 ha ottenuto infatti il secondo posto nella classifica stilata dal [[Censis]] <ref>[http://www.ansa.it/calabria/notizie/2018/07/03/censis-unical-seconda-tra-grandi-atenei_7bfe7b5e-8251-4c88-81fc-076d6869c0a3.html Ansa.it]</ref> e si è collocata nella 212 posizione nella classifica internazionale elaborata dall'[[Università di Leida|Università di Leiden]].<ref>{{Cita web|url=http://www.citynow.it/luniversita-della-calabria-al-top-nelle-classifiche-censis-e-leiden/|titolo=L’Unical al top nelle classifiche CENSIS e LEIDEN - City Now|sito=City Now|data=8 giugno 2016|accesso=10 giugno 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.confapipress.it/rapporto-censis-universita-della-calabria-tra-i-migliori-atenei-ditalia/|titolo=Rapporto Censis: Università della Calabria tra i migliori atenei d’Italia {{!}} Confapi Press|sito=www.confapipress.it|accesso=10 giugno 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160807231245/http://www.confapipress.it/rapporto-censis-universita-della-calabria-tra-i-migliori-atenei-ditalia/|dataarchivio=7 agosto 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.corrieredellacalabria.it/index.php/cronaca/item/46967-unical,-crisci-siamo-tra-i-primi-atenei-italiani|titolo=Corriere della Calabria - Unical, Crisci: siamo tra i primi atenei italiani|sito=www.corrieredellacalabria.it|accesso=10 giugno 2016}}</ref>
|-
| style="background:#e0e6ff; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Nuvola apps ksig-vector.svg|18px|link=Aiuto:Guida essenziale]] [[Aiuto:Guida essenziale|Guida essenziale]]
| rowspan="8" style="background:#fffff0; border:1px solid silver; -moz-border-radius-bottomright:12px; -webkit-border-bottom-right-radius:12px; border-bottom-right-radius:12px; padding:0.5em 1em;" |<div style="font-size:105%">Con i tuoi interessi e le tue conoscenze puoi far crescere il [[Wikipedia:LIBERA|sapere libero]] e l'enciclopedia. Scrivi nuove voci o amplia quelle già esistenti: '''il tuo contributo è prezioso'''!
 
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Rende consta prevalentemente di due aree: la zona collinare in cui è inserita l'[[Università della Calabria|Unical]] e il centro storico, e la zona valliva nella quale si sviluppa l'agglomerato urbano. È il settimo comune calabrese per popolazione residente.
 
Se '''contribuisci a Wikipedia su commissione''' si applicano '''[[Wikipedia:Avvertenze sulla contribuzione su commissione#Le nostre condizioni d'uso|condizioni d'uso particolari]]'''.
Per effetto ed a seguito del [[Decreto del presidente della Repubblica|DPR]] 11 marzo 2016, il Comune di Rende ha diritto, nei suoi atti ufficiali, di fregiarsi del [[Città d'Italia#Calabria|titolo di Città]].<ref>{{Cita web|url=http://www.quicosenza.it/news/le-notizie-dell-area-urbana-di-cosenza/rende/80335-il-quirinale-trasforma-il-comune-di-rende-in-citta|titolo=Il Quirinale trasforma il Comune di Rende in Città - QuiCosenza.it|sito=QuiCosenza.it|accesso=14 aprile 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.cosenzapage.it/rende/2016_03_11/mattarella-firma-il-decreto-rende-diventa-citta_4803|titolo=Mattarella firma il decreto, Rende diventa città|sito=Cosenza Page|accesso=25 aprile 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.cn24tv.it/news/130553/rende-diventa-citta-consegnato-al-sindaco-il-decreto-firmato-da-mattarella.html|titolo=Rende diventa città. Consegnato al Sindaco il decreto firmato da Mattarella|sito=CN24|accesso=25 aprile 2016}}</ref>
 
Ricorda di '''non copiare testi né immagini da libri o siti internet poiché <u>NON è consentito inserire materiale protetto da [[Wikipedia:Copyright|copyright]]</u>''' (nel caso sia tu l'autore/autrice, devi seguire [[Wikipedia:Copyright#Se concedi l'uso del materiale presente sul tuo sito o su altre fonti|l'apposita procedura]]), e di scrivere seguendo un '''[[Wikipedia:Punto di vista neutrale|punto di vista neutrale]]''', citando le '''[[WP:FONTI|fonti]]''' utilizzate.</div>
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Rende si estende dalla parte ovest del fiume [[Crati]] fino alle Serre cosentine. Il territorio rendese presenta zone montane ad ovest che pian piano degradano verso est formando colline, su una delle quali sorge il centro storico, fino ad arrivare alla valle del Crati dove grazie ad ampie aree pianeggianti si estende la città moderna. I fiumi più importanti che attraversano Rende sono il Crati, il Campagnano, il Surdo e l'[[Emoli]].
[[File:Fiume Emoli Rende - panoramio.jpg|sinistra|miniatura|199x199px|Parco fluviale [[Emoli]].]]
 
<div align="center" style="font-size:130%">Buon lavoro e buon divertimento da parte di tutti i wikipediani!</div>
=== Clima ===
La città è ubicata nella Valle del [[Crati]] mentre il centro storico si erge su un colle a ridosso della Catena costiera tirrenica, tra il fiume [[Emoli]] e il Surdo.
 
<div style="margin:0; padding:0">
D'inverno il clima è freddo secco in collina, mentre a valle è freddo alquanto umido e i venti soffiano specialmente da Nord e da Nord-ovest. D'estate il caldo è temperato in collina, a valle invece è pesante ed è afoso. Se un tempo le piogge erano più frequenti e abbondanti, ora sono varie e irregolari per cui è difficile stabilire curve isoietografiche precise. Poca importanza hanno ora le precipitazioni nevose, ad eccezione di quella del 1939 e quella dei primi giorni di marzo 1971, quando il manto nevoso a Rende superò i 50&nbsp;cm e durò per più di una settimana.<ref>{{Cita web|url=http://it.climate-data.org/___location/13929/|titolo=Clima: Rende - Grafico climatico, Grafico della temperatura, Tabella climatica - Climate-Data.org|sito=it.climate-data.org|accesso=25 aprile 2016}}</ref>
{{Cassetto inizio
 
|titolo = Altre informazioni
{{ClimaAnnuale|nome=RENDE <!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->|pioggia01=90|pioggia02=109|pioggia03=79|pioggia04=68|pioggia05=37|pioggia06=21|pioggia07=12|pioggia08=18|pioggia09=37|pioggia10=100|pioggia11=101|pioggia12=97|tempmax01=14|tempmax02=14|tempmax03=16|tempmax04=18|tempmax05=22|tempmax06=26|tempmax07=29|tempmax08=29|tempmax09=27|tempmax10=23|tempmax11=18|tempmax12=15 <!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->|tempmin01=6|tempmin02=6|tempmin03=7|tempmin04=9|tempmin05=12|tempmin06=16|tempmin07=18|tempmin08=18|tempmin09=16|tempmin10=13|tempmin11=9|tempmin12=7 <!-- Piovosità totali mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in mm), da gennaio (01) a dicembre (12) -->}}
 
== Storia ==
=== Le origini di Rende ===
{{vedi anche|Pandosia Bruzia}}
Gli antichi [[Enotri]]i, provenienti dalla [[piana di Sant'Eufemia]] e da Clampetia ([[Amantea]]) fondarono nei pressi del fiume da essi denominato Acheronte, la primitiva ''Acheruntia'', "le case dei forti presso le acque del fiume" e, successivamente, ''[[Pandosia Bruzia|Pandosia]]''. La zona era però inadatta alla difesa durante le guerre che in quel periodo si susseguivano numerose, alcuni Acheruntini abbandonarono quei luoghi per rifugiarsi in un posto più difendibile, l'odierna frazione di Nogiano. Questo nuovo insediamento, che risale al 520 a.C., fu denominato ''Aruntia'' (Αρουντία in [[Lingua greca|greco]]), "le case dei forti", e successivamente ''Arintha''<ref name=trumper >Secondo John Trumper, eminente linguista, Arintha è la ''ninfa del fiume'' per gli Osci (Convegno 'I misteriosi resti del Monte Santa Lucerna' 2 dicembre 2012 - Grimaldi)</ref>. Lo storico [[Ecateo di Mileto]], vissuto nel 500 a.C., cita [[#La leggenda|Arintha]] come Città della Bretia di origine enotra.
 
=== Arintha nel mondo romano ===
Le sorti della città seguirono quelle della vicina [[Cosenza|Cosentia]]. Nelle [[guerre puniche]], Arintha venne chiamata alle armi insieme con i Pandosiani, Besidiesi, Cosentini e altri popoli per sbarrare il passo ad [[Annibale]], il quale, allontanatosi da [[Roma]], piombò repentinamente sui popoli del Brutio. Durante la dominazione romana, sotto il consolato di [[Quinto Cecilio Metello|Q. Cecilio]] e [[Lucio Valerio Flacco (console 100 a.C.)|L. Valerio]], il Brutio divenne regione romana e le città e le borgate coi loro territori furono compresi in una vasta organizzazione amministrativa, divisa in "Municipi" e sostenuta militarmente e politicamente da colonie romane. Anche Arintha ottenne il titolo di "Municipio" . Durante l'amministrazione romana si volle dare inizio alla costruzione e manutenzione di pochi e rudimentali acquedotti e delle strade. Arintha e altri paesi vennero così allacciati all'arteria principale che era la "Via Popilia", la sola che, scendendo da [[Capua]], attraversava la Valle del [[Crati]] e gran parte del territorio di Arintha. Nel 72 a.C. quando [[Spartaco]] con la sua armata passò per la valle del Crati, molti schiavi tra gli acheruntini lo seguirono, pronti a dare il loro sangue per quella libertà da sempre bramata. Ma contro [[Spartaco]] arrivarono ben presto gli eserciti di [[Marco Licinio Crasso|Crasso]] e [[Gneo Pompeo Magno|Pompeo]] che speravano di venire alle prese col gladiatore trace sul territorio della [[Crati|Valle del Crati]]. Egli fu poi sconfitto e ucciso a [[Reggio Calabria]] dove si era rifugiato.
 
Il Brutio ai tempi di [[Augusto]] si svegliò alle luci delle arti, delle lettere e della filosofia. Ebbe inizio così per alcuni privilegiati tra la gioventù di Arintha quel desiderio di sapere, che armonizza anima e intelletto con l'universo circostante. Nascono così le prime scuole pitagoriche dove venivano tramandati principi filosofici e scientifici.<ref>{{Cita libro|autore=Fedele Fonte|titolo=Rende nella sua cronistoria|anno=|editore=|città=}}</ref>
 
=== La discesa dei barbari nella Valle del Crati ===
La Valle del [[Crati]], dove si estende la parte migliore del territorio di Arintha, fu sempre considerata dai [[Barbaro|barbari]], come dai romani, la chiave del mezzogiorno d'Italia. Intorno al 410 d.C. [[Alarico I|Alarico]], re dei [[Visigoti]], con la ciurma dei suoi barbari deliberò di marciare indisturbato per gli Appennini calabri e precisamente per la campagne di Arintha al fine di arrivare in [[Sicilia]] evitando di porre l'assedio a [[Cosenza]]. Da qui, infatti, transitarono truppe e carriaggi, derubando e distruggendo quanto capitava sotto mano. Da qui poi risalirono lungo le rive del fiume [[Busento]] e il valico del Potame per scendere lungo il fiume [[Catocastro]] sino [[Clampetia]], sulle coste del [[Mar Tirreno|Tirreno]] e proseguire sino a [[Reggio Calabria|Reggio]] e la [[Sicilia]].
 
Nel 543 scese in Calabria [[Totila]], che riconquistò per gli [[ostrogoti]] le regioni del Bruzio e si accanì specialmente alla conquista della città di Arintha insieme a [[Montalto Uffugo|Uffugum]] e [[Cosenza|Consentia]], le quali città vollero opporre un'accanita resistenza. I soldati di [[Totila]] allora, non potendo sopraffare la resistenza delle varie popolazioni, addivennero a più miti consigli. Si vollero presentare ai "signori" di Arintha, [[Montalto Uffugo|Uffugum]] e [[Cosenza|Consentia]] per offrire loro onori e ricchezze in cambio di una più mite e benevola accoglienza. Ma i popoli del Bruzio decisero, invece, di rispondere con il rifiuto e continuando a battersi ostinatamente contro i barbari del nord. Il loro eroismo però fu vano, perché nei primi mesi del [[547]] tutto il territorio di Arintha fu invaso dalle orde barbariche che si moltiplicarono a dismisura; venne spezzata con la potenza del numero l'ostinata resistenza, e Arintha stessa fu messa a sacco e fuoco. Fu pesante la vendetta, molti subirono atroce martirio, mentre i pochi superstiti dovettero assistere alla quasi totale rovina dei loro beni e delle loro case.
 
=== Arintha nel periodo musulmano ===
Nei secoli successivi, così come per molti comuni [[Calabria|calabresi]], anche Arintha subì oltre alle dominazioni [[Impero bizantino|bizantine]] e [[Longobardi|longobarde]] anche un vero dominio [[musulmano]], i cui [[Califfo|califfi]] si alleavano ora con i [[Longobardi]], ora con i [[Impero bizantino|Bizantini]]. Prima però di subire la nefasta invasione dei [[Saraceni]], i calabresi, e specialmente i cosentini con tutte le forze della [[Calabria Citeriore|provincia]], tra cui molti rendesi, ebbero verso il 721 l'ambito e onorevole incarico di andare a debellare i [[Musulmano|musulmani]] nel territorio di [[Napoli]]. Ma la vendetta di questi cadde inesorabile sulle popolazioni calabresi. Infatti le navi pirati dei [[Musulmano|musulmani]] cominciarono a infestare i mari della [[Calabria]] e a devastare o distruggere le città marine. E quando nell'843-45 la baldanza musulmana arrivò al colmo della sua potenza, allora essi cominciarono a piombare gravemente sui paesi interni compresi Arintha, depredando le campagne, già annientate e devastate dalle [[Barbaro|guerre barbariche]], dalle carestie e pestilenze. Le popolazioni quindi già snervate e avvilite, dovettero assistere impotenti agli incendi delle loro case, al truce massacro dei loro parenti. Solo più tardi, nell'anno 852, i rendesi insieme ai cosentini poterono insorgere contro le orde [[Saraceni|saracene]], le quali finalmente vennero duramente sconfitte grazie alla protezione e l'aiuto del re [[Ludovico II il Germanico|Ludovico II]]. Ancora nel 901 ritornarono però in Calabria i [[saraceni]] che sottomisero la città di [[Cosenza]]. Nel settembre 902 arrivò lo stesso califfo Ibrahim, dai calabresi ricordato come "Brachimo", per distruggere quanto era ancora rimasto in vita.
 
Nel 914, l'emiro Abstaele di [[Squillace]], che si era stabilito a [[Cosenza]], venne ad assalire e distruggere quanto era rimasto nella cittadina di Arintha, forse perché ribelle al pagamento dei tributi. Il popolo di Arintha cercò spesso ma invano di contrastare la potenza [[Saraceni|saracena]]. Per questo motivo si ritirò in massa fra le mura della vicina città di [[Cosenza]]. Ma quando [[Cosenza]], ormai distrutta, fu assalita e incendiata, quando la sua [[Calabria Citeriore|provincia]] fu tutta devastata, allora tutte le popolazioni furono costrette a fuggire sulle pendici della [[Sila]] formando i cosiddetti "casali". La gente di Arintha si stabilì nell'attuale territorio di [[Castiglione Cosentino]] e impose il nome di Arente a un torrente che sorgeva in quei pressi. Ancora oggi il torrente porta questo nome e serve ad alimentare la rete idrica del comune di [[Rose (Italia)|Rose]].
 
=== Rende nel periodo normanno, svevo, angioino e aragonese ===
Dopo tanti anni le poche genti di Arintha rientrarono nelle proprie terre dalle montagne della [[Sila]]. Questa scelta fu dettata dal desiderio dei rendesi di ritornare nella terra dei propri avi ma soprattutto, fu la sicurezza nella potenza e nel favore dei [[Normanni]] che li convinse a ritornare tranquilli per dare inizio ad una vita più serena dentro le mura di più solide fortificazioni. I rendesi fondarono nuovamente il nucleo cittadino di Arintha su un colle solitario posto tra il fiume Surdo e l'[[Emoli]]. Arintha, infatti, a partire dal [[1045]], passò sotto il diretto controllo dei [[Normanni]], in particolare di [[Roberto il Guiscardo]], che impose alla Città il pagamento di tributi e la presenza di un "Signore", il vescovo-conte di [[Cosenza]]. Ma nel [[1091]] tutto il circondario del cosentino si ribellò per le tasse troppo elevate. [[Ruggero Borsa]], figlio di [[Roberto il Guiscardo]] ed erede designato, subentrato al padre nella gestione del territorio, chiese l'intervento di [[Ruggero I d'Altavilla|Ruggero I]], suo zio, e di [[Boemondo I d'Antiochia|Boemondo]], suo fratellastro maggiore, che repressero la ribellione con la forza.
 
[[Boemondo I d'Antiochia|Boemondo]] ottenne per il suo intervento il controllo della contea di [[Cosenza]].<ref name=tasso >[[Boemondo I d'Antiochia|Boemondo]] viene citato da [[Torquato Tasso]] nella “[[Gerusalemme liberata]]” come ''Conte di Cosenza''.</ref>
 
[[Boemondo I d'Antiochia|Boemondo d’Altavilla]] decise di realizzare un [[#Castello Normanno|Castello]] sull'attuale solitario colle, tra i torrenti Surdo ed [[Emoli]], da cui si domina buona parte della valle del [[Crati]]. La realizzazione dell'imponente struttura fu portata a termine nel [[1095]] con l'aiuto di ''Mirandi Artifices''<ref name=ingegneri >Ingegneri militari: il termine indica l'insieme delle maestranze (artigiani, fabbri e carpentieri) che erano in possesso delle conoscenze tecniche per la realizzazione di castelli e macchine da guerra</ref>. È in questo periodo<ref name=CitaNota>Nota 3, pag 112 - {{cita libro| Fedele | Fonte | Rende nella sua cronistoria| 1976| Frama Sud | Chiaravalle Centrale|}}</ref> che per la prima volta compare in documenti ufficiali la denominazione ''Renne'' che significa ''Regno''<ref name="renne">Renne = Kingdom su {{cita libro|||Old French - English dictionary|2000|Cambridge University Press|United Kingdom||coautori=Hindley; Langley; Levy}} ISBN 0-521-34564-2</ref> in [[Lingua francese antica|francese antico]]<ref name=lingua >Idioma dei Normanni del tempo in Italia meridionale.</ref>.
 
Rende ed il suo castello diventano la base di [[Boemondo I d'Antiochia|Boemondo]], prima che questi parta per la [[Prima crociata#La crociata dei nobili|Crociata]] nel [[1096]]. Nella sua impresa fu seguito da un cavaliere rendese, Pietro Migliarese, che condusse con sé quattro militi ed otto inservienti, ed al cui seguito si unirono anche i ''Mirandi Artifices''<ref name=ingegneri /> già impegnati nella costruzione del castello. [[Boemondo I d'Antiochia|Boemondo]] ritornò a Rende nel [[1106]] e ancora nel [[1111]], poco prima di morire. Il terremoto del [[1184]] provocò gravi danni, danneggiando il castello e alcune chiese, e Rende conobbe un periodo di recessione.
 
Dal [[1189]] si assistette nel [[Regno di Sicilia]] ad una lotta per la successione a [[Guglielmo II di Sicilia|Guglielmo II il buono]], ma solo nel [[1194]] fu posta la parola fine con la discesa nel regno di Sicilia di [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]], marito di [[Costanza d'Altavilla]] ed erede designata dallo stesso [[Guglielmo II di Sicilia|Guglielmo]]. Passando in queste terre [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]] pretese il pagamento di ingenti tributi che la gente di Rende non avrebbe mai potuto onorare. In difesa di questi intervenne il Beato [[Gioacchino da Fiore]], confessore di [[Costanza d'Altavilla|Costanza]]. Infatti egli conosceva bene i Rendesi, avendo passato quasi un anno tra le montagne di Rende prima di diventare [[Abate]] di [[Abbazia di Santa Maria di Corazzo|Corazzo]]. Dopo la morte di [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]] avvenuta poco dopo, Rende visse un periodo florido, grazie anche alla protezione di [[Costanza d'Altavilla|Costanza]].
 
Nel periodo svevo, [[Federico II di Svevia|Federico II]] confermò l'appartenenza delle terre di Rende all'arcivescovo di [[Cosenza]]. Quando il [[Federico II di Svevia|Re]] venne a [[Cosenza]] per l'inaugurazione del Duomo nel [[1222]] i cittadini di Rende erano presenti con il loro gonfalone che raffigurava le tre torri del castello su uno sfondo bianco e rosso, i colori del [[Altavilla|blasone di Boemondo]]. Dopo la morte di [[Federico II di Svevia|Federico]], si assistette alla disputa sulla sua successione, conclusasi nel [[1266]] con la [[Battaglia di Benevento (1266)|battaglia di Benevento]] che vide la vittoria di [[Carlo I d'Angiò|Carlo d’Angiò]] contro [[Manfredi di Sicilia|Manfredi]]; nell'atrio del castello è tuttora visibile un'incisione dell'epoca che ricorda la presenza di mille Rendesi schierati contro [[Manfredi di Sicilia|Manfredi]].
 
Nel periodo [[Angioini|angioino]], Rende venne affidata al [[Vescovo-conte|Vescovo-Conte]] di [[Cosenza]], di cui seguì le sorti. Dopo alterne vicende, si ritrova dal [[1319]] la presenza della famiglia Migliarese da Rende al servizio della Casa d'Angiò. Giovanni Migliarese venne nominato cavaliere di compagnia del Re [[Roberto I di Napoli|Roberto d’Angiò]] e Godefrido Migliarese venne investito del feudo di [[Malvito]].
 
Nel [[1422]], durante la guerra tra [[angioini]] ed [[Corona d'Aragona|aragonesi]] [[Francesco Sforza]], il futuro duca di [[Milano]], che comandava l'esercito angioino in [[Calabria]], trovò rifugio nelle mura di Rende dove subì un assedio da parte delle truppe aragonesi che gli contendevano il controllo della [[Calabria Citeriore|Calabria settentrionale]]. Alcuni anni dopo, nel [[1437]], Rende, come tutta la [[Calabria]], passò sotto il dominio aragonese e fu data in feudo alla Famiglia [[Adorno (famiglia)|Adorno]] di [[Genova]] nel [[1445]]. Nel marzo del [[1460]] il re [[Ferdinando I di Napoli|Ferrante d'Aragona]] investì della contea di Rende (con [[Domanico]], [[Mendicino]], [[Carolei]] e [[San Fili]]) il nobile calabrese di origine normanna Luca [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]], duca di [[San Marco Argentano]], il quale di lì a poco diverrà anche [[Principe]] di [[Bisignano]]. Luca mantenne la contea per pochi anni e nel [[1466]], dopo la morte di Margherita di [[Poitiers]], già marchesa di [[Crotone]], sua suocera, che dimorava nel castello di Rende per averne ricevuto nel [[1459]] la concessione in castellania da [[Ferdinando I di Napoli|Ferrante I d'Aragona]], la contea ritornò agli [[Adorno (famiglia)|Adorno]] dogi di [[Genova]]. Nel [[1494]] Rende chiese ad [[Alfonso II d'Aragona]] la conferma dei suoi privilegi e concessione di nuovi, in considerazione dell'aiuto prestato in occasione dei non lontani eventi bellici (la guerra di Otranto nel 1481?). Con l'avvento di [[Carlo V d'Asburgo]] avvenne una nuova ribellione di Alfonso [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]], duca di Somma, che si era impadronito di Rende nel [[1528]], dopo la morte dell'ultimo conte [[Antoniotto Adorno (1479-1528)|Antoniotto Adorno]] [[Doge (Repubblica di Genova)|doge]] di [[Genova]]. A seguito della disfatta e della morte di [[Odet de Foix]] visconte di [[Lautrec]] e luogotenente del [[Sovrani di Francia|Re di Francia]], avvenuta nell'agosto [[1528]], la contea di Rende venne innalzata a marchesato e concessa nel [[1532]] a don Fernando de Alarcon, marchese della Valle Siciliana e governatore di Cosenza. La sua unica figlia sposò don [[Pedro de Mendoza]] signore di [[Fiumefreddo Bruzio|Fiumefreddo]] e [[Longobardi (Italia)|Longobardi]], ed i discendenti assunsero il cognome de Alarçon de Mendoza per succedere nel fidecommesso dei feudi istituito dal primo marchese don Fernando de Alarçon. Nel [[1535]] don Pedro de Alarçon Mendoza guidò i rendesi, imbarcatisi a [[Napoli]] con il re [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]], nella battaglia di Tunisi contro i Mori.
 
Nel frattempo i [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]] non avevano affatto rinunciato al controllo della contea di Rende, perché nel [[1543]] diedero in moglie a Ferdinando d'Alarcon de Mendoza - figlio di don Pedro de Mendoza - la primogenita di Pietro Antonio Sanseverino principe di [[Bisignano]], Eleonora (Dianora). Una delle clausole matrimoniali prevedeva che Eleonora Sanseverino divenisse la titolare dell'amministrazione del marchesato di Rende.
Durante questo periodo i rendesi furono al fianco dell'imperatore Filippo II e con Ferdinando d'Alarçon nel 1565, sotto il comando di Gian Domenico Migliarese, nella battaglia di Malta contro i Turchi; e poi nel 1571 nella [[battaglia di Lepanto]] guidati da Diego de Guiera e da un componente della famiglia Adorno, antichi conti di Rende.
 
Il dominio su Rende degli Alarçon de Mendoza durò fino al [[1806]], anno in cui il [[Napoleone Bonaparte|governo napoleonico]] decise l'abolizione della feudalità.
 
=== Rende nel decennio francese e nel primo periodo risorgimentale ===
Nel 1794 anche a Rende presero corpo le idee della [[Rivoluzione francese]]. I soprusi, le tasse e le ingiustizie aumentarono l'odio verso il dominio [[Borbone|borbonico]]. Portavoce di questo malumore fu Domenico Vanni che ricevette [[Gioacchino Murat]], Maresciallo dell'Impero con [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], quando questi passò da Cosenza.
Nel 1817 il [[#Castello Normanno|Castello]] venne venduto alla famiglia Magdalone, proprietaria anche di numerosi terreni del Marchesato.
Durante il risorgimento, anche i Rendesi si stancarono di Francesi e borbonici e molti di loro diventarono [[carboneria|carbonari]] partecipando ai [[Moti del 1820-1821|Moti del 1820-21]] e del [[Moti del 1830-1831|1831]].
 
=== La proclamazione del Regno d'Italia ===
Nel [[1860]] l'entusiasmo per lo [[Sbarco a Marsala|sbarco dei Mille]] a [[Marsala]] contagiò anche i Rendesi che diedero vita al "Comitato centrale della [[Calabria Citeriore|Calabria citeriore]]" per dare appoggio logistico e militare, nonché rifornimenti, a [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] che con le sue truppe si accampò in località Marchesino.
 
Il 24 agosto del 1860 Rende insorse contro i Borboni e acclamò [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]], re d'Italia, pur rimanendo provvisoriamente in carica la stessa autorità comunale.
 
=== Simboli ===
[[File:Tretorri Rende.JPG|miniatura|158x158px|L'antichissimo stemma civico del comune.]]
 
==== Stemma del comune ====
Lo stemma civico raffigura tre delle cinque torri di cui era un tempo munito il Castello medievale. Il complesso fortificato, oltre alle quattro torri angolari, era fornito anche di un'altra torre merlata detta cassero o mastro svettante nella parte più alta e dominante dell'edificio. Nel corso dei terremoti, che funestarono più di una volta la cittadina rendese, una delle torri angolari, quella di nord-ovest, si rovinò e non fu più riedificata.
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
| immagine = Corona di città.svg
| nome_onorificenza = Titolo di città
| collegamento_onorificenza = Città d'Italia
| data = 11 Marzo 2016 per decreto del presidente della Repubblica (DPR).
}}
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=== La leggenda ===
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[[Dionigi di Alicarnasso|Dionisio di Alicarnasso]] narra che, intorno all'VII secolo a.C., [[Licaone (figlio di Pelasgo)|Licaone]] (re degli Arcadi, figlio di [[Pelasgo]], e della ninfa Melibea) divise il suo regno fra i numerosi figli, ma due di questi, [[Enotro]] e Peucezio, non furono soddisfatti della parte a loro attribuita e decisero di lasciare l'Arcadia per trovare nuove terre dove stabilirsi; con loro partirono anche molti altri greci e una loro sorella di ineguagliabile bellezza di nome Arintha. Nei pressi delle coste italiane i due decisero di dividersi: Peucezio sbarcò in Puglia colonizzando le attuali province di Bari e Taranto, che presero il nome di Peucezia; [[Enotro]], con il grosso delle navi, continuò a navigare verso il Tirreno. Sbarcati sulla terraferma e dopo aver visitato molti luoghi decise di sistemarsi nella località che oggi è chiamata ''"Guardiula"''. A questo nuovo insediamento diede nome ''Acheruntia'', che fu poi chiamata Arintha in memoria della splendida sorella che disgraziatamente vi trovò la morte.
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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=== Architetture religiose ===
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{{Approfondimento
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|titolo = Alcune architetture religiose
{{Cassetto inizio
|contenuto =
|titolo = Serve aiuto?
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File:Chiesa matrice.jpg|La Chiesa Matrice di Santa Maria Maggiore nel centro storico.
File:Santuario di costantinopoli.jpg|Il Santuario di Costantinopoli.
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File:Chiesa del Ritiro (Rende).jpg|La Chiesa del Ritiro.
File:Chiesa del Rosario (Rende).jpg|La chiesa del Rosario nella Piazza degli Eroi.
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File:San Carlo Borromeo - panoramio.jpg|La chiesa di San Carlo Borromeo nel Parco Rossini, centro della città
File:Santuario della vergine di Lourdes.jpg|Santuario della Beata Vergine di Lourdes a Roges.
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File:Chiesa sant'antonio da padova.jpg|La chiesa di Sant'Antonio da Padova a Commenda.
File:Chiesa s.paolo apostolo.jpg|La chiesa di San Paolo Apostolo.
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File:Chiesa maria della consolazione.jpg|La chiesa di Maria SS. della Consolazione ad Arcavacata.
File:Chiesa s.francesco da paola.jpg|Chiesa S.Francesco da Paola a Surdo.
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File:Chiesa della trinità.jpg|Chiesa della SS. Trinità a Saporito.
File:Chiesa monserrato.jpg|La chiesetta di Monserrato a Quattromiglia.
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File:Chiesa maria dell'assunta.jpg|Chiesa di Maria SS. dell'Assunta.
File:Chiesa s.rocco.jpg|La chiesetta di San Rocco in località Rocchi.
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File:Chiesa gesù misericordioso.jpg|Chiesa di Gesù Misericordioso a Santo Stefano.
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* ''Chiesa matrice di [[Maria, madre di Gesù|Santa Maria Maggiore]]''. Il sacro edificio che s'innalza con bell'effetto architettonico all'inizio del corso principale del centro storico, fu eretto presumibilmente attorno al [[XII secolo]] col titolo di Santa Maria Maggiore o di [[Madonna della Neve|Santa Maria della Neve]], ma a causa di gravi danni causati dagli scuotimenti sismici alla fabbrica nel corso dei secoli, dovette essere ricostruita varie volte e in epoche diverse: segnatamente nel primo '[[1500|500]] e poi ancora tra il [[1740]] e il [[1799]]. La chiesa si presenta oggigiorno al termine di un'ampia scalinata sul piano del [[sagrato]], con un'armoniosa [[facciata a salienti]] che riproduce in sezione l'interno, nonché ripartita in basso da tre [[Portale|portali]] in [[tufo]], in concordanza con l'interno a [[croce latina]] scandito da tre altre [[Navata|navate]], di cui la mediana doppia delle laterali. Nel mezzo della fronte campeggia un bel rosone tufaceo a raggiera con sedici colonnine sagomate. Nell'interno, dodici robusti pilastri quadrangolari, sovrastati da capitelli compositi rivestiti in foglia d'[[oro]] zecchino, sorreggono l'ampia volta a botte mediante una serie d'arcate a tutto sesto. Lungo le navate laterali con la volta a cupoletta si susseguono dodici altari minori (sei per parte) con altrettante [[Nicchia|nicchie]] corredate di statue o dipinti, tra cui emerge quello del Crocifisso. Sulla chiave di volta si stava l'arme civica costituita dallo scudo araldico sagomato con al centro le tre torri e alla base, inciso nel tufo in tutte le lettere, l'antico toponimo ''Renda.'' Dal corpo della struttura si eleva una slanciata torre campanaria innalzata nel '[[1700]] ma ricostruita nel [[1923]] per i danni subiti dal terribile terremoto del [[1905]]. Composta da quattro piani coronato ognuno da una pronunziata corniciatura, ha le pareti esterne in cotto di lineare semplicità delimitate da lesene decorative e sovrastate da capitelli.
<inputbox>
* ''Santuario di Maria Santissima di Costantinopoli''. Posta nel centro storico di Rende, è stata edificata intorno al 1600, ma come si mostra attualmente risale al 1719. L'esterno ha una [[facciata a capanna]], nella parte superiore è presente un finestrone a vetri colorati raffigurante la [[Vergine di Costantinopoli]] con il Bambino. Sul lato destro è la sagrestia, sormontata dal campanile. L'interno è a [[croce latina]], ed è ricco di decorazioni che fanno da corona ad un altare in marmi [[Policromia|policromi]]. All'altezza del [[transetto]] la [[cupola]] con la Madonna di Costantinopoli in Gloria affrescata a [[Pittura a tempera|tempera]] da Achille Capizzano. All'interno del luogo religioso, sulla sinistra, si trova una cappella dedicata a Maria Santissima di Costantinopoli, con la statua della Vergine e un'icona dipinta ad olio su rame, comunemente detta Macchietta. Il 15 maggio [[1978]], su decreto dell'Arcivescovo di Cosenza Mons. Enea Selis, la chiesa è stata elevata agli onori di [[Santuario]]. I festeggiamenti, ricorrono 40 giorni dopo [[Pasqua]], nello specifico, il martedì successivo alla domenica di [[pentecoste]]. Di notevole pregio, sono i dipinti su [[tela]] e su tavola presenti nella Chiesa: nella cantoria troviamo ad opera di [[Cristoforo Santanna]] l'Allegoria della Madonna di Costantinopoli databile [[1777]]. Il Santuario è provvisto di uno spazio musealizzato dove sono esposti paramenti sacri, utilizzati nei secoli passati per officiare la Santa Messa. Nel museo sono esposti inoltre diversi argenti di notevole pregio come Pissidi, [[Calice (liturgia)|Calici]], [[Croce cristiana|Croci]], [[Ostensorio|Ostensori]] databili intorno al [[XVII secolo|XVII]]/[[XVIII secolo]].
type=commenttitle
* ''Chiesa del Ritiro''. È dedicata a [[Arcangelo Michele|San Michele Arcangelo]] e risale al periodo [[Normanni|normanno]]. Restaurata più volte, della facciata originale rimane il portale con le due colonne ai lati. La pianta è a [[croce greca]] ed a in ciascun lato vi sono delle [[Cappella|cappelle]] in stile [[barocco]]. Sotto i quattro archi che formano la cupola sono state poste quattro statue che raffigurano la [[Prudenza]], la Fortezza, la [[Giustizia]], la [[temperanza]]. Numerosi quadri, alcuni dei quali di Pascaletti e di [[Cristoforo Santanna|Santanna]], abbelliscono la chiesa. Inoltre all'interno sono conservate anche sculture in [[legno]] e [[marmo]], una di queste e la statua lignea di San Giacomo qui portata dalla chiesa dell'Assunta quando questa fu distrutta da un terremoto.
bgcolor=white
* ''Chiesa del [[Madonna del Rosario|Rosario]]''. Immediatamente sotto il castello, sull'antica piazza del Seggio, si erge la chiesa [[XVIII secolo|settecentesca]] di [[Barocco|stile barocco]] del Rosario. Sulla facciata, interamente in pietra tagliata, risaltano quattro [[Nicchia|nicchie]] a conchiglia e gradevoli decorazioni che la rendono una delle chiese più belle del territorio. All'interno sono custoditi oggetti di grande valore, molti dei quali presenti nell'Inventario degli oggetti d'arte in Italia. Da ammirare durante le festività natalizie il presepe con statuette del [[1700]].
preload=
* ''Chiesa di [[San Francesco d'Assisi]] e di [[Madonna delle Grazie|Santa Maria delle Grazie]]''. La chiesa, con l'annesso convento<ref name=convento>Ex convento dei Minori Francescani Osservanti, ora Convento delle Clarisse</ref>, risale al [[1500]]. restaurata più volte, mantiene un aspetto barocco. La facciata esterna presenta una scalinata a semicerchio che permette di giungere nell'atrio del convento dove sono ancora presenti alcuni affreschi, anche se molto sbiaditi. All'interno della chiesa sono invece conservate opere di [[Cristoforo Santanna]], [[Francesco De Mura]] ed altri pregevoli quadri di autore ignoto, nonché sculture in legno ed altre in marmo di notevole fattura.
editintro=
* ''Chiesa di [[San Carlo Borromeo]]''. Integrata nel Parco Rossini sorge la chiesa dedicata a San Carlo Borromeo, la pianta della costruzione è di forma circolare. Le grandi dimensioni della struttura rendono visibile, anche da molto lontano, la particolare cupola semisferica, che raggiunge i 30 metri d'altezza. La struttura geometrica si concretizza in un effetto visivo di grande suggestione. L'ingresso aperto sulla facciata è provvisto di un portale superiore. All'interno sono poste 21 colonne e nell'aula possono trovare spazio oltre 500 persone con ampia libertà di movimento. Di notevole fattura le immagini del percorso di Gesù. La cupola della chiesa insieme al municipio sono diventati l'emblema della città stessa.
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* ''Santuario della [[Nostra Signora di Lourdes|Beata Vergine di Lourdes]]''. Questa chiesa sorge in prossimità del ''parco Robinson''. Interamente realizzata in cemento armato, con l'utilizzo di particolari pannelli prefabbricati, garantisce un ottimo isolamento termico ed acustico. L'interno della chiesa è illuminato da una grande vetrata istoriata posta dietro l'altare.
page=Aiuto:Sportello_informazioni
* ''Chiesa di [[Sant'Antonio di Padova|Sant'Antonio da Padova]]''. Il sacro edificio, che si trova a Commenda, elevato tra il 1979 e il 1985 su disegno dell'architetto Raffaele Filippelli, si raccorda perfettamente con l'ambiente naturale e la scenografica fuga dei palazzi circostanti. L'uso di materiali come cemento e ferro conferiscono alla struttura una notevole eleganza formale, come si evince dall'armoniosa geometria delle membrature che confluiscono verso la cuspide la quale corona la fabbrica con la lanterna vetrata e la croce commessa in cima. La torre campanaria è incorporata alla chiesa e svetta con la sua forma slanciata per favorire la propagazione del suono delle campane a distanza notevole. L'interno riceve in abbondanza la luce proveniente dai ventiquattro finestroni, dalle fessure verticali poste dietro l'altare, che crearono con le proprie lame di luce effetti suggestivi. L'ampia struttura architettonica incorpora anche il convento dei [[Ordine dei Frati Minori|Frati Minori]] con le celle dei monaci e gli spazi comuni (biblioteca, refettorio). La festa del patrono è il 13 giugno.
default=
* ''Chiesa di [[San Paolo Apostolo]]''. La struttura che oggi ospita la chiesa, rappresentava in passato un grande panificio. Dopo il fallimento della società, nel [[1973]] [[Papa Paolo VI]] decise di fornire un’assistenza spirituale ai giovani studenti dell'[[Università della Calabria]] tramite i [[Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù|Padri Dehoniani]] che si stabilirono proprio nei locali dell'ex panificio. La parrocchia è nota infatti come "universitaria" ed è ubicata ad Arcavacata in Contrada San Gennaro. L'interno della chiesa è alquanto austero, di forma rettangolare, manca di elementi decorativi, a parte la grande croce in legno dietro l'altare e le 14 raffigurazioni della passione di Cristo. All'esterno dell'edificio svetta una croce a forma di tàu, con uno spazio vuoto a forma di cuore all'estremità superiore, che simboleggia il Sacro Cuore di Gesù. La parrocchia, soprattutto grazie alla presenza dei [[Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù|Dehoniani]], conta un gran numero di fedeli, non solo universitari, ma provenienti dalla città di Rende, dalla vicina [[Cosenza]] e in generale dalla [[Provincia di Cosenza|provincia]].
break=no
* ''Chiesa di [[Madonna della Consolazione|Maria SS. della Consolazione]]''. Questa chiesa sorge sui possedimenti appartenuti alla famiglia Magdalone, anch'essa situata in località Arcavacata. L'edificio si mostra alla vista col garbo decorativo delle maestranze locali nel bel prospetto delimitato da [[Lesena|lesene]] sovrastate da originali [[Capitello|capitelli]], da [[Nicchia|nicchie]], da ricche [[Cornice (architettura)|cornici]] e dal [[Timpano (architettura)|timpano]] di coronamento; mentre sulla destra vi è una robusta torre campanaria quadrangolare costituita da tre piani coronati nella parte alta da un terrazzino cinto da un'elegante balaustra. L'interno di gusto settecentesco è costituito da una sola, ampia [[navata]] delimitata da piatte lesene incassate nei muri, quali racchiudono nello spazio libero alcune tele di carattere sacro. Numerose statue, tra cui quella della Madonna della Consolazione, da cui prende il nome l'edificio, sono custodite entro stipi [[XVIII secolo|settecenteschi]] appoggiati alle pareti della navata. La festa patronale è il [[lunedì dell'Angelo]].
buttonlabel=Domanda allo Sportello informazioni
* ''Chiesa di [[San Francesco da Paola]]'' sorge in località Surdo e fu costruita per essere la cappella privata della famiglia Zagarese, importante famiglia rendese. Più volte restaurata, all'interno vi sono una statua del Santo ed un quadro raffigurante la Madonna del Rosario.
</inputbox>
* ''Chiesa della [[Trinità (cristianesimo)|SS. Trinità]]''. Complesso parrocchiale di recente realizzazione, sorge sul lato sinistro del fiume Surdo, in contrada Linze. La facciata rettangolare è caratterizzata da due grandi archi in [[calcestruzzo]] faccia-vista che incrociandosi individuano simbolicamente l'ingresso principale. La chiesa, completamente rivestita in mattoni faccia-vista tipici del luogo (Rende ospitava proprio in località Surdo alcuni mattonifici), presenta all'interno un'unica ampia navata con struttura a [[semicerchio]]. Il portone d'entrata si affaccia su una scalinata semicircolare che si estende sull'ampia piazza antistante dedicata a mons. Trabalzini.
{{Cassetto fine}}
* ''Chiesa di [[Monserrat|Maria SS. di Monserrato]]''. La chiesa sorge nei pressi di una più antica costruzione, della quale però sono rimasti solo pochi ruderi, dedicata alla Madonna di [[Monastero di Montserrat|Montserrat]] ed era un tempo cappella privata della famiglia Magdalone. L'edificio sacro fu eretto una prima volta nel [[1950]], ma a causa dei danni riportati nel corso del sisma del [[1980]], fu nello stesso periodo riedificato nel luogo medesimo ove era ubicata la precedente costruzione, con l'aggiunta di una slanciata torre campanaria di stile moderno. La facciata della nuova chiesa è preceduta da un ampio porticato sorretto da quattro pilastri a sezione quadrangolare, mentre l'interno ad un unico corpo a svolgimento longitudinale evidenzia la mensa eucaristica, alcune statue processionali e delle tele con immagini sacre.
<div style="border-bottom:1px solid #eee; padding-top:0.17em; padding-bottom:0.5em"></div>
* ''Chiesa della SS. Vergine della Pietà''. Sorge vicino alla cosiddetta "Guardiula" ed è una delle chiese più antiche, un frammento all'interno indica l'anno [[1117]]. Restaurata più volte, sul fianco destro vi è un campanile di moderna concezione.
<div style="font-size:95%">[[file:Flag of the United Kingdom.svg|20px]] Hello and welcome to the Italian Wikipedia! We appreciate your contributions. If your Italian skills are not good enough, that’s no problem. We have an [[Wikipedia:Ambasciata|embassy]] where you can inquire for further information in your native language or you can contact directly [[Wikipedia:Babel/It-0|a user in your language]]. We hope you enjoy your time here!</div>
* ''Chiesa di [[Assunzione di Maria|Maria SS. dell'Assunta]]''. L'edificio, di piccole dimensioni, sorge poco distante dalla vecchia chiesa più volte ricostruita e che venne distrutta da un movimento franoso. Della vecchia cappella sono rimaste due colonne, che ancor oggi sono i pilastri della nuova, ed un bassorilievo marmoreo che rappresenta il miracolo di [[Giacomo il Maggiore|San Giacomo]] in [[Santo Domingo de la Calzada]]. Di notevole fattura anche un quadro a tempera di Donato Magli raffigurante Santa Maria Assunta in Cielo. Durante i festeggiamenti di ferragosto ancora oggi si effettuano antichi giochi, come la corsa dei sacchi, la rottura delle pignatte attaccate ad una corda sospesa in aria e molti altri. Prima dell'attuale denominazione la chiesa era dedicata alla Madonna di Loreto.
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* ''Chiesa di [[Sant'Antonio abate]]''. Piccola chiesetta situata non lontano dal castello. Durante i festeggiamenti è usanza distribuire ai fedeli piccoli pezzetti di [[pane azimo]] (pane di Sant'Antonio) chiamato “chucchjiddru”; la sera dello stesso giorno, nella piazzetta antistante l'edificio, viene acceso un falò con vecchi mobili e legna presa per l'occasione.
| style="background:#e5e0ff; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Crystal Clear app ktip.svg|18px|link=Aiuto:Tour guidato]] [[Aiuto:Tour guidato|Tour guidato]]
* ''Chiesa di [[San Rocco]]''. Nei pressi di questa piccola chiesa per molto tempo fu attivo il monastero dei santi Pietro e Paolo. Prima dell'ingresso è posto un piccolo atrio coperto che è più recente rispetto al resto dell'edificio, l'interno è molto semplice con alcune tele e due piccole statue. La chiesa fa parte della Parrocchia universitaria di [[Paolo di Tarso|San Paolo Apostolo]] retta dai [[Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù|Dehoniani]].
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* ''Chiesa di [[Madonna della Neve|Maria SS. della Neve]]''. In questa piccola chiesetta è conservato un dipinto ad olio di Maria SS. della neve, di Andrea Carino. Un reperto tufaceo indica la data della sua costruzione nell'anno 1609.
| style="background:#ffe0f1; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Accessories-text-editor.svg|18px|link=Wikipedia:Raccomandazioni e linee guida]] [[Wikipedia:Raccomandazioni e linee guida|Raccomandazioni e linee guida]]
* ''Chiesa di [[San Giovanni Battista]]''. Il terreno su cui sorge questa chiesa, come quello della chiesa di sant'Antonio abate apparteneva al Supremo Ordine Militare di Malta. L'edificio fu eretto dall'abate commendatario Giuseppe d'Aquino ed al suo interno vi è la statua di San Giovanni Battista.
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* ''Chiesa di [[San Francesco da Paola]]''. Immersa in una fresco castagneto in località Sant'Ianni custodisce una sacra reliquia: una spina della corona di Gesù. Dentro l'edificio anche 2 statue lignee ed un quadro del Santo.
| style="background:#ffe5e0; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Copyright-problem.svg|18px|link=Wikipedia:Copyright]] [[Wikipedia:Copyright|Copyright]]
* ''Chiesa di [[Sacro Cuore di Gesù|Gesù Misericordioso]]''. L'edificio sorge non lontano da dove un tempo si teneva la più grande fiera del Comune, in località Santo Stefano. La nuova costruzione è ubicata su un terreno leggermente rialzato.
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* ''Chiesa di [[Santa Lucia]] e [[Sant'Ippolito]]''. L'edificio quasi si confonde con le normali abitazioni che sono ad esso contigue. Pochi scalini conducono nell'interno classico e semplice dove sono custodite le statue di Sant'Ippolito e Santa Lucia.
| style="background:#ffefe0; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Crystal Clear app ksirtet.svg|18px|link=Portale:Progetti]] [[Portale:Progetti|Progetti tematici]]
* ''Chiesa di [[Sant'Agostino d'Ippona|Sant'Agostino]]''. Questo piccolo edificio fu dapprima la cappella privata della famiglia Spada, un tempo proprietaria del crinale dove sorge la chiesa. Sopra l'altare vi è un quadro ad olio raffigurante il Santo.
|-
| style="background:#fff8dc; border:1px solid silver; -moz-border-radius-bottomleft:12px; -webkit-border-bottom-left-radius:12px; border-bottom-left-radius:12px; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Nuvola apps bookcase.svg|18px|link=Aiuto:Glossario]] [[Aiuto:Glossario|Glossario]]
|}Naturalmente un benvenuto anche da parte mia! Se avessi bisogno di qualcosa non esitare a contattarmi.
[[Utente:FeltriaUrbsPicta|FeltriaUrbsPicta]] ([[Discussioni utente:FeltriaUrbsPicta|msg]]) 12:30, 4 mag 2017 (CEST)
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== Inserimento Logo del Partito Popolare Nazionale Tedesco fallito... ==
=== Architetture militari ===
[[File:Castello Normanno Rende 1911.jpg|thumb|Il Castello nel 1911]]
* ''Castello Normanno''. Fu costruito nell'attuale sito nel 1095 per ordine di [[Boemondo I d'Antiochia|Boemondo d'Altavilla]], che lo elesse come propria base prima di partire per la prima crociata nell'agosto del 1096. La realizzazione del maniero a Rende era l'inizio di un progetto più ampio ipotizzato anni prima da [[Roberto il Guiscardo]], padre di [[Boemondo I d'Antiochia|Boemondo]], che desiderava realizzare una linea difensiva nella valle del Crati con roccaforti a Bisignano, Montalto Uffugo, Rende e Cosenza.
 
Proprio come da oggetto, ho preso il logo del suddetto partito dalla pagina in lingua inglese e sorpresa sorpresa la versione nella lingua italiana non visualizza l'immagine, qualcuno potrebbe spiegare ad un ignorante come me cosa può essere accaduto?...Nel dubbio ho cancellato la modifica che avevo apportato.
:La particolare morfologia del colle dove fu eretto il "Gigante di Pietra" garantiva una postazione estremamente facile da difendere; i ripidi pendii, che si stagliano verso l'alto a formare un cuneo, garantirono una tale sicurezza che si ritenne superflua la realizzazione di un fossato e del ponte levatoio. Il castello fu invece fornito di piccole finestre e molte feritoie, dalle quali potevano essere usati archi e balestre; inoltre fu realizzata sotto il cortile esterno una enorme cisterna per la raccolta dell'acqua piovana che garantiva un sicuro approvvigionamento durante gli assedi.
 
== Avviso assenza di fonti ==
:[[File:The Norman Castle of Rende now.JPG|thumb|Il Castello Normanno nel centro storico un tempo sede del municipio|185x185px]]Invalicabili mura di cinta, spesse alla base più di due metri, garantivano la protezione delle case, delle chiese, e delle altre strutture difensive, in particolare il castello con la torre centrale e altre due torri, poste ai lati. Le tre torri rappresentano lo stemma del comune, probabilmente la loro prima comparsa come gonfalone comunale avvenne nel 1222 per l'inaugurazione del duomo di Cosenza alla presenza di [[Federico II di Svevia]].
 
{{AiutoF|Aleksandr Stepanovič Antonov}}--[[Utente:Antenor81|Antenor81]] ([[Discussioni utente:Antenor81|msg]]) 14:25, 13 lug 2017 (CEST)
:Tuttora nell'atrio del castello è possibile ammirare due stemmi araldici appartenenti a due delle famiglie succedutesi nella proprietà del castello: i Magdalone e gli Alarçon de Mendoza. Di fronte, in alto, è visibile lo stemma comunale, con sotto l'iscrizione: Urbs celebris, quondam sedes regalis, Arintha - Celebre città, antica sede reale<ref name=renne />, Arintha. Il castello, di proprietà del comune dal 1922, è stato sede del Municipio fino al 2011. A partire da dicembre 2011 la sede del municipio è stata infatti spostata nel Parco Rossini, accanto alla chiesa di San Carlo Borromeo.
 
== re: Inserimento bandiera ==
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Rende}}
 
Purtroppo in questo periodo non riesco a seguire a sufficienza Wikipedia. Per la questione che poni, ti consiglio di rivolgerti allo [[Aiuto:Sportello informazioni|sportello informazioni]]. Ciao! --[[Utente:Antenor81|Antenor81]] ([[Discussioni utente:Antenor81|msg]]) 18:52, 31 dic 2017 (CET)
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2014 risiedono a Rende 1.405 cittadini stranieri.<ref>{{Cita web|url=http://demo.istat.it/str2014/index.html|titolo=Cittadini Stranieri. Popolazione residente per sesso e cittadinanza al 31 dicembre 2014|editore=http://demo.istat.it/|data=31 dicembre 2014|accesso=16 aprile 2016}}</ref> Le principali nazionalità sono le seguenti:
 
== Avviso In italiano su [[Kampuchean Revolutionary Army]] ==
* [[Romania]]: 258
* [[Cina]]: 200
* [[Polonia]]: 76
* [[Ucraina]]: 69
* [[Russia]]: 67
* [[Tunisia]]: 60
* [[Albania]]: 42
* [[Senegal]]: 36
* [[Filippine]]: 35
* [[Marocco]]: 33
 
{{In italiano}} [[Utente:Shivanarayana|Shivanarayana]] ([[Discussioni utente:Shivanarayana|msg]]) 14:04, 5 mar 2018 (CET)
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Università ====
{{vedi anche|Università della Calabria}}
[[File:Ingresso Ponte Pietro Bucci.jpg|miniatura|Ingresso del ''Ponte Pietro Bucci'' all'[[Università della Calabria|Unical]]]]
Oggi uno dei principali centri culturali di Rende e dell'area urbana cosentina è rappresentato dall'[[Università della Calabria]], la maggiore delle università [[Calabria|calabresi]] e una delle migliori tra le università italiane di medie dimensioni<ref>Classificazione [[Censis]] – [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]</ref> che vanta attualmente il più grande [[campus]] universitario in [[Italia]]<ref name="unical.it"/>, adiacente alla struttura universitaria. Essa conta circa 40.000 studenti, provenienti prevalentemente dalla Calabria e da altre regioni meridionali e in percentuale minore anche dall'estero. L'università ha 6 facoltà: Economia, Farmacia, Ingegneria, Lettere e Filosofia, Scienze Matematiche Fisiche e Naturali e Scienze Politiche. È collegata al centro della città tramite la [[Strada statale 107 Silana Crotonese|SS 107]] ([[Paola (Italia)|Paola]] ↔ Cosenza ↔ [[Crotone]]) attraverso lo svincolo ''Arcavacata - Università'' e l'[[Autostrada A2 (Italia)|A2 - Autostrada del Mediterraneo]] tramite l'uscita ''Rende - Cosenza Nord'' in attesa della metropolitana leggera di superficie.<ref name="regione.calabria.it">[http://www.regione.calabria.it/ambiente/allegati/documenti_vari/avvisi_assoggettabilit/zinno/arp00pgtr001rt.pdf Progetto dal sito della Regione Calabria]</ref>
==== Musei ====
[[File:Rende Museo civico.jpg|thumb|Palazzi Zagarese e Vitari]]
Nel palazzo Vitari trovano spazio Il Centro per l'arte e la cultura intitolato ad Achille Capizzano, sede di mostre e convegni sull'arte locale ed internazionale, ed il [[MAON Museo d'arte dell'Otto e Novecento]].
 
== Avviso ==
Mentre Il Museo del Folklore, nel palazzo Zagarese, realizzato con la consulenza di R. Lombardi Satriani, è dedicato essenzialmente al territorio della [[Calabria Citeriore]] che corrisponde all'incirca alla [[provincia di Cosenza]]. La collezione di circa tremila oggetti illustra la cultura propria di questi territori. Il percorso del museo, che ha sede nel centro storico, si sviluppa su nove sale:
* Sala I: Concetto di folklore (sintesi storica). Le minoranze etniche: gli Italo-Albanesi e gli Zingari.
* Sala II: L'[[architettura]] popolare: la casa.
* Sala III: Gli interni: sistemi d'illuminazione e fonti di calore. Approvvigionamento idrico.
* Sala IV: Gli interni: la cucina e l'alimentazione.
* Sala V: L'abbigliamento: i costumi popolari.
* Sala VI: Le attività domestiche: [[filatura]], [[tessitura]], [[ricamo]]. Le attività produttive: l'[[agricoltura]] e la [[pastorizia]].
* Sala VII: L'artigianato: l'oreficeria.
* Sala VIII: Vita religiosa. Vita sociale. Gli strumenti di musica popolare.
* Sala IX: L'emigrazione: i Calabresi in [[Canada]].
* All'ultimo piano ha sede una magnifica e interessante pinacoteca intitolata ad Achille Capizzano con opere dello stesso, di Mattia Preti, e di tanti altri artisti italiani.
[[File:Rende Museo del presente.jpg|thumb|Museo del presente.]]
 
{{Avvisosenzafonti|Viriatos}}--<span style="color:#801000;font-weight: bold;">Mandalorian</span><sup> [[Discussioni utente:Mandalorian|<U><span style="color:#000000;"><small>↣'''''Messaggi'''''↢</small></span></U>]]</sup> 14:17, 5 mar 2018 (CET)
Il Museo del Presente sorge nella zona moderna della città; otto sale espositive si sviluppano su una superficie di 2500&nbsp;m² Il museo ospita mostre d'arte moderna e contemporanea, mostre fotografiche, cineforum, spettacoli, convegni e presentazioni di libri. Le sale sono su due piani:
* Al piano terra, la sala Tokyo ed un internet cafè;
* Al piano superiore, il ''Laboratorio dei pensieri'' ed il ''Belvedere delle arti e delle scienze''.
 
== re:Coppa del Torneo Internazionale Stampa Sportiva ==
=== Eventi ===
* Giunto alla sua cinquantaduesima edizione, il '''''Settembre Rendese''''', comprende una serie di concerti e altri eventi sparsi per la città di Rende. Anche "La notte dei ricercatori", evento promosso dall'[[Università della Calabria]] rientra nel festival.<ref>{{Cita news|url=https://www.quicosenza.it/news/le-notizie-dell-area-urbana-di-cosenza/174773-settembre-rendese-2017-ecco-il-programma-completo|titolo=Settembre Rendese 2017, ecco il programma completo - QuiCosenza.it|pubblicazione=QuiCosenza.it|data=8 settembre 2017|accesso=10 settembre 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.cn24tv.it/news/160132/presentata-la-52-edizione-del-settembre-rendese.html|titolo=Presentata la 52ª edizione del Settembre Rendese|sito=CN24|accesso=10 settembre 2017}}</ref>
 
perché non glielo chiedi di persona? basta scrivere nella sua talk ([[User talk:MacMoreno|qui]]). piccolo consiglio leggiti quanto scritto qui sotto:
== Geografia antropica ==
{{anteprima}}--'''[[User talk:Luca M|<span style="font-family:a; color:#ffb435">L</span><span style="font-family:a; color:#a41c32">uca</span><span style="font-family:a; color:#ffb435">•M</span>]]''' 19:40, 14 mar 2018 (CET)
=== Urbanistica ===
:se MacMoreno è d'accordo gli mandi una mail, semplice. riguardo la tua firma, leggiti un pochino questo:
[[File:Mappa comune Rende.jpg|thumb|Mappa topografica di Rende.]]
:{{firma}}--'''[[User talk:Luca M|<span style="font-family:a; color:#ffb435">L</span><span style="font-family:a; color:#a41c32">uca</span><span style="font-family:a; color:#ffb435">•M</span>]]''' 20:28, 15 mar 2018 (CET)
 
Ciao Mike, ho realizzato la coppa. Mi auguro che vada bene.--[[Utente:MacMoreno|MacMoreno]] ([[Discussioni utente:MacMoreno|msg]]) 00:06, 21 mar 2018 (CET)
Nei primi [[anni 1960|anni sessanta]] lo sviluppo economico influenzò anche il sud. Da paesino prettamente rurale, Rende si trasformò in una nuova realtà e nuovi insediamenti urbani nacquero nella zona valliva. Fu possibile controllare questo sviluppo grazie all'adozione di un piano regolatore nel [[1962]] che impedì un uso indiscriminato del territorio e nel contempo permise la realizzazione di numerose aree verdi.
[[File:Trofeo Internazionale Stampa Sportiva del 1908.svg|centro|150px]]
 
== Contenuto non enciclopedico ==
La nascita dell'[[Università della Calabria]] su questo territorio rappresentò un ulteriore punto di forza e di sviluppo del territorio. Dapprima composto da una struttura polifunzionale concentrica, con l'ultimazione del progetto Gregotti, si realizzò un lungo pontile con ai lati strutture di cemento armato (detti anche "Cubi") che si allacciano alla struttura cambiando in altezza a seconda dei mutamenti della superficie, in questi edifici si trovano i dipartimenti dell'Università.
 
Gentile Mike Rotha, le voci di Wikipedia sono destinate a contenere informazioni esclusivamente su argomenti, persone o gruppi che siano '''realmente''' di interesse collettivo o di rilevanza significativa. Gli argomenti contenuti nella voce '''Squadra Studenti di Milano''' che avevi creato ''non rispondono a queste caratteristiche'' e la voce è stata cancellata. Consulta anche le pagine di servizio [[Wikipedia:COSA METTERE|Cosa mettere su Wikipedia]] e [[Wikipedia:COSA NON METTERE|Cosa non mettere su Wikipedia]] per maggiori informazioni sui contenuti considerati enciclopedici. In particolare per quanto riguarda l'argomento della tua voce, vedi anche le indicazioni di massima riportate in [[WP:SQUADRE]]. Grazie e buon wikilavoro. --[[Utente:L736E|<span style="font-weight: bold; color: #006600;">L736E</span>]][[Discussioni utente:L736E|<span style="color: #330000; font-weight: bold; font-style: italic;"><sup>l'adminalcolico</sup></span>]] 17:55, 24 mar 2018 (CET)
Negli [[anni 1980|anni ottanta]] e [[anni 1990|novanta]], le amministrazioni comunali, in primis quella guidata da [[Sandro Principe]], cambiarono il volto della zona a valle con la realizzazione di piazze, parchi, musei e chiese, trasformandola di fatto in una città moderna.
: Ti rispondo qua: su Wikipedia non si discute via mail ma pubblicamente nelle discussioni. Il motivo per la cancellazione è perché una voce che dice solo "è una squadra esistita all'inizio del Novecento, composta solo da studenti, da cui sembra siano usciti dei giocatori importanti (senza alcun nome) e di cui si sa poco o nulla e che forse, secondo fonti imprecisate, ha partecipato a un torneo nel 1902" non può rimanere nell'ns0 per il semplice fatto che non ha alcun contenuto informativo utile ai fini dell'enciclopedia. Se ci fossero: date, storia, nomi di giocatori importanti che sono usciti dalle sue fila e che sono emersi proprio grazie al fatto di aver giocato in quella strada, dati sul suo ruolo come "vivaio" per le squadre maggiori, e soprattutto [[WP:FONTI]] che ne attestino una effettiva rilevanza tale da giustificare una voce di enciclopedia, allora il discorso sarebbe diverso. Ma scritta in quel modo, in maniera vaga ed evasiva, con un contenuto informativo prossimo allo zero, non è voce da poter stare su una enciclopedia.--[[Utente:L736E|<span style="font-weight: bold; color: #006600;">L736E</span>]][[Discussioni utente:L736E|<span style="color: #330000; font-weight: bold; font-style: italic;"><sup>l'adminalcolico</sup></span>]] 18:04, 24 mar 2018 (CET)
 
Carissimo L736E, non è un caso se nel messaggio ho specificato di darmi il tempo di concludere o financo rettificare la voce. --[[Utente:Mike Rotha|Mike Rotha]] ([[Discussioni utente:Mike Rotha|msg]]) 18:13, 24 mar 2018 (CET)
La nuova variante adottata dal comune nel [[2003]], nacque con la necessità di orientare lo sviluppo complessivo della città verso obiettivi di qualità, ristabilendo un equilibrio ecologico fra le aree edificate all'interno della città: furono realizzati il ring con la nuova cattedrale di San Carlo Borromeo, il Museo del Presente con il Belvedere delle arti e delle scienze, le scale mobili per raggiungere il Centro storico, il nuovo istituto tecnico commerciale, il complesso parrocchiale di Linze. Furono inoltre recuperati i più importanti corsi d'acqua con la creazione di parchi fluviali al centro della città e restaurate quasi tutte le chiese di rilevanza storica, riqualificando interi quartieri come Roges "vecchia" e [[Quattromiglia]].<gallery>
:: "Milano" si scrive con l'iniziale maiuscola, come tutti i nomi delle città. In ogni caso ho espresso un dubbio di enciclopedicità sulla voce, IMO c'è troppo poco perché possa essere enciclopedica e dubito che la partecipazione (peraltro incerta) a un'unica competizione, la Medaglia del Re, sia sufficiente. --[[Utente:L736E|<span style="font-weight: bold; color: #006600;">L736E</span>]][[Discussioni utente:L736E|<span style="color: #330000; font-weight: bold; font-style: italic;"><sup>l'adminalcolico</sup></span>]] 18:57, 24 mar 2018 (CET)
File:San Carlo Borromeo e Municipio - panoramio.jpg|Il Municipio di Rende a destra e la "cupola" di San Carlo Borromeo.
File:Villa Rossini (Rende) - panoramio.jpg|Scorcio di Via Rossini, centro della città
File:METROPOLIS RENDE (CS).jpg|Metropolis-il centro della Calabria a Rende
File:Campus di arcavacata.jpg|L'Università della Calabria ([[Unical]])
File:Parco Robinson Rende - panoramio - Salvatore Migliari.jpg|Parco Robinson
File:Centro Commerciale Cosenza Nord - panoramio.jpg|Centro Commerciale Marconipiù
File:Parco Emoli - panoramio.jpg|Aree verdi tra i palazzi caratteristica della cittadina rendese. In foto Parco fluviale [[Emoli]]
</gallery>
 
Mi dai il tempo di correggere oppure mi hai preso di mira tanto per?...Dammi il tempo di correggere, ho sempre fatto voci su Wiki è adesso non va bene, ma guarda un po!...Poi non capisco perché la ritieni insufficiente solamente perché TU cito testualmente (dubito che la partecipazione (peraltro incerta) a un'unica competizione, la Medaglia del Re, sia sufficiente) ma per inciso hai visto la nota?...Comunque sia se va bene a Sua Maestà proviamo a lasciarla, magari qualcuno che ci passa sopra può aggiungerci più fonti e rendere certa la voce...non ti pare logico?...E per inciso all'epoca il Foot Ball era qualcosa di decisamente diverso molto artigianale rispetto al professionismo dove tutto è bello che pronto, leggiti un pò la storia del Foot Ball delle origini e poi se vuoi ne riparliamo, Buonasera. --[[Utente:Mike Rotha|Mike Rotha]] ([[Discussioni utente:Mike Rotha|msg]]) 19:03, 24 mar 2018 (CET)
=== Quartieri e frazioni ===
::: Per prima cosa, modera i toni. Sei sul limite dell'[[WP:ATTACCHI|attacco personale]]: io mi sono rivolto a te in toni cortesi per farti rilevare dei punti deboli della voce, non per prenderti di mira. Quindi, datti una calmata. Ti faccio presente che il tuo "sempre" è meno di un anno, io sono qua sopra da 10, e a giudicare dagli avvisi non sembra che la tua contribuzione sia stata sempre così perfetta (ci sta, si impara sbagliando). Per seconda cosa: nel 1902 alla [[Medaglia del Re]] risulta che abbia partecipato, secondo le fonti, [[Società per l'Educazione Fisica Mediolanum]] e non la squadra relativa alla voce da te creata. Se le due squadre sono la stessa cosa, hai creato un doppione che in quanto tale va rimosso. --[[Utente:L736E|<span style="font-weight: bold; color: #006600;">L736E</span>]][[Discussioni utente:L736E|<span style="color: #330000; font-weight: bold; font-style: italic;"><sup>l'adminalcolico</sup></span>]] 19:13, 24 mar 2018 (CET)
'''[[Arcavacata]]'''''':''' frazione del comune rendese staccata dall'agglomerato urbano, nota soprattutto per l'[[Università della Calabria]].
 
Dalla mia di fonte o per meglio dire nota La Mediolanum e la Squadra Studenti risultano due realtà diverse, devi sapere che all'epoca dei fatti il tutto veniva fatto molto grossolanamente, evidentemente quella squadra la Studenti intendo, ha solo aderito ma non partecipato alla competizione, non è un caso se nella voce ho scritto iscritta, e per inciso i miei toni sono calmi solo che bisogna dare tempo alle persone di correggere la o le voci, tuttavia se dall'alto della tua esperienza decennale e dagli avvisi (non so quali) ti sono pervenuti circa le mie contribuzioni che faccio con spirito di partecipazione cercando di non scrivere inesattezze o peggio allora cancellala, io mi sono sentito in dovere di farla in quanto ritengo come è accaduto, accade ed accadrà che le fonti col tempo si correggono e arricchiscono, detto questo ti auguro buona serata Noster Rex! --[[Utente:Mike Rotha|Mike Rotha]] ([[Discussioni utente:Mike Rotha|msg]]) 19:23, 24 mar 2018 (CET)
'''Commenda:''' quartiere residenziale e commerciale della città. Ospita diversi esercizi pubblici e lo Stadio comunale [[Stadio Marco Lorenzon|''Marco Lorenzon'']]. Di particolare interesse è la chiesa tonda di San Carlo Borromeo , patrono del quartiere.
:: Gli avvisi a cui mi riferisco sono quelli presenti qua sopra, nella tua pagina di discussione: che sono indice che la tua contribuzione non è così perfetta come dichiari - ma è naturale che agli inizi si commettano errori. Non è naturale invece rivolgersi a un utente con toni come "Sua Maestà" e simili, in modo ingiustificato, né è corretto personalizzare le discussioni sui contenuti delle voci: questo tipo di atteggiamento non dimostra affatto "spirito di partecipazione cooperativa". Se ti si mette un avviso non è per darti contro, ma per darti indicazioni su come migliorare una voce. C'è modo e modo di dire le cose e il tuo non è stato certo né dei migliori né in linea con [[WP:Wikiquette]] né con [[WP:NON MORDERE]]. So benissimo che per quel che riguarda gli albori del calcio le fonti sono spesso approssimative e carenti: proprio per questo a maggior ragione su voci relative a squadre storiche è ''fondamentale'' citare le fonti in modo non vago o generico.--[[Utente:L736E|<span style="font-weight: bold; color: #006600;">L736E</span>]][[Discussioni utente:L736E|<span style="color: #330000; font-weight: bold; font-style: italic;"><sup>l'adminalcolico</sup></span>]] 19:28, 24 mar 2018 (CET)
 
Comunque la si metta mi stai dando del deficente per gli interventi fatti, comunque ti ringrazio almeno da questo punto di vista sei stato onesto, detto questo io non cito mai in modo vago o generico data l'epoca in cui si sono tenuti gli avvenimenti, ma è inutile continuare questa discussione, tanto come sempre e anche qui non da meno hanno sempre ragione chi ha il coltello dalla parte del manico, ragion per cui cesso con effetto immediato ogni mia funzione ti Auguro Buonaserata e Buonacaccia! --[[Utente:Mike Rotha|Mike Rotha]] ([[Discussioni utente:Mike Rotha|msg]]) 20:23, 24 mar 2018 (CET)
'''Longeni:''' piccolissimo nucleo abitato da poco più di 90 persone , sorge a 312 mslm , risulta comunque quasi inglobato con Arcavacata .
 
{{Cancellazione|Squadra studenti di Milano}}
'''Nogiano:''' frazione a ridosso della catena costiera tirrenica, e in prossimità del centro storico.
Non rientra nella tipologia delle pagine mantenute dal progetto.--[[Utente:Nipas2|Nipas2]] ([[Discussioni utente:Nipas2|msg]]) 11:34, 25 mar 2018 (CEST)
 
== Coppa Italia Serie C ==
'''Piano di Maio e Piano Monello:''' zone a carattere collinare, con la presenza di diverse villette di nuova costruzione.
 
Ciao Mike ho inserito il file della coppa Italia serie C.
'''[[Quattromiglia]]''': quartiere noto soprattutto per la stazione ferroviaria di [[Stazione di Castiglione Cosentino|Castiglione Cosentino]] e lo svincolo autostradale dell'[[Autostrada A2 (Italia)|A2]] Rende-Cosenza Nord.
 
[[File:Coppa Italia serie C.svg|miniatura|centro|File:Coppa_Italia_serie_C]]
'''Rende Centro Storico''': posto su un colle a ridosso della catena costiera, tra i fiumi [[Emoli]] e Surdo, rappresenta il nucleo originario del comune. Conosciuto come ''Arintha'' in antichità, il borgo oggi ospita diverse chiese tra cui quella Matrice di Santa Maria Maggiore, oltre che il Castello Normanno, già sede del comune rendese.
 
--[[Utente:MacMoreno|MacMoreno]] ([[Discussioni utente:MacMoreno|msg]]) 21:44, 27 mag 2018 (CEST)
'''Rocchi:''' area prettamente di campagna situata nella zona nord del comune. Si erge qui una chiesetta campestre dedicata a San Rocco di Montpellier patrono delle campagne di contrada Rocchi .
 
== Anglo Panormitan Athletic and Football Club ==
'''Località San Gennaro:''' è posta tra Longeni ed Arcavacata , famosa per essere sede della parrocchia di San Paolo Apostolo con i Padri Dehoniani . All'esterno della chiesa si erge l'obelisco a forma di "tau" con un cuore blu al centro .
 
[[File:Anglo Panormitan Athletic and Football Club.svg|miniatura|centro|Stemma dell'Anglo Panormitan Athletic and Football Club ]]
'''Santa Chiara ''' e ''' Santa Rosa:''' piccole località a sud di Commenda. A Santa Chiara sorge una chiesetta dedicata alla santa di Assisi.
[[File:Coppa Salsi.svg|miniatura|centro|Coppa_Salsi]]
Ciao {{ping|Mike Rotha}} Stemma e coppa fatta --[[Utente:MacMoreno|MacMoreno]] ([[Discussioni utente:MacMoreno|msg]]) 15:40, 6 giu 2018 (CEST)
 
== Legione musulmana caucasica ==
''' Surdo:''' frazione posta a 250 mslm , vi risiedono circa 700 abitanti .
 
{{AiutoA|Legione musulmana caucasica}}--[[Utente:SurdusVII|'''<span style="color:#F0DC82">Surdus</span>''']][[Discussioni utente:SurdusVII|'''<span style="color:#FF7F50">VII</span>''']] 11:00, 26 lug 2018 (CEST)
'''Roges'''<ref name="roges">Dal francese antico Roge=segale. Il nome indicava la presenza di campi di segale</ref>''':''' il quartiere prevede due zone: la cosiddetta ''Roges vecchia'' e quella di più recente costruzione, in cui è presente il centro commerciale Metropolis. La frazione Roges rappresenta la zona più a sud di Rende, al confine con [[Cosenza]]. Si ergono in questa zona il parco Robinson e la chiesa della Beata Vergine di Lourdes, patrona della località.
 
== Rosa per l'Open Air Sporting Club ==
'''Santo Stefano:''' la frazione è conosciuta anche come ''Santo Stefano di Rende'' ed è posta alle pendici del colle su cui si erge il centro storico.
 
{{ping|Menelik}} {{ping|L'Eremita}} {{ping|Franz van Lanzee}} {{ping|Fidia 82}} Raga, c'è qualche anima pia tra voi o magari conoscete qualche simpatico squinternato esperto di rose e che possa accedere a qualche fonte affidabile per mettere su la rosa dell'Open Air Sporting Club? https://it.wikipedia.org/wiki/Open_Air_Sporting_Club . --[[Utente:Mike Rotha|Mike Rotha]] ([[Discussioni utente:Mike Rotha|msg]]) 11:56, 07 set 2018 (CEST)]]
'''Saporito:''' frazione alle porte dell'area urbana, posta a metà strada tra la zona di campagna e la città.
:È cosa totalmente fuori dal mio ambito di competenze. --[[Utente:Franz van Lanzee|Franz van Lanzee]] ([[Discussioni utente:Franz van Lanzee|msg]]) 12:12, 7 set 2018 (CEST)
::Ciao. Penso sia difficile trovare le rose di quell'epoca, soprattutto di una squadra di terza categoria siciliana. Tra l'altro ritengo che le rose di questa squadra non abbiano alcun valore enciclopedico e che se le relative pagine venissero create verrebbero cancellate dalla comunità (avrebbe solo senso inserire queste informazioni in corpo voce della pagina del club, soprattutto se vi è citato qualche personaggio enciclopedico). --[[Utente:Menelik|Menelik]] ([[Discussioni utente:Menelik|msg]]) 18:13, 7 set 2018 (CEST)
 
Ciao, {{ping|Menelik}} si infatti dicevo di aggiungere la o le rose solo da fonti sicure!...Comunque mi ero rivolto a te e agli altri compari per sapere se voi avevate delle fonti o comunque sapevate dove cercare, comunque grazie :) --[[Utente:Mike Rotha|Mike Rotha]] ([[Discussioni utente:Mike Rotha|msg]]) 12:57, 9 set 2018 (CEST)
'''Settimo:''' frazione al confine con il contiguo comune di [[Montalto Uffugo]], nella zona nord.
:::Ciao a te. Cioè, mi chiedi se creo una voce di stagione tipo [[Associazione Calcio Milan 2010-2011]] usando quella rosa? --[[Utente:Fidia 82|Fidia 82]] ([[Discussioni utente:Fidia 82|msg]]) 14:21, 21 set 2018 (CEST)
::::Capisco. Ma come mai non l'hai creata tu? :) --[[Utente:Fidia 82|Fidia 82]] ([[Discussioni utente:Fidia 82|msg]]) 14:25, 21 set 2018 (CEST)
:::::Ok, la creerò, ma devi avere un po' di pazienza. Per il resto il metodo migliore di creare quel tipo di voce eè sempre copiare una sezione e sostituire i nomi. --[[Utente:Fidia 82|Fidia 82]] ([[Discussioni utente:Fidia 82|msg]]) 13:01, 22 set 2018 (CEST)
 
== Avvisi ==
'''Commenda:''' lo sviluppo dell'area si registra negli anni 2000 con la costruzione del ring della chiesa di San Carlo Borromeo, patrono di Commenda, e successivamente, negli anni 2010, con l'inaugurazione della nuova sede comunale.
 
{{AiutoF|Monarchia auto-proclamata}}
'''Viale dei Giardini:''' complesso di palazzi staccati dalla città ma circondati dal verde. Il piccolo rione è visibile da un tratto della [[SS107]].
{{AiutoW|Monarchia auto-proclamata}}
Rinnovo l'invito a prestare un po' piu' di attenzione nella creazione delle voci. --[[Utente:Mlvtrglvn|Mlvtrglvn]] ([[Discussioni utente:Mlvtrglvn|msg]]) 08:14, 7 ott 2018 (CEST)
 
== Coppa Duca degli Abruzzi. ==
'''Villaggio Europa:''' si estende parallelamente a Via Rossini in direzione nord-sud. L'area comprende una serie di palazzi in stile anni '70 a forma di "serpentone", adibite a residenze popolari. Tutte le vie del rione sono intitolate con le varie capitali europee.
 
Ciao , la coppa suddetta è stata modificata. Per quanto riguarda l'altra coppa che mi richiedi fare è attinente a Wikipedia? --[[Utente:MacMoreno|MacMoreno]] ([[Discussioni utente:MacMoreno|msg]]) 20:02, 10 feb 2019 (CET)
'''Contrada Cutura:''' è sede di una delle due [[Zona industriali|zone industriali]] [[Area di sviluppo industriale|ASI]]. Fa parte della frazione Santo Stefano.
 
== Loghi US Ideale e FC Liberty Bari (precisazione) ==
'''Contrada Lecco:''' è sede dell'altra zona industriale. Fa parte della frazione Quattromiglia.
 
Ciao {{ping|Mike_Rotha}} Ho visto la tua richiesta sul Laboratorio Grafico. Mi fa piacere essere nominato in quel modo: <u>'(Ciao [@ MacMoreno] Mi chiedevo conoscendo la tua arte se puoi con calma aiutarmi in questa mia --Mike Rotha)'</u>. MA Credo che sia spiacevole per gli altri grafici, preferire uno a scapito di altri peraltro anchessi bravi.
 
Modifica la tua richiesta ti prego.[[Utente:MacMoreno|MacMoreno]] ([[Discussioni utente:MacMoreno|msg]]) 10:28, 18 mar 2019 (CET)
== Economia ==
=== Agricoltura ===
Prima dell'attuale esplosione edilizia era un comune a prevalente economia agricola: si produceva tantissimo [[Frumento|grano]], [[olive]], [[ficus carica|fichi]], [[castagna|castagne]], [[frutta]], [[ortaggio|ortaggi]] e [[Morus (botanica)|gelsi]] per l'industria della [[seta]]. Nella contrada Cutura si producevano [[anguria|angurie]] e [[melone|meloni]], un particolare formaggio [[pecorino]] prodotto dai pastori di [[Arcavacata]], la coltivazione e lavorazione del [[tabacco]] da parte del barone Giorgelli, torinese trapiantato a Rende nei primi anni del 1900. Rende era sede di una enorme fiera agricola, durante l'ultima decade d'agosto, nella frazione Santo Stefano (allora di proprietà della famiglia Magdalone); si commerciavano animali a migliaia, tra cui [[Bos taurus|mucche]], [[Bos taurus|buoi]], [[cavallo|cavalli]], [[asino|asini]], [[mulo|muli]] e [[suini]].
 
Ciao {{ping|MacMoreno}} La modifico subito ci mancherebbe, non era mia intenzione metterti in imbarazzo e ignorare o financo denigrare l'insospettabile bravura degli altri grafici, il mio è solo sincero tifo ed ammirazione per l'opera tua senza questo offendere gli altri grafici della cui bravura ripeto non metto in dubbio.[[Utente:Mike Rotha|Mike Rotha]] ([[Discussioni utente:Mike Rotha|msg]]) 12:57, 18 mar 2019 (CET)
=== Industria ===
::{{ping|Mike Rotha}} Grazie, allora ... Il lavoro della coppa e degli stemmi sono finiti, devi mettere la spunta di '''lavoro finito'''. Grazie :D . --[[Utente:MacMoreno|MacMoreno]] ([[Discussioni utente:MacMoreno|msg]]) 14:23, 18 mar 2019 (CET)
Nel suo territorio erano sparse diverse piccole industrie (come "La Liquirizia Zagarese"), 8 fabbriche di laterizi, alcune cartiere (come la "Rossi Lasagni"), industrie del [[legno]] e di piastrelle per pavimenti, i famosi "Pignatari", i vasai ed altre. Sempre più importante sta diventando il Parco Industriale di Rende che raggruppa numerose aziende operanti in vari settori ed ubicate nella zona industriale.
::{{ping|MacMoreno}} Come direbbe il mitico Renato Pozzetto, Eh la Madonna! ( spunta lavoro finito? Come e dove si mette la spunta?) il lavoro della coppa? Quale? Aiutami a ricordare per favore. Ah! una cortesia, come ultimo tocco potresti togliere le sfumature e le ombre agli stemmi? prendendo come esempio lo stemma del Milan che è senza ombre effetto lucido e sfumature, grazie. --[[Utente:Mike Rotha|MikeRotha]] ([[Discussioni utente:MikeRotha|msg]]) 14:47, 18 mar 2019 (CET)
[[File:Università della Calabria Rende - panoramio.jpg|miniatura|Alcuni cubi dell'[[Università della Calabria|Unical]]]]
Ciao {{ping|MacMoreno}} Perfetto ma oltre l'ombra ti avevo chiesto di togliere anche il lucido ad entrambi i logo, colpa mia non sono stato chiaro, detto questo se sei impegnato in altre cose non preoccuparti non è una questione di vita o di morte XD fa con calma.[[Utente:Mike Rotha|Mike Rotha]] ([[Discussioni utente:Mike Rotha|msg]]) 19:10, 18 mar 2019 (CET)
=== Servizi ===
:::{{ping|Mike Rotha}} Non ti preoccupare le spunte '''(Finito)''' provo a metterle io. Anche se qualche amministratore potrebbe ripristinare le spunte di '''(Lavoro Pronto).'''.
La più rilevante attività nella città di Rende è senza dubbio l'[[Università della Calabria]], ad [[Arcavacata]], che con i suoi quasi 40000 iscritti figura fra le più grandi del meridione. Il principale Ateneo calabrese, oltre a causare l'incremento della popolazione domiciliata nel territorio, costituisce una fonte di vitalità per il commercio, l'edilizia, e il settore terziario in tutta l'area urbana cosentina. Inoltre, l'apporto in termini di attività culturali dei generi più vari (conferenze, concerti, cinema, attività letterarie, mostre scientifiche e così via) ha elevato notevolmente la qualità della vita del comune calabrese.<br />
:::Ad ogni modo, bisogna che tu faccia degli sforzi, per questo, in questa tua pagina di discussione c'è scritto in alto:
A Rende si trova la sede centrale della [[Banca di Credito Cooperativo Mediocrati]].
:::Naturalmente un benvenuto anche da parte mia! Se avessi bisogno di qualcosa non esitare a contattarmi '''[[Utente:FeltriaUrbsPicta|FeltriaUrbsPicta]]''' ([[Discussioni utente:FeltriaUrbsPicta|msg]]) 12:30, 4 mag 2017 (CEST)
::: Oppure: Se hai bisogno di aiuto, chiedi allo [[Aiuto:Sportello informazioni|sportello informazioni]] (e non dimenticare che la risposta ti verrà data in quella stessa pagina). Se avessi bisogno di un aiuto ''continuativo'', puoi '''[[Progetto:Coordinamento/Accoglienza/Nuovi_arrivati|richiedere di farti affidare un "tutor"]]'''.
:::Ciao --[[Utente:MacMoreno|MacMoreno]] ([[Discussioni utente:MacMoreno|msg]]) 21:04, 18 mar 2019 (CET)
Ciao {{ping|MacMoreno}} Puoi dargli un'ultimo tocco cioè oro ma senza che luccichi? Prendendo ad esempio il margine dello scudo ovvero oro non luccicante ma con traccia di nero o meglio se di oro leggermente più scuro, non so se questa volta mi sono spiegato? https://www.brandsoftheworld.com/logo/cd-castellon-0?original=1 .[[Utente:Mike Rotha|Mike Rotha]] ([[Discussioni utente:Mike Rotha|msg]]) 21:10, 18 mar 2019 (CET)
:::Ciao --[[Utente:MacMoreno|MacMoreno]] ([[Discussioni utente:MacMoreno|msg]]) 11:23, 19 mar 2019 (CET)
Ciao {{ping|MacMoreno}} Mo si che ragioniamo, per quanto riguarda la scritta FBC Liberty Bari del relativo logo la scritta uguale oro bordato nero come nello stemma Ideale, grazie per la pazienza.[[Utente:Mike Rotha|Mike Rotha]] ([[Discussioni utente:Mike Rotha|msg]]) 11:25, 19 mar 2019 (CET)
 
== Stemma Anglo Panormitan Athletic and Football Club ==
== Infrastrutture e trasporti ==
 
=== Ferrovie ===
A Nord della città è situata la stazione di [[Stazione di Castiglione Cosentino|Castiglione Cosentino]] situata al km 21 della linea ferroviaria [[Ferrovia Paola-Cosenza|Paola-Cosenza]] e al km 59 della linea ferroviaria [[Ferrovia Cosenza-Sibari|Cosenza-Sibari]]
 
=== Strade ===
Il comune è interessato dalla [[strada statale 107 Silana Crotonese]] e servito dall'[[Autostrada A2 (Italia)|autostrada A2]] attraverso lo svincolo di Rende-Cosenza Nord.
 
=== Mobilità urbana ===
I trasporti urbani vengono svolti dalla società Consorzio Autolinee<ref>{{Cita web|url=http://www.consorzioautolinee.it|titolo=Consorzio Autolinee Cosenza s.r.l.|sito=www.consorzioautolinee.it|accesso=30 aprile 2016}}</ref>, i trasporti interurbani sono garantiti dalle [[Autolinee Romano]]<ref>{{Cita web|url=http://www.autolineeromano.com/n/index.html|titolo=autolineeromano.com - Romano|sito=www.autolineeromano.com|accesso=30 aprile 2016}}</ref> e da autocorse svolte dalle [[Ferrovie della Calabria]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ferroviedellacalabria.it/fdc/|titolo=Ferrovie della Calabria Srl|sito=www.ferroviedellacalabria.it|accesso=30 aprile 2016}}</ref>.
 
== Amministrazione ==
{| class="wikitable"
!Periodo
!Immagine
!Primo cittadino
!Partito
!Carica
!Note
|-
|1946-1950
|
|Gaspare Rovella
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
|-
|1950-1951
|
|Salvatore Chiappetta
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
|-
|1951-1952
|
|Francesco Settino
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
|-
|1952-1980
|[[File:Francesco Principe.jpg|97x97px]]
|[[Francesco Principe]] (Cecchino)
|[[Partito Socialista Italiano]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
|-
|1980-1987
|[[File:Sandro Principe 2.jpg|92x92px]]
|[[Sandro Principe]]
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
|-
|1988
|
|Mario Portone
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
|-
|1988-1990
|
|Raffaele De Rango
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
|-
|1990-1993
|
|Antonietta Feola
|
|[[Sindaco]]
|
|-
|1993-1999
|
|Francesco Casciaro
|
|[[Sindaco]]
|
|-
|1999-2004
|[[File:Sandro Principe 2.jpg|92x92px]]
|[[Sandro Principe]]
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
|-
|2004-2006
|
|Emilio Chiappetta
|
|[[Vicesindaco|Facente Funzioni]]
|
|-
|2006-2010
|
|Umberto Bernaudo
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
|-
|2011-2013
|
|Vittorio Cavalcanti
|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|Dimissioni non note
|-
|2013
|
|Maurizio Valiante
|
|[[Commissario prefettizio]]
|
|-
|2014-
|
|Marcello Manna
|[[Lista civica|Laboratorio Civico]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
|}
 
Ciao come mai lo stemma è ancora orfano? quindi non associato ad alcuna pagina di Wikipedia dal 6 giugno 2018?
== Sport ==
Mike non mi far fare lavori inutili! ti prego.
[[File:Rende Calcio 2008-2009.jpg|thumb|left|Formazione dell'allora S.S. Rende nella stagione 2008-2009]]
Anche la Coppa Salsi che mi hai fatto fare, la pagina che la comprende non è che sia così esaustiva.
* Il [[Rende Calcio 1968]], meglio conosciuto come Rende, è la squadra di calcio rappresentativa della città. La società è arrivata varie volte a disputare i campionati professionistici italiani, l’ultima volta nella stagione [[Società Sportiva Rende 1983-1984|1983/1984]] nel campionato di [[Serie C1]].<ref>{{Cita web|url=http://asdssrende.it|titolo=Casa Rende {{!}} Sito ufficiale del Rende Calcio|sito=Casa Rende|accesso=26 luglio 2017}}</ref> Nella stagione [[Serie C 2017-2018|2017-2018]] la squadra milita in [[Serie C]]<ref>{{Cita news|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/11-08-2017/serie-c-rende-ripescato-collegio-garanzia-coni-si-passa-57-squadre-210927735353.shtml|titolo=Serie C, Rende ripescato dal Collegio di Garanzia del Coni. Si passa a 57 squadre|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita|accesso=12 agosto 2017}}</ref> dopo 33 anni di assenza.
E per ultimo ... la Prima versione del Trofeo Supercoppa Europea, dopo innumerevoli correzioni, non ho ricevuto ancora conferma se va bene ... .
Sei un disastro. --[[Utente:MacMoreno|MacMoreno]] ([[Discussioni utente:MacMoreno|msg]]) 18:31, 26 mar 2019 (CET)
 
Ciao {{ping|MacMoreno}} allora, innanzitutto ho dimenticato di metterlo nella voce opportuna e provvedo subito visto che me lo hai ricordato.
* {{cn|Le due squadre di basket maschili sono la Bim Bum Basket, che milita in Serie C Regionale, e il [[CUS Cosenza]], che milita in Promozione.}}
La coppa salsi non è così esaustiva?...Cosa intendi per non così esaustiva?...Le foto che ti inviai? Non sono sufficenti?...Tuttavia gradirei approfondimenti su questo punto.
[[File:Calabra Maceri Rende.jpg|thumb|La rosa del [[Centro Pallacanestro Rende]] femminile]]
Supercoppa europea non hai ricevuto conferme se va bene?...Allora se ti è sufficiente non solo confermo l'ultima modifica inerente alla coppa ma anzi la stra-riconfermo e per ultimo (Sei un disastro) ti ringrazio sei molto educato dico davvero, da questa tua arguisco una scarsa stima nei miei confronti nonchè una palese dimostrazione di disprezzo ma stai tranquillo non ti chiederò più nulla, tuttavia visto che ti sei seccato delle mie richieste che per inciso servono solo e in via esclusiva ad arricchire le voci ti chiedo di fare dei tutorial su come crei le coppe il disegno le sfumature e gli effetti, insomma tutto ciò che serve in modo tale che altri bravi ragazzi possano contribuire alla "causa" anche se per quello che mi riguarda cesserò ogni funzione dato si che non mi è stato ancora riconosciuto alcun merito circa le voci e i contributi sia pure piccoli da me posti in essere, ma va bene così e per ultimo dato che su wiki Italia ci si spara addosso come se piovesse ti dico che i tuoi lavori non sono poi così eccelsi dato si che anche un bambino capirebbe che ci sono dei difetti piccoli ma pur sempre difetti nei tuoi lavori, quindi ti invito ad una maggiore sobrietà ed umiltà in merito a come ti poni in questa è altre occasioni, Ah! E per inciso la scritta dello stemma è Anglo Palermitan & F.C. non Panormitan S.F.C. , maleducato, cafone, saccente e villano. P.S. non disturbarti a rispondermi tanto da questo momento cesso ogni mia funzione con effetto immediato. --[[Utente:Mike Rotha|Mike Rotha]] ([[Discussioni utente:MacMoreno|msg]]) 18:58, 26 mar 2019 (CET)
* {{cn|La squadra di basket femminile è la [[Centro Pallacanestro Rende]] e milita in serie A2.
* La squadra di Calcio A 5 è l'A.S.D. Surdo c5 squadra dell'omonima frazione della città che milita in serie C2.
* La squadra di Calcio A 5 dei sordi milita in serie A ed ha vinto più di una volta il titolo di campione d'Italia.
* La squadra di pallavolo maschile è la [[Milani Rende]] e milita in serie C.
* La squadra di rugby è la [[ASD Rugby Rende|Rugby Rende]] e milita in campionato di [[Serie C (rugby a 15)|Serie C1]], gioca le sue partite al campo Tonino Mazzuca.
* La squadra di pallanuoto è la Settebello Rende e milita nel campionato promozione Lucano-Pugliese.}}
 
:Ciao {{ping|Mike Rotha}} Mi spiace averti ferito nell'orgoglio, e, non mi pronuncio su quello che mi hai detto. Ti posso dire che ti ho supportato su tutto quello che mi hai chiesto, mettendoti sempre come primo della lista da servire (e se hai aspettato è perchè dovevo finire altri disegni). Io non sono bravo a scrivere e quindi mi limito a disegnare per chi ricerca e scrive per Wikipedia (come te). Si è vero non sono molto bravo a disegnare, con tua pedanteria nelle correzioni dei miei lavori ho trovato delle soluzioni (quindi grazie). Mi auguro che il tuo sia solo un momento di pausa-riflessione, e rimani qui su Wikipedia. ........ '''sei un disastro 😁''' forse così avrebbe funzionato meglio. Ciao da un villano-cafone male-educato e saccente. ... ripensaci.--[[Utente:MacMoreno|MacMoreno]] ([[Discussioni utente:MacMoreno|msg]]) 01:25, 28 mar 2019 (CET)
== Note ==
:'''[[File:Emblem_PHHA.svg|Emblema dell'Esercito Nazionale Popolare Russo]]''' Le prossime richieste falle sul laboratorio grafico, grazie, ciao. --[[Utente:MacMoreno|MacMoreno]] ([[Discussioni utente:MacMoreno|msg]]) 20:02, 3 mag 2019 (CEST)
<references/>
 
Ciao {{ping|MacMoreno}} perdonami, e che preso dall'"impeto" ho dimenticato di passare per il laboratorio grafico. --[[Utente:Mike Rotha|Mike Rotha]] ([[Discussioni utente:MacMoreno|msg]]) 11:42, 04 mag 2019 (CET)
== Bibliografia ==
* Amedeo Miceli di Serradileo, I conti di Rende in Calabria sotto il regno di Alfonso I e di Ferrante d'Aragona (1440-1494) in "Historica", Reggio Calabria, XXVII, 1974, n. 2, pp.&nbsp;84–93.
* Amedeo Miceli di Serradileo, San Francesco di Paola ed i miracoli dei pesci resuscitati in "Rivista Storica Calabrese" Reggio Calabria, 2007.
* Amedeo Miceli di Serradileo, «Francesco Sforza nell'assedio di Rende nel 1422», in "[[Archivio Storico per la Calabria e la Lucania]]", Roma, LXVI, 1999, pp, 87-92.
* {{cita libro|nome=Davide|cognome=Andreotti|titolo=Storia dei cosentini|anno=1959|editore=Casa del Libro|città=Cosenza}}
* {{cita libro|nome=Fedele|cognome=Fonte|titolo=Rende nella sua cronistoria|anno=1976|editore=Frama Sud|città=Chiaravalle Centrale}}
* {{cita libro|nome=Gerardo|cognome=Giraldi|titolo=Rende: usanze, tradizioni, costumi|anno=1991|editore=Amministrazione comunale di Rende|città=Rende}}
* {{cita libro|nome=Aldo Angelo|cognome=Settia|titolo=Rapine, assedi, battaglie. La guerra nel medioevo|anno=2002|editore=Gius. Laterza & Figli S.p.A.|città=Roma-Bari}}
* {{cita libro|nome=Riccardo|cognome=Giraldi|titolo=Il popolo cosentino e il suo territorio|anno=2003|editore=Pellegrini|città=Cosenza}}
* {{cita libro|nome=Gerardo|cognome=Giraldi|titolo=Le chiese di Rende|anno=2004|editore=Amministrazione comunale di Rende|città=Rende}}
* {{Cita libro|autore=Francesco Santopaolo|titolo=Jus primae noctis. Fatti misfatti e cronache di una grande tenuta nel cosentino|data=2000|editore=Pubblisfera}}
 
== Legione Arditi di Pubblica Sicurezza "Pietro Caruso ==
== Voci correlate ==
* [[Provincia di Cosenza]]
* [[Stazione di Castiglione Cosentino]]
* [[Università della Calabria]]
 
Ciao. Non ho capito cosa dovrei fare... P.S. Io non sono il tuo tutor. Se hai bisogno di un tutor devi inoltrare [[Progetto:Coordinamento/Accoglienza/Nuovi arrivati|regolare richiesta]]. --[[Utente:FeltriaUrbsPicta|<span style="font-family:Harrington; color:#0000cd">FeltriaUrbsPicta</span>]] ([[Discussioni utente:FeltriaUrbsPicta|<span style="font-family:Harrington; color:#0000cd">msg</span>]]) 17:19, 3 lug 2019 (CEST)
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Rende}}
 
== Collegamenti esterniAvviso ==
* {{cita web|http://www.comune.rende.cs.it/|Sito istituzionale}}
* {{cita web|http://www.unical.it|Portale Università della Calabria}}
{{Rende}}{{Comuni della Valle del Crati}}{{Comuni della provincia di Cosenza}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Calabria}}
 
{{Avvisocopyviol|pagina=Gruppo Corazzato Leoncello|url=}} --[[Utente:Burgundo|Burgundo]] ([[Discussioni utente:Burgundo|msg]]) 09:16, 16 lug 2019 (CEST)
[[Categoria:Rende| ]]